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MOVIMENTO
Il XXIV congresso del Partito Operaio Belga, tenutosi a Bruxelles nei giorni 11, 12 e 13 corr. mese, è stato una riprova solenne della larga diffusione delle id~ socialiste nel Belgio. I gruppi rappresentati erano 4, t. I deJegati intecvenuti 6 10. Da un rapporto sulla situazione del Partito stralciamo le seguenti cifre:
Nel 1908, sono 180.000 i membri che hanrio regolarmente pagato le quote a l Consiglio Generale, con un aumento di 14.000, in confron to dell'anno p recedente, 11 Peuple, organo quotidiano ufficiale del Partito, ha una tiratura di 70.000 copie. Gli altri quotidiani socialisti, il V oo· ruil di Gand, il Jonrnai di CharJeroi e l'A iienir du Barinage son<:1 ugualmente attivi
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Delle questioni poste all'ordine del giorno, due erano di una speciale importanza: l'ordinamento militare e la laicità delle scuole normali.
E stato in seguito ~Ila tensione dei rapporti fra la Francia e la Ger· mania che il Partito Operaio Socia lista Belga ha dovuto portare sul tappeto la questione militare Alla discussione sollevata al congresso parteciparono i membri p iù inAuenti del Partito. Vandervelde combatté una proposta che voleva impegnare il partito in una campagna per il « disarmo locale». Si disse part igiano del « disarmo un iversale », ma sostenne che nell'attuale situazione eu ropea, colla tattica adottata dalle grandi potenze, Ja nazione che disarma, si metterebbe in balia del più forte. ·1·ordine del giorno Vandervelde, che invita i gruppi ad accentuare la propaganda contro il militarismo, tenden do, per ora, all"istitu:zione della « nazione armata», fu approvato quasi all'unanim ità.
12 discussione sulla scuola laica, rivelò che la situazione dell' inseg namento è deplorevole. Eccettuate alcune g randi città e borgate della Vallonia, dove gli anticlericali sono al potere, nel resto del Belg io le scu.ole comunali sono state soppresse e sostituite da scuole congregazio• niste, dirette in maggioranza dai frati e dalle suore espulse dalla Francia. Il Governo di Leopoldo ha soppresso, in 25 anni, 14 scuole normali dello stato, sOstituendole con altrettante clericali. Per attenuare i danni di questa. invasione nera, la provincia di Hainaut ha fondato coi propri denari, senza alcun intervento dello stato, due scuole nor• mali, wu a Charleroi. e l'altra a Mons. Ora il ministro Woeste ha p re• sentato un progetto di legge per sopprimere queste due istituzioni lai• che. Il congrc.çso ha protestato contro la man ia liberticida del governo e ha deciso di iniziare una vigorosa campagna per allontanare dal Belgio i ,orb~a11x venuti dalla Francia.
I Socialisti Olandesi
Il Congresso Di Amsterdam
Il congresso annuale del Partito Operaio Socialista Democratico di Olanda - tenutosi dal 14 al 18 andante - si è svolto in circostanze piuttosto critiche. Una scissione si è prodotta nel seno del socialismo o landese. Circa 400 socialisti, sotto la guida di Wynkop, Citon, Rovesteyn e Gortez, hanno abbandonato l'antico partito, per fondarn e uno nuovo.
Non è facile definire le cause di questa scissione. Anche jn Olanda, come dovunque, vanno affermandosi due tendenze socialiste. L'una che dà importanza. massima alla diffusione delle idee teoriche, l'altra che si preoccupa invece quasi esclusivamente del lavoro pratico [n O landa il dibattito fu vivace e come sempre, non pdvo di attacchi personali.
] dissidenti pubblicarono La Tribuna, giornale di polemica e d i critica alle istitu2ioni, ai metodi di lotta e agli uomini del ·partito uffi ciale. Nel febbra io scorso fu convocato un congresso straordinario, per g iudicare la condotta dei redattori della TribunA. Dopo una discussione animatissima, il congresso condannò l'atteggiamento dei dissid ent i, o marxisti, esigendo la soppressione de l loro giornale e decise di creare un supplemento all'orsano ufficiale del p artito, per dar mezzo a chiunque di manifestare le proprie idee.
I marxisti n on s' inchinarono alla decisione del cong resso e ìn una tiunione tenuta ad Amsterdam fondarono il « Partito Socialista Democratico ».
L'Ufficio internazionale socialista di Brnxelles si offrl quale int ermediario per una conciliazione. Ogni tentativo fu vano davanti alla intcansigenza dei marxisti. La scissione è ormai un fatto compiuto. . .Accanto al vecchio partito socialista, che raccoglie 9000 a decenti, v'è il nuovo che conta dai 400 ai ,oo affiliati. ] gruppi aderenti al vecchio partito sono 193, gruppi puramente politici, poiché le associazi oni ecoziomichc hanno Wl'ocganizzazione distinta.
Quasi tutte le ciunioni del congresso sono state occupate dal dibat~
IL PERIODO TRENTINO 83 tito per la tattica da seguirsi nelle elezioni generali che avranno luogo al pro.ssirno luglio e sulla condotta del partito nei ballottaggi
Il Comitato Centrale ha proposto la seguente piattaforma elettorale: suffrag io universale, pensioni operaie, giornata legale di 10 ore, estensione della legge sulle case operaie, legge per gli infortuni su l 12.voro.
Nei ballottaggi il congresso ha deciso di lasciare l'autonomia a i singoli gruppi, raccomandando di dare !'appoggio a.i partigiani del suffragio universale.
