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APPENDICE
18 gennaio 1935 , Xli *
Informo rEccellenza Vostra che, con decreto del 17 corrente, Sua Maestà il re ha accettato, su mia .pro_postJ., le dimiss ion i rassegnate dall'onorevole, genera le Emilio De Bono, senatore del Regno, dalh carica di ministro, seg retario di Stato per le Colonie.
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Con decreto dello stesso giorno, Sua Maestà il re mi ha affid ato .fa direzione del ministero delle Coloni~.
M USSOLINI
* Al PrcsÙkntc dd Senato. (Dag li A lfi p,1rl11me11taà ddla C.m1era dei 1"1uttori. DiJCu uioui. ùghl<1t'jrrt cit. SeHùn1e cit. V olu me I, pag ~03).
26 gennaio 193.5 , Xli. *
Informo l'Eccellenza Vostra che, con decreto del 24 corrente, Sua Maestà il re ha accettato, su mia proposta, le dimissioni ra ssegnate: dall'onorevole, p rofessor, Pietro D e Francisci, deputato al Par.la. mento, dalla carica di mini stro, segreta rio di Stato per la Grazia e G •u· stiz ia; d all'-onorevole Guido Jung , deputato al Parlamento, dalla carica di ministro, segretario di Stato per le Finanze; . dall'onorevole, professor Francesco Ercole, deputato al Parlamento, dalla carica di ministro, seg re tario di Stato pe r l' EJucaz ione nazionale; dall'onorevole Araldo di Crollalanza, deputato al Pa rlamento, da lla car ica di m inistro, segreta rio di Stato per i Lavori pubblici; dall'onorevole, barone, professor Giacomo Acerbo, deputato al Parlamento, dalla carica di minist ro, segretario di Stato per l'Agricolhlra e Foreste; , dall'onorevole, professor. ingegner Umberto Puppini, dalla carica di ministro, segreta rio di Stato per le Comunicazioni, Sono state a ltresì accettate, su mia P-(Oposta, le dimissioni rassegnate: dall'onorevole Edmondo Rossoni, ministro di Stato, deputato al Par· lamento, dalla carica di sottosegretario di Stato per la Pres idenza de l Consi,q;lio dei min istri; d all'onorevole Antonio Albertini, deputato a1 Parlamento, daUa carica di sottosegretario di Stato per la Grazia e Giustiziai daJl'onorevole, professor Ageo Arcangeli, deputato aJ Parlamento, dalla carica di sottoseg retario di Stato per fa Grà~ia e Giustizia; dall'onorevole, professor Arrigo Solmi, deputato al Parlamento, dalla carica di sottosegretario di Stato ,per l'Educazione nazionale; daLJ'onorevoie Antonio Leom, è:ieputato al Parlamento, dalla carica di sottosegretario di Stato per i Lavori pubblici; dall'onorevole, professor Arturo Marescalchi, senatore del Regno, d alla carica di sottosegretario d i Stato per l'Agricoltura e le Fore ste; dall'onorevole, professor Arrigo Serpieri, deputato al Parlamento, dalla carica di sottosegretario di Sta to per la Bonifica integrale; · dagli onorevoli, avvocato Ruggero Romano, dottor ingegner Gae· tana Postiglio ne e Luigi Lojacono, deputati al Parlamento, dalfa carica di sottosegretari di Stato per le Comun icazioni; dagli onorevoli, professor, avvocato Alberto Asquini e avvocato Bruno BiJgi, deputati al ParJa meoto, d1Ua carica di sottosegretari di Stato per le Corporazioni. .
• Al Presidente del Senat6. (Dag li Ani padamenl11ri della Came ra dei Je· 11<11o-ri. Dilr1mio11i. LegiJ/11tur<1 à l. Sessione àt. V c,l11me I, pagg. :i03-5M).
Con <lecceto della stessa data, Sua Maestà il re ha nominato, su mi a proposta, ministri, se~retari di Stato : per la Grazia e G iustizia, l'onorevole, ·professor A rr igo Salmi, de. put~r a~epfi~:~~~0 f·onorevole, nobi le dottor Paolo Thaon di Revcl, senato re del Regno; per l' Educazione nazionale, l'onorevole, conte, av'.:ocato , professor Cesare Maria De Vecchi dì Val Cismon, ministro di Stato, scnatore del Regno;
Parf::ie~t~vori pubblici, l'onorevole, dottor Luigi Razza, deputal o al per l'Agricoltura e le Foreste, l'onorevole Edmondo Rosso ni , mi· nistro d i Stato, deputato al Parlamento ; per le Comunicazioni, l'onorevole Antonio Stefano Benni, deputato al Parlame-nto.
Con decreto reale de llo stesso g iorno, sono stati nominati, su mia · proposta, sottosegretari di Stato : per ·la Presi4enza del Consigl io dei ministri, l'onorevole, march ese, ìngegner G iacomo Medicì Del Vascello, deputato al Parlamento; per la Grazia e Giustizia, l'onorevole, avvocato professor Cesare Tumedei, d eputato al Parlamento; per i Lavori pubblici, l'onorevole, dottor Giuseppe· Cobolli G igli, deputato al Parlamento; per l'Agricoltura e le Foreste, l'o nor~volc, professor Giuseppe T as - · sinari, deputato al Parlamento; . per la Bonifica integrale, l'onorevole, avvocato Gabriele Canelli, ,k·puta to al Parlamento; per le Comunicazioni, gli onorevoli Giovanni Host Venturi, avvocato Mario Iannelli, Augusto De Marsanich, deputati a l P ~rlamen to ; a l /a~Ja ~ e~~:porazioni, l'onorevole, dott~r Fe rruccio Lantin i, deputato
26 f ebbrdio 1935 , *
. Nel pe riodo d i preparazio ne tu dcvi soltanto fare, perché g li stessi « canoni dell'ordinaria amministrazione » non possono anda re pe r i tempi non ordinari, cioè eccezionali. ( +) L'insieme de,i:;:li indizi e d elle stesse intercettazioni permettono di supporre che il N egus non voglia prendere l'iniziativa dell' urto. Qualora il N egus non abbia intenzione di attacca rci, dobbiamo noi stessi prendere l' in iziativa. Ci ò non. può avvenire se tu, oltre i negri, non disponi verso la fine di settembre d i almeno centom ila bia nchi, j quali rapidamente devono salire a duecentomila. lo voglio mandarti dentro l'anno duecentomila uomin i. ( + )
• Brani di una lettera àl generale Emilio De Bono. (Da: fa,11L10 Dfi BoNoOJJ. d1 - pag. 80).
Caro Cencelli , ritengo che sia opportmi'o procedere al cambio d~lla gua rd ia dell'OJ?<:ra nazionale combattenti. Gli an ni del vostro commissar iato sono stati fecondi di attività e di risultati. Non solo l'ltalia, ma h ttto il mondo, ha constatato con ammirazione il prodigio avvenuto in quelle che furono le p aludi pontine. Molto di ciò si deve a voi, alla vostra capacità , ali.i vostra tenacia e alla vostra fede. ·
Ve ne do atto, con particolare compiacimento. Il vostro nome resta legato a questa g rande opera del regime. Il camerata D i Crollalanza vi sostituirà, e a lui darete, alla dat a che stabilirò, le consegne.
M USS OLI NI
• Al deputato Valentino Orsolini Cencdli. (Da Il Po/•olo d' It11/i::1, N. 79, 2 àpri le 1935, XXII).
8 m arzo 1935 . *
.B mia p rofonda convinzione che, dovendo noi prendere fine o ttobre o fine settembre l'iniziativa delle operazioni, tu dcvi avere una forza complessiva di trecentomila uomini ( di cui centomila neri circa f ra le du<: colonie), più trecento.cinquecento aeroplani, più trecento carri veJoc~. Senza queste forze per alimentare 'la penetrazione offensiva, ~e operazioni non avra nno il ritmo energico che noi vogliamo. Tu chiedi tre divisioni per la fine di ottobre; io intendo di mandartene dieci, dico d ieci: dngue di regolari dcll'ES<'rcito, cinque di formazioni volontarie di camicie nere, le quali saranno accuratamente selezionate e preparate.
• Brani di una lettera al generale Emilio De Bono. (Da: E•IILIO De BoNoOp. cii. :._ pasg 80-81).
Q ueste divisioni di camicie nere saranno la documentazione che l'impresa trova il consenso popolare. ( + ). .
Anche in vista di possibili controversie- internaz ionali (Società delle nazioni, ecc.) è bene di affrettare i tempi. Per poche miglia ia di uomini che non c'erano perdemmo ad Adua ! Non commetterò mai CJUCst'euore. Voglio peccare per eccesso, non ma i per difetto. ( +) ·
[.MUSSOLINI ]
18 . IJMggio 1 93.5. *
( +) Si è .parlato persino di u n « passo» ( +). Ho fatto intendere che non torneremo indietro a nessun costo ( +). Soltanto con la nomina dei due arbitri di parte italiana supereremo il prossimo Cons iglio della l ega delle nazioni, ma in settembce saremo da capo. Può darsi che, allora, sia necessario il nostro distacco ,da Ginevra.
't a~punto io vista di questa event ualità che è asso lutamente ind ispensab 1fe non spostare la data di ottobre che abbiamo stabilito per l'ini210 delle eventuali operazioni,
Per quell'epoca è pregiudiziale che tu abbia sul posto al ,ompleto le dieci divisioni metropolitane. ( +)
Tu devi predis.porre viveri e mun izioni per almeno tre anni e, per ciuanto sembri assurdo, anèhe perché convenzioni formali es istono circa il passaggio del canale di Suez in . pace e in glierra, bisogna prcved~re difficoltà di passaggio. Alla Camera dei Comuni si è parlato persino di chiusura del canale. ·
Bisogna prepararsi sempre alle eventualità più pessimiste e di fficili.(+)
[M USSOLINI ]
• Brani di una k1tera al generale Emilio D e Bono . (Da: EMILIO D 1: BONoOp. dt. - pagg. 1os,,. 110).
26 !{itt,:no 1935 • * iov~:t:~~ lr~:at::::. t+)i[i~!~r;~ti1 ~:~:rg!s~~~~efi~ J:,f!~~j!: tattute schiacciante ( + ). Hai dunque soltanto centoventi giorn i per ,pre· pararti ( +) [
MUSSOLINI]
"' Brani di una lettera :il generale Emilio De Bono, nella quale · si rife risce all'incontro con il ministro inglc-se Anthony Eden ed alle sue proposte. (Da : · EMIUO D a BONO - Op rii . - pag. 116). '
28 giugno 1935, .XIII ,
EcceJlenza,
informo l'Eccellenza Vostra che, su mia proposta, con decreto reale del 24 corrente, il sottosegreta riato e.li Stato per la Stampa e la Propaganda è stato elevato a ministero.
Con decreto del 26 corrente, Sua M aestà il re ha nominato ministro, segreta rio d i Stato per la Stampa e 1a Propaganda, il dottor Galeazzo Ciano, nobile dei conti di Cortellazzo. MUSSOLINI
" Al Presidente del Senato. (Dagli Atti {Mrlamenfari della C 11mer11 dei Je· nalori D iu,u.1io11i. Legisla!rm; rit, Se1Jio11e rii. Voliune li, pag. I SS6) [2)?
agOJto 193 ) .
( + ) Q uesta è l'u ltima lettera che ti sc rivo prima dell'az ione. ( + ) Jo credo che dopo il 10 settembre tu debba senz"altro aspettare la mia parola d 'ordine. Per quell'epoca tu avrai g ià in Eritrea le due divisioni camicie nere e un'altra sessantina di aeroplani. Le forze sono sufficienti per if primo scatto ed il raggiungimento degli obiettivi stabilit i. Sulla linea conq uista ta t i fermerai c. ti sistemerai per organ izzare le retrovi e e attendere gli eventi sul piano internazionale. ( +)
Dopc il 10 settembre, quando ricevera i un mio telegramma cosl concepito: « ricevuto tuo- rapporto >>, a mia firma, darai l'ordi ne di avanzare nelle successive ventiquattro ore. Il Maual lo farai celebrare nel te rrito rio conquistato,
A ppena ricevuta la presente, rispondim i un semplice « sta bene». Tutto andrà come noi desideriamo e vogliamo.
U n abbraccio
• Brani di un:r lettC'ra :ti gcm•rnle Emilio D e Bono. (Da : EMILIO D .e BONOOp. rii. - pag. 130).
Caro B1istrocchi, ora che il ciclo estivo delle esercitazioni è concluso, deside ro esprimervi il mio compiacimento e tributarvi il mio elogio.
L'Esercito dell'anno XIII si è magnificamente dimostrato pronto al4 l'adempimento dei compit i che la ,patria g li può affidare.
Il merito per questo aume nto dell'effice nza materia le e morale del- l'Esercito è in massima parte \'Ostro e dei vostri più immediati collaboratori, fra i quali, in prima linea, il generale Pariani.
• Al gen"ra le Federico Baistronhi, sottosegrc:tario a lla Guerra (Da l i Popolo 4'1111/ia, N. 2 12, 5 settembre 1935, XIII).
Non c'è che da continuare e perfezionare !'opera , incessantemente.
Vostro
MUSSOLINI
Roma, addì 6 Jel/emb re 1935, Xlii.• informo l'Eccellenza Vostra che, con decreto del 22 agosto 193 5, XI11, Sua. Maestà il re ha nominato, su mia proposta, mi nist ro, segretario di Stato per la Stampa e la Pro paganda, l'onorevole avvocato Dino AJ_fieri, deputato _ al Parl amento.
MUSSOUNI
• Al Presidente del Sen:ito. (Dagli Atti par/a,nenlari della Came-ra d ei semrlo,i. Difmuio11i. Le-gi.rlflllm1 eh. Seuiont dr. Volume II, pagg. 15 ,(,- 1557)
Roma, 15 setlembre 19 35, X lii. *
Informo l'Ecce llenza Vostra che, con decreto del 5 corrente mese, Sua M:i.està il re ha nominato, su mia proposta, ministro, segretario di Stato per i Lavori pubblici, l'onorevole, dottor, ingegne r Giuseppe Co-. bolli Gigli, deputato al Parlamento , già sottosegretario di Stato per i Lavori pubblici. ·
MUSSOLI NI
* Al Presidente del Stnato. (D:igli Ani pa,!.mu111ari della Cam era dei Jenfltt>ri. Disomio11i. Le-gislat1ird cit. Ses1io11e tir. Vo/1111,e li, p:tg. 1557).
R oma, 24 settembre 1935, Xlii*
Informo che Sua Maestà il re, con d ecreto in data 19 settembre 1935, XIII, ha "nominato, su mia proposta, ministro d i Stato, l'ammi· raglio d i .squadra d~signato d'Armata Gino Ducci, senatore del Regno.
MUSSOLINI
* Al Presidente del Sen:tto (Dagli A u i parlamem,,.,.; della Cam"" dei re1/(l/ori. Dùc111IJÌJ11i. Leghlat11ra dt: SeJJfone dr. Volume TI, pag. 1557).
Roma, addì 10 dicembre 1935, XIII.*
Informo che Sua Maestà il re, con decreto in data 2 dicembre 193,, XIV, ha nominato, su mia proposta, ministro di Stato, il generale, nob ile Enrico Asin:ui di San Marzano, senato re ·del Regno.
