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APPENDICE
[25 uttembre 1923.J *
Egregio Nazzaro> con l'animo ancora tutto vibrante d'en tusiasmo per la stupenda manifestazione sportiva di Monza, tengo a rinnovarle la mia ammirazione per la forza d'animo e per Ja singolare valentia che lei ha dimost rato nell' arduo cimento in cui le forze italiane si sono misurate, con meravig lioso successo, con i più forti campioni esteri dell'automobilismo.
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La P.rova onora lei, l'Italia e l'animosa Fiat, che si mantiene sempre cosl brillantemente all'avangua rdia.
Con un fervido « alalà ! » augura,e d i nuovi trionfi le stringo la mano.
MUS SOLINI
• Al pilota Felice Nazzaro, che, malgrado le scottature subite, aveVa partecipalo al circuito di Monza del 9 settembre 1923 sino alla fine. (Da Il Popolo d'I1"1ia, N. 230, 26 settembre 1923, X).
Roma, 28 se/fembre 1923 *
Cari amici dell'Impero, il vostro articolo, che si conclude pregandomi di considerarm ì « sacro », mi ha semplicemente atterrito Vi prego, ca ri amici, di non toccare più questo tasto e lasciarm i tutta intera ·la mi a profanità. Saluti cordiali.
MUSSOLINI
• Dall'originale.
Caro Bianchi,
[1 otto bre 1923.] • ricevo la lettera con la quale mi rassègnate le vostre dimissioni da membro della Giunta esecutiva. Ne prendo atto.
Nell'attesa del Gran Consiglio è necessario: t. - Che la segreteria generale deJ Partito continui a funzionare per tutto· quello che riguarda l'ammi nistrazione ordi naria del Partito.
• Al commendator Michele Bianchi. (Da li Popolo (i'fotlia, N 23~, 2 ot· · tobre 192,, X).
.
2. - Che O$ni pc>lemica scritta o verbale da 088.i e .dovunque, sia sospesa poiché I risultati utili della polemica so no già acquisiti e il ~rol~n;prla o. es:1sperarla non produrrebbe ch e inconvenienti e dispersioni di energ ia cille di stare in agguato, malgrado le smentjte memorabili ricevute durante cinque anni della nostra grande storia.
Sono sicuro che tutti i fascisti, dal primo all'ultimo, mi dimostreranno, coi fatti, che il loro primo orgoglio si compendia in q uesta semplice e solenne parola: obbedire,
MUSSOLINI
2 ollobre 1923. *
Caro Scarpa,
. reca ai tuoi fedeli gregari della Liguria occidentale il mio saluto di capo e di camerata. Tu h ai mostrato coi fat ti di esserli messo piena-. mente al corrente delle nuove necessità supreme della nostra rivolu. 2ione ! Esse si s intetizzano nelia parola « costrui re ».
« Alalàl » fascisti per tutti. .
M US SOLIN I
* Ad Agostino Sca rpa, fiduciario fascista per la provill(ia di Por(o Maurizio. (Dall'originale).
[B ottobre 1293, ]
Caro ministro, ricevo la tua lette ra e la relazione, che ho letto e attentam ente meditata·.- Posso concordare. con te nel ritenere non assolutamnte n ecessaria la pubblicazione di tutta Ja relazione, ma tu mi permetterai di far. co-
"' Al ministro Gabriello C:irnazza, in r isposta 3\la seguente in data 2 ottobre 1923: « Caro Presidente, compie fra pochi' giorni un anno 4a quando mi faces t i l'onore .Ji chiam11rmi a far· parte d el Governo che, sorto d a avvenimenti memorandi nella storia ùel nostro paese, si riproponeva la r icosh uzione mor ale e materiale delJa nazione, che aveva smarri to il senso della s ua stessa conser· vazione Accert:1i con orgoglio il tuo invito, perché l'unka soJdisfo zione ch e può dare 1a vita ,R<>litica mi ven iva offerta col mettermi in grado _di dedicare al mio paese ogni mi:i. an ività in un ffiomento in cui questa attività poteva non riuscire inutile. Ri ten,1:0 chc, nei limiti delle mie forze !'d in relazione al dicastero che mi affidasti , l'o pera mia abbia contribuito a quella grandiO!ìa azione d i governo Ja te svolta e la relazion e, che ti accludo, ti dà conto di questa opera compiuta con la intelligente o perosa ed affettuosa collaborazione di S. E Sardi , Essa si riassume in pochi dati. Jn meno d i un anno, malg rado gli inevitabil i r itardi dipendenti dalla necessitì di riorg:mizzare l'an,ministraiione, ma lgudo le resistenze e le opposizioni di natura poli tica che sapevo di d over incontra re, malgrado le ferree esigenze delle finanze, si è potuto modificare la legislazione relativa ai l avori ·pubblici per metterla i n armonia all e direttive dd Governo, tend enti alla restaurazione dfll'au torit.\ dell o Stato, alla semplificazione della ammi nistrazione, a lla .sopp ressione <l ì ogni soprastru ttura parassitaria, allo sviluppo dellt> iniziativ~ noscere i dati di fatto e Je cifre, Che sono sempre assai più eloquenti dei lunghi discorsi. Dalla tua elaborata e preziosa relazione risulta in chiara luce che il Governo fascista ha avuto una politica dei lavori pubblici di vasta portata, ispirata a crite ri razionali d'utilità $ene~ale e mai s:uidata da considerazioni d"ordine elettorale. ll risultat~ e che si lavora m ogni provincia d'Italia, e che molte opere d'indiscutibile utilità vengono finalmente condotte a termine, il che avrà conseguenze benefich e nella economia delia nazione.
Ad un anno di distanza dalla marcia su Roma, ritornando con fa dl~ml~ri~i~u~c~Ì~f~0fek~~0 difficile ministero dei Lavori pubblici. Le cifre della tua relazione susciteranno un moto di orgoglio nell'animo di tutti gli italiani. Ti ringrazio della collaborazione. diligente e fedele che mi hai prestato nel primo anno del mio Governo e sono certo che essa non mi verrà a mancare nel futuro.
Tuo MUS SOLINI private, alla valorizzazione delle energie inte llettua li; si è potuto "dar corso ad opere indispensab ili ne lle varie regioni J" Ita lia p er lire 1.243.020.300, mentre sono pronti g li studi, le istruttorie e i progetti p er opere ammontanti a lire 823.4 11.500, con !"esecuzione delle quali si potrà. anche fronteggiare la c-ventuale disoccupazione invernale ; si sono potute dare concessioni per l'utilizzaz ione di oltre 660.000 cavalli di forza idraulica, mentre sono in htrultoria concessioni per altri t.062.3H cavalli; si sono p otute dare concessioni per bonificame nto Ji ettari 394.789 d i terreni malsani e impro<luÌtivi, mentre sono in istruttoria concessioni per redimere altri ettari 2T4.279 di terreno; si è giunti a lla soluzione del problema portuario italiano, concentrando gli sforzi finanziaci a l _ completamenlo e a ll'arredamento dei g randi porti. le popolazioni sitibonde del Mezzogiorno non dovranno più considerare come una sempre rinnovanÌesi promessa e]ettowle la costruzione dei lo ro acquedotti, e ad ogni altro loro urgente bisogno, speci:ilmentc in materia di comun ica zioni, è stato provveduto coll' amo re che a quelle popolazioni' Noiche e ma rtoriate dai sacrifici è dovuto d a osni iuli:lno. Quest3. mi.1 relazi one non è dc~tina ta né alla stampa, nt a lla p ubblicità. fas3. vuole soltanto dare a te elementi pt.·r la considerazione d'insieme d el l avoro fatto dal tuo Governo. Se un merico h o io, è solo quello d 'avere interpretato e se,guito le tue diiettive, d'aver corrisposto a lla tua fiducia. L'intima soddisfazione del dovere compiuto è a me bastevole premio. Credimi con devozione. ÙRNAZZA » (Da li Popolo d'll.1lia, N 24 1, 9 ottobre 1923, X).
19 o/lobre 1923. Anno I del/!era fasciJfa: *
Egregi e cari commilitoni, la vostra adesione personale e giornalistica al Governo fascista è, specie in qu~sto mome~to, altamente sign_ificativa. Ho visto su l~c col onne del vostro giornale, chiamato a nuova vita· e a nuove battaglie, p~ssare molti nomi e molti sruppi di combattenti sulla cui autenticità trinceristica non vi è dubb10 possibile. Voi avete quindi diritto di rappresentare, se non la totalità, certamente una moltitudine imponente di reduci dalle trincee. t importante e sintomatico il fatto che, mentre i resti di molti partiti, moribondi o morituri, non vogliono rassegnarsi aJla nuova realtà i:!elia vita nazionale, i combattenti sì re ndono conto di questa reaftà e questa realtà sono pronti a difendere.
• All'avvocato Tilla Madi3., nuovo dir~ttore de L'Epoc11, e ai redattori d e llo stesso giornale, in rispost.l alla seguente: « Si&nor Presidente, da ogs i L' Ep oca porta la viva voce di un' ondata Ji combattenti che non solo nel si lenzio fedele ma anche dalla tribuna giornalistica vogliono collaborare con le forz e d el G ove rno.
Non interessi o ambizioni di individui sono in gioco, sibbene determ inati metodi e determinati fini di Governo, metodi e fini fascisti. Poiché tali metodi si appalesano sempre più necessari e poll'hé taJi fi ni si identificano coi fini che la nazione persegue, cosi nessuna collaborazione il Governo fascista respinge purché non sia interessata o diminuita da restrizioni mentali. Meno ancora il Governo potrebbe respingere la collaborazione morale dei combattenti, i quali non possono dimenticare che, se oggi le cose non sono quelle di ieri, lo si deve all'azione fascista e a l molto sangue versato dalle camicie nere. .
M entre si avvicina il primo ann iversario di quella ch e fu e rimane una grande rivoluzione, è bello che le schiere si affollino poiché J'opera è vasta e richiede sacrificio e tenac ia.
Auguri di buon lavoro Viva 1'Ita1ia !
Fraternamente nazionale. Quello che è il nostro volere è detto nell'odierno numero del giornale, che inviamo in omaggio al capo che gove rna con senno romano e con passione di combattente le sorti d'Italia rinata alrardire e all'ardore. Ma ci rivolg i2mo anche al commilitone che tenne come noi la t rincea, poiché fu a. capo non solo deg li interventi sti ma degli intervenuti. Coloro che vivono sui margini dell a · resurrezione nazionale con un p ie<le nel territorio delle camicie nere e l'a ltro pronto per 1o scavalco, dimentica.no volentieri qu~ta destinazione. Noi ci rivolgiamo infine a colui che dette voce al nostro o rgoglio di combattenti e dette oi-goglio al silenzi oso patire de lle nostre cicatrici. V og liate, signor Presidente, riaffermarci il vostro auspicio cordiale e aver· fiduci;1 nella nostra nuova trincea. Con Jevo• zione. TtTTA MADIA». (Da Il Popolo d' Italia, N . 251, 20 ottobre 1923, X). n per me causa di grandissima gioia potere annoverare fra i membri del rruo Governo una medaglia J·oro Credo che Ja stessa sensazione vibrerà nell'animo di tutti i combattenti d'Italia.
Mio caro Costanzo, [20 ottobre 1923.] * permetti" al tuo capo e al tuo camerata di con.gratularsi teco per la medaglia d'oro che ti è.stata concessa e che consacra t tuoi eroici ardimenti in marina.
Ti abbraccio. Tuo
• Al sottosegretario Costa nzo Ciano. (Da Il Popolo d'Italia, N . 252, 2 1 ottobre 1923, X).
[27 0110/m 1923.]
Caro Farinacci, ;tan~:t:er:;1n:oftja~~:~a~ad~!;~~~j~nain~~ ~fJ~~o uni mezzi vocali. Non ti dorrà se jo mi dispenso dal venire oggi fra le tue magnifiche legioni di superbe camicie nere. ·
Tu leggerai loro questo mio messaggio fraterno. -
Se parlassi dall'arengo da cui per tre volte lanciai le parole della fede alJe moltitudini fasciste della tua terra, io .direi quanto segue;
« Nel primo anniversario della gloriosa rivoluzione fascjsta il comandamento e semplice, solenne, ammonitore. Disciplina alJ'ioterno tra le .file del fascismo e fronte al nemico che, dimentico della nostra longanimità, non cessa dall'agitarsi o dall'agitare fantasmi, non cessa dalle piccole congiure o dalle calunnie miserabili. Questo mio messaggio non permetterà a chicchessia di in scenare più o meno torbide speculazion i. E se io non venso a Cremona1 desidero che Cremona fascista ven$ a verso di me. Portami almeno una .delle tue legioni in r iazza Belgioioso a rivivere le srandi ore deUa vig ilìa ed a ri petere il g iuramento sacro per tutti i nostu caduti e per l'avvenire del fascismo invincibìJe. ·
Viva Cremona fascista!
• Da Il Popolo d'lta!Ìa, N. 2'.58, 28 ottobre 1923, X.
2 notJembre 1923. *
Mio caro Marchi, affido a te il compito di porgere il m io fraterno saluto alte camicie nere, ai mutilati ed ai combattenti che si raccolgono ancora una volt a nella capitale della guerra, neUa bella e cara Udine, per sug_g:ellarvi il patto che lega tutti gli uomini della trincea fedeli alla patria S1a solenne e seria la cerimonia, sia schietta e pura la fraternità deg li spiriti tesi verso la nuova Italia ! ' .
MU S SOLINI
• Al sottosegretario Giovanni Marchi. (Da li Pop olo d'Italia, N. 263, 3 m>vrmbre 1923, X).
6 novembre {1923]. Anno Il"'
Caro De Bono, ora che le grandi giornate sono trascorse, esprimo alle legioni della Milizia il mio fervido plauso.
Quando penso che la Milizia; la quale ha praticamente e definitiva- mente annullati t utti gli squadrismi, nonché assorbito e .P,erfez ionato quello deUe camicie nere, ha fatta la sua prima appa rizione 11 2 1 aprile, d ebbo constatare con profonda soddisfaz ione che i p rog ressi realizzat i sono ~randiosi in ogn i senso: dall'inquadramento alla discipl ina. Ciò si deve m massima parte a te ed ai tuoi .collab oratori. La Milizia mi appare cosl, a pochi mesi di distanza dalla sua istituzione, ciualè io la vagheggiai, una forza armata, potentissima, a difesa del regime fascista , sino a ciuan do sia necessàrio, sino a quando cioè le varie opposizioni non si siano rassegnate all'inesorabile fatto compiuto.
• Al generale Emilio Bono. (Da // Popolo d'Italia, N . 266, 7 novembre 1923, X).
