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lunedì 28 aprile 2008
BALLOTTAGIO CAPITALE PER IL NUOVO SINDACO, CONTRO LA LOBBY DI POTERE CHE GOVERNA DA 13 ANNI
7 ore per cambiare
Roma ANSIA ELETTORALE
Una giovane bosniaca rapita e stuprata sotto un ponte
Ancora violenza sulle donne ROMA - A Roma ormai non passa settimana senza che si registri una violenza sessuale. L’ennesimo stupro è avvenuto sabato sera in via Petiti a Tor Sapienza, sotto il ponte del l a l i nea fer r ovi ar i a dell`alta velocità. Il copione dell’aggressione presenta molte analogie con gli altri recenti episodi di cronaca. Di
OSTIENSE
Bivacco in piazza ROMA - Stracci, materassi e cartoni all’ombra delle palme del giardino di Piazzale Ostiense: bivacchi di extracomunitari con zaini e bottiglie sparse sulle aiuole antistanti alla stazione. Un pessimo biglietto da visita per la capitale del terzo millennio, che in una delle stazioni più frequentate per il collegamento con l’aeroporto di Fiumicino, offre un degrado da Terzo Mondo. Sono una settantina tra nordafricani e polacchi, stima la Caritas. Ogni tanto gira una pattuglia dei carabinieri e A PAGINA 8 passa oltre.
Al ballottaggio per il nuovo sindaco
nuovo un rumeno senza fissa dimora con precedenti penali, di nuovo in una zona isolata e priva di controlli e di nuovo un atto carnale consumato nei pressi di una baracca abusiva. Ma andiamo per ordine, seguendo la dinamica dei fatti. Alle ore 17.00 di sabato diversi cittadini italiani. A PAGINA 4
ERA IL PROGETTO DELLA CITTÀ DEI CITTADINI
Veltroni butta soldi per il campidoglio 2 ROMA - Nella graduatoria delle opere più reclamizzate durante l’era Veltroni, il “Campidoglio 2” occupa senz’altro una posizione di rilievo. “Campidoglio 2”, ovvero “la città dei cittadini” come la definì l’allora primo cittadino: il grande piano che entro il 2011
dovrebbe ospitare nella ex Manifattura Tabacchi di Circonvallazione Ostiense 4mila dipendenti comunali (attualmente dislocati in 114 sedi), e il cui concorso internazionale di progettazione è a un passo dall’essere aggiudicato alle solite archi-star. A PAGINA 7
Urne aperte da ieri mattina per il ballottaggio delle amministrative della città di Roma. Nella foto il candidato del Pdl alla carica di sindaco, Gianni Alemanno, mentre esprime il suo voto all’istituto Cesare Nobili nel XIX Municipio, accompagnato dalla moglie Isabella.
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CRONACA DI ROMA
ROTTE E ABBANDONATE NEI DEPOSITI SENZA PEZZI DI RICAMBIO. HANNO PERCORSO 1 CHILOMETRO AL GIORNO
Rutelli scivola sulla ca…moto Buttato un milione di euro per le 51 KaMoto raccogli-escrementi mai viste in giro E’ stata la più grossa figura di ka… fatta da Francesco Rutelli quand’era sindaco di Roma. Un milione di euro buttati durante il Giubileo del 2000 dal Campidoglio, guidato all’epoca dal marito di Barbara Palombelli, per comprare 51 Suzuki 350 DR denominate Kamoto, sintesi coprotecnologica fra la cacca dei cani e le moto. Nella fantasia sfrenata di Cicciobello, le Kamoto, attrezzate dalla Moro Teveico, un’industria di Pordenone, con una pompa aspirante collegata a un bauletto escrementizio assicurato sul parafango posteriore, distribuite due per Municipio, in giro, per Roma, avrebbero dovuto aspirare le deiezioni canine lasciate sul marciapiede dai padroni degli animali. Guidate da tecno-spazzini appositamente addestrati avrebbero dovuto girare sui marciapiedi, avvicinare con circospezione e cautela l’obiettivo, aspirare l’escremento e, poi, spruzzare un getto d’acqua per lavare il marciapiede. Nessuno si ricorda di averle mai viste in azione se non sulle foto promozionali (ad uso di Rutelli) distribuite a man bassa dall’ufficio stampa del sindaco. Fra tutti i misteri gaudiosi degli sprechi perpetrati allegramente da Rutelli e Veltroni attingendo a piene mani dalle
Due KaMoto in azione “promozionale”
casse comunali, quello delle Kamoto è forse il più oscuro. Tanto da spingere, l’estate scorsa, due consiglieri di Alleanza nazionale, Marco Marsilio (oggi deputato) e Francesco Filini a trasformarsi in investigatori e, armati di telecamera, a mettersi a caccia delle famigerate Kamoto costate ai romani, appunto, 1.000.000 di euro, senza contare la spesa per addestrare i tec-
no spazzini. Il risultato, per certi versi perfino esilarante, è una video inchiesta cliccatissima su youtube. “Le Kamoto? Sono rotte, non ci sono i pezzi di ricambio”, ammette desolata un’impiegata del Comune quando i due, videocamera alla mano, si recano a chiederne notizie all’isola ecologica del IV Municipio, uno dei 19 depositi zonali dove Rutelli e
Veltroni sostengono si trovino, pronte e operative, le Kamoto. Sono gli stessi impiegati a spiegare che le famigerate Kamoto si trovano nel deposito di Tor Pagnotta. E lì, la vera sorpresa. I consiglieri ne contano 16, tristemente abbandonate, rotte e senza pezzi di ricambio. Le altre non si sa dove siano. Nessuno le ha mai viste in giro. Non solo. Le targhe delle Kamoto
abbandonate nel deposito di Tor Pagnotta parlano chiaro: sono state tutte acquistate fra il 1999 e il 2000. E la quasi totalità ha i contachilometri che segnano fra i 2.000 e i 3.000 chilometri. Solo un paio ne contano 10.000. Ma niente di più. In pratica hanno percorso 1 chilometro al giorno da quando sono entrate in funzione. [pa.re.]
IL COMICO GENOVESE FA SPETTACOLI GRATUITI DI “ANTIPOLITICA”. MA CON I GADGET HA RADDOPPIATO IL FATTURATO di Antico Romano “Il V2day ha fatto il suo corso e sta ancora sviluppando i suoi effetti sull’Italia. La sottile linea d’azione di Grillo è che l’informazione italiana è bloccata e per forzare il blocco è necessario operare dall’esterno. Grillo stesso produce e veicola una gran quantità d’informazione. E’ evidente che non può fare tutto lui e che per la stragrande maggioranza se ne occupa un ricco staff che lavora per lui, sul blog come nelle altre iniziative. Tutta gente che non appare ma che c’è, e anche ben strutturata, perché forma e qualità del materiale proposto dal faccione genovese è elevata. A ben pensarci anche l’informazione proposta sempre e solo da lui, così piena d’insulti e di antichissime demonizzazioni dell’avversario, ricca di proposte tanto accattivanti quanto irrealizzabili -come sempre è
Se Grillo invita a non votare nessuno lo segue più l’utopia- è bloccata nella mani di pochi individui senza nome e senza volto. E’ lecito chiedersi a che serva questa informazione specifica. Innanzitutto porta gente reale sul sito di Grillo, a votare liste locali e a raccogliersi in incontri di piazza. Raccoglie gente, che clicca sul sito sia i commenti sia le pubblicità, acquista DVD ed altro materiale. E gli affari vanno bene, visto che il suo fatturato, nei due anni di vita del blog, è raddoppiato (dati ufficiali). Insomma sembra un patto tipo “compra prima, poi vieni allo spettacolo gratis”. Va bene anche così, è tutto alla
Beppe Grillo durante uno dei suoi spettacoli
luce del sole. Ma una cosa forse non va bene: l’invito a non votare. Grillo l’aveva esplicitamente chiesto ai suoi futuri quattrocentopiazzisti, i partecipanti alle teleriunioni in quattrocento piazze, ma per fortuna al primo turno non l’ha seguito quasi nessuno. Non si può non votare, è sbagliato. Un invito va lanciato: è necessario votare, esprimendo “il” fondamentale diritto-dovere di tutti, così come in molti hanno già fatto. Nelle democrazie rappresentative, invitare a non votare è sempre sgradevole e chi lo fa resterà comunque fuori. Certo mille volte meglio Grillo dei Girotondini! Però sarebbe sbagliatissimo privarsi di quel gusto forte che solo il voto può dare. Fateli voi, nomi e cognomi: segnate chi volete vi rappresenti, sia per credo diretto, sia per esplicitare lo scontento. Votate, votate, votate.
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CRONACA DI ROMA
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GIORNATA INTENSA PER IL CANDIDATO DEL PDL: PRIMA IL VOTO ALLA BALDUINA E POI IN GIRO PER I SEGGI
Campagna bellissima e partecipata Gianni Alemanno conclude la “lunga corsa” dalle suore del Sacro Cuore di Alessandra Mori «Sereno ma anche un po’ arrabbiato». E un motivo c’è: «Per i toni della campagna elettorale che in questi ultimi giorni sono andati un po’ oltre». Gianni Alemanno non perde la pazienza, ma quando è troppo è troppo, fa chiaramente capire. Dopo giorni di attacchi rivolti alla sua persona spiega che anche ieri mattina sono stati distribuiti dei volantini con la sua foto, nei quali «si fanno illazioni dalle tinte fosche» sulla sua biografia. «Volantini distribuiti e non firmati»- precisa Alemanno. «Questo»commenta - «potevamo farlo anche noi a Rutelli, ma lo abbiamo evitato». Stile casual, accompagnato dalla moglie Isabella, va a votare poco prima di mezzogiorno, nel suo seggio, all’Istituto Cesare Nobili, in via Giancarlo Bitossi, alla Balduina. Pranzo in famiglia, a casa della madre, con gli affetti più cari. Nella mattinata va anche a visitare un convento a via di Bravetta, quello delle suore Oblate del Sacro Cuore. «Fanno un bellissimo lavoro di assistenza, ma non hanno mai ricevuto una lira dal Campidoglio»- racconta Alemanno. «Quattro anni fa Veltroni è andato lì e ha fatto le solite promesse». Poi, nel pomeriggio, partecipa ad una processione della Madonna di Fatima ad Ostia. Ripercorre la “lunga corsa” al Campidoglio. Da quando è partita la sfida, l’esitazione iniziale. Racconta dei tentativi di dissuaderlo, ma poi l’entusiasmo è cresciuto, impossibile frenarlo, i tanti tour tra le periferie, ai mercati, tra i romani, tra la gente. Il patto di Corviale, l’atto più significativo, firmato con Silvio
Berlusconi e Gianfranco Fini, davanti ai cittadini, in una delle zone più critiche della Capitale. Ripercorre: «Molti mi dicevano che cosa andavo a fare dopo la brutta figura con Veltroni, i sondaggi mi davano al 33%. Non è un fatto personale, il problema è che a Roma si sono create molte aspettative che speriamo non vadano deluse…». Nel pomeriggio fa anche un giro per i seggi. E incontrando gli elettori lì fuori, che si lamentano dei disagi del quartiere, sorride e dice: «Se mi fate fare il sindaco ci provo a cambiare!». Mattinata intensa anche per Alfredo Antoniozzi, in corsa per la Provincia. Vota nella scuola elementare "Ugo Bartolomei" di via Asmara. «Le sen-
sazioni sono buone, avverto grande partecipazione: sento voglia di grande cambiamento sia in città che in Provincia». Dice: «I ballottaggio sono sempre una fase diversa: si ricomincia da zero. Il primo turno ci ha dato già dato risposte importanti, credo che anche al secondo emergerà la forte volontà di voltare pagina». E descrive le sensazioni provate: «Non ho mai visto una campagna elettorale come questa, con tanta attenzione sui programmi, che non vengono più considerati dei libri dei sogni, da parte di cittadini». Un aggettivo per definire la linea della sua amministrazione se venisse eletto? «Determinazione»- risponde convinto.
