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PANORAMA INTERNAZIONALE

La montatura societaria aveva tentato ,di rìdurre gli inte ressi dell'umanità all'altipiano etiopico e di limitare la storia alle vicende del Negus fra la tenda di Dessiè e 1e capanne di Addis Abeba. Nel volgere di non molti mesi il fa lso incantesimo ginevrino è caduto. Il p anorama rnondiaJe torna ad apparire quale è, vasto e pieno di incogn ite

Il Giappone, profittando a fondo della crisi universale e <!elle complesse ragioni ch e immobilizzano Inghilterra, Russia e Stati Unit i, sottopone al proprio controllo ricchi e vasti territori. L'l concordi a d iplo, matica di tempi orm1i lontani aveva assicurato in Cin::i il regime della porta a perta Ora per quella porta passano le armate giapponesi e i l G overno di Tokio consider:1 il momento internaz ionale particolarmente propizio per esigere una flotta pa ri n <Juellc <lell' i"mpcro britanni co e de lta Confederazione nord-america na, dopo di che l'egemonia n ipponica nei m1ri dell'Estremo Oriente si p otrebbe cons ide rare consolidata e intangib ile. Un tem po l'Inghilterra dominava gli Oceani rnn una Rotta superiore alla somma delle due marine straniere più forti. A W a shington accettò la parità navale con l ' America. Il concentramento c.lelle Ootte br itanniche nel Mediterraneo ha creato nell'Estremo Oriente un « vuoto navale», di cui si cominciano ad avvertire le conseguenze. O gni situazione deriva d a un r apporto· di forze e lo squilibrio navale, determinatosi contro ogni logica per una limitata questione colonia le, era inevitabilmenk destinato a provocare squilibri più vasti.

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L'Egitto non gode di una tranquillità idilliaca, 1l Canadà non opi na che pe r sa lvag uardare gli interessi di ras africani schiavisti si debba con• dannare l'uman ità civile a una nuova guerra

N egli Stati Uniti forti corrent i di opinione p ubblica si r ifi utano d i deformare la legge di n eutra lità a favore del Neg us e le collettività italoamericane h anno un'influenza politica ch e non può essere trascurata.

L'Eu ropa ripresenta tutti i suoi mali, adeguatamente tincrud (ti. Se un equilìbrio è stato rotto nell'Estremo Oriente, un equilibrio nòn meno deci sivo è stato sconvolto nell' Europa, che, malgrado tutto e per il bene di tutti, è anche il centro e il cuore della c~viltà.

Si er.a. lavorato d iutum amente, attraverso lunghi anni , per ricost rui re la solidarietà fra le· nazioni, infranta non meno dai trattati di pace che dag li urti di guerra. Roma aveva proposto un P atto a quattro, complemet1tare e non opposto alle solidarietà orientali. Isolatasi la G ermani.i, la soli dnrìetà si rtdusse temporaneamente a t re. Un lontano N egus , che in tutte queste , •iceml e m:tggiori non av rebbe potnt o reclfe l' aiuto d i un lume, né tampoco di un lumino, riuscì, attraverso i sommi giureconsulti ginevrini, a sconvolgere anche quell'ultima solidarietà.

Domani tutto sarà ·da ricostruire, e i ricostruttori di una nuova Ewopa naturalmen te "?" saranno né jJ N egus, né, per avventura, i suoi esimi avvocati.

Ha. detto Baldwin che fa lega è formata da nazioni fallibili, rapp resentata da uomini fallibil i. .E un riconoscimento di buon senso , Quegli uomini sono circondati da molte macerie. La soliù:irietà e ra stata faticosamente creata fuori di. Ginevra. La Lega ha ottenuto il r.igguardçvole risultato -di sconvolgerla e i dispensatori del premio Nobel n on hanno voluto offendere l'umanità prendendo in considerazione i pompieri incendiari, né i commentatori dell'evangelo wilsoni ano.

Tutto sarà da rifare. E come ne i d iciassette anni trascorsi da VerSl.illes, nulla di solido potrà essere ricostruito nel futuro senza l'Ital ia, nazione di energie indomab ili, che J'iniqua, vano assed io economico dC'Cretato da cinquanta na2 ion i h:i portato orm:ii :ll pi:ino <lelb gr:i nde storia .

Da. li Popolo d'I1alii1, N. 306. 12 d icembre 1935, XXII (w).

INAUGURAZIONE DI PONTINIA•

Camicie nere! Camerati contadini ed operai!

n un grido di gioia e di orgog li o che noi. oggi lanciamo nel cielo d 'Jtalia. Inauguriamo Pontinia, terzo comune dell'Agro redento. Il nuovo comune si aggiunge agli altri settemiJacinquecento della na2ione. Nell'anno prossim o fonderemo Aprilia, nel successivo Pomezia e, qua ndo avremo in augu rato quest' ult imo comune, la gueHa ch e noì abbiamo in iziato ne1I' Agro Po ntino e che abbiamo tenacemente condotto durante questi ann i, potrà d irsi vittoriosamente compiuta. ·

Inauguriamo Pontinia oggi, g iorno .della fede, g iorno nel q uale t ulte ·le feco nde madri d'Italia recano sull'Altare deila patria o attorno ai monumenti dei caduti il !Òro anello nuziale, ma giorno anche di fede del popolo italiano nei suoi di ritt i, giorno di. fede sicura e indefet~ tibile nei d estini della patria.

Da. ciò che :1bbiamo fatto nell' Agro Pontino si può misurare b f~ rza

• D iscorso pronunciato a Pon tinia, i n piazza XXVtll ou obre, la mau in:l <ld 18 <licembre 1935, in occasione dell"in::iugurazio ne della dttl stessa (362) (D.1 1f Popol o d'Ita/ù,, N 31}, 19 dicembre 1935, XXII) della nost ra volontà e la capacità organizzativa e creatrice della ri voluzione delle camicie nere. n una prova nelJa quale siamo impegnati tutti, dal primo all'u ltimo, ma è una prova che colJauda Il virilità .del popolo italiano.

Durante questi quattordici anni del regime abbiamo riscattato terre incolte in ogni parte d'Italia.

Voglio dirvi che noi non man~eremo in terre lontane e barbare i l fiore della nostra razza, se non saremo sicuri che sarà. protetto dal t ricolore deJJa patria. Voglio dire ancora che il popolo italiano, popolo poco conosciuto nel mondo, nel quale mondo circobno ancora i vecchi Juogh i comuni di una falsa letteratura, il popolo i~a~iano, che strappa alla terra con fatica assidua quotidiana il suo nutrimento, questo p opolo italiano è capace di resistere a un assedio lunghissimo, specialmente qu:indo è sicuro nella sua chiara e tranquill a coscienza che la ragione è dllla parte sua, mentre il torto è d alla parte di quell'Europa che negli eventi attuali disonora se stessa.

La gùerra che noi :ibbiamo iniziato in terra d'Africa è unl gueru di c iviltà. e di liber:izione. n la guerra del popolo. Il popolo italiano la sente come cosa sua. :B la guerra dei poveri, dei diseredati, dei proletari. Contro di noi si è infatti schierato il fronte della conservaz ione, d ell'egoismo e dell'ipocrisia.

Noi abbiamo impegnato anche contro questo fronte la. nost ra dura battaglia. E la porteremo sino in fondo. Un popolo di quarantaquattro milioni non soltanto di abitanti, ma di anime, non si lascia impunemente iugulare e meno ancora mistificare.

Sicuro di questo unanime, profondo consenso di tutto il popolo it:iliano, uomini, donne, fanciulli, tutto il popolo vivo nella sua espressione storica ed eterna, sicuro di questo consenso, il regime tirerà diritto.

Non potrebbe è non Wol e fare altrimenti.

13 una prova, o camerati, d alla quale certissimamente usciremo vittoriosi.

Ci vorrà del tempo; ma quando si è impegnat:l una lotta, camer:lt i, non è tanto il tempo che cont1, ma la vittoria.

159" RIUNIONE

DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*

Erano preunJi D e Bono, D e· Vecchi , Federzoni, Ciano1 Salmi, Di Revel, Rouoni, B11ffa rini, R11110, Marroni, Serena, i\1origi, M arin e/li , T,·ingali, Volpi, Muzzt1rini, Ciane/li, A ngeli11i, De Ste/m1i, Fa rinarci, A cerbo. Segretttrio, il segretario del Partit o. A sunti gimtifirati Balbo, Grandi, Bottai.

li Duce, interprete dei .sentimenti del Gran Comig lio del faui,m o, ha rivolto un sa/1110 al ,nareuiallo d' Italia Emilio De Bono, il mi no m e è legato alla rico11q11ista di Ad11a e d i Marallè.

Jt Gran Co"miglio del f ascÌJmo ha q11i11di e1mnint1lo /11 si11111zio11e polirita in rdpporto alle propo11e franro-inglesi.

