Free Press Romapunto n39

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venerdì 25 aprile 2008

IERI QUANDO CANDIDÒ CICCIOLINA IN PARLAMENTO. OGGI EX SINDACO COMMISSARIATO DA D’ALEMA E COMPAGNI

Ieri e ...oggi Amava dare scandalo, arrivò a far eleggere Ilona alla Camera. Radicale, verde, asinello, margherita, oggi senatore del Pd

Uno, nessuno, centomila. Un ex sindaco in cerca d’autore Insieme abbiamo l’occasione di cambiare

«Mi fido dei romani» ROMA - «Mi fido dei cittadini romani, insieme possiamo cambiare». La grande occasione è arrivata. Voltare pagina si può, basta crederci. Gianni Alemanno ne è consapevole. Perciò si rivolge alla sua città e a tutti i romani, alla vigilia del ballottaggio. «Credo che ora ci sia una grande possibilità per rompere gli schemi»- spiega-, «non bisogna rassegnarsi e cedere al cinismo di chi dice che la Capitale non si può cambiare». Perché lui sarà «un sindaco che starà in strada». A PAG.

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Dopo le sue ultime uscite sui braccialetti elettronici a tutte le donne di Roma, e il mantenimento dell’Ici sulla prima casa, il Pd è corso ai ripari. In campo sono scesi nell’ordine Bettini, Veltroni e da ultimo è sceso dalla sua barca anche D’Alema. L’ordine è quello di limitare i danni, non facendo più parlare direttamente Cicciobello

Rutelli. D’Alema tra l’altro è incaricato di agitare il “pericolo Lega”. Proprio lui che nel 2001 accolse nel suo governo i leghisti dando vita a una riforma costituzionale ancora valida (Titolo V). Proprio da lì partono le storture federaliste che hanno permesso alle Regioni di sprecare miliardi di euro in consulenze e sperperi.

RUTELLI HA GESTITO UN’OPERAZIONE “IMPRESENTABILE”

Roma “svenduta” Il Tar del Lazio annulla la svendita della Centrale del latte ROMA - Il pasticciaccio brutto della Centrale del latte continua a non avere la parola “fine” nella sua storia. Il Tar del Lazio ha annullato la svendita alla Cirio di Cragnotti, ora si aspetta l’ennesimo pronunciamento del Consiglio di stato. Rutelli è il responsabile di una svendita indecorosa e di una storia impresentabile. A PAG.

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MUCCA AVARIATA

all’interno Folla di fedeli per San Pio

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Morti bianche, ancora due vittime

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James Bond, nuovo incidente

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CRONACA POLITICA

OCCHIELLO GIANNI ALEMANNO OCCHIELLOOCCHIELLOOC HA VISITATO IERI LA AUGUSTUS MOSCHEACONUBIUM DI VILLA ADA SANTET MATRIMONII, QUOD CATELLI LIBERE

Due universi che si rispettano Il rapporto con la comunità musulmana: incontro con i vertici religiosi di Emanuele Cardona ROMA - Nel penultimo giorno di campagna elettorale Gianni Alemanno si è recato in visita alla Moschea di Roma, dove era stato organizzato un incontro con l'Imam di Roma Mohamed Ismail el-Ghobashy e con il direttore del Centro di Cultura Islamica Adballah Redouane. Il candidato sindaco del Pdl al termine della visita ha manifestato soddisfazione per l’esito dell’incontro: “Il nostro e quello musulmano sono due universi che non possono essere più confusi come è avvenuto in passato. Roma ha bisogno di avere un rapporto con tutte le comunità della città. Un rapporto di reciprocità e collaborazione per sconfiggere il male dell'immigra-

ROMA -Roma a rischio di tubercolosi? Non c’è ancora la certezza, ma desta molta preoccupazione sapere che Asl RmB ha chiesto alla Direzione generale della Croce Rossa di intervenire in uno stabile occupato da circa 500 immigrati, mandando un mezzo mobile, richiesta girata all'Ispettore nazionale del Corpo militare. L’occupazione in questione porta la firma di Action. Il movimento per le occupazioni di estrema sinistra - che è riuscito anche a far eleggere un consigliere comunale nelle liste della Sinistra arcobaleno – spinto centinaia di immigrati a occupare abusivamente un vecchio edificio senza preoccuparsi delle condizioni igenico-

zione clandestina, dell'illegalità e dell'insicurezza, un modo per valorizzare l'immigrazione positiva, fondata sul lavoro e sulla crescita economica. Crediamo in una Roma mediterranea - ha aggiunto Alemanno - rispettosa di tutte le culture e le identità che vi si affacciano. E vogliamo istituire nel Centro dei corsi di italiano, perché la lingua è la base dell'integrazione. E lo ribadisco, bisogna separare l'immigrazione clandestina, che va sconfitta, - ha concluso Alemanno - da quella positiva, di chi si vuole integrare”. Da parte sua il direttore del Centro Islamico Adballah Redouane, rispondendo a chi gli domandava chi appoggerà la comunità al ballottaggio, ha dichiarato: “Rispetteremo la

Gianni Alemanno accolto da Adballah Redouane e dall'Imam di Roma Mohamed Ismail el-Ghobashy (Foto Omniroma)

scelta dei romani: quello che loro sceglieranno sarà il no-

stro sindaco e con lui collaboreremo. Il prossimo sindaco di

Intervento della Asl per uno stabile occupato da Action

Rischio epidemia Tbc in città? Regalo delle “okkupazioni” Una manifestazione movimentata dei “senzacasa”

sanitarie che si sarebbero venute a creare. D’altra parte è noto che la maggior parte degli immigrati irregolari sviluppano la malattia dopo aver lasciato i loro paesi di provenienza, a causa delle cattive condizioni in cui vengono a trovarsi e che sono responsabili della riattivazione dell'infezione tubercolare acquisita nei

Sostieni Alemanno REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI

Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 - 06.42275030- fax 06.42274029.

Roma - ha continuato - avrà rapporti molto proficui con il Centro, per l'interesse non solo della comunità ma di tutti i cittadini romani”. Alemanno, incalzato dai giornalisti, è poi tornato su una vecchia polemica: “Per primi i musulmani non hanno mai contestato il crocifisso nelle scuole”. E infine non è mancata una stoccata al partito di Bossi: “Calderoli e la Lega sanno benissimo che il problema non è quello degli immigrati ma dell'illegalità e dell'immigrazione clandestina. L'integrazione deve avvenire attorno alla nostra identità ma c'è spazio anche per le altre culture. Tutto il resto è folklore”. Nel salutare il direttore del Centro di cultura islamica Alemanno ha detto: “Può contare sulla nostra amicizia”.

Paesi d'origine. “Vogliamo sapere se, come si evince dalle agenzie, c'è il rischio di una epidemia di Tubercolosi”, chiede il consigliere comunale uscente di An, Sergio Marchi. “Siamo poi stupiti, perché apprendiamo che gli occupanti hanno litigato con Action perché troppo indipendenti – Prosegue Marchi-. Per cui Action li ha fatti entrare abusivamente nello stabile, coccolati e tutelati ma, come dichiara Tarzan Alzetta, ci sono stati 'dissidi, perché non piaceva la loro autogestione. Questi sono i capolavori di Action – conclude l’esponente del Pdl - scaricare sulla collettività, con costi e rischi per tutti, quelli che non si sottomettono [m.g.] alla loro autorità".


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CRONACA POLITICA

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IL CANDIDATO DEL PDL: «MI FIDO DEI CITTADINI ROMANI, INSIEME POSSIAMO CAMBIARE»

«Sarò un sindaco di strada» Alemanno alla “Festa anti-Ici” tira le somme della campagna elettorale di Alessandra Mori ROMA - «Mi fido dei cittadini romani, insieme possiamo cambiare». La grande occasione è arrivata. Voltare pagina si può, basta crederci. Gianni Alemanno ne è consapevole. Perciò si rivolge alla sua città e a tutti i romani, alla vigilia del ballottaggio. «Credo che ora ci sia una grande possibilità per rompere gli schemi»- spiega-, «non bisogna rassegnarsi e cedere al cinismo di chi dice che la Capitale non si può cambiare». Perché lui sarà «un sindaco che starà in strada» e si «impegnerà a difendere i suoi concittadini dalle insidie portate dalla globalizzazione e dai nuovi problemi della sicurezza». Che cosa significa fare il sindaco di Roma? «Per me è una grande sfida», aveva risposto l’altra sera a Giovanni Floris che lo incalzava a Ballarò, a fine con-

Gianni Alemanno

fronto con il suo avversario. Una scommessa, una grande prova di fronte alla gente. Ed è lo stesso concetto che Aleman-

no ripete dal palco durante la chiusura della campagna elettorale. Insieme a Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Alfredo

Antoniozzi, in corsa per la Provincia. Il titolo dell’ultima manifestazione elettorale per Roma si chiama “Festa per l’abolizione dell’Ici sulla prima casa”. Scenario di piazza Navona, musica, spettacoli e tante bandiere. La lunga corsa al Campidoglio è agli sgoccioli ma Alemanno ha la forza di sempre, anzi è ancora più tonico. «Se Roma viene amministrata bene non ce n'è per nessuno, è una città unica al mondo, che batte qualsiasi concorrenza, quella di Milano, di Parigi, di Madrid»dice. Il punto è un altro:«È stata amministrata male». I veri nemici di Roma? «Non sono i leghisti come Bossi e Calderoli, ma chi in questi anni l'ha mal amministrata», scandisce- «ovvero Rutelli e Veltroni». Roma ladrona? «Sbagliano Bossi e Calderoli, ma quando loro usano questa espressione non si riferiscono né ai romani né alla

città ma ai Palazzi, ai ministeri, ai sistemi di potere che sono cresciuti in questi anni e che devono essere smantellati».

