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DAL DISCORSO DELL'ASCENSJONE AGLI ACCORDI DEL LATERANO
stra re .gli aspetti universali del fascismo. Questi aspetti esistono. Il scisma è f e nomeno prettamente italiano nella sua estrinsecazione storica, ma i suoi postulati dottrinari sono di carattere universale. Il fascismo pone e ri solve dei problemi che sono comun i a molti popoli, e precisamente a tutti i popoli che hanno vissuto e sono stanchi dei regimi demoliberali e delle menzogne convenzionali annesse. Il fatto che l'applicazione dei principi demoliberali (l'individuo di fuori o di fronte allo Stato) abbia variato da nazione a nazione, nulla toglie al carattere di universalità che quei. principi ebbero dal 1848 al tn4. Così il fatto che il fascismo abbia una sua specifica, originale impronta italiana, non impedisce che i suoi principi possano avere applicazione in alt ri paesi, sotto altre forme, come g ià si è verificato. La nostra p revisione orgog liosa è che il fascismo riempirà di sé il secolo XX. Attraverso due esperienze rivoluzionari e, il mondo moderno ha cercato di evade re dal demoliberaJismo e dalla tragica antinomia marxista: coll'esperie nza russa e con quella italiana. Su lla prima, è g ià caduto il giudizio dei popol i civili: l'esperienza è apparsa più distruttiva che creativa. la seconda, la no"stra, l'esperienza fascista o romana, è in corso da cinque ;1nni ed è stata eminentemente negli istituti, nelle leggi, nelle opere, nella psicologia di tutto un popolo . . l'esperienza fascista è così sicura di sé .che ha potuto stabilire il programma politico di riforma dei p rossimi anni. l'esperienza fascista cammina innanzi: dalla Carta del lavoro alla rappresentanza legi slativa. La Russia, invece, retrocede: la rivoluzion.e ivi subisce un processo di involuzionc sul terreno economico e su quello politico. L'economia comunista è fallita ed è t ramontato il sogno della rivoluzione mondiale. ·u·bolscevismo,· dopo d ieci anni, si presenta col cappello in mano ai borghesi dell'occidente per chiede re tecnici c dollari
Ringrazio il Barnes per la sua nobile f a tica e auguro al _suo volume il miglior successo fra il pubblico inglese, anche ai fini dell'amicizia veramente tradizionale fra G ran Bretagna c Italia.
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Bisogna, tra J'altro; convincersi che non si può fare una politica estera ignorando il fascismo , dal momento che il fasci smo si identifica e si identificherà, per un lungo volgere di decenni, colla intera naZ ione italiana
Roma, :; giug no 1927, V.
221• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI *
Il capo d el Governo, minÌJ/ro p er J'Imerno, anche a riguardo al cosio della vita, ai salari ed alle condizioni de/l'indrntria, cbiariHe le direJtive per l'azione .
Sn proposta del Ulpo del Governo, di concerto con i l Guardaiigilli, il Consiglio dei ministri ha approvato uno schet!M di regio decreto legge riguardante le l ocazioni degli immobili urbani. Tale pro vvedimento non mira a richiamare in vita antiche n orme 11inco/istiche; ma soltanto a coordinare il corso dei prezzi delle locazioni colltl gene rtJ!e politica dei prezzi, che, 1ul merctJto ntJzionale, procedono in sJre/ta connessione colltJ rivaluttJzione delltJ monettJ.
Si trtJtttJ di adeguare i n una form tJ approssimativa, che è la sola possibile in cos) d elicata materia, i vecchi p rezzi d elle locaziOni al/'aumen· IdiO valo re della lira. .
Ecco il lesto de( provvedimento:
«Articolo ·1. - A decorrere dall'andttta in vigore del presente d ecreto, 11on potranno essere aumentate Je pigioni attualmenJe corrùposte per le locazioni di case dì abitazione e di 1ugozio e l ocali adibiti a uso diver1o dell' abitazione.
«Articolo 2. - A tjeco rrere 1°' luglio 1927, le pigioni corrisposte per !tt locazione di case di abitazione di n"on più di cinque stanze dichiarate abitabili anteriormente al 1° gennaio 1919, non potranno ec· cedere i l q11adru plo delle pigioni corris po ste ·nel 19 14 dagli JJeui ind ividui o inquilini diversi,- e, l o superino, saranno rido/le a tale mìsura.
«A rticolo 3. - Pure a d ecorrere dal 1" luglio 192 7, le pigioni corrisposte per la locazione di case d i abitazione d i non pùì di cinque stanze, dichiarale abittthili d opo il 1° gennaio 19191 saranno ridotle del quindici per cento.
«A rticolo 4. - Pure a decorrere dal Jo lttglìo 19271 le pigioni corrispoJte per la /oca2.ione di case di abitazione di un numero di stanze maggiore di cinque e non maggiore di otto Jaranno ridoJJe del die"ci per cento
* Il 10 giu gno 1927, Mussolini partito in auto alla volta di Carpena. la mattina dell'li giugno, aveva iniziato « la mietitura nel piccolo podere d i Carpena in cui egli stesso aveva compiuto, 1'11 ottobre, le primè semine • · La sera d ell'li( ?) g iugno, era rientr ato nella capitale. Il I; giugno (ore 10-13.45), presiede la r iunione del Consiglio dei ministri della quale è qui riportato il resoconto. (Da Il Popol o d'llalin, N n. B 9, 140, 14 1, 12, 14, IS giugno 1927, XIV).
«Articolo 5 - Sempre a d ecorrere dal l" luglio 1927, le pigi oni corri!poJte per la locazione di tJegozi o di /oca// adibiti ad tuo di verso dalla abitazione Jaranno ridotte da un minimo del dieci ad un masJimo del- venti per cento. Si applicherà umpre la riduzion e ma.nima per ne· gozi di generi alimentari.
«Articolo 6. - Le riduzioni come sopra stabilite JÌ applicano anche nel caso di mhlocazioni totali o parziali. L'ammontare della pigione, ai fini delle riduzioni anzidette, è coJtituito dalla Jomma compleJJiva che /'inqudino deve co'rrùpondere al locatore, in corrispellivo del godimento della casa, anche Je una parte di tale·Jomma, piullosto che a Jitolo 'di pigione, fig uri do vuta come 1peciale corriipeni vo di determinate preJtazioni accenorie relative al godimento de/111 caJa . Per le locazioni o Jubiocazioni di cau mobilia/e, la riduzione Jarà ef/etluata ;u/la pigione compleuivamente fiJsata.
«Articolo 7. - Le 1·iduzioni stabilite negli articoli precedenti si applicano Julle pigioni corrùpoJte ai momento deJ/'entrala in vigo re del preunu dnreto; e per i n11ovi comratti di iocazioni stipulati prima di qttesta data e da avere altuazjone dopo di eJJa1 le riduzioni deco rreranno da/l'inizio di (1//uazione del nuovo contraJJo Il prezzo di locazione ridono in conformità del present e decreto vale anche nei con· fronti degli inquilini che mccedono nel godimento dell'im mobile e d i quelli aventi1 all'attuazione d e/. p reunte decreto, cont raili in corJo o comunque già stipulttti.
« A. rJicolo 8. - I n mancat1za di accordo, il pretore del mattdamento, JJI ricorso del conduttore1 sentite le pt;rti, unza f ortrtalità di procedura, Jtabilirà, con provvedimettto non -soggetto a gravame, la misura del/a riduzione, entro i limiti ';tabi/iti dagli articoli precedenti.
Tutti gli alli del procedimento ;ono eunti da taJJe e diriltij e per il rilascio di copie del provvedi mento, sono dovut e solo le speJe di scrit· tm·azione. Quando . l'ammonJa•·e della pigione corrisposta nel 191 4 non risulti con preciJione, e vi siano contestazioni, i l pretore l a d etermitte rà approJJimativamente, tenendo conto del prezzo medio di quel/'epoca per locali analoghi i n anttloghe località Nello stesso modo provvederà il pretore quando trattasi di locali tt cui Jiano JJaJe apportate trasformazioni o miglioramenti. Se la domanda ·di riduzione di pigione Jia preuntala al pretore d opo il 31 lttglio 1927, la riduzione avrà effetto con decorrenza dal primo giomo d el mese mcc.eJsivo alla data del/a presentazio1le della domanda. Fi11o a che i l pret ore non abbia provveduto w/la domanda, rimane f ermo nel co11dtillore l'obbligo di corrispondere la pigion e nella miJura pa111tÌitl 1 Sttlvo a tratlen ere Jtdle' pigioni I IICCeJ• sive le somme pagate in più . ·
<< A rtù olo 9 - - Q uando, per contr(JUo o per co nuut udi ne, la pigione d ebba eJiere pagata tZ rale anlicipate superi ori al trimestre, ovvero, quando a titol o di deposìtCJ, JÙl dovuta al locat ore una 10 mma ; uperiore ad un trimestre di pigione, ;t condutto re può chiedere al pret ore cbe i pagamenti anticipati siano f atti a trimestri o che i / de po;it o cauzionffle venga ridotto a tre memilità di .pigione. Il pretore, sentita l'altra partt, provvede sulla domanda ch e è proposta con ricorso. JJ p rovved imento del pretore non è ;ogg etto a gravame. Esw n on ha per ef· , je//o la reJtituzione della somma gid pagata, ma avrà eJecuzione a W · mind are dalle JucceJJive Jct:tdenu delle rate di affitto, in occaJione dell e quali il conduttore poh à ritenere la parte di deposito cam.ionale pagata ÙJ ecudm ztt.