H a11110 parlato De Stefani, V olpi, Staraa, Federzoni, D e Bono, Acerbo, D e V ecchi, Farinaui, di ReNI, Cùmo, B11lf11ri11i.

160" RIUNIONE

DEL GRAN CONS IGLIO DEL FASCISMO**

Erano presenti De Bono , De V ecchi, Federzoni, Ciano, So/mi, T htio11 di Revel, Ros10ni, Bnffarini1 R flsso, Marconi, Ser ena, i\forigi, /1:lririnelli, Tringali, Volpi, j\fozzarini, Ciano, A11geli11i, De Stefa11i, hll'inacci, Acerbo. Segretario 1 ;} segretario del Partito, A ue11ti gimtifirali B11lho1 Grandi, Bollai ,

IJ Gran Comiglio del fasriJmo ha naminato la sit1111zio11e pol itir11 qfla/e .s/ i determinata dopo il rip11dio da parte inglese delle p ropo1te di Parigi, dotmle a iniziati va della Pranrùt, propo.ste che il Grnn Comig lio del fasci.smo aveva .1011opo.11e ad ampio e.Jmn'e _ nella riunione del JR dicembre.

P. slato· qNindi approvalo per acclamazio ne il .seguente ordine de l gio rno:

« li Gran Comigli o del fa.sci.smo rom/ala che, di fro11Je al _diw,ie11Jamento e alle wntraddizioni m anifeJ/e 1Jel!t1 crmdolla dei paeJi J,mzio- u T enutasi il 20 dicembre 1935 (ore 22· 1). (D:t li Po polo d 'l1alii,, N . 3 16, 22 dicembr~ 193), XXII). li Gran Comiglio del fascismo ha i11Ji11e preso conoscenztt della seguente dichiMaziOne presentata dal camerata Volpi:·

• Tenutasi il 18 dicembre 1935 (ore 22-1) (Dl TI Pop olo d'lt1tlia, N 313, 19 d icembre 1935, XXII).

11ùli, il popolo itttliano resta i ncrollabilmente concorde n elltt difesa fermiuimtt del p,.oprjo dfrillo, offrendo col plebiuilo de/l'om la _ prova imponeJl/e della ma vo/011/à d i resistenza e di villoria; invia it suo sa{1110 fidente ai soldati e aile camùie nere che rombtttlono valorosamente nell' Africa O rienlale per la cat/Ja della civiltà e per le supreme esigenze di siC11rezz11 e di avvenire d ella 11az;o11e,· afferma che l'azio11e delt'l talù1 faiciita pro.reg11irà con injleJJibife derisione per il m:ceJSario raggiungimento delle mèlè seg nal e dal D11ce al destino della patria».

<< Le Confederazioni fasciste degli industriali, degli agricoltori e dei /(lvoratori dell'industrit, e dell'agricoltura, sicure interpreli di tulle le u1tegorie dei datori di lai·oro e dei lavoratori i nquadrale negli organi si1Jd.1Cflli d el regime; 11/]emumo, dopo 1111 mese di assedio economico, che lo 1pirilo di diuiplina e la 110!011tà Ji resist enza d elle /Jlt1JJe organizzate si comolida110 col prolrmgflrJi del v,1110 te11/alivo di sofforammto; dichù1rano che i produttori italiani colgono l'occt11io11e delle contingenze ,11111t1!i per realizza re 11cl paese una sempre m aggiore a11tarchia economica rhe li svinwli fll llM.IIimo d a fo rme d i ,me,-vime11/o dall'esi ero, gra vemenle pregiudizievoli della libertà e dell'i ndipendenza del popolo iJaliano; si propongono di inJe,uifirare la propria attività nel se/Jore dell'azione predisposta e direi/a dal P.N.F particolarmente nei riguardi della disciplina dei costi e dei prezzi, .::zione vivti, rapida e concreta, che pole11zir1 il !Ìslema corporalivo ed eq11ilibra la politica economica in q11esto decisivo momeuJo » .

Con In Flessibi Le Decisione

le proposte di Pa rigi erano siate sottoposte ad ampio esame dinanzi al Gran Consiglio del fascismo nella riunione del 18 dicembre. Ma il ripud io di esse da parte inglese ha determinato una situazione politica nuova. Come è precisato nell'ordine del . giorno del Gran Consiglio, « i l popolo ita liano resta incrollabilmente concorde nella d ifesa fer_missirna d el proprio d iritto» e « l' azione d ell'Ita lia fascista prosegu irà con inflessibi le decisione per il n ecessario raggiung imento delle mète segnate dal Duce a l destino de ll a patria ».

In mezzo al disorientamento ge nerale dell' Europa, la nostra nazione è la sola che non soffra di crisi, morali. Essa sente di avere p ieno d iritto cd ha precise, inoppugnabil i rag ion i pe r proclamare, d inanzi all'umanità e di nanzi alla storia, che il torto è tutto dalla pa rte deì suoi nemici.

1. - la sentenza d i. Ginevra è u na colossale frode g iuridica, L'Etio- pia è responsabile ,di un lungo elenco di aggressioni, provocazioni e razzie « in territorio italiano» Non può dunque minimamente parla rsi di « aggressione italiana », e tanto meno di « aggressionè Ìlon provocata». Domindiamo quale ministro responsabile, in buona fede, sul proprio onore, possa accusare l'Ita lia .di (< aggressione non provocat a». La stessa Lega, sul fatto delle pcovocaiioni etiopiche, non si è pronunziata. Non ha osato negarl~, né ha voluto ammetterle. Del memoriale italiano, documentato, circostanziato, inoppugnabile, non si è tenuto conto.

2. - 11 voto di Ginevra fu ottenuto con pressioni, minacce e ricatti . la sovranità popolare delle varie nazioni fu violata, Ja libertà dei Governi responsabili coartata. Lo stesso dimissionario Hoare ha avuto elogi per l'opera assidua svolta allo scopo di trascinare cinquanta Stati alle sanziom, il che comprova l'effetfrvo ricorso a procedimenti coattivi, senza di cui le sanzioni non sarebbero state varate.

3. - L'Jngh ilterra, per impegni d·onore regolarmente sottoscritti, è ten uta a riconoscere i nostri diritti d i priorità colonia le in Etiopia. Quando si. parla di « rispe tto ai trattati» e di « impegn i d"onore », non si può fare il silenzio sugli obblighi sottoscritti dall'Inghilterra a favore dell'Italia.

4 . - L'Jnghilterra, che ha assoggettato, con regolari spedizioni m ilitari, enormi territori in ·tutti i continenti, non ha alcun diritto morale e storico di condannare l"Italia per una lontana operazione di sicurezza coloniale.

5. -L' Italia ha -diritto di lavoro e di vita. Se i nostri fanti, i nostri ingegneri, i nostri coloni portano la civiltà in Etiopia abolendov i Jo schiavismo, ciò costituisce per noi un alto titolo di benemcreòza:

6. - Le Sa n:z:ioni contro l 'Ita lia e l'i nvio di munizioni dum-d11m a favore de ll' Etiopia disonorano 1a ·vecchia, gelosa, esosa ed ipocrita .

Perciò l"Ita lìa tira di ritto verso il proprio destino. Essa s i batte per una causa di civiltà.

L'Europa, per contro, è disorientata. Pa rtita da una falsa promessa e da una sentenza fraudo1e"nta, è oggi irretita entro una catena d i errori . La prima colomba lanciata a volo .Ja un ministro è stata furiosamente abbattuta dai colpi dei sangUinarì paci fisti.

Ma, dopo che tutti a Ginevra hanno riconosciuto la necessità di sottororre a mandato la ba rbara Etiop ia, nessuno ha il coraggio di d ich iarare apertamente che l'Europa dovrebbe dsere incendiata perché si vuol negare all'Italia quel mandato civile.

Da li Popolo d'llalia, N. 316, 22 dicembre 19'3:i, XXU ( w).

PREFAZ IONE A « I FRATELLI FILZ I » *

N el cieJo della patria, lungo i secoli della sua g rauJe storia, g rande anche q uan do l'unità non esisteva, ci sono le costellazioni dell'e roismo: ci sono famigl ie che hanno avuto dal dest ino il privilegio e la g loria di d are tut ta la prole in olocausto, nel combattimento o nel martirio. Si pensa, durante il Risorgimento, ai Calvi del Cadore o ai fra . telli Cairoli; nell 'ultima vittoriosa guerra, ai Salvion i d el Can ton Ticino, ai De 'Berna rdi d i Milano, ai Filzi d i Rovereto.

