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DAL VIAGGIO NEGLI ABRUZZI AL DELITIO MATTEOTTI 2 1
a Roma signor Anton ievic. la risposta non è fino ad oggi arrivata. Sono, quindi, p rematuri i giudizi e avve ntate le voci di taluni giorna li. La poSsibilità di un accordo diretto senza intervento di arbitri esiste ancora , soprattutto se il Governo di Belgrado saprà assurgere ad una v isione meno angusta e meno localistica dei rapporti fra i due Stati. Comunque, quando sa rà giunto il momento1 verrà ampiamente dimostrato, a base di documenti, la buona fede e la grande longan imità del Governo italiano.
Nelle· comunicazioni che ebbi l'onore di fare all'inizio di questa . sessione, accennai alla possibilità di una dét ente nella questione delle riparazioni e della Ruhr, Tale détenlc si è particolarmente accentuata dopo il discorso pronunciato dal cancelliere Stresemann a Stoccarda . H o motivo di ritenere che s i sia per entrarè nella fase degli approcci iniziali che d evono sgombrare il terreno. N on è da credere, tuttavia, che la soluzi one sia faci le ed imm i.nente, d ato la natura e la complessità degli ostacoli e gli interess i in gioco, ma l'atmosf era va rasserenandosi. La resistenza passiva no n ha pi ù Sen so né utilità alcuna. Continuarla significa votarsi deliberatamente alla catastrofe. In questo se nso si è adoperato il Governo di Roma per·convincere quello d i Berlino.
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Ho appena, bisogno di ~ggiungere che l'Italia è direttaniente impegnata anche nell'attuale fase, che si potrebbe chiamare fas e di d étente della questio ne della Ruhr e che nella sistemazione cui si fa vagamente accenno o in quella qualsiasi altra che Scaturisse da negoziati diploma t ici o da una confe renza interalleata, g li interessi dell'Italia saranno diligentemente salvaguardati. (li Consigli.o, dopo ampia dismuione, dma/a · circa due ore, alla q11ale parteciptmo q11Mi t11lfi i membri e i ;, p4rlkolar modo il mini11rq della Guerra1 generale Diaz, e quello della Marina, d11l · flziraglio Thaon di Revel, approva all' unanimità le deciJioni e le direttive del Presidente)
Su pr()po1ta del Pre1idente del Comiglio ministro degli I nterni, il Comiglio approva poi uno schema di decreto_per cui i comuni di M erano~ M aia Alta, Maia Bassa, e Quarazze ( prov. di T rento) sono riuniti nell'unico comune di Merano. ( +)
Su proposta del Presidente del Consiglio, è _approvai() poi, d opo ampia disc11uione, u,ro _ schema di d ecreto che rende più re1trittive "le norme per i pubblici esercizi. Con questo provvedimento col quale il Prnidente d el .Consiglio hd accettato i voli e l e propo1te di enti ed orga· nizzazioni sanitarie e (ongreui Jodali, si pori" un nuovo va/id() contributo alla lotta (OnlrQ l'alcoolùmo per la tutel4 della Janità del popolo e per una Jempre migliore educazione . civile. ( + )
S11 proposta dello ste110· President e d el Comiglio minùtro degli In· terni1 è poi approvalo Un(). schema di decreto che porta modificazioni al/'/Jtituto della unmra cinemat ografica. ( + ) ss· RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. s6• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI**. li Pre1idente, dopo avere rùmunto JuJ/e le f aii del conflitto itaiogreco1 espone al ComiglirJ l e condu sioni della battaglia diplom(Tfica 10slenutd con succeuo a Ginevra, e a Parigi, ill11Jtrando l'importanza deriwtane dai suoi aspetti immediati e mediali. Il ministro della Guerra, S. E. Diaz, cui si msocia quello della Marina, S. E. Thaon di Revel, esprime al Presidente il più vi vo compiacimento per il modo Wtf!e egli ha condotto e avviata alla riso/J,z{one la vertenza, dando cos) all'estero la dimostrttzione della grande solidità morale e della forza della nazione, gelosa del mo prestigio e capace di dif endere sempre i Jf(oi di.: rilli ed il suo onore.
