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DAL DISCORSo DELL'ASCENSIONE AGLI ACCORDI DEL LATERANO 123

Che della nostra sicurezza si tratti e non già di questioni scolastiche, è dimostrato da quanto' accade oltre dopo la oramai fa mosa seduta dd Consiglio nazionale. l a campagna antitaliana continua in pieno. Per lunedì , 5, è indetto un comi zio ad Innsbruck «per p rotestare contro le insolenze fasciste e la oppressione dci tedesch i)). Il comizio è indetto dai socialisti, il che dimostra che la quest ione dei tedeschi dell'A1to Adige non è che un pretesto per fare dell'antifascismo. Altro g!ande comizio indetto· per il 6 a Vienna è stato faticosamente rinviato al 14.

Un giornale tirolese scrive che «non solo la oppreJJione dei tedeschi ail'llalia, ma .anche l'esistenza del confine al Brennero contraddice al nalur.ale equilibrio dell'Europa centrale )) .

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Più grave ancora è un discorso tenutosi l'altra sera al Consiglio comunale di lnnsbruck, col quale si ammoniscono le future generazioni tedesche a <donare perché il nord e .sud Tirolo, d a Kufstein a ·s alorno, sia nuovamente riunito insieme» .

Que·sta, al d isopra delle t ortuosità politiche, è brutale sincerità che stimiamo. Ma con altrettanta sincerità, noi, oggi, facci'amo sapere ai tirolesi, agli austriaci, al mondo, che' sul Brennero . c'è in piedi, coi suoi vivi e coi suoi morti,· tutta l'Italia! (Vivissimi, p;olungatì, entu;ìastici applausi. 11 President e, i ministri i deputati si alzano. Grida di: «Viva il Duce!» Gr.ande, prolungata, reiterata ovazione).

PAROLE Al GENERALI*

Rife rendosi a quella parte del suo diuorJo in memoria del compianto maresciallo Diaz in cui esalt ò il senso umano del defunto comiotJiero per il morale dei combatlenti, 1:on. Mussolini ha ric ordato il dovere che incombe ai capi d i avere la più grand e cura del morale delle prop rie tmppe, elemento essenziale per la compagine dell'Esercit o. Il capo del Govemo ha ricordato poi che il pre;tigio di utl p.aese è strettamente legato all.a reale efficenza d elle .sue Forze Armate ed ha aggiunto _ che la preparazione deii'E.fercito, per quanto · riguarda l'apprestamento dei materiali neceJsari, procede regolarmente. Tocca ora ai capi di spiega re l'opera pùì efficace _per la buona ·preparazione fondamentale. '

* A Romo, a palazzo Chigi, il pomeriggio del 5 marzo 1928, Mussolinì gli ufficiali generali d'Esercito convenuti nella capitale le onocanze funebri al maresciallo Armando Diaz, insieme con quelli aventi comando o ufficio nell'Urbe Agli ufficiali generali, il P residente del Consiglio rivolge l e paro!!! qui r iportate in riassunt(). (Da Il Popolo d'Italia, N. 56, 6 1928, XV).

L'on. Mussolini ha poi soggùtnlo di avere preso personale conoJtei1Zd degli studi che ufficiali singoli, ali'uopo inviati, banno compiuto sulla migliore composizione organira d el batlaglione di fante ritt, e di eJJerJi reso conto, attraPerso questa lettura, d ella profonda pasJione da cui gli ufficiali dell'Esercit o italiano sono animati per lo studio dei problemi profeuionali c per quanto ba Jralto alla loro preparazione tecnica A qtteslo interessamento corrispond e la cura delle autorità resp omabili per la preparazione degli ufficiali E indiipensabile che /'E Jeuito abbia al più presto il Codice Jallico, nece.JJario all'addestramem o profeuionale dei quadri, e ciò a prncindere da quanto può riguardare la prepara· zio ne di capi di grado più elevato, la qffale non può nsere fa lla se non attraverso lo studio applicato ai probabili caJi concreti.

L'on . Mtm olini ha invitat o infine gli ufficiaii generali preJenti a renderii int erpreti preJJO i loro dipendenti tutti del suo compiacimento per il fer vore di atJività che si svolge n elle file dell'Eurcito, altivilà che egli ugue col pùi grand e intereue e con la maggiore simpatia.

PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE*

Mi onoro di presentare alla Camera il seguente disegno di legge : Provvedimenti per gli Enti, Associazioni ed Istituti promossi dal Partito Nazionale Fascista.

Sugli Oriundi Italiani

- V11ole Vostra Eccellenza Jpiegare la concezione italiana circa la cittadinanza di oriundi italùmi residenti n egli Stati Uniti che son o diventati cittadini tzatura/izzati americani?

