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martedì 22 aprile 2008
BENEDETTO XVI È RIENTRATO IERI DAL SUO VIAGGIO PASTORALE NEGLI USA, DOVE HA MOSSO LE FOLLE
È ascoltato, rispettato e amato in tutto il mondo. Ma non può parlare a Roma, grazie agli amici di Rutelli
Il 15 gennaio, sessantasette professori di sinistra aizzarono “autonomi” e giovani estremisti contro la presenza del Papa
Annullò la visita alla Sapienza per la cagnara dei “baroni” OMICIDIO PARIOLI Lasciata sola dal Comune ROMA - Non è solo una triste storia di cronaca nera quella dell’omicidio di Emilia Matilde Stoppioni, l’anziana strangolata nella sua casa in viale della A PAGINA 4 Moschea 60.
all’interno Nas a caccia di olio contraffatto
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Allarme crisi mutui
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Pupo paga il debito con Morandi
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Il vicepremier, ora candidato sindaco di Roma, è andato genuflesso ad accogliere il Papa al suo rientro dagli Stati Uniti. Peccato, solo tre mesi fa proprio i sostenitori di Rutelli avevano impedito l’ingresso e il diritto di parola all’Università La Sapienza di Roma al Santo Padre. Solo tre mesi fa bercia-
vano di università laica, contro l’ingerenza del Vaticano. Peccato, Rutelli all’epoca si limitò a dire un tiepido “inconcepibile zittire il Papa”. Oggi si commuove alla vista di Benedetto XVI. Sarà per la vicinanza delle elezioni? A pensar male si fa peccato, ma il Papa ci perdonerà tutti.
DIECI COSTITUZIONALISTI CHIEDONO LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO
Alemanno, Roma Capitale «Bruceremo le tappe, sarà la città a far da traino alla Nazione» ROMA - «Questa volta facciamo sul serio, bruceremo le tappe per Roma Capitale. È da vent’anni che si parla di poteri speciali, ma ora arriveremo all’approdo finale». Alemanno lo ripete più volte perché il messaggio arrivi chiaro e corretto. Roma Capitale con poteri speciali supera e cancella ogni fantasma e speculazione sul federalismo, anzi, spiega, in questo modo si potrà meglio applicare il principio di solidarietà. È un progetto che ha in mente da tempo ed è al primo punto del
“Patto con Roma”, sottoscritto, non a caso, con Berlusconi e Fini davanti ai cittadini di Corviale. «Sarà la città a fare da traino alla Nazione, invertendo lo schema tradizionale». Più precisamente: l’idea di Roma come città universale, che deve uscire «dall’apatia, smettere di essere una specie di paesone abbandonato». La legge di riforma costituzionale dovrebbe affiancarsi ad una legge ordinaria, la quale, in attesa che si cambi il dettato costituzionale, «dia il massimo A PAGINA 3 dei poteri alla città».
DONNE INCATENATE
Contro le “Tecnoidiozie” ROMA - Si sono incatenate di fronte alla stazione ferroviaria di la Storta, la stessa dove giorni fa si è consumata l'aggressione ai danni di una giovane studentessa africana, per dire no al "braccialetto" elettronico proposto dal candidato sindaco del centro sinistra Francesco Rutelli. A PAGINA 5
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CRONACA ROMANA
OCCHIELLO OCCHIELLOOCCHIELLOOC IMPORTANTI I SUOI INTERVENTI IN TEMA AUGUSTUS DI TUTELACONUBIUM DELLA VITASANTET E DI RILANCIO MATRIMONII, DELLAQUOD FAMIGLIA CATELLI LIBERE
Il rientro di Benedetto XVI Dopo il memorabile viaggio negli Usa il Santo Padre è tornato a Roma di Marco Guerra
Il Papa al suo rientro dagli Stati Uniti
ROMA - Il Santo Padre è rientrato ieri mattina a Roma al termine del suo viaggio apostolico negli Stati Uniti. Una visita memorabile, ricca di significative esperienze come la visita alle Nazioni Unite e la preghiera a Ground Zero e la messa allo "Yankee Stadium" di New York davanti a circa 60 mila fedeli. Una sei giorni in terra americana che visto il Benedetto XVI conquistare il cuore di tutto il popolo statunitense. L'aereo papale, un Boeing 777 dell'Alitalia, è atterrato poco dopo le 10.30 nell'aeroporto di Ciampino. Molte le autorità ad attenderlo all’aeroporto di Ciampino, tra queste anche Francesco Rutelli, presentatosi all’aeroporto co-
me vice presidente del consiglio del governo Prodi. A Benedetto XVI è giunto anche il saluto di bentornato di Gianni Alemanno. "Nell'augurare il più sincero "bentornato" al Santo Padre dal suo impegnativo viaggio negli USA, esprimo profonda gratitudine per il suo magistero americano, fonte di preziose indicazioni etiche anche per chi svolge attività politica: ancorare i diritti dell'uomo a un saldo fondamento di verità è il presupposto per l'esatta identificazione dei diritti stessi e per evitare, soprattutto in tema di tutela della vita e di rilancio della famiglia, interventi strumentali o dannosi" ha detto Alemanno. "Spero che l'entusiasmo manifestato da chi ha seguito il
Papa a New York e a Washington induca chi a Roma ne ha impedito la presenza all'Università La Sapienza a mettere da parte per il futuro ogni forma di intolleranza". Rutelli, invece, non ha rinunciato a trarre pubblicità dall’incontro con il Papa: "È stato bellissimo, il Papa mi ha stretto la mano per un minuto.È stato un gesto molto affettuoso. Che ci siamo detti? Non si dice, tante cose”. Una devozione ritrovata visto che pochi mesi prima la presa di posizione di Rutelli nei confronti dei baroni che impedirono al Papa di parlare alla Sapienza fu tiepidissima. Silenzio assoluto invece quando in consiglio comunale ci fu la sollevazione di tutta l’estrema sinistra per la predisposizione del registro delle unioni civili.
Sono decine i casi di aggressione nei confronti dei passeggeri e dei conducenti Di Elena Guerri dall’Oro ROMA - “Anche noi abbiamo paura”. Il grido d’allarme sulla sicurezza lanciato dagli autisti dei mezzi di trasporto pubblici viene raccolto dal neodeputato del Pdl, Vincenzo Piso, che ha ieri ha reso noto l’ultimo atto di aggressione nei confronti di un conducente dell’Atac: "Nella serata di sabato 19 si è consumato l'ennesimo episodio di grave violenza ai danni di un autista della linea 051 che, dopo aver subito una rapina a mano armata, è stato ricoverato per lesioni. Nella estrema periferia di Roma, nel quadrante sud-est zona Ponte di Nona-Rocca Cencia, questi episodi sono ormai decine e
Bus di periferia, le linee della paura
decine, invano denunciati dal personale del trasporto pubblico. Ancora una volta siamo costretti a contabilizzare quello che appare, sempre di più, come un vero bollettino di guerra". "Un bollettino che vede vittime gli autisti e i passeggeri degli autobus che si avventurano nella periferia romana – spiega ancora l’on. Piso- , da troppo tempo abbandonata e in balìa della piccola e grande criminalità, spesso legata a sacche di emarginazione, con extracomunitari clandestini e rom che imperversano indisturbati con preoccupante ferocia”. D’altra parte i dati non hanno bisogno di alcun commento: Solo lo scorso anno le aggressioni nei confronti dei
conducenti sono state più di 80. Complessivamente sono state invece 140 le denunce sporte per atti vandalici compiuti ai danni dei mezzi di trasporto pubblico; in 121 casi il danno è stato superiore ai 100 mila euro. Il più delle volte le aggressioni seguono lo stesso copione: gruppi di sbandati salgono sull’autobus completamente ubriachi e muovendosi barcollando con le bottiglie fra le mani mettono a repentaglio incolumità delle persone. A quel punto un solo sguardo di troppo o un richiamo da parte dell’autista bastano a far scatenare insulti, minacce e aggressioni con armi da taglio, a cui segue il sistematico borseggio dei passeggeri e del conducente.
PROPOSTA DEL CANDIDATO PDL
VIGILI URBANI
IMPOTENZA DIALETTICA
«Più fondi per la storia e le tradizoni»
Ghera Pdl: Assumamoli tutti
Basta col fantasma di Bossi
"Ieri sono stato al corteo storico della romanità che viene organizzato al Circo Massimo. E' una manifestazione bellissima, ma che non ha nessun finanziamento né sostegno da parte del Comune. È una cosa allucinante che queste tradizioni non abbiano un modo di manifestarsi concreto". A margine della presentazione, in Campidoglio, del progetto "Una cartolina per Roma" il candidato a sindaco del Pdl Gianni Alemanno pone l’accento sulla necessità del recupero delle tradizioni e della storia della città, da sempre messa al bando in favore di feste multietniche più vicine e più organiche alla sinistra. "Credo che il cittadino romano, così come i tanti turisti – ha proseguito Alemanno - possano avere un incontro costante con la romanità e il Natale di Roma deve essere un momento per avere la percezione di cosa ha rappresentato Roma nel mondo ieri".
"L'assunzione di 400 Vigili Urbani - che verranno convocati in questi giorni - è insoddisfacente in quanto non risolve il problema della carenza dell'organico del corpo della Polizia Municipale che è oramai ridotto ai minimi termini. Pertanto chiediamo l'assunzione immediata di tutti gli 'idonei' alla graduatoria concorsuale, che sono oltre mille". Lo ha dichiarato Fabrizio Ghera, consigliere del Pdl al comune di Roma, in un comunicato relativo all'assunzione di 400 nuovi vigili urbani tramite il concorso pubblico per la Polizia Municipale."È evidente che l'assunzione di 400 neo-vigili è un provvedimento pre-elettorale - ha proseguito Ghera - resta, poi,irrisolto il problema della stabilizzazione dei 500 vigili precari che chiedono garanzia per il loro futuro, e per i quali va trovata al più presto una soluzione. In questo senso ribadiamo l'impegno preso dal candidato del Pdl a sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
La sinistra non ha una ricetta per rilanciare la città di Roma e, portata al ballottaggio, non trova di meglio che inventare nemici. Uno di questi è il fantasma di Bossi agitato a più non posso. Argomentazioni decisamente debioli che non hanno mai trovato fondamento neanche negli anni in cui i leghisti stavano con i governi D’Alema e Amato. "Smettiamola di giocare sul fantasma di Bossi che non minaccia minimamente Roma. Bossi critica i palazzi romani per come sono gestititi e non certo i romani o la città". Lo ha dichiarato il candidato a sindaco Gianni Alemanno a margine della presentazione, oggi in Campidoglio, del progetto "Una cartolina per Roma". "Da questo punto di vista - continua Alemanno - alimentare il fantasma di Bossi è un atteggiamento ridicolo e dimostra la grande paura e la preoccupazione che oggi attraversa la sinistra rispetto ai risultati romani".