Tutto pronto in via Salandra Il quartier generale allestito dallo staff per seguire la maratona dei risultati di Arianna Lofoco ROMA - Si torna alle urne a quindici giorni esatti dal fine settimana che ha decretato il trionfo del centrodestra alle elezioni politiche. Siamo in pieno ballottaggio, fra poche ore potremo sapere chi fra i due candidati sindaco, Gianni Alemanno per il centrodestra e Francesco Rutelli per il centrosinistra, prenderà il timone Quaranta tv accreditate, del Campidoglio. Ieri 27 aprile, si è grandi schermi, chiusa la campagna elettorale, luntanti sostenitori ga, avvincente e serrata, che Alein ansia per lo spoglio manno ha affronta-
to fino all’ultimo appuntamento, fino all’ultimo voto, con impegno e tenacia. Una sfida, che solo fino a quaranta giorni fa, all’inizio della campagna elettorale, sembrava quasi impossibile e che invece è risultata giorno dopo giorno una partita dal risultato tutt’altro che scontato. Il tempo ha dato modo di appassionare e coinvolgere sempre più la gente a questo match, ma soprattutto ha consentito ad Alemanno di farsi conoscere meglio. Due settimane fa, il candidato del Pdl ha raggiunto il suo primo successo: il ballottaggio. Ad aiutarlo in questi giorni di campagna elettorale è stato il suo staff, che ha pensato a tenerlo aggiornato e a presidiare gli uffici del comitato,
praticamente 24 ore su 24, un sostegno fondamentale, che gli sarà prezioso fino alla fine. Nelle ultime ore Gianni Alemanno è stato sempre al telefono con il suo entourage per tenersi al corrente sulle ultime novità e su tutti i dettagli. Così, a distanza di poche ore, dal tanto atteso risultato, fin dalle ore 16, ci si potrà recare in via Salandra 18, sede del comitato elettorale, dove sarà possibile partecipare attivamente allo spoglio delle schede dei 2.600 seggi sparsi e dislocati per tutta Roma. Ad attendere i risultati quaranta televisioni accreditate, molti giornalisti della carta stampata, e tantissimi sostenitori che con ansia e trepidazione seguiranno lo spoglio in “diretta”.
Lo speciale
I ballottaggi in diretta web su Rai.it Lunedì 28 aprile dalle ore 17 Rai Net seguirà l’esito del voto con una speciale diretta video. Oltre al dibattito in studio da via Teulada, collegamenti via webcam con i blogger e con i comitati di Alemanno e Rutelli. La diretta verrà trasmessa sul portale www.rai.it L’analisi e il commento dei risultati sarà affiancato a una lettura del voto e della partecipazione politica attraverso il mondo della Rete, dai blog indipendenti alle iniziative online dei candidati. Ospiti in studio, coordinati da Paolo Corsini di Gr Parlamento, autorevoli esponenti del mondo dell’informazione e di internet. Collega-
menti via webcam con blogger dei comuni e delle province coinvolti nei ballottaggi. Il primo esperimento fu realizzato il 14 aprile in occasione dello scrutinio elettorale e affrontò lo sviluppo dei risultati elettorali attraverso l’interattività propria di Internet: partecipazione, approccio cooperativo, confronto aperto in tempo reale. Le tematiche di riferimento al rapporto tra rete e politica furono la base della discussione che si replicherà nella medesima modalità. I temi caldi, oggetto d’interazione tra i naviganti, saranno l’analisi della rappresentatività della rete rispetto alla popolazione, la
blogosfera come area di critica attiva e partecipativa alla politica e la migrazione di punti di riferimento nelle nuove generazioni dalla tv alla rete. Cosa chiedono alla politica gli elettori che si riconoscono più nella rete che nei media tradizionali? Quali sono le nuove identità digitali dei social network? Su Sky Tg24 lo Speciale Amministrative 2008 sarà in onda dalle 15. In collegamento diretto con il database del Viminale e, per i commenti a caldo, con i quartier generali del Popolo della Libertà e del Partito Democratico. lo speciale sarà condotto Massimo Leoni .
REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
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SICUREZZA NEGATA
OCCHIELLO VITTIMA UNA OCCHIELLOOCCHIELLOOC BOSNIACA. COLLUTTAZIONEAUGUSTUS TRA IL RUMENO CONUBIUM E I CARABINIERI. SANTET MATRIMONII, RONCHI: A ROMA QUOD DRAMMATICA CATELLI LIBERE REALTÀ
Aggredita e stuprata sotto il ponte Sabato a Tor Sapienza nuova violenza da parte di un rumeno pluripregiudicato di Marco Guerra
Il prato vicino la stazione La Storta, teatro del precedente stupro
ROMA - A Roma ormai non passa settimana senza che si registri una violenza sessuale. L’ennesimo stupro è avvenuto sabato sera in via Petiti a Tor Sapienza, sotto il ponte della linea ferroviaria dell’alta velocità. Il copione dell’aggressione presenta molte analogie con gli altri recenti episodi di cronaca. Di nuovo un rumeno senza fissa dimora con precedenti penali, di nuovo in una zona isolata e priva di controlli e di nuovo un atto carnale consumato nei pressi di una baracca abusiva. Ma andiamo per ordine, seguendo la dinamica dei fatti. Alle ore 17.00 di sabato diversi cittadini italiani contattano la centrale Operativa 112 dei Carabinieri, segnalando una donna che chiede aiuto sotto un ponte ferroviario. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile intervengono immediatamente e ar-
rivati sul posto trovano la donna distesa su un materasso dentro la baracca, semivestita e molto dolorante. Il rumeno, ancora nei pressi, è invece sporco di sangue e senza armi. I militari riescono a bloccare lo straniero, che tuttavia oppone resistenza, procurando delle contusioni a due carabinieri giudicati guaribili, rispettivamente, in tre e quattro giorni. Subito dopo viene richiesto l'intervento di un'ambulanza del 118. La vittima viene così trasportata al Pronto Soccorso del Policlinico Casilino, dove è stata visitata dai medici e dimessa con una prognosi di 20 giorni per "violenza carnale, ed ecchimosi su varie parti del corpo". Sia il rumeno sia la donna, ha raccontato la vittima ai militari, vivevano sotto il ponte ferroviario, ma in rifugi differenti, da qualche giorno. La cronaca ripropone quindi la drammati-
ca piaga degli insediamenti abusivi. Bivacchi di fortuna, fino ad ora tollerati dalle autorità, in cui vivono migliaia di “intoccabili” che vivono di espedienti. Ad urne ancora aperte torna sotto i riflettori della politica la grande protagonista della campagna elettorale: l’emergenza sicurezza. Che da alcuni settori della sinistra fu giudicata come una mera questione legata alla percezione dei cittadini. “Il drammatico episodio di ieri sera, che ha coinvolto una giovane donna con il conseguente arresto dello stupratore, un rumeno immigrato e pluripregiudicato, dimostra quanto l'emergenza sicurezza a Roma sia arrivata ormai ad una drammatica realtà – ha commentato Andrea Ronchi, portavoce di Alleanza Nazionale -. Solo una sinistra lassista e incapace poteva creare quelle condizioni che hanno portato la Capitale d'Italia a vivere queste drammi”.
Anche Rampelli stigmatizza l’intervento del deputato Pd: questi fatti ormai insopportabili si commentano da soli
Lusetti fuori di sé accusa An di “sciacallaggio” La replica di Augello: se cerca sciacalli dia un’occhiata ai collaboratori dei ministri del suo partito Questi sono impazziti. Le cattive notizie stizziscono la sinistra, invece di allarmarla. È il caso di Renzo Lusetti, uno dei leader del Pd romano, molto legato a Rutelli che, senza una parola di condanna sulla violenza perpetrata a Tor Sapienza, attacca Alleanza nazionale senza mezzi termini, come se volesse accusare il partito di Fini di aver qualche parte in quello che accade. Le parole di Lusetti lasciano basiti: "Da parte dell'on. Ronchi un caso vergognoso di sciacallaggio a orologeria con l'evidente intenzione di influenzare il regolare svolgimento del voto per il ballottaggio in corso a Roma", ha dichiarato in una nota Renzo Lusetti (Pd). "Mentre la magistratura è al lavoro per chiarire i lati oscuri nella dinamica con cui è stata resa nota con 3 giorni di ritardo l'aggressione della Storta - continua Lusetti - la destra si avventa su un grave episodio di cronaca, cercando di strumentalizzarlo nel bel mezzo delle operazioni di voto”. Immediata la replica di Andrea Augello, senatore del Popolo della Libertà e coordinatore della campagna elettorale di Alemanno. "Se Lusetti cerca degli sciacalli, dia un’occhiata agli uffici stampa dei mi-
nistri del suo partito". È quanto dichiara Andrea Augello. "Lo sciacallo è un animale notturno - continua Augello – che traffica con carcasse e rifiuti, proprio come quei gentiluomini che in questi giorni si sono divertiti a inventare oscuri mandanti politici per i fatti della stazione La Storta. Quanto ai nuovi fatti di violenza che si registrano oggi a Roma, è ridicolo pensare che esprimere una censura sia una speculazione elettorale: i romani non hanno alcun bisogno di nuovi episodi di violenza o di commenti politici per comprendere la grave emergenza che attraversa la città". Stigmatizza l’intervento di Lusetti anche Fabio Rampelli, deputato del Pdl, per il quale: “L'ennesima aggressione di una donna nelle periferie degradate di Roma, pur essendo un fatto gravissimo, non ha bisogno di nessun commento. È quello che i romani, purtroppo, conoscono da molto: favelas abusive sulle sponde del Tevere, pregiudicati in libertà, illegalità diffusa e senza controllo. E a farne le spese di questa situazione ormai esplosiva sono i più poveri, gli indifesi, le donne. Non è più possibile sopportare che tutto questo accada in Italia e nella nostra città".