- La· concezione italiana è semplicissima. Gli oriundi italiani naturalizzati americani sono, civilmente e praticamente parlando, -cittadini americani con tutti i doveri e diritti inerenti. L'Italia non. li considera proprLcittadini, ma cittadini stranieri, ai quali però si sente legata, come essi si sentono legati all'Italia, da una comunanza di sangue, d i tradizioni, rel igione, cultura. E in questo leg:1m e idea le non vi è nulla che possa urtare la suscettibilità · di n essuno. La t e ndenza che esisterebbe secondo voi neg li Stati Uniti a credere che l'Italia consideri g li oriundi ita liani come cittadini prop ri con obbl ighi verso la madrepat ri a non è dunque basata su alcun fondamento.

• Parole pronunciate alla Camera dei deputati, nella tornata dd n marzo 1928 (ore 16-19). (Dagli Alli d el Parlamento italiano. Ca'me-ra d ei depPiaJi. Seuione ril. Legis/Q/Pra rit. Volxme V III, pag. 8564).

-u Intervista concessa· a Roma, ·al corrispondente nella capitale del Chicago Daily NewJ, Carro! Binder, il 14 (?) marzo 1928, (Da Il Popolo à'ltnlia, N. M, 16 marzo 1928, XV).

AfuJJolini ha aggiUnto cbe il G overno italiano non ha m ai pensato a dare un po.sto i n f ar/amento a questi ciJ!adini americani di origine italiana.

A proposito della proposta Kellog per far dichiarare la guerra f uori legge, Munolini ha risposto cbe essa merita ogiti ri.spetto, a11che se in pratica si dimoJ/ ret"à irrealizzabile. Circa l'ajfiuenza di cttpitale am ericano in Italia, Mn.sJol ini ha ri.spo.rto :

- ·L' intervento del capitale americano e in ge nere straniero è desidero.bile solo se esso affiuirà verso imp rese varie e costrutt rici.

PRESEN TAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE*.

H o l'onore di presentare alla Camera il seguente disegno di legge: conversio ne in legge del regio decreto 4 dicembre 1927, nwnero 284 3, che approva la convenzione 20 novembre 1927, stipulata tra il ministero de ll"Aero nauti ca e la Società transadriatica per ]'i mpianto e l'esercizio della linea aerea commerciale Roma-Venezia-V ienna.

PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE**

M l onoro di presenta re alla Camera i1 disegno d i legge: approvazione de lla convenzione e dello Stat uto, firmat i a G inevra, fra l'Italia ed altri Stati, il Ì 2 lug lio 1927, per la creazione dì una Unione internazionale di soccorso, nonché del relativo atto final e u Parole pronunciate alla Camera dei deputati, nella tomata del 21 marzo 1928 (ore 16-19). (Dag li A tti del Parla"unto italiano. Camera dei defn#ali. LegiJlat pra cit Sessi one dt. Diwmioni, Volume IX, p ag. 8769).

* Parole p ronunciate alla deputati, nella t orna:ta dd 16 ma.rzo 1928 (ore 16-18.15). (Dag li Alli del Parlamento haUano. Camera dei deputati. XXVII Legij/awrd. Stmion e 1924-'28. Dimmioni. V olume IX : dal 16 marzo al/'8 1928 - Roma, Tipografia della Camera dei deputati, 1929, pag. 8690).

XXIII.

237' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*

Nei quaranta giorni intercorsi dall 'ultimo Consiglio dei ministri ad oggi, nulla di particolarmente importante da nella situazione La disoccupazione, ivi compresa quella stagionale, ha toccato il suo culmine alla fine di gennaio, con un totale di circa 439.900 disoccupati. Con la prima quindicina di febbraio è cominciata la fase discendente, con l'assorbimento di. oltre 26.000 disoccupati.

Se in quest'ultima decade del mese in corso il clima fosse stato propizio, la contrazione del numero dei disoccupati sarebbe stata molto maggiore, poiché si nota anche un movimento di ripresa dell'attiyità edilizia. Con l'imminente inizio dei lavori agricoli primaverili , la cifra dci d isoccupati continuerà il suo movimento di discesa.

Malgrado la disoccupazione, non vi è stato nessun t urbamento e nemmeno nessun tentativo di turbamento dell'ordine pubbl,ico. La disciplina della nazione è stata, come sempre,

Le cerimonie per la seconda leva fascista si Sono svolte dovunque col più grande entusiasmo. Il Partito, la Milizia, il regime possono con- · tare su altri ottantamila giovani, consapevoli c armati Il Consiglio dei ministri deve tributare un caldo elogio all'Opera nazionale balil!a.., al suo dirigente centrale on. Renato Ricci, a tutti g li organi periferici.

