AUGURI PER IL NATALE DI
punto E 1,00
ROMA Anno I n. 35
lunedì 21 aprile 2008
NULLI TUTTI GLI ATTI COMPIUTI DAI DIRETTORI GENERALI E DIRIGENTI VOLUTI DAL VICE DI PRODI. IL MINISTERO IN CRISI
Beni culturali nel caos La Corte dei Conti boccia le 35 nomine volute da Rutelli in pre campagna elettorale Alemanno: Veltroni andrebbe denunciato
«Immigrati, intoccabili come le vacche sacre»
ROMA - Il ministero dei Beni Culturali è nel caos. E lo Stato italiano rischia contenziosi e danni ingenti. Tutto questo per colpa delle nomine effettuate dal ministro dei Beni culturali e vice di Prodi, Francesco Rutelli, di 35 dirigenti, bocciate dalla Corte dei Conti, la magistratura contabile che vigila sulla Pubblica amminiA PAGINA 2 strazione.
Non è scienza ma fantascienza
“Tecnoidiozia” di Rutelli: vuole ingabbiare le donne Il “regalo” di Rutelli alle donne ROMA - Gianni Alemanno non fa sconti. Per la tragedia della ragazza aggredita e violentata, certo, ma anche per un motivo specifico. «Veltroni credo debba essere citato in giudizio per il fatto accaduto alla stazione de La Storta». Il candidato del Pdl spiega: «È successa la stessa identica cosa della Reggiani, tutti hanno denunciato l'insicurezza della stazione in quella zona. Il municipio, di centrodestra, aveva segnalato al Comune, il 10 di-
all’interno Bullismo a scuola su una ragazza
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Riammessa in classe la “sexy prof”
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Papa, Ground Zero luce e pace
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Il vice di Prodi si improvvisa sbirro e per la sicurezza invece di arrestare i delinquenti pensa di mettere il braccialetto dei carcerati alle donne. A quale scopo?
cembre, che a La Storta c’erano gli stessi problemi di Tor di Quinto. Dopo, Veltroni e i suoi assessori si sono impegnati per un piano di sicurezza delle stazioni. Ma li ci sono stato, hanno messo solo quattro lampioni, non c'era nessuno, nessuno che lavorava, nessuno che sorvegliava». E attacca pure sulla trovata dei braccialetti. Sono solo dei palliativi. Sulla sicurezza si devono creare progetti specifici per l'area metropolitana. A PAGINA 3
A PAGINA
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MARIA RITA PARSI: RIPARTIAMO DALLE PERIFERIE
OMICIDIO AI PARIOLI
Roma da riorganizzare
Nessun indizio
ROMA - Psicologa, psicoterapeuta, scrittrice, romana innamorata della sua città, «bellissima ma da riorganizzare, dove mancano i punti di riferimento socializzanti, soprattutto nelle periferie». Maria Rita Parsi da anni sca-
va nelle macerie interiori di esistenze sconvolte da violenze fisiche e psicologiche allo scopo di ricomporle in edificio stabile. Lavora a Milano, a Roma e nella Svizzera italiana. A PAGINA
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La scia di stupri e omicidi che colpisce la capitale non fa distinzione di quartiere. Sabato la violenza più brutale ha unito l’estrema periferia e il centro della città, dove ora sono in molti a lanciare l’allarme sicurezza. Ai piedi della collina dei Parioli, nel cuore della A PAGINA 4 Roma bene.
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CRONACA POLITICA
OCCHIELLO LA CORTE DEI OCCHIELLOOCCHIELLOOC CONTI BLOCCA LE NOMINE AUGUSTUS DI 35 DIRIGENTI CONUBIUM FATTE SANTET DAL MATRIMONII, VICEPREMIERQUOD DI PRODI CATELLI LIBERE
Rutelli getta i Beni culturali nel caos Tutti gli atti potrebbero essere resi nulli, lo Stato rischia contenziosi e danni di Tommaso Della Longa ROMA - Il ministero dei Beni Culturali è nel caos. E lo Stato italiano rischia contenziosi e danni ingenti. Tutto questo per colpa delle nomine effettuate dal ministro dei Beni culturali e vice di Prodi, Francesco Rutelli, di 35 dirigenti, bocciate dalla Corte dei Conti, la magistratura contabile che vigila sulla Pubblica amministrazione. 9 direttori generali centrali, 17 direttori generali regionali, 6 direttori generali di staff, 3 direttori generali per il servizio di controllo interno del dicastero della Cultura. Queste le nomine effettuate a dicembre, con decorrenza 1 gennaio 2008, rinviate al mittente e che hanno
gettato i Beni culturali nella confusione. Infatti tutti i provvedimenti firmati dai direttori ricusati rischiano di essere nulli. Secondo quanto riferito dal segretario regionale della Uil Beni culturali, Gianfranco Cerasoli, la Corte dei Conti ha sollevato due rilievi, uno di procedura, l’altro di sostanza. Per quanto riguarda quest’ultimo ci sarebbe la mancanza di motivazione nelle scelte operate rispetto alle richieste avanzate dai singoli dirigenti generali. Dopo una prima smentita fatta con poca forza dal ministero, è arrivata la risposta anche di un altro sindacalista, il segretario generale della Confsal Unsa dei Beni culturali, Giuseppe Urbino: i rilievi della
Corte dei Conti sulle 35 nomine fatte dal ministro Rutelli “ci sono ed evidenziano un operato piuttosto grossolano in fatto di nomine dirigenziali”. “Il Ministero per i Beni e le Atti-
vità Culturali si affretta a smentire dichiarando che il soggetto coinvolto dalla Corte dei Conti, riguardo i rilievi alle nomine di Rutelli, è la Funzione Pubblica - continua Urbino -
Il candidato vice-sindaco Pdl alla conferenza stampa sulla sicurezza
Cutrufo: in troppi vivono di espedienti
Mauro Cutrufo
REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
ROMA - Nel corso della conferenza stampa del Pdl sulla sicurezza è intervenuto anche Mauro Cutrufo, senatore e candidato vice—sindaco del Pdl. “Siamo stanchi di venire accusati di strumentalità ogni volta che apriamo bocca soprattutto quando si parla di violenza – ha detto -. Da cristiano ascolto il grido di dolore che arriva dai gruppi di volontariato cattolico che sono costretti far fronte da soli alle emergenze giornaliere, dal numero dei pasti che riescono con fatica a distribuire, alle stesse violenze che avvengono all’interno dei centri e che il Sindaco non è mai riuscito a governare. Basta girare per la città per rendersi conto che ormai siamo all’emergenza. I ponti di Roma sono diventati casa per troppa gente che
vive di espedienti ed è un pericolo costante per le ragazze e donne che ogni giorno al tramonto o la mattina presto si avventurano in quelle zone. La politica dell’accoglienza ad ogni costo della sinistra ha fallito ormai troppe volte. Chi delinque deve pagare, ci vuole severità, certezza della pena, espulsioni immediate. Questa è l’unica ricetta perché i romani tornino a sentirsi sicuri in casa propria”. Secondo il senatore “Ci vuole il coraggio di Rutelli per proporre braccialetti elettronici alle donne per contrastare la violenza. E’ l’ennesima discriminazione nei loro confronti. Dovrebbero sentirsi sicure solo se controllat?”. Per Cutrufo, infine, è tardiva anche la promessa di Rutelli di una maggiore severità.
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In una nota di circostanza si legge che ‘non risulta nessun rilievo e che tutti i provvedimenti sono adeguatamente motivati’. Rutelli - spiega il sindacalista della Confsal - cerca ancora una volta di salvarsi la faccia cercando di creare il dubbio, quando i realtà i rilievi della Corte ci sono ed evidenziano un operato piuttosto grossolano in fatto di nomine dirigenziali”. D’altra parte il vicepremier di Prodi, oggi candidato al Campidoglio dalla sinistra prodiana, non è nuovo a problemi per consulenze e nomine di dirigenti, sempre nel ministero. Proprio in campagna elettorale, infatti, Rutelli ha avuto, per dirla con le parole dei sindacalisti un “comportamento scorretto” visto che ha nominato “ben 216 dirigenti”, tra soprintendenti, archivisti, bibliotecari ma anche dei soprintendenti speciali ai Poli Museali di Roma, Venezia, Napoli e dei soprintendenti speciali all'archeologia di Roma, Napoli e Venezia. “La decisione dell’organo di controllo sta determinando il panico nel ministero poiché questo significa - ha aggiunto Cerasoli - che tutti gli atti firmati da tali Direttori Generali potrebbero essere allo stesso modo illegittimi, sia se hanno determinato impegni di spesa sia se hanno prodotto effetti giuridici nei confronti di terzi”. Dopo lo scempio del Vittoriano o lo scandalo dell’Ara Pacis, ecco una nuova puntata della penosa storia di Rutelli ai Beni Culturali. A pagarne le conseguenze, come al solito, i cittadini, la nostra storia e la nostra cultura, gettata nel caos da nomine senza un perché.
