67 minute read
ALLA PRIMA RIUNIONE DELLA CORPORAZIONE DELLA CARTA E
DELLA STAMPA*
Il Duce ha riaJJ11 n/o l'ampia ed interessante dùcmsione i 11terv en111a, mellendo i11 rilievo almni at111ali mpetti econ omici dell'arle grafica e ponendo in evidenza il particolare grado di capacità richie1to agli operai
Advertisement
· grafici dalla naJ11ra 1te1sa de/la loro prestazione. ·
Egli ha ugnalato l'op porflmilà che an che neli'industrùt grafica i_rapporti economfri pouano essere esaminali da comitali corpor11/ivi, composti di datori di lavoro e di lavora/ori, .ed ha conferma/o la direlliva che con sollecitudine poua essere regolata la quntione del numero degli operai apprendisti addeJ!i alle i11d1111rìe grafiche, quella delle categorie nelle quali eJJi 1itmo rite,wti nueJJarJ, e quella dei periodi di durala dell'a pprendiuato,
DOPO LE COMMEMORAZIONI**
Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto che in · memo ria d ei senatori scomparsi sono state p ronunciate dall'illust re Presidente di q uesta Asse mblea, '
• Il 9 ma r20 193.5, in cont r:isto con le no rme d i Vers:ii lles , l:i Germani:1 .1veva. a nnunciato la r icost it02io ne del l'avi.uione militare JI 16 m:1 r20, con J:a motiva2ione che Francia ed Jng hi lteu.1 :1vev:ino impostato pi:ini di riarmo, il Rekh annuncià il ristabilimento della coscri 2ionc- obbligatoria e la ricost it w.ione d ell'esercito permanente (336) . Lo stesso 16 marzo, dalle 16 alle 17.30 , a Roma, a pala220 Venezia, Mussoli ni presiede la p rima riunione d ella corporazione d ella carta e della st:impa. « Il Duce, salutato da un vibrante ·· A noi 1" da parte d ei p resenti, I1a· aperto la seduta ed ha posto in discussione ratgomento iscritto a ll'o rdine Jel giorno, relat ivo a lla d iscip lina dei rapporti economici attinenti alle industrie g rafiche Hanno preso la parola Moneta, Michcli, Font.anelli, Ricci, Masera, Cargnelutt i, Farina, Gni , Eliseo ». Indi il Presidente del Consiglio fa le dichi:irnioni qui riportate in riassunto. (Da li Popolo d'Itali11, N . 6G, 17 m:llZO 191 '.S, XXTJ)
0 Par ole pronunciate a l Senato, ne ll a tornata del 18 marzo 1935 (ore ·1617.30), dopo le commemorazioni d i a ku ni senatori scomparsi fatte dal senatore Luigi Ftderzoni, Presidente dell'Assemble2 (Dagli Alli Jur,r/t1mtntari dtlla Camtra dri unal(,ri. Diwmio11i. Ltgi1latllra XXIX , za. S t11io 11e. Volumt I : d al 28 ap ri le 1934 al 31 m:1ggio 193' - Roma, Tipografia del Sen:ito, 193.5, pag ~01)
PRESENTAZIONE DI ALCUNI DISEGNI DI LEGGE*
Ho l'onore Ji presentare al Senato i seguenti disegni di legge: ampliamento della circoscrizione territoriale del comune di C isternino, in provinci a di Brindisi; conversione in legge del regio decreto legge 5 mar20 1935, numero 184, concernente la nuova disciplina giuridica dell'esercizio delle professioni sanitarie.
SEDICESIMO ANNUALE DEI FASCI**
Camicie nere!
Questa d'oggi è una data fondamenta le nella storia italiana e come tale sarà ricordata nei secoli che ve rranno
Solo due O tre volte in un anno ci è concesso di guardare al passato, perché nel nostro animo è una forza che ci spinge verso il futuro , Eravamo allora manipòlo, oggi siamo una moltitudine.
!'-fa è importa nte di stabilire che la moltitudine ha lo stesso spirito fatto di audacia e di decisiOne çstinata del primo manipùlO, In un clima politico nebuloso ed incerto come il cielo di questa giornata, l'Ita lia offre al mondo uno spelt:icolo di calma, perché oggi l'Jtalia è forte e nello spirito e nelle armi.
Voglio dire a mezzo vostro a tutto il popolo italiano che nessun evento ci coglierà impreparati a fronteggiarlo.
Questi dat i di fatto ci permettono di guardare con occhio fermo e tranquillo i c6mpiti del futuro n on tanto lontano e che sarà nostro. Por• t ate nei vo stri cuori questa suprema ce rtezza e fatene un'arma per la vostra incoercibile volontà.
Siamo pronti a qualunque c6mpito che ci sia posto innanzi dal dest ino e se sarà necessario rovesceremo con impeto irrefrenabile tutt i gli ostacoli che fossero sul nostro cammino.
I milioni di baionette portate dal popolo delJe·camicie nere accampa-
• Parole pron unciate al Senato, nella tornata del 18 marzo 1935. (Dagli /Ùti parlam entari d ella Camira dei senatOf'i. Di;r/mioni. Leghlat11ra dt. SeJSione rii. Vo lume I, pag. 533). ·
0 Discorso pronunciato a Roma, dal balcone cen1ra[e d i palazzo ·Venezia, il 23 mu:zo 1935, verso le 11. (Da Il Popolo d'l1alia, N. 72, 24 ma rzo 19}5, XXII} gw.no il nostro sincero desiderio dì co!J~borazione europea, Cosl si p resenta nel sedicesimo annuale dei Fasci questa magnifica Italia del littorio romano e fascista, LE
DIRETTIVE ALLA NUOVA CONSULTA DELL'URBE*
Il Duce, prendendo atJo di tali dichiarazioni1 rileva l'imporl,mza parlico/4.f'e della conmlta di R oma, rh e, collaborando all1ammi11i1t razione drlla c11pitale, ha 1111a fnnzio n r d 'o rdine non solo municipale, ma n.tzionale. In rapida ed efficace 1intesi, egli ill1~stra il quadro vasto e complesso del lavoro che c'è .da compiere i11 111tti i Jet/ori, da que[!o dell' edilizia popolare a quello delle com1micazioni1 dei servizì, del pia110 regolatore, d tltauetto sco/aslfro.
Tutto quello che si attiene alla cap.itale - ha egli soggiunto - hEl u n e norme inte resse per lo Stato, in ispecie quando la capi tale si chiama Roma.
Per quello che riguarda la formPZ io ne della n11ova com11/Ja, i l D uce pone in rilievo il significato della preunza di tma domw n ella com11l!a s/ess".
In uno Stato ordinato - egli dice ....,_ secondo le capacità produttive dei cittadini, è giusto che la -donna veda riconosciuta la sua missione di lavoratrice e· di educatrice.
• Durante !::i seconda decade Jj m:mo del 19 )), a sud ddl'Uebi Scebd i, si era verificata una r:m:ia abissina gi J:mni di nostri ~oldati (3~6). la notte da l 23 al 24 marzo, al confine eritreo, tta avvenuto un altro incidente t ra L'Ita lia e l'Etiopia (337) Il 28 mano, con d ecreti in corso di firma, u proposta del · capo del Governo, ministro delle Forze Arm:it e, Sua Maestà Vittorio Emanuele lii ave va nominato il generale Emilio De Bono comandante dì tutte le truppe dd1' Africa Orientale, il generale Mekhi11dc Gabba capo di Stato Maggiore, il generale Fe rdinando Cassa sottocapo di Stato Maggiore, il generale FiJenzio · Dall'Ora intendente, il generale Alessandro Pirzio Biroli comandante del ·Corpo d 'Armata indigeno. Il 29 m.ar.zo, Mussolini teleg rafa alcune istruzioni :i. D~ Bono (29 1). lo stesso 29 marzo, a Roma, 3 palazzo Venezill, 1iceve il governa tore ed i nuovi consultori dell'Urbe « [I governatore, interpretando i sentiml'flti de i nuo, ·i consultori, ha attestato al Duce la volOfltà dei camerati designati dal Fascio di combattimento e dalle Associazioni sindacali dell'Urbe, Ji far sì che l'ammi nistra• zione si a in tutto aderente ai nuovi org3ni. ct ~ati dal r egime nell'ordine politico. economico e sociale, e alle direttive del Capo». Indi il Presidente del Consiglio p ronunri:i il discorso c:iui riportato in riassunto. (Da li Popolo J'!talia, Nn. 7 5, 77, 29, ~O marzo ~935, XXII).
Conclude invitando il governatore e la (o ns11/ta a lavorare con impegno pet dare af/a (apitale un "auel/o !empre più ri spondente alla JUa tradizione e alla n eauità dei tempi n11ovi.
361' RIUNIONE DEL · coNSIGLIO DEI MINISTRI•
S11 proposta del capo del Governo, primo minirtro, ugretario di Staio, allo 1ropo di conferire alle forze aeree dell'Eritrea e della Somalia 11n ordinamen/0 meglio rùpondente alfe odierne nigenze organiche, tecniche e dì impieg o, il Consiglio dei ministri ha approvato uno JChema di decreto legge per la ùtituzione di un Comando di aeronautita dell'A frica Orientale, alle cui dipendenze sono riunite le forze aeree de//'Erilrea e della Somalia. li d ecreto legge è i111e10 a dare unità di comando ,1; reparti e ai servizJ d elle JT1ddetie col onie. li nnovo ordinamento non comporta oneri finanziar] ,n,:tggiori di quelli necessari per l'effì.enza alluale prevista per le aviazioni delle due Colonie.
Jndi, umpre m propo1t,1 del capo del Governo, primo m inistro, u~ grelario di Staio, il Comiglio dei minùtri ha app rotiato:
Uno schema di decreto_ legge inteso a regolare il trai/amen/o eco110mico del per10nale _di ruolo e avventizio dello Sraio e d egli Enti pubblici richiamati alle armi per mobilitazione, Con tale provvedimento 1i di1pone :
A) Il trai/amento economico del pet"sonale sJalale di m olo è per i primi du e mesi goduto all'auo del richiamo e po1teriormenle quello più f avorevole fra il tra/lamento civile e quello militare.
B) Ai Jdlariati di molo viene corrispo1ta l' evenluale eccedenza f ra le compeJenze ,i11ili e le pttghe mi/iJari. Tenuto conto de/lo 1tato di famiglia degli intereJJdli e pei salariati non di ruolo il trdlJam ento 11iene rego ldto . in conf ormità dì quello che ve rrà Ilflbilito dalle organizzazio,ii 1ù1dacali
C) J/ rfrhiamo alle armi del penonale non di ruolo· ( avventiz'i, col· timisti, dimnisti) non prod11ce i nterruzione del rapporto di impiego e di lavoro, e la 1011i111iione di dello perwnale, ove neceuaria, viene limitata . al periodo di perma11enza alle armi dei richiamali.
D) /Jentico trattamento viene wato a fav ore dei -volonJari, pmché J'arruoiam_enJo abbia luog o col comemo de/l'amminfrtrazione, · li decre/o legge regola, inoltre, la posizione dei richiam.11i alle armi roncorrenti a pubblici co ncorJi, 1tabilendo che i richiamali ,be abbiano superato le prove seri/le cJ.ei co ncorsi per pubblici impieghi e quelli che non abbiano pot11to 1os1enerle, siano ammeui, riJpe11i11ament e, alle prov e orali, ovvero a quelle JcriJ/e ed orali del primo concorJO Ùfdello nello .stesso ruolo poiteriormente al loro congedamento. li comple110 delle disposizioni JII accennale è esteso al personale degli Enti local i e p.trastatttli .
"' Tenutasi il.30 m:mo 1935 ( ore 10,13 .30) (Da li Popolo d' l Mfi<1, N . 78, 3 1 . mar.zo 19n, XXIII.
Uno uhema di 4isegno di legge relati vo alla conceuione di anticipazioni a favore d ella prod11zio11e cinematografica nazionale T ale pro vvedimento provvede alla co1tit11zione di un fondo per fa r luogo ad antiripazionì a ff:lvore della produzione cinematografira nazionale, al fine di ddr modo ai migliori produttori di .Ivolgere /11 loro attiviJà con maggiore continuità, per ot/enere un n umero di pellicole più riJpondente ai bisogni del mercato, Detto fondo, che sarà ; /anzia t o nel bHanrio del ministero delle Finanze, è fwato nella mùura non superiore a l ire dieci nÌilioni annui, per cinque eurdzJ Jina11zù1ri, a parJire dall'esercizio 1935 -'36. Si stabiliscono, inoltre, le necessarie caflfele perché il rischio d elle anticipazioni venga rido/lo al minimo, sià col far contribuire alla g aranzia i p roventi di cu; al regio decreJo l egge ) . ollobre 1933, X l , sia col demandare al so//ougrelariat~ per la S1ampa e la Propaganda ampi poteri di indagine s1dla comùt enza fi11a11zia,.;a e wll' amminùtrazione dei prod1111oi-i aspiranli al beneficio d ella anticipazio11e.
Uno JChema di decreJo portante modificazioni all'ordinamento del Comitato per le pemioni prvilegiate ordinarie. Con la/e provvedimento il n11mero d ei componenti d el C omi/alo viene, opporltmamenle, au mentalo, così da consentire che ii Com_ilal o steuo, funzionando SII d11e sezioni, pro vveda, con la neceSJaria sollecitudine, sulle numerose domande di pensioni privilegiate ordinarie e di assegni privilegiati che vengono soll op os!J
"' s110 erame.
Uno schema di decreto l egge co n il quale, al fine di fealiz ZtJ re l'tmilà di indirizzo e di organizZftzione i ndùpem abile per dare rm nuovo i mp,,lso alle arti sceniche e agevolame la rinascita , vien e istitt,it o, presso il JOIIO· segretarit:t o per la Stampa e p er la Propaganda, 11n hpenorato del teat ro , quale organo centrale di roordinamenlo e di dùciplina dei/e va rie allività teatrali e musicali della nazione Per il raggiungimento d egli aae1111ati JCopi, il decreto l egge prevede, fra l'a/Jro, la devo l11z i o11e al so/Joseg ,-etariaJo mddelJo delle atJribuzioni speJhmti t1 i mù1isteri d ell'lnJemo, d elle Corporazioni e dell'Ed11cazio11e nazionale in materia di cem11ra teatrale, di vigilanza governativa e di provvidenze ad ogni forma d'alliviJà Jeatraie e m micale, 11011ché il Jra1ferime11to alla dipendenza del 101/osegretarit'lto Jteuo de/fa Dùcoteca di Staio.
