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giovedì 24 aprile 2008
L’EX SINDACO NON CONCLUSE IL SUO MANDATO, LASCIANDO ROMA ALLO SBANDO, PER CANDIDARSI ALLE ELEZIONI DEL 2001
L’eredità di Rutelli • campi rom • sicurezza allo sbando • emergenza casa • multe selvagge • degrado ambientale • un park bus inutilizzato che ha distrutto il Gianicolo CORRIDOI DELLA MOBILITÀ, PARCHEGGI DI SCAMBIO E ESPROPRI PIÙ RAPIDI
DUELLO IN TV
Priorità: cantieri e smog Alemanno: per l’emergenza traffico e smog occorre una vera determinazione
all’interno Serial killer a Lecco nuove prove pag. 10 Bari, tangenti sui funerali
pag. 11
Brasile, scomparso il prete volante pag. 12
ROMA - «Sulle realtà infrastrutturale di Roma serve operare con procedure d'urgenza. Se necessario con decreto della Protezione Civile». Gianni Alemanno spiega i punti del suo programma sugli interventi in infrastrutturali su ferro. «Bisogna rendere più rapidi i cantieri»dice- «e dare un forte colpo di reni per tirare fuori dai cassetti i progetti che ci sono e realizzarli nel minor tempo possibile, superando gli intoppi e i vincoli burocratici». Il punto è: occorre una determinazione vera. Attacca: «Non si possono aspettare quindici anni per far espropri». Poi, spiega gli interventi da realizzare alle linee ferroviarie regionali fino a quelli sulle metropolitane, passando per la realizzazione di corridoi della mobilità fono all’ampliamento dei A PAG. 3 parcheggi.
Ridicoli i numeri delle espulsioni
Allontanamenti beffa
Alfredo Mantovano
ROMA - Sono 280 gli stranieri comunitari allontanati nell’ultimo anno a Roma, un migliaio in tutta Italia. Queste le cifre “mirabolanti” delle espulsioni snocciolate martedì sera a “Ballarò” da un Rutelli sempre più allo sbando. Numeri che fanno sorridere se confrontati con quelli della Spagna di Zapatero dove solo nel 2007 sono stati oltre 46mila i comunitari allontanati, come ha dichiarato l’onorevole Mantovano a A PAG. 7 Radio Anch’io.
SINISTRA A PEZZI Interviene anche D’Alema E adesso al tour della disperazione partecipa anche Massimo D’Alema. E’ solo l’ultima maschera tesa che si è aggiunta alla lista dei “big” della sinistra che stanno cercando di risollevare uno spento e deluso Francesco Rutelli nella sua corsa al Campidoglio. Prima era arrivato Goffredo Bettini, l’uomo ombra di veltroni, a “rifargli” la campagna elettorale. Poi lo stesso veltroni lo aveva accompagnato in gro A PAG. 2 per periferie.
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gioveedì 24 aprile
COMMENTI
ASCOLTO RECORD PER IL DUELLO TELEVISIVO DI BALLARÒ
Il Cav: vorrei lavorare con Gianni Berlusconi: Alemanno è convincente, per i sondaggisti è meno costruito di marco Guerra ROMA - Lo aspettavano tutti il duello televisivo tra Gianni Alemanno e Francesco Rutelli. Per capirlo basta analizzare i dati Auditel della prima serata di martedì scorso. Lo scontro consumato nel salotto di Floris ha infatti determinato un grandissimo successo di ascolti per la trasmissione Ballarò. L’ascolto medio delle quasi tre ore di programma sfiora i 4 milioni di spettatori, mentre lo share si attsta intorno al 15,55%, ovvero un telespettatore su sei era sintonizzato su Rai Tre. A telecamere spente è poi stata la volta di sondaggisti che hanno analizzato le singole performance dei due sfidanti, decretando la vittoria di Alemanno. “Finalmente un faccia a faccia. Quello che ci è stato negato dalle recenti elezioni politiche è invece avvenuto con le amministrative romane”, così il sondaggista Luigi Crespi, che su il clandestino.com parla di un confronto che si è chiuso portando “un vantaggio maggiore ad Alemanno che non a Rutelli”. Crespi definisce “un po’ lezioso” l'approccio di Rutelli, “più spontaneo” quello di Alemanno. “Rutelli si sente investito di una maggiore autorevolezza - afferma Crespi - è già stato sindaco di Roma per sette anni ed è attualmente vicepresidente del Consiglio, ma questa competenza ha favorito un atteggiamento troppo distaccato, quasi spocchioso. Alemanno, outsider, al contrario è sembrato, anche nelle imperfezioni meno costruito”. Per il sondaggista, la denuncia dei problemi e delle paure “mette in grande difficoltà Rutelli e
Sinistra a pezzi
D’Alema si unisce al Tour della disperazione
lo rende assolutamente non credibile sul piano emotivo”. Su questo argomento Alemanno “ha gioco facile, soffia sul fuoco”. In merito alle alleanze, per Crespi Alemanno “ha commesso un errore a dare rilevanza a Tarzan, un consigliere comunale che pare legittimi le occupazioni illegali delle case”. Ma “peggio è stato Rutelli quando ha rinfacciato ad Alemanno la questione di Storace, circostanza nella quale Alemanno ha trovato risposte più convincenti”. Apprezzamenti per il confronto Tv sono stati espressi anche da Gianfranco Fini, che ha chiamato personalmente Alemanno, e da Silvio Berlusconi che intervenendo a Nuova Spazio Radio ha confessato: “Mi piacerebbe collaborare da presidente del Consiglio con un sindaco di Roma che condivide le mie idee. Alemanno lo conosco bene. Ci ho lavorato per cinque anni insieme al governo, so che lavora bene: ha una volontà di ferro, è un cane da polpacci per ottenere quello che gli viene promesso”.
E adesso al tour della disperazione partecipa anche Massimo D’Alema. E’ solo l’ultima maschera tesa che si è aggiunta alla lista dei “big” della sinistra che stanno cercando di risollevare uno spento e deluso Francesco Rutelli nella sua corsa al Campidoglio. Prima era arrivato Goffredo Bettini, l’uomo ombra di veltroni, a “rifargli” la campagna elettorale. Poi Massinmo D’Alema con Francesco Rutelli in un cantiere lo stesso veltroni lo aveva accompagnato in gro per periferie so D’Alema come vice-premier del governo mentre Rosy Bindi si agitava nei mercati Prodi. Non c’è dubbio. Le persone hanno cittadini. Tutti a riacchiappare per i capelli talmente fresco nella testa il senso del fallila gente, i lavoratori e le massaie che nelle mento dell’esperienza del governo, che nesurne, lo scorso 14 aprile, hanno chiaramensuna sirena riesce più a smuovere il disgute fatto capire che di Rutelli non ne vogliosto che hanno maturato per l’Unione, Prono sapere. di, D’Alema, Marrazzo e Rutelli. Da ieri c’è anche D’Alema che consuma le Quest’ultimo, nervoso, saccente e senza isue scarpe fatte su misura a spasso per Rodee continua a girare a vuoto. Con un rima. E le sue parole non sono tranquillizschio concreto, quello del crollo. Se infatti zanti per il candidato della sinistra. “Bisoal primo turno gli elettori avevano potuto gna evitare che come una scegliere tra ben cinque schede, parlamenmarea nera la destra invada la città”, dice tari, consiglieri uscenti amici o semplici l’ex-presidente del Consiglio. E sono parole candidati, stavolta Rutelli è solo. E lo scetantipatiche quanto profetiche. In questi ticismo che si respira a Roma sul suo nome giorni è stato vano il tentativo di alzare i fa uscire di bocca a D’Alema presagi lugutoni e la tensione in città con manifesti viobri come quello che ha detto ieri: “Se vinlenti e false aggressioni ai circoli che fanno cesse la destra sarebbe mortificante sia per riferimento all’Unione. Tutto già visto, prola vita politica sia per Roma”. Non c’è nulla vocazioni già digerite. Che trovano il loro di vero, tranne la paura che hanno di perlimite definitivo dei danni creati dallo stesdere la poltrona.
Sostieni Alemanno REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 - 06.42275030- fax 06.42274029.