Tuo compito, m io caro generale, è quello d i perfez ionare incessantemente ciuesta forza, che deve essere sempre armata d al più ardent e spirito di devozione cieca ed assoluta al fascismo
Con un ordine del g iorno fa conoscere queste mie parole a tutte le meravigliose camicie nere d' Italia.
M USSOLINI
6 novembre [1923J. Anno Il. *
Caro Finzi, trasmetti a tutti i comandi dipendenti della regia Aeronautica l'espressione del mio p iù alto compiacimento pe r la superba manifestazione aviatorfa del 31 ottobre e per la grande rassegna del 4 novembre. Queste date sono da considerarsi memorabili.
Trecento aeroplani schierati sul campo Baracca a Centocelle nonché una parte dell a nostra flotta aerea g ià efficente costituiscono soltanto un'avanguardia della flotta futu ra , alla quale io, tu e tutti dedicheremo l e nostre migliori energie. La parola da me data a Centocelle sa.rà rigo· rosamente mantenuta.
Tendere al mass imo la volontà, coordinare razionalmen te e potcntc-
~~~~~d~~~~~t1g~~iÌ·~~~11'adern pimcnto devoto del p roprio dovere :
Con queste insegne i nostri ardim entosi piloti riportera nno n ei cieli l' ala tricolore, sempre più in alto, a garanti re il dcstmo d ella Patria.
MUSSOLINI
• Al vicecommissario dell'Aeronautica .Aldo Finzi. (Da li Popolo d'llalia , ' N. 266, 7 novembre 1923, X),
[IO? novembre
Caro Bianchi, ti affido l'incar"icò di esprimere il mio saluto di capo del Governo e Duce del fasdsmo ai com6attenti e a i fascist i fiorentini. F ascisti e combattenti si ritrovano, si riconoscono e si fondono sul tcueno del~a na~ zione, che hanno i atta . libera, definitivamente, dai nemici esterni e da qu elli interni. Ogni e qualsiasi manovra ri\'olta a straniare g li uni dagli altri è destinata al fallimento.
• .Al comml"Odator Michell! Bianchi, in occasione della cerimonia per la consegna del labaro (offerto dal Fascio d i Firenze) alla FN:lerazione provinciale dei combattenti '1orentini, · tenutasi l'll novembre 1923, (Da li Popolo d'Italia, N. 270, 11 novembre 1923, X).
M USSOLINI
[12 novembre 1923. J ~:.
Caro Oviglio, ti prego di portare fa mia cordiale adesione alla cerimonia n ella quale al collega. De Stefani, proclamato professore onorario della Un iversità di Fe rrara, saranno solennemente consegnate le insegne accademiche. La città di Ferrara, che fu a ll'avanguardia della riscossa fascista e che h a un'alt issima tradizione di cultura e di studi, compie un atto nobiliss imo decretando t ale onore ad Alberto D e Stefani, che si è reso veramente benemerito del paese come fascista, come scienziato, infine come prezioso co llaboratore del Governo n azionale in uno dei campi più importanti e del icati.
Cordiali saluti.
MUSSOLINI '
• Al ministro Aldo Oviglio. (D:1 Il Popolo d' /1.:1/ia, N . 272, 14 novem, bre 192}, X).
3 dicembre [ 1923 ]. A nno Il .*
Mio caro Giurin, recate il mio saluto ai fascisti riuniti a congresso provinciale. -t u n saluto fraterno e grato. Fraterno, poiché scaturisce dal ricordo d elle grand i e comuni battag lie sostenute; g rato, perché il fascismo milanese h a mostrato di sapere orientarsi verso le nuove necessità.
La mia impressione è che il fascis mo ìta liJno ha g ià b rillantemente superato la crisi del suo assestamento interno. I nostri n emici ri pongono gil le loro speranze e p untano sul futuro
Disgrazia ti! · ·
Cinque anni della nostra storia, non hanno .ammaest_rato i queruli 2elatori dei vecchi sistemi; né i ciarlatani, buffi anticipatori dell'avvenire. Essi giudicano il fascismo col loro « metro » e la storia li schiaffeggia regolarmente colle sue smentite implacabili. Possiamo permetterci il lusso di sorridere davanti alio spettacolo di tanta. m atta bestialità.
Che se poi, le due cate_gorie di avversari rui si accennava mani festassero idee bellicose, allora basterà un' solo grido di allarme e le camicie n ere fa ranno il resto!
Abbraccio tutti i fedeli della prima e dell'ultima ora, purché veramente « fedeli » alla patria immortale e al fascismo invinçibile.
MU SSOLINI
• Ad Amedeo Giurin, diretto re del Popolo d; LombarJ;a, in occasione del terzo cong~55o provinciale fascis ta m ilanese tenutosi a Mi lano il 9 dicembre 1923 (Da 1/ Popolo d'llalia, N. 294, 9 d icembre 192 3, X).
Opera Omnia Di Benito Mus Solini
Roma, 27 nov. 1923. Anno Il.*
Caro Bonservizi , a te che mi sei stato compagno in tutte le battaglie dal 191) in poi, affido con rarticolare compiacimento l'incarico di recare il mio saluto ai fascisti italiani di Parigi.
So bene che le condizioni dell'ambiente in cui dovete lottare sono difficili, ma questo aumenta la beliezza della lotta. Tu l'hai impostata perfettamente; n essun intervento nelle cose interne francesi; opera intesa a chiarire e migliorare i rapporti fra i due popoli; difesa dei valori politici e spirituali del fascismo.
Su queste linee si può marciare ed attingere la mèta.
M U SSOLINI
• A Nicola Bonse rvizi. (Da li Popolo d'flalia, N . 296, 12 dicembre 1923, X).
Roma, 17 dicembre 1923 *
Caro Camazza, dopo quattordici mCsi di comune lavoro e di comuni responsabilità nell'opera difficile e f!U! feconda del mio Governo, vengo incontro al tuo desiderio di vedere clefinita la tua posizione nei confronti del fascismo. Se io non avessi constatata la perfetta identità dei tuoi punti di vista con quelli del P. N. F. oggi non t1 scriverei la presente, per ragioni che sono ovvie. l1 tuo gesto non è e non deve essere posto in relazione con quella consultazione del paese Che non ho ancora deciso, malgrado il clamore giornalistico suscitato dalla chiusura della sessione. La tessera del Partito che ti verrà. consegnata, creerà una situazione di diritto, dopo una s ituazione di fatto che dura da quattordici mesi. B quindi un gesto cli coerenza tanto più dignitoso in quanto non è sollecitato da mc o da altri. Come capo del Governo sono lieto di rinnovarti la mia sincera e grata solidarietà per l'opera da te prestatam i nell'importa nte e delicato ministero da te di retto; come capo del Partito sono lieto di saluta rti nuovo gregario del grande esercito che inarcia tenacemente verso la sua mèta.
_Saluti cordiali.
. • Al minis tro Gabriello Carnazz~. (Da Il Popolo d'Ita/i.s, N . 30 2, 19 dicembre 1923, X)."
[19? dicembre 1923. ] •
Carissimo Balbo, voglio essere presente almeno in ispirito alla cerimonia celebrativa e comme~orat iv~ del 20 dicembre che segnò l'inizio delta riscossa su· perba e decisiva del popolo di Ferrara. Tu sai quanto io ·a mi 111 tua citt~. quanti ricordi mi legltino ad essa, quant a fiducia io riponga nelle legioni magnifiche d elle tue camicie nere. I( sangue versato da esse n ella g iornata del 20 dicembre si è veramente t ramutato in una fiamm a di passione che non potrà estin~uersì più, mentre il nome dei martiri nostri si incide bi~~e vf~~o rvf~~er~~,t~i:~ rft~t ~~i.riti. I morti ci gr idano: « Ab.
"' Al generale Italo Bal bo, in occas ione della ce rimonia in memoria dei caduti fascisti ferra resi tenutasi a Ferrara il 20 dicembre 1923 (Da Il Popo/r; d'l1alh.1, N. 304, 21 dicembre 19 23, X).
MUSSOLINI
Caro Gravelli, [27? dicembre 1923. ] * voi che siete stato tra { primi della primissima ora e che .;vete v issuto con me tutte le g randi s.iornate del fascismo m ilan ese, avete diritto, anche per la vostra autenttca g iovinezza e per le prove.di d evozione alla causa continuamente offerta, di dirigere il fog lio che deve imprimere alle Avanguardie fasciste gueJ carattere di novità e di purezza, di disinteresse e d i passione che in fondo è il dato fondamental e del fascismo italiano. ·· Sono sicuro che, guida te da voi, le Avangu ardie avranno un grand ioso avvenire perché è in esse che il fa scismo troverà le sue riserve per le battatlìe futwe, quan do i problem i formidabili .che abbiamo posto innanzi alla coscienza italiana, dovranno essere risolti.
« Alalà! »
• Ad Asvefo Gravelli, in occasione dc-Ila prossima uscita di un grande settimana le delle Avanguardie g iovani li fasciste. (Da Il Popolo d'1Jalù1, N. 309, 28 dicembre 1923, X).
-(28 dicembre seguo con particolare s im patia l' opera altamente uman ita ria che co· desto benemerito Istituto, . di cui ella è autorevole direttore, svolge nel camp<? della previdenza, dell' assistenza e dell'i~iene sociale, e le formi.i lo i migliori auguri P.Cr la sua ammirevole attivita, Una propaganéla igie nica a scopo educativo, intesa a difendere il, patrimonio umano della nazione, non può n on trova re l'una nime a pprovazione ed io sono sicu ro che, qualora interpellati, tutti s ii enti comme r· ciali, industriali ed assicuratori, nonché le confederazioni padrona li e dei lavoratori non mancheranno di concedere il loro ap_poggio morale e materia le affinché la sua nobile iniz iativa abbia il mig lrnr successo.
Ma per assicurarsi il successo stesso e per meglio raggiungere gli scopi che si prefigge, ritengo opportuno che codesto Istituto, anche inarmonia alla rinnovata benefica legislaz ione delle Opere pie, debba essere riformato per accogliervi i ra ppresentanti delle corporazioni s indacali e quelli della Cassa nazionale per le assicurazion i sociali, che si è com· piaciuta_assumere l'alto patronato ~ell'Jstituto stesso.
• Al professor Ettore Levi, direttore dell' htituto italiano d'ig iene, previ· denza ed assistenza sociale, (Da li Popolo d' Italia,. N. 310, 29 dicembre 1923, X)
Ho piena fiducia nell'opera, che ella intende svolgere e che è diretta alla difesa- dei lavoratori da quelle malattie che trovano il loro antidoto natu rale in una larga educazione igienica. Animata daila fiamma del suo entusiasmo, quest'opera nobilissima di alto valore sociale non potrà comunque fallire. :e questo il mìo augurio e la mia fede di cittadmo e di capo del Governo.
MUSSOLINI
[31 dicembre 1923.]
Caro Goglia,
·Polemica si avvia dungue al terzo anno di vita. In questo semplice dato di fatto vi è una sipnilicazione profonda. Se una rivista fascista, che agita problemi di squisita cultura, può giungere tranquillamente al suo terzo anno di vita, ciò significa, a vergogna d1 tutti i nostri avversari , che il fasci smo non è soltanto un movimento d i muscoli o di ran delli, ma un movimento spirituale e di cultura, che non nega soltanto più o meno radicalmente tutte le ideologie del passato, ma costruisce a nche sulla realtà dell'oggi i punti fondamentali della nostra dottrina p er il domani. Riviste come Polemica sono utilissime per formare gli spiriti fascisti
Vogliate mandarmi regolarmente la vostra rivista, che ho letto sempre con molto piacere.
Cordiah saluti.
Mussolini
• Ad Antonio Goglia, dir~ttòre di Polemiu. (Da Il Popolo d'IJa/ia, N. r, I gennaio 1924, Xij.
[31? dicembre
1923.]
Per il dono e per la bella semplicità delle parole che l'accompagnano non basta un ringraziamento. Il cittadino della sacra, italianissima Repubblica di San Marino che bene aug u ra alla Aviazione d'ltalia e l'augurio acc9mpagna con l'offerta tangibile, è doppiamente meritevole di gratitudine e per quello che dona e per come dona.
Mi auguro che la buona semente germogli. A chi ne offerse con fede aJla Patria il prif!10 pugno, il mio saluto di aviatore e di capo della Aeronautica.
• Al commendator Enrico Garda, membro ddla legazione della Repubblica di San Marino a Parigi. (Da Il Popolo d' /Jalid, N. t, l gennaio 192}, X}
Gentile Sjg nora, il saluto di Gerarchia, la gagliarda primo8enita della famiglia del Popolo d'Italia, mi ~iungc caro allo spirito e v1 leva ricordi che ormai appaiono antichi. L'idea di pubblicare una rivista contro-.corrcnte che avesse nel titolo il programma1 mentre il programma éra una sfida, sorse sulla fine del 1920, quando j tempi erano particolarmente torbidi e l'avvenire appariva incerto. Oggi si può affermare con coscienza tranquilla c;he Ge. rarchia è stata alla altezza ciel suo compito. Poiché la sua diffusione surera di gran lunga que!la di qualsiasi altra rivista politica, bisogna concludere che essa è andata incontro alle tendenze spirituali della nuova generazione, illustrandole ed esaltandole. Poiché la simpatia deve essere attiva, cioè deve dimostrarsi in modi concreti, mi riprometto di scrivere u n ar.ticolo per l'imminente numero che uscirà entro gennaio.
P ermettetemi ora, gentile e solerte' direttrice, che io ringrazi voi, e
· tutti coloro che hanno recato a Gcrarc-hù1 il contributo dei loro studi, delle ricerche e della loro passione ed hanno contribuito a fare di Gerarchia la luminosa palestra nella quale si fortificherà, con la severa ginnastica d ello spirito, l a mente e la volontà. del fasd smo italiano.
~bt~:~~:i
• Alla signora M:1.rghC'rita Sarfatti, direttrice di Gerarrhi.r (D:a li Popolo d' Jti1lii1, N. 9, 10 gennaio 1923, X).
Caro senatore ed amico, [9 gennaio 1924 .] * trovi un posto per· il mio Ra.r che reg alo al comune di Milano. un leone fascista, quindi piuttosto intrattabile. Bisogna sistemarlo nel quartierino che credo sfitto del buon vecchio pwna caro aUe bal ie e ai soldati dei giardini
L'accompagnatore di Rttr è il mio vecchio arnie~ Italo Vicentini, che le dirà il resto a voce. .
Cord ialissimi saluti.
MUSSOLINI
., Al ' senatore Luigi Mangiagalli. (Da Il Popolo d'Italùz, ~. 9, 10 gennaio 1924, XI).
