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LA GRANDIOSA ADUNATA PER

Le Storiche Dichiarazioni

Jl Duce Trionfalmente Acclamato

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DALLA MOLTJTUDINE.

IMPONEN TE D JMOSTRAZION E ALL'INDIRIZZO DEL SOVRANO"

ROMA, 9 no/le.

DofX> le adunate· del 2, ottobre e del m:i.ggio, ànche questa di ogg i s::irà ricordata fra g li avvenime nti storic i dell'lt_:1li a fascista . Roma h a vissuto un'a ltra delle sue g iornate memorabili, di quelle che si possono incidere fra le date più fau ste <le lht sua vita millenari a, E con essa l'animo d i t utta la nazione, di tutti gli italia ni spa rsi per il mòndo, ha vibrato in uno stesso palpito di esu ltanza , d i fi erezza, d i passio ne. l:: l'ora grande d'un grande popolo. O~ ni cittadino è orgoglioso di viverla e lieto di csserne partec ipe. Ancora una volta, su questa favolosa fiammata di milioni di cuori, su questo immen so clamore di milion i di voci, ha squillato :1lta, potente, la parola del Duce, an nunziatrice di e vent i storici .

Ardente Vig Ilia

Mentre le altre adunate hanno avuto il carattere d'un"impro vvisa mobi litazione di popolo, sorprendente per la. sua rapidità, questa di sta sera è stata preceduta da un ardente, ansiosissima v igilia.

Da ciuando, con la notizia della convocaz ione del Gran Consig li o e del Consiglio dei ministri, è stato annunciato che la decisione dei due supremi Consessi sarebbe stata immediatamente comun icata al popolo, da palazzo Venezia, un'attesa febbri li:- h a preso tutti g li an im i e, d a Roma, si è diffusa pe r l'inter a nazione e, al di là della patr ia, oltre i monti e oltre j mar i.

, Le notizie dall 'es tero recavano, fin da ieri, l'eco dell' impazienz:1 e d ell'inte resse con cui in tutto il mondo, e non fra le nostre collett ività soltanto , era !!attesa dell'od ie rna adu nata. L'ora che viviamo, J"atmosfera eroica c he, da una settimana , si respira in Italia, le recenti parole di Mussolin i annunciatrici di nuovi imminenti eventi , l'ecceziona lità delle due convocazioni, tutto autorizz:iva a prevedere che, da palazzo Venezia, ::ancora· una volta, sarebbero state annunziate al paese e al mondo d e· cisioni di suprema importanza:

L'a rdo re dell'attesa ha dato un aspetto fest ivo all'Urbe, che, da cin· que ~ iorni, è una fiamm eggi:in te se lva d i tricolo ri. Dappertutto, specie • Da J/ Pop olo d'!Ja/in, N 13 1, 10 magsio 1936, XXJII presso le sedi dei Gruppi riona li, fin da st<!,mane, era u n intenso f er· vore di p reparativi. Potenti altoparlanti venivano installati ne lle piazze p rincipali del cen tro e della periferia. Nelle caserme l'annuncio che la truppa avrebbe partecipato a ll' adunata sull'A ltare della patria, .veniva accolto con g r3.nde en tusiasmo. La cittadinanza tutta fremeva di attesa e si preparava ad intervenire compatta: a lla nuova manifestazione. G ià da stamane migliaia di _persone indossavano la camicia nera.

IL G AGLIARDETfO DEI. PARTITO

A m ezzogiorno, il reparto « moschettieri del D uce» h a dato il cambio alla guardia di camicie nere Che prestava servizio d 'onore a palazzo Venezia. Lo stenda rdo del re parto e ra scortato d al capo d i Stato MagJ?,iore della Mil izia, con numerosi ufficiali e una centuria della Mil izia rn n musica.

Nel pomeriggio, l'attesa si è fatta più febbr ile, mentre dap pertutto s'intensificavano i preparativi per la partecipazione in massa, inquadrate , delle forze del regime. Alle l 9, il gag liardetto del Partito, da palazzo l ittorio, è stato trasportato a p alazzo Venezia, preceduto dalla mus ica della Milizia e segulto da una folta co lonn a di camicie nere. Il g lorioso vessi llo, con la scorta armata d'onore, ha attraversato il corso Vitto rio, il largo Arenula, e la via del Plebiscito, fra gli appla L1Si de lla _cittad in:rnza che faceva ala al passaggio.

Quando il gaglia rdetto è stato issato sul bakone centr~le del palazzo Venezia, salutato con g li onori mi litar i dal reparto di scorta, una lunga acclamazione è partita daila folla, che, nel fr attempo, si era accalcata sulla piazza sottostante.

Rom.i , intanto, mentre cadevano le prime ombre, s i trasformava nella sua veste d i e:a1a se rale, una veste splendente di mi li on i e milion i di lamp ade, di fiacco le, di luminarie, di trofei, che ingemmavano l e severe moli dei monumenti secolari , dal Campido~lio a Castel S:int'An;;:elo, d alla torre delle Milizie alla Loggia dei cavalieri di Rodi, alle facciate dei palazzi principeschi e alle finest re delle case popolari . Grossi proiettori r inverd ivano d'una luce viv ida i Fori e le p iazze. Jn questo alone sfolgorante nella palpitante co ro na d elle mille e mi lle bandiere spiegate al vento, l'a ugusto volto di Roma sembrava cinto in W1' aureola di .~loria. l a visione, magica v isione, d ella risorgente maestà imperiale di Roma, accendeva nuovi fremit i d i impazienza n el cuore del popolo, già pronto all'attesissimo evento.

Migliaia e mi_e:liaia dì camicie nere si dirigevano verso le sedi dei Gruppi rìonali. Alle ore 20, la mobilitazione era _t: ià compitita. Repa rti delle Forze Armate, inquadrati e in assetto di g ue rr.1, lasciavano le caserme per recarsi all'Altare della patria, attraversando la città tm lo sventollo delle bandie re e le acclamazioni d el popolo Squilli m1rzial i echep;_giavano d a un capo all'altro dell:.1. città e da p_gni oiazza e d a o,gn i \'ia s i levavano amp ie ed appassionate- invoca zioni al D uce ed evviva alla vitto ria e ai soldati vittoriosi.