Poi, il Consiglio dei mi11iJtri ha, su propoJla del capo del Governo, ministro degli Affari E!teri, approvalo i segt1enti prov11edimmti:
Uno schema di decrelo per d are esemzio11e alt'aaordo regionale concemenJe i fadio fari mariJJimi, stip11la10 fra l ' Italia ed a/Jri Stat i in Bordeaux il 28 ap rile 1934, X li .
Uno uhtma di decreto legge per dare eseclizione ai dlie protocolli di Roma del 7 l11glio 1934, XII, concernenti i libri ferro viari della C.ompagnia ferroviaria Dan11bi o-Sava•Adriatico {«Siidbahn »).
Uno schema di d ecreto legg e che app rova l'accordo tra l'Italia e la Francia in data 24 marzo 1935, XIII, che modifica la convenzione Ira i d!le Stati ml/e .refe e seJerie d el 26 g ennaio 1927, V
Uno schema di decreto legge che ap pro va l'accordo fra l'Italia e l'Austria in data 25 marzo 1935, XIII, che modifica il Jrallato di commercio e di navigazione tra i due Stati d el 28 aprile 1923, I.
Uno schema di decreto che modifict; la compo1izione della comm ùsione esaminatrice per i ·concof!i alla , arriera diplomatica-comolare.
S11uusivamente, sono Jtati approvati dal Comiglio dei ministri, SII propo11a del capo del Gov erno, mi nistro dell'Interno :
Uno ichema di decreto legge legislativo conc,emente l'i!tiJuzione d e/Ja pro vù1cù1 di Asti. Si è riconosciuta l'oppo rtunità di ricostituire l'antica provincia di A1ti, che era stata soppressa in dip endntza d ell'ord ina m ento comunale e provinciale, pre vÌito d alla l egge 2 3 olt obre .J859, nnmero 3702, LA città capoluogo1 che vanta nobiliJJime Jradizioni1 che /11 ci/là romana, lihera t'ep11bblica nel medio evo e, Jin dal secolo XV, compresa tra i domini più ìmportanJi d i Casa Sa voia, ha, oggi, acquiJJalo J{'eciale importanza, con 11n rilevanliJJimo Jviluppo economica, edilizio e demografico. Su di eua gravita un eiJeio, po poloso territorio, che dal/'agricoltura e particolarmente dafl'indusJria vinicola, trae' notevoli pro;peri tà. lA rirco;crizione della isJituenda provi ncia comprenderà il territorio d el· l'ex-circondario di Asti, nonché" i ;eguenli co muni: Bruno1 B11bbio, Calam andrana, Cafliano1 Caserzo, Cassimuco, CaJtagn ole Monferrat o, Ca1tel Boglione, CasJel/etJo Molina, CasJe/Jo di Annone, CMteln11o vo Be/bo, Castelzocchero, Cerro Tanaro, Cessol e, Cortiglione, C1mico, Font anile, Grana, Grazzano Monferrato, l nciJa Cavaccino, Loazzolo, M aranzana, Mombaldone, M ombar11zzo, Mona1tero Bo rmida, Moncal vo, M ontabole, Mo11temag110, M antiglio, Nizza M onf erralo , Olmo G en1ile1 Pona ng e, Quaranli, Refrancore, Roccaverana, R occhella Palafoa1 San Giorgio Scarampi, Scandohtzia, Serole, Seuame, Tonco , Vaglie, Serra, Vosimo e V iarigi. La nuova pro11incia, pertanto, 1arà costit!lila da centoquattro comuni e "vrà un'estensione di e/lari 150.274 e ,m a popolazione compleJJiva d i 253.344 abitanti; venendo, q11indi1 ad occupare, fra le provimie del Regn o, /'01ta11tatree1imo po1to per wperftcie ed il ;essantanovesimo per popolazione. La provincia di A sti comincerà a f unzionare dal 15 aprile.
Un disegno di legge ruanle m odificazion i t:JII{ norme per la composi· zion e e /è allribuzioni del Comiglio per gli 'a rchivi del Regno . Il provvedimento è giustificato dalla nuessità di e/are al prede/l o orgtmo 1m auetto più corrfrponde,nte ai nTJovi regolamenti del regime fas,iJJa nel (ampo ml· 111rale e politico. .
Uno schema di decreto con cui, in virlù della delega legisla1i1h:1 aaor• da/a dalla legge 29 gennaio 1934, Xli, numero 177, sulla costituzione del com11ne di T elese in provincia di Benevento1 si determina la cirroffrizione l erriloria/e del comune steno.
In seguito, il capo del Governo, ministro delle Colonie, ha sottoposln al Comiglio dei ministri, che ha apprtJvato, i seguenJi provvedimenti:
Un o IChema di decreto che approva la vendita, a scopo agricolo, di area demaniale in T1'ip oli.
Uno JChema di decreto che m odifica il /l'attamento doganale in Libia d elle bibiJe a base di liquore. Per venire imonlfo alle richieste de/l'induslria nazionale, viene at1rib11ito, alle bibite fabbrica/e in Italia a bt1Je di liquore e con lieve gradazione alcoolica1 conlen11/e in bolliglielle non superiori al decilitro, un tral!t1men/o doganale di favore per l' i mportazione ;,, Libit1,
Uno schema di decret o che concede facoltà al governatore della Libia di Jospende re i procedimenti penali e l'esewzione delle untenze. Col 31 dicembre 1934, XIII, è scaduta l'eccezionale facol1tì conferita di governatore della Libia con il regio d ecreto 4 maggio 1934 , Xli, numero 787, di disporre, nei confronti dei cittadini libici e per quahmq fle
· reato commesso, la sospemione dei procedimenti e la esernzione delle .sentenze già pron11rtzia1e a loro carico. Atteso lo scopo del provvedimento, che è q11ello soprattlltto di fa vorire il ritorno nella Colonia dei fuomHili, 11engono prorogaJe di un anno le facoltà suddette.
Uno uhema di decreto riguardant e l'iitituzione del Tribunale per i minorenni in Tripoli e Bt11ga1i. Con tale provvedime11Jo vengono estese alla libia, con i necessari Jrallamenti d eterminali dalle partico!tJTi esigenze locali, le norme del regio deaelo legge 20 luglio 1934, Xli, 1mmero 1404, che i stit11isce nel Regno i Tribunali dei min'orenni
Un o schema di decreto che modifica la mimra dei dirilli di cerJificaJo , s,mitario marillimo per l'espo rtazione dalla Eritrea delle pelli bovin e. ]I progello è Ù?leso a diminuire il prezzo di costo delle anzidelte pelli per facilitare la vendita nei memtli eJ/eri, ·
Uno Jchema di decreto che a1Jmenttt in lieve misflrtr l'aliqNola dell'imJ1osla mi fabbricati in Eri/rea, in comiderazione che è 111/lora in vigore in della Colonia /'a!iq1101a fissata nel 1891, qmmdo cioè le condizioni economiche dell'Eritrea m:mo 'assai diverse da q11elle odierne.
Uno J(hema di decreto che autorizza l'em inione di .speciali fran cobolli commemora/ivi della visfta di S11a M aestlt JI re nella Somalia.
Uno !Chema di decreto per la fu.sione df!l!a Cassa di ,Rùpannio della Tripolitania con quella della Cirmaica. Con l'unificazione d elle due Colo- nie libiche Ji.è manife;Jata la neceuità di addivenite alla fusi one delle due Cane di R.ùpMmio d ella Tripolitania e della Cirenaica1 per meglio armonizzame Fazione e rendere que11a piti efficace per la valorizzazione d elle CoJon;e steue. li provvedimento consentirà, inoilre, di realizzare economie e darà la pouibilità di nplicare un maggiore controllo sult'allivilà d el· 11 /;tituto da parte d el Governo d ella Libia.
Un disegno di legg~ per la riduzione del lana sulle obbligazioni rig11ardanli l'eu rcizio del creditofo11diario agrario, li provvedimenlo è analogo a quello emeIJo nel Regno con regio decreto legge 18 se//embre 1934, m,mero 1436, per le cartelle di credito fondiario e ;i riferiJ ce al tauo delle obbligazioni emeue dalla Caua di Rùparmio della Tripoliltmia, allo uopo di aumentare le proprie di;ponibilità palrimoniali per l'eJercizio nella Colonia del credito agfario e fondiario agrario.
Uno ;chema di decreto per la ftoione dei regi corpi di Jruppe coloniali della TripoliJania e Cirenaica in 1111 regio corpo truppe coloniali d ella Libia. li provvedime11Jo è reso 11ecenario dal nuovo ordinam ento della li· bia, in baJe al quale sono ;tali unificati i du~ G overni della Tripolitania e Cirenaica. ( + ) ·
Il Comiglio dei minùtri ha approvato poi, SII proposta del capo del Governo, minùJro della Guerra:
UnQ schema di dfregno di legge che determina i ca;i in mi gli obbligati all1ù1ruzione pre militare e poJJmililare sono a;;oggeJJati alla leggi! penale mi/ilare ed di/a giurisdizione militare. L'articolo 8 della legg e 31 dicembre 1934, XIII, m11nero 21501 ;tabi/ùce che il ciJJadino ù critto nelle /iJte di leva e valido alle drmi diventa soldato all'aJJQ della leva fa JCÌfJa, che ha l11og o al co mpimenJo del dicioJJe;imo anno di elà. L'anzidetJo pro vved_imenlo d eJermina i caJi e le modalità con mi deJJi ;oldali vengono auoggettati alla legge penale militare ed ai/a gi11riidizione militare nel periodo che intercorre fra il diciolJ eJimo anno di età e la chiamata atle ,irmi, e1Jendendo t ali ;anziani anche agli obbligati al/'ù t rt1zio11e po;Jmil itare. Crùeri f o ndamentali Jono:
, a) obbligo di rù pondere alle periodiche chiamate, comminando, in caso di inadempienza, sanzioni di carattere contravvenzionale ed anch e la pena del carcere militare per i casi più gravi; b) obbligo per i g enitori, J11Jori1 direJJori e preiidi d'J;tiluti e di collegi di non oJJacolare la presentazione del premi/iJare·afl'ùlruzione, sotto pena di ammenda,· e) adozione .del/'iIJituto del decreJO penale per conseguire la rapida decùione dei procedimenli per le contravvenzioni suaccennate,· d) aJJoggeJ/amento alla legge penale militare degli obbligali all'ùtru. zione premilitare e po;lmilitare limilalamenle al periodo in cui il ser vizio effe11ivame11Je i i preJla ed avrebbe ,do vuto eIJere pre;Jato; e) subordinazione del procedimento penale alla richiesta del Coi!Jando milit,ue competente per reati meno gravi.
Uno schema di disegno di legge concernenle il riacq11iJJo della capacità militare perduta a seguito di condanna; l'impiego dei conda,mali i11cor1i nella incap:2cità militare; e l'istruzione di reparti militari spe<ial i. Il p l'ovvedhJiento è inléJO 1oprat11mo a comenlire, ùuit:me al riacq11iJto della "capacità militare, perdflta a ug11ito d i condanna penale, in rnnseguenza del principio afferma/o dall'artic olo 1 della legge 31 dicembre 1934, Xlii, numero 2150, mlt'iJlrmione premilitare, per mi le f1mzio11i di cittadino e di soldato sono _in.scindibili nello S tat o fascista, In particol,ire il p,:ovvedim enl o propo1to prevede: a) l'eJtensione degli efjeJJi d ell' t1nmiJJia ne/l'indulto e nella grnia ai fini della cenazione dell'imapeuità militare e della reinJegrllzione del g rado perd1110; · b) la p oJJibilità di eJlemioue, a J oma11da1 della riabilitazi911e ol/enuta a n orma della legge p enale co1111me alle penali acceJJorie militari ed a ogni altro effetto penale militare della ronda1111a; e) la poJJibilità della reintegrazione nel grado da parie d el m ilitare ,ùbilitato; rei nteg razione ,he, però, 11 0 11 produce di diritto la riammùJion e in Jervizio; d) fa mhordi11azio11e del riarq11ùto a J111ti gli effetti delle dù1i11zio11i al valore militare ed onorifich e di g11erra alla riabilitazione militare.
Uno Jchema di dùegno di legge rhe detta norme integrr1/ive della legge 1° giug'no 1931, IX, numero 666, JIII regime giuridiro delle proprietà nelle zone militarme11le importanti. Col provvedimento i11 parola si Jtabi liJce che lii/li i tra1ferime11ti di pro prietà degli immObili Jituali nelle zone di confin e terrestre :riano souoposte all'approvazione pri:venli va dell 'a11torità prefeflizia.
Uno frhema di d erret o che app,-ova i l regole1me11to per l a diJJribuz ione delle llldHhere a111igdI. li provvedimell/o p,-eciJ,1: a) q11ali 10110 gli Enti che dele rmilumo l a gradualità d i acquùl o delle m aschere; b) la modalità per le rhhiesJe di acqflislo, da rivo/geni dai miniÌ!eri di s ervizio chimico militare e da t111Ji gli altri EnJi all'Unione 11flZÌ011ale proiezione antiaerea; e) quali sono i perso1Mli deg li J/abilimenti, - aziende ed i1Jdmtrie rni deve farsi obbligo, in 1m primo temp o, di euere mflniti di maschere; d) q 11ali sono gli organi rùpet1ivi preposti al rontrollo p er Id provvista, l a ,omervazione e la manutenzione delle ma1chere,· e) le modalità per "1 lrtmniJJi one all'autorità giudiziaria delle d enunce tU fi ni de/l'applicazione dell'ilmmenda.
Uno I(hema di diieg no di legge che apporta modifi,azioni alla legge
11 marzo 1926, IV, n11me ro 395, concernente la costiJt,zione della Ctua mii/tare di SJJa Altezza Reale il principe ereditario, nel sem o di so1tituire aJ/a denominazion e d~/la carica di primo aintanle di campo di Sua Altezza Reale il principe di Piemonte quella di primo aiutan!e di campo generale de//1a11g11sto principe.