« Artiçolo 10. L e diJ p osizionì d el p resente d ecreto non si ap · plicano alle locazioni d i cau di tip o economico o p opolari ap parle· nem i a S ocietà coofoerati v'e, Enti od iJJituti, i q uali abbiano come loro {111.1l ità d i da rle in affilio con "particolari f acilitazioni. Eue sì appli cano tmche nel t erritorio dell'alto commiu ariato dì N apoli. JJ ministro de lta GùiJtizia è autorizzato a dare Con 1110 decreto ùtruzioni ob bl igat orie P" l 'e1ecuzione del preJente d ecret o legge, che entrerà in vigore nel g iomo della sua pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale del R eg no" e verrà preJentato al Parlamento per la converJione in legge, rimanendo autorizzato il miniJJro della Gi liJtizia alla presentazione del relatù;o di· regno di legg e)).
11 Comig lio d ei mi nist ri, 1 11 pro po1ta d el capo del G ove rno, ha, tra l'alt ro, approvat o : l . . - Utto schema di pro vvedim ento concemente l 'istituzione di u na Dùcot eca d i Stato in Roma. E evidente l'importanza d ella nu ova iJti· t uzio ne ai fin i d ella p ropaganda ednraJi va e pat riottica, in quanto eJSa Ji propone lo scopo di raccogliere e conservare p er le f uture genera· zìoni la viva vo ce dei cittadini italiani che in t utti i campi abbiano illu· strat o la patria e se ne Jiatl resi bmemeriti.
2. - U no · schema di regio decreto concernente modifica al fegio decreto 16 agosto 1926, numero 1489, relativo. al nuovo statuto sue· cnso rio n obiliare italiano.
Su proposta del capo del G o..verno, ministro dell'Interno, Jono stati J e/iberttti dal Consiglio, fra l'altro : l - Un o Jchema di p rovvet/i ment o per la lo/la contro il C4.n cro e i tumori m aligni. Con eu o si 11r1m enta di Jellermtomila lire il f o ndo stan ziato i n bilancio; aum ent o (be re nde rà possibile d i accreJcere la do · /azione di « radium » a d iJposizione del labo ratori o fisico d ella D ire· z ione generale di Janità pubblica e renderà pùì effw:u e l'azione di profilaui JVolta in fJuerto ca_mpo dat ·Governo.
2. - Uno ;( hema · di provVedimento per migliorare il servizio d et chinino dJ Statq e dei premi e suJSidi per dimirmire l e caust: della malaria.
3. - U no sçhema di pro11vedimento concernente /'ntemione al perJonale degli Emi /orali delle norme relative alla e riduzione dell' indennità di caroviveri. Il provvedimento è i nformato agli steui principi Illi qttali si fonda quello adoJ!aJo nei riguardi del personale statale, salvo le differenze reJe indispensabili d alle diversità esistenti nel JraJtttmmto economico delle due categorie di fu nzionari Ma con le -norme proposte, .si è cercato di parificare q11anto più possibile la situazione dell'una e dell'alJra çategofia, in g11isa cbe le rid11zio ni le colpiscano u.niformemente. ( +) *
SALUTO A DE PINEDO **
Comandante!
Porgo a voi, intrepido volatore, ed ai vostri compagni, il saluto riconoscente, entusiastico ed affettuoso di tutto i[ popolo ita liano.
223'. RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ***
Su proposta del capo dei Governo, ministro per gli A ffttri E1teri, il Consiglio dei ministri ha deliberato ii seg11en1e .schcnur di decreto legge concernen te la sistemazione della villa Aldobrandi ni, deJtìnata a ude dell'ls!iiiiiO internazio nale p er l 'unificazione del , diritto privato.
• N ella 1223 riunione, tenuta 5i il 15 giugno 1927 (or e 10-12.45), i l Consiglio dei m inistri_ dl.'tiderà massima, su proposta capo del Governo, un notevole d ella pressione fiscale, demandando al ministro delle Finanze di studiare le modalità del provvedimento». (Da Il Popolo d' Italia, N . 142, 16 giugno 1927, XIV).
"*-li 16 giugno 1927, alle 16.30, Mussolinì giunge in auto ad Ostia per 5alutare il colonn.ello Francesco De Pinedo ed i suoi compagni di vo lo di ritorno dal grande periplo atlantico iniziato il 3 febbraio 1927 a Sesto Calende e prose." guito pec Buenos-Aires e New-York. In tale occasione, il Presidente del Consiglio dvolge al co loonello Francesco De Pinedo le parole q ui riportJ te. (Da Il Papale J' [Jalia, N. I 4), 17 giugnO 1927, XIV) .
... 11 16 g iugno 1927, .verso le 19, Musso lini eu r ientrato in auto a Roma. Il 17 giugno (are 10-13), presiede la riunione del Consig lio dei ministri della qui riPortato il resoconto. (Da Il Popolo d'V-alia, Nn. t H, 14 4, 17, 18 g iug no 19 27, XIV).
«Articolo l. - l ltt vori di adattamento, di ampliamenlo e di .arredamento della villa Aldobrandini in R oma, deJtinata a sede deJI' lstil uto intemaziow tle per l'unificazione del dirillo privato, sono euguiti a cura di 111i"a commùsione di -cinque 'membri, nominata con decreto del minùtro degli Affari Est eri. La commis1iorze elegge nel mo seno il pre· Jidente, che ha la rappreurztanza giudiziale e stragiudiziale della com· min ione . La commissione delibera i ltwori da eJeguire ed i contralti da Jtipulare, senza uopo di alcuna autorizzazio ne, app rovazion e, _regùtrazione o _altra formalità da parte degli organi statali o locali, m a non può asmmere alcu n impegno di 1pesa che ecceda le somme 'po;te a ;ua dùposizione a termine dell'articolo seguente.
« Art icolo 2. - Per l'eJec!lzione dei lavo ri di cui al precedente articolo, sono po;te a dùpo sizione della commissione predetta le Jomm"e oaorrenti da prelevare ;ui fondi iJcrilli nel bilancio d el minùtero degli A ffari E;teri per l'esercizio 1926-'27, al capitolo aggiu nto 66, sotJo -il titolo " A uegnazione strdordinarid per provvedere d!le spese d' impim1to ed d! primo funziondmento de/J'!Jt ilulo interndziona/e per /'unificdzione del d irilto p rivato dd costituire in Roma solt o la direzione della Società delle nazioni", e m ogni dltro fondo che po1Ja eJJe re JlanzidtO nei bilancio dello Stato per tale tit ol o.
((Articolo 3. - Con decreto del mini stro degli A{fdri E1teri, d} concerto co11 ì ministri dei Lavori pubblici e delle Finanze, sardm10 emauate le norme occorrenti per l'esemzione del . presente decreto, che a vrà vigore d al giomo della Slld pubhlicttzione uella. " GdzzeJJd V fficiale del R egn o" e Jarà con vertito in legge, a11torizzandoJi il minhtro p roponente d!lt1 presentazione del relativo diugno d i legge».
Su propo sta d el capo d ei Governo, ministro per la Guerra, il ConJiglio d ei ministri ha approvat o, fra l'altro:
I. - Uno schema di regio decreto riflellenle indennità agli ufficiali per prima provvista di bardature e per perdita di cavalli a cauJtl di urvizio.
2. - Uno schema di provvedimento reidli vo ail'h:tegrazione dell'articolo 3 d el regio decreto legge 15 ottobre 1925, numero 2253, SII! decentramento amminiJtrdtivo dei Jer vizi d ell'amministrazione della Guerra
3. - Un o Jebemd di regio decreto per e;tensione dei limiti di tempo nelle promozioni per m erito di gue rra p er falli d'arme in Cirenaica.
S u proposta del rapo del Gove rno, ministr o della M arùzd, il <:;on;iglio ha d eliberalo uno JChemd di regio decreto recttnte provvedimenti per il personale dei regi Istituii nautici e del regio l stitJJIO navale d i N apoli, e uno Jchema il regio d ecreto circa il paJJaggio di personale civile ex-austro-ungarico dalla ammini!trazione de/la Marina a queila dei lAvori pubblici e delle Comunicazi oni e da qtuila Co· municazioni a quella d ella regia Marina.
Su proposta d el capo del Governo, ministro per l' Aeronautica, sono stati dpprovati dal Comiglio:
1. _: Uno schema d i regio decret o legge relativo all'adozione di un disàplinare tipo ·per il regolamento delle couvenzioni per zio d elle linee aeree.
2. - Uno schema d{ provvedimento inteJo a dare faco ltà di mini· ;tro dell'A eronautica di indire un reclutamento straordinario di ufficiali in servizio i n S .T .E. del ruolo comballente d ell'Arma aeronaUtica.