Stasera il faccia a faccia decisivo Stasera, dalle 23,10, su Canale 5, a Matrix, trasmissione condotta da Enrico Mentana, si terrà l’ultimo e, si può dire, decisivo “faccia a faccia” tra Gianni Alemanno e Francesco Rutelli. In palio i consensi per la candidatura a sindaco di Roma che saranno espressi dall’elettorato romano domenica 27 e lunedì 28 aprile. L’incontro si concluderà tassativamente alle 24 in ottemperanza alla legge sul silenzio elettorale.

Pogrom in Comune? Leggenda metropolitana ROMA - Sarà una rivoluzione «trasparente». Alemanno lo spiega più volte a scanso di equivoci: «Non vogliamo il licenziamento del personale e il depotenziamento dei servizi pubblici, ma quel che intendiamo è mandare a casa i “clientes” e ridurre l’enorme numero dei consigli di amministrazione nati in questi anni nelle aziende comunali». Più precisamente: «Vogliamo mandare a casa le tante persone che su queste clientele ci campano». E cioè: nessuna preclusione per il personale, non ci sono veti e pregiudizi, l’indice è puntato invece sul solito gruppo di potere che

«Va estirpato un gruppo di potere che falsa la vita romana» c’è nella Capitale. E il concetto è anche riferito a chi lo accusa di essere contro i dipendenti dei servizi pubblici, per dire che si è nemici sì, ma solo dei “clientes”. Poi, all’incontro con Confcooperative: «Vogliamo trasformare gli affitti dell'Ater in canoni per l'acquisto senza aumentare i costi agli inquilini. Questo servirebbe a liberare il Comune dagli inutili costi di manutenzione e a dare

all'amministrazione risorse per una nuova edilizia popolare. Chi abita e chi vuole potrà trasformare gli affitti in canoni». Infine l’annuncio: «Io non eluderò la Festa del 25 aprile. Sarò presente alla Festa del 25 aprile. Ritengo che sia una festa importante per la storia della nostra Repubblica e per quelli che sono i nostri valori fondamentali». Ancora: «Io ho preso nettamente posi-

zione e impegno», spiega- «contro ogni forma di dittatura, contro ogni forma di discriminazione. Su questo non ci sono ambiguità, nel Popolo della Libertà abbiamo fatto una scelta precisa». Il candidato del Pdl è poi tornato sul tema della sicurezza. «Sono contro sia all'ipotesi del braccialetto per le donne che mi sembra un burqa elettronico, un modo di offendere la dignità delle donne, ma anche contrario al discorso delle ronde: la sicurezza fai da te non mi piace». Perché alla «sicurezza fai da te» contrappone «l'intervento delle forze [ A l e . M o . ]. dell'ordine».


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L’INTERVISTA

NEGLI ANNI ’70 INSIEME A “CAVALLO PAZZO” FU UNO DEI FONDATORI DEGLI INDIANI METROPOLITANI

Si schiera anche “Nuvola Rossa” Marco Erler, candidato con i Socialisti, al Comune sceglie il Popolo delle Libertà di Emanuele Cardona ROMA - Oltre trent’anni fa, esattamente nel 1977, insieme al gruppo cui faceva parte, gli Indiani Metropolitani, fu protagonista di uno degli episodi più significativi di quegli anni, che segnò una grossa spaccatura a sinistra: la violenta contestazione al leader della Cgil Luciano Lama all’Università La Sapienza. Stiamo parlando di Marco Erler, nome d’arte Nuvola Rossa, fondatore insieme al più celebre Mario Appignani-Cavallo Pazzo dell’ala creativa degli Indiani Metropolitani. Da questa esperienza sono nati vari libri, l’ultimo “Assalto alla diligenza, quando Mario Appignani rinacque Cavallo Pazzo ”, edito da Edizioni Memori, arriverà tra tre settimane in libreria e verrà presentato il 15 maggio al cinema Trevi. Erler è stato candidato al Senato alle scorse elezioni con il partito Socialista di Boselli, e sempre con i socialisti si è candidato a Roma al secondo Municipio. Ma i primi approcci con la politica li aveva avuti come outsider nel Partito Radicale, dove ebbe modo di conoscere un Francesco Rutelli alle prime armi. Che ricordo ha del giovane Rutelli: “Fu Mario Appignani che mi fece avvicinare alle posizioni dei radicali. E fu lui a presentarmi Rutelli. Un ragazzo timido, letteralmente affascinato dal carisma di Marco Pannella, che in quegli anni aveva un forte ascendente su molti giovani militanti. Mi sembra che abbia iniziato la sua parabola discendente, la scelta di tornare all’ovile, di ricandidarsi come sindaco di

Roma, è stata senza dubbio affrettata. Lo vedo molto stanco ed anche un po’ sfiduciato ”. L e i s i è c a n d i d a t o a l l e r e c e nti elezioni con i socialisti. Ha d e c i s o c h i a p p o g g i a r e p r o ssimo ballottaggio? “Non ho dubbi. Voterò Gianni Alemanno. Subito dopo l’esito delle elezioni sono stato il primo a lanciare un segnale di dissenso verso la linea del mio partito, che ha scelto di non prendere posizione. Il programma di Alemanno è di alto respiro, brillante. Il candidato del Pdl è l’unico che può ridare prestigio alla città, facendola diventare una

Marco Erler vera capitale, una città internazionale. Roma negli ultimi quindici anni ha subito un declino

più forte rispetto ad altre capitali europee, è entrata in un limbo, una crisi generalizzata che tocca tutti i settori, soprattutto quello della cultura”. Da uomo di cultura, quale è la sua ricetta per rilanciare l’arte a Roma? “Sono d’accordo con Pasquale Squitieri, la Festa del Cinema deve diventare un concorso per film con criteri trasparenti di selezione, basta con gli “sbrilluccichii” veltroniani. E bisogna dare spazio ai giovani. Basta con le caste culturali! Veltroni prima e Rutelli adesso rappresentano un’elite, a differenza di

Alemanno che con il suo programma ha dimostrato di voler andare oltre gli schieramenti politici. Sono anni ormai che l’elite mondiale dell’arte snobba Roma, e questo è dovuto al fatto che non ci sono più le condizioni di una volta: ha pesato agli occhi degli stranieri soprattutto il problema della sicurezza, ma anche il declino di luoghi che hanno reso Roma celebre, vedi via Veneto. Il centrosinistra ha sottovalutato lo scontento della gente ed adesso, dopo anni di dominio incontrastato della scena, si sente mancare la terra sotto i piedi”.

La polemica

“Bracciale di sicurezza” tra kitch e provocazione di Antonio Guidi ROMA - Ogni giorno la cronaca descrive crescenti violenze che donne di tutte le età vivono sulla propria pelle. E una prima considerazione accentua il disagio: da anni gli studiosi di questa inquietante realtà sanno che per ogni caso denunciato ne esistono almeno dieci taciuti, per vergogna o per paura. Quindi la proporzione di questo fenomeno, anche se suscita costante clamore, è enormemente sottovalutata. Cosa fare allora per ridurre questo flagello? Anche se può apparire scontato non si deve rinunciare a muovere i primi passi dall’educazione civica nelle scuole. Dall’obbligo del rispetto del proprio corpo e di quello degli altri. Quindi si devono predisporre certamente una serie di controlli. Intanto però accogliamo stupefatti la pro-

posta di Rutelli che indica come deterrente un bracciale che le donne dovrebbero mettersi al polso e che dovrebbe segnalare stati di pericolo. Confesso che non so davvero se questa proposta sia reale o se si tratti soltanto di una provocazione. Se così fosse ritengo che non si debba scherzare sul dolore o le paure degli altri. Se invece fosse tutto tremendamente vero la reazione sarebbe di vero e proprio sdegno. Come si può pensare che una donna sia obbligata a portarsi appresso un allarme? Con quale stato d’animo, come giustificarlo alle altre persone? Quale immagine può dare di sè? Portarsi appresso un marchio, una specie di collare da schiava. Un segnale repulsivo e ripugnante, la resa del cittadino non alla violenza dell’”altro”, ma la resa del cittadino a una città che non è stata messa in condizione di dar sicurezza a chi ci vive.

