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3 aprile 2008
IL CANDIDATO DELL’UNIONE FA SCENA MUTA ALLE DOMANDE DEL “SOLE 24ORE”
A rischio “monnezza” Rutelli non ha idea di come affrontare il problema rifiuti creato da Marrazzo ROMA - A solo dieci giorni dalle elezioni comunali il centrosinistra continua ad avere le idee confuse su come affrontare il problema rifiuti. O meglio, idee diametralmente opposte. Lo scontro interno si infiamma soprattutto sulla possibilità di costruire un nuovo termovalorizzatore ad Albano: il Pd è favorevole mentre la Sinistra arcobaleno sostiene che non servono nuovi impianti, puntando sul miglioramento della raccolta differenziata. Rutelli per evitare qualsiasi polemica interna ha pensato bene di rifiutarsi di rispondere alle domande sul programma che il Sole 24oreRoma ha inviato a tutti i candidati sindaco di Roma. Per Gianni Alemanno: «L’imbarazzo di Rutelli è dover tenere insieme un programma impossibile. Su questioni come termovalorizzatori A PAGINA 2 e sicurezza».
all’interno Amanda, Raffaele e Rudy in cella pag. 10 Bush, più truppe in Afghanistan pag. 11 Alitalia, ultima chiamata pag.12
Il percorso, da Porta Portese al Campidoglio
Il Patto per l’Esquilino A PAGINA
ROMA - Un fiume 3 chilometri di mani, braccia e teste è visibile anche dal satellite. Migliaia di persone in fila, che si tengono per mano, non passano inosservate, squarciano Roma con un gesto concreto che obbliga alla riflessione. Un tragitto in carne e ossa che raggiunge il Campidoglio, legato da un lunghissimo nastro tricolore volto a ricucire le tante ferite della città. Questo è lo spirito che anima la “Catena umana per la legaA PAGINA 4 lità”.
UGO GREGORETTI
Rompere gli schemi ROMA - La battuta romanesca, lo sguardo accogliente e diretto, nel salotto della sua casa nel cuore di Roma, il maestro del cinema Ugo Gregoretti è pronto a rompere gli schemi, «a fare da traino all’azione politiINTERVISTA A PAGINA 5 ca».
IL SONDAGGIO
Problemi di Roma Vi proponiamo un sondaggio: qual è il problema più grave di Roma A – SICUREZZA
B – TRAFFICO
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Domani, catena umana per la legalità di Roma
C – SPORCIZIA
Potete risponderci con un Sms al numero 3395299223* indicando la lettera con la vostra scelta. Venerdì i risultati. * Informativa - (art.13 d.lgs. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali) Il Comitato Elettorale Alemanno Sindaco, con sede in Roma, Via Antonio Salandra 18, intende informarLa che i dati personali (numero di cellulare e eventuali nominativo ed indirizzo) ricavati dall’invio di un suo messaggio saranno custoditi esclusivamente nel proprio archivio, nel quale verranno trattati nel rispetto della previgente normativa sulla protezione dei dati personali. L’invio di un messaggio da parte sua è da considerarsi esplicita accettazione di tale uso delle informazioni inoltrate.Lei può in ogni momento accedere ai Suoi dati, ottenere di non ricevere più materiale di propaganda, opporsi al trattamento dei dati o chiedere di integrarli, rettificarli, ecc. (art. 7 d.lgs. 196/2003) rivolgendosi al responsabile del Comitato Elettorale Alemanno Sindaco, con sede in Roma, Via Antonio Salandra 18.
Gianni Alemanno
LAVORO IN NERO, SONO 9000 GLI IRREGOLARI NELLA CAPITALE
“Lavoratori o caporali” ROMA - L’illegalità diffusa della nostra città è un dato tristemente noto. Esistono una serie di fenomeni inquietanti a cui i romani si sono tristemente adeguati, un po’ come se fossero parte integrante della nostra metropoli e non si potesse combatterli. Qualche esempio: la prostituzione nelle strade 24 ore su 24, lo sfruttamento dell’accattonaggio minorile e il traffico di manodopera, il cosiddetto “caporalato”. Da Tor di Quinto alla Palmiro Togliatti, da Monti Tiburtini alla Borghesiana, ogni giorno centinaia di immigrati dall’est europeo e neocomunitari romeni e bulgari affollano le arterie romane principali in cerca di lavoro. Si tratta dei nuovi schiavi del Terzo millennio. DELLA LONGA A PAGINA 6
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giovedì 3 aprile
CRONACA POLITICA
LA COMMISSIONE PPARLAMENTARE BOCCIA LA GIUNTA MARRAZZO. SI AVVICINA IL RISCHIO- CAMPANIA
Rutelli, “slalom” tra i rifiuti Il candidato sindaco non risponde alle domande del “Sole 24 ore” di Emanuele Cardona ROMA - A solo dieci giorni dalle elezioni comunali il centrosinistra continua ad avere le idee confuse su come affrontare il problema rifiuti. O meglio, idee diametralmente opposte. Lo scontro interno si infiamma soprattutto sulla possibilità di costruire un nuovo termovalorizzatore ad Albano: il Pd è favorevole mentre la Sinistra arcobaleno sostiene che non servono nuovi impianti, puntando sul miglioramento della raccolta differenziata. Rutelli per evitare qualsiasi polemica interna ha pensato bene di rifiutarsi di rispondere alle domande sul programma che il Sole 24ore-Roma ha inviato a tutti i candidati
sindaco di Roma. Una grave mancanza di rispetto verso gli organi di stampa e verso i cittadini, alla quale Rutelli non ha saputo, o voluto, dare una giustificazione. Interrogato sul problema rifiuti il candidato sindaco del Pd si è limitato a dire che “dobbiamo chiudere il ciclo: molta più differenziata, raccolta porta a porta e tutte le tecnologie moderne di valorizzazione”. Provocando la ferma reazione di Gianni Alemanno, che ha dichiarato: “Questa situazione deriva dall'imbarazzo di Rutelli di dover tenere insieme un programma impossibile. Su questioni come termovalorizzatori e sicurezza ogni volta che Rutelli cerca di spingersi più in là, la Sentinelli, il suo vice, lo
In evidente imbarazzo i supporter di Rutelli perdono l’aplomb radical-chic
Rutelliani, forza con le “burinate” ROMA - Francesco Rutelli è in evidente imbarazzo e i suoi si agitano scompostamente arrivando a dire delle vere e proprie “burinate” indegne dei circoletti radical-chic che hanno prodotto la sua candidatura. E’ il caso di Francesco Soro, coordinatore della Lista Civica per Rutelli. Sentitelo: "Alemanno sta rosicando perché sui contenuti e sul programma sta collezionando un flop dopo l'altro", dice. E aggiunge ”Si attacca ad argomenti ine-
sistenti come quello del confronto perché, nonostante la spari ogni giorno sempre più grosse, la stampa non se lo fila”. Stupidaggini dette con tono cafonesco e a ruota libera. Sciocchezze che suonano anche false, soltanto che si aprano il Messaggero o il Corriere della Sera che stanno seguendo la campagna elettorale con una equidistanza e una precisione informativa molto professionale. Questi giornali, come gli altri, ri-
prendono gli appelli quotidiani del candidato del Pdl a Rutelli "perché non fugga, non si tiri indietro ai faccia a faccia, sia in televisioni pubbliche sia private, perché se c'è la sua disponibilità si può anche superare il meccanismo della par condicio”, come anche ieri ha chiesto ha detto Alemanno. "L'incontro dell'8 aprile è troppo poco - ha aggiunto Alemanno - rispetto ad una campagna elettorale ampia".
sanziona”. E il senatore di An Andrea Augello ha aggiunto: “E’ la prima volta che un candidato a sindaco arriva all'arroganza di non rispondere alla stampa sui contenuti del suo programma. Un nuovo, inequivocabile segno di debolezza del nostro antagonista”. Un contrapposizione quella nel centrosinistra che contribuisce a spaccare ulteriormente una coalizione che, dopo aver fallito a livello nazionale, si è riproposta a Roma. Ma ora che lo “spettro” del ballottaggio si avvicina inizia a mostrare le sue evidenti spaccature. Il problema dei rifiuti, e della necessità di costruire nuovi termovalorizzatori per smaltirli, era stato sollevato la settimana scorsa dal neovicepresidente della Regione Esterino Montino. Provocando la reazione stizzita della candidata vicesindaco del centrosinistra al comune di Roma Patrizia Sentinelli, che aveva richiamato all’ordine l’esponente del Pd, smentendolo pubblicamente. Uno scontro aperto, che verrà regolato subito dopo le elezioni, per evitare un ulteriore danno di immagine al già disastrato centrosinistra. E sempre ieri è arrivata l’ennesima bocciatura della politica di Marrazzo nel Lazio: la Commissione parlamentare d’inchiesta ha sottolineato come nella Regione il piano rifiuti sia in ritardo: c’è il pericolo concreto di innescare conseguenze devastanti. Come in Campania.
giovedì 3 aprile
CRONACA POLITICA Appuntamenti, si infittisce l’agenda Con l’avvicinarsi della data del voto comunale si infittisce l’agenda del candidato a sindaco del Pdl Gianni Alemanno. Questa mattina i telespettatori lo potranno vedere sintonizzandosi dalle ore 7.45 sulla rete LA7 nel corso della trasmissione Omnibus. Alle 10, in via di Ripetta, 231 Alemanno, interverrà al congresso elettivo della Confedir, la confederazione dei sindacati dei dirigenti, funzionari, quadri e professionisti della pubblica amministrazione, dei servizi e del terziario. Successibamente interverrà anche all’assemblea di Legacoop: “Le proposte di Legacoop in occasione delle elezioni politiche”, presso il Palazzetto delle carte geografiche, in Via Napoli, 36. Appuntamento con il mondo della cultura alle 11,30. Alemanno, presenterà il suo programma per la cultura nella conferenza stampa: “L’autonomia di Roma per un nuovo rinascimento”, presso il Chiostro del Bramante, in via della Pace. Intervengono, tra gli altri, Fabio Rampelli, Gino Agnese, Luca Barbareschi, Pasquale Squitieri. Successivamente ci sarà un faccia a faccia con Francesco Rutelli. Il confronto, organizzato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati, si terrà alle 12,30 presso la Corte Suprema di Cassazione, Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour. Nel pomeriggio, alle 17, Alemanno, parteciperà alla Tribuna politica di Rai 3, in diretta televisiva.
REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
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NEL RIONE ROMANO GIANNI ALEMANNO SPIEGA I DODICI PUNTI PER IL RILANCIO
Un’àncora per l’Esquilino Sicurezza, lotta all’abusivismo commerciale, tutela dell’artigianato ROMA - Un patto per rivitalizzare il quartiere Esquilino, «un rione simbolo che riveste una posizione di frontiera e dove tutta Roma si gioca la faccia, un biglietto da visita per questa città». È per questi motivi che quella siglato da Gianni Alemanno e da Laura Marsilio, in corsa per la presidenza del I municipio, non è una promessa qualunque, ma è un patto «vincolante». Il quartiere multi-etnico della Capitale rappresenta un punto di incontro di varie culture perché concentra al suo interno un gran numero di immigrati. Perciò, secondo Alemanno, «la sicurezza e il rispetto delle regole devono essere la pre-condizione per lo sviluppo di questa zona». «Saremo inflessibili» - ha annunciato – «e al primo punto del nostro patto chiediamo a livello nazionale un decreto per garantire le espulsioni degli immigrati clandestini e che hanno commesso reati». Durante l’incontro con i residenti e i commercianti del quartiere il candidato del Pdl ha spiegato uno a uno i punti dei punti per il rilancio. «Se la risposta del 13 e 14 aprile sarà quella che ci aspettiamo, ovvero il cambiamento, qui cercheremo di dare un segnale forte» - ha ripetuto. I dieci punti si articolano in sicurezza, tutela delle tradizioni, chiusura delle attività commerciali abusive e illegali, istituzione di un “gruppo interforze” che lavori in sinergia, e lotta al fenomeno del racket degli affitti in nero. Il documento parla anche dell'impegno per tutelare il commercio e dell'artigianato tipico. A questo proposito Laura Marsilio ha parla-
to dell'esigenza di rifinanziare la legge regionale per l'Esquilino. Al terzo punto del Patto, invece, l'istituzione di un gruppo interforze Esquilino formato da polizia, carabinieri, polizia Municipale e guardia di finanza e un impegno per contrastare il fenomeno del racket degli affetti in nero. Tra le altre proposte la riqualificazione di alcune aree simbolo del quartiere come piazza Dante, il Parco di Colle Oppio e piazza Vittorio che sarà anche una delle aree interessate da un'opera di riassetto del trasporto pubblico, per ritornare alla tradizionale circolazione rotatoria. [a.m.]
Gianni Alemanno tra i negozianti dell’Esquilino
Slittano le elezioni?
Rischi per la data dell’election-day di Augusto Curino ROMA - Un fulmine in mezzo alla campagna elettorale. La riammissione della Dc di Giuseppe Pizza, decisa martedì dal Consiglio di Stato, potrebbe portare a un rinvio delle elezioni. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Giuliano Amato, che “non esclude” si possa arrivare alla decisione di rinviare le elezioni che, spiega, “compete a governo e capo dello Stato”. Apriti cielo, questa è una di quelle notizie destinate a far discutere. E infatti, il dibattito politico ha spostato il suo baricentro su questa vicenda. La Dc ha ovviamente chiesto l’immediata esecuzione dell’ordinanza dei giudici di palazzo Spada, mentre i leader del Pdl e del Pd sono concordi nel continuare con le date stabilite. “Faccio un appello alla
Sostieni Alemanno
Dc affinché abbia senso di responsabilità – ha detto Berlusconi - e rinunci alla richiesta di avere ulteriori giorni per la campagna elettorale”. Anche Veltroni è della stessa idea: “Sono per tenere la data prevista, tutto è stato organizzato così, ci manca solo che ora cambino la data delle elezioni”. Se la competizione elettorale fosse spostata, c’è anche la possibilità di un rinvio delle elezioni amministrative. Un ipotesi realistica visto che per lo svolgimento della tornata elettorale è stato stabilito, per decreto convertito in legge, l’Election Day, ovvero la concomitanza di politiche e amministrative. Dunque un ipotetico slittamento delle politiche potrebbe portare anche allo spostamento delle consultazioni amministrative. Ma l’ultima parola deve sempre venire da Palazzo Chigi e dal Quirinale.
Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 - 06.42275030- fax 06.42274029.
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giovedì 3 aprile
CRONACA POLITICA
CATENA UMANA DOMANI LA “MARCIA PER LA LEGALITÀ” ORGANIZZATA DAL PDL
Tre chilometri di speranza Da Porta Portese all’Ara Coeli contro l’illegalità e il degrado di Roma
di Marco Guerra ROMA - Un fiume 3 chilometri di mani, braccia e teste è visibile anche dal satellite. Migliaia di persone in fila, che si tengono per mano, non passano inosservate, squarciano Roma con un gesto concreto che obbliga alla riflessione. Un tragitto in carne e ossa che raggiunge il Campidoglio, legato da un lunghissimo nastro tricolore volto a ricucire le tante ferite della città. Questo è lo spirito che anima la “Catena umana per la legalità”, la manifestazione
che avrà luogo domani, 4 aprile, per le vie del centro della Capitale. L’iniziativa, voluta dal candidato a sindaco del Popolo della libertà Gianni Alemanno, vedrà la partecipazione di migliaia di persone provenienti da diverse realtà delle società civile e di tanti cittadini vittime di atti di criminalità. Per alcune ore la città tornerà nelle loro mani, per riprendersi gli spazi, la serenità, la legalità. Il programma prevede il dispiegamento del cordone umano tra le 16,30 e le ore 17.00 lungo il percorso che
parte da via Ettore Rolli (in prossimità di Porta Portese), si snoda lungo viale Trastevere, supera ponte Garibaldi per poi raggiungere Piazza Ara Coeli, attraversando via delle Botteghe Oscure. Nel frattempo Gianni Alemmano terrà una conferenza stampa in Piazza Enrico Fermi 1/3, presso la farmacia “Passaretta”, tristemente nota per aver subito diverse rapine. Finito l’incontro con i giornalisti il candidato sindaco del Pdl salirà a bordo di un pullman scoperto a 2 piani, accompagnato da vittime e familiari di atti di
criminalità, da personalità istituzionali e da giornalisti. Il pullman raggiungerà l’inizio della catena alle sei del pomeriggio, nello stesso momento in cui sarà terminata la stesura del nastro tricolore, e da lì risalirà tutto il percorso per soffermarsi insieme a tutti partecipanti in piazza Ara Coeli. Lungo il percorso saranno sistemati una serie di gazebo che avranno la funzione di concentramento dei vari gruppi e di distribuire il materiale necessario, fra cui alcuni fratini con il titolo dell’iniziativa, bandiere e volantini.
Venerdì 4 aprile dalle 17,00 Appuntamenti: Piazzale della Radio, Piazza Ippolito Nievo, Piazza Bernardino Da Feltre, Piazza Mastai, Largo Arenula Al fine di creare un maggior coinvolgimento della città si sono individuati, infine, alcuni punti in cui bande e gruppi musicali allieteranno manifestanti. Insomma, in attesa di salire la scalinata che porta al Campidoglio, domani una speranza di tre chilometri aspetterà Alemanno in piazza dell’Ara Coeli.
giovedì 3 aprile
L’INTERVISTA
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INCONTRO CON IL MAESTRO UGO GREGORETTI DOPO IL CONVEGNO “SULL’EMERGENZA CULTURA” PROMOSSO DALL’ANAC
Fronte comune per la cultura «La classe politica è sorda, basta con i raccomandati, nomine solo ai competenti» di Alessandra Mori ROMA - Tratteggia l’immagine perfetta dell’Italia di oggi, che vive la triste stagione di una deriva culturale. Lo stile non tradisce: signorile e schietto, pungente e ironico. La battuta romanesca, lo sguardo accogliente e diretto, nel salotto della sua casa nel cuore di Roma, il maestro del cinema Ugo Gregoretti è pronto a rompere gli schemi, «a fare da traino all’azione politica». Con un unico obiettivo: «Che la cultura ritorni al centro come valore strategico nelle scelte del nostro Paese». Regista, produttore, giornalista, già presidente dell’Anac, l’associazione nazionale autori cinematografici, Ugo Gregoretti è da sempre osservatore arguto del costume italiano. Non a caso è tra i promotori del convegno organizzato dall’Anac, dal titolo “Emergenza cultura”, che ha riunito al teatro Valle, nei giorni scorsi, personalità e associazioni rappresentative non solo del cinema, ma di tutte le forme espressive del panorama italiano. Da Renzo Arbore a Carlo Lizzani, da Lidia Ravera ai fratelli Taviani a Massimiliano Fuksas, solo per citarne alcuni. “E’ vero che la cultura costa, ma l’incultura costa assai di più” è la frase di Garcia Lorca, un concetto efficace al quale gli artisti si sono ispirati, richiamandolo più volte durante il convegno. M a e s t r o , c h e Pa e s e è d i ventato l’Italia?
Il maestro Ugo Gregoretti Un Paese che potrebbe vivere solo di cultura. Noi abbiamo voluto verificare come avrebbero risposto nei confronti di un invito - appello così formulato, quello dell’Emergenza cultura, i produttori, gli operatori del settore, la classe politica. Un appello interdisciplinare che coinvolge cinema, teatro, arti visive, letteratura, musica. Un appello ecumenico, il nostro. E c o m e è s t a t a l a r i s p osta? La nostra assai compiaciuta sorpresa è stata quella di scoprire che i nostri problemi sono quelli di tutti. Li vivono tutte le categorie. C’è un abbandono sempre maggiore verso la funzione della cultura e, ripeto, colpisce tutti i settori. Questo può essere un punto di partenza
per aprire un fronte comune. Perché si è arrivati a questo punto? È la dimostrazione di quanto la classe politica italiana sia sorda e questo rispecchia assai fedelmente il quadro che è venuto fuori dal convegno sull’emergenza cultura. Fatto sta che nessuno ha realmente affrontato il tema fino ad ora. Si parla sì di economia e non di cultura. Ci vuole qualcuno che rompa gli schemi, come abbiamo fatto noi. In un Paese come questo in cui la cultura è il principale prodotto da esportazione. La nostra cultura cinematografica ha fatto da traino nel periodo del neorealismo e il prodotto italiano si è imposto grazie al cinema.