Prima delle 21, imponenti colon ne di fasc isti, muovendo dalle ri· ~pettive sedi rionali , convergeva no verso piazza Venezia con musiche e gagliardetti e g randi' cartell i inneggianti al fondatore dell'impero e all'Etiopia italil!,na Ma, altre fiwnane umane, non inqu.3:drate, si riversa-

~;~gd! Jaa~~tj: :la città nella storica piazza, sacra ormai ai più 50•

Era iJ Popolo nella sua espressione più schietta: famiglie in tere di operai, di impiegati, d i artigiani, di contadini, che, senza rispondere ad alcun ordine di mobilitazione, con un moto spontaneo e plebiscitario, accorreva dai più lontani rioni e dal suburbio, per udire la parola del Duce, per rinnovare a lui la test imonianza della sua devota riconoscenza. Questa gigantesca marea umana, che, per mille rivoli, irrompe nel centro de lla città, finisce incessante, impetuosa, canora, fiammeggiante di vessilli ·e di 1i.accole in piazza Venezia e vi si addensa compatta, fremente <li attesa.

Alle 21.30, la vasta piazza presenta g ià l'aspetto della più formidabil e adunata dell'Ital\a fascista. L' immensa moltitudine straripava ne lle vie adiacenti, mentre altre im ponenti masse di cittadini si accalca vano n elle piazze principali sotto g li altoparla nti.

IMMENSA, STRARIPANTE MOLTITUDINE

Roma tutta e ra in attesa e, con essa, in quel momento, l'Italia tutta e il mondo. Ci sembrava di a ssiste-re da vvero allo spettacolo preannund ato da un g iornale della sera :

4< Quara ntaquattro milioni di italian i dt-1 Regno, dieci milioni di ita liani fuori dei confini, tredici milioni di sudditi dell'impero africano e delle isole eg ee, con o ltre seicentomila armati di tutte le forze di terra, di mare, di cie lo nel Regno e oltre qua,ttrocentomila armati · in Africa e nel mediterraneo apprenderanno , questa notte, la proclamazione_m ussolinb.na della pax 1'oma,1tt fra il M editerraneo e roceano Indiano».

Alle 21.45, da Montecitorio, giungeva sullo. p iazz a la colonna d ei deputati f asc isti , militarmente inquad rati e in divisa, che s i ammassava d avant i all'ing resso d i pa lazzo Ve nezia.

N e l fratte mpo, ministri e membri d el Gra n Consig lio ent ra vano nello storico p a lazzo per partecipare alla seconda storica seduta.

M entre, sotto la presidenza del Duce, si stanno svolgendo i lavori del Gran Consig lio e del Consig lio dei ministr i, la piazz:1 Venezia, illuminata da migliaia di faci e di lampad ine e dai potenti fasci di numerosi riflettori, presenta uno spettacolo fantastico.

Una sterminata moltitudine ne straripa e, dalla moltitudine, si leva il palp ito dell' attesa per l'evento imminente. C'è in questa attesa q ualche cosa di profondamente mistico: u na coscienza unanime della solennità della gra nde ora che batte al quadrante della storia; e sembra che queste c~ntinaia di migliaia di uomi ni e <li donne, questo popolo, raccolto u~1to attorno alle bandiere della ~tria vittoriosa e a i gagliardetti del t~sc1smo, vog lia partecipare spiritualmente alle sedute del Gra n Consig lio e del Consiglio dei rnimst ri.

Dalle 22 alle 22.30, l'adunata resta magnificamente composta in que• sta religiosa attesa: clamori e ovazioni si levano discreti, per cedere jf posto acl un relativo silenzio, che meglio esprime l'ansia e la consape· volezza del momento. E di minuto in minuto, colonne di camicie nere, masse fncalcolabilì di cittadini, affluiscono a rendere ancor più immensa quest'adunata, che ha le stesse gigantesche proporzioni Ji quella del , maggio.

IMPONENTE MASSA D'A RMATI SULL'ALTARE DELLA PATRIA

Ma stasera, lungo la gradinata e sui ripiani dell'Altare della patria, si allìneano le rappresentanze di tutte le Forze Armate del J:>residio di Roma, in pieno assetto di guerra. I nostri mag nifici soldati sono presenti in armi, offrendo al popolo ammirato, lo spettacolo superbo della loro disciplina e della loro fiera possanza. Tutte le Armi, i Corpi e le specia. lità, con j gloriosi vessilli, hanno sull'Altare della patria la loro rappre· sentanza. Da una selva di baionette, di lance, di elmetti sorge la statua equc~:tr~eil sf:i~~~~no i piedistalli delle qu adrighe, si disegnano le ali delle vittorie alate, si apre, candido, l'immenso colonnato. e una visione che commuove ed esalta. Dalla incandescente mole del1'Altare della patria sembra che si snodino fantastici festoni, ba lenanti ghirlande; le ]uminarie che inquadrano d'innumerevoli fiammelle il palazzo Venezia, il palazzo delle Assicurazioni e tutti gli altri edifici. La piazza è inondata di luce. Sulla folla che si distende a perdita d'occhio sventolano migliaia di bandiere e di gagliardetti, si agitano centinaia di cartelli inneggia nti al Duce, alla vittoria, all'impero.

Posandosi sulle varie zone dell'adunata, i fasci luminosi d ei proiet· tori rivelavano le falangi compatte del fascismo romano, la immens ità della moltitudine, la sua varietà, la sua meravigliosa compostezza: donne e uomini, v«chi e ~iovani cittadin i di o~ni ceto, mostrnvan~ un volto solo, proteso versO l'imminente parola del Duce. .

Irrefrenabile Entusiasmo Di Popolo

Quando, alle 22.30 precise, le vetrate del balcone di palazzo Venezia, da cui pendevano la bandiera nazionale e il labaro del Partito, si sono aperte ed è apparso, in divisa di comandante generale dell a Milizia, il Duce, un urlo immenso, un rombo altissimo si è levato dalla folla, ne ha espresso con una potenza impressionante la ·passione patriottica, il giubilo, il tripudio per l'alba radiosa dell'impero, che sare~be sorta per voce e nel nome di Mussolini.

Dinanzi alla figura del Duce, che spiccava nettamente nel quadro luminoso del balcone, il popolo ha avuto come un balzo repentino : è stato un attimo stupendo, cu i è seguìta una manifestazione d'entusiasmo ~be non ha avuto più sosta, né pausa per tutta la serata, se non durante 11 memorabile discorso del Duce annunciante l'impero.

