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DAL DISCORSO DELL'ASCENSIONE AGLI ÀCCORDI DEL LATERANO 245
li Consiglio ha anche approvato, su proposttt del capo del Governo, miniJtro del/a Guerra, uno schema di provvedimento conarJiente la carriera degli ufficiali inferiori di fanteria e cava//eria e degli u fficiali del corpo veterinario militare. Come è noto, /'avanzamento nei gradi infe· riori di fttnleria e cavttlleria sta ttttravemmdo, in confronto al celere progreuo della carriera degli steui gradi nelle altre armi, una crisi, che trae origine da un compleno di came diverse, peY. cui si è andato formando, specialmente nei tenenti di fanteria, uno stato d'ttnimo d'ap . prensione a riguardo d elle prospettive sempre pirì difficili della loro carriera. In relazione a q11nla situazimte, il ora approvato dal Comiglio dei ministri linde ttd accelerare le promozioni nei gradi inferiori della fanteria e cavalleria ed a colmare in parte, temporaneatne111e, il distacco esistente tra le promozioni in delle armi e quelle nelle altre, facilitando co sì la via all'adozione delle ulteriori misure già allo studio, per raggiungere la perequazione completa Ira llllle le armi. Il.. provvedimento riguarda anche i quadri degli 11jficiali del corpo veterinario, con alcuni ritocchi organici, che migliorano tJolevolmente la carriera e valgono perciò ad allettare i giovani laureati ad accedervi.
Ino/Jre, sempre su proposta del capo del Govemo, ministro della Guerra, il Consiglio ba approvato: l. - Uno schellM di provvedimento recante modificaziorii al testo tmico delle leggi sul reclutamento del regio Esercito- approvato con regi o decreto 5 agosto 1927, numero 1437.
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2 - Uno scbema di decreto rigtwrdante /'estemione dei limiti di tempo per l'applicazione in Cirenaica e in Tripolitania del regio decreto· 18 nuirzo 192J, nim1ero 621, e successive modificazioni, circa le promozioni ed i passaggi di molo per merito di g11erra
.3. - Utz disegno d i legge rig11ardante la leva all'estero .
Il capo del Governo, ministro della Marina, ha ambe presentato itl Consiglio, che ha approvato:
1.- Un dileguo di legge cbe regola i co11trib1JIÌ degli Enti locali per il mantenime'nto dei regi Istit uti nautici.
2. - Uno schema di provvedimento contenente modificazioni all'ordinamento de/Ja regia Marina ed allo stato ed avanzamento degli u fficiali della regia Marina.
J,- Uno uhema di provvedimento riguardante le paghe dei sotto· capi e comuni volonlttri nel C.R.E.M.
Il Consiglio ha anche approvato, SII proposta del capo del Governo , :1 i ministro de/I'Aerona/1/ica: t. - Uno schema di provvedimento riguardan1e la nomina a sotto · tenente di complemento nel ruolo combattenti dell'arma 11eronautica d i wllulficiali piloti, muniti di speciali requisiti.
2. - Un disegno di legge inte;o a Portare alcune modifiche alle vigenti norme sull'indennizzo privilegiato aeronautico .
3 . - U,1 disegno di legge concernente il matrimonio degli u fft6ali della regia A erOnautica.
4. - Uno Jrhema di decreto relativo all'istitflzione di 11n ufficio centrale del Demanio presso il ministero dell'Aero nautica. ( +) *.
AI RURALI D ' ITALIA**
Agricoltori d'Italia.
Roma vi ha accolto con la sua p iù fraterna simpatia; il tempo poteva essere più b en ig no, ma voi abitua ti ai capricci dell'atmosfera.
Non è senza un profondo sign ificato che voi siete oggi qui adunat i in questa p'iazza ch e è il cuore di Roma, vig ilata dalla grande ombra del Fante Ignoto, che forse· era uno d ei vostri,. e n on è senza significato che siete convocati a Roma il 3 novembre, vigilia di quel decennale della vittoria, che fu soprattutto u no sforzo dei rurali c!'Italia, che no n occupavano- le officine, ma le trincee. ·
Voglio, in primo luogo, salutare i pionieri dell'agricoltura delle nostre Colonie," i contadini delle terre redente, che sono ormai fie ri d i partecipare alla fam iglia _ della patria comune; voglio salutare i siciliani, i rura li della gra nde _ Isola, ì quali possono oggi attendere con perfetta t ranquillità ai lavori, perché il Governo ha stroncato, col ferro e col fuoco, la su perstite delinquenza delle campagne . Saluto tutti i rurali , e in primo luogo l e vostre donne, ch e vi hanno accomp:1gnato a questa adunata dal Piemonte alla Pug lia, da l Veneto alla Sardegna. Voi sapete che il Govèrno fasc ista ha fa tto molto per g li agricolto ri ita lia ni. Ma quello che ha faÙo è ancora poco; molto resta ancora da fare e molto sarà fatto. (App!mm).
