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Anno I n. 37
mercoledì 23 aprile 2008
I ROMANI SONO I CITTADINI PIÙ TARTASSATI D’ITALIA. MA ALLA SINISTRA NON BASTA E PENSA A NUOVE IMPOSTE
Rutelli: ICI per sempre I l v i c e p r e m i e r d i P r o d i è contro l’abolizione della tassa sulla prima casa
ROMA - Una ne pensa e cento ce ne fa pagare, come l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. Gli italiani la considerano la tassa più odiosa e più ingiusta, perché colpisce uno dei diritti primari dei cittadini. Abolirla, almeno sulla prima casa, non ci sembra un’idea peregrina, eppure ‘Cicciobello’ Rutelli sostiene il contrario. Fa dei distinguo capziosi e dice: “Non sono d’accordo con chi propone di abolire l’Ici per tutti perché chi ha sette ville è giusto che l’Ici la paghi”. Forse si è confuso con i sette colli o forse vuole tassare [ r. b . ] IL SERVIZIO A PAG. 5 pure loro.
Rifiuti, Alemanno: serve un’Authority
IL DUO RUTELLI-VELTRONI IN 15 ANNI NON HA RISOLTO TRAFFICO E PARCHEGGI
Siamo a rischio Napoli
Viabilità in un vicolo cieco ROMA - Trasporto pubblico carente, parcheggi inesistenti: i romani continuano a preferire la propria macchina piuttosto che l’autobus o la metro. I dati parlano chiaro: la velocità media dei mezzi di Trambus, ex Atac, è pari a 13,3 km/h, ovviamente inferiore rispetto a
Brxuelles (21,8), Madrid (21), Barcellona (19,7), Berlino (19,5), Londra (18), Stoccolma (18) e Parigi (17,1). Per quanto riguarda i mezzi privati il dato è di 25,5 km/h: ecco come si spiega la preferenza dei romani per la propria macA PAG. 7 china.
Il dibattito Gianni Alemanno al parco della Marcigliana
ROMA - Il Lazio rischia grosso. Rischia di “esplodere” come la Campania per l’emergenza rifiuti. Perciò è necessario creare un’Authority regionale per i rifiuti, una misura imposta
dal comune e dal governo nazionale perché non si arrivi, nel Lazio e a Roma, al drammatico caso della Campania. È la proposta di Gianni AleA PAG. 3 manno
La paura fa xenofobi ROMA - Xenos è una parola greca che incrocia in sé i significati di straniero e di ospite. Ospite è colui che viene nella mia casa e che io tratto da pari. In latino “hospes” condivide il significato con “hostis” , nemico. Dalle parole classiche hospes/xenos – o-
spite/nemico, straniero/ospite, deriva la parola xenofobia che nelle lingue moderne indica la paura dell’ospite e quindi l’odio per lo straniero. Si tratta dell’intreccio linguistico ed etico di una vera e propria patologia, SEGUE A PAG.
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Comunità ebraica: “Libertà di voto” “La Comunità Ebraica di Roma è fuori dalle parti, nell’imminenza del ballottaggio per la carica di sindaco della città. La Comunità Ebraica di Roma, in quanto Istituzione, non si riconosce in alcun partito politico e lascia liberi i suoi iscritti, come cittadini italiani, di esprimersi nel voto in coerenza con le diverse opinioni personali”. Lo comunica in una nota la Comunità Ebraica di Roma.
Corriere.it boccia il braccialetto antistupro In un sondaggio su internet proposto dal Corriere il 64% degli italiani si dice sfavorevole all’idea di Rutelli sul braccialetto antistupro.
1 - Distretto di Roma Capitale Impegno a realizzare una legge nazionale e una riforma costituzionale per la creazione di un Distretto che riassuma le competenze di Provincia e Comune con poteri legislativi straordinari. La nuova istituzione del distretto di Roma Capitale beneficerà della riforma del federalismo fiscale.
2 - Diritti del contribuente e riforma dello Statuto Allo Statuto comunale sarà aggiunto un titolo specifico dedicato alla tutela dei contribuenti (cittadini e imprese) con l'obbligo di ripristinare un rapporto equo tra pressione fiscale e qualità dei servizi erogati, di tutelare e risarcire i cittadini da disservizi e "cartelle pazze". Al difensore civico verrà affidato il compito di controllare l'applicazione di queste norme.
3 - Piano casa Costruzione di 25mila alloggi destinati alle famiglie dei lavoratori con retribuzioni medio-basse, sia attraverso l'edilizia economico-popolare, sia con la concessione a riscatto e/o in affitto con un canone compatibile con i salari degli assegnatari.
4 - Abolizione dell'Ici e diminuzione delle tasse L'Ici sulla prima casa verrà abolita. L'Irpef comunale verrà ridotta fino a un'aliquota pari allo 0.25%.
5 - Riqualificazione periferie e quartieri svantaggiati Per Roma è previsto, nell'ambito del programma nazionale di interventi sociali e di attrazione d'impresa, lo stanziamento di 1miliardo e 500milioni di euro in favore della periferia, utilizzando, oltre agli strumenti esistenti, quello innovativo della demolizione e ricostruzione.
6 - Piano straordinario per la mobilità Il piano prevede la realizzazione del 2 anello esterno del Grande Raccordo Anulare e il completamento dell'anello ferroviario, l'incremento dei parcheggi di scambio e rotazionali, la diversificazione della flotta degli autobus, l'aumento dei treni della metro, la realizzazione dei prolungamenti delle linee A e B, la costruzione della linea D e la conclusione nei tempi previsti della metro B1 e della metro C, la più grande opera pubblica pro-
grammata in Italia negli ultimi 25 anni e finanziata per l'82% dal Governo Berlusconi. Riordino della logistica per il trasporto merci per evitare il transito in città di camion e mezzi di trasporto pesanti.
7 - Ripristino della legalità in materia di espulsioni Attuare subito le procedure di espulsione dei 20mila nomadi ed immigrati che a Roma hanno violato la legge. Istituire l'Assessorato alla Sicurezza e all'Immigrazione per le politiche di controllo del territorio, di prevenzione dei reati, di accoglienza e integrazione dei lavoratori stranieri in regola.
8 - Chiusura dei campi nomadi abusivi Chiusura dei campi nomadi abusivi, controllo rigoroso ed effettivo di quelli regolari e loro progressiva eliminazione. Contrasto ad ogni forma di sfruttamento dei bambini e delle donne, con particolare riferimento alla prostituzione e all'accattonaggio minorile
9 - Legalità e decoro urbano Riforma della Polizia Municipale con la creazione di reparti specializzati nella lotta al commercio abusivo, nella prevenzione e repressione della mendicità minorile e dell'offerta di manodopera clandestina. Costituzione di nuovi presidi per ospitare i bambini sottratti all'accattonaggio. Adozione del regolamento per l'armamento. Progetti di telesorveglianza assistita e tecnologica e contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto commerciale cittadino attraverso il riciclaggio del danaro sporco.
10 - Sostegno alle famiglie Ripristino del bonus per il sostegno della natalità, libri di testo gratuiti fino ai 18 anni per le famiglie meno abbienti. Apertura di un negoziato con l'Ue per ridurre l'Iva su tutti i prodotti per l'infanzia.
11 - Asili Nido Creazione di 10mila nuovi posti per i bambini di Roma, attraverso la costruzione di nuovi asili pubblici, l'incentivazione alla creazione di asili nido aziendali e privati, accreditati e convenzionati, l'obbligo per tutte le grandi unità produttive di dotarsi di questo servizio.
12 - Qualità dell'offerta sanitaria Intesa con il Governo per la costruzione di un nuovo e moderno Policlinico Umberto I con tempi certi di realizzazione, creazione di presidi sanitari di quartiere per alleggerire il carico sugli ospedali, snellire le liste d'attesa, ottenere una sanità per tutti, ma diversificata tra prestazioni di base e di eccellenza, nel rispetto della parità tra erogatori pubblici e privati.
13 - Nuovo Piano rifiuti Scongiurare il rischio di un'emergenza rifiuti analoga a quella di Napoli, passare immediatamente alla raccolta differenziata "porta a porta" in tutta la città, realizzare subito tutti gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti di Roma. Chiudere la discarica di Malagrotta nei tempi previsti. Realizzare il quarto impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti su iniziativa dell'Ama per dare valore industriale all'azienda pubblica.
14 - Anziani e povertà Realizzazione di un piano straordinario per contrastare la povertà che colpisce 476.000 famiglie romane e per assicurare l'assistenza agli anziani, per garantire ai non autosufficienti e agli incapienti di essere assistiti e curati preferibilmente nella propria casa. Rendere protagonista di questo piano tutto il mondo dell'associazionismo e del volontariato secondo il principio della sussidiarietà.
15 - Sostegno ai giovani precari Creazione di un fondo di assistenza per i giovani precari, da cui trarre risorse per garantire gli ammortizzatori sociali durante i periodi di disoccupazione. Il fondo potrà realizzare una serie di convenzioni in favore dei precari offrendo servizi e facilitando l'accesso al credito.
16 - Lotta all'inquinamento e tutela della salute dei cittadini Creazione di un nuovo e più efficiente sistema di monitoraggio delle varie forme di inquinamento che vengono rilevate nella città di Roma, per garantire il benessere dei cittadini anche attraverso forme attive di prevenzione e la promozione di idonei stili di vita e di comportamento.