Caro Farinacci, [10 gennaio 1924.] • lo slancio di cui ha dato prova man ifesta la cittadinanza di Cremona rispondendo così soll ecitame nte e cosi largamente all'appello f ascista è
• Al deputato Roberto Farinacci, in risposta alla seguente: « Caro Presidente, il fascismo cremonese in occasione del disastro di Dezzo ha "fOluto ancora una volta d imostrare la sua gener os ità. In otto g:iom i ha versato al m io un sintomo veramente confortante dal triplice pWlto di vista : nazionale, umano, fascista. :e una prova luminosa che la solidarietà nazionale è in · atto e che g li italiani almeno nelle ore tragiche costituiscono una sola farn~~~diali saluti.
Mussolini
giornale la somma di Jire 208.631, 25 . Tu che meglio di tutti conosci i bisogni della zona colpita dis porrai come c~i de113 somma che ti !imetto. Ti assicuro che per l'avvenire saremo sempre i primi a r ispondere ad ogni appello, Con immutabile affetto credimi tuo FARINACCI ». (Da Il Popolo d'/Jali!J, N. 10, -11 gennaio 1924, XI).
[20?
• Caro Federzoni, le onoranze che 1a città di Torino col suo tradizionale fervore patriott ico tributa alla ~loriosa Marina ita1iana e al suo valoroso e sapiente capo, ammiraglio Thaon di Revel, trovano pieno consenso in me, s ia come ita_liano, sia come capo d el Governo fascista. Aderendo perciò col più vivo en tusiasmo alla cerimonia, ti d elego a rapp resentarmt. NeJl'occasione, vorra i consegnare a S. E. Thaon di Revel, nostro prezioso collaboratore d i Governo, le regie patenti d el titolo ducale che Sw. Maestà il re, ne H'ottavo anniversario aell'entrata in guerra, su mia preghiera, si compiacque di concedere all'ammira$1io, vol endo con ciò riaffermare, a nome di tutta la nazione, che l'Italia confida nell'ardimento inestinguibile e nella salda potenza della sua Marina.
Cordia li sa luti .
MUS SOLINI
• Al ministro Luigi Fedetzoni. (Da / / Popoh, d'Italia, N 19, 22 gennaio 1924, XI).
Caro Frignani, vi mando l'acclusa lettera, che mi pare pubblicabile, dal momento che è esau riente . Saluti f ascist i. .
MUS S OLINI
• All'avvocato Giuseppe Frignani, fiduciario fascista per la prov incia di llavenna, nel trasmettergli una lettera del ministro Gabriello Carnaua nella quale è assicurata l'immediata ripresa dei lavori di bonilica nel Ravennate. (Da 11 _Popolo d'/1.ilùt, N. ;6, 10 febbraio 1924, Xl)
[ 11 febbraio 1924.] *
Cari amici, eccovi la mia offerta personale e modesta, oltre a quella che potrà essere stabilita dal Governo, per il monumento a Cocridoni. :E. giusto che sor8a a Parma. Come oEera d'arte deve essere in tutto degna dell'eroe inco:r:t~at~i;/egna eIIa vostra Città nobilissima.
M USSOLINI
"' Ai membri del comitato parmense per il monumento a Filippo Corridoni , (Da Il Popolo d'Italia, N, 37, 12 febbraio 1924, XI).
[15 febbraio 1924. ] • Con recente decreto il Governo nazionale ha dato vita all'Istituto di credito per ·il lavoro italiano aU·~terO. Ora ella riceve il mandato d i attendere alla sua p rima organizzazione fino alla costituzione di una rego- , lare società anonima. Si tratta d el periodo di lavoro m eno faci le, ma sono sicu ro che a· lei non faranno difetto né la serenità, né il fermo volere per assolvere <]uel mandato con sollecitudine.
Lo scopo dell'Istituto è chiaro: sostituire all'emigrazione caotica l' emigrazione memore di un a lontana ma ancora viva tradizione colonizzatrice ai uomini orgogliosi ~ella loro fo rza fecondatrice e del proprio lavoro; accompagnare ~uesti umili e forti pionieri d'Italia con tecnici ita lia ni e redditi stranieri, ma divenga forza promotrice della pacifica espansione morale ed economica. delJa patria e sia nelle sue economie pienamente garantito.
Quanti pensano che occorra dare alla politica dell'emigrazione dignità sempre maggiore ed opera vieppiù fatt iva e quanti sanno che i nuclei d'italianità -all'estero, compatti, coscient i cd economicamente apprezzati, sono mezzi potenti di irradiazione di idee italiane e di prodotti italian i, quelli che dolorano alla fuoruscita di generosa gente italiana e quelli che in ciò vedono una incomprimibile necess ità demografica del popolo italiano da confortare tuttavia con la ricerca ·più intensa delle occasi~ni di impiego proficuo all'estero oggi, ogni buon italiano insomma, al di qua ecl al di là dei confii:ti, deve dare al nuovo Istituto l'appo$8io della f~~~:\::/:,1patia ed il contributo cospicuo o modesto della proena capacit à Sono certo che ciuesta cordiale collaborazione delle mig liori forze della Patrfa non verra a mancare all'Istituto che il Governo a questi al· tissimi fini ha voluto e che costituisce opera de/?na quant'altra mai d i impegnare gli s forzi della rifiorente g enerazione d Italia. .
·Poiché ho fiducia che la sua attività organizzatrice risponderà degna· mente al nobile. scopo, al quale e lla, si accinge con assoluto disinteresse, Le sarò vicino col mio costante ausi lio, come oggi lo sono col m io augurio. MUSSOLINI
Caro amico, [18 feb braio 1924.J • sono l ieto e orgoglioso di accoglierla tra i gre8ari del fascismo. Il suo è veramente un caso raro. Rinunciare agli onori per accettare solo gli oneri delJa oscura disciplina dei ranghi, è oltremodo significativo e am· monitore, specie in questo momento. Se v'è possibilità di vedere moltiplicati tali esempi, nessun dubbio che l'Italia diventerà grande. Cordiali saluti.
MUSSOLINI
* Al deputato Guido Compagna, in risposta alla seguente: « Illustre Presidente, ragioni strettamente perso nali mi impediscono di ri p resentare la mia candidatura nelle imminenti elezioni. Sento, pert:i.nto, il dovere di rins;raziare lei e i componenti la pentuchia di aver pensato al mio nome per la lista nazionale della Calab ria Grande onore, che è premio sufficeme alla mia coslan:z,1 nelle idee politiche eà alla fedeltà verso la. sua persona, che quelle idee port:t al trionfo. Intanto mi onoro comunicarle che fin da questo momento chiedo b tessera fascista e conseguentemente sono agli ordini del fascismo. Dcv.mo G u1ou COMP!.GNt\ ». (Da Il Popolo d'lta/ù,, N 4;, 19 febbr aio 1924, Xl).
Roma, 20 febbr~o 1924. *
Mio caro compagno, ricevo la tua lettera e poiché trovo dicci minuti d i tempo, ti rispondo subito. Dei due ·candidati bresciani che non ti piacevano, ne ho silurato uno, ma l'altro è entrato - mi si è detto - per ragioni di equilibrio giornalistico. Di coloro che ti furono più vicino, ben ciuattro sono nelle Jiste nazionali e cioè: Casagrande, Passavanti, Locatelli, Igliori, oltre il nostro grande Costanzo e tutte le medaglie d'oro.
Su trecentocinquantasei nomi, ci sono duecento autentici comba tten ti. Dcvi ammettere i n tutta coscienza che il << listone » non è malvagio, sebbene nasconda fra le sue pieghe taluni uomini poco raccomandabili. C' è forse un cielo con tutte stelle di p rima g randezza? (Come vedi vado in alto almeno con la immaginazione! ). ( +) '
Non so se Masp,eri ti abb ia parlato di ducato o di collari sia pure dell"Annunziata. La cos:i è fatta, se tu lo desideri, ma io non oso insistere, special.mente_ sul secondo. Comunciue domani portando al Consiglio dei ministri il dccccto di annessione di Piume, segnalerò la tua gesta e il hlo sacrificio fiwnano alla gratitudine degli italiani.
Quanto al campo di aviazione mi hanno detto e stradetta che non è possibile farlo dove tu indichi.
Grazie della tua fotografo rara e preziosa.
Te ne mando una anch'io.' La bestia che vedi è llalia, una leonessa Bià troppo feroce per continuare a dividere queJla solitudine fisica e spiotuale ch e ha aumentato g li spigoli del mio temperamento.
Ti abbraccio.
"' A Gabriele d"Annunzio. (Da EJ1ora di Milaflo, N. 132, 18 aprile 1953, JV).
Caro Rossoni, [23? febbra; o 1924.] *
Ja grande adunata sìndacalista campana, con intervento dei seg retari di tutto il Mezzogiorno, deve dimostrare e di.mostrerà a tutta l'ltali a ~e il sindacalismo fascista non solo è penetrato ma ha conquistato <JUesta regione nobilissima, laboriosa e devota alla patria. Accanto al movimento politico, che pur tra le mille difficoltà dell'ambiente sta organizzandosi assumendo una figura sempre più definita, srandeggia il movimento sindacale, che deve portare le masse lavoratrici del Mezzogiorno ad un più alto JivelJo di vita materiale e morale e renderle sempre più partecipi dei destini. e dell'avvenire della nazione .
So che i sindacati del Mezzogiorno d'Italia sono ben ordinati e ben guidati o nde il mio plauso va ai capi e ai gregari. Dopo la g rande adunata del 24 ottobre 1922, che fo co me la mobilitazione per l'imminente marcia s~ Roma, quest'altra aduna ta sin dacale segna una data solenn e e significativa n ella storia e nella v ita politica e socia le del M ezzogiorno. Cosl come il fascismo polit ico, anche il fascismo sindaca le rovesce rà tutti $ li o stacoli che fossero frapposti sul suo camm ino da ciech i egoist i e msuffi.centi e da clìentcle politiche che volessero p erpetuare le vecchie dominazioni.
Invio a tutti voi il mio saluto fraterno e fascista. MU SSOLINI
• Al commendator Edmondo Rosso ni, in,_ occasione del coogresso d el!e corporaziooi sindacali fasciste tenutosi a N apoli il 24 febbraio 1924 (Da I l Popolo d' lt.t.li,:, N. 49, 26 febbraio 1924, Xl ).
Caro Rossi, Roma, 26 febbraio 1924 * il t uo s esto di rinuncia alla candidat u ra rientra perfettamente nel in.io piano di 10ee e ti so no grato di aver dato questo esempio, n on solo a l Partito Fascista, ma ag li altri pa rtit i. N on ti dispi:icerà se, rivolgendoti il
- • Al commendator Cesa re Rossi , in r isposta a lla· seguente : « C aro Presidffite, ti comunico che ho deciso di ritirare la mia candidatura n ella circoscrizione toscana e naturalmente in osni altra circoscrizione. La decisione che sembra g iungere improvvisa è viceVersa il frutto di un convincimento che s i è andato maturando in mc in ques li uhimi g iorni. Ti ria5sumo le ragioni che consigliano questo mio atto, che ti prego subito di non voler consillernre come un gesto formale e che compio perché lo rite-ngo utile al foscismo sia di so'\'crno che di partito. Aozitutlo deyi sa pe re che in pentarchia ho semp re sostenuto per diversi casi, e 6nché ho potuto, la inopportunità di accen trare nelle 3tt>Sse persone troppe funzioni e q uindi troppe resp onsabilità. Ora d iventando deputato io \'C rrci ad addossa rmi il triplice compito de lla deputazione politica, della direzione dell'Ufficio .stampa della Presidenza. del Consiglio e della con• dìreziooe del P arti to Oltre a queste. ragio ni cc n'è un'altra altrettanto i mportant e. Ti devi esser e accorto ch e io con divido in pieno la tua preoccupazione per l'avvenire d ella orsanizza zio ne inte rna d el Partito, dato l' abbandono i n cu i mio plauso, io ti ricordi che anche un altfO fedele alla nostra causa, Roberto Fortes-Davanzati, ha respinto fino dal primo giorno Ja candidatura, d ichiarando, come tu hai fatto, che il Partito non deve tutto parlamentarizzarsi nei suoi quadri, ma deve, invece, prepararsi al di fuori del Parlamento u na riserva di uomini per altri fini dell'azione fascista. Passando dalle considerazioni di ordine personale a quelle d i ordine generale, non vi è dubbio che questa prima esperienza elettorale d el P. N. F. è stata ricca di f econd i insegnamenti, e ha dimostrato che Ja compagine del Partito è salda. In realtà molte delle manifestazioni fasciste di questi ~!timi tempi sono dovute anche alla impreparazione d el Partito per questo genere di imprese. -
Net prossimo G ran Cònsiglio noi ci applicheremo ad esaminare la situazione in tutti i suoi elementi per vedere quali misure d evono essere àdottate per evitare che il fasci smo ·attenui la sua an ima guerr iera. Attraverso le necessità spesso ordinarie della politica e della pratica parlamentare, t u, che hai vissuto, fino dal 23 marzo 19 19, t utta la nostra vicenda, hai dimostrato in questi anni tempestosi di avere le attitudin i necessarie per la visione storica dei fatti che trascendono le persone e g li egoismi loro e le loro più o meno nobili pass io ni Amo ripeterti che il tuo gesto di rinunzia t i inna lza nella mia estimazione ?ersonale e, cred i fermamente, anc'he in quella di tutto il fascismo italiano, il quale ha dato, dal prove indiscutibi li di fede.
Mussolini
verranno a trovarsi dal 6 aprile in avanti i presidi dirigenti del Partito stesso tenuti o ra tutti da candidati . Penso anche, pur non essendo mai stato un'antielezionisla fin dai miei primordi sindaca listi, e ciò per un criterio di opportunità tattica, ch e ·al fascismo occorra, per g li sviluppi dell'a:zi one fascista, una riserva extra-parlamentare-, com posta di uomini provati e n oti nel Partito. Per questo, 'ti prego di p rovvedere r;i,pidarriente in mattin.1ta, perché il· t empo st ringe, a lla sostituz.ione del mio nome e ti p roponso quello dell'avvocato MacariniCarmign:ini, già designato dai fascisti lucches i, dato ch e altrimenti fa provinci.1 di Lucca resterebbe con un solo deputato e per giunta ca labrese come l'amico Scor za. Ti prego d i considerare come- irrevocabile- questa mia determinazione.
CESARE ROSSI» (Da I/ Popolo d'lta/ùr, Nn. 49, 50, 26, 27 febbraio 1924, XI) lu sei da cinque an ni il solerte, apprezzato e scruPoloso min istro delle Finanze del Partito Fascista e non puo i essere sostituito: anche perché le tue funzioni non sono semplicemente di ordine amministrativo, ma rientrano nell'ordine politico.
