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11 BELGIO D'ORIENTE

Le vicende della guetta europea hanno riconcentrato l'attenzione genera le sulla Polonia, d ove si combatte - in questi giorni - la p iù gigantesca battag lia della storia. N el suo messaggio alJa Duma, il P residente del Consiglio Goremykin, ha annunciato - nel nome dello cza r - che a guerra .finita « la Polonia avrà il diritto di organizzare libera· mente la sua vita nazionale, soc ia le ed econ omica sulla base deH'auto· nomia sotto lo scett ro d egl i I mperato ri di Russia ». la seconda volta , dalJo sco ppio della guerra, che vie ne solenn emente p romessa a i polacch i la ricostruzione della loro Patria in felice. In questo intervallo di tempo, un altro fatto è venuto a confermare le ottime disposizioni del Governo russo : la costituzione di legioni polacche con ufficiaJi e li ng ua di comando polacchi. avvenuta il IO gennaio co n un o rdine del genera lissimo. M a g ià la prima promessa d'autonomi a, fa tta nell'agosto dello scorso a nno, aveva sollevato i cuori e accese le speranze dei pola,x h i. Basta leggere le d ichiarazioni dei deputati alla D uma e i commenti dei g iornali. L'avversione alla German ia vi è palese e p rofonda. Il deputato Jaronsky a lla D uma cosi si espresse: e Dio voglia ch e gli slavi, sotto l'egida della Rus~ia, inAiggano ai te:utoni una disfatta simile a quella che polacchi e lituani infli ssero - or souo ~00 anni - sui campi di Griinwa ld :t.

Nella sedu ta del 9 agosto al Consig lio dell' Impero, il deputato Meys2:towicz dichiarava; t.< I polacchi compiono sempre - senza mormorare - il loro dovere verso la Russia. Lo rotnp ieranno anche oggi. I polacchi andranno sul campo di battaglia. non solo per pagare i1 loro debito alla Russi a, ma anche p<:r dare il colpo definitivo al Drang na,h 0 1ten d ella Prussia e il loro sangue u d. sparso per una causa giusta».

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Né m eno lealisti verso 1a Russia ed entusiasti per la promessa auto· nomia erano i commenti dei giornali. 11 Giornale di Kiyow scriveva : o:: Il p roclama del ge-neralissimo risuonerà come un'e<:o gioconda dovunque vegliano i cuori polacdti ; dove, ,penata, ma non vint.1, la forz .1 d ella Nnionc si rianima ».

La Gttzzeua Quotidiana di Wilna:

« 1.1 bella parola d'intesa, o mtglio, dì fratern i!~, lanciata».

La GazutJ(1 del Mattin o di Varsavia:

« Da oggi noi viviamo nel pensiero consolatore che ogni momento ci avvi• cina alrora anesa da un secolo, in cui ci r iuniremo ai nostri fratdli; quando la rulla della Polonia, che sembn, a, per sempre, distrutta dalle otde teutoniche, sarà tornata proprietà della Nazione. D io benedica gli eserciti russi e polacchi nei micidiali combattimmti il cui risultato finale deve riunire lt tem" di Polonia, fa r scomparire !<." frontiere che strappano, oggi, il corpo vivo e l'anima della Nazione polacca»

La Gazz rlla di Varsavia:

<1 Da frri noi ci troviamo di fronte a un a tto ufficiale del Governo russo, nel q u~le è detto chi aramt'flte, positivamC"n!C", senta restràionC', che uno det:li i;copì della guC"rra attuale la la. ri unione d.i tutte le tC"rre polacche dotate al tempo istesso d i un regime politico conforme alle esigenze dello ~pirito nazionale" •·

11 P 11e1e di Varsavia:

« A coloro che dubitano ancora, che csit~no, ques te parole che partono dal trono sono un conforto: hanno la forza di un impegno • · li Co rriere di Viwsavia:

« L'orientazione sfava ed antigermanica non si 5arebbe giammJi rivelata cosl potentemente in Polonia, se fosse stata combinata dai po litici, mentre invece è sorta dalla logica dei fatti e ha trovato una base solida ndl'istinto delle masse » l'unione dei Partiti polacchi, rappresentati dal Partito nazionale democratico, daI Partito prog ressista polacco, dal Partito realista, daJ. l 'Uniòne polacca del Progresso, rispondeva al proclama del generalissimo nei termini seguenti :

« I rappiesentanti dei Partiti p olitici solloscritti, riuniti a Varn,via il 16 ago• sto del 1914, accolgono il proclama come un atto dì un'importanza storica di primo ordine e credono fermamente che, finita la guerra, le promesse contenute nel prodam.1 !i realizzeranno effettivamente e che il sogno dei nostri padri e dei nostri avi si c:ffettueri e la Polonia membrata da un secolo e meuo si rkost i. tuirà JI sangue dei suoi 6sli, sparso nella lotta comune contro la Germania, ~ari nello stesso tempo un'offerta S\lll'altarc: della res1mezione della Pattia •.

