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Al GIORNALISTI sviZZERI •

S. E. M 11u o/i11i ha risposto manifestando il 111a vivo compiacimenlo per Ja Visita dei g iornalisti, che varrà a far meglio conoHere e apprezzare l'Italia modema e lo wiluppo della 111a industria, del s110 commercio e de/Id sua navigazione.

lo penso - egli ha dello - che un primo e immediato contatto con la realtà dell'-Ita lia presente, vi avrà persuaso- della vigorosa r ipresa del nostro paese dopo la guerra. Ave~e visto che l'Italia lavora. lo spero che il vostro viaggio avrà un risultato utile, ed agevolando una p iù p erfetta conoscen za del nostro paese, rinsalderà i legami di ·amicizia esistenti fra l'Ita lia e la Svizzera. Legami ch e non. devono essere soltan to cord iali, ma fra.timi.

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E d opo 1111a pausa signifi cativa1 il Presidente ha Joggitmto:

Vi prego di sottolineare questa par ola ·« fraterni », avendola io meditatamente scelta: I piccoli incidenti non velano la completa amicizia che reg na fra i due paesi; amiciz ia che è Ia base delle loro relazioni. Per il Governo italiano non esiste una questione ticinese**.

• A Rom.a, a palazzo Chigi, il 16 maggio · 1924, dalle li alle 12 e daJ!e 18 alle 19, Mussolini aveva av uto colloqui con Edoardo Benés, min istro degli Affui Esteri della Cecoslovacchia, in vista della conclusione di un patto di colla· bor azion e italo-c«oslovacco. li 17 maggio, alle 12, al Quirinale, aveva p artecipato ad una colazione offer1a dal re in onore di Bené.S. AlJe 20.45, era p a~tito in treno alla volta di Milano Il 18 maggio, alle 8.30, era arrivato a Milano e si era r ecato subito al proprio domicilio. D alle 17 a lle 19.20, in prefettura, avev:i avuto un colloquio con Theunis, presidente del Consiglio dei .ministri del Bel· gio, e con Hymans, ministro d egli Affari Esteri del Belgio ( 400) Alla sera, aJla « Scala», aveva assistito alla rappresentazione del Ner o11e di Boito. Il 19 maggio dalle 11 alle 12, sempre in prefettura, ha un secondo colloquio con i due minisui belgi ( 400). Alle U, riceve un g ruppo di giornalisti svizzeri in visita all'Jtalia settentrionale, Al saluto rivoltog li dal deputato Maggini d el Do• vere di Bellinzona, il Presid ente del Consiglio risponde con le parole qui riportat e in riassunto.. (Da Il Popolo d'ltt:rlia, Nn. 118, 119, 120, 17; 18, 20 maggio 1924, · Xl).

· u « Ad una domanda del signol' Dubois d ella Gauue de ùzusaJJ nf! sul convegno italo-belga, il Prèsid en te ha. rispos to che l'incontro con i signori T heunis e Hymans stato mollo importante e che esso segna un passo considerevole per la risolu:zione d el probl ema d elle r iparazioni » (Da li Popolo d'lJa/ia, N. 120, 20 maggio 1924, Xl).

PER LE ASSOCIAZIONI ARTISTICHE*

Signori!

:E col più vivo compiacimento che ho accettato di inaugurare il vos.tro convegno al quale porgo il cordiale saluto ed augurio del Governo.

La necessità rude della ricostruzione, il pensiero assiduo vo lto alle pressanti cure della cosa pubblica non possono, non debbono far credere che l'anima del fascismo ignori. e trascuri il palpito con cui in tutti i tempi iJ nost ro popolo ha espresso d al suo seno e sparso per il mondo il fiore più eletto .della civiltà: l'arte.

Io non so se i due nomi, Italia ed arte, s iano separabili. So che sarebbe indegno di rappresentare una 'millenaria civi ltà nel mon do chi non n e d ividesse le sorti, chi, non p romovendo l' una, uccidesse n el cuore dell'altra la pulsazione vitale

L'arte, insieme col diritto, ha segnato col suo sigillo l'espansione unificahice del mondo latino. In Roma , e dovunque Roma arri va nel mon do con le sue legioni ·e col suo spirito p otente, sentiamo di t rovarci dinanzi ad una forza di bellezza che non è solo una manifestazio ne d i uno stato dello spirito e della civiltà, ma ch e h a dentro di sé lo stupendo germe dell'arte italiana, quella che voi; signori, avete consacrata ognuno colle proprie forze e tutti con una passione· n on estinguibile, se non coll a vita.

Peè secoli l'arte fu la stessa Patria attraverso le- diverse scuole di Fi renze, di V en ez ia, di Fe rrara, di Roma , di Bologna, di N apoli, che po rtavano ancora una volta nel mondo il n o me d'Italia .

:8 l'arte ch e h a raccolto la leggenda, la storia1 il m istero cr istiano e li ha rivestiti di bcllèzza. D iv isa l'Italia in Stat i minuscoli uno cont ro J'altro a rmati, i vostri predece ssori le hanno dato g randezza con opere che toccano iJ divino. Fu nell'arte che g1i italiani si sentirono e si ri trovarono . fratell i, fu per mezzo dell'arte che la nostra gente d alle molte vite disse la sua p-arola destinata a rimanere eterna nel mondo dello .spirito.

• li 19 m aggio 1924, alle 17, Mu~solini si era port.lto in.auto :i Cernobb io per un terzo incontro con i ministri belgi Theunis ed Hym:1ru ( 40 1). Rientr.tlo a Mila.no, alle 20.4) era ripartito in treno per Roma. Il 20 maggio, alle 8, arriva nella c:ipitale. Alle 15, nel salone della sede dell'Associazione :irtistica interna· zionale, presenzia la ce.rimonia per l'inaugurazione del primo convegno nazionale d elle associazioni a rtis tiche. In ta le occasion e, i l Pr es idente del Consiglio p ronuncia il discorso qui riportato (Da Il Popolo d'[ lrtf;,,, N n 120, 121, 20, 21 maggio 1924, Xl).

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