MUSSOLINI
* Al Pmidente Jel Stnato. (Dagli A.lii pddnmenrari d ,,/la Cttmm, d ei u1111/Qri. Dùc11Hio11i, LegiJfdtrmt dr. SeJJio11e dt. Vo/11me li, pag D!i7)
Rome, 25 décembre 1935, XIV.,;, Man cher Président,
j'apprécie la franchise avec laquelle vous m'avez parlé, et je ne saurais avoi r rccours dans ma réponse, à d'autre méthode ni à d'autre style.
• Al mini stro Piene i.ava!, in risposta alla seguente in data 22 dicembre 19~5:
« Mon cher Président,
« la situation actuelle me fait un devoir de vom aclressC'r rette lettre. Vous en excuserez !es termes, mais je manquerais, pour b. premìtre fois, vis-:i-vis de vous, aux devoirs de l'amitié si je ne m' exprim:tis avec une entière franchise.
« Comme vous avez bien voulu le rappeler, je me suis fé [idté de pou voir te rminer à Rome, le 7 janvier dernier, une négodation souvent intenompue et qui avait "C!uré p lusieurs années, et il me parait utile d' indiquer d ans quel esprit nnus avons conc! u nos acrorcls .
« Nous avons, dans une <li!cbration gi!:nérale, affirm.!: nntre volonté de dével()pper l'amitìé traditionnel le unissant nos deux nations et de collaborer, d:ins un esprit de mutuelle confiance, au maintien de la paix.
« J e n'ai p:as hésité à faire le sacrifice d'importa nts av:antages économiques que de longs et coi,teux effòrts avaient assurés à mon pays, en Afrique Orienta le }'ai accepté de limitcr ces intérfts en 1:thio pie à la zone nécessair(> pour alimenter le trafic du chemin de fe.r de Djibouti à Add is-Abéb.a, construit n:clusivement aveç le capitai français, et j'ai ainsi concédé à l'Ita lie des avantages correspondant ii ceux. que lui ava it consenti! l'Angleterre par l'arrangement de déccmbre 1925. Il n'est p:is besoin d'ajouter que !es riches perspectives d 'avcnir, ouvertes par cet accord, ne s'é1endaient pas au-delà du terrain économique. Elles n'auraient pu en franchir la limite sans se- heurter ault' ganinties élev~s autour de rindépendance souveraine et de l'intégri té territori:i.le de rtthiopie, pu !es actes intemationaux, auxquels l'l talie et la France ,1vaient participé. Nous avons d'ailleur.s, pour cette raison, expressément visé, d:ans notre accord, l'arrangement du 1) décembre 1906.
« Au ,ours de nos cntretiens, je n' ai pas manqué de sou ligner tous ·1es avantages que vous pourriez retirer de nos acrords, pour le développement de votre action pacifique en 11thiopie. Et vous m' ave2 marqué votre volonté de n'user de nos accords que pour des oeuvres de paix. En février dernier, au moment de l'envoi d'importante.~ forces mi li13.ires italiennes en l:rythrée et en 5(>malie, je n'ai pas manqué de vous représenter amkalement le danger de me~ures qui par:iissaient dépasser k s nécess it~s de la défense immédiate de vos deux colonies.
« A m.1 intcs reprises, j'ai fait appeler votre attention p.1t votre amb:1ssadeur à Paris, pa r le baro n Aloisi à Genève, par notre ambas$3dair à Rome sur la gravité de vot re initiative et ses conséquences qui n'étaient que trop prévisiblcs.
« Quoi qu'i l en soit, au COUf!! des mois qui suivirent, le gouvemement français, quelles que fussent scs inqui~tudes sur l'av:enir, n e cessa cle prèter a u gouvernemmt ita lien le concours le p lus amical, pour lui pnmettre de régler à 1'31:fliable, dans dts conditions à la fois honorables et avamageu'ses, son différend avec le gouverncment éthiopìen C'es! ce q u'il fit, à toutes IC'S étapes de la procédure, devant le Conseil de la Société des n:ition~ C'esl et' qu' il ne ce.ssa jam ais de fairl;' pour amener le gouvernernent britannique à concevoir.- comme l ui-mème, la n écessité d'un semblable arrangement dont au rait · béné6.cié d'Italie.
Je tiens d'abord à vous d ire que j'ai apprécié, dans toute leur portée, !es efforts que vous avez bien voulu faire, pendant les phases successive du conflit italo-éth iopien, pour chercher des solutions favorables à l'Italie, confo rmément à la bonne entente entrc nos deux pays qui, dcpu is le 7 janvier, est devenue une dcs lignes directrices de la pol iti que intern:iti onale de l'ltalie.
« Dans !es propositions qu'ils fireot en commun, le 16 aoUt, à la. suite des entrctiens de Paris, !es gouvemements bri tmnique et français reconnaissaifflt à ritalie un intt"fèt spécial dans le développement économique et la .rforga nisation administrative de l'l::thiopic-, sans d'ailleu rs exclure la possibil ité d ' ajustements tercitoriaux entre ces deux puissances.
11 Vo us n'avez pas cru devoir accepter ces bases de discu ssion et vous avez p iace" ainsi le- Conseil de la SociétC" des nations dans l' obligation d'évoquer au lond le difffreod ~ta [o,éth iop ic-n. Vous rft'.onna itrcrz que, dans cette nouvell~ phase, la France ne fit pas defaut à l' Italie; elle inftuença largement, j'ose le d ire, !es propositions du Comité Jes cinq, qui, le 18 septembre, offra it à l'Italie de nouveaux avantages substantiels. I I vous suffisait de poser des questions, de \lemander des prb:isions, et vou s auriez a lo rs mesuré l'importance de l'i nitiative prise, au profit de l'Italie, par la Société des nations c:lle-mtme. C'est avec regret que j'ai constaté que le gouvemement ita lien repoussa, mCme sans les discuter, ces propositions.
« Si. g rand était l'attachement de mon gouvernement à l'amitié fran roitalienne , qu' il ne se laissa j:1..mais décourager pa r ces échcn successifs, alors qu'il pouvait mesurer l.t difficulté croissante qu'il ~p rouvait à conci lier son attilu<le avec ks bases pcrmancntes de la polit ique européenne.
« Vous savez quelle insistance j'a i apportée à vcms m:irquer nos Jimiles audelà desquelles notre désir d'aidcr l'Jtalie, si grand qu' il frit, se lrouverait inévitablement paralysé par notre Joyauté à l'éga rd del Société des nations. Les i nstructions qu e j'ai souvent ad ressée$ à. notre ambassadeu, à Rome, les t.>ntret iens que j'ai eus .:ava: vos principau i.: collabor:1tcu rs, n'ont pu l:l isser à cet égard aucun doute dans votre esprit. ·
<e A près l'ent rée des troupes italic-nnes en l:1hiopie, c'est cncore a ux consei ls de la France, qui avait fait p ar tager ses vucs à l'Angletcrre, que se rallièrent. les membres de la Société d es nations, en n'appliquant pas dans to ute leur rigueur les articles du Pacte q ui sanctionnent une agrcssion
« La modération dont la France a fait preuvc a été souvent intcrprétée camme de na lure à compromettre, pour l'avenir, )es fon dcments mérnes de sa proprc sérurité, Mon gouvcrnemml, vous le savez, a tout fai t pour amcner une détcnte d:ms les relations entre l'Ang leterre et r1talie. Les résultats ont é tè' tels, à cet égard , quc- j'ai pu, le 10 décemhre , définir avec Si r Samucl Hoare, dcs formules q ui deva ient servir de basf' :I un arrangement amiable
<e }'ai vivement regretté que le ,sou vernement iti1lien n'ait pas réponJu par u ne adhésion immediate et spontanée à nos propos itions qui, les évffiements l'ont p rouvé, représentaien t la limite exlrémc- de notte effot't. Ce fut pour moi une déception d'a utant p lus ·"rande, ~près les :ippel~ incessants que ;e vous :i.vais fait 1rnnsmettre,
Si je d o is ccpendant vous faire part d e certaines rése rves à l'ég ard de ce q ue l'on aura it pu faire, je vous pr ie de voulo i r bien croi re que ceci n' affecte aucunement la ple ine rcco nna issance de la bonne volo nté que vous avez mise dans· le l oyal accom p [issement des accords d u 7 ja nvie r.
Vous ve nez dc mc dire que vo s concessions re latives i't l'A byssinic ne concem a ien t q ue la reconnaissancc d'une p répondérancc é<ono mique de l'Italie d ans ce pays, et gue je me seraìs engagé à dévelo p per une polìtique de paix
Je ne peux m e ra lli cr à votrc thèse; je me pe rmett rai de vo us rappeler, ne fu t-ce que pour affirmer l'esprit de ce s accords, que J'en tretien que nous a vons eu à Rame a été déterminé aussi par Ja néces sité d 'une entente ve rba le, étant donné gu'en ce qui concerne la q uestion du « d ésistement », il n'aurait pas été possible de dire tout dans d es actes écrits. C'est a insi g ue dans nos cOnversations, il y a cu licu de m ent io nne r · à p lusicurs r cprises <( la main libre» q ui m 'éta it reconnue e n Abyssi nie , sat1f Ics réser ves pour vos d ro its exp ressémen t spécifi és dans le docu m cnt.
Tout ceci dépasse, évidemment, l'éch ange d e lettres !=JUe j'a i effectué en 192}. e,t que vous avez bien vou l u rap ~ ler.
D ' a illeu rs, l'examen meme d es dis pos it ion s particul ières dll d ocu-
Il est é vidc nt J'autre pa rt qu' aucune des néccss ìté.s d e l' ltal ic n 'aurait
« MaJ,gré le mauvais accul'il général fait à notre lentat ive, je ne reg rette pas de m 'oci:re laissé guider par ma fidélité à l'amitié franco- italienn e.
« A G enève, cn jours demiers, je me suis fait un devoir d e contribucr à faire reconnaitre p ar le Conseil de la Société des nations q ue la procédure de concilia tion ckmeurait ouverte
« J e cr.iins que vo us ayez mal apprédé mon effo rt en favcu r dè l'lt3lie J e ne vous dissimule pas que ma tk h e devient de p lu s en p lus difficile.
(lj Vous m·a\·ez én it, le 16 octob re d ernie r, que nou s sommes mainten an1 arrivés à un lOur nant dédsif et q ue la situat ion p o!itiq uc e uropcén ne et peutCtre mondìa le se tro uve désormais étre entre !es mains de la France. A ujourd' hui, n'ai-j e pas le d roit après tout ce que f ai fa it, de vous di re qu e c est surtout entre !es mains de rlta lie q ue se t rouve désormais le sort de la paix e uropéenne ?
« Vou s é ies seul juge des intérèts de votre pays. :Ma is je crois vous avoir d onné asso; de preuves de mon amitié ag issante pour .vous lenir ce langage .
• }'a i l'espoir que vous ne repousserez pas, dès que les d rconstanccs le permettront, r occasion qui pourrait s' offrir à nouveau d 'une n égocfotion en vue d·une ~olution p ::icifique. Vous savez que je ne négligerai rien, malgré les échecs répétés que i'ai dli subir, pour aboutir à ce résultat. En agissant a insi, j'auni conscience de bien servir, en méme temps que la cause d e l'amitié ft':1fl co-iu.lienne, Jes inté~! ts de mon pays, q ui se confondent avec ceux de la paix
« Croyez, mon cher President, à ma cordiale am itié PlERRE Ù.VAL »,
D a: H U81!RT L AGARDELLE - Mits io,, ,ì Romc, M in stAù,i - P lon, Parigi, l 9SS , pasg 275-284, pu trouver satisfaction en Ethiopie, si elle n'etait appuyée sur la garantie d'un contròle politi9ue.·
Naturellement, Je n'entends pas dire par là que vous ayez donné que des circonstances survenues par la · Je n'aì · jamais douté un seul insta nt que vous ne vous étiez pas ,endu compte, dans Ja forge vision de la réalité qui vous est particuliere, et dans votre esprit de compréhcnsion des nécessités de I'Italie; que !es I 14.000 kilomètres caués de sable au sud de la Tripolitaine, et Jes 800 kilomètres carrés de fa. Cote des Somalis ne constituaient pas une solution pour un des problèmes les plus angoissants de l'rtalie>
La recherche de la soJution· de ce problème à l'égard duquel, je vous le répète, je considérais votre adhésion et votrc sy»:1-pathie comme acciuises, a été pour moi le point d e départ.
Je n'ai pas besoin de vous retracer l'histoire de la façon dont ]es é véncments se so nt .déroulés pa r la suite; qu'i l me suffise de , ;ous dire ciue ma préoccupation constante a été de résoudre le problème que je considère Je plus actuel parmi ceux qu i sont fondam entaux ~ ur la vie de rltalie, avec fa sécurité suffisante pom me pc rmettre de dévclopper en toute tranquillité l'action eucopéenne de l'Italie, en bonne entente avec Ja France.
Je viens de vous dire que les circostances ont eu cnsuite un développement qui a rendu la guerre inévitable (l'injuste solution de l'incide nt <ie Oual-Oual en a été une des causes principales, et c'est pour accéder à un désir ma'nifesté par vous que j'ai accepté M. Politis, camme surar· bitre, malgré ses . .précédents de conseiller et ami intime du Négus). J'ajoute cependant que j"ai toujours envisagé la possibilité de résoudre le conflit par la voie de la conciliation.
Au cours des événements, on a demandé mon adhésion à l'égard de ciuat re p roj cts .dont j'_ai été saisi.
Je ne pense pas qu'il soit nécessaire de m'attarder à vous expliquer les raisons pou r l esquelies la -première proposition - celle qui m'a été faite par M. Eden à Rame au mais de juin dernier - ne pouvait ~tre prise en considération.
Je reconnais q ue" la p roposition de Paris du mais d'aollt avait l 'avantage de la isser la quest ion - tout au moins dans u ne p remière phaseen dehors de Ja Société des nations, qui n'est pas le milieu le plus indiqué pour résoudre des différends tels que celui entre l'ltalie et I'lthiopie. Il n'y a cependant :mcun doute qu'aussitOt les né_gociatioos e ngagées, le gouvernement britannique aurait demandé qu'elles · fussent portées à Genève. Les i,ropositions de Paris étaient présentées, d'ailleurs, camme le maximum auquel le Grande-Bretagnc pouvait arriver, et elles étaient limitées seulement au domaine économique. L'Italie était donc placée devant le dilemme de prendre ou laisser. Une autre raison. de man opposition a été le fait que le projet aboutissait à un accord à quatre: France, Grande-Bretagne, ltalie, ,athiopie, d e telle so rte quc du régime actuel à trois l'on passait à un régime à gu.atre, dans lequcl l'l!thiopie, d'objet qu'elle éta it, "<levenait un des sujcts de l'ac~ord, au méme niveau .que !es autres trois . Je crois avoir servi non seulement ri ntérÈt de l'Italie, mais aussi relui de b France et de fa Grande-Bre- tagne, en repoussant un projet pareil, dont les conséquences pouvaient étre très gravcs dans I'aveni r.
Le troisième projet a été celui .du Comité des cinq Je dois vous dire que j'ai considéré cette solution, et que je la consideré aujourd' hui, nettement contraire aux intérCts de l'lta{ie, parce qu'elle représentc la prìse de possession de L'l:thiopie de la part de la Société des nations, avec J'exclusion .pratique de l'Italie: il suffit en effet de considérer que !es diffél'ents conseille rs auraient dU ftre nommés soìt d irectement par le Négus, soit avec le consentement du Négus; sous une condition p areille il est faciie·d'imaginer à quoi la p:irt de l'Italie dans l'organ isat ion de 1'1:thiopie avait été réduit e.