Mentre adesso si parla di crisi del cinema italiano. La crisi nasce dal fatto che il cinema italiano è invisibile. Io il mio ultimo film l’ho fatto nel ’90, è stato un film che ho molto amato e credo sia anche ben riuscito. Ma nelle sale non c’è mai arrivato. Pe r c h é ? Non c’era la distribuzione, non c’erano gli sbocchi, le sale. D a l ’ 9 0 a d o g g i s o n o p a ssati un bel po’ di anni. Che cosa è cambiato? Niente. È solo cambiato il fatto che non ho avuto voglia di illudermi. Oggi do un contributo di altro tipo. Cerco di fare da traino all’azione politica. C o s a s i p u ò f a r e p e r c a mb i a r e u n a r e a l t à c h e a ppare così stagnante? Abbiamo lottato perché al vertice degli enti ci andassero i competenti. E invece no, continuano ad andarci i portaborse dei ministri. E questo è l’aspetto volgare, italiota. Ma poi c’è un altro aspetto per quanto riguarda il cinema: il potere politico apra una volta per tutte gli occhi, si renda conto di come è importante la conoscenza del nostro cinema da parte dei pubblici stranieri, nei circuiti internazionali. I talenti ci sono, basta valorizzarli. Come pure giovani promettentissimi. Si tende spesso superficialmente e slealmente a dar la colpa della crisi alla mancanza di talenti, come se ci fosse una carenza di creatività, ma non è così. Q u a l i f i l m l ’ h a n n o c o l p ita?
Ce n’è uno che si intitola Cover Boy, è di Amoroso, un film che sta ricevendo un grande consenso, ideale per essere esportato. Ma siamo sempre lì. Per far sì che il cinema valichi i confini nazionali va fatta una politica assidua, paziente, che l’Italia non ha più perseguito, investendo risorse troppo modeste. Il nostro ministero dei Beni Culturali ha il bilancio più misero di tutti gli altri.
«Faremo da traino all’azione politica, il nostro cinema torni ad essere prodotto di esportazione» Se invece guardiamo alla Francia ci accorgiamo delle differenze. In Francia c’è un fortissimo sostegno al cinema, leggi che impongono agli esercenti di proiettare una quota di film nazionali, non solo americani. E, ancora, la costruzione di una specie di centro cinematografico dove è rigorosamente interdetto l’accesso a chi non è un competente. La bozza di legge Urbani già conteneva un progetto di legge cinematografico nazionale ma ancora non parte nulla. Per non parlare delle nomine successive degli enti, basate non sulla competenza, ma fatte per dare contentini a politici che non erano stati eletti. Ecco, fin quando tutto questo non cambierà, sarà difficile fare cultura.
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giovedì 3 aprile
EMERGENZA LAVORO
IL “CAPORALATO” A ROMA COINVOLGE 3000 PERSONE DELL’EST EUROPEO
Gli schiavi del Terzo millennio Secondo l’indagine dell’Ugl, il 10% ha lavorato in cantieri pubblici di Tommaso Della Longa ROMA - L’illegalità diffusa della nostra città è un dato tristemente noto. Esistono una serie di fenomeni inquietanti a cui i romani si sono tristemente adeguati, un po’ come se fossero parte integrante della nostra metropoli e non si potesse combatterli. Qualche esempio: la prostituzione nelle strade 24 ore su 24, lo sfruttamento dell’accattonaggio minorile e il traffico di manodopera, il cosiddetto “caporalato”. Da Tor di Quinto alla Palmiro Togliatti, da Monti Tiburtini alla Borghesiana, ogni giorno centinaia
mercato parallelo e, questo sì, invisibile che coinvolge un numero non precisabile di persone che non attendono a bordo strada perché, dopo le prime esperienze, vengono contattate direttamente tramite telefono cellulare o attraverso il passa parola con conoscenti già impiegati. Ogni mattina si mette in moto una trattativa ad personam per una paga giornaliera che oscilla dai 20 ai 40 euro per i muratori, per salire fra i 50 e i 60 euro per mansioni specializzate. Secondo le testimonianze raccolte dal sindacato, nel pieno rispetto della legge della domanda e dell’offerta, le retribuzioni scendono sia in corrispondenza di un numero particolarmente elevato di presenze sia con il passare delle ore nella mattinata. “L’offerta è di gran lunga superiore alla domanda – si legge nel dossier dell’Ugl - Ogni mattina solo pochi “fortunati” vengono ingaggiati. Nel periodo di rilevazione abbiamo rilevato che solo il 18% dei presenti trova lavoro”. I dati ancor più inquietanti sono quelli sui controlli e gli
di immigrati dall’est europeo e neocomunitari romeni e bulgari affollano le arterie romane principali in cerca di lavoro. Si tratta dei nuovi schiavi del Terzo millennio che vendono la propria forza lavoro a sfruttatori che sanno dove trovare le loro “prede”. Un mercato di uomini che si svolge sotto gli occhi di tutti, istituzioni comprese. Le attività svolte sono molteplici: facchinaggio, manutenzione del verde privato, piccoli lavori agricoli, ma soprattutto attività edili. Ogni nazionalità ha i suoi luoghi di ritrovo, la sua specializzazione e talvolta anche il suo marciapiede. Alcuni di loro raccontano di aver lavorato anche in cantieri per opere pubbliche, molto probabilmente con ditte subappaltatrici, sia nella realizzazione di opere stradali che in cantieri edili. Secondo il sindacato Ugl, il fenomeno coinvolge oltre 3000 persone con una presenza quotidiana su strada di 1700 unità. Inoltre esiste un
infortuni. “L’indagine ci dice – spiega il segretario della Ugl di Roma e Lazio, Luca Malcotti – che il 100% degli intervistati non è stato mai fermato dalle forze dell’ordine. Alcuni raccontano anche che grazie a “soffiate”, tutti gli irregolari riescono a defilarsi prima dell’arrivo dei controlli. Il 95% lavora senza protezioni, il 78% non ha alcuna assistenza in caso di infortunio e il 10% ha lavorato in cantieri pubblici. Occorre un’azione di interventi
e repressione del fenomeno”. Così, alcune migliaia di uomini , nel cuore di Roma, della capitale di una delle otto potenze più industrializzate al mondo, sono costrette a subire angherie e soprusi, a svolgere lavori, senza garanzie, senza sicurezza e con il rischio di non essere pagati. Condizioni psicologiche, sociali ed economiche, a dir poco precarie, non lasciano a queste persone nessuna alternativa al silenzio ed alla rassegnazione. E i loro aguzzini hanno campo libero nel totale silenzio delle istituzioni. L’indagine del sindacato ha quindi voluto squarciare il muro dell’indifferenza per rimettere i temi della legalità e della sicurezza nel mondo del lavoro. Inoltre l’Ugl ha rilanciato le richieste di sempre: maggiore attività ispettiva nei luoghi di lavoro per reprimere il fenomeno del lavoro nero e una banca dati delle imprese che contenga il curriculum dell’azienda in tema di infortuni e violazioni delle norme e dei contratti anche al fine di escludere le imprese non virtuose dalle gare per appalti pubblici.
L’inchiesta
«Gli irregolari nella Capitale sono 9.000» ROMA - L’Osservatorio comunale sull'occupazione e le condizioni di lavoro a Roma nel periodo gennaio – giugno 2007 ha condotto una serie di ispezioni su aziende edili che operano per conto del Comune di Roma. L’indagine, che ha riguardato 354 aziende per complessivi 672 operai, ha rilevato la presenza di 36 lavoratori irregolari, pari al 5,4% delle maestranze impiegate. L’indagine ha altresì evidenziato che circa il 10% dei lavoratori è rappresentato da cittadini neocomunitari (romeni), mentre la percentuale sale al 42% per quanto riguarda i lavoratori irregolari. Appare evidente che i risultati dell’indagine non sono rappresentativi della reale situazione del lavoro “nero” della Provincia di Roma. L’indagine è stata condotta limitatamente ai cantieri riguardanti opere pubbliche commissionate dall'Amministrazione e dalle aziende partecipate del Comune di Roma, che rappresentano una realtà ovviamente più attenta al rispetto delle
norme in materia di lavoro e di sicurezza e salute, se non altro in virtù della maggiore visibilità e quindi esposizione a controlli nonché al rispetto degli “coefficienti di congruità” indispensabile al rilascio delle certificazioni obbligatorie. Il campione inoltre, per le ragioni di cui sopra, risulta particolarmente esiguo (circa 1,6% delle aziende edili e lo 0,8% degli addetti della Provincia) e quindi scarsamente rappresentativo.
“Si tratta di dati che riguardano una realtà teoricamente più “virtuosa” – spiegano i sindacalisti dell’Ugl - Tuttavia se anche i cantieri del privato avessero delle performance uguali a quelle del pubblico potremmo stimare che la platea dei potenziali lavoratori in nero in edilizia a Roma è pari a circa 4.700 unità dei quali 1900 stranieri in prevalenza rumeni”. Secondo l’indagine Ugl, si sa che “nel privato aumenta in maniera sensibile sia la percentuale di irregolari che, tra questi, la quota di immigrati. E’ dunque fin troppo prudente immaginare nel settore privato un tasso di irregolarità pari al 10% ed una quota di immigrati tra gli irregolari al 50%”. “La proiezione ci offre dunque un risultato, ancorché prudenziale, assolutamente agghiacciante – concludono i sindacalisti - I lavoratori irregolari ammonterebbero a circa 9.000 unità, dei quali 4.500 stranieri”. [t.d.l.]
