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DALL0JNTERVENfO ALLA PARTENZA P ER IL PRONTE 167
L'avvenire della Russia, d ice e dimostra A lexiosky, di pen de daJla vittoria della Q uad.ruplice So lo colla vittoria della Quadruplice saranno .risolti i problem i d i nazionalità polacchi, arme niani, israeliti: solo colla vittoria deJla Q uadruplice la Russia può mettere i n valore le sue forze immani : se il destino della Francia è legato a quello della R ussia, il destino della Russia è legato a q uello della R epubblica. Ecco perché dichiara Alexinsky, « 1a democrazia r ussa nc.n vuole, n_on può lascia re che l'avvo ltoio rapace degli H ohenzollern acciechi gli occhi del gallo francese. In questi occhi risplende la fiamma eterna del genio umano ! ».
MU SSOLINI
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O .i Il Popolo d'It.:/i,1, N. 225 , 15 agosto 191'.5, 11.
GRECIA E GRECI
Non biso.gna prendere tropp o al tragico la risposta della Grecia alle proposte della Qua druplice Intesa. Quel comunicato ufficioso diramato da Atene è redatto in termini curiosi. Si capisce una cosa soltanto: che la Grecia p rotesta. Non so perché, ma questa « p rotesta )> della Grecia mi ricorda il fer ravill iano « e io non accetto ».
La protesta può essere anche una manovra pregiudiziale, allo scopo di far cadere dall'alto le de<:isioni che la Grecia vorrà p,endere; per dare a un possibile intervento l'apparenza di una degnazione somma, di un sacrificio supremo. Non sarebbe, per avventura, la cara Grecia simile a una di 9ueUe donne che u dendo una proposta scabrosa, si cotrucciano, si atteggiano a sdegnate, salvo, poi, a dar prova della massima condiKendenza non app ena il cavaliere aumenti di qualche dracma la mercede? Che cosa significa quella protesta? :B possibile che la Grecia abbia risposto solamente e semplicemente protestando? La «nota» rimessa da Gunaris ai rappresen.:anti della Quadruplice . non conteneva altro ? La Quadruplice non ha fatto alla Grecia un discorso di questo genere: voi, greci, cedete dei territori e non chiedete compensazioni di sorta. No. La Quadruplice ha detto alla Grecia; cedete ai bulgari, Kavala e la regione limitrofa; vi r ifarete altrove e più abbondantemente. I greci dovevano scegliere. Hanno invece << protestato ». Può darsi che in seguito agli avvenimenti deJla sua politica interna, la Grecia si dimentichi di aver protestato e scelga migliori consigli; ma è possibile anche che la Grecia - sotto l'influenza deleteria del barone Schenkp referisca rimanere neutrale e... contrabbandiera sino alla fine della guerra.
Ora, io - modestamente - mi domando; è proprio necessario per la salvezza del genere umano ch e la Grecia intervenga nella guerra? Siamo tutti d'accordo nel ritenere che anche senza il concorso dell'Aezoff e degli Euzoni, il genere umano sarà tratto a salvamento. Secondo quesito: è proprio necessa ria l' adesione della Grecia alla nuova costellazione balcanica? Non si potrebbe mettere da parte la Grecia e lasciarla ai sol• lazzi e alle fanfaronate del suo panellenismo? Dal momento che l'ac- corda a quattro sembra impossibile a rea lizzarsi, non è meglio effettuare des;li accordi a due? Tra Bulgaria e Rumenia è facile un'intesa. P iù grave è il dissenso fra bulgari e serbi, ma non insanabile. Il mini• stra Pasic non ha ri sposto <( protestando » come ha fatto il suo col· lega Gunaris. Un intervento bulgaro.rumeno è utile, sebbene nien te affatto decisivo delle sorti della guerra ; ma l'i ntervento dei g reci è pleo nastico Se n e può fare tranquillamente a meno. La Bulgaria può rimettere al giudizio delle Potenze nel Congresso della Pace il compito di dirimere la sua vertenza colla Grecia. E: chiaro che la Grecia rimasta neutrale si t roverebbe in condizioni di in fe riorità morale e politica di fronte a una Bulgaria che avesse contribuito col peso dei suoi valo rosi eserciti alla risoluzione del problema europeo.
Bisogna, d 'altr.t parte, convincersi che i greci non meritano la <((orte» che vien fatta loro dall~ Qua druplice I greci detestano l' Ital ia Ciò che succede in Egitto tra ita liani e greci dii. un'idea della simpat ia che i figlioli - un po· degenerati - dcU' Ellade sacra, nutrono per no i. Gli italiani devono essere un po' sorpresi della singolarità d i questi rapporti. Poiché v'è stato un tempo in cui ogni più flebile la. mento della Grecia aveva in Ital ia un·eco fo rmidabile. Da Santorre Santarosa ad Antonio F ratti, tutte le volte che la G recia è insorta in armi contro il turco, gente italiana è corsa a combattere.
Questa constatazione non è fatta a llo scopo di strappare della ri· conoscenza ai greci. Ma g li italiani - d opo l'amara esperienza - sara nno più guard inghi nel manifesta re i loro adii e i l o ro amori La contingenza attuale deve averli conv inti che fra i nem ici dell' Ital ia dev'essere contata 1a Grecia. Nemica «mora le» se si vuole; ma anche le ostilità morali h.tnno la loro importanza.
Chi voglia spiegarsi ,gli atteggiamenti gradassi della Grecia , deve tener presente che la Grec ia, in seguito alle ultime gu erre balcaniche, è entrata nello stesso identico stato d i ebb rezza e di esaltazione, che ha devastato per quarantatre anni la G ermania La Grecia è una pie cola Germa nia. Per fortuna, essa non ha che tre milioncini d'abitanti scarsi, alt rimenti costituirebbe una mina.ccia seria p er coloro che le sono vicini,
Come la Germania, anche la piccola Grecia dev'essere umiliata. Basta inAiggerle il regime della neutralità. La Grecia si terrà K avala, almeno sino a l g iorno della liquidazione generale dei conti; ma non avrà nulla nella divisione delle spoglie del T urco. l a « protesta » della Grecia non pregiudica in modo irreparabile la situazione balcanica. D ue fatto ri pos· sono ch ia rirla e precipitarla: primo, l'offensin austro,tedesca contro )a Serbia e la Rumenia; secondo: l a partecipazione dell'Italia n ell'impresa dei Dardanelli.
Anche ammesso che l'intervento militare dell'Italia contro la Turchia non g iovasse a smuovere dalla neutralità i bulgari e i rumeni, tale in. tervento è sempre una necessità.; l'Italia non può, né deve straniarsi da q uel M edi terraneo orien ta le destinato ad essere il campo deJla nostra espansione di domani.
Mussolini
Da li Popolo d'ltalia, N . 226, 16 agosto 191,, Il.