TOUR TRA LE DISCARICHE
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GIANNI ALEMANNIO NEL PARCO DELLA MARCIGLIANA ILLUSTRA LA RICETTA PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA
«Il Lazio rischia come la Campania» «Serve subito un’Authority regionale per i rifiuti e il rilancio dell’Ama» ROMA - Il Lazio rischia grosso. Rischia di “esplodere” come la Campania per l’emergenza rifiuti. Perciò è necessario creare un’Authority regionale per i rifiuti, una misura imposta dal comune e dal governo nazionale perché non si arrivi, nel Lazio e a Roma, al drammatico caso della Campania. È la proposta di Gianni Alemanno per fronteggiare una situazione che potrebbe aggravarsi anche nella Capitale. Durante un tour tra le discariche abusive di alcuni quartieri il candidato del Pdl annuncia che, se diventerà sindaco, «l'assessorato all'Ambiente sarà uno dei punti forte della giunta comunale». Ed è convinto: «Si deve prendere un impegno serio con il governo per costringere Marrazzo a fare bene il proprio lavoro». Tuta da lavoro e guanti di protezione, Alemanno si è cimentato in una simbolica raccolta di rifiuti in una delle discariche abusive tra il II e il IV municipio. Nel parco della Marcigliana, area protetta, illustra la sua ricetta contro il problema rifiuti. I punti sono: oltre all'Authority, incrementare la raccolta differenziata e quella porta a porta, avviare una campagna di informazione nelle scuole per limitare la produzione di spazzatura e realizzazione degli impianti previsti dal piano regionale dopo averne verificato la conformità alle norme». Con lui anche il capogruppo di An al Parlamento europeo Roberta Angelilli che denuncia «la presenza di varie discariche abusive in un'area di pochi kilometri nelle quali
sono presenti anche materiali pericolosi come l'eternit». Luoghi di degrado, prostituzione e atti di microcriminalità». Ancora: «Il parco della Marcigliana è in totale stato di abbandono, senza controllo da parte della polizia municipale e dell'Ama». Una situazione «peggiorata negli ultimi anni» secondo Cristiano Bonelli, candidato alla presidenza del IV municipio che ha riferito di aver censito «oltre 50 discariche abusive a cielo aperto» nel territorio municipale e di aver segnalato il problema alla guardia parco e alle forze dell'ordine «senza ottenere la rimozione». Il neo eletto deputato Vincenzo Piso, ex consigliere capitolino punta il dito contro l'Ama: «I bilanci ci dicono che la sua situazione è critica». Presente anche Marco
Alemanno nel parco della Marcigliana
Marsilio, già consigliere capitolino di An. «Non si tratta di un caso isolato», spiega Alemanno- insieme alla Angelil-
li- «esistono almeno altre dieci realtà di questo genere in altrettante aree protette. È una situazione che rischia di
IL CANDIDATO DEL PDL: «RICONOSCIMENTO BASATO SU FATTI CONCRETI»
La Moratti elogia Alemanno Di Giorgio Del Moro ROMA - Francesco Rutelli continua a dare segnali di nervosismo a pochi giorni dal ballottaggio dal quale uscirà il futuro sindaco della capitale. Dopo le imbarazzanti uscite sul braccialetto antistupro, già ribattezzato “burqa elettronico” e sulla contrarietà all’abolizione dell’Ici, il candidato sindaco del Pd tenta la carta della paura per l’impatto che avrebbe su Fiumicino, la mancata acquisizione di Alitalia da parte di AirFrance, rispolverando il vecchio clichè della contrapposizione tra Roma e Milano. Per fortuna una lezione di maggior senso di responsabilità istituzionale e spirito nazionale giunge in queste ore dal candidato sindaco di Roma per il Pdl, Gianni
Alemanno, e dal sindaco di Milano, Letizia Moratti. Ringraziando la Moratti per il riconoscimento di buon amministratore ricevuto, Alemanno ha ricordato che “l’elogio del sindaco del capoluogo lombardo non è fondato sul nulla, siamo stati colleghi al governo per cinque anni e abbiamo fatto molte cose insieme. È un apprezzamento che mi fa molto piacere perché non è un dato astratto, ma basato su fatti concreti”. Alemanno, a margine del tour compiuto ieri nella discarica abusiva della riserva naturale della Marcigliana, ha ricambiato il riconoscimento. “La Moratti è un esempio di ottimo sindaco, ha vinto la battaglia per l’Expo. Roma e Milano dovrebbero lavorare per creare senza concorrenza un sistema paese che riconosca Roma come capitale”.
esplodere soprattutto se verrà chiusa la discarica di Malagrotta». Intanto, insieme a Gianfranco Fini il candidato del Pdl ha incontrato i dipendenti dell’Ama a Tor De Schiavi. «È paradossale» - ha detto Alemanno - «che proprio coloro che in questi anni hanno fatto di tutto per distruggere l’azienda pubblica Ama oggi diffondano il terrore su privatizzazioni inesistenti. Al contrario, il Pdl ribadisce la necessità di potenziare l’Ama e di consentirle di chiudere il ciclo dei rifiuti attraverso la realizzazione di nuovi termovalorizzatori. Il nostro impegno è di rilanciare l’Ama». Fini ha invece ribadito gli impegni del governo a detassare gli straordinari ed abolire l’Ici sulla prima casa. A l e . M o .] [A
IL SONDAGGIO
Il Corriere boccia il braccialetto Il Corriere della Sera ha proposto nella sua versione on-line questo sondaggio: “Un braccialetto anti-stupro con allarme. Lo ha proposto il candidato di sindaco di Roma Francesco Rutelli. Pensate che il dispositivo possa funzionare come metodo anti-violenza?”. I risultati bocciano senza repliche l’iniziativa di Rutelli, che ha trascurato il problema della sicurezza a Roma: in serata, con oltre settemila votanti, i contrari erano il 64,1% contro il 35,9 dei favorevoli.
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SINISTRA IMPRESENTABILE
OCCHIELLO LE FRANGE DELLA OCCHIELLOOCCHIELLOOC SINISTRA VIOLENTA AUGUSTUS SI ESPRIMONO CONUBIUM A FAVORE SANTET DI RUTELLI MATRIMONII, QUOD CATELLI LIBERE
Non lo vogliono, ma lo votano Gli okkupanti: ci fa orrore, ma così potremo continuare a fare come ci pare di Tommaso Della Longa ROMA - Se servisse ancora qualche conferma su quali sono gli alleati di Rutelli, eccole servite su un piatto d’argento. La sinistra prodiana, a pochi giorni dal ballottaggio, ormai si scopre per quella che è, ovvero l’unione di tutto e il contrario di tutti. Sul Manifesto di ieri, sono uscite una serie di dichiarazioni di quelli che fanno parte della Rete antifascista metropolitana (Ram) molto chiare sulla fisionomia della coalizione rutellesca. “Non sarà una questione di votare il meno peggio, ma di scegliere il terreno di scontro”. E ancora, l’estrema sinistra ha paura di un “passo indie-
tro” sulla questione dei centri sociali occupati abusivamente: “La differenza è tra chi li vuole chiudere e chi magari li tollera malvolentieri”, ci illumina il neoeletto Tarzan, alias Andrea Alzetta il più votato consigliere comunale di Sinistra arcobaleno e soprattutto di Action. Mentre qualcuno porta avanti la decisione di non votare nessuno, come i Cobas e Radio Onda Rossa, i duri e puri di Acrobax si schierano con Cicciobello con una dichiarazione dai mille significati: “Non vogliamo i fascisti al governo della città. Schierarsi in questo ballottaggio però non significa assolutamente aderire al progetto di Rutelli”. Come dire, la nostra manciata
di voti te la diamo, ma non ti credere che saremo mai amici. Infatti, in tutti questi anni del duo RutelliVeltroni, i centri sociali e la sinistra radicale hanno tenuto sotto scacco i due sindaci e hanno praticamente avuto carta bianca su ogni occupazione o atto violento. Il richiamo alla lotta subito dopo la fine del ballottaggio viene recepito anche da quelli di Sinistra critica: “Rivendichiamo il diritto di scegliere a chi fare opposizione”. Bene, ora è tutto chiaro. I radicali e i violenti appoggiano Rutelli. Il Pd per vincere ha bisogno di tutti i voti della sinistra radicale. Ma i romani adesso sanno bene chi sono questi signori.
Secondo l’Ugl, la parola d’ordine è stata “occupare, smobilitare, privatizzare” ROMA - Il vicepremier di Prodi e candidato della sinistra a Roma, Francesco Rutelli, ha lasciato una brutta eredità un po’ ovunque sia stato ad amministrare. Per quanto riguarda i Beni culturali, come già denunciato da RomaPunto, ci troviamo davanti ad una situazione a dir poco drastica. Oltre agli scempi dell’Ara Pacis e degli ascensori al Vittoriano, Rutelli passerà alla storia per le nomine preelettorali, ben 216, e soprattutto per i 35 direttori generali nominati a dicembre e rimandati al mittente in questi giorni dalla Corte dei Conti. Con il risultato evidente di far annullare tutte le decisioni prese dal manipoli dei 35, avviare contenziosi legali, portare un grave danno alle casse dello Stato. La situazione vie-
Ministero in rivolta contro Cicciobello ne ben raccontata dal coordinatore nazionale Ugl Beni culturali, Renato Petra: “Beni Culturali e la teoria del caos, ovvero fare tutto per non fare niente. A dicembre la nomina di 35 direttori generali, a marzo 216 nomine di ogni ordine e rango, poi c’è l’ennesima riorganizzazione della macchina ministeriale ed ultimo il protocollo di intesa con il Comune di Roma che prevede, tra l’altro, la costituzione di un soggetto istituzionale di tipo misto Stato-Co-
mune-Università che può, a sua volta, selezionare un soggetto privato al quale affidare la gestione dei servizi a fronte di oneri quali la pulizia, la sicurezza e l’accoglienza. In altre parole la parola d’ordine di Rutelli è stata occupiamo, smobilitiamo e privatizziamo”. E non finisce qui: “Tanti dirigenti superflui ed almeno 2000 unità di personale di vigilanza mancante. Insomma ci ritroviamo in una situazione caotica - continua il sindacalista - anche dal punto di
vista della gestione della riqualificazione del personale che ad oggi è costata milioni di euro per approntare corsi, commissioni, docenze e verifiche documentali per poi alla fine arrivare ad una specie di ‘sanatoria’ che, tanto valeva,
farla subito senza sprecare danaro. Ci auguriamo che il nuovo ministro decida di vederci chiaro prima che le ‘urgenze’ gestionali impongano di ratificare il tutto per non fermare il motore di via del [t.d.l.] Collegio Romano”.
