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LA CODA DI PAGLIA

Se i giornali del:a Quadruplice Intesa , che dcd ica!10 colonne e pagine alla cosidett:i. c risi della so6aldemocrazia de l Ka iser, covano la sprr;mza che questo le-g gero venticello di fronda possa indebolire la Germania, vanno incont ro alla peggiore delle delusioni. fo non so se dicesse sul scrio l'on. Sude kum (a p ropos ito, dov·è anda to a ·fmire il valentuomo?) 9 u;;.n do dichiarò a un redattore neulrale de J'Echo de P11ris che ba sta va un se1gente d i città per disperdere una c-0lonna di serialisti , ma è ind iscutibile che il sociali smo tedesco è «negato» ai movimenti di pia zza, gli unici che, in tempi di gue rra, possano t urbare il funz ionamento della macchina statale e p o rre in condizio n i d 'inferio rità mar.i.le e mat-::riale u na nazione belligerante dinnanzi alla nazione nemi ca. Bisogna rnn vincersi che- i socialisti dissidenti, i q uali van clamando pace e pace, rendono ancora un servizio all'Impero, un servizio patriottico, ben inteso. Non ci sono ch e due ipotesi da formulare per spiegar e certe indulgenze <lclla censura militare tedesca: o il mov imento social"pacifista è div mt.tto così travolgente che soffocarlo non è più. p ossibile senza scatenare fo. rivolta popo lare, oppure si tratta di manifestazioni che possono gio· vnre ai lini general i della politica cst<:ra dell'[ mp ero.

La p rima ìpotesi non regge. La f ra?io nc dei socialisti estremi è composta di un es iguo manipolo di cap i, che non h:rnno seliuito fra le masse. Portavoce di costoro è un giornale .che si pubblica a Berna . S ormai chiaro che il movimento ha preso origìne nella Svizzc;>ra cd è altrettanto man ifesto che t11ttgna p :m di questa Je\•ata di scudi, inutile J; erché tard iva, pericolosa pe rché equivoca, è un a sig nora rus ~ le cu i tendenze e simpatie per Ia Germania e per i l socialismo tedesco sono note - fin troppo ! - anche in Italia.

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Il g ruppetto dei «radicali» non ha intenzio ni - del resto - di fare sul serio. Si parlava, è vero, nel fogl io volante - lanciato a Lipsia - di una azione «extraparlamentare », ma tale possibilità è da escludersi solo ch e si consideri la tradi2ione, la costituzione, il t empe· ro.mc:nto stesso del sociali5mo tedesco che ha fatto scmp1e e soltanto dell'clezio nismo più o meno s mo rzato e ha ripudiato da tempo imme• morabile l'« insurrezionismo » e l' azione diretta

Quale influenza può ave.re questo J r uppo di « p acifon dai » di fronte all'enorme maggioranza del Partito che è ancora l egata al patto del 4 agosto, mentre una minoranza ha già fatto esplicita adesione alla t esi « annes:;ionista >>? Ma se l'influenza che possono esercitare all '« interno >> della Germania i dissidenti è n ulla o quasi, il Governo imperiale calcola. sull ' infl uenza d ebilitante o ar renden te che ta le atteggiamento può avere sul socia lismo e sulle democrazie d ei paesi latini. Come l'internazional ismo della vecchia maniera, così ques ta incarnazione pacifista di una fraz ione della socialdemocrazia, è destinata all'estero, non all'interno. un altro a rticolo di esportazione.

Una piccola not izia rivela il trucco. Il deputato socialista Quarck ha dich iarato che « il Governo tedesco non porrebbe nessuna difficol tà a que i social isti che volessero in con t ra rsi in Olanda con socialisti d ei Paesi dell 'Intesa. Ma il prog ramma d ei social isti dell' I ntesa scgn ita ad essere q uello di abbat tere Ja German ia, do nde la diffico lt:i d i un .accordo» T utto si spi-:ga allora! Jl G overno tedesco n o n fra ppor.e più ostacoli a certe manifestazioni pacifiste d estinate a trarre in inganno i popol i d ell ' Intesa e concederebbe anche il viaggio gratuito su lle fe rrovie dell'Impero a que i socialisti tedesch i che vol essero recars i in Olanda a tenta re di mistifica re, a ncora una volta, i troppo ingenui « compagni » d elle nazion i occidenta li.

