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Anno I n. 27
venerdì 11 aprile 2008
AL COLOSSEO MIGLIAIA DI ROMANI HANNO MANIFESTATO LA LORO VOGLIA DI CAMBIARE LA CAPITALE
Il Popolo verso la vittoria L’Ue ci condanna a pagare una multa
La sinistra discarica i rifiuti sul Bel Paese ROMA - Alla fine la condanna è arrivata, ma non ci si poteva aspettare qualcosa di molto diverso. La Corte europea di giustizia ha condannato l’Italia per la questione dei rifiuti. Il Belpaese si aggiudica così la maglia nera: è colpevole per la tardiva e non corretta applicazione della direttiva volta a prevenire le ripercussioni negative sull’ambiente derivanti dalle discariche di rifiuti. L’Italia era stata deferita ai giudici dell’Ue dalla Commissione. Secondo l’esecutivo europeo, il decreto legislativo di applicazione della norma comunitaria viola alcuni articoli. La diretti-
all’interno Bombe alle Moschee un arresto pag. 10 Iraq, preso esponente di Al Qaida pag. 11 Milano, bullismo tra i banchi pag. 10
ROMA - Erano in migliaia riuniti di fronte al mega palco allestito di fronte all'Arco di Costantino, al Colosseo, location scelta dal Pdl per il comizio finale della campagna elettorale a Roma. Tutti ad ascoltare Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi. Tutti per dire basta con la sinistra. Con quella che ha messo in ginocchio l’Italia con due anni di governo Prodi e con la sinistra che, dopo 16 anni di tandem Rutelli-Veltroni, ha lasciato la Capitale. A PAGINA 3
ABBASSOLINO
ASSALTANO IL COMITATO RUTELLI E POI FANNO PACE
Sinistra radicale con tarallucci e vino va, che definisce la nozione di rifiuti e discariche, prevede che gli Stati elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti. A PAGINA 6
ROMA - Che buffonata. Ieri mattina i duri e puri del “Blocco precario” hanno occupato “simbolicamente” il comitato elettorale di Rutelli a via Pacinotti. Il motivo? Ma semplice, protestavano “contro lo sgombero della tendopoli allestita due giorni fa a piazza San Marco e gli arresti avvenuti durante la manifestazione”. 80 attivisti della sinistra radicale sono entrati, hanno aA PAGINA 5 perto gli striscioni e distribuito i volantini.
Lo dico io a Gianni PECHINO 2008 CONTINUANO LE PROTESTE
La torcia olimpica verso Buenos Aires PECHINO - Dopo aver superato le contestazioni di San Francisco, la fiaccola olimpica prosegue il suo cammino verso Buenos Aires dove sfilerà oggi. E nonostante le manifestazioni di protesta e l'annuncio del premier inglese Gordon Brown di voler disertare la cerimonia. E anche il Dalai Lama ha ribadito il suo sostegno. A PAGINA 11
Criminalità e sicurezza PROMEMORIA PER IL CANDIDATO SINDACO DA PARTE DI SUA MOGLIE
Caro Gianni, al centro del tuo programma politico ed elettorale per Roma hai messo il problema della sicurezza. Ed hai fatto bene, perché questa è un’emergenza. Anzi un allarme sociale. E non manca-
no i dati statistici sulla microcriminalità e sui reati riconducibili alla criminalità organizzata; e neppure manca la percezione diffusa che la nostra città sia diventata insicura e pericolosa. Di notte ma anche di giorno. Al centro come nelle periferie. SEGUE A PAGINA 2
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venerdì 11 aprile
CRONACA POLITICA
NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA AL CANDIDATO PREMIER DEL POPOLO DELLA LIBERTÀ