gioìvedì 24 aprile
CRONACA POLITICA
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È IMPOSSIBILE ASPETTARE QUINDICI ANNI PER UN ESPROPRIO NECESSARIO PER LA CITTÀ
Cantieri, serve rapidità e decisione Alemanno, procedure d’urgenza per realizzare le infrastrutture irrimandabili ROMA -«Sulle realtà infrastrutturale di Roma serve operare con procedure d’urgenza. Se necessario con decreto della Protezione Civile». Gianni Alemanno spiega i punti del suo programma sugli interventi infrastrutturali su ferro. «Bisogna rendere più rapidi i cantieri» – dice – «e dare un forte colpo di reni per tirare fuori dai cassetti i progetti che ci sono e realizzarli nel minor tempo possibile, superando gli intoppi e i vincoli burocratici». Il punto è: occorre una determinazione vera. Attacca: «Non si possono aspettare quindici anni per far espropri». Poi, spiega gli interventi da realizzare alle linee ferroviarie regionali fino a quelli sulle metropolitane, passando per la realizzazione di corridoi della mobilità fono all’ampliamento dei parcheggi di scambio già esistenti esterni alle aree centrali. Sono gli “assi” portanti del “Programma di interventi infrastrutturali su ferro” illustrati ieri dal candidato sindaco del Pdl Gianni Alemanno e dal deputato Vincenzo Piso. «Le infrastrutture su ferro» – ha spiegato il candidato del Pdl sono prioritarie perché dal punto di vista trasportistico hanno una maggiore capacità di portata e perché sono a basso impatto ambientale». Tra gli interventi a favore delle ferrovie regionali anche l’avvio dei lavori per il potenziamento della linea degli impianti e del materiale rotabile della Roma-Pantano (tratta urbana Laziali-Torrenova), l’accelerazione dei lavori già in corso sulla Roma-Lido di
Ostia ed il raddoppio della Roma-Lunghezza-Tivoli-Guidonia. Sul fronte metropolitane, invece, il programma comprende per la Metro A “un’attenta verifica dei progetti di prolungamento previsti da Mattia Battistini e l’analisi della proposta che prevede in alternativa il ricorso a sistemi di trasporto automatici non convenzionali”. Anche per la Metro B e B1 è in progetto una verifica dei progetti di prolungamento previsti rispettivamente da Rebibbia-Settecamini" e da piazzale Ionio. In programma per la Metro C il “riesame del
Alemanno durante la conferenza stampa sulle infrastrutture
percorsonella tratta centrale” e della fattibilità delle stazioni di
Sullo smog stop alle chiacchiere Servono nuovi tipi di ricerca e un approccio culturale realistico ed efficace ROMA - Traffico e smog sono due dei problemi che affiggono Roma, si sia. Quattro sono le linee di intervento, quattro i punti fondamentali per rimettere in sesto la mobilità e il traffico nel programma di Gianni Alemanno. Primo: «Bisogna monitorare le strade, serve un grande sforzo ed invogliare le persone ad andare sulle due ruote». Nella "ricetta" del candidato del Pdl anche l’aumento e il dispiegamento "di Un’alta commissione polizia municipale che faccia meno di saggi per valutare multe e controlli meglio il traffico. l’impatto ambientale Così si ridà credibilità al trasporto dei lavori al Pincio pubblico locale
della città e si rimodula subito la flotta in superficie degli autobus. Non solo: si procederà con l’aumento del numero di vetture dentro la metropolitana. Alemanno ieri ha precisato che "che sono utilizzate solo al 60%". Altro intervento proposto da Alemanno quello relativo al "traffico merci". "Bisogna attivare magazzini di scambio per le merci per azzerare in città il traffico di mezzi pesanti", un intervento questo che andrebbe ad incidere non solo sul traffico ma anche "sull’inquinamento in città". E poi, sullo smog: l’impegno a promuovere nuove ricerche pubbliche sul fronte inquinamento. Come? Con una ricerca finanziata dallo Stato per capire se gli apparati antinquina-
mento montati sulle automobili funzionano. E, ancora, l’annuncio, in riferimento alla lettera inviata da Italia da Italia Nostra a lui e a Rutelli. «Mi impegno ad istituire un’alta commissione di saggi soprattutto per il Pincio, perché se solo il 50% delle cose denunciate da Italia Nostra sono vere rischiamo di devastare un’area molto importante dal punto di vista paesaggistico e storico-culturale». Alemanno si è quindi impegnato, qualora diventi primo cittadino della capitale, ad istituire un’alta Commissione «che entro 30 giorni» da quando viene istituita «fornisca una risposta alle problematiche sollevate da Italia Nostra». [Ale.Mo.]
Alla luce dei cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni la scena politica europea,
Alessandro Campi
ed italiana, quali sfide attendono la destra nata nel 1995 sulle ceneri del Movimento so-
La destra in cammino
ciale italiano? Il tragitto dal neofascismo ad una destra riformista, modernizzatrice, europea, può dirsi compiuto o c'è ancora del cammino da fare? Quali sono i caratteri che dovrebbero qualificare quella "destra nuova" di cui l'Italia, ha certamente bisogno? Il progetto del Popolo della libertà perseguito da Berlusconi e Fini segna, la fine della destra
Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà
politica in Italia o l'inizio di una nuova stagione da protagonista? Alternando storia e cronaca, valutazioni obiettive e spunti polemici, il volume di Campi delinea il profilo di una destra all'altezza delle nuove sfide politico-culturali, in grado di muoversi con un ruolo di primo piano sulla scena italiana ed europea.
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piazza Venezia e largo Argentina” ma anche progettazione
della tratta non prevista Grottarossa-ospedale S.Andrea. E, ancora, il riesame del tracciato della metro D “in considerazione della vetustà del disegno”. E poi interventi sull’anello ferroviario, sul nodo ferroviario di Roma ed uno studio per la realizzazione dello spostamento del capolinea della linea 8 da piazza Argentina a via delle Botteghe Oscure con lo stop al prolungamento della stessa linea da Argentina alla Stazione Termini. Ultimo punto quello relativo alle strisce blu “fermo restando le strisce blu nella viabilità principale”. [Ale.Mo.]
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giovedì 24 marzo
FACCIA A FACCIA
LE IMPRESSIONI SUL CONFRONTO TV NON LASCIANO DUBBI: ALEMANNO È STATO MIGLIORE
Passione contro un trito grigiore Commentatori e bloggers non lasciano scampo al candidato di sinistra: è decotto ROMA - Impallato per ben cinque volte da Giovanni Floris, perfino in qualche piano d’ascolto, nel faccia a faccia su “Ballarò” Alemanno ha mostrato tutta la sua energia, la sua passione per Roma, la determinazione con cui intende impegnarsi per un reale cambiamento, ma soprattutto la sua buona educazione. Ha saputo ascoltare il suo contendente senza mai interromperlo ed ha alzato la voce solo perché Rutelli l’aveva alzata. Non si sono contate, invece , le interruzioni arroganti del candidato del PD, tipiche di quell’atteggiamento dispotico, peculiare della sinistra, con cui il Campidoglio è stato gestito per 17 anni. Con evidente maleducazione Rutelli s’è perfino permesso di rivolgersi al suo antagonista chiamandolo “tesoro mio”: un segno di maleducata confidenza non corrisposto da Alemanno. Del resto chi ha creato un polo di potere inespugnabile tale da gestire totalmente appalti, costruzioni, regole libertarie che in tutti questi anni hanno condotto Roma nel caos, estendendo il disagio fin oltre le periferie, non può non temere che il suo potere gli venga sottratto. E Rutelli sa bene quanto Alemanno sia determinato a restituire Roma ai romani. - Roma cambierà veramente -, ripete Gianni Alemanno quando incontra i cittadini e bisogna credergli. Durante il dibattito è stato aggredito, ma ha saputo restituire la pariglia con motivazioni forti e documentate. Come nel caso della sentenza confermata dalla Cassazione che vide Rutelli condannato nel 2006 dalla Corte dei Conti per aver utilizzato
più di un miliardo delle vecchie lire a causa del conferimento di incarichi a persone che non avevano i titoli richiesti. Rutelli ha negato temerariamente. Quando Alemanno ha fatto notare a Rutelli come tutte le alleanze che il PD ha stretto con i gruppi di estrema sinistra potrebbero essere nocive per Roma, l’incauto ex sindaco ed ex vice-premier ha affermato: «abbiamo una maggioranza talmente vasta che non lasceremo spazio alle idee sbagliate dei nostri alleati». Come avesse detto: “Cari compagni, scordàteve de avecce voce in capitolo. Mi servite solo per tornare al potere”. Nei blog i pareri sono concordi: «La puntata di Ballarò mi ha convinto, è lo stesso Cicciobello Rutelli il maggior sponsor di Alemanno!» dichiarano i popolariliberali.blogspot.com. E moltissimi altri esprimono giudizi concordi. Luigi Crespi di clandestinoweb.com, analizza addirittura punto per punto il “duello”, dicendo che si è concluso portando sicuramente un vantaggio maggiore ad Alemanno che non a Rutelli. Nell’analisi dell’atteggiamento tra i due duellanti il blogger rileva “un atteggiamento troppo distaccato, quasi spocchioso quello di Rutelli, mentre quello di Alemanno, outsider, al contrario è sembrato anche nelle imperfezioni meno costruito. La denuncia dei problemi e delle paure mette in grande difficoltà Rutelli e lo rende assolutamente non credibile sul piano emotivo. Su questo argomento Alemanno ha gioco facile, soffia sul fuoco – aggiunge Crespi – e sulla questione Alitalia afferma come sia stata utilizzata da Rutelli per
Gianni Alemanno in un momento del dibattito
togliere credibilità al suo antagonista mentre il ragionamento di Alemanno abbia avut o un impatto più convincente. Quando Rutelli ha rinfacciato ad Alemanno la questione di Storace,
il candidato del PdL ha trovato risposte più efficaci di quelle trovate dal candidato PD sulla questione della Lega, e ha messo in grave contraddizione l’avversario attingendo a materiale
d’archivio sulle promesse fatte nel 1994 da Rutelli sindaco. Il momento più difficile per Francesco Rutelli è stato determinato dalla rappresentazione che Alemanno ha dato della “lobby” Veltroni-Rutelli come una cappa di potere di cui i romani devono liberarsi. Non c’è dubbio che i blogger romani tifino per Alemanno. Qualcuno lo chiama affettuosamente “Lupomanno” , affermando che la sua naturalezza non può avere confronto con la modalità da attorefintoplasticato di Rutelli. E questo è trapelato con estrema chiarezza durante tutto il dibattito a Ballarò: i primissimi piani non mentono. E chi mente viene [emmebi] sgamato!