11 presente volW11e è d edicato sopiattutto a Fabio e Fausto· Filzi , caduti entrambi per il riscatto della loro terra e per il trionfo delle armi italia~e. L'uno al supplizio nel Castello del Buon Consig lio, l'altro nel· l'assalto di Monte Zcbio; entrambi con fessori magn i6ci ·della loro fede. Le pagine che se.guano vi afferrano e vi commuovono. Le scene tragiche sembrano p assare sotto al nostro sguardo e soprattutto colpisce, amici e nemici, il contegno i ntrepido d i Filzi e di Battisti. Non u n attimo di de· bolezza, non una parola incerta, ma la ri affermazione esplicita, solenne, sovrwnana d ella propria _fede. Gli stessi g iudici devono inchina rsi e in cuor loro ammirare.

11 libro che si pubblic.a a cura d el Direttorio nazionale dell' Ass.ociazione volontari della g uerra 191 ::i·l9 18, merita 1a più grande d if· fusione, specie tra le giovani generazioni del fascismo. :e un viatico di forza e ,d i grandezza . MUSSOLINI

Roma, 24 dùembre X I V E. F. { 193 .5}

372" RIUN IONE . DE L CONSIGLI O DEI MIN ISTRI • •

Il D11ce ha riferito al Consiglio dei ministri 1111/c ultime fa Ji della si111t1zione politica internazionale, e, aaen nando alle propo1te « provvisorie» di Parigi, ha IOllolinealo che eue erano ben lungi dal soddi1/are le n igenze minime de/1' / talùt, 10praJJullo dal p1111Jo di viJta della Jicurczza de/le frontieYe e dei sudditi italiani,· proposte fatte, comunq11e1 cadere fino dalla loro pubb!icttzione, ben prima che il Gran Comiglio le potesse, a norma della sua legge co1tituti va, prendere in uame.

• OSAI.E A M8ROGE'l"l'I - I fratelli p;lz; - Va\Jecchi, Fireru:e, 1935.

•• Tenutasi il 30 dicembre 1935 (ore 10-12 30). ( Da li Popolo d'llalia, N. 324, 31 dicembre 1935, XXII)

Le caU5c del fallimen to di tale tentativo sono tutte da rice rcare olt re le front iere d' Italia, come si comincia ad ammette re ovunq ue dagl i uomini in buona fede.

Il Duce h a quindi ampìame!lle illmtmto e d ocumentat o la siJuazione militare in Erit rea i n S omalia, con particolare 1·iguardo all' Eritrea, d ove Je 1101Jre tmpp e si èonceniran o e raff orzano J11lle posizioni raggirmt e, le quali d irta110 in taluni p11nti oltre cento.sett anta chilometri d alla -vecchia frontiera

Questo rapido sbalzo, compiuto nei primi trenta giorni, _impone, ora, un comp lesso ed imponente lavoro dì sistemazi one logistica, che deve ga rantire, servire e facili tare l'ulteriore movimento d i una massa di soldati ed operaì d i alcune centinaia d i migliaia di uomini.

Ogni guerra, specie coloniale, ha le sue pause assolutamente ind ispensabili, specie q uando si tratta di o rgani zzare logisticamente una regione difficile e montuosa quale il T igrè, Ja cui superfic ie è Wl S ettimo d i quella totale dell ' It alia e che dista oltre q uattrocento chilomet ri d alla base di Massaua.

N ei recenti scontri del 15 dicembre e del 22 ,dicembre, i p iù importanti d all'inizio d elle ostilità, le trup pe nazionali ed eritree hanno dato prove superbe d i _ ardimento e di valore.

Jl morale e lo stato .fisico delle truppe sono ottimi.

·Il Duce ha fornito al Comiglio d ei ministri, attraverso i rapp orli dei p ref elli delle novantaq11a11ro provincie d el Regno, dati s/aJisJici ed episodi com moventi della raccol ta dell'o ro nella « Giornata d ella fede» ed il/111trato it carattere plebiscitario di q11e1ta manifestazion e, uscita sponta neamente e q uasi ano nimamenJe dal grande cuore del popolo.

Il DtJce ha el ogiat o l' op era dei segrelari f ederali e quella d e//"e donne d ' llalia, prime nel f ervo re paJrioJtico, g11idat e in ogni com11ne dalle m adri e ndove d ei nostri gl oriosi cad11ti.

Pe r rj 11anto riguarda la loJJa contro l'aJJedi o economico, il _ D uce ha d ocmnentaJo che eJJa p_rocede serrata su 111/Ja la lin ea, con l' effetti va, quotid;·ana collaborazione d ei f aJJo ri d ella prod11zi one e dello scambio.

Davanti all'alto civismo delle categorie agricole, indw triali, commercial i, non vi è stato bisog no di provvedimenti legislativi speciali, né se ne prevedono nel fu turo.

Le g randi organizzaz ioni, i Comita ti tecn ici corpo rativi, p reparano cci attuano lo sfrutta men to al massimo di tutte le riserve e le risorse nazionali, mentre la scienza chimica italiana e la tecn ica trovano succedanei per molte materie prime st ranie re.

Il lavo ro delle corparazio ni è st renuamente orientato verso il r agg iungimento di questi obiettivi .

Tale lavow sarà accelerato nelle prossime settimane e culm inerà nella grande assemblea nazionale delle ventidue corporazioni, fissata alla fine di febbraio.

JJ D11ce ha q11indi ragguagliato iJ Comiglio dei ministri ;u ta(,mc utùme. di ordine mil!lare metropolitano e mlio sforz o richiesto ed olle· nuJo dalle industrie di guerra poste soJ/0 la direzione del CommiJSa· tiato per le f11bbricazio11i di g1terra, rni pre1iede, con l'e;perienza e /'al · lività ov11nq11e note, il generale Dallo/io.

Infine ·ha rifei ito sui recenti accordi di carattere finanziario co11d1ai fon l'Awtria, l'Ungheria, il Belgio, la Svizzera e la Germania, ed h a esposto le direllive impartite all,1 delegazione italiana alla conferenza nai•ale di Londra.

Indi il Comiglio dei ininistri ha app~ovato i seguenti provvedimenti , JII propo~la d ei capo del Governo, ministro d eg_Ji A ffari fat eri:

Uno Hl~ema di regio d ecreto che stabiliu e il. prograll!ma dell' esa me di concouo al g rado di archi vista ed apporta modifiche al prog ramma degli esami di am mùsio11e alla carriera d'o rd i ne del ministero d egli l:.Jteri.

Uno 1chema d i rf!giò decrel() p1:r dare esecuzi one alla co11ve11zio11e addizionale t r,1 l ' ltt1lia e il B elgio, stipulata in Roma il 2 dicembre 1935, XIV, per estendere alle colonie ed ai possedimenti italiani da una parte, e a quelli belgi dall'altra, fa convenzione di es/radizione ila/o . belga del 15 gennaio 1875 e le convenzioni dd esM addizionali

· Uno-schema di feg io d ecreto legge che dà esewzione all'accordo sii· pulato, medi,mte u ambio di note, fra l'Italia e l'Austrù, il 17 dùembre 1935, XIV, concernente il traffico di confine del piombo meialtico .

Un o schema di regio d ecreto che 11pprova l't:1.cco rdo Ira l'lta!ia e l'A11stria per regolare i pagamenti reciproci stip11lati in R oma il 17 dicembre 1935, XIV .

Uno 1chema di regio d ecreto legge per dare nemzione a/t'accord o .italo-germanico, stip11lato in Berlino il 20 dicembre 1935, XI V , medianJe scambi o di not e, concernente il regolam e nto dei pagamenti.

U no Jcbema di provvedimento che dà esernzione all'accordo tra l' Ila· lia e la Svizzera per regolt:1.re i pagamenti reciproci stipulato ù1 R oma il 3 diambre 1935 , XIV,

S11 prop osla del capo del Governo, ministro dell' l nlerno :

Un diiegno di legge con mi si stabilisce iJ trauamento ero nornico dei sani/ari condo/li che, do vendo essere collocati a riposo al com piment o del seJJantacinquesimo anno di età, ai semi dell' articolo 364, primo romma del tes10 1111ico delle leggi sanitarie, non h anno ,1.11cora raggiunto il limite minim o per la liquidazione della pensione,

Uno schema di reg;o decreto legge ron mi, co tl la parie di paJ rim o• nio delle reali basiliche paltlt i ne pugliesi riserr1.11ta per fini laici, si i sli·

H . - xxvn.

1uùce l'Ente morale Opere /aùhe palatin_e puglie1i (ude in Bari), alfi· d ando ad esso la ge1tione d el Reale ricovero « Umberto 1 >> i n A cquaviva delle Fonti, n onché l'amminiJJrazione della regia Scuola tecnica a i11Ji. rlzzo ind,mriale « Umberto I'>> in Bari.

Uno J(h ema di decreto legge recante n orm e per la 1istemazio11e in organico per i .brigtldieri e vicebrigadieri di Pubblica Sicurezza al/ualmenle fuori quadro.