M, 8
Da I/ Popolo, N . 2685, 22 aprile 1909, X. Pubblicato anche !u L1Av11tnir, d tl Laf!o,a, o,t nei N n. 16, 22 aprilt (Nel Belgio) e 18, 6 maggio 1909, V (li t ong,1u o di A m11,,dam).
Brevi note. Mancava la folla delle grandi occasioni, tuttavia la cifra data dal cronista clericale va raddoppiata. Sintomatica e confortante l'adesione degli studenti universitari. Gran dispiegamento di forze poli:i:iesche. La manifestazione è riuscita.
Vediamo il contegno dei partiti avversari. Che i clericali si siano ben guardati dal mandare un suo [slC ] oratore a esporre le ragioni .... delle madri cristiane è facilmente comprensibile, perfettamente logico.
I clerica li non hanno mai discusso, dico mai ! Quando si accetta un dogma, non si può discutere sulle sue applicazioni. Il dogma è la negazione della libertà individuale. << Devi credere, se vuoi capire », dicevano i padri della scolastica e TertuJliano aggiunge: «Credo q11ia absurdum est» (lo credo perché è assurdo).
I preti sanno che rutto il loro edificio ideologico è di una eccezionale fragilità, sanno che mossa una pietra, è un angolo che cade, è una facciata che rovina. Non sono io che lo dico, ma l'ex padre Salvatore MinO(chi in uno dei suoi ultimi studi sull'equivoco modernista.
Quando poi si tratta di difendere la pratica del dogma, 1a p ratica fo rzata del dogma, la posizione dei cattolici è ancora p iù critica. Una discussione potrebbe rivelare al pubblico il fon~o limaccioso delle loro anime intolleranti, potrebbe mostrare che non si tratta già di salvaguardare ipotetici interessi spirituali, ma reali interessi profani ; potrebbe provare la verità di quanto noi affermiamo, volere cioè i cattolici l'obbligo della messa non già per istillare nell"animo dei fanciulli il senso della religiosità, ma per far assumere loro « l' abirudine » vuota di significato e ipocrita , della religiosità nelle sue forme cerimoniali, abihldine èhe sarà poi nel futuro destramente sfruttata.
Maravigliarsi dell'assenza dei clericali è dar prova di ingenuità. Maravigliarsi poi del silenzio dei liberali, significa non conoscerli.
I liberali appartengono alla gran famiglia democratica. Chi dice de. mocrazia oggi, dice accozzaglia di mestieranti della bassa politica, dice
• A Trento, il 18 aprile 190'J, domenica, si era svolto un grande: comizio per !"abolizione de11'obbligo della messa. Durante il comizio aveval\g ~la.~ ,ocialisti &tilili, Pì$Ce~ Bertoldi e Meu. · avvocati che cercano delle clientele, professori che intriga.no per delle cattedre, giornalisti che battono allo sportello dei fondi segreti, specu· latori che comprano il sileruio o i giudici, coscic;:nze inquiete che fanno dell'anticlericalismo, ma in grembo alla massoneria divenuta oggi una universale associazione di camorristi.
I liberali non hanno un p rogramma economico : e non possono averlo. II loro programma politico è un miserevole compromesso fra repubblica e monarchia, la loro azione è prevalentemente elettorale. La parola che li sintetizza è « blocco » - cioè mucchio incoerente e temporaneo a scopo elezionistico di uomin i di diverse o magari opposte tendenze.
I liberali non possono assumere una propria personalità, hanno bisogno di « imbloccarsi » per rubare qualche cosa a tutti i partiti. ln questo modo hannò saccheggiato il programma minimo del partito socialista, e si sono riempite le tasche frugando nei bagagli della ideologia repubblicana.
Chiedere che i liberali prendano posizione decisa nelle piccole e grandi b,1ttaglie della vita pubblica è chiedere l'impossibile. Chi non ha Je spRlle quadre e una solida colonna vertebrale, non può caricars i che di pesi leggeri. L'onesto salumaio democratico non vuole una politica seria che lo costringa a leggere lunghi articoli di fondo: preferisce l'appendice coi romanzi di Montépin e di Paul de Kock. Domandatelo ai redattori del Secolo.
Sento obiettarmi: Pure la democrazia a Trento dev'essere qualche cosa. dal momento che ha conquistato il Comune! Adagio, maligno lettore. Un seggio in parlamento, una m aggioranza al Comune ben raramente sono l'indice di una determinata corrente d'idee, ìl risultato di un.a lotta combattuta a viso aperto, ma quasi sempre sono il prodotto d i sapientissime manipolu:ioni d'a lchimia elettorale. Se i libe rali sapessero di rappresentare qualcuno e qualcosa, nell'dJare della messa a vrebbero tenuto un diverso contegno. L'attitudin e indecisa, l'eterno tergiversare , il continuo eludere gli argomenti spinosi , provano l' anemia dei clericali, l'opportunismo deIIa politica, il traffico delle idee.
Noi non abbiamo cercato e rifiuteremmo quaJunque. appoggio dei radicali liberali_ Constatando il « loro suicidio », la « loro viltà», sentiamo che ormai una forza sola. [è] destinata a cambiar d'ora inna.nzi i destini di una città o di una na2ìone : la forza del proletariato che ascende a mjgliori forme di vita.
Da L'A'llfl'..nir, dei LAvoralore, N 16, 22 -.prilt l909, V.