INQUINAMENTO ELETTORALE Dimissioni al ministero per le calunnie su Alemanno È stato fatto dimettere il collaboratore di Rosy Bindi che nei giorni scorsi aveva “rimbalzato” una e-mail a un vasto indirizzario pubblico contro Gianni Alemanno. Il messaggio era partito dall’indirizzo elettronico del ministero della Famiglia. “In merito alla vicenda – ha fatto sapere il ministero - è stato accertato che l’invio, giovedì notte, non è avvenuto dagli uffici del Ministero ma dall’abitazione di un collaboratore dell’ufficio stampa che ha utilizzato il proprio pc per un’iniziativa del tutto personale e di cui non ero a conoscenza”. Così in una nota Chiara Rinaldini, capo ufficio stampa del Ministro delle Politiche per la famiglia, che aggiunge: “La persona, che si è scusata per il suo comportamento erroneo e arbitrario, ha già posto fine mediante le dimissioni alla sua collaborazione”. Eppure ci potrebbe essere stato un tentativo più ampio di inquinare la campagna elettorale con uno “scoop” a effetto che screditasse il candidato sindaco del Pdl. Il sito Dagospia avrebbe abboccato, pubblicando il contenuto di una e-mail privata scritta da Mario Di Carlo, che poi si è detto indignato dell’uso fatto della sua missiva. Hanno ripreso la vicenda Marco Travaglio e anche giornali come
La Repubblica e Corriere della Sera. Se qualcuno puntava ad avere spazio per tirare in mezzo il Pdl sostenendo di aver avuto qualche parte negli ultimi fatti di violenza registrati in città ci stava riuscendo. Dalle colonne dei giornali più importanti è stato insultato senza pietà Bruno Musci, l’uomo che aveva soccorso la studentessa del Leshoto, tirando fuori nefandezze sul suo passato che non c’entravano nulla con il fatto e la parte che ne aveva avuto. Si è parlato di una rom amica del violentatore che avrebbe sostenuto che l’uomo era stato pagato per insozzare la sua etnìa. Tutto falso, logicamente. L’onestà di un magistrato avrebbe bloccato tutto, e, soprattutto, i congiurati non hanno trovato una sponda sbracata che facesse esplodere il “caso”. Noi non abbiamo voluto credere al complotto fino a che non è stato tutto evidente. Per lo schifo non abbiamo scritto nulla. Ma stiamo andando a fondo della ricostruzione della vicenda e presto sul nostro blog troverete una ricostruzione accurata di come certi gruppi di potere intendono trattare l’informazione e i cittadini. [g.d’a]
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CHIUDERE I CONTI
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EMERGENZE ROMANE A CUI IL DUO RUTELLI-VELTRONI NON HA MAI DATO RISPOSTA
Le figuracce di un ex sindaco Dall’inesistente manutenzione delle strade alla mancanza di case La Capitale è la città più pericolosa d’Europa
Accattonaggio e minori
L’esercito dei piccoli invisibili
Buche killer A Roma e provincia ci sono 460mila motocicli. E ogni giorno si combatte una vera e propria guerra sulle strade della Capitale. Basta girare per le strade della nostra città per renderci conto della condizione emergenziale che siamo costretti a vivere. Roma è in testa alla classifica delle città più pericolose d’Europa. Gli incidenti gravi a Roma sono 8,5 ogni 1.000 abitanti. Il numero di persone rimaste uccise sulle strade capitoline nel 2006 (ultimi dati disponibili), poi, è impressionante: 379 contro i 268 di Milano. La maggior parte degli incidenti è dovuto alle strade dissestate. E, a Roma, in particolare, ci sono le buche killer più pericolose. L’inchiesta Codacons-Adusbef sui 5.500 chilometri di strade capitoline ha evidenziato mezzo milione di buche larghe, in media, tra i 30 e i 50 centimetri profonde almeno 5. Ma è la distanza una dall’altra che peggiora di
molto la situazione. Tra una crepa nell’asfalto e l’altra passano non più di 10-12 metri. Un vero e proprio slalom cui i romani sono costretti ogni giorno. Una responsabilità, non solo morale, quella del Campidoglio, ma anche penale e civile. A febbraio la Cassazione ha confermato la condanna per omicidio colposo nei confronti del titolare della società appaltatrice delle opere di manutenzione dell’asfalto a Roma per la morte di una ragaz[o.p.] za nel 1996.
Esiste un esercito di piccoli invisibili che ogni giorno vive le strade della Capitale. Un dramma sociale che coinvolge 8mila “nuovi schiavi”, bambini sfruttati e costretti all’accattonaggio che devono “guadagnare” nella Capitale tra i 70 e i 100 euro al giorno, pena percosse e violenze di ogni tipo. Nel maggio 2007, il Consiglio comunale di Roma ha approvato all’unanimità una mozione, proposta da Alleanza nazionale, in cui si impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare in tempi brevi le iniziative necessarie a contrastare e debellare il fenomeno della mendicità infantile, potenziare le strutture e l’organico del Centro di contrasto alla mendicità infantile, potenziare il Nae (Nucleo assistenza emarginati), promuovere una capillare campagna informativa rivolta ai cittadini. Il risultato è sostanzialmente un nulla di fatto. Nella Capitale è presente un’unica struttura di
“contrasto alla mendicità giovanile”, che può accogliere meno di 20 bambini. E intanto migliaia di bambini vengono sfruttati, alle luce del sole, in tutte le strade. Una reale vergogna per la città “Caput Mundi”. [t.d.l.]
La farsa dell’edilizia popolare Ancora non sono state individuate le aree per gli alloggi delle fasce deboli Avere una casa di proprietà a Roma non si può dire sia una certezza. In cime alla lista delle preoccupazioni dei romani è normale trovare l’emergenza abitativa, anche perché il Comune di Roma ha fatto poco e ancora oggi la Capitale sconta i problemi di un’am-
ministrazione alcune volte immobile, altre volte attenta solamente alle iniziative pubblicitarie. Sull’emergenza casa, il candidato della sinistra prodiana Rutelli al Campidoglio riesce a dare il meglio: promesse di nuove costruzioni e lamentele sui “no” del centro-
destra al Piano regolatore (Prg). Il vicepremier di Prodi, però, si dimentica di dire che l’edilizia popolare a Roma è una farsa ed è stata prevista nel Prg solo grazie ad una variante voluta dal gruppo di An. Il duo Rutelli-Veltroni non ha fatto nulla: le assegna-
zioni vengono ancora fatte con un bando che risale al 2000, ancora non sono state individuate le aree sui cui costruire i nuovi alloggi e molte case sono state praticamente regalate alle occupazioni e a improbabili emergenze di Action e amici [a.c.] vari.
91 EURO PER OGNI CITTADINO
Le multe sommergono Roma Un mare di multe per i cittadini romani. Sbirciando nell’ultimo bilancio consuntivo disponibile, quello del 2006, risulta che ogni romano, compresi anziani e bambini, ha pagato in quell’anno 91 euro di multe. Una cifra enorme. Una vera e propria nuova tassazione ideata dall’allora sindaco Rutelli e proseguita con Veltroni.
Dieci anni fa il battesimo delle “strisce blu” e la Sta, poi le Zone a traffico limitato e gli “ausiliari del traffico”. I nuovi “schiavi” del Campidoglio pagati a contravvenzione e, almeno all’inizio, senza alcuna preparazione in materia di codice stradale. L’incasso totale per il Comune, è di 239 milioni di euro nel 2006, con un
aumento rispetto all’anno prima del 12%. Senza parlare dello scandalo “cartelle pazze” e della follia, tutta romana, di fermi amministrativi e ipoteche sulla casa per multe di poche centinaia di euro. Sanzioni che, oltretutto, spesso non hanno alcuna legittimità (per esempio perché già pagate o annullate dal giudice di pace). Ma, si sa, per “fare cassa” ogni mezzo è le[d.p.] cito.
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PATTO CON ROMA
LE PRIORITÀ TASSE, CASA, MOBILITÀ, LAVORO E SICUREZZA, UN SOSTEGNO ANCHE PER GIOVANI E ANZIANI
Un “Patto” per cambiare Roma Ecco gli impegni per una legge nazionale e una riforma a favore della città I l 1 5 m a r z o s c o r s o , i n una manifestazione a C o r v i a l e , i l Pa r t i t o d e l l a libertà ha presentato il s u o “ Pa t t o c o n R o m a ” , Con il quale Alemanno, Fi n i e B e r l u s c o n i h a n n o proposto ai romani la ricetta per il rilancio d e l C o m u n e . Ve l o r i p r o p o n i a m o n e l l a s u a i n t egrità, con i sedici punti fondanti della politica c h e i l c e n t r o d e s t r a v u ole attuare a Roma. 1 - D i s t r e t t o d i R o m a C a p itale Impegno a realizzare una legge nazionale e una riforma costituzionale per la creazione di un Distretto che riassuma
dio-basse, sia attraverso l'edilizia economico-popolare, sia con la concessione a riscatto e/o in affitto con un canone compatibile con i salari degli assegnatari. 4 - A b o l i z i o n e d e l l ' I c i e d iminuzione delle tasse L'Ici sulla prima casa verrà abolita. L'Irpef comunale verrà ridotta fino a un'aliquota pari allo 0.25%. 5 - R i q u a l i f i c a z i o n e p e r i f er i e e q u a r t i e r i s v a n t a g g i ati Per Roma è previsto, nell'ambito del programma nazionale di interventi sociali e di attrazione d'impresa, lo stanziamento di 1miliardo e 500mitrasporto merci per evitare il transito in città di camion e mezzi di trasporto pesanti. 7 - Ripristino della legalità in materia di espulsioni Attuare subito le procedure di espulsione dei 20mila nomadi ed immigrati che a Roma hanno violato la legge. Istituire l'Assessorato alla Sicurezza e all'Immigrazione per le politiche di controllo del territorio, di prevenzione dei reati, di accoglienza e integrazione dei lavoratori stranieri in regola.