J, -· Uno schema di provvedimento concernente modificazioni di percorro utJJe l inee ac rù .
4. - U no schema di provvedìmen/o inteJo ad approvare la convm16 ·marzo 1926 stipulata fra il minùtero d ell'A eronautica e la S o· rietà italiana servizi aerei, relativa alt'eurcizio continuativo d ella lined aerea commerciale TrieJi e· Zdra, in coesistenza con la linea Tries1e-Torh10 .
5 - Uno sch ema di regio decreto che !opprime le uzioni del Genio aeronautico. ( + ) *
PER IL CREDITO AGRARIO **
11 capo del G overno ha pronunciato un disco rJO lu.cidisJimo, Jeguito con viviJJima attenzione dai presenti.
Affermala la de cùa volontà del G overno ndziondle fa JCisla di ve· nire incontro, · r'?n aiutì e alleggerimenti fiJ cali, alla crisi agricola, che non è COJÌ g ra ve come da talu ni Ii vuoi far apparire, il capo d el Go· verno ha rievocato le condizioni generali nelle quali venne a trovarsi la nazione nel d opoguerra.
* Nella 224• riun ione, tenutasi il 18 giugno 1927 (ore 10.13), 'il Consiglio dei ministri si occuperà della « riforma mineraria» e industria eno logica». (Da Il Popol o d'!Jalia,- N. 14-5, 19 giugno 1927, XIV).
u A Roma, al Viminale, la mattina del 24 giugf\o 1927, Mussolini riceve, «presente il mi nistro dell'Economia nazionale, i di rigenti di I stituti di credito agrario. Erano intervenuti oltre una trentina d i presidenti e di direttori di Istituti. Il ministro Belluno ha aperto l'adunanza con una breve dichiarazione sull'importanza del momento attuale per l'agricoltura e sulle difficolti che essa incontra, ma che certamente supererà, anche per il doveroso aiuto che venà dato dal Governo e dagli Enti di credito •· Indi il Presidl!nte del Consiglio pronuncia il discorso qui ri portato in riass unto. (Da Il Popolo d' Italia, N. 1')0, 2) giugno 1927, Xl V.}
Con chiarezza di espressione e lapidaria umplicità, htJ dimostrato · come il metodo d ella rid11zione a zero della m onet a corrent e abbia- prodotto ai popoli vinti la più dìustro!a condizione , rovinando addirittura intere clar.si di citJadini, Tale siJtema per i'ltalia a1.1rehhe condotto al disastro le numero;issime daui della piccola e media horgheJia."
Mussolìni ha poi illu slrato la stabilizzazione del/a hra, cbiarendo le pur nefaste di tale siJtema, caro forse a qualche ceto speC/1/alivo, ma arub'esso rovinoso per la ndzione.
Sola· via aperta è quella- della rivaJutazione, via difficile, che p resuppone l'abbandono di egoismi, ma che conduce alla mèta dell'assestamento economico.
Per questa nuova e saggia via si è messo il Governo, H q uale non ammette ritorni o malsane mormorazioni al riguardo. Cittadini e Enti devono con lealtà seguido. l'agricoltura avrà sicura salvezza, ma è necessa rio aiutarla. Gli Enti di credito attrezzati o attrezzabili al credito agrario hanno il preciso dovere di sovvenire l'agricoltura in ·questo fra ngente.
11 capo del Governo ha in modo eJplicito queJie direJJive ed ha dichiarat o che attende da ogni Ente da l11i oggi chiamalo rm rapporlo menti/e, nel quale Ji e1ponga riò che viene fatto per il credit o agrario. Ha Joggiunlo che per quegli Enti che a/tendono dal Governo aù1ti !peciali, vi sarà quaJtto è indispensabile.
L'AMICIZIA FRA L'ITALIA E LO YEMEN*
Altezza Real e!
Io son.o veramente lieto d i ricevere qui a Roma Vostra Altezza Reale e il suo seguito e di potere esprimere p ersonalmen te i miei sentimenti di viva e sincera amicizia. L' incarico che è stato dato a Vostra Altezza Reale d al suo Augusto genitore è riuscito Oltremodo g radito al Governo italiano e io la prego di volere porgere al· g rande re dello Yemen i p iù calorosi" ringraziamenti del Governo e della nazione italiana anche perché Sua Maestà nell'affidare tale incarico a Vostra Altezza Reale, suo diletto figliuolo, non poteva scegliere migliore e più degno rappresentante.
• A Roma, a villa Torlonia, il 28 giugno 1927, alle 17.4:5, Mussolini u na missione yemenita. Al saluto rivoltogli da Sua Altezza Reale il principe Seif el blam Mohamed ben Yahia, figlio secondogenito del re d ello Yemen e capo della missione, il Presidente del Consiglio risponde cOn le parole qui riportate. (Da 11 Po· polo d'Italia, N. 1:5 3, 29 g iugno 1927, XlV).
Le cortesi e simpatiche parole che Vostra Altezza Reale ha voluto rivolgere a me, come capo del Governo italiano, per l'opera che ho svolto, che intendo fermamente continuare a svo lge re pel bene del mio paese e per la pace e la tranquillità del mondo, mi hanno . commosso. Sono stato particolarmente felice di udirlc, perché esse mi dimostrano che gli intendimenti cui si ispira e gli scopi che persegue il Governo italiano nella sua azione politica sono pienamente compresi ed apprezzati nel vostro paese e dalla profonda saggezza del suo Augusto sovrano.
La reciproca comprensione è la base più sicura dell'amicizia dei popoli; ed è essa che genera la fiducia indispensabile al rinsaldamento e allo sviluppo delle loro relazioni. In queste condizioni l'amicizia f ra i nostri .due paesi, forti della loro indipendenza e fieri delle g loriose antiche loro tradizioni, potrà portare un grande contribut9 al loro benessere ed al loro pacifico sviluppo, insieme a. quello di tutto il m ondo is [amico, cui J'ltalia è legata da tanti vincoli d ' interesse e di simpati a Le manifestazioni che hanno accolto in Italia la venuta di Vost ra Altezza Reale ed il suo seguito e che Ella s 'è compiaciUta di rilevare, sono la .conferma più evidente della cordialità esistente fra i nostri due Paesi, ed io spero che Vostra Altezza Reale vorrà rende rsi interprete presso Maestà ii· re dello Yemen dei sentimenti di. tutta la nazione italiana. Io prego specialmente Vostra Altezza Reale d i voler porgere al suo Augusto genitore l'espressione dd mio profondo ossequio e deJla mia sentita ammirazione per l'opera che Egli S\'olge per il bene del suo popolo con tanta chiaroveggenza di propositi, con tanta accortezza polit ica.. con tanta cura per il suo sempre maggior progresso. La felicità di Sua Maestà il g rande re dello Ycmcn, la prosperità del suo forte ed indipendente paese stanno profondamente a cuore d el Governo italiano, ed è mio intento di continuare amichevolmente a collaborare con la Maestà Sua a questo scopo, sicuro che alle nostre buone opere non potrà mancare l'aiuto della Divina Provv idenza.
PREFAZIONE A «IL GRAN CONSIGLIO
NEI PRIMI CINQUE ANNI DELL'ERA FASCISTA >>*
Prima di tracciare queste linee, ho voluto rileggere attentamente, pagina pagina, questo volume, che dev'essere considerato fo nd amentale per tutti coloro - fascisti, afascisti, studiosi in genere - i quaJi vogliono comprendere i motivi della rivoluzione fascista e segu irne lo svil.uppo metodico, progressivo durante questi primi cinque anni d i regtme. l 'elaborazione dei principi dello Stato fascista non è sta ta rapida né faà le. li fa scismo non aveva un programma bello e pre parato da at: · tuare. Se lo avesse avuto, a quest'ora il fascismo avrebbe segnato il suo fallimento completo. Niente di più ro vinoso dei partiti . che hanno ben sistemata la loro valigia dottrinaria e si illudono che vi possa star dentro la grande e mutevole realtà de lla vita. Più che un programma di frasi il P. N. F. aveva una volontà di azione. Inoltre il programma nelle sue linee. essenziali esiste va: si trattava di fa re riguadagnare all 'Italia tutto il tempo che essa aveva - politicamente cd economicamente - ·perduto. Basta leggere le decisioni del Gran Consiglio daJJa prima storica riunione del gennaio 1923 all'ultima non meno storica del 1° aprile 1927, per vedere come la dottri na fascista sia uscita g rado grado dal materiale storico vivente e come - invece di venir sigillata io. ponderosi· illeggibili volUmi - sia diventata immediatamente riforma concreta di istituti e di leggi, e quotidiana norma di vita.
• PAR"TITO NAZIQNI\LE F " SCJSTA - Il Gran Comiglio nei frt"imi cinq11e a>ml dell'era fascista - Libreria del littorio, Roma-Mila no, 1927.
La prima raccolta delle decisioni del Gran Consiglio si fe<:e «per materia 1> e non fu felice; l'attuale, invece, apparentemente cronolOgica nella sua disposizione, offre, meglio d ella precedente, Ja possibilità di riabbracciare la storia del fasdsmo diventato regime e di intenderne il carattere e l'importanza. Niente di più interessante dal punto di vista delia politica, e, oserei dire, niente di più d ram_matico, dal punt.o d i vista umano, di questa raccolta di ordini del giorno.