* Nella 247'1- riunione, tenutasi il 10 novembre 1928 (oreo 10.13), il Consiglio dei mini$tri approverà provvedimenti «contro le evasioni fiscali » e per «i miglioramenti delle pensioni agli operai, la creazione dell"Jstituto poligrafico dello Stato, la lotta antitubercolare, l'assisten:za a lla gente di mare, l'o rdinamento delle Cattedre ambulanti di agricoltura» . Nella 248._ riunione, tenutasi il 6 novembre 1928 (ore 10-12), il Consiglio dei ministri. approverà <l provvediment i per l"lstruz.ione pubblica». N{'lla ri unione, tm uta.si il 21 novembre 1928 (ore 10·13), il Consiglio dei ministri approverà · numerosi ed importanti p rovvedimenti. ( Da Il Po-p olo d'htlitt, Nn. 26 1, 265, 270, 2, 7, H novembre 1928, XV) .
•• DiscOt$0 pronunciato a Roma, da l ba lcone centrale di pa l:a zzo Venezia, il 3 novembre 1928, all e 10, davanti a circa sessantacinquemila rurali convenuti nella capitale da tutte l e regioni d" Italia , (Da 1/ Popolo d'Italia, N. 263, 4 novembre 1928, XV).
Ho vo luto che )'agricoltura andasse al primo piano dell;economia ita. Jiana con fondate ragioni : i popoli che abba'ndonario ta terra sono con· dannati alla decadenza. Ed è inutile, quando la terra è stata abbandonata, dire che bisogna ritornarvi: la terra è una madre che respinge inesora· bìlmente i 6gli che l'hanno abbandonata.
Volevo anche manifestare Ia mia gratitudine di fascista , perché se è vero che il fascismÒ è·nato in una città, è del pari vero che se non avesse avuto, nelle fanterie rurali, il suo poderoso, discipl inato . esercito di combattenti, il fascismo non avrebbe mai rovesciato la vecchia Italia e sepolto il vecchio regime. (Appldll.fl).
Voglio soprattutto che voi abbiate l'orgoglio di essere rurali: quando, al 3 novembre dd 1934 noi ci ritroveremo ancora in questa piazza, il nodo che abbiamo oggi stretto tra il regime e l'agricoltura sarà ancora più indissolubile
Ho, l'orgoglio di essere il vostro amico, il vostro f ra te llo e il vostro capo. Spero di condurvi a più g randi e luminose vittorie. (Da tutta la piazza Ji gridtt: «Vi va il D11ce! )} Tetminato il di!(orso, che è Jtal o in· /e!'ro/lo continuamente da frenetici app!awi, rma t1110IId1 grande, ent;,. Jia;tica ovazione Ilflflfa il capo del Governo, il quale si ritira dal balcone . Cedendo poi 11/le rùmovate, delirtmti ovflzioni! S. E. M ussolitzi si ripre· unta due volte al balcone, salti/alo da 111/0t'e, entusiastiche dimoJtrttziom).
IL DECENNALE DELLA VITTORIA*
Grandi mutilati, ai qua li va la mia particolare e profonda simpatia ! Mutilati! Feriti! Combattenti! Camerat i !
li tempo, con le sue mutcvolezze autunnali, è fascista, pe rché ci in· segna ancora un:1 volta ad abbreviare i discorsi, o, meglio ancora, ad abolirli. Una celebrazione come questa non ha bisogno, in verità, di molte parole. Tuttavia ritengo che sia necessario riaffermare dinanzi a voi, o camerati, e dinanzi al mondo, alcune verità solari.
La prima è questa: il popolo italiano non ebbe imposta la guerra da un'improvvisa aggressione; il popolo italiano, con le_giornate di mag.