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TASSE MON AMOUR
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PER CIVES E “SOLE 24 ORE” NON CI SONO DUBBI: ROMA È LA “REGINA” DELLE TASSE
Rutelli: «L’ICI non va abolita» Il candidato sindaco getta la maschera e conferma l’imposta più odiata dai romani di Daniele Petraroli ROMA - È Roma la prima città d’Italia per le tasse. Ma l’unico che sembra non essersene accorto è il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Rutelli, che ieri ha gettato la maschera: “Non sono d’accordo con chi propone di abolire l’Ici per tutti, chi ha 7 ville è giusto che l’Ici la paghi”. Un modo di confondere le acque, visto che finora il centrodestra ha sempre parlato di toglierla solo ed esclusivamente sulla prima casa. Non ci sono dubbi, poi, sul fatto che la Capitale sia la “regina” delle tasse. Purtroppo per i contribuenti capitolini e le loro tasche la ricerca di Andoc (associazione nazionale dottori commercialisti) e centro studi Cives dello scorso ottobre parla chia-
Francesco Rutelli
ro: nella Città Eterna le famiglie e le imprese pagano più tasse rispetto alle altra grandi città italiane. La conferma arriva anche dal “Sole 24 ore” che pone Roma al secondo posto, dopo Siena, come gettito medio per abitante in base ai principa-
li tributi locali (Ici, Irpef, Tarsu ed energia elettrica). E andiamo a vedere proprio le imposte. Nel 2007 l’addizionale comunale all’Irpef è passata dallo 0,2 allo 0,5%, la tassa sui rifiuti (Tarsu) è aumentata del 16% per i privati, del 30% per le
attività commerciali e addirittura del 50% per i ristoranti. L’Ici sulla seconda casa è passata dal 6,9 al 7 per mille. Su quella sulla prima casa, invece, c’è il trucco. Se nell’aprile 2006 è scesa dal 4,9 per mille al 4,6, infatti, lo scorso anno il Campidoglio ha deciso il riconteggio degli estimi catastali (su cui l’Ici viene calcolata). Risultato: un guadagno di circa 30 milioni di euro per il Comune, l’ennesima beffa per i contribuenti. E veniamo allo studio Andoc-Cives. È stata presa in considerazione (per le nove città principali) un’ipotesi standard di una famiglia di quattro persone con un reddito annuo di 27mila euro che vive in 80 metri quadrati. Roma è seconda per l’incidenza delle addizionali comunale e regionale (dietro Bologna) e per la
tassa rifiuti (prima Venezia), ma in tal caso la famiglia tipo paga il 75% in più di una fiorentina e il 33% in più di una torinese. Per l’Ici, invece, è “solo” quarta, ma, come detto, in questo caso non viene considerata la revisione degli estimi catastali decisa nell’ultimo anno. Ma è unendo le due tabelle che esce il dato più importante (e definitivo): Roma con 753 euro annui è prima per la tassazione locale più alta seguita da Bologna (746 euro) e Napoli (739), Milano è penultima con 561, chiude Firenze con 462. A questo primato al contrario va aggiunto che i servizi nella Città Eterna non sono all’altezza delle imposte elevatissime. Nella classifica della qualità della vita, infatti, è appena 51esima in Italia.
Il dibattito
I cittadini hanno paura e diventano xenofobi SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
perché l’etica del vivere politico si fonda non sull’esclusione ma sul confronto e sulla contaminazione. La psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris affermava, in tempi non sospetti, come la presenza degli stranieri potesse destare timori e paure perché il diverso è veramente e radicalmente “altro da me”, perché era lontano e ora è vicino, perché era sconosciuto e ora si fa conoscere e vuole conoscere. È fisiologico che la presenza dello straniero ci metta in discussione: proprio perché manca un terreno comune su cui fondare un’intesa e la conoscenza del retroterra da cui proviene, ciò che nasce
immediatamente e spontaneamente di fronte allo straniero è la paura. Che non va derisa né minimizzata, ma presa sul serio e fronteggiata per capirla e vincerla. Bisogna considerare che nell’incontro con lo straniero non va messa in conto solo la propria paura, la paura di chi accoglie, ma anche, e forse soprattutto, la altrui paura, la paura di chi arriva in un mondo estraneo, dove non è di casa, un mondo di cui conosce poco o nulla, un mondo che non gli offre alcuna protezione. La prima sensazione nel rapporto tra residente che accoglie e immigrato che arriva è quella di avere due paure a confronto. La paura dell’altro è una sensazione paralizzante che va superata non
gli altri: i diversi, gli stranieri. Perciò riacquisire la consapevolezza della propria identità è il primo impegno culturale e politico da assumere, valorizzando il proprio patrimonio culturale facendo in modo che “l’ospite” possa acquisirlo e rispettarlo. Se Roma tornasse ad essere intesa come una polis, in cui gli abitanti potessero partecipare attivamente alla vita politica, seguendo l’interpretazione delle norme e proponendo idee, la paura della diversità potrebbe essere superata. Ogni abitante, a cominciare da quello straniero, avrebbe la possibilità di confrontarsi con culture diverse, rispettando il modello di riferimento del luogo in cui vive, ol[emmebi] tre alle leggi che trova.
Alla luce dei cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni la scena politica europea,
Alessandro Campi
ed italiana, quali sfide attendono la destra nata nel 1995 sulle ceneri del Movimento so-
La destra in cammino
ciale italiano? Il tragitto dal neofascismo ad una destra riformista, modernizzatrice, europea, può dirsi compiuto o c'è ancora del cammino da fare? Quali sono i caratteri che dovrebbero qualificare quella "destra nuova" di cui l'Italia, ha certamente bisogno? Il progetto del Popolo della libertà perseguito da Berlusconi e Fini segna, la fine della destra
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politica in Italia o l'inizio di una nuova stagione da protagonista? Alternando storia e cronaca, valutazioni obiettive e spunti polemici, il volume di Campi delinea il profilo di una destra all'altezza delle nuove sfide politico-culturali, in grado di muoversi con un ruolo di primo piano sulla scena italiana ed europea.
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rimuovendola bensì assumendola – afferma la psicologa -. Due sono infatti i rischi nella nostra lotta contro la paura: negarne l’esistenza, e quindi assolutizzare la differenza dell’altro, sacralizzare l’altro e rinunciare così alla propria cultura, oppure assolutizzare la propria identità intesa come esclusiva ed escludente, assumendo un atteggiamento difensivo dei propri valori, fino a farne un presidio da difendere anche con la forza contro ogni minaccia reale o presunta all’identità culturale o religiosa. In entrambi i casi si dimentica che l’identità a livello sia personale che comunitario e sociale si è formata storicamente e si rinnova quotidianamente nell’incontro, nel confronto, nella relazione con
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PROGETTI INCOMPIUTI
MANIE DI GRANDEZZA: IL PROGETTO PRESENTATO A LUGLIO È SCOMPARSO AD AGOSTO DAL BILANCIO
La “sòla” della funivia in pianura 12 milioni di euro buttati da Comune in un’idea folle e assolutamente e inutile ROMA - Il 9 luglio scorso aveva convocato con gran clamore la stampa internazionale presentando il progetto con i suoi soliti toni apologetici e un po’ sbruffoni: “È un’opera assolutamente innovativa non esiste in nessun’altra città italiana – si era sbrodolato addosso - È la prima di una lunga serie che vogliamo realizzare nella capitale per assicurare in tempi brevi il passaggio da una parte all’altra del Tevere. Una vera e propria cabinovia urbana, come quelle turistiche di Barcellona, Medellin e Hong Kong, ma con una “vocazione” più orientata al trasporto pubblico”. Nove mesi dopo, di quel fantasmagorico progetto contrabbandato da Veltroni davanti ai giornalisti stranieri come l’uovo di Colombo, non è rimasta neanche l’ombra. I lavori che dovevano iniziare a metà del
Il fotomontaggio preparato dal Comune sull’inutile e costoso progetto della funivia sul Tevere
2008 non sono mai stati pianificati. I 12 milioni di euro che l’ex-sindaco sosteneva di aver stanziato sono scomparsi, inghiottiti dall’assestamento di bilancio del Campidoglio. Che il 3 agosto scorso, a meno di 30
giorni dall’annuncio veltroniano, ha seppellito le manie di grandezza dell’ex-primo cittadino: “nella manovra – fa sapere il Campidoglio - si è rinviato il finanziamento chiesto dall’assessore Calamante per la cabi-
novia della Magliana”. Addio sogni di gloria di Veltroni e Co. Eppure il giorno che aveva presentato l’iniziativa alla stampa internazionale, Veltroni non avevano lesinato particolari grandiosi sul progetto, studiato
Sprechi
“Ma i pescecani nel Tevere li mette?” ROMA - Accolto dalla stampa filoveltroniana con grande ammirazione e strilletti di adorante ammirazione, il progetto della cabinovia in pianura ha suscitato, invece, sentimenti misti di ilarità e rabbia fra la gente comune. Che su internet, soprattutto, ha ridicolizzato l’ex-sindaco per gli sprechi di cui è oramai famoso e per l’inutilità del sistema che avrebbe solo dovuto celebrare le manie di grandezza veltroniane: “Dodici milioni di euro? Li spendessero per far funzionare l’auti”, è stato il fulminante commento romanesco di un cittadino. E un altro, di rimbalzo: “Io voglio la navetta spaziale che mi porti al lavoro tutte le mattine”. Un terzo: “Ma i pescecani sul Tevere per chi volesse lanciarsi dalla cabino-
via?”. Perfino i ciclisti romani ai quali Veltroni aveva strizzato l’occhio promettendo che la cabinovia avrebbe ospitato anche le bici permettendo agli appassionati di passare da una parte all’altra del Tevere collegando due tratti della pista ciclabile si sono ribellati alla follia veltroniana: “Una cabinovia in pianura al costo di 12 milioni di euro? Ma scherziamo? Con tutte le necessità che ha questa città, buttare via così 12 milioni di euro è da pazzi”. Peraltro la sua oramai nota vanità ha giocato un brutto scherzo a Walter Veltroni. Che ansioso di piacere alla stampa internazionale, non ha neanche controllato il progetto della cabinovia che andava promuovendo nè i numeri che Roma
Metropolitane gli aveva messo sotto il naso: 32 cabine da 8 posti alle quali è possibile accedere ogni 10 secondi circa con una capacità di trasporto vicina ai 4.000 passeggeri l’ora. Fatti due conti...i conti non tornano. Se parte una cabina con 8 passeggeri ogni 10 secondi, in un minuto partono 48 passeggeri, in un’ora 2.880, non 4.000. Anche qui il popolo di Internet è stato ferocemente fulminante e si è divertito a dileggiare l’ex-sindaco: “2.880 persone comodamente sedute, più altre 4 in braccio a quelle sedute, più altre 10 in piedi, ecco che i conti tornano. Anzi, si sono pure tenuti stretti con le stime di 4.000 persone l’ora!”. [pa.re.]
