HEIM INS REICH! LE OPERAZIONI IN VALCANALE NEL 1939

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termine poi prorogato al 30 giugno 1940, sarebbero stati trattati allo stesso modo degli altri sudditi del regno; era sottinteso però che avrebbero dovuto assoggettarsi alle regole del governo fascista. Infine, un altro punto fondamentale dell’accordo era « la liquidazione dei beni immobili degli optanti attraverso l’istituzione di apposite commissioni ».77 Come abbiamo visto, inoltre, l’intero processo di trasferimento era da compiersi entro il 31 dicembre 1942. La gestione dell’operazione fu affidata al Reichskommissar für die Festigung deutschen Volkstum (RKFdV), apparato delle SS comandato dal Gruppenführer Ulrich Greifelt, alle dirette dipendenze di Himmler. Il suo braccio operativo furono gli uffici dell’ADEuRSt (Amtliche Deutsch für ein-und rückwanderstelle ovvero l’ufficio per il rimpatrio degli optanti), con sede a Bolzano e in vari altri distretti. Tutto era pronto per la fase operativa.

2.3.

Lo svolgimento delle opzioni in Valcanale

Nelle prime fasi dell’elaborazione delle norme la Valcanale, sia a causa del basso numero di abitanti, sia a causa del suo carattere multietnico, specie per la presenza slovena, venne lasciata in disparte, ma in seguito la legge fu estesa anche ad essa. L’organizzazione delle opzioni da parte italiana fu affidata a Riccardo de Beden, funzionario della Prefettura di Udine, alle dirette dipendenze della Prefettura di Bolzano. L’ufficio tedesco predisposto alla gestione delle operazioni fu invece istituito il 1°dicembre 1939 a Tarvisio, viste le ovvie difficoltà per gli allogeni di recarsi a Bolzano o a Merano. A dirigere opzioni e trasferimenti fu chiamato il dottor Karl Starzacher, nipote dello storico Martin Wutte già citato precedentemente. Starzacher, aprì i lavori dell’ADEuRSt di Tarvisio il giorno seguente e per prima cosa si trovò ad affrontare il problema di definire chi fosse da considerare di pura razza tedesca, e quindi idoneo all’opzione, e chi invece no. Da parte tedesca i pareri furono divergenti: Starzacher dichiarò subito la sua disponibilità a far trasferire tutti coloro che lo avessero richiesto, mentre Alois Maier-Kaibitsch, l’incaricato della Volksdeutsche Mittelstelle, ovvero l’ufficio predisposto alla gestione dell’inserimento dei valcanalesi in Carinzia, all’inizio si dichiarò perplesso:

77

MAGRI L, op, cit, p. 15.

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