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APPENDICE

Lettere

Roma, add) IJ ,giugno 1n6, XIV.*

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Informo l'Ecce llenza Vostra.che, con decreti ddl'n corrente mese, Sua Maestà il re d'Italia, imperatore d'Etiopia, ha nominato, su mia proposta, ministri, segretari di Stato: per gli Affati Esteri, il nobile dottor Galeazzo Ciano, conte di Coctellazzo, il quale, con la stessa data, ha c.essato dalla carica di ministro, segretario cli Stato per la Stampa e la propaganda; per le Colonie, l'o no revole, dottor Alessandro Lessona, deputato al Parlamento, già sottosegretario di Stato del medesimo dicastero ; per le Corporazioni, l'onorevole, dottor Ferruccio Lantini, deputato · al Parlamento, già sottosegretario di Stato per lo stesso ministero: per la Stampa e la propaganda, l'onorevole, avvocato Dino Alfieri, deputato al Parlamento, già sottosegretario di Stato per lo stesso dicastero.

Inoltre, con decreti dell'r1 andante, Sua Maestà jl re d'Italia, imperatore d'Etiopia, ha accettato, su mia proposta, le dimissioni rassegnate dall'onorevole fulvio Suvich, deputato al Parlament o, dalla carica di sottosegretario di Stato per gli Affari Esteti, e nominato a de~ta carica il dottor Giuseppe Bastianini. MUSS0UNI

• Al Presidente del Senato. (Dagli Atti parldmenJari della Camera dei JeNaloti. Diu111shmi Legislalnrd dt. Seuione di. Volum~ III, pag. 2314).

[10 .rtllembre 1.9; 6.]

Le giovani camicie nere che hanno s6laro oggi sulla via dell'Impero sono state semplicemente magnifiche.

Esse hanno me ritato il plauso entusiastico del popolo. Sono legioni già pronte e con la volont¼ tesa per servire la patria e la rivoluzione.

Vi elogio per l'opera. che avete svolta con intelligenza. e passione e con voi clo9J:: i vostri colla.bora.tori del centro e della provincia.

D~;h:~i~o· 6~~.;1 ctJ~~~-dite agli avanguardisti dell'ottavo ùmpo

« A noi I » ~SSOLINI

* Al deputato Renato Ricci (Da IJ Popolo d'Italia, N. 2)2, 12 settembre 19,6, Xlii).

R ol)Ja, Il ottobre 193 6, XIV. *

Informo l'Ecce llenza Vostra che, co n decreto del 7 ottobre 193 6, XIV, Sua Maestà il re im~ratore ha accettato, su mia prO,POSta, le dimissioni rassegnate dall onorev ole, $eneralc Federico ·Ba1strocchi, deputato al Parlamento, da.Ila carica d1 sottosegretario di Stato p er Ja Guerra. ·

Con deC!eto della stessa data, Sua Maestà il re imperatore ha nominato, su mia proposta, sottosegretario dì Stato per la G\Je t ra, il generale Alberto Padani.

• Al Presidenti!' d el ~nato. (Dagli A tti par/,rmémari delJiJ C,unrr,, dei ~nullori. Dl!ruuioRi. LegùlatNra rii Seuiol'le dt. V olume 111, pag. 2314).

R.0111a, 13 no11en1bre 11J6, XV. *

Informo l'&ccllenza Vostra che, con decreto del I s co rrente, Sua Maestà il re imperatore h a accettat o, su mia proposta, le dimissioni rassegnate dall'onorevole, conte, avvo cato, professor Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, ministro di Stato, senatore del Regno, dalla carica di ministro, segretario di Stato per l'Educazione nazionale, Con decreto di pari data, la Maestà Sua ha nomirui.to, su mia proposta, ministro, segret~rio cli Stato per l'Educazione na2ionale l'onorevole, professor, dottor Giuseppe Bottai, deputato al Parlamento. Sono state altrcsl accettat_e, su mia proposta, le dimissioni rasse- e giu stizia,

• Al Presidente del Senato. (Dagli Ani parla;,w ,rari della Camera dei 1enatori. DilfHIJioni, LegiJlallmt (it, Srnionr dt. V olume III, pag. 23 14).

R otna, z8 dicembre XV [1.9) 6] . • d opo ventidue anni, voi l asciate Il Popolo d'Italia. Non è senza

Caro Giuliani, un giornale, al quale avete p rodigato, durante sl lungo periodo di temr.o, la parte migliore di voi stesso. Tempo ricco di eventi fo r midabili, che si riassumono in tre sintesi: l'inter vento e la guerra mondiale, la rivoluzione fascista, la vittoria africana e la fondazione dell'imp::~l.tre un ventennio voi avete lavorato, dal 1914 al 192.2, al mi~

• Al g iornalista Sandro Giuliani, caporedattore uscffite del Popolo d'Itai,'i:J. (Da Il Popolo d'Italia., N. 3:SO, 19 dicembre 1936, XXIII), fianco; poi vicino ad Arnaldo . Infine avete, in questi ultimi anni, retto da solo il giornale, con una preziosa, pro ba, devota attivit à, riconosciuta e apprezzata n on soltanto da me, ma dai lettori e dalle camicie n ere d'ltalia.

Dopo ventidue anni - una vita I - vi riconosco il diritto di ritirarvi sotto la tenda per fare posto, come avete voi stesso riconosciuto logko e inevitabile, a nuove e più fresch e energie. Voi lo fate con quel senso di dignità e di comprensione che è uno dei lati p iù sim\r~ti~a~1~a

Caro De Capitani,

Lo, sforzo che le Casse di Risparmio italiane, da te saggiamente

• Al minislro d i Stato Giuseppe De Capitani D 'Arz.igo, presid,:ntc didl'Associa.zionc naziona le tra le Casse di Risparmio italiane, in risposta alla seguente :

« H o l'onore d i comunicare che le Casse di Ri5parmio italiane, accog liendo fervosam ente l' invito rivolto e segut ndo l'esempio perennemente dato dall'Eccellenza Vostra di andare verso il popolo, hanno deliberato di concedere mutui per la costrw:ione di nuove case coloniche e pl·r il pagamento di lavori di riparazione a quelle gii esistenti, a condizioni di favore e nella misura seg uente :

« 1. • Cassa d i Risparmio delle Provincie Lombarde, lire venti milioni per ciascuno degli anni 1937, 1938, 1939, 19 40 e 1941. T otale, li re cento mil ioni.

« 2. • F,e,deru iooe delle Casse di Risparmio desii Abruzzi, lire trecrntomila.

« 3 • Federa:zione delle Casse di Risp1rmio dell' Emilia, lire trentotto milioni e trecefltocinquantamila.

« 4. - Federazione ddle Casse di Risparmio del Lazio, lire seue milioni e settantaci nquemila.

« 5. - FcderaziOOe delle Casse di Risparmio della Liguria, lire quattro milioni.

« 6. - feder3.Uone delle Casse di Risparmio del Piemonte, li re dod ici milioni per ciascuno degli anni 1937, 1938, 1939, 1940 e 1941. Totale, lire sessanta milioni.

« 7.• Federazione delle Casse di Rispatmio della .Toscana, lire quindici milioni.

« 8 . - Fede razione delle Ca5se di Risparmio dell'Umbria, lire sei milioni e settecentocinquantwnila.

« 9. - Federazione delle Casse di Risparmio del le Venezie, lire dodici miliooi per ciascuno degli anni 1937, 1938, 1939, 1!)40 e 1941. T otale, li re sessanta milioni.

« 10.. federazione delle Casse di Ri sparmio della provincia d i Ascoli Pi- . oeno, lire cinque miliooi.

« 11: . Federazione delle Casse di Risparmio della p rovincia d i Pesaro, lire un milione all'attenzione della nazione. Fu nel mio discorso alla seconda assemblea quinquenna le del regime che io posi il problema, Da allora q ua1che cosa si è fatto per iniziativa d ei singoli, specialmente da qu ando prezzi più equi compensano finalmente, dopo sei anni, le dure fatiche de~li a~ricojtori, tna da o ra in poi molto di _più si potrà fare, con l'aJUto imponente delle Casse dì Risparmio e di altri I stituti che sono pronti a fornire il loro contributo . ·

Non bisogna dimenticare che il problema ha proporzioni eccezionali: le sole case dichiarate inabitabili sono circa centoquarantamila, meta e di marciare con volontà decisa sino al giorno in cui la meta non sia raggiunta.

Nella tua lettera è ricordata l'impor tanza d el problema, non solo ai fini agricoli, ma anche ai fini della conservazione e pro pagaz.ione della razza.

« 12. · Cassa di Risparmio Viuo, io Emanuele di Pa lermo· (da erogarsi in cinque anni), lire dicci mi lioni ·

« 13 · Cassa di Risparmio d ella provincia di Macerata, lire due milioni.

« 14. • Cassa di _Risparmio di Cal~bria, lire un milione e meno.

« Totale, lire trecentodieci milioni e novecentosettantacinquemi la o: Le Ca.sse di Risparmio italiane, le quali hanno 1a&&iunto !"attua le grado Ji potenza che le indica a tutti come organismi saldissimi al d i s.opra di ogni discussione, non so lo in causa di sagg i ordinamenti e di prudente e cauta amministrazione, ma soprattutto per le virtù dd nostro popolo - lavonrore instancabile, loro cl iente afi"C"Ziònato e fedele - sono state felici ssime d i contribuire fo larga misura alla riuscila di una grand è iniziativa concepita dal capo del Governo, e che estrinseca la maggiore delle finalità etico--sociali di quegli Istituti. o: A voi esse esprimono, per mio tramite, la più profonda grat it udine, perchè sono consapevoli di conquistare alto titolo d'onor e, coos,en.ndo a r ealizzare i mezzi per il compimento di un'opera, la quale, essendo di carattere a ltamente uman o, non potrà a meno di esercitare sulle masse .ru rali una benefica in fluenza e servirà ad avvincerle ancor più - se è possibile - al regime, jl quale persegue, senza soste, l'a ttuazione del programma di una perfetta sanità fisica e moraJe della razza.

« Mancano i dati per la FeJerazione delle Casse di Risparmio della provincia di Ancona, solo perchè quelle amministrazioni devono ancora decidere !"importo del loro concorso. fa se h:nmo, però, dato affidamento che le decisioni saranno prese e comunicate al più presto.

« Risulta, pertanto, in modo ·chiarissimo, che tutte le Casse di Risparmio italiane, dalle maggiori alle p iù modeste, hanno esattamente compreso l' impor· tanza somma della soluzione integrale di un problema che sta alla b.ase d ella civiltà wnana e che consiste nel fornire, senza alcuna eccezione, a tutti g li asricoltori (loro fedel i depositanti), cioè ai· produttori della parte più importante della .ricchezza nazionale, u na abitazione sana e a buon mercato.