Per varì mjnuti, tutta .Ja moltitudine che si assìepa a piazza Venezia trabocca per ogni adiacenza; protese le braccia nel saluto romano, tri• buta il suo saluto al Duce, sventolan do i vessilli, scandendo in un coro formidabile il suo nome.

Jl tumulto entusiastico non si placa, se non quando squi_llano i t re segna li di« attenti!», se~uìti dal fragore metallico del« presentat'arm ! » della truppa. « Saluto al Duce! », ord ina quindi il vicesegretario del Partito. « A noi!», rispondono centinaia di migliaia di voci.

La seduta del Gran Consig lio è stata ·breve: cinque minuti. Q\iella del Consiglio dei ministri brev issim:1: tre minuti,

Parla Mussolini

L'eco del saluto vibra nell 'aria p.;r qualche istante, poi un silen zio p ro fondo, assoluto, impressiòna nte.

11 Duce, eretto sull a persona, dopo aver Jevato il braccio nel sa luto romano, inizia il suo discorso, che, fìn dalle prime parole, suscita nella moltitudine ondate di e nt usiasmo e di gio ia. l a voce di Mussolin i, trasmessa perfettamente da~I i a ltopar~anti , acquista nel misticismo di quest'o ra un accento mi rabile di potenza.

Essa giunge diritta al cuore del p opolo, che sente in essa la voce stessa d el suo destino, la voce della storia che si compie e si fa luminosa realtà.

n impossìbile esprimere il _g iubilo con cui è stato accolto il d isco'rso del Duce. Esso ha dischiuso al popolo la radiosa visione dell'impero ; esso ha appagato il profondo desiderio della nazione e ha consacrato ne lla storia la sua prodigiosa rinascita, la sua riconguistata coscienza del p rimato.

D all 'inizio de l discorso, la foll a h::i. avuto la sensazione precisa· di 'lucsta realtà che tramutava in certezza tutte le sue speranze. Una acclamazione immensa ha salutato l' annunzio dell'impero e si è ripetuta ad ogni fra se d edicata dal ThKe a defin ire, con una sintesi potenfe e scu ltorea, il co ncetto romano, italiano e fa scista d'impero.

L:i legge ch e apre il nuovo periodo della nostra storia. è stat a àscoltata con reli giosa attenzione.

Iuramento

Mentre .M~sso1ini parlava, sembrava di sentire battere il .e;ran ruote d el popolo; ma, quando il Duce ha invitato a levare in alto le inseg ne, i ferri e i cuori ; per. la riapparizione d ell'impero sui colli fatali, con u n nuovo ba lzo dalla molt itudinè erom pe il g rido della gloria e della fed e, per rinnovarsi nel g iuramento sacro che conclude la mirabile o razione

· mussoliniana

Reso il saluto al re, l'adunata h1 rivolto al Duce una manifestazione d i devozione, che ha acquistato l'aspetto di un'apoteosi. Un h.trbinlo d i b:tndiere, di cappelli, di faz zoletti, u n martellare di invocazioni « Duce! Duce ! », uno scrosciare di applausi, hanno ri assunto con una g randio- s ità senza pari i sent iment i, le aspirazioni, le passioni suscitat·e in questo intenso periodo deUa nostra storia l'indirizzo solleva. nuove ondate -di entusiasmo. Mii liaia di voci ripetono e scandiscono la frase: « Duce , fondatore dell'im pero». Il clamore immenso della folla si diffonde, si propaga rapidamente per tutto il centro dell'Urbe.

La manifestazione , che h a d ato il battesimo popola re all'impero d'Italia , si è protr atta a lungo, e quattro, cinque, sei volte il Duce ha dovuto affacciarsi al balcone per ricevere l'appass io nato sa luto del popolo, a ru i, infine, il vicesegretario del Partito ha letto l'indirizzo votato per acclamazione dal Gran Consiglio.

Il tripud io è in ogni cuore. Viviamo ore di luminosa letiz ia. Tutto il popolo è in festa; pe r tutta la capitale un gran fremito di cant i, d i fa nfare, di acclamazioni sa luta l'alba dell'impero, invoca il nome di Mussolini. La fo lta abbandona lentamente palazzo Venezia, e, al grido « V iva l'imperatore!», si dirige verso il Quirinale pe r rendere omaggio a Sua M aestà il re. .

Coi vessilli spiegati al vento, e centinaia d i fia cco le b randite in alto, attraversa cantando via Cesare Batti sti e v ia XXIV maggio e ir rompe a ondate travolgenti nella piazza del Quirinale. '

A nche la Reggia splende di luci, m:i una più a rdente fiammata ora l'investe: quella della pass ione popolare. Tutto vibra ancora d ella pa r ola con cui il Duce ha a nnuncia to il risorto im pero sui colli fatal i d i Roma ; il popolo dell'Urbe sente in ciuest'ora il privilegio altissimo che gli t occa di essere il p rimo a sa lutare, a nome d i tutto il popolo italiano, il re d'Italia imperatore d'Et iopia.

Vibrante Dimostrazione Sotio La Reggia

Ed eccolo, d opo ave re acclamato l' artefice· della v ittoria e il fond ato re dell ' impero, tutto raccolto sotto la Reggia , ad acclamare Vitto rio Ema· nuele. Il g rido « Viva l'impero ital iano ! Viva l'imperatore!» , viene lanciato ripetutamente in un· immenso coro esultante.

Il re si a ffaccia . Al suo fi anco è il p rincipe di Piemonte. Dall a piazza si leva u na ovaz io ne interminabi le . T rionfale è questo primo -saluto d el popolo al suo re imperatore. B un momento di g ra ndiosa so lennità, che accende in ogni cuo re fremiti d i orjZoglio e di commozione insieme.

Dall'alto della Re,ggia, la Maestà d el re contempla il s uperbo spettacolo d'ardore pat riottico, che ancora una volta gli offre il suo popolo e risponde r ipetutamente al sa luto appassionato della fo lla.

Le mus iche intonano l'I nno reale e Giovi nezza, e i. vessilli, levati in alto , si inchi nano davant i a l sovrano, mentre si rinnova il g rido « Viva l'imperatore!».