«Aiuterò Gianni a cambiare Roma» Berlusconi: «La gestione Veltroni un disastro, fare spazio alla concretezza» di Alessandra Mori ROMA - «Non mi esercito su scenari improbabili, anzi impossibili. Al Senato abbiamo tre milioni di voti in più». Il Cavaliere è convinto: la vittoria è a un passo. Ai cronisti che tentano di provocarlo sui numeri dell’ultim’ora e a chi gli chiede se intenda formare un governo anche con pochi senatori di vantaggio risponde perentorio: «Non sono situazioni reali, i dati che ho io mi danno una vasta maggioranza sia alla Camera che al Senato. Tutto qui». Il punto per il presidente è un altro: «Bisogna poter governare: quello che chiediamo agli italiani non è di darci la vittoria, cosa di cui non dubitiamo, ma di darci una vasta maggioranza nel voto, che sia anche una vasta maggioranza in Parlamento, perché i problemi dell’Italia pe-
santi, difficili, come sono ora, non potranno essere risolti se non con una vasta, vasta maggioranza». E poi, stavolta, il presidente punta su Roma. E’ sicuro che si possa imprimere una svolta anche nella Capitale. «Sarò a fianco di Alemanno, lo aiuteremo nel difficile compito di cambiare Roma»- ci ribadisce. Determinato e rilassato, il Cavaliere ieri mattina si è preso una pausa. Una puntata ai negozi che ama di più. Nelle vie del centro, nella splendida “Bottega dell’Argento” del signor Alessandro, a scegliere con cura le sue creazioni. Proprio così. Il Cavaliere ha disegnato personalmente schizzi di farfalle che ha fatto riprodurre in ciondoli di argento, creazioni con una nota di unicità: le ali delle farfalle sono in corallo. Il presidente ha un gusto spiccato, una grande cultura dell’argenteria e
Silvio Berlusconi durante la nostra intervista
della gioielleria e ama pensare personalmente ai regali. Stavolta i preziosi ciondoli saranno donati alle parlamentari elette per la seconda volta. Presidente, Rutelli insiste: dice che è sicuro di farcela. «Io penso che gli elettori di Roma abbiano ben
presente il disastro della gestione Veltroni, e questo è confermato anche dai manifesti di Rutelli che dicono: voglio Roma più sicura, pulita e ordinata. Ci sono i dati a testimoniare questo disastro. Dati confermati anche dalla stampa romana. Noi ab-
Taxi
Il Pdl: il vero problema è il traffico ROMA - Ristabilire un rapporto corretto tra tassisti e città. È quanto intende fare Gianni Alemanno candidato a sindaco di Roma del Pdl , che ieri ha incontrato i tassisti romani all'aeroporto di Fiumicino. Con lui anche Gianfranco Fini, presidente di An e leader nazionale del Pdl. "Scommetterò una cena con chi ritiene in buona fede che i tassisti non siano una lobby, che se diventerò sindaco migliorerò il servizio dei tassisti armonizzandolo tra gli interessi della categoria e quelli della città" – ha detto Aleman-
no - Girando per Roma vediamo le strade tinte di bianco. E’ il bianco dei taxi nelle code e nelle strade bloccate. Veltroni e Rutelli prima di prendersela con i tassisti dovrebbero spiegare che il problema di Roma non e' quello dei taxi, ma del traffico, delle infrastrutture non fatte o fatte male, dei cordoli". "Veltroni - ha detto Alemanno - ha indicato i tassisti come nemico pubblico numero uno, ha cercato di provocarli e di creare tensioni in città per prendersi la nomea di liberalizzatore". Nel suo intervento Gianfranco Finiha detto che per Roma
"Rutelli è una minestra riscaldata. Sono 16 anni che Roma è governata da Veltroni e da Rutelli, da Bibi' e Bibò, ma la gente non ha l'anello al naso. Dice: “Ancora Rutelli, ari eccolo”. Rutelli ha due vestiti, uno da vicepresidente del consiglio con Prodi e Veltroni e dove dice 'mai con la sinistra radicale' e poi ha quello con la sinistra radicale da sindaco". “Vi affidiamo il compito - ha detto in conclusione Fini ai tassisti - di fare il rush finale per questa campagna elettorale. Manca per Roma l'ultimo scatto, mancano gli ultimi cento metri".