Dopo brevi dichiarazioni del Pre1idenJe i n tema di politica e1tera, i l Comiglio ha affrontato /1e1'1me dello schema di legge presentato d(t/ minhtro. de!la Pubblica istrttzione, on. Gi,ntile, rulla fiforma degli ordinamenti 1miver1iti:tri. Alla disc1111iOne di così importante tlt'gomenio, hanno preso parie il Pres;Jmte e /11/li i ministri, Sono- approvati i principi generali defla riforma ed i primi articoli del ·decreto.
Il Consiglio approva al/iunanimità le decisioni del Presidenle, ( +)
D opo di che, il Comigl!Q continua l'esame particolttreggiato degli. articoli dello schema di decreto sulla riforma degli ordinamenti 111dver.sitari. Sono approvati i capitoli rig11ardanti /'o_rdinamento delle Univer.sità, i titoli accademici, gli eiami di Stato, l e autorità accademiche, i pro~ feuori. ·
• Il B settembre 1923, la conferenza deg li ambasciatori invia una nota alla Grecia, nella quale è detto che entro il 27 settembre il Goyerno greco dovrà rendere i do vuti onori alla bandiera ital iana e la commissione di inchiesta dovrà chiudere gli accertamenti per la stessa data. Dopo di che l'isola. di Corfù sarà sgomberata. Se gli aJsassini non saranno ri n tracciati, il Governo greco dovrà verS3.le immcdi.ihmente all'Italia una p ena le di cinquanta milioni. Nello stesso giorno (ore 10-13.30), Mussolini presiede la riunione del Consiglio dei ministri della quale è qui riportato il r esoconto. (Da Il Popolo d'lraHa, Nn. 220, 221, 14, I ;) settembre 1923, X). ·
•• Tenutasi il 14 setterilbre 1923 ( ore 10- 13.'30). (Da Il Popolo d'Italia, N. 221, O settembre 1923, X).
57• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
All'inizio della 1eduta1 il Presidenle f(I, alcune comunicazioni di politica e1tera, che -iJ Consiglio dei ' mìnùlri approva a!J'11na11imità.
Dopo di che, il Presidente ricorda ai Comiglio che oggi ricorre il genelliaco del principe ereditario e. propone che il Comiglio invii un telegramma d'augurio a Sua Maestà il re, ttl quale egli ha già fatto pervenire il suo · particolare omaggio U C.om ig!io approva al/'111ia11imità Ecco il testo del telegrttmma:
« Sua Maestà il re. - Rtt.cconigi. - Comiglio dei ministri, occasione genetliaco Suo augusto figli o princip e ereditario, esponenJe della pitì pura giovinezza italica, porge ,:1!/;1 Maestà Vostra la riafferindZione della sua devozion~ e gli a11g11ri per l a Sua· gloriosa Casa, alla quale !0110 tanto intimamente congiunti i destini della patria. - M USSOLINI -
DIAZ • THAON DI REVEL - FEDERZONI - OVIGLIO - DE STEFANI - CORBINO - GENTILE - CARNAZZA - DI CES ARÒ • ACERBO».