Su proposta del capo del G overno , ministro delle Colonie : Uno schema di regio decreJo contene nte provvedimenti dire/li a 1viluppare la colonizzazione indigena i11 Libia. L'azione del Govemo faHÙla nel selfore economico agrario in Libia non è soltanto direJJa a promuovere la colonizzazione d emografica italiana, ma anche ad i11cre· mentare quella co mpiuta ad opera delle popolazioni focali. Il provvedimento mira a 1tabilizzare i co/Ji vaJori indigeni m edianJe la conceJJi one, per iJ miglioramento agrario, di lotti di tef'reni, perJinenJi t1l patrimo• nio della colonia.

Uno 1chema di reg i o d ecreto rela tivo al t ra/lament o al perJonale d i ,:110/o che dalla colonia si reca nel Regno in occasione di. esami di promozione Vengono adeguate al caJo particolare l e norme gemm:1/i 1tabi· liJe per il R egno1 in materia di miJsioni p e y esami di prom ozioni, d allo 1tato gù1ridùo degli impiegati ci vili d ello Stato.

Uno schema di regio decreto relativo a/l'e1tensione alle colonie d el regio decreJo 20 agosto 1923, l, num ero 1880, contenente diJpo1iz io11i per la chiamata in urvlzio d egli appartenenit alla A1ilizia V olontaria per la SictJrezZII Nazionale.

Uno Jfhema di regio d ecreto ch e eJenta, per dieci anni, i redditi di eJercizio d e//'A.G./.P. prodolli nelle colonie da/l'impoJJa di ricchezza m obile.

Uno schema di regio decre/o relativo a/J'e1tensione all'EriJrea e alla S omalia d el regio decreto legg e 27 giugn o 1935, XI V, n11mero 1217, (omenent e di!posizioni suJl'aJJegno bancario, 1uli'aJJegno circolare e su a/c1111i #tali Jpeciali dell'Istitut o di emissione d el Bànco ·Ji Napoli e d el Banco di Sicilia. (.+)

S11 pro'posla del capo del Go ve rno, ministro della G11erra:

Un diJegno di legge concemenle provvedime1lli pey i 1011ufficiali e militari di truppa dei carabinieri reali. JJ provvediment o iJtituisce l'avanZfJmento a 1celta 1pecia/e per i 10/Jufficiali dell'arma 4ei carabinieri reali, eccezione fatta per i marescialli d'alloggio, allo scopo di auelerare l a carrie ra di qnel/ì particolarment e meritevoli . Prevede inoltre la possibi lità di so spendere dal servizio i JOIIJJ{ficiali e militari di truppa dei carabinieri reali solloposti a giudizio P.enale e non detenuti, di riaJJ11m ere e JraJle · nere in Jervizio, fino al raggùmgimento del trentesimo ,mno d i servi zio effetti vo, i so1J11fficù1li ed appuntati muJictmli, di Jr,:;JJenere alle armi, /ind al lre11tacinq t1eJimo anno di urvizio, i mdreuù1lli maggior~ de1tinati a carirhc spec(ali.

Uuo schema di regi o decreto l"egg e che aggiorna le norme J!lll'a vanzamento del regio Esercito, precùand o che per la promozione al grad o di sergente magg;ore occorrono almeno tre anni di servizio e/fetthlo alle armi, di mi due col grado di sergente.

Uno sthema di regio decreto legge che comenle il richiamo in u:rvizio di militari iu congedo dei carabinieri reali provvùti di pemione vitalizia o d 'impiego civile dello Stato.

Uno scbema d i regio decreto legge che estende agli uffidali della Milizia NtJ.2io11ale Fore1tale e della Mili2ia della St rad,, le disposizioni stabilite per gli u fficiali delle altre Forze Armate relativamente al matrimonio e pre vede agevolazioni p er a/cline categoria di ufficiali circa l,1 coJJ ituziont d ella dote.

Uno sc/Jema di regio d etreto legge che tt"J11Je1J/e per gli 1tffiriali delle Por;e Armate che si trovano in Africa Oricn1ale la rùmo vazio11e dei rtgì auentimenti per contrarre matrimonio senza costù11zio11e dellrt prescritta rendila dorale.

Uno schema di regio decreto legge che provvede- all'at1mento delle indenniJà coloniali per gli nfficiali e marescialli delle di visioni metropo. Jitane mobilùate e dùlocate in Libia.

Su proposta del capo del Governo, minist ro della M arina:

Uno Jthema di disegno di legge relativo al/'iJtiJuzione i 'una CaJJa sottuffi(iali della ,-egia Marin.1. La CaJJa ha lo uopo di corrùp ondere ai soJJufficiali di carriera della regia Marina, all'alto della l oro ceuazione dal servizio, u n premio di previde1iza, che, in taIO di morte del sottuf ficiale, è riversibile alla vedova od agli orfa ni.

Uno uhe ma di regio decreto circa l'estensione ai soUocapi e comm1i della regia ,M.arina dntinaJi in Afric.t Orientale del trattamen to econo · mico prevÌJlo per i militari d el regio Esercito dal regio decreto 17 ottobre 19J5 , Xlii , numero 2-013.

Su propo,ta del capo del Governo1 minisJro dell' AeronaJtJica:

Uno JChema di regio decreto per il cambiamenlo ·della denominazione del Reale aero club d'Italù1 in Reale unione·naZiomtle aero11dfltica.

PREFAZ IONE A « GIGI MAINO » •

·1..a morte drammatica di Luigi· 1'-laino appartiene alla serie degli e venti che più mi hanno rattristato in questi ultimi tempi. Giovane di anni, esuberante di entusiasmo, ardente di fede fascista, contro d i lui il gioco del destino è stato particoJarmente crudele, speziandogli la vita lontano dalla patria, nella anonima cabina <li un transatlantico, lon tano dai .suoi, lontano dalla moglie, che oggi ha raccolto in questo volume ricordi di lui e testimonianze di, coloro che lo conobbero e lo amarono, lo lo conobbi quand'egli , appena uscito dall'adolescenza-, si gettò allo sbaraglio nelle prime lotte per il fascismo. L'aspetto fisi ço e ra in piena armonia con la sua natura di idealista. Lo squadrismo comasco e lombardo lo ebbe fra i suoi animosi. Dopo la marcia su Roma, egli rivelò a ppieno le sue qual ità di scrittore, di organizzatore, _ di animatore Più che una speranza, eg_li, apparteneva alla categoria dei fascisti che sono, per preparazione, volontà, probità, la certezza del regime.

. Lavoratore, non lilisurò mai i tempi della sua fatica. N el desider io di b ruciare le tappe, bruciava se stesso. Forse n egli Stati Uniti eglì b ruciò veramente se stesso, sottoponendo il suo organismo ad uno sforzo più che umano. La Dante d e_ve in gran parte a lui il nuovo vigore che le circola ndle vene. Fu Maì no a tonificare questa gloriosa istituzione, che i vecchi dirigenti avevano tenuto un po' discosta dal fascismo, mentre M aino ne attuò la necessaria fascistizzazio ne.

Le camicie nere d el Fascio di Como debbono onorare 1a memoria Ji Luigi Main o, u no dei fondato ri del Fascio, così come le .camicie nere Ji tutta ltalia Io r icor-dano e lo rimpiangono

Queste parole vogliono essere i1 mio tributo alla mcnloria del fa. scista d ella vig il ia, del milite della rivoluzione, de l mio fedele e silenz ioso collaboratore Luigi Maino. Il cido della sua vita r imarrà nitido e fermo nel ffiio spirito.

DIRETTIVE AI FEDERALI*

Il Duce ba espreuo al segretario del Partito il 1110 alto elogio. H a elogiato inoltre i Jegretari federali, mi ha rivolto parole di cordiale sa!JJto ed ha impartito le direllive da seg11ire per l'a::.ione f 11111ra.