Non è fuori di luogo illustrare il carattere intrinseco, la signi ficazione profonda della leva fascista. Non si tratta soltanto di una cerimonia, ma di un momento importantissimo di quel sistema d i educazione c preparnione totalitaria c integrale dell'uomo italiano che la rivoluzione f2.scista considera come uno dei compiti fond amentali e pregiudiziali dello Stato, anzi il fondamenta le. Qualora lo Stato nOn lo assolva o accetti comun<:jue di discuterne, esso mette in gioco puramente e semplicemente il suo diritto di esistere. Data l'ampiezza del movimento baliJla e avanguardisti, -d ato il suo carattere di funzione dello Stato, le eccezioni per altre formazioni giovanili, già d ettate da motivi meramente contingenti, perdono ogni giorno di più Ja loro ragione di essere, .o nde si appalesa la necessità di riformare la legge secondo lo stile integrale e intransigente del fascismo.

Il capo del Governo ha. quindi parlato 'delle queJtioni di politica

• Tenutasi il 28 marzo 1928 (ore lO·H). (Da Il Popolo d'/Jalia; N. 76, 29 marzo 1928, XV).

·estera attualmente sul tappeto ed ha confermato du, nella seconda quindicina di maggio, farà al Senato ampie dichiarazioni di politica estera : 1 i It capo del Governo, primo ministro, ba, fra l'altro, solloposto al Consiglio, che ha approvato, i seguenti provvedimenti: l. - Un decreto legge che conferisce alle vedova del duca della vittoria un a.ssegno straordinario di un milione di lire, ed un auegno in vita di annue lire centomila. Il provvedimento coiiituiJce un d ove·ro1o iributo di riconoscenza nazionale alla memoria del valoroso condoJJiero, che, con incro/labile fede nelle virtiÌ guerriere della stirpe e negli immant(1bi/i de1tini della patria, riorganizzò l'Esercito duramente pro vato e lo condusse ad una. delle più grandi vittorie che la storia del mondo ricordi.

2. - Un diseguo di legge cbe proroga il priff!O comma d eU'articolo 7 del iegio d ecreto legg e 30 giugno 1926, numero 1096, ed il regio decreto legge .6 dicembre 1926, numero 264, coillenmti dùposizioni che limitano il m1mero delle pagine dei giornali quotidiani, essendo ormai mperale le speciali esigenze di carattere transitorio ch e a 1110 tempo hanno gìmtificalo la limitazimu. Con lo JleJso p rovvedimento, l'Agenzia «Stefani » viene e;onerata da/J'ouervanza delle norme sul riposo fe;livo Jtabilite per le aziende dei giornali, a/lo uopo di non lasciare, per trentasei ore1 i giomali italiani che Ii p11bblicano il lunedì ed i prejelli Jenza serviz.io di informazioni, nonché le agenzie ed i gio r· nali esteri uuza Jervizio di corrispoudmza. Per altro, <1l perJouale dell'agenzia, viem auicurato il ripo;o sellimaudle compensativo per Ju mo, come si pratica in altre aziende per le quali vi è neceuità di lavoro durante la domenica, il capo del Governo_, ministro degli Affari E;t eri, ba sottoposto (1/ Consiglio, che ha approvato : l. - Un diuguo di legge che dà esemzione a/Ja convenzione stipulata ù z R oma fra il Regno d'Italia ed il R egno di Ungheria il IO dicembre 1927 per la liq11idazioue a/t'amichevole di alcune que;tioni di ordù1e finanziario, nom:hé alle note Jcambiatc in Roma a/la steua data (IO dicembre 1927) fra il mini.rtro degli Affari E;teri d'Italia id il ministro d'Ungheria in Roma.

2. - Un disegno di legge per dare esecuzione all'accordo tra il Re· gno d'Italia e la R epubblica d'Austria, relativo a/la. eJecuzione degli ar· ticoli 266 (ultimo capoverso) e 273 del tra/lato di San G ermano, firmat o in R oma il 22 dicembre 1927, nonché alle n ote scambia/e a/Ja steua d ata fra il plenìpotenziario italiano ed il plenipotenziario amt riaco

3 - Un disegno di legge per dare eucuzione al prot ocollo addizionale al trattato di commercio e di navigazione ila/o -austriaco del 28 aprile 1923 e al relativo protocollo addizionale e protocollo finale, firmalo in Roma f t:a /'Italia e l'AIIJiria il 30 dicembre 1927.

4. - Uno JChema d i derreto relativo al/'esemzio11e della ((JIIVen· zione per la schiavitù, stipulata in Ginevra, fra /'Italia ed altri Stati, il 25 seltembre 1926.

5 , - Uno schema d i decreto che concerne le n orme relative agli esami per primo segretario di l egazione di uconda clasJe e per como/e di prima classe.