Indi i l Crmsiglù, contim1a l'esame del disegno di riforma degli J//tdi univer.Jitari prepdrato dal ministro della Pubblica istruzione, on. Gentil e. Il di1egno è approvato. ( +)
S11 proposJa del Presidente del Consiglio, sono poi approvati parecchi p ro vvedimenti rig11ardanJi l'amministrazione civile, fra rni uno schema d i regio decreto che dà f acoltà al Govern() di conferire di commissari e alle commissioni incaricate per l'amministrazione Jtraordinarid di comuni e pravinu, i poteri d ei rispettivi consigli; uno schema di regio decretrt col quale i (om11ni di Bardi di Bo-ccofo d ei Tassi .sono staccati dalla provi,icia di Piacmza ed aggregati a quel!" di Parma; u no schema di regio decreto con .cui si ttfll orizza il Governo a p oter derogare alle disposizioni d ell'articolo 323 e 324 della legge comunde e pro-vinciate per quanto riguarda il numero dei componenti I-' commissione Ìlraordinaria per I'amminist;-azione delle provincie, i requùiti per le 110,n;n e dei presidenti e di membri d elle commissioni stesse,• tm o schema di regio deçreto che eJlende ai territo ri annessi gli articoli 2, e 3 della legge 29 dicembre 19,01 porltmte disposizioni circa i bilanci e i conJi d elle istituzioni pubbliche di beneficenza ed il regolamento degli uffici di rttgfoneria delle prefett11rè,· 11110 schema di regio decret<> che stabili.ree le norme per l' ammis1ione ad uno spec~ale esame per il conJ(Jguiment<>· della p11tente di segretario comunale degli impiegati (IVven- tizi di concetto delle amminiJJrazioni governative delle nuove pro vincie; uno Jehema di regio decreto- che autorizza gli iJJiluti di credito- fondiario di Godzia ed il consorzio delle province e dei comuni del Trentino a continuare le anJùipazio,ri .mi . risarcìmenti dei danni di guerra·.
• Tenutasi Ù · 15 settembre 1923 (ore 10-13.~0). (Da Il Pupo/o d'Italid, · N . 222, 16 _settembre -1923, X).
Sempre SII propoita del Presidente del Consiglio, è poi t1pprova10 11110 1chema di decrel() che porta m(ldificazioni alle tabelle organiche del personale d'ordine della Pubblica Sicurezza. Il numero dei segretari e vicesegretari di Pubblica Sicurezza è rispettivamente ridQJf<> a cinquece11to e 1ettecentaci11q11anta; il ministro del/1/nterno- è autorizzato a procedere entro il limite dei posti che, nonostante la suaccennata riduzio n e, rù11lteranno dùponibili alla nomù1d dei ugretdri e vicesegretari di Pubblica Sict1rezza.
2 poi approvato 11110 schema di regolamento per la esec11zione ;/ella legge 18 febbraio 1923 contro l'abUJivo commercio di sostanze stupefacenti. T aie regolamento, preparato con i minhtri intereuati, ha riportalo i pareri favorevoli della Giunta e del. Consiglio superiore di MnÌlà e del Consiglio di Stato.
AncoM 111 proposta dell'on. Mmsolini, sono poi 11pprovati parecchi provvedimenti riguardanti la Mnità p11bblica relativamente all'esercizio delle farmacie e alla vendita al pubblico dei medicinali. Con a/Jro schema di decreto il termine per l'enJràra in vigore del regio d ecreto 11 f ebbraio 1923 numero 336 relatiwtment e al servizio di aISistenza degt; esposti, è prorogato al 31 dicembre 1923. Con altri JChemi di decreti, infine, sono estesi ai territori annnsi i provvedimenti a fav01'e degli ospedali legalmente riconoICiuti.
Su 'propo1ta del/'on. Mussolini, è approvato l o schema di decreto che dà piena ·e intera esecuzione del tra/lato fra le principali pot enze alleate e associate e lo ·stato serbo-croato-1/011eno, Jtipulato a Saint Ger,nain il 1° settembre 1917. (+) PER BARI,*
Dica ai puglie!'si che io non c]:liedo loro che una forma di gratitudine: queUa che si compendia nel lavoro, nella disciplina, nella concordia fra tutti coloro che sinceramente vogliono il bene del paese.
• A Roma, a palazzo Chigi, il 15 settembre 192), verso le 18, Mussolini riceve « una rappresentanza di Bari, composta dal grand'ufficial De Fabritii s, regio commissario a l comune, dal commendator Postiglione, d:ll collega Goriux, direttore della Gazzma delle Pnglie, da Araldo di Crollalanza.. fiduci ario de l P N.P., dell'avvocato Re David, dai signori còmmcndator Roncoroni e avvocato Cavasola, rappresentanti il primo la di tta che ebbe la concessione dei l avori del
11 problema dell'Oltretorrente va risolto risanando materialmente il quarti,ere, dando abitazioni igieniche al popolo che vive troppo nella strada.
58' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI **
Su proposta d,!l Prnidente del Comiglio, è stato approvato il segrunte schemd di dee.re/o·: reali e nella reale famiglia, dalle rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero e dagli uffici governat ivi ha lo stemma. coronato
« Articolo 1. - La bandiera nazionale o di Stato è formata da un drappo ~i verde di bia nco e di rosso, col bianco caricato dello stemma re~ le, e colle cravatte azzurre.
« Articolo 2. - La bandiera nazionale da usarsi nelle residenze porto e il secondo 1a ditta nuova assuntrice di questi lavori, accompagnati da l ministro Carnana e dal sottosegretario Caradonna. All'atto di convenzione h a cosi apposto la propria firma il Duce, che ha ripetuto ancora tutto il suo più vivo interessamento per il Mezzogiorno d ' Italia. A firma avvenuta, il regio commissario commendator De Fabritiis, ha espresso al Presid~te la g ratitudine dei baresi». Mussolini gli risponde con le parole qui riportat e. (Da Il Popolo d'ltdlia, N. 222, 16 settembre 1923, X).
* A Roma, a pala.no Chigi, il 15 setteffibre 1923, verso le 18. 30, Mussolini tkeve 'li una commissione di Parma, composta dall'ingegner Colla, dall'avvocato Passerini, che è anche segretarìo politico dei Fasci, e dal dottor Stevani, fi duciario provinciale del P.N.F, La commissione ha interessato l' on. Mussolini a varie q uestioni di importanza vitale per la p rovincia d i Parma: acceleramento catastale, raddoppiamento di alcuni corsi d ell'istituto tecnico, sostituzione con altro istituto superiore della scuola di applica2ione di fanteria, quando essa verrà soppressa, sbarramento del fiume Enza per elettrificazioni ferroviarie e per irrigazione di campagne della provincia di Puma e per quelle di Reggio Emilia~ L'on. Mussolini ha dato assicurazio"ni. Infine la commissione ha espresso la speranza che il Duce possa recarsi a visitare Parma in occasione di un avvenimento che deve segnare l'inizio del risanamento morale ed edili2io dell'Oltretorrente: la posa della prima pietra delle nuove costruzioni e l'inizio d ei lavori del nuovo piano stradale." L'Oltrctorrente - ha detto la commissione - si è tutto pavesato di bandiere tricolori a lutto per il massacro della missione italiana in Epiro ". Questa notizia ha molto commosso il Presidente», che ha pronunziato le parole. qui riportate. (Da Il Popo fo d'llalid, N 222, 16 settembre 1923, X).
** Tenutasi il 17 settembre 1923 (ore 10-13.30). (Da Il Popolo d' Italia, N. 223, 18 settembre 1923, X).
« Articolo 3. - Per le bandiere nazionali del regio Esercito e della regia Marina, come per le bandiere della Marina Mercantile, nulla è innovato alle prescrizioni ora .vigenti.
« Articolo 4. - Le bandiere nazionali degli enti pubblici local i hanno lo stemma senza corona e coJla bordatura azzurra.
« Articolo 5. - Gli enti pubblici locali possono fare usO soltanto della bandiera nazionale e dei vessilli e gonfaloni tradizionali propri degli enti, purché accompagnati dalla bandiera nazionale. L'autorità gov~mat iva può ordinare, secondo te consuetudini del Regno, che sui pubblici edifici delle provincie dei cOmuni e degli enti riconosciuti o vigilati dallo Stato, sia esposta la bandiera nazionale. In caso di trasgressione, il prefetto provvederà a termini di legge.
« Articolo 6 -= In seino di lutto ufficiale, si copriranno con veli neri le cravatte delle bandiere. Durante le funzioni funebri le bandiere saranno tenute a mezz'asta.