Lo dico io a Gianni
Criminalità e sicurezza SEGUE DALLA PRIMA PAGINA PROMEMORIA PER IL CANDIDATO SINDACO DA PARTE DI SUA MOGLIE
E per le donne l’allarme sicurezza è doppio perché raddoppiato è il rischio! Abbiamo tutti più paura di un tempo; paura di vivere la nostra città; paura quando usciamo ma anche quando siamo nelle nostre case. E’ dei giorni scorsi la notizia, rimbalzata su tutti i principali quotidiani, di interi quartieri – a Roma Nord come a
Roma Sud – i cui abitanti si sono spontaneamente associati ed organizzati; c’è chi ha deciso di dividere la spesa di una sicurezza privata, che controllasse l’intero condominio o complesso abitativo, e chi - invece - ha pensato di affidarsi al “fai da te” , predisponendo turni e ronde notturne degli abitanti del quartiere. Questo non solo perché i furti, le rapine ed i delitti sono in aumento ma anche perché i cittadini si sentono lasciati soli sul territorio; lì dove lavorano, dove vivo-
no, dove abitano, dove rincasano i figli, dove parcheggiano le auto o dove prendono i mezzi pubblici, insomma dovunque ci sia e si svolga il quotidiano. In questo scenario di incremento dei livelli di criminalità, le Forze dell’Ordine sono state impoverite nelle risorse e nei mezzi, sia al livello nazionale che locale. Sono certa che se diventerai Sindaco ti impegnerai per la garanzia ed il rispetto della legalità e per restituire la città ai suoi cittadini. Isabella
biamo prodotto un fascicolo che mostra moltissimi articoli e fotografie che riguardano tutti gli aspetti negativi di Roma: dalla criminalità , con quattromilanovecento rapine compiute con un incremento del più del quaranta per cento nei primi sei mesi del 2007, alla non manutenzione delle strade, dei giardini, dei parchi, alle baraccopoli sul Tevere, alla carenza rilevantissima di case per anziani, alla carenza altrettanto rilevante di asili nido, quindi una Roma che si è data alle notti bianche e alle manifestazioni fatte per aumentare l’immagini della sua classe dirigente e del suo sindaco, ma che non è stata la città solidale che, io credo, si aspettino i cittadini romani». Pensa che Alemanno sia l’uomo giusto per scalzare Rutelli? «Certo, Alemanno è l’uomo giusto. Io penso che noi siamo la parte giusta, perché noi siamo persone concrete, del fare». Pensa che i romani si aspettino un cambiamento? «I cittadini romani dovrebbero chiedersi una cosa, porsi una domanda semplice: ma sette anni fa stavamo meglio o peggio di adesso? Se la risposta è, come io sono sicuro che sia, meglio di adesso, beh, non vedo come possano ancora pensare che chi ha sbagliato in tutti questi anni possa, da qui in avanti, essendo praticamente la stessa squadra, fare miracoli». In caso di vittoria, si parla di un incarico di prestigio per Gianni Letta, si vocifera del ministero degli Esteri. «La vicinanza di Gianni Letta è preziosa»-risponde – «Avrà un ruolo per cui mi sarà sempre vicino, perché la sua presenza è preziosa».
RIALZATI CULTURA Oggi alle ore 18 all’Hotel Plaza in Via del Corso 126, avrà luogo il convegno “Rialzati, Cultura”. Nel corso dell’evento, organizzato dal Vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Lazio Gianni Sammarco e dal Responsabile del Dipartimento Cultura di FI Michele Lo Foco, sarà presentato un programma di interventi in ambito culturale e alcune proposte su scala nazionale, facendo particolare riferimento alla situazione attuale del cinema, del teatro e della televisione. Parteciperanno all’iniziativa esponenti del mondo della cultura e i vertici del PDL di Roma e Lazio che chiuderanno la loro campagna elettorale: Gianni Alemanno candidato Sindaco di Roma, Alfredo Antoniozzi candidato alla Presidenza della Provincia, Francesco Giro Coordinatore Regionale del Lazio di FI e Antonio Tajani.
CRONACA POLITICA
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AL COLOSSEO IN MIGLIAIA ALLA MANIFESTAZIONE DI CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL PDL
Ballottagio, lotta all’ultimo voto Alemanno: «Rutelli è stato il vice di Prodi, un ministro assente e inconcludente» ROMA - Erano in migliaia riuniti di fronte al mega palco allestito di fronte all'Arco di Costantino, al Colosseo, location scelta dal Pdl per il comizio finale della campagna elettorale a Roma. Tutti ad ascoltare Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi. Tutti per dire basta con la sinistra. Con quella che ha messo in ginocchio l’Italia con due anni di governo Prodi e con la sinistra che, dopo 16 anni di tandem Rutelli-Veltroni, ha lasciato la Capitale in balìa di se stessa, preda della violenza e dell’insicurezza, della sporcizia e della confusione, del traffico e dello smog. Se qualcuno fosse ancora indeciso da che parte schierarsi è stato Gianfranco Fini a sferzarlo: «Agli indecisi dico: che vi costa provare a cambiare? Votate Alemanno». C’erano Antonio Tajani, Fabrizio Cicchitto, Fernando Aiuti, candidato capolista Pdl al Consiglio comunale, Antonio Guidi, capolista lista Civica per Alemanno, Beatrice Lorenzin, Barbara Saltamartini, Francesco Giro, Giorgio Simeoni, Cesare Cursi, che hanno applaudito gli interventi dei leader del Pdl. C’era anche Isabella Rauti, moglie del candidato sindaco del Pdl che racconta la campagna elettorale di Gianni. «Ha fatto una bella campagna - ha detto la signora Alemanno - lo vedo in forma. È combattivo, molto impegnato Arriverà al ballottaggio, poi si vedrà». Alemanno, il candidato sindaco, prende la parola e dice: «Rutelli continua a calare. Tutti i sondaggi dicono che si