Alla Prima Riunione

DELLA CORPORAZIONE D ELLO SPETTACOLO**

lL (apò del Governo, accolto da Nn vibrante saluto, ha rilevato l 'imporl(lma d egli argo menti posti a/l' ordine d el giorno della corporazione ed ha breve mente i/J,,11rati i punti pùì u ,uibili dei problemi che i nle1·e1.ra110 lo spe11am lo nelle me mrie forme tradizionali e moderne

• A Roma, nella sala delle Vittorie di palazzo V enezia. il 4 gennaio 19}6, alle 11 , Mussolini riceve il Direttorio nazionale del P.N.F. ed i sc,gretar i fe. dl."rali di tutla Italia. « Il segretario dei Partito ha dato il ··Sa luto al O uçe ! ", cui i segretari fed erali hanno tributato una manifestazione dì vibrante entu· siasmo. Il Duce ha voluto che i singoli federali sfilassero davanti a lui, annunciando il nome della provincia che ciascuno r appresentav.i.. Quindi il segretario del Partito_ ha espresso al Duce la riconoscenza dei federa li per l'o nore che era sfato loro fatto di essere ammessi alla sua pre$C'r1Za e ha poi riconfermato i sentimenti di viva e profonda. devozione, di disciplina e di appassionalo spirito fascista con cui IÙtti, popolo, camicie nere e getarchi, seguono il Duce, in cui si impersonano la volontà e i destini della patria» Indi il capo del Governo pronuncia le parole qui ri portate in riassunto. (Da li Popolo d'Italia, N. 5, 5 gennaio 1936, XXIII)

** A Ro ma, a palazzo Venezia, il pome riggio del 4 genn3 io 1936, Mussoli ni presiede la prima riunione della corporazione dello spdtacòlo. In ta le occasione, all'inizio della seduta, pronuncia le parole qui ri port3te in riassunto (Da li Popolo d' Italia, N 5, 5 gffinaio 1936, XXIII).

ALLA RIU N IONE DEL COMITATO COR PORATIVO CENTRALE*

Mus10Ji11i ria111Jme la dùc11uione rilevando l' effi cacù1 d ell't1l livitrì della corp orazione della chimica e del Comitato wrporati vo per i ct1r· h11ra11ti mccedanei. Egli conferma che gli organi corporativi m o1/rrmo la loro ef ficenza e la loro t1itali1à e, quindi,. la loro azione de v'eSJ ere nuislila e fiancheggiata così dalle Auociazioni sindarali come dalle ammi11isl r<1zioni competenti.

ALLA RI UN IONE DEL COMITATO CORPORATIVO CENTR ALE*"

Jl Duce riliene che l'acçordo economico rolleltit;o per ii reg°òldm enlo dei prezz i d elle coudizionì di vendita del marmo debba essere approvato ed approvata anche la costi1t,zio11e ,l i ,m Comitato cMporativo per l'eM me dei problemi marmiferi nazionali in g ene re

,,. D urante l'ultimo mese d el 193:S e n ei p rimi giorni del 1936, M ussoli ni aveva continuato a mandare di~posllio ni a B3doglio ( 304, 305, 306, 307) e 3 G r:t· zi.:tni (305, 306, 307). Il 6 gennaio, tardivamente avvertito delfa parzia le ritirata imposta daH'offensiva di r,u Immrù, aveva deplorato in un telegramma a Badogl io que llo che aveva ritenuto un mancato fun 2ion amento del Comando de lla nostra ala desi ni (J07). L'8 gennaio, si era compiac imo con Gra2iani, che g li aveva p reannuncfato l"nione contro f as Des ti D amtù, ve-rso N eghelli ( 308) Il 14 gennaio, semp re imp aziente di sviluppi n elle operazioni militari, aveva t elegrafato a Bad oglio che e rano ai s uoi o rd ini quind ici d ivisioni dai mor.1Je elevalo, con le q uali occorreva riprendere ·l'iniziativa, per n on lasciare imbaldanzire i l nemico ( 308). Il 16 ed i l 19 gennaio, aveva info rmato il marescia llo, il qua le riteneva necessario temporeggiare ancora, del contenuto di alcuni messaJ?gi inviati ad Addis Abeba da l rappresentante etiopico a· Parigi e I'{'gola rmente intercett:iti da l· nostro Ser vizio segreto ( 309) La sconfitta <l i raI Destà Damtù, che aveva puntato Su M ogadiscio, e l'occupazione di Neghelli, compiuta il 20 gennaio da G raziani , a vevan o segnato la no5tta ripresa. I l 21 gennaio, n el Goggiam, scop pia una rivolta corìtro il Negu~ {3 l O). Lo stesso 2 1 g ennaio, dalle 16 alle 18 ( ?), a Roma , a palazzo Venezia, il capo del Governo presiede la riu nione del Comilalo cor porativo centrale . In ta le occasione, al termine della seduta, fa le dich iarazioni qui riportate in ria~~unto (Da li Popolo d'Jtr1lùt, N. 22, 22 gt'n· naia 1936, XXIII}.

** Il 22 gennaio 1936, Mussolini invia un telegr:imma di comriacimen to a G m:ian i O IO). . l o stesso 22 gennaio, Jalle 16 alle 17 ( ?), a Roma, a p1lu zo V enezia, pres iede la riunione del Comi tato corporativo centrale , In ta le occasione, al te rmine del11 discuss ione su i lavori d elle corporazioni delle industrie e ~trat• tive, fa le dichi u azion i qui riportate in riassunto. (D3 li Popolo d' I1~lù1, N. 23, 23 gennaio 1936, XXIII)

ALLA RIUNIONE DEL COMITATO CORPORATJVO CENTRALE*

Il Duce riauume ltt diJCIISiione, ritenendo che la queJJione poJta nei 111oi concreli limiti giuridici e sindacali debba enere riJOlta con l'amminionè ·del ugretario def/ 1Anociazione 1indacale che inquadra le categorie anzidel/e **

ALLA PRIMA RIUNIONE DELLA CORPORAZIONE DELL'OSPITALITA ***

Il D,ue, ti 911eslo p:mto della dùcuJJione, pone in rilievo l'importanza del prohlm1a turiJtico, avverttndo ch e bisogna fare lutto il pos.ribìle perché l'i!ldl(Jfria alberghiera 111peri la cri.ri a1111ale.

"' A ta rda notte del 2} gennaio 19%, dopo accaniti e sanguinosi combattimenti, sì e ra chiusa la prima , furibond a battaglia del Tembien, ingaggiat a dai r,u abissini al fine di prevenire l'offensiva italiana proposta da Badoglio e telegraficamente approvata da Mussolini il 19- gennaio (310). li successo d ifensivo ottenuto era valso a rinsaldare e garantire l'ala destra dd nostro ~ h ieramento ed a rendere possibile le successive battaglie di sfondamento al centro. Il pomeriggio del 24 itennaio, a Roma, a palazzo Venezia, il capo del Governo presiede la riunione del C.Om.itato corporativo centrale. In tale occ:isiooe, a l termine della discussione sull'argomento riguardante « la domanda ddla Confederazione fascista dei lavoratori del commercio perché i lavoratori dipendenti da studi professionali abbiano una rappresentan:ra in seno alla cotpor.l.'Zione delle p rofmioni e delle a n i », fa le dichiarazioni qui riportate in ti.issun10. (Da li Po• 'pn/o d' /1,i/ia, N. 2S, 2) gennaio 19}6', XXUQ.

u « Il Comilalo corporativo centrale adotta in q uestì termini Ja p roposta. L'on. Lantini rife,i~e su lle tabelle d elle lavorazioni in cui è vietata l'occupazione delle donne e d ei minorenni, che, rinnovate in base al decreto legge dell' aprile 19 34, meglio definiscono le categorie di lavorazioni, alle quali non possono essere ammesse le donne minorenni ed i fanciulli, realizzando u na migliore tutela del lavoro e circa la proposta d'estendere l'assicura:rione contra' la t ubercolmi ai coloni e me.:zzadri. Dopo la relazione dell'on, l.a.ntini, parlano l' on. Ros5oni, !'on. Angelini e l'on Muzzarini. Il Duce riassume la discussione d ichiarandosi fa vore11ole all'assicurazione delle predette categorie agricole h. ( +) Prima di togliere la seduta, Mussolini rileva « il proficuo lavoro compiuto e d ichiara chiusa la 5f'SSione del Comitato corporativo centrale». (Da I/ Popolo d'Ttali,i, N. 2,, 25 gennaio 19 36, XXIII}.

*** A Roma, a palazzo Venezin, il pomeriggio del 25 gennaio 19%, M usso• lini presiede la p rima riunione de lla corpo razione del\'05pitalità. « Il ra po del G overno, accolto a l suo ingresso nell'a ula da'! "Saluto a! Duce ! ·· , ha dichia-

Aaenn,mdo ali~ provi-idenze già adottate ed a quelle da adottarsi, , on sollecita Jempestività, approva la cosJituzione del Comitat o corporativo,. il quale, f11nzi onando da orgflno eucutìvo d el/a corporaiione, assi curerà il neceuario collegamento con le organizzazioni sindacali di categoria e con gli organi di Governo per la pronta aJtuazione delle rùolNzioni della corporazione.

1/ Duce, infine, com/ala la inlem a allivilà della Direzione generale del turismo alfa dipendenza del ministero dell'a Stampa e la Propt1ganda, .rùt nei confronti dell'organlzzazione -tecnica dei servizi, 1ia in qTfelli della propaganda.