Le bugie di Rutelli
Ecco la sentenza che viene negata Pubblica Amministrazione - Procedure e varie Corte dei Conti Conferimento di incarichi a personale esterno Giurisdizione - C.d. riserva di amministrazione Fattispecie: assessori e funzionari comunali, condannati per l’avvenuto conferimento di incarichi a personale esterno all’amministrazione comunale. In relazione a giudizio innanzi alla Corte dei conti per responsabilità amministrativa nei confronti di sindaco, assessori e funzionari comunali, condannati per l’avvenuto conferimento di incarichi a personale esterno all’amministrazione comunale, chiamato a far parte dei cosiddetti “uffici di staff” del Sindaco, della Giunta e degli assessori comunali, le Sezioni unite hanno confermato la giurisdizione del giudice contabile rilevando che, anche dopo l’inserimento della garanzia del giusto processo nell’art. 111 Cost., il sindacato di giurisdizione sulle decisioni della Corte dei conti resta circoscritto al controllo della eventuale violazione
dei limiti esterni della giurisdizione, e della c.d. riserva di amministrazione. Nella specie, il giudice contabile non ha esorbitato dal suo potere giurisdizionale, essendosi limitato a valutare se i mezzi, liberamente scelti da sindaco e assessori, fossero adeguati oppure esorbitanti ed estranei al fine pubblico da perseguire, identificabile nel potere-dovere di conferire incarichi o consulenze nel rispetto delle condizioni stabilite dalla legge, (ed anche da disposizioni regolamentari interne del Comune) e tenendo conto delle risorse di personale comunque a disposizione, nel senso che si sarebbe potuto ricorrere alla collaborazione di estranei all’amministrazione solo nel caso di inadeguatezza del personale in servizio. (Conf. Cass. Sez. Un. 25/01/2006 Sentenza n. 1378) Presidente V. Carbone, Relatore M. Marrone - Ric. Rutelli ed altri. CORTE DI CASSAZIONE Sezioni Unite Civili, 25 gennaio 2006, Sentenza n. 1379.
Fonte: www.ambientediritto.it Per chi ha pazienza di digitarlo l’url della pagina è il seguente: http://www.ambientediritto.it/sentenze/2006/Cassazione/Cassazione%202006%20n.1379.HTM
ROMA VS RUTELLI
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SOLO SPOT ELETTORALI MA DI CONCRETO NON C’È NULLA: ZERO SICUREZZA, NIENTE CASE POPOLARI, MULTE PAZZE
L’eredità amara di Cicciobello L’ex sindaco non concluse il suo mandato, lasciando Roma allo sbando di Tommaso Della Longa ROMA - C’è poco da fare. A Rutelli non basta un siparietto televisivo per recuperare i danni fatti a Roma, la città che lui dice tanto di amare. La sua eredità, infatti, è disastrosa. Sia da sindaco che da vicepremier di Prodi e ministro dei Beni culturali, Cicciobello si è distinto in una gestione a dir poco imbarazzante del potere. Altro che la cartina immaginaria di una Roma del futuro che Rutelli ha tirato fuori in diretta nazionale: quello è solamente un sogno non realizzato e i romani, non essendo stupidi, lo hanno capito perfettamente. Partiamo proprio da lì, dal famigerato anello ferroviario. Da quindici anni Rutelli promette la chiusura della cintura che circonda Roma, “vera risorsa della Capitale”. Il 3 dicembre 1993, a pochi giorni dal ballottaggio che lo farà sindaco, Rutelli annuncia ha la priorità è la “realizzazione della prima tranche dell’anello”. Nel ’95 nuove promesse per una realizzazione con Fs entro il Giubileo del 2000. Ancora nulla. Nel 2006 Veltroni fa un nuovo annuncio. Ovviamente Roma non ha ancora l’anello ferroviario. Sul capitolo sicurezza, poi, bisogna dire chiaramente che la Capitale è una città fortemente insicura dove i reati sono in crescita. E se Rutelli racconta di aver chiuso i campi rom, si dimentica che negli anni ’90, durante il suo primo mandato, la presenza dei nomadi diventò sempre più consistente, assumendo dimensioni preoccupanti. Nell’ottobre ’95 l’allora sin-
daco annunciò un censimento generale “per fare in modo che tutti i nomadi risiedano in aree certe e controllate, nelle quali potrà accedere solo chi è in possesso di una tessera con foto”. O ancora, nel settembre’95 dichiarò: “La giunta comunale non bloccherà il suo lavoro di riordino dei campi nomadi” e si arriverà nell’arco di qualche anno “al numero chiuso”. Anche qui un nulla di fatto e, se la situazione non fosse tragica, ci sarebbero da ridere a rileggere tutte le dichiarazioni fatte in quegli anni. Andando avanti in questa sorta di Rutelleide, quello che oggi fa il paladino dei romani è lo stesso signore che ha portato strisce blu e quindi multe per fare cassa, insieme alla Ztl in città. Su questo capitolo, una
Francesco Rutelli
nota dolente per tutti i cittadini, basta dire molto poco per rendere l’idea. L’Urbe è una delle città più multate d’Europa, ogni romano ha sul capo 91
euro di multa, il Campidoglio ha dovuto fare dietrofront, grazie al Pdl, sulla pazzia delle ipoteche sulla casa e i fermi amministrativi. Per non parla-
Beni Culturali nel panico L’allarme della Confsal sulla scorrettezza del ministro Rutelli ROMA - La Confsal-Unsa lancia l’allarme sulle nomine fatte da Rutelli al ministero dei Beni culturali bloccate dalla Corte dei Conti. “Siamo preoccupati – spiega il sindacalista Giuseppe Urbino - per la ventilata ed eventuale ‘pressione politica’ che il vertice uscente del ministero della Cultura può esercitare sulla Magistratura contabile di via Baiamonti onde ottenere all’ultimissimo minuto, la registrazione delle nomine dirigenziali fatte da Rutelli e ancora giacenti sui tavoli della Corte dei Conti”. “Riteniamo – rincara la dose Urbino - che il comportamento del ministro Francesco Rutelli sia politicamente scorretto e lesivo degli interessi della Pubblica amministrazione in mate-
ria dei buoni principi di trasparenza, efficacia ed efficienza poiché così facendo si aggira la regolarità della procedura amministrativa, che sì, prevede delle scadenze solo per l’ordinaria amministrazione, ma non fa altro che alimentare la ‘certezza’ che queste avvengono con criteri del tutto clientelari e politici. Un Ministero come quello della Cultura, da anni sempre in continua riforma, avrebbe potuto attendere il nuovo esecutivo prima di procedere in tal senso”. “Siamo comunque fiduciosi dell’operato della Corte dei Conti - conclude Urbino- e garantiamo sin d’ora ogni possibile sostegno politico-sindacale al suo operato”. [t.d.l.]
re delle multe illegittime, le cartelle pazze e le irregolarità delle sanzioni. Un gran bel modo per fare soldi. E i romani pagano. Sull’emergenza casa, Rutelli riesce a dare il meglio: promesse di nuove costruzioni e lamentele sui “no” del centrodestra al Piano regolatore (Prg). Il vicepremier di Prodi, però, si dimentica di dire che l’edilizia popolare a Roma è una farsa ed è stata prevista nel Prg solo grazie ad una variante voluta dal gruppo di An. Il duo Rutelli-Veltroni non ha fatto nulla: le assegnazioni vengono ancora fatte con un bando che risale al 2000, ancora non sono state individuate le aree sui cui costruire i nuovi alloggi e molte case sono state praticamente regalate alle occupazioni e a improbabili emergenze di Action e amici vari. Rutelli inoltre si dimentica di raccontarci che è stato condannato dalla Corte dei Conti per l’elargizione di consulenze d’oro in Campidoglio, vizietto che poi sembra tornare al ministero, visto che la magistratura contabile ha appena bloccato 35 nomine di dirigenti dei Beni culturali, generando così il caos. Per non parlare della distruzione del Gianicolo per un parcheggio inutilizzato, lo scempio degli ascensori al Vittoriano, lo sfregio all’Ara Pacis, l’attentato alla bellezza del Pincio. Fino ad arrivare ai 45 milioni di euro buttati per “italia.it”, un sito internet che avrebbe dovuto dare lustro all’Italia e che, invece, fu un biglietto da visita negativo per il nostro Paese. Serve qualcos’altro per capire chi è veramente questo signore?
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giovedì 24 aprile
CRONACA ROMANA
ANCORA TROPPI GLI ATTI “IRRITUALI” CHE IL CAMPIDOGLIO COMMISSARIATO STA DELIBERANDO
Rifiuti: impicci su Albano Comune e Regione seguono strade diverse, fondano Spa e sprecano fondi di Marco Valensise ROMA - Continua il braccio di ferro sul termovalorizzatore di Albano. Se la Regione si è espressa negativamente sull’ipotesi di costruzione del nuovo impianto, a ottobre con un voto in consiglio e a marzo con la valutazione d’impatto ambientale voluta dall’assessore Filiberto Zaratti (anche se poi Marrazzo continua a trattare alla faccia della propria maggioranza), il Comune procede come se nulla fosse. E, in mancanza del nuovo sindaco ci pensa il commissario straordinario Mario Morcone, coadiuvato dal segretario generale del Comune Vincenzo Gagliani Caputo. Il 2 aprile scorso, infatti, Morcone ha deliberato, con i poteri del consiglio comunale, lo scioglimento del consorzio Coema che avrebbe dovuto costruire l’impianto e la costituzione di una nuova società per azioni con l’identico obiettivo. “Si ritiene opportuno – continua la delibera – formulare indirizzo alla società ad assumere ogni utile iniziativa propedeutica alla definizione del ciclo integrato dei rifiuti che Ama spa
Un termovalorizzatore. A destra, bidoni dell’immondizia
stessa riterrà necessario adottare nel rispetto delle norme di legge e delle determinazioni della Regione Lazio”. Sono due i fatti strani. Innanzitutto che una decisione così importante sia stata presa da un commissario straordinario. Quasi come se la politica non avesse voluto accollarsi una
decisione impopolare come quella di avallare la costruzione del termovalorizzatore di Albano. Poi la bocciatura del progetto da parte della Regione che precede, di molto, la delibera di Morcone. Il rischio è che insieme al progetto vengano bloccati anche i fondi che Campido-
glio e Ama stanzieranno per dar vita alla nuova spa. “Ci sono tutta una serie di problemi da considerare – spiega il deputato del Pdl Vincenzo Piso –. Che riguardano una tematica di importanza strategica come quella dei rifiuti, visto che il Lazio rischia di fare la fine della Campania. Intanto non si capisce perché Morcone acceleri sul termovalorizzatore quando l’assessore regionale Zaratti, con la valutazione d’impatto ambientale, ha dato parere contrario. Si capisce ancor meno la trasformazione di Coema da consorzio a spa con una ‘mission’ i-
dentica. E infine assistiamo a un’Ama depotenziata. Da una parte si accolla tutta la raccolta dei rifiuti che non produce alcun reddito e dall’altra ha un ruolo assolutamente marginale in quella che invece il reddito lo produce. La Coema, infatti, vedrà tra gli azionisti anche Ama, ma la parte privata, rappresentata da Acea (che è stata privatizzata al 49%) e Cerroni è ben maggiore”. Insomma, un nuovo pasticcio made in Ama che fa il paio con quello della vendita di International, sempre a Cerroni, il “re delle discariche”, di pochi mesi fa.
