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Capitolo S ettimo
Il Cane
Difesa , attacco e trasporto
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" Mou st acc" era il nome del cane francese c he fu decorato per aver contribuito, dopo la batta glia di Austerlitz, ad evitare che la bandiera del suo reggimento cadesse in mano nemica.
La volontà eli trane vantaggio, nel corso delle battaglie, dalle particolari attitudini del ca ne era già prese nte in epoca greca c romana. Ma il co ncetto di rend e re più funzionale la sua presenza, nelle fi la degli eserciti, prese forma nel 1500 quando il cane iniziò ad essere impiegato, oltre che nella difesa e nell'attacco, anche per trasportare materiale incendiario tra le linee nemiche o per con tribuire a l servizio di esp lorazio ne e di sicurezza in campagna.
Dai primi de] 1800 molti ese rciti inten si fi carono l'attività di osservaz ione del cane, dando il via ad esperi me nti e tentativi di var io genere per impiegare il can e nei diversi settori com e i servizi d i es plorazione, s icurezza e sussid io alle se n t inelle, nei collegamenti e ne ll a rice rca e raccolta dei feriti, non ché nei t rasporti a s litta o a soma .
Per le div erse cara tter is ti c he richieste l e na z ioni cominciarono anche a se lezionare var ie razze, come ad esempio la " Poitou" in Fran c ia e la " Pomeriana" in Ge rmania.
Nell'Esercito I taliano il prob lema fu oggetto eli st udio a lm e no dal l 893 anno in c ui furono co ndotte delle spe rim e nt azio ni , inizialmente presso il
7° Reggim e nto Bersaglieri ed il 71 o R eggimento Fanteria, poi nel 6° e nel
36° R eggimento Fanteria.
D cane n ell a g uerra di Libia
Per la g uerra di L ibia del 19 11 . non avendo i l no stro Esercito una organizzazione attiva, fu di s p osta l 'asseg na zione, alle truppe de l Corpo di occ upazione , di alcu n i cani appartene nt i s ia a ll a R . Guardia di Finanza che acl alcuni privati. A più riprese furono inviati in Libia comples ivamente
140 cani. Il6 dicembre 1911 fu disposto l'imbarco per Libia di venti can i , della Regia Guardia di Finanza , accompagnati da 12 uomini di truppa. l cani erano addestrat i per il servizio di esplorazione, vedetta, trasporto messaggi e munizioni non c hé per la ri cerca dei fcriti 4 3 • Il l o dicembre 1911 il Corpo di Stato Mag g iore decise di acq uisire dei ca ni di r azza sarda, se mpre per l 'es igenza Libia , al fine di farli concorrere nel servizio di guardia alle trincee44 • I cani sardi , cosidde tti da pastore, venivano impiegati nell 'iso la italiana co me cani da guardia, da pastore e per la caccia g ro s a al cinghiale. Qu esti ca ni , così come furono descritti dall'Ufficio Colonial e del Corpo di Stato Maggiore , erano dei mastini intelligenti, di .fiuto finissimo, particolm-mente aggressivi, s imili a quelli utilizzati dalla poliz ia francese e per quanto consta il loro addestramento al serviz io , sia per guardia sia per segnalare nemici appiedati nelle fratte delle oasi od accovacciati sulle palm e, non richiederebbe che pochissimo tempo e non presenterebbe alcuna difficoltà45
Il Corpo di Stato Maggiore conv into dell'utilità di questi animali, in particolare per il servi zio di guardia , decise di acquisirne e distribuirne un centinaio nei vari presidi della Libia; una trentina a Bengasi, venti a Tripoli , quindic i a Homs, trenta a Dema e quindici a Tobruk.
L ' 11 dicembre 19 11 al Comando della Divi s ione Militare di Cagliari fu data dispos izione , da parte de ll o Stato Ma ggiore, di trarre dai volontari tra coloro, preferibilmente di professio ne pasto re appartenenti al Nuore se, ali'O g lia s tra o al Lu god iro, che e rano dispo st i a partire per la Libia46 . Ad ognuno di loro sarebbe sta affidata l a conduzione di quattro o cinque ca ni al fine di formare un drappello com ple ss ivo di 100 cani sard i . r cani acquistati fur ono in gran parte di razza cosi dd etta da pastore o "fon nese""n, da l pelo itto e tigrato. Ogni cane fu dotato di una catena, di due museruole e due co ll ari con piast rine sul qua le fu inciso il nome. Il 25 dicembre 19 l l i cani gi un se ro ad Ain-Zara e furono distribuiti a coppie ne i posti più importanti, fuori dall e trincee a contatto quasi imm ediato delle vedette48 Alcuni mesi più tardi, con una lettera datata 8 aprile 1912, il Corpo di Stato Maggiore comunicò al Ministero de ll a Guerra che i comandi dei vari pres idi della Libia avevano espresso soddisfazione su ll ' impie go dei cani sardi ed il presidio di Dema ne aveva chiesti addirittura altri 12, unica eccezio ne fu i l presidio di Hom s che non ne ritenne soddis facente l'impiego4 9 •
43 AUSSME- Fondo L-8 foglio 29444 de l6 12.1911 Mini s tero dell e Finanze - Com ando ge nerale della Guardi a di Finanza.
44 AUSSME- Fondo L-8. foglio 5051 del 1° dicembre 1911 Corpo di Stato Ma ggiore Riparto Opcrazionj - Uffi c io Coloniale.
