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tivo, Conegliano 1904

che si tiene su quella piazza attigua e per procurare tutti i comodi di stal laggio, osteria, caffetteria, ed altri siti di ritrovo indispensabili per i contratti e destinati a separare le varie classi dei commercianti in luoghi più o meno adatti alle loro abitudini.

Nel 1850 iniziano le pratiche per l’acquisto del Lazzaretto a canone enfiteutico, da parte del Municipio di Conegliano, dalla Direzione del Pio Spedale92 . A questa data risultano ricoverati 106 poveri di cui 14 vecchi93 . 2 marzo 1850 – Da parecchi anni la casa di beneficenza detta il Lazzaretto ove stanno a gratuito ricovero molti poveri della città, in forza di non frenabili abusi e d’intrusioni è divenuta un asilo di turpitudine e di sudiciume. Dacché inoltre fu trasportato sull’attiguo piazzale il mercato settimanale dei bovini i disordini, che prima correvano forse inosservati, ora cadono sotto gli occhi di tutti onde la pubblica moralità e l’igiene reclamano la soppressione di quel ignominioso ricetto. La Direzione dello Spedale proprietario dello stabile in discorso, più volte in addietro aveva tentato riparare allo scandalo mediante l’espulsione dei ricoverati più demeritevoli, e con altri mezzi di repressione ma riusciva inutile, o con esito incompleto, […] ché senza il continuo soccorso della forza pubblica, e senza un grave dispendio non poteva conseguire certamente l’effetto desiderato. Gli inconvenienti suesposti tante fiate rimarcati dall’autorità sanitaria e dai parrochi della città formarono particolarmente l’attenzione del R. Medico Provinciale e della igienica Commissione istituita per ordine superiore al momento in cui menava stragi il Cholera. Per questo nel Settembre 1849 fu determinato che i due ricettacoli dei poveri, cioè il Lazzaretto e la Casa del Cristo, esser dovessero immediatamente soppressi94 . Il 12 Gennaio 1852 vengono sgomberate 33 famiglie dal Lazzaretto; 9 famiglie risultano ancora nei locali. Liberato infine il fabbricato, nel Maggio 1853 si parla della definitiva demolizione del Lazzaretto e della casa annessa.

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92 Il 15 Giugno 1850 viene stilata la proposta di acquisto da parte del Comune di Conegliano, a canone enfitatico, dalla Direzione del Pio Spedale del locale detto Lazzaretto al doppio scopo di togliere da quel solo centro tanti poveri ivi ammassati, e di utilizzarlo a vantaggio del Mercato dei Bovini. AMMC sez. A busta 537 fasc. 1. 93 Per 20 persone viene chiesto un accordo con il sig. Morlenghi di Ceneda per affittare una casa nel ghetto. 94 AMMC sez. A busta 537 fasc. 1.

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Il primo documento, del 5 Luglio 1851, fu fatto affiggere a Treviso, Ceneda, Serravalle, Oderzo, Motta e Sacile e si riferisce alla richiesta di progetti, proposte e offerte relativi all’edificio del Lazzaretto. Il secondo, del 16 Luglio 1853, si riferisce all’asta per la demolizione del fabbricato - AMMC sez. A busta 537 fasc. 1

Le descrizioni del Lazzaretto Non ci sono descrizioni precise del Lazzaretto antico. Le notizie che si possono desumere dai documenti visti ci danno un’idea non molto definita. Nel 1300 c’era una piazza o prà antistante la chiesa dove avveniva il mercato di san Lazzaro, che poi è stato spostato al Musile. Nella metà del 1400 si nomina una pezza di terra (extimationis duorum jugerum terre) coltivata a vite, prato e arativo vicina alla chiesa con casa annessa domo murata et cohoperta, (il Lazzaretto), posta tra la via comune, la terra di un privato, il Monticano e il cimitero del monastero di San Martino. Tra i possedimenti della Scuola dei Battuti, risulta esserci dal 1519 la chiesa di san Lazzaro, con la casa del Lazzaretto e terra annessa. Nella metà del secolo, l’esigenza costante di avere un ricovero pronto per le epidemie di peste che continuavano a imperversare e lo stato di degrado in cui versava l’edificio, portano i Battuti a far costruire un nuovo Lazzaretto nello stesso luogo. Risulta da una copia del Libro delle Parti della Scuola dei Battuti che fu considerato che le case renonziate dal Magnifico Consiglio erano

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