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DAL VIAGGIO NEGLI ABRUZZI AL DELITTO .MATTEOTTI 117

cenza di Roma: a) tee accordi tra l'Italia e rispettivamente la Repubblica austriaca, H Regno S. H. S. e Io Stato polacco ci rca i debiti e crediti; b) due accordi ·speciali tra l'Italia e rispettiv~mente la Banca· centrale delle Casse di risparmio tedesche di Vienna ed il Credito fondiario d'Austria circa i debiti e crediti, ed un protocollo e convenzione tra l'Italia e la Repubblica austriaca relativi all'istituto ipotecario di Innsbruck; e) un accordo tra ltalia e Austria ed Ungheria consacrante la regolazione delle controversie sorte nei rig\l.ardi dei debiti dell'antico impero austro-ungarico, dell'antico impeciai regio Erarip austriaco e del regio Erario ungherese. ·

2, - Schema di decreto-legge relativo all'approvazione delle seguenti convenzioni concluse il. 6 aprile 1922 in occasione della conferenza di Roma: a) due convenzioni tra l'Ita lia ed altri Stati concernenti: la prima, le questioni amministrative; la seconda, le questioni .finanziarie che riguar. dano Je assicurazioni private; ·b) convenzione tra l'ltalia e la Repubblica austriaca relativa alle Compagnie di assicurazioni private.

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3. - Schemi di decreti-legge relativi alla approvazione delie seguenti convenzioni concluse il 6 a prile 1922 in occasione della conferenza di Roma: 11) due convenzioni tra l'Italia ed altri Stati concer· ncnti: la prima, le questioni sul ritiro dalla questione -della Cassa postale di risparmio in Vienna dei crediti e depos iti appartenenti ai paesi staccati dall ' intero territorio austriaco; la seconda, le questioni degli obblighi derivati dalla gestione della vecchia amministrazione postale austriaca dell 'imperial regia amministraz ione p ostale militare e da campo nonché daJla gestione d elle amministrazioni postali degli Stati successori; b) due convenzioni tra l'Italia e rispettivamente l'Austria e lo Stato S. H. S. relative alle pensioni provinciali e comur;ali ed una convem:ione tra l'Italia ed altri Stati relativa alle pensioni che erano state assegnate dal cessato Governo dell'Austria; e) accordo tra l'Italia ed alt ri Stati relativo ai fidecommessi.

4. - Schemi di regio decreto relativi all'ipprovazione d elle seguenti convenzioni concluse il 6 aprile 1922 in occasione della conferenza 4i Roma: a) convenzione tra Jltalia ed altri Stati circa le questioni che riguardano gli archivi; b) convenzione tra l'Italia ed altri Stati relativa agli investimenti e prestiti di guerra aùstriaco ed ungherese; e) tre con. venzioni tra l'ltalia e la Repubblic~ austriaca riguardanti: la prima, l'estradizione dei malfattori; la seconda, la protezione legale e giudizia.ria dei rispettivi sudditi; la terza, l'esecutorietà delle sentenze in materia civile e commerciale;·d) convenzione tra l'Italia e l'Ungheria relativa alla protezione legale dei rispettivi sudditi; e) tre convenzioni tra l'Italia ed il Regno S. H. S. riguardanti: la prima, l' estradizione dei malfattori; la seconda, la. protezione legale dei rispettivi sudditi; la terza, l'esecu-

OPERA OMNIA DI BENITO MUSSO LIN ( torietà. delle sente nz e in materia civile e commerciale; /) convenzione tra J'Italia ed altri Stati relativa alla cittadinanza. *

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO E PRESENTAZIONE DI ALCUNI DISEGNI DI LEGGE••

Mi onoro di annunziare alla Camera che con decreto del giorno 5 luglio 1923 i servizi e g li uffici dipendenti dai m iniste ri di Agrico ltura, industria e commercio sono stati riuniti in un unico ministero, denominato d e lla (( Economia nazionale>>.

Con regio decreto 1° agosto 1923 l'onorevole p rofessore dottor }t{a. rio. Orso Corbino, senatore del Regno, è stato nominato m inistro segretario di Stato per l'Economia na zionale, e . con decreto de llo •stesso giorno il professor A r rigo Serpieri è stato nominato sottosegr etario d i Stato per lo steSso ministero

Infine, con decreto reale 6 settembre 1923, è stato soppresso, con effetto dal 1° settembre detto, il posto di sottosegretario di Stato per l'Assistenza militare e per l e pensioni di guerra.

