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DAL DISCORSO DELL'ASCENSIONE AGLI ACCORDI DEL LATERANO 207

Su proposta d el capo del Govemo, ministro delJ'AerotMutica, il siglio ha inoltre approl'lfiO i seguenti provt•edimenli:

I. - Uno JChema di decreto fOIJCemente /'ùtituzione della medaglia militare areonall/ica di lunga navigdZione aerea. ·

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2. - Uno schema di decrelo che apporla emendammti al regolamento per la navigttzio11e aerea, approt•ato con regio decreto Il gennaio 1925, numero 3.56, nella parte riguardante il regiJJro aeronautico nazionale.

3. - Uno schema di decreto inteso a modificare l'articolo 3 del regolamento per l'amminisJrazione degli Enti aùonautici.

4. - Uno JChema di provvedimmto che approva una convenzione Ira il mùtiJJera deii'Aerotzalltica e la Società anon_ima di na vigazio11e aerea per )'impianto dell'esercizio Je/Je linee aeree Roma-Baru/Jona e Roma-Tripoli-Bengasi. Con questo provvedimento, di grande importanza politica, commerciale e internazionale, vime assicurala una celere comunicazione fra /'ltalia e iJ maggior porto marillimo della Spagna, memre 11engono completali, con m1 orgauico asseiJo, i coJ/egamenti Ira l'Italia e le me Colonie medilerranee, che ritrarranuo. dal regolare fumi oname/1/0 di questi nuovi servizi, ragioni di ulteriore incremento nei sempre pù} rapidi e frequenti con/alli con la madrepatria.

.5. - Uno schema di decreto concernente l'allenamento del personale militare della regia Aerouautica in congedo.

6. - Uno JChema di decreto che ttpporta alcune modificazioni al rego!tunenJo sulle indennità da corrispondersi al perJontde in servizio tJella t·egia Aeronautica, approvato con decreto commissariale 27 giugno 1924

7. - Uno schema di decreto che app ro ::a il regolamento sul servizio viveri, tJeJtiario e materiale di ca1erma della regia Aeronalllica li Comiglio ha in seguito approvalo, SII propo11a del miniJJro della Pubblica istruzione, uno schema di decreto che dà facoltà t1l miuislro della Pubblica islruzione di mantenere in servizio, fino al 31 dicembre 1928, il personale 11011 di ruolo, addello ai provveditorati agli studi di Trento e Trieste, ( +)

Infine, SII propo11a del capo del Governo, minislro delle Cor['orazioni, il Comiglio dei ministri ha approvato uno scbema di regio decreto concer· ttente le denume dei lavoratori dipeudenti da parte dei datori di la vo ro ed i cofllribllti si11dacaU obhligatori per gli anni 1928 e 1929 .

PER IL MONFERRATO*

L'an. Mussolini risponde dicendosi li eto dei giorni lrttuorsi a Cmnino e dell'ospitalità offertagli dalla nobile famiglia Scarampi e dalla popolazione del luogo. Ha assicuralo che il ricordo di tale residenza rimarrà vivo nel suo cuore per tuJta la tJila, soggiungmdo parole di plauso per le patrionicbe popolazioni del M onferrato, che egli ha avuto agio di vedere e di conoscere in queJii giomi e delle quali ha apprezzato la generosa ospitalità offerta alle magnifiche truppe ed a/Je nostre camicie nere.

Jt Duce ha voluto mellere in evidenza lo speciale affeJto che egli nutre per le popolazioni rurali, sobrie e laboriose, che egli considera come il f o ndamento della p rosperità della nazione.

Riferendosi in particolar modo al Monferrato, l'on. M uuolini ha dello che egl; ne segue con speciale inlereiiamenlo i pr_oblem i ed i bisogni ed ba soggiunto che un impor/ante problema, q11ello dell'acquedotto (del quale un figlio della terra monferrina, il generale Ugo Cavallero, ripetutamenle gli ha parlato in questi giorni), ha atlirato la particolare

Jtla attenzione

La popolazione del Monferrato - sono 111e parole - merita che sia fatto il necessario, affinché questo suo esse nziale bisogno possa essere soddisfatto. E questo necessario si farà . (Tali parole, accolte con vibrante enltlsiasmo dai presenti, sono destinate a d estare profonda eco nell'animo dei monferrini, i quali sanno che il D uce n on promelle mai invano).

• La mattina del 24 agosto 1928, Mussolini era partito in treno alla volta di Trino Vercellese. Alle 21.1 5, era anivato a Trino Vercellese, ed aveva proseguito subito in automobile per Camino, giungendovi alle 21.30. Era stato ospitato nel castello del marchese Ferdinando Scarampi di Villanova. Nri. giorni seguenti, aveva assistito, assieme al soVrano, alle manovre nel Monferrato, conclusesi il 27 agosto. 11 28 agosto, alle 8, accompagnato dal generale Ugo Cavallero, il Presidente Consiglio sosta «sul pia:aale della chiesa di Camino, dove lo attendeva numerosa folla, convenuta anche dai paesi vkiniori sotto la guida dei Tispettivi Mussolini, d opo aver salutato le rappresentanze delle Associazioni fasciste, dd combattenti, dei balilla, delle piccole italiane, ecc., ecc., è salito sulla g radi nata che conduce alla chiesa, mentre la folla gettava fiori sul suo ummino. Era presente, con la famiglia, anche il venerando marchese Ferdinando &arampi di Villanova, proprietario d ello storico castello che ha in questi giorni ospitato il Duce. Il capo del Governo ha ascoltato una breve allocuzione del podestà Antonio Vellano, che gli ha portato il saluto devoto dei concittadini e delle popolazioni limitrofe, riaffermando la patriottica fedeltà dei monferrini al Duce ed al regime» . Al podestà, Mussolini risponde con le parole qui riportate in riassunto (Da Il Pc palu J'Italid, Nn, 202, 203, 204, 205, 25, 26 28, 29 agosto 1928, XV).

