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DAL ,VIAGGIO NEGLI ABRUZZI AL DELITTO MATTEOTTI 17
è una nuova nazione, .riflessiva e piena di energici e generosi impulsi. L'amicizia di un tale popolo rappresenta un grande valore e sono orgoglioso di dire che la fede dell'Jtalia nel suo attuale Governo è tale che, appena questo comprenda la convenienza di accordare la propria fiducia, le simpatie del popolo italiano seguiranno subito il Governo.
La risolutezza esprena in ogni ge1t0: di queJto uomo di Staio, che ha salvatd non 10/tanto il proprio paese, ma probabilmente tu/la f Eurapa occidentale dal bolscevismo e che, pùì di quahia1i a/Jro uomo do-poG(fribaldi, ha già impreJJO il proprio segno nella storia d'Italia, aaenlua l'incomprensione e /1errore di que/la limitata parte del/iopinione pubblica ingleie che ha voluto osJÙJtJltJmen/e rappresentare /!on. MuIIolini come rm irrespon1abile. Nella ma recente azio ne verso la Grecia, egli ht1 dimostraJo una ferma decisione, temp erala da una saggia moderazione.
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Ora un alt ro problema gli si presenta.: l'eterna q11e11irmç con la JJJgo1/avia. Circa 1111 anno f a, una commiJiione mùta di italiani e dr 1erbi d iJCuJie a lungo i particolt1"ri di questa questkJne, senza però giungere ad alcrm risr1ltato. Finalmente /'on. Mussolini ha prop<>slo rm accordo sulla base di reciproche conceu ioni. St1 questo 11rgomrolo, /'on: Muuo/ini si è espresso .in questi termini :
- Materialmente Fiutne è già costata all'Italia molto più di q uanto ìntrinsecamente ne sia il valore; ma, dal punto di vista politico, Fiume rappresenta u n .obiettivo che tocca profondamente il cuore del popolo italiano. lo spero fermamente che il Governo jugoslavo comprenda la modèrazione dell'accordo proposto da noi e lo accct~i, poiché il problema di Fiume ha bisogno di una immed iata soluzione, nell'interesse supremo della sua esistenza. Questa soluzione è stata cercat:J. a lungo nelle trattative tra l'ltalia e la Jugoslavia; né è improbabile che una nuova procedura possa condurre ad un a conclusione sod disfacente, specialmente se viene invocato l'intervento di estranei.
Ho g ià dato prova della mia buona volontà e della mia moderazione verso la Jugoslavia ___:_. ha concluw /'on. Musrolini - evacuando la terza zona della Dalmazia, passo questo che non fu ben visto in Italia. Antecedentemente ancora l'Italia aveva mmtrato la sua buona disposizione a liquidare la questione di. Fiume, accettando, con grande sacrificio, l'azione contro D'Annunzio, nella quale le t ruppe italiane, costrette a far fuoco contro i propri fratelli, cercarono, con l'aiuto dell'Jtalia, di mettere Zanella a capo del Governo di Fiume.
Quello che l'Italia desider:i. soprattutto è una soluzione pacifica di questa lunga e noiosa storia, I.o desidero - conrlude /'on MuuoJiniche Fiume diventi un anello di congiunzione fra !'Italia. e la Jugoslavia, invece _ che un pomo .di discor~ia.
PER IL MEZZOGIORNO *
L'offerta che sta in questo momento dinnanzi ai miei sguardi, non è modesta, come lei, signor assessore, h a dichiarato. Non è modesta nel suo pregio intrinseco, perché fo mi trovo dinnanzi ad un'opera d 'arte fine e delicata e, al tempo stesso, gagliarda. E non è modesta soprattutto per il suo significato simbolico. · ·
Ci sono dentro sessantaseimila firme; oso dire che si tratta d i sessantaseimi la cittadini non tanto devoti .al Governo e al fascismo, ma devoti alla patria, che sta al disopra di rutto e ch e deve essere, in ogni ora d ella nostra giornata, la fi accola :irdente e inestinguibile de lla nostra passione. Poi c'è il significato simbolico tangibile del gesto di solidarietà verso i nostri fratelli del Mezzogiorno d'Italia.