La d imost razione si prolun,ga entusiastica, e si vo l_j:!;e anche aWindirizzo ·de l p rincipe, che s imboleggia la continuità imper ia le de lla gloriosa dinastia. · ,

Dal Quirinale, l'ovazione straripa, il tri pudio si effon-de, invade l' Urbe inte ra, dal centro alla per iferia. t o ra un susse~u irsi di d imostra • zion i imp rovvi,ate, d i im provvisàte adunate. Colonne di g iovani, falangi di camicie n ere, gruppi di cittadini percorrono tutte le strade, seguono le ·fanfare, intonano g li inni della patria. Gli << ala là! » si moltiplicano, gli applausi scrosciano, ma, su tuth,· si leva possente il g rido fatidico: « Viva l'impero! Viva il Duce, fondatore dell'impero!». , A mezzanotte, la piazza del Quirinale è ancora gremita. Intanto si 1innovano con imtancabile fervore le dimostrazioni in piazza Venezia. li Duce, chiamato insistentemente dalla folla , si affaccia al balcone altre quattro volte.

Delirante Entijsiasmo In Tijtta Italia

PER IL FORMIDABILE DISCORSO DEL DUCE *

Tutta la nazione ha vissuto, insieme con Roma, la grande oi'a storica. Gli altoparlanti, predisposti nelle città capoluogo di provincia, in ciascun paese e nei bor8hi, h anno diffuso la cronaca dell'indimenticabile serata. Molt itudini immense, popolazioni operai e e rurali adunate ne lle piane d ' Italia, in comunione fraterna con le Forze Armate e con le Forze d el Partito, hanno ascoltato il discorso del Duce e la lettura del decreto di fondazione dell'impero, sottolineando o,;ni frase con formidabili acclamazioni e ininterrotte ovazioni al re e al Duce. E ovunque 1a notte di gloria, ch e segna l'inizio di una nuova storia italìca, ha udito, alt issimo, il giuramento che le foHe hanno r innovato al Duce, il giuramento e la promessa di difendere, con il lavoro e con il sangue, se mai sia necessa. rio, l'impero di Roma, oggi risorto dopo quindici secoli di pausa

Indice Dei Nomi A

Abensberg.Traun, il conte; 21.

Absburgo, Giuseppe d', J'aròduca, 6, 314. .

Acerbo Giacomo, 71, 182, 184, 204, 228, 267, 273.

AgeJJzia d 'I t11/ia, 17 .

Albertini Antonio, 274

Alfieri D ino, 278, H2, 377, 381.

Ali ghieri Dante, 119.

Aloisi Pompeo, 257, 263, H9, 344

Ambrogetti Cesare, 207.

Angelini Francesco, 21, 22, . 23, 182, IS4, 204, 215, 228, 267.

Appiotti, il generale, 346 .

A rcangel i A.geo, 75, 274.

Ardigò, componente d ella corporazione della zootecnica e ddla pesca, 7.

Aristotele, 110.

Asinari di San Maruno Enrico, 278.

Asquini Alberto, 274.

Assia, d', Mafalda, 385.

Attolico Bernardo, H6.

Avenol Giuseppe, 100 B

Baccanelli, il podesla, 112

Badoglio Pietro, 26, 160, 163, 166, 1n, 119, 1a2. 1s5, 2 14, 215, 216, 21 7, 23 1, H2, 2}6, 249, 250, 256, 257, 259, 262, 265, 266, 268, 298, 299, 300, 303, 304, 305, 306,· 307, 308, 309, 310, 3 11, 312, 313, 314, 315, 3 16, 317, 3 18, 319, 320, 321, 322, 361, 388, 389

Bagnoli Francesco, 35.

Baist rocchi · Federico, 26, 277, 322 .

Baistrocchi, rufficiale, 322.

Balbo Italo, 2 1, 22, 23, 26, 182, 184, 204, 228, 267, 293.

Baldwin Stanley, 171, 172, 173, 202.

Barone, l'ammiraglio, 293, 346.

Barthou Louis, 3, 4.

Bastico Ettore, 343.

Battisti Camillo, I 20.

Battis ti Cesare, 119, 120, 207.

Battisti Bittanti Ernesta., 120

Be(chi, componente della corporazione del mare e dell'aria, 3~.

Beethoven, Ludwig van, 20.

Benni Antonio Stefano, 35, 115, 274.

Berger-Waldcnegg, il ministro, 233, 240, 373.

Bernard, l'ammini~tratore, 170, 225.

Herthet Etienne, 60.

Bertìni, il generale, 349.

Bes M. C., 288. .

Besemann, Otto von, 3 11 .

Bi.tgi Bruno, 15, 112, 259, 274.

Biseo Attilio, 15, 54.

Blum U o n, 224.

Bodard, 320.

Bonaparte Napoleone, 108

Bonifac io VIIJ, 177.

Bonomi Oreste, 216.

BorghC"se Rodolfo, 7 l.

Borrìello Biagio, 35.

Boscardi, il generale, 350

Boselli Paolo, 2.

Bottai Giuseppe, 2 1, 22, 23, 182, 184, 204, 228, 267.

Bova Scoppa Renato, 372.

Bozzi Franco Ft'dde, 7.

Brothers Eley, 226,

Buffarini Guidi G uido , 2 1, 22, 23, 26, 182, 184, 204, 228, 267.

Bumacini Ludovico, 21 . .

Bu ronzo Vincenzo, 291..

Cairoil, i fratelli, 207.

Calvi, i fratelli, 207

Calza Bini Albmo, 1~6.

Canelli Giuseppe; 274.

Cao Giovanni, n.

Cargnelutt i Arturo, 38.

G rt~io Re~ ato, 174.

Casalini Vincenzo, ~9.

Cu.ares; il giornalista, 112,

Cassa, i l ras, 232, -3 14, 347.

Castiletti Giovanni, 20.

Catone, 11O.

Cavagnari Domenico, 26.

Ceci Paolo, 7.

Cencdli Orsolini Valentino, 1, 275.

Cerruti, il colonnello, 349

Chambrun, dc,· l' ambasciatore, 8, 327, 328.

Chiesa D.i:miano, 119, 120.

Ci.:mcia relli, il commendalor, 363 .

Cialldti Tullio, 2 1, 22, 23, 182, 184, 204, 228, 267.

Ciano Costanzo, 2 1, 22, 23, 74, 182, 183, 184, 196, 200, 204, 228, 238, 240, 263, 264, 267, 365, 385, 387.

Ciano Galeazzo, . 26, 54, 71, 84, 118, 228, 229, 267, 277, 343, 346,

Cobolli Gigl i Giuseppe, 274, 278.

Cona, il generale, 308.

CorriJoni Enrichetta, 192.