Les propositions des cinq, dans lesquelles je n'ai pas pu m'empÉcher de voir une pointe de malveillance envers l'Italie - malveillance que vos efforts ont probablement réussi à atténuer, mais non pas à éliminer - · m'ont persuadé quc, dans · tes conditions dc I'heurc qu"il {tait, il n'y avait plus rìe n à attendre de 1a Société des nations. C'est cette attitude de Gen~ve, en meme temps que la menacc éthiopienne qui se de~s inait à la frontière des colonics italiennes, à la suite de la mobilì!>ation générale du Nép;us, qui ont fa it précipiter les événements Sans vouloir discuter, dans cettc lettre, gui ne saurait étre I'occasion appto· priée, la Ié,!i!itimité de la rupture du Pacte , je vous dirai que, mCme en partant de la stride application du Covenant, j'aì trouvé, dans chaque manifestat ion de la Société des nations en ce qui concerne le différend italo-éthiopien, un esprit d 'hostilité marquée contre J'Italie.
Qu'il mc suffise de rappeler ici deux ordres de faits: en premier lieu, le foit que Ies griefs italiens contre l'Abyssinìe n·ont pas été l'objet d'une considération sérieuse et approfondie, tandis qu'ils avaient été demandés avec tant d'insistance aussi et surtout de la part du Quai d'Orsay, comme si la présentation de ces . gricfs aurait pu p roduire un renversement de la situation; deuxièrnement, l'application de sanctions exceptionncllement graves , qui ont sou mis b nation italicnne à un véritablc état'dc siège économique, d'autant plus significatif si !'on considèrc ql1e l'art icle 16 n'avait jamais été appliqué auparavant, ·et qt1e 'mème l'on estimait, de l'avis dc plusieurs, qu' il n'était pas applicable. (Encore à Stresa, il en a été justement question, comme d'un problème à préciser !).
Quant à l'acceptation, qui m 'a été attribuée, des sanctions économiques, j 'en ai fait justice dans mes récentes déclarations au .Sénat. Je reconna is que les récentes propositions de Paris représentent un remarquable pro_grès en ce qui concerne une prisc en considération des aspirations légitimes de l'Italie. Ce progrès est dli en premier lieu à l'intérét avec lequel vous vous étes employé à chercher une solution et à la . pression que vous avez pu exercer envers Je ministre b ritannique; je ne peux pas dire que Jes propositions, telles qu'elles ont été formulées, représentaien~ une solution satisfaisante pour l'ltalie, ma is je n'exclus pa.s qu'elles auraient pu représenter une base de, discussion; ceci en tenant compte surtout des assurances contenucs dans votre note d'accompagnement, ainsi que dans la note britannique, d'après Iaquelle les suggestions en question constituaient sculcment des bases de négociat ion , << s:ms préjudire du résu ltat des discussions qui aura ient eu leiu ultérieurement », et que, e n ce qui concerne la zone réservéc, les gouvernemcnts britanni9ue e t français entendaient s'employer <( pour sauvegarder ,pleinemcnt les inté rfts de l'Jt::i.li e dans cette région )).
Vous m'avez ma nifesté vot re regr et CJUC ma réponse n'ait pas été !mmédiate et spontanée. Passons sur la spontanéité. Mais, quant à étre 1mméd iate, il est question dc s'cntendre. li ne s'agissait pas d \m ultimatum, mais de certaines propositions dont dépenda it quelque chose d e t rès important pour l' avenir du peuple italien. Il me semble que, dans ces conditions, la réflexion de quelques jours ne peut pas étre considérée comme une prétention excess ive, sortout en régime de san ctio ns et sous la menace de les aggraver. Une telle réAexion s'imposait d'autant plus, c n présence des oppositìons ·ach arnées qui vena ient de se lever de <l ifférents _cOtes, et de la façon peu cncourageante avec laciuelle M. Eden a préscnté le p ro jet à la Socìété des nations. li ne faut pas non plus oublicr la rcquétc de l' assistance méditerranéenne avancée par M. Hoare, justement à la ve ìlle de son voyagc à Paris T outcfo is man intcntion de ne pas refuser tout court ccs propositions est p rouvée par la rcqllete de precisions et par Ics observations qUe j'ai fait p résenter à Paris et à Londres, demande et observat ions qui sont restées sans una réponse concrète.
Malgré tout ccci, j'cstime que, si la séance du Gr:i.nd Conseil du 18 décembre avait pu avoir son dévelop pement norma!, la ré ponse 1ÙH1· rait ,pas été défavorable. Camme vous le savez; au cours dc la séa nce, la nouvelle de la démiss ion dc M . Hoare nous est . p:uvenue, ce gui ·a imposé un nouveau ren voi de quarante. huit heures. Ensuitc, Ics événements se sont précipités de telle sorte, que les propositions ont été considérées comme définiti vement tombécs, avant gue je n'eusse eu b possibilité de m'exprimcr à lem égard. Laisscz•moi ccpend:mt vous dire, à ce propos, gue je suis absolumcnt convaincu qu'unc acceptation im· méd iate de ma part non seulement n'aurait pas ch an gé rad icalement le cours des événements, mais qu'elle amait probablement renforcé e ncore davantage les oppos itions an,g la iscs au proj et, sans tenir compte du refus d' Addis-Abéba.
Camme vous voyez, mon cher Prés ident, le lieu commun dc ma prétcndue intransigeancc et de rnon hostilité à toute tcntative de négociations ne ticnt pas dcbout. Vous te rminez votre lettre en me demand.i.nt de ne pas repousser une nouvelle occasion d e négoci ations qui pourrait s'offrir à nouveau, lorsq ue ]es ci rcostances le permett ront. Il n 'est p as besoin, a près ce que j e viens de vous di re, de vous confirmer ma bonne volonté de négocicr dès qu'il y aura une b ase sérieuse et concrète, qu i m 'off re la possibilité de sati sfa ire les nécessités dc sécurité d'expansion de l'Italie, et surtout lo rsque l'on p ourra procéder avcc le ca lme et b d iscr6tion absolue, sans Jasquels toute négociation diplomat ique est destiné-e à écbouer.
France et de la Grande-Breta,gne. Cc sort pcut etre sérieusement compromis , si une idéologic conçue pour d'autrcs fin s, et traduite dans des formules r ig idcs qui n'o nt jama1s été expérimentées jus9u'ici, ne sera mitigée par·les sens des proportions et par la. vision de la .réalité.
Je peux vous assurer dc la façon la plus clairc et la plus formelle que, pour ma part, je ne fo rai ricn ciui puisse créer l'irréparable, malgré Jes mesures milita ircs et navales prises par la Grande-Bretagnc, d epu is le 7 septen:ibre, et malgré le front unique méditcrranéen q u'elle est en train d'organìser ces jours-ci contre l'Italic; et quc je su is dis posé à aidcr aux efforts q ue vous croi rcz encore d ' entreprend rc, dans J'esprit dc l' amitié franco-ita lienne.
Vcuillez croire, mon cher Président, aux assurances de ma cordiale amitié, au moment où approchc l'anniversaire de notre première rencòntre.
MUSSOLINI
Roma, 4 gennaio 193 6, XI V
Jnformo l'Eccellenza Vostra ch e, con regio . decreto 29 dicembre 19:,,, XIV, n umero 2186, è stato istituito, alla diretta dipe ndenza del capo del Gove rno, il sottosegretariato di Stato per gli Scamb i e le V alute e la nom ina a sottosegretario di Stato del profess or dottor Felice Guarneri .
MU SSOLINI
• AJ Presidt:nlc dd Senato. (D:iglì Ani parl11m e11111ri d e/111 Cumera Jci Je11atori. Dimmio11i. LegiI/u1ur.r rii. SeJJio11t dt. Vo-/11mC Il, pag. 18 16) .
Roma, addì 5 febbraio 1936 , XJ V *
Informo l'Ecce llenza Vostra che Sua Maestà il re, con decreto in data 3 febbraio 1936, XIV, h a nominato, su mia p rorsta, ministro di Stato, l'onorevole Vittorio Rolandi Ricci, senatore de Regno.
MUS SOLINI
• Al Presidente ·dd Senato. (Ing[i Atti JMrlament11ri della C11mer:t dei Jtna1<,ri. DiJ( IIJs ioni. LegiJltlllmi cit. S1tHi o11e rii. V (;'/ume Il, pag. 18 16).
Rome, le 19 févTier 1936, *
Ma n cher P résident, au moment de quitter le Quai· d'O rsay, vous ave:z ·bien voulu, par votre lettre du 23 Janvier, mc répéter votrc profonde satisfactio n pour
• Al ministro Pierre Lava i, in risposta alla segumtc in data 23 gennaio 1936:
<t .Mon cbcr Président,
« je ne veux pas quitter le mioisthe sans tépondrc à votre lettre du 25 dé, cembrc de rnier.
« ] e vou s ai déjà prédsé comment, f.aisant à la coll aboration franco-italienne le sacrifice d' importa nt<:s possibil ités ouvertcs à la France cn A frique O rientale, avoir s ignf avec moi Ics acco rds <le Rame et me fournir des jndications et des édaircissements à pro~s de ces mèmes accords.
Je tiens à m'associer cord1alement aux voeux que vous fo rmez pour la réussite de J'oeu vre cntreprisc par nous, et à p réciser à mon tour j'avais accepté de limiter ét roitemen t ks inté1éts économigues français en l:thiopie ; commt'nl, au cours des mois q ui .suivicenl, tand is qu' une procédure de coocilia· tion se déroulait devant la Société des nations, le gouvernement fra.nçais n ' avait ccssé de pr Eter au gouvememml ita lìen le p lus amicai concours, pour lui p e-rmettre de régler à l'amiable, d ans dcs conditions à la fois honorabks et avantageu5es, son dilférend avec le gouvem ement éthiopien; comment, à Paris, le 16 aoùt, puis à Genève, au sein du Comi té dcs d nq, l'amitié de la France avait suKitf' des propositions qui accordaient à l' ltalie une participation préponderantc a u développcment &onomigue et à la réorganisation administrative en l:th iopie; comment, au lendemain de l'ent rée des tro upes italiennes en ~thiop ie, elle s' était cxercée pour atténuer Ics rigueurs de l' article 16 du Pacte de la Sod été des na, t ions; comment enfin a lle avait, le 10 décembre dernier, inspiré le pian fra.ncoang la is qui conservait à l'ltal ie sur presque t qus !es points .et !es dheloppait sur cer ta.ins autres, Jes avantagcs contenus d ans Ics p ropositions du C omité des cinq
« J e ne puis gue vous rappelc r les termes de cctte communication, en souh;iitant gu'un n ouvd ·examrn vo us p ermette de rendre justice, non scu len;ent aux propositions du I O décembre, comme vous avez birn voulu le faire, mais cncore A ce]J es d'aoO.t "t de septembre
(< Dans votre lettre du 25 décembre,· vous me cappe!~ que l'expression "mains Jibres" est revenue a u cours des e ntretiens que nous avons eus. V ous interprétez. ces mots camme é largissant la portte des accords du 7 janvier.
« }'ai pu me servir de celle exprcssion familièrc, avec la liberté d e ton qu'.a.utorisait le caractère amical d'une cooversation au pala.is Famèse, le 6 jan· vicr au soir Je crois d'autant plus inutile d'épiJoguer sue le- sms de ces paro!CS gue votre lcttre- du 25 d écembre m'apporte à leut suj et le té mo ignage pour m a i esscntiel, à sa voir q u~ je n'ai jamais donné mon adhésion à la guerre que vous vo us Ctes cru dans l'obligation d' entreprendre par la suite
« Les débats de~ 27 et 28 d écembre devant la Chamb re fra nçaise m 'on t d onné roccaSion d'ind iguer complètcmeot dans quel esprit j'ava is négocìé et cond u Ics accords d e Rome J'avais certes la p lefoe compréhension des besoins d 'extension de l'ltalie et du dés ir q u'e lle avait de trouver au-delà des mers des debouchés pour le trop -pkin de son activité et pour J'excédent de sa populat ion. Depu is de long ues années, l'dfort italien en Afrig ue O r ientale ava it été enra.yé par Ics rivalités des a utres puissances limitrophl"S. Le désistement économique de la France vous- ouvrait tout le p ays, à l'except ion de la zone du chemio de fer . Rien ne s'opposait désormais à ce que vous recherthiez à ramiable et par Jes voies pacifiques ave'C rt1hiopie u ne libre collaboration qui vous aurait assu ré la supériorité dans tous !es domaines.
« La Jiberté d'action que la France offrait ainsi à 1·1talie dans un adre plcifique lui ouvmit Ics plus riches persp ectives d'aveni r, en lui permetlant de trouver, dans une mission d e dvilisation et d e progrb, la satisfa ction ·de ses aspiration.~ Jégi ti mes.
« }'espère ·que, tant par les déclara tions que j'ai faites à la Chambre q ue par ma kttre, ;'aurs.i dissipé tout m~lenten du
« J e ne veux pas q uitter le Q uai d'Oisay sans vous r l péter la satisfaction mon avis et certaines circònstances au sujct des questions q ue vous évoquez dans votre Jettre.
En me référant <fans ma Jettre du 25 déccmbre à J'expression « mains libres », qui est revenue à plusicurs reprises dans nos conversat ions de Rome, et particulièrement dans celle qui a scellé notre accord, le solr du 6 janv1er au palais Farnèse, je n'ai pas voulu en déduire - camme je l'ai d'aWeurs écrit dans ma lettre du 2 , d écembre - q ue vous aviez par là donné votrc adhésion à une guerre que je ne pouvais alors prévoir et que !es circonstances survenues ont rendue inévitable.
Cette expression ne faisait que confirmer ce <jlli résulte dcs actes que nous avons signés, c'est-à-dire gue dans l'application des traités existants « le gouverncmcnt français ne rcchcJ'chera cn l!thiopie la satid~c;~e~!ad~fc!n~é:egj~:t1el t~~~ts}~%baod~1~e~ar~~~~s avons dé1imitée ». .
La s ignification du désistement de la France te lle qu' elle résulte dc la formule susdite - désist ement dont le rappel à l'acrord tripartite fixe le caractère à la fois politique et écopomiqoe - m'empèche de sou scrire aux .déclarations que vous avez faitcs devant la Chambre f rançaise au cours des débats des d erniers jours de décembre. ·
Quant a ux différentes tentatives pour régler à l'amiable le d ifférend it:1!0-éthiopien, je Vous ai déjà manifesté, dans ma Iettre du 25 décembre, ta~~~!a~~~tnJ~ 1~eu~~sr~t;;~~\t~\ì~e0 ~bservations qu'elles entraiJe ne sa.urais terminer sans vaus répéter jusgu'à quel point je ticndrais à vofr se d issiper tout malentendu sur Jcs lettre au sujet d c l ' ~thiopie, c.1ui forment partic intégrante des accords de Rame, en signant lesquels j'aì, camme vous, espéré d'installer l'amitié itala-française sur des bases solides, dans l'intérct de nos deux pays, de la sécurité et de la paix en Europe.
Veuillez croire, man cher Président, aux assurances de ma plus cordiale amitié et à mon souvenir.
Mussolini
profonde que j'ai éprouvée cn signant ave vous !es accon,ls Je Rome. Si, en raison dcs circonstances, ils n·ont pas pu encore porter tous leurs fruits, je garde la certitu<le qu'ils représentent la base solide et dutable de l'amitìé franco-italienn(', cn mème tC'mps qu' un facteur essentiel de la paix e uropéenne t.(ICest bicn ainsi qu e l'opinion fran·caise !es interprète et je form e des voeux fervents pour que rien n'altère jamais cc1te conftance mutuelle que nous mcttons tous deux dans l'oeuvre r~lisée.