Fini, Alemanno, Berlusconi e Antoniozzi alla firma del Patto
le competenze di Provincia e Comune con poteri legislativi straordinari. La nuova istituzione del distretto di Roma Capitale beneficerà della riforma del federalismo fiscale. 2 - Diritti del contribuente e riforma dello Statuto Allo Statuto comunale sarà aggiunto un titolo specifico dedicato alla tutela dei contribuenti (cittadini e imprese) con l'obbligo di ripristinare un rapporto equo tra pressione fiscale e qualità dei servizi erogati, di tutelare e risarcire i cittadini da disservizi e "cartelle pazze". Al difensore civico verrà affidato il compito di controllare l'applicazione di queste norme. 3 - Piano casa Costruzione di 25mila alloggi destinati alle famiglie dei lavoratori con retribuzioni me-
lioni di euro in favore della periferia, utilizzando, oltre agli strumenti esistenti, quello innovativo della demolizione e ricostruzione. 6 - Piano straordinario per la mobilità Il piano prevede la realizzazione del 2 anello esterno del Grande Raccordo Anulare e il completamento dell'anello ferroviario, l'incremento dei parcheggi di scambio e rotazionali, la diversificazione della flotta degli autobus, l'aumento dei treni della metro, la realizzazione dei prolungamenti delle linee A e B, la costruzione della linea D e la conclusione nei tempi previsti della metro B1 e della metro C, la più grande opera pubblica programmata in Italia negli ultimi 25 anni e finanziata per l'82% dal Governo Berlusconi. Riordino della logistica per il
8 - C h i u s u r a d e i c a m p i n omadi abusivi Chiusura dei campi nomadi abusivi, controllo rigoroso ed effettivo di quelli regolari e loro progressiva eliminazione. Contrasto ad ogni forma di sfruttamento dei bambini e delle donne, con particolare riferimento alla prostituzione e all'accattonaggio minorile 9 - L e g a l i t à e d e c o r o u r b ano Riforma della Polizia Municipale con la creazione di reparti specializzati nella lotta al commercio abusivo, nella prevenzione e repressione della mendicità minorile e dell'offerta di manodopera clandestina. Costituzione di nuovi presidi per ospitare i bambini sottratti all'accattonaggio. Adozione del regolamento per l'armamento. Progetti di telesorveglianza assistita e tecnologica e contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto commerciale cittadino attraverso il riciclaggio del danaro sporco.
10 - Sostegno alle famiglie Ripristino del bonus per il sostegno della natalità, libri di testo gratuiti fino ai 18 anni per le famiglie meno abbienti. Apertura di un negoziato con l'Ue per ridurre l'Iva su tutti i prodotti per l'infanzia. 11 - A s i l i N i d o Creazione di 10mila nuovi posti per i bambini di Roma, attraverso la costruzione di nuovi asili pubblici, l'incentivazione alla creazione di asili nido aziendali e privati, accreditati e convenzionati, l'obbligo per tutte le grandi unità produttive di dotarsi di questo servizio. 1 2 - Q u a l i t à d e l l ' o f f e r t a s anitaria Intesa con il Governo per la costruzione di un nuovo e moderno Policlinico Umberto I con tempi certi di realizzazione, creazione di presidi sanitari di quartiere per alleggerire il carico sugli ospedali, snellire le liste d'attesa, ottenere una sanità per tutti, ma diversificata tra prestazioni di base e di eccellenza, nel rispetto della parità tra erogatori pubblici e privati. 13 - Nuovo Piano rifiuti Scongiurare il rischio di un'emergenza rifiuti analoga a quella di Napoli, passare immediatamente alla raccolta differenziata "porta a porta" in tutta la città, realizzare subito tutti gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti di Roma. Chiudere la discarica di Malagrotta nei tem-
pi previsti. Realizzare il quarto impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti su iniziativa dell'Ama per dare valore industriale all'azienda pubblica. 14 - A n z i a n i e p o v e r t à Realizzazione di un piano straordinario per contrastare la povertà che colpisce 476.000 famiglie romane e per assicurare l'assistenza agli anziani, per garantire ai non autosufficienti e agli incapienti di essere assistiti e curati preferibilmente nella propria casa. Rendere protagonista di questo piano tutto il mondo dell'associazionismo e del volontariato secondo il principio della sussidiarietà. 15 - Sostegno ai giovani precari Creazione di un fondo di assistenza per i giovani precari, da cui trarre risorse per garantire gli ammortizzatori sociali durante i periodi di disoccupazione. Il fondo potrà realizzare una serie di convenzioni in favore dei precari offrendo servizi e facilitando l'accesso al credito. 1 6 - L o t t a a l l ' i n q u i n a m e nto e tutela della salute dei cittadini Creazione di un nuovo e più efficiente sistema di monitoraggio delle varie forme di inquinamento che vengono rilevate nella città di Roma, per garantire il benessere dei cittadini anche attraverso forme attive di prevenzione e la promozione di idonei stili di vita e di comportamento.
FONDI SPRECATI
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SALTA IL PROGETTO DI FARE ENTRO IL 2011 DEL PALAZZO DI CIRCONVALLAZIONE OSTIENSE LA “CASA DEI CITTADINI”
“Campidoglio 2”, soldi in fumo Dei 52 milioni previsti a parziale copertura ne sono rimasti solo 2 e mezzo di Alberto Camosci ROMA - Nella graduatoria delle opere più reclamizzate durante l’era Veltroni, il “Campidoglio 2” occupa senz’altro una posizione di rilievo. “Campidoglio 2”, ovvero “la città dei cittadini” come la definì l’allora primo cittadino: il grande piano che entro il 2011 dovrebbe ospitare nella ex Manifattura Tabacchi di Circonvallazione Ostiense 4mila dipendenti comunali (attualmente dislocati in 114 sedi), e il cui concorso internazionale di progettazione è a un passo dal-
Porta Lavernale e via del Colosseo. Una vendita che avrebbe dovuto fruttare alle casse del Campidoglio 127,5 milioni di euro. Di questi, come si legge nella delibera, “52.153,070 a parziale copertura della spesa per l’attuazione del progetto Campidoglio 2”. Peccato che poi nel corso degli anni i soldi che sono stati effettivamente utilizzati dal Comune per realizzare la “città dei cittadini” siano diventati pochi spiccioli. Due milioni e 456mila euro per l’esattezza: cin-
Il faraonico e vano progetto dei nuovi uffici del Comune di Roma all’Ostiense
l’essere aggiudicato alle solite archi-star in gara (da Norman Foster a Zaha Hadid). Era il 2004 quando la grancassa mediatica veltroniana presentò all’opinione pubblica l’operazione. Il 21 giugno l’aula Giulio Cesare aveva approvato la delibera 106 che dava il via libera all’attuazione: 241 milioni di euro la spesa ipotizzata, da finanziare in larga parte con i ricavi derivanti dall’alienazione dei cosiddetti gioielli di famiglia: in primis il grande palazzo ex sede Acea di piazzale Ostiense e poi quelli di via Tomacelli, via di
quanta milioni in meno rispetto alla cifra prevista. Gli altri? Dispersi in mille rivoli, centrifugati nel tormentato iter seguito delle alienazioni di “Risorse per Roma”. Ma al di là delle vicissitudini di “Rpr”, i fondi destinati al “Campidoglio 2” sarebbero stati comunque esigui, come emerge dagli ultimi bilanci comunali. Dalla cessione degli stabili di via Tomacelli e di via del Colosseo, infatti, gli stanziamenti destinati al “Campidoglio 2” sono di soli 927.972.35, cui si aggiungono altri 927.972.3 dalla vendita
dell’immobile di via Porta Lavernale. E nel 2006, dalla discussa cessione della sede Acea di piazzale Ostiense (108 milioni di euro) i fondi per la “città dei cittadini” sono soli 600mila euro. Il totale è quello sopra citato di poco superiore ai 2 milioni e 400 mila euro.Dove sono stati dirottati (sempre nel bilancio di previsione, e al di là dal loro effettivo utilizzo) gli altri fondi? 750mila euro, per fare qualche esempio, al prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero. Per 4.500.000 euro
si legge “partecipazioni azionarie Risorse per Roma”. Alla ricapitalizzazione della Fiera di Roma sono andati 8.987.107,40 euro e alla manutenzione del patrimonio Erp (l’edilizia residenziale pubblica) appena 936.420,25 euro. L’ultima chicca risale al 2006. Il 22 giugno la sede Acea di piazzale Ostiense viene acquistata all’asta per 108 milioni di euro dalla società “Beni Stabili” presieduta dal patron di “Luxottica” Leonardo Del Vecchio. Veltroni annuncia: “Il ricavato dell’operazione verrà destinato a nuovi
investimenti nel trasporto pubblico: nuovi autobus, nuovi treni, ristrutturazione di depositi e manutenzione straordinaria”. E infatti nel bilancio 2006 di questi 108 milioni di euro, 96 milioni e 400.000 vanno sotto la voce “investimenti Atac” e soli 600mila euro per quella che era la destinazione originale: “Il Campidoglio 2”. E fu così, che di una delibera consiliare che prevedeva l’impiego di una cifra venticinque volte superiore per fare “la casa dei cittadini”, non rimase che un mucchio di coriandoli.
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Sicurezza stradale, 26 patenti ritirate Ventisei patenti ritirate, oltre cinquanta contravvenzioni elevate per un importo totale di tremila euro e centinaia di punti decurtati dalle patenti, mille vetture controllate. È bilancio dei controlli straordinari effettuati nella Capitale, in occasione del ponte del 25 aprile, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. L'attività dei Carabinieri, messa in atto per garantire la sicurezza stradale dei cittadini, ha interessato le principali vie di comunicazione della città come via Cristoforo Colombo, viale Ostiense, via del Mare, via Appia Nuova, via Cassia, via Salaria, via Casilina e via Trionfale. I Carabinieri con l'ausilio degli etilometri e degli autovelox in dotazione, hanno sequestrato 19 patenti per guida in stato di ebbrezza e altre 7 patenti per eccesso di velocità.
Prati, arrestato spacciatore di pasticche Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga, gli agenti della polizia di Prati hanno arrestato un filippino 42enne. L’uomo fermato per un controllo è stato trovato con delle pasticche di shaboo. L’extracomunitario , intorno alle 18 di sabato, è stato bloccato dalla polizia per un controllo in via Filippo Corridoni.