373• RIUNIONE D EL CONSIGLIO DEI MINISTRI•

Il Duce ha riferito sul/~ 11/~ime f asi della p olitica intèmazionale, accennando alla recente crisi francne e al «mem orandum» italiano, che ha ristabilito, in maniera irrefutahile, ltt verità dei /ani per ql/(w/o ron - nto aperti i lavori della corporazione, invitando il vicepresidente della corpora"zione, onorevole Fassini, a riforire sui vari argomenti dell'ordine del giorno. L'on Passini, dopo avere inviato un sal uto ai camerati della corporazione che si trovano in Africa Orientale, rileva l' importanu che il turismo ha per la vita dei nostri alberghi. le correnti turistiche provenienti dal nord sono quasi cessate. Potrebbero invece intensili.carsi quelle di-i p:iesi non sanzionisti. Soprattutto è necessario salvaguardare l'attre2.2atu ra stessa degli alberghi, in modo che essi siano pronti alla ripresa . Sono stati indicati e prospettali vari ordini <li provvedìmttiti, per esaminare i quali l'on . Fas'sini ritiene che un Comitato corporativo tecnico possa approfondire lo studio di questi problemi nel più breve termine per pot er utiliuare l'imminente stagione turi stica. L'on. Bonomi ricorda i provvedimenti presi dalla Direzione generale del turismo, per ,ven ire incontro ai bisogni dell'industria albergh ier.t, la cui attrezzatura deve essere .salvaguardata, specie in quella categoria media che megJjo si confà alle attuali correnti turistkhe Segnala la costitu:zione degli Enti provinciali d el turismo, veri organi corporativi, che realizzano all a pn-iferia il coordinamento dell"attività t uristica, e riafferma l'azione svolta e da svolgere per lo sviluppo delle stazioni di cur.1 e dei rifugi elpini, necessa.d all'incremento degli sports invernali. Rileva che i buoni alberghieri e quelli per la benzina costituiscono notevoli facilitazioni per favorire l'afflusso dei turisti svanieri, ai quali l'attr~zatura turistica italiana s:iprà andare incontro con accogliente modernità di servigi. Quanto alla propaganda, t:ssa è st:i.ta intensa, ispirata non solo alle tradizioni storiche ed artistich e italiane, ma anche al vivo senso polit ico di mostrare le istitu:zioni, le opere e la vita. nuova dell'Italia». Indi Mussolini fa le dichiarazioni qui riportate in r iassunto. (D.:i. Il Popolo d'lt,z/i.t, N. 26, 26 gerin:iiò 1§ 36, XXJII).

• Il 26 gennaio 1936, Mussolini aveva informato Badoglio del contenuto di un altro messaggio inviato ad Addis Abeba dal roppreserltame etiopico a Parigi (311) JJ 28 gennaio, avt'va inoltra to un teleg ramma d i t'lò~in ~I ma- cerne il concentramento di una parte della {lolla metropolilana briJannha nel Mediterraneo. ·

Ha quindi ill111traJo la g rande importanza delle recenti vilfo rie Jld fronte somalo e ml fronte eritreo e, dopo at1ere rivolto un pensiero ai cad.uti nei combattimenti, ha documen/ato ii valore d elle 1101tre truppe, ii mi morale è altissimo e la 1t:1l11te fi1ica ottimt1.

Il D11ce ha inoltre ricordato che l'invio attualmente in corso di cinquantamila operai ga rantirà e perfezionerà le linee dei nostri servizi logistici, p~r metterli in g rado di funzionare anche durante il periodo ·estivo delle grandi piogge, sotto le qual i, del resto, centomila soldat i italiani hanno vissuto e lavo rato nell'estate scorsa, senza inconven ienti degni· di rilievo li Comiglio dei ministri ha approvato i seguenti prov t1edimenli, su proposta del capo del Governo, primo ministro, ugrelario di Stato :

Mentre le nostre truppe nell'Africa Orientale, superbe di ardimento e di entusiasmo, si accingono a sforzi ulteriori, il popolo italiano continua ad offrire al mondo lo spettacolo di un freddo coraggio e di una calma, ma incrollabi le determinazione.

Q11anto alle nostre Forze A rmale meiropolitane di te,·ra, di mare, • di cielo, la loro preparazione pro1eg11e indefe.mtmenle e lal11ni d ei provvedimenti de/J'alluale Comiglio dei minisJri, come quello d ellt:1 req11i1izione delle lane, sono in 1'eiaziont ,a q11esta neceIJilà e alfe poss;bili evenlualilà di doman i.

Schema di reg~o derreto legge .con mi si iitit11isce. il libretto perso11a/e di va/11f(I%ione dello sfato fisico e de/là preparazione militare del cittadino. La completa organizzdzio11e militare alla quale la nazione decisamente è staia avvialt1 con /11 promulgazione delle leggi del 31 dicembre 1934, XIII, numeri 2149, 2150, 2151 e 2 152, concernenti la istruzione pre e po1tmilitare, la isti111zio11e di corJi di cultura nelle Jmole e la co1li1t1zione dell'hpelloraio generale per la preparazione pre e postmili, tare, rende nece11aria l'istilnzione di tm dommento individuale, ai fine di comprovare il razhJnale e progressivo svolgimento degli eurcizl fisici e della preparazione militare di ogni duadino, dalla adolescenza alla vil'ilitJ E Jlalo pertanto compilato il « librett o penonale » di <( 1,afot~zione dello staio fisico e della preparazione militare». che il provvedimento ora approvalo rende obbligdtorio e che ha lo uopo di seg,1ire, co11 ordinale, coll/ùu,e annotazioni, lo sviluppo fisico, 1piril11ale, nonché la preparazione mili/are del ci1111dino soldato dt:1ll'1mdicesimo al trentadu e.r;mo mcia llo per la vittorios:i battaglia del' Tembien (311). Il 30 gennaio (ore 10· 13), presiede la riunione del Consiglio dei ministri della quale è qui ripom to il r~oconto. (Da Il' Popolo d'lralùt, N. 31, 3 l gennaio 1936, XX m ). anno di eJà. Già attualmente, preJJo varie isliillzioni che si occupano dtll'iJJmzione premilitare dei giov,mi, sono in tuo libretti e Jfhede di va/111azione, i quali hanno però l'inconveniente di seg11ire i liJo/ari sollfmlo in rm bre ve · periodo della vila e· non sono tra eui coordinati, sia ' perché le rilevazioni sono separate dtJ f requenti soluzioni di conlùmità, sia perché compilati con intendimenti e criteri differenti. Un lib retto personale 11nùo evita Ja/i inwnvenienti e consente la sorveglianza s,mitaria dei giovani, che è i11dùpemabile per una politica sociale, demografica e sanitaria rivo/Ja alla grandezza e al pro1pero avvenire della 1/irpe. li libretto raccoglie ttJIJÌ i pouibili dati concreti J1Jlla sa/Jite, Jtt/Jo Jviluppo fuico e Jt1lle a!fività ed attit11dini del (ittadino ed è Jhtlo (Ompilato in armonia con le poJiibilità effellive delle iJJituzioni incaricate della preparazione mi/ilare. le regiJJrazioni Jo no di dtte Jpecie: fùiologiche-an lropometriche e di va/111azio11e delle attività intelle111,ali, politich_f, sportive e militari. Le p rime, da 1·arrogliersi al/ raver10 periodiche visi/e medich e, sono stale limitat e alle elà. pitì raral/eri!tiche de!la vita d el ri1Jadi110 10/tlato e cioè: all' ,mdice1ù110 anno, al quattordicesimo, al diciolleJimo , all'inizio ed alla fine deJ urvizio mi/ilare, ed infine all'atto del primo ri(hiamo alle armi. Non Jono nat11ralmenJe eJCblJe viJite su(uJJive 1e, prima del 1ren1ad11e;imo anno, il ci/ladino venga ancora chiamalo t1/le armi. In ogni eJame .sono raccolti dati anag110Jlici ,elalivi allo J/alo familiare (ridolli ancl/eJJi al minimo pe,. evidenti l'agioni sociali), i dati obiellivi che pennella110 di Jlabilire il reale sia/o di Jalute del tit olare e quelle indi.rpemabili mismazioni che1 otte1111te anche con mezzi m ollo semplici, pouono bastare a da re ,ma idea d ello svil11ppo fisico a/tra verso il lempo Di anno in anno, invece, fi no al congedo illimitato, Jaranno /alte le regislraziolii riferenJi;i alla vera e pl'opria preparazione milita,·e, inleJa come JÌ11/esi di t11//e le alli vità ,volte dal giovine. D opo il congedo illimitato, le nllività postmilitari Jarmmo ,egnale soltanto di volt<1 in vo/Ja, <1 m ano a mano che avranno effettivo svolgimento. li n11ovo lihrel/o personale 1arà docmne nto indispemahile per poter ottenere impiego o lavoro. Ciò non tanto per accreJcerne il valo re materiale, quanto per rma gìmla st111zio11e a vantaggio del cittadino che ha ouervalo i Jtloi doveri verso la nazione. li libre/lo, per conug11enza, Jarà normalmente mstodito dal titolare e dai genitori o da chi ne fa le veci nella minore etÀ. li lieve costo del libre/lo è posJo a carico del cittadino o d ei moi genitori o di chi ne fa le veci per non gravare di maggiori oheri il bilancio dello Stato,· peraltro gli i ndigenti sono eun/ati da qualsiasi pagamento . A carico degli h111dempienti 10110 fiuate apposite sa,tzioni, p er le 1"''li è /aJ(iala 11n'ampia diurezio nalità al magisJrato, in coniiderazio ne della varietà di condizioni Jociali, della differenza di iJ1r11zione e di ed1l(azione dei ci/ladini sogge11i alle m,o ve dispo sizioni.