<1 Con profondo ossequio.

« Il p residente , devotissimo ed obbligatissimo, compito di t utelatrid delle piccole e medie fortune econ omiche, quando r ispondono - come sempre tempes tivamente e generosamenteali in questa particolare emergenza si rendono benemerite del p aese. Sono sicu ro che le condizioni dei mutui saran no di vero favore.

(I GiUSBPPJ! DB CAPITANI D0 Allz..AGO ».

(Da Il Popolo d'ltdiia, N. 44, H febbraio 19}7,' XXIV).

D<:sidero inviare a te, ai tuoi collaborato ri, a t utti i dirigenti delle Casse di Risparmio italiane l'espres·sione della mia s impatia.

MUSSOLINI

Roma, add} 13 ftbbraio 1,Jl, XV. *

BcccJlenza, informo che Sua M aestà il re impe ratore, con decre ti del , e 6 gennaio u. s., h a no minato, su mia proposta, ministri di Stato, il professor Alberto De Stefani ed il principe d on Giovanni Totlonia, senato re del Regno.

MUSSOLINI

"' .Al P residente del & nato. (Dagli Affi pa,lam t nJtJ,i della Cam;,ra J,.; Je · 11alori. Disrnuioni. l egisl1t1tm:1 cii. Se.rsùme cii. Volu m e III , p:ig. 262 1)

Roma, addJ 20 aprile 19)1, XV. "' dell~nfd::':iJ~~fi~l:nd stero dell'Africa Italiana, con decret o del I j co rrente mese, Sua Mae-stà il re d'Italia, imperatore d'Etiopia, ha attribuito , su mia proposta, all'onorevole, p rofessor, dotto r Alessandro Lessona, deputato al Parlamento, g ià ministro, segre tario di Stato per le Co lonie, la qualifica di ministro~ segretario di Stato per l'Africa Italia na.

Mussolini

• Al Presidente del Senato (Dagli Ani pa,/amewtari d ella Camera dei una/ori. D i~amioni. U'ghlafu ra rir. Stmione cii. Volnmt Ili, pag. 278 1) ..

Roma, addì ;o aprile 1,;7, XV. *

Con regio decreto le~ge 11 ·gen naio 1937, XV, numero 4, sono s tat i conferiti al segretano del. Part ito Nazionale Fascist a a nche il titolo e le fu nzioni d i min istro, segretari o d i Stato.

• Al Presidmte del Senato. (Dagli A ui parlamenlAri d ,11" Ulmmt d ti Jt· nlllori. Di.sttmioni. ù 8i.slah1ra rii Seuùme àJ, Vol•mt III, pag. 278 1).

In relazione a tale di sl?osizione, l'onorevole Achille Starace, deputato al Parlamento , n omLnato segretario del Pattito Nazionale Faj~if~n;i~~i

R()ll/4, addJ 14 maggio 1937 , XV. *

Informo l'Eccellenza Vost i:a che, con - provvedimento in corso, Sua Maestà il re d'Italia, i mperatore d'Etiopia, ha attcibuit o , su mia

0ft~:~ap:!r1?A;r~i1~~rfr;1:s}~:es~!~~:p~:riJ:St~a1~n:~~~~sccf:~~ segretario di Stato per la Bonifica integ rale.

• Al Presidente d el Sen:tto. (Dagli Ani /n1rlamMt,:1,i dilla Camera d ei Jt• n a1o ri Dimmioni. ù gi s/a111ra tit. Seuione rii. V olume Ili, pag. 2918).

R oma, addJ 8 giugno IJJ7,'i:' X

Informo l'Eccellenza Vostra che, in dipendenza del cambiamento

• Al Presidente de l Senato. (Dagli ,ilti parlamentari d ella Gtmtra d ei unatori. · DiJcu11i o11i. Legi1/atTJ ra XXIX. 14 S r11ione. V olumt IV: dal 9 diumbu 1937 al 30 maggio 1938 - Roma, Tipogr:lfia del Senato, 1938, pag. 324)).

RQma, addJ 20 fuglio Ij)J, XV. *

Informo l'Eccellenza Vostra che, con decreto del q corrente mese, Sua Maestà il re imperatore ha accettato, su mia proposta, le dimissioni rassegnate dall'onorevole, avvocato Giuseppe Bianchini, deputato al Parlamento, dalla carica di sottosegretario di Stato per le Finanze. MUSSOLINI

• Al Presidente del Senato. (Dagli A.lri parlamtntari della Ct1mt ra d ti U · 111110,i, Dim111i oni. Lrgù/a1111a rii. St 11iont rif. V ol11mt IV, pag. 3246).

[Il lllt1l!,giO I,9) 6 .] * Segrelo JJ}/·

Per pararé sin dall'inizio ì terribjlj e non lontani effetti del metic-

• Al vic~rè d'Etiopia Pit'tro BaJoglio e al maresciallo Rodolfo Graziani. (Da Epo!'a, N 145, 12 luglio 1953, IV)

[11 ,vagg/o r.916. ] Segreto f }14·

T itolo Neg,111 Ntghtsli del capo del cess~to impeto etiopico non è evidentemente tale da poter essere attribuito· a Sua Maestà il re neppure nelle lingue indigene Vostra Eccellenza disporrà che neg li atti ufficiali tito lo imperatore ass unto da Sua Maestà sia tradotto in etiopico Qtsar za ltio,pia, riprendendo cioè tito lo Qtsar, dato in etiopico agli imperaton di Roma. Analogamente in arabo titolo imperiale va t radotto Qain al Habasciak

MUSSOLINI

• A l vicera d'Etiopia Pirtro Bado.glia e ai mare~ialli Italo Balbo e Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. 2, li gennaio 1948, JV).

{12? maggio 1.9;6.] *

Ho controfirmato· decreto che vi promuove tenenti. · Lo avrte meritato e vi abbraccìo. Vostro papà.

MUSSOLINI

• A Bruno e Vittorio Mussolini sul Con/e Verde (Da Ogg;, N. 2, 11 gmnaio 1948, IV).

[16? mag,io r.9;1.)

11 saluto che Vostra Eccellenza ha vohito inviarmi nell'assumere la direzione del nuovo Governo da lei formato e le espressioni che ella'ha tenuto a farmi pervenire in tale occasione mi sono giunti molto graditi.

Nel ringraziarne l'Eccellenza Vostra desidero confermarle i miei allo spirito dei protocolli di Roma, riaffermata da Vostra Eccellenza rimane uno dei caposaldi della politica . del Governo fascista.

MUSSOLINI

• Al cancelliere della Repubblica austriaca. (Da Il Popod~ d'/Jtdù,, N. l}S, 17 maggio 19'36, XXIII).

[.u f!laf.!J,ÌO 1,9j6',] *

Segrt lo 181 0

Non si può tardare oltre a marciare in direzione di Gore, dove, secondo una lettera pubblicata dall' ex-ministro etiopico sul Tùvu , esisterebbe un Governo provvisorio abissino. Si tratta di una vescica, ma è bene bucarla.

MUSSOLINI

• Al mar~§da llo Rodolfo Gra.ziani. (Da Oggi, N. 2, 11 gennaio 1948, IV),

{2 6 mag,g,io I.9J 6'.) *

Ho ·controfirmato stamane il decreto reale che ti promuove a t enente dell'arma aeronautica per inerito di. guerra. Promozione meritata. Ti abbraccio,

MUSSOLINI

• A Vito Mussolini, direttore dd Popolo d'I1alia. (Da Il Popolo d' Italia, N. 148, 27 maggio 1936, XXIII).

[1 giugno I.9J 6 ) *

:B con profonda emo2ionc che ho appreso la notizia delJa mortc di Forges. Scompare con lui uno dei soldati più fedeli della p atria e della rivoluzione. Vent'anni di battaglie p er l'affermazione e la p o· tenza nazionale Io videro nelle prime linee, co n la forza della sua fede, d el suo ingegno, del suo carattere. Le camicie nere lo onoreran no e Jo ricorderanno.

• Alla vedova di Roberto Forges Dav1n:r.ati. (Da. lJ Popolo d'Italia, N. 1)4, 2 giugno 1936, XXIH).

MUSSOL INI

Tutti i ribelli fatti prigionieri debbono essere passati per Ie armi.

MUSSOLINI

• Al maresciallo Rodo lfo Graziani. (Dl Oggi, N. 2, l l genna io 1936, IV).

[J giugno I .9)6']

Leggo di co stituzio ne I stit uto cultu ra fa scista co n bollettino ita· liano•amarico. Andiamo adag io con queste iniziative .

MUSSOLIN I

• Al mamci:J.llo Rodolfp G raziani. (Da Oggi, N. 2, 11 gennaio 1948, IV)

Per finirla coi ribelli come nel caso Ancober, ~mpieghi i gas.

MUSSOLIN I

• Al mam ci:tllo Rodolfo Graziani (D:t Oggi, N 2, 11 gennaio 1948, IV)

[9 ghigno I.9) 6'.J * e n~:C~~1:/~~t;:

Pfe°~~r!~11Àf!:~~cd:\t.iffri~=s~::e~:ri~n:1:e;~~~ ra'Ìf;r~:n!at~~no sccnza di tutti il mio più vivo compiacimen_to.

• Al m:u t'Sciallo Italo Balbo, in risposta al seguente : « Ho passato in ri • vista stJmane a Bengasi tre grand i unità metropolitane e indigen<', reparti della 1egia Mar ina e dell:t regia Aeronaut ica . Il $uperbo speltacolo d i milita re fierezza che hanno offerto è del tutto degno della grande ora che la patria vi'ile. Q ueste ~aldissime forze, nella quotidiana, severa p reparazione, nella li.dente attesa dell2 suprema prova, hanno ritemprato il loro spirito guerriero «I oggi, come il primo giorno Ji mobilitazione, sono pronte ad ogni appello, protese come

Le truppe dislocate nell'Africa settentrionale· hanno servito e servono con alto spirito del dovere e con fermiss imo animo; esse meri'tano la rico noscenza d ella p atria.

Mussour-11 un'anima sola verso i più ardui cimenti ~ r la maggiore grandezza deU'Jta lia fascista. Il comandante delle Fone dell'Africa Settentrionale, mares(iallo B,ueo ». ( Da li Popolo d'lt<llia, N. 161, 10 giugno 19-36, XXIII).