EMERGENZA LAVORO
giovedì 3 aprile
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IL GOVERNO, DOPO TRENT’ANNI DI ATTESA HA VARATO DUE GIORNI FA UN DECRETO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Ogni anno 1.200 “morti bianche” Il Lazio al terzo posto tra le regioni pericolose. A Roma 66 vittime nel 2006 di Marco Valensise ROMA - Di lavoro si continua a morire in Italia. Secondo i dati Inail, diffusi a fine marzo, nel 2007 le vittime di incidenti sul luogo di lavoro sono state 1.260. E l’aggiornamento, relativo ai primi tre mesi del nuovo anno, è sconfortante. Siamo già a quota 265 vittime. Nonostante l’indignazione che accompagna ogni nuovo incidente, che sia la Thyssen o la morte degli operai di Porto Marghera, i miglioramenti, di anno in anno, sono minori che nel resto d’Europa. Così se la flessione in Italia è del 6% (1.260 contro i 1.340 del 2006) e negli ultimi dieci anni è stata del 25,49%, in Europa le cose sono andate meglio. La media della diminuzione , sempre negli ultimi dieci anni, è del 29,41%, ma in Germania (-48,30) e Spagna (-33,64%) è decisamente più elevata. Così se nel 1995 in Germania le vittime furono 1.500, 200 più che da noi, oggi sono scese a 804 unità. Un primato certamente non invidiabile quello italiano. E purtroppo a peggiorare le cose è il fatto che ci stiamo riferendo solo ai dati ufficiali che stimano in 913.500 gli incidenti sul lavoro. A questi, secondo l’Inail bisogna aggiungerne circa 200mila che non vengono denunciati da chi è impiegato nell’ambito del lavoro nero. Il Lazio, poi, è al terzo posto nella classifica al contrario delle regioni più pericolose. Lo precedono solo Lombardia ed Emilia Romagna. I dati questa volta si riferiscono al 2006 (fonte Eurispes) e raccontano di 151 “morti bianche” nella nostra regione, 94 nella provincia della Capitale di cui 66 a Roma città. Il primo settore a rischio incidenti è quello della lavorazione dei metalli, con oltre 6 infortuni su 100. Quasi il doppio rispetto all’indice medio dell’industrie e servizi. Seguono a ruota la lavorazione dei materiale non metalliferi, del legno e le costruzioni. Se ci riferiamo, invece, ai soli incidenti gravi, tali cioè da provocare un’invalidità permanente
Nella sequenza fotografica operai senza protezioni al lavoro in un cantiere di via Raoul Chiodelli a Ponte di Nona
se non la morte, troviamo al primo posto le costruzioni, seguite dalla lavorazione del legno e dall’estrazione dei minerali. Tornando alla Capitale il fenomeno dei lavoratori non in regola è altissima, addirittura il 15% del totale. Un problema dovuto anche ai subappalti nel settore edile. Per fare un esempio, sui 15 chilometri della terza corsia del Gra sono utilizzati 150 subappalti, uno ogni 10 chilometri. Adesso, dopo trent’anni di attesa, ha deciso di muoversi il governo varando in via definitiva un decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Equiparazione tra tutti i la-
voratori (a tempo determinato e indeterminato) e sanzioni durissime per chi i datori che non rispettano le regole. Previsto anche l’arresto da 4 a 8 mesi o un’ammenda da 5 a 15mila euro per il datore di lavoro che non effettua la “valutazione dei rischi” o che non nomina un responsabile del servizio di prevenzione quando riguarda ditte che operano in campi ad alto rischio. In caso di incidente grave, poi, si rischia anche la sospensione dell’attività o l’interdizione alla collaborazione con le pubbliche amministrazioni oltre, ovviamente, alle sanzioni amministrative e penali.
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giovedì 3 aprile
Arrestato parcheggiatore egiziano Un pregiudicato egiziano di 22 anni taglieggiava gli automobilisti presentendo il pagamento del parcheggio all’interno di un’area per la sosta gratuita. L’ultima vittima, un 33enne romana, ha chiamato il 112 dei Carabinieri e la Centrale Operativa ha immediatamente inviato una pattuglia sul posto. I militari, grazie alla testimonianza della donna, hanno individuato e arrestato il parcheggiatore nei pressi di Largo Maresciallo Diaz, al Flaminio.
Spara a falso dentista Il mal di denti può giocare davvero brutti scherzi. Un pregiudicato romano ha gambizzato un falso dentista dopo un operazione andata male. L’aggressione è nel landrone del finto professionista che inizialmente aveva tentato di dissimulare il ferimento spacciandolo per una tentata rapina. Il tutto per non incorrere in guai avendo finto di essere dentista. Ora e' ricoverato all'ospedale "Vannini", dove e' stato operato. Verrà denunciato per esercizio abusivo della professione. L’assalitore è invece sottoposto a fermo di polizia per tentato omicidio.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
La campagna elettorale è già finita! Da: http://elezionipolitiche2008confrontiamo ci.blogspot.com È questa l' impressione che ho ricavato dal duello a distanza (di pochi secondi) fra Berlusconi e Veltroni che si è svolto ieri sera su Rai2. Cosa potrebbero dire di nuovo e di diverso i due competitors, nei prossimi giorni? L' uno, Berlusconi, ha puntualmente riassunto la sua posizione che è quella di sempre e l' altro, Veltroni, ha puntualmente riassunto la sua posizione che è quella di mai. Da una parte un programma risaputo, dall' altra un programma mai saputo. Veltroni ha ragione a parlare della novità che lui rappresenta: nessun cittadino italiano ha mai sentito uscire dalle labbra di un leader di centrosinistra le cose che ora escono dalla sua. Il grande interrogativo cui solo il conteggio dei voti potrà dare una risposta certa è: quanti italiani crederanno alla svolta di Veltroni? O meglio, quanti italiani crederanno che il PD, dopo le elezioni, seguirà Veltroni in questa
svolta, sia che vinca sia che perda? Che io affermi che Veltroni ed il suo partito non sono credibili è scontato. Chelodicoaffà? Anzi, cheloripetoaffà? Da quando ho aperto questo blog non faccio che ripeterlo, sforzandomi di argomentarlo al meglio delle mie modeste capacità. Dopo aver pazientemente seguito l' intervento di Veltroni, ieri sera, mi sono accorto di aver esaurito tutte le mie cartucce. Le balle che Veltroni racconta sono così mastodontiche, così evidenti, che dovrebbero far esclamare a chiunque non fosse un trinariciuto, cioè uno che seguirebbe il suo leader anche all' inferno: ma cazzo, se questo vuol fare una politica di centrodestra, tanto vale che voti direttamente per chi quella politica ha inventato, cioè Berlusconi! Perché, nell' applicare questa politica, dovrebbe essere più bravo l' allievo del maestro? L' unica risposta che riesco ad immaginare a questa domanda è: perché Berlusconi è un diavolo e Veltroni è un angelo ... perché
Berlusconi è un illustre imprenditore e quindi un ladro per definizione mentre Veltroni è un illustre signor nessuno e quindi un onesto per definizione. Sono le occasioni a rendere l' uomo ladro, no? Veltroni queste occasioni non le ha mai avute, quindi .... Vabbé, così entriamo nella sfera dell' assurdo, una sfera in cui non so muovermi. Per questo ho dichiarato chiusa questa campagna elettorale: ormai le carte sono tutte in tavola e la scelta è chiara: o gli italiani che possiedono il senso della realtà sono più numerosi di quelli che preferiscono sognare (e allora vincerà Berlusconi) oppure è il contrario (e allora vincerà Veltroni). Immaginare che un realista sappia convincere un sognatore a cambiare il suo voto è una utopia. Come è una utopia anche il contrario ... E gli incerti? Coloro che, in una situazione così chiara, si dichiarano incerti, tanto realisti non sono e quindi spero che si asterranno se è vero, come è vero, che solo i sognatori possono votare per Veltroni .
Prima delle barriere architettoniche ci sono quelle amministrative
Voto, l’odissea degli handicappati ROMA - Votare è un diritto di tutti. Ma a Roma migliaia di persone corrono il serio rischio di non poter esercitare il loro diritto. Parliamo degli handicappati e di chi ha difficoltà motorie, soprattutto anziani, per i
Per i disabili sarà difficile esprimere il voto
quali il Comune ha messo in moto una macchina organizzativa con non poche lacune. Il Campidoglio, come per ogni tornata elettorale, ha istituito un servizio di trasporto gratis per chi non può raggiungere il seggio. Ma per poterne usufruire bisogna procurarsi un certificato del medico legale della Asl di appartenenza. E qui cominciano i problemi. Bisogna prenotarsi, da lunedì 7 aprile a sabato 12 aprile, chiamando dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20 questi due numeri: 0696.66.83.13 o 0696.66.83.14,mentre nei gironi di voto il servizio sarà attivo
tutto il giorno. Prima di chiamare per prenotarsi l’interessato deve rivolgersi al medico legale della Asl, che deve rilasciargli un certificato. Ma i medici della Asl non possono effettuare visite a domicilio, e per chi vive da solo o non può essere accompagnato si prospetta l’impossibilità al voto. Ma non è finita qui. Pur essendo riusciti ad ottenere il certificato ed avendo prenotato il trasporto, gli handicappati rischiano di trovare un ostacolo materiale per arrivare al seggio: le barriere architettoniche. Al Comune rassicurano dicendo che chi ne ha diritto può scegliere una sezione accessibile anche agli handicappati. Basta consultare le liste con gli indirizzi appese sui muri della città. Ma se uno non può spostarsi da casa come fa a leggere le liste? Al Comune dicono che chi accetta le prenotazioni dovrebbe avere l’elenco. Dovrebbe? In bocca al lupo… [e.c.]
giovedì 3 aprile
QUARTIERI
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VIII MUNICIPIO CON I SUOI 220.000 ABITANTI È UNO DEI PIÙ ESTESI E POPOLOSI DELLA CAPITALE
Trent’anni di emarginazione I residenti sono scesi tante volte in piazza, ma nessuno li ha mai ascoltati di Arianna Lofoco ROMA - L’VIII municipio, chiamato anche il municipio delle Torri, con i suoi 220.000 abitanti è uno dei più estesi e popolosi della Capitale. La posizione del territorio, situato nella parte più a oriente di Roma, lascia i quartieri Giardinetti, Acqua Vergine, Lunghezza, Torre Spaccata, Torre Angela, Torre Maura, Porta di Nona, Prato Fiorito, Castelverde, distanti dalla città, per motivi legati ad un trasporto pubblico inesistente. Negli anni il territorio ha vissuto un’urbaniz-
Due aspetti di Tor bella Monaca
zazione illegale e senza controllo, con l’amministrazione di sinistra che è stata a guardare lo
sfruttamento senza criterio. È stato costruito ovunque, senza fornire però ai residenti strutture necessarie. Così, l’VIII municipio resta quello con il più alto indice di disagio socio-economico, con i cittadini che si trovano in una situazione al limite della vivibilità. Il quartiere di Tor Bella Monaca è stato costruito alla fine degli anni settanta, quando, a seguito del risanamento delle borgate, il problema della casa si fa drammatico per migliaia di sfrattati. Molti appartamenti erano stati assegnati a famiglie con problemi di tossicodipendenza, creando un ambiente favorevole allo spaccio. A distanza di trent’anni l’identità di questi quartieri non
è cambiata, anche perché non hanno avuto alcun tipo di aiuto da un’amministrazione che ha “regnato” senza porsi il problema della qualità della vita. Ad oggi Tor Bella Monaca è il quartiere con il più basso tasso di alfabetizzazione e la più elevata percentuale di disoccupazione, mentre Ponte di Nona è una delle realtà della periferia romana con maggiori problemi di disservizi, traffico, criminalità, prostituzione e degrado. Spesso i residenti sono stati costretti a scendere in piazza cercando di far valere i loro diritti protestando contro la “non curanza” delle istituzioni. A quanto pare, però, non è bastato a focalizzare l’attenzione sui problemi reali.