Su proposta del capo del Gov_emo, ministro delt'Intemo, il Comiglio ha approvato i seglienti provvedimenti: l.. Disegno di legge che dà facoltà ai prefetti di autorizzare l e Opere pie ospedaliere che esercitano la beneficenza in favore dei poveri di trillo il Regno o che hmmo una entraltt patrimoniale effeuiva Jllperiore alle lire cinquanJamila ad aprire e geJiire nei Comuni con popolazione Juperiore ai dùcimila abitanti farmttcie in eccedenza alla pianta organica. Per altro, per oJienere l 'autorizzazione, 'è neceuario che le Opere pie oJpedaliere abbiano in esercizio da più di dieci anni farmari e i nterne per il urvizio delt'oJpedale. Le cmuenioni per l'apertura di farmacie in eccedenza a/la pianta organiCa, da parte de1le Opere pie oJpedaliere, non potranno JUperare il numero di tmtl nei comuni fino a ci nqllanltlmi!tl abitanti, di due in quelli dd oltre ci11quantamiltl a centocinquantamiltl abitanti, di tre tiei comuni da oltre centocinquanlamila a lrecenlomila abiltlnti, di quaJtro 11ei comuni mt.1ggiori. Il provvedimento non mancherà di tlJJÌttlfdre -raggutJrd evoli iMntaggi tJIJa fin anza delle Opere pie oipedtJiiere, oggello d elle ùueuanti wrl di S. E. il capo del Governo, e concorrerà efficacemente a migliorare il urvizio delle farmacie, tlnChe per quanto riguarda il prezzo delle JomminiJtrazioni .

2 - Un dùegno di legge che reca modificazioni alle circoscrizioni di a/ame provincie Julla baJe di esigenze pratiche che l'esp erienza ha m eJJO in evidenza. Col provvedimento in parola Jono tJggregati alla provincia di Bologna 11 comune di Pieve di Cento, alla ptovincia del Carnaro i comuni di Ctute/nuovo d'lslria e Malleria, alla provincia di Foggia i comuni di Amano degli l rpini e di Puglia, allt.1 pro vincia di Macerata il com11ne di ViJJo, alla pro t'Ù1cia ·di Modena il comun e di Castelfranco nell'Emilia, a/lt.1 provincia di Novara il comune d i Campello M onti.

3. - Un disegno di legge destinalo a fornire al comtme di Siena i mezzi neceJJari per l'attuazione di 1111 piano' organico di miglioram ento igienico della cillà. Alle espropriazioni che Jdranno reJe neceJJarie per l'eseCuzione delle opere di risanamento si applichermmo le dùpOJizio n i della legg e 15 g ennaio 1885 Iul risanammto della città di N apoli.

4 . -Un disegno di legge con il quale I'!Jtituto italiano di igiene, previdenza ed assistenza sociale, eretto in ente · moral e, viene t ra sferito alle dipendenze della Caua nazionale per le auicurazioni soda/i come organo nazionale di documenlazimre e di propaganda per l'igiene d el lavoro e la previdenza sociale, perdendo, in comeguenza, il mo carattere di istituzione pubblica di beneficenza. IJ provvedimento allesta il vigile intereJJamento del capo del Governo per il sempre migliore incremento degli !Jtiluti assicurativi.

J. - Uno schema di regolamento per l'esewzio11e della legge 23 giugno 1927, numero 1187, recante disposizioni in favore degli odontotecnici conceJJionari delle ntwve provincie del Regno. Delle norme disciplùumo la prova di abilitazione richiesta- per o/lenere t'autorizzazione all'esercizio profeJJionale.

6.- Uno schema di decreto che apporta a/erme modifiche alle norme regolamentari vigenti per la revisione dei copioni e delle pellico le ci11ematografiche, chiamando a far parte delta commissione di primo e di ucondo grado un rappresentante del ministero delle Colonie, allo Jeopo di assimrare m1 foitì efficace t1rgomento coloniale. lo stesso provvedithento, 1i stabilùre che il pubblicista, chiamato a far parte della com· missione di appello per la revisione delle pellicole, sia designato dal segretario del Pttrlito Nt1zionale Fa1ci sta.

7. - Una disposizione regolamentare in virtrì della quale poJJmiO essere ammessi agli esami preliminari per il corso di abilitazione al grado di vicebrigadi ere nel corpo degli agenti di Pubblica SicureZza, le gua:die provenienti, Jenu interruzione, dal ceJsato ru olo specializzato dei carabinieri reali O dai soppressi corpi mllnicipali di R oma, che abbiano prestato compleJJivamente Ire anni di urvizio e siano in posseno dei re· quisiti preurilli.

S. - Un provvedimento che proroga al 31 maggio 1928 il termine fissato dal regio decreto 11 dicembre 1927, nmmro 2380, per la nomina degli ufficiali della divisione speciale di Polizia di Roma.