Dietro le parole sta la documen tazione ormai imperitura di u no sforzo sanguinoso e formidabile, teso alla demolizione del vecchio regime e alla creazione dell'ordine nuovo. Questi sono i veri e primi annali de l fascismo; questo volume bisogna attentamente, quotidianame nte: studiare e consultare per comprendere come è n"ata e perché si è affermata invincibile la rivoluzione delle camicie nere.
Questo spiega come la rivoluzione f ascista sia ancora g iovane e fr esca, dopo cinque anni, nonché dotata del dinamismo necessario per sviluppi ulteriori, mentre altre rivoluzioni, che pareva dovessero capovolgere l'universo, accusano segni manifesti di involuzione e di senil ità.
Tutte le grandi istituzioni del regime sono sorte dal Gran Consiglio. In primo luogo, la Miljzia. la creazione delia Milizia è il fatto fOndamentale, inesorabile, che poneva il Governo sopra un piano assolutamente diverso da tutti i pret:edenti e ne faceva un regime Il Pa rtito armato, conduce al regime totalitario. La notte del gennaio 1923, durante la quale fu creata la Milizia, segnò la condanna a morte d e l vecchio stato demo-liberale e cioè del suo gioco cost!tuzionale , che con· s isteva ne lla v icenda d ei partiti al Governo della naz ione. Da allora, il vecchio Stato non fece che attendere di essere sepolto; il che accadde, con tutti gli onori, il 3 genn'!-io 1925. "Lo Stato liberale era ammalato da almerio trent'anni, cioè dall'apparizione dei diversi SO· cialismi; la sua agonia è stata relativamente breve. Oggi nessuno se ne ricorda più straordinariamente lontano nello spazio e nel tempo.
Non v'è si può. dire - sessione del Gran Consiglio che non sia dedicata agli sviluppi, all'ordinamento, al perfezionamento della M.V.S.N. Ma quale progresso dalle prime legioni del 1923 scaturite dalle formazioni squadristiche del 1922, alle odierne -legioni - solide, quadrate - che assolvono, fra molti còmpiti delicatissimi, quello della pre-militare e della g uardia al confine! ·
Come sia stato innalzato pietra a pietra J' edificio gigantesco dello Stato fascista, balza, chiaro cd ammonitore, da queste pagine. Dopo il pilastro a ngolare della Milizia , ecco il P.N .F. oggetto delle assidue cw e da parte del G ran Consiglio. Gli ordi namenti del Partito variano, si modificano, si perfezionano per t rova re il loro assetto definitivo nelle no rme dettate da Augusto Turati nell'autunno del 1926, Gli alti Commissari politici scompaiono e i fiducia ri provinciali an· che. Alla elezione dei dir(genti dal basso, viene sostituita la scelta dall' alto. :E i l fas cismo che prova e riprova i suoi strumenti, secondo le leggi dell'esperienza, delle quali gli uomini saggi devono fare e san no fare tesoro. V'è una decisione del 13 ottobre 1923 che fissa - quattro anni in anticipo sulla circolare famosa del 6 gennaio 1927 - il posto ·dei prefetti nel regime fascista:
« Le fun zioni dei rappresentanti del Governo, i prefetti, e quelle dei rappresentan ti del P. N. F., sono nettamente distinte e differenziate. Il prefetto è solo resporuabile verso il Governo e de-ve perciò agire con assoluta liberlà. nei limiti segnati da lle leggi ».
Altro problema che il Gran Consiglio h a lentamente elaborato sino agli ·sviluppi g randiosi deJlo Stato corporativo, è il problema dei sindacati, dei loro rapporti, anche nei confronti dello Stato. C'è una anticipazione dello Stat'? corporativo in una dichiarazione del Gra n Consig lio del luglio 1924, nell.l quale si affermava la necessità di << elaborare quegli istituti mediante i quali la corporazione doveva essere riconosciuta giuridicamente e innalzata come una forza dello Stato» . . ·Due anni di tempo sono stati sufficenti per realizzare in pieno questo postulato.
Nella cronistoria del Gran Consiglio. a ltre pagine sono dedicate alle· decisioni che l'organo supremo della rivoluzione fascisti ha adottato, a volta a volta, nei riguardi di problemi minori, ma non importanti , come i Fasci all'Estero, la cooperazione, il movimento g iovanile, l'attiv ità parlamentare e: amminist rat iva, i rapporti coi mut ilati e i com· batte-nti, le vicende del seco ndo semestre del 192 4 e relativo Aventino .Vale la pena di rileggere oggi, ad eventi compiuti, le dichiarazioni d i Mussolini in data 22 lug lio 1924, e la sua polemica sulla « normalizza:. zione >), n onch é la certezza p rean nuflciata che l'antifascismo non sarebbe mai uscito dai· suoi ripari ca rtace i per attaccare sulle piazze il regime. Il secondo semestre del 1924 fu un periodo di difficoltà che non bisogna esagerare c che hanno saggiato in maniera b rilla nte la forza regime. Anche allora non mancava no gli stolti e i superficiali che profetizzavano il crollo del regime. Vecchio gioco, che si ripete monotono. Quando nell'estate d el 1926 Ja sterli na tOccò Ja quotazione di 154, , si disse che i giorni del regime erano contati. Le stesse sciocche profezie si f;;.nno , in ·taluni ambienti s tranieri, oggi che la sterl ina è a novanta. Intanto i giorni, uno dopo l'altro, formano già il rispettabile · totale di cinque anni, c attorno ai profet i di sventura cresce Ja fama della loro monumentale stupidità.
Un regime che i n cinque anni ha creato uno Stato, ed ha organiz. zato forze fo rmidabili a sua difesa, un regime che r accoglie milion i di aderenti quasi tutti giovani, i quali , nella loro enorme m aggioranza, sono stati sem pi:e solidamente nei ranghi pronti ad ogni appello, un r egime che ha compiuto opere e r isolto p roblemi ch e le popolazioni attendevano da secoli, un regime che vuole e sa durare, sfida impunemente il tempo e i suoi nemici di ogni luogo e di ogni stirpe.
Coloro che scorreranno questo libro troveranno i nomi di uomini che sono scomparsi, di altri pochi che sono passati al nemico. 1 loro nomi sono stati conservati per dimostrare che gli uomini sono o rma i trascu· rabili di fronte aJla maestà dell'oper a e per stabilire inoltre che la quasi totalità di coloro che . impegnarono le prime battaglie sono ci mast i fedelissimi nei ranghi e meritano perciò il titolo glorioso di <<veteran i)),
Questo il libro della f ede Tutti i fascisti e ·specialmente quelli che hanno nel regime funz ioni e responsabilità di comando, devono cons iderarlo come l'insuperabile viat ico deUa loro vita, come Ja bussola infallibilmente o rientatrice della loro a ttività. Grandi còmpiti attendono ancora il regime. Fortunatamente! Ma il passato, così come rivive in que· ste pagine, è certezza per il futuro.
Tutto il XX secolo in Italia non avrà a ltro nome che questo : fascismo!
MUSSOLINI .
Roma, 10 luglio 1927, anno V, E F.
ALL'ISTITUTO NAZIONALE PER L'ESPORTAZIONE *
Signori!
La mia presenza a questa cerimonia con la quale· rlstituto nazionale per l'esportazione il primo anniversario d ella sua fo ndazione, è ispirata da motivi molto semplici. In primo luogo, desid ero sottolineare J'importanza di questa manifestazione; Secondariamente, voglio cogliere l'occas ione per esprimere il mio giudizio sull'opera compiuta.
Dichiaro subito che _il-mio g iudizio è positivo. Voi ricordate 'com e e quando è sorto· questo Istituto. Ricordate anche i discorsi de lla cerimonia inaugurale, i l carattere che si volle imprimere all'Ist itu to, nonché le direttive ed i compiti. Ad un anno di distanza, si può con cogniz ione "di causa. L'Istituto naz ionale per l 'esportazione è stato efficente, cioè h a rispOsto alle esig enze d ell 'economia esportatr ice ita liana, e si è raziona lmente attrezzato per il futuro.
Ciò si deve a l suo presidente, dottor Pirelli, al quale rinnovo, in vostra presenza, l'elogio che g li ho tributato nella lettera con la quale ho accettato le s ue d imissioni seriamente motivate dalla nuova im p ortante carica che g li è stata assegnata nella Camera d i commercio internazionale.
Voglio richiamare _la vostra attenzione su talun-i aspetti dell 'opera dell' Istituto nazionale per l'esportazione, aspetti semplici e pieni di sig nificato politico, oltre che di intellig enza prat ica.
Presieduto da un grande industriale del no rd d 'I talia, l'Istituto nazionale per l'esportazione .si è d edicato particolarmente e con compe· tenza a llo sviluppo delle esportazioni ag ricole del M ezzogiorno d' Italia .