Il Candidato Sindaco, pare di capire, con una strana capriola psicologica tende a responsabilizzare la donna: “Se ti metti il collare sei sicura, altrimenti peggio per te…!”. Come certi giudici che giustificavano il maschio violento perché la donna indossava la minigonna… Invece che “inventarsi” nuove manette ipertecnologiche, che limitano invece di liberare, creiamo finalmente una rete di sicurezza sul territorio: luci, telecamere, poliziotto di quartiere, etc….Dobbiamo muoverci sicuri perché l’esterno sia sempre più sicuro, attuando quello che sostiene il futuro sindaco Alemanno: bloccare il pericolo sul nascere, aumentando il controllo su clandestini, rom e delinquenti in generale. Mentre di questo passo il candidato sindaco Rutelli potrebbe pensare a dotare ogni donna di una colt…


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CRONACA ROMANA

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INSEDIAMENTI ABUSIVI E BIVACCHI DI SBANDATI CIRCONDANO I LUOGHI SIMBOLO DELL’EUR

Prossima fermata: degrado Uno studio della Codacons rivela che Magliana è la sesta stazione più insicura di Marco Guerra ROMA - Sottopassi abbandonati, cestini stracolmi di rifiuti, baraccopoli e bivacchi di sbandati ubriachi dalla mattina alla sera. Lo spettacolo offerto dalla stazione Magliana non differisce molto da quello di altre decine di fermate della metropolitana della città. Ma qui tutto questo assume un connotato particolare. Trovare un insediamento abusivo ai piedi del Palazzo della Civiltà Italiana e a poche decine di metri dalla sede della Confindustria significa che il degrado è riuscito dove hanno fallito le amministrazioni della città: accorciare la distanza tra la periferia e i luoghi della “Roma bene” . Anche in pieno Eur, infatti, scatta il coprifuoco dopo le 20:00. Le strade intorno alla stazione diventano preda dei Rom, delle prostitute e delle ronde dei loro protettori. “Bisogna stare veramente attenti se si scende a Magliana dopo il tramonto”, racconta il personale Met.Ro della stazione che parla con una certa riluttanza per non avere problemi. Più dura e precisa è invece la testimonianza della guardia giurata: “Fin dalle prime ore del giorno ci sono bivacchi di sbandati che bevono fino ad ubriacarsi, mi chiedo di cosa vivano queste persone, come fanno a prendere i soldi per tutto quell’alcol”. “Insomma tutti hanno paura, ma delle forze dell’ordine non si vede neanche l’ombra - prosegue l’addetto alla sorveglianza –, passano solo pattuglie della polizia municipale impegnate a multare e a rimuovere le auto in divieto di sosta”. La proprietaria dell’edicola interna alla fermata della me-

La spazzatura davanti all’ingresso della stazione. A destra, rifiuti di una baraccopoli a pochi metri dalla ferrovia

tro pone invece l’accento sulle numerose baraccopoli insediate nei paraggi: “Ogni mattina, dai vari accampamenti, arrivano decine di Rom, spingendo carrelli carichi di stracci e ferraglie. Molti salgono nella metropolitana con i loro bambini per

chiedere le elemosina. Ma loro sono intoccabili, per un italiano dopo poche ore ci sarebbe l’intervento del tribunale dei minori”. Mettendoci sulle tracce di questi invisibili non arriviamo molto lontani, ad appena venti metri in linea d’aria dall’in-

ne viene confermato anche dalla Codacons che, per organizzare una class action in favore della sicurezza dei viaggiatori, ha raccolto più di 1500 segnalazioni in due giorni, grazie alle quali è stata stilata una classifica del degrado di tutte le stazioni del Lazio, che vede Magliana ad un preoccupante sesto posto.

Roma-Lido

Passeggeri esausti, la linea diventi una vera metro ROMA - La stazione Magliana è un importante nodo scambio tra la linea B e la gloriosa Roma-Lido che vanta quasi 80 anni di servizio. Ma i treni presi d’assalto dai romani per raggiungere il mare negli anni ’50 ora costituiscono l’unico valido mezzo di trasporto per i centinaia di migliaia di pendolari del litorale. Allo stravolgimento del tessuto urbanistico non è però corrisposto un’altrettanto evidente potenziamento della linea. La frequenza dei convogli – uno ogni 15 minuti - è ben lontana da quella di una vera e propria metropolitana urbana, buona parte del parco rotabile ha più di trent’anni e i cali di tensione e cedimenti alla massicciata provocano frequenti in-

terruzioni del servizio. Dal dicembre del 2006 il comitato “Il Trenino” ha riunito migliaia di pendolari esausti, per chiedere la riqualificazione delle linea nelle sedi istituzionali. Ieri il

presidente del comitato, Andrea Angeletti, ha sentito il dovere di esprimere una posizione chiara in vista del ballottaggio, invitando tutti gli utenti della Roma-Lido a votare per Alemanno. “La mia esperienza di presidente del comitato pendolari della Roma Lido mi ha più volte contrapposto all'amministrazione Veltroni che ha dimostrato una totale indifferenza alle richieste dei pendolari a cominciare dalla mancata convocazione in commissione trasporti”. ha spiegato in una nota Angeletti. “Al contrario – ha proseguito - Alemanno ha espresso già in campagna elettorale il suo desiderio di vedere trasformata la linea Roma Lido in una vera li[m.g.] nea metropolitana” .

Alla luce dei cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni la scena politica europea,

Alessandro Campi

ed italiana, quali sfide attendono la destra nata nel 1995 sulle ceneri del Movimento so-

La destra in cammino

ciale italiano? Il tragitto dal neofascismo ad una destra riformista, modernizzatrice, europea, può dirsi compiuto o c'è ancora del cammino da fare? Quali sono i caratteri che dovrebbero qualificare quella "destra nuova" di cui l'Italia, ha certamente bisogno? Il progetto del Popolo della libertà perseguito da Berlusconi e Fini segna, la fine della destra

Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà

politica in Italia o l'inizio di una nuova stagione da protagonista? Alternando storia e cronaca, valutazioni obiettive e spunti polemici, il volume di Campi delinea il profilo di una destra all'altezza delle nuove sfide politico-culturali, in grado di muoversi con un ruolo di primo piano sulla scena italiana ed europea.

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gresso della stazione, più precisamente sulla via Ostiense, una vecchia casa cantoniera fa da rifugio a tanti senza fissa dimora. Poco più in là, un canneto e i cartelloni pubblicitari nascondo decine di baracche, altre se ne vedono sotto i piloni della Roma-Fiumicino, davanti lo Sheraton hotel. Il desolante quadro della situazio-

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N O V I T À : i n t u t t e l e l i br er i e


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venedì 25 aprile

SVENDITE AVARIATE

IL TAR DEL LAZIO HA ANNULLATO LA VENDITA DELL’AZIENDA COMUNALE. ORA SI ASPETTA IL CONSIGLIO DI STATO

Il pasticcio della Centrale del latte Rutelli responsabile di una svendita indecorosa e di una storia impresentabile di Tommaso Della Longa ROMA - Il pasticciaccio brutto della Centrale del latte continua a non avere la parola “fine” nella sua storia. Anzi, ancora oggi si aspetta l’ennesimo pronunciamento del Consiglio di Stato sulla svendita della Centrale alla Cirio di Cragnotti. Il responsabile di tutto questo? Ovviamente il candidato della sinistra prodiana al Campidoglio, Rutelli, all’epoca sindaco di Roma. Negli anni le sue reazioni alle storiche battaglie portate avanti da Alleanza nazionale e alle denunce fatte sui mass media sono sempre state rabbiose. Bastava parlarne per essere a rischio querela. Ma facciamo qualche passo indietro. La Centrale del latte è stata privatizzata alla fine degli anni ’90 dalla coppia RutelliL a n z i l l o t t a (allora assessore per le politiche economiche e finanziarie del Campidoglio). Nonostante un referendum cittadino perso per pochi voti, il Comune ha bandito una gara d’appalto per la privatizzazione dell’azienda romana. “Nell’estate del ’97 una Lanzillotta trionfante annuncia la conclusione della trattativa privata sulla dismissione della Centrale del latte – si legge sul libro “Rutelli, il sindaco della Restaurazione” di Tony Augello, all’epoca capogruppo di An – L’ a z i e n d a , s t imata del ’92 dal professor C h i a c c h i e r i n i d e l l ’ U n i v e rsità di Roma per un valore di circa 180 miliardi viene svenduta, a poco più di metà di quel prezzo, alla Cirio di S e r g i o C r a g n o t t i”. Lo schema di contratto prevedeva tra gli impegni dell’offerente quello di