CRONACA POLITICA
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TELECAMERE E BRACCIALETTI DI SICUREZZA SONO PALLIATIVI. VA ESPULSO CHI PUÒ DELINQUERE
«Mai più cretini al comando» Non si può più tollerare che nomadi e clandestini siano come le “vacche sacre” ROMA - Gianni Alemanno non fa sconti. Per la tragedia della ragazza aggredita e violentata, certo, ma anche per un motivo specifico. «Veltroni credo debba essere citato in giudizio per il fatto accaduto alla stazione de La Storta». Il candidato del Pdl spiega: «È successa la stessa identica cosa della Reggiani, tutti hanno denunciato l'insicurezza della stazione in quella zona. Il municipio, di centrodestra, aveva segnalato al Comune, il 10 dicembre, che a La Storta c'erano gli stessi problemi di Tor di Quinto. Dopo, Veltroni e i suoi assessori si sono impegnati per un piano di sicurezza delle stazioni. Ma li io ci sono stato, hanno messo solo quatto lampioni, non c'era nessuno, nessuno che lavorava, nessuno che sorvegliava». E attacca pure sulla trovata dei braccialetti. «Sono solo dei palliativi, come pure le telecamere». Anzi, dice: «L’idea del braccialetto, proposto da Francesco Rutelli, è umiliante per le donne e rappresenta una resa delle istituzioni, incapaci di garantire sicurezza». E Mauro Cutrufo ricorda che «in America i delinquenti venivano costretti a portare il braccialetto per essere rintracciati e invece Rutelli lo vuole dare alle donne». Ancora Alemanno: «Ora Rutelli si presenta con quella sinistra massimalista che ha impedito l'approvazione del decreto Reggiani». Le soluzioni, per Alemanno, sono ben altre. «Sulla sicurezza si devono creare progetti specifici per l'area metropolitana». Primo punto: «Dobbiamo espellere tutti coloro che, rom e immi-
grati, hanno violato la legge. Sarà il primo atto che farò da sindaco». La verità, ci va giù duro è che «Rutelli non va oltre la proposta dei braccialetti perché dentro il suo schieramento ci sono elementi come Tarzan che sono reo confessi di reato». Si chiede: «Come fa questo schieramento a garantire la legalita?». Di più. Alemanno attacca: «Dobbiamo liberarci dai cretini al comando. Nei giorni scorsi sono stato a Parigi e mi ha impressionato girare per le strade. Sembrava ci fosse una teca sopra la città per difenderla. Perché questo a Roma non succede? I romani non sono più cretini dei parigini, forse, chi ha amministrato Roma è più cretino di chi ha amministrato Parigi». E poi, siamo arrivati al punto che «i nomadi e gli immigrati
Gianni Alemanno durante la conferenza stampa
sono come vacche sacre in India. Possono andare in giro a chiedere l'elemosina con i bambini sempre addormentati in braccio, e gli immigrati possono vendere di tutto. Bisogna raddoppiare il numero dei vigili urbani sulle strade della città, il loro ruolo non deve solo essere volto soltanto a fare multe ai romani. I vigili si sacrificano ma hanno solo due direttive: fare cassa e difendere gli intoccabili. Non strumentalizziamo il problema della sicurezza, ma sono due anni che diciamo che questa città sta andando fuori controllo». Infine l’annuncio: «Se sarò eletto, nella prima riunione di Giunta presenterò una delibera per destinare le risorse necessarie a dispiegare la polizia municipale nelle aree a [Ale.Mo.] rischio».
Incontro a Ostia
E sul ballottaggio: «Attenti, chi parte perde» ROMA - Chi parte perde. C'é un appuntamento con la storia per Roma e per i romani. Non mancate». Con queste parole Gianni Alemanno ieri mattina ad Ostia, in un incontro con i cittadini, ha invitato a non far mancare la presenza dei romani alle urne al ballottaggio del 27 e 28 aprile. Sempre ad Ostia ha spiegato i suoi progetti per la cultura. Che «non deve essere strumentalizzata». Così: «A Bettini diciamo che alla cultura ci crediamo, ma non a quella strumentalizzata di sinistra». Il concetto è che non ci sarà nessuno spoil system anche in quel setto-
re, ma sarà applicato il metro della meritocrazia, come aveva già sottolineato nella conferenza stampa dell’altro giorno, insieme a Gino Agnese, a Pasquale Squitieri e ad altre personalità di rilievo della cultura e del cinema. Alemanno, nella sua visita al Lido, dove era già stato precedentemente altre volte, era accompagnato dall’attore Lando Buzzanca. «Lando Buzzanca - ha tenuto a precisare Gianni Alemanno - è una di quelle persone che non ha mai avuto la tessera di partito ma che sono strutturalmente di destra.
Fa parte di quel centro destra che per tanti anni è stato abbandonato e spesso discriminato dalla sinistra». Il noto attore siciliano, che due anni fa, alle elezioni comunali, si era schierato a favore di Walter Veltroni, ha spiegato: «Due anni fa Gianni non era ancora maturo. Ora la gente è pronta a riconoscerlo sindaco. Facciamo vedere che a destra siamo intelligenti». Poi, il candidato del Pdl ha annunciato che stamattina «cerchera di andare a trovare Francesco Totti, perché, al di là delle prese di posizione, è un simbolo e rappresenta un'icona di simpatia».
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ROMA INSICURA
IL BALORDO ERA GIÀ STATO CONDANNATO IN ROMANIA PER LO STESSO REATO E VIVEVA TRANQUILLO IN ITALIA
La violenza dalle baraccopoli Lo stupro della giovane studentessa ha tante analogie con l’omicidio Reggiani di Marco Guerra ROMA - Ancora una violenza sessuale, ancora in una stazione ferroviaria, ancora per mano di un romeno senza fissa dimora. A Roma a cinque mesi dall’omicidio di Giovanna Reggiani non è cambiato nulla. Tor di Quinto e La Storta distano diversi chilometri ma la dinamica dei fatti è la stessa: uno sbandato armato di coltello cattura una donna, la trascina nella boscaglia abbandonata per poi seviziarla e stuprarla. Solo il caso e la fortuna hanno consentito che la giovane studentessa universitaria originaria del Lesotho si salvasse. Due “angeli”, che si erano fermati al ciglio della strada per un bisogno impellente, hanno sentito le grida disperate della giovane e sono corsi a chiamare i carabinieri che dopo pochi minuti erano sul posto per fermare la violenza e arrestare il balordo con ancora i pantaloni abbassati. La vittima, figlia di un diplomatico dell’ambasciata del piccolo Paese africano, ora è in prognosi riservata nel reparto di chirurgia d’urgenza dell’ospedale San Filippo neri, accudita dalla madre che si è detta intenzionata a lasciare l’Italia quanto prima. L’aguzzino è invece stato portato immediatamente nel carcere di Regina Coeli. Lui è un romeno di 37 anni, Ioan Rus, disoccupato, che vive nelle baracche abusive non lontane dalla stazione ferroviaria. Insomma non solo il copione ma anche l’identikit del protagonista è identico a quello dell’omicidio della Reggiani avvenuto la sera del 30 ottobre scorso alla stazione di Tor di Quinto.
Un carabiniere sulla scena della violenza. A destra, lo stupratore
Ma le “coincidenze” non finiscono qui: entrambi gli stupratori romeni erano condannati in patria e incensurati Italia. Anche Ioan Rus ha infatti deciso di cambiare aria all’inizio del 2007 dopo una serie di condan-
ne e di anni di prigione per furto aggravato. Il “transilvano” è prima approdato in Spagna, poi in Germania, ma in questi Paesi europei non c’è spazio per chi vive di espedienti e non si mette in regola. Al-
lora ecco l’idea di venire a Roma, qui è tutta un'altra musica e un motivo dovrà pure esserci avrà pesato Ioan. Il personaggio è andato così ad ingrossare le fila dei tanti sbandati che vivono nelle baraccopoli della capitale. Un popolo di invisibili che per lo Stato italiano non hanno né un nome né un domicilio. Eppure una legge che consente di espellere i cittadini comunitari pericolosi c’è. Si tratta del decreto per la sicurezza emanato proprio dopo l’omicidio della Reggiani. Il decreto è stato
però successivamente “annacquato” dall’intervento della sinistra radicale (allora al governo) che agitò i fantasmi di possibili deportazioni di massa di “poveri disperati” verso i paesi di origine. Tuttavia il problema non è di ordine normativo ma di volontà politica. I dati sulle espulsioni parlano chiaro: in sei mesi nella capitale si è proceduto all’espulsione di soli 280 comunitari pericolosi (quasi tutti di origine romena). I fatti dimostrano 56 espulsioni al mese sono niente rispetto all’esercito di migliaia sbandati che vivo sugli argini del Tevere, sotto i calvalcavia e nelle aree verdi della città. Un degrado crescente sotto gli occhi impotenti delle forze di sicurezza locali impiegate solo a multare i romani.
Parioli
La “nonnina” uccisa aveva 100mila euro nella stufa La scia di stupri e omicidi che colpisce la capitale non fa distinzione di quartiere. Sabato la violenza più brutale ha unito l’estrema periferia e il centro della città, dove ora sono in molti a lanciare l’allarme sicurezza. Ai piedi della collina dei Parioli, nel cuore della Roma bene, un’anziana signora di 81 anni è stata strangolata nel corso di un tentativo di rapina. La sua abitazione, che si trovava ad appena cinque metri dalla pista ciclabile, è stata messa a soqquadro per cercare il denaro che però non è stato trovato. L’anziana aveva infatti nascosti nella stufa a legna aveva, tra contanti e buoni postali, circa 100 mila euro. Un bottino non indif-
ferente che potrebbe aver attratto i balordi senza scrupoli che l’hanno strangolata con un laccio usato per sigillare le buste dei rifiuti. A trovare il corpo della donna sono stati due fruttivendoli della zona che un paio di volte a settimana andavano a portare da mangiare alla signora. Sul posto sono poi arrivati carabinieri di via Selci. Al momento i militari non escludono nessuna pista investigativa, mentre ancora non è stato reso noto l’esito del rilevamento delle impronte digitali. Ulteriori chiarimenti potrebbero essere forniti dall’autopsia, disposta per accertare le effettive cause della morte dal pm romano Sergio Colaiocco.