Parla Massimiliano Lorenzotti, candidato del Pdl alla presidenza dell’VIII
«Le istituzioni ci hanno lasciato soli» ROMA - Alla presidenza dell’VIII municipio, il Pdl ha candidato, Massimiliano Lorenzotti, già consigliere municipale. Cosa ha fatto l’amministrazione di sinistra fino ad oggi? In questi quindici anni la sinistra ha avuto una gestione inefficiente del territorio e ha creato dei serbatoi di voti come i centri anziani che poi sono stati abbandonati a loro stessi. Pensavano di vivere di rendita, offrendo pranzi e gite fuori porta, ma come è facilmente riscontrabile ci vuole ben altro: occorre assistenza e attività all’interno dei centri. Quali sono i problemi del municipio?
Sicuramente la mancanza dei servizi primari. Siamo all’estrema periferia e come è noto più ci si allontana dal centro più si va incontro a disagi di ogni tipo: in questi ultimi anni la sinistra ci ha trattati come la “pattumiera della città”. In alcune zone non ci sono le fogne e in altre manca addirittura l’acqua diretta, per non parlare dell’inesistenza delle strade e dei mezzi pubblici. Q u a l i s o n o l e z o n e c o n m a g g i o r i d i fficoltà? La situazione è ai limiti della vivibilità in molti quartieri. Tor Bella Monaca, purtroppo, è ancora una zona con gravi
COME SI VOTA A ROMA E PROVINCIA
problemi di illegalità, ci sono moltissime persone agli arresti domiciliari e non mancano i problemi legati allo spaccio di droga. Come se non bastasse, abbiamo solo due caserme dei Carabinieri, un assurdo per un territorio in cui vivono 220.000 persone, con in più insediamenti abusivi sparsi in tutto il territorio, che non fanno altro che aumentare la criminalità. Quali sono le sue priorità? È un’emergenza totale: il nostro municipio è molto giovane, a Tor Bella Monaca il 20% sono minorenni, la maggior parte di questi, abbandonano la scuola pre-
Massimiliano Lorenzotti
stissimo, ma per loro non si è mai fatto niente. Non ci sono strutture adeguate allo svolgimento di attività sportive, aree verdi, centri culturali, manca addirittura un cinema e c’è solo una biblioteca senza libri. [a.l]
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CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO GIALLO DI PERUGIA OCCHIELLOOCCHIELLOOC LA FAMIGLIA DI MEREDITH AUGUSTUS KERCHER CONUBIUM HA ESPRESSO SANTET SODDISFAZIONE MATRIMONII,PER QUOD LA DECISIONE CATELLI LIBERE DEI GIUDICI
Mez, restano in carcere i tre accusati Cassazione: respinto il ricorso di Amanda, Raffaele e Rudy per l’omicidio della studentessa trovata uccisa a Perugia di Maria Serpico PERUGIA - Restano in carcere Amanda Knox, Raffaele Sollecito e l'ivoriano Rudy Guede. Lo ha deciso la prima sezione penale della Cassazione, che ha respinto il ricorso dei tre detenuti per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a Perugia nella notte tra il 1 e il 2 novembre scorso. La prima sezione penale della Suprema Corte ha dunque confermato l'ordinanza con la quale lo scorso 30 novembre il tribunale del Riesame di Perugia aveva convalidato la custodia cautelare. La richiesta di conferma del carcere per i tre accusati era stata avanzata nell'udienza dal sostituto procurato-
di Stefania Gretta
re generale Santi Consolo. La difesa di Rudy, nel chiedere di annullare la custodia cautelare ha sostenuto che sarebbero insussistenti gli indizi di colpevolezza nei confronti dell'ivoriano tanto più che non ci sarebbero nemmeno le prove che ci sia effettivamente stata violenza sessuale nei confronti della studentessa uccisa a Perugia nella notte tra l'1 e il 2 novembre scorso. Ha espresso “soddisfazione” la famiglia di Meredith Kercher per la decisione dei giudici della Cassazione. I genitori e la sorella di Mez sono stati aggiornati sulla situazione processuale dal loro legale, l'avvocato Francesco Maresca, subito dopo aver appreso dell'esito della Cassazione.
In tribunale a Como è stata ascoltata la voce del sopravvissuto
COMO - Mario Frigerio, il sopravvissuto alla strage di Erba, quattro giorni dopo l'eccidio confermò di aver riconosciuto in Olindo Romano il suo aggressore. In tribunale a Como è stato fatto ascoltare l'audio del suo colloquio con il pm Pizzotti in cui si sente Frigerio affermare «è stato l'Olindo». Intanto, il processo è stato rinviato al 28 maggio in attesa che la Cassazione decida sul trasferimento del dibattimento ad altra sede chiesto dalla difesa. Il colloquio era stato oggetto di una consulenza della difesa e di una Rinviato al 28 maggio il perizia, ma la corte ha coprocesso per la strage munque deciso di farlo nella quale fu ucciso sentire in aula, anche peranche un bambino ché i difensori
Erba, in aula l’audio di Frigerio Castagna vuole celle separate di Olindo Romano e Rosa Bazzi, sostengono che, in quel primo colloquio, Frigerio aveva dato indicazioni sull'aggressore diverse dalle caratteristiche somatiche di uno dei due accusati. Se entro la fine di maggio la Suprema Corte non avrà deciso, ci sarà poi un ulteriore rinvio. Nella prossima udienza il pm Massimo Astori comincerà la sua requisitoria. Carlo Castagna, in una pausa dell'udienza del processo di Erba, si è assun-
to la responsabilità del duro scontro che, nelle scorse udienze, ha avuto in aula con Olindo Romano, imputato con la moglie Rosa Bazzi per la strage di Erba in cui Castagna ha perso la moglie, la figlia e il nipotino. «Ho richiamato la sua attenzione con un colpo di tosse - ha detto poi, con il labiale, gli ho detto: assassini. Me ne assumo la responsabilità - ha proseguito ma ero molto provato anche per le fotografie dell'autopsia che avevamo visto. E' stato un pò come se i miei cari me lo chiedessero». Castagna si è inoltre rammaricato del fatto che il professor Carlo Torre, consulente della difesa, abbia trattato “a pesci in faccia” il consulente dell'accusa, Giovanni Scola. Sulla richiesta di una cella comune per i coniugi: «Il carcere non può essere una suite - ha commentato - e mi auguro che stiano in celle separate».
IN CLASSE
A VERONA
DROGA
Rimproverata, schiaffeggia la prof
Picchia la moglie, figlio lo fa arrestare
Arresti tra studenti universitari
Un'insegnante dell'Istituto di formazione professionale servizi alla persona e del legno di viale Verona a Trento, durante la ricreazione, ha visto alcune ragazze che fumavano nonostante il divieto. Insieme ad una collega, si è avvicinata alle allieve e le ha redarguite, ricordando che, a scuola, il fumo è proibito anche nei cortili. Una delle alunne ha reagito prima insultando la docente, e poi dandole un ceffone, tanto violento da costringere l'insegnante a recarsi al pronto soccorso. I medici le hanno dato 5 giorni di prognosi. Un bambino di 11 anni, invece, è stato ricoverato in ospedale in seguito a una rissa avvenuta all'uscita della scuola 'Ugo Foscolo' di Rivarolo. La dinamica del fatto non e' ancora chiara. Sembra che il bimbo abbia riportato delle lesioni a causa di una caduta dalle scale.
Vede il padre picchiare per l'ennesima volta la madre e non esita a chiamare i Carabinieri per farlo arrestare. A fare la telefonata, in lacrime, è stato un ragazzino di 13 anni di Pescantina (Verona), che assieme al fratellino di otto, secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, stava assistendo alla lite tra i genitori. L'adolescente ha implorato i militari di correre in casa per «fermare il papà», perché quest'ultimo stava «picchiando la mamma». La donna, 41 anni, colpita da uno schiaffo particolarmente violento, era caduta a terra battendo la testa contro un mobile della cucina, perdendo i sensi. Accertato che quello che il ragazzino aveva raccontato al telefono corrispondeva al vero, i Carabinieri hanno arrestato il padre, un artigiano di 43 anni che aveva sposato la donna 16 anni fa.
I carabinieri hanno arrestato in Calabria ed in altre regioni decine di persone con l'accusa di avere spacciato hascisc e marijuana tra gli studenti dell'Università di Arcavacata, a Rende. Tra le persone arrestate ci sono sette studenti dello stesso ateneo. Altri arresti sono stati eseguiti a Milano e Napoli. Lo spaccio avveniva secondo l'accusa in locali pubblici di Castrovillari e nelle abitazioni occupate dagli studenti a Rende. Gli studenti arrestati sono di Castrovillari e della provincia di Catanzaro. A finire in manette anche alcuni titolari di esercizi pubblici di Castrovillari che rifornivano il mercato locale. La droga che veniva spacciata agli studenti universitari veniva reperita a Napoli e Milano. Un'informazione di garanzia e' stata notificata ad un impiegato del Tribunale di Cosenza. L'ipotesi d'accusa nei suoi confronti è di avere rivelato ad uno degli indagati notizie sull'inchiesta che ha portato agli arresti.