La Centrale del latte di Roma

non cedere a terzi le azioni acquistate per un periodo non inferiore a cinque anni, pena la risoluzione automatica del contratto di compravendita ed il pagamento di una pesante sanzione (pari al prezzo di acquisto della quota stessa). Al contrario, dopo pochi mesi, la Cirio S p a c e d e v a l a q u o t a d i m a ggioranza appena acquisita alla Eurolat Spa (società c o n t r o l l a t a d a Pa r m a l a t ) p e r 183 miliardi di vecchie lire: più del doppio di quanto lo stesso gruppo aveva versato poco prima nelle casse comunali. Bisogna anche ricordare che il prezzo concordato da Cragnotti col Comune di Roma aveva incluso il costo di 440 dipendenti, la metà dei quali venne tuttavia assunta in base ad un accordo sindacale dallo stesso Ente locale capitolino. (E proprio sulla situazione dei lavoratori esiste un’altra storia tortuosa da raccontare a parte, vedi pagina accanto). Fin dal 1996 furono presentate dall’europarlamentare del Pdl, Roberta Angelilli, una serie di

i n t e r r o g a z i o n i a l l a C o mm i s s i o n e e u r o p e a p e r d en u n c i a r e l e p r e s u n t e i rr e g o l a r i t à d e l l a p r o c e d ur a d i p r i v a t i z z a z i o n e d e ll a C e n t r a l e d e l l a t t e di Roma. In particolare, furono espresse perplessità circa la legittimità della procedura di risanamento del debito della suddetta società attraverso aiuti di Stato e circa le modalità delle successive vendite alla Cirio e al gruppo Parmalat. Queste perplessità sono state confermate in una decisione del 2000 in cui la Commissione ha imposto alle Autorità italiane il recupero delle somme indebitamente concesse dal Comune di Roma all’Azienda comunale Centrale del latte per aver ripianato le perdite di esercizio tra il 1993 e il 1996, per un importo pari a 96,6 miliardi delle vecchie lire. Oltre alle battaglie politiche, nel 2000 la Latte Sano Spa, altro gruppo partecipante alla gara ritenutosi vittima di “ma-

nifesta ingiustizia”, i m p u g n a i l passaggio della Centrale n e l l e m a n i d e i p r i v a t i , s c op e r c h i a n d o i l p e n t o l o n e . Il problema è ovviamente la ces-

sione della Centrale a terzi prima del termine di cinque anni, lo svolgimento non regolare della procedura di privatizzazione in violazione dei principi di correttezza e trasparenza amministrativa, nonché per mancata persecuzione di pubblico interesse. Nel 2006, i l Ta r d e l L a z i o s i è p r o n u n c i a t o a n n u ll a n d o i l p a s s a g g i o e r e ndendo nulla la vendita della Centrale. A quel punto il Comune di Roma ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che nel dicembre dello stesso anno, ha rimandato la decisione al Tar per un vizio di forma. C o l p i s c e c h e i l C a m p i d o g l i o a b b i a v o l ut o c o n t i n u a r e a d i f e n d er e u n a s v e n d i t a i n d e c or o s a e u n a s t o r i a i m p r es e n t a b i l e . Così, nel giugno del 2007, il Tribunale regionale ha annullato nuovamente la vendita e per l’ennesima volta la decisione è stata rimandata al Consiglio di Stato. O r a s i a s p e tt a l a d e c i s i o n e p e r n ovembre 2008. Voci attendibili raccontano che questa volta, non essendoci più vizi procedurali, la sentenza verrà confermata. E a quel punto? Eurolat-Parmalat dovrebbe ridare 80 miliardi di penale visto che la Centrale è stata acquistata da Cirio prima dei cinque anni fissati. E l’azienda tornerebbe in mano al Campidoglio. Così si concluderebbe una storiaccia iniziata nel 96, ma c h i s i p r e n d e r à l a r e s p o n s a b ilità politica di una svendita immotivata? Rutelli potrà ancora far finta di nulla?


SVENDITE AVARIATE

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SECONDO L’UGL PER 145 PERSONE DOPO LA PRIVATIZZAZIONE DELLA CENTRALE È INIZIATO “UN CALVARIO”

E i lavoratori rimangono soli Chiedono il risarcimento danni a Cgil-Cisl-Uil colpevoli di aver cambiato l’accordo di Augusto Curino ROMA - La storia infinita della svendita della Centrale del latte è ricaduta anche sui lavoratori. All’epoca del passaggio alla Cirio, in base a un accordo sindacale siglato dalla Triplice (CgilCisl-Uil), quasi la metà dei dipendenti veniva assunta direttamente dalla società di Cragnotti. La seconda tranche, invece, veniva acquisita dal Campidoglio. Per il gruppo che andava in Cirio c’era anche la clausola di poter scegliere, al termine dei primi cinque anni, di proseguire il proprio lavoro in Comune. Nel 2002, però, i sindacati modificano il primo accordo e i lavoratori capitolini perdono i diritti dei primi che erano andati in Cirio e di fatto scompare l’anzianità di servizio. “I 145 dipendenti – spiega il segretario della Ugl di Roma e Lazio, Luca Malcotti - pur avendo lavorato per 20 o 30 anni per il Comune, poiché assunti negli anni Settanta e Ottanta, si trovano con un contratto del 2003. Tutto ciò provoca una perdita fino al 50% dell’assegno della pensione”. Ma com’è stato possibile tutto ciò? “Questa storia ingarbugliata –

tanato da Caldarigi ha depositato all’avvocatura del Comune la richiesta di reintegro alla Centrale del latte se il Consiglio di stato confermerà l’annullamento della vendita al gruppo di Cragnotti. Insomma, per la brutta storia gestita da Rutelli, all’epoca della svendita sindaco di Roma, a pagare sono i cittadini che hanno perso un’azienda importante per il Campidoglio e i lavoratori che si trovano in una situazione paradossale. A questo punto si aspetta anche loro aspettando la decisione del Consiglio di stato. Quel che preoccupa è la cattiva gestione del futuro degli ex dipendenti della Centrale: il Campidoglio, infatti, non ha pensato di scendere in campo in questi anni per proteggerli.

ha continuato Malcotti – si inserisce in quella più ampia della Centrale del Latte. Quando l’azienda fu privatizzata furono decisi una serie di prepensionamenti e il trasferimento di circa 400 persone al Comune. Ma se per la prima tranche, circa 250, non ci sono stati grossi problemi, per la seconda composta appunto di 145 persone è iniziato un vero e proprio calvario. Prima l’assunzione a tempo determinato per 8 mesi, poi, la nuova assunzione che non teneva conto della vecchia anzianità di servizio”. A tutto questo va aggiunta anche la dequalificazione professionale, perché in molti sono finiti a svolgere un sempli-

Per gli ex dipendenti della Centrale è scomparsa l’anzianità di servizio ce impiego da commesso o da autista, con conseguente riduzione di stipendio. “Molti di noi sono passati da 1700 euro a 1000 – racconta il responsabile

del comitato ex lavoratori della Centrale, Massimo Caldarigi – e si sono trovati con immensi problemi per pagare affitti e mutui”. Gli ex dipendenti hanno

anche inviato una lettera di risarcimento danni alla Triplice, colpevole di aver cambiato le carte in tavola da un momento all’altro. Inoltre, il gruppo capi-


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Fermato pusher minorenne Un 17enne romano, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri perché sorpreso a spacciare dosi di cocaina all'interno di un giardinetto di via Tito Oro Nobili, nei pressi di un istituto scolastico. Nelle tasche del 17enne i carabinieri hanno rinvenuto 23 dosi di cocaina ed un coltello a serramanico. Per lui l'accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Arrestato ladro di Rolex La Squadra Mobile di Roma ha arrestato R.S., 25 anni, ritenuto responsabile di una rapina in zona Cortina. Incurante del fatto che fosse ancora giorno ha assalito un uomo che stava parcheggiando la sua auto rapinandolo del Rolex che aveva al polso. L'uomo, ben noto alle forze dell'ordine, è stato individuato dagli inquirenti, che stamane lo hanno rintracciato ed arrestato a Napoli.

Denunciati tre giovani writer Due romeni di 15 anni ed un romano di 14 sono stati sorpresi dai carabinieri della stazione Roma San Basilio mentre imbrattavano con graffiti un vagone della metropolitana linea B, in via Tiburtina presso la fermata Rebibbia. I tre minori sono stati denunciati per danneggiamento aggravato.