Sostieni Alemanno REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
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da Roma Metropolitane, con il quale cercava di farsi bello. “Da Magliana alla metro B in cabinovia: due minuti di viaggio sospesi sul Tevere. Trasporterà 4 mila persone l’ora a una velocità maggiore di quella di bus e tram.”, recitava enfaticamente il comunicato. Secondo i cantori veltroniani il progetto, interamente finanziato dal Comune, prevedeva un tracciato di circa 650 metri che avrebbe dovuto sorvolare l’area a ridosso dei due argini del fiume con un tempo di percorrenza di poco superiore ai due minuti. “Un sistema simile a quelli presenti nelle stazioni sciistiche – spiegava con patetitca ovvietà Veltroni – che consiste in un cavo di acciaio teso fra due stazioni”. Della serie: “come dire voi funivia?” Seppellito il progetto, dell’idea veltroniana è rimasto, su Internet, un rendering da far rizzare i capelli in testa ai calvi. Sulle foto che ritraggono lo skyline dell’Eur piacentinano più autentico campeggia il “mostro” pensato da Veltroni. Un accostamento architettonico che urla vendetta ben più della orribile bara di Meier che ha seppellito l’Ara Pacis: sullo sfondo si erge, dal verde, il massiccio e bianchissimo Palazzo della Civiltà e del Lavoro con la sua celebre struttura ad archi. Davanti, a sporcare l’immagine, tre dei 32 ovetti marziani che dondolano malinconicamente sul Tevere aggrappati a quattro funi in uno scenario da Odissea nello spazio. Il volo pindarico veltroniano finisce così tristemente a mollo nel fiume. [pa.re.]
MOBILITÀ VIETATA
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SECONDO UNO STUDIO DI APHEIS, ROMA È LA PEGGIORE PER LA QUALITÀ DELL’ARIA. MEGLIO ANCHE LONDRA
Trasporto pubblico, un miraggio Dopo 15 anni il duo Rutelli-Veltroni non ha risolto traffico e parcheggi della città Di Augusto Curino Trasporto pubblico carente, parcheggi inesistenti: i romani continuano a preferire la propria macchina piuttosto che l’autobus o la metro. I dati parlano chiaro: la velocità media dei mezzi di Trambus, ex Atac, è pari a 13,3 km/h, ovviamente inferiore rispetto a Brxuelles (21,8), Madrid (21), Barcellona (19,7), Berlino (19,5), Londra (18), Stoccolma (18) e Parigi (17,1). Per quanto riguarda i mezzi privati il dato è di 25,5 km/h: ecco come si spiega la preferenza dei romani per la propria macchina. La fotografia non è delle migliori: se il cittadino non ha un servizio adeguato, continuo a muoversi con i propri mezzi, anche a costo di subire ore su ore di traffico. Sembra chiaro che il trasporto pubblico locale della Capitale fa acqua da tutte le parti. Un solo esempio per chiarire la gestione quanto meno stravagante dell’Atac: l’incredibile investimento per comprare i giganteschi “jumbobus”, gli autobus lunghi il doppio di quelli normali, che hanno in-
dei servizi pubblici del Comune di Roma. Nella relazione annuale si rileva che la maggior parte delle volte gli autobus in città viaggiano praticamente vuoti, a causa di una cattiva gestione delle risorse. Secondo l’Agenzia basterebbe ricorrere a moderne forme di servizio pubblico come gli autobus a chiamata, piccoli e maneggevoli, efficienti e disponibili. Basterebbe avere un po’ di conoscenza della città per capi-
Autobus bloccati dal traffico e cittadini tartassati dalle multe
vaso la Capitale negli ultimi anni. La Trambus ne può contare ben 240, pagati 380 mila euro l’uno, la metà è inutilizzata nei depositi e il più delle volte “cannibalizzata” per trovare i pezzi di ricambio. Sono stati spesi quasi 100 milioni di euro per avere vetture non adatte alla viabilità di Roma e che molto spesso creano solamente ingorghi e traffico. Ma lo stesso ragionamento può valere per gli autobus considerati norma-
li. La situazione imbarazzante è ben raccontata dall’Agenzia per il controllo della qualità
re cose come questa. D’altra parte non è un caso se negli indici di soddisfazione del servi-
zio di trasporto pubblico, a livello europeo, Roma è ultima senza alcun appello. Per quanto riguarda il trasporto privato, poi, il Campidoglio ha messo in atto solo una politica di punizione, senza offrire servizi decenti e tanto meno parcheggi di scambio. Negli ultimi anni i 12mila posti auto sono rimasti immutati, nessun aumento, a fronte di più di due milioni di automezzi circolanti. Per non parlare dei parcheggi fantasma come quello di Cornelia e quello di Porta Pia. Chiudiamo con un dato particolarmente preoccupante, risultato di uno studio del network Apheis: su ventisei metropoli europee, Roma è la peggiore per la qualità dell’aria. Secondo la ricerca ogni anno nella Capitale morirebbero 1.600 persone in meno se l’amministrazione cittadina si spendesse per una politica più ambiziosa per ridurre le polvere sottili. Londra, che è una metropoli immensa, è anche una delle città migliori per qualità dell’aria. E il duo Rutelli-Veltroni in 15 anni cosa ha fatto? Nulla.
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Bulli: denuncia per dieci minorenni Denunciati i componenti di una banda composta da una decina di minorenni, per un grave atto di bullismo nei confronti di un loro coetaneo. Nel marzo scorso il ragazzino fu circondato e poi pestato inseguendo il malcapitato sino all'interno di un negozio. Qui furono riconosciuti.
Due rapine sventate nella notte In via Giulio Rocco, una gazzella della polizia ha intercettato 2 malviventi, un italiano ed un albanese che, armati di fucili a canne mozze, si apprestavano a rapinare un solarium-centro benessere. In via di Porta Cavalleggeri, invece è stata sventata una rapina ai danni di un distributore di carburante. Arrestati due polacchi.