45 AUSSME - Fondo L-8. Corpo di Stato Maggiore Uffi c io Colonial e le llera 5051 de l l 12. 191 l.
-16 AUSSME - Fo nd o L-8. Corpo di :.tato Maggiore - Ufficio Coloniale- foglio 55 13 deli· l l .12 .19 1 l .
47 n nome proviene dal pae se sardo di Fonni, ce ntro principale della Barba g ia. E' il paese più alto della Sardegn a ( 1000 m s .m.) in pro v in c ia di Nuoro.ll ca ne di Fonni è detto anche mal'tino o pas tore discende nte di un antico cane in pa:.sato su tutta l" iso la. Il cane cm urilia.ato come da guardia c da caccia grossa anche per via della sua indole panicolanncnte aggre-,-.i\'a. Attualmente ne csi<;tono pochi esem pl ari tutti di taglia medio piccola.ma in pas•mto cnmo di tag li a media, t archiati con il manto ti grato e pelo cono se nza coda.
La g uerra di Libia offri la possibilità di verificare su l ca mpo le aspettative di co loro che aveva no creduto nel positivo e fattivo inte rvento del ca ne in guerra. Nel co r o del connitto i cani furono impiegati come cercatori di feriti. portatori di notizie e per vigi l are gli avamposti. l risultati sembrarono soddisfare la maggior parte dci reprut i ai quali i cani furono assegnati.
Il ca n e n ell a Prima G ue rr a mond ial e
Alla vigilia del P rim o Contlitto mondiale il nostro Esercito dispon eva di un so lo ca n ile presidiario con sede a Bologna. Presso questa st ruttura, nel 1915. s i eseguivano esperimen ti co n cani di razza danese, lupo e da pastore per adibirli al train o di un carretto da montagna del peso di 53 kg. equivalenti a 1620 cartucce. I cani, 10 esemp la ri , percorsero a pieno ca ri co davanti alla co mmi ss ione 4 km s u terreno di varia difficoltà, di cui 800 metri in sa lita. il tutto in circa un 'o ra. A luglio de l 1915 la 2" Armata pre levò dal canile di Bolog na 30 cani da utilizzare per il traino di carrette porta cartucce. La piccola sc hiera di cani g iunse in linea il20 settembre 1915, presso il 35° Re gg im ento Fan teria, con il compito di trasportare con l 'a pposito carretto le munizioni. Ne l 1916. vis t i i po s itivi ri s ultati , fu deciso da l V I Corpo d'Armata di es ten dere l ' impiego dci cani in prima linea addestrandoli anche al tras po rto di materiale a sa lma, sc ppur per b rev i periodi, attraverso tratti battuti dal fuoco nem ico . Le s perimen tazion i sui c ani continuaro no s ul campo di battag l ia, come dimostra una relaz io ne del la Bri gata Pi s toia ne l ge nn aio 1916: l 'addestra m emo dei cani non richiede molto tempo, mentre più lungo ries ce l'abituare i cani al silenzio in qualsiasi circostanza dì notte come di giorno. Nei primi giomi lo scoppio prossimo dei proi ettili dell 'a rtiglieria ne mica infas tidi va gli animali, ma in seguito si sono abituati. Alle ca rrette possono applicarsi due pattini che,fissati sotto le ruot e e all'estremità ant eri ore delle stanghe, servono per il trasporto su neve( .) Il terreno pesante rende faticoso il trasporto fuori dalle strade e a volte impossibil e. La squadra però injal'orevoli condi-;.ioni si è più volte recata fin alle trincee di ?odgora. Fu anche studiata la possibilità, al flne di ottenere una economia di personale, di accoppiare i cani sia facendo ca rri più g randi trainati a pariglia sia legando il cane del secondo al primo carretto. Questa seconda solu z ione fu do1 •uta scartare perché il secondo cane non seguiva tranquillo il primo carrello Indu bbiamente i cani possono giungere più allo scoperto sino in pro ssimi tà della prima linea che non i muli, il loro mantenimento è di pochissimo costo e potrebbe anche ridursi modificando la raz.ione ora in uso (metà came e pane di un soldato), sono di.facile impiego. di non grande costo. richi e dono poca cura e spesa.ln complesso i cani, razionalmente impiegati, possono rendere utili servigi. Nel drappello l 'i sono rappresemate tlllte le razze, vari tipi ed alcuni incroci. Tutti si sono dimostrati atti al serviz io. Dall 'esperien za/a tta in tre mesi in condizioni di tempo, di terreno e di clima non facili, si ritiene che in linea di massima. con opportuni miglioramenti, l'uso dei cani possa estenders i co n utilità 50 •
AUSSME- Fond o L-8 Comando di Corpo d'Armata Speciale - l" Di visione.- AinZara - 31.12.19 12.