9. - Un provvedimento cbe autorizza flamministrazione d ell' Interno ad asJtlmere i11 servizio i caudidati che riuscira1mo idonei nel concorso bandito con decreto minùteriale del 16 marzo "1927 e tu/tora in corso di espletamento fino alla concorrenza dei posti che resulteranno vacanti all'allo di approvazione della gMdtlatoria del concorso s/eiJo. Il provvedimento risponde alle comprovate nigenze dell'amministrazione di Polizia, e non reCtt almn aggravio permanmte al bilancio, trattan· dosi di coprire dei poiti già previrti 11ei f!IOli organici.(+)

Srt proposta del co1po Governo, ministro della Guerra, il Comig/io ha approvato uno schema di decreto che SOJtituisce un nuovo rego fa· mento a quello approvato con regio decreto 23 giugno 19261 ntJmero 1067, per la esecuzione della legge li marzo 19261 numero 4 16, sulle procedure da uguir.si negli auer/amenti medico·legati delle ferite, le.sioni ed infermità del personale dipendente dalle amministrazioni militari e da altre amministrazioni dello Stato,

Il Comiglio dei ministri ha poi approvato1 SII propo.sta del capo del Govemo, mù#Itro della -Marina: l.- Un disegno di l egge che porta modifiche all'organico del corpo delle Capitanerie di p orto.

2 .- Uno schema di decreto relativo alla composizione del çonsiglio superiore dell'istruzione nautictJ,

3. - Un disegno di legge circa il collocamento di ammiragli di squadra a disposizione del miniJJero della Marina.

4. - Un dùegno di legge per il riordina.mmto del regio (Omitafo talanografico italiano.

5. - Un dùegno di legge (h e àpporta 1lÌodificazioni allfl legge mil'ordinamento della regia Mmina ed a quella m/J'avanzamenfo d egli ufficiali della regia Marina.

Il capo del Governo, minùtro dell'AerOnautica, ha mcceJJivamente JollopoJto al Comiglio, che ha approvato :

I. dùegno di legge che abroga decreto legge 14 gennaio 1926, twmero 141, concernente i corJi premi/ilari di pilotaggio aereo e Jlabiliue nuove norme in materia.

2. -Uno uhema di decreto riguardante il divieto di caccia, di peua, e _ di /ramito nelle adiacenze de/l'idroualo di Pauignano ·ml lago TraJtmeno.

3. - Un diugno di legge (Oncemente, almne agevolazioni fiscali alle Società nazionali euranli uuole civili di pilotaggio aereo.

4. - Un dùegno di legge relativo at traJJamento economico degli N/Jiciali generali e colonnelli della regia Aeronautica collocati in poJizione atuiliaria a loro domanda

.5. - U.no Jehema di decreto rigtMrdante almne modifiche al regolamento per la navigazione aerea. · ·

6 - Un dùegno di legge concernente l 'abrogazione del regio decreto legge 13 gennaio 1927, numero 104, e del regio decreto legge 9 giugno 1927, numero 1228, riguardtmli enlramhi la requiJizione degli aeromobili civili.

7. - Uno Jehe1Ì1tt di decrelo inleJO ad app;ovare una con venzione per l'impianto e l'eurcizio della linea aerea commerciale Milano-TrentoMonaco.

8. - Uno uhema di decreto p er la modifica del regio decreto 30 giugno 1927, numero 1441, che approva il disciplinare-tipo p er l'ne· c11zione delle convenzioni stip11late ·con le vari e società di na vigazione aerea

9. - Un disegno di legge concernen/e /'eunzione della laJia di scambio a Società esercenti linee aeree commerciali. ( +)

23s• RIUNIONE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*

· 11 capo del Governo, in alla delermitJaz.ione di mauima ado/lata dal Consiglio dei ministri nella preceden/e seduta circa la neceuilà di riformare la legge Jflll'istituzione dell'Opera nazionale balilla Jecondo lo stile integrale ed i ntransigente del fascism o, ha presentato al Comiglio, che lo ha approvato, un provvedimenlo con ii quale, pet assicurare il raggùmgimento delle finalità che la legge istituli va del· J!Opera nazionale balilla si prefigge, è vieta/a qua/;iasi form azione od organizzazione, anche provvisoria, che si proponga di promuovere l'ist ru· zione, l'av viamento a professione, arte o mestiere o, in qualunque altro modo, l' edf,Jcazione fisica, morale o spirituale dei giovani, eae/luate le formazi oni ed organizzazioni facenti capo all'Opera nazionale balilla. l prefelli ordineranno, entro trenta giorni dall'entrata in vigore del 'provvedimenJ o, lo scioglimefÌto di tuJte le formazioni ed orgttnìzzttzioni compreJe nel di vieto di cui

D opo di cbe, il Comiglio btt ripreso la JrttiJazione d egli affari iscrini all'ordine del giorno della presmte uuione. ( +)

ITALIA E POLONIA**

La visita che Vostra Eccellenza ha voluto fare con tanta cortesia alla capitale italiana mi procura il grande piacere d'incentrarla nella qual ità di ministro deg li Esteri del suo paese. Io la ringrazio sentitamente, e

• T enuta.si il 30 marzo 1928 (ore 10-12). (Da Il Popolo d'Italia, N. 78, 31 marzo 1928, XV).