Rubavano rame, presi 3 rumeni I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato 3 cittadini romeni, di 19, 26 e 50 anni, all'interno di una cabina elettrica ubicata nel quartiere Quarto Miglio. Approfittando dell'assenza del custode, stavano facendo razzia di cavi di rame.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
Quando Rutelli tifava per i rumeni http://fazioso.wordpress.com Il Rutellone nazionale cerca di riciclarsi come sceriffo, si fa paladino della sicurezza romana. Ma vediamo cosa diceva er cicoria più di un anno fa sugli ingressi dei nuovi comunitari. Apertura “condizionata” del governo al libero accesso dei romeni al mercato del lavoro dopo il primo gennaio 2007. Oggi il vicepremier e ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli ha detto che l’Italia è disponibile “a non imporre restrizioni all’ ingresso della manodopera rumena“, ma solo “in un quadro di condivisione europea”. A parere di Rutelli, dunque, non si tratta tanto di mettere una barriera
all’ immigrazione quanto “di regolare la libera circolazione in maniera coordinata con gli altri Paesi dell’ Unione Europea”. Rutelli ha voluto comunque sottolineare che l’Italia “ha un atteggiamento molto favorevole e cerca di trovare un’intesa più larga per quanto riguarda l’apertura delle frontiere con alcuni partner comunitari”. Da segnalare che moltissimi paesi, dalla Spagna alla Gran Bretagna, dall’Irlanda e Austria imposero restrizioni all’ingresso di nuovi comunitari (romeni e bulgari) per 2 anni. Invece da noi grazie a Prodi e Rutelli dal 1° gennaio 2007 c’è stata l’invasione, che spesso ha portato a crimini di cui le cronache sono piene ogni giorno
UN TERRITORIO SIMBOLO DELL’INVIVIBILITÀ DELLE PERIFERIE
Insicurezza al Prenestino Casolari abbandonati come rifugi improvvisati per gli stranieri di Laura Candeloro ROMA - Accampamenti abusivi intermittenti al Prenestino, così come sulle sponde del Tevere e dell’Aniene, che, non appena sgomberati dalle forze dell’ordine, si ripopolano prontamente di baracche di cartone mimetizzate tra i cespugli. Avviene nell’area verde ribattezzata dai residenti “Er Pratone”, terreno privato un tempo sede del circolo sportivo Preneste. Oggi i suoi casolari abbandonati hanno le porte divelte e ricoperte da cartone, giaciglio improvvisato di senzatetto. La denuncia a colpi di esposti, giunge ormai da diversi mesi dal comitato spontaneo "Area Verde Di Largo Preneste", portavoce delle lamentele quotidiane dei cittadini che segnalano un’escalation di episodi di micro-criminalità, borseggi e rapine (l'ultima alla sala giochi sulla piazza di largo Preneste) lungo le strade intorno al vasto prato abbandonato, costeggiato da via Maddaloni, via Teano e via Prenestina, scelto come nido da famiglie di nomadi che puntualmente tornano dopo ogni sgombero, che lascia il terreno ridotto ad una discarica a cielo aperto con materassi, lamiere e rifiuti tossici fra cui eternit e batterie abbandonati sul campo, senza che l’amministrazione municipale
Confronto con i cittadini sul tema della sicurezza dalle 18 alle 21,30
Oggi mercoledì 23 • PIAZZA DELLA BALDUINA • PIAZZA LORENZINI • PIAZZA TOR SAN MICHELE (OSTIA)
provveda ad una bonifica tempestiva e integrale e ad una veloce riqualificazione. Gli abitanti di via Maddaloni – Aversa infatti, costretti quotidianamente dalle proprie finestre a fronteggiare lo scempio e gli atteggiamenti minacciosi degli abusivi, segnalano il via vai continuo dei nomadi con carrelli. Degrado e mancanza di sicurezza, binomio simbolo dell’invivibilità di molti territori della periferia romana, sono diventati la causa di impegno civile del comitato
Il degrado sul Tevere
stesso, sorto originariamente per chiedere la riqualificazione del Giardino di Largo Preneste, un altro fazzoletto di verde da poco riconsegnato alla cittadinanza con un’area giochi per bambini. Facendosi carico dei timori dei residenti, esasperati dai ripetuti vetri infranti delle auto e dei negozi, intimoriti di uscire di casa all’imbrunire a causa dei continui scippi-furti e borseggi, rapine e furti con scasso, Giuseppe Di Silvestre, 36 anni, presidente del comitato, armato di torcia e cellulare per avvertire tempestivamente le forze dell’ordine, scende in strada ogni notte, in coppia con un altro cittadino, per vigilare sulla sicurezza di strade e giardini del quartiere. “È una vergogna che in un quartiere semi-centrale come il Prenestino si debba vivere in preda alla paura di uscire per non essere aggrediti e derubati – denuncia Di Silvestre - da parte di persone poco raccomandabili che prima di far rientro nei due insediamenti spontanei ed abusivi, presenti a largo Preneste, si fanno un giretto per arrotondare. Chiediamo la presenza di un poliziotto di quartiere che presieda la piazza; una pattuglia delle forze dell’ordine che vigili costantemente, sui beni pubblici e privati durante le ore notturne, per le strade del quartiere.”.
ALEMANNO
Committente: Federazione Romana AN
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SI FIDA DI TE.
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CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO LA RABBIA DEI OCCHIELLOOCCHIELLOOC CITTADINI «ALLA GENTE AUGUSTUS NON INTERESSANO CONUBIUMI SEQUESTRI SANTET MATRIMONII, DI DROGA,QUOD MA VIVERE CATELLI SENZA LIBERE PAURA»
Piacenza sotto assedio della criminalità Se nel 2000 il questore Gulì parlò della città come “isola felice” oggi il capoluogo emiliano primeggia nelle classifiche di furti e rapine di Maria Serpico PIACENZA - Prendi una città a caso: Piacenza. Questa piacevolissima città padana, porta d’ingresso di quella leggendaria via Emilia di serenità, buona amministrazione e piaceri della vita, nelle ultime classifiche si aggiudica la maglia rosa con il più cospicuo incremento nel settore rapine (ormai cento l’anno). Era soltanto il duemila, quando il questore di allora, Adamo Gulì, si pavoneggiava con una frase rimasta storica: «Piacenza è un’isola felice». Due questori dopo, l’attuale Michele Rosato mai si sognerebbe di ripetere lo stesso proclama. Classifiche alla
di Stefania Gretta
mano, Piacenza è ormai la rappresentazione perfetta della città modello in preda all’ansia. Come tutti i capoluoghi del Nord, anche Piacenza si presenta subito con la sua bella stazione ferroviaria ristrutturata in casbah. Ovviamente, in zona stazione, ci sono i tipici giardinetti, che la sera diventano teatro per spettacoli memorabili. La scorsa estate, il più indimenticabile di tutti: una studentessa disabile, viene prelevata da un egiziano e stuprata dietro i cespugli. Ma nei dintorni della città la situazione non è migliore sotto il profilo delle rapine in villa. Un mese fa, a San Nazzaro, il colpo d’ala: la casa del pre-
sidente della Provincia, il Pd Gianluigi Boiardi, svaligiata per due volte nel giro di una settimana. Una commerciante di Corso Roma, che per l’amor di Dio non vuole sia citato il nome, ha una spiegazione molto personale: «Basta con questa storia del razzismo. Il razzismo non c’entra un’ostrega. Noi vogliamo solo che resti chi ha un lavoro e rispetta le regole. Come noi. Punto. È così strano? Alla gente comune interessa poco se viene scoperto un covo con 100mila quintali di droga. Sono cose lontane. Trema, invece, all’idea che il suo mondo sia in pericolo. Il problema, qui, non è lo straniero».
I dati del Ministero indicano un calo di richieste del 3% tra le italiane
ROMA - Diminuiscono gli aborti in Italia: nel 2007 gli interventi di interruzione volontaria di gravidanza sono stati 127.038 (dati preliminari), con un calo del 3% rispetto al definitivo del 2006, anno in cui le Ivg sono state 131.018. Rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all’aborto con 234.801 casi, il decremento è stato del 45,9%. È quanto si legge nella relazione annuale sull’attuazione della legge 194/1978, contenente «Norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione La relazione annuale volontaria della gravisull’attuazione della danza» trasmessa oggi “194”: ancora 15mila al Parlamento dal miniinterruzioni illegali stro della Sa-
Diminuisce il numero di aborti resta il fenomeno clandestinità lute Livia Turco e che contiene i dati preliminari per l’anno 2007 e i dati definitivi per l’anno 2006. In particolare, è in diminuzione l’interruzione volontaria di gravidanza tra le donne italiane: i dati definitivi relativi all’anno 2006 parlano infatti di 90.587 Ivg, con una riduzione del 3,7% rispetto al 2005 e di oltre il 60% rispetto al 1982. Viceversa, il ricorso all’aborto aumenta tra le donne straniere: in totale
le
40.431 nel 2006 (+4,5% rispetto al 2005), pari al 31,6% del totale (nel 2005 erano il 29,6%). Quanto al tasso di abortività, cioè il numero delle Ivg per 1.000 donne in età feconda tra 15-49 anni, che rappresenta l’indicatore più accurato per una corretta valutazione della tendenza al ricorso all’Ivg, nel 2007 è risultato pari a 9,1 per 1.000, con una diminuzione del 3,1 rispetto al 2006 (9,4 per 1.000) e del 47,1% rispetto al 1982 (17,2 per 1.000). Permane, ma comunque in diminuzione, il fenomeno degli aborti clandestini: nella relazione di quest’anno viene presentata una nuova stima aggiornata del 2005 che si ferma ad un’ipotesi massima di 15 mila aborti effettuati al di fuori della legge 194, correggendo al ribasso le precedenti stime che indicavano tale soglia attorno ai 20 mila aborti clandestini.
BESTIE DI SATANA
TESTA DI CAVALLO
ANCORA GUAI PER CORONA
Trovato uno zaino, indagini alla svolta
Avvertimento stile “Padrino” a Brindisi
Fermato ieri per guida senza patente
Forse una svolta nel nuovo filone di indagini sulle Bestie di Satana: è stata trovata una sacca con alcuni effetti di Cristian Frigerio, il giovane di Carugate che scomparve nel ‘96 ritenuto vittima della setta satanica. Il ritrovamento è stato fatto dalla madre del giovane. I carabinieri hanno preso in consegna la prova ma gli inquirenti si dicono scettici. Lo zaino, con all’interno un cappello di lana e due cacciavite, a detta di Annalia Ferraresi, probabilmente apparteneva al figlio. Così la Procura, dopo aver sequestrato la sacca, ha convocato chi, oltre alla madre di Christian, ha assistito alla scoperta mentre stava facendo un servizio televisivo: un giornalista di Studio Aperto con la sua troupe. Poi i pm, attraverso una nota, hanno precisato che “sono in corso le necessarie verifiche” su “dinamiche attinenti” al caso e “del tutto estranee alla Procura”.
Una testa di cavallo mozzata. Come ne “il Padrino”, il celebre film su Cosa Nostra negli Usa, scritto da Mario Puzo e diretto da Francis Ford Coppola. Una testa di cavallo mozzata è infatti stata ritrovata sul pianerottolo dello studio del vicesindaco di Ostuni. «Non c’è una spiegazione a un atto cosi stupido» ha detto al telefono Vincenzo Pomes, vicesindaco appartenente al Pd. Sul pianerottolo, insieme alla testa di cavallo c’erano anche due cartucce di fucile. «Non mi spiego questo incredibile gesto. Non credo sia riconducibile né alla mia attività amministrativa, né tantomeno a quella professionale», ha aggiunto Pomes. Il vicesindaco ha spiegato che il ritrovamento è stato fatto dalla guardia di finanza, che ha ricevuto una telefonata anonima. «Non ho paura, ma questi comportamenti creano problemi a chi mi sta vicino» ha concluso.