G iornale del nazismo sottolinea riapertura farmacia Za lu ad Add is A beba. In generale è bene agevolare i germanici. J,.nJSSOLJNI

Al vir:erf d'Etiopia Ro<lolfo Graziani. (Da Oggi, N. 2, 11. gennaio 1948, IV).

Autorizzo ancora una volta Vost ra Eccellenza a iniziare e condurre sistematicamente politica del terro re e dello sterminio contro i ribelli e le pop olazioni complici. Senu la legge del taglione al decuplo non si sana la piaga in tempo utile. Attendo conferma.

MUSSOLINI

' Al viceré d'Etiopia Rodolfo Graziani. (Da Oggi, N. 2, 11 genna io 1948, JV). [IO luglio IjJ

Antonio Locatelli era per me una delle anime più pure e intr epide del fascismo, un soldato, un eroe nel significato più classico e più nostro della parola. Potete immaginare quanto m1 abbia rattristato la sua gloriosa morte al servizio della patria, Egli sarà onorato e vend icato.

MUSSOLIN(

• Alla ma dre della medaglia d'oro Antonio LO<:atelli, caduto il 28 giugno 19}6 a Lekemt i, assieme ad altri aviatori massacrati da orde di predoni abinini. (Da // Pop olo d'I1.1lia, N. 190, 11 luglio 193,6, XXIII).

Ringrazio l'&cellenza Vostra per il suo cortese telegramma. L'accordo che l'Eccellen 7.a Vostra ha firmato con il rappresentante del FUhrer e cancelliere del R eich deve essere salutato con soddisfazione da quanti hanno a cuore la causa della pace. Esso segna un notevole passo innanzi sulla via della ricostruzione europea e dei paesi balcanici. È in questo spirito che, come ella ricorda, la questione fu discussa nel convegno di Rocca delle Caminate e successivamente esaminata sulla b ase degli accordo italo-austro-magiari.

Sono particolarmente lieto di contraccambiare le assicurazioni della perfetta amicizia e della collaborazione dell'Italia con il G overno federale in conformità anche ai protoco1li <li Roma, i 9uali continueranno ad essere la base dei tappa rti tra l'Italia e l'Austna nella nuova definizione dei suoi rapporti con il Reich, avvenimento che G overno e popolo italiano salutano con simpatia.

• Al c:,;ncelliere della Repubblica :iustriaca, in risposta a.I seguc-nte: « Sono lieto dì comunici.ire a Vostra Eccdlenza che ho firmato or o ra con il ministro di Germania, a ciò autorizzato dal Fiihrer e cancelliere dc-I Reich germanico, un 2.-:corc\o che è destinato a rendere nuovamente normali ed amichevoli i rapporti fra l'Austria e la Germania. In quc-sto momento ricordo con gioia ì ripetuti colloqui, straord inariamente preziosi, avuti con Vostra Eccellc-nza ultimamente alla Rocca delle- Dminatc-. Sono convinto che Vostra Eccc-llenza consentirà con me nel compiacimento per l'accordo raggiunto, che ,•uole rappresentare u n nuovo, efficace concributo all'opera generale della pace. Desidc-ro cogliere q u~ta occasione pe-r assicurare nuovamente J'Eccdlenza Vostra della mia s incera amicizia e del mio fei-mo volere di proseguire, an·che ndl'avve nire, in pieno accordo con l'Ecce llenza Vostra, sulla base degli sperimentati protocolli di Roma, la colJabora:zionc- con l'Italia, che procede sotto la guida forte e coron:ita di s uccesso dell' Eccellenza Vostra. ScHuSOHNJGC )). (Da Il Popolo d'Italia, N. 191, 12 luglio 1936, XXIII).

Ricevo telcgni.mma che testimonia della vost ra forza d'animo e della vostra fierezza di italiani fascisti. Il vostro :figliolo, morto per 1a patria e l' impero, vivrà p erennemente nel cuore del popolo. MUSSOLINI ria ~i CJ~:i~o~~~~:~:~t:lil~r;;ad~)P:~;a~~;·aii~:o~bI~~o~:= bito i lavori ed occupate il maggior numero possibile di operai.

[I settembre .1,9J6.)

MUSSOLIN r

* Al podestà di Milano. (D.1. 1/ Pb po fo d'Italia, N. 249, 9 s~tembre 19}6, XXI!Q-

[IJ Jt t/tHJbrt I.9)6.]

Prego Vostra Altezza Reale Imperiale di gradire, nella ricorrenza dell'augusto genetliaco, il fervido voto augurale formu lato da tutte le Forze Armate, t.-RJSS0L1NI

• A Su.a Altezza Reale Iìnperialc Umberto di Savoia. (Da li Po polo d'Jt,1/ià, N . 2 )6, 16 settembre 1936, XXIII).

[ 6 ottobre 1.9J6.]

Il Governo e il popolo italiano si assodano con vivo e sìncern co rdoglio al lutto deUa nazio ne amica per l'improvvisa e dolorosa perdita del Presidente del Consì.glio, generale GòmbOs, di cui ricor<fano con grata simpatia l'attività instancabile e la fervida collaborazione per un sempre maggiore sviluppo delle relazioni italo-ungheresi. Personalmente desidero in q uesto momento rievocare gli am1chevo1i rapfu0~~~=;;ti a~~fofti~~ril~ ia;~~l~rie!u1Ì\~ie ji0 Jo0~~0dfPSt:~~~arpr!~~

Vostra Aftczza Serenissima di voler accogliere l'espressio ne d ell e mìe commosse condoglianze.

MUSSOLINI

• Al reggente del Regno d 'Ungheria ' Nicolas De Horthy. (Da li Po f,olo d'll11Ua, N. 278, 8 ottobre 1936, XXIII).

[2.9 offobre 1.9; 6 ] *

All'inizio dell'anno XV Cra fascista, mi onoro di esprimere a Vostra Maestà, anche a nome della nazione e del Governo fascista, fervidi voti a ugurali. ·

MUSSOUNT

• A Sua Maestà Imperiale Viuorio Emanuele IH. (Da li Popolo d'halia, N. }_01, 31 ottobre 1936, ·xxm).

[rI novtmbrt I!}J 6.]*

Prego volec accogliere i più fecvidi voti auguuli, che, nella fausta cico cteru.a del genetliaco della Maestà Vostra, mi onoro espdmece a nome della nazione, del Governo fascista e mio. .

MUSSOLINI

* A Sua Maestà Imperiale Vittorio Emanuele III. (Da li Popolo J'I1alia, N. 314, 13 novembre 1936, XXIII).

[II novembre 1!}] 6,] *

A nome delle Focze Armate prego Vostra Maestà degnarsi accogliere, nella fausta ricorrenza odierna, i più devoti fervidi augurì.

MUSS0L1N1

• A Sua Maestà Imperiale Vittorio Emanuele III. (Da Il Popolo d' Italia, N. 314, 13 novembre 1936, XXIII).

[1.; dice111brt l !JJ 6 ] *

Mi è vivamente gradito associarmi alle onoranze che sono rese all'Eccelle nza Vos tra. entro e fuori dei confini del suo paese, nell'anniversario dei suoi venticinque anni cli Governo e alla vigilia della sua quinta d elezione alla più alta carica dello Stato. Le due date coincidono con un periodo nel quale i rapporti fra i nostri due paesi sono particolarmente cordiali ed amichevoli; cd io sono assai lieto di salutare in lei uno dei maggioti attefici di un'amicizia destinata a durare nel tempo. Accolga,:..caro Presidente, le mie felicitazioni più cordiali.

MUSSOLINI

* Al Presidente della C.Onfedenzione Elvetica Giuseppe Motta. (Da I/ Po~ polo d' ltalid, N 346, 15 dicembre 1936, XXIII).

[1 6 dimnbre 1936.]

Mi è gradito partecipare all'Eminenza Vostra che Sua Maest.à il ;~a~Tufo1~~~~: ~~~1:0~!~!~:a ec!~a~:c dei Santi Mauciz:io e Lazzaro.

MUSSOLINI

• A Sua Eminenza il cardinale Ildefonso Schuster. (In li Popolo d'J1alia, N . .348, 17 dicembre 1936, XXIII}.

[JI diw11brt 1.9) 6.] lu febbraio 1.9;7.]

E sprima al Consiglio degli I stituti os_flitalieri il mio Compiacimento per l'avviato riassetto delle case c oloniche, di cui vedo notizia suì giornali.

Le nuove case devono essere ampie e robuste e tali da fermare il contadino e distoglierlo da ogni tendenza urbanistica.

* Al prefetto di Milano. (Da El Popolo d'Italia, N. l, l ,sc:nnaio 1937, XXIV).

Sua Altezza Reale la principessa di Piemonte ha dato' felicemente alla luce, nel reale palazzo di Napoli, un ·principe Nel partecipare con vivo compiacimento tale faust o evento, che reaJizza i .voti fer vidi dell'Italia fascista, stringendo la con nuovi vincoli di devozione e di affetto alla s;loriosa D inastia, invito le Loro Eccellenze a dame immediata notizia ai podestà cd a tutte le altre auto.rità dipen denti.

1IUSS0LINI

• Ai prefetti ed al governatore di Roma. (Da IJ Popolo d'Italia, N. 44, 13 febb raio 1937, XXIV).

[u j (bbraio 1.937 ]. *

Anche: a nome del Gove rno fascista e del popolo italiano onoromi porgere al la Maestà Vostra cd all'augusta regina fervidi auguri e felic itazioni per il faustissimo evento che asseconda le srranzc della cÙiùSa~~ia. mai unita, sotto il segno del ittorio, alla

MUSSOLINI

• A Sua Maestà Imperiale Vittorio Ertianude IIJ, (Da Il Popolo d'Italia, N. 44, 13 fe!>braio 1937, XXIV).

[12 febbraio 1937.] * r~l~ 0A~h~e:on~:c ~:Yf~~~~r~~f~!~i;:e;:~g~a e l'augusta principessa di g radire fer vide felicitazioni cd auguri, ai quali si associa con dev:ozione ed affetto il P?Polo italiano.

MUSSOLINI

• A Sua Altezza Reale I mperiale Umberto di Savoia. (Da Il Popolo d'Italia, N. 44,. 13 febbraio 1937, XXIV).

[1; f ebbraio 1.9J7 .] *

Le Forze Armate, in occasione del faus tissimo, auspicato evento ~: ~t~:1t~:t;:a:9:if: g~!~r~!~a devoto, fervide felicitazioni ed auguri.

* A Sua Maestà Imperiale Vittorio Emanuele JII. (Da li Popolo d'I1aha, N. 4~, 14 (dibraio 1937, XXIV).

[t j febbraio 1.9;7.] * fonJ: !J:ietCtm&c d:f1~~u~u~~:0 ~~i~iip~:~; per il faustissimo evento.