• Discorso pronunciato a Romll., dal balcone centrale di palazzo Vtnezia, il 4 novembre 1928, alle 11.30, davanti a circa settantamila fra combattenti e mutilati convenuti nella capitale in occasione del decen nale della vittoria. (Da Il Popol o d' [Jalia, N. 264, 6 novembre 1928, XV) gio sempre più radiose nella memoria, volle deliberatamente la guerra: fu quindi un atto spontaneo della sua consapevole volontà.
Seconda verità non meno solare : la guerra italiana è stata, spede nel p rimo periodo, particolarmente dura e as pra . La documentazione è · in queste cifre terribili e sublimi: seiccntomila morti (così dicendo, il Duce JaluJa romanamenle e la folla d ei comballenti rùponde con un gnlo solo, nel qliale è l'immobilità raccolta e sacra di monito), quattrocentomila tra mutilati e inyalidi, un milione di feriti. Si p uò quindi affermare che ben due milioni d'italiani, dico di italiani, nati e vissuti ne lla nostra penisola, hanno versato il loro sangue per generare la creatura che sorgeva dal loro sacrificio: la nuova Italia.
Terza verità solare: la vittor ia è stata luminosamente italiana . (Applausi scrouiant1).
Combattenti!
Già con la battag lia del giugno fu stroncata, con ammissione degJi stessi nemici, Ja res istenza d ell'Impero absbu rg ico; e se è vero che g li Alleati mandaro no alcune divisioni, è alt rettanto vero che, nel maggio del 1915, noi d emmo agli Alleati un Esercito intero. (Vivi.uìmi e prolungati applauJI).
Quarta verità, più solare che mai: questa guerra, c:he è stata la prima c forse l'unica nella storia sino a oggi, alla quale ha partecipato tutto il popolo italiano, ha rivelato di quale tempra siano i combattenti italiani. Vi sono pagine di eroismo incomparabili, pagine di e roismo leggendario, tan to nella guerra terrestre quanto nella guerra del mare e ne lla guerra del ciclo. D opo la. g rande vittoria ci fu un periodo di incertezza che ci ha fatto molto soff rire; ma, quinta e ultima ve rità : a un certo momento un manipolo di uomini che ·venivano d alla t rincea riprese nel pugno il vessillo della vittoria, e la vittoria ,. nell'ottobre 1922, fu riscattata e per sempre. (Dall'im mensa piazza ·si acclama a M uu olini ed al f a.rcismo).
Camerati !
La portata storica e rivoluzionaria della guerra e della: rivoluzione d elle camicie iiere sta in ciò: che finalm ente dalle Alpi alla Sicilia, c'è un solo popolo unito, conco rde, disciplinato, deciso a fare la g randezza , la potenza della piltria. (Ardamaziom).
Camerati!
Il mio discorso si conclude con una domanda. (Rombano nel cielo i mot ori di alcuni aeroplani. Il Duce tace per qualche momento Allora la f olla improvvisa a IIJi tnt'flppassionafa d i most rdzio11e. Si grida:« Vi M il Duce l Viva le ali d'!Jalia ! >>)
Ripeto: il mio discorso si conclude con una domanda; ma prima d i ri spondere, pensat'e che il g rande re , il padre della patda vi guarda,
DAL DISCORSO DELL'ASCENSIONE AGLI AcCORDI DEL LATERANO 249 e il Fante Ignoto vi ascolta: se sarà necessario, farete domani q uello che avete fatto, che facemmo ieri? (La folla, .levando in alto mille e m ille bandiere e tendendo le braccia nel saluto f ascista, risponde COil llfl grido formidabile:« SJ! »).
Allora portate l'eco di questo solenne giwamento in ogni angolo della patria. Viva l"ltalia! (La foJla risponde al Duce rinnovando il grido di:« Viva Ntalid! » Si grida, da ogni parte', additando le imegne della -guerra e della rivolt1ziof1e : «Viva Muuolini.' >>Le acclamazioni al Duce, che auumono il t ono di incontmibile e travo/g eme entusùumo, continuano per qualche minuto, tanfo che egli è costrel/o ad affacciarsi più volte al balcone per ricambiare il saluto del popolo).
CINEMATOGRAFIA EDUCATIVA*
Sire ! EcceiJenze! Signori l
La cerìmonia d'oggi, che ha luogo ali" augusta presenza di Sua Maestà il re d'Italia c di molti illustri rappresentanti di Stati, consacra la nascita di un Istituto internazionale, che, sotto l'egida della Società delle nazioni, ha lo scopo di facilitare ed accrescere ·le relazioni culturali tra i popoli, con nuovi mezzi particolarmente accessibili all'intelligenza della generalità degli uomini.