giovedì 24 aprile
EMERGENZA SICUREZZA
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OCCHIELLO L’EX SINDACO OCCHIELLOOCCHIELLOOC SPACCIA PER UN SUCCESSO AUGUSTUS 280 ALLONTANAMENTI. CONUBIUM SANTET E INVECE MATRIMONII, NON SONOQUOD NEMMENO CATELLI 40 LIBERE
Le espulsioni ridicole di Rutelli Anche la Spagna di Zapatero ha fatto meglio della sinistra italiana con 46mila espulsioni di Daniele Petraroli BARI - Sono 280 gli stranieri comunitari allontanati nell’ultimo anno a Roma, un migliaio in tutta Italia. Queste le cifre “mirabolanti” delle espulsioni snocciolate martedì sera a “Ballarò” da un Rutelli sempre più allo sbando. Numeri che fanno sorridere se confrontati con quelli di un paese in cui non governa certo un governo di estrema destra o, comunque, particolarmente “nemico” dell’immigrazione. Stiamo parlando della Spagna di Zapatero dove nel solo 2007 sono stati oltre 46mila i comunitari allontanati. La notizia, che cade come una bomba sulla campagna elettorale romana, viene data ieri mattina dal corrispondente Radio Rai a Madrid in diretta a ‘Radio Anch’io’. Ancora più assurdo se si va a
guardare quelli realmente espulsi. “Francesco Rutelli vanta come risultato straordinario aver rimandato a casa 280 comunitari – ha commentato il senatore del Pdl Alfredo Mantovano – posto che quelli effettivamente allontanati sono 40 (agli altri è stato consegnato il foglio di intimazione), segnalo che in Spagna nel 2007 i comunitari allontanati sono stati 46mila”. “Le difficoltà incontrate ieri sera a ‘Ballarò’ da Rutelli sui temi della sicurezza, incalzato dalle osservazioni di Alemanno – ha proseguito Mantovano – corrispondono alle lacune del settore descritte nel rapporto della prima commissione della Camera. E queste, a loro volta, corrispondono alla scelta politica del governo Prodi-Rutelli di tagliare in due anni un miliardo e 600 milioni di euro al bilancio
del ministero dell’Interno”. “D’altra parte – ha concluso il senatore – non è un caso se il personale di polizia e dell’amministrazione civile del Viminale attende da 4 mesi il pagamento del lavoro straordinario prestato”. Un problema, quello della sicurezza, che è stato centrale nella campagna elettorale che si sta concludendo. Anche perché, nell’ultimo anno diversi crimini sono stati compiuti proprio da comunitari (in particolar modo romeni). Da Vanessa Russo a Luigi Moriccioli, da Giovanna Reggiani alla studentessa africana aggredita giovedì scorso alla Storta. Nello stesso periodo, invece, sono stati tagliati i fondi alle forze dell’ordine, tanto che, proprio a Roma, le volanti della polizia sono rimaste senza benzina. E i nuovi dati confermano l’inerzia del
Alfredo Mantovano centrosinistra. Che si trovi al governo del Paese o della città di Roma il risultato non cambia.
Solita giustizia all’italiana: si allungano i tempi
ROMA - Perizia psichiatrica su Ioan Rus. Sarà lo specialista Roberto Malano a dover stabilire se il romeno che ha aggredito e violentato la studentessa africana la notte di giovedì 17 aprile era capace di intendere al momento del fatto e quindi la sua eventuale pericolosità sociale. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Andrea Vardaro su sollecitazione dei legali dell’indagato Antonio Sansoni e Francesco Pettinari. L’augurio è che la perizia (che dovrà essere consegnata entro il 14 maggio) non serva a sminuire, in qualche Slittamento anche modo, le responsabilità per l’assassino di Rus cui sono stati di Giovanna Reggiani. contestati i reati di tenSi va all’11 giugno tato omici-
La Storta: il gip autorizza la perizia per il violentatore
Il luogo dell’aggressione alla studentessa
dio, violenza sessuale e sequestro di persona. Intanto è stata rinviata all’11 giugno l’udienza preliminare nei confronti di Nicolae Romulus Mailat, il romeno che ha aggredito e ucciso Giovanna Reggiani a Tor di Quinto la sera del 30 ottobre scorso. L’udienza era prevista per ieri per l’accusa di violenza sessuale, ma il pm Maria Bice Barborini ha informato le parti in aula di aver chiuso
l’inchiesta anche per i reati di omicidio volontario e rapina. Quest’ultimo atto, però, è ancora in corso di notifica così è stato deciso il rinvio per poter riunificare i due fascicoli processuali. Lo sdoppiamento era dovuto a una iniziale richiesta di archiviazione formulata dalla Procura per la sola ipotesi di violenza sessuale. Il gip Claudio Mattioli, all’epoca, respinse l’istanza disponendo l’imputazione coatta. Di qui la successiva richiesta di rinvio a giudizio del pm. Intanto Mailat è finito nei guai anche per un’altra vicenda, di minore entità. L’uomo è stato trovato in possesso di una sim card non di sua proprietà che ha però usato. Di qui la contestazione anche del reato di ricettazione. [m.val]
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Portiere cade dal terrazzo: morto Ennesimo incidente sul lavoro al Nomentano ieri mattina. Angelo Galante, 51 anni, portiere di uno stabile al civico 13 di Via Nomentana è precipitato dall’altezza di 30 metri, mentre si dedicava alla pulizia del terrazzo, morendo sul colpo. Gli investigatori giunti sul posto poco dopo ritengono che l’incidente mortale sia stato causato da un malore improvviso.
Arrestato scippatore seriale Uno scippatore che negli ultimi tempi – nel quartiere Prati - aveva preso di mira decine di donne indifese, spesso accompagnate da bambini, alla guida della loro autovettura è stato arrestato . Sempre identica la tecnica del criminale: rompere il vetro del veicolo per poi sfilare le borse delle donne. L’ultima vittima per fortuna ha saputo fornire una descrizione dell’uomo alle forze dell’ordine, che lo hanno intercettato a bordo di uno scooter rubato.
Rapina a market sulla Prenestina Due uomini armati di pistola hanno rapinato ieri sera un supermercato in via Prenestina. Si sono presentanti mascherati nel negozio Super Carni e, minacciando i dipendenti, hanno portato via dalle casse circa 2mila euro. Sono fuggiti a bordo di una Fiat Uno che è poi stata ritrovata nelle vicinanze.
Vendevano elettrodomestici rubati Tre uomini sono stati per concorso in furto aggravato. Tutti e tre lavoravano per conto di un centro commerciale ed approfittando della loro occupazione rubavano elettrodomestici per poi rivenderli “in nero” in un terreno in zona Casilino.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
Rutelli il condannato e la voce del popolo http://grandebugia.splinder.com Lungi da noi trionfalismi anzitempo, anzi i giorni che ci separano dal ballottaggio di domenica dovranno essere impiegati (come detto ieri sera da Alemanno in un incontro privato con noi sostenitori al Bar Bar di Roma) a dissuadere i romani dalla gita fuori porta per compiere il più elementare dovere civico e togliere Roma dal giogo dei clientelismi e delle zozzerie perpetrate in decenni di cattiva amministrazione per i vantaggi “personali” di “pochi”. Ieri sera però a Ballarò abbiamo assistito alla disfatta finale di Ciccio Rutelli. Ha fatto tutto da solo, Alemanno non ha dovuto veramente sforzarsi più di tanto. Del resto quando uno nega spudoratamente di essere
stato condannato in cassazione per sprovvedutezza nella gestione dei fondi pubblici, c’è ben poco da infierire oltre. Ma per aiutare il resto d’Italia a comprendere cosa abbia rappresentato per Roma e i romani il tandem Rutelli Veltroni negli ultimi 15 anni, e visto che anche in questo blog fioccano commenti in loro favore da parte di chi romano non è e quindi poco ne può sapere, ospitiamo su Grande Bugia alcuni commenti giunti sulla versione on-line del Messaggero. Ricordiamo che il Messaggero è il giornale de Roma per antonomasia, ogni bar ha la sua copia, la mattina anche chi non vuole spendere un euro per il quotidiano mentre consuma cappuccino e cornetto si informa sulle pagine del Messaggero; il quale non può certo definirsi una testata con simpatie verso il centro-destra.