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ESTERI
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DA BUCAREST IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI INVITA GLI ALLEATI A SOSTENERE MAGGIORMENTE LE FORZE NATO
Bush: più truppe in Afghanistan «Terrorismo, una minaccia da prendere seriamente» di Matteo Mariconda
Bush ha detto che quella del terrorismo è una minaccia reale da prendere BUCAREST - Il presidente americano “seriamente”. Ma non sono né l'AfghaGeorge W. Bush ha detto a Bucarest nistan né il terrorismo internazionale che la Nato deve essere pronta a dare i temi dominanti nel vertice nella Nail benvenuto a Georgia e Ucraina nelto a Bucarest. È piuttosto la sponsola Alleanza Atlantica. Bush ha detto, rizzazione degli Stati Uniti alla candiin un discorso, che gli Stati Uniti dandatura dell'Ucraina per l'ingresso nelno il massimo sostegno alla loro ril'Alleanza atlantica a provocare maluchiesta di partecipare al programma mori. La Russia, in testa, reagisce picdi pre-adesione alla Nato. Poi il presicata alla notizia che Washington farà dente americano ha di tutto per favorire anche chiesto agli l'ingresso di Kiev nella «La minaccia di alleati di inviare Nato. Putin ha avvertipiù truppe in Afto il mondo, in concoattacchi balistici ghanistan. Citando mitanza con l'inizio del le recenti minacce vertice in Romania, contro l'Europa è di Osama Bin Lache una tale circostanden, il presidente za metterà in crisi i reale ed urgente»
BREVI Crisi Tibet, si fa avanti l’Ue Invitare il Dalai Lama a Bruxelles, come chiesto dal capo della diplomazia francese Bernard Kouchner, è un'idea "fattibile" ma è prima necessario che ne discutano tutti i 27 paesi dell'Ue. Lo ha detto il ministro degli Esteri sloveno e presidente di turno Ue, Dimitri Rupel, nel corso di un intervento al Parlamento europeo a Bruxelles. "Mi sembra un'idea fattibile, ma che deve essere prima discussa" dai ministri degli Esteri Ue, ha ricordato Rupel. "Invitare il Dalai Lama - ha aggiunto - sarebbe certamente un grande onore, un grande evento, si tratta di un leader religioso molto importante. L'ho già incontrato in Slovenia, e' una persona fantastica".
Zimbabwe, sarà ballottaggio Nessuno dei candidati otterrà il 50 per cento e quindi ci sarà il ballottaggio tra il presidente Robert Mugabe ed il leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai. È quanto ha scritto "The Herald", il quotidiano ufficiale dello Zimbabwe senza però pubblicare alcun risultato finale, limitandosi a parlare di conclusioni degli analisti. Ma l'articolo dell'organo di stampa del regime potrebbe essere un segnale della volonta' di Mugabe di continuare la sua lotta per mantenere il potere, piuttosto che ritirarsi e trattare la resa con Tsvangirai.
rapporti, già difficoltosi, tra le diplomazie russe e americane. Mosca non intende vedersi scippare l'influenza che ancora esercita sull'Ucraina, nazione della ex Unione sovietica e considerata dalla Russia ancora un satellite. Il presidente Bush cerca di stemperare le polemiche e invita la Russia
a cooperare nel creare uno scudo antimissile per proteggere l'Europa. «La Guerra Fredda è finita. La Russia non è nostro nemico. La minaccia di attacchi balistici contro l'Europa è reale ed urgente da parte di Paesi che stanno cercando di procurarsi tecnologia nucleare».
A BASSORA SI LOTTA PER CURARE IL GRANDE NUMERO DEI FERITI CAUSATI DAGLI SCONTRI
Iraq, non c’è tregua: dieci morti nel paese Due ordigni in due zone diverse della provincia di Diyala sono esplosi causando vittime e feriti di Luigi De Floris BAGHDAD - E nel giorno del vertice Nato a Bucarest e l’appello del presidente degli Stati Uniti george W. Bush non si fermano gli scontri a Bagdad. Dieci poliziotti iracheni sono stati uccisi e altri cinque feriti dall'esplosione di due ordigni in due zone diverse della provincia di Diyala. Secondo fonti di polizia locale, il primo ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia di polizia nella città di Muqdadiya, mentre il secondo ordigno, è esploso nella cittadina di Wajihiya. E intanto otto membri di una milizia mobilitata dagli Usa contro al Qaida sono rimasti uccisi nell'esplosione di una bomba a 200 km a nord di Baghdad. Il bollettino di morte cresce di giorno in giorno. Quattro soldati americani sono stati uccisi dalle milizie sciite durante gli scontri dei giorni scorsi a Baghdad. Lo ha reso noto il comando militare americano in Iraq, specificando che i militari sono stati uccisi il 26 marzo e durante lo scorso
week-end, prima quindi del cessate il fuoco annunciato domenica dal predicatore estremista sciita Moqtada al Sadr. Le forze americane hanno sostenuto l’offensiva lanciata dall’esercito iracheno contro i miliziani sciiti, iniziata lo scorso 25 marzo a Bassora che ha provocato la ripresa degli scontri in diver-
se città e soprattutto nei quartieri sciiti della capitale. Intanto le forze di pace ed umanitarie cercano di fare il possibile. L’Unicef distribuisce acqua e medicinali alla popolazione di Bassora in Iraq, dove più di 3,2 milioni di persone, di cui la metà bambini, sono rimaste intrappolate n e i c o m b a t t i m e n t i ch e d a
Bassora si sono diffusi nella capitale Baghdad nelle ultime settimane. Mentre negli ospedali di Bassora, la seconda città dell'Iraq, si lotta per curare il grande numero di feriti causati dagli scontri, l'emergenza idrica rimane la minaccia più grave per la salute di bambini e dei numerosi coinvolti civili.
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giovedì 3 aprile
CONSUMI
Meno vino sulle nostre tavole
ECONOMIA TRA LE PROPOSTE IL RIASSORBIMENTO DI UNA PARTE DEGLI ESUBERI TRA I PILOTI
Alitalia, ultima chiamata di Spinetta ai sindacati Il presidente di Air France ha incontrato ieri mattina alla Magliana le nove sigle
Il consumo di vino è in calo del 5,2% in Italia. Una riduzione record, ma aumentano dello 0,7% gli acquisti di vini Doc e Docg. Lo rileva un'analisi dei dati 2007 della Coldiretti la quale sottolinea che si tratta di un trend comune in tutta l'Europa. Se in generale gli italiani preferiscono fare la spesa al supermercato, il caso del vino e' in netta controtendenza con un vero boom degli acquisti diretti in cantina e in negozi specializzati come le enoteche (+7,7%).
DA BRUXELLES
Industria: cresce prezzo produzioni Prezzi alla produzione industriale in crescita dello 0,6% nella zona euro a febbraio: è quanto segnala Eurostat. L'ufficio europeo di statistica rileva che la crescita nell'Ue-27 e' stata dello 0,5%. A gennaio, i prezzi alla produzione industriale erano aumentati dello 0,9% e dell'1,1%. Su base annua a febbraio i prezzi sono aumentati del 5,3% in Eurolandia e del 6,1% nell'Ue-27. Ad aumentare di piu' rispetto a gennaio, sono stati i prezzi alla produzione dell'energia.
CONFCOMMERCIO
Sud: occupazione in pieno crollo Il Sud è una realtà dinamica per nuove imprese e consumi,ma anche aree di drammatica arretratezza, con l'emergenza occupazione in primo piano. Emerge dal Rapporto sulle economie territorialì realizzato dall'Ufficio Studi della Confcommercio. Sono oltre 6 milioni le imprese registrate nel 2007 (+7,5% rispetto al 2000).
di Mattia Engelmann ROMA - I sindacati e i vertici di Air France-Klm e Alitalia sono tornati a riunirsi ieri per discutere i contenuti del progetto del gruppo franco-olandese. Tra le 9 sigle sindacali,assente solo la UilTrasporti che ha sospeso la partecipazione alla trattativa. Secondo quanto si è appreso il presidente di Air France sarebbe pronto ad aperture sul capitolo del piano industriale relativo alla flotta. Spinetta avrebbe manifestato la disponibilità ad anticipare nel 2009 - a condizione di conti in pareggio - l'ingresso in flotta di due B777, riassorbendo, in Il numero uno della questo modo, parte esuberi tra i cordata franco-olandese degli piloti. Inoltre, poessere anche è pronto ad aperture sul trebbe possibile anticipare l'avvio dell'operapiano industriale zione di sostituzione degli MD80 con gli A321. Quanto poi alla possibile assunzione di 180 piloti giovani in Air France-Klm, questa operazione avverrebbe con assunzioni su base volontaria e darebbe a questi piloti, ha assicurato Spinetta, enormi opportunità di carriera. Ma non è tutto. Confermando le indiscrezioni circolate, il
direttore generale di Air France ha manifestato, per il settore cargo, la disponibilità per una verifica nel settembre 2009 da parte di un ente terzo, per valutare la redditività del settore (il piano originale prevedeva la chiusura del cargo a partire dal 2010 con una riduzione della flotta da 5 a 3 MD11 al biennio 2008-2009). Intanto, il cortile del centro direzionale di Alitalia, dove si è svolto l'incontro, è stato presidiato dai lavoratori di Az Servizi impegnati nelle attività di amministrazione, call center, informatica e manutenzione,non compre-
se nel perimetro dell'offerta Air France-Klm. “Una cessione di Alitalia a imprenditori privati è impossibile”. Così Padoa-Schioppa in un'audizione alla Camera. “Comunque non è risolutiva se non accompagnata da una ristrutturazione industriale” ha detto aggiungendo che “se l'offerta di Air France dovesse decadere è ipotizzabile il ricorso alla legge Marzano. Al di fuori di una conclusione positiva del negoziato, un prestito ponte non sarebbe praticabile. Mai tali difficoltà in una privatizzazione fatta dallo Stato”.
