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IL PERIODO TRENTINO
(6 FEBBRAIO 1909 - 26 Sh"lTEMBRB 1909)
11 6 frbbraio 1909 Benito Mussolini giunge_ a Trento per assumere H posto di segretario del locale segretariato dd lavoro e quello cli direttore de ll' organo del segretariato del 1:avoro e del partito sodalista trentino (282). Come traspare dalla lettera ad un amico egli non contento della nuov.a po1,ìzìooe (26}) Nondimeno adempie ai compiti con grande entusiasmo: scrive moltiss.imo e su.i più svariati argomenti (signi6cativa la violenta campagna diffam&toria intrapresa contro l'austriacame clero cattolico trentino e l'asprissima polemica personale coo i direttori e i redattori dei fogli clericali); tiene conferen ze (276); uaduce dal francese e dal tedesco (2n:); anima la lega !)C'I Js. cu ltura sociale ( 288, 293}; ecc., ~ c. Stringe rapporti di miicizia con Cesare Battisti e beo p resto gode ottima stima tra i comp;igni.
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Il 29 maggio Mussolini riporta la prima condanna in territorio trentino (tre giorni di cucere commutabili in trenta corone di multa) per avere leso l'onore di don Ds. llabrida con un breve tra.filetto (10'.i, 121, 288); il 9 giugno, mercoledl, il giudizio distrettuale lo condanna a tre giorni di arresto r,er vi etata ingerenza nelle mansioni di ufficio degli organi di pubblica sicurezu (152) e lo assolve dalla q11f'rda per offe.a all'onore- sporta da don Chelodi (1}4, H 8, 161); il 18 giugno è rondannato a cento wrone di multa e 2 sei giorni di carcrre per avere tenuta una conferetua (della quale non siamo riusciti a trovare uoccia) srnz.a regolare permesso (162, 292); il 3 agosto riporta ancora una condanna (tre giorni di arresto e tsenta corone di multi!), as~ieme al deputato socialista Augusto Avanc.ini, a Cesare Battisti e al sociali5la Ansclo Pedrini, tutti e quattlo ritenuti responMbili cli .aver organizzata una dimostrazione di protesta (contro i continui sequestri) in danno del viceprocuratore di Trento, Pio T essadri (294, 295); il 13 agosto è conilannato a sette giorni di anesto per f.ver leso l'onore di don Bura con farticolo Uw ran, idro fobo (l'.iO, 186, 217, 296) e il 25 viene incarcerato per scontare la pena ( 296); infine il 31 agosto è rondannato a cento corone di multa per contravven~ioni al paragrafo 24 della legge sulJa st.ampa (239, 297).
In questo tempo scoppiano gravi disordini in tutto il Trentino L'impe. r.atore d' Austria, Francesco Giuseppe, si reca ad Innsbrudc. J)ef' presenziare alle manifest.azioni in onore dell'eroe tirolese Andrea Hofer e l'autorità governativa fa pressiooe sugli italiani perché vadano ad I~nsbruck a rendere omaggio all'imperatore (215). 11 29 agosto viene commesso un grosso fwto alla Banca cooperativa di Trento e l'autorità inizia le indagini relative atJche ad uo. pi:esunto complotto po!itico, indagini che po1tano a perquisizioni e ad arrtst.i. 11 10 ! Ct· tembre vengono perquisiti rabitazione e le sedi degli uffici di Mussolini e tutto quanto di sua appartenenta è posto sotto sequestro. Attestato, sotto taccusa di « seduzione a commettere reati e della diffusione di uno stampato sequ.e,. strato :8 - il corpo del reato è UDa lettera di Mussolini ad 1.1n coJJesa ( 266) - in serata tradotto alle carceri di Rovc-reto (297). L'll iubisce iJ primo interrogatorio (270) e il 14 g li viene notincato ii d ecreto di sfratto dal tenilorio austriaco (299). Istantaneamente il deputato Auguuo Avancini presenta una pro• testa al min.istro degli inletni ar.istciaco affinchf Jo sfratto sia sospeso e l'aue• ~ato K.trcerato, in attesa che il ministero o amini g li atti (299); la dass~ ope,iia trentina, poi, delibera, in via di massima, lo sciopero s enerale (300). li 17 Mussolini subisce il secondo interrogatorio (272) e il 18 i d eputati del gruppo parlamentare socialista austriaco, Adle.r e Fittoni, si recano dal ministro ddl"ìnterno a protestare cotitro la reazione imperante a Trento e contro lo sfratto inflitto a Mussolini (301). Il 19, dopo che la classe lavoratrice trentina ha riaffermato jf proposito di .scioperare se l'iniziativa d el deputato Avandni non avrà avuw esito soddisfacente (301), questi comunica che lo sfratto di Musso1ini è stato sospeso, non revocato (303). Il 24 si svolge presso il tribunale di Rovereto il processo (30:3) che si conclude con l'assoh.zz.ione dell'imputato (304), T11ttavia iJ iuo arr esto è mantenuto (305) e la cl.asse operaia trentina rinnov.1 il voto dello sciopero generale da effettuiusi nel caso Mussolini non veng a scarcerato 006). ll 25 egli ini2ia lo sciopero della fame; il 26·, nd pomerigg io, è tu.dotto a MOl'i; da qui, io treno, viene accompagnato ad AJa e fatto proseg,Jire per Verona, sfrattato dal Trentino (308). Per solida rietà· verso l'espulso, il 27 ,~tembre la camera del lavoro di T 1·ento proclamerà lo sdopt'ro generale ( 309 ' 10). (Sullo sfratto dall'Austria q del cittadino italiano professore Be-nito Mussolini», Elia Musatti, deputato socialista al P arlamento italiano, interpellerà il ministro deg li esteci Guicciardini (319}.