Tor Pignattara, 4 arresti per rissa Due polacchi di 36 anni e due coniugi italiani, 36 anni lui 40 lei, sono stati arrestati dagli agenti della polizia di Stato per rissa. I 4, per motivi ancora da accertare, intorno alle 21 di ieri sera, hanno litigato all'interno di un locale in piazza della Marranella, a Tor Pignattara. All'arrivo della polizia la 40enne si è scagliata contro gli agenti procurando loro ferite giudicate guaribili in pochi giorni. La donna dovrà rispondere solo di resistenza e lesione a pubblico ufficiale.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
L’insostenibile leggerezza dei coglioni http://aurora86.ilcannocchiale.it Il capolista della “monnezza” campana, Massimo D’Alema a Roma per sostenere il candidato sindaco Rutelli, spiega ai cittadini perché votare un sindaco di centrosinistra, non perché sia più capace o offra maggiori garanzie del suo rivale Alemanno ma semplicemente perché: “Dal punto di vista della democrazia è conveniente, visto che ci dobbiamo sciroppare 5 anni di Berlusconi, che questo governo abbia di fronte dei sindaci di centrosinistra in grado di garantire la dialettica. Se invece governerà tutto il centrodestra, ci saranno meno garanzie per il Paese’. In pratica ai cittadini non deve fregare nulla di programmi e progetti, l’importante è eleggere un sindaco di centrosinistra per contrastare lo strapotere di Berlusconi, ovvero quando la politica vola alta, la migliore dimostrazione che anche a Roma se la fanno sotto e hanno paura di perdere, paura confermata dallo stesso D’Alema”. Siamo preoccupati che questa ondata di destra travolga anche la città di
Roma e vogliamo fare in modo che invece, con Rutelli continui l’esperienza dell’amministrazione del centrosinistra della città”. Ma non è tutto, il capolista della “monezza” ha anche fatto un “arguta analisi politica” sul recente risultato elettorale: “ Una parte dell’elettorato si è fatta ingannare dalle promesse di Berlusconi, ha pensato che se era ricco lui, allora lo sarebbero diventati tutti”, e meno male che costui è considerato uno dei migliori politici del proprio campo, figuriamoci gli altri… Le stesse argomentazioni e considerazioni, sempre uguali dopo ogni tornata elettorale dal 1994 ad oggi, non è cambiato nulla, una sana autocritica mai. Eppure mai come nell’ultima campagna elettorale Berlusconi ha ripetuto fino alla noia e messo nero su bianco che “non facciamo e non promettiamo miracoli”, e ci saranno “sacrifici e momenti difficili”, nonostante ciò è stato premiato da una valanga di voti e riportato a Palazzo Chigi a “furor di popolo”, mi sembra del tutto inutile ribadire che costoro vivo-
no su “second life” e sono lontani e distanti dalla gente. Altrimenti forse qualcuno avrebbe considerato il fatto che, dopo i programmi le promesse fatte nella campagna elettorale del 2006: “noi non aumenteremo le tasse,le abbasseremo”, puntualmente disattese come i cittadini hanno potuto verificare guardandosi in tasca, dunque carta straccia, non ci sarebbero stati più tanti “coglioni disposti a votare contro i propri interessi”. E che non bastava candidare a capolista shampiste, pseudo precarie, raccomandate, operai, imprenditori, figli di “capitani coraggiosi” ecc. ecc. per tentare una ardita operazione di maquillage e sbianchettamento atta a nascondere i “rimasugli” di un malgoverno che ha “stremato e impoverito” il paese, e neppure le dichiarazioni di voto di centinaia di pseudo artisti, nani e ballerine perché sono gli spettatori ed il popolo che vota. Ed è questa appunto “l’insostenibile leggerezza dei coglioni”.
GLI ABITANTI: LA ZONA È ABBANDONATA A SE STESSA. E NOI NON POSSIAMO MUOVERCI
Il bivacco dell’Ostiense Una settantina di persone vivono ormai accampati nel piazzale di Laura Candeloro ROMA - Stracci, materassi e cartoni all’ombra delle palme del giardino di Piazzale Ostiense: bivacchi di extracomunitari con zaini e bottiglie sparse sulle aiuole antistanti alla stazione. Un pessimo biglietto da visita per la capitale del terzo millennio, che in una delle stazioni più frequentate per il collegamento con l’aeroporto di Fiumicino, offre un degrado da Terzo Mondo. Sono una settantina tra nordafricani e polacchi, stima la Caritas. Ogni tanto gira una pattuglia dei carabinieri e passa oltre. “Prendo qui la metro tutti i giorni per recarmi al lavoro, ma di sera non la prenderei mai da sola!” – confida Monica, una ragazza nei sottopassaggi della stazione di sabato pomeriggio. “Stamattina alla fermata Palasport della metro B una zingara ha borseggiato un passeggero. Hanno chiamato i carabinieri ed è stata portata in questura ma poi rilasciata poco dopo. – dichiara un operatore della Met.Ro. alla stazione Ostiense. Al suo fianco Daniele, guardia giurata dell’Italpol, conferma la presenza di moldavi, rumeni, albanesi, magrebini che bivaccano sul Piazzale Ostiense di giorno
per poi coricarsi sotto i colonnati dell’ex Air Terminal di Piazzale dei Partigiani, al calar delle tenebre. La struttura infatti, realizzata per i Mondiali del 1990, una delle tante cattedrali del deserto, abbandonate al degrado, è da anni terra di nessuno e riparo per disperati. Con le inferriate chiuse con lucchetti, ridotte a ricettacolo di mondezza: stracci, buste e bottiglie di plastica e bici abbandonate tra le erbacce alte e davanti alle scale mobili fuori uso, cartoni ammassati dirimpetto al magazzino RoccoBalocco. Passeggi su Piazzale Ostiense e tutt’intorno ti senti squadrata da capo a piedi da sbandati e ubriachi: un piazzale che da transito per i passeggeri si tramuta all’improvviso in cupo scenario di violenze quotidiane. “Scoppiano spesso risse tra gli sbandati che bighellonano qua davanti che a volte si avventurano nella stazione. I passeggeri si lamentano con noi soprattutto perché questi tipi li avvicinano per chiedere l’elemosina. Un mese fa ci è scappato pure un omicidio fra due extracomunitari per motivi di droga. Di certo per una donna è rischioso passare di qua la sera.”, aggiunge il vigilante. Sotto lo scalo di Ostiense il weekend si tiene da 7 anni il
Così è ridotta la stazione di Piramide
mercato d’antiquariato e rigattieri “La soffitta in garage”. Barbara Onofri, dietro il suo banco di chincaglierie, afferma che “la gente ha paura a scendere qua sotto per venire al mercato. E’ una zona abbastanza invivibile; bisogna
guardarsi intorno, un pò come era Termini una volta.” Un’altra venditrice, Michela Procaccia, si domanda perché non facciano un ostello per senza tetto e disagiati per eliminare bivacchi come questi e restituire l’area al decoro.
COME SI VOTA
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OGGI URNE APERTE FINO ALLE 15 PER SCEGLERE SINDACO E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Un segno unico sul candidato, è così che Roma può cambiare Per votare è sufficiente barrare il nome, nessuna “croce” invece sui simboli
ORARIO DELLE VOTAZIONI I seggi elettorali per il turno di ballottaggio per l'elezione diretta del Presidente della Provincia, del Sindaco e dei Presidenti di Municipio si terrà nei giorni di domenica 27 aprile dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 28 aprile 2008 dalle ore 7 alle ore 15. Lo spoglio delle schede inizierà lunedì, subito dopo la chiusura dei seggi.
COSTITUZIONE DEI SEGGI Costituzione dei seggi: i seggi elettorali si costituiranno alle ore 16 di sabato 26 aprile 2008.
SCUOLE Le scuole sede di seggio restano chiuse per le operazioni elettorali dal pomeriggio di venerdì 25 fino all'intera giornata di martedì 29 aprile
DUPLICATO TESSERA ELETTORALE L'elettore, per votare, deve esibire al Presidente di seggio la tessera elettorale personale e un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento o deterioramento, si può ottenere in tempo reale il duplicato della Tessera Elettorale richiedendola al Servizio Elettorale, piazza Guglielmo Marconi n. 26/c, orario di apertura al pubblico: da martedi' 22 aprile a sabato 26 aprile: ore 9 - 19 ; domenica 27 aprile: ore 8 - 22; lunedi' 28 aprile: ore 7 - 15
CELLULARI NELLE CABINE ELETTORALI
TRASPORTO PER I PORTATORI DI HANDICAP
È vietato introdurre all'interno della cabina elettorale telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Il contravventore è punito con l'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da 300 a 1.000 Euro. (art. 1 legge 1° aprile 2008, n. 49)
Per gli elettori portatori di handicap verrà istituito un servizio di trasporto dalle abitazioni ai seggi. Per usufruire del servizio in questione, gli interessati dovranno telefonare ai numeri 06 96668313 - 06 96668314 della Polizia Municipale nei seguenti giorni: da lunedì 21 a sabato 26 aprile: ore 8 - 12 e ore 16 - 20; domenica 27 aprile: ore 8 - 22; lunedì 28 aprile: ore 7 - ore 15.
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CRONACA NAZIONALE
LE INDAGINIOCCHIELLOOCCHIELLOOC GLI INVESTIGATORI CERCANO DI DELINEARE IL QUADRO INTERESSI ECONOMICI DELL’UOMO OCCHIELLO AUGUSTUS CONUBIUM SANTETDEGLI MATRIMONII, QUOD CATELLI LIBERE
Attentato Princi, segnale dalle cosche L’imprenditore, ricoverato d’urgenza in gravi condizioni, perderà la vista. Dopo l’esplosione, inoltre, ha dovuto subire l'amputazione di gambe e braccia di Maria Serpico GIOIA TAURO - Un ordigno collocato per uccidere, ma soprattutto per lanciare «un segnale forte ai vivi». Nelle parole di un investigatore c'è il dato di partenza delle indagini sull'attentato di matrice mafiosa compiuto sabato mattina a Gioia Tauro in cui è rimasto gravemente ferito l'imprenditore Nino Princi. Gli investigatori, per risalire al destinatario del messaggio, stanno cercando di delineare il quadro degli interessi economici di Princi e dei suoi rapporti. Titolare di numerosi negozi e punti vendita di abbigliamento e maglieria, Princi, negli ultimi tempi, si stava inserendo nel settore della grande distribuzione commerciale. Princi, tra l'altro, è
di Stefania Gretta
sposato con una componente della famiglia Rugolo, collegata, secondo gli inquirenti, alla cosca Mammoliti di Castellace di Oppido Mamertina. Il genero dell'imprenditore, Pasquale Inzitari, esponente politico di primo piano dell'Udc a Reggio Calabria, è socio nel centro commerciale “Porto degli Ulivi” di Rizziconi, uno dei più' grandi del reggino. La crescita imprenditoriale di Princi, è una delle piste prese in considerazione dai magistrati della Dda reggina e degli investigatori della polizia, potrebbe avere danneggiato gli interessi delle cosche proprio nel settore della distribuzione. Da qui l'ipotesi della vendetta maturata negli ambienti della criminalità organizzata della Piana di Gioia Tauro, un territorio ad alta densità criminale e
nel quale gli investigatori temono sia in atto uno scontro tra le cosche Piromalli e Molè, un tempo alleate. Scontro che potrebbe trovare origine negli interessi che ruotano attorno al porto container, il più grande del Mediterraneo, per il quale, nei prossimi anni, sono previsti investimenti di centinaia di milioni di euro. Sono stazionarie, ma sempre gravissime, le condizioni di Nino Princi dopo l'esplosione di un ordigno collocato sotto la sua vettura. L'uomo si trova ricoverato nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. I medici, subito dopo il ricovero, sono stati costretti ad amputagli braccia e gambe per le gravissime lesioni riportate nell'esplosione. Princi ha anche perso la vista.