Quattro mesi dopo, le stesse speranze i nfiammavano i patriotti polac, chi. Nella dichiarazione del Comitato Nazionale Polacco in data 26 no• vembre, si legge :

« La disfatta della Germania sarà il nostro trion fo .... Il nostro popolo non vede più che uno KOpo : la distruzione della malefica potenza prussiana e l'un ione della Polonia sotto lo scc-ttro del monarca russo».

Sono passati dodici mesi. la guerra non volge ancora al suo termine e si può dire anzi che ricomincia, prccisamente sui campi di Polon ia. Noi ci siamo giustamente commossi e non meno giustamente indignati per g li innumerevoli e inauditi atti di barbarie ce>mpiuti dal1e armate del Kaiser n el Belgio; ma, forse, sotto certi aspetti, la sorte toccata ai Polacchi è ancora più disg ra.:iata di quella dei Belgi. la Po lon ia austriaca e la Polonia russa sono da dodici mesi il campo di battaglia fra i t re Imperi. Come in occidente, così anche in o riente la Kultur ha celebrato le sue gesta di sangue. Da un rappotto pubblicato dal Comitato Generale di soccorso per le vittime l'.klla guer ra in Polonia e che troviamo riportato sull'ottima Revt# de Pologne (n. 3-4 anno 1915) stralciamo alami dati che forniscono un'idea della terribile situazione creata in Polonia dalla guerra.

La Polonia russa che comprende 10 provincie, con una superficie di 127.500 Km. qi1adrati e 13 milioni di abitanti, fo quasi completamente sommersa dalle ondate dell'invasione tedesca. Più di 200 fra città e borgate e circa 9 mila villaggi vennero OC(lrpati. Di questi ben 5 mila sono stati rasi al suolo. La popolazione rurale soffre una miseria atroce. 1n certe località è ridotta a ciba rsi di rad ici selvatich~. Nelle città industriali la situa.:iOne non è migliore. Quattrocento mila operaì sono senza lavoro, Anche la Polonia austriaca ha conosciuto tutti g li orrori della guerra. Pi"I) di 2000 villaggi sono stat i distrutti, ment re la popolazione superstite che li abitava è stata. costretta a disperdersi nell 'interno della Monarchia, fra inenarrabili dolori, morali e ni.ateriali, accresciuti dall'ost ilità dei tedeschi e dei magiari Ma v'è un altro fatto che rende al sommo grado angosciosa la sorte dei polacchi: essi sono stati costretti a combattere gli uni contro gli altri in t re eserciti diversi. Il contingente polacco di 1.400 mila soldati si trova diviso in parti quasi uguali fra Austria, Russia, Germania. Non a torto, il Proclama che il Comitato Generale di Soccorso ha rivolto ai popoli civili si chiude in <JUCsti termini :

« La Polonia, grandt' e antica fu. le Nazioni civili; soggettt. da 1'0 anni a.i peggiori iupplizi, sopporta in questo mo mento tutti i peggiori flag elli della guerra universale suscitata da altri. Su di un territorio quasì ugua le a quello dell'Inghilterra e della Scozia, questa Nazione infelice, ma laboriosa e di un.a vitaliti possente, è su.ta privata a un tratto di tutti i suoi mezzi di esistenu. Vittima innocente, essa è senza case, senza cibo, condannata alle supreme sofferenze e: forse allo sterminio. Tanta sventuu e tanta ingiustizia è senza eS('rnpio nella storia moderna. E, fra ttanto, il mondo pare commuoversi a pena alla vista di questo spdtacolo tragiw Ciò non dipende certo dalla mancanza di informa, zioni esa tte sul vtro stato d elle cose in Polonia. li Comitato, porundo queste notizie a cognizione del mondo civile, crede non soltanto di ~ervirc b. ous a della SU'll Patria, ma anche qudla della coscienza universale 1>.

Questo appello trova una eco d i vivissima simpatia nei mori d i tutti gli italiani. L'opin ione pubblica italiana veglierà a che la promessa dello czar sia mantenuta e ne ll 'Europa di domani due grandi fond amentali r iparazioni siano compiute: la resur rezione del Belgio, la r icost ituzione della Polonia L' importanza sto rica, polit ica, economica, cultura le di \ma Polonia ricos tit uita n ei suoi antichi confini, è eccezionale. N on per nulla Bismarck diceva che l'aqui la bianca della Polonia risorta avrebbe spezzato l'art i,glio deU'aquiJa nera d i Prussiil.

Mussolini

Da Il Po{'Q/o d'ltali:1., N 214, 4 agosto 191!i, lf.

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