Alcuni momenti della manifestazione del Colosseo andrà al ballottaggi, si profila una sfida all’ultimo voto. Oggi chiudiamo con un messaggio di speranza, per la nostra città daremo grandi garanzie per la sicurezza e con la mia elezione ci sarà finalmente una svolta per Roma». Snocciola i mali di Roma: «Il traffico, le ore di attesa per i bus e le buche allucinanti, questi sono i problemi non i tassisti. E poi l’insicurezza diffusa, il degrado generalizzato, il rischio di un’esplosione del problema rifiuti che riduca Roma come la Campania». Attacca: «Se sarò sindaco cambierò tutto, farò una rivoluzione conservatrice, ripartendo dai valori di questa città. Il mio primo impegno è quello di espellere ventimila persone che hanno
commesso reati e che non possono stare a Roma, per tornare alla legalità e alla sicurezza e il rispetto dlele regole. Per tornare a sentirci padroni a casa nostra». Per il candidato del Pdl quella di Rutelli e Veltroni è stata una amministrazione nemica dei cittadini. Rutelli, poi, «E’ stato il vice premier di Romano Prodi, è stato un ministro assente e inconcludente. Qui a Roma ha cominciato la campagna elettorale con battute trite e ritrite, ma non fa ridere nessuno. La verità è che Rutelli non potrà essere un buon sindaco perché ha le mani legate dalla sinistra estrema. E fa capire chiaramente di voler invertire la rotta con una promessa: «Se sarò eletto sin-
daco proporrò un concordato per porre fine all'utilizzo eccessivo delle multe, troppo spesso impiegate dal Comune per fare cassa». «Dobbiamo essere amici dei cittadini - ha proseguito - e affrontare i veri problemi di Roma, come quello della sicurezza. Roma è al
Sostieni Alemanno REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 - 06.42275030- fax 06.42274029.
centro del Mediterraneo. Se noi le leviamo il peso del governo di sinistra è una città che potrà decollare. Battiamoci fino all’ultimo voto per liberare roma e diamole un sindaco nuovo, diamo finalmente una svolta». [alemor]
1 - Distretto di Roma Capitale Impegno a realizzare una legge nazionale e una riforma costituzionale per la creazione di un Distretto che riassuma le competenze di Provincia e Comune con poteri legislativi straordinari. La nuova istituzione del distretto di Roma Capitale beneficerà della riforma del federalismo fiscale.
2 - Diritti del contribuente e riforma dello Statuto Allo Statuto comunale sarà aggiunto un titolo specifico dedicato alla tutela dei contribuenti (cittadini e imprese) con l'obbligo di ripristinare un rapporto equo tra pressione fiscale e qualità dei servizi erogati, di tutelare e risarcire i cittadini da disservizi e "cartelle pazze". Al difensore civico verrà affidato il compito di controllare l'applicazione di queste norme.
3 - Piano casa Costruzione di 25mila alloggi destinati alle famiglie dei lavoratori con retribuzioni medio-basse, sia attraverso l'edilizia economico-popolare, sia con la concessione a riscatto e/o in affitto con un canone compatibile con i salari degli assegnatari.
4 - Abolizione dell'Ici e diminuzione delle tasse L'Ici sulla prima casa verrà abolita. L'Irpef comunale verrà ridotta fino a un'aliquota pari allo 0.25%.
5 - Riqualificazione periferie e quartieri svantaggiati Per Roma è previsto, nell'ambito del programma nazionale di interventi sociali e di attrazione d'impresa, lo stanziamento di 1miliardo e 500milioni di euro in favore della periferia, utilizzando, oltre agli strumenti esistenti, quello innovativo della demolizione e ricostruzione.
6 - Piano straordinario per la mobilità Il piano prevede la realizzazione del 2 anello esterno del Grande Raccordo Anulare e il completamento dell'anello ferroviario, l'incremento dei parcheggi di scambio e rotazionali, la diversificazione della flotta degli autobus, l'aumento dei treni della metro, la realizzazione dei prolungamenti delle linee A e B, la costruzione della linea D e la conclusione nei tempi previsti della metro B1 e della metro C, la più grande opera pubblica pro-
grammata in Italia negli ultimi 25 anni e finanziata per l'82% dal Governo Berlusconi. Riordino della logistica per il trasporto merci per evitare il transito in città di camion e mezzi di trasporto pesanti.
7 - Ripristino della legalità in materia di espulsioni Attuare subito le procedure di espulsione dei 20mila nomadi ed immigrati che a Roma hanno violato la legge. Istituire l'Assessorato alla Sicurezza e all'Immigrazione per le politiche di controllo del territorio, di prevenzione dei reati, di accoglienza e integrazione dei lavoratori stranieri in regola.