Mo ltissimo rimane da fare in questo terreno : si tratta di agg iu ngere alla grande materia p ri ma che non ci manca, il sole, l'altra materia prima, l'acqua, che non ci manca nemmeno, purché sia tesoreggiata, convogliata, impiegata con quella intelligente sagacia che non manca ai produttori agricoli itali ani.
Il dottor Pirelli vi ha g ià detto, nel suo interessante rapporto, quello che si è fatto e quello che si è ottenuto. Uno strumento efficace p er pro· muo\•erc, organizzare, coordinare, moralizzare l'esportazione .italiana, si è certamente rivelato questo Istituto naz ionale. per l'esportazione in un anno appena di attività.
"' A Roma, nella sede de ll' Is tituto nuionale per l'esportazione, la mattina del 15 luglio 19 27, Mussolini presenzia la riunione del Consiglio del l'Istituto tenutasi per la rkorre o.za del primo a'nnuale della lond.12ione d ell'Istituto stesso. In tale occasione, dopo la r elazion e dd dottor Alberto }'irelli, presidente del· l'Istituto, il Presiden te del Consig lio pronuncia il d iscorso q ui riportalo. (Da TI PfJpo/() d' ltalia, N. 168, 16 luglio 1927, XIV) .
Naturalmente, malgrado il.cambio della presidenza, il carattere dell'Istituto nazionale per l'esportazione sarà rispettato; l'Istituto nazionile per l'esportazione deve restare e resterà un organismo agile, snello, pronto, col minimo possibile di bardature burocratiche, un organo di piena fiducia degli esportatori italiani.
Istituzioni del genere esistono negli Stati esteri da decine di an ni Anche qui siamo giunti in, ritardo. Ma la volontà di tùt ti ed il clima sociale creato dal reg ime fascista,, permettono di riguad agna re in _ breve il tempo perduto. 11 significato d ella cerimonia odierna è jn questo si· curo auspicio. (Le parole· del capo del Govtrno JHJ(i/ano .una caloro sa e gmerale manifnttrzione).
PER L' ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA*
Signori!
Ho voluto che fosse ricordato con una certa sol ennità il primo annuale della creazione dell"Jstituto centrale di statistica, perché sono sempre. più convinto della bontà, dell 'utilità, dell' indispensabilità dell' Istituto stesso, Fra poco il vostro presidente vi riferirà ampiamente sul lavoro compiuto in questo b reve periodo di tempo. La mole di questo lavoro è già imponente. Si trattava, in primo luogo, di recuperare il tempo perduto, dì ag giornitre tutte le di sistemare il funz ionamento interno dell' Istituto.
Ad un anno di distanza ci si può domandare se l'Istituto è « sen· tito» dai cittadini, se , insomma, è presente nella v ita d ella nazione . A questa domanda ri spondo in senso affermativo.
L'JstitutO ormai è entrato di p ie no diritto, non solo t ra le- org a nizzaz ioni ed enti ufficia li dello Stato, ma anche nella coscienza del pubblico. AsSistiamo ad un forte movimento d'interesse per le .ricerche statistiche, per tutto quanto ia statistica può offrire alle ulteriori elaborazioni degli studiosi ed alle applicazioni dei pratici. Nelle grandi società moderne non si può governa re senza l'ausilio della statistica né un'impresa privata, né lo Stato. Le cifre indicano la consistenza, l'am. piezza, H carattere di un fenomeno, e quin.di permettono di comprendecJo' e di fronteggiarlo.
• A Roma, nella sede dell'Istituto centrale di statistica, il pomeriggio del U lug lio 1927, Mussolini presenzia la r iunione del Consiglio superiore di sta· t.istica tenutasi per la ricorrenza del primo annua le della fondazione dell"btituto stesso. In tal e occasione, il Presidente del Con siglio pronuncia il discorso q ui ri portato. (Da 11 Popolo d'Itali4, N. 168, 16 lug li o 1927, XIV).
Vi sono delle cifre che parlano un linguaggio drammatico, che susCitano·ansietà od accendono le speranze. :e necessa rio però che la statistica raggiunga H massimo della esattezza. La statistica non è pessimista, né ottimista. Non può servire a tesi preconcette. Il suo segno deve essere qUello della piena verità, piacevole o spiacevole che sia. Solo a tal patto la statistica può avere l'alta funzione educativa e moralìzza· trice· per i singoli e per i popoli. .
Voglio manifestare al vostro presidente il mio compiacimento per quanto ha fatto e per quacto .si propone di fare. Tale compiacimento estendo a voi t utti, che volonterosamente ed intelligentemente collaborate con .lui. Il periodo dell'inizio, che è, in ogni intrapresa, particolarmente delicato e laborioso, . è finito. Ormai Ia strada è sgombra per i l pi ù fecondo e vasto lavoro di (li diicono del capo del Governo è sldlo (Jpp laudùiuim o)
225• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEl MINISTRI*
JJ capo del Governo, mini stro per gli Affari Esteri, ba fall o al Consiglio la segue111e relazimze:
Dall'ultima riunione del Consiglio dei miniStri ad oggi, non ci sono stati, nella. politica internazionale, avvenimenti degni di particolare rilievo, iOteressanti direttamente l'Italia.
Il più importante avveniinento è stata la soppressione de lle relazioni diplomatiche tra Belgrado c Tira na; nube che "l' azione delle grand i potenze ha fatto felicemente e rapidamente dileguare dall'oriz.zonte balca· nico. La liquidazione dell'incidente Giurascovich, liquidazione alla quale l' Italia ha contribuito con un'azione emi[len temente sedativa e pacificatrice, ha dimostrato che, ove le quattro potenze occidentali abbiano su una determinata q uestione un punto di vista comune, n iente può ·compromettere la pace europea. ·
Altro avvenimento nel quale l'Italia non entrava, ma che, tuttavia, hl dato luogo ad una delle solite stolte campagne contro il regime fascista, è stata la rivolta socialdemobolscevica di ,Vienna.
• Il 28 lug lio 1927, alla vigilia dd suo q ua.rantaqualtrrsimo C!)mpleanno, Mussolini era partito alla volta di Carpena per salutare la famiglia. Jl 30 luglio, alle 16, era rientrato in . treno 3: Roma. Il 1° agosto (ore 10·13.15), presiede la riunione d el Consiglio dei ministri della quale è qui riportato il resoconto. (Da Il Popolo d'I rafia, _Nn 18 1, 182, 31 lugli o, 2 agost o 1927, XIV).
Le voci corse in quei giorrl i circa l'atteggiamento dell'Italia e ra no così assurdamente tendenziose, che non ci fu ncinmeno bisogno di apporvi formali smentite.
Il Governo fascista non ha mai pensato di intervenire negli affari interni della Repubbl ica austriaca. Il ministro italiano ·a Vienna non ha mai fatto «passi )) di nessuna specie; non ci furono mai concentrament i di truppe al confine con l'Austria.
Sin dalle prime notizie, mi parve c hia ro che la rivolta s i sarebbe esaurita in se stessa, in uno steri le massacro, senza sviluppi politici costit uzionali. La ri volta di Vienna h a posto di nuovo sul tappeto della _ d iscussione internazionale il problema d ella esistenza dell'Austria come Stato indipende nte.
Si sono riaffacciate 1e' vecch ie tesi della « Confederazione danubiaqa » e quella dell'unione con la G ermania. t evidente che nessuna delle due so luzion i è conciliabile co l rispetto dei trattati di pace esistenti ed è soprattutto chiaro che l'uni one dell' Austria con la Germania cambierebbe p rofondamente la carta politica d ell' Europa così come fu determinata d ai trattati di pace di Versaglia e di San Germano. L'Ital ia non mod ifica qWndi il suo atteggiamento, ispirato da cagioni d 'ord ine generale e particolare. ·· '
Un altro aVvenimento che l'opinione pubblica mondiale segue con ''Ìvo interesse è la conferenza a tre sulla limitazione degli armame nti nav-.li, che si sVolge, con varie alternative, a Ginevra. L'Italia ha man· dato due tecnici per seguire le fasi della conf erenza stessa.
Non ho bisogno di sottolineare il significato politico e morale d ella rece nte v isita delia missione yemenita e della visita di Sua M aestà Fuad, re dell'Egitto, che giungerà domani a Roma. Questa visita è destinata a rafforzare i molti vincoli spirituali e commerciali che legano l'Ital ia all' Egitto.
Il capo_ del Governo, minist.ro dell' Interno, ha poi esposto quanto ug11e:
Nel tempo trascorso dall'u ltimo Consiglio dei ministri, la situazione interna è stata pe rfet tamente tranquilla. L' inevitabile disag io ch e q u alsiasi soluzione d el problema monetario comporta, come la storia con· temporanea di tutti i paesi ci insegna, non ha dato ,motivo alcuno a turbamenti , anch e lievi, dell'ordine pubblico.