IL PALCOSCENICO DELLE ULTIME VIOLENZE È UN TERRITORIO ABBANDONATO
XX Municipio: stazioni buie Da anni i cittadini chiedono interventi. Dal Comune solo silenzio di Laura Candeloro ROMA - Più illuminazione e creazione di esercizi commerciali: queste le richieste avanzate dal Comitato XX Municipio già un paio d’anni fa alle istituzioni locali, in particolare per quanto riguarda le stazioni ferroviarie di Tor di Quinto e Saxa Rubra, la prima divenuta poi teatro dell’agghiacciante omicidio della signora Reggiani, così come un’altra stazione altrettanto isolata, quella de La Storta, tristemente alla ribalta per l’ultima violenza sessuale. Tutte in un municipio, il XX, che ai propaggini della periferia nord-ovest della capitale si colora di un’ampia distesa di area verde, ettari ed ettari di campagna, facile ricettacolo di giacigli di fortuna per i numerosi stranieri senza tetto che hanno invaso la metropoli. “Nel 2006 fummo ricevuti dall’ex assessore capitolino alla sicurezza Juan Touadì che ci promise interventi, ed i problemi del nostro territorio furono discussi in un’ottica globale anche con il presidente della commissione regionale alla sicurezza per tentare di arginare il fenomeno degli accampamenti abusivi e degli annessi episodi di microcriminalità. – esclama il presidente del Comitato XX Municipio, Domenico Angelini – Poi il commissario di Ponte Milvio ci spiegò che per le forze dell’ordine era difficile intervenire su queste persone che si nascondono fra i cespugli e sotto gli argini del Tevere, in quanto sono dei cani sciolti che agiscono privi di qualsiasi organizzazione.”. Fra gli altri problemi che incidono sulla percezione della scarsa sicurezza da parte dei residenti del XX Municipio, come afferma il portavoce del comitato, c’è l’affitto di ex scantinati di circa 10 mq. presso via Bruni (all’altezza dell’ospedale San Pietro Fatebenefratelli) a travestiti e persone di dubbia provenienza, periodicamente sgombrati dal Comune che sistema gli occupanti in alloggi più idonei, ma riaffittati subito dopo.
In un territorio carente di parchi pubblici, il comitato chiede infine “la costituzione del grande parco pubblico dell’Inviolatella Borghese, all’interno del parco di Veio, un’area di circa 80 mq. per la quale il Comune deve ancora procedere alla messa in sicurezza – conclude Angelini – mentre altre associazioni premerebbero per una sua utilizzazione a fini privati, con strutture ricreative e sportive.”. Tor di Quinto, un accampamento rom
Come si vota
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CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO IL CASO PEROCCHIELLOOCCHIELLOOC GLI INQUIRENTI DIVENTA SEMPRE AUGUSTUS PIÙCONUBIUM FORTE L’IPOTESI SANTET CHE MATRIMONII, SI TRATTI DI QUOD UN SERIAL CATELLIKILLER LIBERE
Una prostituta, la donna uccisa a Lecco Il corpo della giovane, una 25enne moldava seviziata e uccisa, è stato trovato chiuso in un sacco nei boschi di Perledo di Maria Serpico LECCO - È stata identificata la donna trovata uccisa dentro un sacco nelle boscaglie del Lecchese, a Perledo. Si tratta di Silvia Demciuc, una moldava di 25 anni, una prostituta nota nell'ambiente come Natasha. Lo hanno reso noto i carabinieri del Comando provinciale di Lecco. L'identità è stata confermata dalla comparazione delle impronte della ragazza, schedate dalle forze dell'ordine per via della sua attività. «L’autopsia - si legge in una nota dell’Arma - particolarmente complessa per lo stato del cadavere non ha fornito elementi riguardo alle cause e al tempo
di Stefania Gretta
del decesso». Lo scorso 28 agosto a Morterone, nel Lecchese, erano stati trovati, sempre avvolti in sacchi, i cadaveri di due giovani “lucciole” romene. Sono due, fondamentalmente, le ipotesi seguite dai carabinieri del Comando provinciale di Lecco, per far luce sui tre misteriosi delitti: la più accreditata quella del racket della prostituzione anche se gli investigatori non trascurano affatto quella di un serial killer delle prostitute. Con tutta probabilità i delitti non sono avvenuti nei luoghi di rinvenimento dei cadaveri ma è altrettanto probabile che il killer, o i killer, ben conoscesse
quelle zone piuttosto isolate e frequentate abitualmente solo dai residenti. Il timore di un possibile serial killer, anche se gli inquirenti invitano alla massima cautela, trova logica andando indietro nel tempo: partendo dal 1996, infatti, tra le provincie di Como e di lecco, si sono avuti diversi episodi del tutto simili e rimasti irrisolti. Non a caso si è andati a rispolverare quei vecchi fascicoli per verificare eventuali legami. All'apparenza tutti sembrano accumunati dalle modalità di occultamento dei cadaveri. In tutti i casi, infatti, si è scelto di sbarazzarsi dei corpi dopo averli rinchiusi in sacchi per l’immondizia gettandoli in dirupi di zone isolate.
Il pm Woodcock ha terminato le indagini nei confronti di 11 persone
Il pm della procura di Potenza John Woodcock ha chiuso le indagini nei confronti di 11 persone, tra cui l'agente fotografico Fabrizio Corona, nell'ambito del filone su presunti ricatti a personaggi dello spettacolo. Il pm ha chiesto l’archiviazione per l’agente dei vip Lele Mora. Gli 11 sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione e allo sfruttamento della prostituzione. Tra gli altri indagati, cui è stato notificato l’atto di chiusura, ci sono anche l’avvocato Il processo partirà milanese Marcello il 15 maggio a Roma D'Onofrio, il manager di tra i testimoni anche alcune pornodive Riccardo la Hunziker e la Ventura Schicchi e al-
Vallettopoli, chiusa l’inchiesta Chiesta l’archiviazione per Mora tri fotografi, come i collaboratori di Corona Fabrizio Pensa e Marco Bonato. Secondo l’accusa, Corona “organizzava e progettava l'associazione per delinquere di cui era a capo, selezionava e individuava le vittime delle numerose estorsioni, coordinando l’attività dei suoi sodali. Corona inoltre provvedeva a scegliere e a selezionare le ragazze da avviare alla prostituzione, in particolare, con facoltosi
manager”. A fine febbraio, il fotografo era stato rinviato a giudizio nel filone dell’inchiesta di cui si è occupata la procura di Milano, che aveva deciso di prosciogliere invece Mora. Nell’ambito dell’inchiesta sui presunti ricatti a personaggi dello spettacolo e della politica, che prese il via oltre un anno fa proprio dalla procura di Potenza, alcuni filoni sono stati trasferiti per competenza alle procure di altre città. Sono 33 i testimoni citati dal pm nel processo al via il 15 maggio per le presunte estorsioni ai vip in cui è coinvolto Fabrizio Corona. Tra i più noti i calciatori Adriano, Gilardino e Vieri, l’ad del Milan Galliani, il motociclista Melandri, le presentatrici Michelle Hunziker, Elena Santarelli, Simona Ventura, Lapo Elkann e il transessuale Donato Bracco.
L’INTERVENTO
MORTI SUL LAVORO
LA CURIOSITÀ
A Bologna il primo trapianto di spalla
Proteste all’Ilva di Taranto
Coppie italiane in vacanza, che idillio
Primo trapianto al mondo di spalla all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. L'intervento è stato eseguito dall'équipe diretta da Sandro Giannini, direttore della VI divisione di chirurgia ortopedica-traumatologica dell'istituto bolognese e direttore della Scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia dell'università di Bologna. L'operazione è stata effettuata su un uomo di 47 anni, affetto da gravi artrosi post-traumatica alla spalla. L'articolazione è stata prelevata da un donatore di 38 anni e trattata per le procedure degli esami preliminari dalla Banca del tessuto muscoloscheletrico del Rizzoli, diretta da Pier Maria Fornasari. L'intervento non ha avuto complicazioni. Il decorso post-operatorio è finora normale e il paziente, tuttora ricoverato, verrà dimesso nelle prossime 24 ore. In due-tre mesi riprenderà la completa funzionalità della spalla.
É rimasto fermo il primo turno di lavoro all'Ilva di Taranto per la protesta di centinaia di lavoratori di ditte appaltatrici che protestano per la morte di un operaio albanese, Gjoni Arjan, di 47 anni. L’operaio era rimasto ferito gravemente cadendo per 15 metri da una passerella mentre lavorava a delle strutture metalliche. Per le gravissime ferite è morto alcune ore dopo in ospedale. Ieri mattina i lavoratori hanno bloccato i cancelli per la sicurezza nello stabilimento, una protesta spontanea e non organizzata. E dopo la tragica giornata di martedì in cui hanno perso la vita cinque lavoratori oltre all'operaio dell'Ilva, ieri ancora una morte bianca a Roma. Un portiere di 51 anni, Angelo Galante, è precipitato dal terrazzo del condominio in cui lavorava, ed è morto sul colpo. La vittima stava facendo le pulizie sul terrazzo condominiale quando ha perso l’equilibrio.
Per ritrovare l'idillio del primo amore, alle coppie italiane non resta che fare la valigia e partire. Sembra, infatti, che fidanzati e sposi del Belpaese siano tra i meno litigiosi e gelosi d'Europa, almeno in vacanza. Tutto il contrario degli spagnoli, che risultano gli europei più sanguigni e gelosi di eventuali flirt vacanzieri, ma anche dei francesi, che in vacanza perdono il loro “bon ton” quando il partner volge lo sguardo altrove.A rivelare le tendenze comportamentali delle coppie europee in vacanza è un sondaggio condotto da Trivago.it, community internazionale di viaggiatori che per due mesi ha lanciato un'indagine on line dal tema 'In vacanza con il partner: qual è il motivo principale di un litigio?'. E le sorprese non sono mancate. Dati alla mano, le coppie italiane sono fra le meno litigiose e le più sicure del proprio partner, assieme ai freddi e nordici svedesi.