Fabrizio Corona sarà rinviato a giudizio. Sono queste le voci che danno per certo il processo ai danni del fotografo dei Vip, accusato di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e allo sfruttamento della prostituzione. Tra gli indagati ci sono anche Riccardo Schicchi, il braccio destro di Corona Marco Bonato e il fotografo Fabrizio Pensa. Non c’è invece Lele Mora, per cui evidentemente il pm Henry John Woodcock ha intenzione di chiedere l’archiviazione. Il fotografo, insomma fa ancora parlare di sé. Dopo essere stato investito dal ciclone Vallettopoli, trovato alla guida con la patente sospesa e arrestato anche per messa in circolazione di denaro falso, ieri è stato denunciato per guida senza patente. È successo a Milano, quando una Volante ha visto passeggiare Corona salire su una Fiat Panda. Memori del fatto che a Corona era già stata ritirata la patente, lo hanno fermato per un controllo.
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LA DECISIONE ESULTA LA COLDIRETTI: «PREMIATO L’IMPEGNO DEGLI ALLEVATORI»
Fiorentina con l’osso via libera Ue dopo 7 anni La mucca pazza va nel dimenticatoio, sulle tavole torna la bistecca doc
La Commissione Europea ha innalzato a 30 mesi l’età dei bovini per cui è consentita la commercializzazione Commssione Europea con l’approvazione del regolamento che innalza da 24 a 30 mesi l’età dei bovini per i quali è consentita la commercializzazione con la colonna vertebrale. Il ritorno della fiorentina “matura” è - secondo la Coldiretti - un riconoscimento per gli allevatori che hanno investito sulla qualità, della tracciabilità e della genuinità e sicurezza dei prodotti con una drastica riduzione del fenomeno “Bse”: dai 50 casi del
La curiosità
Nonna blogger conquista il web CAGLIARI - All’anagrafe è registrata come Sebastiana Aru Atzori, nata nel quartiere della Marina il 25 gennaio del 1927. Ma per l’ormai sempre più variegato popolo di Internet lei è semplicemente (si fa per dire) «Ottantenne Sprint», una nonna moderna che quotidianamente accende il computer e trasferisce nel suo blog personale riflessioni, ricordi, poesie e soprattutto perle di saggezza riservate ai piccoli cybernauti. Il suo, infatti, è molto più di un diario telematico, anche perché nel tempo si è trasformato in un vero punto d’incontro virtuale frequentato da centinaia di utenti. Alla faccia di chi a una certa età - forse con un po’ di snobismo continua a vantarsi di detestare monitor e tastiere. Sebastiana Aru, insomma, è la perfetta dimostrazione che il cosiddetto
digital divide (ossia la distanza tecnologica che nella società attuale discrimina generazioni e popoli) con un po’ di ironia e tanta voglia di vivere si può tranquillamente superare. Di questo se ne sono accorte anche le responsabili dell’associazione “Donne al traguardo”, che hanno deciso di assegnare all’arzilla signora il premio Donna dell’anno, messo in palio regolarmente dal 2001 dopo un concorso annuale che individua figure femminili esemplari per la capacità di risolvere i problemi. Riconoscimento che Sebastiana Aru è andata personalmente a ritirare nell’aula del Consiglio del comune di Cagliari, raccontando ai presenti del suo ingresso online e come proprio grazie al Web lei sia riuscita a superare una depressione dovuta a un tremendo lutto familiare.
ze autoctone e oggi l’Italia può contare su circa 120.000 animali riconducibili alle cinque storiche razze italiane. Ad essere “salvato dall’estinzione” continua la Coldiretti - è stato l’intero patrimonio di razze bovine Made in Italy come la maestosa chianina, la romagnola, la marchigiana, la podolica e la maremmana.
MESSAGGIO ELETTORALE
ROMA - Dopo sette anni di divieto si potrà gustare la fiorentina ottenuta da animali adulti fino a 30 mesi, proibita a seguito dell’emergenza mucca pazza dal 31 marzo 2001. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare il via libera della
2001 al paio del 2007 su circa 450.000 test effettuati. Con la drastica riduzione dei casi di Bse in Italia ed in Europa vengono dunque meno tutti i limiti al ritorno in tavola del pregiato taglio e - sottolinea la Coldiretti - finisce dunque un’epoca di “proibizionismo alimentare” iniziata nel Consiglio dei ministri agricoli della UE il 29 gennaio 2001, quando per fronteggiare l’emergenza mucca pazza era stata assunta la decisione di eliminare la colonna vertebrale dai bovini di età superiore a dodici mesi. I risultati dimostrano l’efficacia delle misure adottate, come il divieto dell’uso delle farine animali nell’alimentazione e l’eliminazione degli organi a rischio Bse dalla catena alimentare. Ma anche e soprattutto l’introduzione a partire dal gennaio 2002 di un sistema obbligatorio di etichettatura che consente di conoscere l’origine della carne dalla nascita alla macellazione, nonchè una vera e propria carta d’identità del bestiame. Gli allevatori hanno aumentato nelle stalle gli esemplari di raz-
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
di Renzo Aliberti
ALEMANNO SINDACO
BARBARESCHI PER ALEMANNO RADIORADIO 104.5 Da questa sera, tutte le sere dalle 20.30 alle 22.00 Luca Barbareschi conduce una trasmissione per Alemanno Sindaco
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ESTERI
FINE DELLA CORSA IL SIMBOLO DEI GIOCHI CINESI ORA TORNERÀ A PECHINO IN ATTESA DELLA CERIMONIA INAUGURALE
Giakarta, disperso corteo pro-Tibet La fiamma Olimpica in una città blindata di Stefania Gretta DENPASAR - Ancora scontri e tensione per il tour della fiamma olimpica, arrivata nell'arcipelago indonesiano. La polizia ha disperso una manifestazione a sostegno del popolo tibetano a Giakarta. Almeno otto manifestanti, che scandivano lo slogan "Niente diritti umani, niente giochi olimpici", sono stati fermati e interrogati da alcuni agenti in abiti civili. La torcia è stata applaudita solo da pochi spettatori muniti di invito. Altri dimostranti sono stati lasciati liberi di manifestare davanti all'ingresso dello stadio Burn Karno Sports Complex. La folla non si è comunque lasciata impressionare dall'intervento delle forze dell'ordine, peraltro non brutale.
BREVI Video choc: «Vendichiamo l’orso» Volto coperto, armato di Kalashnikov, uno sconosciuto minaccia chi ha ucciso l'orso grigionese lunedì scorso. Nel video, apparso e subito eliminato da Youtube, l'uomo, in dialetto svizzero tedesco, parla a nome di un gruppo intenzionato a uccidere i cacciatori che hanno abbattuto l'animale. Il protagonista del filmato minaccia anche le autorità grigionesi, lasciando intendere possibili azioni contro i turisti.
Rapinata casa di Rijkaard Amaro risveglio per l'allenatore del Barcellona ed ex stella del Milan, Frank Rijkaard: nella notte tra domenica e lunedì ignoti rapinatori gli hanno svaligiato la casa. Il furto, secondo quanto riportato dal quotidiano Mundo Deportivo, è avvenuto quando Rijkaard era nella villa con tutta la famiglia. Nessuno, però, si è accorto di quanto accadeva nelle stanze. Portati via soldi e gioielli. Un numero imprecisato di rapinatori ha scavalcato il muro di cinta alto sei metri che protegge la casa del tecnico olandese. La villa è situata nel quartiere Sarrià, a Barcellona. Attorno alle 23 in casa c'erano Rijkaard e la moglie, al piano di sotto, mentre il figlio si trovava al primo piano. Nessuno si accorto di quanto è successo, un furto con destrezza durato pochi minuti, secondo la polizia.
E' occorsa ancora una mezz'ora prima che la protesta avesse termine, ma a quel punto i poliziotti hanno evitato di effettuare nuove retate. In base alle leggi indonesiane in materia di ordine pubblico, prima di ogni assembramento gli organizzatori debbono notificare alla polizia le proprie intenzioni con un preavviso di almeno 24 ore e ottenerne regolare permesso. La fiamma accesa nell'antica Olimpia è stata accolta con proteste di piazza, degenerate anche in disordini, lungo diverse tappe del tour mondiale che sta compiendo prima di rientrare in Cina: a Londra, ancor più a Parigi, poi a San Francisco ma anche a New Delhi e a Bangkok; il percorso dei tedofori è stato spesso modificato o drasticamente ri-
dotto, come in Pakistan o nella stessa Indonesia. Si è conclusa a Giacarta la tappa indonesiana del tour che la torcia dei Giochi di Pechino 2008 sta compiendo per il mondo, prima di rientrare in Cina: la cerimonia si è svolta interamente a por-
te chiuse all’interno dello stadio nazionale "Gelora Bung Karno", ove si poteva accedere soltanto su invito, e nel quale erano stati ammessi solo poche migliaia di spettatori accuratamente selezionati, compresi circa mille studenti cinesi festanti.