• Al commendatOr Giovanni Marine lli, in ri sposta alla seguente: « Ca ro Presidente, giacché è appar sa eviden te rincompatibilità fra la carica di segreta rio generale e di membro de l Direttorio nazionale del Parti to e q uella di deputato a l Parlamento, ne ll'esternarti il mio vivo desiderio di conservare la prima e di rinunciare alla seconda, rassegno ne lle tue mani la m ia candidatura nella lista n azionale. Con ìmmuta:ta fede e immutata devozione. G 10VANNI MAR INELU ». (Da I/ Popolo d'Jtalit1, N 50, 27 febbraio 1924, XI).
Mi piace che tu, posto a sceg liere "fra la carica d i dirigente del Par. t ito e quella di deputato, non abbia avuto indecisione a scegl iere la prima. Il mònito di questo esempio non dovrà anda r perduto Sono man if esta• zioni che, aggiunte a molte altre rimaste ~iù o meno ignorate, permettono d i 8,Uardare con fiducia all' avvenire e di considerare come sventato il pericolo di una eccessiva parlamenta rizzazione del Partito
Con saluti fascisti.
Caro presidente,
MUS SOLINI
[ 1 marzo 1924.] • è con il più vivo compiacimento che saluto l'accordo intervenuto fra codesta Confederazione gene rale dell'agricoltura e le co rporazioni s i~dacali fasciste Io già nella recente adu~anza a pa lazzo Chig i esposi il mio pensiero su i proble mi dell'ag ricoltura e sull' organi zzazione degli agricoltori.
L'accordo ora intervenuto, che porta all'unificazione di tutti gli agri• coltori italiani, sarà ce rto un nuovo fattore che contribuirà al sem pre maggiore sviluppo dell'economia agraria,· che tanta importanza h a per l'avvenire del nostro paese.
Saluti.
MUSSOLINI
• Al commendator Antonino Bartoli, presidente del consiglio della Confederazione generale dell'agricoltwa. (Da Il Popo/q d'[talia, N. )4, 2 marzo 1924, XI). [ 1? marzo 1924.]
Caro Farinacci, a te che sei a ncora spiritualmente IC'g ato ai ferrov ie ri fa scisti - a\•a ngua rdia ma5nifica delle nostre legion i sindacali - delego il compito d i reca re il m10 saluto al cong resso d ei ferrovie ri fascisti della Lombard ia. Vo~lio dich iarare, a mezzo tuo e nella maniera più esplicita, che i f errovieri fascisti ha nno .gran parte di merito in ciuella che si può chiama re la rinascita ferroviaria della nazione.
Oggi l'Italia ha d elle ferrovie, non solo perché Ja necessaria disci plina della convivenza sociale è dovunque ristabilita,- ma perché ha dei fer. rovieti, cioè degli agenti laboriosi, intelligenti, ordinati, d evoti agli interessi delJa patria. · .
Voglio ricordare il primo organizzatore dei ferrovieri fascisti, Chia·
• .Al deputato Robe rto Farinacci , in occasione del congresso dei ferrovi eri fa.scist i d ella Lombardi a tenutosi al teat ro Llrico di Milano il 2 marzo 1924.
Nello Stesso giorno e nel medesimo luogo, si era svolta la cerimonia pe-r la proclamazione dei candidati lombardi nelle prossime elezioni politiche. (Da
[J Pqpolo d'Italia, N . 55, 4 mano 19 24, XJ) .1 rin i, che raccolse i primi nuclei e li guidò fino a CJUando non divennero moltitudine
La nazione può contare sui f errov ieri fascis ti , i ciuali si rendono pienamente conto della ,;ra nde importanza e dell a delicatezza estrema della loro funzione, poich€ le ferrovie rappresen ta no il sistema nervoso negli organismi delle naz.ioni moderne. ·
Porta dunque, . caro Farinacci, il saluto .di questo << bieco tiranno » che ti scrive, ai nostri ferrovie ri affra ncati dalle rovinose demagogie che furo no ! E che non torneranno! Tuo
MUSSOLINI
[3 marzo 1924. ] •
Ca ro Jgliori, voglio esprimere a voi ed a coloro che sono i vostri collaboratori e · a tutti i ' capi e g regari della Federazione fascista laziale l'espressione del mi o a ltissimo compiacimento per la magn ifica prova di disciplina e di forze che avete offerto con l'adunata di domen ica, svoltas i o rdi natamente e senza incidenti di sorta neJle vie deJla capitale
Sono lieto ed orgoglioso di avere passato in rassegna tutte le nòstre falangi , dai piccoli Balilla, che rappresentano la nostra riserva per le battag lie future, agli Avanguardisti, ,già fortemente inq uadrati , alle sezioni dei Fasci, numerose e compatte, ai gmppi femmi nili, ai lavoratori raccolti n ei n ostri sindacati e finalmente a lla Milizia, inquadrata e severa nella sua disciplina fatta di silenz io e d i dedizione assoluta.
Ho ritrovato in ognuno e nella moltitudine il fresco entusiasmo d i tutte le n ostre adunate, come se la marcia su R,oma foSse di ieri o come se un 'altra marcia fosse da intra prendere domani.
Fate conoscere immediatamente a tutti i fascisti ·del Lazio queste m ie pa role e sempre in al to i nostri gagliardetti.
Saluti fa scisti,
Mussolini
• Ad Ulisst' Igliori. (Da // Popolo d'Italia, N. 55, 4 ma rw 1924, XI).
Cari amici,
[6 ? marzo 19J4 .] * _ l'idea di una nuova marcia di camicie nere universitarie alla tomba d i O rian i m i piace. Lasciatemi la scelta del g iorno, che potrebbe essere l' indoma ni della cerimonia bolognese.
«Alalà! ».·
MUSSOLINI
• Agli studenti universitari fasdsti di Bol ogna. (Da li Popolo d'Italia, N. )9, 8 marzo 1924, XI).
Maestà, l'atto solenne con cui la Maestà Vostra ha sanzionato l'ann essione alla Patria 1a più alta azione e creazione adriatica. Scaturito dalle polle pil1 vive ed antiche del sangue it aliano, G abriele d'Annunzio, dopo avere cantato con la fresca melodia Jatina tutta la bellezza delle nostre tre età, divenne prima ancora che tralucesse l'aurora della grande giornata che doveva poi illuminare la rinnoyata vita politica del popolo italiano, il Poeta de lle gesta di oltremare che dischiuse lo sguardo all'Italia e ne stimolò la volontà tenace Attorno a lui, a Quarto, si adunarono coloro che dissero la parola Ebe, come nella battaglia di Mirale; vinta n el nome di Ebe, 5iovinetta. ·
Gabriele d'Annunzio fu, poi, durante la guerra, soldato ed anima. tare incomparabile. Andò all'assalto coi fanti sul Timavo, solcò l' Adria# t ic.o coi marinai, si spinse su Vienna nel volo ormai leggendario e, quando pareva compromesso lo sforzo g lorioso di Vittorio Veneto, m.uciò con un pugno ai legionari su Fiume, sventando eimminente, premeditato baratto dell'olocausto. la Vostra Maestà, che, custode del-la mi llenaria, g loriosa vicenda della stirpe, ha avuto l'alto destino di potere integrare il suo Regno con le Terre Giulie, per le ciuali secol2.re fu il palpito della nostra gente, vorrà consacrare la riconoscenza della Patria verso colu i che ha P?Sseduto le grandi virtù del pensiero e delle opere superbe. A r:ome del v9stro Governo,' che sorse come iJ vindice dell'ultimo sacri# gato peren nemente a tutta la tradiz ione della nostra civiltà ed agli eventi futuri della nostra storia.
~on devoti omaggi. MUSSOLINI
* A Sua Maestà Vittorio Emanuele IIJ. (Da Il Popolo d'Italia, ~- 66, 16 marzo 1924, XI)
Ro,:na, 19 marzo 1924. -Anno li.*
Cari am_ici, ricevo regolarmente il vostro Tiremm Tnn.tnz e aggiungo che lo leggo con molto piacere. Questo vi stupirà un poco, ma è la verità. Vi mando questa lettera di plauso e di collaborazione, perché vorrei che il vostro esempio fosse seguito da tutti i Gruppi rionali milanesi. Un « bolJet. tino » com'e queJlo che voi stampate è il mezzo mig liore per t enere i contatti d'ordine materiale e morale fra tutti i fascisti e per fa re di essi una vera, propria, grande famiglia!
Viva g li « sciesoti » ! '
* Ai soci del Gruppo rionale fascista Antonfo Sdua di Milano (Da li Popo/u_ d'lralid-, N 85, 8 aprile 1924, xn.
[22 marzo 1924. ]
Eccellenza ed amico, nella mia qualità di capo del Governo nazionale e del Partito Fa· scista, devo porgerle i più cord ial i _ring raziamenti per il g rande ser vizio che ella ha reso al paese con le sue n obili e leali parole pronunciate a Milano. Per me e per il fascismo può essere argomento di legittimo compiacimento l'inequivocabile adesione dell'illustre statista che e bbe la ventura di proclamare l'ultima guerra dell' unità d'Italia. _ Ma l'adesione della Eccellenza Vostra assume un'importanza ancora magg iore ne i. co nfronti di tutta la battaglia Politica, dove scialbe figure d'uomini, che fu . cono anche complici diretti o indiretti della decadenza delle ist ituzioni, parlano in n ome e in difesa di queste. Ed è il colmo del cinismo ! Accolga Eccellenza, coi più vivi saluti, la riaffermazione della mia amicizia.
* Al d eputaÌo Anto"nio Sal arid,a. (.Da Il P()p()/o d'!Jalia, N . 72, 2 3 man.o 1924, XI).
N el quinto anniver1ario dei Fasci.*
Caro De Bono, leggi ai legionari di Toscana ··qu esto or dine del giorno:
« Camicie nere di Toscana!
« A voi che avete marciato per i prim i su Roma il mio saluto.
« E a voi il monito solenne : ciò che fu fatto è grande, ma è ap· pena l' inizio. La marcia dello ·spirito deve continuare, salvo a ripren, d eda- coll'armi.
« Guai a chi si f erma!
« Viva la rivoluzione fascista !
« Camicie n ere !" A Noi!" » .
• Da Il Popol o d' I talia, N. 73, 25 mano 1924, XI.
[28 ? marzo 1924.] •
E venut·o da me il principe Ermanno von Schoemburg, il quale mi ha rimesso una lettera che dice: « :B per d imostrare tutta la mia schietta ammirazione per Gabriele d'Annunzio principe di Montenevoso, gran. dissimo italiano e poeta nazionale, che ho deciso di cedergli la cima della tenuta del fedecommesso di M on ten evoso vita sua natural durante affinché l'alto titolo d'onore confe rito a lui da Sua Maestà il re e dal Governo naziOnale possa venire dinanzi al mondo documentato d a: un possesso di fatto ». .
Come vedi, il gesto è molto simpatico e significativo. Ti preg o quindi di rispondermi aHermativamente a volta di telegrafo in modo che si possa passare senza indugio alla stipulazione del contratto di cessione delJa cima. Ne farai quel che credi, ma il gesto di quel principe è bello e non devi respingerlo.
• A G abriele d 'Ann unzio. (Da Epoca, N.· 132, 18 aprile 19'.:i3, IV).
Attendo e ti abbraccio.
Tuo
Caro Popolo,
MUSSOLINI
[31 maizo 1924. ] * nel tuo primò numero di otto pagine hai recato la notizia di due padroni di casa che - per· rendermi omaggio - non hanno -proced uto ad aumenti di pigione ai loro inquilini. Accetto volentieri questo omaggio e lo segnalo perché trovi - se possibile come io credo possibi lemolti imitatori, con i quali, caro Popolo, potresti iniziare una specie di albo d'onore.
Tuo MUSSOLINI
• Da 1/ Popolo d'Italia, N. 79, l aprile 1_924, XI.
Caro. ed illustre generale,
[
28 aprile 1924.] * la lettera con la quale ella mi rassegna le dimissioni da ministro della Guerra mi ha profondamente rattristato. Sono passati diciotto mesi dal giorno in rui io la prega i di parte-
• Al ministro Armando Di.u, · in risposta alla seguente : «Ca ro ed illustre Presidente, come più ,·olte ho dovuto accennarle, le mie condizioni d i sal ute, già fortem ente provate dalle vicende della vita di guerra, e no n buone quando assunsi la carica di minjstro, si sono andate man mano aggravando, così da non più consentirmi di adei:uatamente corrispondere a queJJa intensità di lavoro che le indeclinabili esigenze del servizio e la mia cosc ienza mi impongono, ed alla quale, 6nché ho potuto, ho declicato tutte le mie energie e tutta la mia attività . Per contro, gli alti interessi che mi sono stati fino ad ora affidati esigono assidua ed energica continuità d i applicazione per quell'avven ire che il nostro paese merita ed attende. E n ulla deve rallentare il ritmo dell'opera alacre e fattiva che il Governo svolge nella sua armonica unità sotto la guida illuminata e ferrea dell'E. V. Un profondo senso di dovere perciò mi spinge, per i dett i motivi, a pregare l'E.. V. di voler sottoporre tale situazione alla Maestà del re, onde, nella sua alta benevolemr:a, si degni dispensarmi dall':ittuale mia carica di ministro della Guerra. Nell'animo mio resta la Jierezza di avere cooperato a ll'alba del patriottico nostro rinnovamento, di averne veduta la solenne riaffermazi one e di avere trovato neJJ'E. V . costante interessamento a favore dell'Esercito risorto a nuo11a vita e fiduci oso nelle cure del Governo e nell'affetto d ella nazione. All'E. V. fo esprimo tutta la mia gratitudine per la fiducia sempre dimostratami .e per l'appoggio che volle darmi in ogni occasione. E se dal ci pare al Governo, ~r rappresentarvi, in maniera che non si poteva più nobile e degna, l'Italia di Vi\torio Veneto. E .du rante questo t em po J'am. mirazione che io nutrivo per lei, caro generale, si è tramutata in un sentì mento di g rande, devota amicizia. polo che fu combattente durante fa grande guerra vittoriosa, se io le porgo, caro ed illustte generale, azioni di gratitudine per tutto ciò che elia ha fatto nei primi diciotto mesi di Governo. ElJa risolse, col prestigio del suo passato e con la sua azione concreta, una crisi m orale ed avviò l'Esercito, verso il quale devono essere sempre dirette le v igil i cure della nazione e del Governo, ad una rinnovata potenza. Tutto ciò sarà continuato. In q uesta çertezza, ella troverà, illustre gene ra-le, alto motivo di compiacimento. · dell~:i~aimlam~f:f~~ miei auguri p iù fe rvid i e credere ai sensi Suo necessario .riposo io ritrarrò quel giovamento che spero, asc riverò a mio onore e fortuna il porre ancora, e finché le forze durano, l'opera mia a l servilio del nostro augusto sovn:no ed a disposizione dell'Esercito e del paese. V oglia l'E. V, accog liere in questa circostanza, per me non lieta, !"e.pressione vivissima dei miei sentimenti di costante, cordiale ed affettuosa devozione. G enerale D IAZ ». (Da 11 Popolo d' lltt!id, N . 102, 29 aprjJe 1924, XI). [28 aprile 1924 .) *
Ciò rende particolarmente penoso per me accettare le sue dimissioni , anche se dettate, come sono, da ragioni di forza maggiore.