Uno uhema di disegno di legge che determiJJa la misura della re,,dita lorda da sotloporre a vincolo dotale. per i capitaJJi del regio Esercito con trat/amen/o economico 'di primo capitano. Con tale provvedimento la rell· dita lorda da solloporre a vincolo dotale per i capitani del regio Esercito, che, avendo parJecipato alla guerra 1915-'18 ed avendo prestato dùiasselle anni di servizio da ufficiale, hanno diritto al tratta,Ì1 enlo economico d i primo capitano, viene 1tabilita in cifra eg11ale a q11ella fiuata per i primi capitani.
Uno schema di disegno di legge che reca norme JJdla dipendenza ed auribuzione dei generali di Divisione dei reali carabinieri addetti al Comando generale d ell'arma. Ai due generali di Divùione dei carabinieri reali 10110 attribuile 11g11ali funzioni p er quanto rigua rda la diuipli11a, /'avanzamento, la form11/azio11e delle note carallerùtiche e l'ordinaria amminiJtrazione entro la circo1crizione ,:d eJJi <t1Jeg11ata dal comandanJe ge• nera/e dell'arma. 1A c11rica di comandante in 1econda dell'arma 1/eJJd è affidala al generale di Divisione dei carabinieri reali pùì anziano.
S11cceJJivamenle, dt1! Consiglio dei ministri sono ,tali approvat i, SII proposla del capo del Go verno, miniJtro per la Marina, i ug11enri provvedimenti:
Uno schema di /erto ttnico de,lfe disposizioni legislative riguardanti i primi lenenti di vascello ed i primi capitani dei corpi militari della ,·egia Marina. Si riprod11co110, in maJJima, le dùpo1izio11i vigenti. Si 1/abilisce, però, che la qualifica di prhno tenente di vaue/lo e di primo capitano 1petta 10/0 al compimento di dodici a11ni di grado e 1i eJtende tale qualifica agli 11fficiali del corpo reali eqffipaggi marittimi
U110 JChemd di disegno di legge che auto rizza, entro determinaJ(/imiti, t1d eseguire i contratti per lavori di riparazione 1Jrgen1i al regio naviglio prima del perfezionamento amminiJtrativo dei relativi contralti. IJ provvedimento è impo1to dalla natura Jteua degli accennati lt1vori, i quali 11011 comentono rinvl od interruzioni.
Uno schema di disegno di legge che 1tabilùce i 1111ovi organici degli 11/ficiali dei corpi militari della regia Marina. Tale provvedimemo è intimamente collegato colle provvidenze adottale dal Governo fascista nei riguardi del regio naviglio e tende ad adeguare gradualmente il numero degli ufficiali della regia M11rina alle nuove esigenze derivanti dal potenziamento della ffoJta.
Uno Hhema di diugno di legge circa l'avanzament o degli. ufficiali dei corpi militari d ella regia Marù1a. S' istiJ11iscono il ruolo dei« Comandi navali>> e q11elio dei « Comandi mariuimi » per gli ufficiali del corpo d i Slat o M aggiore e quello delle « Direzioni e dei Jel'lliz1 » per gli 11ff~iaii del corpo del genio naz;ale e ii de1ta110 le norme p er l'avanzamento .degli 11fficiali dei predetti ruoli, fiu andone le rispenive attrib11zioni. Si ·regola e Ji gt?uit1d1 co/J opportune provvidenze, la carriera degli uJ]fria/i di fui/i i corpi della regia Marina, adeg11andola alle prevalenti neceJJilà dei servizi e Ji ,tabi/isce tm eq110 traltamento, morale ed economico, agli u fficiali che, in applicazione delle nuove di!p01izioni, devono lauiare il .servizio pril11a del raggiungimento del limit e di età. .
Jt Consiglio dei miniJt ri ha p oi .,1pprovato, m propo; /a del ,apo del G overno, minùtro dell' A eronautica:
._ U,iò JChema di decret o inte10 a modificare le vigenti norme circa l' eumzione di fot ogr,1.fie e cinemttJografie a bordo di aerom obili. Le modificazioni pitì importanli riguardano la procedura amminùJrativa per l'ùlru tJoria delle d omande presental e per la rip resa e la riprod11zio 11'e delle f ot og rafie e cinematografie, n òmhé il co11Jrollo dell'uso dei permeJJi <011ceui
11 ,ompleJJO d ei/e in novazioni in materia t ende ad tm miglior coordinamento dei scrviZi ed a garalllire il 1egreJo milihtre1 senza ecceJJivi vincoli per l'alli vilà· pri vata.
Uno schema di disegno di legge riguardan/e l'av,mzam enlo dei sergenti maggiori e dei primi avieri della regia Aerona11tica.
Uno schema di dec ,-eJo legge inJeso ad esentare, in via lramiloria, gli 11ffìciali d ella regia Aerona11Jica dall'obbligo di costituire la rendita d otale. 11 provvedimento ha lo scopo di fa ri/ilare la sistemazione f amiliare di la· 11111/ ufficiali e rispònde a/J~ direJJive del regime in materia demografica.
! 11fi11e, su propo1ta del ce1po del G overno, miniJlro d elle Corporazio11i1 il Comiglio d ei ministri ha approvato :
U uo schema di dùegno di legge J/11/e attribuz ioni del ComilaJo cor porativo centrale. La cosJitm ione d elle corporazioni ha meSJo in ePidenza la necessità di at1 rib11ire al Comi lalo corporativo centrale f u nzioni pùì ampie di quelle prevùt e con l'articol o 15 della l egge 20 marzo 1930, X / Il, numero 206,- nella riforma del Consiglio nazionale de/Je corporazioni, memre, ai s ensi della legge citata, il C omitato corporativo può 101ti1t1ire l'assemblea n ei casi di urgenza per J11Jte l e d eliberazioni, eccet111ate quelle concernenti le norme e gli acco rdi economici collettivi. La nuova l egge d el .5 fe bbrai o 1934, Xlii, numero 163 , alla sua vo!Ja, demanda al/'a1.remblea generale del Consiglio l'approVazion e delle norme e delle tari ffe elaborale dalle corporazioni. Ora il Com ilato corporati vo centrale, organo di natura e1senzialme11/e politica, che comprende in armonica sintesi l e m111ime rappresentartze del Go verno, del Par#t(l e d elle forze economiche e fh e ha già reso eminenti serviz i ne/Ja fase costruJJiva del JÌJlema, è d e-
Jtinat o a indirizzare e coo rdi nare l'itUività delle 1,•aric çorporazioni 11el quadro generale degli inle reJJi 11azio,lali. D 'altra parte, l'inte rvento di tm organismo pirì ampio e pùì m,m ero10, çome l'auemb/ea gen erale del C on• siglio, per approvare ogni 1ingolo allo dell e çorporazioni, avrebbe inevitabilmente determinato un rallentamento dell'attività corporativa. Il diJegnO di legge ora approvato ha lo sçopÒ di rimuovere il limite po1to alle funzioni del Comitato corporativo dalla legge d el 20 marzo 1930 e di precisare çhe eJio limite 11011 ftWÙte nepp11re nei confronti d e/Je no rme e delle tariffe di. cui alla 11Nova legge.
L'articolo unico di mi çomta ;[ provvedimento, esJende appunt<> la competenza 101tit11tiva del Comitato a t11tJe le de/;berazioni degli organi c<>rporativi, 1ttbordinand<> /'eurcizio delle 1111ove attribuzioni alla a/llorizzazione da concedersi di volta in volta dal capo del Governo. Il provv ediment<>, inoltre, prevede la facoltà di apportare emandamenti alle norme ,,d alle tariffe, nomh é quella di m bordinare l'approvazione degli accordi ec<>1io m ici all'aaoglimento delle m odifiçazioni eventua/mente neceJJarie.
Uno schema di d ecreto legge recante il diviet o della fabbricazion e ·e vendila degli sp~ighi e (ordami di jula. Con tale prot•vedimento, predilposlo in ronformitrì al voto e1preJJo dalla çorporazione dei prndoJJi teuili ue/lt1 riunione del gennaio 1cor10, ve11gono proibite la fabbricazione e /d vendila degli 1paghi di j11ta e dei cordami di j11ta, anche 1e· rive1Jiti di canapa, allo scopo di fttvorire il maggior impiego della çanapa nella prod11zione di ma1111f aui, come lo 1pago da imballo ed i cordami in genere, in 1<>1tit11zione di fibre importale dall'e1tero. Il divieto di fa bbricazione degli indicati manufatti è 1tabilito a partire dall'entrata in vigore del provvediment o, mentre, per larriare adeg11t1/a poJJibilità di smaltire le scorte e1iJtenti, il di vieJ<> d i vendita avrà vigore dal 30 settembre 1935,.Xlll. Un o Hh ema d i dùegno di legge çoncernenle la ço1tit11zione d ell'Ente nazionale per la cel/11lo1a e per la caria; Le relative dùpo1izioni, in relazione ai V<>li recentemente f orm ulati dalla co'rp.orazione d ella carta e d ella 1lt1mpa, tendono a dare impal~o alla f a bbricazi one d ella ce//ufosa da parte de/l' i11dmtria nazionale e a porre, con la collaborazione delle a/Jre i nduitrie che impiegano in larga misura la celt11!01a çome materia prima per le loro lavorttzioni, htle ramo di attività nelle migliori condizioni per attrezzarsi per la produzion e de/!a cellu/01a imbiançhila,
Uno ;chema di decreto' che modifica il regio decreto IO maggio 19281 VI, nr1mer<> 1292,_relativo alla commiJJione per le ind;ulrie chimiche. ·
Uno J(hema di decreto con il quale, in virtN della delegazione di poIeri conçeJJa al Governo çon la legge 29 gennaio 1934, XI11 numero 333, si provvede alla rifortrla d~/la legge per gli infortuni degli operai 1Nl lav_oro. Con t ale provvedimento 1i realizza quel perfezionamento della aui- , c11razione contro gli infortuni ; 11/ lavoro che la dichiarazione venlisette-
JÙna della Carta dei lavoro ha posto come principio fondamentale del progrtJmma innovatore del regime faJcÙ/11 nel rampo della previdenza sociale e che ha comi11cialo già ad avere pratira applicazione con il regio d~rreto legge 23 marzo 1933, X, numero 264, convertilo nella legge 29 maggio 1933, Xl, numero 860, che diJpose t',mificdzione degli Istituti as1irnraJori. La riforma si basa sni criteri che emer1ero dall'ampia discuuione rvolJa.si a mo tempo davanti ttl Consiglio ,,aziowtle delle corporazioni e cioè: nMggiore estemione del campo di applicazione, in modo da comprendere nella t11te/a legirlativa ,ma piri larga maSJa cli la11oralori, elimi11a11do e1c/11sio11i oggi 11011 più gùuJiftcabili; auton1t1tismo deJJ'anirnrazione, col gran· de van/aggio di gar,:mtire.veramente a tutti gli operai colpiti da i11/orlN11io , nelle condizioni previste dalla legge, la corresponsione delle preitazioni; Jomministrdzione di tu/Je le cure neceuarie, non Jolo per la guarigione chirurgica, ma anche per il ricupero nei limiti del possibile della perduta atlitudine al lavoro e forniJura delle protesi da lavoro; indennizzazio1~e i11 rendita, in modo di auimrare conlinflaJivamenJe quell'aiulo economico di cui ha bisogno il minoralo fiJico, aù,10 che è disposto proporzio11alment e ai carichi di famiglia; giurisdizione me/la ed economica medianle l'adozione del rito delle controversie individuali del lavoro con i necessari "dallamenli,· disposizioni rigorose per reprimere speculazioni inforltlnistirhe e l'a111olesionismo. Il provvedimento entrerà in vigore il l" gennaio 1936, XIV.
Uno schema di decrelo che m odifica il primo comma del/'arJicolo 3 dei regold1ne11Jo approvat o con regio decreto 12 maggio 1927, V, numero 824, per esecuzione del regio decreto legge 9 luglio 1926, IV, mnnero 1331, che costit11isce l'Auociazione nazionale per il controllo s11/le1 comblfJlio,re. li provvedimento dispone esemzione dell'applicazione delle norme per la prevenzione contro infortuni per alcuni tipi di genera/ori di vapore, q11t1ndo siasi provveduto alle1 prevenzione con regolame nti spccìali. Con il nuovo provvedimento si stabilisce che i regolamenti mdàetti devono esure approvati dal ministero delle CorpordZioni, udito il parere del Consiglio tecnico de/I'Auociazione nazionale per il controllo m ila combmtione, ·allo ICopo di ol/enere 1111e1 maggiore 1111ità di direllive . nell't1pplicdzio11e delle norme inerenli alla prevenzione degli inforl1111i ml lavoro.
Uno schema di decreto legge per lq disciplina della fabbricazione e del commercio del tubo di vetro neutro per {utle da iniezioni, delle ampolle per siel'i e di recipienti di vetro 11e11tro. li provvedimen10, in rapport o alle prescrizioni contenute nella farmacopea ufficiale del R egno d'Italia, ila· biliJcc che il Jubo di vetro mmro per la fabbricazione delle fial e e l e fiale per iniezioni, siano esse vuote o piene di medicina/i o di siero1 nonché le ampolle e gli altri recipienli di v et ro, non possono essere importali, f ab- hr;cali, vend11ti o detenflli per la vendita) se non portino i m preuo, in modo indelebile, 11no speciale <onJrasugno. E <onuntito m; termi11e di Jei mesi dall'enJrala in vigore del provvediniento sJeIJo per la vendita dei prodotti di mi traJlasi rhe non siano co11tranegnati1 al fine di <ommlire lo smaltimento delle gia<enze in allo esiJtenti.
Uno scbemtl di decreto legge riguardante la proroga d !!ll e fJrovvidenze <011Jc1111te nel regio decreJo legge 8 marzo 1934, Xli, mnnero 337, relative al premio per la ;eta tratta, Si prevede la proroga al 15 ottobre 1935~ XIII, del termine indicato da/l'arJicolo 1 del regio deuelo l egge 8 marzo 1934, XIII, numero 3371 con il quale è stato ùtituito un premio alla seta t raJJa prodolla con bozzoli naziona/j.dei racco/Ji 1933-1 93 4. Per efferto della proroga, il premio potrà essere <onferito non solamente _ alle se/e ve11d11Je e <omegnate e 1pedite entro il 13 gi11gno 1935, XIII , m a an che a quelle che, depo1ilate entro 1tesso termine preJJO ,mo 1tabilim e11to di 1tagionalt1ra e di auaggio d elle ute, 1ara1mo vendute e <omegnal e e Jpedile entro il periodo 16 gi11g110-1 5 ottobre 1935, Xlii Per p oter fruire del premio, le parlite di seta dovranno però rimanere de positat e negli sta· bilimenti indicali, a decorrere dal 15 giugno e fino al mo~nelllo i n <lii avverrà effe1tivame111e la comegna e la 1pedizione della m erce.