8 - Chiusura dei campi nomadi abusivi Chiusura dei campi nomadi abusivi, controllo rigoroso ed effettivo di quelli regolari e loro progressiva eliminazione. Contrasto ad ogni forma di sfruttamento dei bambini e delle donne, con particolare riferimento alla prostituzione e all'accattonaggio minorile
9 - Legalità e decoro urbano Riforma della Polizia Municipale con la creazione di reparti specializzati nella lotta al commercio abusivo, nella prevenzione e repressione della mendicità minorile e dell'offerta di manodopera clandestina. Costituzione di nuovi presidi per ospitare i bambini sottratti all'accattonaggio. Adozione del regolamento per l'armamento. Progetti di telesorveglianza assistita e tecnologica e contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto commerciale cittadino attraverso il riciclaggio del danaro sporco.
10 - Sostegno alle famiglie Ripristino del bonus per il sostegno della natalità, libri di testo gratuiti fino ai 18 anni per le famiglie meno abbienti. Apertura di un negoziato con l'Ue per ridurre l'Iva su tutti i prodotti per l'infanzia.
11 - Asili Nido Creazione di 10mila nuovi posti per i bambini di Roma, attraverso la costruzione di nuovi asili pubblici, l'incentivazione alla creazione di asili nido aziendali e privati, accreditati e convenzionati, l'obbligo per tutte le grandi unità produttive di dotarsi di questo servizio.
12 - Qualità dell'offerta sanitaria Intesa con il Governo per la costruzione di un nuovo e moderno Policlinico Umberto I con tempi certi di realizzazione, creazione di presidi sanitari di quartiere per alleggerire il carico sugli ospedali, snellire le liste d'attesa, ottenere una sanità per tutti, ma diversificata tra prestazioni di base e di eccellenza, nel rispetto della parità tra erogatori pubblici e privati.
13 - Nuovo Piano rifiuti Scongiurare il rischio di un'emergenza rifiuti analoga a quella di Napoli, passare immediatamente alla raccolta differenziata "porta a porta" in tutta la città, realizzare subito tutti gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti di Roma. Chiudere la discarica di Malagrotta nei tempi previsti. Realizzare il quarto impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti su iniziativa dell'Ama per dare valore industriale all'azienda pubblica.
14 - Anziani e povertà Realizzazione di un piano straordinario per contrastare la povertà che colpisce 476.000 famiglie romane e per assicurare l'assistenza agli anziani, per garantire ai non autosufficienti e agli incapienti di essere assistiti e curati preferibilmente nella propria casa. Rendere protagonista di questo piano tutto il mondo dell'associazionismo e del volontariato secondo il principio della sussidiarietà.
15 - Sostegno ai giovani precari Creazione di un fondo di assistenza per i giovani precari, da cui trarre risorse per garantire gli ammortizzatori sociali durante i periodi di disoccupazione. Il fondo potrà realizzare una serie di convenzioni in favore dei precari offrendo servizi e facilitando l'accesso al credito.
16 - Lotta all'inquinamento e tutela della salute dei cittadini Creazione di un nuovo e più efficiente sistema di monitoraggio delle varie forme di inquinamento che vengono rilevate nella città di Roma, per garantire il benessere dei cittadini anche attraverso forme attive di prevenzione e la promozione di idonei stili di vita e di comportamento.
venerdì 11 aprile
SINISTRA INCOMPIUTA Schiave cinesi al Mandrione Gli agenti del commissariato Esquilino hanno fatto irruzione in una villa di via del Mandrione 370 dove quattro donne di origine cinese, dai 16 anni in su, venivano costrette da tre loro connazionali a prostituirsi, in un ambiente fatiscente e in condizioni igieniche pessime. L’indagine che ha consentito di sgominare l’organizzazione ha preso il via da un appartamento del quartiere Esquilino dal quale partivano furgoni che, come poi si è scoperto, trasportavano le ragazze alla villa nella quale venivano rinchiuse. I clienti vi avevano accesso solo attraverso un complicato sistema di passaparola: per ottenere l’indirizzo della villa, protetta da catene, lucchetti e da quattro cani da guardia, era necessario rispondere a un annuncio pubblicato su un quotidiano e fornire una parola d’ordine in cinese. Le tariffe andavano dai 70 ai 150 euro, per prestazioni consumate in piccole stanze divise da tende. I responsabili dell’organizzazione, due uomini e una donna, sono stati tutti arrestati con le accuse di sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù e immigrazione clandestina. [e.c.]