Maniaco in autobus I carabinieri hanno arrestato un 40 enne italiano, già noto alle forze dell'ordine, che a bordo di un autobus ha preso di mira una giovane iraniana che era in compagnia del fidanzato, alla quale, dopo essersi abbassato i pantaloni, ha dedicato pesanti attenzioni. La giovane impaurita è scesa dal mezzo, in via Nomentana, inseguita dal maniaco che però è stato bloccato in strada dalle forze dell’ordine

VOCI DI ROMA VOX BLOG

A Roma si cambia http://www.ilmegafono.net A dimostrazione che i duelli televisivi, se vivaci e non ingessati da regole ridicole, servono eccome, ieri sera Francesco Rutelli e Gianni Alemanno (mica De Gasperi e Almirante) hanno dato vita a un confronto molto interessante. Il pubblico a casa, dunque, ha potuto conoscere punti di vista, limiti, proposte, progetti per il futuro di Roma. Persino Giovanni Floris ha svolto bene il compito che gli era stato assegnato: poco spazio alla faziosità, molto ai due politici. Chi ci legge sa che da queste parti, se fossimo cittadini romani, non voteremmo né per l’uno né per l’altro, perché distanti entrambi anni luce dal nostro modo di intendere la vita e la politica. Proprio per questo, dunque, possiamo lanciarci in un bilancio dell’incontro-scontro. Gianni Alemanno, che di certo non ha nella comunicativa il suo punto di forza, è stato comunque molto efficace, riuscendo, a nostro avviso, ad aggiudicarsi nettamente il match. In fondo l’esponente di An non ha fatto altro che ricordare i danni

degli otto anni della Roma rutelliana e dei sette di quella veltroniana, dando conto delle promesse non mantenute, degli impegni disattesi, dei peggioramenti evidenti nella vita quotidiana della Capitale. Dall’altro lato c’era il solito Rutelli: aggressivo, non adatto al confronto, spocchioso e tremendamente democristiano (o veltroniano, tanto ormai sono sinonimi). Poiché stimiamo molto i cittadini, non crediamo che un semplice dibattito di un’ora e mezza possa incidere significativamente sul risultato elettorale. Ma il tutto ha comunque aiutato i romani (e non solo) a rendersi conto della palese fine di un’epoca: quella della Roma adagiata su se stessa, delle manifestazioni di piazza, del panem (poco) et circenses (troppi), dei tappeti rossi e dei divi hollywoodiani, del disagio delle periferie. Non crediamo, e come potremmo?, che Gianni Alemanno sia l’uomo migliore per fare il sindaco di Roma. Ma dopo quindici anni di malgoverno mascherato da grandeur non sarebbe forse il caso di provare a cambiare?

CONTINUA IL VIAGGIO TRA I LUOGHI PERICOLOSI DOVE GLI “INTOCCABILI” LA FANNO DA PADRONE

Stazioni e parchi a rischio Da Muratella a Aurelia, tante le zone sottratte al controllo di Laura Candeloro ROMA - Il tema della sicurezza in una capitale sempre più multietnica e multiforme è ormai il banco di prova del ballottaggio al Campidoglio. Dopo i recenti episodi di violenza si indagano gli anfratti metropolitani puntando il dito contro le passate giunte di centrosinistra che hanno reso la vita in città sempre meno sicura. Ad invocare un osservatorio sulla sicurezza con la funzione di sviluppare una mappatura delle aree a rischio e un monitoraggio costante sulla fitta rete di microcriminalità presente a Roma è Federico Santori, neoletto consigliere del Pdl al Comune di Roma , che considera l’espansione dei senza fissa dimora “una vera e propria emergenza in grado di far deflagrare in poco tempo la criminalità organizzata”. Santori ha già provveduto a tracciare una mappatura delle aree sensibili a forte rischio aggressioni nel XV e nel XVI municipio, individuando la stazioni Muratella, Quattro Venti e Aurelia, Villa Flora e Vignaccia quali zone pericolose per l’incolumità pubblica. La stazione Muratella in particolare - segnalata insieme a quella Quattro Venti anche dal Codacons - è presa di mira dai nomadi che vi bivaccano. Nel bel mezzo di Villa Flora è spuntata una baraccopoli e i giovani studenti della scuola media “Giorgio Moranti” che la attraversano per il tragitto casa-scuola, rischiano di ritrovarsi in situazioni pericolose. Anche a Vignaccia sono tornati per l’ennesima volta i nomadi. La stazione Quattro Venti della FR3, dove manca qualsiasi controllo, poco raccomandabile soprattutto nelle ore serali, “a più di un anno dall’inaugurazione è vittima di continui disservizi quali il mancato funzionamento degli ascensori e delle scale mobili che non consentono in caso di necessità, considerata la profondità delle banchine di attesa ubicate a 40 metri sotto livello della stazione, di trovare una rapida via di fuga. – denuncia il consigliere - A forte rischio anche la stazione Aurelia, dove da mesi le suore dei vari istituti religiosi dell’area

hanno denunciato le continue aggressioni, furti, violenze e minacce ai danni di religiosi e studenti che frequentano gli istituti stessi, verso i quali non è stata presa nessuna misura di sicurezza”. Sempre più sentita la necessità di una vigilanza costante da parte delle forze dell’ordine nei parchi pubblici, oggetto di accampamenti abusivi da parte di nomadi, e nelle stazioni ferroviarie dove nei locali inutilizzati potrebbero essere insediati presidi fissi della PolFer, polizia ferroviaria, con il supporto di videocamere.

Come si vota

La stazione di Muratella



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CRONACA NAZIONALE

OCCHIELLO SAN GIOVANNI OCCHIELLOOCCHIELLOOC ROTONDO MOLTE LE POLEMICHE AUGUSTUS CHE CONUBIUM HANNO ACCOMPAGNATO SANTET MATRIMONII, LA DECISIONE QUOD DEI CATELLI FRATILIBERE CAPPUCCINI

Folla di fedeli per la salma di San Pio Il giorno dell'ostensione delle spoglie del padre di Pietrelcina. La messa celebrata dal cardinale Josè Saraiva Martins di Maria Serpico FOGGIA - Il giorno atteso dai devoti di Padre Pio è arrivato. Da ieri le spoglie mortali del santo più amato, rimaste sepolte nella cripta della chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, sono esposte alla venerazione dei fedeli. Molte polemiche hanno accompagnato questa decisione dei frati cappuccini. E’ stato il cardinale Josè Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, che ieri mattina, alle 11, ha celebrato la messa dando inizio all'esposizione del corpo del frate stimmatizzato. Sul sagrato della chiesa di padre Pio, a San Giovanni Rotondo, la messa che ha preceduto l'ostensione del corpo di san Pio da Pietrelcina.

di Stefania Gretta

Trentanove erano i concelebranti principali, tra cui 26 vescovi, che hanno partecipato alla processione. Il primo dei concelebranti che si avvicinerà all'altare è mons.Domenico Umberto D'Ambrosio, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, delegato della Santa Sede per il santuario e le opere di san Pio. Un evento mondiale seguito, in diretta, anche da numerose televisioni estere. Sin dalle 7 di ieri mattina i pellegrini hanno preso posto nelle 5.000 sedie predisposte sul sagrato. Imponenti le misure di sicurezza che già diversi giorni prima le forze dell'ordine hanno predisposto. Carabinieri, poliziotti e uomini della Guardia di finanza hanno controllato tutti i “punti sensibili” della città del Gargano. Tutti i 9.000 posti letto degli alber-

ghi di San Giovanni Rotondo sono stati occupati da fedeli e dai numerosi giornalisti delle 93 testate accreditate. Subito dopo la cerimonia, il cardinale Martins è stato il primo, insieme con i concelebranti, a pregare sulle spoglie del santo che saranno esposte in una teca in cristallo nella cripta del convento di Santa Maria delle Grazie. Dopo il prelato, i primi fedeli hanno potuto fare visita nel luogo dove si trovano le spoglie del santo. La decisione di esporre le spoglie del ha destato anche alcune proteste. L'associazione “Pro Padre Pio-L'uomo della sofferenza”, ha indetto ieri, a San Cesario di Roma, una protesta contro l'ostensione del corpo del santo, invitando i fedeli a pregare affinché le spoglie vengano restituite al suo sepolcro.

Tante le curiosità che gravitano attorno a questa giornata

FOGGIA - Ecco di seguito alcune curiosità sull’ostensione di San Pio: pesa 600 chili, ha un'altezza di 2,10 metri, e una lunghezza di 2,50 metri il reliquiario che custodisce le spoglie di Padre Pio che probabilmente per tutto l'anno saranno esposte nella cripta di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo alla venerazione dei fedeli. Il reliquiario è opera del maestro Goudji, georgiano, naturalizzato francese. E' composto da tre elementi: il piedistallo, il basamento, il baldacchino che copre il basamento. L’abito che indossa il il Quest'ultimo rappresenta Santo dalle stimmate, la Gerusalemme celeconfezionato dalle suore ste, con le sue 12 porte. Le clarisse cappuccine gemme inca-

Maschera di silicone sul volto Il Reliquiario un opera di Goudji stonate ricordano le 12 pietre, citate dall'Apocalisse, come fondamento della Gerusalemme celeste. Una maschera di silicone copre il volto di San Pio da Pietrelcina. La maschera è stata realizzata da Gems Studio. Fondata a Londra nel 1885, l'azienda è specializzata nella creazione e nella fabbricazione di statue e manichini realistici per musei e mostre culturali. Produce statue, sia statiche che do-

tate di animazione, lavorando su ordinazione. Tra i suoi clienti alcuni tra i musei più importanti del mondo in vari Paesi europei, Stati Uniti, Canada, Giappone, Israele, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud. E' stato confezionato dalle suore clarisse cappuccine di clausura del Monastero della Risurrezione di San Giovanni Rotondo l'abito cappuccino che indossa San Pio da Pietrelcina. I mezzi guanti e le calze sono quelli che Padre Pio aveva nell'armadio a muro nella cella in cui è morto, tra gli indumenti non ancora utilizzati. La stola è in forma e in foggia relativa ad anni precedenti il Concilio Ecumenico Vaticano II ed è strutturata come una “broccatura” su pura seta di colore bianco ghiaccio. La stoffa è stata tessuta negli anni Sessanta e fu acquistata nel 1987 e conservata in vista di eventi eccezionali.