0

MUSSOLl NJ

• A Sua Altezza Re1le Impe riale Umberto di Savoia. (Da Il Popolo d'Italia, N. 4', 1~ febbra io 193.7, XXIV).

[z6 11/arzo I,9 )7,] *'

Ring·ruio Vostra Eccellenza del cordiale messaggio inviatomi in occasione della firma degli accordi tra i nostri due paesi. Desideco confermarvi che considero i nostri accordi come l'inizio di una con. creta e costruttiva collaborazione lealmente perseguita, che sarà utile ai nostri due paesi come pure alla pace generale. Jnvio f miei voti per il vostro paese e p er Vostra Eccellenza.

MUSS0L1N1

• Al Presidente del ConsjgJio e ministro d egli Affari Esteri Ji Jugoslavia, Milan Stojadinovic, in risposta al seguente: ; « Al momento in cui ho firmato col conte Ciano gli accordi italo.jugoslavi, destinati ad aprire un·era di sincera e amichevole collaborazione tra l'Italia e la Jugohlavia, formulo i miei migliori voti per la riuscita della nostra opera, per la prnspe-rità del vostro paese e per la vostra personale felicità. STOJADINOVJC ». (Da li Popolo d'/laha, N . 86, 27 muzo 1937, XXIV).

[; o aprii, 1.9;7.J *

. Ma:s~à0ham;~tl~tii~f~~r;:~~ fnct o 1 : ca~f~~:sid~tfare:i~ii~~a c~ir~sJ:i

• A Sua Maestà Zogu I, in risposta al seguente: « Nel momento in cui il popolo aJban~ esprime la sua grande gioia per rarrivo nella capitale albanese ministro CianO, e prego la Maestà Vostra di accogliere j miei ·vivi ringraziamenti, insieme coi più deferenti omaggi. , del ne>itro illustre ospite Sua Ecce llenza Ciano, col quale ho avuto un si cordiale colloquio, provo Wl v.ivo piacere a rjngraziare Vostra Eocdlenza di avermi fornito la gradevole occasione di fare la conoscenza di un uomo di Stato le cui i;iualità mi hanno prodotto la migliore impressione. Voglia credere, Ecccl· lenza, ai miei seatimenti d i sincera amicizia. ZoGu ». (Da Il Popolo d'lJalia, ~- 120, 1 maggio 1937, XXIV).

[10 magi~ 1.917 ,J *

Mi, è ~iunto particolarn:,entc gca_dito i_l teles-ramn:a c_ol quale_Yoslr:a Macsta s1 è degnata mamfesta re 1 suo1 sent1ment1 di vJVa s1mpaua in occasione,. del primo anni_versario della fondazion e dell'impero. A nome del Governo fascista e mio l?ersonalc, prego Vost~a Maestà di accogliere i miei più vìvj e sentiti ringraziamenti. Devotamente. MUSSOLINI

"' A Sua Maestà Zosu I, in r ispo:;ta al seguente: « Il Nimo anniversario della proclama2io1.1e dell' impero mi offre la grata occasione di esprimere a Vostra Eccellenza. i miei sentimenti d i profonda ammirazione per questa immen~ realinazione, dovuta all'illuminato valore dell'Eccellenza Vostra. Desidero inoltre formulare i voti per la prospcritii. della nuova Italia e per il benessere personale delrEccellenza Vostra.. ZoGU » (Da li Popolo d'Italia, N 130, 11 mlggio 1937, XXIV).

L10 01a!,f,io 1,9;7 ] *

Mi è grato invjacc a Vostra Eccellenza i miei più vivi r ingraziamenti per i sentimenti cosl cordialmente amichevoli manifestatimi anche a nome del Governo albanese in occasione del primo anniversario della· fo.c:i,d.azione dell'impero.

MUSSOLINI

* Al Presidente del Consig lio e ministro degli Afi'ui Esteri d 'AJbania, A. J. Kotta, in risposta al seguente: G Nella fausta ricorrenza del primo anni· versario della proclama-zione dell'impero, il Governo albanese saluta con in6nita ammirazione la prodigiosa opera compiuta e augura sentitamente sempre maggiore proSperità e gloria imperitura alla nobile nazione amica e al suo grande Duce. Presidente del Consiglio ministro de!li Affari Esteri, A. J. KoTTA & (Da Il Pop()/() d'I1alù1, N. 130, 11 maggio 1937, XXIV). · l'imP.ero, ha tenuto a c~nfermare i sentimenti di schietta amicizia voti p ìù fervidi per il trionfo della causa nazionale spagnola.

* Al gencra!e - Don Francisco Franco Bahamond e, capo del G overno dello Stato .spagnolo, in risposta al seguente; .:t Nell"anniversario della fondazione dclJ"impero fasci.sta, invio a Vostra Eccellenz:t, a nome della Spagna ve ra ed eterna, clic lotta vittoriosamente contro il comunismo, l'espressione di ammirazione e di affetto per il nobile e g lorioso popolo itlliano, che, $Otto la guida geniale di Vostra Eccellenza, rivive la grandena della Roma immOrtale. Generale FRANCO » (Da Il Popolo d'/t,1/i41 N. no, 11 maggio 19}7, XXIV). · [1 0 !Jlt1ggio sio!ard~1°!~1:~0 ~:!~s:::!roa1e,~n~~!et~~~~:~1:1l•i:ii;~:r:g~;~:;; vivamente Vostra Eccellenza, ricambiando i sentimenti più sinceramente amichevoli. MUSSOLINI

* Al gene rale G oering, in risposta al seguente; « Nel giorno anniversario dcll'ìmpl:'ro, provò il sincero bisogno Ji invilte il mio pensiero l Vostra Eccellenza, coi miei mig liori auguii per la c·ontinuazione della grande opera cosi gloriosamente iniziata. Con sincero attaccamento. HERMIINN GOEI\ING » . ( Da Il Popolo d'll,1/ia, N. 130, ll maggio 1937, XXIV).

La notizia dell'entrata in Bilbao delle forze nazionali è stata accolta con viva esultanza dal Governo e dal popolo italiano.

Il messaggio col quale Vostra Eccellenza ha voluto d armene annuncio mi è giunto particolarmente gradito cd io tengo ad esprimere a Vostra &cellcnza le mie più vive fclicita.zioni per l'alta impresa,

• Al generalissimo Franco, in risposta al seguente: « Nel momento in cui le truppe na.2ionali entrano vittoriose in Bilbao, le im-io, insieme col mio, il saluto più entusiastico di questo esercito, orgoglioso di aver corrisposto alla fiducia in lui riposta da codesto grande popolo e dal suo Duce, pregandola, nel due a Sua Maestà. l'imperatore notizia d i tale successo, di esternargli i migliori sentimenti del popolo spagnolo e del generalissimo Franco. G eneralissimo FRANco ». (Da li Pop olo d'lt•lifl, N. 172, 22 giusno .1937, XXIV) che ha riunito alla pattia spagnola una delle più nobili provincie e segna un gigantesco passo avanti per il pieno trionfo della causa nazionale

Ho comunicato a Sua Maestà il rC imperatore il messaggio di Vostca Eccellenza e anch'egli la ring razia.

MUSSOLINC

[J luglio 1.9;7. ] *

Dai dati statistici risulta che la provincia di Campobasso è la più rurale d'Italia. Le $enti del Molise devono considerare questa posizione come un priv1le~io, di c ui devono essere e certamente sono fier issime. Tale privilegio deve essere conservato per gli interessi del Molise e per quelli della pauia.

MUSSOLINI

• .Al prefetto di Campobasso. (Da J1 Popofo d'Italia, N. 184, 4 luglio 193_7, XXJV).

[27 agoslo 1.9;7 J *

Sono particolarmente lieto che le truppe legionacie italiane abbiano d ato durante dieci giorni di dura battaglia un contributo p o tente alla splendida vittoria. di Santander e che tale contributo trovi oggi co l vostco telegramma l'ambito riconoscimento.

Questa ormai intima fraternità di amù è garanzia d ella vittoria finale che libererà la Spagna e il Mediterraneo da ogni nùnaccia alla comune civiltà.

MUSSOLINI

· • Al generalissimo Franco, in r ispost.t al seguente : « Nel momento in cui le valorose truppe Jesionarie entrano in Sant:mder in istrett:1. coll:1.bor:1.zione e fraternità con le truppe nazionali, ·entrambe in ·nome dell:1. civiltà occidentale cont ro la barbarie asiatica, ottenendo una delle più brillanti e risonanti vittorie di questa guerra, mi è assai gr:.tto testimoniare a Vostra Eccellenza r orgoglio che provo per averle ai miei ordini, insieme colla mia 5inccra ammirazione per f ardimento e la perizia coi quali hanno r ealizzato una così .rapida avanuta. FRANCO». (Da li Popolo d'Italia, N. 239, 28 agosto 1937, XXJV}.

[27 agoslo I.9]7• ] *

La vittoria corona l' eroismo d ei legionari italiani, riconosCiuto

• Al comandante deJ!e truppe legionarie italiE1.ne in Spagna, in risposta al seguente :« In questo momento, ore 13, alla testa delle mie truppe, entro i n Sanland~r libera. Legionari tutti orgogl iosi di avere assolto inte;amenle compito

A lei, ai generali delle colonne, agli ufficia li, ai legionari t utti il mio entusiastico plauso L']talia è fi era dei suoi combattenti in t erra spagnola.

MUSSOLINI loro affidato vi dicono, a mio n ome, tutta la fierezza di avere p ortato nell' amica terra spagnola l'ideale della patria e di avere combattuto e vinto per la misgiore g loria de ll'Italia fasàSta nel nome di Sua Maesti il re impcr.ito rc e del D uce » . (Da I/ Popolo d'Italia, N. 239, 28 agosto 1937, XXIV).

[16? rellr111brt 1.9;7.] * met~ :~~~:t;;~~laE~irrfudi~l'~";foe:isod~:1d~t:.~~0fed11ehfafci~{:~!: dalla vigilia, un devo to servitore del regime. Le camicie nere che lo ebbero e lo amarono quale comandante ne onoreranno degnamente la memoria.

MUSSOLlNI

• Alla vedova del genera le Carlo Llrìni (Da Il P()polo J'l 1<1lù1, N. 259, 17 5ettembre 1937, XXIV). .