« Croyez, mon cher Président, à toute mon amitié ti P IBR.llE Ù.VAL ))
Da: HUBERT L\CAROELLE - Op. cit. - pagg. 284-287.
Roma, 17 aprile 1936, XIV.*
Informo l'Eccellem:a Vost ra che Sua Maestà il re, con d ecreto in data 14 aprile 1936, XIV, ha nominato, su mia pro posta, ministro di Stato, il dottor Maurizio Rava.
MUSSOLINI
* Al Presidente del Sen:1.to. (Dagli l111i p,,rlmne11/11ri de/lii C<1111a,r dd Jr· 11a:ori. DiJC1u1ioni. Legislatura cii. SeJJione àt. Volume- II, p;1g, 2158).
Roma, 22 aprile 1936, XIV .*
Eccellenza, all'atto del suo collocamento in ausiliaria, mi è ·grato ricorda re i segnalati servigi resi da Vostra Eccellenza durante la su:>. lung a carriera.
I fulg idi atti d i ardimento compiuti nella grande guerra, le prove di capacità date in pace in importanti incarichi e comandi, ed infine la sua fattiva, e ntusiastica attività svolta qua le is pettore delle truppe alpi ne, t est imoniano quanto Vostra Eccellenza abbia ben meritato dell'Esercito e del paese. · le esprimo in modo particolare i più vivi ringraziamenti, con l'augurio che il re e la patria possano fare ancora assegnamento sul prezioso contributo di opere di Vostra Eccellenza.
Cordiali saluti.
MUSSOLINI
* Al generale M. C. Des. (Da li Popolo d'Italia, N. 121 , 30 apri le 19}6, XXJII).
[2°7 d_icembre 1934. ] *
Dica a Lazzarini che ho letto con molto interesse la sua relazione sulla bonifica dell'A rsa .
MUS SOLINI
Al p refetto di Pola. (Da li Popolo d'ltdlid, N. 307, 28 dicembre 19~4, XXI)
[8 ? f eb b,ai o 1935. ] *
Desidero comunicarle che ho deciso 1a istituzione a Milano di un collegio miJitare, il quale"funzionerà dall'inizio dell'anno XIV. I giovani milanesi di s pirito combattivo avranno cosl la possibilità di prepararsi a servire con le armi la patria ed il regime.
MUSSOLINI
"' Al duu Marcel lo Visconti di Modron<':, pode~tà di Milano. (Da li PoPulo d'fo,li,r, N . 3 5, 9 febbraio 193), XXII).
[ 11 f ebbr,io 1935. _ J•
Al comandante, agli uffici ali, all'equipaggio dell'incrociatore A . Diaz, che in Australia e nell'Oriente lontano hanno .degnamente rap pr esentato la patria fascista, invio il mio cordia le sa luto.
.MU SSOLINI
• All'equipaggio della regia nave Armando Diaz. (Da li Popolo d'ltalia, N. 37, 12 febbraio 19 35, XXII).
[7 marzo 1935 ] *
Ho deciso, per la necessaria unità del comando, di affidare al generale Graziani anche il Governo della colonia. Nella mia d ecisione voi non dovete ~edere assoluta.mente nulla che possa significare diminuita con- rn. - xxvn. siderazione nei vostri confronti. Voi avete, in questi anni, ottimamente governata la Somalia e preparato le cond iz ioni migl iori per lo sforzo ulteriore. Vi darò, al vostro ritorno in patria, l'effettivo riconoscimento per il dovere che avete integralmente, fascisticamente comp iuto.
• A Ma~izio RaVa, governatore cessante della Somalia. (Da Il Popol o d' Italia, N. 58, 8 marzo 1935, XXI1).
MUSSOLINI
[8 marzo 193;,] *
Felicitandomi <.:on Vostra Eccellenza per la nuova prova d i fiducia datale da Sua Altezza Serenissima il Reggente, le invio cordiali aug uri per la continuazione del suo fecondo lavoro a vantaggio 'dell'Ungheria e le confermo i sentimenti della mia cordiale amicizia.
MUSSOLINI
• Al geceralc Julius Gòmbos. (D:• il Popqfo d'Italùz, N. )9, 9 muzo l 9} 5, XXII).
[9? marzo 1935.] •
·Sono lieto di constatare che come sempre tu asseconderai le mie idee con la tua intelligenza, con la tua esperienza e soprattutto con la tua fede.
MUSSOLINI
• Brani di un teleg ramma al generale Emilio De Bono (Da: EMll.10 DE BoNO - Op. dJ, - Pfg. 81).
[ 18 marzo 1935. ] *
Apprendo con la più grande tristezza la notizia della sciagura avve~ nuta nelle acque del Ticino, nella quali quattro ·fedeli camerati della vigilia hanno perduta la v ita, Vogliate presentare le mie condoglianze alle loro famiglie e deporre in mio nome dei fiori sulle loro salme.
MUSSOLINI
• Al segretario federale di Milano. (Da Il P0Po!r1 d'!t"!;a, N. 67, 19 marw 193 l , XXUJ).
[20 marzo 193 5.] *
Ricambio cordialmente i saluti dell' Eccellenza Vostra, 'inviatimi in occasione del primo anniversario d ella firma dei protocolli romani, che
• Al cancelliere Kurt Sch uschnigg. (Da Il Popolo d'llali", N. 69, 21 marzo 1935, XXII) hanno resi più strett i i rapporti tra l'Austria, l'Italia e l'amica Ungheria, e che hanno rafforzato la collaborazione nel campo politico ed economico. Il Patto di Roma, che è uno strumento per la difesa degli interessi dell'A ustria e per la pacificazione e ricostruzione dell'Europa danubiana, ha dimrut rato in quest'anno· della sua esistenza la sua solidità ed efficenza, offrendo dei risultati che lasciano intravedere favorevoli previsioni per un ulteriore sviluppo dell'opera sl felicemente iniziata.
MUSSOLINI
[20 marzo 193.S .]*
Apprendo con indignazione attentato commeso contro Vostra Maestà. DesiOero esprimerle subito mie felicitazioni e mio profo ndo compiacimento che Vostra Maestà ne sia uscita illesa.
MUSSOLINI
• A Sua Maestà Jbn Saud, re ddl'f,Jegiaz. (Da 11 Popolo d' T1«Ntt, N. 69, 21 marzo 193', XXJI). ·
29 mal'ZO 193~. * Segreto 2921.
Suo 3337. Sta bene. Vostra Eccellenza si mantega in contatto col ras Seium per sondarne cautamente Je disposizioni nella situazione attuale e offra pure somma che crederà conveniente. Non dubito che tal-i con· tatti saranno disposti in maniera da non pregiudicare in nulla l;>?Ssibilità ulteriori intese con altro capo Ti$rai, il dexgia,· Hai lé Sellass1é Gugsà, il quale, come è noto, in tanto .e apparso recentemente favorevole ad avvicinarsi a noi in quanto avversario dichiarato del ,a1 Seium. In sostanza è utile in 9uesta prima fase assicurarci poss ibilità di influire sull'uno e su ll'altro dei due capi tig rini, salvo ad agire d ecisamente con 9uello che ci darà maggiore· garanzia. S forse bene però che almeno ora di 9uestc trattative le regia legazione, che è sorvegliatissima, non sia t roppo minutamente informata.
MUSSOLINI
"' Al genera le Emilio De Bono. (Da Epoca, N. 143, 28 giugno 19:H, IV), [30 marzo 1935. ] *
L'odierno Consiglio dei ministri ha deciso la costituzione della provincia di Asti, che comincerà a funzionare dal 15 aprile. Sono sicuro che le camicie nere e i cittadini di Asti e provincia·saranno degni della dignità conferita alla loro città e alla loro terra storicamente insig ne.
MUSSOLINI
"' Al depucaco Vincenzo Buronzo, podestà di Asti. (Da li Pc,polo d'ltaHa, N 78, 31 marzo t 9n, XXII).
[27? aprii, 193J.]*
· Mio caro comandante, voglio subito ringraziarti moltissimo dei tuo i doni e soprattutto della tua lettera, p er la ciuale da Roma avrai pacata e lunga risposta. Queste di Stresa sono state laboriose giornate e tutto sommato più feconde di ciuanto non supponesse da principio il mio pessimismo di fronte alle conferenze diplo·matiche. Nel salone detto «dell'armonia>> abbiamo cercato e trovato la medesima nell'ord ine po· litico europeo. Naturalmente non è che una tappa. Tutte le volte che la parola Vittoriale cade sotto il mio occhio, ripenso ai nostri incont ri. Ti abbraccio.
MUSSOLINf et A Gabriele d'Annunzio. (Da Epoca, N. 134, 2 mag,gio 19H, IV)
[JJ 1JMggio / 9J.5. l *
Desidero esprimervi i sensi di cordoglio del Governo fascista e della nazione italiana per la morte del maresciallo Pilsudski. Egli rimarrà nella storia della vostra ,patria come alto esempio di virtù militari e civili e la sua memoria sarà onorata d a quanti lo hano conosciuto, seguito e ammirato nella sua lotta tenace ed eroica per la resurrezione e la grandezza della Polonia.
[MUSSOLINI]
• Al capo del Governo polacco. (Da Il Popolo d'ltali11, N. 11S, 14 mab· g_ìo 1935, XXII).
[14 maggio 1935.]*
Avete fatto un bel numero del Carlino in occasione del primo cinquantenario di vita del giornale. Vi esprimo il mio compiacimento nella certezza che il g iornale da voi diretto continuerà ad essere un'arma solida aì fini della rivoluzione fascista. Avevo sei anni quando il Clfrlino susci. tava le lllie prime curiosità.
MUS S OLINI
* A Giorgio Maria Sangiorgi, ditettore de Il Resto del Cr1r/i110. (D.t Il Popolo d'lldlia, N. 116, 15 maggio 1935, XXII).
28 maggio 1935 *
S egreto 5378 .
H o intenzione di dichiarare decaduto il trattato di amicizìa coll'Etiopia. Telegrafami se ci vedi inconven ienti dal tuo punto di vista.
Mussqlini
• Al gmerale Emilio Dc Bono. (Da Epoca-, N. 143, 28 giugno 1953, IV)
31 maggio 193.5. *
Segrito J498 ,
O ggi esce un comunicato annunciante la mobilitazio ne d i t re nuove divisio ni. f: necessario, dopo quanto accaduto a G inevra con relative ripercussioni ad Addis Abeba, far vedere che la nostra volontà è irremovibile.
MUSSO LINI
* A l generalt" Emi lio De Bono. (Da Epo,a, N , 143, 28 giugno 19'53, IV).
1 tì11g,10 1935. *
Segreto 5539
H o ordi nato che t i si mandi un milione di li re, colle quali comp rerai i talleri necessari a intensificare la tua propaganda.
MUSSOLINI
• Al generale Emilio De Bono. (Da Epora, N 14}, 211 giugno 19'53, lV).
[3 gingno 1935 . l *
1cgi~~M~bi~~:U1i ~i!i~~~0 n:~~ sotto la tua d ire ttiva, le quattro legioni sa ranno un organismo sotto ogni rapporto adeguato ai compiti e agli eventi.
MUSSOLINI
* Al muesci.allo Italo Ba lbo, govern:itore della Libia, in risposta al seguente : « Stam:ine la prima e la seconda legione" libica della Milizia Volontaria hanno sfi lato supE't'bamente per la prima volta nelle vie di T ripoli . Ho consegnato, nel vost ro nome, Duce, i gag lia rdetti e le drappelle all e nuove form azioni Questi magnifici reparti, formati da coloni, operoi, profession isti, impiegati, fon. zion:iri costiluiscono la nuovissima fanteria d'Africa in o micia nera, pronta ad ogni appello per la difesa della rivoluzione e delle patria _fascista 1). (Da Il Po· polo d'ltalùr, N. IH, 4 i;iug no 19n, XX II).
[gi11gn o ? 1935. ] • l Segret o] J807 .
Metti a disposizione dell'ammiraglio Ba rone una corvée militare d i a lmeno cinquecento ascari, con paga aoppia durante la (orvée, per sgombrare le banchine d el porto di Massaua dai roto li di 610 di ferro e dal legname d elle baracche MUSSOLINI
• A l generale Emi lio De Bono. {Da Oggi, N 51, 2\ dicembre 1947, Ili)
[ giugno? 193.5.] *
[Segreto] .5867.
ArriVo d.ue pirOscafi di malarici e specialmente ar rivo non p reavvisato del secondo ha prodotto una impressione deleteria in molt i ambienti italiani e provocato una ondata disfattista negli ambient i esteri ostili all'Italia. t necessario, durante i tre mesi estivi, gi.ug no, luglio, agosto, non impiegare operai italia ni nel bassopiano, salvo aliquote d i specialisti o altri che siano disposti a rimanervi volontariamente.
MUSSOLINI
* Al generale Emilio De Bono. (D:i Oggi, N. 51, 21 dicembre 1947, Ili).
~ii11gno ? · 193.5. ] *
[Segrelo] 6 53 6.
Ho letto il too telegramma 7452. Sta bene. Pot remo sistemare i due figli del sultano Mohammed Jah io al collegio mi litare d i Roma, dove trovansi già altri orientali.
MU SSOLINI
" Al generale Emilio De Bono. (Da Oggi, N. 51, 21 <licm1bre 1917, UI)
16 lnglio 1935. * [Segre10] 7.520.
Ricevo il tuo im portante e dettagliato r apporto, che cost ituisce un consu ntivo della tua attività durante i primi sei mesi di alto comm issario dell'Africa Orientale. Aggiungo subito che puoi esse re fiero di questo consuntivo, i cui risultati sono essenziali e sotto ·certi aspetti decisivi, Risulta d al tuo rapporto, e desidero renderne ,pa rtecipe il paese, che . l'opera dell'alto comm issario si è sviluppata i n tutti i campi con una alacr ità intensa e senza soste, onde mettere in grado l'Erit re a di fronteg· g iare i compiti attuali e futuri. Tutto ciò che occo rre alla vita di u na popolazione. decuplicata e di u n g rande esercito metropolitano ed ind iJ.!Cno, e cioè strade, acqua, viveri, baracche, collegamenti, ospedali e infi nite altre necessità, è stato avviato a soluzione, malg rado le d ifficoltà che per varie ragioni, a cominciare dalle avversità, ~tevano dirsi immense. La congestione del porto di Massaua, che ci diede ad u n certo momento ansie cosl vive, sta per finire. La fede e la volontà fascista hanno piegato le cose. Nel settore logistico molto resta ancora da fare, ma, sull a base dei dati dall'abbozzato rapporto, considero che il tuo
• Al generale Emilio De Bono. (Da : EM ILIO DE BoNo - Op ,;, - pagg 123-124) , consuntivo secondo semestre sarà ancora più soddisfacente d el primo. Per questo g iunga a te ed ai tuoi collaboratori t utta l 'espressione del mio comp iacimento e del mio plauso, al quale si associano le camicie nere, che ti seguono nell 'a rduo compito con forte simpatia
MUSSOLINl
26 l11gl io 193.5. •
H o letto col p iù grande interesse il suo rapporto con~untivo del primo semestre. Do atto a Vostra Eccellenza ch e la prerarazione si è svolta con un r itmo intenso, che merita ed ha il mio piu vivo elogio. Si tratta di continua re ed accelerare. ·
M USSOLI NI
• Al genera le Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. SI , 21 dicembre 19-:17, 111).
