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DAL VIAGGIO NEGLI ABRUZZI AL DELITTO MATTEOTTI 313
tempo fatto segno a minacce per la sua azione fas.cista, alle ore 21, .mentre si trovava sulle scale del Circolo Familiare, venìva aggredito da sovversivi che gli recidevano quasi la tCSta. Il Sonvico è spirato poco dopo Sono stati arrestati, ·con g li abiti lordi di sangue e col denaro delta vittima a ddosso, i comunisti Pontiggia e Battista Visconti.
11 22 aprile a Nicastro (Catanzaro) il fascista ValbeIIa Giovanni viene aggredito a coltellate dal sovversivo Goffredo Rubino e muore·poco dopo E potrei continuare in questo eJenco, ma credo di dispensarvi da questa rievocazione tristissima, fatta per dimostrare come qualmente siate in errore, in un errore che, se continuato, diviene colpa imperdonabile, quando fate ricadere tutti gli atti di violem:a sul fascismo. ·(Approvazioni. Commenll).
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Quali sono le maOifestazioni di questa opposizione? Siamo ancora alla disputa sul consenso e sull a forza. H o già dimostrato Che questa è una discussione perfettamente capziosa. Io nego ancora una volta che nella storia, così come ci è stata tramandata, si siano mai avuti dei regirrii esclusivamente consensuali.
Accanto al consenso c'è sempre stata la forza, necessariamente, e non poteva essere che così.. Voi negate questo consenso. Ebbene, questo consenso è pur tuttavia documentato. Documentato dalle manifestazioni del popolo. Esistono, queste manifestazioni; q ualcuno di voi le ha , •istc certamente: Documentato dalla esistenza di settemila Fasci con settecentomila iscritti. Non si è mai visto da ch e l'Italia è Italia un movimento politico che avesse una così immensa diffusione in tutto il paese. Poi è soprattutto dimostralo dalla esistenza della Milizia Volontaria per Ja Sicurezza Nazionale.
Qi.1ando nel novembre 19 2 2 io mì tr~vavo di fronte a l mio squadrismo, che aveva fa tto la marcia su Roma, che aveva lasciato parecchi morti durant e la marcia, dieci a Cremona, sei a Bolog na, quatto rd ici nei dintorni di Roma, e altri ancora, mi trovai sulle braccia ben sette squadrismi, ognuno di essi congegnato in formazioni strettamente militari e molte di esse armate di tutto punto. Allora tutti trovarono che la mia ferma, fermissima decisione di abolire tutti gli squadrismi, di convertire lo squadrismo fascista in una Milizia àgli ordini del Governo e al servizio della nazione, era una di quelle che si chiamano soluzioni geniali.
Poi si credette evidentemente che questa Milizia non sa rebbe m.1i diventala una cosa seria, che il fermento dell'indisciplina, dell'illegalismo, dello squadrismp avrebbe continuato ancora a torturarla e quindi a renderla insufficente:.
Ciò non è avvenuto. Non lo dico io, Io d ice un collaboratore della GiJ1Jtizia che deve intendersene, certamente uno scrit tore di cose mili• tari assai addentro. alle seg.rete cose. Ebbene, questo signore dice: « La
Milizia esiste ed è regol11rmente costituita da tl!J inq11adramento che, i ia pure con molte imperfezioni e deffrenze1 si estende a turtu il paese f ino nei più piccoli borghi delle nostre montagne e c~mpagne ». Ed è la pura, precisa verità. Una siffatta organizzazione rassomiglia mol to a qudla che è necessario di avere per attuare una riforma m ilitare sostanziale·e ispirata ai più inequivocabili insegnamenti dell'ultima guerra. Comunque tutte k accuse che si vòlgevano alla Miliz ia sono a poco a poco cadute lo dichiaro che questa Milizia è una cosa assolutamen te superba e mi rabile. il Partito che· dice: « Io prendo una quota-parte dei miei adere nti, f\ invece di sottoporli soltanto alla disciplioà facile della tessera, li sottopongo ad t).fla disciplina. rigid issima• .qua le q ue lla milita re»
:E: pertanto anche una manifestazione singolare di q u el ritorno alla d isciplina del n ostro popolo. E, o sig nori ; una Milizia voloritar ia, dico volontaria. Ha d elle caserme, ma non sta in caserma, Le casenne sono vuote, perché i militi sono volonta ri , sono cittadini, sono impiegati negli uffici, sono nei campi , anche nelle officine, si ritrovano la domeni ca per degl i esercizi militari e pure venendo dal Partito, che ha l'obbl igo di dare questo di più d i sacrificio alla nazione, pur venendo dal Partito vanno, quando è necessario, in Libia, ci ritornano ancora. e qu:ilchc volta difendono Je istituzio ni avversarie. Niente dì più sìgnific:iti vo e di più drammatico ch e ved er e dei fascisti che difendono istituzioni avversa ri e contro altr i fascisti. Voi - si è detto - voi non giurate_ fede a l.re. Si è capito che questa era un'accusa balzana, inesistente, stravagante perché non c'è bisogno di dimostrare il nostro assoluto, perfe tto, ine<Juivoc;i.b ilc leal is mo. ( vivi applausi).
Po i s i è fatta quest ion e di d issenso con l'eserc ito. Orbene, il G o· vemo che ho l'o nore di r app resentare è devotiss imo affEscrcito, farà tutto quello che è possibil e per l' Esercito, vuo le che l' Esercito sia sempre in piena efficenza , materiale e morale ; ma l'Esercit o ha un compito p reciso, solenne e te rribi le: quello dì prepararsi alla guerra , e di preparare la nazione alla. g uerra. Come l'Esercito non ha antipatie e suscettibi lità contro altri reparti, come i carabinieri, la guardia di Finanza, la Marina, non ne ha, salvo casi singoli, dovuti piuttosto a temperamenti personali difficili, contro la Milizia.
Anche perché i tre quarti dei qlladri -della Milizia vengono dall'Eser· cito. Quasi tu~ti i comandanti della· Milizià sonO degli autentici g enera li de ll'Esercito, con ·tanto di g reca. Se io vi portassi qui l'elenco d i tutti i decorati, di tutti i feriti, d i tutti i mutilati che fanno p arte della M ilizia , voi converreste con me almeno in un senso di rispetto e di meditazione, davanti a q uesto feno m_eno che è impressionante, e che è u na prova ammirevole d i vitalità e di forza del paese ! (Approv,:iziom)