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Brigata «Pescara "

ORIGINI E VICENDE ORGANICHE

Costituita il 16 maggio 1916 con i Reggimenti 2n° e 212" Fanteria già formati, il primo, nel novembre del 1915 dal deposito del 93° Reggimento Fanteria e il secondo nel dicembre 1915 dal deposito del 18° Fanteria, partecipa al primo conflitto mondiale fino al 22 novembre 1917, data in cui viene sciolta in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.

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CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME

PRIMA MONDIALE (1915- 18)

I916: inquadrata nella 20" Divisione la « Pescara >> entra in linea allorché gli austriaci, iniziata l'offensiva nel Trentino, superate le nostre difese minacciano da vicino le seconde linee. Trasferitasi da Ariìs - Pocenia - Romans dove era raccolta si porta il 28 maggio a Osteria di Granezza a disposizione della 30" Divisione. I suoi reparti dislocati in vari punti del fronte, in cooperazione con altri, difendono la testata di Val Canaglia, M. Cengio, M. Belomente, M. Baréo, Casere Magnaboschi e M.

Boscon perdendo dal 30 maggio al 5 giugno 61 ufficiali e 2.492 militari di truppa. Il 7 giugno i battaglioni, in seguito alle perdite subite, ricevono l'ordine di apprestarsi a difesa della seconda linea nel tratto di fronte Cima di Fonte, Cima del Porco, M. Mazza, M. Corno. Alcuni giorni dopo la brigata si trasferisce a Casa Girardi dove i suoi reggimenti continuano la loro riorganizzazione; il r 5 la « Pescara » si sposta a Morostica e quindi nella zona Ospitale di Brenta - Nisotto ove accampa e nella quale intensifica il lavoro di riordinamento passando alle dipendenze della 43"' Divisione.

Il 6 agosto, allorché ha inizio la battaglia di Gorizia, la cc Pescara» è chiamata a concorrervi ricevendo l'ordine di spezzare ogni resis tcnza nemica sui costoni di Oslavia e di occupare la q. 138 del M. Peuma. Malgrado le re-sistenze avversarie l'obiettivo è raggiunto e consolidato: numerosi i prigionieri e il materiale bellico.

Il 9 la « Pescara » riceve l'ordine di passare l'Isonzo e incalzare il nemico per procedere all'occupazione dì S. Caterina e quindi iniziare l'attacco del S. Gabriele. Nonostante lo slancio dei reparti il nemico oppone seria resistenza e gli obiettivi vengono raggiunti lentamente nei giorni successivi a prezzo di sacrifici, impegno e ripetuti assalti. Quando la piima fase dell'operazione sembra avviata a conclusione positiva il combattimento sulla sommità di S. Caterina costringe i fanti della <t Pescara » ad indietreggiare. In questa giornata i reggimenti della brigata subiscono numerose perdite e lo stesso comandante, di ritorno da una ispezione sulla linea presidiata dal 2n°, cade colpito da una granata. Altri due giorni di lotta accanita, il 14 e 15 agosto, aspettano la brigata nel quadro dell'operazione della 45" Divisione che deve muovere all'attacco di S. Caterina e del M. San Gabriele; il 16 tutta la brigata viene ritirata sulla seconda linea (M. Sabotino - costone S. Mauro -q. 609) per le gravi perdite subite. Alla fine del mese la brigata è inviata a riposo a Brazzano e passa alle dipendenze della 47" Divisione.

Il 17 settembre viene richiamata in linea per rilevare nel settore Oppacc.hiasella la Brigata « Marche>> . Il 9 ottobre, all'inizio dell'ottava battaglia dell'Isonzo, la «Pescara», che ha schierato in linea i suoi reggimenti, riceve l'ordine di occupare Nova Vas, e il tratto di strada Nova Vas - Oppacchiasella; il giorno successivo, sferrato l'attacco gli uomini della brigata superano di slancio le prime linee nemiche e

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occupano Nova Vas. Nella notte l'avversario tenta un contrattacco che viene decisamente respinto. Il giorno successivo la brigata avanza verso Hudi - Log ma la reazione nemica non permette sensibili miglioramenti. Solo il 12 la « Pescara » riesce a portarsi nelle immediate vicinanze di Hudi - Log dove appresta linee a difesa e dove viene rilevata, il 15, dalla Brigata « Marche l>. Fino al 20 la « Pescara>> usufruisce di un periodo di riposo per riorganizzare le proprie truppe.

Il 21 ottobre, chiamata di nuovo in linea sostituisce l' « Aosta >) nella difesa dei sottosettori destra e sinistra dell'Isonzo sul fronte Ravnilaz - Ravelnik dove rimane per tutto l'inverno.

1917: per tutto l'inverno la << Pescara >> si alterna con la << Udine » nelle posizioni affidatele.

Nel mese di giugno i suoi reparti occupano ]a regione M. Kucla - Cezsoca e in agosto, dopo essere stata definitivamente rilevata su quel fronte dalla Brigata « Friuli))> passata alle· dipendenze del XXV Il Corpo d'Armata partecipa alla battaglia della Bainsizza sostituendo la Brigata « Abruzzi )) nelle quote di Hoje con il compito di occupare il massiccio e il Vetrnik. Nonostante i reiterati assalti, che costano numerose perdite, gli obiettivi non possono essere ra~giunti a causa della decisa reazione avversana.

Il 13 settembre, sostituita in linea dalla Brigata « Puglie » si trasferisce a Mulini Raunich per riordinarsi e riposare e il 23 occupa le pendici del M. Globokak ove si accampa. Il 3 ottobre è nuovamente in linea sull'Altopiano della Bainsizza dove sostituisce la Brigata « Puglie >>. Il 24, scatenatasi l'offensiva ~emica, è messa a dura prova la resistenza dei suoi uomini che resistono validamente nelle posizioni assegnate. Il giorno successivo, a causa del ripiegamento delle ali laterali, anche la « Pescara » è costretta a ripiegare fino al vallone cl i Ovsje dove riceve 1' ordine di trasferirsi sul1' Altopiano di Vhr per occupare il fronte Gorenje Vas - Canale. Attestatasi poi nel tratto cli fronte da q. 70 a Pavia d'Udine la brigata è costretta a continuare il ripiegamento sotto la pressione nemica. Il 30 passa il Tagliamento, il 31 raggiunge Colle presso Azzano Decimo e il 1° novem.bre si trasferisce a Cordenons. Il 3 novembre, passata alle dipendenze della ro" Divisione si porta a Venegazzù. Con successivi trasferimenti raggiunge le zone di Salvatronda - S. Marco - S. Brigida - Arsego - Villafora Conselve - Vescovana dove si scioglie il 22 novembre.

Magg. Gen. Nicola Cartella Magg. Gen. Matteo Quaglia Magg. Gen. Ernesto Demarchi Col. Brig. Carlo Garcea

COMANDANTI

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