49 AUSSME- F ondo L-8 Comando del Corpo di Stato Maggiore. foglio dcll'8 aprile 1912.
Da parte de ll a Direzione del cani le di Bolog na, nel febbraio 1916, furono esposte in una relazione, inviata al Comando Supremo , alcune considerazioni s ui vantaggi che rappresentava l'utili zzo dei cani nei trasporti a soma, presso i reparti di fanteria, rispetto al tradizionale traspmto a mezzo mulo in quanto: nei rnoderni es tesissimi fronti d'a z ione bellica, dove si presentano le pitì svariate e complesse condizioni di terreno, non sempre i me:::::.i meccanici dei quali oggi si dispone nelle retrovie possono raggiungere i reparti di truppe operanti nelle trincee , e neppure riescono ad avanzare flno a distanze convenienti. In molti casi neanche l e carrette da battaglione hanno possibilità di prestare l'opera loro alle trincee. In queste zone ora i rifomimenti vengono normalm ellfe eseguiti a dorso di mulo o di cavallo, ovvero a spa ll e d'uomo. Il mulo o il cava llo s i avvicinavano alle trincee dai 300 ai 1000 metri o seconda delle conddoni di vulnerabilità che offre il terreno da percorrere, e l'opera loro è completata dall'uomo; benché siww ancora i m ezz i di trasporto phì convenienti e meno vulnerabili, pur tuttavia non sono indifferenti le loro perdite, però alcuni degli eserciti belligeranti hanno pensato all'impiego del cane come bestia da traino di completamento al cavallo ed al mulo. Ogni mulo da soma porta sul dorso Wl massimo di 100 kg; un cane del peso di circa 30-35 kg attaccato ad adatte carrette, trasporta per dove passa il mulo, un peso di 60 kg, cioè 315 del peso someggiato del mulo. Acl ogni mulo è adibito un conducente, se il servizio invece è disimpegnato dal ca ne un conducente può anche valere per due cani specialmente se impiegano carrette attaccate con pariglia. nel qual caso si noti che il trasporto può raggiungere un peso maggiore di quello che someggia un mulo. Per il mulo i camminamenti che adducono alle trincee occorre che siano ampi, profondi e selciati; ma ciò che non è sempre ottenibile e di più importerebbe molto tempo e lavoro e presenterebbe certamente bersaglio vulnerabilissimo; mentre i cani attaccati e carichi possono comodarnente usufruire degli attuali camminamenti per uomini ed arrivare così fino alle trin cee. Sul terreno di a z ione si è constatato che i muli si spaventano in modo superlativo allo scoppio dei proiettili delle artiglierie, molti .fuggono di mano ai conducenti, altri recalcitrano con insisten za, altri rovesciano il carico o si arrestano ed ostinatamente si rifiutano di avanzare; i cani invece si sono dimostrati indifferenti agli scoppi, e rimangono tranquilli anche se feriti, né si rifiutano come i muli alle cure. Anche la questione dell'approvvigionamento presenta vamaggi sul servizio cani in confronto con quello muli: infatti il mulo, al quale occorrono almeno 9 kg di vi/lo al giorno, dovrà fare un viaggio per provvedervi almeno ogni 10 giorni; il cane invece si nutre a sufficienza con so li 700 gr di pane al giorno, e comp l eta il suo pasto coi rimasugli di cucina dei caporali e soldati, eppero il suo approvvigionamemo non occorre di un serviz io speciale potendosi fare con quello della truppa. Quando occorresse provvedere all'acqua, basti considerare che per il mulo o il cavallo occorrono dai 30 ai 40 litri al giorno, mentre per il cane bastano dai 3 ai 4 litri al giorno. Anche il se r viz io di mascalcia, con l'utilizzazione dei cani nel servbo in guerra, viene abolito.// cane è resistentissimo agli agenti atmosferiche, ciò che non sempre si verifica per gli equ ini.ll mulo comp l e tamente bardato da soma cos ta circa 1000 lire , il cane con la sua carretta e bardato costa /50 lire, l 'a tta cco a pariglia 250 lire. Deves i inoltre considerare che il servizio cani presenta sul servizio equino l'enorme vantaggio dell'utilizzazione di w1 materiale esclusivame nt e indigeno che non verrà mai a mancare o ad essere deficiente, come probabilmente potrebbe avvenire fra i quadrupedi. nonostante l'attuale importazione che avrà pur sempre un esito molro aleatorio. Un altro e norme vantaggio che si otterrà nell'ado:ione del cane nei servizi di rifornimento di prima linea in sostituzione dei muli e degli asini, è la minima mortalità che si verifica nei primi, mentre nei muli ed asini, in questo mezzo anno di guerra, si è constata una cifra ingente fra decessi e malattie dei quadrupedi impiegati; tengasi altresì in conto che in quasi 4 m es i di servizio in prima linea, di un gruppo di 30 cani, si è manifestato un solo decesso, dovuto a ferila di shrapnel e nessuna malattia , dal giorno della partenza ad oggi hanno di molto migliorato le loro condizioni fisiche mai essere s tati risparmiati al la voro che li te nne costant e rn e nte occupati giorno e notte in qualsiasi terreno e nelle p iii sfavore voli condizion i climatiche. Si pervenne co n una serie di razionali es perimenti a combinare tre tipi di ca rre tte, pratic i e di poco costo . Un primo tipo è esp ressamente destinato al trasporto dell e ca sse per cartucce da fucile modello 9 l , e questo carico è trasportabile da un solo ca ne che, aiutato nei tratti dij]ìci li dal conducente potrà eseguire il rrasporto in qualunque terreno, ed anche dove il mulo no11 può arrivare. Un secondo tipo, più robu s t o, ma ingombra11t e, se r ve pure p er trasporto di casse per cartucce dafucile modello 91 , arcoglie altresì altri ge neri di cari c hi più voluminosi di qu e lli trasportati co l primo tipo, e c iò è dovuto al fatto c h e ques to secondo tipo di c arretto è p iù ampio e dispone di unfreno più potente, e p erciò più pratico del primo tipo. Il terzo tipo è auacca to a pariglia, ragg iung e una larghezza massima di 85 cm e dà il vantaggio che riduce a m e tà il num e ro dei co nducenti nei giacché per esso un solo co ndu cente basta per un ca rico doppio 51 l cani venivano suddivisi in squadre, da 8 a 12 esemplari, a cui era assegnato un so ldato per accudire e accompagnare g li animali nel l oro servizio di trasporto.