Corridoni Fi lippo, · 192,

Cossa Ferdinando, 40.

Couhé, il direttore J eJl"A,..iazione civil e francese, 345 c'umbourne, il IorJ, 230.

D

Dallolio AlfreJ~, 25, 26, 128, 209.

Dall'Ora Fidenzio, 40.

Oami:m i Ciro, 112.

D 'Annunzio G abriele, 160, 292, 298, . 302. .

Dai/y M ail, 262.

Dc Bernardi, i fratelli , 207

De

277, 290, 291, 292, 293, 294, 295, 2%, 297, 298, 299, 300, 301, 302, 303, 361.

De Frandsci Pietro, 177, 273

De Kerillis Henry, 106, 107 , 108, 109, 169.

D ekroix Cado, 18.

Od G iudice Ri ccardo, 259.-

De Michdis, il generale, 350.

De Marsanich A ugusto, 274

D enain, il ministro, 72, 314 , 345

D e Roberto, componente della corporaz.ione della .zootecnica e della pesca, 7.

De Rosa, il podestà, 36~.

Oestà Damtù, il ras, 2 14.

De Stefani A[!x-rto, 2 1, 22, 23 , ' 18 2, 183, 184, 204, 228, 2 29, 267.

D e Vechi Cesare Maria, 21, 22, 23, 115, 12 1, 122, 177, 182, 184, 204, 228, 267, 274 .

Dicky, l'ingegner, 299

D i Crollalanza Araldo, 102, 27}, . 275, 363, 366, 367, 368, 37 7.

Dollfuss En,gelbcrt 16, 19

Donner, lo scultore, 21.

Drummond 5jr James Eric, 153.

D ucd Gino, 278.

D urin i Gian Giuseppe, 7 .

Echo d e P11rit, 106, 169

Eden Anthony, 100, 101, 276, 282, 28'1, 318

Elena, la regina, 4, 362, 387, 388.

Eliseo, componente d ella corporazione della carta e della stampa, 38.

Epoca, 29 1, 292, 293, 295, 296, 297, 298, 299, 300, 301, 302, 303, 304, 305, 306, 307, 308, 309, 310, 3!1, . 312, 313, 315, 316, 317, 3 18, 319, 320, 32 1, 322.

Erco!e Francesco, 273.

Fag ioli, l'architetto, 120.

Farina Cini Neri, 38

Farinacci Roberto, 21, 22, 23, 18 2, 184, 204, 228, 229, 267.

Faruk I, 264.

Fassi ni Alberto, 2 16 .

Federico Barbarossa, 10.

Fede:n:oni Luigi, 2 1, 22, 23, 38, 72, 182, 184, 204, 228, 267, 273, 277, 278, 28 5, 288, 36 5 '

Fcrrari G iovanni, 6, 7.

Ferrari, il tenente generale, 32 5.

Filzi Fabio, 119, 120, 207.

Filzi Fausto, 207.

Flandin Pierre-Etienne , 55, 57, 23 6, 2:H, 338, 339, 340, 34 1, 342.

Foglio d'Ordini, 326, 351.

Fontanelli Luig i, 38.

Frczzotti, ruchitctto, 364.

Fuad I, 263, 264, 320. G

Gabba Mdchiade, 40.

Galamini, il genera le, 343.

Gardini Dino, 60, 326

G aribaldi Giuseppe, 376

Garibaldi Menotti, 376

Ga.zzotti Piero, 326.

Gerville-Rèache Leo, ]36 .

Ghigi Alessandro, 7.

Giannini, il d eputato, 35.

Giardino Ernesto, 303.

Giardino Gaetano, 303.

Giordani Dante, 6.

Giorgio V, 310.

Gio,11(l/e (J/J d' Italia, .)60, Giovanni di Neumarkt, 20.

Giscard, il capo di Gabinetto Jcl minist ro Denain, 34 5.

Giuliani Giovanni, 2 1.

G luck Cri, toforo W ill ibaldo, 20.

GOmbos di J àk fa Jul ius, 233, 240, 290, 373, 374.

Grandi Dino, 21, 22, 23, 182, 184, 204, 228, 229, 332.

Granito Pignatelli d i Bdmontc G ennaro, 379,

GraZiani Rodolfo, 80, 11 2, 160, 177, 214, 249, 256, 257, 2)8, 267, 289, -295, 297, 301, 305, 306, 307, 3 10, 3 16, 317, 319.

Grigg Edward, 151.

Guarneri Felice, 285

Gugiielmi G~gorio, 21.

Guidoni Alessandro, 57, Guzroni Alfredo, 321.

H

H ailè Sell assiè J, 71, D O, 152, 164 , 165, 169, 174, 175, l 8 l , 20 1, 202, 214, 226, 2'19, 250, 262, 27', 282, 283, 297, 313, 317, 32 1; 343, 352

Hailè Sdlassiè Gug à, 165, 291, 299, 304.

Havariat, il delegato etiopico a G ine• vra, 297.

H diga, il meccanico, 3·i6, 347.

HcnJenon Neville, 172,

HermaM E nrico Gustavo, 67, 68,

Herman n Gustavo, 68.

Herriot Edouard, 297.

Hit ler Adolf, .)5, 336, 341.

Hoare Samuel, 128, 153, 157, 160, 197, 198, 206, 230, 284.

Hodel; il giornalista, 38 1.

H6man Balint, 22, 23.

Host Vent uri Giovanni, 274 lmmni, il ras, 214, 236.

Iannelli Mario, 27 4.

Jbn SauJ, 29 1.

Infa nte Mario, 325.

J ung G uido, 27]

]unger Giorgio Federico, 9, 10.

K

Kanya, K aiman de, 2 3}, '240, 373.

Kassà Araii, 165.

Kellogg Frank Billings, 170

Kleihlierer, il gio rna lista, 370.

Lagardelle Hubert, 28 1, 287

Lansbury, il deputato, 229, 230.

Lantini Ferruccio, 7, 26, 215, 258, 274

Lam:a d i Scalea Pietro, 72.

·Lauzann e Stéphane, 169.

Lavai Piene, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 51, 128, 163, 16S, 172, 279, 281, 284, 285, 287, 300, 327, 328, 329, }30, n1, n2, :ns, 339,342.

Lavoro (li) F,u riJta, 360,

Lazurini, 289.

Lawicia, il giomalista, 370 lessona. Alessandro, 26, 72, 160, 166, 179, 298 , 299, 300, 322.