STRESA*
Il ci rcuito diplomatico europeo, iniziato nel gennaio a Roma da Lavai, con le tappe successive di Londra, Berlino, Mosca, Varsavia, Prag a, s i concluderà, almeno nella prima fase, l'll aprile a Stresa Dopo l'insuc cesso dell'esplorazione britannica a Berlino, molte speranze converg ono su St resa e si sta montando il solito castello delle illusioni. Secondo talun i, da Stresa dovrebbe venire la salvezza per la tormentata umanità, a Stresa dovrebbe essere assicurata la pace agli uomini di buona volontà, a Stresa dovrebbe esserci qualche cosa come il miracolo, la fine dell'incubo, il principio d ella ri p resa.
10 Sempre preoccupato Ja un eventua le nuovo colpo di testa da parie dell a Germania e da una possibile cri si in Europa nel periodo in cui l'Italia sarebbe stata impegnata in Africa, Mussolini aveva promosso un convegno ang lo-frmcoitaliano per giungere ad una intesa stabilizzatrice della situazione. E per con· vincere l' Inghilterra ad aderire, aveva fatto annunciare che J'ltalia avrebbe consentito alJ"esame arbitrale d ella sua controversia con l'Etiopia, $e'COndo la. richiesta di Addis Abeba. Alla vigilia. del convegno a · tre, previ sto a Stresa, aveva voluto smoriare le eccessive illusioni che erano sorte nell'attesa con lo scritto qui riportato e con quello ·intitolato li « noJITo » pùmo ( 53) n assolutamente necessario versace una discreta quantità di acqua nel vino di guesto esagerato· ott imismo. G li italiani non devono farsi illusioni eccezionali. I nostro preciso dovere di metterli in guardi a, poiché nìente è più triste delle delusìoni che seg uono le illusioni fatte rosee Soltanto dal vano desiderio. n dunque comprensibile che sulla imm inente conferenza di Stresa si dirigano l' interesse e la cu ciosità del mondo, ma niente entusiasmi prematuri o aspCttazioni da milJennio. , Se quella di Stresa sarà un.1 con(crcnz.l Ùi\'crsa dalle infinite altre che la prcc:edettero e. darà risultati concreti e sod disfacenti tanto meglio, fl quello che noi desideri amo e voglian:io.
Con , questo non intendiamo di S\'a lu t ue a priori la conferenza di Stresa; intendiamo soltanto di «inquadrarla» nell'ambiente politicodiplomatico-milìtare dell'Europa c:ontemporanea, ambiente che non permette di sperare prodigiose e definitive soluzioni. Si riuniranno a Strcs_a. i ministri degli Esteri deJla Francia, dell'Inghilterra, dell'Italia. Quest i tre Governi non si può dire ad cserripio che siano stati completamente «univoci» di fronte al gesto tcdcs(o del 16 marzo.
Ora Stresa dovrebbe consacrare una identità di vedute delle tre po · tcnzc occidentali. Non basta. Dovrebbe sta bilire una linea di n ionc -c:omune d i fronte a un determinato numero di eventualità. che si possono prevedere. A Stresa si dovrebbero assu mere le necessarie responsabilità, senza preoccuparsi oltre misura di qudli che potranno essere .ì risultat i delle elezioni municipali francesi (nientemeno!) ò delle fluttuazioni delle by elections inglesi, piuttosto favorevoli ai labu"risti, donde la « corsa d più pacifico» per ragioni di mera politica interna. Stresa, insomma, dove.ebbe significare un« punto fermo » nel mare agitato della politica europea; punto-fermo che deve significare anzitutto la rinuncia alle flcrirnlosc utopie del disarmo. (A queste u topie l'Italia fascista ha rinunciato fm dal 1922).
M a bisogna attendere la pa rola fine prima di sciogliere le campane!
D a li l~upolo d'lt,,li,r, N. 79, 2 apiilc l 93S , XXII (w w w w).
UN « FERRO ,»
J fatti procedono ormai con una inso lita speditezza nel campo della politica estera. Perché? Perché è caduta, fi nalmente, ogni pçevcnzione an· tifascista oltre i ·confini e si è potuto o perare una tr:i.sfusionc di sangue , littorio nelle stanche vene della diplomazia internazionale Questa è certo fra le più grandi soddisfazioni che i popoli agognino : veder chiaro ne1Ia politica estera e· vedere una politica estera lineare che - relativamente ai complessi e vitali problemi - marcia con passo virile .
Il << g inevrismo >> era il trionfo della·medicina scettica e p.ivida : fat to di· cataplasmi, impiastri, sena}'ismi, calmanti, ecc.
Quell'o~rroda medicina del senilismo e della pseudo-giovinezz1 eh~, se può conservare Je 1flwnmic, uccide i forti o lì indebolisce fino all' invalidità.
L'irruzione del sangue fascista nell'organismo tarato della politica internazionale comincia a dare i suoi frutti : a) la Germania s i è dich iarata qua~'è; b) la Francia apprezza l'amicizia italiana; e) l'Inghilterra vuol rendersi rapidamente conto d ell'odierno stato <l'animo dell'Europa continentale. n ancora medicina; ma non di quella fatta per b. imbalsam:izionc o la debilitazione: conseguente alla paura di far :i.ffrontar d ai giovani gli i ndiSpensabili riSchi di un regime di vita ~·hc si propone b. fo rza pien:i. Fo rse sta fri fa medicina e b chirurg ia.
La «trasfusione» è medicina o chirurgia?
Arriveremo alla chirurgia?
Speriamo che non ve ne sia bisogno. In ogni modo s i può star tranquilli: sarà chirurgia schietta e radicale.
Non abbiamo che un «ferro». Ma lì vale tutti: la scure.
D.1 Il Popolo d'll11li11, N. 8 1, 4 aprile 1935, XXII (w 1).
IL « NOSTRO » PIANO
Oggi, a ll'fsolabella, avrà luogo il primo incont ro fra ì <api di Governo di Francia, Ing hilterra, Italia. L'intervento dei <ap i dl Governo accanto ai ministri degli Esteri, ha intensificato la curiosità e anche l'attesa del mondo e certamente ha accresciuto l'importanza dell"incontro. .Tuttavia dobbiamo nuovamente m ettere in guardia g li italiani dagli ottimismi faciloni e inconcludenti. Contro gli aliarmìstì di vario genere, g ioverà riaf. fermare che da Stresa non uscirà la guerra e nulla che la renda inevitabile a breve termine. Ma questo non vuol ùire che Stresa assicurerà ta pace eterna. Tale pace d ipenùe soprattutto da qualcuno che -non è presente a Stresa, Se non è Ja gi~ern e nemmeno la pace, qualcuno potrebbe domandare che cos.1 verrà fuo ri da Stresa, Si può rispondere che verrà f uori un comunic.1to, il quale, rappresentando un minimo comune denòminato re fra tre paesi, non potrà - salvo l'imprevisto - che essere d i natura gen erica o consultativa, essendo la <(consultazione >> l'ult imo rit rovato del- l'abulia di fro nte alla realtà. B isogna ancora considera re che t aluno d ei temi fondamenta li di Stresa riguarda da vicino i tre assenti e cioè la Germa nia, la ~ussia, la Polonia. SuJlo scacchiere or ientale la situazione è in movimento e il p roblema dell ' « agganciamento» o russo o po lacco all'occidente è un problema grosso di d ifficoltà, A meno che non si re nda utile chiamare a Stresa qualcuno degli assenti o, in un 'ipotesi estremamente azza rdata , t utti g li assenti.
A disperdere una volta per tutte le esa lazioni del giornal ismo sensaz ionale o g iallo che di r si vog lia, è necessario dichiarare c he non esiste alcun « p iano » italiano, spccia,Imente di natura miracolistica. quindi g rottesco che s i costruiscano castelli di rag ion ament i su ll'insussistente. Al di là d i Stresa, il piano itali ano, che interessa gli ital ia ni e che gli italiani d evono conoscere è il seguente: mantenere, sinché l'orizzonte non sia ben chiarito, una fo rza costante di seicentomila uomini sotto le a rmi ; dota re quclb forza di tutte le a rmi pìù moderne; accelerare Je cost ruzioni de lla fl otta aerea e d i quella marittima. Noi consideriamo q uesto « pi ano » come i n• dispensabile elemento p er ga ra ntire fa. pace in Europa e soprattu tto per assicurare la << nostra» pace.
Le « esplorazioni » a lle· quali ci siamo ded icati. in questi ult imi tempi_ ci h anno co ndotto a t ale co ncl us ione.
Da Il Popolo d'Italia, N . 87, 11 apri le 1935, XX II (w fl' 111 w).
STR ESA*
Dopo la Jet111ra d ei /<:Ili, -il ( apo del Govrmo hn dirhial'alo chimi i lat1ori della couferenz11
Il 5 ap rile 1935, a ll e 9.15, Mussol ini era partil o in vo lo da ll 'aeroporto d i Centocelle diretto a Forlì. Il trimotore, pi lotato da l D uce, ,topo :1ver sorvolato g li Appennini a ll a quota di tremila met ri, ostacolato da forte vento Ji ponente, ha :itterrato alle 10.30 al campo d i aviazione di Forlì, dove si t rovavano aJ attendere i l prefetto e il segretari o federale. Jl Duce; si è recato alla Rocca delle Caminate » , ove amava app3ttarsi ogn i volta che doveva esamin:ire e decidere una linea d'azione. La mattina del 10 :iprile, su l campo Jel Ronco ( Fo rlì), aveva fatto fa re u n vo lo di b:ittesimo ai figl iol i Romano ed Annama ria, pilotando egli stesso il trimotore terrestre col qu:ile, a lle 8.50, era partito alla vo lta d i Lon:11e Po:zzo lo. « Lo accomp agnavm o , oltre all'aiut:inte di vo lo, maggiore Bisen, i sotto• seg reu ri Ciano, Suv ich e Valle. Giunto alle ore 10.1, al campo di l on:ite Pnz· 20!0 , ove era atteso d:illc autorità militari e civili , il D uce ha passato in ri vista la qu:ir ta b_rigata J a bombardamento schierata sul Clmpo con i pr opri app:i recchi. Il D uce q'nìndì si è recato in automobi le a Sesto Ca lende, ove ha vis ita to g li stabilimenti della Società idrovo lanti "Savoia ··, accolto con vivi.,s imo entu sia~mn
Egli ha aggiunto che tali lavori potevano eJJere comiderati con soddiJfazione e che la rolidarietà vigilante e attiva delle tre potenze' intervenute era tale da auic11rare la 1ranq11i/Ji1à dell'Eu ropa ** d:lll.e maestranze, che l avoravano al completo con duemilaquattroce nto uniti. Dopo avere is~zionato l'aeroporto militare, il Duce, pilotando un idrotrimotore, si diretto a Stres:i., ove ha ammarato alle ore 12 ». Era stato ospitato nel palazzo Borromeo sulrholabella. Alle 22.15 circa, si era recato a lla stazione di Stresa per ricevere la delegazione francese. L' 11 aprile, alle S.3~, sempre alla stazione di Stresa, avt'V'a accolto la delegazione inglese. Alle 11, enno incominciati j lavori del conveg no tripartito, cht" erano proseguiti nel pomeriggio (338) e nei giorni 12 e 13 aprile (339, 340). le conversaiioni si erano concluse alle 19. 30 del 13 aprile con l'approvazione d i alcune deliberazioni 040). L'ultirria seduta d ella conferenza si tiene la mattina del 14 aprile ed t dMicJ.ta alla lettura di ta li delibernzioni. Terminata la lettura, Mussolini fa le dichiarazioni qu i riportate in riassunto (Da li Popo!t, d'It.1lù1, Nn. R3, 87, 88, 9 1, 6, 11, 12, 16 aprile 193,, XXII) u Il primo ministro inglese J ames Ramsay MacD onald risponde a Mussolini nei termini seguenti:
"Non possiamo lasciarvi partire senza porgervi i nostri più sinceri ringraziamenti per il modo con cui ci avete ri cevuto in ItaliJ. e per la maniera con la qu.ale avete presieduto ai nostri lavori. Se noi siamo usciti fel icemente dalle nostre difficoltà, sono sicuro che ciò è dovuto in gran parte a.Ile cordia li r elazioni che abbiJ.mo potuto ave~e gli uni con gli a ltri durante questi q uattro giorni.
« Il nostro compito era veramente difficilissimo. Avevamo un programma di lavoro che sarebbe già stato molto difficile ad eseguire per una sola naziome. Il problema divent:wa straordina riamente delicato, poiché si trattava di tentare di raggiungere un.a decisione comune fra tre nazioni. Voi avete la vostra opinione pubblica e noi purt' Niente senza dubbio ci avrebbe permesso di riuscire, all'infuori della ferma risoluzione di raggiungere un accordo e di fornire una dimostrazione della nostra solidarietà.
« L'alternativa attuale comprende da un lato la pace e dall'altro la guerra. Il signor Mussolini ha ben compreso i mic:i sentimenti ed i sentimenti del mio paese. Noi dobbfamo mantenere aperta fino s ll'u ltimo momento la porta della pace, e, se essa dovrà essere chiusa, è necessario che non sia per opera nostra. lasciJ.mo .agli altri di farlo se vogliono. Per di più, se t'ssa s i chiude, è necessario che ciò non avvenga dietro le scene, ma nella piena luce del meriggio, affinché ciascuna nazione onesta e ragionevole sappia chi è il responsabile.
« Ringr.azio adunque molto sinceramente il signor Mussolini per la pane svolta da lui e dal suo paese. Vorrei parimenti ringraziare, mentre me se ne offre l'occasione, i miei collegh i francesi per il loro spirito di collaborazione. Spero che, da parte )oro, comprmderanno che abbiamo fatto del nostro meglio per dar loro sodd isfazione.