Analogo te ntativo fu reali zza to con delle s litte per il ghiaccio; l 'es perimento venne co ndotto pre sso il 35° Reggim e nto Fanteri a . Un'apposita co mmission e . in sediato si il l o luglio del 1915 , dopo tre anni di o ervaz ion e g iudicò convincente l"u so di questo mezzo pe r tr asporti di ogni gene re, dall'acqua ag li attrezz i.
Il Comando Supremo ordinò a ll a direzion e del can ile di B o lo g na di co ndurre ulteriori prove di trasporti a s oma, a nuoto c di trasmis s ion e di ordini. Al tennine dell e osservazio ni fu poss ibile concludere che il tras porto a so ma. co n un appo it o caste ll o, era fattibile; mentre la po ss ibilità di tras me tt e ordini a mezzo dei ca ni ri s ultava ancora di difficile reali zzaz ion e a causa del lungo periodo di addestramento al quale occon·eva so ttoporre il cane.
Furono così cost ituiti vari gru ppi di cani per il traino e altri per il someggio. Ogni g ruppo era composto da 30 cani da pastore , 15 ca rrette con bardature alle qu a l i erano addetti l se rgente, 2 ca porali e 13 cond uce nti. I ca ni trovarono impiego co n g li a lpini su tr Adam e llo e co n la fan te ri a nell' Alto Iudrio s ia con carrett i ni c he con slitte o co n bastelli, riforne nd o le prime l ince di v iveri e munizioni.
Alla fine del 19 l 6 i cani impiegati al fronte furono 4 78 (da pastore, incrociati, da caccia) con 16 carre tte, 182 bastelli, l lO s litte.
In Carnia il trasporto delle munizioni avveniva tanto a dorso quanto mediante traino. Per i l trasporto a dorso ogni cane era munito di un apposito basto di tela impermeabil e co n due tasche- cofanetto, chiuse mediante soli de cinghie. Nel basto potevano essere adattati 30 pacchetti di cartucce (l 5 per ta sca) oppure due proie tti da 87 mrn (uno per parte). Il peso trasportabile era di ci rca 20 kg.
Attaccato ad appositi carrettini a due ruote (lunghi m l ,75 e alti m 0 ,75) ogni cane poteva trainare con fa cil ità. su strada priva di pendenze ed in buone condizioni, due quintali di materiale.
11 tra s porto al traino f u preferito a quello a dorso (massimo consentito 14 Kg.) per la maggiore quantità di materiale trainabile dal cane . Le s litte impiegate per il traino erano del tipo cosiddetto normale - leggero alle quali ven i vano attaccati due o tre cani. Il trasporto delle munizioni avveniva generalmente all'interno di casse assicurate a delle co rd e, raramente i proiettili venivano trasportati scio lti. Il t ra in o era fa cile co n pendenze fino al 12 % che potevano aumentare fino al 20% nel caso in c ui la pista risultava traccia ta e la neve co nsistente. Il carico netto trasportabile era di circa 60 kg per s lit ta, con due cani, e di 100 kg per slitta con tre can i. Normalmente i can i effettuavano due viagg i a l gio rno cosiddetti "b revi ", di massimo 9 km , o un so lo viaggio " lun go" di a lm eno 18 km. In caso di nece ssi tà potevano esse re imposti ai cani anche percorsi fino a 27 km a l giorno. La velocità di marcia variava in base alle co nd izioni dell a pis ta raggiungendo comu nq ue s u nev e favorevole i 5-6 km orari.
Nel co rso della guen·a fu posta, da parte dell'Intendenza, particolare attenzio ne a ll e norme di comportamento dci conduttori di cani. La direttiv a fu emanata sotto forma di c irco l are a tutte le armate.
Occorre che il conducente sia affezionato agli animali e che essi siano ubbidienti alla voce. In tal caso si può ottenere che un solo conducente guidi due carre/fini. l cani possono fare servizio con riposo di un giorno per settimana. Come canile è sufficiente una baracca occasiona/e di legno co n uno strato di paglia da rinnovare frequenteme111e. Ra zione tipo per i c ani assoggettati a forte lai 'Oro può considerarsi la seguente: pane 700 grcarne J80gr- pasta o riso l 00 gr- alquanto caffè con latte. Praticamente sarà sufficiente nella maggior parte dei casi una ra zione di 700 gr di pane coi rimasugli di cucina. Due volte la settimana si potrà distribuire carne cruda, o rifiuti di macella-:_ione crudi convenientemen te puliti. Occorre farli disinfettare frequentement e anche durante il lavoro, e tenere i n permanen za acqua pulita nel canile52
Il ca ne tra le du e g ue rre
Al te rmine d e l co nflitto i ca ni requisiti furono re stituiti ai propri e tari c he ricevettero un ri sar c ime nto in base alle condi zio ni fisiche d e li ' ani male. Il ca ni le di Milano fu in vece definitivamente c hiu so.