Si moltiplicano in Sicilia i disegni raffiguranti la faccia del boss
PALERMO - Si moltiplicano i murales con il volto del boss trapanese Matteo Messina Denaro, latitante dal 1993 riprodotto come in una vecchia fotografia con indosso un paio di occhiali. Mentre a Palermo polizia e carabinieri danno la caccia all'autore dei due murales in stile Andy Warroll comparsi, ieri nei pressi della facoltà di Giurisprudenza e, nei giorni scorsi, alle spalle della Cattedrale, una nuova effige della primula rossa è comparsa sulla facciata degli uffici comunali di Castelvetrano, paese natale del capomafia. L'immagine, Nelle mani degli già coperta su disposizione investigatori il carteggio del Comune, è stata realizzadel superlatitante nel ta con vernice nera a diffequale parla di sè renza dei di-
Murales con volto di Messina Denaro Dopo Palermo anche Castelvetrano pinti colorati. Anche in questo caso però il murales era accompagnato dal simbolo del dollaro e dalla sigla FA. E mentre il nome del boss superlatitante torna alla ribalta della cronaca nazionale per i murales, un carteggio nelle mani degli investigatori traccia il profilo di un boss che parla a 360 gradi di politica, giustizia, di fede. C'è nel carteggio del boss spazio anche per un lato più intimo. «Ho avuto un rapporto particolare con la morte - scrive in una lettera
datata 22 maggio 2005 - mi è sempre aleggiata intorno e so riconoscerla, da ragazzo la sfidavo con leggerezza, oggi da uomo maturo non la sfido, più semplicemente la prendo a calci in testa perché non la temo, non tanto per un fattore di coraggio, ma più che altro perché non amo la vita. Teme la morte chi sta bene su questa terra e quindi ha qualcosa da perdere, io non ci sono stato bene su questa terra e quindi non ho nulla da perdere, neanche gli affetti perché li ho già persi. Sono stato una persona sola e la mia vita è stata un guazzabuglio di sofferenze, delusioni e fallimenti (non per causa mia), ma è anche vero che ancora si sentirà molto parlare di me, ci sono ancora pagine della mia storia che si devono scrivere, non saranno questi “buoni” e “integerrimi” della nostra epoca, in preda al fanatismo messianico, che riusciranno a fermare un uomo come me».
MANIFESTI
PICCOLI SCHIAVI
AEREO PRECIPITATO
Poster di Falcone e Borsellino
Romeno picchia bimbo di 2 anni
Cade ultraleggero: due morti
Dopo la comparsa dei murales con il volto di Matteo Messina Denaro, il boss latitante erede di Bernardo Provenzano, arriva la contromossa: ieri mattina nel centro di Palermo in risposta a quelli del boss sono stati affissi manifesti con le fotografie dei giudici Falcone e Borsellino e la scritta «Nel vostro ricordo per arrestare tutti i latitanti». Alcuni poster sono stati anche affissi sopra il murale di Messina Denaro. Il disegno di quest'ultimo, raffigurante il volto del capomafia di Trapani ricercato da ormai 15 anni, è stato realizzato su un muro alle spalle della cattedrale. Ne è poi stato realizzato in secondo. Il manifesto di Falcone e Borsellino, è firmato dall'Associazione “Mafia contro” di cui è portavoce Renato Campisi. Nell'immagine vi sono tre fotografie dei magistrati assassinati nelle stragi compiute nel 1992.
Prende a a schiaffi e calci un bimbo dell'apparente età di due anni per costringerlo ad elemosinare tra i passanti. E' accaduto a Napoli, protagonista un giovane romeno, Ion Elvis Nità, arrestato poi dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale partenopeo impegnati per tutta ieri in una maxi-operazione di controllo e prevenzione nel capoluogo campano. L'episodio ha avuto per teatro corso Garibaldi, dove il giovane è stato notato mentre si accaniva contro il piccolo. I militari sono subito intervenuti ed arrestato il romeno con l'accusa di riduzione in schiavitù e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane si è anche scagliato contro i carabinieri, che sono riusciti ad immobilizzarlo soltanto dopo colluttazione, mentre intanto una donna, verosimilmente della stessa nazionalità del giovane, è riuscita ad allontanarsi con il minore.
Due uomini sono morti dopo che il velivolo ultraleggero su cui si trovavano è caduto in un campo a Camucia di Cortona, nell'Aretino. L'incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno di ieri. Secondo le prime informazioni, il piccolo aereo stava partecipando a una manifestazione di aviazione da diporto e sportiva in corso a Castiglion del Lago, in provincia di Perugia, sulle rive del lago Trasimeno. Il velivolo sul quale si trovavano le due persone è caduto in un campo coltivato a grano, in località San Marco in Villa, vicino al campo sportivo di Camucia, in una zona comunque lontana dalle abitazioni. Solo 24 ore prima un altro ultraleggero che partecipava alla manifestazione di Castiglion del Lago era caduto in Umbria. A bordo del velivolo il sindaco di San Felice sul Panaro (Modena) ed un assessore dello stesso comune, entrambi rimasti feriti.
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CRONACA NAZIONALE MAFIA
Torino: ex killer corleonese si suicida in carcere Si è suicidato in carcere, a Torino, Giuseppe Clemente, 44 anni, di Castelvetrano, killer dei “gruppi di fuoco” dei corlonesi di Riina. Clemente fu condannato all'ergastolo in via definitiva dalla Cassazione nel 2004 insieme a Matteo Messina Denaro, nell'ambito del maxi processo Omega. Si è suicidato, impiccandosi con un lenzuolo ad una finestra, in un bagno della sezione di “osservazione e trattamento psichiatrico dei detenuti”, dove era ricoverato da febbraio per una forte depressione.
AGGUATO A NAPOLI
Pregiudicato ferito alla mandibola a colpi di pistola Un pregiudicato, G. G., è stato ferito con alcuni colpi di pistola mentre si trovava a San Giovanni a Teduccio, quartiere ad Est di Napoli. L'uomo, colpito alla mandibola, è stato ricoverato in ospedale e sarebbe in pericolo di vita. Indaga la polizia.
REGGIO CALABRIA
Talpa in Procura: il pm Gratteri spiato con cimice C'è tensione nella Procura di Reggio Calabria per la scoperta della microspia in una stanza in cui opera il pm Nicola Gratteri della Direzione distrettuale antimafia. Oggi il procuratore capo Giuseppe Pignatone trasmetterà tutti gli atti alla Procura di Catanzaro che assume la competenza sul caso. E' stato proprio lui, appena arrivato dalla Procura di Palermo, a chiedere ai carabinieri del Ros di eseguire una bonifica negli uffici della Procura reggina. E questa mattina il magistrato “spiato” Nicola Gratteri è atteso a Palmi per partecipare ad un incontro con gli studenti dell'Istituto tecnico Einaudi sul tema “I falsi valori della 'ndrangheta”.
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IL ROMENO HA CONFESSATO L’OMICIDIO DI LUIGI MECHE MA SI È DICHIARATO ESTRANEO PER QUELLO DELLA MOGLIE
Coniugi ammazzati nel veronese Dubbi sulla morte della donna L’autopsia effettuata sui corpi della coppia di Lugagnano non scioglie i dubbi di Paolo Sciacca VERONA - Un martello e un oggetto sagomato, presumibilmente una sbarra, utilizzati più volte, hanno provocato la morte di Luigi Meche, il pensionato veronese ammazzato mercoledì scorso nella sua villa di Lugagnano (Verona), mentre la moglie Luciana Rambaldo è deceduta per soffocamento. Sono i risultati dell'autopsia a cui sono stati sottoposti i due coniugi, trapelati dalle strettissime maglie del riserbo che circonda le indagini sul duplice assassinio. Sul fronte investigativo gli accertamenti delle ultime ore non sono riusciti a chiarire i dubbi che circondano soprattutto Il giovane ha detto di la morte della dondella quale Clauaver ucciso il pensionato na, diu Stoleru, il giovane rumeno accusato perché stanco delle sue di omicidio volontacontinue avance sessuali rio plurimo, continua a dichiararsi estraneo. L'unico elemento certo è che Luciana Rambaldo è stata uccisa in camera da letto e non ha subito violenza sessuale, ma su chi sia l'assassino non esiste, al momento, alcuna prova determinante. I carabinieri si limitano a confermare che sono molte le piste al vaglio, che si spera di ridurre dopo gli interrogatori a cui saranno sot-
toposti nuovamente nelle prossime ore vicini e familiari della coppia. L'ipotesi che il romeno sia stato insidiato da Meche, come dichiarato dal presunto assassino, troverebbe credito tra gli investigatori, sulla base di alcune testimonianze che confermerebbero le attenzione particolari che l'uomo avrebbero rivolto in passato ad altre persone. La versione del romeno: lui ha confessato di aver ammazzato solo Luigi Meche perché, a suo dire, quell' uomo che ogni tanto gli procurava qualche lavoretto come imbianchino lo 'tormentava' con continue avance sessuali. E non solo lui: ai carabinieri ha raccontato che il pen-
sionato era solito invitare giovani stranieri nella cantina della sua villa per insidiarli sessualmente dopo averli fatti bere. Gli inquirenti invece sono convinti che il giovane romeno abbia ucciso oltre a Meche, 60 anni, anche la moglie Luciana Rambaldo, 57L'ipotesi di accusa mossa dalla Procura scaligera a carico di Claudiu Stoleru, 20 anni, è infatti quella di omicidio volontario plurimo. Anche se non è ancora chiaro il motivo che avrebbe spinto il romeno ad uccidere la donna, trovata seminuda nel suo letto, mentre per l'omicidio del marito non si esclude che possa essere avvenuto durante un gioco erotico.
