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LA REALTA
L' Etiopia sinòra avc:va benefic iato del fatto che le sue condizioni interne erano quasj del tutto ignorate dal mondo civHe. Si era paclato di barbarie e di schiavismo, ma la grande opinione pubblica internazionale, dello stato delle cose etiopiche non aveva alcuna nozione, neanche lon· tana e approssimativa. Solo alcuni viaggiatori, missionari ed esploratori , avevano percorso il barbarico ferrito rio, ma i loro studi costituivano una Jctterahtra non molto diffusa. Anche il chiaro libro di Lady Simon sullo schiavismo etiopico, con prefazione d i Sir John Simon, già m inist ro inglese degli Esteri, se aveva interessato le benemerite associazioni antischiaviste britanniche, nari. era st1to evidentemente molto letto da dirige nti e funzi onari.
Ora una buona centuria d i giornalisti <:li tutto il mondo svolge una utile opera d i illustrazione, con chiare testimonianze sulJo stato di sfruttamento, di insicurezza e d i sporcìzia indescrivibile in cui giace l'Etiopia. I giornali di tutto il mondo, che sulla propria testata recano l'i ndicazione dell'anno 1935, devono da re conto d i una situazione barbarica ch e l'America ha supcrato da secoli e l'Europa da millenni, ma che tuttora permane in Etiopia.
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Due giornalisti, che in perfetta sicurezza e in buona salute· avevano viaggi ato attraverso altri continenti, sono morti di epidemia in Etiopia , nella stessa capitale, che è una specie dì nuovo fiore paradisiaco, sebben~ pur esso infetto, i'n confronto del le lontane zone devastate dalla lebbra.
Ma una d imostrazi one della lontananza di mill en ni che separa l' Etiopia dal mondo civile è. data da lle infa ntili m enzogne che Addis
A beba diffonde per l'acre. L a rad io, strumento di modernità, in m ano t"tiopica -diffonde nell'universo la mig liore testimonianza della impreparazione grottesca e barba rica di chi si illude di mistificare il mondo a proprio vantaggio. G li ing lesi narrano di un capo zulù, che avendo udito a Londra una. banda mi litare, aveva fallo acquisto de i necessari strumenti, per godersi poi una uguale musica nd proprio lontano paese. M a i musicisti locali avevano ,dato uno spèttacolo e~ilarante. Uguale cosa accade per la radio etiopica. Con i falsi annunci, essa non convince più neanche il pubblico locale cd è causa <li spasso per l'opinione pubblica mondiale.
Addis Abeba, vuoi per radio, vuoi per telegramma, annuncia c he g li ita liani non possono avere liberato sed icimila schiavi, perché t anti non ne esistevano nel Tigrai. Ecco una conferma, diremo, i n termine civi le, <<ufficiale», della esistenza della schiavitù in Etiopia, S(h iavitù che il Negus aveva assunto impegno di abolire, ma che era stata mantenuta e che solo gli italiani hanno abolita. Addis Abeba tenta d i ingarbugliàre la verità con una guestione di cifre. M a l'Etiopia non ha avuto mai un censimeoto. Invece degli schiavi emancipati. esistono elenchi· nu· merici e nominativi, che l'Italia produrrà, e ciascun schiavo ema ncipato è in possesso d i un passaporto di emancipazione, che costituisce u n titolo di nobiltà e di altissima benemerenza per l'azione civile svolta d all'Italia in Etiopia, malgrado le tavole di un Patto, che, interpretat o a rovescio, portere bbe alla difesa eterna dello schiavismo.
E stata la nciata da Addis Abeba persino l' inaudita fandon ia che le truppe italiane, u manamente generose sino a dividere il pane con gli indigeni, av rebbero violato delle monache copte! Ora sta d i fatto che in Etiopia Je cosiddette monache sono delle vecchie al di sop r:i dei cinquant'anni , e che di conventi in tutto il Tigrai non ve n' è che uno solo, il quale inviò una propria delegazione per fare atto d i autodc~ì~ione a favore degli italiani, delegazione che fu r icevut.\ dalle nostre ::wtori tà e posta sotto gene rosa protezione.
Il Negus, ìl-ludendosi che l'umanità s ia tutta form:ita da ingenui incolti etiopi, os.wa, proprio ieri, affermare, in una intervista con un gior· n:ilc americano, che l'Italia non ha titoli di potenza colonizzatrice,« come è dimostrato d allo stato in cui ha lasciato le sue colonie » .
Non si _potrebbe. immaginare nulla di più grottesco ! La magn ifica. rinascita promossa dall'Italia neJle sue colonie è stata iJlustrata d a d ecine di giorn::tl isti fra ncesi, tedeschi, inglesi, polacchi, cecoslovacc h i, ameri- · cani, in pagine di riconoscimento entusiastico.
Il N egus ha v iaggiato per giornate intere sul muletto e sotto l'ombrello, a ttraverso i deso lat i territori d el suo impero oggi t raballante. Eg li per intei-e g iornate, attraverso magnifich e aut'ost radc, potrebbe viagg iare f ra g ia rdini, aranceti e uliveti, sorti in Africa pe r opera di. un popolo, che batte tutti i primati d el Javoro e che ha abolito la schiavitl1 mantenuta d al societario N egus.
Il mondo ha m oJo di giudica re. E d i ciò basta.
Da Il Popolo d'Itt1li<1, N. 280, 16 novembre 193~, XXH (tv).
ffl" RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO•
Erano preunti S. E. Balbo, S. E. De V ecchi, S. E. Pederz oni, S . E . Cia no, S. E. Solmi, S, E. Th11on di R e vel , S. E. Rossoni, S. E. 811flnri11i, S, E. R.!wo, S. E. Marco11i1 / '011. Serena, /'o r,, Morigi, /' on. Ma rine/li, S . E. Tringali, S. E. Volpi, / 1011. M11zzari11i, /' 0 11, Ciane/li , l'nn . A 11geli11i, S . E. De Stejm1i, S. E. Grandi, /'0 11. Fdl°inacci, S. E. Acerho. Segretario, il segretario d el Partito. In ser,,iz i o 11elt'Afrim Orin11ale, S . E. D e Bm10 e S. E. B ollai.
Il Duce ha commemoral o con commoJSe parole il rameraltt A lfredn Rorco, ricordando l'opera da INi daht allt1 legisl11zi()Jie ri 110!11zionarit1 (/(,/ regime,
S. E. fed nzoni , anche a nome d ei cam erati Bal bo, Ciano, M arroni, V olpi, M11zzari11i, Cùmellì e A 11gelit1i ha /elfo la seg11ente m ozione:
« Il Gran Consiglio del faui!mo, rarcogliend o il sentimenlo 1111a11ime del po p ol o italiano, qual e si è m,wifestalo al/ratierJO m1t1 dimo1trazio11e ron/i,ma e imponenle di 110/011/d, di diuiplina e di d edizione ,mol f!tt.1 alla <aÌ11d de/l'/Jalia fascisla, dimoslrazione che mlminò nella. g ra11d ioM adu nata gene rale delle forze d el regime del 2 ottobre, acdama en furiarticamente nel Duce il realizza/o re del SI/premo dirillo d ella 11tni o11e ad aJJict1rar1i in Afrfra., con il vt:lore dei s11oi figli, le ro11dizi o11i ed i mezzi indisp e mabili per la ma vita ed il 1110 avvenire; ed ttfferma rh e /111/i gli ital iani, i11condizio11al a.m ente fide nti nell'opera d el cap o, sono p ronn ad ttf fr o11tare q11a/Jiasi 1t1crificio per rttggùmgert lt mett 11ecnsa rie ».