L'addestram e nto dci ca ni eb be co munqu e un egu ito come testimo ni a un rego lamento del J936. A ll a fine degli anni 30' il se rvizio cani da g ue rra o perava presso l'XI Corpo d ' Armata di Udin e dove fu cos tituito il "Ce ntro militare ca ni da g uerr a"; il reparto era autonomo, a ll e dipendenze, di scip li nari e addestrati ve , de l Corpo d ' Armata s tesso . Pre sso il Centro s i provvedeva a ll 'addes tr ame nt o ed alla cura dci ca ni e del pe rso na le ad esso pre pos to seco nd o gl i o rdini e le direttive d ell'XI Corpo d'Armata e previa a utori zzazione del Min is tero de lla Guerra53 n AUSS ME , fo nd o L-3 bu!-.la 293/ 60 Regolame nt o n. 3061 " lstru7ione s ui cani da g ue rra per i l se rvizio di co ll egame nto" ed. l 936.
Presso la "sezione allevamento" e rano c u stoditi i sogge tti destinati a ll a riproduzione e d i c ucc iol i tess i . L 'a lle vame nto era limita to alle necess ita o rga ni c he con una rigoro sa sce lta de i cani da destinare al serv izio da guerra (g uid a c collegamento). ll Comando dell ' XI Corpo d ' Armata, su parere del Corpo di Stato Maggiore, p rovvedeva all 'asseg na z ione di mute di can i all e Un ità dipende nt i. Per diffo nd e re maggiorment e l 'i m pi ego d i questo s istcma di co ll ega mento il Comando de l Corpo di Stato Magg iore di s pose che mute di cani fo ssero inviate a nc he presso altri Corpi d 'a rm ata durante le eserc itazioni estive ed in ve rn a l i.
Secondo le inte nzio ni de llo Sta to Mag g iore il co ll ega me nto con ca ni da g ue rra doveva essere pre di s posto non solo quando ap pa ri va va nta ggioso. ma anche come garanzia e d a co mp letamento di a ltri s is te mi.
Il cane trovò così div e rse forme d ' impiego : l o Nell'esplora z ion e, specie se fatta dalla fant e ria , il cane può riusc ire il più veloce e s icuro m ezzo per co ll e g are l e pattu g l ie col g rosso esplora nte. L'impie go è va nt agg io so, anche ri s pe tto a ll ' uo mo a cavallo, s pe cie in zo ne boscose, co llin ose, co n cors i d 'acqua .
2° Con gli e lementi di sicurezza in marcia, sopra tu tto se di staccati su i fia nchi con accessi difficili.
3° Fra colonne in marcia , in pianura , nel momento in cui le st rad e trasversa li so no scar se oppure non adatte al transito di motomezzi. In montagna, o comunque in zone co mpleta m e nte s pro vv iste di str ade trasversa li e quando le direttrici di m a rc ia so no separate da b osc h i, corsi d 'acqua, lin ee di alture.
4
° Nelle marce notturne, su itinerari tortuosi e seco ndar i, allorché per l' osc urit à e il ca mbiam e nto d 'as petto del p aesaggio a nch e l e gu ide più ab ili sbagli no.
5
° Con gli elementi di sicurezza in stazione, tra pos ti di so rve g lianza, po st i di sbarrame nto e tra qu esti ed il grosso d e llo scag lion e di sic urezza.
6° Nell 'az ione offensiva e difensiva redditizio ed indic a to è il collegamento tra i coma ndan t i di com p ag ni e e di battag lion e; tra comand anti di gruppo e di batteria e tra queste e g li osservatori, specie in zo n a molto battuta dal fuoco avversario, in mo n tagna, di notte, nelle zo ne boscose e dove siano difficili il tran sito e l'orientamento.
n cane nella Seconda Guerra mondiale
L'impiego dci ca ni ne ll a Seconda Guerra mondiale fu meno esteso rispe tto alla G rande Guerra, c iò fu dovuto s ia per lo svi luppo della tecnologia, sopratt utto nel settore trasmissioni c he favor1una maggiore affidabi lità dei mezzi a di spos izi o ne, ma a nche per la diversa tipologia del conflitto , no n più sta tico o di posizione come la g uerra del 1915/18 . Ad ogni modo i com a ndi militari non poterono rinun c iare, nem me no qu es ta vo l ta, al contributo degli a nimali qu ali elementi di sos teg no agli altri mezz i a disposizione.
A ge nnaio del 1940 il ge nera le D almazzo, comandante del XXI Co rp o d ' Armata di sta nza a Be ngas i , sc ri sse al Sottocapo di sta to maggiore, generale Ro a tta, chiedendogli di promuovere l ' uso d e i ca ni per migliorare i collegamenti alla frontiera eg i z ian a in M ar mari ca, in particolare ne ll e pi azzafort i di Tobruk e B ardia, come d'altronde, preci sò il ge ne ral e, già spe rimentato in patria alla frontiera orientale, dove le difficoltà del terre no era no senz'altro più difficili. Dop o un breve esa me, dei s ugge rim e nt i avan zati del generale D a lm azzo, lo Stato Maggiore ritenne opportuna la propo sta e c hi ese al "Ce ntro addestramento cani", d el Corpo d 'Arm ata di Udin e, se fossero disponibili e le me nti , anche per caratteri s tich e di ra zza, da inviare nel particolare ambiente della Libia orientale. A febbraio del 1940 l 'X I Corpo d'Armata di Udi ne, dal qu ale dipendeva il Ce ntro addestrame nto cani, comunicò l a disponibilità di due mute di pastori tedeschi , le uniche rimaste , che a fine addestrame n to (da ultimare per la prima decade di marzo) sarebbero state spedite al XX1° Corpo d'Armata. Il 30 marzo tre militari del Centro Militare Cani da Guena furono aggregati al Comando GAF (Guardia alla Frontiera) di Tobruk ed inviati in Libia.
