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L' ULIVO DEGLI HOHENZOLLERN
Il Kajser ha tenuto, sul fronte di Verdun, la sua ennesima concione alle truppe. Poiché il mondo rimane sordo alle invocazioni della Germania falsamente pacifondaia, il Kaiser minaccia di « sfond are col pugno ferreo e con la spada lampeggiante l e porte di quelli che la pace non vogliono ». ·
Guglielmo II, grazie ai bolscevichi imperversanti nella Russia se ttentrio nale, to rna a parlare in tono maggio re, in stile hindenburg hiano. Pugno ferreo, spada lampeggiante ed altre frasi del genere ricorrevano spesso nei discorsi dell'ante-guena. Anche allo ra l' oratoria del grande predone si dilettava con« la spada affilata)>,« le polveri asciutte» e simili immagini, che -a quei tempi - non mancavano di emozionare, almeno per ventiquattro o re, l'opinione pubblica- europea, la quale, grazie ai narcotici della propaganda e dell'illusione internazionalista, ricadeva poi, immediatamente dopo, in uno stato di leta rgica incoscienza malgrado l'imminenza del pericolo segnalata da pochi solitari e inascoltati preveggenti.
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Non bisogna impressionarsi per le fanfaronate mo rali del Kaiser. Ma sarebbe grave errore non tenerne conto. Il discorso del Kaiser un sintomo. Annuncia veramente una nuova grandC offensiva sul fro nte franco-ing lese ? O - come si opina da taluni - il discorso del Kaiser, come molti altri fatti, rientra in un piano cli manovra, inteso a distrarre le forze e l'attenzione dal fronte italiano, ad isolarlo, per poi rinnovare contro di esso, più impetuosa e più formidabile, l'offensiva ? Nessuno può saperlo. Si procede per induzioni. Comunque, n o i dobbiamo agire come se invece di essere sul terreno delle previsioni. foSsimo già in quello deUa certezza.
La Germania può tentare questo nuovo colpo? Crediamo di sl. I mezzi meccanici non mancano ai suoi eserciti, e nemmeno - in un certo senso - gli uomini. Teniamoci piuttosto abbondanti nei nostri calcoli. È opinione di noti scritto ri di cose militari che Germania e Austria possano, una volta conclusa b. pace con la Russia di Lenin, racimolare sul fronte orientale dai seicento agli ottocento mila uomini. Diciamo un milione. Questi uomini non si trovano certamente tutti allo stesso grado di efficenza militare Non daranno tutti il massimo di « rendimento». Non si rimane sedici mesi t otalmente i.nattivj su di un fronte - con l'aggiunta della. fratcrni.zzuione - senza che il « morale» d elle truppe si abbassi sino allo zero o quasi. Alcuni episodi verificatisi in due divisioni germaniche dimostrano che il vif'Mj massimalista ha toccato anche qualche reparto di truppe t edesche.
In ogni caso, da una massa di un milione di uomini è sempre possibile ricavare un centinaio e forse più di reggimenti composti d i elementi solidi, accuratamente scelti, ferreamen te inquadrati, che portati su di u n altro fronte costituiscano quel di più di forze d'attacco o di riserva, che bastano a minacciare l'equilibrio delle lince O degli eserciti.
Nell'attesa d el concorso americano, la Triplice Intesa - ltalia, Francia, Inghilterra - è di fronte al problema che Lloyd George ha g ià prospet tato : alla necessità urgente di creare nuovi eserciti. Un grande sfo rzo in questo senso non può essere do mand ato alla Francia, per molte ragioni ch'è inutile d ire. Deve, dunque, essere soSt enuto daJrlnghilterra, la quale può co n tare anche sui suo i D omini e Colonie, e d all'Italia, che essendo entrata in g uerra dieci mesi dopo ed avendo provato la g uerra di masse dopo un anno daUa dichiarazion e di g uerra e cioè all'epoca della prima offensiva austriaca nel T rentino, ha ancora vaste risorse in fatto di materiale umano.
Breve : per fronteggiare i nuovi colpi della G ermania e dell'Austria bisogna che Ing hilterra, Francia e Italia apprestino nel più breve termine di tempo possibile due milioni almeno di nuovi soldati. La cosciCJW1. di questa necessità appare già manifesta dai discorsi d i Lloyd Geor ge.
Anche il Governo italiano dev'essere nello stesso o rdi ne di idee, e lo d imostra il decreto che revoca l'esonero pe r sette classi più gio~ vani. Per sostitui re gli uomini validi nelle officine e negli uffici bi~ sogna rastrellare tra la popolazione maschile che non ha obblighi di leva e tra le do nne: ecco perché noi invochiamo la « mobilitazione civile ». E d eploriamo vivamente .che le sfere ufficiali siano ancora sospese nell'eterno limbo dei piani e dei progetti, mentre l'ora esige fatti e realizzazio ni. Due mesi sono passati dal 24 o ttobre. .Ch e; cosa si aspetta?
Lo stile minaccioso del Kaisei e di Hindenburg ci pone innanzi ad un altro problema d'ordine interno. È evidente, per mille segni, che il nuovo sforzo militare tedesco sarà preceduto, sostenuto e seguito da manov re disfattiste nell'interno della Francia e d ell'I talia. Un tedesco, il barone Lanken, ha dichiarato che cinquecento Unine, sparsi in l talia e in Francia, possono facilitare enormemente il compito deg li·cscrciti impeciali, No n ci sareb be da stupirsi soverchiamente se alcuni dei p~igionieri italiani condotti in Germania, fossero scelti per questa bisogna infame. Ma anche a prescindere da quest o ci sono sempre, jn ItaUa, i buoni amici di cui parlava il B erliner Tagublatt e gli altri a cui non si può negare qualche simpatia, secondo la frase di KUhlmann.
La politica, all'interno delle nazioni, diventa, specialmente in questo momento, un fattore di primissima importanza. Poiché se questa politica.indulgesse al disfattismo, che varrebbe lo sforzo militare degli eserciti?
Pe r questo ordine di considerazioni, in vista della necessità e d egli ·eventi di domani, siarÌlo lieti che Oemenceau governi la Francia e che Orlando, abbandonando la maniera « dolce)>, si accinga a preferire la politica dell'ene rg ia e della disciplina p er tutti.
N o i domandiamo ancora: è lecito, è tollerabilè, è g iusto che, m entre il Kaiser ed Hindenburg tuo nano a base di « pug ni e di spade », restino in Italia, p erfettamente libe ri e indisturbati, i su dditi dei paesi coi quali siamo in guerra ? N on costituiscono, co n la loro s tessa prese nza, e malgrado tutte le sorveglianze della Polizia, un perico lo eccezionale ? Non è tempo di arrestare e di internare - sènza pietà e senza eccezioni - tutti quei collaboratori volontari e straordinari, ma non per questo meno disciplinati, del comando tedesco?
A Berlino è · stata aperta al pubblico l 'asta degli oggetti rubati nelle nostre due provincie che soffrono lo sfregio dell'invasione_
Nel resto d'Italia _circolano - - a notare, a spiare, a catalo garegli a1lri ladri, pronti ai furti da perpetrare - eventualmèn te - domani. ...
D a li Popol o d'/Jalia, N, 3}9, 28 dicembre 19 17, I V. Pubblicato anche su l· l'edizione di Roma, N 3}9, 29 dicCJnbre 1917, IV.