Il 1egretarfo d el Pal'tit o ha q11i 11di propMlo il .1eg11enle messaggio , d eJli nato alle truppe operanti i n Africa:
« Il Gran Comig lio d el fa u ùmo, i11terp rel e del .se11li me11Jo d el pop olo iJalùmo, fi ero d elle vend i.aie batl aglie, i nvia ,m camera/ neo ralut o nl mnreuirdlo d'!Jalia Emilio D e B ono ed ai combaltenti d ellrt 1mor1a ot Il 14 novembre 1935, Mussolini aveva notificato a De Bono di :werlo sostituito con Badoglio (303). 11 15 novC'ffibre, convocato in udicrÌza da l capo del Governo, il marescia llo avevi accett:ito la responsabilità dell e · opera zioni militari. Il 16 novembre, in premio d ell'avviamento Jell'impresa, Mussolin i fa promuovere De Bono a maresci:illo d' lta li:i. BD3 , 3fil). I o stt's~o 16 novt'mbre, d alle 22 alle 0.45, presiede la riu nione del Gran Consiglio del fa scismo della · quale !- qui riportato il resoconto. (Da TI Pop ,,/ o d'ltalia, N 281 , 17 novembre 193 5, XXII)
Jt,:1lia fa1cù1,:t che nella impre1,:1 africana portano inia/lo lo spirito originario della rivoluzione e, con le armi liberaJrici, la civiltà immort,:1le d i Roma».
LA mozione ed il mem~ggio sono Jlali ,:1pprovati p er acclamazione. li D11ce ha q11indi fallo un'ampia relazione 111lla situazione della nazione alla 11igilia delle 1anzio11i.
Hanno parlato ml/a reldzione i camerati Ciano, R oJJoni, T haon de Reni, Mm·<oni, De Stefani e M1tzzarini.
Alla fine della dùcuuione, che è staia rù11umta dal D uce, è staia aulamata la mozione seguente:
« li Gran Comiglio del fa1à11no, 1·ùmilo1i a/l',:t11JÌl1igili,:1 della applicazione delle ca.ridde/le "Janzioni" co11tro l'Italia; comidera la data tlel 18 nonmbre 1935 come tma dala di ignominia e di iniquilà nella .rloria del mondo; denuncia le 1a11zio11i, m,:1i primd applicate, come 1111 proposi/o di soffocare uonomicamenle il popolo itali,:1110 e come rm tentativo 11m10 di ,,miliarlo pel' impedirgli di realizzttre i 111oi ideali e difend ere le sr,e ragioni di vita.
« Il Gran Comiglio del fascismo elogia la calma esemplare e la tmare dùciplina con mi il popolo italiano dimo.rtT<I -di euere pienamente comape,,ole della portata storica degli eventi al111ali e lo invita ad opporre (llle sanzioni la pùì implacabile delle re.sislenze, mobilitando, allraverso gli organi d el regime, time le energie morali e le rùor.re malerù,li della 11azio11e,· invila gli italiani ad imbandierare per ve111iq11al/ro ore le case nella giornata di !,medi 18 novembfe,· decide di c01J11orare a R oma, il 1° dicembre, i 11ovanlaq11tJllro Comitati provinciali femminili, di madri e vedove dei cad11ti della grande grurra, per coordinare ed _i11Jemifiri1re la resist enza nella quale un co mpito di prim a linea è affidato alle donne italiane; ordina di scolpire JtJlle case dei comuni d'Italia tma pietra a ricordo dell'auedio, perché resti dommentata nei sècoli l'enorme ingùutizia con111mata contr o l' Italia, alla q11ale l anlo dev e la civiltà di tulli i continenti; rivolge l'e.sp ressione d ella rua 1impati.:i ttgli Slali i quali, negando la l oro adesione alle sanzioni, banno giovalo alla cama della pace, ed interpretato lo 1piri10 dei" popoli.
« Il Gran Consiglio del fascismo è Jicuro che la pro va imminente rivelerà al mondo la virllì romana del popolo italiano nell'a11110 ·xiv de/l'ertt fa.r cÌJJa ».
158" RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO•
Erano presenti Balbo, D e Vecchi , Federzoni, Ciano, So/mi, T baon di Reve/1 Rossoni, Buffarini, R.!1J1 0, Marconi, Serena, Morigi, M minelli, Tringali, Volpi, Mtizzarini, Ciane/li, Angelini, De Stefani, Grandi, Farinacci, Acerbo. Segretario, il 1egrelario del Partito. In servizio ne/. l'Africa Orienta_le, De Bono e Bolidi.
I/ . D 11ce ha fatto ,ma· relazione di carallere militare e politico, durata oltre due Òre, ml/,:1 quale hanno parlato Grandi, Federzoni, So/mi, M arconi, Farinacci, Balbo, T haon di R evel li Gran Comiglio del fauismo ha d eciJo t!i ri11nirsi ,movame nle alle ore.22 di>l 18 dirembre, X IV E. F.
Implacabile E Mirabile Resistenza
Il popolo· italiano mai come in quest'ora avev.t dato dinanzi a lla storia uno spettacolo di unità infrang ibile e d i fermezza granitica. La sua resistenza contro le decisioni illegali, coartate, inique e ignominiose di Gi nevra, è implacabile e insieme m irabile. Nel 1914, 191 5, 1918 era stato generoso e .cavalleresco. L'i ngenerosità e la documentata ingiu st izi:t del 1935 _lo pC>rtano ad una decisione incrollabile.
L'Italia è sta ta nei mìllenrii Ja culla del diritto e l'iniquità di un :i. sentenza che ignora coscienteme nte l'atto circostanz iato di accu sa cont ro la barbarie, che viola le norme di procedu ra, che elude g li organi costi · tuzionali dell a Lega per raggiungere una p arvenza di unani mità a ttr:l· verso H silen zio di giudici sottoposti a minaccia, la offend e nel profondo del sentimento. ·
Contro questa monumentale ingiust izia, tutta l'Italia è in pied i, decisa a llr res istenza ad ogni costo Nessuno si illuda di coa rt are il d ir itto con falsi computi bancari e con bassi calcoli di gretto ut ili~arismo commerciale. L'oro per la resistenza è offerto dalle madri e dalle vedove d egli eroi il cui sacrificio ampliò gli imperi altrni, è offerto da tutte le spose che donano gli anelli nuziali, simbolo di una fedeltà che d a ll a fam ig lia si innalza e si sublima in u na più alta fedeltà a lla pat ria, è offerto da tutti i cittadini ricchi. e poveri. G li stess i presuli del clero, che mai furono come ora uniti all'ani ma nazionale, donano Je croci e le collane, simbolo della loro potestà spirituale. !: un'offerta altamente significativa, di piena condanna contro il · crimine che invano si tent:1 c,onsumare contro l'Italia cavalleresca.
• Tenutasi il 18 novembre 1935 (ore 22,1). (Da 11 Popolo d'llalia, N , 28 3, 19 novembre 19 ~5. XXII).
Decisa e commovente è anche la res istenza degli italiani residenti all'estero. Milioni di nostri connazionali, offesi nel sentimento nazionale e nel senso innato della giustizia, mandano alla patria lontana fa testimonianza della loro solidarietà.
L' Italia ha le sicure risorse della sua terra, madre· di messi, e di un sottosuolo che sa rà sfruttato al massimo.
Nessuno si illuda di piega re il di ritto e l' ono re d'Italia . Potremo invece attendere che la coscienza universale sviluppi in pieno la sua riprovazione contro il sanzionismo, il qua le sanziona l' economia di tutte le nazioni .e sconvo lge il mondo civile per difendere uno Stato barbarico, che la stessa G inevra h:t riconosciuto doyersi sottoporre a mandato e controllo civile.
Da Il Popolo J_'I1alir1, N 29 1, 27 nO\'{"mbre 19D, XXII ( 111)
370" RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI•
S11 propos/a deJ fap o del Go 11emo, primo ministro, ugretario di Sinio, il Comiglio dei miniJtri ha approvalo i ugnenli pro vndi m euti : Un disegno di l egge con (~ti Ii po,·hmo modift((1zioni all'o,.Ji11anm1to della Commiuione mpl'ema di ·difesa. L'ordinamento del Comilat o deliberativo della Cor,1mirsione mprema di dijeJa vime modi ficato, chiamando a far parie del Comitat o predello, q11aJi membri (011 voto deliberativo, in agg;,mla agli altri mi11iJ1ri1 an che qt1elli /Jer la Grazia e Gi11Jlizia, per l'Ed11cdzione nazionale, per i Ltw ori pubblici e per fa SJampa e la Pro paganda; e, q11ali 11umbri con voto conmltivo, i mare· uialli d'!Ja/ia, i grandi ammiragli, i mareuiali dell'Aria, il capo di Staio Maggiore della M.V.S.N. e l'ùpellore capo per la preparazione , premi.