Il l7 maggio del 1940 l 'XI° Corpo d'Armata di Udine inviò allo Stato Mag giore uno specchio in cui s i evidenziava la situazione e l a distribu z ione dei cani nei vari presidi sia esteri che nazio nali :
Presso I' xr o Corpo d'Armata:
4 al l o Reggimento Fanteria
4 al 2° Reggimento Fante ria
4 al 23° Reggimento Fanteria
4 al 24 o Re ggime nto Fanteria
16 al XXI 0 Settore di copertura
Il al XXIIo Settore d i copertura
14 a l XX IUO Settore di copertura
Presso il :XXI° Corpo d 'Armata in Libia 8 cani.
Presso la Scuola Militare di Alpinj smo 6 cani.
Presso gli enti alla frontiera occide ntale:
4 al noSettore di copertura
4 al rn oSettore di copertura
4 al l v o Settore di copertura
4 al vu o Settore di copertura
3 al IXo Settore di copertura
2 al Battaglione alpini " Du ca de gli Abruzzi"
4 al 3° Battaglione Alpini " Val Chisone "
4 al 3° Battaglione Alpini "Val Felice"
4 al4° Battag li one Alpini "Val d'Orco"
2 al 4° Battaglione Alpini "Ivrea"
8 al 6° Battag lione Alpini "Val Venosta"
Presso il Centro Militare:
15 fattrici (delle quali 7 di età fra i 7 e 9 anni)
19 cani addestrati presso il Centro Militare Cani (compresi gl i s talloni).
Cuccioli in corso di addestramento (pro nti a lu g lio) n. 11
Cuccioli fra i 4 e 6 mesi (pronti a dice mbre) n. 9
Cuccioli fra i 2 ed i 4 mesi n. 8
Cuccioli non ancora ammessi a l vi tto (di età inferiore a l mese) n. 13
In totale erano presenti nei vari presidi l 93 esem pl ari.
A f in e maggio del 194 0 il XXIo Corpo d'Armata di Bengasi, dopo un breve periodo i n cui i ca ni furono me ss i a ll a prova , fece pervenire a ll o Stato M aggiore un a relazione s ull' esito dell'esperimento relativo all'impi ego dei ca n i nella piazzaforte di Tobruk . Gli esperimenti compiuti dimostrarono l'alto rendimento di questo mezzo di co ll egame nt o alquanto sicuro ed alte rn at ivo nelle zone in cui l'a zione dei te lefoni era spesso re sa inservibile dal fuoco nemi co o dove i mezzi ott ici a causa della polvere so ll evata dal vento, il ghibli, rendeva no difficile la comunicazione visiva. Pertanto, fu richiesto l 'i n vio di altre 22 mute in aggiunta alle due ritenute insufficient i54 •
Ad agosto del 1940, sempre nel corso de ll a campagna in Afri ca Settentrionale, presso il xxx roSettore era no in forza quat tro coppie di cani. De ll a loro presen za troviamo cenno i n un documento, ind irizzato al Comando della piazzaforte eli Tobruk, redatto dal comanda nt e del XXXIo Settore presso il quale si trovava no i cani 5 5 Ne ll a relazione ven i va no trasmesse n otizie, s ull o sta to fisico dei ca ni , c he risultavano poco soddisface nt i a causa della in sufficienza d e ll a razione viveri c he ve n iva somm ini st rat a in misura inferio r e a quella prevista. T a le limitatezza influiva n ega ti vame nt e s ull 'efficienza dei cani che, nel XXXI 0 Settore, era no adibiti ad attività di collegamento. Qu est i animali a nziché raggi ungere direttamente il comando, dove avrebbero dovuto recarsi per esegui re la loro mansione, g iro vagava no in cerca di rifiuti ritardand o il loro anivo a destinazione. Era invec e rite nut a sodd isfacente la risposta degli animali a ll e co ndi z io ni climatiche , a patto che i ca ni fossero impiegati esc lu s iv ame nte ne ll e prime ore del mat tin o o ne l tardo pomeri gg io. Ri guardo al g r a do di addestramento i ri s ultati r aggi unti e rano rite nuti buoni. I ca ni venivano impiegati g iornalmente per il collegamento di pic co li pieghi , o rdini e noti z ie , tra il comando del XXXI o /A sotto se ttore " Sidi Daud" e d i comandi dei c api saldi di detto so tto se ttore.
Nel chiudere la re lazione il comandante s ottolineò, ancora una vo lta , la necessità ind e rogabile c he la razion e viveri fosse di s tribuita re go larme nte, rammentando al co mando della piazzaforte quale fosse la quant i tà e tipo di alimenti previsti:
54 A USSME - N l , bu s ta 4048 .
55 AUSSME - N L Diario Storico, agosto/settembre 1940 del Coma nd o XXX_IO Settore "S idi DAud ". Doc um e nto n. prot 370 del 18.08 .1940.