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MISURE DI CONTENZIONE
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DA BRIVIDO LE IDEE SULLA SICUREZZA DELLA SINISTRA. I DELINQUENTI LIBERI, LE VITTIME SOTTO CONTROLLO
Ingabbiare chi rischia violenze La proposta di Rutelli: braccialetto da detenuto per le donne in zone isolate di Giuliano D’Aria ROMA - Eccole le nuove proposte di Rutelli sulla sicurezza: imporre alle donne di Roma un braccialetto da detenuto per segnalare la loro posizione. Così ieri il candidato sindaco dell’Unione, probabilmente su suggerimento di Veltroni e Bettini, suoi tutori in questo finale di campagna elettorale, ha detto: “Propongo la sperimentazione calibrata – evitando gli al lupo al lupo – di braccialetti di sicurezza destinati alle donne che percorrono da sole zone isolate”. E propone anche di disseminare la città di centraline di SOS come quelle che ci sono in autostrada. Un’altra tecno-idiozia. Già come ministro si era distinto per aver proposto la creazione di una banca dati con tutti i codici genetici degli italiani (non degli extracomunitari o degli espulsi, ma dei cittadini che già hanno cinque o sei tipi di documento). Adesso vuole regalare alle donne un bel braccialetto di contenzione, roba dal sapore medievale e dalla dubbia utilità. Evidentemente Rutelli non ha la minima intenzione di toccare le migliaia di sbandati che vivono in catapecchie di cartone ai margini della città. Disperati al punto da uccidere per cinque euro, degradati fino a violentare una donna in un boschetto per poi tentare di assassinarla quando hanno
dite. Perfetto: non si sa che fine farai, ma il delinquente potrebbe essere preso. Potrebbe, il condizionale è d’obbligo. Perché alla polizia hanno tagliato i fondi. Ed è stato proprio Rutelli a partecipare alla decisione come ministro del governo Prodi. Cosicché costruire una costosa rete di monitoraggio e di intervento immediato è impossibile. Tanta demagogia è veramente incredibile. Ed è insultante per le donne di Roma che già da tempo pagano le scelte irrazionali e pericolose delle giunte di Sinistra a colpi di insicurezza e di limitazione di movimento. Com’è accaduto alla studentessa della Storta: ha sbagliato fermata, non ha seguito il Sopra Rutelli e Veltroni a sinistra il dispositivo elettronico
finito. D’altronde fu lui a dare l’avvio alla costruzione dei “campi zingari”, pratica che poi è divenuta consuetudine con l’ammassarsi di migliaia di disperati sulle sponde del Tevere, in ogni spiazzo dei quartieri di periferia, dove il Comune gli ha messo, a sue spese, acqua e luce. E quelli che sono arrivati poi si attaccano illegalmente alla rete elettrica creando pericoli per sé e per gli altri. E’ l’inversione del provvedimento restrittivo. Invece di mettere in carcere i delinquenti, si restringe la libertà delle donne e le si costringe a “farsi trovare” dalla polizia quando saranno aggre-
Electronic monitoring
All’estero è usato solo per i carcerati Difficile imporre come vuole Rutelli il “braccialetto”, in inglese ”electronic monitoring”, alle donne romane. Nel resto del mondo è destinato soltanto ai detenuti. In Italia, fino ad oggi soltanto il Comune di Genova ha provato a sperimentarlo fuori dalle carceri. Mettendolo a una trentina di anziani, bloccati in casa, per avvertire i medici in caso di crisi di salute. L’esperimento non ha funzionato, le “cavie” infatti, in gran par te non hanno gradito. Per il resto, negli Stati Uniti. È in uso da oltre un decennio. È beneficiato chi sta agli arresti
domiciliari o in attesa di giudizio e che dimostri di non essere socialmente pericoloso. Lo hanno usato Mike Tyson, il finanziere Adnan Kashoggi ed il cosiddetto “dottor morte” Kevorkian fautore estremo dell’eutanasia. In Gran Bretagna dal 28 gennaio 1999 ne fruiscono i detenuti maggiorenni con condanne inferiore a 4 anni che vengono rilasciati con due mesi di anticipo, ma con l’obbligo di portare la cavagliera elettronica. In Germania dal maggio 2000 sono in uso i braccialetti elettronici per detenuti in libertà condizionata. In Olanda
fin dal 1995 il sistema è applicato in casi limitati per i detenuti a rischio, condannati a pene inferiori ai sei mesi ed a cui ci vuole concedere una certa libertà in prossimità della scarcerazione. In Belgio. Sono in fase di sperimentazione 50 casi. Riguardano detenuti con pene da scontare da 1 a diciotto mesi. In Francia. Sperimentato dal 1997 il parlamento francese ha dato il via libera nel febbraio 2000, come alternativa alla detenzione preventiva ovvero custodia cautelare. Insomma, è destinato a chi delinque, non alle vittime. [a.l.]
Alla luce dei cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni la scena politica europea,
Alessandro Campi
ed italiana, quali sfide attendono la destra nata nel 1995 sulle ceneri del Movimento so-
La destra in cammino
ciale italiano? Il tragitto dal neofascismo ad una destra riformista, modernizzatrice, europea, può dirsi compiuto o c'è ancora del cammino da fare? Quali sono i caratteri che dovrebbero qualificare quella "destra nuova" di cui l'Italia, ha certamente bisogno? Il progetto del Popolo della libertà perseguito da Berlusconi e Fini segna, la fine della destra
Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà
politica in Italia o l'inizio di una nuova stagione da protagonista? Alternando storia e cronaca, valutazioni obiettive e spunti polemici, il volume di Campi delinea il profilo di una destra all'altezza delle nuove sfide politico-culturali, in grado di muoversi con un ruolo di primo piano sulla scena italiana ed europea.
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Rubbettino
percorso assegnato ed è finita nei guai. Anzi in un incubo. Trascinata in uno spiazzo erboso, offesa nella sua femminilità, violata nella sua intimità e alla fine accoltellata, affinché non potesse più difendersi o raccontare a nessuno cosa le era capitato. Ma è possibile che a Roma, come nel vecchio Bronx di New York basti sbagliare strada per essere aggrediti? Ormai succede sempre più spesso. E i romani hanno imparato ad evitare le situazioni critiche, vivono nel segno della “sfiducia” per gli altri, diffidano degli stranieri e, come alzano la voce, vengono accusati o di razzismo o di fare una “guerra tra poveri”. L’altro ritornello dei radicalchic che sostengono l’Unione.
www.rubbettino.it
N O V I T À : i n t u t t e l e l i br er i e
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L’INTERVISTA
LA PSICOTERAPEUTA MARIA RITA PARSI PARLA DELLA SUA CITTÀ E DELLA TRAGICA AGGRESSIONE ALLA STUDENTESSA
Roma, bellissima e da riorganizzare La violenza sulle donne è in aumento. La Capitale deve ripartire dalle periferie di Alessandra Mori ROMA - Psicologa, psicoterapeuta, scrittrice, romana innamorata della sua città, «bellissima ma da riorganizzare, dove mancano i punti di riferimento socializzanti, soprattutto nelle periferie». Maria Rita Parsi da anni scava nelle macerie interiori di esistenze sconvolte da violenze fisiche e psicologiche allo scopo di ricomporle in edificio stabile. Lavora a Milano, a Roma e nella Svizzera italiana. Fa parte dell’Istituto Riza e scrive sulle riviste “Riza Psicosomatica”. È consigliere direttivo della società italiana di psicologia. Dottoressa, un’altra oscena aggressione: una giovane studentessa universitaria sequestrata, accoltellata, v i o l e n t a t a m e n t r e e s c e d a ll a s t a z i o n e . E, a n c o r a u n a v o l t a , a c c a d e a R o m a . A nc h e i n q u e s t o c a s o i l r es p o n s a b i l e è u n u o m o d i n azionalità rumena che vive in una baraccopoli. La riflessione immediata è
che c’è un’insicurezza generale sempre maggiore. C’è un aumento esponenziale della violenza nei confronti delle donne. Ora il segnale quotidiano dominante è che puoi venire regolarmente aggredita e uccisa mentre torni a casa se fai tardi la sera. Il dato allarmante è che investe tutte quelle che si “permettono” di uscire normalmente, quasi fosse un divieto. Ma quel che salta all’occhio è che Roma sta diventando la Capitale della violenza. Dopo il tragico caso della signora Reggiani eccone un a l t r o , c h e p r e s e n t a s i m i l i t udini. Sono entrambe legate al fenomeno senza controllo dell’immigrazione clandestina. Da qui si innesca un circuito infernale: manovalanza clandestina, racket, soprusi, marginalità, disperazione. Questo investe anche i giovani, lo spaccio, la droga. Come trova la Capitale? Bellissima, è la città dove vivo, ma è da riorganizzare,
perché non è attrezzata ad accogliere tutti questi extracomunitari, e mancano i punti di riferimenti socializzanti
nelle zone più deboli: in questo modo si fa prevenzione. Non solo: i grandi eventi culturali non devono essere sporadici. Più di trent’anni fa si diceva che le periferie dovevano diventare i poli culturali della città. Ora va costruita una rete di punti di riferimento sul territorio collegati alla scuola, all’Università, fare una politica dei trasporti ottimale, perché quando il problema del traffico viene curato in maniera egregia la città è collegata meglio. E si crea una capacità di lasciare spazi di unione che non vengano soffocati dalle macchine. Ecco, il modo c’è: guardare alla città a misura di bambino.
Che cosa suggerisce al prossimo sindaco? Lo dico proprio durissimamente: bisogna ripartire dalle periferie, soprattutto da lì. Con la riorganizzazione delle strutture che ci sono, dai cen-
«Il segnale quotidiano dominante è che puoi essere aggredita mentre torni a casa» tri polivalenti per esempio, perché è dalle periferie che si originano malessere ed emarginazione e da lì che possono reinnescarsi momenti drammatici. L’errore sta nell’accentrare le grandi animazioni culturali che invece devono essere sviluppate non al centro ma in periferia. Anche lo sport e i centri culturali polivalenti devono crescere
Maria Rita Parsi
D a d o v e d e v e r i p a r t i r e R oma? Dai servizi alle famiglie e dalla cultura: i due punti di riferimento fondamentali, solo dando l’ascolto assoluto ai bisogni delle famiglie si possono fare passi in avanti, perché le loro necessità sono quelle di tutti i cittadini. E poi il lavoro, la scuola e politiche specifiche per le madri.