[29 1c/tr111brt 1,9j7 .] * anc~: 1 uv:;c~:1t~1 :i1;tist~:11ic~IJ::~'.\~: ·:7~~ra~nd:iì~ i~dr;;:~ri cabili giornate passate con voi e in mezzo al vos tro mag nifico p opolo, con la mia gratitudin e per le accoglienze vostre e della naz1one tedesca, col cuo re pieno dello spettacolo di energia, d i la.voro e di fede che il vostro paese fierame nte dà nella sua pote nte rinascita. li c ame rata Bo tta i mi riferisce che è questio ne da parte tua di accettare una presidenza o noraria della Accademia d'Italia. Non credo sia il caso. Tu non puoi, né devi scendere a questo compito dì figurante. Non è nel tuo stile e nemmeno nel mio, Ris,Pond..imi perché la no mina del nuovo presidente non può più essere ritardata. Ti ringrazio per il dono di Fedra, che leggerò, e ti abbractio. MUSSOLINI te A GahricJc d'Annunzio. (Da Epo,a, N. 134, 2 maggio 19,3, IV).

Queste giornate hanno suggellato la solidarietà spirituale che unisce la G ermania nazista e l'Italia fascista, la fermezza e la concorclia dei loro propositi, l'indissolubilità della loro amicizia.

In me esse hanno fatto più profonda e più viva la mia ammirazi one per la vostra or.era e la mia amicizia per la vostra persona.

Vogliate acco"glicrc, con le mie rinnovate espressioni di .gratitudine, i miei aug uri più sinceri e più fervidi per voi e per il vostro grande paese, in attesa di salutarvJ in I talia.

• Al canctlliere del Rekh. ( Da 1/ Popo lo d'ltr.J/i a, N. 272, 30 settemb1e 1917, XXIV).

Da palazzo Venezia, ml X I V annuale della rivoluzione ( 21 ollobre 1,916]. *

Camicie nere I

È con particolare entusiasmo che ci accingiamo a celebrare il quat• t o rdicesimo annuale d ella marcia s u R oma Esso cade nell'anno pri mo di nemici in agguato Strappata la vittoria, cadute le sanzioni, spez~ zato il fronte socie tacio,. l'Italia oggi è più forte di prima, temprata dal suo sforzo eroico e ptonta a ripeterlo contro chiunque, per la difesa dell'jmpero.

Camicie ne re I

La marcia su Addis Abeba è la logica storica conseguenza della marcia su Roma. N el 'zz, combatt emmo contro la politica vile del « piede di casa» ; nel 19~6, abbiamo conquistato il nostro posto al sole. Il nost ro o r goglio le~ittimo e l'opera che svolgeremo i n Africa sarà u n contributo alla civiltà, deg no delle t radizioni mill enarie d'Italia. .

Camicie nere I _

La patria conta su d i voi in ogni momento e per ogni evento, Ciò c he fu fatto è garanzia p er il futuro.

«A n o i I».

MUSSOLINI

•· Nel quattord icesimo anniversario della marcia su Roma, (Da I l Popolo d'llalia, N. 298, 28 ottobre 1936, XXIII).

ORDINI DEL GIORNO [ Napoli, 26 noven1bre I 9J6.] *

Sua Maestà il re imperatore mi dà incarico di manifesta.re ai coman~ danti in capo, ai comandanti, agli Stati Maggiori, agli equipaggi delle forze navali, l'alto compiacimento di Sua Altezza Sereruss1ma il rcf

MUSSOLINI

• Alla regia Marina. ( Da li Po/•ulo d' Italia, N. 32R, 27 novembre 1936, XXIII).

[Da bordo della rtgia nave << Pola)), .1.2 tJJarzo 1937.] *

Esp r imo tutto il mio compiacimemo e la mia soddisfazione agli ammiragli, ai comandanti, agli Stati Maggiori c:d agli equipaggi delle due squadre, c he, durante le recenti esercitazioni, han no dimostrato Ja loro alta preparazione. Un particolare elogio rivolgo al personale di mac~~ina.

MUSSOLINr

* Alla regia Marin:.. (Da li Popolo d'ltdlia, N. 82, 23 marzo 1937, XXIV)

Documentario

IL TESTO DELLA NOTA ITALIANA A GINEVRA*

LA VITTORIOSA AZIONE DELLE NOSTRE ARMI IN AFRICA NELLA SUA LUCE DEFINITIVA - « L'ITALIA [CONSIDERA . L'IMPRESA ALLA QUALE SI È ACCI NTA I N ETIOPIA COME UNA MISSIONE SACRA DI CIVILIZZAZIONE» - L'IN QUALIFICABILE AMMISSIONE DI RAS TAFARI ALL'ASSEMBLEA - LA SDEGNOSA E GIUSTA PROTESTA DEI GIORNALISTI FASOSTI

GINEVE.A., 30 notte.

(U. S.) - L'inaugurazione dell'assemblea è stata contrassegnata da ìYG~~:~~~i~~"ii-ano aveva fatto il possibile per far comprendere a Ginevra che la presenza dell'ex-negus all'assemblea, nel momento in cui esso presentava la sua nota compiendo un gesto ispirat o a sentimenti di conciliazione, avrebbe a.crecato un grave turbamento alla situazione. Era stata spiegata chiaramente tutta l'inopportuni tà di questa accoglienza che la Lega si apprestava a fat e all'ex-imperatore, dimo strando che quest o no n è un sovrano vinto che meriti il dello Stato, Egli non aveva alcun diritto di venire alla tribuna dei popoli civ ili a dare lezioni di dignità e di morale all'Italia.

Il segretario permanente della nostra delegazione era stato informato in anticieo che l'ex-negus aveva intenzione di pronunziare un discorso offensivo per il nostro esercito e i giornalisti italiani erano stati messi al corrente di ciò.

I membri più influenti della Società delle nazioni n on so no stati capaci di mostrare sufficente energia per scansare la minaccia. Non si è voluto dichiarare in seno alla commissione di verifica dei pot eri che la delegazione etiopica non aveva ricevuto il suo mandato da nessun Governo, non si è voluto impedire che l'cx-neçus s i present asse alla tribuna con il suo viole nto cliscorso. Allo spirito .conciliativo italiano, si risposto cori un ·gesto che ha provocato la legittima reazione dei giornalisti italiani. Ora, di fronte all'atteggiamento di Ginevra, è evidente che l'Italia considererà quali misure si dimostrerami.~ ~ra:::ud:frassemblca è stata aperta dal -mirùstro degli Esteri br itannico Eden, nella sua qualità di Presidente del Consiglio in esce:Jl}a~~;br:::i~~Yn~

Da Il Popolo d'fodi", N. 180, 1 luglio 1936, XXIII.

:;i~r~!.rQ~de:~~e ;re~~o~~~t1t:s~on:v:Ad:erà:t:ae~la~~erJrard~e;~ . ~:;e 0:?ri~~C:• èfa~;a~~O~:Jifi~:e J~i-UC~p~Uaftfo d~t~~!~gaz'.oni la cui locedutosi all'elezione del presidente, Van Zccland l: stato 61etto con quarantasette voti su cinquanta bollettini validi.

L'ALTA PAROLA DI ROMA

« R.oma, li 29 gir1g"o 1936, XlV

« Signor presidente,

« in occasione della riunione dell'u~mblea della Società delle nazioni, ho l'onore di piegare Vostra Eccellenza. di volere portare a conoscenza dei delegali degli Stati membri quanto segue.

« 1 - Il Governo italiano ha pr«iu to e documentato, in una serie di comunicazioni scritte e orali al Consiglio dell'assemblea della Società delle nazioni, la situazione che esisteva in Abissinia, le circostanze che hanno precedu to e determinato l'azione italiana, le condizioni in cu i essa si ! svolta, l'aho e civile fine politico a cui l'Italia si costantemente ispirata Il Governo itali ano, di seguito a tllli comunicazioni, alle quali ha l'onore di richiamarsi, tiene a ricordare ,ed a predsare, in relazione anche ai più recenti avvenimenti, i punti · che seguono, ai fini di una serena cd equa valutuione della situazione

<\ 2 - li Governo italiano desidera anzitutto ricordare come il suo atteggiamento verso la Società dc-Ile nazioni, nonostante le misure ad esso per la prima volta applicate dagli Stati membri, sia stato caratteriuato dalla disposizione a prendere in favore\•ole esame ogni iniziativa e a non tralasciare alcuna occasione che- permettesse di iniziare t rattative per· giun&ere ad una soluzione. Sono noti i tentativi in tale scii.so.

<l Le proposte Hoare-Laval, comW1icate a Ginevra, a Roma e ad .Addis Abeba 1"11 dicembre 1935, che il Governo italiano si accingeva a esaminare con la più grande attenzione, non ebbero St"guito ~rch~ il negus le respinse il 12 dicembre; eJ esse furono considerate r adu01e prima ancora che il Governo italiano si fosse pronunziato.

« Jl 3 marzo 1936 il Comitato dei tredici rivolgeva un appello alle parti per un regolamento di conci liazione Il Governo italiano rispose rs marzo a tale appello, dichiartndosi disposto ad entrare in negoziati. Dopo l'appello dei tredici e per tutto il mese di marzo le truppe italiane non presero iniziative di operazioni. Fu il negus eh(' ai p1imi di aprile impegnò le sue truppe nella battaglia decisiva della guerra; e dopo, credendo dl potere resistere, lanciò un nuovo appello per una mobi litazione, appello che le popolai.ioni non raccolsero.

« Nel corso dell e conversazioni che ebbero luogo a Gineyra nei giorni 1, e 16 aprile col presidente del Comitato dei tr~ici, aS!istilo dal segretario g~erale, il rappresentante del Governo italiano precisò le modalità dei negoziati, allO scopo di avviarli in condizioni che permettessero di portare r isultati concreti, suggerendo come più appropriato alle circostanze il metodo delle trattative dirette. Il. Governo itali.ano riconmceva Del medesimo tempo che il Comitato dei tredici sarebbe stato tenuto al corrente dello ·svil uppo dd negoziati, restando a disposizione delle parti per ogni collaboraiione che aves~ro ritenuto utile.

« Il Govrmo etiopico, il 16 aprile, oppose ancora. una volu un rifiu to. Jn queste condizioni, il 18 aprile 1936 il Consiglio constatava che i l tentativo di ooncilia2ione era fallito. Oggi si può anche rilevare che il Governo italiano avev:1 cercato di attivare contatti confidenziali, che ebbero looi;o ad Atene e G ibuti tra delegati delle due parti.

