8 minute read
gliano, 1998 19 L’Ordine dei Crociferi venne istituito nel 1160 da papa Alessandro III. La sede ve- neziana dell’Ordine avrà un ruolo di primo piano nell’attività dei Crociferi. Per quanto ri-
Elenco fitti Ospedale di San Lazzaro anni 1481-1482 - AMVC busta 415 n. 1
In un documento del 1500 risulta che fu concessa la casa già della chiesa di S. Lazzaro posta nella terra di Conegliano in Borghetto a donna Antonia Pasqual vedova con molti figli30 . La prima attestazione del Lazzaretto usato per i malati di peste, risale al 1485. Nella “Cronachetta di Conegliano dall’anno 1403 al 1594” Marcatelli scrive che il 26 Lujo 1485 fù eletto Prior all’Hosp. di S. Lazzaro con l’obbligo d’ agiutar a portar gli Appestati31 .
Advertisement
26 Lujo 1485: il Prior dell’Ospedal di san Lazzaro ha l’obbligo d’agiutar a portar gli Appestati AMVC busta 487 art 7
30 AMVC busta 487 art.7. Per l’affitto della casa del Lazzaretto, vedi anche AMVC busta 426 n.6. 31 AMVC busta 487 art.7.
230
La stessa cronachetta Marcatelli riporta che il 9 Febbraio 1487 è stataconcessaafraSteffanodaNapoli la chiesa di San Lazzaro et la casa32 .
La Congregazione dei Battuti e il Lazzaretto tra il XVI e il XIX secolo Il compito dell’assistenza affidato ai Crociferi fu ad un certo punto disatteso. Ne sono prova gli appelli che i numerosi benefattori rivolsero a più riprese al Consiglio cittadino, in cui traspare la mancata accoglienza dei bisognosi e il cattivo uso delle rendite e dei lasciti33 . Questo ha comportato la cessione del Lazzaretto alla Congregazione dei Battuti, già ipotizzata dal magnifico Consiglio nella seduta del 1 Marzo 1493 per parte presa del nobile Ercole Sbarra, jurato comunale di San Lazzaro; la cessione avviene propriamente nel 1519. Il primo documento si trova nella Conachetta che raccoglie informazioni tratte dai libri delle Reformazioni della Comunità di Conegliano e porta la data del 23 Maggio 151934 . Si tratta di una parte presa che sia dato il governo di San Lazzaro alla scuola dei Battuti. Il motivo di questa decisione riguarda la gestione economica: e questo per ovviar all’inconvenientia et errori che si fanno o far si possono per li giurati di San Lazzaro con l’amministration dell’entrade di detta jureria, che vengono spese alcuna volta superfluamente et in fabriche non necessarie. La Scuola dei Battuti è tenuta a soccorrere i malati in caso di peste o altra malattia, facendo tutte le spese necessarie secondo delle disposizioni che saranno decise con condotta che detta scuola sia tenuta et in tutte l’occorrenze di peste et morbo, far tutte le spese occorrenti per detta causa secondo li Capitoli che saran fatti. Si prevede per il momento che essa Scuola sia obbligada ogni anno il giorno di San Lazzaro far dir 5 messe in essa chiesa secondo il consueto che sia tenuta provveder e soccorrer con tutti li mezzi possibili sì del viver delli maladi, infermi e di stabilire i luoghi di degenza, di cura e di sepoltura i luoghi da star come farli medegar o pure sepelir, come richiederà il bisogno.
32 Tomasi, parlando della chiesa di Santa Caterina, cita lo stesso pre Stefano da Napoli, come officiante all’ospedale (quale?) nel gennaio 1525. Probabilmente si tratta invece del Lazzaretto. in: G. Tomasi, La Diocesi di Ceneda Chiese e uomini dalle origini al 1586, Vittorio Veneto 1998, vol.1, p. 205. 33 A. Barzaghi, M.R. Nevola (a cura di), Le chiese di Conegliano, Conegliano, 2006, pp. 53-54. 34 AMVC busta 487 art. 7.