CRONACA POLITICA
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GIANNI ALEMANNO PRESENTA UN MANIFESTO FIRMATO DA DIECI COSTITUZIONALISTI CHE CHIEDONO LA RIFORMA
Sarà Roma a guidare la Nazione «Questa volta facciamo sul serio e finalmente la Capitale avrà i poteri speciali» di Alessandra Mori ROMA - «Questa volta facciamo sul serio, bruceremo le tappe per Roma Capitale. È da vent’anni che si parla di poteri speciali, ma ora arriveremo all’approdo finale». Gianni Alemanno lo ripete più volte perché il messaggio arrivi chiaro e corretto. Roma Capitale con poteri speciali supera e cancella ogni fantasma e speculazione sul federalismo, anzi, spiega, in questo modo si potrà meglio applicare il principio di solidarietà. E’ un progetto che ha in mente da tempo ed è al primo punto del “Patto con Roma”, sottoscritto, non a caso, con Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini davanti ai cittadini di Corviale. Il concetto è: è ora di un salto di qualità, sarà la città a fare da traino alla Nazione, invertendo lo schema tradizionale. Più precisamente: l’idea di Roma come città universale deve “sfondare”, come pure deve uscire «da questa apatia, smettere di essere una specie di paesone abbandonato». La legge di riforma costituzionale dovrebbe affiancarsi ad una legge ordinaria, la quale, in attesa che si cambi il dettato costituzionale, «dia il massimo dei poteri alla città». Alemanno presenta un manifesto firmato da dieci costituzionalisti italiani in cui si chiede l'attribuzione della potestà legislativa a Roma Capitale con un disegno di legge costituzionale sul modello di Berlino e di Bruxelles. Dice: «Un federalismo
tuzionale all’Università di Catania, Learco Saporito, ordinario di diritto pubblico Università telematica Marconi. E il candidato del Pdl ha voluto rilanciare ieri, 21 aprile, giorno del Natale di Roma, l'dea di una commiss i o n e d i a l t o p r o f i l o, u n gruppo di esperti altamente qualificati che studierà il futuro di Roma mentre affronteremo l'emergenza. Promotore sarà Gian Maria Fara, presidente di Eurispes. Un gruppo di saggi con i migliori nomi internazionali. Perché, ha spiegato Gian Maria Fara, «la realtà italiana è complessa ma quella romana ancor di più. E i problemi non sono mai semplici, sono sempre complessi e si
Un momento della conferenza stampa
compiuto necessita di una Capitale forte e nettamente caratterizzata in grado di gestire in maniera adeguata la sua funzione nazionale e internazionale». Non solo. «Incoraggiamo il futuro sindaco Gianni Alemanno a dare seguito al suo progetto di creare una commissione di alto profilo», si legge nel manifesto firmato tra gli altri da Annibale Marini, presidente emerito della Corte Costituzionale; Agostino Carrino, ordinario di Diritto pubblico presso l'università di Napoli Federico II; Felice Giuffrè, docente di Diritto costituzionale all’'Università di Catania e Luca Mezzetti, ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Bologna, Ida Nicotra, ordinario di diritto costi-
QUESTA SERA IL CONFRONTO TRA I DUE COMPETITOR A BALLARÒ
La vittoria è a un passo «La partita si giocherà all’ultimo voto, possiamo vincere» ROMA - «È una battaglia totalmente aperta, si giocherà all'ultimo voto e sarà vinta da chi riuscirà a mobilitare il proprio elettorato quindi da questo punto di vista nessun pronostico è possibile. Noi possiamo e vogliamo vincere e dobbiamo combattere fino alla fine, convincendo la gente ad andare a votare». Chi parte perde, aveva detto l’altro giorno Alemanno. Ora il candidato del Pdl è
Confronto con i cittadini sul tema della sicurezza dalle 18 alle 21,30
Oggi martedì 22 • LARGO RAVIZZA • LARGO AGOSTA • PIAZZA SANTA MARIA LIBERATRICE Domani mercoledì 23:
PIAZZA DELLA BALDUINA• PIAZZA LORENZINI • PIAZZA TOR SAN MICHELE (OSTIA)
affrontano nella complessità». Poi, l’annuncio: «Ci sarà un commissario straordinario governativo per la sicurezza a Roma, «una persona che stia a fianco al sindaco e che riunifichi i poteri nazionali e locali, compresi quelli del prefetto». E ieri anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha detto: «Chi si propone per governare una città deve saper amministrare: Alemanno è stato un buon ministro dell'Agricoltura e credo che abbia le caratteristiche per essere un buon amministratore. Di sicuro è attento ai temi importanti di una città, come quello sulla sicurezza».
convinto e lo dice dopo la presentazione sul progetto di Roma capitale nella sede dell'università di Malta, riferendosi al faccia a faccia in programma oggi a Ballarò. Alle 21.05, su RaiTre, Giovanni Floris ospita l'atteso faccia a faccia tra i due competitor per la poltrona del Campidoglio. Durante la puntata del settimanale di RaiTre i due candidati avranno modo di esporre
programmi, iniziative e progetti, in vista della consultaz i o n e i l c u i e s i t o, s e c o n d o molti osservatori, avrà una valenza politica che supera l'ambito locale. Nella serata sarà, come sempre, la copertina satirica di Maurizio Crozza. «Sarà molto importante il faccia a faccia tra me e Francesco Rutelli», dice Alemanno, «perché attraverso il confronto si capiranno le differenze».
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ROMA INSICURA
IL PALAZZO SAREBBE DOVUTO ANDARE ALLA ONLUS “ANNI VERDI” MA IL CAMPIDOGLIO AVEVA BLOCCATO TUTTO
Emilia abbandonata dal Comune L’anziana strangolata giovedì aspettava da anni la ristrutturazione della casa di Tommaso Della Longa e Daniele Petraroli ROMA - Non è solo una triste storia di cronaca nera quella dell’omicidio di Emilia Matilde Stoppioni, l’anziana strangolata nella sua casa in viale della Moschea 60 giovedì scorso. Quella di “Milly”, come la chiamavano gli abitanti della zona, è anche una storia di degrado e di mala amministrazione. La signora abitava con il marito (il signor Fabio Cantusci, deceduto lo scorso anno) in quel palazzo fatiscente da decenni. L’immobile, che originariamente avrebbe dovuto essere una casa cantoniera, l’aveva affidata al padre del marito addirittura il fascismo. Lì vicino, infatti, sarebbe dovuta passare una ferrovia. Caduto il regime la coppia
Matilde Stoppioni. Nelle altre foto due immagini dell’abitazione della donna
Il caso
Una potatura costata una denuncia Non solo la signora Emilia è stata completamente abbandonata a sé stessa in tutti questi anni. Quando qualcuno ha cercato di darle una mano, la onlus “Anni verdi” in questo caso, l’amministrazione comunale è intervenuta per contrastarlo. È aprile 2005, i volontari di “Anni Verdi”, in attesa di prendere in carico l’immobile della signora Emilia, pensano di ripulirle dalle erbacce il giardino. È a quel punto che interviene la polizia municipale di zona su richiesta dell’architetto Mastrangelo, direttore del X dipartimento del Comune, denunciando presunti “lavori di disboscamento non autorizzati in ambito verde coperto” (nota protocollo 12683 del 9 aprile 2005). Come se avessero abbattuto gli alberi di Villa Ada, insomma. E il procedimento penale è ancora in corso.
rimane nell’abitazione di proprietà del Comune, pagando regolarmente un canone alla Romeo Gestioni (la municipalizzata che gestisce il patrimonio immobiliare del Campidoglio). Nessuno sembra interessarsi a quella coppia un po’ particolare che vive senza gas, senza acqua calda e con un bagno solo al piano superiore, fino al 2003. Quando il Comune decide di mettere ordine nelle pertinenze di Villa Ada. Tra le varie assegnazioni del compendio immobiliare che sorge nell’area del parco, il palazzo della signora Matilde viene affidato, con un promemoria di giunta del 6 marzo 2003, ad “Anni Verdi”, la onlus che si occupa di disabili e che a Villa Ada ha già gli uffici (negli ex bagni pubblici) e porta avanti un progetto di ippoterapia. La signora è entusiasta dell’idea. Anche perché “Anni Verdi” si impegna a ristruttu-
rare l’immobile, consentendole di proseguire ad abitare sul posto col marito e magari assumendola come custode. “Emilia firma l’accordo con la onlus nel novembre 2004”, spiega l’avvocato Antonino Galletti, all’epoca legale di “Anni Verdi”. Ma a quel punto cominciano i problemi. Il Comune, infatti, rallenta la procedura di assegnazione. Teme che la onlus possa tenersi anche i vecchi spazi che invece è obbligata a restituire. “Noi chiedevamo semplicemente – prosegue Galletti – di ultimare i lavori in viale della Moschea prima di trasferirci, visto che altrimenti avremmo dovuto interrompere i progetti in corso. Il Comune, invece, insisteva che lo spostamento sarebbe dovuto avvenire nello stesso momento”. L’undici maggio 2005 il direttore del III dipartimento Luisa Zambrini invia una lettera all’avvocato. “L’assegnazione (da formalizzare) del bene in questione – si legge nella missiva – e la relativa consegna prevedono il contestuale e preventivo (sic) rilascio del bene di via Salaria 273 (e cioè gli ex bagni pubblici Ndr)”. Inutili le rimostranze di “Anni Verdi”. A quel punto il Comune non risponde più. E a farne le spese sono proprio Emilia e suo marito che, dopo aver vissuto in condizioni durissime per 50 anni, speravano di aver risolto i propri problemi con l’assegnazione del palazzo ad “Anni Verdi” e la sua ristrutturazione. Tutto inutile. Emilia continua a vivere senza i servizi minimi fino a giovedì scorso, quando viene uccisa brutalmente nel salotto di casa.