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CRONACA NAZIONALE
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“CARO ESTINTO” LE DITTE RICEVEVANO LE SEGNALAZIONI DEI DECESSI
Bari, tangenti per i funerali 33 arrestati ed 8 indagati L’operazione è stata effettuata ieri dalla sezione dei Carabinieri di Bari
Sono finiti in manette titolari e gestori di pompe funebri, infermieri e paramedici di tre ospedali del capoluogo personale degli ospedali della città per battere sul tempo i concorrenti e aggiudicarsi più funerali possibile. Operazione “Caro estinto”. Gli arrestati sono titolari e gestori di pompe funebri, infermieri e personale paramedico in servizio negli ospedali Policlinico, San Paolo e Di Venere e nelle tre cliniche Mater Dei, Villa del Sole e San Giovanni di Bari. Degli questi trenta sono agli arre-
Scuola
A Sant’Antimo gare di virilità SANT’ANTIMO - Un’insegnante donna di 40 anni e 5 alunni minorenni sono stati denunciati per reati sessuali, dopo essere stati sorpresi in un’aula mentre erano intenti a mostrare i loro organi sessuali per stabilire chi ce l’aveva più lungo. Il fatto è accaduto in una scuola media di Sant’Antimo, la “Giovanni XXIII” di via Piave. I cinque ragazzini, tre di 12 anni e due di 13, si erano appartati con il pretesto di discutere di una gita scolastica. In base ad una denuncia anonima alla polizia, effettuata con molta probabilità da un genitore, i poliziotti hanno accertato che i ragazzini, col pretesto di isolarsi nell’aula, hanno iniziato, dinanzi all’intera classe, una gara per verificare le dimensioni del proprio pene. Sembra che siano stati, in più occasioni, due
dei ragazzini ad istigare gli altri, anche nelle ore di lezioni in cui era presente l’insegnante, una donna di 40 anni. L'insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere. Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside è al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati
mento del clan camorristico Di Casola operante a Bari nella gestione illecita delle attività all’interno dell’ospedale di Venere, concretizzatosi nelle minacce agli infermieri e agli impiegati nei vari reparti per imporre le segnalazioni alla ditta funebre controllata dal clan Di Casola».
MESSAGGIO ELETTORALE
BARI - È di 33 arresti e 8 indagati a piede libero il bilancio dell’operazione “Caro estinto” effettuata ieri dai carabinieri di Bari, che ha portato alla luce un giro di tangenti pagate da alcune imprese di pompe funebri al
sti domiciliari e tre in carcere. L’indagine, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha rivelato come le ditte inserite nel circuito criminale ricevessero sistematicamente le segnalazioni dei decessi (avvenuti o imminenti) da parte degli operatori sanitari degli ospedali, ai quali veniva garantita una mancia tra i 300 e i 650 euro per ogni segnalazione in modo da evitare i contatti dei parenti con altre imprese funebri concorrenti. Quando invece le famiglie ricorrevano a pompe funebri estranee al giro, i titolari di queste erano costretti a pagare una tangente di 100 euro al personale ospedaliero. Il ruolo del can Di Casola Secondo i carabinieri particolarmente rilevante è la “ricaduta economica del sistema illecito”, cioè il meccanismo per cui a rispondere di questi costi erano indirettamente le famiglie dei defunti attraverso la maggiorazione delle tariffe funerarie. «Altrettanto allarmante - dicono i carabinieri - è risultato il coinvolgi-
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
di Renzo Aliberti
ALEMANNO SINDACO
BARBARESCHI PER ALEMANNO RADIORADIO 104.5 Da questa sera, tutte le sere dalle 20.30 alle 22.00 Luca Barbareschi conduce una trasmissione per Alemanno Sindaco
SI FIDA DI TE.
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ESTERI
STRETTA FINALE BARACK È FAVORITO PER IL “SUCCESSO” FINALE. IL 6 MAGGIO TOCCA ALL’INDIANA, POI AL NORTH CAROLINA
Pennsylvania a Hillary Ma Obama è vicino Vittoria netta ma non schiacciante per l’ex first lady di Stefania Gretta WASHINGTON - La senatrice di New York Hillary Clinton è sopravvissuta alle primarie democratiche della Pennsylvania e ha festeggiato con i sostenitori che gridavano “Yes, She Can” al quartier generale di Filadelfia. “C'é chi mi vuole fuori, ma io non mollo. Il vento sta cambiando. E' una strada lunga per la Casa Bianca e passa nel cuore di questo Stato”, ha detto la ex First Lady salita sul palco con la famiglia al completo: la mamma Dorothy, il marito Bill, la figlia Chelsea. Hillary ha vinto con 10 punti percentuali di margine, non di stretta misura ma neanche una affermazione schiacciante: secondo molti commentatori, la ex First Lady ha poco da celebrare.
BREVI Algeria: 4 morti, 11 arresti Quattro presunti membri di al Qaida per il Maghreb islamico sono stati uccisi il 21 dalle forze di sicurezza algerine a Khenchela e Tebessa. Secondo quanto scrive oggi la stampa algerina, altre 11 persone, membri di una cellula per il reclutamento di nuovi terroristi, sono stati arrestati durante un'operazione di rastrellamento a M'Sila. Intanto in Cabilia, a Boumerdes, continuano le operazioni dell'esercito per controllare gli spostamenti dei gruppi armati di matrice islamica.
Kidman testimonial per l’Onu L’attrice australiana Nicole Kidman ha lanciato un appello ai leader del mondo e alla gente comune affinché partecipino a una lotta globale contro la violenza sulle donne. La star, che dal gennaio del 2006 è ambasciatrice di buona volontà del Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne (Unifem), ha promosso la campagna dell’Unifem "Say no to violence against women". Nicole, 40 anni, si è presentata alla conferenza al Palazzo di Vetro con un abito lungo scuro, morbido, che lasciava intravedere la gravidanza, giunta al settima mese, come ha confermato la stessa puerpera. Per la Kidman la violenza contro le donne è "la più diffusa violazione dei diritti umani del nostro tempo".
La sua vittoria sul rivale Barack Obama, che aveva speso il doppio in spot tv per fermarla una volte per tutte, potrebbe non esser sufficiente a spostare nel suo campo il vasto numero di superdelegati ancora incerti e cruciali per ottenere la nomination. La corsa si sposta ora in Indiana e North Carolina dove si vota il 6 maggio e dove Obama al momento è in lieve vantaggio. Come se non bastasse, una maggioranza di elettori ha detto che, quale che sia stato il risultato di ieri, sono convinti che Obama sarà il candidato del partito. Intanto però la campagna della senatrice ha spinto a tavoletta il piede sull’acceleratore, anche sul fronte della raccolta dei fondi, un tasto dolente per la senatrice arrivata al voto di ieri con dieci milioni di dollari di debiti: nei primi venti minuti dopo la vitto-
ria Hillary ha raccolto centomila dollari. Il senatore democratico Barack Obama non ha aspettato i risultati delle primarie in Pennsylvania ed è volato in Indiana,prossima tappa della corsa democratica alla Casa Bianca dove si vota il 6 maggio. “Abbiamo chiuso il divario”, ha detto il senatore dopo essersi congratulato con Hillary Clinton. Obama, ha usato il discorso a Evansville per attaccare John McCain, il candidato repubblicano nella sfida presidenziale di novembre.“Dopo 14 mesi - ha detto Obama - è
facile dimenticare, perdere di vista la urgenza del momento. E' facile farsi prendere dalle stupidaggini e dai battibecchi della politica che trivializzano le cose che contano: due guerre, la recessione, un pianeta in pericolo: le sfide che la nostra nazione ha di fronte”. Obama mantiene il vantaggio sul conto totale dei delegati - inclusi i superdelegati - alla convention, secondo le proiezioni dell’emittente di Atlanta: il senatore dell’Illinois ne avrebbe adesso 1.694, la ex First lady 1.556.
LA PAURA SECONDO I SOCCORRITORI POTREBBE ESSERE ANCORA VIVO MA NON PER MOLTO
Brasile, scomparso il “prete volante” Tenta il record di volo attaccato a dei palloncini, ma ora risulta disperso di Luigi De Floris SANTA CATERINA - Ancora nessuna traccia di Adelir Antonio de Carli, il prete brasiliano decollato domenica appeso a un migliaio di palloncini per battere il record del volo più lungo e disperso ormai da trenta ore. Le ricerche, ostacolate dal maltempo, si concentrano in una zona di mare a una trentina di chilometri dalla costa di Santa Catarina. È l’area da dove il Gps del reverendo aveva mandato l’ultimo segnale: assolutamente fuori rotta, visto che il religioso avrebbe dovuto volare lungo il litorale. Sono mobilitati un centinaio di soccorritori, quattro navi della Marina e (potenzialmente, visto che nebbia e vento li obbligano all’attesa) un aereo e alcuni elicotteri, oltre a decine di imbarcazioni private. Sotto gli occhi di tutti i media brasiliani, che hanno fatto della vicenda la storia principale degli ultimi due giorni. Nonostante non ci siano sviluppi da ieri, da quando sono stati individuati a riva i resti di alcuni palloncini colorati. Padre Adelir de Carli, quarantuno anni, era partito dal porto di Paranagua nel primo pomeriggio (ora
brasiliana) di domenica. Con l’obiettivo di volare per 19 ore consecutive e stabilire un primato che lo avrebbe aiutato a raccogliere soldi per aprire un posto di "ristoro spirituale" per camionisti. Nonostante il forte vento e le avverse condizioni meteorologiche, subito dopo aver celebrato una messa. Legato a un migliaio di palloncini colorati, con paracadute di sicurezza, un casco, una tuta termica, due cellulari e un navigatore satellitare. Aveva già sperimentato con successo il volo coi palloncini - ricostruisce l’edizione on line di Globo - a gennaio, con una tranquilla “gita” di quattro ore dal sud del Brasile fino all’Argentina. Quasi un esperto, padrone degli unici comandi possibili una volta decollato:far scoppiare i palloncini per virare o prendere quota. Ma con problemi che domenica sera aveva comunicato via cellulare a terra: il Gps non era in grado di farlo funzionare bene, e si tratta dell’unico mezzo (specialmente con scarsa visibilità) per avere idea di cosa stesse sorvolando. Il navigatore ha inviato per l’ultima volta un segnale dopo otto ore. Ottimismo e fede si intrecciano al
porto di Paranagua, punto di partenza per il volo di 750 chilometri iniziato dal prete, e diventato la la base dei soccorritori. Uno dei responsabili delle ricerche, il comandante dei Vigili del fuoco Paulo Eduardo Nives, assicura che «al momento non c’è alcun motivo per non ritenere che sia ancora vivo». Denise Gallas, l’assistente della parrocchia di Sao Cristovao, ne è certa: «Lo troveremo vivo, non ci
sono dubbi». Il reverendo potrebbe essere finito dovunque, spiega Nives: «Su qualche isola deserta, da qualche parte sulla terra ferma, o nell’oceano». Nell’ultimo caso, considerando la temperatura mite delle acque e con l’incognita delle sue condizioni fisiche e «della gravità delle ferite, ammesso che sia ferito», la stima è che possa resistere «cinque giorni, forse qualcosa di più».