• Il 19 novembre 1935, all'atto di lasciare l'Italia, BaJoglio aveva espresso a Mussoli ni la. propria gratitudine (361). Il 27 novembre, era giunto in Eritrea, e non tarderà a r iconoscere ed dichiarare, lui pure, la necessità. di una sosta nelle operazioni militari per meglio o'rganiz.zare lo schieramento delle nost re forze. Il 30 novembre, il capo del Governo telegrafa a Badog lio ( 304). Lo stesso 30 novembre, d alle 10 alle 12.30, presiede la riunione dd Consiglio dei ministri della quale è qui riportato il rc-soconto. (Da Il Pnpolo d'ltalia, Nn. 293, 29 5, 29 novembre, I dicembre 193 5, XXII)
/;lare e po1tmilitare della 1Mzio11e Ta le modificazione mirtt ad tJJJicurare al Comilato deliberativ'o il prezioso apporto dell'attività e dell'esperienza delle alte gerarchie predette. ln oltre1 anrh e la segreteria della CommiJsione viene posta alla dipendenza della Presidenza del Comiglio dei ministri, ciò che trova la 11.a gùu1ificazìone nel caratlere di organo inlerminht eriale della CommiJsione suprema.
Uno 1chema di regio decrelo legge inteso ad estendere agli invalidi ed agli orfani e congi1111li dei cad11ti in dip endenza dei falli d'armi per la difesa delle colonie delJ' Africa Orientale, le dispo1izio11i vigenti a favore degli invalidi orfani e congitmti dei cad1tti della guerra 1,azio1ui/e,
Uno schema di regio decreto legge concernente l'isJituzione dt:I m olo organico del personale dirigenle del Consiglio nazionale delle ricerrhe.
·Schema di regio decreto l egge con m i si porhmo modificazioni alle · legf.i 17 nprile 1930, VII!, numero 479, e 4 gi11gnn 1934, X li, numero 950, -s rd tiro a Jt?gno 11azion11/e. Si preriJano e Ji ampli11110 i compili affida ti al tir o a segno nazio mde, con preminenza di q11'ello t"elatiM all'addeslramento della tJMJsa dei premilitari e post militari. Si s,mciue poi l'obbligo della iscrizione di t111ti i ci/ladini d opo il loro cnngedammlo dal servi zio militare e sino all'elà di lrentadue ,:m11;, Schen1tt d i regio decret o leg1:e rig,(ardanle l'esfemione a t rii/i i dipe11de111i statali comandati a compiere voi; per ragioni di Ufl'izio d ella mncesrio ne dell'indennizzo previlegidt o ae rona11liro. li pm,•vedime1110 estende a{ personale civile delle am ministrazioni .rtatali il be11efi.io a1111almente pre1-isto 111 caJo di i,uidenti di 110/0 pe,· i militMi d elle Forze Arm ale dello Stctto.
Uno Jcbema di regio decreto che J/a biliue, pu il per1011ale Ji gm ppo C dell1amminiJ11·azione della .Marina merca ntile, egutt!e trttllamento fi1 · Jttln per i dipendenti d elle altre ammi11iJtrazioni sltt/a/i appttrtenenti allo Jl eJJo gruppo C per qt1anlo riguarda il grado iniziale della carriern, do pa il normale periodo di prova.
Uno srhema di regio decreto ,011/enente n orme per l' utt11azirme de/. l'arlicolo 4 del regio decreto leg1:e 2s ·u11embre 1934, Xll, mo11ero 1697, concernente !11 riscossione dei co11lribflti della U.N.U.C. a me1.20 deg li eJallori delle impo1te direi/e.
Poi, s,, propo1ta del capo del Governo, minhtro degli Affari E.rteri, il Comiglio dei miniJtri ha approvato :
Uno schema di 1·egio derre/tJ per dare eieolzio11e all' flaordn stipulttto, medùmle J{(tmbio d.i nnte, il 16 se!lembre 193JJ Xlii, tra l'lt r1lit1 e l ' Oland11, per lo 11t1bilime11to <li ,ma lin M rii lra.rporto 11ereo fra A m.cter· dam e Milttno .
U110 schema di regio derrel o che dà e.remzione alla C()1111e11zione fra
/'/Jalia e il Perù per lo J(ambio delle sentenze penali, 11ip11lala in lima il 12 luglio 193), Xlii .
Uno 1chema di di.ugna di l egge ptr dttre esewzion e all'ttccordo fra i'/Jalia e il Peni concernente i certificali di a11aliJi dei vini, tt((ordo 1tip11la10 a Lima, mediante mm1bio di n ote, in data 7-18 gi11gno 19351 X/Il.
Uno 1chema di regio decreto che drì eurnzione all'aaordo fra l'I talia e la Spagna, .rtip11lato in Roma, mediante JCambio d i note, in data 7 otlobre 193.5, XIII, relativo all'applicazio11e dell' articolo 8 d el lrallaln di rommercio ilalo-1pdg110!0 del 1.5 marzo 1932, X.
Uno uhema di difegno di legge per dare eumzione """ co1111enzìrme, Jtip,dald i n Romt1 il 29 maggio 193.5, Xlii, fra l' Italia e (1/t ri Stali, per l'u nificazione di alome regole relath1e al JetJlleJ/ro c01uerM · IÌl'O degli aeromobili.
S11aeu ivamente1 dt'II Comiglio dei miniJlri ;0110 ;tali app rovati, J!I propo;ta d el capo d el Governo, mi11iJtro dell'Interno:
Uno J(h em a di decreto legge recante norm e dil'elle t'I co11Jenlire ai Jtmitari t"ichiamt'lli o lra11e ,111ti 11l!e armi o che abbiano conlrallo armol11me11/o 110/011/ario, J; fNtrlecipa re ai (O}l(Ot'Ji p er i po11i di medico o di ,,eferinario ro11do110.
Uno JChema di decretò legge con Cf!i ri d ettano norm e dirette a regolf1 re, m 1111ove b11Ji, il Jer t'izio 1anil11rio per il ;orpo degli agenti di Pubblica Sia1rezztt, f u u g11ito, il Comig lio dei miniJtri ha approvalo, m pra.po1/a del rap o del G o J'emo, miniJtro delle Colonie:
U,10 1chem11 d i decreto co11 mi 1i abbrevia la dm11/a d ei corJi per a!/ievi g11ardie di P11bblica Sicurezza ed (l/lie11i 11icebrigadieri di P11bhli ra Simrezza.
Un o !Chema di regio decreto legge per la revoca nèi rig11ardi d ell'Eritrea del regio decreto 11 011obre 1934, XII, 11mnero 2042, t h e °e11ende11a a de fla coloni11 le n orm e emanate per il R egno circa la rid11zi one delle Pigioni.
Uno Jch ema d i regio decreto per l'e 1temio11e 11!/a S0mal it1 delle ~10nne relaJive alla dfrciplina dei con/ratti di compravendila degli a11/onicoli ed 11l pubblico regi1tro a11fomobili1tico.
Uno J(hema di regio decreto per la nenzione temporanea deltt'I tas!II di ci,.,o/azione di tiel/t1retle 1111to m obili in Somalia .
U no uhema d i regio decreto che eJ/ende le operazio11i della Crt.rM dì credilo rtgrarìo in Eritrea al credito minerario a11rife ro di potenziam e11lo, allo scopo di fornire all'indmtria mineraria am i/era eritrea i meZZi finanz iari orcorrenli per ,m pi,ì ampio e rap ido 1vi/1,ppo
U no JCbema di regio decreto che approva /'allo 11ggirmti110 al!tt con1•e11zione con la Sorielà A T.I per la ro /J it1azione dei tabacchi del Garian
Uno .rchema di regio decreto pn il condono di penalità d 1i mpo1te direJte, tasse sugli affari e mo11opo!t in libia.
Un o JChema di regio 'd ecreto 111/ lrattamenlo dei reparJi di M.V.S .N. assegnati ai regi Corpi dì t rnppe coloniali dell'Africa Orientale Per ragio 11i d i 1mif ormità si è ·ritenuto op portuno basare il rec/11/amento e il t ra/lamento d el p enonale di delfi repa rti srdle norme in vigore per i ballaglioni di camicie nere permanenti d a !em po esistenti in U bia.