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ROMA INSICURA
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LA STUDENTESSA AGGREDITA MIGLIORA E SARÀ PROBABILMENTE DIMESSA A FINE SETTIMANA
Rus si difende coi “non ricordo” In carcere tenta di aggredire anche la psicologa. Gli “angeli” ricordano tutto ROMA - Adesso dice di non ricordarsi nulla. Joan Rus, il romeno che tre giorni fa ha accoltellato e stuprato M.S., la studentessa universitaria del Lesotho. "Non ricordo nulla di quella sera. Ricordo solo di aver aiutato una ragazza ad attraversare la strada" ha detto al gip che ne ha convalidato l’arresto. Un interrogatorio difficile, svoltosi sabato nel carcere di Regina Coeli, soprattutto a causa della scarsa dimestichezza con la lingua italiana. Ma prima Rus aveva ancora tentato di colpire. Giovedì notte, appena entrato in carcere, ha tentato di aggredire anche la psicologa di Regina Coeli e solo l’intervento dei poliziotti ha impedito che le facesse del male. L’uomo è stato neutralizzato e rinchiuso in isolamento. Di fronte al giudice Rus ha ammesso la detenzione di un coltello, dicendo di portarlo sempre nella sua borsa e di usarlo per tagliare il pane a pranzo. Avrebbe anche spiegato di vivere dalla cognata, di lavorare saltuariamente per una ditta di trasporti e di essere in Italia da tre anni. Prima aveva con sé anche moglie e due figli che poi se ne sono tornati in Romania. Rus è comunque accusato di tentato omicidio, violenza sessuale e sequestro di Persona. Intanto sono stati trovati i due passanti che hanno avvertito le forze dlel’ordine del tenattivo di violenza. Hanno praticamente salvato la vita di M.S. materializzandosi sul luogo del delitto passando per caso in auto vicino al campo dove si stava consumando la violenza.
REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
Loro, al contrario del rumeno, ricordano benissimo quanto accaduto. Sono italiani, un meccanico di 53 anni e un tecnico di computer di 31 e hanno raccontato come sono intervenuti. «Passavamo di lì per caso quando io e il mio amico abbiamo visto una donna seminuda ha raccontato il meccanico - . Poi ci siamo accorti che c'era un uomo che con un braccio copriva la bocca alla ragazza. All'inizio abbiamo avuto paura e siamo saliti in macchina, ma poi siamo andati a chiamare i carabinieri. Adesso vorremmo solo vedere un sorriso sul volto di quella povera studentessa. Ma non ci sentiamo per niente angeli o eroi, abbiamo solo fatto il nostro dovere». Infine, ecco
L’aggressore Joan Rus
M.S. che lentamente si sta riprendendo e alla fine della settimana, forse, sarà dimessa.
Stazione di La Storta
Le donne del Pdl si incatenano: non ci serve l’antifurto ROMA - Si sono incatenate di fronte alla stazione ferroviaria di la Storta, la stessa dove giorni fa si e' consumata l'aggressione ai danni di una giovane studentessa africana, per dire no al "braccialetto" elettronico proposto dal candidato sindaco del centro sinistra Francesco Rutelli. Un'azione dimostrativa quella organizzata dalle donne del Pdl, candidate e neolette come Barbara Saltamartini che all'unanimità, stringendo tra le mani cartelloni di protesta, hanno detto "no al braccialetto della sicurezza", ricordando di essere "incatenate dalla paura" e dicendo "basta" alle "parole sulla pelle delle donne". "Non siamo né schiave - ha detto Saltamartini - né
cani, ne macchine da dotare di antifurto. La sicurezza non si può delegare ai singoli, ma serve un immediato piano che coinvolga le amministrazioni locali ed il Governo perché siamo in piena emergenza". Incatenate anche un gruppo di donne con il volto coperto da un burqa nero, tra cui la neoletta consigliera capitolina Sveva Belviso. "I braccialetti sono un po' un burqa elettronico - ha detto Belviso - il passaggio successivo sarà quello della limitazione nel vestire". "La differenza tra Alemanno e Rutelli - ha continuato Saltamartini - e' che uno propone il 'laccio' e l'altro parla di espulsioni immediate, chiusura dei campi abusivi e poteri speciali per le
Sostieni Alemanno
aree metropolitane" tra cui anche "arma e addestramento per la polizia municipale". Incatenata anche l'europarlamentare Roberta Angelilli che ha illustrato alcuni dati sulla violenza sulle donne a Roma, in Provincia e nel Lazio "dove 4 donne su 10 – ha detto hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita". Tra le residenti nella Provincia di Roma 1 donna su 2 ha subito una forma di violenza negli ultimi 3 anni e solo nella città di Roma sono stati 320 i casi di violenza sessuale denunciati nel 2007. Tra i presenti anche il candidato alla presidenza del Municipio II, Sara De Angelis, la neo consigliera comunale Lavinia Mennuni ed alcune residenti.
Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 - 06.42275030- fax 06.42274029.
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FALLIMENTI RUTELLIANI
TRA GLI ENORMI DANNI FATTI A ROMA DALL’EX SINDACO SPICCA IL “TERMINAL GIANICOLO”
Park bus: storia di un fallimento Lo volle Rutelli, fu distrutta la Domus Agrippina. Oggi non lo usa nessuno di Matteo Bernabei ROMA - Che fine ha fatto la Domus Agrippina? Anche se sarebbe più giusto chiedersi che fine hanno fatto tutte le promesse fatte per la riqualifica dell’area archeologica, devastata dalla costruzione del Terminal Gianicolo. Tutto iniziò nel 1999, quando l’allora sindaco di Roma, Francesco Rutelli, diede il via ad una serie di lavori che sarebbero dovuti servire ad ammortizzare la massiccia ondata di turisti in arrivo nella capitale, per il Giubileo del 2000. Il 19 agosto dello stesso anno, però, durante gli scavi per la costruzione di un ampio parcheggio sotto il colle del Gianicolo,vennero alla luce alcuni resti romani risalenti al I e al II secolo dopo Cristo. Pitture tardo romane e elementi architettonici in marmo contenuti in una grande stanza, riportata alla luce dalle ruspe del cantiere. Immediatamente si riconobbe nella scoperta la Domus Agrippina, la madre di Nerone, alla quale nell’antichità veniva attribuita la proprietà di una residenza nella zona. Ma destò ancora più stupore la scoperta che oltre questa prima stanza, dalla quale vennero staccate le pitture, il muro proseguiva ancora, fino sotto gli Horti Torlonia. I lavori, dopo che parte della residenza di Agrippina venne distrutta dalle ruspe, vennero interrotti per un brevissimo periodo cosi da permettere al ministero dei Beni culturali e al governo, allora presieduto da Massimo D’Alema, di poter stabilire come procedere. Il 10 ottobre dello stesso anno il Consiglio dei Ministri, sotto la pressione del sindaco Rutelli, deliberò la ripresa dei lavori con la contem-
Il Terminal del Gianicolo fotografato lo scorso sabato sera
poranea apertura di scavi archeologici per garantire la conservazione del patrimonio storico. Decisione contestata anche dalla stessa sinistra e dal ministro dei Beni culturali Giovanna Melandri. Per Grazia Francescato, portavoce dei Verdi, infatti, non era possibile “costrui-
re una rampa senza attentare ai reperti archeologici”. Decisamente più dura la reazione di Walter De Cesaris e Roberto Musacchio, rispettivamente deputato e responsabile ambiente del Prc, che commentarono: “Il governo si è coperto di ridicolo agli occhi del mondo.
prire solamente una grossa voragine e di lasciare eventuali ritrovamenti incustoditi”. Nel frattempo, però, il parcheggio e la rampa vennero ugualmente completati e successivamente inaugurati. E i reperti? Dopo essere stati abbandonati per un lungo periodo in un magazzino, neanche fossero piatti rotti, e a seguito delle numerose denunce da parte di diverse associazioni culturali, vennero, e lo sono tutt’ora, utilizzati per varie mostre temporanee. Credendo così di far sembrare meno grave lo scempio compiuto. Ma a quasi nove anni dal ritrovamento la domanda rimane la stessa: che fine ha fatto la Domus Agrippina?
IL TERMINAL PARCHEGGIO IMMENSO SU 4 PIANI RESTA PRATICAMENTE VUOTO
«Costa troppo, non ci andiamo» Ecco perché gli autobus turistici infestano la “doppia fila” sui Lungotevere ROMA - Mentre il lungotevere viene letteralmente invaso di automobili e pullman, costretti a muoversi a passo d’uomo, il Terminal Gianicolo è deserto. Sono le 23 e 30 di un sabato romano e il traffico è bloccato già a partire da Castel Sant’Angelo. Da Lungotevere Gianicolense a Lungotevere Sanzio, un tappeto di macchine si muove lentamente verso viale Trastevere alla disperata ricerca di un posto libero, stando attenti a non rimanere bloccati dietro le auto posteggiate in doppia fila. Circa 300 metri più indietro, invece, il complesso del Terminal Gianicolo, costruito sotto l’omonimo colle, in occasione del Giubileo del 2000, è praticamente vuoto. Un parcheggio immenso su 4 piani in grado di contenere 723 autovetture, 90 bus e 4 minibus. Entrando nei piani riservati alle autovetture, il 2, il 3 e il 4, è facile notare la pressoché tota-
le assenza di automobili. Degli oltre 700 posti disponibili quelli occupati non saranno più di una trentina. Medesima situazione ai primi due livelli, quelli dedicati ai bus, dove i posti occupati sono poco più di una decina su 94 disponibili. E la situazione di giorno non è certo diversa. Molti autisti infatti preferiscono usare il Terminal solo come zona di carico e scarico per i turisti, e la motivazione è sempre la stessa: “Costa troppo”. La tariffa prevista per la sosta dei pullman è di 13 euro l’ora, non certo a buon mercato. Tanto che gli autisti preferiscono attendere sul lungotevere in doppia fila, rischiando una multa di tanto in tanto, che parcheggiare all’interno del Terminal. Perché, come ci riferisce uno degli autisti, “in ogni caso si risparmia”. Gli sconti e le convenzioni sono previsti, infatti, solo per i gruppi che, oltre a prenotare
la sosta, prenotano anche il pranzo all’interno della struttura. Aggiudicandosi così un’ora gratuita su un minimo di due ore di sosta e uno sconto del 20% su una sosta maggiore alle 5 ore. A questo si aggiunge anche lo scarso spazio nel quale i conducenti sono costretti a compiere manovre e la mancanza di un impianto di aerazione decente, che garantisca un ricircolo d’aria ai turisti costretti ad attendere i pullman all’interno del Terminal. Un impianto di 220.000 metri cubi che doveva risolvere il problema del parcheggio dei grandi mezzi su ruote, e che rimane dunque inutilizzato. E a farne le spese è stato, più di tutti, il patrimonio storico-culturale della Capitale, che ha visto scomparire la dimora di una delle figure femminili più importanti della storia romana, la Domus A[m.b.] grippina.