STRETTA FINALE UNA VITTORIA SCHIACCIANTE DELL’EX FIRST LADY POTREBBE RILANCIARLA
Primarie Usa, tocca alla Pennsylvania Hillary in vantaggio su Obama, ma sulla corsa alla Casa Bianca resta favorito Barack di Luigi De Floris ROMA - Hillary Clinton rimane la favorita in Pennsylvania, dove si vota per le primarie democratiche Usa, il più importante degli Stati rimasti. Anche Barack Obama mette le mani avanti e fa sapere di non puntare al successo. "Non prevedo una vittoria - ha spiegato il senatore dell'Illinois -, ma finiremo vicini e farò meglio di quanto la gente si aspetti". Gli ultimi sondaggi sono tutti favorevoli ad Hillary, cui danno fino a 10 punti di vantaggio. Obama spera nell'effetto Michael Moore, il regista ribelle che ha appena chiesto agli elettori della Pennsylvania di non votare per Hillary. La presa di posizione di Moore potrebbe avere un certo impatto nell'area di Pittsburgh, zona industriale in crisi, dove teoricamente Hillary rimane la superfavorita vista la sua grande popolarità tra le tute blu. Anche se la vittoria dell'ex first lady pare pressoché scontata, difficilmente basterà: Obama rimane in vantaggio sia in termini di delegati per la convention di Denver, a fine agosto, sia dal punto di vista del voto popolare, e
un ribaltone appare improbabile. Secondo i calcoli degli osservatori, neppure una vittoria di Hillary su Obama con 25 punti di vantaggio basterebbe a rilanciare la corsa della Clinton, che comunque vada verosimilmente rimarrà in gara. Per sperare di raggiungere Obama, Hillary dovrebbe quindi vincere alcune delle rimanenti elezioni primarie teoricamente a lei
favorevoli. Come quelle in West Virginia (13 maggio), in Kentucky (20 maggio) e a Porto Rico (1 giugno), visto che altri Stati che ormai hanno preso rilievo probabilmente andranno al senatore nero: Indiana e North Carolina (6 maggio), Oregon (20 maggio) South Dakota e Montana (3 giugno). C'è poi la questione del voto popolare, che i cosiddetti superdele-
gati (cioé i dirigenti del partito) sempre più ago della bilancia per la nomination, vogliono prendere in considerazione nella loro scelta. Obama è in vantaggio di pressappoco 800mila voti, un calcolo che l'ex first lady però contesta, non essendo stati presi in considerazione quelli del Michigan e della Florida, penalizzati per avere anticipato le primarie, e dove Hillary è popolare.
ECONOMIA L’ANALISI
Alimentari, Bolzano e Milano le più care
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IL CASO IL GOVERNO ATTUALE DOVREBBE VARARE UN DECRETO PER IL PRESTITO PONTE A FAVORE DELLA COMPAGNIA
Alitalia, addio Air France: titolo sospeso per ribasso Aeroflot: «Studiamo le opzioni d’acquisto, poi valutiamo» di Mattia Engelmann
Fare la spesa costa di più al nord. E per gli alimentari le due città più care in Italia sono Bolzano e Milano, che fanno registrare livelli dei prezzi più elevati di oltre il 10% rispetto alla media nazionale (rispettivamente +13,3% e +11,2%). A dirlo sono i primi risultati sulle differenze nel livello dei prezzi tra i capoluoghi di regione italiane per alcune tipologie di beni e in particolare per tre capitoli di spesa (alimentari, abbigliamento e calzature e arredamento) per un peso complessivo pari a circa il 35% della spesa per consumi delle famiglie. I dati, relativi al 2006, sono stati presentati da Istat, Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne.
IL CASO
Allarme prezzi, l'Onu: «Una crisi da risolvere» L’elevato livello attuale dei prezzi dei prodotti alimentari costituisce il pericolo più grave mai affrontato in 45 anni di storia dal Pam, il programma alimentare mondiale dell’Onu e rischia di far sprofondare 100 milioni di persone nella fame. I nuovi poveri “Milioni di persone che non rientravano sei mesi fa nelle categorie a rischio urgente, adesso lo sono”, spiega Josette Sheeran, direttore esecutivo del Programma, che oggi incontra il governo britannico e riferisce al parlamento di Londra. “È necessaria una risposta globale e su vasta scala da parte della comunità internazionale, che sia centrata tanto su soluzioni di emergenza che su impegni a lungo termine”, ha spiegato Sheeran, aggiungendo che ciò cui stiamo assistendo deve essere considerato “come lo tsunami del 2004”.
MILANO - All’indomani dell’annuncio sul ritiro dell’offerta da parte di AirFranceKlm, i titoli Alitalia sono sospesi per l’intera seduta di borsa in attesa di comunicazioni. La sopensione riguarda le azioni ordinarie, le obbligazioni convertibili e gli strumenti derivati. La vicenda di Alitalia è ora sul tavolo di un incontro a Palazzo Chigi presieduto da Romano Prodi. Sono presenti il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta e il titolare dei Trasporti Alessandro Bianchi. Prima della sospensione il titolo della Il Consiglio dei ministri, compagnia aerea, che in questi giorni tratta dovrebbe essere in un’unica asta fino alle 17,30, segnava convocato per oggi, un calo teorico dell’11,29% a 0,55 eunel pomeriggio ro dopo i recenti rialzi. In progresso invece le quotazioni di Air France che a Parigi salgono di del 3% circa. Ieri sera il vettore franco-olandese ha comunicato di non ritenere più validi gli accordi contrattuali del 14 marzo scorso per il lancio dell’Ops su Alitalia dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari per l’operazione. Nell’accordo sottoscritto
dalle due compagnie aeree di cui parla il comunicato, il lancio dell’offerta era condizionato fra le altre cose al raggiungimento di un intesa con i sindacati sul piano di ristrutturazione, a un prestitoponte da 300 milioni di euro e al ritiro della causa da 1,250 miliardi di euro intentata da Sea ad Alitalia per aver abbandonato Malpensa. Il Consiglio dei ministri, con all’ordine del giorno la vicenda Alitalia, dovrebbe essere convocato per oggi, presumibilmente nel pomeriggio. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Sul tavolo, il futuro dell’aviolinea italiano alla luce dell’addio di AirFrance-Klm. Sono due ora le strade praticabili dall’esecutivo: ricorrere al com-
missariamento previsto dalla legge Marzano oppure varare un prestito ponte e lasciare la “palla” al nuovo Governo Berlusconi. Ma in questo secondo caso, peserebbe l’incognita di Bruxelles che potrebbe considerarlo un aiuto di Stato e quindi imprimere il suo “stop”. Dopo lo stop di AirFrance-Klm il governo uscente dovrebbe varare un decreto per il prestito ponte a favore di Alitalia. “In questo modo si darà tempo al nuovo governo Berlusconi di affrontare la situazione”, afferma l’esponente del Pdl Altero Matteoli intervenendo a Radio Anch’io. “Berlusconi - ha aggiunto- ha avuto il merito di dire che l’Alitalia non andava svenduta e l’offerta di Air France-Klm era irricevibile”.
La batosta
Petrolio alle stelle: 118 dollari al barile MILANO - Greggio alle stelle: sfonda quota 118 dollari al barile e segna l'ennesimo record storico. Forte preoccupazione si registra all’International energy forum dove Nobuo Tanaka, direttore esecutivo dell’agenzia internazionale per l’energia, sottolinea il rischio che “questi prezzi” possano causare la recessione”. La volata del greggio Vola ancora il prezzo del petrolio, che sfonda quota 118 dollari al barile. Sul circuito elettronico i future sul Light crude salgono al nuovo record storico di 118,05 dollari, in rialzo di 57 cent. Nuovo massimo di tutti i tempi anche per il Brent che schizza a 115,03 in aumento di 60 cent. A spingere le quotazioni sono le tensioni geopolitiche in Nigeria, ma anche la resistenza dei Paesi dell’Opec ad aumentare la propria offerta sul mercato e la debolezza del dollaro, nonchè lo sciopero in una raffineria in Scozia. L’Opec ha, comunque, fatto sapere che aumenterà la produzione di cinque milioni di barili al giorno entro il 2012. Il segretario generale dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, Abdullah Salem El-Badri, ha detto che il Cartello punta ad aumentare la capacità produttiva di nove milioni di barili al giorno entro il 2020. L'allarme recessione “È possibile” che gli alti prezzi del petrolio possano portare alla recessione su scala globale. A margine dell’ultima giornata dei lavori dell’International energy forum, il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia, Nobuo Tanaka, ha detto che i prezzi alti sono “pericolosi per tutti” sia produttori sia consumatori ribadendo ancora una volta che l’andamento attuale dei corsi del greggio “può pesare sulla domanda”.
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mercoledì 23 aprile
SPETTACOLI LA PELLICOLA USCIRÀ VENERDÌ NELLE SALE L’ULTIMA FATICA DEL REGISTA GENOVESE
MUSICA
Da lunedì online il nuovo sito web di De Gregori Compare, in una austera mise nera, sul suo nuovo sito che ha aperto oggi 21 aprile, (www.francescodegregori.net) il cantautore romano che fra un mese (il 23 maggio) darà al popolo il nuovo album di inediti, “Per brevità chiamato artista”, con evidente riferimento alle diciture che si usano sui contratti discografici. Ai fans vengono offerti, sul sito, i video di due canzoni, la title-track e Finestre Rotte. La prima suona come una sorta di decadente e malinconica autobiografia; la seconda odora di country-rock e naturalmente di Bob Dylan. De Gregori si è pure fatto intervistare e spiega di aver voluto mettere nel titolo la parola "arte": «nel senso romantico del termine....qualcosa che intende consapevolmente lasciare un segno poetico e intellettuale...». Insomma anche un “distaccato” come De Gregori ha scelto la strada del web per lanciare il suo ultimi lavoro discografico.