U no schema di regio decreto legge per l'ntensione alle colonie d elle norme d el regio decreto l egg e 28 agosto 1935J X1II,_n1tmero 16 14 , ,·ig1N1rda11ti la cessione dei crediti t1ll'e1Jero,
U no schema di regio d ecreto con wi s'istitrtisce ,ma i 11den11iJà giDl'nalìera d i operazioni per i milildri ind igeni in Jen 1izio in A frica OrienJa!e in mimra variabi le da 11 11 minimo di lir e rma per gli a.uari ad un mttuimo di lire q11aff ro per lo ui10n br1.sri, oltre l e p<1ghe e ùide1111i11) in vigo re,
Un o srhem11 dì regio d errelo che arrordtt 111/a Sorirtà ,monima re· men/i A frica O rientale una ronreu;o 11e ind11.rtriale per l'ampliamento d i ,m a fabbrica di cemento jn Eri/rea.
Uno sch ema d i regio decreto per la e1tem io11e all.:r Libia d el regofame'1fo degli lstiJuJi di pret'e1rzio11e e d i pena d el Reg110,
Uno schema di regio derrelo per l'trpplirazione in Libia di 1mor•e dùposizio11i introdotte nel w mvo l esto tmico delle leggi Janit,uie del Regno. .
U nr, schema di regio dec re/o che fisstl il lrttflam enl o eco nomie() del per1onale della Milizia N azionale d ella Strada de.r1Ì11alo nelle colo11ie dell' Africa Orientale.
Uno srhnnt1 di regi o decreto per il l rr1/l(l me1110 eronomico d el peuo_11ale d ella MHizia Nazionale Fnre1ta!e de11 i.11alo nelle co!nnie dell'A/rira Ori entale.
UnO srh&rntl di regio d ecrelo a mrerrunle il tra/J amenln ec0110mim del perJOnale della Milizia Por/11aria deslinato nelle colonie dell'A frica O,imtale.
I frattamenli .di mi Jo pra 10110 Jla ti determinati per gli 11/firù,li , i,r idenlica mimra di q11tl!i. d ei pa,.i gMdo del regio Corp o 1m ppe del/(1 rolonia, mentre, per i sot111!Jicit,li ed i militi, ,; è riJen11to o pporl t1nn applicare il trattamento per i reali car4binieri nella stessa colonia.
In seguito, s11 proposta del capo de l Go verno1 ministro della G 11erra, 10110 1/ati approvati dal Co miglio d ei minhtri i seg11enli pt'ovvedim enti:
Uno schema di regio decreto legge rn n il q11ale si sopprime il premio di lire t rere,1Jo previJto per i ca,·abiniel'i aflsi!;ari unza 1•i1tcoli di ferme specùtfi e si rid1tco1101 riipellivamfnle, da lire mille a lire cinq11erento e da lire ri11'q11 ecento a lire / 1we11101 i fn emi stabilili per i C(lrahi 11il'ri t1miliari col vincolo di ve111iqua1tro meSi e per q11elli dei d eJli carabim'eri che chiedano il PaJJaggio ad eff ettivì.
Uno schema di regio decreto legge col quale Ji couse11/e la promo~ ziouc a maresciallo ordinari o ai vicedirettori deJ!e bande preJidiarie di Corpo d'Armata.
Uno schema di regio decreto legge dn aMorizza il fondo previd enza sollufficiali del regio Esercito a concedere ai sottufficiali iscrilli prcJlili ,li limitata miJr,ra ed a m odico in/eresse, allo scopo di a/Jevìare tram i/arie condizioni di disag io finanziario dei sottufficiali di carriera.
Uno uhema di regio decreto legge che iljfula ,dle f abbriche d'armi dipendenJi dal minùtero della G11em1 il collaudo e la p1mzo11alt1ril delle armi, d ei mod elli regolamentari in uso presso le Forze A rmate, allestile dail'indruJria privat,1 o esistenti presso Enti vari,
U,10 uh ema di regio decreto legge che determina il Jrallamenfo econo · mico JpeÌta11U al perso11t1le delle milizie D .l.C.A.T. e D.A .C.O.S . ;n caJo di chiamate alle 11rmi a tempo indctermin(I/() per m obili1az io11e. Oltre til trafltwJen/o ecor.omico fissalo per il perJon,ile del regio Eserà Jo, in egt1ali co11ti11genze, è conccua ai sollf1fjicùdi e militari dì Jm ppa delle milizie
D.l.C.A.T. e D .A .C.O.S. una Jpecùt!e indennità di riaJJolJ,1mento in r:o n· Jiderazioue dt>lle loro /111/'licola ri condizioni d'età e di famiglù1.
Uno schema di ,-cgio decreto legge col q11t1le sì estende i11disti111i1me11te .a /11/Ji i maresc ialli del l'egio Esel'cito la facolttÌ, fin ora co 11ceJsa solo ai marescialli maggiori ed ai mareJcialli rapi1 di sp0Jt1re J enZd limi111zio11e di 11111ncro. Col medeJimo decreto viene disciplùwlo il collocamemo u f ipoJo />cr anzù111ilà di servizio dei 10//11 fficiali, in modo mutlogo a q11eilo Jtabilito per gli 11/ficiali dall'arJicolo 46 del/,1 legge 16 giugno 193 5, X/li, nmnero . 1026. Il lim iJe di v enJi anni di urvizio 11ca1Jal'i a f ar /11ogo aJ collocamem o ,1 ripoJo viene eJ/eJo anche ai JOI · !11/fùiali dei carabinieri reali.
Uno schema di regio decreto legge col q11ale si com enle, in via euezio11t1ic e Jramitori,11 ai brigadieri d ei carabinieri reali inviali o da i nviare in Africa Orie111ale1 di conll'cl /'/'e maJrimonio, sempre che abbiauo p/'esentata la relaliv,1 domanda di contrarre ,natriru onio1 prima d ella deJ/inazionc in A/riC<I O rientale.
Uno Jcbema 1/i regio dure/o legge (be riordint1 il sislem,1 delle nom1e di concesiione degli 1pecùdi premi c1111111/ previsti per gli ufficiali del Ser vizio /emico armi e nttmizioni, del Servizio Jpecialù 1i d el genio, del Servizio a11Jomo~ilùtico e del Snvizio chimico militare, mmch é p,,,i chimici civili, e ue e;tende /,:1 conceuione ai chimici civili ed agli uffiCi01ilt ,1ddeJJi t1i Servizi di artiglieritt e geni o che1 ml disimpegno delle loro <1llr ibuzio11i, Jono - 1ogge11i al rùchio ed ,1/ per icol o derivanti dal UM/U'ggio d ei. 1ouici
U no schema di regio decrelo l egge che, hz applùazione d ell'arJicoio 33 deJ/a legge · 16 giugno 193 ) , Xlll, 11flmer o 1026, d ella norme p er t'impiego degli uffici ali in servizio permanènte effetti vo af f etti d a i 11fermità t emporanee e ricono ;ci111i ìdo n ei a prestare JCrvizio li111iia10 o co11di zio11ato dalle competenti aul o rità sanitarie.
Uno schema di regio deaelo l egge col q1wle si stabiliJce che la retroce:uio11e dal grado dei mil itari d ell'arma dei carabinieri reali ,d pm·i delle condanne inflit1e dai 'J.'ri b1111ali militari o di talune di quelle infli fl e dalt'afltorità giudiziaria ordinaria, co mporta di dirillo la perdila della rafferma e la eliminazione da/J'arma mddetta, Il provvedimenlo chirlrisce che la dùpensa d,d servizi o p1tò esiere t1lltwlt1 muhe dm1111 t c i l co rso d i 111111 rafferma.