Il Partito ha dato e dà il suo contributo prezioso per la battag lia economica
Si può dire che queste ultime settimane sono state riempite d allo sforzo fatto per adeguare l'economia a lla raggiunta stabilità dd cam· bio su quota novanti. Questa operazione è stata particolarmente laboriosa· per quarito concerne le pigioni. Ci sono stati, a tutto il 30 lug lio, 178.811 ricorsi, cosl ripartiti in ordine decrescente per provincia : Milano, 28.070 ; N apoli, 16.162; Torino, 15.908; Foggia, 9.072; Roma, 7.609; Genova, 5 709 ; Palermo, 5.201; Catania, 5.040; Bologna, 4.377; Cremona, 4.201; Bari , 3.976; Firenze, 3.944; Brescia, 3.815; Alessandria, 3.143; Mantova, 2.807; Girgenti, 2.733; Salerno, 2.175; Bergamo, 2.027; Novara, 1.976; Taranto, 1.958; Pavia, 1.9H ; Sassa ri , 1.897; Ferrara, 1.790; Piacenza, 1.753; Cuneo, 1.705; Siracusa, 1.683; Modena, 1.625; Reggio E. , 1.054; Caltanissetta, 1.561; Varese, 1.4 00; Trapani, 1. 373; Verona, 1.363 ; Vercelli, 1.338; Ravenna, 1:332 ; Parma, 1.240; Spezia, 1.030; Padova, 968; Rovig o, 9 66 ; Catanzaro, 9 52; Vi949 ; Cagliari, 922; Venezia, 892; Imperia, 850; Trieste, 8 50; Lecce, 69 5; Fiume, 596; T ern i, 593; Chieti, 592; Campobasso, 583; Savona, 576; Ancona, ' 544; Potenza, 535; Lucca, 507; Macerata, 506; Treviso, 469; Trento, 457; Forlì, 4 56; Pisa, 45 0 ; Perugia, 4 25; Brindis i, 4 1 5; Como, 4 II; Pescara, 356; Frosinone, 343 ; Li vo cno, 336; Siena, 301; Udine, 296; Grosseto,. 226; Cosenza, 270; Aosta, 263; Gorizia, 246; Pesam, i30; Pistoia, 211; Bo lzano, 189; Ascoli, 188; Rieti, 176; Ragusa, 169; · Massa, 144; Enna, 141 ; Arezzo, 137; T eramo, 115; Reggio Ca labria, 95; Matera, 76; Belluno, . 53; Nuoro, 33 ; Sond rio, 32; Pola, 23; Zara, 4. l a cifra non è eccessiva quando si pensi che gli ·inquili ni in ltalia sono parecchi milioni e che i due terzi dei ricors i si sono avuti nelle sei o sette città che hanno una popolazione supe riore ai ci nquantamila abitanti. la trattazione dei ricorsi si è svolta dovunque senza incidenti, nella calma più assoluta. I pretori hanno. agito con ra p idità ed equità veramente romana. Ragione" per cui ho voluto che, attraverso il Guardasigi1li, g iungesse loro il mio compiacimento ed il mio elogio.
Dopo cinque anni d i libertà assoluta, che aveva giovato soltanto ad aumentare, talora vertiginosamente, i canoni di locaz io ne, le riduzioni sono state notevoli, variando da un minimo del dieci ad u n massimo del settanta per cento, ed hanno veramente alleggerito la popolazione e riportato l'eq uilibrio nel bilancio domestico in milioni di famig lie.
Molti proprietari d i case, _specialmente .g randi, hanno applicato s pon· taneamente la legge; ·taluni proprietari di case che tentavano eludere" la legge ·o si so no espressi in termini ingiuriosi verso il regime , sono stati considerati come irriducibili antifascisti, insofferenti di ogni d isci· plina e solidarietà nazionale .e quindi avviati alle isole. Come tutte le leggi del regime fasci sta, anche questa sarà integralmente, rigorosa· mente àpplicata Entro agosto, tutti i rico rsi sa ranno esau riti Questi mesi di disag io. economico, che non è soltan'to italiano, ma mondiale, sono stati pre testo per una delle tante speculazioni_ internazionali antifasciste a base di invenzioni e di menzogne; ma la verità sOlare è che ri talia è oggi il paese più calmo e più ordi nato del mondo e quindi in grado di superare, meglio di qualsiasi altro popolo, le difficoltà inerenti alla soluzione dd problema monetario.
Il m inistro delle Fù;anze confermd al Consiglio dei ministri i primi rimi/ati del bilancio 1926-'27, - già ·reJÌ noti al pubblico.
Le rimltanze della gestione J.el bilancio dell'erercizio 1926-'27 sono particolarmente ;igniftcative, inquanloché tale gestione si è ;volla in rondizioni partico/armenle difficili e che mezzi co;picui JonO occoni per affrontare la riJoluzione di fonda mentali problemi della pubblica finanza. .
Il gellito d elle entrate ha ugnato Jlllle previsioni inizi11li un i ncre· . mento di 2.794 milioni. ·
Quttnto alla 1pesa, la prevh ione di 18.353 m il ioni è -stata, nel corso dell'esercizio, au m e.nlaltl di 2 .694 milioni, (Ili Ii contrappon· gono economie per 115 milioni, donde il t otale di 20.932 milioni.
A costituire l'aumento della spna concorrono le assegnazioni 1peciali per la riduzione della circolazione bancaria per conto dello Stato per cinquecento milioni di lire, gli int ereu i IUl Prntit o del l.ittorio, e le 1pese per coJiruzioni fùroviarie, che, pegli esercizi precedenti, costi· 111ivano una distinta categoria.
' L'a vanzo complessivo è di lire 405 milio nii il d ebito pubblico è diminttto, durante l'esercizio 1926' -27, da milioni 91.309 a milioni 90.38/. La diminuzione è dunque di 928 milioni, JenuJo conto delle nuove JOI · toscrizioni al Prestito del Li/forio e delle conversioni dei Buoni del Tnoro La _ circolazione complnsi va bancaria e dello Stato è scesa da 20.442 -milioni al 30 giugno 1926 a 18.965 milioni al 30 giugno 1927, con Jma deflazione assoluta di l .477 milioni ( +)
226• RIUN IONE
- DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
Su propoiia ·del capo del Go vemo, il Consiglio ha, fra l'a/J ro, approvato:
I. - Uno schema di pro vvedimento che concede all'IJtilu/o renlrale di J/atislica l'eunzione dalle /asse postali.
2 - U no Jehtnza di provvedimentO per ·il ctmferimen_lo al pre-
• Tenutasi il 4 agosto 1927 (ore l D·H.D). (Da Ii Popolo N 185 , 5 1927, XIV) sidente dell'Opera nazionale balilla delle funzioni del Consiglio centrale e della Giu1rta uecutiva dell'Ent e.
.
3. - Uno 'JCI:u ma di per la conctuioite di eun· zioni fiscali e tributarie all' Opera nazionale dopolavoro e a/J!Opera ndzionale balilla.
4. - Un o sch ema di regio decreto legge relativo all' eJ/emione delle disposizioni della 24 dicembre 1925, numero 2275 , ai · cittadini che per tln fine nazionale, in territorio eJtero, subiJcono lesioni o la morte. Il provvedimento, ispirato allo scopo di aniCurare la protez ione della pat ria a quanti in terra straniera, operando per la causa nazionale, siano ca4uti o cadano villime dell' odio fazios o, ha l ' effetto di estendere, senza limite di tempo, il provv ed!mmto di f avore stabilito caduti ed i mutilati della rivoluzione fascista a.i cittadini i quali, a decorrere dal 23 luglio 1919, ttbbiano all' est ero, in ouasione di conftilli o d i aggreiiioni, agendo immediaJamente o mediatamenle per u n fine. nazionale, rip ortato un dann o nel corpo o nella salute, da mi sia deriva/d perdita o mmomazion e d ella capacità la vorativa, ed aJ/e loro famiglie, quando n e sia derivata la mort e.
All'uopo si stabilùce che la domanda per la liquidazione d elle pen· sioni o degli asJegni privilegiati debba euere presentata al Como/alo italiano più vicino entro due anni dai giorno dell'e vento; e, per i fatJi accaduti anteriormnlte alla pubblicazione del decretO ora appro vato, entro un anno dalla data d i pubblicazione.