Egregio professore, ho molto g rad ito l'a r tist ica ri produzion e dell'affresco_ del Bou llang er (Il trionfo di Bacco) che ella h a voluto offrirmi in omag~io. Nel ringraziarla del pensiero assai gentile, sono lieto d.i poterle esprimere il pill vivo compiacimento per la finezza del lavoro da lei eseguito con tanta cura.
Distinti saluti.
* Al proféssor Venerio Martini. (Da li Popolo d'l talitt, N • 102, 29 aprile 1924, XI).
Caro T orre, la istituzione decretata dal Consiglio dei ministri del ministero delle Comunicazioni, ti allontana dalla partecipazione di retta dell'amministrazione del Governo. Nell'occasione, t i riaffermo la mia viva simpatia e ti rinnovo il plauso per il vaJido contributo che hai saputo portare -al· l'opera del riassettamento ferroviario.
Mi r iservo di valorizzare ancora la tua fe_dele attività e la tua p re· zioshersra:~~~~ e fascisticamente, tuo
MUSSOLINI
* Al deputato Edoardo T oHe, commissario straordinario per le Ferrovie dello Stato (Da Il Popolo d'I111Ua, N. 10'.5, 2 maggjo 1924, XI).
[17? maggio 1924.] •
Caro Melchiori, recate il mio saluto ai fasc isti della leonessa, che furono tra i {>rimi e si serbarono fedeli sempre durante la loro vittoriosa battaglia. Dite loro che il Partito Fascista è fortissimo come non mai e che nulla può risuscitare i vinti della nostra rivoluzione. Raccomandate la disciplma, · la concordia e la mutua comprensione. Si va innanzi malgrado tutto e con· tro tutti. ·
Viva il fascismo!
MUSSOLINI
• Al console delta M.V.S.N. A lessandro Mekhiori, in OCc:isione del banchetto in suo onore tenutos i a Bresci3 il 18 maggio 1924. (Da J/ Popolo d' It"lia, N. 118, 17 maggio 1924, XI).
Caro Giampaoli, h o letto con viva soddisfazione il resocOnto dell'imponente assemblea fascista dell'Eden, degna in tutto - per la elevata, cordiale discussione - delle tradizioni e della storia di quello che può essere a b uon diritto chiamato il Fascio primogenito d'Italia. Non voglio tardare a manifestarvi il mio P.iù alto compiacimento nella certezza che l'esempio dato dal Fascio milanese sarà seguito da tutti i Fasci del Partito. t· infatti tempo di finirla con i cosiddetti «dissidi», con· le begh e più o meno p ersonali e cretine, e di serrare invece i rangh i in una si· lenziosa e JaEoriosa d isciplina.
• A Mario Gi:impaoli, segretario politico del fascio di M il ano. (Da Il Popolo d'I111lia, N . 133, 4 giugno 1924, XI).
OMNIA DI BENITO MUSSOLIN[
Non si deve credere che tutto sia finito e che le falangi nere pos~ano concedersi sti ozi di Capua. .
Errore! GravtSSimo errore, che, se continuato, diventerebbe imperdonabile colpa.
Siamo appena all'inizÌQ e ancora ·una volta, come sempre, durante i cinque anni della nostra battaglia, siamo letteralmente circondati da una moltitudine di nemici, i più pericolosi dei quali non si vedono. P.: bene che ciò avvenga perché questo ci tiene svegli e vigilanti. Ma guai a Ja. sciarsi andare, a cullarsi ad iJlusioni t roppo rosee che, gli eventi potrebbero schiantare!
Nuove situazioni si delinea.rio. Nuove battaglie sono forse immi nenti. E necessario che ad esse siano perfettamente adeguate le nostre forze in modo che la vittoria sia nostra.
Conto sui fascisti di Milano in particolar modo
Viva il fascismo invitto e, malgrado tutto, invincibile! MUSSOLINI
Caro Presidente, l'inaugurazione della ventisettesima legislatura e l'inizio dei lavori della nuova Camera, che rappresentano, dopo la prima ·applicazione della recente legg e elettorale pclitica, un espenmento di importanza eccezionale nella vita pubblica italiana, mi cosl'ringono in modo assoluto a non assentarmi da Roma in· questo momento. .
Ella si ren derà facilmente conto, caro Presidente, di quanto sia indispensabile Ja partecipazione continua ed assidua a tale .Javoro, per la necessità in cui mi trovo di dare a questo periodo di attività politica l'intonazione e il carattere che io intendo glt siano assicura ti.
E col più vivo rincrescimento che io mi vedo costretto, pertanto, a rinunciare al sincero desiderio che mi animava di accompagnare i miei augusti sovrani nella imminente visita che essi faranno aJJe Loro Maestà i sovrani di Spagna, Questo mio rincrescime nto è stato più forte in quanto io à.vrei gradito ai intratten ermi con lei per uno sca mbio di vedute politiche e per potere constatare direttamente g li alti sentimenti del glorioso popolo spagnolo, ed il felice cammino che esso, come è nelle sue costanti tradizioni, compie sulla via del progresso e della civiltà. Vostra Eccellenza, che sa per esperienza personale le dure necessità del dovere di alcune situazioni politiche, e che conosce la mia viva simpatia ed amicizia per lei, potrà agevolmente rendersi conto del mio stato d'animo e potrà esserne anche if migl iore interprete presso le Loro Maestà gli. aug usti sovrani di Spagna, ai quali, per suo cortese tramite, sottopon~o rispettosamente i miei personali sentimenti di devozione. Oso sperare che nel prossimo avvenire troverò propizia occasione perché noi possiamo rivederci e compiere un largo esame della situaz ione nell'interesse dei due paesi. Tengo intanto a farle pervenire la presente a mezzo
! Al generale Mig uel Primo De Rivera. (Da Il Popolo d'J1alù1, N. 136, 7 giugno 1924, XI), del mio capo di Gabinetto, marchese Paulucci di Calboli Barone, che viene espressamente a ·rinnovarle a voce il mio ri ncrescimento· e porgerle, con }'.espressione della mia amicizia, i miei più vivi, cordiali salu!i.
M USSOLINI
[9? giugno 1924. ) •
Egregio signor capitano, la ringrazio del suo gentile pensiero. La magnifica pergamena. che el1a ha. voluto inviarmi mi è tanto più gradita per il ricordo che rievoca e mi è. nuova prova dei sentimenti di devozione e di patriottismo che ella nutre Gradisca i miei cordiali s:iluti ed i sensi d~IIa mia simpatia.
M US SOLINI
"' Al capitano Serafino Verin i, presidente della sezione combattenti di Le. vanto. (Da Il Popolo d'Italia, N . 138, lO giug no 1924, XI).
TELEGRAMMI
[1 sellembre 1923.] •
Suo dolore è dolore naziona le. Gradisca a nome del Governo e mio le più v ive commosse condog lianze perdita valoroso generale.
MUSSOLINI
• Alla signora del generale Enrico T ellìni. (Da li Popolo d'Italia; N . 210, 2 settembre 1923, X).
[8 settembre 1923.] *
Il regio Governo prende atto del testo delia nota che la conferenza degli ambasciatori ha indirizzato alla Grecia e vi dl la. sua approva· zione riconfermando il suo proposito dì evacuare Corf ù e isole adiacenti non appena la Grecia avrà dato piena e definitiva esecuzione a tutte le riparazioni richieste. . .
(M USSOLINI]
• A Romano Ave-2.zan:1, omb:1.sciatore italiano a Parigi. (Da 1/ Popolo d' ltalid, N.)16, 9 Sdtembre 1923, X).
[17 ;el/embre 1923.] *
A nome del Consiglio dei ministri ed in nome mio particolare esprimo alla Maestà Vostra i più fervidi voti per la rapi~a gua rig ione di Sua Altezza Reale la principessa Mafalda. Assicuro la Maestà Vostra che come il Governo, cosl tutta la nazione· con d iv ide le ansie e le preoccupazioni dell'augusta famiglia reale.
MUSSOLINI
• A Sua Maestà .Vittorio Emanuele III, in risposta al seguente : « l eri sera malattia mie figlie si svolgeva in modo normale. Questa mattina Mafalda pre· .senta fenomeni gravi. Ho creduto pertanto opporhlno richi amare qui mio figlio, che ieri .sera era partito per Napoli come da intesa. Cordiali .sa luti. Aff.mo VJTTORIO E MANUl!L2 ». (Da Il Pop olo d'llalia, N. 22 3, 18 .settembre 1923, X),
[19 sellembre 1923.J •
L'iniziativa di codesto Consiglio p rovinciale di inaugurare un busto marmoreo con la mia effige è tafc da lusingarr~i anche per il suo significa to simbolico. Vi prego, però, di considerare che, realizzando i provv~dimenti per Bari, io non ho fatto che compiere il mio dovere, ragione ~r ~i a~estazioni ~tatiche di gratitudine non han no una particolare g1ushficaz1one. Vogliate devolvere la somma a guakhe istituzione cittadina. Vi ringrazio. ·
MUSSOLIN I
• Al Consiglio provinciale di Bari. (Da Ii Popolo d'forlia, N. 22,, 20 settembre 1923, X).
[22 ultembre 1923. ] *
Voglia comunicare all'avv. Fabbrici mio alto compiacimento per notizia adesione Camera provinciale agricoltura alle corporazion i fasci ste. Mi pare di potere constatare che il fascismo reggiano segue le grandi direttive delfa politica governativa : tenere efficenti le nostre forze ma conquistare anche i consensi delle moltitudini perché nessuno deve essere a priori respinto guando intenda servire devotamente la causa della nazione.
MUSSOLJN l
• Al prefetto di Reggio Emilia, in risposta al seguente dell°avvocato Gi~vanni Fabbrici, fiduciario fa scista per la provincia di Reggio Emilia. « Pregiomi comunicare che assemblea odierna Camera provinciale agricoltura di Reggio Emilia votava per acclamazione incondizionato passaggio alle corporazioni fa sciste augurando era novella di pà.cificazione e collaborazione armoniosa nelrinteresse nazionale» . (Da Il Popolo d' Italia, N. 228, 23 settembre 1923, X).
[1 oltobre 1923.J •
Il Governo, come tutta la nazione, segue con profonda preoccllpa~ zione la malattia di Sua Altezza Reale la principessa Giovanna, esprimendo i vivi auguri perché rapidamente si risolva e torni la pace nell'augusta famiglia. Con devoto ossequio.
MUSSOLINI
• A Sua Maestà Vittorio Emanuele III. (Da Il Popolo d'Ital ia, N. 235, 2 ottobre 1923, X).
[6 ollobre 1923 .] •
Considero vostra riaffermata disciplina, cui invitavi perseverare, evitando nuove polemiche, come migliore i t testazione vostra già provata devozione e maggiore elemento prossima chiarificazione. Safuti fascisti.
MUSSOLINI
Molto gradito giungemi vostro saluto come quello di tutti gli italiani oltre Oceano che ben vidern nel fascismo la salvezza di ~uegli ideali che essi gelosamente custodiscono e l'affermazione decisa dt una volontà pacifica cli pro8resso e dì lavoro. Accetto vostro giuramento augurandomi che tutti figli Jtalia, riunendosi_congresso 25 corrente, sentano il rinato spirito delfa patria presiedere loro grande manifestazione.
MUSSOLINI
• A Giovanni Di Silvestro, supremo venerabile dell'« Ordine figli d'Italia negli Stati Uniti d'America», in risposta al seguente: « Assumendo presidenza Consiglio cmtrale fascista Stati Uniti, invio dt"Volo saluto Duce, che, votato g randi destini Italia, serve causa mondo ci vile Valuto appieno responsabilità assunta e prometto non mi mancheranno la fede nel trionfo causa e il coraggio contro nemici e falsi amici. Iddio e numi tutelari d'Italia e d'America ci guid eranno sacro l avoro contro coloro che inalberano bandiera odio fra fratelli. Faremo guerra ·senza quartiere. Agli ita liani che ancora vedono Juce, mostreremo fascismo e l'Italia; ai lavoratori ricorderemo che la causa del lavoro i la causa fascista. Convinceremo America, presso cui Fasci furono diffamati, che il fascismo risponde alti ideali americanismo e che contro attentati rivelati giorni scorsi di bolscevizzare le un.ioni del lavoro con intento dìstruggCie Go'lerno Repubblica, la salvezza risiede essenzialmente nello spirito fascista. Ho richiesto al Consiglio di approvare questo telegramma fo piedi, rinnovando il fatidico giuramento fascista di devozione all'Italia, all'America e al Duce, GIOVANNI Dr S1LVES11tt> ». (Da Il Popolo d'I1alia, N. 243, 11 ottobre 1923, X). r [11 ottobre 1923.] •
Prendendo viva parte sventura che la colpisce esprimoJe sentitissime condoglianze mie personali e anche intera amministrazione Affari Esteri.
MUSSOLINI
* All'ambasciatore Romano A~czzana. (Da Il Popolo d'l1alirt, N. 244, 12 ottobre 1923, X). [20 o/lObre 1923.] •
H o letto Carlino arti~olo su Casa fascismo. Sono ammirato e commosso. Permetti, silenzioso, ~enace costruttore, fratello della lunga vigilia, che io ti abbracci, bene ausricando alla grande Patria eh~. uscirà for• giata da lle nostre braccia e da nostro spirito indefettibile.
MUSSOLINI
• .Al deputato Leandro Arpinati, (Da Il Popola d'l1ali.:1, N. 2)2, 2 1 ottobre 1923, X).
[26 ottolrte 1923.] •
Nell'anniversario primo della marcia gloriosa, volgo a lei, primo magistrato della capitale, mio saluto, certo interpretare pensiero fascisti ogni regione Italia, Ella conosce propositi fascismo circa destino Roma. Vogliamo farne la grande metropoli ·Come ai tempi aurei.
MUSSOLINI·
• Al scnatòre Filippo Cremonesi. (Da Il Popolo d'Italia, N. 257, 27 ot· tobre 1923, X).