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CONTINUANO LE FANDONIE ELETTORALI DEL CENTROSINISTRA
Rutelli, il vano signore dell’anello (ferroviario) Quindici anni di promesse hanno partorito 6 km inutili di Daniele Petraroli
Ecco l’unico anello ferroviario che si può trovare a Roma
ROMA - Priorità, l’anello ferroviario. È una vera e propria passione quella della sinistra per la “cura del ferro”. Ciclicamente, poco tempo prima del voto amministrativo, i candidati sindaci del centrosinistra promettono “chiuderemo l’anello ferroviario, vera risorsa della Capitale”. Salvo, una volta saliti al Campidoglio, dimenticarsene fino alla successiva tornata elettorale. L’idea di una “cintura” su rotaia che circondi Roma risale addirittura al
1913 quando viene costruito un “semianello” tra San Pietro e Nomentana. Il tentativo di completare l’opera, poi, si snoda, lungo tutto il secolo passato. Un nuovo impulso viene dato dai Mondiali del 1990 quando vengono stanziati 510 miliardi e costruite due fermate, Farneto (attiva per appena otto giorni) e Vigna Clara, costata 81,5 miliardi, sempre chiusa e sequestrata dalla magistratura nel febbraio 1993. Così gli ultimi sei chilometri dell’opera si trasformano in un calvario. E arriviamo all’attuale centrosinistra. Il 3 dicembre 1993, a pochi giorni dal ballottaggio che lo farà sindaco, Rutelli annuncia che la priorità è “la realizzazione della prima tranche dell’anello ferroviario”. Ma dei lavori nessuna traccia. Nel 1995 nuove promesse. Viene annunciato un accordo con Fs il 3 agosto (poi formalizzato a ottobre): la chiusura avverrà in tempo per il Giubileo. Ma anche questa volta niente. Nel 2000 il consiglio comunale stanzia 230 miliardi di lire per completare la “cintura”. Ma anche questa volta nulla. Il 27 novembre 2003 le Fs si impegnano a studiare una nuova soluzione per l’anello. Il 12 agosto 2005 l’annuncio dell’accordo di programma tra Regione, Comune e Ferrovie che prevede, “entro trenta gior-
ni” lo spostamento delle 75 attività commerciali, con 450 dipendenti, che si trovano lungo il tracciato (in via Camposampiero, esattamente). A gennaio 2006 nuova conferenza stampa di Veltroni e nuovo annuncio: “Con 650 milioni di euro realizzeremo l’opera. La chiusura dell’anello ferroviario, entro il 2010, sarà come una nuova metropolitana per Roma”. Si è visto. A maggio si vota e il progetto sparisce. In questa campagna elettorale, invece, il candidato Rutelli sceglie il basso profilo, forse memore delle responsabilità che ha nella mancata realizzazione dlel’anello ferroviario e si limita a replicare stizzito a chi glielo fa notare che “Non si chiude perché lungo il tracciato ci sono capannoni condonati dal centrodestra”. Peccato che la sinistra sapesse perfettamente che le botteghe artigiane fossero a norma e che, proprio nel 2006, Veltorni avesse annunciato lo spostamento in una zona già individuata tra la Flaminia e la Tiberina. “Entro il 2008 avverrà il trasloco delle aziende”, l’annuncio all’epoca dell’assessore al Commercio Franco Cioffarelli. Ovviamente si trovano ancora lì. Ma forse chi si è avvicinato più di tuti alla realtà è stato il blogger “romacogitans” che racconta la chiusura dell’anello ferroviario romano. Nel 20378.