« 3 - Due settimane dopo il rifiuto dd delegato etiopico A Ginevra, il nesus fugg iva da Addis Abeba, seguito da membri del suo G overno, riparando all 'estero, conscio di non essere sorretto, ma anzi minacciato ddl:t sollevazione delle popolazioni e degli stessi armati da lui già mobilitati, sollevazione che nella ritirata da Dessi~ costò la vita ad alcuni personaggi del seguito imperiale. Prim::t ancora che le truppe italiane giungessero a Addis Abeba, la rudimentale organiz1.a;:ione statale deJl'Etiopia aveva cessato di esistere. l a capitale dell'Etiopia era stata deliberatamente abbandonata al saccheggio e agli incendi; cosicchè- !'inte-rvento italiano fu invocato a tutela dalle delegnioni e,tere.

<1 L'ltali.i trovava il paese nel più ~paventoso disordine. Poche volte nella storia dei popoli il crollo di un regime e di una d inastia ebbero una cosi chiara e precisa sanzione per a.no proprio e per volontà delle popolazi oni. L'lta.lia si trovò cos1 CO-Stretta ad assumere le responsabilita che ·la situazione le imponeva, in conformità .al desiderio e al bisogno del le l>()polazioni di un ord ine nuovo che assicurasse la pace e il progresso.

« Sono q uesti gli elementi che ponsono nella sua luce definitiva. l'azione dell'Italia.

« 4 - In un esame della situazione non può evidentemente prescindersi dalle speda.li condizioni .della maggior parte del continente africano e soprattutto dal bisogno il)("ontestabiJe· delle popolazioni etiopiche di essere tutelate nei fondamffitali diritti alla vita, alla libertà personale e religiosa, aJl'integriti. . della famiglia e al godimento dei beni, come pure di essere avviati, come tutte le altre popolazioni dell'Africa., verso quelle forme di ordinamento civile e di progr~sw economico, sociale e culturale, che l'Etiopia ha inconfutabilmente dimc»trato di non essere in grado ·di raggiungere con le sole sue forze.

({ In appendice al memorandum del 4 settembre 1935 è citata una lunga serie di pubblicazioni documenta.rie, dovute ad autori di nl:z.ionalita e di credenze politiche diverse, che provano,. in modo inequivocabile, quali fossero le condizioni dell'Abissinia. Recentissime e significative sono state in questi ultimi tempi le tC$timoniaru:e di personalità di differenti paesi, che, dopo avere r is ieduto a fungo in Abissinia e avere talvolta accompagnato le truppe etiopiche durante le . azioni di guerra, hanno spontaneamente fatto dichiarazioni circa le tNli condhiooi dell'antico regime e messo in luce le cause intime di disso· luzione che· ne hanno accelerato la fine. Le cronache dei giornali ne registrano ogni giorno, o: T utti i capi religiosi e civili dei paesi attraversati hanno dato al Governo italiano immediata adesione e collaborazione; dopo la fuga d el neg us sono venu ti spontaneamente a fare atto di sottomissione guasi tutti i principali , a; del. l"ex-im~ro etiopico. Anche Jalle più lontane regioni dell'ovest e del sud etiopico pervengono continuamen te sottomissioni di capi civili e militari

« ) - Il bisogno di elevarsi verso un più umano !ivdlo di vita profondament e sentito e reclamato dalle popolazioni etiopiche, che lo hllnno inoppu.gn abilmente dimostrato coll'insorgere con tro il regime del·negus e roll'accogliere !e truppe italiane come liberatrici e apportatrici d i giustizia, di civiltà e di ordine.

« Questa disposizione delle popolazioni h:i. avuto la più solenne conferma nella manifestazione svoltasi il 9 couente, nella quale tutte le notabilità civil i, tra le quali molti ex-min is tri e le auto rit:ì. religiose, a cominciare Jall' A buna, comr,resi i rappresentanti <lei mon,uteri ( considerati come i d epositari della trad izione nazionale), hanno g iurato fedeltà al re d'Italia, imperatore d'Etiopi;i, Questa manifestazione cost ituisce un'inoppugnabile testimonianza della volontà de lle ·popolazioni già soggette a l negus Hai]~ Scllass iè di ripudiare e <lichi:uare decad uto il suo d om inio e di manifeslare b propria devoz ione e il proprio lealismo 11] re d"Italia, imperatore d' Et io pia

« La riprova de lla fiducia e del/:,, spontaneità di ades ione si ha ndb pacifica ripresa della vita civile, nell'a ffollamento dei mercat i, nc:!le prestazioni d i lavoro straordinario, nel concorso di tutti i capi della popolazione a l g rande programma di attreuatura civile e di opere stradali iniziato dall'Ic~lia.

« La volontà. delle popolazioni e la loro collaborazione al nuovo regime sono clementi dì cui non è prn;sibile conlc~t-.m: o sottovalutare il significato e l'importanza. L'Italia, da parte sua, ha preso il solenne .impègno, di fronte alle popolazioni d ell'Etiopia, di instaurare tra e5se la pace, la giustizia, la sicurezza e di promuover~ in tutto il. paese la più feconda opera J i elevazione morale e materiale in conformità alle Proprie tradizioni di civiltà.

« 6 - L'Italfa. considera l"in1presa alla qu:ile si accinta in Etiopia come una missione sacra di dvil iu.azione, nel compimento della quale e,sa intende ispi rarsi e.i principi del Patto del la Società delle Mzioni e degli altri an i internaiona)i che hanno definito i compiti delle potenze civili uatrici.

« L'Italia assicura l'equo trattamento delle popola:z.ioni indigene, curando di p ro muovere il loro benessere morale e materiale e di favorirne il p rogr~ sociale. Allo scopo di assodare le popo ln ioni interessate a quest'opera di elevamento civile, personalità inJigene par teciperanno a un corpo consultivo ga. istituito presso il Governo generale. Sono garantiti il pieno rispetto delle ere· denze religio se e il libero esercizio di tutti i culti che non siano contrari all'ordine pubblico e ai buoni costumi. A ciascuna delle stir pi che abitano l'Etiopia è garantito l'uso della propria lingua La schiavitù e il lavoro forzato, che costituivano un'onta dell'antico regime, sono soppressi. I tributi che saranno prelevati dag li abitanti saranno esclusivamen te destinati ai bisogni del territorio. L'Italia è disposta ad aderire per p arte sua al principio che. gli indigeni non siano assoggeuati a prestazioni mil itari che J)('r assicurare la polizia locale e la difesa del territorio. Saranno prese le d isposizioni neces~arie per garantire la libertà delle comunicazioni e del transito, come pure un equo trauamento d el commercio <li tµtli g li Stati.

« Sarà per l'Italia u~ titolo d'onore di informare la Società delle nazioni sui progressi che verranno realizzati nell'opera di elevazione civile dell'Etiopia, d ella quale l'Italia ha assunto l'imponente responsabilità.

« 7 - Il Governo italiano è intimamente p('rsuaso che una leale ed effettiva cooperai.ione fra gli Stati risp onde a lla profond1. aspirazione dei popoli verso un migliore e più alto avvenire.

« Mentre atteode che da parte della Società delle nazioni la situazione che si è prodotta in Etiopia sia apprezzata con spirito di giusta comprensione, il Governo italiano dichiara che esso è pronto a ridare la sua volenterosa e pratica collaborazione alla Società delle nazioni, in vista della risoluzione dei gravi problemi dai quali dipende !"avvenire dell'Europa e del mondo

« t in questo spirito che l"Italia ha fra l'altro aderito al trattato di Rio de Janeiro del 10 ottobre 19H.

« Il Governo italiano riafferma la convinzione, ormai generalmente accolta, che la Società delle nazioni abbia bisogno di un'adeguata riforma, cd è pronto 11 partecipare al suo studio e alla sua realizzai.ione. Conscio della parte che gli spetta e della prop ria responsabilità nella risoluzione dei problemi da cu i dipende il futuro dei popoli, il Gov("rno italiano non ha preconcetti né risen•e rreg iudiziali circa le forme e gli strumenti internazionali da adottare all"uor o, inttndendo di· valutarli soltanto alia stregua della loro più efficace rispondenza agli 5copi di comune accordo perseg uiti.

« Il G ov("rnO d'Italia non può non ricordare, però, l'anormale situazione in cui l"ltalia stata posta e la necessità che siano senza indugio rimossi gli ostacoli che si sono frapposti e tuttora si frap pongono alla realizzazione dell"opcra di cooperazione internnionale che J"Jtalia sincl'ramentc auspica, cd alla quale è pronta a dare un contributo concreto per garantire la pace.

« Gr:id isca, signor Presidente, i sensi della più alta considerazione

I Vari Allegati

Alla nota d el min istro degli Affari Esteri italiano seguono cinque alleft~rimo è cost itu ito dalle se ucnti dich iauzioni d i un memb,rn del servizio di ambulanze britanni~e in Et iopia (estratto dalla Morni11g Posi di Londra dell'u g iugno 193,:):

« Quei sei mesi mi hanno fatto completamente mutare opinione. Io andai colà per aiutare ciò che consideravo una lotta ineguale, impegnata cootro ostacoli troppo fo rti, come molti altri fecero. E assieme con molti alt ri alfine ero contento che gli italiani avessero vinto.

« La ugione del crollo degli eserciti dell'imperatore è semplice. Ognuna delle numerose nazioni con le quali era stato compo'sto il paese era satura di odio e di d iffidenza verso le altre, ed alla prima occasione si gettarono l'una contro l'altra. Inoltre vi erano viveri insufficenti pe! g li eserciti, e per conseguenza essi vi~evano sul paese più come. orde di briganti che come for ze organizzate. Inoltre vi era il profondo sospetto tra i soldati abissini d i essere traditi dal loro stesso Governo. Questo sentimento e ra intensi~c.1to d alrasse-nza di aerop lani etiopici. Si ci:edcva che il Governo intascasse il denaro destinato ad acquistarli.

« Verso la fine scoppiò la guerra civile ed il pllese andò in peni; mi fu riferito che l'imperaiore, nel ritorno ad .Addis .Abeba, fu attamto più volte datle stesse sue truppe.