Alla luce dei cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni la scena politica europea,
Alessandro Campi
ed italiana, quali sfide attendono la destra nata nel 1995 sulle ceneri del Movimento so-
La destra in cammino
ciale italiano? Il tragitto dal neofascismo ad una destra riformista, modernizzatrice, europea, può dirsi compiuto o c'è ancora del cammino da fare? Quali sono i caratteri che dovrebbero qualificare quella "destra nuova" di cui l'Italia, ha certamente bisogno? Il progetto del Popolo della libertà perseguito da Berlusconi e Fini segna, la fine della destra
Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà
politica in Italia o l'inizio di una nuova stagione da protagonista? Alternando storia e cronaca, valutazioni obiettive e spunti polemici, il volume di Campi delinea il profilo di una destra all'altezza delle nuove sfide politico-culturali, in grado di muoversi con un ruolo di primo piano sulla scena italiana ed europea.
pp. 426 - € 15,00
Rubbettino
Solo lo speculatore peggiore avrebbe avuto il coraggio di prendere una decisione simile”. Nonostante le contestazioni di Verdi e Prc però, i lavori proseguirono ugualmente, ma dei 4 miliardi di vecchie lire promessi dal governo per l’apertura degli scavi, non se ne vide nemmeno la metà. A quasi due anni dalla decisione del Consiglio dei ministri e del Campidoglio, il sovrintendente archeologico, Adriano La Regina, denunciò la mancata erogazione della somma totale dei fondi stabilita dall’esecutivo: solo 1 miliardo contro i 4 promessi. “A causa della mancanza di fondi – diceva il 7 ottobre del 2001 il sovrintendente – rischiamo di a-
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N O V I T À : i n t u t t e l e l i br er i e
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L’INTERVISTA
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L’OLIMPICO È UNO STADIO OBSOLETO, OTTIMA L’IDEA DI ALEMANNO DI FARNE COSTRUIRE ALTRI AI CLUB
Vento di nuovo anche sul calcio Zappavigna:«Per la Roma occasione irrinunciabile di diventare grandissima» Di Marco Valensise Si chiama George Soros la speranza dei tifosi giallorossi. Il tam-tam mediatico sulla possibile cessione della società da parte della famiglia Sensi fa sognare scudetti e coppe dei campioni ai supporter della Roma. Ne parliamo con Guido Zappavigna, uno degli storici capi della curva sud (anche se adesso non la frequenta più) e conduttore di una delle più ascoltate trasmissioni sportive romane (“Lupi nella notte” su 105.600 in onda dalle 21 alle 24 da lunedì a venerdì). Q u a l è l a s i t u a z i o n e s o c i etaria dell’A.s. R o m a ? Il club ormai è completamente risanato. È Italpetroli, una delle tante società di Roma 2000 che continua ad avere ingenti debiti. Anzi, oggi è la Roma a risanare Italpetroli con i suoi introiti. Ma forse per questo bisognerebbe vendere… D u n q u e , è t r a m o n t a t a l ’ epoca della famiglia Sensi? Siamo tutti grati a Sensi visti i sacrifici che ha fatto e per lo splendido scudetto che ci ha regalato. Però il calcio è cam-
Guido Zappavigna
biato negli ultimi anni. Oggi i Sensi non sono in grado di competere con le grandi società europee, purtroppo. E arriviamo a Soros. C o m e hanno reagito i tifosi alla possibilità che acquistasse la Roma? Da quando si è sparsa la voce l’entusiasmo è alle stelle. Anche perché se ne è cominciato a parlare proprio nel periodo della sconfitta con il Manchester United. In quell’occasione si è vista la differenza tra le
due squadre. Il Manchester, come il Liverpool e il Chelsea, è in mano a stranieri e il club ne ha soltanto beneficiato. Quali i nomi più gettonati p e r u n ’ e v e n t u a l e c a m p ag n a a c q u i s t i m a d e i n S oros? Si è detto di Drogba, di Torres e di Fabregas. Campioni di livello assoluto che altrimenti non verrebbero mai accostati alla Roma. Per prenderli servono molti soldi, quelli che solo uno come Soros può garantire. Pe r ò a n c h e i l m a g n a t e americano ha posto delle c o n d i z i o n i p r e c i s e p e r a cq u i s t a r e l a R o m a . L o s t adio innanzitutto. Uno stadio di proprietà è essenziale per far fare alla società un salto di qualità. Per questo mi auguro domenica sia Alemanno a vincere le elezioni. È attento ai problemi calcistici e ha già detto che non porrebbe alcun veto alla costruzione di un nuovo impianto. Per questo credo che i tifosi giallorossi dovrebbero votarlo. Q u a l è l a s i t u a z i o n e d e l l ’ Olimpico ora?
È disastrosa. I bagni sembrano fogne, i parcheggi sono pochissimi e sono pieni di abusivi, un bicchiere d’acqua costa tre euro. Questo è quello che il centrosinistra ha fatto per il calcio. Sabato scorso un tifoso, Stefano Martinangeli, è morto
d’infarto perché ci hanno messo un quarto d’ora ad aprire i cancelli gialli e a portarlo nell’ambulanza sotto la Monte Mario. L’Olimpico è un impianto obsoleto. Anche per questo motivo è tempo di cambiare.
Dopo l’operazione
Alemanno va a trovare Totti ROMA - Gianni Alemanno, candidato sindaco Pdl per Roma, è stato ieri a trovare Francesco Totti a Villa Stuart dopo l’operazione al ginocchio. «L’incontro con Totti è stato molto simpatico. Gli ho detto che rispetto le sue opinioni e, infatti, sono andato da lui per fare pace e mettere una pietra sopra le polemiche dei giorni scorsi. Lui ha risposto che collaborerà con qualsiasi sindaco di Roma per aiutare la città, soprattutto sui temi della solidarietà. L’ho trovato bene - ha aggiunto Ale-
manno - molto tranquillo, già in recupero. Sta già facendo gli esercizi di recupero e penso che per l'inizio del prossimo campionato dovrebbe essere in campo per continuare a stupire tutti i tifosi». «Totti rappresenta la città per tutti - ha continuato il candidato sindaco del Pdl - questa è la cosa bella, che unisce simpatia, grandissima bravura e grandissimo talento. È assolutamente necessario che ci sia questo rapporto stretto e sono contento di averlo confermato» ha concluso Alemanno.
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Furti d’auto, cinque in manette Sono finiti in carcere in 5 i membri di una banda che rubava auto e moto. Gli indagati erano anche in grado di effettuare furti di moto su commissione, servendosi inoltre di luoghi sicuri e officine dove nascondere, smontare e rivendere i veicoli sottratti, utilizzati poi per le rapine e lo spaccio.
Fuma a casa, scatena incendio Stava fumando una sigaretta seduto sulla poltrona di casa quando la cicca gli è caduta a terra, sulla moquette. Dopo poco è divampato un incendio che ha ustionato le gambe di un uomo in un appartamento di via Giovanni Nicotera in zona Prati. L’uomo, impossibilitato a muoversi, è stato salvato dai vigili del fuoco allertati da un vicino.
Rom tenta di investire la moglie Un rom del campo nomadi di Tor de Cenci, pluripregiudicato, ubriaco e senza patente ha tentato di investire la moglie che lo aveva lasciato. Nei mesi scorsi era allontanato dal campo perché più volte si era reso protagonista di violenze nei confronti della donna. È stato arrestato.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
Stupri: ora la sinistra si prenda la responsabilità http://orpheus.ilcannocchiale.it
Era la fine di ottobre quando Giovanna Reggiani, fu brutalmente seviziata, stuprata e uccisa, da uno dei tanti rom dei campi nomadi che infestano Roma e dintorni, grazie alle politiche veltroniane di finanziamento e accoglienza. Sei mesi e non é cambiato nulla. Anche allora scoppiò una furibonda polemica, e il governo Prodi varò un “pacchetto sicurezza”, che venne falcidiato dalla sinistra radicale con emendamenti criminali che impedirono di fatto le espulsioni e che non entrò MAI in vigore a causa di una norma messa lì in bella posta, per bloccarlo (mi rifiuto di pensare che sia stato una svista, perché sarebbe ancora peggio). E adesso con che FACCIA l’ex-ministro Amatodifende l’indifendibile dichiarando che “la reazione dell’Esecutivo e delle forze dell’ordine è stata “pronta”. Pronta a che cosa? A piegarsi ai diktat di Rifondazione per non far cadere il governo? Pronta a lasciare i rom al loro posto, sperando nella buona sorte? Pronta a mettere a rischio ogni donna di questo paese che abbia la sventura d’incontrarne uno? Sono vergognosi, continuano a mentire sperando che qualcuno ci caschi.