SINDROME “MSC”

CONIUGI UCCISI

UBRIACO ALLA GUIDA

Rischia la morte se annusa gli odori

Forse conoscevano l’assassino

Uccide giovane a Vigevano

Annusare un profumo può costarle la vita. E' il dramma che da tre anni vive Antonella Ciliberti, 34 anni, di Crocetta del Montello, Treviso. La donna, colpita da ipersensibilità olfattiva, rischia uno shock anafilattico per un qualsiasi banale odore. La sua casa è stata decontaminata, così come gli abiti e qualsiasi cosa con cui venga a contatto. La speranza di guarigione è legato a un viaggio in Texas, presso una clinica specializzata. In Usa proveranno a curarla ma la terapia, costosa, durerà almeno sei mesi. “Msc” è la sigla che indica la sensibilità chimica multipla e che condanna Antonella a una vita fatta di minuziosi accorgimenti. Deodoranti, saponi, gas, tutto può esserle nocivo. L'unico rimedio per ora è evitare qualsiasi contatto con oggetti “contaminati”. Per lei vietati anche gli abbracci con la figlia di due anni se opportunamente non “sterilizzati”.

Una coppia veronese è stata uccisa in modo violento. Le vittime, Luigi Meche, 60 anni, e sua moglie Luciana Rambaldo, 57 anni, entrambi di Lugagnano di Sona, presentavano profonde ferite alla testa. I corpi sono stati scoperti da un nipote della coppia. Nella loro casa, un'elegante villa con piscina, pare che fosse tutto in ordine e probabilmente i due coniugi conoscevano il loro assassino che hanno fatto entrare. Secondo quanto emerso, infatti, non sarebbero stati rilevati segni di effrazione nella casa teatro del delitto. I corpi dei due sono stati ritrovati dal nipote che cercava inutilmente di mettersi in contatto con loro per telefono. Soltanto nella notte di mercoledì la decisione di andare a vedere che cosa era successo e quindi il ritrovamento dei corpi.

Un automobilista, che guidava con un tasso alcolico tre volte superiore al consentito, ha investito e ucciso, la mercoledì notte a Vigevano, un giovane di 26 anni, Alessandro Tornari, residente a Brallo di Pergola, nell'Oltrepo pavese. L'incidente è avvenuto intorno alle 23.45 in corso Pavia. La vittima aveva appena terminato un torneo di calcetto: insieme ad un amico stava sistemando il borsone nel bagagliaio della loro auto quando, all'improvviso, una Matiz ha falciato entrambi. Alessandro Tornari è morto all'ospedale di Vigevano, mentre l'amico, Mirco Gazzieri, 21 anni, di Vigevano, é ricoverato nel reparto di traumatologia con diverse fratture. L'automobilista - che si è fermato dopo l'incidente e di cui sono state fornite per ora le iniziali, P.S., 25 anni - stava tornando da un matrimonio: la concentrazione di alcol nel sangue é risultata di tre volte superiore al limite consentito per legge.


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CRONACA NAZIONALE

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SCIOPERI VARIE LE MANIFESTAZIONI IN TUTTA ITALIA PER CHIEDERE MAGGIORE SICUREZZA

Morti bianche: due vittime Non si fermano le proteste Si allunga la lista delle persone morte e ferite sul posto di lavoro

Gli operai dello stabilimento di Monfalcone della Fincantieri hanno deciso di devolvere due ore di retribuzione alla famiglia dell’uomo croato deceduto tante sono previste per oggi. Sempre quest’oggi si svolgerà uno sciopero di 24 ore all'Ilva di Taranto dove gli operai hanno bloccato ieri il primo turno. Centinaia di lavoratori delle ditte dell'appalto dell'Ilva di Taranto mercoledì mattina hanno bloccato i cancelli dello stabilimento per richiamare l'attenzione sulle condizioni di sicurezza all'indomani dell'incidente costato la vita a Gjoni Arjan, che lavorava per una ditta in appalto per l'Ilva. E le segreterie provinciali Fim, Fiom e

Scuola

Atti osceni in un liceo genovese GENOVA - Urla, voti bassi senza motivo, improperi, alunni costretti ad entrare in aula carponi e a mettere la testa nei cestini. E soprattutto una ragazza che avrebbe visto il prof masturbarsi in un'aula vuota. Queste nefandezze sarebbero attribuite a un docente di matematica e fisica di un liceo genovese, il Martin Luther King. Aperta un'inchiesta dal Provveditorato, mentre lui si difende:«Tutte calunnie». Il preside della scuola:«Non riusciamo a mandarlo via». Al momento, il prof non è stato colpito da alcun provvedimento, nonostante anche la procura abbia aperto due inchieste sul caso. Il docente, di 62 anni, continua insegnare nell'istituto dove presta servizio da circa vent'anni. «Ero in un'aula deserta per mangiare un panino in pace, altro che atti osceni», si difende il pro-

fessore che parla di «calunnia pazzesca» nei suoi confronti da parte di una studentessa che - a suo dire - avrebbe montato il caso solo per vendetta «perché lo scorso anno le ho dato il debito in fisica». Un ispettore del Provveditorato sta raccogliendo elementi e testimonianze degli studenti per valutare la veridicità dei fatti e quindi eventualmente l'opportunità di sospendere il docente. Intanto il caso, al liceo classico-scientifico genovese, è sulla bocca di tutti. Lui, per il momento, continua a insegnare fra il malumore degli allievi che, nel tempo, hanno denunciato anche comportamenti ben poco ortodossi da parte dello stesso docente. Colpevole secondo gli alunni di espressioni poco pulite, parolacce, urla immotivate, e perfino saluti romani e all'ultimo episodio di presunti atti osceni in classe.

dello stabile in cui lavorava. E’ stata una giornata quella appena trascorsa segnata da numerosi incidenti: due le vittime. Una a Roma (dove è morto il portiere di uno stabile, precipitato dal terrazzo condominiale dove stava effettuando lavori di pulizia) e l'altra in provincia di Sondrio (un anziano agricoltore rimasto schiacciato dal suo autocarro).

MESSAGGIO ELETTORALE

ROMA - Incidenti sul lavoro, ancora morti e una lunga lista di feriti. Ieri è stato anche il giorno della protesta: otto ore di sciopero sono state attuate dai lavoratori degli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) per chiedere maggiore sicurezza sul posto di lavoro e altret-

Uilm di Taranto hanno proclamato per 24 ore di sciopero dei lavoratori diretti. I 4.300 lavoratori dello stabilimento di Monfalcone della Fincantieri hanno deciso di devolvere due ore di retribuzione alla famiglia dell'operaio croato morto mercoledì in un incidente nello stabilimento. Lo ha reso noto il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Paolo Liva, annunciando che l'organizzazione chiederà di costituirsi parte civile nell'inchiesta avviata dalla magistratura sull'incidente. Inoltre, Milo Pedrotti, 85 anni, ha perso la vita schiacciato dal suo mezzo agricolo che si è ribaltato vicino Sondrio. Mentre è ricoverato presso il centro grandi ustionati dell'ospedale Villa Scassi, a Sampierdarena, un operaio di 52 anni rimasto fulminato ieri mattina da una scarica elettrica ad alta tensione mentre lavorava sull'autostrada A12; a Livorno tre operai sono rimasti feriti in un cantiere edile dopo il crollo di un muro; è in gravi condizioni un operaio caduto dal tetto di uno stabilimento a Castel Maggiore. Un imprenditore di Lecco è stato invece condannato per aver abbandonato un lavoratore marocchino, senza regolare assunzione, ferito gravemente dopo una caduta dal tetto

Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco

di Renzo Aliberti

ALEMANNO SINDACO

BARBARESCHI PER ALEMANNO RADIORADIO 104.5 Da questa sera, tutte le sere dalle 20.30 alle 22.00 Luca Barbareschi conduce una trasmissione per Alemanno Sindaco

SI FIDA DI TE.


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ESTERI

IL CASO A NEW YORK UN INSEGNANTE DI PECHINO E UNA ESTETISTA HANNO FATTO CAUSA AL NETWORK TELEVISIVO

Tibet, chiesti i danni alla Cnn Cifra record: un dollaro per ogni cinese di Stefania Gretta NEW YORK - Nuovi guai legali con la Cina per la "Cnn", già accusata dalle autorità della Repubblica Popolare di faziosità nel riferire delle recenti proteste in Tibet e della repressione che ne è seguita. A New York un insegnante elementare di Pechino, Li Lilan, e una estetista, Liang Shubing, hanno fatto causa al network televisivo di Atlanta, chiedendo uno stratosferico risarcimento dei danni materiali e morali, in particolare per il "nocumento psichico", causati dalle parole del telecronista Jack Cafferty: si tratta della bellezza di 1,3 miliardi di dollari, pari a oltre 825 milioni di euro; ma, è stato appunto fatto notare, suddividendo l’eventuale ristoro in denaro per

BREVI Hillary affila le unghie Dopo la vittoria in Pennsylvania, Hillary Clinton ribadisce la sua determinazione nello scontro con Barack Obama per la nomination democratica. "Voglio vincere e sono in una posizione forte perché sono il miglior candidato per sconfiggere John McCain", ha dichiarato. "Obama non riesce a vincere negli stati dove si deve vincere a novembre", ha poi aggiunto, sottolineando la fragilità della candidatura del suo avversario.