Uno srhema di regi o .decrelo legge col qtMle 1i i:1t e11dono be,u-[rri pre11isJi d al pe1111l1imo co m ma dell'art ico/o 44 della l egge 16 giug no 193J, Xli/, numero 1027,· anch e agli 1Jjficiali che abbiano comeg11i l o o co11 Je· g Nau o la p emione o l 'a11tgno rinnovabile di guem , J opo a ver ceJJ'<tlo dal iervi zio p e rman ente effellivo in agg irmla al trattam en/o o rdinario d i quieI_r enza
Uno Jchema di regio JecreJo legge che estende /' obbligo del di vi eJo ,li ditJfllgazione di notizie mili1ttri an che agli apparlenenli alle dilfe f o mit rici di materiale militare, specie p e r q1ta1Jlo riguarda i maleriali i n cosl mzione,_ in e1perime1110, in p rogetto o aflo s111dio, anche se 110 11 presentati ancora all'auto ri tà m ilitdre
Uno Jchema di regio deae/o l egge che abrogti il regio JecreJ o l egge 4 gennaio 1920, Vili, 11111uero 12, w ncernenle norme per la clt11cellat i o11e degli effetti d elle punizi o ni i nflitte ai 101t111Jiciali e militari di tmppa d ei carabinieri reali p erché 110 11 pùì .ÌJI armo nia con le d is po1izi o11i d ei vigelJte regolmne11lo per i do a11mmli cm a fl e riJtici ed estend e l'applicazioll e d el d etto reg olamelllo a11ch e all'arma d ei reali rarabi11ieri .
Unò schema di regio decrelo l eg g e col q tMie, i n comcgtm m t della 11/IOVa ()rga11izz,1zi o11e l errilo riale m ilitare prevista d alla l egg e 3 0 m aggio 193J, XIII, n mnero 9301 vien e l ra1ferila ai Comandi d i zona milit ari ed tti Conumdi di gmppo ,li delle 20 11e !tz potestà disciplinare sui J0/111/ficiali in serviz io effet1it10 a Co rp i o reparli dipendeJlli dai dcli i C o· m andi, no nché stti so111'fficiali in w nged o, i quali sono in f orza ai diJJ retti militari or,i dipc11d enJi d ai Comandi di zona. Si fa eccezione pr:r i soll11fficiali in congedo dell'arma d ei reali carabinieri che rimangono sottoposti all'a11Jorità dei competenti Comandi dell'arma.
Uno sch ema di regio d ecreto legge che fiua le a!Jribuzioui dei gene,.ali coma11da11ti desig nati d ' Armata in relazione ali, nuessilf) d eri Vt1te d ,1 i 1111ovi orientam enti op erati vi.
Uno schenu( di regio d ecreto l egg e co11cer11e11te n orme per I ,{ eJef fl - zioue d ei contratti di fornil11re prima della regùtrazioue d el d ecreto d 'approvazione da parte della Corte dei Comi. Il provvcdimen/o è J/ato d eterminato dalla n ecesJità relativa alle Jp ecùdi ( Ontingenze a1111ali, di dare pro vviJorìamenle e1ealzione ai contrai/ i ( 011 la mauima urgenza li Consiglio dei mi11iJtri1 m propoJ/a del rapo del Governo, m i ni stro per la Marina, ha poi approvato i seg11mli provt'edimenti:
Uno 1d1ema di regio decreto l egge per J'ùtituzione nei colleg i mili1t11"i di nove posti a retta gr,lluila per il biennio 1935, XIII . 193 7, X V .
Uno 1the111a di regio_ decreto legge rig11ardt:mte J'iJ1i111.zio11e di 1111 N/ficio di commiuarial o mi/ilare m ariJtim o per l'Africa Orientale, con sede a Maua11a.
Un o Jehema di reg io dare/o legge relativo alla sospemio ne dc:lla JCuo/a di co1111mdo per i lenenti di vascello,
Uno u hema di regio decreto contenente varianti all'ordi 11amc11Jo d el . C.R.E)~-1. ad allo Jlal o giuridico d ei soJJu fficiali della regia M ari na. Le varitmti sono i11 relazione alla ,mova l egge su/l'ava nzamento d egli u fficinli d ella regia Mnri11a 6 giugno 19 35 , Xli!, numero 1404, provv tdendo anche a regolare particolari situazioni.
ALLE DONNE D'ITALIA*
Desidero prima di tutto ringraziarvi per :i.vere a<:colto co n la p iù grande spontaneità e sollecitudine l'appello che il massimo organo del reg ime vi ha rivolto n ella sua recente sessione.
Voi ' avete tutti i titoli e tutti i meriti pe r costituire l'avanguardia Ji quell'esercito femminile italiano al quale il regime ha affidato il compito di reagire con metodo, con energia, con inflessibilità contro l'obbro· brioso assedio economico che cinge l'Italia ,
Il Partito e j[ regime contano q uindi su di voi, sulla vostra sens ibilità, su lla vostra pazienza, sulla vostra tenacia e contano soprattutto su quello spirito di ardente patriottismo che freme nel cuore d i tutte le donne italiane.
Se qualcuno, negli anni g loriosi e tragici della guerra mondiale, quando la dolorosa notizia entrò nelle vostre case, fosse venuto da voi a dirvi che un giorno sarebbe giunto in cui i paesi ai quali avevate o fferto la g io vinezza dei vostri figli, avrebbero ri forn ito Qi armi csp losiYc i nemici che Jottano contro le truppe i taliane, \'Oi avreste respi nto questa ipotesi come si cerca di allonta nare un sogno malvagio.
• A Roma, ,nella sala Regia Ji palazzo Vene:.:ia, la mattina del 1° diccm· bre 1931, Mussolini rice ve le componenti i novantaqua ttro Comitati provinciali femminili. di mad ri e vedove dei caduti della grande guerra. Alle ottocento• cinquanta donne, il Presidente d el Consiglio rivolge le pa role qui riporta te. (Da LA T rib una • Uldea N ttZicmale, N. 288, 3 dicembre 1935, 53').
Questa è la realtà di oggi. Non è senza emozione che ieri leggevo la lettera della mad~e di Filippo Corridoni , che ricordava il messaggio lanciato dal fig lio, nell 'atto di parti re per il fro nte, all'Un ione sindacale mi lanese : « Andiamo t1 comballere per il Belgio martire, per la Francia i11 va1a, per /il1;ghilterra minacciala.... ».
O ra quelli che noi abbiamo aiutati, congiurano contro· l'Italia. Ma quale è il del itto che l' Italia avrebbe compiuto? Nessuno, a meno che non sia un d elitto partare la civi ltà in terre a rretrate, costru i re strade e scuole, diffondere l'igiene e il progresso del nostro tempo
Non è il fato economico delle sanzioni quello che ci sdegna. Le sanzio ni cronomiche, in un certo senso, sa ranno utili al popolo ital iano. Oggi fi nalmente ci accorgiamo di avere molte più m:iterie prime 4i qudlo che non pensassi mo.
Ma quello c he ci . rivolta nelle sanzio n i è il lo ro cara ttere mo rale. Ci questo ave r m esso su llo stesso piano l'Etiopia e l'Ita lia, è questo aver considerato il popolo ita liano, il popolo che ha dato tant i contributi ali.i civiltà del mondo, come u n oggetto da laboratorio, sul" quale gl i esperti g inevrini possano compiere imp unemente le loro cru del i esperienze .
Anche qua ndo tulto sarà fin ito, il solco che queste n1 ìsure h a nno tracciato nel nostro animo rimarrà profondo .