« le formazion i della Croce rossa fo .Abissinia erano considerate dai soldati semplicemente come un lusso~ un posto dove potevano avere qualcosa per nu lla. Non vi era nessun desiderio di U5arle e nesswi sentimento di gratitudine, poiché essi erano completamente insensibili nel loro attessiamento verso i feriti». d i E~iopia> dall'inizio delle operazioni. Nel secondo elenco sono indicate le m aggiori notabilità cristiane e musulmane che hanno firmato . di~ chiarazioni di sotto missione alla sovranità italiana nelle regioni meridionali dell'Etiopia dall'inizio delle operazioni. ( +)

L'allegato numero tre riproduce l'indirizzo di devozione e di oma~g io (pubblicato a suo tempo) che le notabilità etiopiche hanno des, derato sottop orre a Sua E ccellenza il maresciallo Graziani e che reca le firme del metropolita copto di Etiopia, del capo del clero etiopico; dei gra ndi abati dei conventi di Bahatà, di San G iorgio, di T ede H ai~hj~~et, t !1id~~~hb;~· dii afc~~j ~m~f~f~~r~~ rtadii

~mr;~~c:~i,cii neot~b71~io;::~1~! ~fx~re9}::m~r:S~~~~s~!t!i 0 : ;~iadf moschee e scuo le coraniche. . gnoN1e;;t~1 ~;~ t{;~t:~~ ~o!';~~~~~er~:~t~ef,~~d1~~:~~t~~gf,~:!J~t straziane dell'Africa Orientale Italiana, che comprende l'istituzio ne aJ~~.1~:!tf~r;r;~~:t~0 d~n;~t~/f! ~:t~i~~o;a~!\\ei~~= dizioni locali, in quanto queste non contrastino coll'ordine pubblico ;iac~~ ~~3;;t fe;~1,a~tia~\la.n~1Ì!1t~:ut!~~~~~iod:i c:Udita~~n~ffri~~ Orientale ]tatiana; la disposizione che l'insegnamento nelle scuole sia impart ito nelle lingue locali; le disposizioni relative all'amminii:Cie~~~ep1i~~agà~!~~~·r;r:e1f;i~;;,1id~uj~~o ·;~~s:iesd~tt\: : o a[rf)~ x1J:'aJ~;::t~ d1r1;iv~~~~0 1t~1fa~~ ~t:~~~::1oi~c~:;:1e1~:r.:i1Sod~;à

P;!:{ftJ!i J~:C~c~1!n~~n~o~::s~~~lljl~:d~~fl!: con.cernente l'abolizione della schiavitù.

Clamoroso I Ncidente

L'ARRESTO DEI GIORNALISTI ITALIANI

La discussione su quello che si continua a chiamare il conflitto italo-etiopico è inizfata dal discorso dell'argentino Cantilo.

Il delegato argentino sostiene che la domanda arientina di convocazione dell'assemblea, attribuita a cause molteplici, risponde alla fede che l'Argentina nutre nell' ugua~lianza assoluta degli Stati ed alle sue concezioni democratiche, poi cosl continua:

« II mio paese'., bench~ membro del Consiglio, ha voluto v~ere .rìoniti tutti i ':"ppresentanti di tutte le nazioni che compongono la Lega. Esso ha pensat~ che, in un momento in cui sono in gioco i destini dell'istituzione, aveva il dovere di offrire a tutti l'occasione di esporre il loro modo di pensare e sentire e di a.ssu• mere la loro rtsponsabilità. Sollecitando dunque la convocazione di questa assem. bica, noi abbiamo ubbidito a un ronceuo e a idee che manteniamo con profonda · convinzione».

Dopo aver affermato che il principio dell'ìntegrità territoriale fu riconosciuto da tutti i congressi an:iericani, che si pronunziarono sem· pre in favore dell'arbitrato per la soluzione dei conflitti internazionali, Cantilo elenca le prove date dall'America Latina1 e.dall'Argent ina in particolare, a favore della soluzione di conflitti per mezzo dell'arbi· trato e rammenta la parte avuta dall'Argentina riella soluzione del conflitto del Chaco e la dichiarazione del 3 agosto 1932, ratificata da diciannove nazio.n,i dell'Amedea. 'O -.· t.~ !:1

Cantilo continua riaffermando solennemente, a no me della Repubblica Argentina, l'adesione del suo paese a tali principi.

Il mio Governo - egli dice - non soltanto speu, ma è convinto che la Società delle nazioni, se vuole conservare il suo c:i.ratterc di universalità, dovr:i, senza preg iudizio deile diversità d elle circostanze, riaffermare la sua aJClione a questi principi. Non è tuttavia soltanto la salvaguardia delle nostre trad izioni giuridiche che ci anim;; non è quella la finalità esclusiva che noi ci proponiamo. Altre preoccup:izioni guidano i nostri atti c determinano la responsabilità che ci incombe. Io voglio par lare dell'inquietitudine che ci ispira l'avvenire della Società delle nazioni chc noi costituiamo ed in seno alla quale noi abbiamo l'impegno di collaborare 'pt>r assicurare l'opera di giustizia c Ji pace alla qualc essa è destinata~.

Dopo avere sostenuto la necessità di .migliorare la struttura della Lega, raffotzandola specialmente in quei punti di cui l'esperienza ha mostrato la d ebolezza, il delegato argentl!lo ha dichiarato che, qualora non si pct~sse giungere ad armonizzare l'azione della Lega coi principi di g10st1zia universale da lui auspicati, la Repubblica A rgentina SJ vedrebbe nella necessità di m edita re sulla continuità della sua collaborazione,

« In ogni modo - egli ha concluso - voi dovete avere la certena che, provoOindo la runionc d i questa assemblea, noi abbiamo ag ito con un'inten zione elevata e mossi da WlO spirito di sinceri collaborazione, Noi dobbiamo pensare eh-e essa può significare un nuovo e grande sforzo verso l;i. pace, stimolando tutti i suoi mcmbri in una stessa pr~upa~ione di conciliazione e di armoriia, affinch~ si a<"celerino le risoluzioni in sospeso. Il mondo reclama la pace, soffre della sua mancanza; e dal tentativo, tante volte esperimentalo senza successo, di trovare la sua stabilità definitiva dipende il benessere di popolazioni innumerevoli in tutti i punti della terra ».

Qua ndo Cantilo ha finito di _parlare, il presidente annuncia che darà la parola al secondo orator e iscritto, << Sua Maestà il negus Hailè Sellassiè », e aggiunge che il suo disC::orso sarà pronunciato in lingua amarica e _poi tradotto in inglese e in frances.e.

Il negriero, che era entrato, mentre Eden parlava, alla testa della sua delegazione, ma inosservato dalla maggior parte dei presenti, gonfiandosi come un tacchino si avanza a passi lenti verso la tribuna e, là siunto, volge uno sguardo intorno, asi:iettando evidentemente l' o vazione . Vi è un momento di silenzio; po1 da qualche parte dell'aula s i ode un timido accenno ad applausi. È il segnale. sità~~::é

La provocazione viene immediatamente raccolta dai banchi dei giornalisti italiani. Si ode un ç rido d'indignata protesta, seguito im~ mediatamente da una salva dt fischi nutritissimi, che s i propagano di colpo per la sala. Dall'aula tutti gli sguardi si volgono verso l'alto, mentre 'fafari .rimane ad oss6:vare, evidentemente sconcertato. lL pàndemonio che nasce è indescrivibile.

\f ~ic~~~it~:~;t~dt~:bbtf:i~o,

aumentando d i intenDopo un primo momento di esitazione, gli uscieri si precipitano verso 1 giornalisti italiani, tentando di ridurli ~1 silenzio, ma invano. ~!!~a~ti:a~hi offeso e tutti aumentano il baccano.

D'un t ratto si precipita n ella tribuna della stampa un nugolo di agenti in bor ghese e di gendarmi in grande Wliforme, che prestavano servfaio all'esterno del paJazzo. Essi si scagliano con violenza n el mezzo del gruppetto degli italiani (dodici in tutto), che continuano a s ridare e a protestare, li afferrano, li malmenano, li percuotono, trascinandone poi dieci a forza fuori della sala.

A quista vista, tutta la·schiuma dell'antifascismo raccolta nell'aula fermenta: il vecchio livore esplode contro di noi, contro il nostro faae!~~it~~::~;e e c~n<lJ~~t\ :zs~r~s~~ tando Giovinezza.

« Mandue fuori i selvaggi I ».

Frattanto nell'aula Tafari è rimasto alla tribuna in s ilenzio, cercando di mantenersi impassibile. Quando comprende c.he la burrasca è passata, abbozza un tenue sorriso con l'angolo delle labbra, cercando evidentemente di provocare il sospirato applauso. I filosc.hiavisti c.he pullulano n ell'assemblea e nel p ubblico, i sanzionisti scottati dalla sconfitta, gli antifascisti di tutte le tinte, gli tributano volentieri il segno del loro omaggio. .

Calmatosi l'applauso, il negdero compie la sua esposizione in lingua amarica- di un discorso che in origine era in lingua france se.

Non vogliamo riprodurlo. Ci contentiamo di constatare che esso, confermando quanto avevamo conosciuto in anticipo, è tutta un' ingiuria per il nobile Esercito italiano, che viene accusato di avere aggredito coi gas le pop olazioni inermi e lontane dalla zona delle ostilità per terrorizzarle e per sterminarle.

L'uldma paue del , discorso è un r improvero contro· i membri della Lega cli.e avevano promesso di aiutare l'ex-negus a respingere l'aggressione italiana, e chiude con queste domande : a Che cosa volete fare per 1E1iopia? Quali provvedimenti contate d i prendere?».

Ma la So cietà delle nazioni sa ormai benissimo che l'Et iopia non domanda nulla e che è felicissima di essere liberata dal giogo del vecchio Governo .

Dopo il discorso di Tafari, il presidente rinvia la seduta a domani. Ecco la lis ta dei giornalisti arrestati: Lido Caiani. del Popo!~

Moneale del Popolo d'Italia, Monelli della Gazz tlla del Popolo , Signorctti della Sta,,,pa, Engcly del Lavoro F ascista, Ma:rchini deJla Stifani. -

D i ~uesti sono stati rimessi in libertà, a tarda notte, Fascetti e Marchim.

IL DUCE IN ROMAGNA •

FORLt, 1 notte.

Stamane il Duce si è recato a visitare alcune località della provincia di Farli, dove _ sono in corso opere·pubbliche.

A Predapf>iO h a visitato lo Stabilimento aeronautico, dove il lavoro ferveva m pieno; e poi il locale dove stava svolgendosi l'ammasso granario.

11 Duce ha <:hiamato alla ~ acca delle Caminatc i _ did~enti dell'agricoltura for livese, camerati Edgardo Masini, Mazzo ni e P ogg iolinì, perché rife rissero sull'andamento pratico dell'ammasso granario e sui pe rfezionamenti che guesto primo grande esperimento di disciplina economica rich iede.

Alcune deficenze 6aranno eliminate facilm ente, facendo tesoro dell a esperienza del primo anno.