« Permettetemi di dirvi anc:ora una volta, per concludere, signor Presidente, tutta l'ammirazione che noi proviamo rer il modo con il qua le avete condotto i lavori di questa conferenza». ·
Indi il primo ministro francese Pierre-Eti<'nne Flandin pronuncia queste parol e : '.
11 Desidero associarmi ai ringraziamenti ed alle fc'1icita zioni c he il sig nor
Walter E Il Resto
In questi ultimi giorni è stato traslocato Ja una piazza di Bolzano a un g iardino di Bolzano il monwnento di W alter von Vogelwcide. l1 trasloco è avvenuto non' di nottetempo, ma in p ieno g iorno, come attestano, fra l'altro, le fotografie. Tale monumento, non in odio al poeta, ma per il significato che gli si attribuiva, poteva essere distrutto , come è avv enuto di tanti monumenti durante e dopo b. gue rra; p oteva essere relegato in un museo. L'Italia lo ha, invece, collocato in un p ubblico giar.dino, luogo preferito da i poeti lirici. Cionondime no si è scatenata in Germania una vera ça mpagna contro le <<barbari e» di Roma. O ra noi sapevamo benissi mo che il monumento \Valte r a Bolzano era stato eretto solo nel 1889 ed aveva sloggiato u n arciduca . Sa pevamo ben issimo che n essuno conosce di preciso dove quel poeta sia nato . Nacque in Franconia ? O in Boemi a ? O nella Svizzera ? O altrove ? Ce rto, no n in terra bolzànina.
Or ecco sulle teste esagitate dei ge rmanici, i quali pare non abbiano .iltro scopo nella vita all'infuori di q uello di farsi nemi,co il mon do , cadere una doccia freddissima, e d.1 pa rte di un g iornale tedesco, che deve ave re avvertito tutto il grottesco, il ridicolo, il pericolo della monta.tura « wa lteriana » :
« M o»a<o di Bavier;1., 16 - ·U M 11nuhn" z ~im11g, in un a rtico lo da l titolo lii'alter a Bolz,mo, rileva che, per quanto il monumento del Vogelweide a Bolzano fosse stato· considerato da molt i tedeschi il santuario nn ionale nelJ'estrt'fTIO lembo della !erra t edesca, non si può negare che non si ha alcun elemento che comprovi essere .l'Alto Adige b. patria del V ogelwdde. Gli Messi · diritti reclamano la Boemia e la Franconia. Il monumento fu eretto solo nd 18~9. e la p iazza fino allora non si chiamava piazza Walter, ma piazza Arciduca Giovanni».
MacOonald ha rivolto al signor Mussolini. Noi abbiamo raggiunto un risu ltato sostanzial e soltanto grazie a lla nostra stretta rnllaborazione ed all a no~tra uniti di pensiero per il mantenimento della pace.
O! Tuttavia non fa~iamoci illusioni . N oi urteremo in avvenire contro altre difficoltà analoghe. Spero soltanto che esse non siano ancora p iù g ravi. Penso tuttavia che noi le vinceremo,· se contin uiamo a dar prova dello stesso spirito di collaborazione attiva e realisia, come durante queste discusSioni. Nessuno cc-rtamente poteva dirigerJe meg lio dell'uomo che nella vita ha dato tante provedi realismo attivo nel governo del suo p:iese.
« Desidero altresl ringruiare i miei colleghi britannici d d concorso che hanno arrecato alla soluzione delle questioni che inte~s:ino più sp«ialmente la Francia li mio paese sarà particola rmente sensibile alla dichiar:izione comune che rlta!ia ed il Regno Unito hanno voluto fa re, per rinnovare il trattato di l ocarno. Personalmente io ne sono loro p rofondamente riconosante ~. (D:1 li Popolo d'Italia, N. 9 1, 16 aprile 1935, XXII).
Mentre prendiamo atto con soddisfazione della obiettività d i questo giornale di Monaco, è da sperare che la fin iscano in pro vincia di di Tiolzano e oltre Brennero di versare fin te lacrime sul d estino del povero Walte r, vittima del fascìsmo italianizzatore.
Da Il Popolo d'Italia, N. 93, 1S aprile 1935, XXII (w 4).
GUJDONIA*
Ufficiali! Sottufficia,li ! Caporali! Soldati! Gtmerati ! Un rito particolarmente solenne è questo di oggì e perciò dest in ato a rìmafJere ind elebile nelle nostre memorie e inciso per sempre nelle pagine deUa stor ia italiana.
Nell'Agro Pontino e in altre plaghe della patria abbiamo fondato città che segnano il nostro proposito di conquista d ella terra. Oggi fondiamo un:i nuova città, dedicata alla memoria d el gene· raie· Guidoni , eroica tempra di so ldato, che ha dimostrato con il sacrificio deJla vita la dedizione totale all'adempimento del proprio dovere le città di ieri e questa di oggi esprimono la netta, sistematica, indomabile volontà di potenza dell'Italia fas cista.
Tale volontà ha. piegato negli anni scorsi molti uomini e molte cose. Cosl accadrà anche nel futuro immediato e remoto. (Le 11/time parole d el D ure srmo roronr,te dd 11nt1 1111o t1(1, imponel1/e ,1rrlamrtzio11e, rhe si protrt1e " l~mgo, Ira 1111 trip11dio di ve.uilli e 1111 c~"ngore di fan/Me ).
* li 14 aprile 1935, alle :20.30 circa, dopo essersi accom iatato da1 primi ministri :Ma(Donald e Flandin (i quali, prima dì lasciare l'Italia, aveva no telegrafato al nostro capo del G ovemo) {342), Mussolini era parti,o da Stresa in auto diretto alla Rocca delle Caminatc { ?). Il 15 aprile, aveva fatto un'improvviu visita ai lavori della zona dantesca a Ravenna. Rientrato a Roma, il 19 aprile, a pal azzo Vene2ia, aveva avuto un colloquio, durato oltrieo un'ora, con il p rincipe Emest Rlldiger von Starhemberg, virec:mceiliere d' Austria La mattina del 27 aprile, nella p ianura di Montecelio, sottostante al paese omonimo, fonda una nuova città, chiamata Guidonia in onore d el generale Alessandro Guidoni, capo del G enio 11eronautico, caduto . il 27 aprile 1928 mentre stava espe-rimentando un nuovo tipo d i paracadute, In tale occasione, al centro del solco q uadrato che segna i limiti della nuova città, dopo a.vcr iniziato a colpi di piccone g li scavi per le fondamenta, pronuncia il di scorso qu i riport:ito. ( Da Il Popolo d'halia, Nn. 9 1, 95, 102, 16, 20, 28 aprile 1935, XXII).
AL CENTRO SPERIMENTALE DELL'AERONAUTICA DI GUIDON!A *
Camèrat"i!
Vi an nuncio che la parte aviatoria della città di Guidonia è g ià inaugurata. t pronta. Da oggi inizia la su a vita feconda.
Con un senso di profonda .fie rezza an nuncio a voi e a tutti g li italiani che g li impianti tecnici e scientifici d i Guidonia sono i più moderni d el mondo. Essi, uniti alla perizia e alla intrepidità ormai leggend arie deg li aviatori ita liani , ga rant iranno nei cie.Ji la sicurezza e la vittor ia della patria. (le parole del Duce, pro mmriale 11igoros111nente, con quel .mo caralleriJlico accento incisivo e martellante, sollevano ,ma fiammata di entmiauno ).
NELLA G IORNATA DELLA FESTA DEL LAVORO ITALIANO••
Il Duce ha ric ordalo il carallere tipicamenle fasciila della fe1/a del lavoro italiano, ilaliano nel tempo, nello 1pazio, nel modo della Jfla manifntazione.
• A Guidonia, la mattina del 27 aprile 1935, terminata la cerimonia per la fondaz ione della città, Mussolini visita il Centro sperimentale della regia Aeronautica, che costituisce il primo nucleo di Gui<lonia. « la visita è durata oltre un'ora e Mussolini r iprende in automobile la vi:i del ritorno, riattraversando il Centro sperimentale; ma q uando egli riappare all'ingresso, la folb, che ha sostato, pa:zicnte e d isciplìoata, ansiosa soltanto di riveder lo, lo accoglie con un'acclamazione impetuosa, invocando ardentemente: "Duce! D uce ! D uce ", Mussolini, disceso dalla macchina, sosta sorridendo ad ammirare per qualche attimo lo spettacolo: lo schieramento delle forz e fasciste è perfetto, quale l'ha lasciato più di un'ora fa. Ma il g rido che lo saluta è pi ù alto, la passione che lo investe più viva. Egli fa cenno d i parlare. Un grido di esultanza, poi silenzio. Ritto su lla. soglia della città aeronautica », il Presidente del Consiglio p ronuncia le parole qui riportate. (D:1. li popolo d'ltnlin, N . 102, 28 aprile 19n, XXII).
•• Riassunto del discorso prcinunciato a Ro'ma, dal balcone centrale dì palazzo Venezia, la mattina del 28 3.prile 193'.5, giornata dedicata 31Ja celebrn:tione del Nata le d i Roma e della festa del lavoro italiano (traspo rtata nd 193'.5 al 28 da l 21 aprile perché quest'ultimo giorno aveva coinciso còn la Pasqu:1.), (Da Il Po polo d'ltalùr, N. 103, 30 aprile 193'.5, XXII)
H a esaltalo lutto il la vo,-0, da q ueJ/o i111e1Je1111ale a q u eJJo m a11pale, fra i quali - egli ha deJJo - la di~erenza è di caratte re non sosta1yziale
Ha accennalo alla d irezione v erso la qtutl e marcia la nazion e fa· uista, cìoè verso ,ma vita di cttrallere sempre pitì colle11ivo, ma n o n collenivizzato o co flelti vista, poiché la vita sempre pùì collelliva del po p olo italian o è la v i ta armonica e d ifferenziata d el f auiJmo , non q 11ella d elle 1pecie i n ferio ri.
N ell'anno trascorso, l'orizzonte - il D11 ce ha dell o - s i è schia· rito e più ancora si schiarirebbe se la politica venisse in aiuto dell' economia, se, cioè, si desse il più lungo periodo possibile di pace all' Europ a, senza con ciò ade rire alle viete id eologie pacifon daie, che espongono i popoli a tutte le p iù gravi sorprese.
T utti coloro che non si adeguano alle necessità e ai doveri di questa a rdente e profonda vita del popolo italiano sara nno espulsi, qual i elementi negativi, dall'organismo g iovane e g ag liardo della nazione.
Il D11Ce si; q11i11d; rivolto p a rticolt1rme11t e alle t!U(hie cmnicie 11ere, m l/e quali/,, rivo/11zio11e oggi e do m(lni, nel clima d1Jro ch e si anmmcia, p o1rrt simrmnenl e con tt1re, ed ha invi tal o a l uare gttgliard etti e fu ci l i per celebrare l'N n ittÌ d el la voro con le armi .
ALLA RIUNIONE DEL COMITATO CORPORATIVO CENTRALE*
« Il Comitato corporativo centrale, udita I~ relazione del vicep res i· dente della co rporazio ne delle bietole e de llo zucch ero intorno al p rob lema dell' alcool carbu ra nte, approva la mozione d ell a corpo razione e fissa in quattro anni il periodo di tempo entro cui 1a produz ione di alcool per carburante d eve raggiungere la qu ant ità necessaria per m iscelare tutta la benzina usata come carbura nt e nell a p ro duzio ne g ià attualmente
• A Roma, a palazzo Venezia, il pomeriggio del 30 aprile 1935, Mussolini presiede la riunione del Comitato corporativo centrale. « Alle ore 17, a ccolto dal saluto dato dal segretario del P.N.F., il Duce apre la seduta, dando la parola all'on. Casalini, che continua la relazione sui lavori compiuti dalla corporazione delle bietolt' e dello zucchero. Sulle proposte formubte dalla corpo. razione, hanno preso la parola il ministro delle Finanze, il sottosegretario alla Marina. mercantile, il dottor Piero Pirelli. L'on. Casalini ha. forni to i chiarimenti necessari'. Dopo di che, il capo del G overno ha ri3ssunto e concluso la discussione ed ha sottoposto all'approvazione del Comitato corporativo centrale)> le due mo zioni qu_i ri parlate. (Da TI Popofo d'I talia, N . I04, 1 maggio 19}~. XXII) adottata del venti per cento in volume di alcool e ottanta per cento d i benzina». ·
« Il Comitato corporativo cenÌrale, udita la relazio ne d el vicepresidente d ella corporazione delle b ietole e de llo zucchero e le d ichiarazioni del ministro delle Finanze , si dichiara favorevole al mantenimento e perfezionamento delle agevolazioni <l 'o rdine fi scale per le industrie delle marmellat e e al blocco d ell'attuale gettito dell' imposta di produzione dello zucch ero, che pennetta, col prevedi bile aumento del consumo, una sue. cessiva e graduale diminuzione di detta imposta».
ALLE RAPPRESENTANZE GOLIARDICHE INTERNAZIONALI*
Il DNce ha rùpo Jlo unn p;arendo1i per l'andam ent o d ei l avo ri d ella Cnn fed erazione, che egli ha 1eg 11ilo con vivo intereJJe. Ha agghmlo di a edere ferma mente nella giovinezza, ritenendo indisp emabili i con/alfi fllhm 1er10 rni i gio 11ani delle varie' nazioni ed i popoli p osso110 conoJCel'Ji e <0m pre11deni e rollaborare. ( Al termi11e d el diHol'J01 il Dure è staio Ja/J11àto da vh,e aulamazioni ).
* A Roma, a palazzo Vene.zia, il 1° maggio 193), Mu ssolini r iceve «-i di rigenti della Confederazione internazionale deg li s tudenti, il presidente della "P.tx romana", che rappresenta gli studenti ca ttolici di tutto il mondo, il presidente della Federaziolle internazionale deg li studenti ebrei e un gruppo d i studenti stranieri Dopo il saluto al Duce, lanciato a gran voce da tutti i presenti, il Jotto r Dino Gardini, presidente della Confederazione internazionale degli studenti, ha portato al Duce il salut o della Confederazi one, che rappresenta oltre un m i· ]ione di studenti. Hanno quindi parlato Plccity, vicepresidente della Confrderazìone, il dottor Etienne Berthet a nome degli studenti di Francia, Silaghi Victor per i romeni, Pa[mayi lstìvani per g li ungheresi, i quali h anno espreùo tutt i la loro incondizionata ammirazione per le realizzazioni mussoliniane, :1ffe rm:1ndo di riconoscere nel Duce il c:ipo spirih1:1 le dell a giovinez.za ». Indi il Presidente d el Co.nsiglio pronunci:1 le p:iro [e q ui ripor tàte in ri:1.~sunto, (Da li Pop olo d' l 1afia, N. 105, 2 maggio 1935, XXII).