(9 ago,10 1935. ] *
La morte dì Lu i~i Razza, mio f edele collaboratore da venti anni, mi addolora p rofOndamentc Egli è caduto nell'adempimento d el suo dovere. li regime ha perduto uno d ei suoi uomini più d evot i. Le camicie nere di tutta )talia e quanti lo conobbero ne o noreranno degnamente la memoria. la p rego, Signora, di accoglie re l'espressione de l mio rimpia nto.
MUSSO LIN I
• Alla vedova del minist10 Luig i Razza, perito 1'8 agosto 1935 i n una sciagura avia1or ia al Ca: iro. (Da Il Popolo d'Italia, N. 19 1, IO agosto 193 5, XXII).
13 ago110 1935. *
Tj prego vivissimamente di anticipa re dieci giorn i parte:nza divisioni XXIII marzo e XXVIII ottobre, che sono da tempo prontissime ( +). Rispondi con un monosillabo. ( + )
[M USSOLINI]
• Brani d i .un t elegramma al genera le Emilio De Bono. (Da : EMILIO DH BONO - Op. <ÌI- - pag. 129).
20 (11:;~~,:9;;3;
Conferenza tri pa rtita di Parigi è fallita. Ora c·è Ginevra, ma la situaziqne diplomat ica è ormai esaurita. Puoi trarne le conclusioni.
MUSSOLJNI
• Al genera le- Emilio De Bono (Da Ep oc(l, N 143, 28 giugno 1953, IV)
[30 ago,to 1935]1
Apfr.rendo con profondo dolore l'imbeovvisa, irreparabile sciagura s iero al ricordo dell'augusta scomparsa Voglia porgere alla :M,:acstà Sua, a nome del Governo italiano e mio personale, il reverente omaggio e la testimonianza del nostro cordoglio.
MUSSOLINI
• Al Presidente del Consiglio belga. (Da Il Popolo d'ltali«, N. 208, H . agosto 1935, XXII).
utrembre 193J
Mi duole di non essere stato p reavvisato che molta folla attendeva alfa stazione il mio passaggio al ritorno d a Trento. Voglia far conoscere il mio rammarico alla popolazione pe r il mancato saluto.
M USSOLINI
* Al commissario prefettizio di Rovereto (Da Il Popolo d'/t,1/i4, N 213, 6 settembre 1935, XXII).
9 selJembre 1935. * Segret o 10165.
R ispondo col presente a lla tua lette ra del 2 settembre, numero 16 , e al tuo t~legramma numero 12 132. Premesso che movimenti militari d evono sincronizzarsi con s ituaz ìo ne pol itica generale, ti comunico che mia parola d'ord ine ti arriverà non p rima dell'epoca di cui parli nel tuo telegramma odierno. Probabilità aumenteranno og ni g iorno trasco rsa quell'epoca. H ai quindi tempo per prepararti in m aniera integrale per u!l·azione di vàsta portata, come nel piano a,pprovato, non per il « colpo di mano », operaz ione che in genere no n gode le mie simpatie. Importante ai fini politici è l'incidente che deve originare il movimento . Basta che la d efezione dei ras e il nostro sconfinamento siano simu ltanei. Telegra fa che sta bene e lavora tranqui11amente ora che la tua fat ica, grande e universa lmente riconosciuta, tocca il suo primo obiettivo
MU SSOLINI
• Al gffltrale Emilio De Bono. (Da EpMr, N . 143, 28 giugno 19.H, IV).
15 seJJembre 1935 . * SegreJo 10450.
Herriot ha consigliato Havariat, delegato abiss ino a Ginevra, di ritirare le truppe etiopiche a qualche chilometro dalle nostre front iece, pers~d Àb~~~s~;c°;u!t~~~f:i~.In tal se nso Havariat ha telegra-
MUSSOLINI
• Al generale• F.milio D e Bono. (Da Epora, N . 143, 28 ~iugno 1953, IV) .
[16 uJJembre 1935.] *
Giungano gr:aditi i voti fervid iss imi che le Forze Armate a mio mezzo rivolgono a Vostra Altezza Reale nella ricorrenza dell'augusto genetliaco.
MUSSOLI NI
* A Sua Altezza Reale il principe d i Piemonte (Da J/ Pop lo d'Itnlia, N. 222, 17 scitembre 193~, XXII).
19 seltembre 1935. * Segreto 10646.
Metti allo studio un piano di attacco dall'Eritrea sul Sudan e u no dalla Somalia s ul Kenia. Se g li inglesi non dormono, bisogna fronteggiarli dovunque si confina con loro.
UUSSOLJNI
"' Al gm eralc Emilio De Aono. (Da Epora, N. 14 3, 28 g iugno 1953, IV).
28 uttem bre 19 35 *
Gra~~,~~odi t~~n: :~~;!~iura~~·~::~ufiitd~fe~si::~ tranquillo. Ordina a
.MU SSOLIN I
* Al generale Emilio D e Bono (Da EMILIO DE BoNo - Op dr p:i._g. 150).
29 setJembre 1935 *
Segrelo 1 109 9,
N essuna dichiarazione di guerra nel ,primo tempo. D ava nti alla mobilitazione genera le che il Negus ha già annunciato ufficialmente a Gi-
* Al p:enerillr Emilio De Bono. (Da Epora, N 143, 28 giugno 19)3, IV) nevra, bisogna troncare assolutamente gli indugi. Ti ordino di inizia re avanzata nelle prime ore del 3, d ico 3, ottobre. Attendo immedìata conferma.
MUSSOLINI
30 settembre 15}3,. *
N ell'approssimarsi degli eventi, una parola d'ordine severissima deve essere data personalmente da te a tutti i comandanti : decisione inesorabile contro gli armati, rispetto e umanità per le popolazioni inermi disarmate. Rispondi.
[MUSSOLINI ]
"' Al generale Emilio De Bono. (Da EMILIO DE BoNo - Op. <it.pag:. D-2).
6 011obre 1935 +
Annu'qcio riconquista di Adua riempie di orgoglio l'animo deg li italiani. A te ed a tutte le truppe giunga il mio alto elogio e la g ratitudine della nazione.
MUSSOLINI
* Al generale Emilio De Bono. (Da Il Popolo d'Italia, N. 240, 7 ottobre 19}5, XXII).
6 ollohre 1935 . *
Ti annunzio che stamane le nostre t ruppe hanno preso Adua. L'I talia fascis ta si è liberata da l ci licio di cu i hai parlato e sofferto. Ti abbracc io.
MUSSOLINl
• A Gabriele d' Annunzio (Da Epo, .r, N. 134, 2 maggio 1953, IV).
7 ottobre 1935. * SegreJo 11 421 .
Ho deciso di mandare in Eritrea il maresciallo Badoglio e il sottosegr_etario Lessona per esaminare insieme con te, in loco, la situazione che si determinerebbe nel caso di u n conflitto con una potenza europea e su quello che potrebbe fare l'faitrea in armonia con altri settori. A m issione espletata, ma resciaJlo Badoglio tornerà a riferire.
MUSSOLINI
* Al generale Emilio De Bono.· (Da Ep()ra, N, 143 , 28 g iugno _1 9B, IV).
8 o!lobre 1935 . • Segreto 11448.
Ti prego di non drammatizzare. Il maresciallo Badoglio è il capo dello Stato Maggiore generale e lo ho incaricato di quanto ti ho già telegrafato. Nessuno ti può ormai togliere il merito di avere preso Adua e questo vale per la storia. Badoglio non ha sollevato critiche, né viene per fartele. Stai assolutamente tranquillo e Lessona ti dirà chiaramente il resto. Rispond i.
MUSSOLJNI
• Al generale Emilio D e Bono. (Da Epoc4, N 143, 28 giugno 19H, IV).
13 ollobre 1935 * Segreto 11715.
Quando sei pronto per Macallé, preferisco quale data il 18 anziché il 20, e ciò per rag ioni polit iche genera li. Credo che dopo Macallé sarà opportuno nominare ras Gugsà capo civile, dico civile , delle regioni sot• toposte. Un milione di talleri è sotto conio.
MUSSOLINI
• .Al 11:em-ule Emilio D e Bono. (D:t Epo({t, N. 143, 28 giugno 1953, IV).
14 otiobre 1935. * Segreto 11738.
Manda subito in Italia l'ingegnere svizzero Dicky, ch e si è presen· tato alle n ostre linee con ras Gugsà. Digli che giungendo a Roma si presenti a me. Può esserci utile ai fini g inevrini.
MUSSOLINI
• Al generale Emilio De Bono. (Da Epoca, N . 144, 5 luglio 1953, IV).
17 otJ obre 193.5 . * [Segreto] 11 890 .
Rispondo tuo telegramma .datato da Adigrat. Concordo che non devi marciare su Macallé .prima di aver sistemato Jc tue r etrovie e prima di aver ricevuto i miei ordini. Intensifica le sistemazioni difensive sulle linee Adigrat-.Axum-Adua allargandoti a destra. 1 miei ordini ti verranno 9uando sarà chiarit a la situazione europea dal punto d i v ista delle sanziona e soprattutto dei rapporti italo-inglesi. ( +) .
[MU SSOLINI]
• Brani di un telegramma al geneu le Emilio De Bono (Da: EMILIO Ds BoNo - Op. ciJ - pag 184)
Questo telegramma è un po' lungo, ma è fondamentale e n e esaminerai il contenuto, insieme con Badogl io e Lessona. c;ome saprai, la So· cietà delle nazioni ha deciso di raccomandare ai Governi di adotta re varie sanzioni contro l'ftalia. Ci sono dei Governi che adotteranno al cento per cento le raccomandaziòni leghiste; altri che 1e adotteranno al cinquanta per cento ~ altri ancora che non ne faranno nulla, senza contare opera zioni milita ri o sulla resistenza del popolo italiano, formidabilm ente unito è ri soluto. Esiste un pericolo tuttavia, e cioè che, vista l' inefficenza delle sanzioni economiche, si passi a quelle di caratte re militare. Inglesi e funcesi me lo hanno formalmente escluso, hanno cioè dichiarato che non hanno mai pensato al blocco, alla chiusura di Suez, ma io mi fi do poco deg li uni e degli aJtri. Si p uò pensare in ogni modo che, pri ma <li ~s:ue dalle sa nzioni economiche a cioè: certo
I. - Annessione pura e semplice alle nostre colonie dei te rritorì conquistati.
2 - Mandato all'Ita lia, o qualche cosa· d'equivalente, su tutti i paesi non amarici d ell'Abissinia.
3. - Retti,fiche territoriali nella Dankalia e nell'Ogaden.
4. - Parte<:ipazione dell'Ital ia al mandato societario sugli amara .
.5. - Disarmo controllato dell'Abissinia.
Queste richieste dell'Italia sa ranno respinte. Bisogna persuadersi che noi avremo sicuramente soltanto quello che avremo ocrnpato. A queste condizioni di fatto bisogna adeguare nel modo e nel tempo la nostra azione militare. Non ci sara n no complicazion i in Europa p rima de lle elezioni inglesi, fissate per la metà novembre. Ebbene, per quella data , tutto il Tigrai sino a Macallé e ol tre deve essere nos tro. N ella tua lettera del ottcbre mi chiedevi un m ese di tempo e un mese d i te mpo è a tua disposizione, N elrattesa de l m io ordine, che potrà g iungerti fra il 1° o il 5 novembre, manda avanti l'occupazione d e l te rritorio, occup az ione tipo macchia d ' olio, in modo che ult imo sbalzo non sia di lun- eccess·iva. Ho anche il dove re di ricordarti che con la fine de l!'embargo armi moderne e munizioni arrivano in grande quantità in Etiop ia, per cui il tempo lavora contro di noi. D 'altra parte una tmppo r itardata occupazione di Macallé può i mbaldanz ire i nemici e 01gion:1. rc perplessità neg li amici. Do po averne pa rlato con B:i.doglio e lessona, rispondimi. MUSSOLINI
• .Al generale Emi lio D e Bono. (Da. Oggi, N . 52, 28 Jicembre 1947, III;. e d:1 Epo,a, N . 143, 28 giugno 19B, IV).
2) ottobre 1935. * rSt>greto] 12298, t necessario alJargare e accelerare quell a che tu chiami « progressiva avanzata>> e che deve avvicinare nostre truppe all'obiettivo. Vedi se ti è possibile di anticipare al 5 quanto ti proponi per il 10, Sono sicuro che, chiamando a sforzo supremo tutte. Je energie, ci riuscira i. La situazione europea non migliorata e la distensione è puramente formale. Cordialità.
[MUSSOLI NI]
• Al generale Emilio De Bono. (Da: EMILIO D!! BoNo - Op. cii. pag. 19 1).
27 otJobre 193) . *
Riservato 12408
Autorizzala ad allontanare senz'altro missionari svedesi.
MUSSOLINI
* Al generale Rodolfo Graziani. ( Da EpoC<t, N. 144, S luglio 1953, I V)
27 oJJobre 19 35 . *
Sta bene per azione giorno 29. Autorizzala impiego gas come ultima ratio per sopraffare res istenza nemico e in caso Ji contrattacco.
MUSSOLINI il' Al ,;enerale Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. 52, 28 dicembre 1947, Ili)
29 ·otlobre 1935 . *
Per sincronizzare le esigenze politiche con quelle militari, ti ordino di riprendere l'azione obiettivo Macallé-Tacazzé la mattina del 3 novembre. Il 3 ottobre andò bene, adesso andrà meglio. Rispondi.
MU SSOLINI
• Al generale Emilio Deo Bono. (Da Epocfl, N . 143 , 28 giugno 19B, IV).
29 oJtohre 1935. *
Tuo concetto operativo va bene. t. necessario occupare Macallé, avanl:ando, come ordinatoti, dal giorno 3 novembre. Facendo perno su Macallé, che dovrà essere fortemente presidiato e immediatamente munito, le altre truppe avanzeranno regolarmente su tutto il rimanente settore. Avanti dunque. CordiaJità.
[MUSSOLINI]
• Al generale Emilio D e Bono (Da: EMILIO DB BONO - op. cit. pagg. 194-19~)
[ollobre? 1935.] •
T i ringrazio di quanto mi dici sugli eventi di questi giorn i, che sono definitivi , Avendo battuto gli etiopi , abbiamo anche, almeno politicamente e moralmente, battuti i loro alleati , i quali forse non oseranno mordere dopo sì lungo abbaiare e che meritano ampiamente il tuo giudizio. Ti abbraccio.
MUSSOLINI
* A Gabriele d'Annunzio. (Da Epord, N. 134, 2 maggio 19)3, IV).
8 novembre 193.5, *
Notizia riconquista Macallé (a vibrare di orgoglio animo del popòlo italiano. Porta saluto del Governo e mio alle truppe.
MUSSOLINI
* Al genera le Emi lio De Bono. (Da: EMILIO O.I! BoNo - Op. rii pa. 203)..
11 novembre 19_:o. *
Sulla destra fai attestare il Corpo d'Armata Maravigna al Tacazzé e con le divisioni indigene marcia su Amba Ala5i senza indus io, mentre le divisioni nazionali sosteranno a Macallé-Scelicot. Rispondimi. [MUSSOLINI]
• Al generale Emilio De Bono. (Da: EMILIO DE BoNO - Op. rii. pag. 209).
[I!? n ovembre 1935 .J *
Rispondo tuo telegramma riconoscendo valid ità tue ragioni per una ragionevole sosta sulla linea di Macallé, m entre farai avanzare sul Tacazzé. N ell'attesa che funzionamento trattative politiche riescano a con• elusiva fine, raffo rza la linea di Macallé e sistema rapida mente 1c retrovie.