Galletta gr. 200
Pane gr. 350
Verdura g r. 300
Latte gr. 400
Riso e pasta
Ca me senz 'osso
Sale gr. 300 gr. 400 gr. 20
Sull'impiego di que s to tipo di cani, da adibire a l servizio di collegamento, fu ema nata nel 1934 una istruzione provvi soria, a cura del Centro Militare cani da g uerra, resa poi definitiva ne l 1936 e distribuita dal Comando del Corpo di Stato Ma ggiore 56
Secondo gli es p erti del Servizio Veterinario militare, in virtù delle sue particolari qualità morfo l ogiche. il tipo di cane adeguato al servizio di collegamento era il pastore tedesco (detto a n c he alsaziano o lupo ).
Erano da escludere, per tale mansione, le razze da caccia, da seg uito e da corsa, per l ' innato istinto di questi cani a distrarsi dai percorsi obbligati da seguire per effettuare il servizio di collegame nt o. La misura al ga rre se del pastore e ra compresa tra i 60-65 cm per i maschi e 55-60 per le femmine.
I cani veniva no allevati e addest rati dal Centro Militare cani da g uerra accentrato presso l 'XI Corpo d'Armata di Udi ne c facente capo al Servizio
I ppico Veterinario de l Mini stero della Guc1Ta. Pr esso la sezione allevamento venivano tenuti i soggetti destinati alla riproduzione ed i cuccioli.
L'allevamento era limitato a ll e necessità organiche con rigorosa cerni ta dei ca ni da destinare al serv iz io (guida e co llegame nt o), mentre i cani non idone i venivano destinati al servizio eli guardia delle opere e dci dcpo ili muni z ioni. Parti co lare cura veniva riposta nella scelta del personal e destinato al fianco dei ca ni che doveva essere volontario c volenteroso. di buon carattere, senza precedenti politi c i c penali, che sapes e leggere c scrivere Questo perso n ale inoltre, era c enta to da altre mansioni e do veva essere addestra t o al e r vizio di porta -ord ini e di seg nal az ione per sos tituire i cani nel caso qu esti non fossero disponibi li .
Al Comando dcll'Xl° Corpo d'Armata di Udine spettava, dietro parere dello Stato M aggiore, l 'asseg n az io ne di mute di cani a ll e unità di pendenti. Le mute inoltre, s u disposizione de llo Stato Mag g iore , potevano esse re invia te anche presso altri Corpi d'Armata durant e le esercitazioni est ive e le escursioni in verna l i.
56 " Istruzione s ui ca ni da guerra per il se rvizio di collegamento" pubblica zio ne n. 3061 anno 1936.
Gli animali de stinati al co ll egamento non potevano essere utilizzati per altri servizi quali la g uardia , l a vedetta, la dife sa e la ricerca feriti, che richiedevano diversi tipi di addestramento. L ' unità normale di impiego era costituita da 4 cani con 4 i s truttori e 4 a iuto-i s truttori. Il raggio d'azione pote va essere a "vis ta ", per dista nze non olt re i 2 km, oppure s u "traccia artificiale" per distanze fino a 7 km. La velocità, con la qua le il ca ne svolgev a il serviz io, era mediam e nte di 200-300 metri a l minuto.
Analogamente a ll 'uomo furono id eate mi s ure per l a di fesa dagli aggressivi chim ici a nc he per i cani ai quali non fu assegnato un respiratore antigas poi ché rite nu to da ostacolo s ia per il movimento che per la ricerca odorosa d elle tracce. Fu invece posta maggiore cura nell'allestimento e nella protez i one antigas dei ricoveri nei quali i ca ni ri parava no fino al momento dell'impiego. Tali ricoveri erano allest it i in modo analogo a quelli dell'uomo, oppottu namente adattati a ll e esige nze degli animali.
Gli effetti patologi degli aggressivi chimici su l cane, essendo simili a quelli che veniva no riscontrati sul! 'uomo, veniva no trattati con le stesse nonne di pronto soccorso. La prima cu r a da praticare ai cani , co l piti da aggressivi c him ici soffocanti ( i cui s int omi so no stato di depressione, respiro affa nn oso e d iffi cile, schiuma dalle narici e tosse) in attesa de ll ' ufficiale veterinario, era l'allontanamento dalla zo na gassata a passo lentissimo o meglio l 'immob ili zzazio ne ed il tra spotto del l 'a nim a le.
Di più difficile identificazione e ra il riconoscimento de i ca ni colpiti da aggressivi chimici persistenti, tipo iprite. Il liquido ca us tico veniva rapidamente assorbito dal pelo e non provoca va lesio ni immediate molto a pp arenti , tranne nel caso degli occhi. Se ven i va individuato s ubito il punto colp ito dagli s pru zzi di iprite era po ss ibile tentare la bonifi c a p e r me zzo della tosatura e aspers ion e della pe ll e con cloruro di calce in polvere o in pas ta o mediate abbo nd anti l avaggi.
Il cane fu inoltre utili zz ato dai repruti s ciatori per il traino e tra s porto di armi , muni z ioni, viveri e feriti. Qu esto tipo d i can e, per il tipo di attività cui e ra stato destinato, doveva esse re di costituzione robusta e particolarmente resistente al freddo , per questo veniva scelto tra gli esemplari di razza esquimese, terranova , siberiani, !apponi. I cani venivano allenati a compiere brevi tratti, c irca 20 km, se nza che venisse loro concess a una sosta per il pasto, prevista so lo per percorsi più lun g hi .