« Acticolo 7. - Nei festeggiamenti e nelle pubbliche fwnioni la bandiera naziònale o di Stato devé avere la precedenza sopra tutti gl i emblemi civili ». ( +)
In seg11ito alla lettera diretta dal pro f eIIor Depoli, vicepre1idente dell'.AsJemblea COJtit11enle di Fiume, ttl G oVerno italiano, il Comiglio dei minùtd ha pre10 la ieguente dec/Jio f!e :
« Il Comiglio dei minisJri, presd visir.me della lettera con ( lii il doJJ or·Depoli, vicepre1idente della Cortitu ente fitJmana1 dichiara di lasciare il Governo della cillà, data l'anormalità d elle co ndizioni di Fium e e nell' attesa che la situazione d ella città 1ia definita, nomina g overnatore militare delta città S. E Gaetan o Giardino, g enerale d'Mmata, Je · natore del Regno, col compito di /11/elare l'ordine pubblico. Di dò è staia dttta co:.'11micazione al Governo di B elgrado e a tutte le potenze»*·
• Nella 5~ riunione, tenutasi il 18 settembre (ore l0-13.4,), il Consiglio dei ministri approveri alcun.i schemi di decreti legge. Al termine della riunione, Mussolini annuncerà che, « poiché è sta t o terminato l'esame degli argomenti iscritti all'ordine del giorno, là sessione ordina ria di settembre, che si è svolta i n dodici sedute, è chiusa Si è riservato di notificare ai ministri la da ta della pross ima riunione]), (Da Il l'cpclo d'Italù11 N , l44, 19 ~ettembre 1923 , X).
XX SETIEMBRE *
Io adoro Roma e tutta la mia simpatia e la mia ammirazione vanno , all'Esercito, alla Marina, alla Milizia Nazionale. Con la disciplina di tutti, toccheremo la mèta, ma· una d isciplina sostanziale, non formale, di fatti, non di parole. Viva Roma!
AI FERROVIERI **
Sono lieto delle dichiarazioni del vostro capo on. Torre. Io consid ero i ferrovieri come dei colJaboratori preziosi nell'opera di ricostru· zionc nazionale, dato che le ·ferrovie rappresentane> il sistema nervoso del paese. Non si può infatti concepire un paese civile senza ferrovia moderna e senza ferrovieri all'altezza del lo ro ~ompito. Credo che l'ideale che sta dinanzi a noi ·e che il mio" amico Torre, al quale in questo mo· mento tributo tutta la mia solidarietà, assiduamente persegue, sia questo: fare dei ferrovieri una classe ligia al proprio dovere, conscia d ella sua i!l1portanza nell'economia na:zionale e qualchr volta nella storia d ella nazione. In caso di crisi. nazionali, le ferrovie diventano infatti stru· mento su cui lo Stato deve poter contare in modO totale, come de ve poter contàre sulle sue navi e sul suo Esercito.
Sono lieto di constatare che le ferrovie; grazie soprattutto all' opera diligente ·ed appassionata dei f ~rrovieri fascisti, marciano come in nes~ sun altro pa ese del mondo e sono oramai oggetto di amm icazione e
• A Roma, a palazzo C higi, il 20 settembre 1923, alle 12, Mussolini r iceve alcune p ersonalità reduci dalla celebrazione del XX settembre. Il senatore Filippo Cremonesi, sindaco deU-Urbe, rivolge un saluto a Mussolini. « Il Presidente, che ha ascoltato attentamente le parole del senatore Cremonesi, gli ha stretto alla fine calorosamente la mano. Dopo averlo ringraziato, si è informato delle cerimonie compiute ncll.i. giornata». lndi pronuncia le parole qui riportate. (Da li Popolo d'I1ali<1, N. 226, 21 sett~mbre 192 3, X).