[MUSSOLINI]
• AJ genef"ll le Enùlio De Bono. (Da: EMILIO Di! BoNO - op. cit. p:ag. 21 1)
14 novembre 1935. *
Se;,reJo 13 18 1.
Colla r iconquista di Macallé considero u ltimata la tua miss ione nel!' Africa O rienta le, missione che tu hai svolto in circost anze rstrema · mente difficili e con risultati che ti additano nel presente e nell'avvenire alla gratitudine de lla nazione. I tuoi m eriti incontestabi li e dovunque riconosciuti saran no esplicitamente consacra ti coi fatti. Ritengo che questo mio mes.sa.~io non ti arrech erà soverch ia. sor-presa, perché tu sai per esperienza che og ni ciclo di attività a un certo punto deve essere concluso; che un po' di riposo ci vuole e che non bisogna esigere troppo dalla for tuna <JUando sia stata per un certo tempo propizia. Ti comunico che quale tuo successore ho scelto il maresciallo Badoglio. Nell'attesa di rivederti, ti abbraccio con immutata cordialità.
MUSSOLINI
• Al gamale Emilio De Bono. (Da Epo,.t, N. 143, 28 giugno 1953, IV)
16 novembrr 1935. *
Riservttlo 13 258 .
In segnò di r iconoscimento d ell'ope ra da te compiuta, sarai promosso maresciallo d'Italia. Comunicato che d a rà tale annunzio sa rà nei suoi t ermini di tua piena soddisfazione.
M U SSOLINI
* Al generale Emilio De Bo no (Da Epo,11, N. 143, 28 giug no 19 53 , IV).
[21 novembre 1935.] * la morte dcl maresciallo Giardino, difensore d el Grap pa, mi addolora -profondam ente. Porge;> a lei vive condoglianze, con quelle del Governo fas cista.
MUSSOLINI
• Al genera le Ernesto Giardino. (Da Il Popolo J'ltalia, N . 286, 22 novembre 1935, XXII).
[30? novembre 1935. ] * [Segrelo] .]3451.
Giunge notizia che alcu ni reparti tr~ppe hanno protestato contro san• zioni rinunciando a un rancio, al soldo, ecc. Questi atti sono pieni di significato morale, ma non sono d a consigliare e da estendere. La migliore delle proteste e fa .più efficace è quella di picchiare sodo non ap,eena possibile,
MUSSOLINI
"' Al mare~ciallo Pietro Badoglio (Da Oggi, N )2, 28 dic('(J'lbre 1947, lll).
J° dicembre 1935. "' Riurvatiuimo 13963.
Dò piena e immediata autorizzaz ione per impiego integrale d e lla n.· mazza co ntro stranieri e nazional i.
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Eptmt, N. 144, 5 luglio 1953, IV).
6 dicembre 1935 , + [Segre10] 14123 .
Riferendomi a quanto mi telegra fa Vostra Eccellenza circa fastidi dati da armati Gugsà, autorizzo far fu cilare sommariamente tutti. coloro che nelle re trov ie portino armi non autorizzate e dieno luogo a sospetti.
MUSSOLIN I
-* Al ma resdallo Pietro Badoglio. (Da Oggi, N. ~2, 28 dicembre 1947, III)
12 dicembre 1935 . * Segrelo 1435 9.
NeJle proposte franco- inglesi è fra l' altro contemplata retrocessione di Axum a ll' Etiopia. Giammai accetterò tale retrocessione. Poiché gior· nali parigini hanno pubblicato tale proposta, è possibile che essa veng a a conoscenza d el clero e delle popolazioni di Axum e determ inare stati di animo negativi. La zona va quind i attentamente vigilata
MUS SQLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Ef,ora, N. 144, luglio 19'}, IV)
16 dirtmbre 1935 ,"' Seg,eto 14553.
Suoi 42 1 M e 426. Sta bene per sue considerazioni circa Axum, che ~r%~c~lr~t~:e/fir:~~ddafa!:sj~;l:~~ mero ecdesiasti-::i dei vari santuari, di passare sotto sovranità Italia.
MUSSOLINI
Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Eprxrt, N. 144, 5 luglio 19H, IV).
16 dicembre 1935 "'
Sta bene impiego gas nel caso Vostra Eccelle nza lo ritenga necessario per supreme ragioni di fesa.
MU SSOLINI
* Al Benerale Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. 1, 4 gennaio 1948, IV).
17 diumbre 1935. * Segreto 14582.
Riferimento 1431 C.F.A. autorizzo bombaèdamcnto ferrovia Gibuti• Addis Abeba.
MUSSOLIN I
• Al generale Rodolfo Graziani. (Da Epoctt, N. 144, 5 lug lio 1953 , IV) [26 dicembr, 1935 ] "'
La notizia della morte del camerata Gaetano Postiglione rattrista, con mc, tutte le camicie nere d'Ita lia, specie quelle della vigilia, che lo ebbero fra i ranghi nelle .prime battaalie. Valoroso soldato della patria in guerra, milite del Partito e del regime, dovunque egli fosse comandato, servl la cawa con devozione e disinteresse assoluto. I fascisti ne onoreranno la memoria.
M U SSOLINI
• Alla famiglia del deputato Gaetano Postiglione (Da li Popolo d'Jralia, N. 320, 27 dicembre 19~5, XXII).
28 dicembre 193). *
[Segreto] 1JOSl.
Dati sistemi nemico di cui a suo dispaccio numero 630, autorizzo Vostra Eccellenza all'impiego, anche su vasta scala, di qualunque gas e dei lanciafiamme.
MUSSOLINI
Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Oggi, N. 1, 4 g~nnaio 1948, I V).
1 gennaio 1936 . *
· Segreto 005
La notizia d el bombardamento avvenuto sul fronte soma lo di un ospedale della Croce Rossa svedese h a sollevato in quel p aese, che h a esposto le bandiere abbrunate, e nel resto d'Europa, una grande sensazione, che i nostri nemici utilìz?ano in pie no. Dopo la speculazione su Dessié, avremo quella dì Dolo, e i sanzionisti ne trarranno incita mento a invocare misure. Questo è assolutamente nocivo. Nessuno più di me è· favorevole alla guerra dura, cioè a lla guerra, e in tal senso ho dato a Vostra Eccellenza istruzioni recenti; ma il gioco deve valere 1a candela e la necessaria rappresaglia deve essere intelligente. Se ree disperdere di eci abissini in più, noi d tiria mo addosso l'opinione de mondo e CO· stringiamo j nostri scarsi amìci alla riserva, noi non facciamo che rendere sempre più diffic ile il nostro compito. Dia ordini tassativi perché im· pia nti Croce Rossa siano dovun<jue e di ligentemente rispettati.
MU S SOLINI
2 gennaio 1936 . *
Segreto 029
Approvo piename nte bombardamento rappresaglia e approvo · fi n da q uesto momento i successivi. Bisog na soltanto cercare di evitare le istÌ· tuzionì internazionali deUa Croce Rossa.
MU S SOLINI
.5 genndio 1936. *
[Segreto J /8 0 .
Sospenda l'impi eso dei gas sino alle riunioni ginevrine, a meno che non sia reso necessano da supreme necessità offesa o difesa. Le darò io ulteriori istruzioni al riguardo.
MU SSOLINI
* Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Oggi, N. 1, 4 gennaio 1? 48, IV).
.5 xennaio i93r;,"' Segreto 181.
Il Governo frances e ci ha fatto ufficialmente conoscere ch e considcrertbbc fonti di complicazione e di movimenti ostili dell'opinione pubblica un eventuale nostro bombardamento della ferrovia Addis Abeba anche in territorio abissino. Per ragioni -di opportunità politici e so, prattutto per non inimicarci completamente la Francia, ho accolto la richiesta francese, almeno per un certo periodo di tempo. Accusi ricevuta.
MUSSOLINI
• Al generale Rodolfo Graziani, (Da Epoca, N. 144, . 5 l uglio 19S3, IV).
6 ~e,maio 1936 . *
(Seg ret o ] 230 .
Mancata cooperazione del Comando secondo Corpo d' Armata a suo distaccamento, sorpreso ed impegnato duramente a Mai Timchet e Dembeguinà, ha provocato in me Ja più penosa impressione, anche per il fatto che il notiziario del 12 dicembre segnalava le forze e faceva p revedere le intenzioni nemiche. Prima di procedere pubblicazione bollettino contenente promozione ,genera le Maravig na, prego Vostra Eccellenza esaminare e riferirmi su responsabilità generale suddetto n el grave insuccesso, col quale gli etiopici hanno preso e conservato sino ad ogg i inizi ativa operazioni sulla nostra destra.
MUSSOLINI
* Al maresciallo Pietro Badoglio (Da Oggi, N. 1, 4 gennaio 1948, IV).
8 /!,elllldiO 1936. *
Moli.o bene per quanto rig u~rd a suo a·nnuncio. H o la certezza che tutto si svolgerà come vogliamo e come Vost ra Eccellenza merita. Autorizzo Vostra Eccellenza ad impeg nare, in caso di necess ità, qualunque mezzo. Un saluto cordiale. ·
MU SSOLINI
Al genera le RoJolfo' Graziani. (Da Og gi, N. 1, 4 ,gennaio 1948, I V)
14 Kennaio 1936. • SegreJo )23.
Caro Badoglio, rispondo al suo telegramma dell'l 1 andante e desidero anzitutto di d e che il popolo italiano n on attende co n ansia un a g rande battaglia. La battaglia più o meno g rande non dipende soltanto da noi, ma anche ,da l nemico, il q uale, obbedendo ai suoi sagaci consigJieri europei, ,probabilmente fa rà di tutto per evitarla L'essenzia le, a IDIO avviso, è di riprende re iniziati\'a d elle operazioni, i l che ci facili. te rà il compito nel caso che siamo attaccati o ci permetterà di attaccare con successo quando le circostanze si appalesassero propizie. Vostra Eccelfenza d ispone in complesso .di quind ici divisioni e soprattutto di truppe che anelano soltanto una cosa: combattere. Importante è d i non dare a l n emico l'impressione che siamo ridotti soltanto a di fe nde rc i, perché ciò potrebbe imbaldanzire e amalgama re le sue schiere e deprimere le nostre, oltre a rendere problematico l'av\•erarsi di altre sottomission i. Relazion i sulle battaglie di Dembcguinà, a parte talune negligenze e insensibilità del Comando del sccondJ Corpo, sono altamente confortanti, pe rché dimostrano che poch è centinni a d i .uoinini sono riuscite a brillantemente disimpegnarsi dall"accerchiamcnto di migliaia d i armati . D esidero che V ostra Eccellenza sappia che io non dò all'episodio de l 1} .dicembre m agg iore im porta nza d i quanto esso non ne abbia avuto nella realtà. M a d esidero soprattu tto che ella sappia che io ho piena fiducia in Vostra Eccelle nza, poiché sono sicuro d 1 poter contare su lla d~ lei indiscussa perizia e espe rienza di soldato e sul s~JO coraggio mora le d1 coma ndante. Il generale Cona; col q uale ho confento, le darà q ua lche ragguaglio sui piani di possibile, immediata realiz zazione. Se a Ginev ra , come sembra, no n ci saranno altre misure che possano aumentare la tens ione generale, jo non ho difficoltà a m andarle altre forze. Se ci sono dei ca pi stanchi o non più efficent i, l i sostituisca senza indugio con altri dementi di sicuro rendimento fisico e intellettuale. La parola d ' ordine è di O('O attendere passivamente iniziativa <lei nemico, ma di fronteggia rlo e cont rclla rlo per batte rlo in battag lie che saranno grand i o -pie· cole a seconda dei casi, ma vittoriose Accusi ricevuta del presente dispaccio.
16 gennaio 1936. *
Segreto 612.
Un corrispondente germanico teleg rafa a Bedino che i l Governo abissino sarebbe più remissivo nel caso di nuove proposte di pao: p ~rché sono sorte gravi difficoltà per i rifornimenti e perché gli approvv1g1onamenti di cui dispone l 'Abiss inia possono durare per poco tempo.
Mussolini
t< Al maresciallo Pietro Badoglio. (D:1 Epo(d, N. 144, lug lio 1953, IV).
16 gellnaio 1936."'
Segrelo 6 13.
Ministro etiop ico a Pa rigi telegrafa quanto segue ad Addis Abeba :
« Continuate la guerrig lia. Evitate una disfatta, che po1rebbe riah a~e il ·morale it:i.liano, e osservate rigorosamente le le~ti di g uerra, .\Ilo scopo di conser· varci la simpatia mondiale »
M USSOLI NI
"° Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Epoc.:, N . 144, lug lio 19n, IV).
16 gennaio 1936. >!< Segreto 614.
Ministro etiopico a Parig i manda al suo Governo il se·g ue nte teleg ramma:
« Voi ci t ifiutate l'invio di denaro indispensabile per il funzionam en to della !esazione e per pagare il consigliere. Vi prcgO di dirci se dobbiamo ch iudere la legazione abbandonando l;i. Società delle nazion i e fare ritorno i n patria ».
MU SSOLJN [
"' Al marescia llo Piet ro Badoglio. (Da Epora, N. 144, luglio 1953, IV).
19 gennaio 1936, * Segrelo 788.
Ministro Etiopia a Parigi telegrafa al suo Governo che « ~isog na assolutamente evitare una disfatta decisiva, che rialze rebbe il morale sempre più depresso dell'Italia».
MUSSOL INI
"' Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Epoca, N. 144, 5 lugl io 19 53, IV).
19 /!,tnnaiO 1936. *
[Segreto ] 790 ,
Manovra è bene ideata e riuscirà sicuramente. Autorizzo V ostra. Ec. cellenza ad impiegare tutti i mezzi dì guerra, dico tutti, sia dall'alto come da terra. Massima decisione.
MUSSOLINI
* Al maresciallo Pietro Badoglio - (Da Oggi, N, 1, 4 gennaio I 94R, IV).
[21 gennaio 19.36. ]
Il popolo italianò ha accolto con profonda emozione l'annunzio della morte di re G iorgio V e prende parte, con commossa simpatia, al cordoglio e al lutto della nazione britan nica.
[MU SSOLINI]
• Al primo ministro britannico (Da Il Pop(){o d'ltaha, N. 22, 22 genn~i() 1936, XXTII). 22 ,:ennaio 1936. * Segret o 875.
Assolutamente segreto. Dalla stampa rilevo notizie relative movimento rivolta Goggìam. Mi tèlegrafi particolari e mi dica quel che si fa d a parte nostra, come non dubito, per mantenere vivo tale movimento.
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da F.pora, N . 144, 5 luglio 19H, 1V).
[ 22 gennaio 1936] .
L;t vittoriosa conclusione della battaglia contro l'armata di ras Destà ha fatto vibrare di orgoglio l'animo del popolo italiano. Mentre esprimo a Vostra Eccellenza il mio più vivo compiacimento, mando il mio elogio agl i ufficiai~ e alle truppe naz ionali e somale, che per tutto il periodo delle operazioni hanno dato prove di alto va lo re e di gra nde resistenza. Sono sicuro che, sotto la forte guida d i Vostra Eccellenza, le truppe naziona li e somale raggiungeranno vitto riosa mente altre mète.
[MU SSOLINI ]
• Al genera le Rodolfo Graziani, :i Neghelli. (Da li Popolo d'l1ali", N . 23, 23 gennaio 1936, XXIIJ) .