Ma la gente ha imparato a NON fidarsi più delle loro fatue chiacchiere e guarda ai fatti. I fatti dicono che dopo 10 anni di governo di sinistra Roma, la capitale d’Italia, è diventata la capitale degli zingari, e che, nella maggioranza dei casi, chi delinque è un immigrato clandestino. Farebbero meglio ad assumersi le loro responsabilità, e a cercare di costruire una vera sinistra da proporre agli italiani. Perderanno Roma, come hanno perso l’elezioni in modo tanto schiacciante, perché vivono in un’altra dimensione, lontana dalle esigenze della popolazione. Il PRIMO provvedimento di questo governo non sarà un indulto per alleviare le condizioni dei “poveri detenuti”, ma sarà un pacchetto sicurezza serio per rendere la vita più sicura a chi si rompe la schiena otto ore al giorno onestamente, e non sceglie la via lucrosa e comoda del crimine. La linea della sinistra di accollare la responsabilità personale del singolo alla società, è una linea sconfitta dalla realtà e dalla storia. Si sveglino e pensino al loro popolo, invece che ad un ideale di “buonismo multiculturale” impossibile da mettere in pratica, perché i primi a non farlo sono proprio i molti immigrati, che hanno trovato nell’Italia il “bengodi del crimine”, grazie al lassismi ideologico della sinistra.
IRRINTRACCIABILE PER UN MESE, RUTELLI SNOBBA I CICLISTI ROMANI
L’Intervista? “Nun se po’ fa” Non risponde ai quesiti di un periodico specializzato sulle bici ROMA - Le domande gliele hanno inviate il 5 marzo scorso. Un articolato questionario con il quale Francesco Rutelli avrebbe dovuto spiegare i punti del suo inesistente programma sulla mobilità ciclistica e sostenibile a Roma: dalla sicurezza dei ciclisti attraverso la videosorveglianza e le pattuglie di vigili in bicicletta alle piste ciclabili da realizzare o da sistemare, dai progetti di Bike Sharing al trasporto delle bici sulla metro fino al problema dei mercatini domenicali che invadono le aree riservate alle bici ostacolandone il transito. Ma, a distanza di un mese e mezzo, il sedicente sindaco in bicicletta non ha risposto a una domanda. Lasciando con un palmo di naso i 1.850 cittadini aderenti all’Associazione Bici Roma, un movimento che raccoglie i ciclisti romani attraverso un portale internet e un giornale cartaceo.
Dall’alto della sua superbia (e del cavalletto della sua bici ben posato a terra) Rutelli non li ha degnati di una risposta.
Francesco Rutelli
Così, dopo altri tentativi di rintracciare il candidato veltroniano al Campidoglio, sul giornalino dell’associazione BiciRoma news dove compare una lunga intervista ad Alemanno che ha gentilmente risposto a tutte le domande, i bikers romani hanno sfottuto Rutelli. E, sotto la dicitura “Mancata Intervista” hanno deriso e dileggiato il pedalante exsindaco che si è presentato alla ricandidatura con lo slogan “se po’ fa”: “Ah Francè – gli hanno rifatto il verso - noi te volevamo fa parlà e te volevamo pure ascoltà, ma fai lo gnorri (dal 5 marzo che c’hai er questionario). E sta pagina ce costa pure!!! A BiciRoma 2008 aspettamo er sindaco, che ce voi da buca?” Inutile dire che anche la foto non è stata scelta a caso. È quella, oramai celebre, scoperta da RomaPunto. Con Rutelli che pedala....in posa sul cavalletto. [pa.re.]
Committente: Federazione Romana AN
ROMA CAMBIA ALEMANNO SINDACO
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CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO NELLE MANI DELL’UOMO OCCHIELLOOCCHIELLOOC UN CARTELLO «NON AUGUSTUS ABBBIAMO CONUBIUM PIÙ NULLA, SANTET IN COMUNE MATRIMONII, NON CI QUOD HANNOCATELLI NEANCHE LIBERE RICEVUTO»
Si arrende ai ladri e chiede l’elemosina Quattro furti gli mandano in fumo trent’anni di risparmi da operaio Pensionato mantovano finisce sulle scale della basilica di Sant’Andrea di Maria Serpico MANTOVA - Dopo trent’anni da operaio in una grossa fabbrica metalmeccanica, una pensione da "fame" e quattro furti che hanno mandato in fumo i risparmi di una vita, un 57enne di Castiglione Mantovano, Bruno Tonolli, ha deciso di sedersi sulla scalinata della basilica di Sant’Andrea a Mantova e chiedere l’elemosina a fedeli e passanti. «Io e mia moglie non abbiamo più nulla», ha spiegato l’uomo alla Gazzetta di Mantova. Cappello di paglia ai piedi per raccogliere le offerte, in compagnia del suo cane Tobia, il pensionato si è seduto
di Stefania Gretta
fuori dalla chiesa con un cartello accanto su cui ha scritto la sua storia. «Sono stato messo in pensione qualche anno fa, con l’ultima tornata di esuberi nella mia fabbrica. - recita il messaggio ai passanti - La settimana scorsa ho subito l’ultimo furto in abitazione, il quarto; mi hanno portato via tutto. Io e mia moglie non abbiamo più nulla. Siamo andati in Comune per chiedere aiuto, ma non ci hanno nemmeno ricevuti; anzi, mi hanno detto, che ci sono famiglie straniere che hanno più bisogno di me. Per questo sono costretto a chiedere l’elemosina». Un appello disperato, che ha colpito e indignato i mantovani. «Abbiamo lavo-
rato assieme per 30 anni e non ci potevo credere, il Comune di Roverbella e la Provincia devono intervenire- ha raccontato Doriano Piva, consigliere comunale, ex operaio ora in pensione . Non è possibile che una persona che ha passato la vita a lavorare debba fare la carità». Nel frattempo a Tonolli non è rimasto altro da fare se non chiedere l’elemosina. «Mi sono rimasti i 50 euro che avevo in auto e, con mia moglie, siamo andati a vendere il poco oro che avevavamo ricavando 450 euro: ma non sappiamo più cosa fare, sono disperato e pieno di rabbia» ha spiegato il pensionato.
Il sodalizio commerciava extravergine “addizionato” in Italia e all’estero
ROMA - I carabinieri Nas di Bari hanno eseguito ieri mattina 39 ordinanze di custodia cautelare, di cui 25 in carcere, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di olio extravergine di oliva sofisticato e contraffatto. I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale di Foggia, sono scattati dopo le indagini condotte dai Nas di Bari in tutta Italia: l’indagine, coordinata dalla Procura della RepubLa contaminazione era blica di Foggia, ha perrealizzata con oli di semi messo di appurare e e girasole, betacarotene smantellare un vasto e rae clorofilla industriale dicato sodali-
Nas a caccia di Olio contraffatto Da Bari partono 39 ordini d’arresto zio criminale dedito alla produzione e commercializzazione nazionale ed internazionale di olio extravergine contraffatto. La contaminazione avveniva mediante l’uso di olio di semi di soia o di girasole, addizionati con betacarotene e clorofilla industriale. I prodotti, imbottigliati con etichette di fantasia riferite ad aziende inesistenti, venivano successivamente commercializzati sia nel mercato nazionale che estero, utilizzan-
do falsi documenti commerciali e di trasporto per attestare l’autenticità di provenienza dell’olio. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nelle province di Foggia (26), Milano (5), Napoli (2), Brindisi, Campobasso, Latina, Salerno, Bari e Varese. Sette oleifici sono stati posti immediatamente sotto sequestro mentre i sequestri di falso olio extravergine effettuati dai Nas confermano la validità della scelta fatta dall’Italia con l’introduzione dell’obbligo di indicare la provenienza delle olive in etichetta che occorre far rispettare con decisione per evitare che quasi la metà dell’olio venduto sul territorio nazionale sia spacciato come made in Italy, anche se spremuto da olive spagnole, greche e tunisine o comunque non con criteri che ne certifichino la provenienza.
MORTI SUL LAVORO
TEMI CHOC A NAPOLI
SEQUESTRO A REGGIO CALABRIA
Stritolato da un nastro trasportatore
Gli alunni: «La camorra ci protegge»
Confiscati beni per 1 milione di euro
Ancora un incidente mortale sul lavoro nel Milanese. Un dipendente della Sampla Belting, azienda produttrice di nastri trasportatori ad Agrate Brianza, è rimasto incastrato in uno dei macchinari all’interno dell’azienda ed è morto. Inutile il tentativo fatto dai vigili del fuoco accorsi, subito sul luogo dell’incidente, per cercare di salvare il 36enne che è deceduto quasi subito. Solo venerdì un artigiano egiziano di 37 anni aveva perso la vita in un cantiere a Legnano mentre tre giorni fa, a Cornate d’Adda, due dipendenti erano morti in seguito all’esplosione di un macchinario per la lavorazione della plastica. Intanto anche un operaio di 35 anni, Massimiliano Salvetti di Carrara, è morto dopo essere stato investito da un’auto mentre lavorava in un cantiere sull’A11. Insieme a Salvetti, ci sarebbero stati altri operai. Le sue condizioni erano apparse subito gravi.
«La camorra ci protegge e se qualcuno ci vuole fare del male i clan ci difendono». Sono le confessioni choc, riportate da “Il Mattino”, degli alunni della scuola media “D’Acquisto” di Miano, nella periferia Nord di Napoli. «L’istituto - riferisce il quotidiano napoletano - è lo stesso dove i ragazzi hanno realizzato un fotoromanzo anticamorra per dire no alla criminalità e alle violenze striscianti che subiscono nel quartiere». Ora, nei temi in classe - prosegue il giornale - sono sempre i clan protagonisti ma in modo diverso. E lo scrive Anna, tredici anni: «Quando esco vedo nel mio quartiere tante persone che spacciano, ma a noi nella zona ci proteggono». Per Antonio, inoltre, la malavita ha anche degli aspetti positivi. «Nel mio quartiere - scrive - vedo di tuttoma non mi spavento. Noi cittadini ci siamo abituati».