Il Duce ha vis'itato un campo di balilla sulle alt ure di Mirabello ; e, scendendo da Rocca San Casciano, si è fermato a Forll , dove ha passato in rà.ssegna i settecento maes tri campeggisti e j milleduecento g rat~ìf! ~f~l'~rr::o:i:~ratu~:1~~a~isitato le colonie marine di Novara, Bologna, Dalmine, Reggio Emilia, MOdena, Milano, accolto ;~;av::~~c.manifestazioni di entusiasmo da parte dei piccoli e della

IL DUCE A SAN SAVINO DI PREDAPPIO DA IL PRIMO COLPO DI . PICCONE PER LA COSTRUZIONE DI CASE RURALI COMMOVENTI MANIFESTAZIONI POPOLARI DI RICONOSCENZA *

FORLt, 3 none.

di grandezza, destinato a determinare il risanamento di un agglo merato rurale. denominato Bagno e formato di vecchie case malsane.

case popolari di Forif. cavalier Umberto Santucd; le altre autorità prov inaali; i segretar! dei Fasci della vallata e i dirigenti delle organizzazioni femminili e giovanili del Partito, con larghe rappresen- rità della zona ed i rurali della vallata. ·

Sua Eccellenza il capo del Governo, accolto da vibranti ovazioni di popolo, prendeva in attento esame i progetti relativi alla costruzione di otto case rustiche, composte di quattro alloggi ciascuna, adatte in parte per piccole fami glie e in parte p er famiglie numerose, munite di forni per pane e altri locali cli servizio. Acfc~rovava con parole

:~e:li!~~er;esi~;J!;:i~~~ ri:e~eut~a;iliSi~~~· quindi, dopo avere passato in rassegna i rurali e le forze convenute schierate attorno alla vasta zona destinata alle nuove case confonden'frf~~deer:::i~iki~a;d 1e~~~:sti~b~ ~i!~s'i:10 ci~levaotlo le dwe esec~!:~:avJi ~~~nji i~~?d:ei:~te~e~~v:i~:p~ciJ?r!d~~P!~/';~~e:\~

~f1~Alri! g~i~~tJ~. pa0fc~!~z=a~!~ fi~~~liti~ 1s:t:t:Ji0iin ii r~!:t della frazione, esultanti e commossi, Il figlio della lupa, Vittorino

!ioa;:!~~ Jtfi~~n:nst:aaE~:11~~ f~~~!1t~~ie6~~;s~ff~i~ae fuardista Enzo Boni pronunciava parole di devozione e di gratitudine, a?&:c~~ un messaggio delle famigli e di Bagno San Savmo diretto Muoveva intanto incontro al capo, facendo atto di omaggio, la madre dell'eroica mèdaglia d'oro Livio Zannoni, nativa del luogo, mentre cinquanta operai ponevano mano al lavoro di sterro con ardo re febbrjle.

La folla, intanto, presa da un indicibile entusiasmo, non cessava di acclamare al capo. Voci rudi di r urali e squilli argentini di bimbi erano unìti in un sol grido, vibranti di un solo affetto, presi da un solo tumulto. Sua Eccellenza il capo del Governo superava agilmente la scarpata della su:ada e, seguito d alle autorità, percon:eva a piedi un tratto della via che conduce a Predappio, scegliendo la località d ove dovrà sorgere la nuova Casa del fascio di San Savino.

Quindi, avendo al suo fianco donna Rachele, fra Je più alte acclamazioni, ripartiva verso Forll, pilotando la propria macchina, non senza prima avere designato il termine di tre mesi per la ultimazione dei nuovi fabbricati. Mentre il Duce si allontanava attraversando i luoghi della sua infanzia, i rurali, attoniti di emozione e di orgoglio, restavano a lungo sul posto, elevando canti di fierezza e di gioia.

Il Duce Si Reca A Venezia

Pilotando Un Idrovolante Trimotore

APPASSIONATE MANIFESTAZIONI DI POPOLO*

VENEZIA. 4 n otte.

Stamane, alle 10.40, con un trimotore da lui pilotato, è giunto all'idroscalo di Sant'Andrea Sua Eccellenza il capo del Gov erno, che aveva con sé il figlio Romano. Dopo essere stato ossequiato da Sua Eccellenza il prefetto, dal segretario federale, dal comandante e tfi~~~jr~li~~:J~~~;:~do~i ~u~~s~io~z~~:e~tcato su un motoscafo ha ~h:!i~~tdaÌcc~~~li~~fdd1t~ù~i~:ms2~~c~:~i~~::n!:1hi~ visitato il padiglione delFUngheria, il padig\ione dell'Austda, il padiglione Venezia delle Arti decorative. .

All'uscita da questo padiglione, il pubblico che si era andato raccogliendo ai Giardini, ha improvvisato al Duce un'entusiastica dimostrazione e gli aprlausi si sono rinnovati lungo tutto il percorso dal padiglione VencZJa al padiglione Danimarca.

Sempre fra vibranti dimostrazioni della folla ché si era riunit a sul ~~fli~~~J~gla~i~: e~t!Y\~~t~ntiul~a 1~a:.t~~t1;aaf;1i:~~~res~~ praggiunto il viccpodestà, commendator Macciotta, che ha presentato al capo d el Governo l'omaggio del comune e il saluto del ~destà, assente da Venezia. Dopo il padiglione degli anisti stranieri, il ~~~:i:i~~~t~:~re:t~!~~ed!liam~1:~·ii~e~sei:p:eis~:t~il 0 gliene dei futuristi.

A l termine della visita, H Duce, d opo aver es.Presso al conte Volpi il suo alto compiacimento, si è avviat o alla Riva, accolto da manifestazio ni di incontenibile e ntusiasmo della folla che frattanto s i era r.iunita fuori del reciato della Biennale. La. dimostrazione è du rat a focessante cd entuSiascica fino a che il Duce ha preso imbarco sul motoscafo. Le ovazioni della moltitudine si sono pro tratte fino a quando il motoscafo si è allontanato. · ·

N el pomeriggio, il Duce, co n u n motoscafo dcli'Ammiragliato, si è recato a Ca' Littoria, la nuova Casa del fasci smo veneziano, sul e d al co nte Volpi di M isurata, è stato ricevuto dai componenti del Diretto rio federale e da tutti i capi delle organizzazioni fasciste. D opo aver reso o maggio al Sacrario dei caduti per la r ivoluzione, il Du ce ha visitato i locali di Ca' Littoria, manifestando alla fine il suo alto co ?ìt~~~;n~~- preso nuovamente posto sul. motoscafo, dirigendosi a Ca' Rezzonico. Lungo tutto il t ragitto, il Duce è s tato fatto segno a calorosissime m anifestazioni di entusiasmo da parte della popolazione Dalle rive, dai traghetti, dalle barche, dai vaporini, dovunJue si acclamava entusiasticamente al Duce, mentre dalle fi nestre alle imponenti manifestazioni della mo ltitudine, che lo invocava appassionatamente al grido di ~< Duce ! Duce I » .

Al palazzo Rezzonico, sede d e lla Mostra permanente del '700 veneziano, il Duce è s tato rkevuto dall'organizzatore della mostra, dot. tor B~rbantini, e dal direttoce del Museo civico, ·professor Lorcnzetti, che gli hanno illustrato le ricche raccolte ordinate nei tre p iani del palazzo.

Terminata la visita, il Duce si è diretto sul motoscafo, fra continue acclamazioni della folla, all'idroscalo di Sant'Andrea, da dove, ossequiato dal prefetto, dal segu:tario federale e da numerose altte autorità e personalità, è partito alle ore 17 p er Riccione, pilotando eg_U stesso l'idrovolante trimotore.

IL CAPO DEL GOVERNO A CESENA •

FORLt, 6 n o/le.

Oggi il Duce ha visitato a Cesena lo Stabilimento A rrigoni per la lavorazione delle frutta e verdure in conserva. Il Duce è arrivato nel p omedggio, mentre riel grande Stabilimento il lavoro dei duemila operai ed operaie fe rveva in p ieno.

il Duce è stato acclamato da tutta la maestranza.

Col podestà di Cesena e col segretario del Fascio, il Duce si è recato tu~;~~f\~~j~~r~!f';r~~~av;e;ait::~t:~r:o;~:.i~/~!~t~~: 2.7° fanteria della divisione Rubicone.

rioJ! Sa~e~!ci~~~":i!:tY1 ~u~eu~a

Dopo il sopraluogo, ha sollecitato il potestà a mandargli un siano :~fu:~fod:t~;Ì,~d~o~:,e J;:e De~:t:~~n~~:ca1~~nta:bi~. a~he~a~:i~ eseguito alcuni co ri.

Jl podestà ha riferito sul lavoro di pre~ai:azione deJJa quar ta settirr;;a~::~::te;p~ i~~ !heufaur:1~~~s::ri~n~0 :~ui~=r:~~~~~.:~n~a\i Governo sarà rappresentato dal ministi:o dell'Agdcolrura, o n. Rossoni. La popolazione, nelle vie percorse dal Duce, gli h a tributato calde manifestazioni di simpatia.

ALL'AEROPORTO« LUIGI RIDO LFI »

Sua Eccellenza il capo del Governo, pilotando l!l p rop ria automo· bile lungo la via Forll- Mendola, e avendo con sé la consorte, entrava nell'aeroporto Luigi Ridof/i, fermandosi di fronte all'aviorimessa della R.U.N.A., ove si trovavano g li operai intent i ai favori di sist emazione degli apparecchi da turismo assegnati a questa sezio ne provinciale.

Dopo essersi soffermato breve tempo per ottenere informazioni relative agli apparecchi stessi e al trentesimo stormo da bombardamento, ripardva, ossequiato dagli ufficiali ed entusiasticamente salutato dalle rru.estranze, e si dirigeva alla volta di ForB.

La Sorpresa Di Un Avanguardista

Poco dopo un'automobile si fermava nel piazzale della V itt oria, vicino al « catf~ Adua )), in quell'ora animatissimo per il .Passeggio serale. Dalla macchina discendeva una persona, che recavas1 ad ordinare delle bibite. Mentre l'incaricato pagava l'importo delle co nsumaz.ioni, il fig lio del proprietario, l'avanguardista Lido Pizzo, si aifret-

0;!;!~s~ rae1~:~!r~.n:1

trovò al cospetto di Sua Eccellenza Benito Mussolini e della sua consorte.

Ligio all'educazione fascista, l'avanguardista Pizzo si irrigidiva sull'attenti, alzando la destra nel saluto romano e sostenendo con la sinistra il vassoio, rimanendo come impietrito al cospetto del capo. Il ~li:~dos::rd:ir1~i:1~:ou~~n;cit~res:~:;~te~a solo le bibite, toDurante questa breve scena si era raccolta sul posto una notevole folla, che era rimasta rispettosamente in di.stanza, segue9do il simpatico episodio. All'atto della partenza, i presenti hanno elevato vivissimi applausi, con « alalà I » al fascismo e al Duce. .

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