[ 26 ollobre 1923,] *
Le camicie nere del Piemonte sono superbe e degne della secolare tradizione guerriera della tua terra. Rinnova Joro il mio saluto fraterno.
MUSSOLINI
• Al dep utato Cesare Maria De Vecchi. (Da Il Popolo ·d'!Jaiùt, N. 257, 27 ottobre 1923, X).
[26 ol/obre 1923 , J •
Voglio ancora una volta esternare a mezzo suo, onorevole commissario, i sensi della mia gratitudine profonda per le accoglienze tributa· temi da popolazione torinese. Esse rimarranno indelebili mia memoria. Viva Torino!
MUSSOLIN I
• AI barone 1a Via, commissario prefetti:do . di Torino, (Da li Popolo J'Itnli", N. n1, 27 ottobre 19H, X).
[26 ottolrte 1923 ] *
Accoglienze tributatemi popolazione mio passa~gio mi hanno profondamente commosso. Voglia tributare mie azioni nconoscenza cotesta no• bilissima, patriottica popolaz iorie.
MUSSOLINI
• Al sindaco di Vercelli. (Da li Popolo d ' lta/i,s, N . 2H, 27 ottobre 1923, X).
[26 0110/rte 1923.] *
Rinnovo mezzo V. S. miei ringraziamenti per accog lienze t ributa• temi popolazioni cotesta provincia dllrante f!Iio troppo raeid~ passaggio. Voglio particolarmente ri ~ordare Alessar1;d~1a! Asti, Novl _ Ligure e _vog!io_ a~che _c redere che mio appello ferv1d1ss1mo necessana concordia e ·a1sc1plma sia stato raccolto.
MUSSOLINI ottobre 1923.)
• Al prefetto di Alessandria. (Da li Popofo d'/Jalia, N 2~7. 27 ottobre 1923, ·X).
Spettacolo offcrtomi cotesta popolazione mio passaggio è rimasto scol· p1to_ mio :u:iimo. yoglia ringraziare cittadini, mutilati, fascisti, combat· tenti, madn caduti.
Viva Novara riconq uistata per sempre alla nazione!
MUSSOLINI
• Al sindaco di Novara. (Da Il Popolo d'Italia, N. 2S7, 27 ottobre 1923, X).
[27 ottobre . 1923.]
Vostro telegramma, che re'tami saluto sesto devozione solidarietà pa· triottica nostre colonie oltre Atlantico, m1 procura, al t erm ine del mio primo duro anno di fatica, una gioia vivissima. Dite agli italiani d 'America che sono presenti continuamente al mio spirito; dite loro che la nostra Patria raggiungerà fatalmente le sue mète gloriose.
MUSSOLJNI
• A Luigi Barzini, direttore del Corriere d'America di New York, in risposta al .seguente: « Nessuno come l' italiano all'estero può sentire tutta la grande-zza del risorgimento nazionale dol' uto al vostro Governo, perché nel la prospettiva della dista.ma ve-diamo netto il g igantesco, solido profilo d ella trasformazione e misuriamo dall'autori tà ·crescente che l' Italia assume la sua ascesa ma· gnifica. Il prestigio italiano afferma.si sempre e sempre più dinam:i a questa opinione pubblica. Innumerevoli visitatorì americani reduci dalritalia esprimo no ammirazione entusiastica; grandi personalità degli Stati Uniti prevedono un magnifico avvenite del nostro paese; uomini d"affari volgono verso J"Jtalia attenzione fiduciosa; la stampa dimostra un interesse pieno di consideuzione per. le cose italiane; il cambio mantiene una stabilità senza esempio. In venticinque anni di vita g iornalistica trascorsa all'estero, ma i mi sentii figlio di una patri11. così_rispeuata ed apprezzata come ora. Noi esuli traiamo gioia, fierezza, conforto indicibile da questa grandezza e ì discendenti da italiani sentono maggiore o rgog lio della loro origine Compiendosi il primo anno della prodigiosa trasformaUone, questo, signor Presidente, volevo dirvi devotamente in nome delle masse italo-americane, alle quali dedico tutto me stesso in una missione fraterna. Che Dio vi benedica e protegga. LUIGI BJ\RZIN I ». (Da li P<>polo d'Italia, N 258, 28 ottobre 1923, X).
Partecipazione rappresentanze sammarinesi alle cerimonie di Roma è nuova prova fedele amicizia all'Italia e regio Governo l'accoglie con sincero compiacimento. Gradisca atti m ia afta considerazione.
MUSSOLINI
• A Giuliano Gozi, segretario agli Esteri della Repubblica di San Marino. (Da Il Popolo d'/Ja/ia, N. 261, l novembre 1923, X).
[6 novembre 1923.]
Il ~aiuto che l'E. V. duca della vittoria mi ha inviato nella giornata della grande ricorrenza a nome del nostro invitto Esercito mi ha profondamente commosso. Assicuro l'Esercito d'Italia che 1a fede, che la devozione con le quali oggi servo il mio paese sono le stesse che animarono il mio cuore quando indossai la divisa di soldato italiano, la cui storia di gloria non è ancora compiuta.
MUSSOLfNI
• Al ministro Armando Diaz. (Da li Popolo d'l1alù1, N. 266, 7 novembre 1923, X).
[6 novembre 1923. ] *
Il saluto della superba Marina italiana dall'E. V. ammirag lio della vittoria trasmessomi, mi è g iunto gradit issimo e lo ricambio affettuosament~, guardando nella mia fede d'ita liano alla g lor ia della Marina, che è congiunta alla grandezza della Patria.
MUSSOLINI
• Al ministro P:10!0 Thaon dì Revel. (Da Il Popolò d'llali11, N. 266, 7 novrmbre I923, X).
[10 novembre 1923.] *
Nella fausta ricorrenza del genetliaco della Maestà Vostra che è solennità di tutto il ~polo italiano, mi è gradito rivolgere a Vostra Maestà, anche a nome dei miei colleghi di Governo, e sicuro interprete dell'anima della nazione, i più fervidi auguri con la riaffermaz ione della maggiore devozione.
MUSSOLINI
• A Sua Maestà Vittorio Emanuele JJI. (Da Il Popolo d'llrdf11, N . 270, 11 novembre 1923, X).
[10?
Novembre 1923
Si compiaccia portare la mia fervida adesione alle onoranze che·giD;stamente la città cl.i Torino tributa al quadrumviro Cesare De Vecchi, la cui fede, il cui ardimento e la cui disciplina di fascista sono stati pari :ke:~~:~ lf~di~:~a~e1~t~.~~~:ti~l G:teern~eIJ!sci~tl:.nia lontana saprà
M USSOLINI
• Al prefe tto di Torino. (Da li Popolo d'llalia, N. 271 , 13 novembre 1923, X).
Nell'anniversario della ·fond azion e del Popola d' llalia saluto la mia grande creatu ra con inesausto amore
MU SSOLINI
• Alla r edazione de l i Popolo d' /lalia. ( Da Il Popolé d'I1alia, N . 273 , 15 novembre 19 23, X).
[15 no vembre 1923. J *
Come Masperi ti avrà detto, mi sono durante tre g iorni veramente estenuato per raggiungere accordo. Nost ro gran de Costanzo è stato ammirevole a! pazienze tenaci. Res istenze furono inSormontabili. Fo rse e rano in gioco forze est ran ee ed occulte. Da comun icato ved raì che G ove rno accett a del patto la parte ch e d iiettamente lo rigu arda Di più non potevas i ·né dovevasi fa re. Patt i s in ce ra pacificazi one n on posson o venire 1m,posti a u na delle parti reca lcitrante. Devono essere n su ltat i acco rd i reoproci con lealtà buona fede. Esperien za m i g ioverà indubbiame nte. Saluti co rdiali e affett uosi
"' A Gabriele d 'Annun zio, in risposta alla seguente lettera in data 11 no· vembre 1923: « Caro President e, Antonio Masperi, uomo d'onore e solclato di valore, mi recò da parte tua la assicurazione verbale che lunedì prossimo i l nodo intr icato e perl1do del "patto marinaro " sarà da te nnalmente tag liato . con risolutezza macedonica ( del tempo antico). Il giorno 8, alle ore 16.30, t i spedii i l telegramma che, nel testo orig inale, t i accludo Ti g iunse ?' N on ebbi risposta. Forse t u p ensi ch e un vero " uomo di governo" p uò abbondare in assicurazioni verbali, ma deve essere avarissimo di assicurazioni. scritte So che della vera q uest ione tu eri n on .esattamente · inform ato. So che Costanzo Ci ano considera il mio " p atto " Ìnolto più "disseccato " che il vano alloro d a me b ruciato ai piedi del G rappa simbolico nella notte. Domani è l unedl. Asp et· t erò dunque vent iquattr'ore. D io H g ua rdi dall'i nfluenza della "lunediana " . Verrò a Roma u no di questi giorni, non soltanto per un do lore pubblico, m a anche per un d olore famil iare. Sarà bene che prima di separar ci per le nostre sorti avver~, il guercio ti guardi nei d ue occhi fi eri. Per!pic-11e. Arrivederci.
G ABRI!!L B n:ANNUNZIO ». (Da Epo,,,, N. 132, 18 aprile 19H , IV)
Con N icola Misasi, la Calabria p erde il suo .figlio più mustre e devoto. Vogl ia re ndersi interprete mie v ivissime condoglianze presso la fa. miglia e Ja cittadinanza.
MU SSOLINI
• Al regio commissario d i Cosenza, in occasio ne d ella morte dello scrittore cosentino Nicola M isa.si ( D a Il Popolo d' Italia, N 279, 22 novembre 192$, ~ ,..:..
[29 novembre 1923. J •
Vog lio f ar giunge re a V. S. l'espressione delJa mia commozione per l'uccisione del padre Melotto in C ina, il cui martirio il Governo nazion ale segna tra le nobilissime memorie di italiani sacrificatisi all'estero a sosteg n o dei p iù alt i ideali.
MUSSOLINI
• A padre Bernardino Klumer, g enerale dei frati francescani in Roma. (Oa TI Popo lo d' [Jalia, N. 286, 30 novembre 1923, X)
[3 dicembre 1923.] •
Cordialment~ ring razio V. E. per le cortesi espressio ni che si è compiaciuta di in d irizzarmi partendo da Napoli e per il lusinghiero g iudi2io che ha voluto nuovamente man ifestare ,su l nostro paese. Noi conserviamo tutti H più rispettoso e g rato r icordo della v isita di cui le Loro Maestà i sovran i di Spagna ci h anno onorato e scorgiamo in essa :1relie~no sicuro di una sempr e più intima unio ne fra le due nazioni
Nell'esprimerl~ q uesti sentiment i, m i è g radito riconferma re a V. E. l'attestato i:lella mia alta, ·particolare considerazione,
* Al generale Miguel Primo D e Rivera, in risposta al seguente: « Nel l asciare l'ospitale terra d' Italia, mi comp iaccio di poter esprimere personalmente, come c-apo d el Governo spagnolo, che la nobile e calda accoglienza avuta dai sovrani, dal popo lo, dall'esercito e dal G overno costituiscono un sicuro legame sentimentale fra i due popoli e una speranza di solida intesa per quanto riguarda l'in teresse comune e il bene d ell'umanità la noStra ammirazione per l'impulso con cui l'Italia rinnova e rinfona una volta <l i più la sua vita e la sua civiltà, per la dignità, la disciplina, la cortesia e la cultura che ha manifestato in ogni momMt o, è immensa. Posso a:ssicurare V. E. che da i riostri Sovrani all' ultimo spagnolo, sono sent iti per .l'Italia e per le persone che abbiamo avuto l'onore di conoscere, vivi sentimenti di gratitudine e di affetto. D esidero e; spero ché le manifestazio ni con cu i il popolo spagnolo accogliera i sovrani al ritorno da questo viaggio siano interpretate da V. E. come prova e conferma della gratitudine che p er l'Italia, per i suoi sovr an i, per V. E. e per il Governo ho l'onore d i esprimere » (Da IJ Popolo d'hali11, N. 289, 4 dicembre 1923, X).
Dicembre 1923
Vivamente ringrazio V . E. per il cortese telegramma che si è compiaciuta d ' indirizzarmi da N apoli al momento deJJa partenza dei suoi augusti sovrani. M entre sono assai l iet~ di apprendere che la breve vi-
• A Reynoso, ambasciatore dì Spagna i n Itali a, in risposta al seguente: 41 T erminando con Ja brillante f~ ta data sulla D uilio la felice visita delle loro Matst.i ai sovrani d'Italia·ed alla loro g loriosa nazione, manifesto a V E la sita ìn Italia è riuscita di pien:i soddisfazi one delle Loro Maestà e della $ loriosa nazione spagnola sorella ed amica, mi è grato inviare a V. E 1 miei p iù s inceri ringraziamenti per l'efficace e cordiale concorso da lei prestatoci in questa gradita circostanza.
MUSSOLINI sincera espressione ci'cl mio profondo ringr aziamento per l'accoglienza cordiale e affettuosa che è stata fatta in Italia ai sovrani della nazione sorella amica ». (Da Il PoP(?lo d'Italia, N. 289, 4 dicembre 1923, X).
[6 dicembre 1923 .J. *
Voglia fare comprendere agli studenti che si agitano, perpetuando un deplorevole costume che non doveva sopravvive re alla guerra e alla rivoh1zione fascista, c he le loro agitazioni sono perfettamente inut ili e possono anche avere conse~uenze di grande rilievo, non esclusa la chiusura delle università per 1 intero anno scolastico. Considero la riforma Genti le come Ja più fasdsta fra tutte quelle approvate dal mio Governo. Voglia intanto prendere tutte le misure perché l'ordine pubblico non sia menomamente turbato.
MUSSOLINI
• Ai prefetti delle città sedi delle Università di primo e secondo grado. (Da Il Popolo d'Italia, N. 292, 7 dicembre 1923, X).
[12 dicembre 1923.] * le sue comunicazioni circa la situazione del bilancio sono oltremodo confortanti e segnano merito gran de dell'amm inistrazione che da lei prende nome, impulso e fede. Armon izzando g li sforzi di tutti, attingeremo alla meta comune per la grandezza di Milano e la g randezza a 1talia.
Caro senitore,
MUSSOLINI
• .Al senatote luigi Mangi:igalli. (Da Il Popolo d'lJaiia, N. 297, 13 dicembre 1923, X). ·
[12 dicembre 1923.] *
Accetto di buon grado l'offertamì presidenza onoraria del Natale della stampa. Ringrazio di avermi voluto far partecipare aIIa nobile istituzione, che onora Milano e la stampa milanese. Sono certo che cotesta cittadi nanza, sempre all'avan~uardia nel campo delle opere benefiche, anche questa :volta rispondera degnamente all'appello. Io contribuisco con moclesta offerta personale di lire mille. · MUSSOLINI
• Al senatore luigi Mangiagalli (Da Il Popolo 'd'Italia, N. 297; 13 dicembre 1923, X).