Beni per il valore complessivo di un milione di euro sono stati sequestrati dall’ufficio misure di prevenzione della Questura di Reggio Calabria a Giovanni Caccamo, 60 anni, presunto affiliato alla cosca che fa capo a Pietro Labate. I poliziotti hanno messo i sigilli a un appezzamento di terreno di circa 760 mq con sovrastante fabbricato a tre piani fuori terra di circa 200 mq per piano. Secondo le indagini della divisione anticrimine effettuate presso la provincia calabrese, quasi tutti i redditi dichiarati provenivano dagli emolumenti percepiti per il lavoro formalmente prestato da Caccamo in favore della Omeca Spa e Breda Costruzioni Ferroviarie Ansaldobreda che il giudice riconosce non sostanziarsi «sostanziava in un’effettiva prestazione, ma in una sorta di sinecura parassitaria, intollerante di qualsiasi sforzo degli organi preposti alla direzione».
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GIALLO ESCURSIONISTI SCOPRONO PER CASO IL CORPO NEI PRESSI DI LECCO
Ritrovato cadavere di donna da giorni avvolto in un sacco Non si conosce l’identità della vittima, nè la causa e la data del decesso
I carabinieri di Lecco stanno indagando su un possibile collegamento tra l’omicidio e l’assassinio di due prostitute da che da Esino Lario conduce a Parlasco. Secondo i primi accertamenti il corpo ritrovato potrebbe appartenere ad una prostituta. Gli escursionisti hanno subito avvisato le forze dell’ordine che sono accorse perentoriamente. I carabinieri stanno valutando gli elementi raccolti per stabilire eventuali collegamenti col ritrovamento di altri due cadaveri avvenuto la scorsa estate a Morterone, sempre in pro-
Il delitto
Omicidio a Montecatini MONTECATINI TERME - É stata ritrovata sabato sera ancora nel suo letto, nuda e con la gola tagliata probabilmente da un coltello, la quarantaseienne Isabel Cristina Macartthy per motivi ancora non noti. È un mistero la morte di Isabel nata a Santa Cruz do Sol, in Brasile, che da qualche anno abitava a Montecatini, provincia di Pistoia, in una villetta in via Marconi, una delle zone tranquille della città, conosciuta come prostituta. La scoperta del cadavere è stata fatta domenica sera intorno alle 22.30, quando alcune amiche della vittima, non avendo sue notizie da qualche giorno, hanno ritenuto di dare l'allarme. Per aprire la porta dell'appartamento, le forze dell'ordine hanno chiamato i vigili del fuoco che poi, all'interno, hanno
scoperto il cadavere della donna. Nel suo lavoro, secondo le prime informazioni, Isabel era molto "riservata" e "discreta": riceveva uomini solo attraverso annunci sui giornali o tramite internet. Le indagini vengono svolte dalla polizia. La morte, secondo i primi esami esterni, risalirebbe a sabato. La luce all'interno dell'abitazione è stata trovata accesa e questo farebbe pensare che il delitto sia avvenuto di sera. Per tutta la notte compresa tra domenica e lunedì le forze dell’ordine hanno ascoltato in commissariato le amiche della vittima alla ricerca di elementi utili per le indagini. Ma le strade sono ancora troppo oscure e si ignorano i motivi per cui potrebbe essere stata uccisa la prostituta brasiliana, si presume un cliente.
scere l'identità e neppure una possibile causa della morte della donna. Inoltre non è neanche calcolabile la data della morte. Probabilmente, per via degli abiti che indossava la donna potrebbe trattarsi di una prostituta. Altri indizi dovranno venire dall'autopsia, prevista nei prossimi giorni.
MESSAGGIO ELETTORALE
MILANO - Ieri pomeriggio è stato trovato il corpo di una donna avvolto in un sacco nel territorio del comune di Perledo in provincia di Lecco. Il cadavere è stato ritrovato per caso da un gruppo di escursionisti che percorrevano la stra-
vincia di Lecco e che appartenevano ad altre due prostitute. Gli escursionisti durante un loro percorso nel giorno di domenica 20 aprile sono stati attratti da un sacco di colore verde nascosto tra le piante che emanava cattivo odore. Inizialmente gli escurionisti hanno creduto che si potesse trattare della carogna di un animale in decomposizione. Dopo alcuni minuti di apprensione hanno deciso di fare un piccolo taglio sul’esterno del sacco e si sono resi conto che il cadavere apparteneva ad un corpo umano. In preda al panico hanno subito avvertito i Carabinieri i quali sono istantaneamente intervenuti accompagnati dall'unità rocciatori e insieme hanno recuperato il cadavere per trasportarlo fino all’azienda sanitaria più vicina. L'ispezione esterna sul cadavere, avvenuta presso l'ospedale “Manzoni” di Lecco, ha consentito di accertare che si trattava di una soggetto di sesso femminile di età compresa dai venti ai trenta anni, ma purtroppo non si riescono ancora a cono-
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
di Renzo Aliberti
ALEMANNO SINDACO
BARBARESCHI PER ALEMANNO RADIORADIO 104.5 Da questa sera, tutte le sere dalle 20.30 alle 22.00 Luca Barbareschi conduce una trasmissione per Alemanno Sindaco
SI FIDA DI TE.
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ESTERI
LA PARTENZA BENEDETTO XVI HA CONCLUSO IL SUO VIAGGIO NEGLI STATI UNITI CON UNO SPLENDIDO BAGNO DI FOLLA
Terminata la visita del Papa negli Usa «Porterò sempre con me Ground Zero» di Stefania Gretta NEW YORK - «Ground Zero rimarrà profondamente impresso nella mia memoria, mentre continuerò a pregare per coloro che perirono e per tutti coloro che soffrono per le conseguenze della tragedia che vi ebbe luogo nel 2001». Sono queste le ultime parole pronunciate da Papa prima di imbarcarsi sul Boeing 777 dell’Alitalia che lo ha riportato in Italia dopo il viaggio negli Usa. Presenti il vice presidente Dick Cheney, con la moglie Lynne, e, non annunciati, anche i coniugi Clinton, all’aeroporto J.F.Kennedy di New York si sono ripetute alla partenza del Pontefice le scene di incontenibile entusiasmo che hanno trasformato in un vero trionfo il pellegri-
BREVI Javier Solana a Kabul Il responsabile della diplomazia dell'Unione europea, Javier Solana, è arrivato a Kabul per una visita di un giorno. La missione di Solana è dedicata alla conferenza internazionale sull’aiuto all’Afghanistan che si terrà a Parigi il 12 giugno. Solana ha incontrato il presidente Hamid Karzai, alcuni deputati afghani e comandante della Forza di assistenza alla sicurezza (Isaf) della Nato e il rappresentante dell’Onu nel Paese, Kai Eide.
Sventata una nuova Colombine Un ragazzo americano di diciotto anni ha ordinato per posta materiale per fabbricare bombe allo scopo di far esplodere il suo liceo. I genitori lo hanno scoperto e denunciato. Nel diario segreto del ragazzo venivano dettagliati il suo progetto e la sua ammirazioni per i killer del liceo di Colombine. Il ragazzo prevedeva di far esplodere diverse bombe nel liceo di Chesterfield.
In Cina record d’ibernazione E' rimasto per 90 minuti immerso nel ghiaccio senza morire ibernato. Protagonista dell'impresa è un cittadino cinese di 43 anni. Wang Jintu, ha portato a termine la sua performance in un club di Pechino. L'uomo ha battuto il precedente record di un’ora e 13 minuti.
naggio di Benedetto XVI negli Stati Uniti,compiuto per celebrare il bicentenario delle diocesi della East Cost. Un viaggio iniziato martedì a Washington proprio con la coraggiosa denuncia e autocritica sul tema degli abusi sessuali e proseguito a New York con l'importante discorso all’Assemblea dell'Onu in difesa del multilateralismo e dei diritti umani e con i gesti emblematici della storica visita (di riappacificazione) alla Sinagoga della comunità ebraica più numerosa del mondo fuori Israele, e della commuovente preghiera nel cratere delle Twin Tower: «Ground Zero rimarrà profondamente impresso nella mia memoria, mentre continuerò a pregare per coloro che perirono e per tutti coloro che soffrono per le conseguenze della trage-
dia che vi ebbe luogo nel 2001», ha detto Ratzinger imbarcandosi sul Boeing 777 dell’Alitalia che lo ha riportato in Italia. Benedetto XVI «è entrato nella storia nel nostro paese in un modo molto speciale», ha riconosciuto Cheney alla cerimonia di congedo in un hangar che non riusciva a
contenere gli oltre 3000 cattolici venuti da Brooklyn. E la presenza insieme a loro della senatrice e candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton con il marito e ex presidente Bill Clinton testimonia che in America con questo viaggio il Papa tedesco è risultato davvero vincente.