Sulle strade
Sabato nero: scontri nello Spezzino e nel Sassarese ROMA - Ancora stragi del sabato sera sulle strade. E’ triste il bilancio delle vittime che hanno perso la vita tra la notte di sabato e le prime luci della domenica appena trascorsa: tre morti e un ferito nello Spezzino e due morti nel Sassarese. Il primo incidente si è verificato poco dopo l'una di domenica sull'autostrada A12 all'altezza del casello di Sarzana. Sono morti sul colpo i due occupanti di una Porsche che si è scontrata con un'Audi. Nello scontro anche l’autista dell’Audi è deceduto; ferito invece un terzo automobilista. La dinamica: la Porche è entrata in collisione con un'Audi guidata da un 28enne di Pisa. Lievemente ferito invece un 33enne di Santo Stefano Magra (La Spezia) che viaggiava su una Fiat Panda. Da una prima ricostruzione la Porsche dopo essersi scontrata con l'Audi è volata dal viadotto. Il 33enne alla guida
della Panda è stato trasportato all'ospedale più vicino, da dove alcune ore dopo è stato dimesso. A Sassari sono morti i conducenti di
un'Audi e di una Mercedes. Morti sul colpo gli occupanti di una Porsche rispettivamente di 50 e 45 anni di età entrambi residenti a Vezzano Ligure (La Spezia). L'auto è entrata in collisione con l’Audi guidata dal 28enne di Pisa. La dinamica: il secondo tragico scontro sulle strade italiane è avvenuto nel sassarese: l'incidente è avvenuto intorno all'1.50 di sabato notte sulla SS 131: Antonio Gioacchino, 52 anni, stava percorrendo una curva in galleria a bordo della sua Audi, quando, all'altezza del chilometro 206, ha incrociato il tragitto di una Mercedes guidata da Mario Salvatore Vacca, 59 anni, che procedeva contromano. Nulla da fare per entrambi gli automobilisti: in seguito al violentissimo impatto, ttti e due hanno perso la vita sul colpo. E ancora una volta le strade italiane si macchiano di sangue per l’alta velocità nelle sera nere del sabato.
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lunedi’ 28 aprile
ESTERI
L’ATTENTATO È AVVENUTO DURANTE UNA PARATA MILITARE NELLA CAPITALE. SUBITO DOPO LA RIVENDICAZIONE DI AL QAEDA
Kabul, i talebani sparano a Karzai Resta illeso il presidente afgano, tre le vittime di Stefania Gretta KABUL - Il presidente afghano Hamid Karzai è sfuggito ad un tentativo di ucciderlo compiuto dai talebani mentre assisteva a Kabul a una parata militare. Nell'attacco tre guerriglieri sono rimasti uccisi. Feriti anche alcuni parlamentari che assistevano alla parta. Tra gli spettatori o tra coloro che partecipavano alla sfilata ci sarebbe stato almeno un morto. Karzai è subito rientrato al palazzo presidenziale, è incolume, ha detto una fonte governativa. Insieme a lui - ad assistere alla parata organizzata per celebrare il 16/0 anniversario della 'liberazione' di Kabul da parte dei muhahiddin - si trovavano anche membri del suo governo e del
BREVI Papa, appello per l’Africa Papa Benedetto XVI chiede di onorare gli impegni presi sulla Somalia, sul Darfur e sul Burundi. Il papa lo ha detto dopo il Regina Coeli, invocando l'aiuto di 'Maria, regina dell'Africa', e confidando che 'autorita' politiche locali, responsabili della comunità internazionale e ogni persona di buona volontà non tralasceranno sforzi per far cessare la violenza e onorare gli impegni presi, in modo da porre solide fondamenta alla pace e allo sviluppo”.
Somalia, uccisi quattro civili Quattro civili sono stati uccisi a Mogadiscio in un attacco di combattenti islamici contro forze governative somale. Lo riferiscono testimoni che parlano anche di 7 feriti. 'Ho visto 4 civili morti, tra cui una donna, tutti raggiunti da colpi di armi da fuoco', ha detto un uomo che abita nella zona a sud della capitale dove è avvenuto l'attacco.
Attacchi in Iraq, 5 morti Cinque persone sono morte oggi in diversi attacchi in Iraq di cui due a Baghdad. Lo riferiscono fonti di sicurezza. Tre persone sono morte e 9 ferite da un kamikaze che si è fatto esplodere al passaggio di una pattuglia della polizia a Baghdad. Sempre nella capitale un ufficiale dell'esercito è morto e sei persone sono rimaste ferite .
parlamento, nonché personalità straniere. Tra queste c'erano gli ambasciatori di Usa e Gran Bretagna, un rappresentante dell'Onu, il comandante delle Forze internazionali in Afghanistan, il generale americano Dan McNeill. Nessuno di loro è rimasto ferito. Tutti comunque, quando sono cominciate le esplosioni, provocate presumibilmente dai razzi lanciati dai taleban, e le raffiche di armi automatiche, si sono gettati a terra e appena possibile sono fuggiti. V i t t i m e c i v i l i . Nell'attentato sono morti due civili, tra cui un bambino di dieci anni. È quanto ha detto all'Afp il ministro della sanità Mohammad Amin Fatimie. Il ministero della difesa in precedenza aveva parlato di una vittima, un capo tribù
di una quarantina d'anni. Secondo Amin Fatimie, oltre ai due morti ci sono anche nove feriti tra i civili che assistevano alla parata. I t a l e b a n i : s i a m o s t a t i n o i . L'attacco è stato subito rivendicato da un portavoce del taleban, Zabihullah Muhjahid: "Siamo noi che abbiamo compiuto l'attacco - ha detto per telefono -. Abbiamo lanciato razzi contro la sfilata. Avevamo sei dei
nostri sul posto e tre di loro sono rimasti uccisi". Secondo varie testimonianze, poco dopo che Karzai si era sistemata sulla tribuna, dopo una ispezione ai soldati che partecipavano alla parata, si sono sentiti colpi di armi automatiche e esplosioni. Qualcuno ritiene che i taleban sparassero da un edificio vicino al luogo della sfilata, alla quale partecipavano un migliaio di soldati.
PRO-TIBET OTTOMILA POLIZIOTTI HANNO ACCOMPAGNATO LA STAFFETTA DELLA FIAMMA OLIMPICA
Fiaccola in Corea, scontri anche a Seul Continuano le proteste: un nordcoreano tenta di darsi fuoco al passaggio della torcia di Luigi De Floris SEUL - Gli scontri e le proteste a favore del Tibet sono andate in scena anche a Seul, dove il passaggio della fiaccola olimpica fa balzare su scala internazionale la questione dei rifugiati in Cina della Corea del Nord, che ha accolto con grandi festeggiamenti il simbolo delle Olimpiadi. Un nordcoreano che aveva con sé un contenitore pieno di materiale infiammabile ha tentato a metà del percorso della fiaccola di darsi fuoco per protestare contro Pechino e l'ipotizzato giro di vite sui rifugiati che, una volta rimpatriati, devono fare i conti con le durissime sanzioni del regime comunista. Sembra che Son Jong Hook, questo il nome dell'uomo salvato dalla polizia appena in tempo, avesse promosso da tempo una campagna di sensibilizzazione a favore di suo fratello condannato a morte da Pyongyang. Egli ha voluto chiedere ancora l'aiuto della comunità internazionali per suo fratello sul quale pende la pena capitale per spionaggio dopo
che i due si erano incontrati in Cina segretamente. La questione nordcoreana ha preso piede già in avvio di staffetta, quando poco dopo aver lasciato il Parco Olimpico di Seul costruito per ricordare i giochi estivi del 1988, la fiaccola è stata oggetto di un primo attacco di un manifestante che ha provato a srotolare uno striscione e chiedere
migliori condizioni di vita per i nordcoreani che trovano rifugio in Cina. Le proteste, che hanno accompagnato la staffetta durante tutti i 24 chilometri del percorso protetto da almeno 8mila poliziotti in tenuta antisommossa, hanno generato finora, in base al bollettino provvisorio, alcuni feriti e tre arrestati. I manifestanti pro Tibet,
man mano che ci si avvicina ai confini della Cina, sono in deciso calo. Sono aumentati i sostenitori di Pechino: decine di migliaia di cinesi, con tanto di bandiere rosse, hanno inneggiato ai giochi, con slogan come 'niente politica, ma solo olimpiadi', oppure contro il Tibet indipendente, rilanciando lo slogan “Cina unita”.
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lunedì 28 aprile
L’ALLARME
Unione in allerta per olio di girasole
ECONOMIA DOSSIER DELL’UE IL COMMISSARIO UE AI TRASPORTI BARROT: «ATTENZIONE, CI SONO REGOLE CHIARE»
Alitalia, la cordata si rivela Primo passo con i sindacati I rappresentanti dei potenziali acquirenti incontreranno alcune sigle
È allarme contaminazione in cinque Paesi Europei su partite di olio di girasole provenienti dall’Ucraina smerciate anche in Italia. È la Commissione Ue a rendere noto che in Francia, Spagna, Italia, Olanda e GB sono stati scoperti lotti contaminati. Le prime analisi - sottolinea una portavoce - hanno segnalato la presenza di idrocarburi ma a livelli talmente bassi “da non rappresentare un rischio per la salute umana”. La Coldiretti ha chiesto il blocco della vendita in Italia.
SPORT E SOLDI
Roma, niente cambi ai vertici societari Non è previsto alcun cambiamento della “struttura manageriale e sportiva” della AS Roma che opera con piena soddisfazione di Italpetroli. Lo riferisce in una nota l’azionista di riferimento della società giallorossa, che spiega anche come non ci sia alcun rapporto tra l’indebitamento della Italpetroli e la valutazione se cedere o meno la As Roma, ne’ sia previsto un incontro con Unicredit.