D isse il o·Azeglio che, fotta l'Ita lia, bisognava fare gli italiani. Forse l'Italia non è ancora compiuta, anzi non è compiuta, ma gli italiani si stanno facendo attraverso gli sforzi della guerra, attraverso· le dure lotte del dopoguerra, attraverso la rivoluzione· fascista, Nasce cioè l'orgoglio di sentirsi italiani, la coscienza del sent-imento . nazionale e questa coscienza si diffonde daJ nord al sud in tutti gli angoli ·della penisola. ·
Ho visitato il Mezzogiorno d'Ita li a e ne ho riportato impressioni complesse e discordanti. Ci sono delle popolazioni meravigliose, sobrie, patriottiche per istinto e per tradizione, ~he non sono m ai state infett até dai morbi nordici o russ i. Ma vivono, specialmente in certe plaghe, in condizjoni di vita che direi preumane, preistoriche. Tutti i comuni della Basilicata non hanno acqua, e n on per lavarsi": per bere! t soltanto col Governo fascista che la Basilicata avrà l'acquedotto
• A .Milano, nel salone dc!Ja prefettura, il IO Settembre 1923, verso le 10.30, l'assessore Bolzani offre a Mussolini un cofano di ferro battuto - OJler:a del cavalier Alessandro Mazzucotelli - « contcnerite una dedica di Gino Rocca e le firme di sessantaseimila cittadini », i quali hanno dato ciascuno una piccola somma in favore della « Associazione n azionale per gli intere5si del Mezzo... giorno». Nel fare l'offerta, l'assessore Bolzani ricorda le origini dell'iniziati va Poi consegna al Presidente del Consig lio « la medaglia d'oro offerta da un modesto operaio - il signor Pagani - che, a forza di volontà, è riuscito a CO· stituire un'importante azienda di medaglie e ceselli. La. medaglia porta nel "retro" una immagine dell a Vittoria e nel .. verso" il fa5cio littorio, colla leggenda: "In hor Jigno vinus " S E l'on Mussolin( ammira il cofano e ·la medaglia e 5j congratula con il signor Pagani ». Indi pronuncia il discorso qui riportato. (Da I/ Popolo d'llalia, N 217, 11 sellembre 1923 , X).
D ecine e deci ne di comuni della Calabria, centinaia di comuni della Sicilia si trovano in queste condizioni di vita ch e si possono definire assolutamerite primitive. Sessantamila cittadini italiani vivono a M èssina da quindici anni in baracche che disonorano il genere umano.
Eppure questo popolo non solo non è stato mai bolscevico, ma non si lamenta : è forte, paziente, rassegnato. E aspetta. Aspetta anche d al Goverilo nazionale.
E il Governo nazionale va -incontro a queste popolazioni non con parole più o meno rettoriche, ma con dei fatti e con centinaia di mi• lioni. Cosi quelle popolazioni non si sentono più dimenticate, non si sentono p iù neglette ed hanno la documentazione tangibile, qu otidiana, che il qoverno pensa anche a quella - parte d'Italia prolifica, sobria, laboriosa, che è una g rande risqva per i d estini della nazione.
, Accanto a quest'opera d i Governo, è necessario che ci siano anche le m inori attestazioni di solidar ietà, come quelJa di questa lotteria, di cui l'assessore ci ha discorso.
Le popolazioni del Mezzogiorno sono sensibili e sentimentali , apprezzano ogni gesto generoso e vogliono sentirsi sempre più intimamente legate alla g ra nde famiglia.
MiJarl.o, oso dirlo, è nel cuore di tutti i me rid ionali; Milano fu la prima a soccorre re Messina; a ·M ilano vivono migliaia e migli~_ia d i meridionali; e quando la campana è suonata per la solidarietà n:J.Zionale, Milano h a risposto sempre, superba mente, in prima linea. ·
Questo gesto consolide rà i vincoli d i fraternità fra gli abitanti di Mil:i.no e queste popolazioni del Mezzogiorno e delle isole.
Cosl, a poco a poco, per volere di Governo e per questo_ impulso di sol idarietà timana che si diparte da tutta I tal ia e ch e raccoglie tùtti i figl i della nazione, noi toccheremo il segno verso il quale tendono Lutte le nost re forze e tutte le nostre energie. n jl segno ch e · risca ld:I ogni spirito, che ci deve incitare a nch e nell'opera oscura e quotid i;1na del lavoro adempiuto con disciplina, con concordia, con spirito di obbed ienza devota. Questo segno non è più una parola, perché l'Italia esiste ed esistono gli italiani.
E la meta è la grandt'2za. della patria. (Le pttrole d e/" PreJidente Jo"o auo/te dag li appldusi clamoroii della piccola folla dei · presenti).