Mentos-Coca, 1500 per record E' già da qualche anno che circolano sul web le immagini degli esperimenti che vedono Coca-Light e Mentos prodursi in soprendenti geyser. I due ingredienti, se a contatto, producono infatti una reazione spettacolare a "fontana" (inutile precisare quanto l'esperienza sia da evitare ingerendo insieme i prodotti). Immancabile è partita, anche in quest'ambito, la ricerca del record. Stavolta sono stati gli studenti dell'universita di Lovanio, in Belgio, a voler battere il primato mondiale di numero di geyser Coca-Mentos creati in simultanea. Mercoledì 23 aprile si sono radunati, in 1500, nella piazza della città belga e contemporaneamente hanno dato... fuoco alle polveri. Ecco il risultato.

la popolazione complessiva della Repubblica Popolare, fa appena un dollaro a persona, vale a dire 63 centesimi di euro. Cafferty, che è stato citato in giudizio pure lui insieme al gruppo "Turner Broadcasting" che del network è proprietario, aveva criticato le importazioni negli Usa dalla Cina di "robaccia pitturata con vernice al piombo e cibo per animali velenoso", concludendo poi che i cinesi «fondamentalmente rimangono lo stesso branco di babbei e di deliquenti che sono sempre stati negli ultimi cinquant’anni". Un’uscita infelice che a Pechino già aveva provocato l’azione legale di un gruppo di quattordici avvocati contro la 'Cnn', per aver "gravemente violato e oltraggiato la reputazione e la di-

gnità dei ricorrenti in quanto cittadini cinesi, e per aver provocato loro seri pregiudizi sul piano spirituale e psicologico". Il Dalai Lama scrive a Hu Jintao Il leader spirituale tibetano ha scritto una lettera al capo di Stato cinese Hu Jintao per proporgli l’invio di una sua delega-

zione in Tibet. Lo ha annunciato un rappresentante del leader tibetano: "Il Dalai Lama ha espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione in Tibet e ha offerto di inviare suoi emissari per sedare le tensioni, ma la sua offerta è rimasta finora senza risposta".

STRETTA FINALE SEMBRA SIANO I RESTI DEL LET-410, DELLA COMPAGNIA TRANSAVEN, SCOMPARSO IN MARE IL 4 GENNAIO SCORSO

Los Roques, localizzato aereo caduto A bordo c’erano otto italiani, l’Ambasciata chiede maggiori verifiche di Luigi De Floris CARACAS - Sembra siano i resti del Let-410, della compagnia Transaven, scomparso in mare il 4 gennaio scorso con a bordo 18 passeggeri, fra cui otto italiani, quelli del relitto localizzato a 300 metri di profondità vicino all'arcipelago di Los Roques qualche giorno fa. Lo hanno annunciato le autorità venezuelane. Il direttore della Protezione civile Antonio Rivero ha detto che "i tecnici hanno piena fiducia dell'avvenuto ritrovamento". "Per avere la conferma al 100% si dovrà attendere che si possa scendere per 300 metri al fine di 'toccare' con mano il relitto di 14 metri che giace sul fondo, a poca distanza dalla barriera corallina dell'arcipelago", ha aggiunto. Il venezuelano Manuel Alcalà, padre di una delle vittime dell'incidente, ha detto di essere convinto della correttezza del ritrovamento, anche se si è rammaricato che ci siano voluti quattro mesi per ottenerlo. La conferenza stampa di Rivero e dei responsabili della Procura e dell'Aviazione civile è

stata ad un certo punto sospesa per ragioni non chiare che qualcuno attribuisce al fatto che sulla vicenda voglia intervenire in persona il presidente venezuelano, Hugo Chavez. L'ambasciatore d'Italia in Venezuela, Luigi Maccotta, ha detto che ci sono "buone possibilità" che il relitto localizzato dalle autorità venezuelane vicino all'arcipelago di Los Ro-

ques sia quello scomparso il 4 gennaio scorso, ma che per essere totalmente certi si dovrà attendere che si facciano rilievi fotografici in fondo al mare, che potrebbero essere effettuati dall'impresa italiana Impresub. "Ci è stato confermato - ha ancora detto il diplomatico che è stato localizzato a 300 metri di profondità e a 400 da una spiaggia un oggetto che

potrebbe corrispondere alla tipologia delle caratteristiche del velivolo caduto". Il Venezuela non dispone della tecnologia necessaria, ha infine detto Maccotta, "e il governo di Caracas contatterà in tempi brevi la Impresub affinché presenti un preventivo su tempi e costi per determinare se 'l'oggetto' in questione è o no il Let 410 di Transaven".



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SPETTACOLI PREMIO OSCAR APPLICATE AL THRILLER TECNICHE DI RIPRESA CONTEMPORANEE E NUOVE

PICCOLI ATTORI

Il figlio di Tom Cruise e Nicole Kidman in “Seven Pounds” Debutto sul set per il 13enne Connor Cruise, uno dei figli adottati da Tom Cruise e Nicole Kidman. Il ragazzo avrà una piccola parte nel film “Seven Pounds” di Gabriele Muccino, interpretando la parte da giovane di Will Smith: secondo il sito “People.com”, «Tom è molto orgoglioso di Connor, soprattutto perché ha fatto tutto da solo». Nonostante la popolarità dei genitori il giovane infatti ha dovuto superare vari provini prima di ottenere la parte, ma alla fine ce l'ha fatta e Muccino ha deciso per lui. “Seven Pounds”, prodotto dalla Columbia Pictures e sceneggiato da Grant Nieporte, arriverà al cinema il prossimo dicembre. Nel cast anche Rosario Dawson e Woody Herrelson. Connor, come la sorella Isabelle Jane che ha 18 anni, è stato adottato da Tom e Nicole durante gli anni del loro matrimonio terminato nel febbraio del 2001.

Cinema,“Come Dio comanda” Salvatores:«Film di suspance» Il regista si avvia verso l’ultimo ciak della sua ultima opera di Luisa Apicella PORDENONE - «Un film di suspense»: è la definizione che Gabriele Salvatores riserva alla sua ultima opera, “Come Dio comanda”. Il regista premio Oscar si avvia verso l'ultimo ciak del film, previsto per i prossimi giorni, e sceglie il Friuli per raccontarne storia ed emozioni. A Maniago (Pordenone), sede delle ultime cinque settimane di lavorazione, Salvatores spiega che il suo nuovo film ha «una trama molto coinvolgente. Ti prende all'inizio - sottolinea - e non ti molla fino alla fine. Dal punto di vista stilistico - spiega - ho potuto provare delle cose nuove e applicare

Uno stuntman rimasto ferito nella scena di uno scontro tra un’auto e un camion

James Bond, nuovo incidente sul set di Stefano Fianga BRESCIA - Nuovo incidente sul set dell'ultimo film di 007 “Quantum of solace”. Uno sturtman è rimasto ferito, pare in modo grave, in una scena che prevedeva uno scontro tra un'auto e un camion, a Limone sul Garda (Brescia). Lo stuntman era alla guida della vettura che si è scontrata con il mezzo pesante. L'uo-

mo è stato ricoverato in rianimazione all'ospedale Borgo Trento di Verona. Le riprese del film sono state sospese. Niente lavori per tutta la giornata di oggi dunque per consentire gli accertamenti giudiziari sull'incidente. A essere coinvolta è stata la seconda squadra impegnata nelle riprese di una scena di azione in cui una macchina doveva schiantarsi contro un camion. Lo scon-

tro è stato purtroppo più realistico del previsto e sono rimasti feriti due stuntman, uno dei quali in modo grave. Durante l'incidente non erano presenti né il produttore del film né il regista Marc Forster né il protagonista Daniel Craig o altri membri del cast. Chissà che la pausa non consenta di dissolvere un pò di quest'aura maledetta che sembra avvolgere questo film. Solo qualche giorno

Niente riprese per tutta la giornata per consentire gli accertamenti giudiziari sull’incidente avvenuto fa la mitica Aston Martin dell'agente segreto più famoso del mondo era piombata nel lago dopo aver divelto decine di metri di gaurd rail in seguito a una manovra sbagliata durante le riprese di una scena. Insomma, questo nuovo episodio di James Bond sembra perseguitato da una vera e propria maledizione. E agli incidenti si aggiungono le beffe: la polizia stradale di Riva del Garda, nell'alto Garda Trentino, ha infatti multato l'Aston Martin per velocità pericolosa. La contravvenzione è legata proprio all'incidente avvenuto lo scorso sabato, quando il bolide di James Bond è finito nel lago, nei pressi di Torbole.