231
Il 3 Luglio 151935 la veneranda Scuola dei Battuti, riunita super sala more solito accetta la proposta fatta dai deputati della Comunità di Conegliano di rendersi proprietaria e amministratrice della Zureria di San Lazzaro, ritenendo che la cosa possa essere utilis et valde proficua ipsi schole, que omnibus temporibus ipsius pestis est refugium et solamen miserabilium personarum patientium morbum ipsum, aut suspectum et temporibus suspectis. La Scuola può disporre e dispensare in quell’Ospizio le rendite di cui esso dispone, così come dispensa e dispone delle proprie. Per obviar alli inconvenienti potesse occorrer si stabilì che la Scuola (come già visto nel documento precedente) era obbligata ogni anno, nel giorno di San Lazzaro, a far celebrare cinque Messe nella chiesa del Lazzaretto. I Battuti erano tenuti e obbligati, ogni volta che sarebbe comparso il morbo pestifero, quod Deus avertat, a provvedere gli infermi con tutti i mezzi possibili di alloggio, medico, medicine e assistenza, sia corporale che spirituale, facendo quindi confessare e seppellire. La Scuola doveva, a proprie spese, tenere in conzo e colmo la chiesa e tutte le fabbriche annesse, e non poteva licenziare dalle case e dalle terre di proprietà del Lazzaretto gli affittuali, se non al termine delle locazioni. Inoltre i Gastaldi della Scuola non dovevano avere facoltà di vendere o dare a livello i beni stabili della Zureria. Scrive Giambattista Coderta nel 158836 a proposito dei Battuti di Conegliano: vi è la Scuola di Santa Maria dei Battudi riccha de ducati quattro mille d’intrada. Questa fraia retta, et molto ben governata dal numero di XXXI (trentuno) elletti di tutto il numero delli homeni di quella di circa 400, si po’ veramente chiamar madre de’ poveri, perciochè del continuo aiuta, et sostiene tutti li poveri vecchi, li strupiati, li putti piccoli, li infermi, le done di parto bisognose, et in summa in ogni occorrente bisogno de’ poveri soviene a loro del tutto, fa sepelir li poveri che morono facendoli far le essequie, marita ogn’anno dodeci donzelle povere della terra, et in tempo de penuria come è stato il presente anno 1588, et il precedente, per mesi sette continui per tre volte in settimana ha dato un gran pane per testa a tutti li poveri d’ogni sesso della terra.
35 Cfr. V. Botteon, A. Barbieri, Congregazioni di Carità ed Istituti pii riuniti in Conegliano - Studio storico amministrativo, Conegliano 1904, p. 34. 36 Giambattista Coderta, Dell’origine, fatti et antiquità della terra di Coneiano, 1588 in: G. Fossaluzza, Gli affreschi della Scuola dei Battuti di Conegliano, Conegliano, 2005 p. 213. Lo stesso documento risulta presente come manoscritto anonimo del 1588 in AMVC busta 488, fasc. 1 pp. 7-8.
232
Sulla parete di fondo del sottoportico del Duomo di Conegliano, già chiesa di Santa Maria Nuova dei Battuti, compaiono varie iscrizioni dipinte entro incorniciature ovali. Quella riportata nella foto si trova alla sinistra del portale e sintetizza l’attività della Congregazione dei Battuti così come è stata anche descritta dal Coderta.
Sopra il simbolo dei Battuti si leggono queste parole: PAUPERIBUS, AEGROTIS, PEREGRINANTIBUS, ET PESTE LANGUENTIBUS HOSPITIUM PIA MATER HAEC PRAEBET S[ANCTA] M[ARIA] Questa pia madre, Santa Maria dei Battuti, porge ospitalità ai poveri, agli ammalati, ai pellegrini e ai colpiti dalla peste37 . Sono numerose le epidemie di peste riportate nei documenti d’archivio; nell’Archivio di Stato di Venezia, Fondo Provveditori alla Sanità, si segnala la sua presenza nel territorio trevigiano fino al primo decennio del 170038. Bisogna comunque tener presente che la peste non si presenta-
37 Per la Scuola dei Battuti di Conegliano si segnala Vita e idealità della Scuola dei Battuti, “laica” e “non sottoposta ad alcun ecclesiastico” in: G. Fossaluzza, Gli affreschi della Scuola dei Battuti di Conegliano, Conegliano, 2005, pp.17-35. 38 A titolo indicativo segnalo queste date che riguardano le epidemie di peste che hanno colpito Conegliano e/o il suo Territorio, ricavate dai documenti d’Archivio e da diverse pubblicazioni. L’elenco non è certamente esaustivo, tenendo conto anche del fatto che non sempre le fonti usate sono concordi.