ALLA RIUNIONE DEL COMITATO CORPORATIVO CENTRALE*
Jl Dme, sttg11t1la11do11e l'imporlfwzrJ, ba chimo i /,w orì di q 11es/,1 Jefsione, che è la p rima d opo le n11o ve f11nzioni che sono sta/e al/ribHile 11/ Comitato corporativo centrale dal regio decreto legge 18 aprile 1935,. numero 441, ed !Ja espreIJO il JIIO vivo compiacimento per i ris1dtati otJe,wti.
362" RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI • •
Su propos/a d el capo del Governo, primo mi11is1ro, · segretario d i S1,t10, il Co nsiglio dei mi11ùt ri ha a pprovalo:
Un disegno di l egge con il q11ale, allo scopo di dare i11ae111e11to ,il!tt produz ione cinematografica nazionale, si stabilisce che l'obbligo di proh:th1re, ·og ni tre p ellicole cincmqtogra/iche di prod1'zione "eslera, 1111a p ellicola cinematografica 11azio11ale1 Or(t limitato alle Itt!e di prima e u conda virione d elle cillà capol11ogo di zon e cinematografiche e d elle cillà con popolazioue 1uperiore ai cinquantamila abitanti, venga e1te10 a lltll e l e .Jale cinematografiche; che l e condizioni di nol eggio delle pelliw l e 11,1zionali 11011 po110110 L'Jsere meno fm,orevoli" di quelle che si pratitmw p er le pelli cole di produzione ·esJera di pari impor/ama e che con uno stesso co11lratlo 11011 pouano euerc noleggiate insieme pellicole 11az io 11ali e pellicole di p roduzione es/era. · Un diuguo di legge ro11remell/e lo scioglimento e la liq11ùlazfo,u, d e/Id Ca11a di previdenza d el perJ011ttle dell'/1/ilu/o 11dziouale L .U.C.!l,. , per provved ere, poi, t1l trallame11lo di pre videnza di d etJo personale sollo f orm a aJJic11raliva. Il provvedime nto delermi11a anche i diritti degli i mpiegali ed agenli iscriui alla C(IJsd, 11onché quelli d ell'Istituto L.U.C.f.. mi capitali già destinati al trt1llttme11/o di previdenza e le m od alità di illvc1/imcnl o dei capitttli steJJi. ·
• A Roma, a palazzo Venezia, il 3 maggio 193S (ore 17- 18), Mussolini pre~iede la ri unione dt-1 Comitato corporativo centralt-. In tale occasione, al termine d ella seduta, fa le dichiarazioni qui riportate in rias5unto (Da Il Popolo d'Italia, N. 107, 4 maggio 193S, XXII).
0 Tenutasi i l 4 maggio 19n ( ore 10-1 2.30). (Da ll Popolo d'll11lia, N . 108, S maggio 193S, XXII).
U no 1chema di regio dec reto legge per ii trasferimenJo del personale di ruolo d ell'Op era 11azio11ale combatteuti d alla sede agli uffi<i periferici, di/o scopo di co1tituire in LitJo ria /'11fficio dell'/J penorato d ell'Agro Pontino, senza dar luogo ad aumenti di p erJonale.
U no schema di regio d eueto per lo svi11colo di una parie del patrù11011io d e/l1I sti1111o centrale di stathtica destinato alla ·compilazione e pubblicazi one dei catasti 11grario e f o,.e1tale. Detto svincolo è necerntrio per comentire la completa p11bblicazio11e, 11011 oltre il 30 gi11g110 1936, X I V , dei riJ11ltali cata1tali agrari rnao/Ji dall'!Jt ituto antrale di statistica e che hann o carattere di particolare i m portanzt1, in quanto ifl11stra110 la stmllura agricola per Ju/le le circoscrizio 11i provimiali, per zone e regioni agra rie, per ogni comTJ11e, con indicaziolli de11r1gliate sulle qualitJ di coltura, coltivazione, prodùzione.
Poi, il Co,zsiglio d ei ministri, 111 proposta del Ct1po del Governo, ministro d egli Affari Est eri, ha app rovato :
Uno Jchema di 1·egio d ecreto p er l 'a ppro11azio11e delle conven zioni i111emazio11ali di Ginevra dei 29 giugn o 1933, X l , co11 ceme111i l'auiamtzione obbligatoria per !ti. vecchiaia e pe,· la i nvalidiJà dei lavoratori.
Uno schema di regio decret o per l'approvazione deJl'aaordo i w er11azio11ale per le Jtat ùtiche delle' came ·di m orte, stipulato iit Londra il 19 giugno 1934, XII .
Uno schema di disegno di legge per l'approvazione della co11ve11zio11e fra l'Italia e i Paesi B assi, firmata in Roma il 7 marzo 193.5, Xlii, per il riconoscimento e la esecuzione delle sentenze in · maleria civil e e commerciale
Uno schema di regio decreto legge per l'approvazione dell'affordo . ila/o.svizzero concernente la circolazione dei veicoli automobili fra i d ue paesi, stipulal o in R om(!, medùmte wambi o di ,wte, l'S aprile 1935, Xlll .
Unò schema dì regio decrelp legg e per l'applicazion e delI'accordo fra l '!Jalia e la Svizzera riguardanle la ferrovia del GoJJardo, sli /mlalo i11 Roma i l 9 aprile 1935 , XNI
Uno sch ema di regio decreJo legge per l'apprvvazione del pro· Jocollo fra l' Italia e l'Ungheria, sti p,dato in R oma il 20 aprile 1935 , Xlii , pel' /' iJ1i11tzio11e e jJ f unzio11ame11/o di un ufliciv dog,wale 1mgh ere.re nel porJo di Fi11me.
. Un o schema di regio decreto legge p er l'approvazione degli t1crordi di rt:trallere co mmerciale fra /'JJalia e la Gran Bretagna, Jlip,dati ÌIJ R oma, mediante srambi di noie, il 18 ,itarzo 193.5, Xlii, e il 27 aprile dello sleJJo anno.
. Uno 1chema di t'egio decreto p er il riordinamenlo e la sÌJlemazione dei scrvizl d'ordine del regio ministero degli A ffari E1teri
Succeuivame nle, dal Co11Jiglio dei minùtri JOJJo JlaJi approvali, Jtt propoJ/a d el capo d el Governo, miniJtro dell'I11terno, i seguenti prov· vedimenti;
U11 diJegno di legg e con mi si conferùcono al Govern o 1peciali poltri per l'eman47,ione del teJto unico detle leggi Jl{l/a as!ÌJlenza e benefic.enza "pubblica. Già, con alcuni dei vari provvedimenli, emanati po1teriormenle_ alla legge organica ml/e opere pie del 17 luglio 1890, numero 6972, era J/ato a11torizza/o il Governo a coordinare e riunire in teJJo unico tutte le disposizioni vige11Ji in materia. Senonché, in ude di elaborazione del nuovo lesto, ormai quasi ultimalo, è sorta la neceuità di inl rod11rvi anche disposizioni nuove, sia per d are u na t rattazione pilÌ organica alla materia, sia per colmare alcttne lacune riscon tra/e nella pratica, 1ia, infine, per mettere in armonia le leggi 1111/a aSJÌJtenza e beneficenza pubblica con lo spirito della legisld.2ione fascis ta e con i nuovi ordinamenJi creati dal regim e. Era quindi neceuario acco rdare al Governo una pitì ampia delega legislativa, al che mira, appunto, il di.regno di legge approvato oggi dai Comiglio dei mini.rJri.
Uno JChema di provvedimento legiJlativo con:ernenJe la costiluzione del comune di Pontinia, in pro vincia di LitJoria. Jf nuovo comune, 10riendo a breve distanza ·di tempo da quelli di liuo ria e Sabaudia, 111 di 11n territorio d i 10.245 ettari, 1egna la terza tappa nell'ordina mento amminiJlfativo e demografico del redenio Agro Pontino.
Un disegno di legge concernente la costit1,zione del comune di Colleferro, Ùl provincia di Roma. li nuovo comune 10rgerà in proJJimità dello scalo ferrovia rio di Segni e, su di una 1uperficie di 2472 eitari, avrà rma popolazione di circa tremHacenJo abitimti li p rovvedimento mira ad assimrare 1m'org,:111ùa e pitì proficua alJivilà ammin istrati va in una zona che ha asm11Jo1 in questi ultimi t empi, per la preunza di importanti Jtabi/iment.i i11d1uJrùdi, rm notevole 1vil1tppo edilizio, econowico . e demografie~.
Un di.regn o di legge concernente la coJlituzione Je/l' Ente autonomo del Monte di Pooofino. Co n tale 'provvedimento, accogliendo i voti di Enti p11bblici e di privati cittadini, si sottopone il territorio del promontorio di Portofino · ad uno speciale ordinamenlo amminiJtrati vo , inleso a preservare e valorizzare, nel miglior modo, i pregi panoramici e le bellezze 11at11rali di 11na delle localilà pùì carallerùtich e e sugge11ive del 1101/ro paeu. · lii 1eg11ito, il capo del Governo, milliJtro delle Colonie, ha soJfoposto al Comiglio dei ·mi11ù1ri1 che ha afrpro Mto, i provvedimemi se· g11e11ti :
Un dù eg110 di legge con mi, allo scopo di coordinare l'atJività del Pio Ent e « Ca;a del lavoro e pa1rona10 per i ciechi di guerra di Lombardia » con q11ella di altre ùtittizio11i di aJsiJtenza agli invalidi di gperra, Ji sottopone l'Ente Jle!Jo alla 1peciale disciplina previsla dalle v;genli leggi m ll'anistenza agli invahdi di guerra .
Uno uhema di provvedime,~IO· lcgùlat ivo con wi si dùpone / '1111mento di mille 1111il1' nell'organico del corpu degl(ag enii di Pubblica Sirnrezza, reJo necessario dalle maggiori esigenze dei servizi di iJtil,ao.
Uno schema di regio d ecreto legge per l'e.ste,uione (di a LiMa del regio decrnò legge 20 luglio 1934, Xli, 1111111ero 1203, rig11arda111e lo 1vil11ppo delle ,·adiodifjusioni. Il provvedime11to estende alla Libia le varitmti app orla/e, nel dia/o i·egio decreto 20 luglio 1934, Xli, ,111mero 1203, alle tasse di abbonamento delle radioa11dizioni circolari per gli 11/enti privati e per i p11bblifi cJerdzi e la abolizione _ di ,ilmne lllJJe mg/i apparecchi riceventi.
Uno schemtt di regio deaeJo che porta modiftfr1zio11i alle norme per il frnizionrtmellJo delle com 11nil,ì ùraelitiche d ella Libitt. Co11 tale prov·ve~imento vengono eiimù1t1Ji t1lc11ni inco1wenien1i che si sono verificati ne/l'applicazione de//'auuale ordinamento delle comunilà israelitiche della Libia (regio decrelo 18 gi11gno 1931, IX, 1111me1 0 95 7) per q11a11lo riguard,t Id composizione della commissione amministratrice de/Ja comuuità e dell'apposita commissione incaricata d egli esami dei riconi in appello contro la determinazione dell'imp onibile iscritJo nella matricolà dei comribuenli.
Uno schema di regio decreto legge che esJe11de alla Libia i benefici fiscali concessi nel Regno per gli alli d i f11sione di società commercidli d al regio decreJo legge 23 gii,g110 1927, V, nmuero 12061 e succersive modificazioni.
Uno JChema di regio deael o che t1pprova la ver1ditt:1 di un'area d e111a11iale sita in T obruk.
Uno JChe111a di regio decreto che '1ppro11a la vendita di ,m'area d emaniale in Tripoli, a fa vore del 1mmiàpìo.
U110 JChemi:: di regio decret o legge riflettente /4 iJJiJuzion e dì ttn gruppo di legioni della M .V.S.N . ne/1'1 Libia. Vien e i.stit11ito, afla dipcndenZd d el- Co ma11do tmppe della co/011ia per quanto ha Jn1tJo alla disciplina ed al servizio, 1m grufapo di l egioni M.V.S.N. della libia, mi 10110 devoluti gli 1teisi compiti che Jpe1lano alla Milizia 11el Regno. Contemporaneamente, le d11e legio1ii libich e permmumti vengono 1ostit11ìte con due ba11aglio11i camicie nere.
Uno schema di regio decrclo legge concementc l'istit11zio11e d egli N/fici strade nelle colonie dell'A f rica Orientale. In rapporto ai grandi !t1Vori stradali in corso in Eritrea ed i n Somalia, si costitnisce, i n ciaJ(ltna colonia, un 11/ficio 11111011omo , che si O((nperà cICltt1ivamenle dello s111dio dei p roget1i, del!,, direzione dei la vori e relati va sorveglùmza.
Uno· JChema di regio decreto Jegge per l'istituzione di tm ufficio speciale dei Genio civile in Tripoli, p er la co;tr11zione della ;Jrada litoranea libica. Allo Jcopo di proce4ere, il più rapidam ente pouibile, a/la progettata co;truzio ne della Jlrada liloranea libica, ;i è ravvisata la n euuità di istituire in Tripoli 11110 speciale ufficio tecnico del Genio civile, ai quale cammei/ere il compjto esc/mivo della compilazione dei progetti periziali esecutivi e la direzione dei lavori della strada steJJa.