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ECONOMIA TITOLI
Microsoft: Yahoo! pensi a offerta
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IL CASO I FRANCESI AVREBBERO RITIRATO LA SUA OFFERTA PER IL VETO DEI SINDACATI
Alitalia, arriva il prestito a favore della compagnia Berlusconi: «E ora dobbiamo escludere il commissariamento» di Mattia Engelmann
'Abbiamo fatto un'offerta generosa, ci possono pensare ma il tempo e' denaro'. Cosi' il chief executive officer Microsoft, Ballmer, su Yahoo. 'Vedremo cosa accadra' nei prossimi giorni - ha proseguito - quando ci sara' qualcosa da comunicare lo faremo'. Nell'ipotesi in cui l'operazione dovesse andare in porto, Ballmer ha detto: 'non vogliamo cambiare strategie, ci piace la strada che stiamo percorrendo, di certo con la fusione diventeremo piu' veloci nel raggiungimento dei nostri obiettivi'.
IL CASO
Sempre più difficile pagare i debiti Nel 2007 "si è acuita la difficoltà incontrata dalle famiglie nel sostenere ulteriori indebitamenti". Lo sostiene il ministero dell’Economia nella Relazione generale sulla situazione economica del Paese per il 2007 (Rge). Declino negli acquisti Secondo elaborazioni della Banca d’Italia alla fine del terzo trimestre del 2007 il 7,6% del reddito disponibile delle famiglie serviva per ripagare il debito contratto. Appena tre mesi prima la quota era del 7,3%. E un altro elemento di freno nel periodo più recente è rinvenibile nell’accelerazione dei prezzi, che ha contribuito a erodere il potere d’acquisto delle famiglie. "Può poi essersi verificato il consueto anticipo - si legge nella relazione presentata dal Tesoro - e conseguente declino negli acquisti di beni durevoli oggetto di incentivi governativi". La spesa delle famiglie residenti Nel corso del 2007, aggiunge il Tesoro, "la spesa delle famiglie residenti è aumentata dell’1,4%, migliorando la performance del 2006 (1,1%)".
MILANO - Quello che succederà ora per Alitalia, dopo il prestito concesso ieri dal governo, è “una due diligence che durerà 4-5 settimane al termine delle quali la compagine che si metterà insieme farà un’offerta impegnativa”. Ai microfoni di Radio Spazio, il leader del Pdl Silvio Berlusconi fatto sapere che il salvataggio della compagnia di bandiera “passerà attraverso dolorose riduzioni di personale” che avranno, però, “la debita assistenza grazie ai mezzi che lo Stato ha per chi perde il lavoro”. “AirFrance-Klm ha detto no in primo luogo per il veto posto dai sindacati”, ha rivelato Berlusconi ribadendo che “i francesi non si sono Il leader del Pdl: «Non ritirati perchè ci sono state interferenze poerano accettabili le litiche, come qualcuno vorrebbe far credere”. condizioni poste “Air France ha ritirato la sua offerta - ha conda Air France» tinuato il numero uno del Pdl - per il veto dei sindacati e per il no del governo a condizioni inaccettabili che avrebbero portato ad una incorporazione di Alitalia in Air France che avrebbe deciso tutto da Parigi”. “Per noi sarebbe stato meglio lasciare al governo attuale di concludere con Air France. È una patata bollente tra le mani, ma interesse nazionale è non perdere la
compagnia di bandiera. Questo per orgoglio nazionale e per interesse economico”. Il premier in pectore non ha nascosto che in futuro comunque ci dovranno essere dei tagli. “Ci sarà una dolorosa riduzione del numero degli addetti di Alitalia. Ma ci sono gli strumenti che lo Stato ha per chi si trova senza un lavoro e dovrà cercarne un altro”. Secondo Berlusconi è “giusta” la preoccupazione di chi pensa che occorra salvaguardare i lavoratori: “Tutti dovranno avere buon senso. Bisogna salvaguardare il maggior numero di dipendenti, ma ci sarà gente che dovrà cercarsi un altro lavoro. Non c’è nessuno che possa garantire l’attuale numero di dipendenti”. Berlusconi ha fotografato così la situazione: “Bi-
sogna escludere innanzitutto il commissariamento, ci saranno mesi durante i quali gli imprenditori italiani interessati alla compagnia potranno guardare i conti di Alitalia. Dopo tre o quattro settimane questa compagine nuova dovrà fare una offerta impegnativa”. “La situazione è stata impostata male. Non si doveva partire da una situazione di asservimento con Air France”. Il futuro premier ha ribadito che era necessario costituire un grande gruppo internazionale e che ci fosse “pari dignità”. Invece, non erano “affatto accettabili le condizioni poste da Air France”. “Ora c’è il modo per cui la compagnie di imprenditori interessati ad Alitalia si facciano avanti, chiedano di valutare i conti”.
Nuovo record
La Bce spinge l’euro sopra quota 1,6 dollari MILANO - È crollato un altro muro, quello degli 1,60 dollari per un solo euro. La picconata decisiva è arrivata ieri da uno dei falchi della Bce, il governatore della Banca di Francia, Christian Noyer. «La questione - ha spiegato Noyer in un’intervista alla radio francese Rtl - è assicurare che l’anno prossimo il tasso d’inflazione rientri sotto il 2% su base annua (ora è al 3,6%, ndr). Se sarà necessario muoveremo i tassi d’interesse, per ora li lasciamo fermi perché il livello attuale ci pare appropriato». Le dichiarazioni di Noyer hanno spinto l’euro fino a un massimo di 1,6019 dollari, con ripercussioni anche sul mercato petrolifero, dove il Wti ha toccato a New York il record di 119,90 dollari al barile. E non poteva essere altrimenti. Se la scorsa settimana l’Eurotower si era lamentata della sostanziale indifferenza con cui i mercati avevano reagito alla presa di posizione del G7 sui rapporti di cambio, parole come quelle
di Noyer precisano senza possibilità di errore le intenzioni future dell’istituto di Francoforte. Il presidente Jean-Claude Trichet, peraltro, pur entrato controvoglia nel
dibattito infinito sulla necessità di ridurre il costo del denaro, non ha mai dato l’impressione di prendere in considerazione alternative a un giro di vite dei tassi. La conferma? Eccola: «La Bce ogni mese si domanda se è il caso o meno di alzare i tassi per contenere l’inflazione», ha detto ieri Yves Mersch, governatore della Banca del Lussemburgo. Noyer ha indicato una sorta di linea temporale entro la quale l’Eurotower può mantenere l’attuale wait and see, cioè l’intero 2008. Poi, se i prezzi non dovessero riavvicinarsi al target di riferimento, la sterzata in chiave restrittiva sarebbe inevitabile. A congiurare contro l’opera di raffreddamento dei prezzi è però il petrolio. Il picco di ieri, accompagnato dal top di benzina (1,413 euro il litro) e di gasolio (ormai a un soffio da 1,4 euro), è solo l’ennesimo anello di una catena di record destinata verosimilmente ad allungarsi ancora.
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giovedì 24 aprile
SPETTACOLI LE PELLICOLE AD ANNUNCIARLO GLI ORGANIZZATORI DELLA KERMESSE IN CONFERENZA A PARIGI
TEATRO
Il Palladium di Roma ospita poesia e musica di “Come avessi sete” Il teatro Palladium di Roma ospiterà “Come avessi sete”, concerto di poesia ideato e scritto da Francesca Merloni, con le musiche originali di Roberto Colavalle e la messa in scena di Massimo Natale. La rappresentazione, in scena l'8 maggio a partire dalle ore 21, è prodotto dal Sistina, che per la prima volta presenta, nella sua attività di Teatro Stabile, uno spettacolo diverso dagli abituali schemi della commedia musicale. “Come avessi sete” è il primo appuntamento di una serie di produzioni volte alla ricerca e alla sperimentazione di nuovi artisti, nuovi autori, nuovi testi che possano coniugare le diverse discipline dell’arte: la poesia, la prosa, la musica, la danza. Nello spettacolo la Merloni racconta, attraverso le sue poesie e la sua interpretazione, tre donne: una all'inizio della vita, una al culmine del suo viaggio d'amore, ed una senza tempo, soave, eterea.