5. - Uno schema di regio decreto legge l'ordina· mento dell'Auociazione della Croce rmsa italiana. lA vigeqt e zione di della Auoriazione pitì non rispondeva alle esigenze de i nuovi t empi e d ella au mentata sfera di azione d ell'Ent e. Con il provvedimento ttpprovato, sono stati specificati e ri ordùtttti i com pil i deii'A JJociazion e, estend endo la 111a attività, Ì11 t empo di paCe, a tull e quelle opere d i proftlaJ.Ii nel campo d elle malattie inf etli ve, di aJSislenza sanitaria e di edl!·cazione igienica a f avore delle · popolazioni più bisognose . In relazione a questo ,ruovo compi to, è stata affidata al ministero deJ/' Inler;zo, oltreché a quello della Guerra, la vigilanza su/J'Auooiazione. Si è quindi provveduto al riordinammto degli' organi costitutivi dell'Ent e ·in maniera pitì pratica, dando tm assetto periferico per provincia; e sono stati resi pitì agili gli organi direttivi centrali e periferici, so pprimendo le aJJemh/ee, e sostituendo al Jistema elettoraliJtico delle carich e i l criterio dellt:t n omina con d ecreto rettie dei dirigenti locali. Il pro vvedimento ri· ;olve poi la questione relttliva al f Organizrazione del personale sia per le opere del le'mpo di pace, sia per quelle relative al tempo d i guerra e precisa l'azione del/d Croce rossa giovanile. Lo schema arcorda all'A I· sociazione l e opportune concessioni governative che le p ouano comen· il diJimpegno delle me importami funzioni paras/ata/i e JOciali. Col nuovo ordinamento, la Croce rOJJn italiana potrà assolvere, in nn campo più vasto e con maggiore efficacia, il suo compito umanitario e contribuire a preparare generazioni sempre più sane e più forti. ·
Sempre srt proposta del capo del Governo, ministro degli E1t eri, il Consiglio dei ministri ha, fra l'altro, approvato: i.- Uno Jchema di regio decreto legge relativo a/J!euruzione dell'accordo addizionale alla convenzione itala-ungherese, stipuldta in BudapeJI il 27 marzo 1924, per il con.roNdamento dei tagliandi scaduti e dei titoli sorteggiati del debito pubblico ungherese prebel/ico, collocato in lialia, firmato in Bttdapesl fra l'Italia e l'Ungheria il 1.5 marzo 1927
2 . - - Uno Jchema di regio decreto relativo all'approvazione: a) dellf!l convenzione i nternazionale frtt l'Italia e alJri S tati per stazzttlllra dei battelli della navigazione interna, firmata a Parigi il 27 novembre 1925 e mo anneJJo,· ' b) del relativo protocollo di firma,' c) dello Jcambio di nole per il tramite del ugretario generale della Società d elle nazioni per la modi{ita dell'articolo 7 della convmzione medeJima,' d) del cerJificato di Jttlzza 11el 'modello rùultanle dal documm to C.C.T., numero 1, e C.M.U., numero 4, cormmicato dal Jegretario generale della Società delle nazioni.
3. - Uno ubema di regio decreto relativo all'eucuzione dell'accordo telegrafico fra l'Italia e la Francia, firmato a Roma il 20 gennaio 1927 ed a Parigi il 22 febbraio 192i
4 . - Uno Jchema di regio detreto relativo alla conceJJione della d uorazio11e della Stella al merito d el lttvoro a favore dei lavorato ri italiani reJidenti all' eJtero . ù norme oggi in vigore circa la della SteJ/a al merito del lavoro rùer vano il conferimento di eJJa Joltanto ai citlatlini italiani che riJiedono e lavorino nel R egno e nelle Colonie, eJCiudendo quindi tuJJe le imponenti maue di lavo ratori che Ji trovtlno oltre i confini della ptltritt, pur COJÌ meritevoli di eJJere uguite e confor/tl/e nella loro opera dal Governo del loro paese.. Lo JChema di regio decreto ora deliberttto iutende eliminare tale diverJità di tra/lamento, eJtendendo anche ai lavoratori italiani alJ'eJtero /t1 sibilità dì eJJere con la Stella d! merito del lavoro.
A ncora 111 propoJta del capo del Go verno, miniJtro dell'Interno, JOno Jlt1ti deliberati, fra l'altro, dal Comiglio dei miniJtri:
1. - Uno Jchemtl di regio decreto pet del regolamento di eucuzione del regio decreto legge 15 aprile 1926, numero 765, Jttlle Jlazioni di cura, Joggiorno e turismo. Ai fini dell'applicazione del predetto regio decreto legge, era neceuttrio disciplinare la COJ/ilu- zione ed il funzionamento degli organiJmi completamenJe n11ovi ivi pre· visti ed imprimere all' ordinamento dei servizi un indirizzo sicuro, chiaro e pratico, comono allo Jfirit o della legge. A ciò è stato provveduto d eter· minAndo i compiti dei comitati locali per l'amfninùtrazione delle !/azio ni di cura e del!ando norme per la loro azione, in relazione parlicolmmente al fine di prom ffo vere i l concorso dei forestieri.
2. - Uno schema di provvedimento concernente la designflzi one dei rappresentanti dci sanitari da parte dell'Associazione sindacale n el Consiglio superiore di sanità e nei Consigli provinciali di sanità Lo schema JtabiliJce cbe i rappreientanti, come membri di dirillo, d ei medici chirurgi, dei veterinari e dei farmacisti nel Consiglio Juperiore di uwitJ, debbano eJJere designati ri!pettivamente dal Direttorio dei Jindacati IMzionali jaJciJti e d ai Direttorio dei sindacati provinciali jauùti, e che tali designazioni debbano euerc> ratificate dal mùtistefo d elle Corpora· z ioni.
3 . - Uno schema di regio decreto legge rel ativo ai servizio di polizia di fron tiera. Lo Jrhema detta no rme per il reclutamento dei mi/ili della M.V.S. N ., nonché dei vicecapùquadra, e dei capùquadra d ella M.V.S.N. in servizio di polizia d i frontiera ..All'uopo stabilùce le COlidizioni ed i requisiti per l'arruolamento e per la ferma e rafferma d ei militi e dei graduati. E altresì istituito, presso i reparti adibiti al "{Jredetlo Jervizio, il grado di vicecaposquadra. ( +)
Dal capo · del Go verno, ministro della Guerra, vengono, fra l'alt ro, JottoposJi al . Comiglio dei ministri: l. - Uno sch ema di regio decreto legge per la conuJsioue di 11n assegno straordinario vitalizio alla signorina M aria Co rJi , orftma del generale Carlo CorJi.
2. - Uno Jcbema di regio decreto l egge per la conussione di un aiSegno Jtrao rdinario vitalizio alle signorine Bimua e Ida Pri11era11Ì, orfane del generale Prinermii.
3. - Uno JChema di regio decreto l egge col quale si provvede a rendere poSJibile la chiamata alle armi degli arruo lati degli mmi in mi compiono il ven/tmesimo anno deli'età loro.
4. - Uno schema di regio decreto che approva il teJt o u nico della legge sul reclutamento del regio Esercito. ·
.5. - Uno Jchema. di regio decreto legge che ap pro va il rego lamento per l 'esec11zione del testo unico delle leggi mJJa requiJizione dei quadrJJpedi e veicoli per i l regio Eurcito e la regia M arina.
6. - Uno schema di provvc>Jimento ronlenenJt> varianti alla legge
11 marzo 1926, numero 396, u(JI1ordi?lam ento det regio Eu rrilo.
7..- Uno JChema d i regio decret o legge CO I1CernenJe l a· sistema· zione definitiva dei çimiteri militari Allo scopo di onorare deguamente i militari italiani morti ne/t'u ltima guerra mondiale dal 24 m agg io 191 5. al 3 1 1920, Ji Jt abi lisce che le lo ro Jalme Jaranno conserval e, i n perpetuo, n ei cimiteri e negli ouari. A l definiiÌt/Q asJeJlo delle tomb e, mediante completa sistemazione d ei cimiteri di guerra Jituati nel Regno ed all'utero, ed .relativi servizi, pro vved erà uno speciale commissario, che sarà auùtito da' una commissione comultiva, coJtit uita di rappre· sentant{della Presidenza dei C omiglio d ei ministri e del minist ero d e/l 'lnlemo, dei ministeri degli Affari E1te ri, della G11erra e delle Fi nanze, nonché di un rappresentante da d e1ig nan i d'accordo per le Auociazioni d ei combattenti, dei mutilati ed invalidi di grterra e d elle famiglie dei caduri in guerra. 11 in facollà d el com missario, sentita la commùsi01ze consultiva, di abolire i cimiteri di g u erra o reparti cbe, per la loro ubi_ razion e, per ragioni tecnich e o per altri motivi, non offrono la pouibilità di 111;0 stabile auetto. l resti m ortali esistenti tui cimiteri soppressi saranno raccolt i in cimiteri viciniori, o in. appositi ossari, costrUiti o d a costmirsi in località opportuna m en te prescelle. Per le Jtdme dei m ilita t i apfartenenti ag li eserciti alleali ed ex-nemici, sarà provveduto in C01l· formità delle disposizio ni -dei Jrattati di pace. I upolcri di ·guerra (cim iIeri, t·eparti inte,rni od anneiii ai cimit eri, ossari) deftniti'llamenl e siste· mati saYttmzo dati in comegna tti comun i nel cui territorio si trovano, con obblig o di mal1fmerli e custod irli i n perpetuo, medùmtt corresp onsione dtt parte dello Stato di adeguati contributi. Eguali obblighi e _ condizioni sono stabili/e tti comuni per le sepolture militari esistenti nei cim iteri civili nel territorio del R eg no.
Su pro posta del capo del Governo, m inistro della Marina, il Consiglio ha, fra l'altro, approvato:
1. - Uno schema di regio decret o legg e che apporta varianti · ed aggiunte al reg olamento p er l e navi-Iru ola marinaretti. Con il pro v vedimenl o deliberato, si apportano lievi modi fi ch e alta com posizion e del C omigli o di ammhzh t razione e si precisano le att.ribuz ìoni d ella Giunta esecuti va.