Okkupanti
Assalto (con lieto fine) al Comitato di Rutelli ROMA - Che buffonata. Ieri mattina i duri e puri del “Blocco precario” hanno occupato “simbolicamente” il comitato elettorale di Rutelli a via Pacinotti. Il motivo? Ma semplice, protestavano “contro lo sgombero della tendopoli allestita due giorni fa a piazza San Marco e gli arresti avvenuti durante la manifestazione”. 80 attivisti della sinistra radicale sono entrati, hanno aperto gli striscioni e distribuito i volantini. In poco tempo, ovviamente la grande manifestazione non autorizzata e pseudo rivoluzionaria si è trasformata nella solita farsa delle lotte interne della sinistra. È bastato qualche dirigente di secondo piano ed ecco che subito le agenzie hanno raccontato la trasformazione del blitz in un presidio definito “pacifico e tranquillo”. Forse i signori di Asia Rdb e Blocco precario, in poche
parole quelli di Action, avevano telefonato qualche minuto prima all’entourage di Rutelli annunciando l’azione e concordando il dialogo sulle agenzie di stampa. In pratica, un teatrino. Si sono portati dietro anche un paio di bambini che si sono trovati strumentalizzati da uno striscione “La lotta al diritto alla casa non si arresta”. I toni della nota alla stampa sono gli stessi: “Chiediamo una presa di posizione sulla gestione dell’ordine pubblico che ha portato all’arresto di nove persone, cinque delle quali ancora a Regina Coeli. La disobbedienza civile non deve passare per il carcere e la repressione”. Povero Rutelli, chissà come si sentirà a metà tra il buonismo alla Veltroni e la lotta alla D’Erme. Ora come farà, quale sarà la mossa per tenersi i voti di questa gente? “Chi semina vento raccoglie
tempesta – ha detto il candidato del Pdl, Gianni Alemanno - la contiguità che il centrosinistra di Rutelli ha sempre avuto con gli estremisti di sinistra che fanno le occupazioni ha provocato oggi l’inevitabile epilogo dell’occupazione del Comitato di Rutelli”. Intanto l’occupazione, ormai diventata pacifica, andava avanti. Come la passerella informale d’obbligo dei vari Sentinelli, Cosentino e Di Francia a colloquio con i rivoluzionari occupanti. Alla fine, ovviamente, tutto è finito a tarallucci e vino. “Una riapertura positiva del dialogo. Ci sembra che ci sia la disponibilità a dare vita ad un nuovo inizio”, ha spiegato il rappresentante del Blocco precario, Guido Lutrario, sancendo così la fine dell’occupazione. Bilancio della giornata: un bel po’ di pubblicità sulle agenzie di stampa, un po’ di
lotta e un po’ di dialogo come sa fare solo la sinistra e purtroppo ancora la presa in giro di persone disperate che vengono strumentalizzate per la lotta alla casa. Peccato che la premiata ditta di Rutelli e amici avrebbe potuto fare qualcosa in 15 anni di governo. Ma nulla è stato fatto, tranne occupazioni, violenze e teatrini ormai fortunatamente demodé. [t.d.l.]
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FIGURACCE EUROPEE
INTANTO IL GOVERNO GETTA MILIONI DI EURO PER FAR FRONTE ALL’EMERGENZA CAMPANA
Rifiuti, l’Ue condanna il governo Nuova figuraccia internazionale per la sinistra di Prodi, Veltroni e Rutelli di Tommaso Della Longa ROMA - Alla fine la condanna è arrivata, ma non ci si poteva aspettare qualcosa di molto diverso. La Corte europea di giustizia ha condannato l’Italia per la questione dei rifiuti. Il Belpaese si aggiudica così la maglia nera: è colpevole per la tardiva e non corretta applicazione della direttiva volta a prevenire le ripercussioni negative sull’ambiente derivanti dalle discariche di rifiuti. L’Italia era stata deferita ai giudici dell’Ue dalla Commissione. Secondo l’esecutivo europeo, il decreto legislativo di applicazione della norma comunitaria viola alcuni articoli. La direttiva, che definisce la nozione di rifiuti e discariche, prevede che gli Stati elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti, stabilisce regole sui costi dello smaltimento, prevede la procedura di autorizzazione di nuove discariche e sottopone quelle esistenti a misure particolari. La Commissione ha accusato l’Italia di aver applicato la direttiva tardi e così facendo di non averla applicata bene. La Corte ha così riconosciuto valide le obiezioni sollevate dall’esecutivo europeo e ha condannato l’Ita-
taliano. Tra l’altro i dati del disastro campano con la sinistra al governo sono veramente tragici. Per far fronte all’emergenza l’Italia sta spendendo circa 200mila euro al giorno, pari ad oltre 73 milioni di euro all’anno, per trasportare i rifiuti campani all’estero. In Campania sono andati in fumo 251 milioni di euro di fondi comunitari. E, come se non bastasse, la Commissione europea ha aperto una procedu-
Immagini dell’emergenza rifiuti in Campania lia a pagare la sanzione. In concreto, ecco l’infrazione commessa: il nostro Paese applica alle discariche nuove, il trattamento più favorevole, previsto per le discariche già esistenti, al contrario di quanto previsto dalla direttiva. Anche per i rifiuti pericolosi, le regole transitorie previste non sono state applicate alle discariche preesistenti mentre sono state applicate solo per quelle nuove, sempre in contrasto con la
normativa comunitaria. Così l’emergenza rifiuti in Campania non c’entra direttamente, anche se a essere stato condannato è l’intero “sistema rifiuti” i-
ra di infrazione contro l’Italia, avviando un contenzioso che rischia di costare alla nostra Nazione multe per 10 milioni di euro e altri 300mila euro per ogni
ulteriore giorno di ritardo. Dopo questa ennesima figuraccia internazionale rimediata dalla sinistra di Prodi e Veltroni, il pensiero va subito alla situazione romana. La condanna che viene da Bruxelles, infatti, è l’ennesimo campanello d’allarme su quanto la questione rifiuti sia stata trattata poco e soprattutto male. Nel Lazio e a Roma le amministrazioni Marrazzo e Veltroni hanno fatto finta di non vedere, portando le nostre strade ad un collasso imminente. Non c’è la raccolta differenziata, basta un piccolo sciopero per portare l’effetto Napoli nella Città Eterna, la discarica di Malagrotta è ormai satura. Gli spazi disponibili per accogliere la spazzatura dei romani sono finiti. Basterebbe la decisione di un magistrato per far arrivare i sigilli, bloccare la discarica e portare l’emergenza nelle nostre strade. I romani sono costretti a pagare anni di immobilismo e mala gestione. Dopo la condanna dell’Ue è tempo di correre ai ripari, farla finita con lo sperpero di denaro pubblico e immaginare un piano per uscire dall’emergenza. Prima che sia troppo tardi.