SUDAMERICA IL TRIONFATORE: «IL RISULTATO DI QUESTA NOTTE È IL SUCCESSO DEI PICCOLI»
Paraguay, vittoria per Fernando Lugo Netta vittoria per l’ex vescovo cattolico che ha battuto la concorrenza di Blanca Olevar di Luigi De Floris ASUNCIÒN - È stata l’ultima spallata alle oligarchie continentali quella che nella notte di domenica ha portato al potere in Paraguay l’Alianza Patriotica por el cambio, una coalizione di sinistra guidata da un “vescovo rosso”: Fernando Lugo. Oggi - esclusa la Colombia di Uribe - tutta l’America Latina è governata da leader di sinistra radicale (Venezuela, Bolivia, Ecuador, Argentina) o di centro-sinistra (Cile, Brasile, Uruguay, Perù). Fernando Lugo, vescovo di San Pedro, 57 anni, sospeso a divinis dal Vaticano, esponente della Teologia della Liberazione dell’ex sacerdote brasiliano Leonardo Boff (cacciato da Papa Ratzinger), è riuscito a metter fine a 61 anni di dominio del partito Colorado che dopo la fine della dittatura del generale Stroessner (1989), anche lui un Colorado, ha continuato a governare anche in democrazia. Lugo ha vinto largamente, ottenendo il 40,8% dei voti, davanti ad una donna, Blanca Ovelar, candidata del partito al potere, staccata di dieci punti (30,8%) e
all’ex generale golpista (di destra) Lino Oviedo (22%), un uomo legato alla Cia e alla destra neo-con americana. Nelle strade di Asuncion la festa per la caduta dei Colorado, un partito ormai confuso completamente con lo Stato (agli impiegati pubblici il versamento per l’iscrizione al partito viene stornato direttamente dallo stipendio), è durata per tutta la notte. «Il risultato di questa notte dimostra che anche i piccoli possono vincere», ha detto il vescovo nella sua prima dichiarazione da presidente e dopo aver temuto seriamente, almeno negli ultimi giorni, che una frode organizzata dai Colorado potesse negargli la vittoria. La violentissima campagna “sporca” contro di lui sembra aver prodotto l’effetto contrario a quello sperato. Invece di spaventare gli elettori, li ha convinti a votare per Lugo che alla fine ha raccolto molti più voti di quelli previsti dai sondaggi. Accusato di essere un amico delle Farc, la guerriglia colombiana, e un pupazzo di Chavez, il presidente venezuelano, il vescovo ha preso le distanze dall’una e dal-
l’altro insistendo sul suo programma di ridistribuzione della ricchezza e delle terre che promette di mettere in atto quando assumerà ufficialmente il potere, a partire dal prossimo 15 agosto. Il Paraguay è un paese geopoliticamente strategico in America Latina almeno per tre motivi. Confina con la Bolivia all'altezza degli immensi giacimenti di gas naturale, è un grande produttore di energia idroelettrica e nelle
sue viscere c'è una delle più grandi riserve di acqua dolce di tutto il pianeta, “l’acquifero guaranì”, dove secondo gli esperti c’è acqua potabile “per 360 milioni di persone nei prossimi cent’anni”. Decisivo anche come “via della coca” verso l’Europa, il Paraguay è, insieme alla Bolivia, con la quale condivide l’handicap di non avere un accesso al mare, uno dei paesi più arretrati del sub-continente.
ECONOMIA L’ANALISI
Anno buio per bibite Il 2008 sarà in calo
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IL CASO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE RIVEDE I DEFICIT DICHIARATI FINO AL MARZO 2008 DALLE BANCHE
Crisi mutui, Fmi: «Perdite per altri 43 miliardi di euro» Un mese fa il “buco” si era assestato attorno agli 80 miliardi di Mattia Engelmann
Il 2008 si preannuncia un anno nero per il settore delle bevande, soprattutto per quelle consumate fuori casa. L'allarme arriva dal Consorzio distributori alimentari (Cda). Dall'analisi sui consumi dei primi due mesi risulta come a livello nazionale la flessione sia stata in media dell'1,21%, con picchi che sfiorano il 2% per i bar, e l'1,61% per i locali notturni. A farne le spese sono soprattutto i ready to drink: -21,83%.
ENERGIA
Eni torna in Quatar e accelera sul gas Eni torna in Qatar posando un’altra tessera del proprio mosaico internazionale. Dopo l’accordo in Venezuela e l’asse con la russa Gazprom, il gruppo di Paolo Scaroni ha siglato ieri un protocollo di intesa con il Qatar Petroleum International (Qpi). Una partnership idealmente a tutto campo che per Eni rappresenta il primo passo per rimettersi a estrarre idrocarburi nel Paese medio-orientale, il principale al mondo per giacimenti di gas: in dettaglio l’accordo preliminare prevede lo studio di attività comuni nell’esplorazione e nella produzione, tramite possibili investimenti congiunti sullo scacchiere internazionale; Italia compresa. Eni aveva abbandonato il Qatar nel 2002 commettendo uno dei suoi «più grandi errori», ha ammesso Scaroni iscrivendo il gruppo italiano alla gara con cui il Qatar aggiudicherà quattro blocchi esplorativi offshore; i dettagli sono attesi a maggio.
FRANCOFORTE - «La preoccupazione è che le istituzioni finanziarie europee debbano ancora rivelare ulteriori 43 miliardi di euro di perdite». Nel rapporto sulle prospettive economiche per l’Europa, il Fondo monetario internazionale rivede le perdite dichiarate fino al marzo 2008 dalle banche europee. Un mese fa il “buco” si era assestato attorno agli 80 miliardi: «Ad oggi le perdite, però, non hanno ancora raggiunto la stima completa». Le perdite del settore finanziario Stando alle stime dei tecnici di Francoforte, le perdite legate alla crisi del mercato del credito in Eurolandia potrebbero ammontare a un Negli Usa le nuove totale di 123 miliardi di dollari (a fine marperdite sono previste in zo 2008), contro i 144 miliardi negli stati u49 miliardi, dopo i 95 niti. In Europa, fino a ora, le istituzioni fimiliardi già registrati nanziarie hanno segnalato perdite per 80 miliardi, per questo il Fondo si aspetta ancora perdite per 43 miliardi. Negli Stati Uniti, invece, le nuove perdite sono previste in 49 miliardi, dopo i 95 miliardi già registrati. Nel dettaglio, fino a ora per l'istituto di Francoforte si sono persi, nell'Eurozona, 16 miliardi per la crisi dei mutui subprime (contro i 29 miliardi ne-
gli Usa), 27 miliardi per gli abs (contro i 12 miliardi in America), 53 miliardi per cdo (90 miliardi negli States) e 27 miliardi per conduits e siv (contro i 13 miliardi in Usa). L’esposizione delle banche mondiali nei confronti del settore dei mutui subprime usa, aggiunge la relazione, è stimata in circa 700 miliardi di dollari, di cui il 40% riguarda le banche europee. La crisi dei mercati finanziari «ha in maniera significativa peggiorato lo scenario dell’economia europea» con conseguenze sul sistema finanziario «che stanno fiaccando la sua forza». Nell’Eurozona la crescita sarà dell’1,4% a fine anno e dell’1,2% nel 2009 con l’Italia fanalino di coda con una crescita solo dello 0,3% nel
biennio: «I rischi per lo scenario di crescita - scrivono gli esperti del Fondo - sono sostanziali. Il contagio derivante dal rallentamento globale potrebbe infatti essere maggiore del previsto; nello stesso modo gli squilibri globali potrebbero riemergere all’improvviso accompagnati da un ulteriore apprezzamento dell’euro». Infine la minaccia del credit crunch che potrebbe espandersi e trasformarsi in un’assenza globale di liquidità. Le sfide per i governi sono quelle di «ripristinare la fiducia nel sistema finanziario» e «minimizzare l’impatto della crisi sull’economia reale mantenendo credibilità anche sul fronte dell’inflazione e delle politiche di sostenibilità di bilancio».
La batosta
Petrolio da record: 117,6 dollari al barile LONDRA - Riparte il rally del prezzo del petrolio, che torna ad aggiornare i massimi storici dopo che alcuni membri dell’Opec hanno confermato che non c’è bisogno di aumentare la produzione. L'oro nero continua a segnare nuovi rialzi sulla scorta degli acquisti speculativi legati ai problemi di produzione incontrati in nigeria e alla decisa fermezza dell’opec a non aumentare la produzione. Sul circuito del Nymex la consegna maggio sul Wti guadagna lo 0,36% a 117,11 dollari/barile dopo avere toccato un nuovo massimo di 117,60. A Londra il future giugno sul brent spunta lo 0,41% a 114,39 dopo un nuovo top a 114,86. «Il picco del prezzo del petrolio è causato dalla debolezza del dollaro e dai problemi dell’economia statunitense», ha spiegato il ministro dell’Energia del Venezuela, Rafael Ramirez, a margine dell’International Energy Forum. «Il prezzo che stiamo sperimentando è conseguenza della svalutazione del dollaro che ci sta preoccupando abbastanza», ha continuato aggiungendo che la debolezza della divisa americana "ha causato terribili conseguenze per l’economia mondiale e i prezzi dei beni alimentari». Secondo Ramirez, la quotazione record del barile non dipende quindi da una scarsità di greggio sul mercato perchè l’Opec, di cui il Venezuela è Paese membro, «ha dato il massimo della fornitura sul mercato. Non è un problema di forniture, ma un problema molto connesso ai problemi finanziari degli Usa».
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martedì 22 aprile
SPETTACOLI LA PELLICOLA SI CHIAMA “EX” IL PROSSIMO LAVORO DELL’EX ALLIEVO DELLA SCUOLA ROMANA
MUSICA
Guccini in crisi: senza sigarette con un nuovo album Uno dei cantautori più raffinati della musica italiana è in crisi. Alla soglia dei 69 anni Francesco Guccini ha chiuso con il fumo da sei mesi. Ma gli effetti sono stati devastanti: «Mi avevano detto che avrei sentito meglio i sapori e gli odori; non è vero, è tutto come prima - dice -. Ingrasso e non riesco più a scrivere». Poi corregge il tiro: «Ho due, tre brani nuovi e forse ancora un disco lo farò». Dunque come ha ammesso lo stesso cantautore: «Negli ultimi tempi mangio come un bove e sono entrato nel tunnel della frutta sciroppata in scatola, ma è un consumo che non offre alcuna visione». Il perché della (difficile) scelta di smettere di fumare Guccini lo sintetizza in una sola battuta: «Lo consideravo un inferno, era un vizio e, in quanto tale, aveva a che fare con Lucifero». Infine una considerazione ironica sul peso: "Fare concerti mi diverte ma potrebbe rompersi il palco sotto il mio peso».