** La sera del 31 mano 1928, Mussolini era partito in treno alla volta di Milano. La mattina del· l" aprile, era arrivato a Milano Il 3 aprile, si era incontrato con Tew6k Ruscdi Dey, miniStro degli Affari Esteri di T urchi'a (356); il 4 apri le, con And rra Micalacopulos, ministro degJi Affari Esteri di G recia ( 356). Il p omeriggio del 5 aprile, si er a portato in auto a Garbagnate per visitare il Sanatorio comunale. Rientrato a Milano, aveva visitato la Fiera campionaria ; apprezzo l'atto squisitamente ge ntile, anche perché .vi vedo un nuovo pegno d ella costante amicizia tra le nostre nazioni. le relazjoni t ra l'Italia e Polenta sono antiche, tradizionali, rispondono ad una spontanea tendenza d ei due p opoli e s.i rinsaldano og ni giorno più. Vostra Eccellenp. vi·ha contribuito in la rga misura già durante i qu3.ttro anni di sua residenza a Roma, q uale apprezzato rappresentante d el suo Governo .

L'Italia, che per la prima ha au spicato la ricostruzione dello Stato polacco e ne ha sostenuto ardentemente le g iuste rivendicazioni te rritoriali, ha seguito, col più vivo ed amichevole interesse, le vicende e le fasi d ell' ardua opera della sua ricostruzione. Voi avete ormal riparato gli enormi danni cagionati dalle ripetute invasioni nella grande guerra, riordinato le vostre finanze, riassettato la vostra vita economica, portato a compiinento il processo di fusjone delle tre parti insieme ricong iu nte ; e a vete alt resì foggiato, g razie alle sane e ne rgie del maresciallo Pilsud ski , u n sol ido strumento di difesa n azionale. Con siffatti risultati, il vost ro g rande p aese, uno, popo loso e libero, è diventato u n elemento essenziale della compag ine europ ea e della pace del continente. ·

Appunto perché il Governo ital iano persegue un'identica politica di pace, si è resa possibile fra i n<:'stri Governi una sincera collabora- poi si. era recatO- in piazza Sant'Ambrogio per constatare i progressi fat ti nella costruzione del grande monumento a.i caduti milanesi. La mattina del 6 aprile, aveva visitato « i lavori del grande idroscalo che si sta costruendo nella zona ad Oriente della città. (+) Nd pomerisgio, verso le 16, proveniente da Gardone-, è g iunto a Milano in automobile Gabr iele d' Annunzio, che si è recato di rettamente al p alazzo del Govf'rno. Il PoC:'I:a, avendo saputo che il Duce si trovava a Milano, ha voluto soddisfare al suo sentimento di venire a rendf'rg li omaggio. S. E. il cap o del Goveino lo h a sub ito ricevuto, tratteil endqlo a lungo e cordiale: colloquio. Verso le 17 .40, il Poeta.. risa lito in è ripartito alla volta d i Gardo ne ». li 7 aprile, Mussolini aveva ricevuto v:uie personalità. L' S aprile-, Pasq ua, lo llvt"Va trascorso con la propria famiglia Il 9 aprile, alle 12, aveva. vi sitato la·nuova sede dell a « Famig lia Romag nola » sita in piana Cordusio. «Ne l salone Maggiore, la folla i mmensa di soci Jo accog lie con nuovi, fragorosi, i nter4 minabili •· alalà! ", ai quali fanno eco eli applausi dei soci raccolti nelle altre sale. S. E. Mussolini, evidentf'Inente lieto di trovarsi fra. i suoi conterranei e della vibrante manifestazione d'affctto tributat agli, ha esclamato: "Qui mi tro vo- fra genu d ella mia t"rft. e ne rono IIJiai conJento " ». La sera dei 9 aprile, aveva lasciato Milano in treno diretto a Forli. Il lO aprile, si era portato in a uto a Predappio, dove aveva parlato (il discorso però non era stato raccoko dagli sle· nog rali) a cinquecento maestri delle terre redente r ecatisi in pellegrinaggio aUa tomba di Rosa Maltoni Mussolini. La notte del 10 aprile, f'ra rientrato in treno a Roma. la sera del 14 aprile, all'« Mtel Exalsior », offre un pranzo in onore di Augusto Zaleski, ministro deg li Affari Esteri d i Po lonia. Allo spumante, il Presidente df'l Consiglio pronuncia i l discorso qui. riportato. (Da Il Popol o zio ne politica, ch e deve essere continuata e sviluppata con la maggiore cordialità. Le relazioni economiche, ·già notevoli, si inte nsificheranno in proporiione al crescente sviluppo delle vostre forze, ch e le ricchezze na· tura li d el vostrO paese e la laboriosità delle vostre popolazioni assicurano. levo il calice alla prosperità d ella nobile e 3.mica nazione polacca, alla salute d e U'uorno illustre che presiede alle sorti ·della vostra patria, al glorioso maresciallo Pilsudski, e quella d.i Vostra Eccellenza e d ella sua gentile consorte, la signora Zaleski

N n. 8 1, 82, 83, 84, 85, 86, 8 7, 88, 91, 4 , 5, 6, 7, 8, 10, 11 , 12, 15 aprile 1928, XV).