Lebrun Alberto, ·4.

Léger Alex is, 8, 327, 328, 339.

Leoni Anto nio, 240, 274.

UOpardi Giacomo, 243.

Lloyd George, 151, 229, 230.

Lojacono Luigi, 274.

Lombo, il deputato, 3S.

Lopez Olivan, 372.

Menelik, 321.

Mcnin, l'agrico ltore, 102

Mermo:i, l'aviatore, 345.

Metzingcr, la barone,sa, 192.

Michcli Aug usto, 38.

Mischi Archimede, 346.

Mohammed Jahio, il su ltanò, 294.

Moneta, componente de lla corporazione de lla carta e della stampa, 38.

Morelli Eugenio, 227.

Moretti Giuseppe, 7.

Morigi Renzo, 2 L , 22, 23, 182, 184, 204, 228, 267, 326.

Aforning Prnt, 139, 140.

Moscone, il generale, 343.

Mosconi Antonio, 71

Mougcl, l'ammiraglio, 345.

Mozart Wol(gang Amadeus, 20.

Muen,bnrr Z eitung, 56.

Mulug.hietà, il ras, 321.

Mussolini Alessandro, I 12.

Mussolini Annamaria; 54.

M acDan ald James Ramsay, 55, ¾, H, 338, 339, '.HO, 341, 342.

Madariaga, .il professor, 142.

M aher P ascia Ali, 320.

Maino Luig i, 212.

Malatesta Roberto, 376.

Malusardi Edoardo, 326.

Maraviglia Mauri.zio, 104

Maravigna, il generale, 302, ·307.

Marconi Guglielmo, 21, 22, 23, 182, 183, 184, 204, 228, 267.

Ma.re.scalchi Arturo," 274.

M arghinotti Lare, 3,o.

Ma ria Francc:1ca, la principessa, 387 , 388.

Maria José, la p rincipessa, 4.

Ma.rio, 9.

Marinelli Giovanni, 2 1, 23, 182, 18·1, 204, 228, 261, 326, 38,.

Martignoni Zelindo Ciro, 6.

Martine lli Domenico, 21.

Martini, il padre, 20,

Marx Karl, 110.

Ma~a G iovanni, 38.

M a1i11, 136, 169.

Matticlli Lorenzo, 2 1.

M«lici Del V ascello ·Giacomo, 1U, 274.

M chdi fra sheri, 314.

Mussolini Arnaldo, 380.

Mussolini Augu sta, 313.

Mussolini Bruno, 109, 112.

Mussolini Rachele, 112.

Mussolini Romano, 54.

Mussolini Vito, 112.

Mussolini Vittorio, 109, 11 2,

Munarini Mario, 21, 22, 23, 182, 18~, 184, 204, 215, 228, 267.

Nannini Sergio, 175, 370

Nasibù, il ras, 249, 258, 316.

Navarra, il vescovo, 365, 366, 368,· 379, 380.

Nazion~ ( /.4), 80

Negus ( veòi H ailè Sellassiè I}.

Neurath, Konstantin von, 336, 339.

Nicotra Giovanni, 71.

Niessc-1, il generale, 118.

Nobel, 202.

Oggi, 293, 294, 295, 300, 301, 304, 305, 306, 307, 308, 310, 313, 316, 317, 319, 322.

OloJ.Dinlc, il sultano, 175.

Orlando Vittorio Emanuele, 2.

Pacassi Nicola, 21

Pala Giovanni, 3 5.

Pa lestrina, Giovanni Pie rluig i da, 20.

Palmayi Is tivani, 60.

Pao lini, l' ingegner, 377

Parenti· Rino, 326.

Pariani Alberto, 26, 278

P,uù-Soir, 160, 163.

Pavolini Alessa ndro, 80.

Pellegrini, -il generale, 344.

Pernter, il min istro, 16.

Pcrusino C arlo, 326.

Petrarca Francesco, 20.

Petrucci Concezio, 377.

Pctrucci Silvio, 372, 382

Pez:tuto Pasquale, 35.

Piacentini, l' architetto, 178

Piccio Pi er Ruggero, 344.

Picrantoni Gi useppe, 261.

Pilon e, il dottor, 71.

Pi lsudski G iuseppe, 7 1, 72, 74, 323.

Pin na, il sena tore, 26.

Pintor, il generale, 3SO

Pirclli Piero, S9.

Pirzio Biroli A lessandro, ·10.

Pisoni Gastone, 31 1.

Pisonc, il p adre di Gasto ne, 31 1.

Plcdty, il vicepresidente dell a Confc• dcrazione Ìnlcrnazion ale degli stu· denti, 60.

Pa letto, il capi1ano, 35. Politis, 282.

32 1, 323, 325, 326, 327, 329, H l , 332, 334, 335, 336, 3}7, 338, 339, 340, 34'2, 343, 344, 345, 346, 347, 348, 349, 350, 3 :Sl, 352, 353, 361, 362, 372, 373, 374, 37:s, 382, 388, 390, 396.

Porpor a Nicolò, 20.

Porta, il genera le, 343.

Postig lione Gaetano, 238, 274, 305

Pozzo Andrea, 21. ·

Price Ward, 262

Puppini Umberto, 273.

Puricelli Pi ero, 3 17.

Rava t.fa urizio, 1 l3, 268, 289

Ru1-a Edith, 129, 2'95.

Ra:i:.:a iuigi, 7, 11:S, 129, 175, 200, 274, 295.

Reno (TI) d el CarJù10, 292.

Reuur, l'agenzia, 3 1I.

Riccardi, il generale, 350

Ricci Enrico, 38

Ricci Renato, 112, 360

Rocw Alfredo, 21, 22, 23, 11'.i , 182, 200.

Rolandi Ricci Vittorio, 285.

Rossoni Edmondo, 21, 22, 23, 71 , 87, 115, 18 2, 183, 184, 204, 215, 228, 229, 267, 273, 274.

Russo Luigi, 112, 182, 184, 204, 228, 267.

Saint Qucntin, de, il sottodi rettorc polilitico per l'Africa francese, 8,327

Sa landra Antonio, 2.

Sa lieri Antonio, 20.

Salter, il deputato, 229, 230.

Salvioni, i fratelli, 207.

Sandicchi Pasq uale, 314.

Sangiorgi Giorgio M a ria, 292.

Sauerwein Jules, 160.

Savoia, la d inastia dei, 43, 387.

