2 minute read
IL PROLETARIATO HA UN INTERESSE ALLE CONSERVAZIONI DELLE PATRIE ATTUALI?•
Mussolini esordùce ammettendo ,he il problema della patria oggi è uno dei più gravi e dei più angoscianti fra tutti quelli che si presentano alla coscienza socialista. Ma anche qui bisogna far forza a se stessi e g iungere alle negazioni est reme che non ammettono equivoci. Con viene ,oJ PiHel ,he la patria sia il più alto organismo collettivo cui siano giunti i gruppi etnici civili. Ammelle che sull'amore di patria, considerato come sentimento, è inutile discutere. Mentre invece è giovevole discutere sul concetto di patria, ed esclusi\'amente dal punto di vista socialista. Il Mt1u ()/inì domanda: La borghesia ha patrie? No. Nel campo econom ico l'attività capitalistica ha infranto le frontiere e imposto dovunque il suo modo di produzione - nel campo della culhlra si è g ià realizzato da tempo l'in ternazionalismo del pensiero.
Gli artisti, i preti, i filosofi hanno abolito le patrie, come i fabbricatori, i mercanti, gli speculatori. Che cosa è la patria per questi ultimi?
Advertisement
Il paese dove si può arricchire. Da chi . è rappresentata per loro la patria? Dall'esercito. Nel concetto borghese - patria e militarismo sono la stessa cosa. Il patriottismo socialista è ·equivoco. Gli operai non han no nulla da difendere. La proprietà? N on ne hanno. La cultura? Moltissimi non videro neppure una scuola. La storia? :t patrimonio della dasse colta. Perché gH operai che dalla patria non ricevono nulla, debbono tutto alla patria? Denaro, sangue e vita? Individui e moltissimi oggi rinunziano alla patria. I borghesi di tutte le .nazioni quando si vogliono divertire si stabiliscono a Parigi; quando si propongono d'arricchire vanno a New York; gli operai poi vendono le loro braccia sui mercati di tutto il mondo. L'industria, il commercio, le invenzioni scienti.fiche, le assemblee politiche e infine l'organizzazione dei lavoratori abbattono le frontiere.
Orbene, queste devono esistere solo perché una casta di parassit i ha
• Riassunto della conferenza pronunciata a Trento, nella sede della camera del lavoro, il 25 giugno 1909, durac.te una discussione svoltasi fr.a alcuni ade~ rtnti alla lega per la cultura sociale Prima di Mussolini aveva parlalo l'avvocato Antonio Piscel. (Da L'Avvmir, J,I l.Avoralor1, N 26, 1 luglio 1909, V)
Opera Omnia Di Benito Mussolini
bisogno di far manovrare armi da sterminio. I primi ad abolire la patria sono stati i borghesi. Il patriottismo è un feticcio. La borghesia ha offerto all'adorazione delle turbe un primo feticcio: il parlamentarismo. Ora che questo iddio t ramonta, ecco un altro feticcio: il patriottismo. Ma invano ormai, perché il proletariato è antipatriottico per definizione e necessità.
Rimane il caso di una guerra. In questa eventualità i socialisti hanno un solo dovere : La guerra alla frontiera dev'r;ssere il segnale dello sciopero generale, dell'insurrezione, della guerra civile all'interno. T anto peggio per le istituzioni borghesi I socialisti noo se ne debbono menomamente preoccupare.
Così i cristian i auguravano la sconfitta agli eserciti di Roma e p reparavano Jo sfac.elo dell'impero. I socialisti non devono temere di proclamarsi barbari. Essi non hanno patria. La patria - nel concettoè sempre stata negata; dagli stoici che proclamavano l'uomo il cittadino dell'universo, a Cristo che voJle esteso il suo regno a tutti gli uomin i, dagli umanisti a noi.
Per superare bisogna negare. la nazione ha .negato Ja signoria, la signoria il comune, il comune il feudo, il feudo e la chiesa l'impero, l'umanità nega la. nazione dilatandola sino ai confin i del mondo. (Il disrorso del M1tssolini, ,onriso, serrato, fone un po' troppo elevat o, /a. uia profonda impressione. /J romp. Pisce/ replira, facendo un'ipoiesi. A questo punto interviene il compagno Ambrosi e aggiunge alc111u ullime parole il liiuu olim).