Uno schema di regio decreto per l'attribuzione all'blituto nazionale fascista per gli scambi con l'eJ/ero dell'attività relative al commercio coio11iale. Allualmente, le aflività aventi per obiettivo l'incremento e coordinamenJo delle relazioni commerciali, industriali ed agricole fra i centri di produzione deJ/e noJlre colonie ed i mercati di consumo sono s volte dalla Camerd di commercio coloniale italiantt, org11no che ebbe /11 1 11a 1istemazione con regio decreto 12 febbraio 1934, XII, numero .587, mediante l'auorbimento delle funzion i delle precedenti Camere d i commercio iJalo -coloniale di i\iilano ed italo-africana di G enova V enuto a JCa · dere il periodo di amminist razione straord;naritt di de(ta Camera di commercio, ;Ì provvede a modificare l'Ente, in guisa d11 renderlo an cora pùì aderente alla struttura datd dal regime fascista ai Jert1izl de;tinati alt'in• cremenlo del commercio nazionale, ;opprimendo l'ormai mperaJa forma di commercio, per affida re i compiti ad organizzazione più complesSa ed integrale qNale /'/1tit11to nazionale jaJCiJta per gli JCambi con l'eitero. L o JChema di decreto riguarda, pertanto, la wppre;sione della Camera di commercio coloniale italiana con la attribuzione delle ;ue eJJenziali fmtzioni ali' l!tituto nazionale fascilla per gli Jtatnbi con I' eJJero, che vi provvederà con la creazione di 1(110 1peciale ufficio per il commercio coloniale preuo la propria ude in Roma e con organi conùpondemi, da i.rtit11ire n el Regno ed all'eJlero, ;econdo che se ne presenti l'utilità ( + )
In ug11ito, il Consiglio ha approvalo, 111 propo;td del capo del G ovemo, ministro d ella Guerra: .
Uno JChenla di disegno di legge che aggiorna id legge 2 7 marzo 1930, VIII, numero 460, 111/le chiamate di contro/io e dichiarazioni di rnidenza dei militari ÙJ congedo del regio Esercito, delld regia Marina, del/11 regia Aero11a11tica e della regi11 G11ardia di Finanza. Con tale provvedimento viene disciplinata l'intera materia delle chùtmttte di co11troflo e delle dichiarttzioni di residenza nei confronti di tutti i militari in con· gedo (11/ficiali, Jolluffi ciali e Jrupp11) delle Forze Armale dello Stato, m ateri11 finora tr11ttata framm entariametJle ed in modo incomp/eJo dalle varie diiposizi oni vigenti in propo;i10.'L'e~acia deJ/e norme relative viene e;te;a anche alle Colonie.
Uno 1chema d i diugno di legge cÙ'ctt l'e1temio11e aì militari e gra• d11ati dì truppa delle disposizioni m/l'ann111/amento d ei provvedim enti di Stato relati vi agli 11/]iciali ed 11i 10JJ11fficiali. Tale provvedimento eJ/ende ai militari e graduati di lr[Jppa le di.spo1izioni vigenti in bau alle quali gli ufficiali ed i 1ott11fficiali1 in caJo di a,mullmnento dei provvedimenti di ,e;sazione dal servizio, vengono lauiati nella po.sizione in cui 1i lro• vavano anteriormente alla dichiarazi one di 1111/Jitd e ciò fino alla rinnovazione delle procedure dichiarate illegitJime.
Uno schema di disegno di l egge mila J/ato degli uj[J,Ciali del regio Esercito , Il provvedimento_ unifica e coordina le diJp oJizioni 1paru in numerou leggi con le quali è 1tata rip e111tame11Je modificala la legge 11 marzo 1926, IV, numero 397, e lime conio aitresì delle nuove dùp01izioni e dell'a dùpo1izione di « fuori organico » create dalla rece11Je legge 1ull'avanzamento degli ufficiali, Fra le prùlCipaii fonovazio11i .ftmo da 110/aYJi: a) il riordinamento m altre basi del/' iJti/11/0 della di1 pe1ua d# servizio per difetto nell'ulfiàale delle qualità neceJJarie; b) il miglior;2mento della · po1izione degli ufficiali del servizio permanente effettivo e che /(lscùtrono il servizio per ferite od infermità ripor/ate in guerra/ e) l'espletamento della procedura d'at1t111zame11to anche per gli uf· Jiciali in aspettativa dopo il primo anno di permanenza in tale posizi one/ d) i'rmiffrazione delle dispo1izio11i 111/ trattamen to degli ufficiali collo cali in ausiliaria,- e) il riconouimenJo della faco/Jà ali'ufficiale affetto da determinati e1iti di lesioni, riporrate in 1er11izio, le quali darebbero luogo 11or111alme11te a collocamento a ripo10, di chiedere il Jrattenimento a dom,mda nel proprio ruolo od in quello di mo bilitazfone, a 1eco1rda delle attitudini fuiche; f) eJtemione agli 1Jjficiali in validi di guerra rù11umti in urvizio del diritlo 4; ottenere ti congedo prot•vÌJorio e J1au1iliaria e la posizione di fuo ri organico, come i pari grado in 1ervizio permanenle efJellivo,' . g) l'elevazione d ei limÌti di eJà per · gli ufficiali riaJJ1mli apparle· nellli ai corpi, in wnfronto a q11elli previJti per gli ufficiali 1-iawmti apparJenenti alle armi.
P. Jlala infine riordinata la materia relativa alla perdila del grado e la nMteria disciplinare.
Uno 1ehema di regio decrelo legge che reca varianti alla legge 22 gennaio 19341 XIII, numero 11), 1µi 1occor1i giornalieri alle famiglie bi· sogno,e dei militari richiamati o 1ra//en11ti a/Je armi. Le variami imrodotte nella legge predella comentono di Jlabilire che in determinati ca1i la correspomione dei JOcconi alle fam iglie bùognoie dei militari richiamati o trallen11ti alle armi po11a euere a~ticipata rispetto al termine in
01i sorge il diriUo al ; occono o f atta ceJJare po;JeriormenJe alla data m cui il diri/Jo steuo dovrebbe ce;;arc.
Uno JChema di regio decreto legge che dete rmina la misura dei soaoni giornalieri da corrùponderJi ai congiunti biJognosi dei 101tuj. fidali e mi/ilari di truppa rirhiamati alle armi per mobilitazione. I richiami ·a11e a;mi disposJi per far jr.onte ai/e esigenze delle colonie d ell'Africa OrienJale hannÒ ;eso neceJJario fiJJare la misura dei souorsi giornalieri di cui sop_ra, in relazione alla riserva colllemlla nell'articolo 5 della legge 22 gennaio 1934, XII, numero 11). li provved ime1110 esle11de inoltre la corresponsione del soccono amhe ai congiunti d egli arruolati volontarl in reparti mobilitati di ima qualunpe delle Forze Armale dello Staio,
Uno schema di regio decreto legge concem~JlJe il ;oprassoldo giornd!iero coloniale per i militi e graduati delle ditliJioni camici e nere, costituite e da costituire per l e esigenze d e/i' Africa Orientale. /11 d eroga al disposto dell'arJirolo 37 delle norme sul/'ordiname,uo militare per il regio corpo lruppe coloniali nel/'Erilrea, il 111ddellt, provvedimenlo stabilisce <he il 1op_ra110/do coloniale ai militari e g raduati delle di visioni camicie nere sia corrisposlo dal giorno ·di mobilitazione dei reparli anziché dalla d ata di imbarco per la colonia. ·
Uno 1chema di règio decrelo legge che reca norme per i viaggi dei militari in caso di richiamo per mobi/iJazione Per assicurare l 'affluenza sollecita e regolare, in ca10 di mobilitazione, dei militari richiamati dai <omuni di re;idenza ai cenJri di radunata, si stabiliJfe che il Jrasporto dei l'ichiamati JleJJi venga eseg11ilo senza il pagamento dirello d ell'importo del viaggio, anche sulle ferrovie conceue all'indu1lria prìvald, ;11/le tranvie extra-urbane, sulle linee di navigazione e Jul/e linee aulomobiliJ1irhe. All'u opo vengono determinale le m odalità per il rimborso dell'importo d ei cennati Jra1porli alle singole am111inisJrdZio11i.
S chema di dùegno di legge concrrnente la trasformazione amministrativa dell' Uni one militare Per rendere pùì snella l'amminùtrazione delJ!Uni one militare e per alleviare nel conlempo le ;pe;e grava nti sul bilancio ordinario, col suddello provvedime nto è ;lato ridotlo il numero dei comiglieri di oltre la meJà e sono Jtate abolite le ,ariche di 11icepresiden1e e di direltore generale, wnferertdole le mansioni d i spettanza di questo uilìmo al presidente del Consiglio d 'amministrazione
S,hema d i regio decreto legge che apporta m odificazioni al Je;to unico delle l eggi ;ul reclutamento del regio EJercit o Il provvedimento çon;enle di redutàre ufficidi di complemento anche dai riformali, la cui inabilità Al servizio ;ia ceSJata e permelte di diminuire le 11ariazioni delle f erme aJtribuite "gli ùcritti arruolati.
Schem a di dùegno di legge per la tra1formtaione i,, ~nte perpetuo della « Foudt.zione tenente 'p_i/oJa aviaJore Gt1J/(I//O Emùo H ermann ». Dal 1° genn11io 1935, XIII, era previJJa, col rnid110 del capitale d e(la suddtlla Fondazi one, er<Jgato dal cavaliere di gran croce G11;ta110 H er· mann in memoria del figliolo Enrico, morto in guerra, la co1tiJ11zione di un fondo capiJaie da distribuirsi in premi, in ragione decrescen,Je fino ,, l11Uo il 1933. Per desiderio esprèsso dalt'obla_tore1 allo Jcopo di ono- rare la memoria del figlio, la Fondazione, fermi restandone gli HClpi fondameutali ( elargizione di premi di beneficenza agli ufficiali generali 11011 piiì iu altivilà di servizio che coprivd110 tale carica alla d ttta del 4 novembre 1918), viene tra.1formata in Fondazione perpetua.
Schema di regio decreto che approva it regolamento pa l'eJem· zione della legge 22 gennaio 1934, Xll, numero 115, .JUi .socconi giorna· !ieri alle famiglie bùognou dei militari richiamali o trattenuti alle anni. li regolamento, di cui era previJta l' ema11azioiie dalla cemzata l egge 22 gennaio 1934, Xli, mtmero 11), tiene conio anche delle varianti che alla .steua .sono· J/afe apportate ~o/ 1·egio dec reto legge che è .sh1to ap· provato in q11e.sta medesima tornata d al Co,uig/io dei mini.stri. ·
Schema di regio decrelo che iJ1iJ11iJCe lr1 medaglia al merilq dtt/ J1111go coma11do. L'iJtiluzione della medaglia militare al merito d i ltmgo comando è inie.sa a premiare gli ufficùtli che hanno trascorso la maggior parte della loro carriera al comando effettivo di un reparto. La medaglia potr,) essere d' oro, d'argemo, di bronzo, ed è conferita rispeuivamente ad ufficiali che abbiano effettivamente comandato il reparto, anche in pùì ripreu, per la d11rata· di tre11Ja, venti o quindici a1mi. Nel comp11to di quindici a1111i utili per la concessione della medaglia di bronzo 11011 .sono rompres i i periodi di comando mat11 rati nei gradi di ufficiali gen erali
Uno Jcheina di regio decreJo re/aJiv o al frmzionamento ammini.str,t· Jivo e colìlabile della Direzione superiore del servizio t emico armi e fJIII· nizioni. L'importanza e lo .svi/11ppo dei compiti affidati alla Direzione delle armi e m unizioni hanno rive/alo la neces.sità di comiderada come uno stabilimento di artiglieria e di dare in comeg11enza ad eua rm'am· mi11i.sJrt1zio11e autonoma.
In seg11itq__1 il Consiglio dei ministri, Ili propoJ/a del ntpo del G overno, mi11iJtro per la Marina, ha approvato uno schema di decreto legge che modifica l'artico/o 4 del vigente teito unico rnlJ!ordinamento del C.R.E.M. e mllo .stato giuridico d ei .sotJufficiali della regia Marina approvat o con regio decreto 18 giugno 1931 , IX, numero 914 Con tale provvedimento si rende po.ssibile il richiamo in servizio d'a1119rùà di sol· 111fficiali in congedo della regia Marina quando .siti imposto dtJ esigen ze militari , li Consiglio dei miniitri htJ appro_vato poi, Jll propo.sta del capo , del Go'flerno,· ministro del/I Aerona11tica, 11110 Hhema di decreto legge inteso a 1tabilire, in via transitoria, il titolo di studio per i giovani che a1pirano alla nomina a sottolenenle pilota di complemento ed a sergente pilota de/J'arma aeronautica. Con l'anzideJto provvedimento. Ji 1tabìlisce per 111110 il corrente armo 193J /'ammi11ione ai rorJi di pilotaggio aereo ai giovani che abbiano comeguito il pauaggio a/J'11/timo anno di ,orso di ima Ìrnola media di grado mperiore o inferiore riipellivamente per gli aspfranti· alla nomùia di 10/10/enenle di complemento o di 1ergenle (+)
PRESENTAZIONE DI ALCUNI DISEGNI DI LEGGE *
Presento alla Camera i seguenti <lisègni ·di legge: concessione di anticipazioni a favore della produzione ci nematografica n az ionale; approvazione del p rotocol!o concernente i libri ferroviari della Compag nia ferroviaria Danubio-Sava-Adriatico, firmato io Roma il 7 lugl io 1934, XII, tra l'Italia, l'Austria, la Jugoslavia, l'Ung heria, la Compagnia anzidetta e il Comitato dei portatori di obb ligazioni dell a stessa, nonché del relativo protocollo di firma di pari data; modificazioni . all'ordinafllento dell'Istituto nazionale fascista assistenza dipendenti Enti locali; modificazion i alle norme per l.t composizione e le attribuzioni del Consig lio per gli Archivi di Stato; estensione alla diocesi di Patti dei benefici concessi ad altre diocesi per la ricost ruzione o riparazione degli episcopi e dei seminari in loGl!ità colpi te da l terremoto del 1908; misura della rendita Jorda da sottoporre a vincolo dotale per i capitani del regìo esercito con trattamento economico di primo capitano; assoggettamento alla legge penale militare ed alla gii:arisdizione militare degli obbligati al servizio d 'ist ruzione preliminare e post-militare; norme re lative a l riacquisto della capacità m ili tare perduta a seguito di condanna, alla riabilitazione militare, alla reintegrazione nel grado, alrimpiego di condannati inco rsi nella incapacità militare e a( . l'istituzione di repa rti militari special i; varianti alla legge 11 marzo 1926, IV, numero 395, relativa alla costituzione della Casa mi litare di Sua A•ltezza Reale il · principe ereditario; · modificazioni all'articolo 177 del testo unico delle leggi sul reclutamento del regio Esercito, approvate con decreto 8 settembre· 1932, X, numero 1332; istituz ione delle .cariche di maresciallo capobanda e di sottufficiale tamburino presso i reggimenti di fanteria divisionale; · norme per il trapasso di proprietà dei beni immobili siti nelle pro· vincie di confine terrestre; · disposizioni sull'avanzamento degli ufficiali della regia Marina ; nuovi organici degli ufficiali dei corpi militari della regia Marina; istituzione di un ruolo specia le di ufficiali di complemen to della regia Marina; autorizzazione, entro determinat i limiti, ad, eseguire favori di riparazione urgenti al regio navig lio, prima del perfezionamento amm inistrativo dei refativi contratti ; disposizioni di carattere transitorio rig uardanti i sottufficial i e militari di truppa della regia Aeronautica; conversione in legge del regio Jecreto legge 21 gennaio 1935, XIII, numero 257, che approva una convenzione stipulata tra il ministero dell'Aeronautica e la Compagnia nazionale aeronautica per fa cessione aJJo Stato dell'aeroporto del Littorio; conversione in legge del regio decreto legge 25 marzo 1935, XIII, numero 360, che approva la convenzione 13 febbraio 19 35, XIII, aggiuntiva a quella stipulata il 4 gennaio 1935, XIII, tra lo Stato e la Compagnia · nazionale aeronautica, riguarda nte il trasferimento in proprietà dello Sta to dei beni costituent i l'aeropo rto del littorio.