Brizzi ha tanti baci per la testa ed un nuovo film in cantiere Il regista: «È ora di cambiare, sono maturo per la commedia all’inglese» di Luisa Apicella ROMA - A tempesta, a pioggia, alla francese (con la lingua), all’eschimese (con la punta del naso), per l’ultima volta, da Giuda, ma baci, baci e ancora baci. Ce ne metterà tanti nel suo prossimo film («mai troppi», dice lui, fissando lontano con gli occhi nerissimi) Fausto Brizzi, sceneggiatore e regista romano classe 1968, che a luglio inizierà le riprese di «Ex», commedia corale prodotta da Fulvio Lucisano e pronta per il prossimo San Valentino («Non male andare nelle sale, quel giorno, con un film sulla gente, che non sta più insieme!», commenta
Incursione a sorpresa a Milano con il toscano a restituire un prestito concesso negli anni ‘80
Pupo cancella il debito con Gianni Morandi di Stefano Fianga MILANO - Incursione a sorpresa di Pupo al teatro Tenda di Milano, dove era in scena l’ultima replica del concerto di Gianni Morandi “Grazie a tutti”. Il cantauore toscano, tornato al grande successo televisivo da pochi anni, è salito sul palco verso la fine dello show ed ha consegnato all’amico un assegno da 100.000
euro pari a circa 200 milioni di lire di un tempo. Pupo ha così saldato, con il pubblico del teatro testimone del pagamento, il suo vecchio debito a Morandi, che lo aveva aiutato in un momento per lui difficile. «Non dovevi Enzo, ci avevo messo da tempo una pietra sopra», ha reagito sorpreso Morandi. «Ma non io - ha risposto Pupo -. La vita mi ha dato un’altra chan-
ce e sicuramente il tuo aiuto di allora è stato fondamentale perchè ciò accadesse. Adesso mi sento davvero come un tuo fratello ed un uomo sereno». Morandi, che con Pupo è tra i fondatori della Nazionale cantanti che giocherà il 12 maggio a Roma la "Partita del cuore", aveva aiutato finanziariamente Pupo a metà degli anni ’80 in un periodo nero per l’autore di "Su di noi". In quegli anni Pu-
Il cantautore giocatore: «Non volevo farlo per farmi pubblicità, sono un uomo libero» po era infatti reduce da un incredibile crisi discografica che lo portò in pochi anni dai vertici delle classifiche a poche migliaia di copie vendute e ad avventate perdite al gioco come qualla subita in una partita di Chemin de Fer a Saint Vincent quando, in una sera, perse 130 milioni di lire. «Gianni ha capito la genuinità del gesto, che non volevo farmi pubblicità. Non avevo giustificazioni, prima non avevo la possibilità di ridargli i soldi, oggi sì e sono un uomo libero. Cammino a testa alta. Gli ho chiesto solo di abbonarmi gli interessi... mi creerebbero un problema» conclude Pupo sorridendo.
il talentuoso ex-allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia). Aria stropicciata, giubbetto marrone scuro da aviatore, jeans e barbetta da uno che non vede rasoio da giorni, il cineasta che fa della sceneggiatura di ferro il proprio punto di forza (ha scritto i cinepanettoni di Neri Parenti e fiction tv fortunate) ha appena rivisto «Terza C» (1953) di Luciano Emmer, il suo dichiarato maestro di leggerezza. E mentre al Cinema Farnese un pubblico attento sorrideva di tenerezza a ogni bacino in bianco e nero tra liceali d’altri tempi, casti epperò desiderosi, Fausto ripassava, dentro di sé, le inquadrature dell’erigenda sua commedia all’inglese, che annovera nel cast Vincenzo Salemme, Claudio Bisio, Fabio De Luigi, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli (in un ruolo comico) e Carla Signoris. Squadra che vince, non si cambia: dunque, soggetto e sceneggiatura di Brizzi, Marco Martani e Massimiliano Bruno. Via dalle Notti, prima degli esami, 1 e 2, allora, fausta doppietta di Fausto? Ma certo: ora Brizzi è un autore, consacrato dal botteghino. E può, anzi, deve, permettersi di cambiare genere, intanto che lo ricopiano, come fanno i somari del Liceo Mamiani, deliziosamente descritti da Emmer oltre mezzo secolo fa. «Ero stufo dei miei cloni: in giro ne conto una decina e credo siano troppi. Persino io ho girato, in fretta, un clone del mio clone: Notte prima degli esami 2. È ora di cambiare, sono maturo per la commedia all’inglese». I precedenti a cui Brizzi si ispira sono nella storia del cinema: «Dal bellissimo precedente del bacio romantico di Notorius, citato nel film di Tornatore, Nuovo Cinema Paradiso. Poi,la stretta tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, così intensa in Casablanca. Non a caso “Ex” comincia con una sequenza di baci. Poi, una scritta sovraimpressa dice: “Vari baci dopo” e inizia la narrazione delle storie finite. Io sono uno che studia tutto in dvd: al cinema, non si può più inventare nulla. Ma rivisitare, riprendere, quello sì. Penso a tanti baci classici, reinventati dai miei attori. Che sono la Nazionale della commedia italiana, in salsa british».
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martedì 22 aprile
CULTURA
SCULTURA L’ESPOSIZIONE SI PROPONE DI ILLUSTRARE L’INFLUENZA DELLA CULTURA ELLENICA NEL TERRITORIO ITALIANO
La Forza del Bello, ritorna l’arte greca La mostra curata da Salvatore Settis si terrà fino al 6 luglio nel Palazzo Te a Mantova MANTOVA - Tra le mostre che illustrano la passione per l’antico in varie epoche, ricordiamo «La forza del bello. L’arte greca conquista l’Italia» (Mantova, Palazzo Te, sino al 6 luglio). Curata da Salvatore Settis con Maria Luisa Catoni, ripercorre in tre sezioni la presenza e l’influenza dell’arte greca in Italia dal VII secolo a.C. al Neoclassicismo. L’esposizione, che si avvale dell’allestimento di Andrea Mandara, si propone di illustrare narrativamente, con una scelta di oltre centoventi opere di straordinario impatto visivo, provenienti da tutto il mondo ed esposte per la prima volta contemporaneamente nelle Sale di Palazzo Te e nelle Fruttiere. la storia della presenza dell’arte greca sul territorio italiano, di centra-
le importanza nella millenaria vicenda di contatti e scambi che forma la trama delle culture artistiche del Mediterraneo. Pur non essendo questa una vicenda lineare, si sono individuate tre fasi successive e ben caratterizzate, corrispondenti, ciascuna, a
una sezione della mostra. Si propone così un racconto storico attraverso opere di altissima qualità estetica. Nella prima fase l’arte prodotta nelle città greche dell’Italia meridionale e della Sicilia s’intreccia con quella prodotta in Grecia
e importata non solo dai Greci d’Italia, ma anche da altri popoli della Penisola, specialmente gli Etruschi, che ne sono conquistati e prendono a imitarla. Fra le culture durevolmente sedotte dall’arte greca spicca quella di Roma, cui è dedicata la seconda parte dell’esposizione (III sec. a.C. - IV sec. d.C.). I Romani non solo saccheggiano e raccolgono opere d’arte greca, ma attraggono artisti greci a lavorare per loro in Italia. Questa “moltiplicazione” dell’arte greca e l’eco duratura che essa lascia nelle opere degli scrittori romani, ne ha assicurato la fama e ha costruito le premesse per la sua ricerca e riscoperta dal Medio Evo all’Ottocento, tema della terza parte della mostra. A un’idea quasi favolistica dell’arte greca perduta si affianca, dal Quattrocento in poi, l’importazione di
sculture dalla Grecia; rinasce il collezionismo di scultura antica e, nell’assiduo tentativo di ricostruire l’antica narrazione storica dell’arte, si impara a distinguere gli originali dalle copie, mentre dal suolo italiano spuntano nuovi originali greci. Questa sequenza narrativa vuole far emergere alcuni tratti costanti del gusto che ha radicato l’arte greca nelle culture d’Italia: dall’una all’altra sezione si inseguono dunque i grandi temi che segnano i meccanismi della ricezione. È infatti su questa base che nasce, dal Settecento in poi, lo studio "scientifico" dell’arte greca, partito con l’antiquaria italiana e culminato nell’archeologia tedesca. La presenza dell’arte greca in Italia diviene così la matrice e il lievito di un processo di riscoperta e conoscenza storica ancora in corso.
ALEMANNO SINDACO LE PIAZZE DELLA LIBERTÀ
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
100 Spettacoli verso il ballottaggio Il 27 e 28 aprile si vota per Questi i primi appuntamenti il ballottaggio per la elezione Venerdì 18 aprile del Sindaco di Roma, nell’attesa P.zza Bologna (18.30-21.30) ogni sera nelle piazze di Roma ci 18.30/19.30 Animazione - 19.30/21.00 Jazz saranno incontri-spettacolo in cui P.zza Talenti (18.30-21.30) 18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Blues sarà possibile conoscere P.zza Ormea (18.30-21.30) i programmi, parlare con 18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Bossa nova Sabato 19 aprile i parlamentari, i consiglieri P.zza dei Gerani (16.30-19.30) provinciali, comunali e dei 16.30/18.00 Animazione - 18.00/19.30 Cover municipi del Popolo della Libertà. P.zza Ponte Milvio (18.30-21.30) Potrete avere informazioni aggiornate sul nostro sito internet e ai recapiti del comitato elettorale
18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Jazz L.go Appio Claudio (18.30-21.30) 18.30/20.00 Animazione o cover 20.00/21.30 Blues Domenica 20 aprile P.zza C. di Rienzo (16.30-19.30) 16.30/18.00 Animazione o cover
SI FIDA DI TE.
18.00/19.30 Jazz P.zza Re di Roma (16.30-19.30) 16.30/18.00 Cover o animazione 18.00/19.30 Blues P.zza del Popolo (18.30-21.30) 18.30/20.00 Cover 20.00/21.30 Jazz o Blues Lunedì 21 aprile P.zza Caduti della Montagnola (18.30-21.30) P.zza Balsamo Crivelli (18.30-21.30) P.zza Vescovio (18.30-21.30) Martedì 22 aprile Largo Ravizza (18.30-21.30) Largo Agosta (18.30-21.30) P.zza Santa Maria Liberatrice (18.30-21.30) Mercoledì 23 aprile P.zza Lorenzini (18.30-21.30) P.zza della Balduina (18.30-21.30) P.zza Tor San Michele [Ostia] (18.30-21.30)
COMITATO ELETTORALE Tel. 06 42275000 - Fax 06 42274033 info@alemanno.it
MESSAGGIO ELETTORALE
di Elena Guerri dall’Oro
ALEMANNO
Committente: Federazione Romana AN
SINDACO
SI FIDA DI TE.
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