Poche parole e poche pro.messe. Queste ultime si riassumono in uoa sola: Cercherò con tutte le mie forze di diffondere l'idea socialista e di non venir meno alla fiducia dei compagni che alla delicata e grave carica di Segretario mi vollero scegJi ere.
Se- la cooperazione dei compagni non mi verrà a mancare, confido di giungere a fare di questo giornale un'arma efficace di battaglia e di liberazione. Ma occorre che tutti, scuotendo la tradizionale apatia, contribuiscano a.I!'opera comune - è necessario che tutti coloro che si dicono socialisti sappiano che il SodaJ ismo è el evazione, purificazione della coscienza individuale e che il Socialismo sarà il risultato di una lunga serie di sforzi e di tentativi.
Ognuno dunque - dal profession ista all'operaio - porti la sua pietra all'edificio, compia q uotidianamente opera socialista e prepari la rovina della società attuale. Nulla va perduto, ed è coll' opera assidua, vigilante, tenace che maturano le grandi t ra.sforma2ioni sociali.
Lavoriamo, dunque, o compagni,
D a l.1 A11111nir, d,J I.,,zvoralo,e, N , 6, 11 febbraio 1909, V•.
• l1At111e11ire del Livoralore, organo del Segretariato del lavoro e del Partito Socialista, si ! tarnpava a Tr,ento, presso la Società Tipografica Edit rice Trentioa. via Torre Verde 4. la reda.2ione e l'amministra:r:ione eraoo in via San Pietro 2~. Redattore ~poruabile fu dapprima Domenico Beroardi; poi, col N . 7, 18 febbraio 1909, V, Giuseppe Pedrini. Cronista: Ernesto Ambrosi (Sùtol). Questi ricopriva anche la carica di segreruio della lega per la cultura sociale. Col N. 9, 4 mano 1909, V, Mussolini rieKe ad ampliare il formato del settimanale e a migliorarne la carta e la stampa,
La Crisi
Mentre gli scrittori deIJ'Armèe Zeitung sognano nei loro accessi di esaltati, un'A ustria guerrafondaia che inghiotte la Serbia, doma la T urchia, offre denari alle nazioni balcaniche, fucili a Me"nelik , prepara la rivolta nelle Indie contro l'Inghilterra, è interessante un esame della situazione interna, per vedere se queste esplosion i militaristiche stiano in rapporto aUa florideua economica di una nazione che vuole espande rsi o siano invece il prodotto di fantasie ammalate.
I fatti ci inducono a credere vera q uesta ultima ipotesi. Spigolando dai recenti numeri dei g iornali professionali della classe operaia, si comprende come la grave crisi non abbia risparmiato nessun ,amo dell'attività economica. Il Mauerer constata che l'indust ria edilizia, a cagione ddla mancanz.a di capitali stranieri, ha subito un brusco arresto specie neJle grandi città. Il V erhandsbatt, organo degli operai delle fabbric he di birra, nota un fortissimo aumento della disoccupazione e chiude un lungo articolo con queste testuali parole:
« Andiamo incontro a tempi difficili e gravi. Fra poco sui offerta ai nostri compagni l'occasione di convincersi che non abbiamo caricate k tinte, ma nella previsione del futuro, alzato un g rido d'allarme in tempo opportuno •·
N ell'Einigktil, altro organo operaio, si rileva come la crisi abbia portato diminutioni notevoli di attività e di licenziamento d' operai Il Lavoratore di Trieste, dopo aver esaminato la politica economica della DJO. narchia nei rapporti della Serbia, conclude affermando la necessità di una politica più sensata e più equa che sola può migliorare le condizioni dell'Austria nei Balcani e porre le premesse di una pace duratura.
In.fine nel manifesto odierno lanciato ai lavoratori di tutta l'Austria dal Gruppo parlamentare socialista, v'è un passo che dice:
« Una gravissima crisi opprime la nostra economia pubblia; i disoccupati si contano a decioe d i migliaia; centinaia di migliaia d'operai devono .in un periodo di terribile rincaro, mantenere con ridotti proventi moglie e 6.gli..., i nostri vecchi soffrono la fame, i· nostri im~tenti sono costretti all'accattona38iO, migliaia di pallid i faociulli muoiono per eJfetto dello sfruttamento capita.lista•·
Le cause di questa depressione economica, di questo disagio generale - sono da rice rcarsi nei metodi di politica estera adottati dal le camarille di corte austriaca e nelle lotte fra le nazionalità diverse dell'impero.
I milioni che dovrebbero destinarsi a soilevare il popolo, sono invece inghiottiti dall'esercito. Sotto la forma di preparazione militare. li militarismo! Ecco la mostruosa piovra dai mille viscidi tentacoli che succhiano senza tregua il sangue e le migliori energie dei popoli! Ecco uM scopo alla nostra lotta! Demolire questo avanzo di barbarie, gridare che l'esercito oggi è la scuola organizzata della criminalità e che serve unicamente a proteggere i capitali e le rendite della borghesia, e non temere di affermare. che noi socialisti internazionalisti non abbiamo confini né bandiere e detestiamo qualunque ferro , qualu~que istituzione che serva a uccidere uomini, a disperde re energie, a soffocare il movimento in avanti della classe operaia. Contro ìl parassitismo militarista, noi gettiamo il grido antico: « Giù le armi e in alto Je bo.ndiere dell'umanità! ».
B.
Da L'A1111uiire del Ltwor11tore, N . 6, 11 febbraio 1909, V.