Il Numero Come Forza

Non conosco personalmente l'autore del libro Dimùmzione delle naJCite: morte dei popoli, né lo conosce,·o dì fama, prima che mi capi· tasse sott'occhio un fascicolo dei Sriddeutsche M on.1t.shejte (Q11ad erni mem ili della Germania meridionale ) contenente - prefazion_ato da Osvaldo Spengler - sotto forma di opuscolo, quello che, ampliato e riveduto, io presenterò fra poco come volume al pubblico italiano e in particolar modo al pubblico fascista. Chi sia Osvaldo Spengler è noto agli studiosi che hanno seguito le ultime espressioni del pensiero poli· tico e filosofico tedesco. La sua opera Untergang d es Abend/andes (De· cadenza dell'Occidente) è stata a suo tempo oggetto di vivo interessa· mento e di non meno vive polemiche.

Il dott. Riccardo Korherr è un bavarese di Regensbwg di modeste origini, che ha fatto i suoi corsi universitari in legge e sociologia a Ma. naco ed Erlangen. Giovane, egli è nato nel 1903, potrebbe già aspirare ad una cattedra universitaria, ma egli vi ha rinunziato per essere, com'egli stesso mi scrive, «più libero -nella che intende condurre in difesa della civiltà occidentale, minacciata da un complesso di idee mendaci che vanno dalla fratellanza universale, alla felicità dei più, dall'edonismo pacifondaio al controllo delle nascite». Il suo libro è un episodio di tale battaglia. Per coloro che hanno meditato sui fenomeni demografici nei tempi passati e presenti, il libro stesso non apporta lumi speciali. Ci sono qua e là delle inesattezze, almeno per quanto concerne l'Italia, come di· mostrerò fra poco. Ma il libro è destinato al grande pubblico, facile vit· tima dei pregiudizi edonistici orpellati spesso di falsa e, dato questo scopo, il libro, per la sua espos izione drammatica, per i suoi richiami storici, per i suoi riferimenti al mondo contemporaneo, per la sua ampia documentazione statistica, è di una efficacìa. La dimo· strazionc che il regrcsso delic nascite attenta in un primo t empo alla _potenza dei popoli e in successivi tempi li conduce a lla morte, è inoppu· gnabile. Anche le varie fasi di questo processo di malattia e di morte, sono esattamente prospettate e hannO un nome che le riassume tutte : urbanesimo o metropolismo, come dice l'autore.

Aumentopatologico

A un dato momento la città cresce morbosamente, patologicamente, non, cioè, per virtù propria, ma pe r un apporto altrui. Più l a città aumenta e si gonfia a metropoli, e più diventa .infeconda.

La progressiva steiilità dei cittadini è in relazione diretta coll'aumento mostruoso della città. BerJino che in un secolo è passata, da centomila, a oltre quattro 'milioni di abitanti, è, oggi, la città più sterile del mondo. Essa ha il primato del più basso qùoziente di natal ità non più compensato daUa diminuzione delle morti. La metropoli cresce, atti· rando verso di sé la popolazione della campagna, la quale, però, appena inurbata, diventa - al pari della preesistente popolazione - infeconda. Si fa il deserto nei campi; ma quando H deserto estende Ie sue p iaghe ab. bandonate e bruciate, Ia metropoli è presa alla gola: né i suoi commerci, né le sue industrie, né i suoi oceani di pietre e di cem.ento armato, possono ristabilire l'equilibrio oramai "irreparabilmente spezzato : è la catastrofe.

La città muore, la naz ione - senza più le linfe vitali della giovinezza delle nuove ge.ncrazioni - non può più resistere - composta com'è oramai di gente vile e invecchiata - a un popolo più giovane che urga alle frontiere abbandonate. Gò è accaduto. Ciò può ancora .accadere. Ciò accadrà e·non soltanto fra città o nazioni, ma in un ordine di g ra ndezze infinitamente maggiore: la intera razza bianca, la razza dell'Occidente, può venire sommersa dalle altre razze di colore che si moltipliçano con un ritmo ignoto alla nostra.

Negri e gialli sono dunque aJle porte?

Le Razze Prolifiche

Sl, sono alle porte e non solta nto per la loro fecondità ma anche per la coscienza che essi hanno preso della loro razza e dei suo avvenire nel mondo. Mentre, ad esempio, i b ianchi degli Stati Uniti, hanno un miserevole quoziente di natalità - che sarebbe ancora più miserevole, se non vi fossero le iniez ioni di razze ancora prolifich e come g li irlandesi, g li .ebrei, g li italiani - i negri degli Stati Uniti sono ultra fecondi e ammontino g ià al totale imponente di quattordici milioni, cioè un sesto della popolazione della Repubblica stellata. C'è un grande quartiere di New York, Harlem, popolato esclusivamente di negri. Una grave ri· volta di negri scoppiata nel lug lio scorso in detto quartiere; fu a stento domata, dopo una notte di conflitti sanguinosi, dalla polizia, che si trovò di fronte masse compatte di negri.

Che cosa può significare nella storia futura dell'Occidente, una Cina di quattrocento milioni di uomini, accentrati in uno Stato unitario? E venendo più vicino a noi che cosa può significare per il rcsto d'Europa la Russia, il cui quoziente di natalità è altissimo, tanto che - malg rado guerre, epidemia, bolscevismo, carestia, esecuzioni in massa -la popola· lione della Russia 5oi aggira oggi sui centoquaraqta milioni di abitanti ?

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