La stima
Mutui da incubo: il caro-rata strozza le famiglie ROMA - Oltre mezzo milione di famiglie italiane fanno fatica a pagare la rata del mutuo per la casa. La stima è del presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà, che ha affrontato il tema a un convegno sulla trasparenza dei mutui. "Per l'aumento del costo della rata si trovano in difficoltà 420mila famiglie" ha detto "e altre 110mila sono a rischio insolvenza. Nelle famiglie a reddito fisso, se aumenta la rata è chiaro che si va in sofferenza". Il numero uno dell'Antitrust ha però precisato che l'Italia resta uno dei Paesi meno indebitati considerando le famiglie e che "i nostri risparmiatori sono i più puntuali nei pagamenti". Il presidente dell'Antitrust ha poi mosso qualche appunto alla legge che regola il trasferimento del mutuo da una banca all'altra, dicendo che l anormativa "è chiara" e non prevede oneri a carico del cittadino-consu-
matore. La portabilità, ha spiegato, è "finalizzata a dare un vantaggio ai consumatori e a creare una maggiore mobilità tra le banche italiane" ma attualmente si riscontrano ritardi e inadempienze nella sua applicazione. Per questo, dice Catricalà, servirebbe uno "strumento coercitivo". L'Antitrust "può intervenire" ha detto "per pratica
commerciale scorretta ma è uno strumento debole". "L'apertura di istruttorie per pratiche commerciali scorrette non rappresenta una grande timore per il sistema bancario" dice, visto l'esiguo ammontare delle multe che possono essere comminate per queste violazioni e considerato che "il Tar annullerebbe sanzioni pesanti per mancanza di proporzionalità. Bisogna vigilare con gli strumenti necessari su una vicenda che sta diventando paradossale" e sulle "prepotenze" attuate da alcune banche, aggiunge, perchè "in caso di inadempienza delle disposizioni di legge non è prevista una specifica sanzione. Il consumatore è lasciato solo". Il presidente dell'Autorità ha speso parole positive per la legge Bersani che "aiuta veramente chi ha bisogno e crea concorrenza dove serve", come nel settore bancario che presenta un tasso di
lunedì 31 marzo
CULTURA
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IN MOSTRA CIRCA 150 CAPOLAVORI DELL’ARTE CERAMICA CHE VANNO DAL XV SECOLO FINO AI GIORNI NOSTRI
“Faience”: cent’anni di ceramica al Palazzo del Seminario di Roma La rassegna vuole celebrare l’istituzione museale romagnola nel centenario della nascita di Vincenzo Striano ROMA - Circa 150 capolavori dell’arte ceramica che vanno dal XV secolo fino ai giorni nostri, compongono il “corpus espositivo” della mostra “Faience. Cento anni del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza”, ospitata nella sala del Refettorio del Palazzo del Seminario a Roma. La rassegna, organizzata dalla Camera dei deputati con il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (Mic), vuole celebrare l'istituzione museale romagnola nel centenario della nascita. Selezionati nella ricchissima collezione del "Mic", gli oggetti esposti, che vanno dai celebri "Bianchi di Faenza", alle opere di Matisse, Fontana, Picasso, Chagall e di artisti contemporanei di fama indiscussa, fino ad una campionatura di piastrelle decorate, rappresentano un patrimonio che illustra compiutamente l’universo della ceramica, rappresentando, in una visione internazionale, l’evoluzione delle tecniche di produzione e la trasformazione dell’arte decorativa prima in figurativa, poi in scultura e design. La mostra, inaugurata ier, sarà aperta al pubblico fino al 30 maggio, cade nel centenario dell’esposizione Torricelliana di Faenza del 1908, terzo centenario della nascita di Evangelista Torricelli (che coincise con la fondazione del Museo, nato nel 1908 per volontà di Gaetano Ballardini e istituito nel 1913), e vuole sottolineare il ruolo istituzionale che il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza ricopre nel territorio, sia come depositario di una collezione unica al mondo, sia come motore di ricerca creativa per lo sviluppo delle attività produttive fondate sulle tradizioni e sulla riscoperta degli antichi saperi. Un progetto espositivo ambizioso, quello della mostra "Faïence. Cento anni del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza", curato dalla direttrice del Museo, Jadranka Bentini, e concepito anche con indirizzo didattico.
Le opere esposte nei locali della biblioteca della Camera, rappresentano solo una minima parte della collezione del museo romagnolo, composta da circa 60 mila pezzi, di cui 40 mila "interi" e 20 mila "frammenti". La rassegna
sarà anche accompagnata da un catalogo di 350 pagine, ricco di immagini a colori, di testi critici e di apparati, edito da Allemandi. «È stata un'occasione irripetibile - ha spiegato la direttrice del 'Mic', Jadranka Bentini - quella di
realizzare una mostra di questo tipo a Roma, in un luogo così mirabilmente appropriato, dove i libri presenti sembrano poter colloquiare perfettamente con le nostre ceramiche, a conferma dell'universalità che gli italiani sono in
grado di esprimere nelle arti. La mostra vuole evidenziare l'evoluzione del museo ma allo stesso tempo ripercorrere le fasi della storia della ceramica, dall'artigianato storico alla ceramica d'artista, fino alla produzione del '900”.
L’iniziativa
Letture e filmati ricordando Pavese ROMA - Alla Casa delle Letterature di Roma continuano, fino al 23 aprile, le iniziative per celebrare il centenario della nascita di Cesare Pavese. "Cesare Pavese. Il mestiere di scrivere", questo il titolo dell'evento all'interno del quale si sviluppano i vari appuntamenti, è curato da Maria Ida Gaeta, Franco Vaccaneo e Fabio Pierangeli, in collaborazione con la fondazione Cesare Pavese. Al centro delle celebrazioni, la mostra di “mail art” dal titolo "Cesare Pavese: le colline e il sole" dedicata a opere di diversa natura ispirate ai libri di Pavese e raccolte dal concorso internazionale bandito dalla fondazione Cesare Pavese. Questi gli altri appuntamenti in programma: oggi alle ore 17, sarà la volta di Pavese e il teatro con i Chille de la Balanza; il 23 aprile, alle 17, proiezione del film "Un paese ci vuole" per la regia di Vanni Vallino.
L’EVENTO 170 OPERE TRA CUI I CAPOLAVORI DI MANTEGNA, PERUGINO E PIERO DELLA FRANCESCA
Il Quattrocento romano al Museo del Corso È il primo evento in città dedicato alle testimonianze e ai capolavori artistici del XV secolo di Daniela Delli Colli ROMA - È la prima mostra dedicata al Quattrocento romano, dedicata alle testimonianze e ai capolavori artistici del XV secolo, prestati eccezionalmente per l'occasione al Museo del Corso della fondazione Roma, presieduta da Emmanuele F. M. Emanuele. Realizzata in collaborazione con la soprintendenza speciale per il Polo Museale Romano, dal 23 aprile al 7 settembre, in anteprima assoluta, “Il Quattrocento a Roma” presenterà al pubblico un'in-
dagine approfondita sugli aspetti sociali, urbanistici, religiosi ed artistici della città nel XV secolo attraverso 170 opere tra cui i capolavori di artisti che vi operarono come Mantegna, Perugino, Piero della Francesca, Pinturicchio, Donatello, Michelangelo, Lippi. Accanto alle opere provenienti dai prinicipali musei italiani e stranieri, tra cui i Musei Vaticani, il Louvre, il British Museum, lo Stiftung Mueseum Kunst P l as t di Dues s el dor f, il Skulpturensammlung und Mueseum fur Byzantinische
Kunst di Berlino, ci sarà anche una grande tavola multimediale della Roma quattrocentesca con cui il pubblico potrà interagire esplorando nel dettaglio edifici e monumenti, e la ricostruzione tridimensionale della Cappella Carafa di Santa Maria Sopra Minerva per la quale, per la prima volta, l'Enea ha applicato ad un monumento artistico la tecnologia con radar ottico a colori (solitamente utilizzata per indagini spaziali). La mostra sarà visitabile fino dal 23 aprile fino al 7 settembre.
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giovedì 3 aprile
CRONACA NAZIONALE
SPOT È DECEDUTO AL SAN RAFFAELE. ERA PROFESSORE ALLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE ALLA “SAPIENZA”
Mignani, pubblicità fatta ad arte Addio alla creatività targata Milano Sue sone alcune delle più famose campagne della televisione italiana oltre a numerosi slogan politici di Vincenzo Striano MILANO - È morto Marco Mignani, uno dei più celebri e celebrati pubblicitari italiani: è stato il creatore di campagne che da tempo sono entrate nell’immaginario collettivo e nella storia del costume, quali Scottex (“Dieci piani di morbidezza”), Dixan (“Niente lava meglio”), Ramazzotti (“Milano da bere”), Beltè (“Più buono proprio non ce n’è”), oltre quelle per il cioccolato Lindor che si scioglie in bocca e ai Fonzies che se non ti lecchi le dita godi solo a metà. È stato anche il creatore di alcune campagne politiche nazionali, in particolare inventò nel 1987 quel "Forza Italia" per la Democrazia cristiana che ha poi ispirato il movimento politico di Silvio Berlusconi. Mignani è morto ieri all’ospedale San Raffaele di Milano per un tumore al colon all’età di 63 anni. Negli ultimi anni, con grande slancio umanitario, specchio di impegno sociale e civile, Mignani ha curato l’immagine e la comunicazione di Telefono azzurro e di Vidas, l’onlus che si occupa dei malati soli e terminali. «Sono condannato per sempre a essere associato a quella campagna», ripeteva spesso Marco Mignani, autore di quello slogan “Milano da bere”, al suono di “Birdland”, che negli anni Ottanta rilanciò l’immagine dell’amaro Ramazzotti ma che finì per diventare una nuova icona della comunicazione di massa, usata addirittura da sociologi e storici per soprannominare il periodo dell’edonimismo reaganiano, l’Italia pre-tangentopoli. Ma associare Mignani a questo solo slogan non rende giustizia a un creativo che ha innovato come pochi altri il mondo della comunicazione pubblicitaria italiana negli ultimi decenni. Nato a Milano il 15 ottobre 1944, dopo gli studi ad indirizzo umanistico, Mignani entra nel 1967 in pubblicità come copywriter alla Publinter Ayer. Dal 1968 al 1973 è capogruppo e direttore creativo in due importanti agenzie americane, Leo Burnett e Doyle Dane Bernbach. Viene poi chiamato alla TBWA come direttore creativo e partner. Nel 1982 è direttore generale e creativo alla D’Arcy Mac-Manus and Masius. Nel 1983 apre la RSCG Mezzano Costantini Mignani che
lascia dopo 22 anni nel 2004 per fondare la Mpg, l’agenzia che porta l’iniziale del suo cognome e quello dei due soci, il copywriter Antonio Pinter e l’art director Mauro Galbiati. Nel 1988 diventa presidente dell’Adci, l’Associazio-
ne dei creativi della comunicazione. Era professore a contratto di teorie e tecniche della comunicazione pubblicitaria alla Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università "La Sapienza" di Roma.
Addio
E’ morto il disegnatore di Diabolik MILANO - E' morto domenica sera all'età di 86 anni Glauco Coretti, indimenticabile disegnatore di Diabolik. «Si è spento, in silenzio e in disparte come ha sempre vissuto, l'indimenticato disegnatore di Diabolik e di altri personaggi del suo tempo», ha annunciato www.diabolik.it, il sito ufficiale della casa editrice Astorina. Meno di un mese fa era scomparso un altro grande disegnatore di Diabolik, Franco Paludetti, con il quale Coretti realizzò decine di storie del criminale in calzamaglia nera creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. Nato a Genova nel 1922, Glauco Coretti iniziò la carriera come animatore di cartoni animati (collaborò a “La rosa di Bagdad” di Anton Gino Domeneghini), per entrare poi nel mondo del fumetto nel 1942 lavorando per gli albi di “Topolino”: Nel 1965 Coretti approdò alla casa editrice Astorina e collaborò per ventuno anni a Diabolik realizzando matite e chine.