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MONDEZZA ALLA ROMANA
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NEL LUGLIO 2007 L’AZIENDA AVEVA GIÀ RIPIANATO LO SCOPERTO CON OLTRE 7 MILIONI DI EURO
Lo scandalo di Ama International La Gesenu ottiene il 70% della società, ma i debiti saranno pagati dai romani Di Daniele Petraroli ROMA - Sembra non terminare mai la disastrosa vicenda di Ama International, il contenitore inventato da Ama nel 2002 per gestire le commesse estere dell’azienda. Il 21 dicembre 2007, infatti, viene stipulato un nuovo contratto di compravendita tra la municipalizzata e la Gesenu, che ha come socio di maggioranza il gruppo Sorain Cecchini di proprietà dell’avvocato Cerroni (che gestisce anche la discarica di Malagrotta). Dopo gli accordi del 28 settembre, con cui Cerroni ha acquisito il 10,15% della società e si è impegnato ad arrivare al 60% (come successo a gennaio), Ama ribadisce che spetta a lei risanare i debiti pregressi di International. Così tutte le commesse fallimentari della municipalizzata, in primis la scandalosa vicenda senegalese con cui i romani hanno perso una somma pari all’incremento della tassa sui rifiuti (la Tarsu incrementata del 16% ), rimarranno sul groppone dei cittadini della Capitale. La Gesenu, invece, potrà controllare la società senza rischiare di dover pagare i trascorsi, non proprio trasparenti, di Ama in giro per il mondo. Nel contratto si parla di “specifiche manleve” della società nei confronti di Gesenu. E andiamo a vederle. “Ama si impegna a manlevare Gesenu e indennizzerà, se nel caso, AmaI con esclusivo riferimento alle commesse Senegal, Honduras ed Emirati A-
Cumuli di rifiuti nelle strade di Dakar, uno degli scandali di Ama International
rabi Uniti (Abu Dhabi)”, si legge al punto 6.3 del contratto. Questo per “tutti gli atti e/o fatti derivanti dai contenziosi in corso, dalle transazioni in corso relativi
alle commesse anteriori alla data del 28 settembre 2007 (data dell’accordo con Gesenu Ndr)”. L’unico “aspetto positivo” (ma chiamarlo così fa quantome-
no sorridere) è che “le parti concordano che in ogni caso l’ammontare dovuto per ogni onere, costo e/o spesa non potrà nel complesso eccedere la somma di 5 milioni”. Facendo due conti, Gesenu ha speso 1 milione e mezzo per acquisire ben il 60% di Ama International senza rischiare alcunché. Fino a 5 milioni di euro dello scoperto precedente a pagare saranno infatti i contribuenti romani. Ma non è tutto. Ama si è impegnata a anche a “manlevare Gesenu e indennizzerà AmaI sino a un massimo di euro 150mila nel caso dovesse sorgere una controversia relativa al rapporto di lavoro con il personale dirigente a tempo determinato indivi-
duato nell’accordo AmaI”. In più Ama “si impegna a fare sì che gli amministratori, i membri del consiglio d’amministrazione nominati dalla medesima Ama presentino le proprie dimissioni alla prima assemblea utile successiva alla data di esecuzione (del contratto Ndr)”. A questo aggiungiamo che il 17 luglio scorso Ama ha già ripianato il debito di International con un nuovo, pesante, aumento di capitale. Oltre 7 i milioni di euro investiti. Insomma un pasticcio bello e buono per i romani quello di Ama International che oggi vede sorridere una persona sola, il “re delle discariche”, come si è definito lui stesso, Manlio Cerroni.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA RESTA INTORNO AL 10% E L’AMA È COSTRETTA A INIZIATIVE STRAORDINARIE
Parte la raccolta “elettorale” Al via ieri la “Festa della carta”, ma la situazione rifiuti di Roma resta critica di Elena Guerri dall’Oro ROMA - In una Roma sempre più sporca arriva la pulizia “elettorale” di Ama. Ad appena una settimana dal ballottaggio i vertici della municipalizzata avviano una raccolta straordinaria chiamata “Festa della carta”. Oltre 120 tonnellate di carta e cartone recuperate nelle 250 strade interessate dall’iniziativa, secondo l’ufficio stampa. “L’affluenza di bambini nel parco della Caffarella, in piazza Eugenio Biffi, in largo Tretacoste e in piazza Balsamo Crivelli
Confronto con i cittadini sul tema della sicurezza dalle 18 alle 21,30
Oggi lunedì 21 • PIAZZA CADUTI DELLA MONTAGNOLA • PIAZZA VESCOVIO • Piazza BALSAMO CRIVELLI Domani martedì 22: LARGO RAVIZZA •LARGO AGOSTA • PIAZZA SANTA MARIA LIBERATRICE
è stata buona – il trionfalistico comunicato stampa –. Molte famiglie hanno infatti approfittato della bella giornata di sole per trascorrere una mattina all’insegna del gioco e della sensibilizzazione al riciclo della carta”. In altri dieci municipi, quelli dispari, invece, si è svolto il secondo appuntamento 2008 di “Il tuo quartiere non è una discarica”. “Nelle dieci postazioni si sono raccolte, grazie alla buona affluenza dei cittadini circa 360 tonnellate di rifiuti ingombranti. Anche questa volta a quella tradizionale si è affiancata nei municipi
III, IX, XV, XVII e XIX, la raccolta delle biciclette usate a opera della rete delle ‘Ciclofficine popolari’”. Proclami a parte, la situazione della raccolta differenziata resta bassissima (intorno al 10%) e Roma rischia di fare la fine di Napoli a causa della mancanza di termovalorizzatori e discariche. Il Comune e la Regione, però, continuano con gli interventi (sempre e comunque) “straordinari”. Utili mediaticamente per la campagna elettorale, forse. Ma senza senso per la Capitale d’Italia sempre più ostaggio dei rifiuti.
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Tangenziale: muore centauro Traffico, buche e strade killer. A Roma per le due ruote è sempre più pericoloso circolare e ieri si è registrato l’ennesimo incidente mortale per un motociclista. Si tratta di un uomo di 44 anni morto in un incidente stradale sulla tangenziale est. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia municipale, l'uomo ha perso il controllo del mezzo ed è morto a seguito della caduta.
Rumeno brucia motorini Un romeno di 27 anni, con precedenti, è stato tratto in arresto per danneggiamento aggravato in seguito ad incendio dai carabinieri della stazione di Montespaccato. L'uomo, intorno alle 22:30 di sabato, in via Neroni, ha cosparso di benzina un motorino e poi lo ha incendiato, provocando danni anche ad alcuni cassonetti dell'Ama.
Spacciavano in una scuola media Due ragazzi italiani di 16 anni ed uno di 17 sono stati arrestati. I militari della Stazione Roma Cecchignola hanno sorpreso i due coetanei, nei pressi di una scuola media, con numerose dosi di hashish già suddivise in singole dosi pronte per essere vendute agli studenti dell'istituto scolastico.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
Una bella gatta da pelare http://centrodestra.blogspot.com Adda passà ‘a nuttata, come dice Eduardo di “Napoli milionaria”. Possiamo trarre delle conclusioni ad una settimana dalle elezioni? La portata del voto è storica e, come sempre accade in questi casi, è troppo presto per un bilancio completo: però le ovvietà sono inoppugnabili. La Lega di Bossi è la rivelazione, per i politologi da scrivania, di questa tornata elettorale: ha sottratto voti a tutti i partiti ed è stata premiata per la vicinanza al popolo, per la sua “reperibilità”e per aver intercettato esigenze pratiche. Chi non frequenta solo i salotti televisivi si era accorto da un pezzo che la Lega aveva fatto breccia tra gli operai e le classi meno protette: i sindacati, che oramai rappresentano quasi esclusivamente i pensionati, non sono stati capaci di tutelare nemmeno questi ultimi. Il voto ideologico non regge quando manca la
pagnotta: il sol dell’avvenir non accende il riscaldamento e la falce&martello non ti difendono da scippi, furti e aggressioni. Il successo di Bossi è simmetrico alla disfatta della sinistra arcobaleno, dato che molti elettori hanno preferito non disperdere il voto, qualcuno si è spostato all’estrema sinistra, altri si sono astenuti e non pochi hanno dato fiducia alla Lega. Il Pdl rafforza la sua posizione egemonica anche se, a mio avviso, ha perso qualche punto confluito nella Lega, guarda caso. L’emorragia di consensi dall’ex-Cdl verso l’Udc è stata contenuta anche perché una fetta del partito non ha seguito Casini. Ma è proprio il movimento di Pierferdy a suscitare l’interesse degli studiosi di flussi elettorali. Infatti nessuno avrebbe scommesso sul raggiungimento del quorum, invece ha centrato il
doppio obiettivo. Casini aveva fiutato l’aria, adesso si spiegano certi suoi atteggiamenti dell’ultima ora, e si era reso conto che avrebbe potuto “imbarcare” i voti dei “margheritini” avversi alla fusione nel Pd: non ha avuto torto, ed ha fatto incetta di voti a sinistra. Ora il Presidente emerito della Camera si ritrova con un partito spaccato in due: una parte che guarda a destra e l’altra che pende a sinistra. La prova: le amministrative a Roma; il partito ha dovuto dare libertà di voto, altrimenti scoppiava il finimondo. Nei prossimi giorni ci sarà pane per i denti dei politologi con un partito in mezzo al guado dove l’equilibrismo sarà pratica quotidiana e senza sapere esattamente qual è l’elettorato di riferimento prevalente. Una bella gatta da pelare.