•• A Roma, a palazzo Chigi, la mattina del 21 settembre 1923, Mussolini riceve una rappresentanza del comitato centrale dell'Associazione ferrovieri fa scisti. Il ~eputato Edoardo Torre, alto commissario delle Ferrovie dello Stato, rìvo lgC' parole di saluto al Presidente d el Consiglio e di elogio ai ferrovieri. Poi l a rappresenta..nia presenta a Mus olini un ind iriizo di fede. Il Presidente del Consiglio, dopo essersi compiaciuto dell'omaggio ed aver ringraziato i pre· sentì, pronuncia l e pa role qui rj portate. (Da Il Popolo d'llalia, N. 227, 22 set· tembre 1923, X).
Opera Omnia Di Benito Mussolini
di invidia da parte degli_ stranieri: Devono essere oggetto di orgoglio per voi e per ogni cittad ino italiano. Compiendo il vostro dovere, il Governo riconos_cerà i yost_ri diritti. Intanto· portate alle decine e de· cìne di miglìa ia di vostri compagni l'attestazione · della mia simp atia. ( Il Presidente del Consiglio h~ quindi itretlo cordialmente la mano a t111ti i rappreJentanti, che si sono congedati salutando romt1nament e) *.
PER MANTOVA E VERONA **
Il Presiderrle ha espres10 prima la sua soddiJfazione per ;/ sentimento di fraterno cameratismo Che anima i fa.sciJlì delle due città, tutti compre1i del dovere di dare l a loro opera migliore per il bene della n(fZione1 ed ha soggiunto:
Finalm_ente vedo una soppressione di campanili. Queste opere di cui voi oggi mi parlate , onorano il fascismo molto più d ei.... comunicati e d ei piccoli ordini del giorno. Io dò la mia approvazione.
* Alle 19.30, scinpre a palazzo Chigi, Mussolini riceve Mario Ponzio di San Sebastiano e l'avvocato Gazzoni in rappr.esentanza dei combattenti, e Gaetano Polverelli. in .rappresentanza del fascismo laziale, i quali presentano a Mussolini « il patto d ' i ntesa e di alleanza stipulato per tutto il La zio e la Sabina tr:i l'Associazione nazionale combattenti e le sezioni del P.N.F. Il Presidente ha esaminato attentamente lutte le clausole del patto ed infine ha dichi:i.rato di accettarlo e di ap pr ovarlo, come segno di devozione alla ca usa dell'Italia . Sotto il documento il Presidente ha scritto di suo p ugno: " Approvo qJJesJo pati o rhe deve ,mire umpre piÌI forumento gli .1pùùi devoti alla ,ausa della M zion e " ». (Da Il Popolo d'lulia, N. 227, 22 ~ettembre 1923, X).
*" Il 26 settembre ' 1923, non avendo la Grecia ricercato con d iligen za i colpevoli dell'assassinio della missione militare italiana in Albania, la confer enza degli ambasciatori aveva stabi lito che i cinquanta mi lioni deposita.ti dal Governo i;rcco presso la Banca nazionale svizzera passassero alrltalia. Il 27 settembre, Corf}I era staia riconsegnata ali~ autorità greche. Ma oon a vendo ancora la Grecia adempiuto al versamento dei cinquanta milioni, le navi italia ne erano rimaste nel porto. Il 29 settembre, la Grecia versa la penale tireslahilita (v. Appendic(', Dou,menJario) , per cui il Governo italiano dispone la definitiva partenza della nostra squadra na vale. Nel pOmeriggio, a palazzo Chigi, .Musso lini riceve « una. commissione composta dall'on. Buttafuochi, dal segretario dei sindacati dell a provincia di Mantova, signor M oschini, dal fiduciario provinciale fascista, i ngegner Arriva.bene, dal sindaco di V erona e da altri .rappresentanti delle due cittl\ di Mantova e di Verona. Al colloquio era anche presente il minfatio dei La vori pubbli ci , on. Catnazza La commissione ha sottoposto al capo del Governo il progctto per la bonifica dei laghi di Mantova e p er la canalizzazione del Mincio» Indi il Pres idente del Consiglio pronuncia le p arole qui riportale in riassunto. (Da Il Popolo d' Italù1, Nn 2H, 234, 29, 30 settembre 1923, X)