* Parole pronunciate alfa camera dei d eputati, ne-Ila tornata dt'l 6 maggio 1935 (ore 16-18.4 S). (Dagli Atti del Parlamento italiano. CanUt'a dti d1putali. Diromioni, XXIX LegiJ/a/lmt. Seuione 1934 '36. Va/urne Il: dal 6 ·maggio 193J al 27 marza 1936 - Roma, T ipografia della. Camera dei deputat i, 1936, pag. 1311).
PRESENTAZ IONE DI ALCUNI D!SEGM DI LEGGE*
Presento alla Camera i seguenti d isegni di legge: conversione in legge del regio decreto legge 18 marzo 1935, XIII, numero 432," riflettente la concessiÒne di un contributo annuo a favore dell'Ente per 1a colonizzazione della Tripolitania e della Cirenaica ; stato degl i ufficiali del regio Esercito.
• Parol e pronunciate .:illa Camer:i dei deputati, nella tornata dd 7 maggio 1935 (ore 16-19.30 ). (Dagli A lli del Pnrlam enlo hdùmo. Came,-a dei depNtali, DiuNsrfoni. Legislah1ra rii . S,mior,e cii. Vo/11me Il, pag . 134~).
PER I PROVVEDIMENTI A FAVORE DEL MERCATO GRANARIO•
Il Duce ha· preJa allo con vivo compiacimento d ei rùu/Jari ottemlli e degli 11tili conseguiti ed ha espreHo la propria soddùfazione agli esponenti ed ai collaboratori defl'opertl'Zione, che ha servito a tonificare il mercato g ranario interno in 11n periodo di ingù11tìficata, ecceuiva, deprersione e che si è s volta con reg olarità e con mcceuo.
li D uce ;i è i11oltre particolarmente com piaciuto con il una/ore M oJConi, che ha recentemente lasciato la pre1idenza d efl'/Jtit11to perché nominalo presidente della Banca d'emiuione d' A lbania, e rol vicepresidente, commenda/or Treni, per gli onimi rimltati della l oro g e11ione bancaria e per il ro111in110 incremento de/1'/Jtitut o. I ndi ha daJo al nuovo prnidenle, on. , principe R odolfo Borgheu, le diretJive per l'azione f ut11ra che la Banca degli agricolt ori Ttalìani dovrà svolgere in pieno auordo col miniJtero d ell'Agricoltura.
Il Duce ha destinato gli 11tili 'della gestione memile a sua disposizione per premi d i nuzialità, opere auislenziali e Dopolavoro della Banca.
GIUSEPPE PJLSUDSKI **
Il· Governo si associa aJile parole che sono state pronunciate dal Preiidente della vostra Assemblea.
Si può dire di Giuseppe .Pilsudskl che egli è stato il creatore della
* Il comunicato numero sei del sottosegretario per la .Stampa e la Propag3.nda, Galnzzo Ciano, diramato iJ 7 maggio _193:5, avev3. annunciato un complesso di m isure militari, assunte da l Governo in replica a moviml.'nti di truppe abissine, al traffico di armi ri levato fra l'Europa e l'Etioi,ia, e ad un recente discorso del Negus (343). Il 9 maggio, a Roma, a palazzo Veneiia, Mussolini riceve, « pre..ente il ministro p er l'Agricoltura e Foreste S. E. Rossoni, il senatore, dottor Antonio Mosconi, l'on., barone Gi acomo Acerbo, il grancl' ufficial, professor Giovanni Nicot ra, e il commendator, dottor Li.ligi Federico Tretti, firmatari della convenzione 21-12-XIJI per il sostegno del prezzo del grano, nonché S. E il p rincipe- Rodolfo Borghese, p residente, ed it dottor P ilone, funzionario della Banca nazionale delragricoltura » .Ai presenti, il Presidente del Consiglio rivolge le parole qui ri portate in riassunto. (Da Il Popolo d'lralùt, N . 112, 10 maggio 19 ll, XXII). .
0 L'I I maggio 193,, Mussolini si era. portato in volo da Cenuxelle a fi. renze per incontrarsi con Kurt von Schusclmigg, cancelliere d'Austria. Visitati onche alcuni lavori, era rientrato in volo a Roma (31}, 344), dove aveva ricevuto, nuova Poloni a Ha creato la nuova Polonia, p rima di tutto con una lotta incessante, tenace, ero ica, prima, della g uerra, du rante la guerra e dopo la guerra, quando, nel 1926, s'impadronl deJlo Stato per dargli fi nalmente un a form a ·e una struttura capace di resistere a tutte le n ecessità dell'interno ed alla eventualità dell'esterno
Pilsudski è oggi onorato e r impia nto da tutto il p opolo _pol~cco, ma possiamo onorarlo anche no i, non solo per i vincoli che ci legano a quella nobile e fiera nazione, m a anche perché è ne lla natura d el fascismo d i riconoscere e di esa lta re tutti colo ro che, come Pilsudsk i, non pongono li miti all'adempimento del lo ro dovere.
DOPO LE COMMEMORAZION I*
Il Governo si associa a lle pa role <li rimpian to pronunciale dal Presidente di questa Assemblea.
DICHIARAZION I AL SENATO PER LA VERTEN ZA ITALO-ETIOPICA**
Onorevoli senatori!
Avete ascoltato testé una chiara e docwnentata esposizione d el sottoseg retario di Stato, che vi ha t racciato in termini esatti il quad ro della nostra situazione co loniale. N on ho nulia da aggiungere per ciò fra gli altr i, il generale D en ain, min istro francese del l'Aero nautica ( 345) Lo stesso 11 maggio, le autorità et iopiche avevano rimessa in liberti g li imputati d ell'aggression e al consolato ita liano di G ond ar (345) . Il 13 maggio, Mussolini ed il ministro D enain avevano firmato la convenz ione italo-francese relativa a\. l'impianto di linee di navig azione aerea (344). Al Senato, nella tornata del 14 maggio ( o re 16-18.40), in commemorazione del maresciallo G iuseppe Pi lsud ski (5 dicembre 18 67-13 maggio 193}), il capo dd Governo pronuncia le parole qui riportate. (Dag li 11.ui parlamentari delfa Camera dei .senat ori..Diwmioni. UgiJ/at 11ra dt. SeJiione d t . V o/11me I , pag._ 1114).
• Parole p ronundate a l Senaco, nella torna ta del 14 mo.ggio 19}5, d opo le commemorazioni di alcani senatori scomparsi fotte dal Pres idente de ll'Asscm· blea ( Dagli Ani p,u /amen tari d e/Ja Camera dei unatori. D iu 1111io11i LegiilalRra cii. Se11io11e cit. V olume I, pag 11 19).
0 Al Senato, ne lla tornata del 14 m:igg io 193}, si inizia !:i Jiscussione <le i disegno di legge: « Sta to di p revis ione del b spesa del ministero d elle · Colonie per l'esercizio finanziario dal 1<1 luglio 19 35 al 30 giugno 19361). Parlano, n el· l'ordine, il senatore Pietro Lanza di Scalta ed il deput ato Alessand ro Lessona, _ ch e riguarda Ja Libia; reputo invece opportuno aggiungere alcune di· chiarazioni per, quanto concerne l'Africa Orienta le.
Il problema dei rapporti italo-etiopici è all'ordine del giorno, non solo in Hailia.
Molto dì quanto sì dice o si scrive non vale la pena di essere acco lto e meno ancora confutato in questa sede (applmm); ma una voce, diffusa in taluni ambienti stranieri, va smentita formalment e e immedia· tamente, la voce cioè di passi diplomatici franco-ingl esi a Roma.
La stessa parola « passo >> è sommamente sgradevole, e per quan to taluni, oltre frontiera, abbiano potuto desiderarlo, la verità è che nessun « passo » ci è stato sin qui, e che, dati i rapporti italo-franco-inglesi , è assai probabile che non ci sarà, nemmeno nel futuro, perché non c'è bisogno di p roced imenti diplomatici della natura del « passo» p er ottenere da noi (qualora lo si desideri, e sulla pura linea dell ' am icizia e della cordialità deMe relazioni reciproche) l'espos izione del nostro punto di vista ampiamente documentata.
Frattanto, ·una parola di commosso ringraziamento \'1 ìndirizzat1 a coloro i quali sembrano preoccuparsi in ma nie ra più che fra terna della nostra efficenza militare, che potrebbe essere, secondo loro, ind<:bolita da un eventuale Conflitto nell'Africa Orientale.
Si può rispendere a questi così solerti e disinteressati consiglieri, i quali considerano la nostra presenza in Europa come indispensabile, che anche noi s iamo dell'identico avviso; ma_ è appunto per essere tra nquillamente presenti in Europa ·che noi intendiamo d i avere le spalle completamente al sicuro in Africa. (Applaw,). La quale Africa O rienta le dista circa quattromila chifometri da Roma, se si tratta dell' Eritrea, e quasi il doppio, se si tratta della Somalia: con queste di stanze, d overe preciso e categorico del Governo ·è di essere previdente e tempestivo. Giova d'altra parte sottolineare ch e, fino ra, il numero d egli operai par titi supera forse quello de i soldati ; ma vogl io aggiu nge re subito, e nella manie ra p iù esplicita e solenne, che manderemo tutti. i soldati ch e riterremo necessari, e ch e n essuno può arroga rsi l'arbitrio intollerabile di interloquire su quanto concerne il carattere ed il volume delle nostre misure precauzionali. (Vivissimi e prolungati (lppla1w). Nessuno può essere giudice in siffatta d~Jicatissima materia all'infuori dell'Italia, la quale ha nella sua sto ria una drammatica, sanguinosa e non dimen· tica ta esperienza al riguardo. Desidero di venire domani rimp roverato per eccesso, non mai per difetto, quando siano in gioco la sicurezza delle sottosegreu rio per le Colonie. Indi Mussolici fa le dichiarazioni r iportate (0:i.gli Atti parldmt:11/tlri ddla Ca mn-a d ei u na/ori. Diu 1u1ioni. Legiilaltmr àt. Sn· JÌont rii Vo/,11ne I, pagg. 1132·1133) nostre Colonie e la vita di. un solo dei nostri soldati metropolitani o indigeni. (Vivi appia1m).
Per · quantto riguarda lo svalg imento diplomatico della :vertenza, è ormai n oto ch e noi non ci siaffiO rifiu tati a conversazion i. con i rappresentant i del Governo etiopico, ed abbiamo già d a tempo comunicato ad A~dis Abeba che siamo d isposti, per parte nostra, a nominare · i due rappresentanti dell'Italia nel Comitato di conciliazione.
Ma è nostro dovere di non coltiva re, e meno ancora diffondere illusioni , dati i notevoli armamenti etiopici, gli avanzati preparat ivi d i mobil itazione etiopica, e datO, soprattutto, lo stato d'animo dominante ad Addis Abeba, spec ie fra i capi minori, ·ostili a qualsias i accordo con l'Jtalia.
Quanto a!J'Europa ed alle deprecabili subitanee eventual ità che potessero verificarsi, desidero riconferma re a l Senato che noi manterre mo in armi, per tutto il tempo necessario, lè t re dassi del 191 L, 19 1}, 191 ,1, più una classe, q uella del '12, di riserva, pronta.
Riteng o che un totale d i ottocen to-novecentomila soldati sia sufficente a garantire la nostra sirurezza. Sono uomini perfettamente inquadrati, con un morale che si può chiamare senza esagerazione superbo, e mu niti di a rmi sempre più moderne, fabbricate dalle nostre industrie di g uerra, le quali, non svelo un segreto, lavorano da alcuni mesi in pieno.
A ppoggiati su questo complesso d i forze di te~ra, di mare e di cielo, conti nuere·mo a praticare una politica di collaborazione volitiva, schietta e concreta con tutte le potenze europee, maggiori e minori, lo nta ne e vici ne, allo scopo di realizzare quegli equilibri e quelle intese senza di cui il mondo e il nostro conti nente andranno alla deriva. Il n ost ro apparato militare, al quaile d ed ichiamo e dedicheremo le nostre p iù vig ilan ti rure, non minaccia nessuno, ma assicura la pace, Onorevoli senatori !
Credo c he queste mie dichia raz ioni interp re tillo il vostro pensiero . (Vil1iuimi, pro ltmgati ap plami. Si grida: « D11 ce ! Duce / » ).
Per La Scomparsa
D EL MARESCIALLO G IUSEPPE PJLSUDSKl*
11 Governo si associa a lle parole p ronunciate dal Presidente dell:i nostr:1 Assemblea..
• Parole pronunciate alla Camera dei deputati, ndla tornata del 15 maggio 1935 (ote 16·19.15), dopo b commemo razione del maresciallo G iustp~ pjJ. sudski fatta d al deputato Costanzo Ciano, Presidmte dell'Assemblea . (Dagli Alli d el Padamenlo italiano Camera d ei dep11ta1i, Dimmioni Leghlalu ra tir Seuiom: rii. V olume Il, p~g. 14 51).