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LA PATRIA AI COMBATTENTI

(PROGETTO DI LEGGE D(ETTORE CICCOTTI)

Finalmente c'è qualcuno che pensa ai combattenti e in modo abbastanza pratico e serio I Questo progetto d'iniziativa parlamentare viene reso di pubblica ragione, in contemporaneità con altra iniz iativ a privata dei signori Brusadelli e Bernocchi di Legnano, i quali avevano officiato l'on. Agnelli di lanciare l'idea dalla tribuna parlamentare durante la famosà seduta storica e hanno -tanto per ben cominciareofferto oltre mezzo milione per costituire un fondo pro famiglie dei combattenti. Il progetto dell'on, Ciccotti risponde a un requisito essenziale : è semplice e non sarà quindi macchinoso nella sua applicazione reale. In fondo uno dei nostri postulati è stato - almeno parzialmente - accolto.

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Approviamo senza riserve la prima parte del progetto. Ma il comma a ci sembra strano. È strano infatti che si debba stabilire la preferenza degli italiani sui sudditi nemici per le assunzioni di personale da parte dello Stato, Enti pubblici, Opere pie, case commerciali, etc. Quest o dovrebbe essere fuori di ogni discussione. Stato, Enti publ;ilici, Opere pie, come potrebbero dare la preferenza a sudditi nemici durante e dopo la guerra ? Per le aziende private bisognerebb e vietare - almeno per un lunghissimo periodo di tempo dopo la pacel'assunzione di personale appartenente ai paesi che sono stati in guerra contro di n o i.

Il comma terzo del progetto Ciccotti dice cbe « entro sei . mesi dev'essere ·creato un istituto di credito a pro dei contadini ». E aggiunge l'elenco dei mezzi e degli Enti che dovrebbero finanziarlo. Qui cade a proposito 12. foiziativa dei signori Bernocchi e Brusadclli. Questo fondo non dovrebbe essere statale, ma nazionale. Dovrebbe essere costituito, almeno in parte, dai citt.adini facoltosi e patriotti. V'è ..chi opina. che se tutti i ricchi facessero il loro dovere, seguendo l'esempio partito da Leg nano, si potrebbero raccogliere almeno cento milioni. Qualche ottimista va al mezzo miliardo.

Certo è che, anche tenendoci sulla cifra minore, la. somma sarebbe ragguardevole e potrebb'cssere integrata dai beni confiscati ai tedeschi .

li progetto dell'on. Ciccotti non parla di << sequestro dei beni nemici» ma solamente di attività conE.scate a quelli che facciano traffico vietato dalla legge con sudditi di Stati nemici

Avremmo desiderato maggiore precisione in questo articolo del pr6getto di legge. Il quatto articolo è un primo passo verso la realizzazione del nostro programma massimo : la terra ai contadini Giusto è che·si faciliti il riscatto dei beni espropriati per d ebiti di imp o-: sta ed è anche giusto che i prigionieri volontari siano esclusi dalle preferenze stabilite dalla legge e che i disertori siano privati di tutte le facoltà e diritti del cittadino. Chi ha tradito la Patria nel momento del pericolo d iventa uno straniero e un nemico : né può vantare diritti di sorta in avvenire.

Abbiamo più volte reclamato e insfatito : date un « contenuto sociale » alla guerra e per ragioni formidabili che si riassumono in qUcste due semplici parole : Per meglio e p iù presto vinçert I Siamo lieti .... di salutare nel proge tto Ciccotti il primo tentativo di realizzazion e di questi fini di g uerra all'interno.

E siamo ancora lieti che al progetto dcli'on. Ciccotti abbiano aderito deputati di ogni settore della Camera, il che conferisce maggiore significazione alla iniziativa e fa sperare che il progetto sarà Votato dal Parlamento.

È tempo che la Patria offra al combattenti l'attestWone tangibile della sua riconoscenza e della sua fiducia.

Da J/ Popolo d'fotlia, N. 322, 20 novembre 1917, IV. Pubblicato anche sull'edizione di Roma, N. 322, 21 novembre 1917, IV.