MAGRA FIGURA PER I SOSTENITORI VIRTUALI E ANONIMI DEL “MODELLO ROMA”
I bamba-hacker di Rutelli Intervengono sui blog, ma sono scoperti ROMA - I blogger li hanno già soprannominati la Banda Bassotti come i celebri e imbranati ladruncoli di Paperopoli. Come i fantozziani cartoon della Walt Disney si aggirano celando l’identità dietro una maschera, così la banda bassotti del web si cela, o crede di celarsi, dietro i numeri Ip, i Protocolli Internet che identificano, inequivocabilmente, i navigatori in Rete. Ma come i ladruncoli di cartone, anche loro sono imbranatissimi. Tanto che sono diventati l’oggetto di dileggio e di scherzi feroci sul web. Rutelli li ha sguinzagliati sulla rete per infiltrarsi, come anonimi navigatori Internet, su forum, chat, blog. E cantare l’elogio dell’ex-sindaco. Cercando di
spingere gli elettori a sceglierlo nel ballottaggio con Gianni Alemanno. Un compito non facile. Rutelli ha una pessima reputazione anche sulla Rete dove i video che lo ridicolizzano sono fra i più scaricati. L’ultima incursione, in ordine di tempo, della banda bassotti rutelliana quella sul blog del candidato Udc a sindaco, Luciano Ciocchetti. Che ha aperto un forum dal titolo “Con chi al ballottaggio” chiamando i frequentatori del suo sito ad esprimersi sulla scelta fra Alemanno e Rutelli. Fra la valanga di messaggi a favore di Gianni Alemanno, fanno capolino tre anonimi internauti. Che lasciano sul fo-
rum i loro messaggi a favore di Rutelli: “Meglio un possibile futuro alleato come Rutelli che un vecchio pseudo alleato come Alemanno”, scrive uno. “Mai con i fascisti”, gli fa il controcanto un altro. “Con Rutelli, naturalmente, xchè ha già governato bene Roma in passato e se sarà eletto governerà meglio”, rilancia un terzo. La fantozziana Banda Bassotti del web, però, viene subito colta con le mani nel sacco dagli altri internauti. Accanto ai loro nickname, infatti, spicca lo stesso
numero Ip: scrivono dalla stessa postazione di computer. Ladruncoli di identità, certo. Ma imbranati come gli omologhi di [pa.re.] Paperopoli.
Committente: Federazione Romana AN
ROMA CAMBIA ALEMANNO SINDACO
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lunedì 21 aprile
CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO RAID PUNITIVOOCCHIELLOOCCHIELLOOC PER RAGAZZINO CONTESOAUGUSTUS L’ADOLESCENTE, CONUBIUM DOPO L’AGGRESSIONE SANTET MATRIMONII, È STATA PORTATA QUOD AL CATELLI PRONTO LIBERE SOCCORSO
Bulle picchiano coetanea a scuola La quindicenne mantovana è stata accerchiata e malmenata fuori dall’istituto “Luosi” da un gruppetto di circa otto studentesse di Maria Serpico MODENA - Bullismo tinto di rosa fuori una scuola modenedese. Una quindicenne mantovana è stata picchiata all'uscita da un istituto tecnico di Mirandola, nel Modenese, da altre studentesse, sembra sette o otto. La giovane è stata presa a calci e pugni, subendo contusioni varie. Alla base della violenza la geosia: pare che la ragazzina si sia infervorata per alcuni apprezzamenti anonimi fatti nei confronti del suo fidanzatino e apparsi su internet, che la ragazza aveva attribuito a una studentessa più grande alla quale aveva intimato di lasciar perdere. Stando alla ricostruzione
di Stefania Gretta
dell'accaduto, l'accusata avrebbe prima respinto ogni addebito ma poi, arrabbiata, l'avrebbe aggredita fuori dalla scuola, con le amiche a darle man forte. «I genitori dell'alunna - ha spiegato la preside della scuola, Maria Cristina Mignatti, che ha presentato un esposto al commissariato di Mirandola - hanno espresso la volontà di non denunciare le responsabili della violenza». Quanto alle studentesse, nei loro confronti non sarà presa alcuna misura disciplinare perché l’aggressione è avvenuta fuori dall' istituto. La preside ha comunque convocato le alunne responsabili dell'aggressione e i loro genitori. «Atteggiamenti simili non devono più accadere -
ha detto promettendo tolleranza zero La nostra linea di condotta sarà durissima. Devo purtroppo constatare che le femmine litigano assai più spesso dei loro coetanei maschi per questioni amorose». La giovane vittima si è fatta medicare al Pronto soccorso e dovrà portare un collarino per una decina di giorni. La vicenda, rivelata dal “Resto del Carlino”, è accaduta martedì scorso, all'uscita da scuola. «Le hanno tirato i capelli fino a strapparglieli, poi l'hanno presa a calci e a pugni, apostrofandola con brutte parole», ha raccontato - uno studente del “Luosi” che ha assistito alla violenza consumata fuori dal cancello della scuola.
Il diciannovenne appeso a testa in giù per una probabile ritorsione
CAGLIARI - Dopo essere stato legato con una corda sotto le ascelle, un diciannovenne sardo è stato calato in un pozzo dove è rimasto per circa un'ora con il corpo immerso nell'acqua gelida fino al collo. Il giovane vittima della “tortura” è stato salvato dal padre, che ha sentito le sue grida d'aiuto. Subito soccorso, è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove è ancora ricoverato. Il giovane avrebbe successivamente raccontato che a calarlo nel pozzo sarebbero stati due aggressori. FaIl ragazzo ha raccontato cile pensare ad una spediai Carabinieri di non zione punitiva: lo hanno conoscere le due persone immobilizzato, denudato che l’hanno aggredito e legato con
Giovane calato in un pozzo Trovato e salvato dal padre una corda in modo da appenderlo a testa in giù a un pozzo, a pelo d'acqua, lasciandolo a penzoloni per qualche ora. Vittima dell'aggressione attribuita a due persone ancora sconosciute, è un ragazzo di Ussaramanna (Medio Campidano), Luciano Picchedda, un pastore di diciannove anni, poi salvato dal padre di 61 anni, per caso in visita nel loro ovile, luogo in cui si trova il pozzo e in cui si è consumata la vio-
lenza sul ragazzo. Il giovane, era in stato di ipotermia, quando è stato trovato. I suoi aggressori, che l'avevano lasciato appeso in modo da consentirgli almeno di respirare, e quindi non ucciderlo in maniera veloce e subitanea, avevano assicurato la corda a un autocarro parcheggiato vicino al pozzo. Ricoverato nell'ospedale di San Gavino, Picchedda fortunatamente e grazie alla tempastività del padre non è in pericolo di vita. Ai carabinieri della compagnia di Sanluri ha raccontato di non conoscere le due persone che l'hanno immobilizzato, ma la sua versione desta molte perplessità. Non sembra dalle prime analisi che il ragazzo, evidentemente vittima di una ritorsione, sia stato picchiato. «Il ragazzo non collabora», fanno sapere proprio i carabinieri che indagano sull'episodio.
ORDIGNO BELLICO
EX TRONISTA
TRAGEDIA IN MARE
A Palermo evacuate 3000 persone
Arrestato il modello Karim Capuano
Pescatori annegano in laguna
E' stato disinnescato l'ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, per il quale ieri mattina sono state evacuate circa 3000 persone in una vasta area di Palermo. La prefettura e la Protezione civile comunale tra le 6,30 e le 13 hanno organizzato il piano di evacuazione, di assistenza agli evacuate e di ordine pubblico. L'ordigno bellico era stato trovato 20 giorni fa in via Colonna Rotta, una zona vicina al palazzo dei Normanni della periferia di Palermo. Gli artificieri del Genio guastatori hanno disinnescato l'ordigno che sarà fatto brillare in una cava localizzata ad una 20na a di chilometri dal capoluogo siciliano. L'ordigno era stato trovato dagli operai di una azienda che sta effettuando lavori per il rifacimento della rete fognaria. Alla Fiera del Mediterraneo sono stati trasferiti gli evacuati ai quali stato offerto un pasto caldo ed assistenza medica.
Antonio Capuano, conosciuto come Karim, ex tronista del programma di Maria De Filippi, “Uomini e donne” e partecipante al programma Rai, “La Talpa”, è stato arrestato a Milano per aver aggredito un tassista e per aver cercato poi di rubare l'auto. Secondo la ricostruzione della polizia, Karim è salito a bordo della vettura e poi ha inspiegabilmente cominciato a colpire a schiaffoni il tassistia prima di tentare la fuga. L'uomo alla guida del taxi, 30 anni, si è subito spaventato per il gesto di Capuano e ha abbandonato l'auto. Karim dal canto suo è sceso e ha cominciato a inseguirlo per picchiarlo ancora. Poi il modello è tornato sui suoi passi, è risalito a bordo dell'auto e ha cercato di metterla in moto per andarsene. Il tassista, però, aveva già chiamato gli agenti che hanno arrestato Capuano con l'accusa di lesioni e furto aggravato.
Due pescatori sono morti cadendo in laguna dalla barca con cui erano andati a pescare sabato pomeriggio a Caorle (Venezia). Le vittime si chiamavano Lino Dorigo, 73 anni, e Vittorio Sangion, 70 anni, entrambi del luogo. I due amici ieri pomeriggio erano andati a pescare, con la loro barca a remi. Ieri mattina i familiari non vendendoli rincasare si sono allarmati e si sono quindi rivolti alla Capitaneria di porto di Caorle che ha avviato le ricerche con il supporto della guardia di finanza, dei carabinieri e dei vigili del fuoco. E' bastato una mezz'ora e la barca a remi è stata rinvenuta in un canale interno, in località Brian, a circa un chilometro dall'attracco. Sul natante però non c'erano i due pescatori i cui corpi sono stati poi trovati impigliati nella rete. Si ipotizza che uno dei due pescatori sia finito in acqua e sia rimasto impigliato nella rete e che l'altro sia caduto per soccorrere il vecchio amico e che così siano affogati entrambi.
