2 minute read
RIV ISTA MEDICA
Nuov e rloe rohe sull'a zi one bat te rlol da d el sangue • s ulla. lmm unlzzazl on e . - ToooR. - (Centralb.f. Chi r., N. 3, 1891).
L'autore, al qual e siamo g ia debilori di pregevoli osservazioni sull 'azione battnicida del sangue, ha prosegoilo sullo stesso argomento le s ue ricerche di cui le ullime ci presentano un maggior valore, perchè con esse egli studiò l'influen za che la stessa azione battericida del sangue eserci ta sullo s tesso organismo e la modificazione che esso organismo può ricevere in riguardo alle suscettibilità di contrarre malaltie infettive; in allre parole egli si propone di determinare se quella facoltà del sangue s ia capace di aumentare o diminuirne la r icellivilà dell'organismo per nuovi germi, oppure di r enderl o esclusivamente immune alle infezioni.
Advertisement
La prima serie di esperimenti si ri fe risce all'influenza delle varie con dizioni del sangue sulla facolta battericida e da quelle esperienze sarebbe r isultalo che il sangue arterioso. pos~ s iede quest'azione in magg ior grado del venoso; parimenti i balterii vengono più sicuramente distrutti nel s an gue fre sco. Tanto in una atmosfera di oss igeno, come in una atmosfera di acido carbon ico, l'azione battericida soffre un indebolimento. Se il sangue viene spogliato da ogni gas, la sua azione resta inalterata. Il s angue di conigli avvelenati con ossi do di car bonio non uccide più batterii. Nessuna differenza d'azione si è constatata tra il sangue in movimento e quello tenuto a riposo. Molto interessanti sono i risultati offert~ dagli sperimenti sull'influenza della temperatura. Da ~uesll si è veduto che l'azione battericida dal sangue cresce m ragione di retta della temperatura; essa azione raggiunge la
Vi sono grandi differenze nei gradi di questa azione non solo nelle diffe renti specie d'animali, ma anche in rapporto ad individuali disposizioni di animali della stessa specie. Sembra perciò molto probabile cbe la disposizione ind ividnl\le alle malattie infettive stia in stretto rapporto colla facolla batterici da del sangue.
La seconda serie di esperimenti si riferisce a!Ja modificazione artificiale d2lla potenza battericida ùel sangue. L·aciùo cloridrico non esercita su di essa alcuna appr ezzabile influenza; coll'acido tartarico il s uo po tere resterebbe affiernlito. Parimenti il chinino induce un indebolimento. I nvece il cloruro di sodio e il car bonato d'ammoniaca aumenterebbero un poco quelle facolla , il fosfa to di soda l'aumenta in grado maggiore, il bicarbonato di i::oda poi la rinforzerebbe in modo notevolissimo. Da questi sperimenti dunque emerge che le sostanze alcaline e quindi ralcalinizzaz1one elevano sensibilmente la proprietà battericida del sangue; ed è giusto supporre che in tali casi molto probabilmente si tratti cli un'azione disinfettante degli alcali che hanno fatto passaggio nel sangue .
La terza serie di esperimenti ha per oggetto l'immunizza. zione per mezzo dell' alcalinizzazione ùell' orga nismo. I r isultati di queste esperienze sono i seguenti. Di otto conigli inoculati di carbonchio ma non tra i.lati con bicarbonato sodico, morirono 8 = '[()O p. -100. Sopra 19 conigli pure inoculati di carbonchio ma, trattati colle iniezioni di bicarbonato sodico . morirono 3 = 15,G p. 100. Con altre esperie nze di ri i::con tro s1 ebbe la conferma del suesposto principio che cioè l'alcalinizzazione del sangue induce nell'organismo una maggio r resistenza contro l'infezione carbonchiosa e tanto aumenta quella resistenza che anche ~li animali inoculali che muoiono di ca1·bonchio, non ostante l' alcalinizzazione del loro sangue, soccombono ad un periodo mollo più inoltralo degli all1·i; mentre molli in seguito alla subita alcalinizzazione hanno mostralo una assoluta immunità e sono rima s ti in vita.