Il numero di esemp l ari necessari al traino di una slitta era rapportato al peso del carico. Generalmente un cane trainava un carico corrispondente a l suo peso . Nei casi in cui la neve impediva o limjtava i cani nel traino della s litt a i militari sciatori preparavano la pista anticipando il percorso deg li animali con g li sci. Sempre ai mjlitari sciatori toccava il compito di aiutare i cani ne l condu rre le slitte se il numero degli animali era inferiore a quello necessario o su percorsi difficili. Gli sciatori erano quindi legati alla slitta e posti sui fianchi di q uesta, mentre i cani la tra i navano sul davanti. l ccmi sardi, w1 centinaio .furono im •iati in Libia e distribuiti in alcuni presidi come Bengaf.i,Tripoli, Derna e Tobruk. l cani attaccati ai carretti o ca ricati a basto potevano, a differen za del mulo, comodamente usare sentieri più streui e raggiungere, più agevolmellle, la prima linea sen za essere notati.
Negli anni a ridosso della seconda guerra mondiale anche presso gU eserciti stranieri furono portati avanti esperimenti di addestramento dei cani.
I n Giappone la fanteria impiegava razze tedesche da adibire ai collegame nti , mentre in Germania, presso Kummersdorf, esisteva una Scuo la Militare per l'addestramento dei cani OCCO ITe nti all'esercito e alla po lizia per servizi di co ll egamento, scorta , guardia e sanità. In questa scuo la si s tudiavano i migli ori metodi di allevamento e trattamento dei cani al fine di individuare le possibilità di sfruttamento de ll e varie razze 57 • Nel corso de l secondo conflitto i can i furono utilizzati anche in mansioni particolarme nte cnJente, come nel caso dell'esercito russo che addestrò dei cani a cercare il cibo sotto i carri armati. Prima di un intervento operativo il cane ve n iva tenuto convenientemente a digiu no e su l do rso era posta una fascia alle cui estremità erano attaccate due borse laterali conten e nti un potente esplosivo. 11 soldato, alle cui "c u re" era stato affidato l'animale , attendeva al riparo il mome nto opportuno per togliere la sicura da ll a carica esp losiva posta sul cane e !asciarlo libero di ragg i ungere il carro armato nem ico. ll cane appena raggiunto il carro, nel tentativo di cercare il cibo, strisciava sotto il mezzo provoca ndo l ' urto de l congegno applicato sul dorso che innescava la carica esplosiva . Alcuni di questi cani venivano abbattuti dall a fa nteria prima che raggiungessero il loro obbiettivo , me ntre altri erano distratti con esche appositame nte dislocate verso a ltri punti.
Lo Stato Maggiore, nel dicembre 1911, acquistò in Sardegna, per la conquista della Libia, dei cani di razza sarda da adibire al serviz io di guardia.
Solo a partire da/1893 fu dato avvio, presso l'Esercito Italiano, ad esperimenti e tentativi di vario xenere per impiexare il cane in varie attività di tipo militare come l'esplorazione, i collexamenti o a sussidio delle sentinelle.
Alla l'igilia del primo conflitto mondiale fttrollo esef?lliti dil ersi esperimellli, presso il canile presidiario di Bologna. per adibire dei cani a/traino di 1111 carretto di 1110ntagna apposita111e111e progettato.
Guerra mondiale. Altopiano di Asiago. l cani potevano effe ttuare due viaggi al giorno cosiddetti "brevi" di maJsimo 9 km. oppure un Jolo viaggio di almeno 18 km.
Prim a Guerra mondiale./ ca ni trovarono particolare impiego co n gli alpini sull'Adam ello e con la fanteria nell'Alto ludrio.
Col/are pu a stvcc/ porta mu ggt +tl§IIIM+f.iriii}i9
Gvin ngllo
Rec ipie nte per c ibo c • equa
/m essaggi da fa r trasportare al cane erano co llocati all'interno di questo astuccio che poi veni va af?ganciato a l co llo del ca n e.
Nel disegno i materiali per il cane, addetto a l servizio di co ll ega m ento, previsti dallo specijìm rego lam ento.
Seconda Gu e rra m o ndiale./ cani che non superai'Gno l 'addestram e nto come cane da g uida e collegamento veniwmo destinati al servi-;,io di guardia
Seconda Guerra mondiale_ Particolare era riposta nella scelw del conduttore del cane che dm •e\'0 essere I'O lomario e I'Oienteroso. sen:.a precedemi politici e penali e che sapesse legge re e scril ·e re.
Seco nda Guerra mondiale . l co nduttori de i cani, ch e e rano ese ntati da altri se rvi zi, venivano addes trati al serv iz io di porta ordini e di segna la z ion e p er poter sostituire, qua lora fosse stato nect•ss ario. il erm e
Seconda Guerra mondiale. Africa settentrionale . Secondo il Servizio Veterinario Mili wre dell'epoca il cane ideale, per il servizio di collegamento, era il pastore tedesco per le sue particolari qualità morfologiche.
Seconda Guerra mondiale. Africa setlemrionale. Cani del lipo da caccia o da corsa non p01evano essere a.ddeslrali per il collexamento, a causa de/loro imw1o islilllo a dislrarsi atlrafli da odori o rumori.
Seconda Gu e rra m ondia l e. Il c o11 e p o t eva essere n e lle marce nollum e d ove a nc he le Ruide p iii esp erte po t evan o a ve re difficoltà di orientam ento