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CRONACA NAZIONALE
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A SCUOLA LA DONNA ERA STATA SOSPESA A SEGUITO DELL’INCHIESTA PENALE
Prof si fa palpeggiare in classe Riammessa all’insegnamento Il video hard con gli alunni era stato diffuso sul portale You Tube
Il Tar di Lecce ha accolto il ricorso presentato dalla docente contro il provvedimento deciso dall’autorità scolastica dopo l’episodio per corruzione di minorenne dopo la diffusione su You Tube di filmati che la ritraevano mentre si faceva palpeggiare in classe dai suoi alunni. La riammissione è stata disposta dall'ufficio scolastico regionale. Il Tar di Lecce ha infatti accolto il ricorso presentato dall'insegnante contro il provvedimento provvisorio di sospensione deciso dall'autorità scolastica in seguito all'indagine. La docente, che viene
Padre Pio
L’esposizione delle spoglie FOGGIA - Sono attese 15mila persone giovedì prossimo a San Giovanni Rotondo in occasione della prima giornata di esposizione delle spoglie di San Pio da Pietrelcina. Gli alberghi della cittadina garganica, circa 9.000 posti, fanno registrare il tutto esaurito. A questi vanno aggiunti tutti quei fedeli che giungeranno la mattina con mezzi vari e che torneranno nella stessa serata alle loro destinazioni. La cifra calcolata dagli organizzatori, inoltre, non tiene conto di tutti quei pellegrini che troveranno posto nelle strutture della zona. Imponenti anche i numeri delle persone attese fino a ottobre: sono circa 730mila le prenotazioni arrivate al centralino dei frati cappuccini ma è prevedibile che, dopo l'eco mediatica della giornata di inaugurazione, trasmessa in diretta televisiva, il numero potrà ulteriormente aumen-
tare. Si viaggia a un ritmo di 10mila telefonate di prenotazione al giorno al numero 0882.417500 istituito dai frati per l'evento. I posti sono esauriti fino a giugno ma c'è la possibilita' di arrivare a San Giovanni Rotondo anche nei mesi successivi. Molti lo hanno già fatto perchè solo per quel periodo hanno trovato posto negli alberghi. Non è stato ancora deciso quando verranno chiuse le prenotazioni. Quello in corso è il 40° anno dalla morte del “frate delle stimmate”, venerato in tutto il mondo, ancora di più dopo la sua ascesa al ruolo di santo. Si è calcolato che le visite avverranno secondo un ritmo di 600 all'ora, dalle 7 alle 19. Ogni giorno potranno accedere al massimo circa 7mila persone. Nella cripta si potrà entrare anche senza prenotazione ma correndo il rischio di una fila lunghissima.
condo quanto riferì l'agenzia Agi, la professoressa con parte della schiena denudata. In primo piano, l'elastico della biancheria intima. I tre ragazzini, tutti minorenni, non si perdono in preliminari: uno le cinge la vita e gli altri due palpano il fondoschiena della donna con le mani che scivolano all'interno di pantaloni.
MESSAGGIO ELETTORALE
LECCE - La notizia era già stata preannunciata, anche da “Striscia la notizia” ma ora arriva la conferma: è stata riammessa nelle graduatorie regionali per l'insegnamento la professoressa quarantenne di Monteroni di Lecce indagata
chiamata per supplenze non essendo titolare di cattedra, era stata protagonista di due filmini hard girati con videofonini da suoi alunni e poi immessi su internet da sconosciuti. La donna era stata sospesa dall'incarico per due anni ed è tuttora al centro di due inchieste, una della Procura della Repubblica e una ministeriale. Il primo filmato messo in rete la ritraeva mentre, seduta dietro la cattedra, veniva palpeggiata da alcuni studenti, tutti minorenni. Sul video girato con un telefonino in un'aula di una scuola nel Leccese dove si vede chiaramente un'insegnante semisvestita palpeggiata da tre ragazzi minorenni era stata aperta un'inchiesta. Il filmato, nel quale è riconoscibile il viso della donna, era stato diffuso sul portale Youtube. Il video, ampiamente pubblicizzato sul portale Youtube, fu sequestrato dai carabinieri. Le immagini mostravano la docente, giovane e carina, alle prese con tre giovani, due dei quali ripresi in volto. Nel filmato si vede chiaramente, se-
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
Lascivius Apparatu
ALEMANNO SINDACO
BARBARESCHI PER ALEMANNO RADIORADIO 104.5 Da questa sera, tutte le sere dalle 20.30 alle 22.00 Luca Barbareschi conduce una trasmissione per Alemanno Sindaco
SI FIDA DI TE.
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lunedi’ 21 aprile
ESTERI
LA VISITA NELL'ULTIMO GIORNO NEGLI STATI UNITI, BENEDETTO XVI SI È RECATO SUL LUOGO DOVE SORGEVANO LE TWIN TOWER
Papa: Ground Zero Luce e pace eterna Nel pomeriggio messa allo Yankee Stadium di Stefania Gretta NEW YORK - Nell'ultimo giorno della sua visita negli Stati Uniti, Benedetto XVI si è recato a Ground Zero per pregare per le 3mila persone che sono rimaste uccise negli attacchi dell'11 settembre, per la pace e per il pentimento dei terroristi. Poi, nel pomeriggio, il Papa ha celebrato la messa allo Yankee Stadium di New York di fronte a decine di migliaia di fedeli. "Dio di amore, compassione e cura, guarda su di noi, persone di molte fedi e tradizioni differenti, che ci riuniamo oggi in questo luogo, scena di incredibile violenza e dolore" ha detto il Papa nella preghiera che ha pronunciato sul sito dove sorgevano le Twin Towers di-
BREVI Sri Lanka, ucciso un prete Un prete cristiano, che era anche un attivista per i diritti umani, è rimasto ucciso nell'esplosione di un ordigno piazzato sul ciglio della strada nel nord dello Sri Lanka, nella zona controllata dalle Tigri tamil. La notizia viene data infatti dal sito "Tamilnet" che accusa l'esercito cingalese di aver portato a termine, attraverso militari infiltrati, l'attacco in cui è rimasto ucciso il reverendo M X Karunaratnam. Accuse che sono state smentite dall'esercito.
Scontri in Somalia, 20 morti Almeno 20 persone sono state uccise in scontri a Mogadiscio tra forze governative ed islamisti. Secondo quanto riporta la Bbc, le forze del governo somalo di transizione e soldati etiopi hanno trovato un forte resistenza quando hanno attaccato le roccaforti degli insorti. Tra i morti vi sono molti civili, tra i quali cinque persone che stavano cenando in un ristorante colpito da una granata.
Il Nepal blinda la fiaccola Il Nepal militarizza la vetta dell'Everest per difendere il passaggio della fiaccola olimpica e minaccia di usare la forza, e addirittura a sparare contro eventuali dimostrazioni pro-Tibet. Per evitare ogni possibile incidente che possa danneggiare le relazioni con la Cina.
strutte l'11 settembre. "Dacci conforto e consolazione - ha detto ancora Benedetto XVI - rafforzaci nella speranza, e dacci la saggezza e il coraggio di lavorare instancabilmente per un mondo dove la vera pace e l'amore regnino tra le nazioni e nei cuori di tutti". Dopo aver chiesto di dare "luce e pace eterna a tutti quelli che sono morti", sostegno e conforto a chi è rimasto ferito e ai familiari della vittime, il Papa ha fatto un'invocazione anche per il pentimento dei terroristi: "Volgi verso la tua via dell'amore coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall'odio". Parlando ai seminaristi del St. Joseph's a Yonkers, a nord di New York, il Pontefice ha poi ricordato la sua adolescenza rovinata dal nazismo.
"I miei anni da “teen-ager” sono stati rovinati da un regime malvagio che credeva di avere tutte le risposte" ha detto Ratzinger, sottolineando che il nazismo aveva accresciuto "la sua influenza, infiltrandosi nelle scuole e in tutte le istituzioni civiche, nella politi-
ca e persino nella religione, prima che si riconoscesse in pieno la mostruosità che era". Benedetto XVI aveva già ricordato in un suo scritto come fosse stato costretto nel 1941 ad entrare a 14 anni nel movimento nazista giovanile.