Garrone e Sorrentino a Cannes Due film italiani in concorso I due cineasti presentano “Gomorra” e “Il Divo” alla 61edizione della rassegna di Luisa Apicella ROMA - Due film italiani saranno in concorso al 61esimo festival di Cannes: si tratta di “Gomorra” di Matteo Garrone e “Il divo” di Paolo Sorrentino. Lo hanno annunciato gli organizzatori della kermesse in conferenza stampa a Parigi. Il film di Marco Tullio Giordana “Sangue pazzo” sarà invece presentato fuori competizione, nella sezione “Seance speciale”. Saranno 20 i film in concorso dal 14 al 25 maggio. Due gli italiani in competizione per la Palma d’oro: Matteo Gar-
La prima di dieci puntate va in onda in seconda serata su Canale 5 a partire da lunedì prossimo
Ritorna “Zelig Off” ma senza politica di Stefano Fianga MILANO - La risata da seconda serata dà più gusto, almeno per gli intenditori. Ecco perché Zelig Off si ripresenta, da lunedì prossimo per dieci puntate e con la regia del debuttante Marco Beltrami, su Canale 5: per ricordare al pubblico che tutto nacque da quel piccolo angolo di Milano ba-
gnato dal Naviglio, in viale Monza. Dove lo spazio è quel che è ma lo spirito, chissà come, ci sta sempre comodo. La formula resta intatta, a cominciare dalla conduzione affiatata di Teresa Mannino e Federico Basso: lo scopo è quello di dare un palcoscenico ai nuovi volti del cabaret nazionale, selezionati da un incessante anno di se-
lezioni attraverso i laboratori sparsi per lo Stivale, e infine portare allo «Zelig maggiorenne», quello della prima serata, il meglio del meglio. Gino & Michele e Giancarlo Bozzo, non è un mistero, coccolano il loro piccolo grande show con un affetto forse superiore alla loro creatura principale. «Zelig Off è il segreto che allunga la vita a Zelig - rivela Gino - qui ci si
I due “inventori” Gino e Michele dicono no alla “satira”: «Per farla ci vuole credibilità» rinnova, si fondono i vari generi, e si raccolgono, nella Milano capitale del cabaret, i comici di ogni regione d’Italia». Ciò che mancherà, a dispetto delle elezioni appena consumate, sarà la satira politica: «La satira spiega Michele - viene da dentro, non puoi decidere di dartela. Da un po’ di tempo manca in tv, oppure è solo satira di trucco e imitazione. Per farla, serve credibilità e un giusto grado di incazzatura. Sempre, però, con lo scopo supremo di far ridere. Se invece parli alla pancia e allo sdegno della gente sei un’altra cosa, non sei più un comico».
rone con “Gomorra”, tratto dall’omonimo best seller di Roberto Saviano e Paolo Sorrentino con “Il divo” dedicato a Giulio Andreotti. Dopo l’edizione molto americana del 2007, solo due autori saranno in gara per gli Usa: Eastwood con “The Changeling”, un thriller ambientato negli anni ‘20 e ispirato a un fatto realmente accaduto a Los Angeles, in cui Angelina Jolie è nei panni di una madre a cui è stato rapito un figlio e che, quando le restituiscono il bimbo, sospetta ci sia stato uno scambio di persona. E Soderbergh che nel “Che” racconta Ernesto Che Guevara interpretato da Benicio Del Toro. Ci saranno, fra gli altri i fratelli belgi Dardenne (“Le silence de Lorna”), i francesi Arnaud Desplechin (“Un conte de Noel”) e Philippe Garrel (“La frontiere de l’aube”), gli argentini Lucrecia Martel (“La femme sans tete”) e Pablo Trapero (“Leonera”), l’israeliano Ari Folman (“Waltz with Bashir”), il canadese Atom Egoyan (“Adoration”). Ci sarà un po’ di Italia anche con il film di Wim Wenders, “Palermo shooting”, girato nei vicoli del capoluogo siciliano. A Cannes saranno presentati fuori concorso anche i due ultimi lavori di Woody Allen, sempre amatissimo sulla Croisette, e Steven Spielberg, che presenta il film più atteso dell’anno: “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”, ultimo capitolo della saga che vede il ritorno di Harrison Ford nei panni dell’avventuriero e archeologo. Woody Allen porterà, invece, il film girato in Spagna, “Vicky Cristina Barcelona” con Penelope Cruz, Scarlett Johansson e Javier Bardem. Il programma è stato illustrato dal presidente del festival Gilles Jacob e dal delegato generale Thierry Fremaux. Presidente della giuria (dove figura anche Sergio Castellitto) che assegnerà la Palma d’oro è l’attore-regista americano Sean Penn.
giovedì 24 aprile
CULTURA
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L’INCONTRO TRA GLI INTERVENTI ANCHE QUELLO DI RIGOBERTA MENCHÙ TUM, BETTY WILLIAMS E FILIPPO GIORGI
Dalla terra dei diritti ai diritti della terra A Sanremo protagonsti i premi nobel Si svolgerà il 29 aprile al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo la tavola rotonda sulla Pace di Vincenzo Striano SANREMO - Si svolgerà a Sanremo martedì 29 aprile alle ore 16.30 presso il Teatro dell’Opera del Casinò “Dalla terra dei diritti ai diritti della terra” , Tavola Rotonda con Rigoberta Menchú Tum, Nobel per la Pace 1992, Betty Williams, Nobel per la Pace 1976, Filippo Giorgi, dell’Ipcc, Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, Nobel per la Pace 2007 assieme ad Al Gore, Paolo Cotta Ramusino, segretario generale delle Pugwash Conferences and World Affaires, organizzazione che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1995, Massimo Barra, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, organizzazione che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1917, 1944, 1963. Dopo la tavola rotonda con i Premi Nobel Shirin Ebadi e David Trimble, la mostra per immagini dedicata a Moneta, il concerto dell’Orchestra Araba di Nazareth, Villa Nobel di Sanremo e la Provincia di Imperia intendono nuovamente farsi portatori di un messaggio di pace, chiamando a testimoniare il loro impegno in favore dei diritti dell’uomo e dei diritti della terra, personalità di primissimo piano della scena mondiale in ambito umanitario e ambientale. Personalità che davvero si sono battute contro lo sfruttamento delle popolazioni più disagiate e la riconciliazione etnico-culturale, come ha fatto Rigoberta Menchú Tum per il Guatemala, o per fermare i conflitti che percorrono vari territori del mondo, come ha fatto Betty Williams in Irlanda del Nord, e come fa da sempre la Croce Rossa Italiana, rappresentata in questa occasione da Massimo Barra. Paolo Cotta Ramusino delle Pugwash Conferences on Science and World Affairs - organizzazione che sostiene la compatibilità dello sviluppo scientifico con l’equilibrio geopolitico e pacifico internazionale (nobel per la Pace 1995) – affronterà il tema delle armi nucleari, parlerà di disarmo e non proliferazione, delle possibilità di risoluzione
di conflitti in zone dove è presente il rischio nucleare. Di grande attualità e sicuro interesse sarà l’intervento di Filippo Giorgi per “gli sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui
cambiamenti climatici provocati dall’uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti” come si legge nella motivazione del comitato per il Nobel.
Mostra
A Roma “dall’oscurità alla luce” ROMA - Luigina Rech, artista laziale che da anni vive e lavora a Roma, presenta i suoi ultimi lavori in una mostra il cui titolo, “Dall’oscurità alla luce”, vuole indicare non solo una delle tecniche da lei utilizzate, quella dell’icona, ma anche il ruolo “consolatorio” che per la Rech ha l’arte. La personale della pittrice sarà ospitata dal 3 al 18 maggio presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, Chiesa degli Artisti di Roma. Grande appassionata di tecniche antiche, l'artista laziale realizza i suoi lavori, oltre che con la tecnica dell'icona, anche ad affresco, ad encausto ed a mosaico minuto. Tutte queste tecniche sono da lei messe al servizio sia di opere di sua piena ideazione (fiori, figure femminili, fontane di Roma) sia delle sue rivisitazioni di opere dei maestri del passato (tra cui Leonardo da Vinci, Antonello da Messina, Raffaello, Defendente Ferrari, Grunewald, Orazio Gentileschi).
LA NOVITÀ PER ESSERE AL PASSO CON I TEMPI CHE STANNO CAMBIANDO LE VARIE FORME DELLA COMUNICAZIONE
Premio Lauretum, al vaglio la poesia via sms Il concorso lettarario apre le porte alle nuove tecnologie: da quest’anno in gara anche gli scritti da “cellulare” di Daniela Delli Colli ROMA - Ogni giorno vengono scambiati 80 milioni di messaggi col telefonino, secondo i calcoli di uno solo degli operatori di telefonia mobile che operano nel nostro Paese. L’sms è divenuto infatti uno dei veicoli privilegiati per comunicare e per esprimersi. Ed è naturale che questo mezzo adesso intrighi e stimoli anche i poeti (o aspiranti tali). Dell’evoluzione del costume si fa carico adesso anche il Premio Laurentum, che da oltre vent’anni veste i panni sontuosi, anche se di umile fattura, del paladino della
letteratura poetica in Italia. La XXII edizione del premio presieduto da Gianni Letta ha aggiunto infatti una nuova sezione dedicata proprio alla poesia «telefonica». L’unica regola è di stare dentro i 160 «caratteri». E già immaginiamo tutti i giovani e gli studenti bloccati di fronte alla icastica semplicità dell’ungarettiano «M’illumino d’immenso» e pensare: «una cosa così posso scriverla (pardon “digitarla”) anch’io». Proprio come quei profani dell’arte di fronte a un soffertissimo quadro di Jackson Pollock. Scadranno il prossimo 30 settembre i termini per inviare al-
la segreteria del premio (www.premiolaurentum.it) le liriche che saranno poste al vaglio della giuria. Un segno dei tempi è anche il successo popolare registrato dall’altra sezione «nuova» del premio: la poesia sul web. Nella passata edizione in soli 70 giorni hanno presentato le loro produzioni ben 700 aspiranti «poeti laureati». A dicembre verranno ufficializzati i vincitori delle cinque sezioni (oltre alle già citate, vanno ricordati i premi per la poesia in vernacolo, per il singolo componimento e per la silloge in lingua italiana).
FESTA PER L’ABOLIZIONE Committente: Federazione Romana AN
DELL’ICI SULLA PRIMA CASA
BERLUSCONI - FINI
ALEMANNO - ANTONIOZZI
GIOVEDÌ 24 APRILE dalle 17:00 alle 21:00
PIAZZA NAVONA Musica - Spettacoli
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