Non deside ro aggiungere altro perché tutto ciò <.:hc io vi ho detto e potrei d ir vi è già p resente nelle vostre anime. Sono s icuro dle, torna ndo nelle vost re città, voi porterete nei vostri cuo ri <]Uesle parole e le diffonderete ovunque i n modo che esse siano la <<consegna» d i tutte le donne d'ltalia e di tutto il popolo i taliano. >1<
• lnJi_ la baronessa Mctzinger, medaglia <l'oro e Ji.Juciaria del Fascio feinmin ile di P erugia , legge, a nome d i tutte _ le madri e vedove di g uerra, la seguente dichiara-zione: « Le mad ri e le vedove dei caduti nella gr,rnde guerra, ri unilc n ella sala Regia di palazzo V enezia il l '-' dicembre dell"anno XIV, tredicc~imo giorno dell'assedio, mentre elevano un pensiero commosso alla meinoria dei morti, p iù che mai presenti oggi nei loro cuori e in que llo della nazione, esp rimono la certezza che le madri e le vedove dei caduti e Je donne d i tutta l1alia daranno, agli ordini del regilllt', ogni l oro forza e og ni loro mezzo p('rché la patria esca vittoriosa dalla iniqua prova, si dichiarano p ronle a tutti i sacrifici necessari, anche i supremi, e d ecidono di consacra re il prossimo 18 d icembre come giornata della "fede·· per J"off1.1rta alfa patria deg li anelli n uziali , offerta che avverrà simultaneamente in ogni comune d'Italia, attorno ai mon umenti ai caduti o nei cimiteri di guerra » (Da 1...1 T ribuna - L'Idea Nazionale, N. 188, 3 dicembre 1935, 53°). ·
371' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
S11 propo1ta del capo del Govemo1 miniJtro delle Colonie, il Consiglio dei minùtri ha app roM to uno 1chema di regio decrelo inleJo a riorganizzare l'/J1il1110 colo niale fa.sciJta. L'/Jtit11to Jlèsso, da 1emplice organo di propaganda, viene JraJjormato in organo scientifico e cu/Jurale nello 1pecifico campo colouiale, awmundo co.rì carattere cd a/Jrib11zioni di acct:1demia di JCienze coloniali.
S11((eJ1ivamcnle, il Consiglio dei minimi hà ttpprovttlo, JU p ropo1Ja del capo del Governo, mi11ùtro dell'Aeronautica, i seguenti provvedimenti:
Uno JChema di f egio decret o legge conce~m:11/e fa proroga a /11/1 0 il 1936 di dùpo1izio11i trmuilol'ie rig uardanti il perJonale militare Si dà f,1coltà " ' mi11iJlro dell' A ero11a11tica d i ricoprire, con criterio dùaezionale, i po.rii vaca11ti nei quadri organici degli ufficiali e Jollu/ficùr/i della regia Aero1M11Jica.
Uno J(hema di régio decreto legge che proroga a 11-1110 il 1936, XL V, la dispo1izio11e transitorùt relatù 1a ai titoli di sludio per la nomina a 10Uotenen1e di complemento o a sergente pilota.
Uno Jchema di reg io d ecreto legge con mi JÌ deroga in via lramitoiia nd afame dhpoJizioni del regio d ureJo lègge 24 gennaio 1935, XIII, 1111111ero 3 14, Jtd recfotam en/o e avanzamento degli 11/ficiali. Per Jlraordinarie con1i11ge11ze 1i dà la pouibilitrl agli ufficiali della regù1 Aerona11tica, fin o " /11/10 l 'anno 1936, XV, d i ottenere con deten11iuatc gar,:mzie l ' iurizione n ei qrudri di 11vanzament o ad ftnzianilà e le promozioni, i11J ipe11dmreme11te dal J11p crame11ro dei (OrJi e degli eJdmi preJcritti
Uno JChema di regio decreto comernenle la medaglia miliran: aerondutica di lrmga navigazione aerea , Si modifìca110 le vigenti di1po1lzio11i ci,'Cd il comput o d ell'attività d i navigazio ne agli effeui della conceuione della medaglia.
Uno JChema di diJeg no di legge che app orta modificazioni allo Jlato giuridico della gente dell'aria. L e modificazioni riguardan o il pe;JO· nale dei radioleleg rafùti e il libre/lo obbligatorio della gente de //' arù1 in rt1ppor/o ,,l ./ihrello di lavoro.
Uno JChema dì regio decreto che approva la co11ve11zio11e Ira lo Staio e la Socielà a11onima Nord Africa aviazione per la ceuione al m i - n/Jlero delt'Aero11,1utìca di tult o il materiale mobile, degli immobili e impianti di sua prop_rielà.
"' T enu tasi il 3 <licembre 1935 ( ore 10-12). (D;1 Il Popolo d' I1Jù1, N. 298, 4 dicembre 1935, XXII).
, XXVII.
Uno schema di diugno ddegge cotuernente agevol11zioni per l'aviazione da turùmo. Le agevolazioni di cui ai dùegno di legg'e riguardano il certificato di navigabilità, il g iornale di rolta, le ricerthe in raso d'imidente di volo.
Uno uhema di regio decreto che apporla eme11dame11li al regolamellto per la navigazione aerea. I nuovi emendamenJi riguardano le prove di p_ilo1,:1ggio per il comeg11imento del breveJJo di pilota di ve: livo/o per trasporti pubblici e la compo1izio11e delle commiuioni esaminalrici per il rila scio dei breveJJ i aeronttfllici,
Uno uhema di regio decreto legge co11cerne11/e le categorie d i cittadini che all'atto della chiamata alle armi dovranno eJure aJJeg nati alla regia Aeronautica. ·
Uno schema di regio dureto legge concernente l'organiro del per1011ale mi/ilare e civile da aJugnare ai reparti d ' impiego ed ai Jer vizi de//'Afrfra .Orientale .
SuffeJJivamente, il Comiglio d ei ministri ha app rovalo, s11 propoJt a del-capo d el Governo, minùtro d elle Corporazioni:
Un o 1rhema di decreto legge con cern ente l'istituzione di 1111 Ente d i diritto · pubblico denominalo Azienda minerali metallici italiani L'Azienda ha lo scopo di pro11111011ere la ricerca e la co/Jivazione dei giacim enti di minerali metailùi.
Uno 1chema di regi o decret o legge wntenente norme pe r J'enra• zione degli oli leggeri deri vanti dal carbo1J fouile. Gli eu,anti d i cokerie e officine e dùtil lerie d i cat rame dovranno t enere in efficienza 1m impianto di d ebenzolaggio adegualo alla tdpacità d i produzione e sara,mo inoltre tenuti ad e.Urarrè un q11a11titativo minimo obbligatorio di o/J lègg eri per ogni tonnel/ala di carb on fouile distillato.
U,io sche111;1. di decreto legge che m odifica l'artic olo 4 d el regio d ecreto legge 24 0/Jobre 1935, Xlll, mmiero 1880, isti1111ivo dell'Ufficio 1peciale dei combr1Jtibili liq uidi. L'Uffici o speciale dei comhrutibili liquidi è aulorizzaJo a valerii de/l'organizzazione e dei m ezzi d ella reg ia Aeronautica, per provvedere ai rifornimenti di o/1 minerali ouorrenti a qriell'a1JJminùtrazio11e, analogamente a quanto è consentilo a/1'11/ficio JlcJJo per il fabbisogno di combrutibili liquidi de/Ja regia M ari na.
Un o ichemtl di decreto legge col quale l'Ufficio per la vendita dello zolfo italiano è a11Jorizza!o t1d adollare Jp eciali determinazioni, per migliorare le partite di zolfo grezzo di qualità in feriore, V engono ino/Jre prorogate al 3 1 luglio 1937, XV, le dispoiìzioni del regio decreto l egge 19 aprile 1934, X li, nmnero 816, relative agli eJJagli d elle zolfare di Sicilia .
Uno J(hema di decreto legge rigtiardante l'lsJÌINJo co1011iero italian o Si apportano Jalune m odificazioni alle norm e conJenule nel regio decreJo legge 3 marzo 1934, Xll1 numero 29 1, per quanto comern e la partecipdzione ali' /J1iluJo dd/e aziende che dedica,10, a11che parzialmenJe, la loro aJJiviJà alla lavorazione del colone, nomhé l'acquisto colleJtivo delta materia p_rima e la Jlla rip_arlizione e i m ezzi o ccorrenti per il raggiungim ento dei fini stabiliti.
Uno schema di decreto legge riguardante l'ordùwnelllo d el C o11siglio superio re delle miniere, Si modifica /'ordinamento stabililo con regio decrelo 14 01/ obre 1926, IV, 1111111ero 1835, per q uanto riguarda Jia le allribuzio11ì che la composizione del C omìglio, Le modificazioni sono stat e de1erm ù1ale dalla necessità di adeguare J'ordi11ame1J10 d el Cousiglio slesJO t1l!a pùì vasta allivilà che il urvizi o det/e m i niere d e ve· svolgere p er la Vttiorizzdzionc ·e lo sfrullameu/o delle risorse dal nostro JOJJOJJIO/o.