DAGLI STATES A BAGHDAD VISITA NON ANNUNCIATA DEL SEGRETARIO DI STATO CONDOLEEZZA RICE
Iraq, liberi gli studenti rapiti a Baquba Sequestro lampo nella provincia di Diyala: 40 giovani sono stati liberati dai miliziani di Luigi De Floris BAGHDAD- Sono stati rilasciati dopo poche ore gli studenti universitari che erano stati rapiti nella provincia di Diyala. Lo rende noto la polizia locale che parla di 40, e non nove come era stato detto in un primo momento, giovani sequestrati dagli armati che avevano bloccato i quattro minibus a bordo dei quali viaggiavano a un falso posto di blocco nei pressi di Baquba. I quattro autisti sarebbero ancora nelle mani dei rapitori. Intanto, la polizia della provincia considerata una roccaforte della guerriglia sunnita e di al Qaeda ha detto di aver scoperto una fossa comune, con 100 corpi sepolti, a Anbaki. Nel frattempo, a Baghdad è arrivata per una visita non annunciata Condoleezza Rice . Il segretario di Stato americano spera di riuscire, si legge sul sito della 'Bbc', con la sua missione di avviare un dialogo tra le fazioni irachene, in un momento molto delicato e pericoloso. Moqtada al Sadr ha infatti minacciato di lanciare una "guerra aperta" al governo
iracheno se non fermerà i suoi raid contro le milizie sciite. In un comunicato il predicatore estremista sciita ha sottolineato che questo è "l'ultimo avvertimento" al premier iracheno Nuri al Maliki. E lo ha esortato a scegliere "la via della pace". Le dichiarazioni arrivano dopo una serie di nuovi scontri tra le milizie di al Sadr e le forze ira-
chene e statunitensi. Lo scorso 25 marzo il governo iracheno ha lanciato un'offensiva, partita da Bassora e poi estesasi in tutte le aree sciite del paese ed in particolare a Sadr city, quartiere di Baghdad, contro le milizie sciite. Gli scontri sono stati particolarmente violenti a Nassiriya dove ieri 30 persone sono rimaste uccise in scontri
tra la polizia irachena e i miliziani sciiti. Dopo 24 ore di vera e propria battaglia, oggi la situazione appare più tranquilla nella cittadina meridionale dove era schierato il contingenti italiano in Iraq fino al suo ritiro. Continua inoltre la campagna delle forze di sicurezza irachena per assicurarsi il controllo di Bassora.
lunedi’ 21 aprile
ECONOMIA ENI
Idrocarburi, trovato accordo con Qatar
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L’INTERVENTO ARRIVA AL MARGINE DELL’ULTIMA RIUNIONE DEL G7
Crisi dei mercati, Tremonti boccia il Financial Stability Il ministro in pectore a Draghi: «E’ come dare un’aspirina ad un malato grave» di Mattia Engelmann
Eni e il Qatar hanno siglato un accordo per l'esplorazione e produzione di idrocarburi: lo annuncia l'amministratore delegato di Eni Scaroni. “Sarà parte importante della nostra strategia' dice Scaroni commentando la firma del memorandum of understanding. Eni ha abbandonato il Paese nel 2002 ('uno dei nostri piu' grandi errori' dice l'a.d.) e oggi è il primo passo per un ritorno nell'area, con l'apertura di un ufficio di rappresentanza. Scaroni poi dice: 'Guardiamo all'Iraq come opportunita”.
BANCHE
Operazione assegni Dal 30 si cambia Scatteranno il 30 aprile le sei nuove regole sugli assegni messe a punto dal Tesoro per adeguarsi alle direttive comunitarie. Tra le novita' piu' rilevanti della nuova normativa l'obbligo di emettere solo assegni non trasferibili dai 5.000 euro in su, il pagamento di una tassa di 1,50 euro ad assegno nel caso in cui si vogliano fare cheque liberi e l'impossibilita' di emettere assegni 'a me medesimo' se non per l'incasso di contanti da parte della stessa persona che li ha emessi.
FISCO
Su cento euro, 78 vanno allo Stato Rispetto ai più importanti paesi dell'area dell'euro, l'Italia presenta un tasso di centralismo fiscale più elevato.Su 100 euro incassati di imp os te 78, 1 v an n o a l l o St ato c e n tr al e e s o l o 21,9 agli Enti locali.
ROMA - A occhio è un po’ come un’aspirina data per una malattia più grave»: Giulio Tremonti, ministro dell’Economia in pectore, non esprime un giudizio lusinghiero sul rapporto del Financial Stability Forum per affrontare e prevenire le crisi dei mercati finanziari presentato dal governatore di Bankitalia, Mario Draghi, all’ultima riunione del G7. «Nelle sue conclusioni - sottolinea Tremonti non c’è mai la parola nazionalizzazione. Si omette così il passaggio più significativo. Dove si fa l’elenco degli strumenti da utilizzare si parla di i«C’è la consapevolezza niezione di liquidità e di altre cose di una crisi generale fumose. Ma il rapporto è reticente molto profonda ma sulla parola chiave, aiuti di Stato. Non non solo economica» si parla di salvataggi. E se un rapporto del genere non parla di cose reali, come le nazionalizzazioni che sono state fatte e si faranno ancora, siamo di fronte a quel tipo di cultura, di tecnica, che non basta più per gestire cose che sono cambiate. Verso un nuovo mondo non si può andare con idee e strumenti vecchi».
Tremonti ripete più volte ai giornalisti di parlare non come futuro ministro, ma esclusivamente come presidente dell’Aspen Institute Italia, che a Parigi ha organizzato una due giorni a porte chiuse in cui economisti europei e statunitensi si sono confrontati proprio sull’attuale situazione di crisi dei mercati e dell’economia. «C’è la consapevolezza di una crisi generale molto profonda e che non è finita - spiega -. Una crisi non solo economica, ma anche sociale, con l’impoverimento del ceto medio, e fatta di tensioni geopolitiche». In questo
quadro, per Tremonti, è l’ora di cambiare approccio e di ripensare il sistema dei mercati, ricorrendo a strumenti nuovi e percorrendo vie nuove per generare crescita e sviluppo. A partire da un’idea che gli sta particolarmente a cuore, vale a dire l’emissione di titoli di debito europeo per finanziare investimenti europei, i cosiddetti eurobond, con cui si può fare un passo avanti come hanno fatto i padri fondatori dell’Unione europea con la creazione della Ceca, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, e dell’Euratom.
L’indagine
Prezzi troppo alti, meno vacanze per gli italiani ROMA - Poche vacanze, almeno per ora. Gli italiani stringono la cinghia e resteranno a casa per i ponti di primavera, complice il “caro benzina”, a +8%, e il “caro diesel”, a +20%. A rilevarlo è un'indagine condotta dall'Adoc, diffusa dall'Adnkronos, che segnala come solo il 10% dei connazionali partirà per il ponte del 25 aprile o del 1 maggio e di questi, la maggior parte si concederà un soggiorno in Italia. "Solo il 10% degli italiani sfrutterà i giorni di vacanza dei ponti per fare un viaggio - commenta Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc di questi il 7% opterà per una destinazione italiana, con prevalenza delle città d'arte come Roma, Firenze e Venezia. Il restante 3% preferirà trascorrere le proprie vacanze all'estero, nelle tradizionali capitali europee come Londra, Parigi e Madrid, anche se c'è un numero sempre più crescente di italiani che si dirige verso i Paesi dell'Est". Per quanto riguarda l'alloggio, la casa di
parenti e amici è la soluzione preferita dal 48% dei viaggiatori, in aumento del 2% rispetto al 2007. In calo le prenotazioni nelle strutture alberghiere, rifugio solo per il 24% dei partenti, sempre più in ascesa agriturismi, con il 15% delle preferenze, e i bed&breakfast. Quanto la spesa media delle famiglie per il weekend l'Adoc stima
un aumento dell'11,4% rispetto all'anno scorso. In particolare, segnala che per un soggiorno con un pernottamento una famiglia di 4 persone spenderà 700 euro quando nello stesso periodo ne ha spesi mediamente 620. Secondo l'Adoc, il crescente costo degli alberghi e il caro greggio sono due fattori determinanti nella rinuncia al viaggio. "E' un dato di fatto che il carovita non permetta di progettare viaggi, neanche nella formula del weekend - continua Pileri - rispetto all'anno scorso è aumentato il numero delle persone che non partono (+3%), mentre calano del 3% i soggiorni in Italia". "Sia il crescente costo degli alberghi che delle spese di viaggio per i carburanti spingono - sottolinea - a rimanere in casa. Difatti, la spesa media per il pernottamento, per un weekend in Italia, di una famiglia di quattro persone è pari a 700 euro, l'11,4% in più rispetto all'anno scorso".
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lunedi’ 21 aprile
SPETTACOLI 53ESINA EDIZIONE AL FILM DELL’ESORDIENTE ANDREA MAIOLI I PREMI PIÙ PRESTIGIOSI
TEATRO
Salemme replica all’Olimpico con “Bello di papà” Dopo il successo di pubblico delle prime settimane di programmazione, lo spettacolo “Bello di papà” scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme, aggiunge una settimana di repliche al Teatro Olimpico di Roma. Rimarrà quindi in scena fino al 4 maggio (le prevendite sono partite oggi). Lo spettacolo è stato già campione d'incassi nella scorsa stagione teatrale, con 110 repliche in tutta Italia, 85.390 presenze e un incasso totale di 2.076.900 euro, con una media di 18.880 euro a replica. «Sono felice - ha dichiarato Vincenzo Salemme - di concludere in bellezza la mia lunga tournee teatrale. Il pubblico romano si è talmente appassionato alla mia commedia che ho deciso di prolungare fino a domenica 4 maggio la mia permanenza al Teatro Olimpico. Forse le risate sono più avanti delle riforme istituzionali. Al mio spettacolo infatti, il pubblico ride compatto senza distinzioni di sorta».