2. - U no sch ema di regio decreto concernenl e m odificazioni agli articoli 8 e 9 della legge sull'ordinam ento della regia Marina. C on dello provvedimento, vengono semplificat e le prati che amminist rative p er la del quadro del regio JM viglio di na vi non pitì. elftcenti. ( +) *
• Nell a 227'" riunione, tenutasi il :5 agosto 1927 (ore l0-13·30), il Consig lio dei ministri adotterà «notevoli provvedimenti» (Da Il Pop olo d'!Jalia, N 186, 6 agosto 19 27, XIV)
Motivi
SENZA COLPO FERIRE...
Un'agenzia economica ch e si pubblica nella capitale, dà. notizie dei come la Snia, la forte Società torinese, abbia guadagnata, in segu ito alla rivalutazione della lira, nella sola impostazione del suo bilancio, la rispettabile cifra di oltre ventun milioni. Ecco come l'agenzia spiega l'improvvisa fortuna:
« N e l bilancio al 31 dicembre 1926, la Snia porta al passivo il debito d i 1.400.000 sterline per lire 151.102.000 e cioè al cambio di 107. Oggi col cambio a 89,25 questo debito non è più che di 124 .950.000 .. la rivalutazione delta lira ha portato a questa Società un beneficio d i lire 21.152.000 >>.
Non basta .- Sappiamo d'una Società elett rica, ch e, a pochi mesi da ll a cont rattazione di un mutuo americano, hl guadagnato la rispettabile cifra di una trentina di milioni.
Come si spiega? Con una rag ione semplicissima. L'America presta all'Unione esercizi elettrici sei milioni di dollari, che, al cambio di venticinque· lire per dollaro, importano la cospicua cifra di ital iane lire centocinquanta mi lioni. Oggi la ditta rimborsa i dollari col caffi bio a 18,80, e guadagna la ingente cifra di oltre trenta milioni.
«Bella fortuna! >>, abbiamo detto agli interessati.
Non si tratta di fortuna, ma d'un premio dovuto al fatto d'aver noi fermamente c reduto nel miglioramento della lira. Senza tante alchimie, abbiamo chiesto agli americani dei dolla ri ; abbiamo messo come co ndi. zione di rimborsare dolla ri. La lita doveva certamente r ivalutarsi ed i l nostro interesse era evidente
Dunque non fortuna, ma premio....
Da li Popolo d'ltal ùr, N 190, 10 agosto 1927, XIV ( r)
IL FASCISMO E IL LAVORO*
Signore! Signori!
Ho voluto personalmente alla seduta di chiusura del vostro cqngresso per sottolineare l'importanza dei suoi lavori che ho attentamente seguiti.
• Il 21 agosto 1927, Mussolini era partito alla volta di Carpena per sa!u tare_ la famiglia La sera del 22 agosto, a Porto Corsini, si era imbarcato sulla regia nave Giuliana diretto a Venezia. La mattina del 23 agosto, la regia nave Gi11liana si era ormeggiata' a San Nicolò di Lido. Il 24 ag osto, alle la reg ia nave
L'imponente numero di d elegati qui giunti da quaranta nazioni dd . mondo, la varietà dei temi p roposti all'esame, le decisioni votate clima· strano che il terzo congresso internazionale per l'organizzazione ·scie n· tifica del lavoro è pienamente r iu scito .
D i ·ciò sono particolarmente lieto e come capo del Governo e come italiano.
In altra occasione, io ho posto in rilievo ,l'enorme presa dalla scienza in tutte le manifestazioni della vita moderna individuale e collettiva. Le applicazioni prat iche della scienza diventano ormai in· numerevoli in ogni campo, accompagnano l'uomo moderno in og ni istante della sua attività e n e moltiplica no le energie.
Niente di più razionale e di più necessario dell' applicazione siste- · matica al lavoro umano dei ritrovati d ella scienza Si tratta di appl icare tutto ciò che la scien za cons iglia in fatto di ig iene, di abilità professio· nale, di rendimento del lavoro, d'impiego delle ore d i riposo.
Nella s ituazione attuale del mondo, s i t ratta di aumentare la p roduzione dei beni necessari agli uomini, di inna lzare il livello di vita d elle classi più umili. Qui la scienza può dire la sua parola e offrirei i suo i strumenti di ricerca e di p otenza.
Jl Governo fascista e le classi p roduttive italiane, nel campo del capitale, delJa del lavoro, terranno conto dei risultati del vostro congresso.
Giuliana aveva proseguito alla volta d i Trieste, giungend ovi nel pomeriggio. [l agosto, alle 8, Mussolini «ha lasciato la regia nave Giuliana p er recarsi a visita re la più g rande e veloce m01onave dd mondo, la Saturnia, che t rovasi nell'ultimo periodo di allestimento in uno dei bacini del porto». Lasciata la Saturnia , il Presiden te del Consiglio salito in automobile accompagnato da S E. Si rianni, da S. E. Cavallero, da S. E. il generale GrazioU e si reca to ad assistere ad una fase delle esercitaz io ni militari che ha nno luogo in provincia <li Udine. Il capo del Governo è tornato s ulla Giul!ana a lle ore 17 ». Il 26 agosto, alle 8 , .Mussolini aveva lasciat o Trieste in auto diretto a Gorizia, per assistere, nei pressi ddla città, «all'ultima fase de lle esercitazioni mi litari. Il capo dd Governo, sotto una pioggia dirotta, durata alcune o re, ha seguito i movimenti delle truppe _e si è trattenuto sul posto fino alla conclusione della manovra. li primo ministro si è q u indi recato a visi tare il cimitero militare di Red ipug lia e vi ha deposto una corona di fiori». Il 27 agosto, alle 9, Mussolini era giu nto •li campo d' aviazione di Mern"a, dove aveva passato in rivista le truppe che avevano ·partecipato alle esercitazioni. A lle l 2, aveva lasciato il campo d'aviazione di Merna . Jl 28 agosto, alle 2 1, era. rientrato in treno a Roma. la mattina dell'8 settembre, in Campidoglio, massima d i pa lazzo sena torio, presenzia la seJuta <li chiusura del t erzo cong resso internazionale per l'organizzazione scien· ti fica del lavoro,. inaugumtosi i l" 5 settembre 1927 In tale occasione, preceduto <la vari oratori, il Presiden te del Consiglio pronuncia il discorso qui riportato. t:a prima parte di questo discorso fu pronunciata successivamente in froncese, i n inglese, in tedesco. (Da // Popolo d'!Jrrlia, Nn. 20 1, 202, 203, 204, 205, 206, 24, n , 26, 27, 28, 30 agosto, 9 settembi-e 1927, XIV).
Quando rientrerete. nei vostri paesi, vi prego di dire che avete visto un' Italia laboriosa e ordinata che lavora per la sua resurrezione economica, per il progresso dell'umanità e per la pace delle nazioni. Vi ringrazio e vi prego di accogliere il mio cordiale e deferente saluto.
Così S. E. Mussolini ha poi proJeguito in it.:<liano:
Ho parlato nelle lingue principali del congresso. Voglio essere gentile con voi nel non infl.iggervi un quarto, sia pur breve discorso, N on vi ripeterò che questo teno congresso per l'organizzazione scientific a del lavoro è pienamente riuscito.
Dirò soltanto che io sono un pioniere in questa materia Di fa tti, ho cercato di appl icare in tutti i rami dell'amministrazione d ello Stato i metodi del lavoro scientifico; precisamente: unità di comando e di direzione, di vieto d ella dispersione degli sforzi e d elle energ ie.
L'uomo è un essere limitato. Diceva Ernesto Re nan che Ja natura può permettersi il lusso di compiere degli errori perché ha lo spazio ed il tempo per sé, quindi vi può riparare. L'uomo, essendo un essere: limitato _ nello spazio e nel tempo, non può pcrmettersi il lusso di commettere degli errori, soprattutto a ripetizione_. (Appla!m). Deve seguire nel suo lavoro d ei criteri rigidamente scientifici e razionali.
Vi dicevo che questo congresso è stato importante, ma credo cl"te sarà soprattutto più importante il dopo congresso, cioè le visite che i nostri ospiti stranieri faranno in diverse regioni d'Jtalia.
In queste regioni i nostri gentili ospiti stranieri potranno constatare lo sforzo di questa Italia che è ancora così poco conosciuta nel mondo.
E probabile che mohi luoghi comuni do vranno essere riveduti, corretti e probabilmente cestinati. (Applatm). Poiché, accanto a ll' Italia antica ed alla Roma per tre millenni antica, della quale siamo fie rissimi, c'è l'Italia moderna, l'Italia delJ'agricoltura, l'Italia dell'industria, l'Italia dei cantieri navali
Malgrado le d ifficoltà., siamo ai primi posti per quel che concerne l'industria e voglio aggiungere che, malgrado i tempi difficili, non sol· tanto per noi ma per tutto il mondo, abbiamo la sicura certezza che la crisi sarà brillantemente superata, poiché l'Italia di oggi è un'Italia che accanto ai fattori obbligati della vita ne aggiun'ge un alt ro : la volontà cosciente dell'uomo. (!.A fine del discorso di S. E. Musso lini è slaht auo/Ja da una fervida ovazione, durata fin qu«ndo egli, oJsequiato dalle autorità, si è allontanato dalla sala).