D edu lione unica: la pol itica im periale h a utilizzato il « socialismo» nella g uer ra e non è aliena dal g io varsen e per la pace.

Il socia lismo a lemanno si acconcia di buon grado ad essere una pe· dina nel g ioco di Bcthmann-Hollwcg. Quando ai fini della politica imperiale occorreva mostrare al mondo che i tedeschi - socialisti com• pres i - costituivano un blocco compatto e infrangibile, il socialism ~ ha volato i credit i militari e intonato il 0etJt5chland iihei· al/es. lo n on ho d imen t icato iJ famoso articolo su l « g io rno della nazi one tedesca », stampato nel V orwaerts e neli'Arbeite r Z ei/lmg all 'indomani de l voto al Reichstag. A desso che si d elinea l'opportunità - sempre ai fini della politica tedesca - di mostrare al mondo europeo e forse anch e a que llo n ord -americano, che in Germania si formano correnti popolari favorevoli alla pace, i signori Bernstein, Haase e Kautsky si prestano volonterosa.mente al g ioco di Bethmann-Hollweg, Quei sign ori ci assicurano che vogliono salvare il Partito ? No: essi vogliono salvare la G ermania e co lla G ermania, l 'Impero.

La p ace di cui ci riempiono le o recchie sarebbe, ogg i, una pace necessariamente tedesca che riconsacre rebbe l'egemonia del Kaiser e, lasciando insolute molti ss ime q uestioni fondamentali, fornirebbe nuov i motivi di guerra a breve scadenza.

Io penso che il movimento inscenato dopo dieci mes i di gue rra da aJcun i gruppi di socialdemocratici tedeschi, ha un carattere n ettamen te conservatore e lea lista nei riguardi della Germ an ia e un carattere « rea2:ionacio », tipicam ente reazion ario, ne i co n fro nt i d ella civiltà eu ropea. Se , ostoro foss eco sinceram ente « rivo luz ionari », se cost oro vo lessero realmente prepa rare alla Germania un avvenire di libertà e di democrazia - fo rse repubblicana - non giocherebbe[ ro] oggi la commedia d ella pace. Qualora non ~vessero il coraggio di d ich iararsi favore1..-oli a lla guerra ad oltra nz:i, dovrebbero la5ciare che le v icende seguissero il lo ro corso destina to a diventare in un dato moment o « catastrofico » p er la Germania.

Profondi svolgimenti politici e sociali nella Germania, - un lungo periodo di t ranquillità europea - non sorgeran no da uria vittoria del Kaiser e nemmeno da quella pace p rematura ch e i socialisti teutonici - presente mente - caldeggiano. I r ivoluzionari tedeschi - se fossero veram en te tali e non maschere truccate - d ovrebbero p ensa re c he la sa lute dell a G erman ia v errà d alla sconfitta d ella Germania e che è necessario - su prema mente n ecessario - per il bene d ella Germania e dell' Eu rop a - ch e il blocco a ustro -ted esco sia fia((ato una buona volta p er semp re Ma i socialisti ted eschi che favoleggiano di pace, miran o unicamente a salvaguardare gli interessi d ella G ermania, della più grande Germania.

Finché c'erano le possibilità delle conquiste territoriali, i socialisti gridavano: ,·iva la guerra e Ludwig Frank a ndava volontario a farsi uccidere da una intelligente pallottola francese sotto le mura di l.unevdle; o ra che non. si può conquistare nulla, ora che la guerra m inaccia d i esse re disastrosa per la Germania, ecco i socialisti sostituirsi a Bethmann-Hollweg in queUa parte d i «pacifista» che i1 Grande Ca ncelliere non p uò - n a turalmente - sosttnere

Anco ra u na vo lta le d ue politiche ; q ue lla i mperiale e quella pro· Jetaci a si compren dono, si a iutano1 lavoran o insieme a t r arre dalle di fficoltà la G ermania , Sudekum facev a il g ioco d el pan ge rman ismo nel sett~mbre del 1 9 14 ; oggi, il turno d i se rvizio , p orta sulla scena Bernsteìn. M a niente v'è di cambiato L 'opin ione p u bblica delle N a2ioni alleat e non de ve illud ecsi, 11 « socialismo tede.sco » non indeboli rà mai 1a N azione dinnanzi al mondo. I pacifon dai tedeschi non aiutano indiretta· mente la Quadruplice Intesa; giovano - invece - direttamente alfa causa d ella Germania,

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