Uno J(hcma di decreto legge Jlflla di ff iplina d ella preparazione e del commercio di prodolli alim entari e m ila t11Jela d ella selvaggina e dell'esertizio d ella caaia e p em1. Il provvedimento d à f acoltà ai ministri competenJi di de/lare le norme neceJJarie per aJJicurare l'utiliz. z azione dei p rodotti alimentari e per dare incremenlo alla p roduzione. Uno schema di regio d ecreto legge concernente le sanzio ni da a p, pJicarsi conJro i perturba/ori del mercato delle merci e delle valute. Apposi/e penalità vengono itabilite a carico dei colpevoli "di accaparramento di m erci e di coloro che occnlJiuo le m erci, proprie o altrui, d eterminando art ificiosi aumenti di prezzi o ·tmba11do1 i n alt ro modo, il wncato. Adeguale pem 10110 pure comminale a carico d ei t rasgressori ai di vicJi di im portazione, di e1p.ortazio11e o di com mercio di d ivise o d i val ori
Uno Jebema dì regio decreto legg e per la disciplina d ella raccolta, d cd ricevimenlo e d ella salatt1ra d elle p elli bovine ed equine fresche. Viene regolato l'eserdzio di deJJe aJJività, nell'intenJo di auictl_rare una b110 11a produz i o ,re e 'd'impedire fr odi nel p eso e di consentire u na statistica della produzione.
Un o srhemd di regio decreto legge per il pagam enlo d ei p remi d'assimrazio ne d a parte d ei mobilitati per esi g enze A.frica Orientale medùmJe del ega sug li stipendi e sui salar], Militari ed o perai, mobili-· lttti per esigenze Africa Orientale, lito/ari di polizze di au icurazio11i sulla vita, p otranno pagare i premi, anziché direttam ente atl'!JJituto as1icuraJore, a mezzo di delega sugli stipendi o wlle paghe. L' Ente assiCNratore sarà così Jem,10 al pagamento d ella somma assicurata, ancke se al m om ento del siniitro non abbia anco'ra riJ(OSJi i premi.
U no schema di regio d ecreJo l egge concernente norme · per il co n- infine, il capo del Governo ha pte1e11lato i ugnenti provvedimenti di competenza del minhtero per la S1ampa e la Propaganda:
Jro//o 111lJ'applict1zio11e d elle leggi 11d lavo ro, ud/a prei·ide1m1 e JUlla aJJÙ/ e11za ai lavoratori.
Uno sche11M di regio decreto legge. relt1tivo alla diHiplina d egli Enli lirici e delle stagioni liriche gesJite dai co11111ni e d agli Enti (111/o110111i. V ~11gimo regolati la p,,rle amminiJlrativa e la parie c1rtùtica d ella gestione degli Enti.
Un o uhema di regio decrdo legge co11cenu:nte norme direi/e a di1cipli11are la vendita e la locazio ,ie degli immobili ,,dihiti ad u so di ,1/bergo Si esleudono e si m igliorano le dùposizio11i del d ecreto 16 gennaio 1921, manero 31, rehttive alla nndila e locazioni di immobili t1dibili ad uso alberghiero.
Un o schema di regio dure/o legge co11cerne111e modificazione all(t legge 26 maggio 1932, X, numero 627, sul creditu ,dberghiero. Si èsten· dono, fino ai 31 011obre 193.5, XIV, le facilit t1zioni gi,i conct!sse d11 della legge.
Uno s chema di regio decreJo legge pe,· la discipliwi delle r,1Jiodif/m ioni al/''aperlo e n"ei p11bblici c1ercizi, effettllate sia dirella111e11/e, sù1 mediante aftoparlallli.
Dichiarazioni Alla Camera Dei Deputati Contro La Politica
Le fiere commosse pa role p ronunciate dal camc:rata Ciano, Presidente di q'uest;1 Assemblea, interpretan o indubbiamente e nobilmente i l vostro pensiero.
Nulla vi è .da aggiungere a quanto egli ha d etto cira fa 5uperba mobi litazione moralè e materiale nonché militare del popolo italiano, mobilitazione in atto da l 1° g enna io e culminata nell'adunata del 2 ottobre, quando· vent isette milioni di italiani - uomini , donne e fancìuUi ....:._ risposero con esultante spontaneità all 'appello del regime.
Baste rà ~ichiarare e ripetere un:1. ,,o rta ·l~cr sempre che, quando saremo g iunti al trecentosessantacinquesimo g iorno d"asscdio, noi avremo la stessa volontà, lo stesso coraggio, 1a stessa ddcrmin1zione del primo g iorno. (Vive, generali, prolungate grid a di: « Dnce I D11ce !,>).
• D ichiarazioni fotte alla Umera dei deput:iti, nell a tornata e.Id 7 Jj. cembte 193) (ore D ·D.JO). (Dagli Alfi del Parlamtnlo ittiliano. Cam era dei dtpfltttli. Disrutsioni. Ugisla/Jira cit Stuioni cii. Volume li, pagg. 1894-1 89)) la nostra riunione, che avviene dopo le Sanzioni, mi offre l'oppor· tunità di fare · alcune succinte ·dichiarazioni di natura politica. le nostre controsanzioni sono quindi non soltanto inevitabili, perché non possiamo importare dal momento che ci . è v ietato di esportare, ma sono anche log iche e assolutamente morali come legittima d ifesa, (Vii1i appla1m). leri alla Camera dei Comuni è. stato pronunciato un discorso che non può .n~n avere una eco in questa assemblea. Il m ini stro Hoare è stato esplicito per quanto riguarda l'atteggiamento del suo Governo nei confronti. dell'Italia fascista. Prendiamo atto che il Foreign Office desidera un'Jtaiia forte con un Governo forte, quale è quello fascista ( f'iviuimi1 proltlnga1i appla,m),· un'Jtalia: capace di te nere degnamente il posto che le compete nella Yita dell' Europa e del mondo. .
Non v'è assedio che possa piegarci, né coalizione, per quanto nu. merosa, che possa illudersi di -distoglierci dalle nostre mète.
In queste ultime ore si è delineato un leggero miglioramento dell'atmosfera e forse una mitigazione di talune disposizioni precon· rette, ma ho il dovere di mettervi in guardia contro ottimismi prema· turi ed eccessivi, («Bene! »).
J contatti di. due esperti non significano un negoziato e nemmeno fa possibilità di un negoziato, e, quando anche un negoziato si in iziasse, non è detto che giungerebbe a felice e rapida conclusione.
Siamo stati anche pubblicamente sollecitati di far conoscere le nostre esigenze inderogabili. Queste sollecitazioni sono intempest ive, perché sino d al I 6 ottobre le nostre proposizioni in nuteria furono fatte conoscere al Governo f rancesc.
Ma . invece di concrete conve rsazioni, so,10 venute Je s:inzioni contro un «aggressore» che le popolazioni indigene aspettavano da lungo tempo ( vive acdamazio11i, applmm) e a ll e quali ha portato i primi element i della civiltà.
Qualcuno ha creduto di mettere in pace la sua coscienza, affe r· mando che avevamo accettato le sanzioni economiche. Ciò è insussistente. Nel mio discorso del 2 ottobre ho elevato una protest1 anche contro il solo « parlare» di sanzioni di qualsias i specie. E q u1nto io dissi circa eventuali sanzioni 'economiche e l'appello che io rivolsi non invano alle inesauribili virtù del pòpolo italiano, avrebbero dovuto servire, caso mai, agli amici quale giustificazione per respingere ogni sanzione ( viviuime acdamaziom), non quale alibi per infliggerci ben quattro simultanei ordini di sa nzioni: (N11ove a((/amaziom).
Sarebbe tuttavia ingeneroso da parte nostra non riconoscere che larghi strJ.ti del popolo francese e la quasi totalità dei combatt~nti si sono schierati contro il sanzionismo e le sue eccessive applicazioni. Né possiamo ignorare le manifestazioni di protesta cont ro le sanzioni avvenute nel Belgio e in circoli più o meno ufficiali di altri paesi. Ai Go· verni e ai paesi che si sono s<hierati co ragg iosamente contro l'applicazione dell'articolo 16 va. la nostra presente e fu tura simpatia.. ( V iviJ· .simi, prol1111g,11i applatm).