[12 dùembre 1923, ] •
Approvo fa riam~1issione di Gorgolini. Durante il suo esilio dal Partito egli obbedi al mio comandamento e tacque, .attendendo in silenzio e dimostrando · in tal modo la sua profonda èliscipJina al Partito. La sua fede meritava con ciò.che g li fossero riaperte le porte della nostra grande famiglia.
MUSSOLINI
• Al cavalier Golisi-Rossi, fiduciario fascista per la provincia di Torino (Da li Popolo d'Italia, N. 291, 1} d icem bre 1923 , X).
[23 dicembre 1923 ,] *
S. E. Giuriati mi comunica notizia cerimonia intima e solenne per donazione Vittoriale. L'Italia di Vittorio Veneto a cui tu hai fatt o i l grande dono ti esprime a mio mezzo Ja sua profonda gratitudine. Nel cotidiano faticoso travaglio del Governo, io sento che ormai il tuo sogno d~ vittoria è sogno di tutto il popolo italiano. Al donatore il G overno fascista risponde che l'Italia cammina gagliardamente e toccherà la mèta. Abbracciati.
MUSSOLINI
• A Gabriele d'Annunzio. (Da li Popolo d'Italia, N. 307, 25 d icembre 1923, X) .
[29 dicembre 1923.] *
Il valore dimostrato nella colon ia mediterranea dalle coorti deUa Sardegna e dell' Abruzzo, nel mentre conferma le gloriose tradizio ni di virtù e di sacrificio e Ja storia di eroismi di quelle popolazioni, prova pure che la disciplina volontaria, che la nuova gioventù si è imposta nella camici a nera, è una vera scuola che tempra gli spi riti ed i. corpi per la grandezza della patria in og ni ora e in ogni posto. Prego la E. V. fare pervenire alle valorose coorti ed ai rispettivi comandi di zona il mio plauso.
MU S SOLINI
• Al generale Emilio De Bono. (Da Il Popolo d'!Ja/ia, N . 3 11, 30 dicembre 1923, X).
[9 gennaio 1924.] •
Mi è grato presentare a Vostra M aestà anche a nome di tutto il Governo e sicu ro interprete dei sentiment i della nazione, devotissimi auguri ed omaggi nella fausta ricorrenza del g enetliaco di Vostra Maestà.
MU SSOLINI
• A Sua Maestà la regina Elena. (Da Il Popolo d'Italia, N. 9, 10 gennaio 1924, XI),
[18 gennaio 192(ì li Governo, che ha seguito con ansia ·trepidante il corso della ma• lattia da cui Vostra Altezza Reale fu colpito, oggi si rallegra vivamente perché all'Italia è stato conservato un principe cosl generoso Cd un solaato cosl valoroso. Voglia l'Altezza Vostra gradire nell'occasione la riaffermazione della mia devota ammirazione.
• . A Sua Altezza Reale il duca Emanuele Filiberto, principe di SavoiaAosta, in risposta al seguente: «Ritornato alla vita, a V. S, ed al Governo della forte Italia il mio pensiero, sentimento riconoscente ed affettuoso. EMANUELB FILIBERTO». (Da I/ Popolo d'ltalùz, N. 17, 19 gennaio 1924, Xl)
[2 8 gennaio 1924.]
Sento di pote r interpretare sentimento vi'Yissimo di tutti g li italiani neJ ringraz iare profondamente Yostra Altezza Reale_ del nobilissimo saluto del quale comprendiamo l'alto valore. , Principi della tempra di acciaio e dalla fede indomita come l'Altezza Vostra, grande fante del Carso e del P iave, sono necessari ad un popolo che vuole valorizzare la s~a tradizione e i suoi sacrifici per la sua maggiore ,grandez~. Devoti ossequt.
• A Sua Altezza Reale il duca Emanuele Fi liberto, principe di Savoià Aosta, in risposta alla seguente lettera: ·« Caro Presidente, lasciando l'Italia per ritemprare le forze scosse dal duro travaglio, ·i l mio pensiero riconoscente corre a V. E., a tutti i miei frat elli d 'arme e di fede italica che nell'ansia della Jotta atroce vollero darmi ratto conforto del loro amore, della loro bontà, della Joro devo?ione. A t utti, da V. E. che regge con mente romani e fer mo cuore i destini della Patria, al più scuro cittadino che, incrollabile nella obbedienza al Duce, con indefesso lavoro e spesso con silenz.ioso sacrificiò, Jot ta per ricostruire le forze della nazione, giunga la mia parola di gratitudi ne senza confine. Porti essa da Roma madre a tutti i casolari d'Italia, dall'illumina to Governo a tutti coloro che all'Italia danno ogni opera feconda di grandezza, ai combattenti, ai mutilati, alle eroiche madri e vedove dei miei indimenticabili caduti, alle gentili donne d'Italia, il mio ri ngra:i:iamento affettuoso. Questo grazie commosso mi scende dal' cuore e a V. E. ne affido tutto il fervore, mentre un'onda di sottile nostalgia mi invade nello staccarmi in quest'ora sia pur brevemente d:alla mia. terra adorata. Nella fiducia di ritornare più forte e di poter dare ancora. .alla Patria l'opera mia, sempre devota, con obbedienza ed umiltà di fante, mando a V. E., ai membri del Governo, a tutti g li italiani il mio più caldo saluto. Aff.mo E MANUELE F1L1SEP.TO DI SAVOIA I>. (Da I/ Popolo d1foilù1, N. 29, 1 gennaio 1924, Xl),
Assai sentitamente ringrazio lei, cnro Presidente, ed il signor N in · cié per le cosl cortesi espressioni che hanno voluto rivolgermi lasciando l'Italia. Conserverò anch'io il miglior ricordo della loro visita a Ro ma, dove il regio Governo ed il popalo italiano sono .stati assai lieti di po· te!_ospitare Je Eccellenze loro m occasione dell'importante avvenimento che, avendo contribuito a rendere più intime le relazioni tra i nostri due paesi, procurerà certamente il pacifico sviluppo di una loro co(Ja. borazione sinceramente amichevole ed efficace. Preio V. Jr., caro P re· sidente, di volere gradire insieme con S. E. Nincic i miei più cordiali voti per la loro prosperità personale e per quella del regno serbo.croato· sloveno.
MUSSOLIN I
• Al primo ministro Nicola P:isié, in ri sposta al s ~gue:ite : « Al mo mento di lasciare il suolo de l vostro grande e bel p aese, mi a ffretto, caro Presidente a inviarvi, a mio nome e a nome del s ig nor Nincié, i nostri p iù vivi ring raziamenti p er l'accog lienza ta nto amichevole e o pitale che c i avete fatto durante il nostro soggiorno in Ita lia, Noi ne conserver emo un ricordo incancell abile, convinti nello stesso tempo di ave( compiuto un'opern utile ai nostri due paesi Son o felice, caro Presidente, di potere a pprofittare di questa occa5ione per rin. novarvi l'assicurazione dei voti più si nce ri che io formo per la · vostra fel icità personale e la prospf!rità dell'ltali:1.. PAs1 C ». (Da 11 Pop olo d'l:dli11, N . 28, 1 febbraio 1924, XI)
[31? iennaio 1924. ] •
Ti.ii lettera giuntami fine pesante, ari da ~iomata lavoro mi ha veramente sorpreso e rattristato. Se qualruno s i è estenuato varare patto marinaro, quel qualcuno sono io, che posso considerarmi non beffato, ma beffatiss imo. Quanto mia amicizia, prove avesti ed avrai. Scriverotti più a lungo, ma credo che queste parole gioveran no ristabilire tranquillità tuo spirito. , MUSSOLINI
• A Gabriele d'Annunzio. (Da.Epocd, ~. 132, 18 ap rile 195 3, IV)
[7 febbraio 1924.]
Signor commissario dei popolo, ella sa che fin dal giorno in cui assunsi il Governo è stato mio pro· posito di effettuare la ripresa dei rapporti politici fra i due paesi, ritenendola utile ai loro particolari interessi ed a quelli generali dell' Eu ropa . Sono perciò soddisfatto che ogg i si sia firmato il trattato di commercio italo-russo. .
Mi è grato di parteciparle in tale occasione che, in armonia con Je
* A G eorg Valentinovié Cicerin, commissario del popolo r usso. (Da Ii Po· polo d'ltttlid, N. 35, 9 febbraio 1924 , Xl). 24.• xx, affermazioni contenute nel·discorso da me fatto alla Camera dei deputati il 30 novembre del 1922, avevo d ichiarato nelJa seduta di chiusura della conferenza per il trattato predetto, tenutasi il 31 genna io ultimo scocso, che, essendo ormai raggiunto l'accordo, consideravo come risolta la questione del riconoscimento de jure del Governo dell'Unione delle Repubbliche sovietistiche da parte dell'Italia. . li Governo italiano provvede pertanto senz'altro alla nomina del re· gio ambasciatore presso il Governo dell 'Unione ed intende in conseguenza che, a partire da oggi 7 febbraio 1924, i rapporti politici tra i due paesi siano così definitivamen te stabiliti e determinati, zio interesse, la prego di gradire, signor commissario dd popolo, gli att i della mia più .alta considerazione.
M USSOLINI [12 febbraio 1924.]
Mi comunicano 1a vostra rinuncia alla cand idatura. Jn mèzzo a tantì frenetici procaccianti postulanti il vostro gesto vi onora. Non c'è bisogno di essere rnedagliettati pe r rendere util_i servizi al ~ascismo nazionale.
MUSSOLIN I
• All'avvocato Francesco Siniscalchi., fiduciario fascista per la provincia di Napoli. (Da Il Popofo d'I1alia, N. 38, 13 febbraio 1924, XI).
[1 4 febb raio 1924. ]
Il giuramento che mi mandate, levato dai vostri mazziniani lucchesi il 7 febbraio, viene acco lto da me con a nimo profondamente gra to Sovrattutto mi commuove la vostra dichiaraz ione di obbedire in silenzio, la qual cosa da molti italiani, anche fascisti, viene spesso dimenticata.
Credo che non vi sia antitesi di rilievo tra pensiero mazziniano e dottrina fascista, poiché mazzinianesimo non è mai stato fredda ideologia, ma fu piuttosto un moto passionale che voleva esaltare e tr~volgere le generazioni del Risorgjmento.
Mi auguro che il vostro mònito sia raccolto da fascisti e non fascisti, in questi tempi poc~ leggiadri di carnevale elezionista.
MUSSOLINI
• A Silvio Calvani, console generale d el!'« Unione nu:io nale maz:ziniana » per la Lucchesia. (Da Il Popolo a'lt.-Jia, N, 40, 15 febbraio 1$)24, Xl).
[18 f ebbraio 1924 ] •
Leggo vostra lettera su ultimo ciumero Santa Miliz ia La metto all'ordine del giorno del fascismo italiano. Le leg ioni valgono più dei collegi. Lo grido perché altri intenda. Vi abbraccio.
MUSS OLINI
"' Al console della M.V.S .N. Gustavo De Luca. (Da Il pqpolo d' /l(llitt, N. 43, 19 febbraio 1924, Xl).
[20 febbrai o 1924. ] *
Notizia occupa.zione Ghadames sarà certamente accolta da tutti gli italiani col più vivo compiacimento. Ail'E. V. ed ai capi delle trup pe coloniali esprimo il mio plauso.
MUSSOLINI
* Al ministro Luigi Fedeczoni. (Da Il Pòp o/o d'Italia, N. 45, 2l feb. braio · 1924, Xl) ·
[22 febbraio 1924. ] *
Sono profondamente addolorato p er la morte di Giuseppe Aversa , uno dei fondatori del glorioso Fascio mila nese. Alla memoria del puro commilitone jl mio fraterno omaggio ed alla sua famiglia i sensi deHa mia più commossa simpatia.
M U S SOLINI
• Alla signor a Emma Aversa Vcrcesi. (Da Il Po pol o d'Italia, N . 47 , 23 febbraio 19 24, XI),
[23? febbraio 1924 ] *
Aderisco cordialmente alle onoranze che codesta cittadinanza, che ha tante tradizioni di ·patriottismò, giustamente tri~uta a S. E. Gabriello Carnazza, che tanti servizi ha resi al G overno fascista ed al paese nella sua illuminata azione amministrativa e r iformatrice. A tutta la sua cit· tadinanza degna parte della nobile isola siciliana, invio il mio saluto augurale.
MUSSOLIN I
• Al ministro Orso Mario Corbino, in occasione della · cerimonia per le onoranzé al ministro Gabriello Ca m azza t enutasi a N oto il 24 febbraio 19 24. (Da I/ Popol o d'Ittllia, N. 49, 26 febbrai o 1924, XI)
Ero sicuro che bastava un gesto· di rapida energia per soffocare il bestiale e ridicolo moto secessionista, riconsacrare la formidabile unità del fascismo milanese e sventare sul nascere la stupida speculazione dei nostri nemici. Vibrare un colpo mancino al Partito per una qualsfasi ambizione personale delusa è già grave, ma farlo per la mancata medaglietta è per me tale miserabile abbominazionc che nemmeno il sangue basterebbe a lavarla. C'è dunque qualcuno che ha dimenticati i miei discorsi di palazzo Venezia e dell'Augusteo? Come si può dopo la definizione dclfe elezioni e il posto che io assegno a questi ludi cartacei nella storia del fascismo; come si può decentemente dopo i telegrammi di plauso mandati da me a coloro che hanno rinunciato alla medaglietta; come si può invocare il Duce per contrabbandare la enorme vergogna di una infezione elettorale giunta allo stadio acuto? La lista nazionale non poteva allargarsi all'infinito per comprendervi tutti coloro che avevano covato questa che è la più risibile, dal punto di vista fascista, di t utte le ambizioni umane . Bisogna ambire seriamente, altamente u na sola cosa : ambi re di lavorare in concord ia e in si lenzio per l'avvenire del fascismo e per la salvezza della Patria~ MUSSOLINI
* All°avvocato Carlo Maria Maggi, segretario politico della Federazione provinciale fascista di. Milano. (Da - Il Popolo d'Jtn/i,r, -N. 49, 26 febb raio 1924, Xl),
Nuova solenne prova alta concordia e serietà propositi dei fascisti piacentini non mi sorprende. Vostro ordine del giorno documenta che esistono fascisti per i qual i il carattere della lotta elettorale è nettamente definito all'in fuori de!Je esagerazioni dei politicanti e della delusione · delle speranze individuali. Le elezioni sono un mezzo, non un fin e Cosl, · il Parlamento non è una meta suprema, fa tale, cui debba sboccare ed esaurirsi jl fascismo, sibbene uno strumento per la realizzazione fascista. Richi amo su vostro ordine g iorno attenz ione f ascisti italiani specialmente d i quelli che non hanno saputo resistere al contagio insidioso Jet·morbo elettorale.