AGLI ACCADEMISTI DELLA MARINA*

Mmsolini ba dettO ai giovani aspiranti di aver voluto veder/i no11 per soddisfare un(! curiosità, sia pure Jegiflima, ma per riaffermare alami capisaldi della miJJione che sarà loro affidata. H a rievocato con esleJa sintesi quale" p arte abbia avuto il mare n ella storia di e d' italia. Nel ricordaTe che i giovani ufficiali ht:mno il dov ere di prepararsi ad una for!lla di attività che è mfJJione e non carriera o professione, ha raccomandato cbe, pur prendendo, come d ebbono, per asse di rotazione il mare e la gue rra m/ mare, così come altri prendono il lavo ro o l 'arte o la politica o la religiom?, non. JÌ cristallizzino esduJivamente nel loro ambiente, ma seguano gli altri aspeni del111 vita nazionale. Perché, poi, la coscienZtf loro poJsa essere sempre Jereua, ripudino tu/lo ciò che, essendo basJo o meJChiuo, offende la parte pirì sublime d ell'uomo, che è lo spirito . E quindi ha concllno: . ·

L'acciaio della vostra anima sia terso, t emprato, d iritto come u n a spada.

• A Roma, a palazzo Chigi, il 23 apri le 1928, Mussolini riceve cinquantotto aspiranti guard iamarina e venti aspiranti del Genio navale Jn tale occa· sione, il Presidente del Consiglio pronu ncia le parole qui ri portate in riassunto. (Da Il Popolo d'It11lia, N 97, 24 aprile 1928, XV).

PER L' ISTITUTO DI CREDITO PER IL LAVORO !TALIANO ALL'ESTERO *

Signori!

Il quadro sintetico, che mi è testé prospettato dell'opera svolta dall'Istituto, mi conferma nell'opinione che già mi ero fatta leggendo le vostre relazioni , e cioè che qui si ammin istra con scrupolo e si Javora di buona lena Approvo l'indirizzo che informa la \•ostra attività, e "mi compiaccio in modo speciale per il fatto che la garanzia data per legge dallo Stato sui titoli dell'Istituto non ha servito a concedere alla leggera i finanziamenti che g li' sono stati chiesti. Quella garanzia è stata circoscritta, come difatti deve esse re, alla sua vera portata, consistente nella malleveria dello Stato sulla serietà che d eve accompag nare tutti g l i atti della g estione patrimonialc.

Come ha ricordato il vostro presidente, io ho ideato questo Istituto come uno dei fiancheggiatori, se pure fra i modesti, d_ella politica nazionale E non potrei concepirlo mancante della sensibilità sufficent!! per potere informare rapidamente e costantemente la propria azione alle direttive di quella politica. ·

E JXrciò, mentre mi compiaccio di quanto già ha fatto all'estero e nelle nostre Colonie, con opportuna cautela, e nel Regno, con impulso lodevole, per l'impiego di disponibilità temporanee, devo indicare oggi all' Istituto quale via esso dovrà. battere di preferenza e senza ritardo p er diventare una forza efficente nella g"rande mobilitazione che indetta per la valorizzazione economica det" paese.

Intendo che l'Istituto pongà fra le sue immediate preoccupazioni l o stud io ed ·il finanziamento delle in iziative Ch e hanno per isèopo i terreni coloniali di diretto domi nio e quelle regioni del continente africa no nelle quali il l avoro italiano, inteSo nel più ampio e pi ù complesso, e dai suoi diversi f attori, possa utilmente trapiantare le sue mirabili energie produttrici.

Affido al Consiglio di amminist raz ione l'indagine delle modal ità ne- cessarie alla realizzazione di questo mio proposito, affinché si trovi la opportuna soluzione in armonia con le disposizioni generali del Codice e con lo statuto che vi regge. , Il compito è il seguente: dal seno di queSto Istituto deve nascere un , organismo che si innesti rapidamente, con un suo speciale programma " coloniale e con capitali propri, nel fascio delle forze naz ionali che sono chiamate a dare realizzazione alla politica del regime.

• A Roma, a palazzo Primoli, la mattina dr:! 24 aprile 1928, Mussolini presenzia la sed uta. di ripresa dei lavori del Consiglio di amministrazione dell'Istit uto di credito per il l.:l.voro italiano che aveva. tenuto di recente la sua assembl(>;l ordinaria. In tale occasione, dopo la. relazione del commendator Giuseppe De Michelis, presidente dell'Istituto, su ll'attività del medesimo, i l Pre· sidente del Consiglio pronuncia il discorso qui riportato. (Da Il Popol o d ' lt4lit:, N. 99, 26 aprile 1928, XV}.