233
va in modo omogeneo neppure all’interno di uno stesso paese o città. Le professioni più esposte erano quelle a diretto contatto con gli appestati, quali potevano essere i preti confessori o curanti, i membri delle confraternite, i becchini e i seppellitori (pizzigamorti), i notai che andavano a raccogliere i testamenti, gliagenti municipali e naturalmente i medici e i chirurghi. C’erano però altre professioni che erano invece a diretto contatto con i topi, soprattutto mugnai, macellatori e macellai, talmente esposti al morbo che le loro strade erano spesso in quarantena. Nell’Allegato sono riportate le foto dell’Estimo della Scuola de’ S. Maria de Battudi delli beni posti nella terra, Borghi et Terr.o de Coneian diviso nelle Massarie infr.te […] Massaria dell’Hospedal de S. Lazaro – 156939. Il documento cita tutti i beni immobili della chiesa di San Lazzaro e del Lazzaretto nella città di Conegliano e nel territorio circostante. Interessante è soprattutto l’ultima pagina del documento, in cui è elencata la Spesa ordinaria che è obbligata far ogni anno la Scuola in detta Massaria dell’Hospedal de S. Lazaro ad Honorem Dei40 . Qui si precisa che, in caso di peste, la Scuola dei Battuti è tenuta al mantenimento del Cappellano, del medico, dei Pizzigamorti e degli appestati, cosa che comporta una spesa notevole, tenendo conto anche che il Lazzaretto con le terre annesse deve essere immediatamente liberato dall’affittuario, perdendo in tal modo i soldi della locazione. Oltra la obligation si ha venendo occasion di peste di mantener Capellan, medico, Pizzigamorti et li apestadi, per il che si spende grossa summa de dinari41 , et sopra ciò si deve haver gran consideratione, e mas-
1348, 1359, 1360-61, 1363, 1381, 1393, 1423, 1437, 1447, 1464, 1476, 1478-80, 148485, 1489, 1498, 1510-1511, 1527-28, 1532-33, 1536, 1552, 1555-1556-1557, 1564, 1575-77, 1588, 1598, 1630-1631, 1682, 1710.
Per quanto riguarda la peste del XVI secolo in Veneto, si rimanda allo studio di A. Del Fiume, Medici, medicine e peste nel Veneto durante il secolo XVI, in: ARCHIVIO VENETO, V serie n. 151, CXVI 1981 pp.33-58. 39 AMVC busta 426 fascicolo 5. 40 Et primo si da a m. pre Batt.a di Munari Cappellan all’hospedal per suo salario for.to vino orne … Contadi ducati otto oltra la casa della sua habitazion A Noc.o Zoccoler Prior all’Hospedal vino orne... Legna carra vintiquattro, oio lire dodese, sale calura una, oltra la casa lui abita et doi pezze de terra ch’egli gode una in Costa l’altra in Collalbrigo sopra dette Al Reverendo vicario di Ceneda per solita pensione et censo sol vinti Alli portadori delli bastardi formento stara cinque e mezo vino orne cinque conzoli dui. Il giorno di S. Lazaro per obligation si fa dir nella chiesa de San Lazaro messe cinque si spende lire doi. Al Massaro delle p.nte Massaria lire cinquanta.. 41 A proposito delle spese affrontate in tempo di peste, il 3 Novembre 1630 la città di Conegliano stabilendo una serie di operazioni per far fronte all’epidemia, chiarisce che perché le predette operazioni non possono essere ridotte a perfezione senza il principale instrumento, che è il dinaro; doveranno li Sig.ri Provveditori avere autorità di levar di-
234