a un thriller, di genere, come questo, tecniche di ripresa molto contemporanee e nuove, come le macchine a mano, il fatto di poter girare a 360 gradi, lasciare gli attori a volte liberi di improvvisare». Per Salvatores, «questa pellicola è un punto di arrivo per certe cose che - ricorda - avevo fatto, ma un punto di partenza per qualcosa che spero di poter fare ancora. Un film molto caldo anche se ambientato in un posto molto freddo». A Salvatores è piaciuto molto il Friuli, dove ha girato gran parte delle scene, e arriva a paragonare «certi tratti aspri e selvaggi, come i Magredi e le alpi Carniche, al magico Nevada». Ma ad affascinarlo è soprattutto il romanzo dal quale ha tratto il film, scritto da Nicolò Ammaniti, autore al quale il regista si era già ispirato per “Io non ho paura”. «In questi due libri - ha spiegato Salvatores - si racconta una cosa molto importante: il passaggio dall'età infantile, adolescenziale, a quella adulta, e in particolar modo il distacco da chi ti protegge, cioé dai genitori. Un distacco - sottolinea - doloroso, ma necessario». Per questo, fra le emozioni che Salvatores cita «la più importante e più forte: quella che nasce dallo sguardo tra persone che la pensano diversamente da noi, dalla necessità di comprendere le ragioni degli altri, non fermarsi alla cronaca, ma cercare di vedere cosa c'é dietro. E' lo sguardo che i latini chiamano “pietas” - sottolinea - che vuol dire guardare le cose col cuore, non solo con le ideologie, comprendere chi è diverso da noi o la pensa in maniera diversa. I personaggi di questa storia - racconta - vivono tre-quattro giorni di inferno, ma qualcosa di buono alla fine spunterà». Il film non sarà pronto per il Festival del cinema di Venezia e - precisa Maurizio Totti, produttore per “Colorado film” e “Rai Cinema” - sarà distribuito nelle sale soltanto nel tardo autunno. «Con la speranza - conclude Salvatores - che possa riscuotere lo stesso successo delle ultime pellicole girate in Friuli Venezia Giulia da Tornatore e Molaioli», che negli ultimi mesi hanno fatto letteralmente incetta di premi e prestigiose nomination. Tra i protagonisti del film di Salvatores vi sono Filippo Timi, Elio Germano e Fabio De Luigi.


venerdì 25 aprile

CRONACA NAZIONALE

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L’EVENTO OGNI MARTEDÌ DAL 29 APRILE AL 17 GIUGNO PER OTTO SERATE

Gli artisti di “Martelive” in vetrina all’Alpheus Sul palco oltre cento emergenti che daranno prova del loro talento di Renzo Aliberti ROMA - Oltre 100 artisti emergenti daranno prova del loro talento nelle più disparate arti, dalla musica al fumetto, dal teatro alla fotografia, tutto rigorosamente live all'interno del festival-competizione “Marte live”, da quest’anno aperto all'intero terri-

Varie le arti proposte nella competizione: dalla musica al fumetto, dal teatro alla fotografia. Tutto rigorosamente dal vivo torio nazionale. Alla sua ottava edizione, la fortunata formula che riesce coniugare la performance artistica a tutto tondo, l'aspirazione ad emergere per giovani talenti e l'organizzazione di una rete di spazi dove potersi esibire, riparte dall'Alpheus di Roma che ospiterà, ogni martedì dal 29 aprile al 17 giugno, otto serate evento. Oltre cento emergenti, affiancati da artisti già affermati, si confronteranno nel corso della stessa sera su più palchi. Coin-

volte da quest'anno anche città come Napoli, Cosenza, Cagliari, Bologna, Genova, Bari, Milano, Catania e Firenze che ospiteranno le selezioni regionali del festival-concorso. Attesa all'Alpheus di Roma il prossimo 17 giugno la finale dei migliori artisti selezionati tra gli oltre 5000 che quest'anno si sfideranno nelle 16 sezioni in programma. L'ottava edizione di “Martelive” si aprirà, il prossimo 29 aprile, nel segno di Nick Drake, compianto cantautore che verrà ricordato con uno spettacolo “multiperformativo” caratterizzato dall'intrecciarsi di letteratura, con la lettura di alcuni brani tratti dal libro di Stefano Pistolini “Le provenienze dell'amore”; di musica, con le canzoni di Nick Drake interpretate dalla chitarra e la voce di Simone Cristicchi e dal violino di Rodrigo D'Erasmo; del video, con le immagini mixate e proiettate in tempo reale da Fabio Rondanini. Ospiti d'eccezione della serata d'apertura saranno il dj Andrea Lai; Cesco, cantante degli Apres La Classe che si esibirà in un djset; i due gruppi vincitori della rassegna “Primo Maggio Tutto l'Anno” attesi anche sul palco

Mostre

Artigianato artistico da 48 paesi FIRENZE - Internazionale e multiculturale è il parterre di “Art”, la mostra internazionale di artigianato artistico che si terrà nella Fortezza da Basso da oggi al 4 maggio. Un giro del mondo sulla creatività, che coinvolge 48 Paesi, con un interessante risvolto sociale, come nel caso delle donne del Laos che esporranno nel Padiglione Cavaniglia. Si tratta di uno spazio dedicato ai coloratissimi tessuti realizzati nell'ambito del progetto “Silk Home”, che prevede la realizzazione in Laos di centri in cui le donne possano trascorrere l'ultimo mese di gravidanza e partorire in modo sicuro. Oltre ad essere centri sanitari, educativi, di formazione e informazione, le “Case della seta” sono anche centri di produzione artigianale. La novità di questa partecipazione è data dal coinvolgimento di donne di al-

cuni villaggi ai confini con il Vietnam, dove è in uso una tecnica unica per tessere che prevede il coinvolgimento di tutto il corpo: l'ordito è infatti arrotolato su una canna di bambù ed è tenuto largo con un'altra canna appoggiata agli alluci delle donne sedute a terra. Con questa tecnica le donne di Kaleum e di altre villaggi remoti del Laos meridionale producono tessuti di straordinaria bellezza in cotone ed in seta. Le donne che parteciperanno alle iniziative di Firenze sfoggeranno i loro costumi tradizionali. Le donne delle “case della seta” sono inserite in un ampio progetto sostenuto dall'Associazione Saimai - Il filo di seta, che ha sede presso la Ong Sviluppo 2000. Il progetto prevede la ripresa della filiera della seta interrotta in conseguenza della guerra del Vietnam.

della popolare manifestazione a Roma; e i NoBraino, band rivelazione “Martelive 2008”. Cinquemila artisti emergenti italiani troveranno grazie a “Martelive” spazi dove potersi esibire. Ulteriore punto di forza della manifestazione l'aver scelto la formula di un sistema in rete di numerose realtà sparse sul territorio nazionale.

NOI CANDIDATI UDC PER

ALEMANNO SINDACO

Noi, candidati UDC , a titolo personale, sosteniamo un progetto per cambiare Roma, esprimendo il sostegno a Gianni Alemanno sindaco di Roma. Condividiamo con Alemanno una serie di idee e progetti quali: il rispetto e la tutela di valori come il diritto e la tutela della vita dal concepimento alla morte naturale; politiche sociali che mettano al centro la persona con interventi specifici a seconda dei bisogni e delle necessità; l’applicazione del quoziente familiare sulle tariffe comunali per aiutare le famiglie numerose; la grande sfida per un vero rinnovamento nella gestione dei servizi pubblici della Capitale; l’apertura ai privati nella realizzazione delle grandi infrastrutture che mancano alla città; il potenziamento del corpo della polizia municipale e la sua distribuzione, con presidi fissi, in tutti i quartieri della città; la realizzazione di migliaia di alloggi di edilizia economica e popolare per affrontare l’emergenza abitativa. Sono alcuni punti programmatici che ci spingono a sostenere, a titolo personale, rispettando l’indicazione del partito di dare libertà di voto, la candidatura di Gianni Alemanno a sindaco di Roma. Massimiliano Mosca Roberto Mattone Roberto Carboni Arturo Urbani Luigi Arcidiacono Roberto Sigismondi Tiziana Proietti Francesco Lariccia Massimiliano Iacovelli Vincenzo Tarantino Stefano Scravaglieri Adriana Borriello Massimiliano Pollice Marco Quagliariello Andrea Angeletti Matteo Milea

Fernando Chelini Anna Sanna Francesco Soldani Ugo Andreozzi Angelo Valeriani Dino Antinori Paolo Voltaggio Maurizio Mincarelli Domenico Stasolla Paolo Messale Paolo Proietti Panatta Francesco Bevivino Teresa Bracci Doriano Troldi Mattia Palermo Maurizio Motta

Andrea Petrucci Vittorio Baiocco Salvatore Petracca Maurizio Selvitella Giuseppe Molinari Andrea Bucciarelli Giovanni Tomaino Angelo Arduini Sergio Lisi Alessandro Cirimbilla Roberto Urso Roberto Alonzi Arnaldo Di Stefano Massimo Nanni



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