Ho l' onore di presentare alla Camera il disegno d i legge per la conversione i n legge del regio decreto legge 28 novembre 1923, col quale è d ata esecuzione alla convenziÒne di · commercio e di navigazione e all'annessovi protocollo speciale, firmati a Madrid il 15 novembre 192 3 fra l'Italia e la Spagna

Ho pure l'onore dì presentare a ll a Camera i l disegno di legge per u Parole pronunciate alla Camera dei .deputati, nella tornata del 29 novffllhre 1923 (ore 15-18 30). (Dagli .Atti del Pttrlam errlo italiano. Cammi dei depu1a1i. Seui one 1921 -'23. XXVI Legisl.rtura. Dimmioni Volumr Xll: dal 29 novembre al 1° dicembre 1923 - Roma, Tipografia della Camera dei de· putati, 19'23, pagg. 10989- 10990, 10991- 11001).

• N ella 6'.Y'- r iunione, tenutasi il 28 novembr(' 192} ( ore 10-B), il Con· siglio dei ministri approverà, su proposta Ji Mussolini, « «no schema di decreto per cui, a de,orrere d'11 IO dirembre 1923, è d(fJa piena cd intera esecuzione alla ,onvrnzione di commercio e di navigazione ed al/'anneuo pro/oro/lo speciale rondtuo a Afadrìd il 15 novembre 1923 tra l'Italia , la Sp,1gna 1> Nella 66" riunione, teiautasi il 30 novembre 1923 (ore 10-13.1:S), il Comislio dd mini ~tl'i delibererà « importa nti provvedimenti per le ammin istrazioni dello Stato » . Nella 67a riunione, tenutasi il 1° dicembre 1923 (or(' 10-13), il Consiglio dei ministri, dopo ampia discuss ione alla quale pa rteciperanno Mussolini e mo lti ministri, approverà (Il le convenzioni per i l avori dei porti di Napoli, Venezia. Livorno, presentate dai min istri dei La vori pubblici e delle Finanze» (Da li Popolo d'Italia, Nn. 285, 287, 288, 29 novembre, 1, 2 dicembre 1923, X).

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la conversione in legge del regio decreto legsc 15 luglio 1923, numero 1774, circa la concessione di lfre quattromila annue quale assegno straord inario vitalizio aila mad re' di Filippo e Ubaldo Corridoni.

IL TRATTATO DI COMMERCIO CON LA SVIZZERA•

Il m io collega delJa Economi a naz ionale ha già, a mio avviso, risposto in maniera brillantissima ed esauriente .alle critiche mosse d:i.lb commissione che ha esaminato il trattato di commercio italo-svizzero. Io ho poco da aggiungere. Dirò solo che le difficoltà per condurre in porto questo trattato furono grandissime: s i sono tenute a Zurigo d ecine e decine di riunioni, che hanno m esso a prova durissima i ner vi e la stessa resistenza fisica dei n egoziatori.

Per tre o quattro volte si fu sul punto di rompere; upa volta a propos ìto di certificati di origine, un'altra volta sull a questione Jelk esclusioni e del contingentamento, un'altra vol(a su voci sulle quali sembrava insormontabile il divario.

Mi p reme di ricordare -alla Camera che i trattati di commcrcjo non vanno esaminati soltanto dal punto di v ista della economia, ma anche dal punto di vista dclii politica. La stipulazione di un trattato di commercio migliora i rapporti fra due popol i, specie se sono confinanti; viceversa una rottura Oi peggio ancora, una guerra, li peggiorano.

Va da sé che il Governo terrà nel dovuto conto tutte le osscrvazioni che sono state fatte a proposito di questo trattato, ma io prego la Camera di approvarlo, p erché in fondo è buono e potrl essc re migliora to . Con la sua approvazione, la Camera ital iana dimostrerà che inte nde mantenere rapporti di perfetta e co rd iale amicizia tra Ia Svizzera e l'Italia. (Vi vi applmm). ** u Quind i il Presidente della Camera dichiara chiusa la dis<:ussione generale cd invila a procedere all'esame dei due articoli del disegno di legge, che sono approvati.

• ·Alla Camera dei deputati, nella tornala del 29 novembre 1923, si inizia la discussione generale del disegno di legge: « Approvazione del tratt;1to di commercio concluso a Zuri.r;o il 27 g(:"nnaio 1923 fra il Regno d"It1Jia e la. Confed(:"tazione Svizzera». Parla no, nell'ordine, i deputati Angelo Nosed.a, Arturo Marescalchi, Arturo Baranzini, Antonio Benni (interrotto da Mussolini per una volta) e il ministro Mario Orso Corbino. Indi il Presidente· del Consiglio fa le dichiarai.ioni qu i riportate. (Dagli A tti del P,srlamento tlaliano. Camera dei deputali. Seuione di. Legislalura rii Dimmioni, Volum e XII, pags. 10991· 11001).

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