“I demoni di San Pietroburgo” Montaldo racconta Dostoevskij «Il film non vuole essere una biografia ma la storia di un percorso umano» di Luisa Apicella ROMA - «L’avventura dell'uomo, la sofferenza di un intellettuale e di uno scrittore, una storia d'amore». Sono queste le chiavi di lettura che il regista Giuliano Montaldo si augura arrivino al pubblico per il suo ultimo film I demoni di San Pietroburgo, in uscita venerdì. È ambientato nella fredda Russia, a San Pietroburgo, nel 1860 e come tiene a precisare il regista: «Non è la biografia dello scrittore Fjodor Mikhajlovic Dostoevskij. Se fosse stata la sua storia lo avrebbe dovuto girare un regista russo, io ho conside-
Il nuovo singolo “4 minutes” ha raggiunto il primo posto in Gran Bretagna: attesa per Hard Candy
Madonna intramontabile: è già in vetta di Stefano Fianga LONDRA - La regina del pop ce l’ha fatta ancora. Con il suo nuovo singolo, “4 minutes”, Madonna ha raggiunto ancora una volta il numero uno della classifica inglese. Per lei si tratta della tredicesima volta, cosa che fa di lei l’artista donna con il maggior numero di primati di vendi-
ta nei singoli inglesi. Questo non fa che accrescere l’attesa per l’uscita dell’album, “Hard Candy”, prevista per il 29 aprile. Dopo aver fatto un passo indietro nel tempo, ripescando gli Abba e la disco anni 70 nello scorso album “Confessions on a dancefloor”, questa volta infatti Madonna ha voluto essere del tutto al passo con i tempi affidandosi
ai re Mida dell’r’n’b e hip-hop americano, ovvero Timbaland, Justin Timberlake e Pharrell Williams. È lei stessa a spiegare come il processo creativo con questi artisti l’abbia esaltata. «“Candy Shop” è la prima canzone che ho scritto con Pharrell spiega - è una delle mie preferite dell’album. Incarna perfettamente il modo in cui mi sentivo mentre pre-
L’ultimo album, nei negozi il 29 aprile, nasce dalla collaborazione con Timberlake e Williams paravo il disco: ci sono molte implicazioni. Sono tante le cose che puoi fare in un negozio di caramelle...!». Allo stesso tempo Madonna ha rivelato come per lei lavorare con Justin Timberlake e Timbaland per il singolo “4 minutes” sia stata una vera sfida. «Non ho mai lavorato con un team composto da due persone in studio. In genere scrivevo e producevo con una persona alla volta. Così trovarmi in studio con due artisti dalla fortissima personalità è stata una sfida, qualcosa di completamente diverso da tutto quanto avevo fatto finora».
rato il suo percorso umano e poi Dostojevskij ormai non ha nazionalità». Continua: «Quello che mi ha affascinato - spiega Montaldo - è stato affrontare il demone della sua coscienza nel timore di essere stato il cattivo maestro per le nuove generazioni». Dostoevskij, tra parole e sentimenti. A vestire i panni del protagonista è Miki Manojlovic: «Dostojevskij non si può recitare, io ho solo interpretato il riflesso di questo straordinario personaggio». Nel film appare il Dostoevskij scrittore alle prese con il suo nuovo libro ma accanto c’è una storia d’amore con la stenografa Anna, interpretata da Carolina Crescentini, l’incontro con il giovane rivoluzionario Gusiev, Filippo Timi, e il ricordo dei 10 anni passati in Siberia. «Sullo schermo racconto la mia intolleranza verso le bombe - ha aggiunto il regista - e verso la violenza in generale. Qualcuno mi ha rubato l’ottimismo, ma se lo incontro gliene dico di tutti i colori e poi la storia sembra ambientata nel 2008: scrittori che scrivono libri ed editori che scappano ce ne sono tanti, come ci sono tanti intellettuali che nel mondo rischiano la vita con il proprio lavoro». Anna, una stenografa innamaorata. Carolina Crescentini parla della sua interpretazione in un ruolo drammatico come di una “rivincita” e spiega: «vengo dal centro sperimentale di cinematografia dove mi sono fatta un “mazzo” per studiare e finalmente si cominciano a scoprire i giovani attori che recitano e non vogliono solo apparire. La bellezza poi - ha aggiunto l’attrice - non è una colpa se non sei schiavo e per me non è stata una limitazione». Della stessa opinione la collega Anna Caprioli che nel film interpreta Aleksandra: «Mi dispiace che si continui a parlare della bellezza degli attori e non della bravura, cosa che non accade per le altre professioni come quella del regista o del medico». Insomma una pellicola dura ma molto interessante che potrebbe colpire anche un pubblico non abituato a temi come quelli trattati da Montaldo.
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mercoledì 23 aprile
CULTURA
RASSEGNA NEL RICCO CARTELLONE SPICCANO IL BALLETTO INDIANO “PADMAVATI” E LA BOITE A JOUJOUX DI DEBUSSY
Riparte il “Festival dei Due Mondi” Giorgio Ferrara curerà la prima edizione della manifestazione dopo la scomparsa di Menotti MANTOVA - «Merde!». Sarà che è stato direttore dell’Istituto della Cultura italiana a Parigi, ma la citazione di Cambronne, in bocca a Giorgio Ferrara, ha un suono soprattutto teatrale. È lo scongiuro beneaugurante del palcoscenico, infatti, quello che il nuovo presidente e direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto indirizza a se stesso. Sa di averne bisogno. Dal 27 giugno al 13 luglio la rassegna spoletina non si svolgerà più sotto il nome e nume tutelare di Giancarlo Menotti, che la fondò oltre mezzo secolo fa rendendola celebre nel mondo. Ma sotto al suo. Scomparso il maestro nel 2006, infuocate battaglie lega-
li hanno estromesso dal festival l’erede Francis, figlio di Menotti; cosicché ora Ferrara deve vedersela non solo col ricordo di quattro decenni di storica e sfolgorante gestione
menottiana; ma anche con l’indiscutibile declino dell’ultima fase. Cui proprio lui, ora, deve porre rimedio. E almeno formalmente sembra aver iniziato col piede giusto: innan-
zitutto inalberando il titolo Festival dei Due Mondi, a lungo conteso proprio fra lui e Francis. E poi affidandosi a una squadra di esperti che annovera, fra gli altri, Alessandra Ferri per il balletto, Alessio Vlad per la musica, Ernesto Galli Della Loggia per la cultura. Il nutrito cartellone denuncia l’esperienza francese di Ferrara in molte scelte - come L’Histoire de Babar di Poulenc o La boite a joujoux di Debussy - ma i motivi d’interesse sono legati soprattutto a Padmavati, curiosa opera-ballet indiana diretta dal regista Saniay Leeza Bhansali; al ritorno del grande balletto, col Birth-Day di Jiri Kylian o il Men Only affidato all’Aterballetto e alla Compagnia Antonio Gades; ad alcuni impegnativi titoli di
prosa, come la brechtiana Opera da tre soldi interpretata dal Berliner Ensemble per la regia di Bob Wilson, o come le Lezioni di Teatro tenute da Luca Ronconi. Resiste lo storico Concerto in Piazza, consegnato alla London Symphony, mentre invece scompaiono gli indimenticabili Concerti di Mezzogiorno, spostati alle ore 19. «Il festival è salvo - annuncia il ministro Rutelli -. Questo è il suo rilancio. Ha superato la fase del declino». E Menotti? L’unica traccia del maestro nel programma è un solo, timido concerto, a lui dedicato il 7 luglio. Insomma nonostante manchi ancora molto tempo per vedere se il lavoro di Ferrara ha avuto gli effetti sperati, l’attenzione verso il Festival dei Due Mondi è già molto alta.
ALEMANNO SINDACO LE PIAZZE DELLA LIBERTÀ
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
100 Spettacoli verso il ballottaggio Il 27 e 28 aprile si vota per Questi i primi appuntamenti il ballottaggio per la elezione Venerdì 18 aprile del Sindaco di Roma, nell’attesa P.zza Bologna (18.30-21.30) ogni sera nelle piazze di Roma ci 18.30/19.30 Animazione - 19.30/21.00 Jazz saranno incontri-spettacolo in cui P.zza Talenti (18.30-21.30) 18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Blues sarà possibile conoscere P.zza Ormea (18.30-21.30) i programmi, parlare con 18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Bossa nova Sabato 19 aprile i parlamentari, i consiglieri P.zza dei Gerani (16.30-19.30) provinciali, comunali e dei 16.30/18.00 Animazione - 18.00/19.30 Cover municipi del Popolo della Libertà. P.zza Ponte Milvio (18.30-21.30) Potrete avere informazioni aggiornate sul nostro sito internet e ai recapiti del comitato elettorale
18.30/20.00 Cover - 20.00/21.30 Jazz L.go Appio Claudio (18.30-21.30) 18.30/20.00 Animazione o cover 20.00/21.30 Blues Domenica 20 aprile P.zza C. di Rienzo (16.30-19.30) 16.30/18.00 Animazione o cover
SI FIDA DI TE.
18.00/19.30 Jazz P.zza Re di Roma (16.30-19.30) 16.30/18.00 Cover o animazione 18.00/19.30 Blues P.zza del Popolo (18.30-21.30) 18.30/20.00 Cover 20.00/21.30 Jazz o Blues Lunedì 21 aprile P.zza Caduti della Montagnola (18.30-21.30) P.zza Balsamo Crivelli (18.30-21.30) P.zza Vescovio (18.30-21.30) Martedì 22 aprile Largo Ravizza (18.30-21.30) Largo Agosta (18.30-21.30) P.zza Santa Maria Liberatrice (18.30-21.30) Mercoledì 23 aprile P.zza Lorenzini (18.30-21.30) P.zza della Balduina (18.30-21.30) P.zza Tor San Michele [Ostia] (18.30-21.30)
COMITATO ELETTORALE Tel. 06 42275000 - Fax 06 42274033 info@alemanno.it
MESSAGGIO ELETTORALE
di Elena Guerri dall’Oro
FESTA PER L’ABOLIZIONE Committente: Federazione Romana AN
DELL’ICI SULLA PRIMA CASA
BERLUSCONI - FINI
ALEMANNO - ANTONIOZZI
GIOVEDÌ 24 APRILE dalle 17:00 alle 21:00
PIAZZA NAVONA Musica - Spettacoli
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