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E'IIPI.EGIA lllfiLESSA
di moto co nsecutive a lesi oni di:';trutlive della zona motri ce ?
Serondo Lnciani e Tamburini e:';isterehbero dn e ordi ni di centri motori, ine,11ualmente alli\ i nelle differenti animali. gli uni cr,rticaLi, aventi nella corteccia cerebra le gli altri basilari, co n sede probabile nei corpi striati. Se> seguito alla dei cent1'Ì corticali. si produ cono delle pare:.i pa:-:sPg!!iere. come nel cane e nel gallo, vuoi dire che in que,;ti animali essi sono funzionalmente inferiori :1i centri basilari; ma se, distrutti i cent1·i corticali. se}(ue una pa ralisi completa e permanente, come nell'uomo e nella scimmia, vuoi dire che essi cmtri cm· ti cali hanno nell'uomo e nell a influenza predominante o sono i soli centri motori attivi. Se· condo tale teoria, allorchè i distn1·hi motori. cu n,;ecull>i alla distruzione di una data plllte della corteccia cerebral e. scom· paiono> non si ha una vera supplenza, una sostituzione fu nzionale. ma si ha semplicemente il perfez ;o nnmento e lo svilnppo d'un organo motore preesislente nel medesimo em isfer·o, ove ha nvuto luogo la corticale. questa ipotesi è in contraddizione colla dollrina ùelle localizzazio ni; poichè mentre co n si nega la omogeneità fun ziona le ilelle diverse zone corticali, si nmmette poi nna omMeneitil funzionale fra la corteccia e i gan)!li. i quali hanno struttura e r elnzio ni auatomiche molto diverse ( l ).
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na quanto precedentemente ahhiamo dello risulta che, stando alle conoscenze attuali sulla fisiologia del cer\'ello. gli emisferi cerebrali non si sostituiscono reciprocamente nello loro funzioni, quando uno di esl'i, per lesione qualunque. non e in gmdo di funzionare: e, cosi es:;endo , cade ùa per stessa l'ip otesi del Oe che cioè l'emisfero destro possa tiAI're hen supplito dal sinistro, e l'emisfero si ni stro non possa esser lo che imperfettnmrnte dal destro.
Venute meno le condizioni a natomo-lìsiologiche . me-.se
IDD:tnzi dal Oe per la :';piegazione della prrvalenza dell'emiple;.(i a isterica sinistra sulla destl'a, la teoria, forllnlata dal mede;;imo autore. i• rlimo-trata inammissibile. 11on restand o a favore di e,;sn. quale unico , debole eò. insostegno, la prova òedotta dall'uso prevaleotP. che lutti i popoli fanno della mano destra: ma in ciò, oltre l'i stinto, :mche l'educar.ione ha la sua grande importanza.
A me scmbm che una possiamo Lrovarla Dello studi o sulla di/lèrw::a eli eccitabilit?t. dei due emisf!'ri oertbrali. Sappiamo dalla fisiologia che, nel medesimo indiYi1l uo, il valore della co1·rente minima efficace non è sempre U:.(uale nei punti simmetrici dei due emisferi. Difatti se, per una eguale ,;uperfìcie, s i mettono allo scoverto emilttri co>rebrali di un cane, e si stimola no con una corrent e di va lore costa nte , punti esattamente simme tri ci di essi, può che l'ecci tazione riesca efficace ad Ialo ed inefficace all'altro .
In quaur·o esperienze, fatt e da Françoig- Fraock e P itres allo scopo di determinare la questione della reattività comparata. dei due emisferi, si ebbe che due volte entrambi risposero alla stessa eccitazione minima, una volla il destro fu più eccitabile del si nistro, ed una volta il si ni stro più del destro.
( l ) SrEI'ANt .\. - I n/orno allt .locali::azloni cerebrali. La Riforma ,1/tdicCJ .Auno 189!, vol. l, pag. 00!.
Anche la Commissione Americana, nominata dalla societil di e di Elettroterap ia di Ne\\-1orh. pér conlrolla re gli allora recentissimi studi svi ce ntri psico-motor i, &el rappor to pubbl icato nel marzo 1815 ila co nfermato, ol-
El!IPLEI;IA 1\1 FLESSA
tre le esperienze di Hitzig c Fel'l'ier, q uelli' di Françoi,;Franck e l' itres; ed ha aggiunto che tale difTerenza, talvo lta notevole, nell'eccitazione minima efficace sui due emisferi dipende da differenze morfologiche dei solchi e delle circpnvoluzioni negli emi::feri :-tessi. Ed in \' ero il fatto anatomico sta, riscontrand osi asimmetrie, più o meno marcate, non solo nella dispo"i1.ione, ma. raramente. anche nel numero dei sol chi e delle CÌI'COn\oluzioni cereùrali, specie delle secondarie. a mo' iii esempio, per anomalia non molto r:tt'.l. può es i"tere una pi1•ya di tmssaggio supe rfi ciale, che uni sca i dn e lollllli pa1'ÌI'tali, e d iv ida la prima porzione deJia scissnra interparietrtle dalla rimanente porzione, che si opinge indi etro fino al lobo occipita!e. Altre anastomosi superficiali anom ale si se rvano, ron una cer ta l'r NJueuza, iu corrispondenza del solco intrrparit'lale; e suole trovarsi nel solco uccrp itale, più o meno manifesta a seconda gl'individui, una terza scis$ura, detta occipitalt che segue un ca mmino inverw a quello delle altre due, e modifica alquanto la disposizione delle ci?·con voluzioni nccipitali, e lllt'dia. rendendonc piìt to1tuo ·o il deco t·:so (l).
Or, se i due emisferi so no talvolta divet·samente ecc itabi li, t\ natural e che quello, che meglio risponde ad uno stimolo. sarit il primo ad esaurirsi in del meùe:;i mo, quando 11Uesto c co ntinuo ed esagerato.
E però dobbiamo concludere che nel caso di emipl egia rida me descritta, i di :>tu rbi paralitici si avevano costa ntemente a sinistra pe1· il fatto che l'emi sfero re rebrale de:<tro,
DA TAKNI .\ ll.IWIOCANELLATA do in quell'indi,iduo più eccitabile del :;inistro, si esauper il pt·imo in conseguenza dello stimolo periferico apto ai nerv i centripeti dell ' intesti no; d'onde dell e funzi oni riflesse rlella meti1si ni stra della midolla sino all'anesto, dei movii' oma, marzo 1892.
( Il P. - T rattato d.i anatomia topogra(ica cora atln clliru rgi{l. Seconda ecli1.ione itallnna fatta sull' ultima pag. 67. ;\ot:l del p:·or. Tench ini .
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