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LA SOCIAL-DEMOCRAZIA COMPLICI DI LUDENDORFF
Qua l è stato l'atteggiamento dei socialisti tedeschi, di fronte alla pace imposta, colla spada in pug no, ai massimalisti russi, dalla camarHla militare prussiana ? E cco : che qualche raro socialista abbia elevato v oci più o meno fio che di pro testa è vero, ma è altrettanto v ero che la protesta non è u scita dai co nfini plato nici di un di scorso parlamentare o di un a r ticolo s u qualche g iornale minoritario . Tutti gli altri social-democratici, che costit uisco no l'enorme m aggioranza del Partito, hanno approvato l'operato del Governo, alcuni con riserve ipocdte j altri apertamente, senza eufemismi.
1 «militari)> di Berlino sapevano p erfettamente che potevano con. tare sulla solidarietà attiva o passiv a delle masse operaie tedesche. Mentre le masse armate tedesch e marciavano nell'interno della Russia, fucilando le guardie rosse, disperdendo i Sovièt, all'interno d ella Germania le altre masse operaie seg uiv ano con simpatia la passeggiata degli eserciti chiodati ve rso Pictrog rado. Ludendorff po teva impo rre co ndi zioni ancor più feroci e draconiane ai rus si, nella certezza che non avrebbe suscitato alcun m ovimento scrio di opposizio ne fra i Gmosun, Abbiamo già riportato un brano del Vorwaerls che scherniva i massimalisti. Quel b rano non era st ato provocato dalla << maledizione» lanciata dai commissari del popolo sulle t este dei socialisti tedeschi, ma rap p r esentava il pensiero intimo, la direttiva d i tutta la politica sodai-democratica tedesca di fronte alla Russia. Difatti, nel numero del 3 marzo, sentite, in quali termini untuosi - bisogna pur salvare cene apparenze per poter continuar e il dumping pacifondaio l - L'o rgano massonico del socialismo tedesco crlebra la vittoria sulla Russia disarmata dalla burocrazia czarista p rima e dalla impotenza leninisbil. p oi:
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« I s uccessi - dice il Wo r watrl! - ottenuti gino ad og.gi dalla Germania superano le più grandi aspettative. Terminare felicem ente questa guerra restando sulla difensiva e mantenendo l'integrità del nostro territorio, pareva superasse la forza del popolo più capace. O ggi la Germania ha riportato ad oriente una 11ittoria che n essuno oserà contestarle e ad occidente ( attento, lettore italiano !) lQ stato delle cose è tale, che la nosua antica fiducia in una difensiva fort unata i: diventata una modestia. Ci sono dei desideri e delle speranze che vanno ben più lungi : la G ermania trionfatrice assoluta di Wl mondo inimediabilmente vinto, det tante all'ovest le sue condit ioni di pace come le ha detla te all'est. La classe o~n.ia tt.ksca ( attentissimo, lettore italiano!) non ha soltanto augurato al proprio pac-se i l successo attuale delle armi, ma ha considerevolmente contri. buito a ottenere questi successi».
Non vj pare di scorgere una smorlia di g ioia sulla faccia di questo bo,ht carlmarxista, al pensiero che all'ovest la Germania, invece di difendersi, può attaccare e che può anche - q uesta ipotesi sorride in particolar modo a tutta la social-democrazia I - dettare la pace all'ovest, d ettare la pace «russa» anche ad o vest? Strangolare, cioè, anche ad occide nte, altri popoli, come ha fatto ad o riente? Non c'è - ch iaro, palese, tentatore - in questa prosa socialista u n incitamento a Ludendo rff di sferrare - sen za ulte rio ri indug"i - la nuova offen siva?
M e la sal~tate voi l'adesio ne dei socialisti tedeschl alla formula « né annessioni, né indennità>> ?
Un altro giornale socialista, L' À1JJÌC0 del Popolo dì Bra u nschweig, nega che la pace di Brest-Litovsk sia una « brutale v io lazione del diritto di libera d isposizione dei popoli ». Una pace come q uella conclusa colla Russia è « mille volte p referibile!ad un prolungamento della g uerra in vis ta di una intesa futura. Noi salutiamo, dunque, · la conclusione della pace ad est e speriamo che la sistemazione definitiva delle questioni orientali, che richiederà ancora q ualche anno, contribuisca allo sviluppo progressivo dell' umanità .. .• )> .
Nel giornale socialista LA Voce del Popolo d i Francofotte, un dep utato socia l-boche scrive che « in nessun Parlamento dei paesi occident ali, c'è, cosl grande come in Germania, una maggioranza pronta a cercare la strada di u na pace d'accordi sinceri.. .. ».
È il colmo d'ironia dopo Brest-Lltovsk. L'autore dello st esso articolo aggiunge che << nel Reichstag è mancata - totalmente. una critica alla fo rma nettamente autoritaria dell.' 11/tù11alu111 tedesco di pace>).
Ed è vero. Ci sono s tati dei discorsi, ma nessuna p ro testa a fatti. Tutto ciò è perfettamente marxista. La social-democ razia tenne lo stesso stessissimo atteggiamento nel 1871 : Scheidemann che ride alle spalle dei bolscevichi degno·discepolo di Karl Marx che qualificava « imbecilli>> i comunardi. Se qualche residua illusione si ostinasse a fiorire nei cer velli, drca la capacità e la volontà ri voluzionaria dei tedeschi, q uest e parole del Vorwatrls, che vediamo riportate nella Victoire, dov rebber o disperderla.
4t Gli operai tedeschi non faunno né lo sciopero generale, n é l'fosurraio"ne, anzitutto perché non vi sono preparati e poi, perché saMO che, facendo ciò, si renderebbero complici degli imperialismi d ell ' Intesa. D'altronde g li ultimi avvenimenti p rovano a luce meridiana, quanto siano funesti i metodi m assimalisti, da tutti i punti di vista)) ,
Che i socialisti tedeschi, in p ieno accordo collo Stato Maggiore del Kaiser, si accingano a mettere 1a corda al collo ad altri popoli, è comprensibile. Ma quello che non si può né si deve tollerare è che, {ra questi popoli minacciati, abbiano ancora libertà di parola e d 'aiione j complici di Ludendod f.
Mussolin I
Da Il Popolo d ' Itali4, N. 73, 14 mano 1918, V, Pubblicato anche su ll'~izione d i Roma, N . 75, 16 marzo 19 18, V.