MUSSOLINI
'* Al direttorio del Fascio di Piacenza. (Da li Popolo d'J1alù1, N. 49, 26 febbraio 1924, XI).
[2.l febbraio 1924.]
Nota jocom_patibilità fra carica· segretario e quella deputato, nostro amico Marinellt, un fedele come tu sai della primissima vigilia, ha rinunciato alla candidatura. Ti prego mettere suo posto d isposizione pro-
• .Al deputato Roberto Farinacci. (Da li Popolo d'I1alia, N. 49, 26 febbraio 1924, Xl).
Vinda Milano. Non dubito che fascisti cremonesi accog lie ran no questa mia decisione con quel senso religioso di assoluta disciplina che è sem· pre stato iJ loro massimo titolo. d i org og lio. Ricorda agli amici che io mi sento anche loro candidato e che coglierò prima occasione per ri pe· te re tue falangi la mia ammirazione Safuti fascisti.
Mussolini
[25 febbraio 19 24 .]
Rispondo al suo telegramma s ignificandole che le sue previsioni non hanno ragione di essere. Vossig noria deve anzitutto convenire che molti proprietari di ca_se si sono dimostrati incapaci di fruire d el regime stabilito con il decreto 7 gennaio 1923, perché ne hanno trat to unicamente motivo per richieste di aumenti esorbitanti ed antisociali. Il mio mon ito non è stato dunque raccolto. Quanto alla industria , lo ricordo a '!OSSigno· ria, che nessuna delle numerosissime provvidenze e concrete agevolazion i introdotte dall 'attuale Gove rno per incoraggiare la ri presa ed ilizia è stata abrogata o semplicemente toccata, né sarà toccata V . S d iment ica la esenzione deI1e imposte per ben venticinq ue anni. Il Governo d e.ve compre ndere ed e9uilibrare gli interessi della totalità dei cittadini ed anche 1 proprietari d, case .devono convincersi che la libertà non è soltan t o un diritto, ma è soprattutto un dovere. Per tutto ciò respingo la sua p rotest a, che, per il modo ed il tempo, è assolutamente inopportuna. MUSSOLINI
• Ad Alberto Stucchi, s:,residente della Federazione n aziona le tra i p ro. prietari di case, in risposta al seguente : « la Federazione nazionale tra le assoc:i;uioni proprietari di case dep lora vivamente ·che le nuove disposizioni vincolative per gli affitti paralizzino i benefici effetti del decreto 7 gennaio 19 2}. la fidu cia nel Governo ne risulta assai scossa, con certa ripercussione di ar resto nella rip resa edilizia. Soprattutto gravissimi appaiono i vincoli per le n uove costruzioni e la proroga degli sfratci al 31 dicembre 1924. Sommamente ingiusta per la norma .dell'articolo q uarto del nuovo decreto che sanziona l'arbitrio esclu· sivo a favore classe esercenti, meno che og ni altra meritevole di pri vilegi •. (Da 11 Popolo d' [1alia, N 49, 26 febbraio 1924, XI).
[4 marzo 1924. ] •
Il saluto della' santa città d.i Gorizia, espressomi dal nuovo Consi8Iio municipale fascista, mi ha molto commosso. Io lavoro appunto affinché sia sempre più glorificato il sacrificio di coloro che arrossarono col loro sangue le vostre mura ed i vostd campi.
M USSOLIN I
* Al senatore Giorgio Bombig , sindaco di Gorizia. (Da li Popol o d' Italia, N. 56, 5 mano 1924, xn.
[9 marzo 1924.J •
Voglia personalmente e ufficialmente recare ·al scn. Garavetti l'atte• stazione deUa mia profonda simpatia e del mio alto compiacimento per la sua adesione al fascismo. Sono Jieto di accogliere nelle file fasciste un uomo che per lunghi anni rappresentò l'isola fedele ed eroica e fu sempre devoto alle grandi idealità della nazione, Sono sicuro che tutto il fasci smo sardo condivide <]Uesti miei sentimenti.
MUSSOLINI
• Al commendator Maggioni, prefe tto di Sassari. {Da Il PÒpolo d'ltttlitt, N. 61, ll marzo 1924, XI).
[ 11 marzo 1924. J *
Il saluto che codesta Unione ha voluto in viarmi nell'anniversario d ella morte del grande italiano e da Milano, ove le camicie nere iniziarono la nuova epopea italica il cui spidto è lo stesso che animò g li antesignani della riscossa nazionale, mi è giunto particolarmente gradito. 11 nome d i Giuseppe Mazzini non può essere il programma di un partito o di una bandiera politica. Esso è l'ispirazione di tutti gli italiani che vogliono conservare la immensa eredità della nostra storia.
MUSSOLINI
• * Ali'« Unione mazziniana», in risposta al seguente: « Da Milano, donde rivoluzione camicie nere trasse virtù ·di ù gnano, Unione mazziniana, rommemorando Giuseppe Mazzini, saluta voi in Roma asceso alto nel sogno del profeta della speranza degli italiani aspettanti vigilanti. Presidente triumvirato: G IOVANNI ÙUESB » (Da JJ Popolo d'/Jalia N. 62, 12 marzo 1924, XI). [ 11 marzo 1924.J •
La cessione del palazzo ducale che il"Governo fas cist"a ha fatto a Ve· nezia deve intendersi come l'omaggio di tutti g li italiani verso la città incomparabile che conobbe le dure pcove della guerra combath.Ita nei suoi sobbo!ghi e che seppe serena attendere nel nuovo martirio l'ora
• Al commendator Giordano, :egio commissario di Venezia, in :ispoSta al seguente in data 9 marzo: « Oggi autori1à e cittadini veneziani ricevetleto in forma solenne la consegna d el palazzo ducale, fatta con nobilissime parole da S. E. De Stefa.ni. Venezia, con impeto d ì commozione e gratitudine, festeggia il degno collaboratore di V. E. e manda all' E. V. ed al Governo fascista i ringraziamenti e la solenne promessa di onorare coll'opera e colla devozione alle severe tradizioni repubblica viventi operanti nel Governo Ja fiducia in essa dimosuata ridonando alla citlà l'antico monumento dogale Con fascistica deyo1.ioae e g ratitud ine. Commissario GIORDANO ». (Da Il Popolo d'l1alia, N. 64, 12 marzo 1924, XI). ' della riscossa e della vittoria . Ma sign ifica anche che la nazione . n ella rinnovata sua vita politica e spirituale pensa ogg i più intensamente con la volontà che le proviene dalla coscienza dei suoi diritti alla storia insu. perata ed alla g loria immortale del popolo della Jaguna.
MUSSOLINI
( 11 marza 192.4. ]
Raggiungendo pareggio economico e finanziario codesta amm inist ra· zione E.a dimostrato di sapere collaborare nel miglior modo col Governo fascista per la restaurazione della patria. Ringrazio per il fervido saluto che ricambio.
MUSSOLINI
• Al commendator Cesare Geoovesi , sindaco d i Maotova. (Da /I Popolo d'Itttlid, N. 62, 12 ·marzo 1924, Xl).
[ 12 marzo 1924 .]
Approvo completamente p rogramma ·coordinazione T re Venez ie così come mi viene sottoposto suo telegramma . Bisogna concentrare non d i-· sperdere energie. Per quanto mi riguarda farò possibile per cooperare successo Fiera Padova. '
Mussolini
• Al senatore G iovanni Jndri, prie-sidente d elle Camere di corrunercio trivenete. (Da Il Popolo d'ltdlid, N. 63, 13 marzo 1924, XI).
[1 6 marzo 1924.]
Ringrazio la Maestà Vostra d ell'alt a concessione e delle .parole che l'accompagnano, le quali giungono -più gradite al mio cuore di italiano e di soldato poiché sono d ette daJla Maestà Vostra, che fu anche il primo soldato dell'l~a lia in guerra e provengono da Fiume restituita per sempre al destinò deJla, Patria. Devoti ossequi.
Mussolini
• A Sua Maestà Vittorio Emanude Ili, in risposta al seguent~: « Nel mome nto solenne in cui, do po lungo periodo di p,enoso travaglio, si celebra l'an· niversuio dell'unione di Fiume alla grande patria italiana, mentre i m iei auguri di g loriose fortune vanno alla città fedele, il mio pensiero r icorre alralta opera d a lei dat,:i in q"uesto come in altri eventi che hanno migliorato le sorti dell'Italia tra gli Stati. Come segno della mia r iconoscenza ,le conferì5co l'ordine supremo dell'Annunziata. Affettuos i saluti. Affezionatissimo cugino V11TORJO EM ANUELE». (Da [/ Popolo d'ltali~ N 67, 18 marzo · 1924, XJ)
[18 ma;w 1924. ]
Le espressioni di compiacimen to pe rven utemi dalla Maestà Vostra, il cui cuore ha sempre pa lp itato all'unisono con quello della nazione, mi sono &iunte molto g rad ite e per esse porgo alla Maestà Vostra i più devoti rmg r~zi:1.ment_i. Ossequi.
MUSSOLINI
• A Sua Maestà la regina Margherita, in risposta al seguente: « Col cuore pieno d i giubilo per l'entrata di. Fiume nella radiosa famiglia delle città d ' Italia, mando a V. E. i più vivi, i pii:t 'p rofondamente sentiti rallegramenti per l'onorificenza suprema della quale 1a ha ins ignito Sua Maestà il re Affezionatissima cugina MARGHERITA». (Da Il Popolo d' ltalia, N. 68, 19 marzo 1924, Xl).
- [18 marzo 1924.]
Particolarmente grad ite mi sono g iunte felicita:zioni espressioni da Vostra Altezza Reale occasion e conferimento alta onorificenza Santissima Annunziata. Ringrazio Vostra Altezza Reale sentitamente invfando ossequi.
MUSSOLINI
• A Su11 AltezZil Reale T ommaso di Savoia, ,duca di, Genova, in risposta al seguente : « Prego l'E. V. di volere g radire la Mpressione delle mie più vive felicitazioni ~ r 111 ben meritata onorificenza conferitale da Sua Maestà il re.· 'I'OM MASO DI SAVOIA». (Oa Il Popolo d' Italia, N . 68, 19 marzo 1924, XI).
[18 marzo 1924.] *
Prego Vost ra Altezza Reale gradire vivisSimi ringraziamenti per cong ratulazion i inviatemi per alta onorificenza concessami da Sua Maestà il re in un giorno sacro alla storia nazionale. Invio ossequi a ll'augusto principe e vaforoso combattente. .
MUSSOLINI .
• A Sua Altezza Reale VittClrio Emanuele di Savoia A osta, conte di Torino, in risposta a l seguente: « Mi congratulo cord ialmente de ll'alta onorificen za che per il giorno in cui le viene conferita assume s toricà significazione di benemerenza verso l a patria. Affezionatissimo cugino VITIORIO EMANUELE DJ SAVOIA AOSTA». ([?a Il Popolo d'Italia, N. 68, 19 marzo 1924, Xl).
[18 marzo 1924.]
Ringrazio Vostra Altezza Reale, che ha conosciuta la grande ' guerra sul mare, delle gentili espressioni riuscitemi particolarmente gradite. O ssequi .
MUSSOLINI
• A Sua Alteiza Re,.le Ferdinando d i Savoia, principe di U dine, in ·risposta al seguente: « Felice apprendere che Sua Maestà il re le ha oggi conferito ordine supremo della Santissima .Annunziata, Lll prego accettare mie più v ive felicitazion i. F!!RDINANDO DI S AVOIA» (Da]/ Popolo d 'llalia, N. 68, 19 marzo 1924, XI).
[18 marzo 1924. J •
Esprimo vivi ringraziamenti Vostra Altezza Reale, che fu anche valoroso combattente,, delle co rtesi, gradite felicitazioni inviatemi per altissima onorificenza che Sua Maestà il re si è degnato conferirm i in un g iorno memorabile per Ja nostra Storia. Ossequi.
MUSSOLINI
• A Sua Altezza Reale Adalberto di Savoi a, duca di Bergamo, in risposta al seguente; « Sua Maestà mi ha dato comunicazione averle conferito oidine supremo Santissima Annunziata per cui prego V. E. gradire mie pi ù sincere felicitazioni. ADALBERTO DI .SAVOIA». (Da I/ Popolo d'Italùt, N, 68, 19 marzo 1924, Xl ).
[1 8 marzo 1924. J •
Sentitamente ring raz io Vostra Altezza Reale, valoroso ufficiale combattente del nostro g lorioso Esercito, per cortese telegramma inviatomi in occasione alta onorificenza concessami da Sua M aestà il re O ssequi.
Mussolini
• A Sua Altez.za R~le Filiberto di Savoia, duca di Pistoia, in risposta al seguente: « Invio a V. E. la espressione della mia più viva gioia per alta ono-r ìficenza ricevuta d a Sua Maestà il re. Affezionatissimo F1LII1ERTO Dl SAVOIA». (Da Il Popolo d'Italia, N. 68, 19 marzo 1924, XI).
[18 marzo 1924. ] *
Particolarmente gradite giungonmi f elicitazioni e cortesi espressioni che il g rande artefice della nostra vittoria e mio prezioso collaboratore al Governo si è compiaciuto ri volgermi in occasione alta onorificenza concessami da Sua Maestà il re. Ringraziando sentitamente porg o a V. E. cordiali saluti.
Mussol In I
• Al ministro Armand o Diaz, in risposta a l seguente: « Con profondo ed affettuoso sentire porgo a V. E. le mie vivissime felidt azioai per il Sovrano conferimento dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata, mentre ne ri levo I"alto significato, che è riconoscimento dell"opera · vigorosa,. tenace, fel"Vidissima d eJrE. V., ch e, valorizzando le energie della p atria, ne ha realizzato le itspir azioni ». (Da ll Popolo d'1'alia, Nn. 67, ~. 18, 19 marzo 1924, XI).
· Sentitamente ·ring razio V. E. dei sentimenti espressim i anche a nome della gloriosa Marina italiana di cui V. E . è stato grande condottiero in
• Al minist ro Paolo Thaon di Revel, in risposta al seguente: « Mi som· mament e caro p rese ntare a V E le mie t,iù. vive congratulazioni per l'altissima distinzione concessale da Sua Maestà i l re e riconfermole i sentimenti d i devo-