OPINIONI
Treni, il consenso cala tra i passeggeri I passeggeri danno il voto al trasporto ferroviario e nel 2007 l’indice di gradimento è del 44,3%, contro il 64,6% di 12 anni fa.I più scontenti sono i viaggiatori che prendono il treno al Sud: tutte le regioni del Mezzogiorno, fatta eccezione per la Campania, risultano al di sotto della media nazionale. Lo rivela l’ultimo Bollettino statistico del ministero dello Sviluppo economico.
di Mattia Engelmann ROMA - La composizione della cordata italiana per l’acquisizione dell’Alitalia non è ancora chiara ma i sindacati si accingono a incontrare i rappresentanti dei potenziali acquirenti della compagnia di bandiera per un primo contatto informale e riservato: domani, infatti, una delegazione sindacale ristretta dovrebbe incontrare un noto studio legale che sarebbe incaricato di sondare gli umori sindacali. L’incontro è ristretto ad alcune sigle sindacali che rappresentano, soprattutto, il personale navigante. Secondo quanto riferiscono diverse fonti sindacali, l’incontro sarebbe stato orgaL’incontro con i sindacati nizzato presso uno sarebbe stato organizzato studio che si è già ocdei dipendenpresso uno studio che si cupato ti dell’Alitalia nel è già occupato dei 1998, in occasione dell’ingresso dei lavodipendenti Alitalia ratori nella compagine azionaria secondo quanto previsto dal piano Cempella. Interpellate riguardo a chi si celerebbe dietro lo studio legale, le fonti non fanno nomi anche se si dicono convinte che i professionisti agiscano per conto della nuova maggioranza di Governo. D’altronde è cosa nota che sul dossier Alitalia sta, da tempo, lavorando Bruno Er-
molli su incarico del presidente del Consiglio ‘in pectore’, Silvio Berlusconi. Riguardo alla composizione della cordata, dopo la disponibilità manifestata dal ‘patron’ della Fonsai, Salvatore Ligresti, dal presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera e dal proprietario della Geox, Mario Moretti Polegato, i Benetton non hanno escluso un possibile coinvolgimento. D’altronde il gruppo di Ponzano Veneto guarda con molte attenzione al futuro del trasporto aereo dal momento che ha una rilevante partecipazione nella società Aeroporti di Roma. Non sarebbero interessate alla ‘cordata
italiana’ la Fiat e Francesco Gaetano Caltagirone. Sul fronte internazionale e, in particolare, su un interesse da parte di grandi vettori, si registra soltanto la smentita della Lufthansa. Intanto, il commissario Ue ai Trasporti Barrot ha espresso dubbi che il prestito all’Alitalia non sia un aiuto di Stato. ‘Ci sono regole chiare a livello europeo, alle quali dobbiamo attenerci, altrimenti siamo esposti al controllo della Corte di Giustizia europea’, ha detto. Se Frattini (Giustizia Ue) si dimetterà, sarà sostituito proprio da Barrot e i Trasporti toccherebbero al nuovo commissario italiano.
In tavola
Bentornata fiorentina, aboliti tutti i divieti ROMA - Torna sulle tavole la vera bistecca di fiorentina, quella ottenuta da bovini adulti. Dopo più di sette anni di proibizione a causa dell’emergenza mucca pazza è infatti entrato definitivamente in vigore il via libera della Commisione Europea. A riferirlo è la Coldiretti nel sottolineare che sono trascorsi i tre giorni necessari dalla pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta ufficiale europea (L111 del 23 aprile 2008) che innalza da 24 a 30 mesi l’età dei bovini per i quali è consentita la commercializzazione di carne con la colonna vertebrale. Con le misure di sicurezza che hanno portato alla drastica riduzione dei casi di Bse in Italia ed in Europa sono venuti meno tutti i limiti al ritorno in tavola del pregiato taglio e -sottolinea la Coldiretti- finisce un’epoca di "proibizionismo alimentare" iniziata nel Consiglio
dei ministri agricoli della UE il 29 gennaio 2001, quando per fronteggiare l’emergenza mucca pazza (Bse) era stata assunta la decisione di eliminare la colonna vertebrale dai bovini di età superiore a dodici mesi, condannando dal 31 marzo 2001 la fiorentina. I risultati, prosegue la Coldiretti, dimo-
strano l’efficacia delle misure adottate per far fronte all’emergenza Bse come il divieto dell’uso delle farine animali nell’alimentazione del bestiame e l’eliminazione degli organi a rischio Bse dalla catena alimentare. Ma anche e soprattutto l’introduzione a partire dal 1° gennaio 2002 di un sistema obbligatorio di etichettatura che rappresenta una vera e propria carta d’identità del bestiame’’. ‘’La decisione comunitaria conclude la Coldiretti- potrebbe favorire una inversione nel trend negativo nei consumi fatto registrare dalla carne bovina nel 2007 con un calo del 3,1 per cento rispetto al 2006, quando gli acquisti domestici di carne bovina delle famiglie italiane secondo i dati Ismea Ac Nielsen erano risultati oltre le 405.000 tonnellate (23 chili per famiglia acquirente) per un importo di 3,5 miliardi di euro’’.
SPETTACOLI CULTURA PUBBLICAZIONI
Due letture “sostenibili” per Armando Editore In occasione della Giornata mondiale della Terra (Earth Day), evento internazionale che si celebra ogni 22 aprile in 174 paesi del mondo, e che ha come scopo la sensibilizzazione del pubblico sui temi della conservazione dell'ambiente, la Armando Editore ha di recente pubblicato due letture “sostenibili”: “Il futuro di Gaia” di Aurelio Angelini, per la collana “I libri dell'Unesco”, e “L'anno I dell'era ecologica” di Edgar Morin. Nel libro di Angelini vengono esaminate le tematiche principali per comprendere i problemi ambientali che minacciano il pianeta e viene proposta una definizione essenziale di sviluppo sostenibile e di educazione alla sostenibilità da assumere come cultura mirata a costruire il cambiamento nella società, nel suo rapporto con l'ambiente, l'uso delle risorse planetarie, la fame nel mondo, le diversità culturali, i diritti umani, la pace e la solidarietà.
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JUST MARRIED I DUE SI SONO CONOSCIUTI NEL ’79, ALL’EPOCA DEL PRIMO FANTASTICO
Matrimonio Goggi-Brezza Dopo 29 anni arriva il “Sì” La talentuosa artista e il coreografo si sono sposati ad Orbetello di Luisa Apicella ROMA - Loretta Goggi e Gianni Brezza si sono sposati ieri a Orbetello, in Toscana, dopo 29 anni di convivenza. Ad officiare la cerimonia il sindaco di Orbetello e senatore del Pdl Altero Matteoli. Fuori da palazzo comunale decine di persone che hanno atteso l'arrivo, a bordo di una Maserati, di Loretta Goggi, vestita con un tailleur pantalone rosso, bouquet di roselline rosse e margherite. La cantante era stata anticipata nell'arrivo al Comune da Gianni Brezza, che indossava un abito grigio. Loretta Goggi e Gianni Brezza si era-
L’attore ottantunenne rivela di aver avuto una storia con la mitica Monroe
Croccolo:« Marilyn aveva la cellulite» di Stefano Fianga ROMA - «Si, purtroppo è vero. Marilyn Monroe e io abbiamo avuto una storia d'amore. E' durata soltanto tre mesi ma io ero pazzamente innamorato di lei. Solo che stare con lei era un inferno e io, alla fine sono fuggito». La rivelazione arriva da Carlo Croccolo, 81 anni, il simpatico pescatore Totonno
della fiction “Capri”, e naturalmente compagno di Totò in numerosi film tra i quali “47 morto che parla”, “Miseria e nobiltà”, “Totò lascia o raddoppia”, “Signori si nasce”. Collega anche di Eduardo De Filippo in “Ragazze da marito” e di Peppino De Filippo in film come “Non è vero ma ci credo” ed altri come: “Bellezze in bicicletta”, “Gran varietà”. L’attore racconta un
insospettabile passato di playboy, e nientemeno con la donna ritenuta la più bella della storia del cinema: Marilyn Monroe. L'attore ha svelato i curiosi dettagli della breve e tormentata love story in un'intervista. «Ho conosciuto Norma (il vero nome di Marilyn era Norma Jean Baker) nel periodo peggiore della sua vita: sarebbe morta circa un anno dopo, nel 1962.
«Ho conosciuto Norma nel periodo peggiore della sua vita:sarebbe morta circa un anno dopo, nel 1962» Lei era appena uscita da una casa di cura e stava combattendo con una brutta depressione arrivata dopo la fine della storia con Yves Montand. L'attore rivela una dettaglio che rischia di minare l'immagine della donna che è diventata il simbolo universale del fascino femminile. «Marilyn era stupenda anche se aveva un pò di cellulite. Quando è iniziata la nostra storia, Norma già prendeva eccitanti e beveva. Il suo fisico aveva cominciato a risentirne. Per tutto il tempo che siamo stati insieme ho fatto di tutto per farla smettere. Purtroppo non ci sono riuscito».
no conosciuti nel '79 all'epoca del primo Fantastico, quello con Beppe Grillo e Heather Parisi. Lei era già nota come una delle showgirl più complete, attrice, ballerina, cantante, imitatrice, persino doppiatrice (del canarino Titti del cartone Gatto Silvestro), lanciata da Pippo Baudo, era stata subito definita erede della grande Delia Scala. Lui, coreografo dello show diventa il suo manager, addetto stampa, PR, coreografo, regista, look maker. All'inizio tennero nascosta la loro relazione perché Brezza era ancora sposato. Dopo un anno e mezzo la separazione dalla moglie: Brezza e Goggi diventano inseparabili, uniti dal lavoro e anche dalla passione per la vela alla quale dedicano da sempre tutto il tempo libero, concedendosi lunghi periodi di navigazione. Ultimo esempio del loro trentennale sodalizio il one woman show, Se stasera sono qui, da due stagioni grande successo nei teatri italiani, con Loretta Goggi protagonista e Brezza, al solito, alla regia. La Goggi è l’Artista per eccellenza, una donna dotata di un autentico talento artistico, capace di cantare, ballare, intrattenere, recitare, condurre trasmissioni televisive e addirittura imitare. Non esiste nel panorama dello spettacolo italiano una donna che possa considerarsi anche solo “simile” a lei, perché se è vero che ci sono brave cantanti, brave attrici e brave conduttrici/intrattenitrici, nessuna di loro è in grado di fare tutte queste cose insieme e così bene come sa farle Loretta. Nasce a Roma (il 29 settembre) ed è nella sua città natale che muove i primi passi nel mondo dello spettacolo fin da piccolissima. A poco più di 10 anni viene accompagnata dai genitori ad un provino per partecipare ad uno sceneggiato televisivo diretto da Anton Giulio Majano, “Sotto Processo” i cui attori principali sono Ilaria Occhini ed Alberto Lupo. Ottiene la parte e quel ruolo segna l’inizio di una vera e propria carriera di attrice televisiva che la porta a recitare in quasi tutti gli sceneggiati televisivi più importanti degli anni 60. Il resto della storia di Loretta e davanti agli occhi di tutti...
Le immagini della festa di “addio all’ICI” a piazza Navona