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La posizione verso la Russia bolscevica

alla politica imperialistica di Sonnino. Il contrasto fra i due politici italiani fu fatale; se Orlando, disposto a rinunciare alla Dalmazia, richiedeva l’annessione di Fiume, Sonnino non intendeva cedere sulla Dalmazia, così l’Italia richiese entrambi i territori senza ottenerne nessuno dei due.

A seguito di un appello diretto di Wilson al popolo italiano, che scavalcò il governo del paese, Vittorio Emanuele Orlando abbandonò per protesta la conferenza di pace di Parigi. Anche in mancanza del presidente del consiglio italiano, le trattative continuarono lo stesso, tanto che la delegazione italiana finì per tornare sui suoi passi. Il 10 settembre 1919, il nuovo presidente del consiglio Nitti sottoscrisse il trattato di Saint – Germain, che definiva i confini italo-austriaci ma non quelli orientali.

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Due giorni dopo, il 12 settembre 1919, una forza volontaria irregolare di nazionalisti ed ex-combattenti italiani, guidata dal poeta D’Annunzio, occupò Fiume chiedendone l’annessione all’Italia.

Solo dopo la caduta del governo Nitti, il quinto e ultimo governo Giolitti riuscì a sbloccare la situazione. Con la firma del Trattato di Rapallo, del 12 novembre 1920, Giolitti riuscì a raggiungere un accordo con gli jugoslavi. L’Italia acquisiva quasi per intero il litorale austriaco comprendente le città di Gorizia e Trieste col loro circondario, nonché la quasi totalità dell’Istria e le isole del Quarnaro. Della Dalmazia, promessa col patto di Londra, all’Italia andarono solo la città di Zara, le isole di Lagosta e Cazza e l’arcipelago di Pelagosa mentre il resto della regione fu assegnato al regno Serbo. Fiume veniva riconosciuta città indipendente, ma D’Annunzio, non riconoscendo la validità del Trattato di Rapallo, giunse a dichiarare guerra all’Italia. Il poeta e le formazioni irregolari vennero costretti ad abbandonare la città solo dopo un intervento di forza da parte delle forze armate italiane.

La posizione verso la Russia bolscevica

Tra le nazioni riunite alla Conferenza non era presente, com’è noto, la Russia

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