Da quattordici anni noi lavoriamo per questo.. (Vivi appla,111).
Date le premesse di Hoare, siamo in legittima attesa <I.elle successive conseguenze. Un'Italia non -può essere for te in Europ:i, come Ho:i.re desidera e come noi vogliamo, se non è risolto il probleml della sicurezza integrale delle sue colonie dell 'Africa Orientale ( vive appro1·azio111). non può essere forte se non può dispiegare su territori a rretrati quelle sue capacità di espansione, di popolamento e di inci vi limento che lo stesso Hoare in \IO pr(.'('edente discorso ha chiaramente r iconosciute.
Il ministro Hoare, che ha conosciuto l'Italia in g ucrr:1, h:1 avuto la possibilità di apprezzare le qual ità e Jc necessità v it:1li de1 popolo italiano. Da allora sono passati molti anni, dur::i.nte i qu::i.li, grazie alia vittoria e a lla rivoluzione, il moto della coscienza politica del popolo italia no si è straordinariamente accelerato. Il popolo italiano ascolta Je parole, ma g iud ica dai fatti. (Viviuimi, pml1111gati applatm).
Ora il fatto che si annuncia per il giorno 1 2, cioè J'emb11rgo sul petro lio, è tale da pregiudicare gravemente gl i sviluppi della situazione_.
Come ho già detto alle madri e \.'edove dei caduti, è il bto morale· delle srnzioili quello che suscita Jo sdegno consapevole del popolo ita· Jiano (dpplarw), specialmente quando in altro discorso governativo nella stessa Camera dei Comuni ci si fa sapere che « rimane problematica la applicazione delle sanzioni in un eventuale caso futuro». Or dunque : il codice penale delJa Lega non ha un passato perché durant~ sedici anni non fu mai applicato in casi infinitamente più gravi e ci rcostanziati del ·nostro: . non ha nemmeno un avvenire.
Questo codice penale della Lega delle nazioni, redatto quando e ra ancora cocente il ricordo della guerra, ha dunque soltanto un p re· sente, agisce. so lo « oggi >), solo contro l'Italia, esclusivamente contro l'Jtalia, colpevole di spezzare i ceppi agli sch iavi in terre barbare, sulle quali trattati, diritti morali, s.1c rifici di sangue conferiscono Jll'Italia una indiscutibi le e già riconosciuta p riorità cinquantennale. (ViviIIimi, generali, pro/11ngati appidmt).
La pena di morte, per asfissia economica , decretata dagli um::i. nit:téi di Ginevra, non fu mai irrogata p rima del 1935, non sarà probabilmente mai più tentata e viene soltanto oggi. inferta all'Itali a, perché « pov~ra di materie prime», il che mette a riparo dalle pene del codice g inevrino i popoli ricchi ( aafdmazio11i generali e prolungare) armat i delle loro ricchezze e d elle maggiori armi che b. r icchezza consente. ( N uovi applanJt) ·
Coloro che hanno messo in moto il più esplosi"o congegno di guerra che la storia ricord i hanno sbagliato nei loro calcoli. Q uando si · è esaminato o ltre Alpe - a tavolino - la maggiore o minore vulnerabilità -dell'economia italiana, si è dimenticato, al di là d e lle c ifre e degli schemi, di tener conto delle riserve materiali di ogni genere che una grande nazione accumula lentamente e quasi inav"erti tamente nel corso dei secoli, e soprattutto non si è t enuto conto dei valori d e llo spi · rito dell' Ital ia fasdsta (prolu ngati applausi), spirito che p iegher à a (lUalunque costo la materia per trarne g li elementi necessarì alla res istenza e alla riscossa (Applatm)
Ho l'impressione che si comioci a riconoscere l'errore compiuto quando - in base a principi astratti, formaliSt ìcamente interpretati, caso classico del s111nmflm j us mmma. iniurìa - si è d ilatato, fino a fargli :1ssumere il caratte re di. una crisi mond iale, uno di quei conflitti colonia li che altn paesi, anche dopo la guerra, a nche dopo la Società delle naz ioni, ha nno r isolto con l' imp iego dell a fo rza, (Vive approvaziom).
Intendo di riaffermare nella maniera più netta che l'epilogo di questa c risi non può co~sistere che nel pieno riconoscimento dei nostri di ritti (appla11u) e nella s:i.lvaguard ia -dei nostri interess i africani . ( Vi· 1iiJsimi appla1w).
Nell'attesa, l'az ione continua in Italia e in Africa, dove fanti e camicie nere, unit i nella volontà, nella fede della rivoluzione, da r:1nno alb patria la meritata e ~ecisiva vittoria.
DJCHIARAZIONJ AL SENATO CONTRO LA POLIT ICA SANZ ION ISTA•
Ringraz io il Senato per l' unanimjtà dd voto e per le eloquent i e s ignificative manifestazioni che lo hanno accompagnate;>.
Ancora una \'Olta questa Assemblea h a dimostrato di essere al·
• Al Sennto, nella tornata del 9 dicembre 1935 (ore 15-15.25), si inizia la JìscU5sione del d isegno di legge: « Conversione in legge del reg io decreto legge 23 agosto 19~5, XII, numero 1683, concernmte l'ordinamento per le spese in dipendenza. delle es igenze straordinarie delle colonie dell'Africa Orien. tale ». Parla ptr primo il senatore Paolo Thaon Ji Revel, il quale presenta il seguente ordine del giorno, sottoscritto da altri trecentonovantu no senatori :
« Il Sen:110 del Regno, pienamente concorde coll'intera nazione nell'incrollabile decisione della resistenza all'iniquo e assmdo tentativo dì piegare la volontà
J'altezza del compito ch e la vita e la storia assegnano alla prog red iente nazione.
11 Senato può essere certo che ,gli interessi africani e4 europei del· l'I taJia saranno strenuamente difesi. (Acdamazioni fragoro se e prol,mgate. Si grida ripet11tamente: « Vit •a ii Dure!»).
LUIGI RAZZA E ALFREDO ROCCO*
11 Governo si associa alle commosse parole che sono state pronunciate da l .Presidente della nostra Assemblea in ricordo dei camerati Razza e Rocco, milit i entrambi fedeli e devoti della c.1 usa <lei regime t della causa della patria.
l e parole d el nostro Presidente han no interpretato il nostro ricordo ed il nostro rimpianto. · .
PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE**
Prese nto alla Camera il diseg no di legge : conversione in legge del regio decreto legge 10 ottobre 1935. XIII, numero 2039, concernente la d isciplina d e lla dezw::cherazio ne del melasso.
dell'Italia; riaffermando la assoluta legitti mìtl dell'azione di difesa e di civiltl intrapresa nell'Africa Orientale per le supteme esigenze di vita, d i sicurezza e di avven ire, r ivendicate dalla stessa a ugusta p:irola del sovrano; dichia ra la p rop ria 1ota l.e solidariell con l'opt'ra del D uct', nell:i. certezza che essa upd salvaguarda.re l'o nore e i diritti d' Italia o, Questo ordine del giorno è approvato all'un animità pe r acd am.nione, I n di Mussolini. fa le dichiwizioni qu i ri por1a1e. (Dag li Afli p(trlamenl(tri della Camera d ei umatod. Dùr,mioni. LegiI/arura XXIX. Senio11e I . VQl11me Il: d:1/ 9 dirnnbre 1935 al 23 111aggiu 1936 - Roma , Tipografia d el Senato, 1936, pagg. ·n 54- 1577).
• Pa role pronunciate alla Camera dei deputati, nella tornat:i llcl IO dicembre 1935 (ore 15-16.JO), dopo le commemo razioni dei ministri Lu igi Razza e Alfred o R occo fatte dal Presidente dell'Assemblea (Dagli Aui d el Parlamento i1ttliano. Camera dei deputati. DiJomioni. LegiI/a11m, cii. St>uione cit. Volrmu Il, pag 190 1). ·
0 Parole pronunciate alla Camera d ei J eput:iti, ne lla torn:it3 del 10 d icembre 1935. ( Dagli Aui del Parlamento italiano C111nera dti deputali. DiiruJ• 1ioni, LegiJ/111,m, ,i1. Vo lu me Il, pag. 1912).