Schubert Franz, 20.

Schuschnigg, K urt von, 19, 7 1, 233, 240, 290, 343, 344, 373, 374, S(hwar.t:enbcrg, la famiglia, 2 l.

Scbasti ani Osvaldo, 112.

Seipel Ignazio, 19.

Seium, il ras, 232, 291, 3 14.

Serena Adelchi, 21, 22, 23, 182, 184, 204, 228, 267, 326, 385, 386, 394, 395.

Serpieri Arriso, 274.

Silaghi Victor, 60.

Silenzi, l'ingegner, 377.

Simon John, 180, 332, 338, 33 9, 3-4 1, 342.

Simon, la signora, 180.

Sisto IV, 376.

Solari Santino, 20.

Solmi Arrigo, ·21, 22, 23 , l1S, 118, 182, 184, 204, 228, 267 , 274.

Somma Umberto, 10, 343.

Spigo , i l colo nnello, 26.

Starace Achille, 21, 22, 2}, 24, 11 5, 182, 18 4, 204 , 213, 228, 229, 249, 267, 326, 3S5, 3'.H, 358, 3'.'.19.

Starhemberg, Ernest Riid i,ger von, 57.

SJefan i, l'agen zia, 327, 328, 334, 338, 339, 340, 348

Suvich Fulvio, 26, 54, 327, 328, 339, 343,373.

Trivulzio della Soma.glia Lena, 239.

T iovalusci, monsignor, 379

Tufaroli, l' architetto, 377.

T umed ei Cesare, 274.

Umberto, il principe, 4, 47, 69, 297, 3 19, 395.

Valcarenghi Luigi, 3 12,

Vakarenghi, la signora, 312.

Valle Giuseppe, ,15, 54, 343.

Valori Aldo, I, '2.

V annutelli, l'ammiraglio, 26.

Vansittart Robert, 339.

Vecchini Aldo, 80.

Verdi Gi useppe, 356.

Ven ani Vittorino, 7, Viuher, l' architetto, 157.

Visconti di Modrone Marcello, 289.

Vittorio Emanuele JII, 4, 40, 44, 11 8, 136, 179, 200, 267, 268, 269, 273, 274, 277, 278, 28 5, 288, 31 4, 32 1, 36 1, 364, 387, 388, 389, 390, 394, 39\ 396.

TaJJ, l'agenzia, 318.

TTassinari G iuseppe, 274.

Tcodorani V anni, 112.

Teru.izi Attilio, 21, 22, 23, 26, 350.

Terziani, il genera le, 346.

Tessitore, il generale, 346.

Thaon di Revel Paolo, il conte, 2 1, 22, 23, 115, 117, 182, 183, 184, 199, 204, 228, 229, . 235, 267 , 274.

Torried, il genera le, 346.

Toselli Pietro, 232.

Traditi, il g en~rale, 346

Trapassi Pietro ( detto il Metastasio), 20.

Tredici , Vittorio, 258.

Tre tti Federico Luigi, 7 1.

Trih1111a (La) • L'idea Nt1zio11a/e, 136, 19 1, 1~2.

Tringali Casanova Antonino, 21, 22, 23, 182, 184, 204 , 228, 267.

Vogelweide, ~alter von, 56, 57.

Vollg rueber, il ministro, }44.

Vol pi Giuseppe, 2 1, 22, 23, 163, 182, 184, 204,' 205, 228, 229.

Wcber Fritz, 5, G.

W inkler, il dottor , 263.

Ya, 112. z

Zangar:i Vincenzo, 326.

Zeno Apostolo, 20, Zocchi Cesate, 119.

Alla prima riunione della corporazione della carta e della stampa ( 16 marzo 193>) . . . . . . . . . . . .

Dopo le commemorazioni ( 18 marzo 193 5) .

Presentazione di alcuni disegni di legge (18 marzo 1935) .

Sc.dìcesimo annuale dei Fasci (23 marzo 1935) . . . . .

Le direttive alla nuova consulta ~ell'urbe (29 marzo 1935) .

36P· riunione del Consiglio dei ministri (30 marzo 1935) .

Stresa (2 aprile 1935). . . . . .

Un «.ferro» ( 4 aprile 1935)

Il «nostro» piano (11 apdle 1935) .

Stresa (14 apri le 19 35) .

Walter e il resto (18 aprile 1935).

Guidonia (27 aprile 1935) .

Al Centro sperimentale dell'Aeronautica d i Guidon ia (27 aprile 1935). . . . . . . . . . .

N ella g iornata della festa dei'1avoro italiano (28 aptile 193 5)

Alla riunione del Comitato corporativo centrale (30 aprile 1935) .

AJle rappresentanze goliardiche internazionali (1 maggio 1935) .

Alla riunione del Comitato corporativo centrale (3 maggio 1935) .

362'3 riunione del Consiglio dei ministri (4 maggio 1935)

Presentazione di alcuni disegni di legge (6 maggio 1935)

Presentazione di alcuni disegni J i legge (7 maggio 1935)

Per i provvedimenti a favore del mercato granario (9 maggio 1935) .

Giuseppe Pilsudski (14 maggio 193)) . . . .

Dopo le commemorazioni (14 magg io 1935) . . . . .

Dichiarazioni al Senato per 1a vertenza italo-et iopica ( l4 magg io 1935)

Per la scomparsa Jel maresciallo G iuseppe Pilsu<lski (15 maggio 1935) . . . . . . .

Per la scomparsa del deputato Ageo Arcangdi (1 5 magsio 1935)

La scelta (21 maggio 1935) . . . , . . . . . . . . .

La vertenza italo-etiopica e la politica estera italiana alla Cameèa dei deputali {25 maggio 1935) . . . . . .

Agli avvocati (29 maggio 193))

Crepuscolo dell'« homo oeconomicus » (3 1 maggio 1935) li discorso di Cagliari (8 giugno 1935) .

Le provincie africane (7 giugno 1935) .

Ai p rimi abitanti di' Mussolinia (9 giugno 1935) .

Il discorso di Sassari (10 giugno 1935) .

Alla riunione del Comitato,permanente del grano (B g iu,gno 1935) la conclusione delle trattative fra It~lia e Francia. Il comunicato ufficiale (6 gennaio 193'.5) . .

363u. riunione del Consiglio dei ministri (15 giugno 1935) . .

