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INTERVISTA A UN GIORNALISTA AMERICANO*
Alle don1ande riuoltegli dal signor Simm.t, il Duce ha dichiarato :
- L'Europa e il mondo dovranno, quanto prima, trovare mezzi efficaci per porre un freno alla corsa agli armamenti, oppure essere preparati a far fronte ad una crisi di gravità forse senza precedenti. Tale cdsi potrebbe sviluppacsi in una delle due seguenti direzioni: potrebbe assurri.ere un carattere politico e portare alla guerra, oppure potrebbe assumere un carattc:re economico.
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Prima o dopo, l'attività del riarmo dovrà rallentare; altrimenti la disoccupazione ed i mali affini potranno trascinare il mondo verso difficoltà simili o ancora più grandi dì quelle da cui si cominciava a vede re una prossima p ossibilità di uscita.
L'unica alternativa è quella di porre fine a questa competizione prima che sia troppo tardi.
Io credo che, qualo ra il Presidente Roosevelt volesse prendere l'iniZiativa di convocare una conferenza per la limitazione degli armamenti nel prossimo avvenire , questo gesto avrebbe sicuramente un grande successo.
L'Italia desidera la pace. Ne ha bisogno e per molto t empo, allo scopo ·di sviluppare le risorse di cui ora dispone, Non paclo di disarmo, ma di una limitazione degli armamenti. Il disarmo, in questo momento, è impossibile. Non parlo nemmeno di una riduzione degli ·armamenti attuali. Lo sviluppo della situa:z.ione è già giunto a un punto in cui anche ciò è .fuori questione. Ma una lim.itazlone nell'avvenire è una c osa che ha qualche possibilità di riuscita. E quando dico avvenire, non intendo un periodo vago e distante, ma un avvenire prossimo.
Circa le àmbizioni dell'Italia in Spagna, nellt Baleari o nel M editerraneo oaidtnlalt, queste - ba dello il Duce - sono semplicemente storie non vere. L'Italia non ha Simili ambizioni. Ed ha aggiunto:
- Tu.ttavia l'Italia è decisamente opposta a che il bo lscevismo prenda piede in Spagna o n el Meditèrraneo, poiché il bolscevismo è sempre la più grande minaccia dell'Europa, Per questa ragione l'Italia crede fermamente che sarebbe non solo nel suo interesse, ma in quello della Francia, della Gran Bretagna, dell'Europa, degli Stati Uniti e del mondo che vinca il generale Franco.
• Ri1$sunto dell'intervista concessa a Roma, all'inviato spedale del Sindacato giornalistico americano SMipps H owmd, William Philip Simms, il 24 ( ?) maggio 1937. (Da li Popolo d'Italia, N. 147, 28 maggio 1937, XXIV).
Mussolini non ritiene che sia euenz.iale per la pace d'Europa che tulle le nazioni aderimmo a un unico grande patto, Eg/; crede che cùrque nazioni potrebbero raggùmgen lo scopo, e dol l'Italia, la Francia, la Gran Bretagna, la G ermania e la Polonia CIFRE
Il settimanale parigino Temps Modernes, organo del non meglio specificato « movimento radicale francese>> e recentemente sequestrato dalle autorità di Polizia, in omaggio - evidentemente - al principio immortale della libertà di stampa, . ha pubblicato, nel suo numero del 19 maggio, in prima pagina, seconda colonna, il seguent'e specchietto riferentesi all'andamento demografico francese nel 1936 :
«Matrimoni.
« Divorzi.
«Nati vivi
«Nati morti
« Morti ,e,ntro il primo anno .
« Morti da un anno in su .
« Totale dei morti .
« Morti in più dei nati .
Il giornale fa . seguire queste impressiona_nti cifre dalle seguenti parole:
« Non commenteremo queste cifre: sono abbastam:e eloquenti».
Sono infatti eloquenti, perché dimostrano che la popolazione totale della Francia _ha cominciato a diminuire, dopo essere stau per qualche tempo stazionaria, gtazie all'apporto demografico degli spagnoli, dei polacchi e soprattutto degli italiani. Si può prevedere, data l'enorme quantità di francesi di oltre sessant'anni di età, che tale diminuzione continuerà con titmo progressivamente accelerato, poiché nessuna forza materiale o morale fronteggia decisamente . questo declino. Il g iornale T emps Modernes ha come sOttotitolo « Une équipe, une docirine, un programme, une action a11 servite de la France>>;, ma sono vane parole, se manca l'essenziale « sérvizio » di dare dei francesi alla Francia.
Da ll Popolo d'It.,li", N. 146, '27 magsio 1937, XXIV (ww)