Uno Hhema di regio d ecreto legge riguardante l'aJJegnazione di un co'f11ributo annuo straordim1rio ad integrazione del bilancio d ell'Opera nazionale comballenti, per ronsentire il raggiungimento dei fini di aJJistenza ai red11ci e alle famigli e dei cad11Ji in guerra. L'Opera· nazionale per i comballenti, istiJTJita con l'articolo 5 del decreto /11ogotene1iziale 10 dicembre 1917, n11mero 1970, ha, Ira gli altri icopi, quello di destinate una quota parte delle prop_rie rendite ai fine di as1islenza morale, economica, finanziaria e tecnica a favore dei reduci della g1mu e loro famiglie. L' Enle, in relazione alle necessità de/Ja bonifica integrale dell'Agro PonJin o, la mi esemzione è stata ad eJSo affidala ed è Jtt/Jo ra in corso, ha dovuto procedere ad immobilizzi de/Je proprie disponibilità palrimoniali, non 111.rcettibili di reddito immediato. Ciò gi11slifica l'adozione di ,mo speriale· provvedùnento per l'tmegnazione d i 1m contributo 111111110 straordinr1rio ad integrazione del bilancio dell'Opera combatte nti, fin o a tpumdo permarrà I'a/luale sua situazione finanzia ,-ia, per consenlire il raggi flngimento dei fini assistenziali di mi al regolamento !egis/ttJivo (lpprovato .con regio decreto 16 settembre 1926, IV, ,mmero 1606. l'ammonJare d el contrib1110 verrà determinato t1111u,a/me11Je con decreto di S. E. il capo del Govemo, da emanarsi di concerto con il mi11is/J'o delle Finanze, con riguardo-11{ bilancio dell'Opera per i singoli esercizi, t1 par/ire dal 1936, XIV, e non potrà eccedere la somma occorrenle per cosJit11ire, insieme con le rendile de/J'is1i111to, l'importo maJJimo di lire selle milioni.

Uno schema di regio decrelo legge concerne1Jle l'istii11zione, presso le 11nità della Milizia Volontaria per la Sfu1rezza Nazio11ale mobiliMte per l'Africa Orientale, dei vadi e q11alifiche di primo senio,·e, primo cent11rio11e, primo capomanipolo, ai11tante e primo caposquadra, corrispondenti rispellivamente ai gradi de/l'Esercito di te nente colonnello, primo capitano, primo tenenJe1 maresciallo e sergenle maggiore, I gradi e le q11alìfiche riguardami gli ufficiali sono.conferiti dal Comm1do generale della M.V S.N. ad 11/Jìciali che abbiano rinunziata, al/'a/Jo della mobili1azione1 al grado snperfore nella Milizia o rivestano 11eil' Eseràlo il grado corrispo,,dente . I gradi di so/111/ficia!e sono conferiti dai Comandi delle divisioni ai so/111/ficiali che ricoprivano nell'Esercilo il grado corrispondenle o, a scelta, ai capisq11t1dra con almeno Ire anni di '1nzianità dì grado .

Un°. schema di regio decreto legge con mi 11iene regolata la posizione dei dipendenti dalle amministrazioni p11bb/iche e dagli Enti pubblici /orali e pr1rastatali, richiamali o lrall enuli alle armi per mobilitazione o arr11olati 110/onlari, in rttso di invio in licenza pe,· motivi di Ja· /uJe per ,m periodo st1pei·iore ad 1m mese. Si Jtabi/isre l'obblig o di riprend~re servizio civile al termine del p,-imo mese di licenza, quando le condizioni di salute lo comentdno. li provvedimento contiene inoltre disposizioni riguardanti il personale non di ruolo amm/o dopo il 1° gen· naio 1935, Xlii, in seguito a toncorsi per esami, partiti enlro il 31 dicembre 1935', X/11, e la posizione dei candidati ad esami di promozione.

Le tre M ostre internazionali df arie cinematografica e parJicolarme11le 1'11/timti, che 1i sono jvolte a Vene:da, hanno incontrato largo favore sia in [Ja/ia che all'e1/ero, Si è pertanto ravvisalo opportuno disciplinare con apposite norme il f11nzionamento dell'Ente E1posizione biennale d'arte di Venezia. All'uopo il Consiglio dei ministri ha approvato imo schema di regio decreto legge con mi l'Ente anzidetto è autorizzato a promuovere e gntfre ogni anno nel periodo estivo ,ma « E1p o1izione internazionale di arte cinemat(Jgrafica )>1 la q11ale coslilllirà ·il 1!(tglio ! 11· premo della migliore produzione cinematografica ann11ale di ·ogni 11a· zione, presenlatt1 ne/l'edizione originale. lA mddella manifeJ/azione forma ,ma sezione della «Biennale », che f1111zionerà in "b,ue t1d mM · Jlalfllo proprio e con propri regolamenti e bilanci.

S" propo1ta del capo del Governo, ministro degli Affari E1teri:

Uno uhema di disegno legge per l 'app ro vazione dell'accordo tra lfl Santa Sede e il Governo del Rigno d'Italia per fa 1flteriore proroga del termine stabilito dal/'arlicolo 29, l ettera P, del Crmcordal o tra fa Santa Sede e l'Italia dell'll febbraio 1929, Vll.

S11 propo1ta del rapo del Governo, mi,riJtro delle Colonie:

Uno JChema di regio de creto contenente modifirt1zio11i alltt riparlizione degli 1f/fici del ministero delle Colonie.

Uno ;chema di regio t!ecrelo col q11ale, in ug11ito alla fmione dei regi Corpi di tr11ppe coloniali della Tripolitania e d ella Cirenair111 l'ttmminiJtrazione della gùuJizitt militare in Libia viene arrelllra/d in tm ,mica Tribtmale, con ude a Tripoli, ed il Tribunale militare d i Benta.ri 11ime traiformato in sezione del Tribrm11le militare per la Libia.

Uno schema d i regio dec reto concernente l 'estemione alla Libit1 delle norme Jugli 111/oggiamenti militari. stabilite per la madrepatria.

Uno nhema di regio decreto col q11ale, per premiare i ltmihi 1erviz'i dei gradr,ati delle truppe coloniali dell'Africa Orientale, JÌ sJabi!iJCe che, d opo ·dieci anni di permanenza nel grado, eui poJJano conseguire la daJJifica di« b11l11c-basci capo» e di <( sciumbaui capo».

Uno uhema di regio decreto per l'e.rfemione alla libia, con i lem · peramenli ,ichiesti dalle condizioni locali, delle 1/e;.re prov11idenze lfdoltate nelltt madrepatria col regio decreto legge 27 ottobre 1927, V, numero 2055, ed il regio dureto 7 giugno 1928, VI, ntJmero 1343, per la pro• filaui antit11bercolare e l'a1siJ1 enza tri t11bercolo1ici.

511 pl'opos/a d el capo del Go verno, ministro della GT1erra:

Uno schema di decreto l egge cnl tpmle .si di.rciplìnan n l'acq11iJto e la diJJrib11Zio11e delle lane delia produzione ndziouale 1936, X IV. li profJVC· dimento prevede Ja req11isizio11e da parte dell1autorità militare (Direzioni di Commissariato militare)1 per conto di tulle le forze Armate, di luUa la lana provenieme dai/a prossima lo!a e la cc,meguente distribuzione 111/e aziende incaricatè di fomiJ11re mi/iJari attraverso l'organo che allualmenJe disciplina il contingentamento delle lane estere, e cioè la gi11111a de/Je lane:// 1iste111a di requisizione richiama con opportuni adaJtame11ti e semplificazioni il sistema di requisizione già applicato co11 ollimi ris11l/ali durante la grande guerra. Può affermarsi pertanto cbe il provvedimento possiede una esperienza che non fa dubitare sui rùu/JaJi pratici. Ne,'la prepar(lzio11e del provvedimento si è tenuta presente la nere1sità di aJJimrare ai produllori di lane nazionali un prezzo remunerativo di i:enditti d el prodoJto, il quale cosJiJ11isca non .10ltanlo un rimborso d elle spese di allevamento ed 11n gi11slo margine di guadagno, ma a/Jresì ;m premio di mcoraggiamento per intemifi ,are· la produzione. L o schema ii provvedimento predl!posto rinvia ad un 111cceuivo d ecreto minisie· riale la · determinazioJJe di tale prezzo1 ma Ji vuole sin d 'o ra p,wistire che i/ prezzo sl eJJo dovrà euere fissato ì11 relazione a q11es10 particolare riguardo che si vaole usare alla categoria di prod11ttori di lane nazionali. Appunto iu vùta di tali ·intere1si agrari, lo J{bema di provvedimento prevede che tanto nelle Commissioni loca/i di req11isizione1 quanto nella Commissione · ceutrale di coordinamento, 1iano rappreseJJJate le categorie i11tere11ate degl i agricoltori.