T erminati gli inni, appare alla tribufta il 110//ro direttore Benito Mussolini, accompagnato da due uf/iciali mutilati e accolto da 11n grande applauso e da grida di: « Viva Muuolini ! Viva il Popolo d'Italia I. ». .Ristabilitosi il silenzio, Mus.rolini comincia:

L'Associazione fra i mutilati e gli invalidi di guerra mi ha fatto l'altissimo onore di scegliermi quale delegato a portare il saluto ai fratelli d'armi ; altissi mo onore - dico - perché a nessuno di noi è ignota l'opera mirabile dei mutilati, che, stroncati, feriti, hanno ancora l'energ ia di accorrere contro l'odiatissimo nemico. (Applausi viviuim1).

Sono lieto - continua roratore - di salutare i soldati francesi e la Francia che noi amiamo e che, forse, · giudicammo qualche volta male, attraverso uqmini che erano soltanto espressioni di tendenze parlamentari. (Nuovi vigorosi applatui). La Francia ha dimostrato una vitalità possente. Quando la Germania, che premeditava la guerra, l'ha presa alla gola, la. Francia tutta.~ sorta in piedi cd ha gridato:

« No, Kaiser I Tu non arriverai a Parigi I » E a Parigi non arriverà mai I (Vivissime acclamazioni; grida di: « Bene I Bravo I »)

E amiamo l'Inghilterra - continua Muuolini - la quale ha operato il miracolo di creare un esercito che non cede, tenace, e non cederà fino alla vittoria completa. ( ApplaNsi)

Ma poi permettetemi cli salutare il :rappresentante del Belgio che noi adoriamo per questo semplice ma grande motivo : ha. scelto il martirio piuttosto che il mercato. (Appla11si calorori, replfrat,).

Ed ora - continua I'O(alore - veniamo a noi che viv iamo la passione nostra più grande. Oggi abbiamo soffecto, ma non piegato. Se fossimo stati un popolo malato, fradicio, sacemmo, a quest'ora, in fondo all'abisso I (Benisrimo !). Noi avremo il coraggio, non qui, ma in altra occasione, di fare il nostro esame di coscien~, di fic-

• Discorso pronunciato a Milano, al teat ro della Scala, la seta del 20 novembre 19 17, du rante una manifestazione patriottica in onore dei soldati fn. ncesi e inglesi indetta dall'Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra. {Da Ii Pçp olo d' I1ali~, N. n3, 21 novembre 1917, IV) care lo viso in fondo nella ferita che ci fu inferta. Ebbene, io vi chiedo, ora, le attenuanti per i nostri soldati perché li ho visti battersi, soffrire in silenzio, morire I Chi ha visto il Carso, chi ba assistito ai mirabili sforzi compiuti su la nostra fronte, non può, non deve disperare del valore dei soldati d 'Italia I (Lunghissima ovaz_ione Grida di: « Viva l'Esercito I Viva i mfltilati I»).

Non è il caso - pro.1egue Muuo/ini - di indagare le caUse di questa nostra crisi, perché dovrei andare molto lo ntano e.... molto vicino. (Approvazioni). La Russia ci ha danneggiato non perché i suoi soldati non si battevano più, ma per l'ondata dei gas asfissianti pacifisti che da essa si è sprigionata. (Appla,m).

I soldati d 'Italia si riprendono. [.... censura]. In nove giorni i ted e· schi non hanno passato il fiume e non lo passeranno più I (Applausi vivissimi. Molle voci si levano dal pHbblico : « Non pamranno I>)).

Mussolini ripiglia :

Dal momento ch'è presente un m embro del Goveioo nazionale, ,, g li voglio dire: Siate all'altezza del momento ! Bruciate della nostra , passione I Non dateci delle frasi : dateci dei fatti .... Dite al Governo che il p o polo di Milano è disposto agli ultimi ·sacrifici, a tenere: a tesistere, è ·disposto a rinnovare il giuramento : « Non tregua al Barbarossa ». (Applatm).

Parta da questa· assemblea l'espressione della nostra ferma fede. Noi prenderemo l'Italia come nel maggio glorioso del 191s, Facciamo ora questo giuramento: «. Morti sl, ·ma schiavi no, schiavi mai I )>,

Lo giuriamo J (Una vera ovazione corona il vibrante disrorso di Benito · Mussolini. Il pubblico lancia fiori sul palcosceniro).

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