Continui l'Istituto e con questo nuovo compito a perfezionare e intensificare l'opera già lodevolmente intrapresa, per conservarsi la piena fiducia mia e del Governo.

Prefazione

A <<L'OPERA NAZIONALE COMBATTENTI NEL DECIMO ANNUALE DELLA VITTORIA»*

La migliore prefazione di questo libro è nelle fotogra6e che lo accompagnano e lo documentano; ad esse· io riman do il lettore. Egli avrà cosl sotto gli occhi una realtà. interessante e feconda, creata nello e- collo spirito di Vittorio Veneto e del Littorio.

Mussolini

Roma, 27 aprile 1928.

I Rapporti Tra La Germania

E L'ITA LIA FASCISTA**

H o chies/o a Mmsolini se una politica di profonda amicizia q11ale oggi è falla fra l'l/alia e l' Ungh eria sarebbe possibile anche fra l' Italia e /11 Germania.

-Ciò dipende unicamente dalla Germania, è stata la sua riJposta.

La questione del Tirolo non poteva qtJindi esure evitata e Mussolini non ha fall o alam tentativo per evitarla. Ho polli/O parlargli.con tu/la libertà ed egli mi ha rùpoJJo con la franc hezza che gli è propria e che appartiene alle stte più belle qtutlità :

- Vengo ora da T ripoli- gli ho detto -ed ho veduto che g li arflbi hanno le proprie JCuole e cfoe i rttgazzi pouono parlare come hanno d a bambini. Perché l'/Jalia non concede questo diritto elementare ai suoi nuovi cittadini n ell'Alto Adige?

• L'Opera n.nionale combttttinti nel d ecimo amluale dd/a viuorid - Eùitrke Opera nazionale combattenti, Roma, 1928.

'* Riassu.oto dell'intervista concessa a Roma, al corrispondente del T ttg di Berlino, il 28 aprile 1928. (Da Il Popolo d'llalia, N . 102, 29 aprile l 928, XV).

A questo proposito, MuSJolùzi ha affermato che ancht; in Alto Adige vi sono delle JCuo/e tedeJChe e che la lingua usuale tedeua non è sradicata, come lo prova la pubblicazione di giornali in lingua tedeua. si è attenflfo, in gen ere, al stto noto conceJJoj ma ho potuto ave re la netta impreuione che l' Alto Adige non deve neceSJariam ente f ormare un ostacolo 111/Ja· via dell'avvicinamento a/1.:: Germania. Egli ha aJSicurato che, se gli atesini si comportano lealiJticamente, possono ottenere da lui tutto quello che vqgliono ed anche ieri lo ba ripe!uto ttd una dep11ìazione di centocinquanta atesini che sono ttndttti a rendergli omaggio. Ciò che rend e difficile l'intesa, Jono le con1;,111e fah e n oJizie a/larmiJJic.he1 per le quali evidentemente eJÙ/e una centMle ad Jnnsbmck .

A1i ha nttrrato poi un g razioso aneddoto che è Jtalo provocttto in qunti gipmi da u n giorna le jugoslavo. Nobile - si afferma-va - 11011 conduuva l'aeronave direi/amen/e in G erma11ÙJ, ma paJiava per la Jugoslavia, dove fotografava tutte le miniere e le fortificazioni. Mussolh1i era a bordo e dirigera le operazioni.

- Mi meraviglia soltanto - 4etto io - che ella non abbia anche getlato deJle bombe....

Si è messo a ridere, ma subito dopo si è fano serio, quando gli ho chies/o che cosa si debb11 fare da parte della Germania per uscire da m Ja situazione intollerabile e rendere possibile tm'a/l(anza. A qtJesto punto, Mtnsolini ha delta quello che ogni tedesco che meriti qtteJto nome sente nel mo inlimo e che, perÒ1 la politica ormai dominan t e a Berlino crede di dover lacere. Per l11i una carla come quella della Germania sarebbe imopporJabi/e in caso e me lo ha d imoslrato con degli nempi da far_ vmir freddo alla schiena, indicando l'U1lgberia eg11almente smembrata, egflalmenle disarmata, ma coraggioJa e alliva. F. semplicemente natmafe che le simpatie della nuova llalia profondamente patriottica vadano a q11ei popoli di forte e maschio Jempe· ramento.

- Ma di tutto questo - ha proseguito il Duce - e dei mi lioni di tedeschi che vivono sotto dominio straniero, in German ia oggi non si parla più; ma si parla inve<c, sempre e soltanto, dei duecentomila tedeschi che vivono in Alto Adige. "Bismarck ha fatto sempre della politica realistica e se vivesse ancora oggi non darebbe il primo posto alla politica di sent imento. Niente altro separa l'Italia dalla Germania.

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