Uno Jehema di decreto legge col quale si aggiormmo le disposizion i vigell/i ml/'ordinamenlo del regio Esercito e 111J/a riparJizipne dello Stato in zon e militari La neceuità'di dare ali'Arma dei {tirabinieri reali, alle JJwppe alpine e allrt difna territoriale un ordinamento meglio ,ùpon· dente alle rispeuive esigenze, ha determinalo l'opport unità d i conferire al Comando generale dell'Arma d ei carabinieri reali u11 fu nzionamento pùì agile e più spedilo, decentrando molte delle me odierne attribuzioni ai due nuovi Comandi d i divisione, aJJol11tamenle distinJi dal Co m ando generale e Jr,asf ormando in Comt11,di di brigata carabinieri reali gli attTJali ispellorati di zona, gli uni e gli altri co1i propria gù1tùdizio11e e piena re spomtibilitd ed azione di comando; di tWlituire una quinta divisio ne alpina e in comeg11enza un decimo ·reggimenJo tilpini di artiglieria alpina; di aumenlare da cinque ad otto gli altuali Com,mdi di grup po di zone militari e dare loro lti denominazione piiì rispondenJe a/la lo ro furtziom d i comandi di difesa territoriale. Con l 'o uasione si è ri tenuto opportuno di appo rtare alcuni altri piccoli ritoahi alle vigenti disposizioni rntl'o rdinamento e precisamente: a) viene mutaJa in quella di S cuole miliJari l' amica d enominaziÒne di cotlegi mili/ari . e in come• g11e11za 1i da il nome di /JJit111i militrtri al complesso delle smole militari di reclutamento I!! di perfezioname1Jlo; b) vie11e data all'e1ÙJe111e reparto chimùo la denominazion e più rù po11deme di reggimento chi mico. Il riordi11ame11to degli alti çonumdi de/J'Armei dei carabinieri reali, la co1tit11zione di ima qJJùila diviJio11e alpina e dei due reggimenti ad eua relativi, nonché t'aumento da rinqt1e ad oJJo dei Comandi di difesa territoriale1 non portano aggravio all'Erario dello Stato, rimanendo imm{(Jati t11tti gli organici e1iJJe11Ji. In quando ai uuovi reparti, eni verranno formati mediante 1m d iverw raggrupp,11ne11lo dei/e minori unità. du alltMlme/lJe concorrono alla loro formazione.

Uno 1chemt1. di decreto legge con cui, a completamento di q11a11to è 1/ato ;tabilito nel regio decrelo legge 31 otJobre 1935, XIV, numero 220, circa il trattamento economico del perJonale mobilitato defle Fone A rmate diJ/oc,tte in Africa Orientale dura11Je il periodo delle oper"zio11i, viene determi11a10 il tr(l1/(11JJe1110 economico .spellaule al 11wreICiallod ' /1alia comandante .superiore in A f rica Orienlttle. ~·

Uno schema di decreto legge inteso ad istituire la ferma . unica di le va, dando facoltà al mini.stro di rid11da .J0Jalme11Je o parzialment e e dt congedare con anticipazione i militari che ;i trovino Ùl particolari condizioni-di famiglia.

Uno .JChema di d1:Crel6 col 'f!lal e agli allievi delle Srnole militari di Roma, Napoli e Mila110 che abbiano conseguito la maturitli classi,~ o Jcientifica, viene conceSJa la precedenza nella amminione ai · corsi dell' Accademia aerona1llict1 q11a11do t1bbùwo otle1111to la idoneilà negli esami di concorso.

Uno schema di decreto coÙcernente le norme per regolare lo slt1J o giuridico, il redfltameuto, l'avanZ11m ento ed il trattam ,:1110 economico ed mnminist rativo Jet personale mobilitabile della Croce RoSJa.

Uno uhema di decret o che fiJJa le norme esecutive della legge 16 · gennaio 1936, XIV, .sul .servhio delt'aJJi.sl enza, .spirituale nelle Forze Armate.

Uno .schema di decreto col quale, in dipendenza dell'articolo 22 della predella legge, si iJJitt,iJce ,m · ruolo a111iliario ed rm ruolo di riserva di cappellani mi/ilari.

Sfl profosJa del capo del Go ve rno, minislt'o per lr, Marina:

Uno schema di regio decrelo rigtl(lrJanle i'isJit11zio11e · di Comandi di uttore mi/iJare mariJtimo,

Uno schema di regio d ecreto legge che apporla alcune t1arianti alle vigenli di.spo.sizio11i rigliatdanti i personali dviii della regia Marina.

S11 propo.sta del capo del Govemo, miniÙro dell'Aero11a111i ca:

Uno schema di regio decreto col quale, allo scopo di fa cilitare il JnuporJo dei caffù1tori mgli aeromobili destinati al pt,bhlico servizio, .si semplific,1 la proced11ra at111alme11te I/abilita dal 'regio d effeto 14 di- cembre 1933, Xli, numero 1943, per il tra1porto delle armi e 1mmi4 zioni da <accia per via aerea. ( +)

S11 P.ropo11a del <apo del Got1emo, miniJJro delle Corporazioni: Uno JChema di regio decreto ,oncemente di1po1izio11i per I'atlt1dzio11e della riforma dei 1ervizi della proprietà illlelleJtuale.

Uno JChema di decreto legge por1a11te modifiche al testo 1111ico delle leggi 111i Comigli ed Uffici provindali dell'economia <orporativa. il provvedimelllo è inte10 a limitare fa qualifica di personale d i Slalo al solo per1011ale dirigente degli Uffici proància/i delt'economia <orporativa, e cioè dl direJJore1 al 1osfituto diretJore, al capo de/111 ragio11eri11 e al capo dei servizi 1/atislici. Con 1uca11it10 provvedimento, si detter,:mno le n orme per l'ordiname1110 e lo 1Jato girlridfro del restante per1onale add ello agli Uffici prot1inciali mddelli.

Uno schema di decreto legge concernente provt1ideuze a fa vore della p, oduzione serica 11dzionale derivante d11l raao /Jo bozzoli 1936, xiv. fl provvedimento è direlJo ad a1sicurare la effettiv,t corre1pon1io11e ai ba<hi<o/Jori iJaliani1 per la pros1ima campagna, di 1111 prezzo minimo ba1e di lire dnque e cinquanta per chilogrammo di bozzoli fr n chi mer<anJili. A Ja/e fin e sono 1tdtè diiciplinate le operazioni di ammauo, euiaazione, 1,•endita ed _acquiJto di JuJJa la produzione del raao/Jo 1936, XIV. Opport11ne p_roVvidenze 10110 1/ate inoltre previJJe per i produJJori d i seta che, avendo pagalo 1111 prezzo minimo base anzidelto, dimostrino di aver vend1110 al/'esJero i vari prodoJJi serici derivanti dalla lavorazione dei bozzoli del raaolto 1936, XIV.

Un o JChema di decreto legge contenente modificazioni àlla legge 13 dfrembre 1928, VII, ,wmero 3107, riguardan/e l 'E11le 11dzionaie serùo. Con le modificazioni dispo1te viene assimrala, negli organi amminiitrativi de/J1E,1te nazionale urico, un'integrale rappresentanza delle caJegorie 1inda<ali interessale al problema serico e 1i stabilisrono gli opporlfmi co/legammJi dell'Ente con le corporazioni dei prodotti tessili dell'abbigliamento.

Uno JChema di d e<ret o legge con mi vengono apportate m odi ficazioni alla <ompo1izione del Coniigfio d'amministrazione, del Consiglio tecnico e del Collegio sindacale deU'Auociazione 11azio11ale per il <ontrollo della wmbustione,

Uno S(hema di regio decreto <he accorda la protezione t emporanea dl!e i11vc11zio11i che saranno preumtate alla Fiera campio naria triveneta di Padova.

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