EVENTI PROTAGONISTI SARANNO SCRITTORI, ATTORI E MUSICISTI IMPEGNATI IN INCONTRI-SPETTACOLI
A Bologna la rassegna “Brevità meravigliosa” Gli incontri sono dedicati alla letteratura tedesca del secolo scorso, in particolare ai racconti definiti “brevi” di Daniela Delli Colli BOLOGNA - Porsche Italia propone “La brevità meravigliosa”, rassegna di incontri dedicati alla letteratura tedesca del secolo scorso, concepita con l'intento di valorizzare la capacita' di alcuni letterati tedeschi di racchiudere un universo di significati e di descrivere una realta' complessa attraverso brevi ma significativi racconti. Una serie di eventi volta a riscoprire la leggerezza, la sintesi, la semplicita' della letteratura in lingua tedesca. Protagonisti saranno scrittori, attori e musicisti impegnati in incontri-spettacolo allestiti sulla
base di famosi testi di Robert Musil, Friedrich Duerrenmatt e Arthur Schnitzler. “La brevità meravigliosa” prevede momenti di lettura e recitazione alternati a interventi musicali. Il relatore dell'intera rassegna sarà Enrico Regazzoni, esperto di letteratura tedesca. “Romanzi brevi, novelle e aforismi” è il testo di Musil che inaugura la serie di incontri domani al Teatro Comunale, Foyer Rossini. Alcuni brani del libro saranno letti da Carla Stella, la cui esibizione sarà accompagnata dal pianista Olivier Kern, il cui ruolo sara' di reale sostegno alla performance teatrale. Il secondo autore sarà
Duerrenmatt, il 7 maggio all'Arena del Sole, di cui verrà proposta “La Morte della Pizia”: Matteo Belli interpretera' dei brani che saranno poi commentati dallo psicologo Giuseppe Carlo Pollina. La parte musicale sarà affidata al quartetto Ludus Quartet. Il terzo appuntamento è in programma il 27 maggio nuovamente presso l'Arena del Sole e sarà dedicato all'austriaco Schnitzler e alla sua opera “Il sottotenente Giustl”, interpretata da Paolo Panaro. Ancora un pianoforte protagonista degli intermezzi musicali, questa volta affidato al pianista Alexander Romanovsky.
giovedì 3 aprile
SPORT
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OCCHIELLO IL DOPO MANCHESTER OCCHIELLOOCCHIELLOOC IL TECNICO DELLA AUGUSTUS ROMA DELUSO CONUBIUM MASANTET NON RASSEGNATO: MATRIMONII, QUALIFICAZIONE QUOD CATELLI LIBERE POSSIBILE
«Meritavamo molto di più» Infortunio Totti. Il capitano sta meglio, probabile il suo inserimento al ritorno «Francesco e via di ripresa. Se sabato riposa mercoledì potrà anche giocare» di Matteo De Simone ROMA - Il tecnico della Roma deluso ma non rassegnato: «Meritavamo di più, il risultato ci penalizza più di quel che dice la partita: ora per la qualificazione è difficilissima, ma non dobbiamo commettere l'errore di credere che sia già finita. Loro sono stati fortunati nelle occasioni del gol - ha detto il tecnico giallorosso - hanno giocatori di grande mestiere: ma dobbiamo prendere atto di quel che è successo, e ribaltare questa situazione. Abbiamo fatto altre volte due gol in trasferta, in Champions». Spalletti non si è detto sorpreso dall'atteggiamento tattico molto coper-
di Franco Del Covillo
to del Manchester: «Quest'anno l'ho vista dieci volte, e ha sempre giocato così: i centrocampisti molto schiacchiati sulla linea difensiva, e poi grazie alla loro potenza e alla capacità di corsa lunga le ripartenze». Spalletti non ha rimproverato nulla alla Roma, “se non i dieci minuti finali quando c'è stata la botta psicologica del 2-0, e ci siamo disuniti: questo è un atteggiamento che non voglio vedere”. Spalletti ha poi parlato delle condizioni di Totti e dell'impegno di sabato contro il Genoa: «Francesco sta molto meglio, le sensazioni sono buone. Se sabato riposa e mercoledì recupera, ci sta bene». Niente Genoa insomma per il capitano, an-
che se Spalletti dà all'anticipo di sabato un significato rilevante: «Non cambia nulla in chiave campionato, dopo questo risultato: finchè la matematica non dice il contrario, noi crediamo alla rincorsa all'Inter. Anche se guardando a quel che è successo sabato scorso a Cagliari, quando si sarebbe dovuto vincere... Ma alle volte serve il mestiere di sfruttare il minimo di occasioni che ti capitano, il Manchester di questa sera lo dimostra». Anche per Alberto Aquilani “La delusione è tanta, ma non è giusto darsi per eliminati: dobbiamo andare a Manchester e provarci. Non c'è nulla da fare, dobbiamo fare due gol e più...”.
Il consiglio alle merengues del quotidiano Marca è riferito a De Rossi e Aquilani
ROMA - Non puoi fermarli? Allora comprali. Questo il consiglio che Marca offre al Real Madrid. Il riferimento è a Daniele De Rossi e Alberto Aquilani, e non è casuale. Il quotidiano sportivo madrileno rivela infatti che il direttore generale della Casa Blanca, Pedja Mijatovic, era a Roma. E non, o almeno non solo, per vedersi la sfida tra la squadra che ha eliminato il suo Real Madrid e il Manchester United dell'oggetto del desiderio Cristiano Ronaldo. Secondo quanto rivela Marca Pedja era a Roma per farIl direttore generale si fare un prezzo dal Pedja Mijatovic è club della famiglia Sensi. stato a Roma ma non Un prezzo per la coppia solo per la partita di centrocam-
Real, il monito della stampa: se non puoi fermarli prendili pisti italiani descritti sulla prima pagina del giornale come "I due grandi colpevoli dell'eliminazione del Madrid dalla Champions". Si ricorda l'interesse che per De Rossi e Aquilani aveva già espresso Fabio Capello. L'operazione non appare semplice, ma si fa un distinguo. Se per De Rossi la Roma parte da una richiesta di 30 milioni di euro, (Aquilani guadagna un milione di euro, ha il contratto in scadenza nel 2009
e recentemente ha detto che vuole andarsene dalla Roma. L'Inter gli ha tirato un “lazo” e nelle ultime settimane anche l'Atletico Madrid ha manifestato il proprio interesse). Il Madrid è alla disperata ricerca di un attaccante, ma anche di un paio di centrocampisti che possano sopperire alle carenze di Diarra e Gago, acquistato a caro prezzo meno di due anni fa ma poco graditi a Bernd Schuster. Per il reparto offensivo Marca menziona anche Mirko Vucininic, ricordando la comproprietà con il Lecce. Anche in questo caso l'interesse di Mijatovic per il suo connazionale è cosa nota da tempo. Quando la Roma ha vinto al Bernabeu negli occhi del madridismo sono rimaste le prestazioni dei tre leoni romanisti, De Rossi, Vucinic e soprattutto Aquilani. I tre a quanto pare hanno colpito molto più di Totti.
INTER, PAROLA DI MORATTI
CALCIO E SOLIDARIETÀ
OLIMPICO, NIENTE SCONTRI
«Ipotesi Mourinho infondata»
Lazio premiata dal comune di Nepi
Uefa: tutto è andato per il meglio
"L'ipotesi Mourinho è un'idea di altri, ma non è la verità». Così, Massimo Moratti, ha smentito l'interessamento dell'Inter per il tecnico portoghese, attualmente disoccupato dopo l'addio al Chelsea. Il presidente neroazzurro si dice convinto che un cambiamento alla guida tecnica possa portare soprattutto problemi: «La situazione per conto mio non e' da toccare - afferma il patron interista - perché ci consente di andare a vanti senza vivere degli shock, che non si sa mai quanto poi siano effettivamente positivi». Moratti ha commentato anche la sconfitta della Roma in Champions League: «Sono stati anche sfortunati, ma hanno trovato anche una squadra fortissima, del resto le squadre inglesi stanno facendo molto bene ma non credo che un'eliminazione li farà concentrare di più sul campionato».
Il Comune di Nepi premia Pandev e Manzini. Ha preso martedì il via il programma di fidelizzazione ed interscambio con l’ambiente esterno e la tifoseria varato dalla Lazio calcio per le prossime settimane, con particolare attenzione al mondo dei ragazzi. Il progetto prevede visite e relazioni da parte di giocatori e staff con scuole, ospedali di oncologia pedriatica e club. L’onore del primo appuntamento in programma è andato a Goran Pandev, in serata a Nepi per ritirare il premio destinatogli dal Comune della cittadina laziale che ha premiato anche il Team Manager Maurizio Manzini. L’evento successivo sarà oggi giovedì 3 aprile. I giocatori Cribari, Muslera, Articoli e Berni andranno a far visita ai bambini ricoverati presso l’Ospedale Oncologico Bambin Gesù di Palidoro.
Tutto è andato per il meglio dal punto di vista della sicurezza all'Olimpico in occasione di Roma-Manchester United. Lo ha ammesso l'Uefa. L'organismo europeo aveva ipotizzato, in caso di incidenti, che alla capitale venisse revocata l'assegnazione della finale Champions 2009. “Non ci è giunta notizia di alcun incidente durante la gara o in prossimità dello stadio” fa sapere l'Uefa. E la minaccia di togliere a Roma la finale? “Dobbiamo attenerci ai fatti. Nessun incidente”. Per inottemperanza al divieto di accesso a manifestazioni sportive (Daspo) sei napoletani sono stati arrestati prima dell’incontro Roma-Manchester. I fermati, dell'età tra i 20 e i 64 anni, avevano tutti già dei precedenti penali. Sono stati sorpresi dai carabinieri alle 15 di ieri, in largo de Bosis, nelle immediate vicinanze dello stadio Olimpico.
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
“VOGLIO UNA CITTÀ SICURA” sicura.indd 1
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