23 xennaio 1936. * Segreto 943,
Il corrispondente di un giornale vierinese, Otto von Besemann, telegrafa da Addis Abeba che la rivolta nel Goggiam non è domata e l' Agen· zia inglese Reule r da Addis Abeba dice che numerosi guerrieri, dopo i recenti insuccessi e soprattutto per aver provato il fuoco delle armi moderne e j bombardamenti, ritornano a casa loro.
MUSSOLJNI
* Al maresciallo Pietro Badoglio. (D:i Epoc<t, N. 144, 5 luglio 19 53, IV).
26 gennaio 1936. * Segreto 1070 .
Ministro Etiopia telegrafa da Parig:i al suo Governo che « è necessario continuare nella stessa tattica militare, allo scopo di attendere la stagione delle ,piogge ».
M USSOLINI
• Al mares('ia llo Pietro Badoglio. {Da Ep oca, N. 144, 5 luglio 195 3, I V).
[27 gemMio 1936 .] *
Vostro nobile, fiero telegramma testimonia della vostra forza d'animo e del vostro .patriottismo. Nome vostro figliolo ·è .legato alla conquista di Neghelli. La sua memoria di intrepido pilota sarà onorata .
MUSSOLINI
• Al padre del sottotenente pilota Gastone Pisoni, caduco in Africa Orientale. (Da l i Pnfl(Jlo d'Italia, N . 28, 28 gennaio 1936, XXlll).
[ 28 gennaio 1936.) *
Il tentativo nemico di forzare !"ala destra del nostro schieramento sul fronte nord è stato annientato nella vittor iosa battag lia del T embien. A Vostra Eccellenza, che ha ideato 1a manovra, agli ufficiali e alle truppe nazionali ed eritree, che l'hanno eseguita, va il mio fervido elogio, Desidero che tale elog io sia in particolar modo diretto alla divisione camicie nere XXVIII ottobre, per la tenacia eroica con cui essa difese il passo di Uaìieu e respinse il nemico dopo due giornate di accaniti combattimenti. Le prove vittoriose del T embien sono un certo auspicio per le lotte future.
MUSSOLINI
• Al ,,.;arescia llo Pietro Badoglio. (D:i 11 Pofl olo d' /lalia, N. 29, 29 gennaio 1936, XXIII)
4 febbraio 1936. • Seg relo 1144
Approvo preparazione e confermo mia ce rtezza nella vittoria. Autorizzola impiegare qualsiasi mezzo.
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Epo,a, N. 144, , luglio 1953, IV) ,
9 febbraio 1936. * Segret o 1602.
Suo 16H M. Fu promesso ai Governi jnteressati che Adis Abeba non sarebbe stata bombardata. Comunque attenda miei ordini non appena sia liquidata questione embargo petrolio.
MUSSOLINI
• Al mar~ciallo Pietro Badoglio. (D.1 Epora, N. 144, , lug lio I9H, IV)
[10? febbraio 1936.]
Le fiere e commosse espressioni di rìmpianto per la morte del seniore VaJcarenghi sono la testimonianza di u na forte fede. Mi associo al suo cordoglio, ricordando l'eroico caduto, servitore della patria e del regime con la vita e con la morte.
MUSSOLINl
• Al!a vedova del seniore Luigi Vakarenghi, caduto in Africa Orienta le, in risposta al seguente : « Per una madre e per tre figli non poteva esservi maggiore orgoglio d.i sapere che il marito e padre è caduto eroicamente per J::i causa Jella rivoluzione, che non tarderà a fare grande l'Ita lia fascista. A Vostra Eccellenza la nostra devozione». (Da li Popr;/o d'Italia, N. 43, 12 febbraio 19J6, XXlll). [ 11 febb ,a;o 1936.]
Alfieri mi ha informato dell'esemplare sollecitudine che ha animato i dirigenti di Enti e di organizzazioni, affinché l'importante Stagione lirica torinese non abbia interruzione, e del coraggioso proposito di fare risorgere, senza indugi, sulle macerie dell'antico ,glorioso Regio, un nuovo teatro. Ciò è l'erfettamente conforme allo st ile fascista. Faccia pervenire agli interessati i miei elogi. ,
* Al prefrlto di Torino. (Da Il Popolo d'!Mlia, N. 43, 12 febbraio 19%, XXIII)
[ 17 jebb,aio 1936. ] •
L'ann unzio d ella grande vittoria di Amba Aradam ha fatto fremere di orgoglio e di esultanza l'an ima del popolo italiano. A Vostra Eccellenza, che ha diretto la battaglia, agli ufficiali e alle trup1;e, che hanno con romana virtù conquistato Ja vittoria, giunga il mio fervido elogio e la gratitudine ,della patria.
MUSSOLINI
• Al mare-sciallo Pietro Badoglio. (D:i. li Popolo d'Italia, N. 49, 18 febbraio 1936, XXm).
[ 17? jebb,aio 1936. J * le onoranze tributate dalle camicie nere e dal popolo milanese all a salma di J\ugusta Mussolini mi h anno pcofondamente. commosso. Vi ho riconosciuto ancori una volta il gra·nde memore cuore di Milano. D ico grazie a tutti.
MUSSOLINI
_. Al Popolo d'Italia (Da Il Popolo d'Italia, N ." 49, 18 .febbraio 19%, XXIID.
18 febbraio 1936 . * Segrelo 1954.
~accia diffondere fra le popolazioni del Goggiam la notizia, au tentica, che Il Negus ha fatto traspo rtare tutto il suo oro nelle b:mche egiziane
MUSSOLINI
• Al moÙC'sdallo Pi~ro Bad~glio. (Da. F.prm r, N . lifti, 5 luglio 1953, IV). ·
20 febbraio 1936. * [Seg,e/o ] 2053 .
U?ncor~o con ciuanto osserva Vostra Eccellenza circa impiego guer ra batter10Iog1ca.
MUSSOLINI
• Al marC'sciallo Pi~tro Badoglio. (Da Oggi, N. t , 4 gennaio 1948, IV).
[2 marzo 1936.] •
L'annunzio della vittoria schiacciante· sulle armate di ras Cassa e di ras Seium fa esultare l'animo di tutti gli italiani. La vittoria, che si d eve alla genialità e all'energia dì Vostra Eccelleru:a e all'indomito coragg~o delle truppe nazionali ed eritree, re sterà incisa per sempre _ nella ston a dell'Italia fascista. Con Un ordine del g iorno porti il saluto e la espres. sione della riconoscenza del popolo italiano a tutte le truppe che hanno vittoriosamente combattuto. Viva l'Italia ! Viva 11 re!
MUSSOLI NI
* .Al maresciallo Pietro Badog lio. (D~ Il Popolo d'Italia, N. 6~, 3 marzo 19 36, XXIII). [21 marzo 1936. ] *
D es idero ringraziare Vostra Alte zza. Imperiale p er la lettera di fe licitaz ioni inviatami in o ccasione delle recenti vittorie italiane in Africa Orientale. T ale lettera, pu ra espressione della cavalle resca anima ma,tia ra , sarà. letta con simpatia dal popolo italiano. Desidero esprimere a Vostra Altezza Imperiale i sensi del mio osseciuio.
* All'arciduca Francesco Giuseppe -d 'Absburgo. (Da li Popolo d' Italia, N . 8 2, 22 marzo 1936, XXIII). [22 m arzo 1936.] economici destinati ·ad imp rimere il maggiore impulso a q ue lla politica di collaborazione ital o -alba nese che ha già dato cosl notevoli frutti. Ricambio cordialme nte i saluti personali e colgo l'occasione per assicurare Vost ra Eccelle n za d e lla simpat ia che Gove rno e popolo ita liano nut rono verso la fedele aUeata Albania.
* Al Presidente del Consiglio d'A lbania, Mehdi Frasheri, in risposta al seguente: « La firma dei nuovi accordi «onomici tra i nostri paesi, :ipportando u n nuovo impulso ad una collabof:lzione da tempo salda e profi.cu3, mi offre !a f elice- 0<ca.sione di inviare a Vostra Eccellenza i miei saluti più c:ordiali e di esprimere nello stesso t~mpo· i sentimenti d i indissolubile amìdziii che il G ovérno ed il popo lo albanese nutrono nei riguardi del l°Jtalia fasci sta». (Da li Popolo d' /1;1/i11, N R3, 23 man:o 1930, XXIII)
23 marzo 1936. *
Segrelo 3388.
Ministro francese d a Addis Abeba comunica che principe ereditario è giunto in aeroplano ad Addis Abeba .perché ferito durante la recente rivolta, i cui capi, tre, t radotti ad Addis A~ba, sono stati g iustiziati.
MUSSOLINI
• J\I maresciallo Pittro Badoglio (Da Eporti, N. 145, 12 lug lio I9r_\, IV).
26 marzo 1936. *
Segreto 3489.
Ministro francese ad Addis Abeba comunica a Parigi che le carovane che da Harrar si recano nell'Ogaden non fanno più ritorno perché i soldati etiopici, mancando di viveri, uccidono e ma ng iano i cammelli.
MUSSOLINI
* Al mar~ciallo Pi t tro Badoglio. (D:i E/1ora, N. 145, 12 luglio 19H, IV).
28 marzo 1936 .*
Segret o 3601.
Risrondo sua lettera con annessa cartina e a telegramma successivo. Sono sicuro che vecchio, ma sempre gagliardo e fedele ma resciallo, d arà nuovi motivi di orgoglio agli italiani e di a.mmirazione al mondo. Sono s icuro altresi che la battaglia sarà r isolutiva.
MUS SOLINI
• Al m:tr~ciallo Pittro Badol,Zlio. (Da Epnra, N. 145 , 12 luglio 1953. lV).
28 marzo 1936.* Segreto 3645.
Al 1834 M. Qualsiasi falsa Croce Rossa si trovi a Gondar e qualsias i bandiera tiri fuori all'ultimo momento, Vostra Eccellenza tir i diritto. Eviti tuttavia di d anneggiare Croce Rossa ing lese, se esiste.
MU SSOLINI
"' Al maresdallo Pi~tro B.1doglio (Da Epo(a, N. 1-14, 5 lug lio 1953, I V)
29 marzo 1936.·* [Segret o] 36J2.
Dati metodi guerra nemico, le rinnovo autorizzazione impiego gas qua lunque s pecie e su qualunque scala
MUSSOLINI
* Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Ogg;, N. 1, 4 gennaio 1948, IV)
31 marzo 1936.* Segret o 37 14.
Comincio ad avere fa sensnione che Nasibù è maturo per r icevere la pode rosa leg nata che ,gii spettl . D esidero conoscere oponioni Vostra Eccellenza.
MUSSOLINI
• Al genera le RoJo lfo Gra1.i:in i. (Da Eportt, N. 145, 12 lus:lio 1953, IV) .
4 r1Prile 1936. * Segreto 3867.
Data si tuazione intern azionale e <l:1t:i presenza due ambulanze britanniche nel settore lago Tana, veda se è possibile ocaiparc subito le isole del lago e inviare al più p resto colonne e-cleri che portino nostra bandiera ne lle principali località riva occidentale sino a Zeghié e Bar D ar Ghiorghis. Questo ci assicurerebbe anche contatti immediati col Go,:g iam e chiusura strade sudanesi G allabat e Roscircs, assicur:i.ndoci da ogni sorpresa. t utile anche esam.i ~are problem:i.. tecnico cost ituire nel lago b:i..si idrovolant i, ciò Che sarebbe immed iatament e giustificato d a operazioni in corso, mentre in avvenire, ad O['Crazioni es:rn r ite , potrebbe avere altro sig nificato.
M USSOUNI
" Al m:i resda llo Piet ro B:tdo,dio (D1 Epoen, N. t -15, 12 l uglio 1953, IV)
A.I 1923 M. Sono disposto a condono per volo su Addis Abeba, anche perché non ha ,prodotto vittime estranee e ha bruc iato due appa· recch i, il che è sem p re bene. la · cosa però non deve ripetersi senza ord ini da Roma.
MUSSOLINI
" Id m:i resci:illo Pierrn B:tdoglio (Da Eporn, N 144, lug lio 1936, I V)
9 aprile 1936. *
Segreto 4048 .
Al 1978 M. ( +) Vorrei essere pre!iente qua ndo il t ricolore sarà issato sul ghebì del Negus, ma la mia presenza non aggiungerebbe gran che all'avvenimento gra ndioso, che resterà nei fasti secolari del la patria.
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badog lio, (Da Ep,m1, N. t4 S, 12 Jus lio 19)3, IV).
9 aprile 1936. *
Segreto 4049 .
D ato a tt eggiamento Gran Bretagna· , è necessario prospettarsi l'i po· tesi di una nostra. azione a occidente. Le propongo qumd i :
1. - Di delegare a un generale il compito d i in iziare i lavori necessari dal punto di vista lo.gist ico .
2. - Di studiare il piano di operazione.
.
3. - D l comincia re ad ing uad rare uomini e mezzi
Può darsi che t utto ciò debba resta re inoperante, ma ta le eventua lità si verificherà soprattutto se .noi saremo in grado di ope rare. Colla vittoria definitiva sull' Etiopia, la nostra s ituazione strategica n el cuore dell' Africa è migliorata.
Mussolini
• A! marescia llo Pietro ila.doglio._ (Da Epo.a, N. 14 5, 12 luglio 19:53, I V),
10 aprile 1936 . * [Segreto ] 4081.
Non facc ia, dico non faccia, impiego di mezzi chimici sino a nuovo ordine.
MU SSOLINI
"' Al genera le Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. 1, 4 g ennJ io 1948, lV)
[lo ? aprile 1936 J , ·
La diciassettesima Fiera di Milano nell'anno dell'assed io e conomico assume particolare significato e maggiore importa nza. Essa sarà la g rande
• Al senatore Piero PurkeUi, in risposta a l seguente: « Duce, visitando la Ficca di Milano anni o r sono voi ravvisaste in tssa la piattaforma da cui la potenzia lità «onomka del paese avr ebbe preso lo slancio verso alte-zze sempre mag:g iori Anche in questa sua imm inente diciassettesima mani(estazione, in onta documentazione dello sforzo che i produtt.ori italian i· intendono fare e faranno per avvicinarsi a$li obiettivi indicati nel discorso del 23 marzo XIV. A tutti il mio elogio e il mio saluto.
MUSSOLINI dell'iniquo asseJio economico, la Fiera di Milano, memore delle vostre parole, :;egnerà un nuovo balzo in avanti delle energie produttive italiane e dimostre-rii. che ogni tentativo ostile è reso vano dalla forza trionfante. della fede, d ella .costanu e deJJa volontà fasciste, Orgogliosa di celebrare la nuova vittoria del lavoro in queste giornate sacre alla vittoria delle armi, la Fiera di M i lano, nella s ua fervida, entusiastica vigilia, inneggia riconoscente ·a voi». (Da l i Popolo d'Itt,lìa , N. 102, 11 aprile 1936, XXIII) '
11 4prile· 1936.-* Segreto 4109.
Di quando in quando un volo attorno ad Addis Abeba, al solo scopo di allarmare la pùpolazione e sottoporre ad usura i netvi.
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro BaJQSlio. (Da Epoca, N. 14'.5, 12 luglio 19H, IV).
14 aprile 1936. * Segreto 4216.
Le incursioni intervallate, ma pa.cifiche, su Addis Abeba, al solo scopo di sottoporre a usura i nervi deali abissini, producono il loro effetto. A proposito dell'incursione di ieri, il corrispondente bolscev ico dell'agenzia Tau così telegrafa a Mosca :
« JI p.1n/co h.1 ripreso 13 popolazione, tuttj fuggono come iml)auiti da lla città, le strade pullulano di automobili, muli, uomini che si 'mescolano jn unii confusione indescrivibile» .
M USSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio. (D.a Ef,ora, N. 145, 12 luglio 19H, IV).
18 aprile 1936."' Segreto 4428.
Dele,i;ati Etiopia hanno respinto nostre proposte di discussione diretta e fuo ri di Ginevra. Consiglio della Lesa si riunirà lunedì, noi presenti. Dato atteggiamento molti_ paesi, non s1 prevede ulteriore aggravamento di sanz ioni. Noi tireremo dìritto
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio (Da Ef,(mt, N 14'.5, 12 lu1:lio 19H, IV).
23 11 prile 1936. * S egreto 4580.
Per ragioni ovvie, bisog na riservare alle truppe nazionali la precedenza ,nella occupazione di Addis Abeba.
MUSSOL INI
• Al mattSciallo Pietro Ba.doglio. (Da Eprxa, N. 145, 12 luglio 1953, IV).
23 aprile 1936. • Segre/o 4608 .
Caro G raziani, compia uno sforzo per portare in linea tutti i re parti, maga ri a tu rno, onde evitare che i volontari tornino in patria colla grande amarezza di non aver combattuto
MUSSOLI NI
• Al generale Rodol~o Graziani . (Da. Epoc11, N. 145, 12 luglio 1953, IV).
[24 apde 1936.] *
I sentimenti espressi da Vostra Altezza Reale nell' assumere il comando d e lla seconda Brigata g ranatieri mi sono giunti particolarmente graditi. Ho la certezza che, sotto la augusta guida della Vostra A ltezza Reale, i granatieri in congedo sapranno conservarsi degni delle gloriose tradizioni del Corpo.
M USSOLINI
• A sua Altczla Reale il principe di Piemonte. (Da Il Popolo d'lut!iit, N. 11 6, 25 aprile 1936, XXIII).
26 aprile 1936. • [ S,g reto ] 7426 scia~~<Jt:::~ Harrar, Vostra Eccellenza vi troverà il bastone d i mare-
MUSSOL IN I
• Al generale Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. 2, 11 gennaio 1948, IV).
2 7 aprile 1936, * [Segreto ] 7440.
V isto ch e g li abissini continuano ad im piegare le pallo ttole dum -d11m, autorizzo Vostra Eccellenza, se lo ritiene necessario, all'impie8o dei gas a titolo di rappresaglia, esclusa l'iprite.
MUSSOLINI
• Al generale Rodolfo Graziani. (Da Oggi , N. 2, 11 gennaio 1948, IV).
Esprimo a Vostra Eccellenza le profonde condoglianze del Governo italiano e mie personali per la scomparsa di Sua Maestà re Fuad I: 11 popolo italiano, che partecipa unanime al lutto dell'Egitto per la per· dita di un _sovrano che ha segnato tracce profonde nella storia del suo paese, guidandolo con mano sicura attraverso vicende memorabili , non potrà mai dimenticare l'amicizia che egli ha sempre dimostrato all 'Italia, dove la sua nobile figura era circondata da rispettosa simpatia e quanto egli h a fatto per Io sviluppo dei rapporti fra i due paesi. MUSSOLINI
• Al Presidente del Consiglio egiziano, All Z..faher Pascià. (Da_ Il Pt>polo d' l1.1/i11, N. 122, l maggio 1936, XXIII).
3 llldtf!.iO 19] 6.,;: Seg ret o .5 007.
O ccupata Addis Abeba, Vostra Eccellenza darà ordini perché:
1. - Siano fucilati sonunariamente tutti coloro che in città o dintorni siano sorpresi con le armi alla mano.
2. - Siano fucilati sommariamente tutti i cosiddetti giova ni etiopici, barbari crudeli e pretenziosi, autori morali dei saccheggi.
3. - Siano fucilati Guanti abbiano partecipato a violenze, saccheggi, incendi.
4. - Siano somm:Ùiamente fucilati quanti, trascorse ventiquattro ore, non abbiano consegnato armi da fuoco e munizioni Attendo una parola che confermi che questi ordini sa ranno, come sempre, eseguiti.
MUSSOLINI
"' Al nHtresciallo Pktro Dadoglio. (Da Epocd, N. 14!\, 12 lu~lio 19 H , IV)
.5019.
Governo francese rinnova suoi insistenti appelli dì soccorso data si- · tuazione europei Addis Abeba e silenz io quella legazione. Nell'attesa arrivo nostre truppe, faccia volare nostri aerei su Addis Abeba, per incuorare europei raccolti neIJe legazioni e intimidire sbandati e saccheggiatori a~issini, con ordine di mitragliare questi ultimi, ove sia possibile ident1ficadi e raggiungerli. Veda anche se possibile di prendere contatto con Bodard,
MUSSOLINI
• AI maresciallo Pietrn Badoglio (Da Ep,m t, N 145, 12 luglio 19 53, IV)
) maggio 1936 . *
Milioni e milioni di itali anì, raccolti nelle piazze di tutta Italia, acclamano con esultanza ardentissima l'entrata de lle nostre truppe ad Addis Abeba e plaudono a Vostra Eccellenza che le ha guidate alla g rande meta.
· MUSSOLIN I
* Al ma.rest::ia llo Pietro Badoglio. (Da Il Popolo d' Italia, N. 127, 6 maggio 1936, XXIII).
5 maggio 1936. * Seirelo 5077.
Il monumento a Menel ik deve saltare.
MU S SOLI NI
* A l m:uesciallo Pietro Badoglio (Da Epçra, N. 145, 12 luglio 195~, IV).
5 mt1ggio 1936. * Segreto 5076
Uno stra niero m i segnala di avere veduto il giorno 15 aprile, a Ma.ssaua, un sottufficiale della regia 1farina giocare amichevolmente a carte con un indig eno Deploro nella maniera. più grave queste dimestichezze e ordino che siano vietate. Umanità sì, p rom iscuità no.
Mussolini
* Al genera lt' Alfn:<lo Guzwni, vic(:governatore dell'Eritr~a (Da Eportt, N. 145, 12 luB! io t9n, IV)
6 maggio 1936. * Segreto .5141.
Occupata Addis Abeba occorre:
1. - Emanare il proclama alle popolazioni di cu i testo le è g ià stato teleg ra fato. .
2. - Cera.re d i provocare subito una riunione di ciuci capi relig iosi che le sarà .possibile d i radunare sul posto e fare ad essi emettere.soltanto il « voto unanime delle popolazioni di tutta l'Etiopia di sottoporsi alla sovranità di Sua Maestà il re d'Italia».
Converrà" pu re, ai fin i internazionali, documentare al p iù p resto,· nel modo che le sa rà possib ile, che nessun potere organizzato era stato lasciato su l posto dal Negus fuggiasco e dal suo Governo, e che la capitale era stata trova ta da Vostra Eccellenza in i.stato d i completa anarchia.
MUSSOLINJ
• Al marescia llo Pietro Badoglio, (Da Epor~. N. 145, 12 lug lio 19B, IV).
21.. XX.VII .
6 maggio 1936. * [Segreio] )117.
Pregate ~adoglio di consentire che ì1 figlio di Baistrocchi riceva Ja medag lia d'argento.
MUSSOLlNI
* Al sottos.c:greta.rio Alessandro Lessona (Da Oggi, N. 2, 11 gennaio 1948, IV).
7 maggio 1936. • Segreto 5175.
Sabato prossimo 9, seduta straordinaria del Gran Consiglio, verrà approvata la legge rer il passaggio delJ 'Etiopia sotto la piena sovranità dell'Italia. Sarà costituita in vkereame e Vostra Ecce llenza sa.rà il primo v iceré dell'Etiopia ita liana.
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Da<loglio. (Da Epo,a, N. 14,, 12 lug lio 1953, IV}.
9 maggio 1936. * [Seveto_] .5289.
AI 2211 M. Ringrazio Vost ra Eccellenza per aver accettato nomina di governatore .generale d ell'Etiopia. Ciò facilita avviamento e svilu ppo nostro lavoro. Quanto a licenza e venuta Roma, Je sarò preciso dopo arrivo Lcssona. ·
MUSSOLINI
• Al maresciallo Pietro Badoglio. (Da Oggi, N. 2, 11 genriaio 1948, IV),
MESSAGGI [20 ? settembre 1935 .] estremamente gradita questa occasione per riconfermare ancora una volta i sentimenti di profonda e sincera amicizia che iJ popolo italiano nutre per la nobile nazione polacca. I due paesi sono unit i da vincoli ormai secolari, dalla comunanza della fede reli$ iosa, d alle influenze della cultura e dell'arte italiana nella P:olonia, vincoli che n ulla per riconquistarla e ricostruire l'unità nazionale. Questa comunanza di ideali e di destini fa sl che l'amicizia italo-polacca sia oggi un elemento fondamentale della stabilità e della pace europea.
Il popolo italiano, teso in ciuest'ora storica verso l'adempimento dei propri destini , sente profondamente e accoglie con grato animo 1a simpatia con la quale 1a sua azione è seguita dal popolo polacco. A sua volta l'Italia segue con ammirata simpatia lo sforzo tenace, iniziato sotto la guida del glorioso maresciallo Pilsudski, col quale la Polonia ha dato assetto ai suoi problemi interni e si è conquistata, nei consessi internazionali, un posto eminente, che competerà con le gJorìose tradizioni del suo passato e con le legittime speranze del suo avvenire. [
MUSSOLINI] ,
• Al popolo polacco. (Da Il Po/10/Q d'[tali11, N. 227, 22 sdtembre 193.5, XXU).
Da palazzo V enezia, 27 onobre [1 93.5!], an no Xlii dell'era JasciJta *
Camicie nere di tutta ltalia !
Il tredicesimo anniversario della marcia su Roma troVa il popolo ita-, liana raccolto attorno al regime in masse compatte, spiritualmente mobilitate dal 2 ottobre. con una adunata unica nella stona, pronto ad ogni evento.
.Tredici anni di regime non sono passati invano. Il mondo degli egoismi plutocratici e conservatori .è Costretto a prenderne atto.
• Nel tredicesimo anniversario della marcia su ROma. (~ Il Popol o d'Italù,, N. 260, 27 ottobre t9n, XXII).
Coloro che si accingono a consumare ai nostri danni la più esosa delle ingiustizie, si acco rgeranno ch e i l popolo ital iano è capace di eroi· smi pari a quelli dei suoi soldati che hanno rivendicato la g lo ria di Adua e portato la civi ltà in un lembo d i ter ra africana.
Un anno carico di vicende finisce: comincia l'an no quattordicesimo del .regime. Noi lo salutiamo, con stile guerriero, a bandiere spiegate, con tutto l'impeto deIJa nostra f ede, con tutta la nostra volontà oramai temprata da innumerevoli durissime p rove.
Camicie nere di tutta Italia !
Q uesta è l'epoca nella gua le bisog na senti re l'orgoglio di vivere e di combattere. Questa è l'epoca in cui un popolo misura al metro d~lle forze ost ili la sua capacità di resistenza e di vittoria.
Davanti alla minaccia di un assedio economico, che la storia bollerà come un crimine assurdo, d est inato a d a umentare il disordine e la mi- e nemici, r icorderanno lungamente, t rasmettendo il ricordo e l'i nseg namento da i padri ai figli ,. ai ni pot i !.
Legionari della rivoluzione!
Voi dovrete essere i n prima linea nd dove re· e nel sac rificio : queslo è: il solo privilegio del q uale potete esse re fi eri in o~ni momento .
Sono certo che a qualunque appello voi immediatamente risponderete, le vando al cielo il grido delle vecchie squadre, al quale si uniranno quarantaquatt ro milioni di italiani.
Ordini Del Giorno
[17 aprii, 1935.] •
Elogio iJ tenente generale del Genio aeronautico Fcrrari ed i suoi collabora.tor i per b perfetta organizzazione <lc$1i impianti del Centro sperimentale di Guidoni:1, oggi da mc inaug ur::itr.
MUSSOLINI
" Allrt. rtg k1 Ae ron:i uti, :i. (D:i Il P<Jpolo d' l r(t/ia, N . 102. :?8 aprile 1935, XXJI)
[31 otlobre 1935 }] lo elogio per l'alto senso di comprensione del proprio dove re e pe r lo sp ir ito <l i abnegazion e dimostrato.
Il colonnello pilota M:uio Infante, appena convalescente da un g rave incidente di volo, che ebbe a rendere necessaria l'amputazione d i un arto inferiore, ha spontaneamente rinunciato al lungo per iodo d i riposo spettantegli, e, senza neppure attendere l'applicazione dell' arto art ificiale , ha voluto riprendere il suo posto a capo di una importante d ivisione centra le.
MU SSOLJN I
• Alla regi.i Ae l'Onautica. (Da li A ,J,olo à' Italùr, N 26\ I novembre 193\ XXfl).
Documentario
Il Nuovo Direttorio Nazionale Del Partito
IL FEDERALE DI MILANO FRA I COMPONENTI•
ROMA, 22 11011,.
Il Foglio d'Ordini del Partito Nazionale Fascista reca:
« JI Duce, su proposta "del :segretario del P. N. F., ha 6rm3to i ·d«nti di nomina dt"i componenti il nuovo Direttorio na.:zionale li Direttorio n:azionale è è cosl forma to
« Vicesegwtari, Serena avvocato AJckhi, iscritto nel P. N. F. il 1• febbr:1.io 1921; Morigi agronomo Renzo, iscritto nel P. N. F. il 2 marzo 1921,
« Segretario amministrntivo, Marinelli Giovanni, iscrìtto nel P. N. F. il 23 ma rzo 1919 (piazza San &pokro).
« Componenti, Malusardi Edoardo, iscritto nel P. N. F. il 23 marzo 1919 ( piana San Sepolcro); Perusino Car lo, nato a Parenzo 1'8 aprile 1903, iscritto nel P. N. F. il l" settembre 1919, laure-ato in scienze «onomichc e conunerciali, scgre-t:irio della federazione dei Fasci di Combattimento di Tri este; Parenti Rino, nalo a Milano il 13 luglio 1895, medag lia di bronzo al valor m ilit:ire, iscritto nel P. N. F. il 1° novembre 1919, segretario della Federazione dei Fasci di Coinbattimcnto di Milano; Gazzotei Pi ero, na to a Borg;onovo V a lditone il 23 marzo 1895, iscritto nel P. N. F. il l a marzo 1921, segretario de lla Federaz ion e dei F:i.sci di Combattimento di Torino; Z angara Vincenzo, n ato a Catania il 26 agosto 1902, iscritto riel P. N . F. il 1• gennaio 1922, laureato in legge e in SC:ienze sod :i.li econoiniche e politiche, segretario deJla· Federazione dei F:isci di Combattimento di Catani:i; Gardini Dino, nato a Comacchio il 5 mar;zo 1907, iscr itto nel P. N . F. il 15 febbraio 1925, laureato in g iurisp rudenza e in scienze politiche e JipJOfllatiche.
« Il Sl·gn.·tario del P. N. F. prcseoted il Direttorio n:12ionale, al Duce, nel palazzo Vene.zia, alle ore 13 del 24 dicembre XIH.
« Il fa.~d sta Dino Gardioi preste r:i servi zio presr.o là Segrett-ria politica.
« I fascis ti Perusino, Parenti, Cazzotti e Zangara conservano la carica. di se,1tretarì ~ell e rispettive Federazi oni dei Fa~ci di Comba ttimento».