David, Moretti a mani vuote Trionfa “La ragazza del lago” Risultato a sorpresa: solo tre statuette al favoritissimo “Caos calmo” di Luisa Apicella TRENTO - Risultato a sorpresa alla 53.a edizione dei David di Donatello. A far man bassa di premi è il film di Andrea Molaioli "La ragazza del lago", che porta a casa ben dieci statuette. Deludente invece il risultato per Caos Calmo, il film di Antonello Grimaldi con Nanni Moretti che, presentatosi con il maggior numero di nomination, ha ottenuto solo tre riconoscenze. Bene anche "I Vicerè", con quattro premi. La camminata trionfale del film tratto dal romanzo di Sandro Veronesi si è dunque fermata alle 18 nomination. Al momento di raccogliere i
la ragazzaccia che negli anni ’90 spopolava con i 99 Posse si rimette in gioco con “Psychodelice”
Meg: «La mia vita ha cambiato colore» di Stefano Fianga ROMA - Dimenticate la ragazzaccia che negli anni '90 spopolava con i 99 Posse. Adesso Meg (vero nome Maria Di Donna) si propone raffinata, sempre però con il guizzo del maschiaccio che vive in lei. Eccovi l'album "Psychodelice" in cui trionfa il fucsia e anche un senso di amarezza. "Mi
sono persa diverse volte nella musica- dice Meg -, ma è una droga da prendere in piccolissime dosi". Tante le sorprese. Anzitutto la confezione del disco. Infatti chi comprerà "Psychodelice" rimarrà colpito dal cartonato che si apre su tre livelli. Il colore dominante è il fucsia: "Perché esprime la femminilità e non è il blando rosa. Il fucsia è 'beat' ed e-
sprime i ritmi che ci sono dentro al disco. Più movimentato rispetto al precedente, che era intimista". Il titolo dell'album, che inizialmente doveva essere "Antidoto", è "Psychodelice". Come spiega Meg stessa: "Un gioco di parole tra psichedelico e delizia della psiche. In alcuni scatti che abbiamo fatto con l'ideatore grafico del progetto, Umberto Nicoletti, si
Tante le sorprese, a partire dalla confezione: sarà tutta fucsia e si aprirà su tre livelli voleva rendere l'idea della bambina beccata con le mani nella marmellata. Il tutto per evidenziare anche la mia anima un po' pazzariella". "Inizialmente l'album lo volevo intitolare Antidoto - dice l'artista - perché la musica è il mio rifugio nei confronti di tutte le cose reali che mi circondano. A volte mi sono persa nella musica anche per fuggire dai problemi. Ma non va bene. L'arte è un vizio diceva un intelluttuale e sono d'accordo. E' come un bicchiere di vino da gustare con piacere di tanto in tanto ma che può portare alla dipendenza se non ci si controlla".
frutti di quanto seminato, è stato "La ragazza del lago" a portare a casa i premi più ambiti. Il film di Molaioli è stato premiato come miglior film, miglior regista, miglior regista esordiente, sceneggiatura (Sandro Petraglia), produttore (Nicola Giuliano e Francesco Cima), attore protagonista (Toni Servillo), direttore della fotografia (Ramiro Civita), montatore (Giorgio Franchini), fonico di presa diretta (Alessandro Zanon), effetti speciali (Paolo Trisoglio e Stefano Marinoni). Per l'esordiente Andrea Molaioli un successo inatteso e clamoroso di fronte a due dei suoi maestri, Nanni Moretti e Carlo Mazzacurati, con i quali lavorò come assistente alla regia. Per la pellicola di Antonello Grimaldi sono stati invece premiati Alessandro Gassman, miglior attore non protagonista, (che ha dedicato il premio al padre Vittorio "che nella sua grande carriera ne ha vinti ben 14", e alla moglie che lo "sopporta" da 15 anni), Paolo Buonvino come miglior musicista e il brano "L'amore trasparente" di Ivano Fossati come miglior canzone originale. Sul fronte attrici sono state premiate le due protagoniste di "Giorni e nuvole" di Silvio Soldini: Alba Rohrwacher, impegnata quest'anno in molti film importanti (da "Caos calmo" a "Giorni e nuvole", da "Riprendimi" a "Nelle tue mani"), come miglior attrice non protagonista, e Margherita Buy come miglior attrice protagonista. Bene anche "I vicerè", che ha ottenuto quattro David, seppur in categorie "minori": miglior scenografo (Francesco Frigeri), miglior costumista (Milena Canonero), miglior truccatore (Gino Tamagnini) e migliore acconciatore (Maria Teresa Corridoni). Toni Servillo (Afragola, 9 agosto 1959) è un attore teatrale, regista teatrale e attore cinematografico italiano. Figura di spicco del teatro napoletano e del cinema italiano, è fratello del cantante Peppe Servillo, della Piccola Orchestra Avion Travel. Autodidatta, si appassionò al teatro sin da piccolo, aiutato da un contesto familiare nel quale la tradizione teatrale, sebbene assente, era amata dai componenti della famiglia. Iniziò recitando in oratorio, per poi passare alle messinscene durante l'adolescenza.
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lunedì 21 aprile
CULTURA
GIOIELLI DALLA MAGNA GRECIA AL TERZO MILLENNIO, LE TRADIZIONI ITALIANE ATTRAVERSO L’ORO, L’ARGENTO E LE GEMME
I “Racconti preziosi” di Gerardo Sacco La mostra dell’orafo-artista si terrà nella Sala Giubileo del Vittoriano a Roma ROMA - Al via a Roma, da mercoledì prossimo e fino al 10 maggio, “Racconti preziosi” di Gerardo Sacco. L'intento della mostra, allestita alla Sala Giubileo del complesso del Vittoriano, è quello di predisporre un modo nuovo di presentare e comunicare le opere dell’orafo-artista, noto a tutti come l’orafo delle dive, in quanto ideatore di fastosi gioielli di scena realizzati per il cinema, il teatro e la televisione. Si potranno ammirare stili, epoche, etnie e costumi di alcune delle regioni Italiane, in un percorso che si racconta attraverso l’oro, l’argento e le pietre preziose. Un percorso attraverso il quale il visitatore ripercorrerà le sue radici storiche attraverso l’arte, la bellezza e la cultura. Gerardo Sacco inizia a lavorare,
sin dall'età di otto anni, presso la bottega di un barbiere; pochi mesi dopo, del tutto casualmente, è assunto come garzone nel laboratorio di un orefice dove scopre la sua vera vocazione. Estremamente incuriosito dal materiale prezioso, si appassio-
na al nuovo mestiere, che gli offre la possibilità di soddisfare la sua sete di conoscenza e di realizzarsi, creando. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte orafa, Sacco decide di mettersi in proprio e si reca a Valenza Po per apprendere le tecniche ed i pro-
cessi di lavorazione dell'oro in serie. Allo stesso tempo, frequenta dei corsi serali presso un istituto d'arte, dove completa la sua formazione, studiando storia dell'arte e perfezionando le sue cognizioni di gioielleria, geometria e gemmologia. Quando nel 1969, ritorna a Crotone e costituisce la propria Ditta artigianale, Sacco ha oramai acquisito una formazione teorica e pratica tale che i suoi lavori risultano di qualità nettamente superiore a quella degli orafi locali ed all'altezza delle migliori Produzioni nazionali. All'interno del suo “laboratorio-bottega”, mediante un'opera di “scavo” tesa al recupero di processi di lavorazione propri del passato, Sacco si specializza in una produzione orafa, che affonda le sue radici nella cultura Magnogreca, bizantina, rinascimentale
e barocca, nella tradizione contadina della sua terra ed in quella delle comunità Albanesi presenti in Calabria. Nello stesso anno, Sacco realizza il suo primo campionario, con il quale ottiene riconoscimenti a livello nazionale: vince il 10 premio alla Mostra dell'Artigianato Orafo di Firenze, l'Oscar dell'Artigianato alla Mostra di Sanremo ed altri premi. Tali riconoscimenti sono ottenuti per prodotti assai diversi fra loro, ma tutti caratterizzati da un elevato livello d’originalità e qualità. La fama di Gerardo Sacco si diffonde rapidamente negli ambienti orafi, ed anche i gioiellieri più famosi, come Van Cleef e Tiffany, apprezzano le sue creazioni. Molti iniziano ad imitarne la produzione, ma senza riuscire ad emularne lo stile estroso ed inconfondibile.
ALEMANNO SINDACO LE PIAZZE DELLA LIBERTÀ
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
100 Spettacoli verso il ballottaggio Il 27 e 28 aprile si vota per Questi i primi appuntamenti il ballottaggio per la elezione Venerdì 18 aprile del Sindaco di Roma, nell’attesa P.zza Bologna (18.30-21.30) ogni sera nelle piazze di Roma ci 18.30/19.30 Animazione - 19.30/21.00 Jazz saranno incontri-spettacolo in cui P.zza Talenti (18.30-21.30) 18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Blues sarà possibile conoscere P.zza Ormea (18.30-21.30) i programmi, parlare con 18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Bossa nova Sabato 19 aprile i parlamentari, i consiglieri P.zza dei Gerani (16.30-19.30) provinciali, comunali e dei 16.30/18.00 Animazione - 18.00/19.30 Cover municipi del Popolo della Libertà. P.zza Ponte Milvio (18.30-21.30) Potrete avere informazioni aggiornate sul nostro sito internet e ai recapiti del comitato elettorale
18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Jazz L.go Appio Claudio (18.30-21.30) 18.30/20.00 Animazione o cover 20.00/21.30 Blues Domenica 20 aprile P.zza C. di Rienzo (16.30-19.30) 16.30/18.00 Animazione o cover
SI FIDA DI TE.
18.00/19.30 Jazz P.zza Re di Roma (16.30-19.30) 16.30/18.00 Cover o animazione 18.00/19.30 Blues P.zza del Popolo (18.30-21.30) 18.30/20.00 Cover 20.00/21.30 Jazz o Blues Lunedì 21 aprile P.zza Caduti della Montagnola (18.30-21.30) P.zza Balsamo Crivelli (18.30-21.30) P.zza Vescovio (18.30-21.30) Martedì 22 aprile Largo Ravizza (18.30-21.30) Largo Agosta (18.30-21.30) P.zza Santa Maria Liberatrice (18.30-21.30) Mercoledì 23 aprile P.zza Lorenzini (18.30-21.30) P.zza della Balduina (18.30-21.30) P.zza Tor San Michele [Ostia] (18.30-21.30)
COMITATO ELETTORALE Tel. 06 42275000 - Fax 06 42274033 info@alemanno.it
MESSAGGIO ELETTORALE
di Elena Guerri dall’Oro
ALEMANNO
Committente: Federazione Romana AN
SINDACO
SI FIDA DI TE.
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