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OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI

Anche l'ori. Bissolati rimane

Il dicastero che gli è stato affidato è stato scelto con criterio che corrisponde pienamente alle attitudini e al temperamento personale dell'on. Bissolati.

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Il termine di « Assistenza militare» è un po' vago, ma non poteva essere diversamente, perché le attribuzioni, i confini, il contenuto di questa « Assistenza militare». saranno volta a volta determinati dagli avvenimenti.

Abbiamo motivo di ritenere che l'on. Bissolati continuerà ad essere, come per il passato, l'uomo di collegamento - d'ora innanzi più che mai necessario _ - fra il Comando Supremo ed il Governo centrale.

Il dicastero delle « Pensioni cli guerra » è una innovazione di una indjscutibile utilita. O consta che la benemerita Associazione nazionale dei ·mutiliati di guerra aveva fatto pratiche in questo senso, con l'intento di ottenere almeno l'istitu.zfone di un sottosegretariato. I voti dei mutilati sono stati esauditi completamente e di questo _ci compiacciamo, perché finalmente la vasta, dolorosa materia delle pensioni di guerra, disporrà di un ufficio centrale autonomo che potrà agire con la dovuta sollecitudine.

Anche l'on. Sacchi rimane al ministero di Grazia e Giùstizia, E sta bene.

11 generale Giardino, invece, ha insistito nelle sue dimissioni ed è stato sostituito dal generale Alfieri.

Comprendiamo lo stato d'animo dell'ex ministro della Guerra. Ed apprezziamo altamente le ragioni che lo hanno indotto a questa decisione. Quello del generale Giardino è un gesto simpatico.

Egli era certissimo in buona fede quando, alla vigilia dell'offen. siva nemica, proclamò che i confini n ostri non sarebbero stati mai violati dall'orda barbarica. Questa certezza è stata smentita.

L'on. G iardino - ferito nella sua qualità &italiano e di soldatoha voluto, con una sensibilità politica che lo onora, lasciare il suo posto al genenùe Alfieri, il quale ha tutti i requisiti per saperlo tenere degnamente.

L'on. Nitti va al Tesoro, l'on. Orlando alla Presidenza, e questo en1. nelle previsioni generali. Non si capisce p·erché l'on. Bonomi sia stato sostituito.

Nel complesso, il nuovo Ministero non è, nella sua cÒmposi· zione politica, molto diverso da quello di ieri; ma è migliorato e ringiovanito. Avevamo· chiesto un comitato di guerra, e il comitato sarà istituito E di questo comitato farà certamente parte l'on. Bissolati, a ragione delle sue funzioni cli « assistenza di g uerra ».

E ora noi attendiamo il secondo :Ministero nazionale ali' opera. II momento è particolarmente delicato e difficile. Ma molte delle difficoltà sono eliminate dal magnifico spettacolo dì unità morale e di disciplina civìca che il popolo italiano offre in questi giorni.

L'on. Orlando ha esordito nella sua. carica di Presidente del Consiglio con Wl fiero telegramma al Comando Supremo : ·telegramma che farà ottima impressione. Ma dopo le parole, la coscienza nazionale esige dei fatti, e immediati.

Fatti, diciamo.

E, tanto per cominciare, noi insistiamo tenacemente sul nostro postulato : arresto dei sudditi nemici, confisca di tutti i loro berù, che devono costituire un fondo per le famiglie dei combattenti.

Altri provvedimenti, cli altra indole, devono essere presi.

Questo Ministero deve agire. Sentire al più alto grado J>impulso, lo spasimo ·deU'az.ione. Non parole, non accademie1 non manovre, non preoccuflazion.i parlamentari.

Tutto ciò oggi è basso, è vile, è inutile

Oggi dal capo del Governo all'ultimo dei cittadini, una sola preoccupazione, un solo pensiero, una sola volontà diretta, precisa, implacabile deve dominare : sterminare i barbari che profanano il territorio della Patria. Respingerli oltre i confini, e vincerli, una buona volta per sempre. Di modo che non abbiano più in avvenire il desiderio e la for2a· per muovere alla strage e alla rapina ~el mondo.

Da Il Popolo à'/Jali.t, N. 303, l novembre 1917, IV. Pubblicato anche sull'edizione di Roma, N. 302, 1 novembre 1917, IV.

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