Ci sono, tra mille altre, tre scoperte che segnano ·un'epoca nella storia della civiltà umana: h scoperta dei caratteri mobili della stampa, che ebbe luogo verso la metà del secolo XV; la scoperta della « camera oscura», che ebbe luogo un secolo dopo; e, finalmente, la scoperta del cinematografo : tre tappe fondam entali nel p rogresso dello spirito umano, tre formidabi li strumenti per b conquista c la diffusione della cuJtura. la cinematografia, che è ancora fiel primo periodo dd suo sviluppo, presenta questo grande vantaggio sul giornale e sul lib ro: che essa parla agli occhi, cioè che essa parla un linguaggio comprensibile a tutti i popoli della terra, d'onde il suo carattere d' universalità e le innumerevoli possibilità che offre per una collaborazione educativa d'ordine internazionale.
A queste considérazioni ubbidiva il Governo italiano allorché, nel settembre 1927, p roponeva all'Assemblea dell a Società delle nazioni, la creazione a Roma di un Istituto internazionale di cinematografia educa-
• A Frascati, nella villa Falconieri, il 5 novembre· 1928, alte 16, Mus.solini presenzia, assieme al sovmnO>, la cerimonia per l'inaug urazione dell'Istituto inter· nazionale di cinematografia educativa. In tal e occasione, il Presidente del Censi· g lio pronuncia il discorso qui riportato. (Da Il Popolo d'Italia, N. 264, 6 no. vembre 1928, XV) tiva. 11 Governo italiano ha molto apprezzato Ja prontezza e la cordialità della Lega deJle nazioni, per mezzo di Sua Eccellenza Villegas e del mar-. chese Paulucci, che rappresentano qui il Consiglio e il segretariato della Lega. Seco ndo il suo impegno, i1 Governo italiano ha messo a disposizione dell'Jstituto i mezzi necessari per il suo funzionamento cominciando con la sede in questa villa Falconieri, che è considerata come uno dei monumenti più preziosi dell'architettura italiana del XVI secolo. Un po' lontano d alla città, in quest'atmosfera d 'armonia e di silenzio, io spero che il vostro lavoro sarà fecondo .
Formulando questo augurio> io sono felice di rimettere, a nome d el Gove rno italiano, al rappresentante del Consiglio della Società delle na. zioni, _ la sede dell'Istituto internazionale di cinematografia educativa . (Ap plausi calorosiJJimi hanno salfltalo la fine d el discorso dd D ure).
NELL'ORGANISMO DELLO STATO»*
Uffici ali l Sottufficiali! Fiamme Gialle l Avete sfilato "in inodo impeccabile. Di ciò vi faccio sincero elogio. Colgo roccasione per esprimervj tutta l a mia simpatia. Conosco la \'OSt ra storia: nel Risorgimento, nella guerra libica e nella guerra mond iale, intessuta di eroismi memorabili che non si possono dimenticare.
Accanto ai compiti di guerra, ch e avete assolti in modo stupendo, esistono compi ti di pace non menO importanti e più delicati.
Alla frontiera e lungo le spiagge del mare,. nella città e nelle cam· p agne, ovu nque lo Stato ha un inte resse da tutelare, vo i rappresentate la legge e la inflessibilità della legge.
La Finanza è il sangue ch e ci rcola nell'orga nismo d elio Stato. Ove il sangue non circoli, lo Stato d iventa anemico e muore.
Voi siete la garanzia che non si froda la legge, pronta a colpire i cittadini cattivi ed a tutelare i mig liori. E questa vostra opera è spesso Costellata d a eroismi oscuri ma prcdari, Sono sicuro che, com e per il . passato , cosl per il futuro, continuerete ad assolvere validamente la vost ra missione per il re e per la p atria. .
"' A nella caserma Viuoriq Emanude III, il 7 novembL"e 1928, alle 1(), Mussclìni passa in rivista la allievl della regia Guardia di Finanza in sede. Terminala l a rivista, il Presidente d el Consig li o rivolge aì partecipanti alla medesima Je parole qui riportate. (Da Il Popolo à'ltalia, Nn. 266, 8, 15 novembre 1928, XV),