Mwsolini e Lavai concludono feli cemente i negoziati franco-italiani con la firma di importanti accordi sugli interessi coloniali dei due paesi e sulle questioni d'ordine europeo. L'incontro di Roma e i suoi risultati (8 gennaio 1935) . . . .

D opo il convegno di Roma. La vasta portata degli accordi conclusi fra Mussolini e Lavai (9 gennaio 1935) . . .

Gli accordi italo-fraflcesi. Il testo della dichiarazione generale firmata da Mussolini e Lavai sul consolidamento dell'amicizia e sulla piena cooperazione fra i due paesi (12 gennaio 1935)

Dagli accordi di Roma al convegno di Londra. Importanti conclusioni raggiunte nei colloqui franco-inglesi (:; febbraio 193S) .

L' Italia accoglie con favore le conclusioni del convegno <li Londra riconoscendovi la ·possibilità di un'intesa per l'inizio di un periodo d i collaboraz ione europea. A desione .di massima al progettato Patto aereo di mutua assistenza (10 febbraio 19?S}.

Nuova aggressione nella zo na di Ual-Ual. Formale protesta presso . il Governo di Addis Abeba (12 febbraio 193S) .

Due divisioni italiane mobilitate pe r misura precauzionale a causa dell'aumentata pressione etiopica nell'Africa Orientale Regolare svolgimento deJle operazioni di richiamo per i contingenti della classe 1911 (12 febbraio 1935) ·

Razzia abissinà a sud dell'Uebi Scebeli ai danni dei nostri sudditi. Formale protesta italiana ad Addis Abeba (21 marzo 1935) .

Le comunicazioni del. Governo fascista a l Reich dopo la decisione tedesca concernente gli armamenti (22 marzo 19}5)

Un nuovo incid ente al confine eritreo. Pattuglia di vigilanza aggredita da armati etiopici Un nostro giaduato ferito. Protest:1 italianl ad Add is Abeba (26 marzo 1935)

Il convegno di Stresa ini ziato sotto la p residenza di Mussolini (12 aprile 193 5) . . · · · · · · · ·

La seconda giornata del convegno di Stresa. Il comunic:ito uffici:ile (I 3 aprile 1935)

Le conversazioni di Stresa nella fase conclusiva. H comunicato uf. ficiale (14 aprile 1935) . .

La. felice conclusione della conferenza internazionale di Stresa. L'aècordo delle tre nazioni (16 apri.le 1935). . . .

MacDonald e Flandin ringraziano il D uce all'atto di lasciare l'Italia (16 aprile 1935) .

Ferme misure per la si curezza de lle nost re colonie nell'Africa

Orientale (8 maggio 1935)

Mussoli ni g iunge in volo a Firenze pilotando il suo trimot~re. Cordiale colloquio di circa due ore· con il cancelliere d'Austria (12 maggio 1935)

Il ritorno d el D uce alla ~apitale (12 maggio 1935)

11 Duce e il ministro dell'Aria Denain firmano la convenzione it alofrancese relativa all'impianto di linee di navigazio ne aerea (14 maggio 1935) . . . .

Una nuova provocazione abissina. La liberazione degli arrestati del brigantesco attacco al campo consolare di Gondar (1 4 maggio 1935) . . . . .

Parziale mobilitazione abissina e nuove misure dife nsive italiane Il comunicato ufficiale (1 giug no 1935) . .

Un altro barbaro episodio della xenofobia abissina ( 1 giugno 1935) .

N ostri corrieri postali aggrediti e imprigionati (1 g iugno 1935)

Due nuove aggressioni abissine contro l'Italia ( 4 g iugno 1935) .

L' incontro Mussolini-Eden. Un primo colloquio di circa due ore sui d iversi problemi internazionali (2'.5 g iugno 1935) . .

La conclusione dei co lloqui Mussolini-Eden. Possibilità d i sv iluppi d ell 'intesa italo-franco-ing lese. La questione etiopica esaminata nei suoi termini attual i (26 giugno 1935)

Il console italiano ad Harrar ingiuriato dai soldati etiopici. Un nostro ascaro aggredito e percosso (11 luglio 1935) . . · .

Pronta risposta alle nuove misu re militari d ell'Etiopia. li Duce or, dina la mobilitazione della d ivisione «.Sila» e della quinta divisione camicie nere « I febbraio». Il comunicato ufficiale ( 16 l uglio 1935) . . . . . . . . . . . . . .

L' It ali a fascis ta pronta a rintuzzare la minaccia etiopica 11 D uce o rd ina la mobilitazione delle divisioni « Assietta » e « Cosseri a» e di una sesta d ivi sione cam icie nere, fo rmata di ital iani all'estero, ex-combattenti e mutilati. Il com unicato uf'ficiale (7 agosto 1935) . . . . . . . . . . . . . . .

T utta l'Italia in piedi intorno al suo capo. 1l Duce ordina l'ad unata gene rale delle forze del regime (11 settembre 193 5)

L' adunata: delle forze del regime sarà a nnunciata anche dal suono delle campane d i tutte le chiese (15 settem~re 1935) .

La mobilitazione generale delle forze etiopiche confermata in una comunicaziorie ufficiale del Negus a Gi nevra. L'annunzio a Ginevra ( 1 ottobre 1935) . . . . . . . . . . •

Una menzogna truffaldina (1 o ttobre 193S) .

Tutto il popolo italiano intorno al suo capo. Lo storico discon;o d el Duce aJla nazione e al mondo. Indescrivibile mani festazione a Roma. Entusiastiche di mostrazioni nell'intero paese.

De Bono additato alla g rati tudine della nazione per l'opera compiuta e promosso maresciallo d'Italia. La nomina di Sua Eccellenza Badoglio ad alto comm issario per l'Africa Orienta le ( 17 novembre 1935) ,

La gratitudine al Duce del maresciallo Badoglio ( 20. novembre ~ij . . .. ... ......

11 Duce comincia con il gesto del seminatore la vita del nuovo comune di Pontinia. I bonificatori dell 'Agro consegnano al Duce, fra entusiastiche dimostrazioni, la loro offerta d'oco

A_i,rilia, quarto comune dell'Agro Pontino, e nell'ondeggiare dei vessilli, a l balenio deile armi, fra indescrivibili manifestazioni d'entusiasmo, annuncia ai bonificatori acclamanti storico evento celebrato n ella capitale. La srand iosa dimostrazione di Roma a Mussolini Cinquecentomila persone adunate in piazza Venezia,

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