3 minute read
15
tica. Se- ci sono difficoltà, il Governo potrà intervenire, ma sono d'accordo anch'io col sindaco· d i Milano che non è nC'Cessario fare dei trattati troppo complicati, poiché ciò condu rrebbe ad un esito n egativo.
Ciò detto io vi ripeto che la prova che vo i avete d ato è belJissima dal p ~nto di vista patriottico e civko. lo non dubitavo sapendo che quasi tutti i comuni da voi rappresentati sono fascisti; e i fascisti non vedono più jl campanile ma la patria, Ed io, lo sapete, sono disposto .id andare contro i miei ,interessi più intimi e i miei affetti più gra ndi quando sia in gioco l'avvenire del paese. (Le parole del PreJidente furono applaudite dalla piccola folla dei .rindaci radunati nel ricco salone verde della prefettura).
Advertisement
L'AMICIZIA ANG LO-ITALIANA E L'ATTEGG!AMEN TO INGLESE *
li primo ministro italiano parlò, con /a IU(I caralterùtica fra11chezza, and,mdo diretJo al nocciolo della queJtion~ con la sua abit,mle energia e JeciJione.
- Quando un anno fa · assunsi il potere in Italia, avevo la ferma volontà di mantenere d elle buone relazion i con l'Inghilterra. lo vedevo nel vostro paese un a mico naturale, oltre ad un naturale alleato dell' Itali a. Ho fatto del mio meglio per o ttenere che queste buone relazion i fossero il più possibile vive e strette; ma devo dire, invece, che ho incontrato, da pa rte del Governo ing lese, un incoraggiamento piut~osto d ebole. Ora, poi, in questa p rima crisi che d oveva servire a dimostrare i sentimenti delle g randi potenze verso l'Italia, sono rimasto p rofondamente d eluso n el vedere una gran parte dell'opinione p ubbl ica inglese trovarsi nel più torte antagonismo di fronte alle giuste richieste dell'Italia.
Le mie ragioni sono state svisate, le richieste da me fa tte sono state gcossolanamente esagerate. In qualche giornale·inglese, si è arrivati persino a parlare di una minaccia di blocco all' It alia. A Ginevra, qualcuno ha cercato di affermare che volessi distruggere la base di tutti i t rattati di pace dai quali l 'Italia- ha _ tratto b enefizi; col non accettare l'autorità della Società delle nazioni. Diversi g iornali, con mal celate minacce,
• L'S settem bre 1923, la confertnza degli ambasciatori aveva accolto la tesi italiana ·e intimato alla Grecia le sanzioni (v, Append ice, D0C11men111rio). La mattina del 9 settembre Mussolini assiste al ci rcu ito automobi listico di Monza. Rientrato a Milano, nel pomeriggio concC'de a ll'inviato speciale del Daily Mail, Ward Price, 'l'intervista qui riportata. (Da Il Popolo d'lldlia, Nn 215, 21 6, 9, 10 settemb~ 1923, X)
Opera Omnia Di Benito Mus Solini
h anno persino falsificato l e mie dichiarazioni. Potete voi. meravigliarvi se questo fatto ha avuto per la nazione italiana e per me l'effetto di un'amaca de,usione?
Noi italìani siamo stati dolorosamente commoss i dal vile assassin io dei nostri nobili soldati, che stavano adempiendo ad una fu nzione inte rnazionale. Noi sappiamo, molto meglio degli inglesi, da dove è partita l'istigazione al delitto. Feci direttamente un atto, perfettamente g iustificato da precedenti internazionali, p er Ottenere un compenso ragionevole aJl'oltraggio subito. Una parte dell'opinione pubblica inglese ha cominciato ad attaccare l'Jtali a, come se, invece della vittima, fosse essa la criminale!
Qualche giornale ita liano considera il Governo ing lese come sostenitore indiretto del Governo greco nella sua resistenza contro l e penalità che la triste azione commessa nel territorio g reco d eve p ortare con sé. Questa non è la mia opinione, ma fo non posso fa re nulla contro questa opinione, ·a sostegno d ella quale possono trovarsi a rgomenti neU' atteggiamento inglese nei riguardi della Grecia. Ancora una volta l ' Italia ha v isto una naz ioòe sostenuta a detrimento degli interess i italian i.
Io so benissimo che è considerato come un interesse della pol itica britannica il sostenere la Grecia nei suoi rapport i internazionali, poiché la sua posizione nel M ed iterraneo orientale può fare di essa un'alleata utilissima dell'Inghi lterra, ma 1a posizione geografica d ell'Italia è molto simile a quella della Grecia e _l'amicizia dell'Italia può essere, i n fin dei conti, t anto utile all'Inghilterra quanto l'amicizia d ella Grecia Quc· sta am icizia l'Inghilte rra potrà sempre ottenerla, se elJa vuole porla su una base di cguaglianza, di mutuo rispe tto <lei singoli int~ressi vitali e rego lan do le questioni che ancora p endono tra i due paesi. Ripeto che sono sempre stato disposto a spingere l'Italia e l'Inghilterra ad avvicina rsi reciprocamente, ma queste manifestazioni d i avversione verso l'Italia, che :; i sono verificate ora io Ing hìlterra, duratlte l'ultima settimana, rendono difficile il mio compito.
Cerca~ di assic11rare il primo- mh1ùtro italiano che la maggioranza del popolo inglese è animala da tma 1incera 1im pa1ia veYJo l'Italia e gli chieJi u, in villa defl'atteggiamento rifenti/() della Jtd111pt1 italhma, si pot eJJe sperare in un prossimo rhorgere di sentimenti trmichevoli e cordiali.
- Non e'!: n azione in Europa - rispo1e /'on, Mussolini - che abbi:l. un maggior senso di disciplina patriottica qua nto quella italiana! Lo so per ripetute prove. Durante l'a nno dacché io sono al potere, non ho fatto alcuna concess ione demagogica al sentimento popolare, benché il cuore della nazione che io ho l'onore di guidare sia tutto con me, come in quei primi g iorn i entusiastici d ella marcia su Roma. L ' Ing hi lterra ed il mondo non h anno ancora perfettamente compreso che l'Italia di oggi