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QUARTIERI ROMA 16 – VICINO ALLE ZONE VERDI SI È ESPANSA UN’URBANIZZAZIONE DISORDINATA
Vittime dei miasmi di Malagrotta Nei nuovi quartieri non sono state realizzate né infrastrutture né collegamenti di Marco Guerra ROMA - Il Municipio Roma XVI si estende su un territorio di oltre 73 chilometri quadrati, che parte dai confini del centro storico e arriva fino all’estrema periferia occidentale della città. Si tratta di un area a forma di triangolo al cui interno si trovano i quartieri Gianicolense, Monteverde, Portuense, La Pisana, Maccarese e Castel Guido. Nel 2004 la popolazione ammontava a 144.740 unità che si distribuiscono con una densità media di circa 19 abitanti per ettaro, tra le più basse dell’intero comune. Il decremento demografico negli ultimi decenni ha interessato questo municipio ha interessato questo municipio con una in-
Il Gianicolo, la parte più centrale del municipio XVI
tensità maggiore di quella riscontrata a livello cittadino. In particolare dal 2001 al 2004 la popolazione si è ridotta dell’8,1%, per-
dendo 12.690 unità residenti. L’analisi degli indicatori demografici evidenza poi una popolazione con struttura anziana, fenomeno
che comporta diversi problemi sul piano delle politiche sociali. Dal punto di vista urbanistico il municipio risulta molto eterogeneo, si passa quartieri residenziali a misura d’uomo, come Monteverde vecchio, alle edificazioni intensive degli anni ’60 e ’70. Nonostante ciò nel municipio permangono ancora ampie zone verdi di notevole pregio quali lo storico parco di Villa Doria Pamphili, la Valle dei Casali, la Tenuta dei Massimi. Vicino al verde si è però espansa un urbanizzazione a macchia di leopardo e disordinata. I nuovi quartieri, come Colle Aurelio, lamentano collegamenti carenti, strade accidentate che si allagano alle prime piogge, assenza di marcia piedi e una forte presenza della prostitu-
zione e di discariche abusive colme di calcinacci e elettrodomestici. Un capitolo a parte meriterebbe anche qui la piaga degli insediamenti abusivi di rom ed extracomunitari. In questo municipio erano infatti presenti il Residence Roma e il campo nomadi di Villa Troili sgomberati dopo anni di dure battaglie di An. Ad aggravare notevolmente la qualità della vita dei residenti del municipio c’è infine la drammatica presenza della discarica di Malagrotta. Un sito che raccoglie da decenni milioni di quintali di immondizie di tutta Roma, e continua ad essere gestita con proroghe e autorizzazioni espansive in modo vergognoso a danno dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini romani.
A colloquio con il candidato alla presidenza del XVI municipio per il Pdl, Beatrice De Bono
«Priorità alle politiche sociali» ROMA - Il candidato del Pdl alla presidenza del XVI municipio è Beatrice De Bono, insegnate delle Scuola Primarie e laureata in pedagogia, da sempre impegnata in politica. Nel 2001 viene eletta consigliera del municipio XVI di Roma e due anni dopo diventa capogruppo di Forza Italia. Nel 2006 è rieletta consigliera con il maggior numero di preferenze espresse ad una donna del centrodestra nei municipi di Roma. I n c h e s i t u a z i o n e s i t r o v a i l m u n i c ipio dopo 15 anni di amministrazioni di centrosinistra? Sicuramente è più insicuro e meno efficiente. L’impegno sul versante sicurezza è una vera debacle. Lo sgombero del campo nomadi di villa Troili ha comportato la fuga il conseguente stanziamento
di piccoli gruppi di rom su tutto il territorio del municipio. Ormai non esiste più una zona sicura. Basta pensare che via dei Colli Portuensi è la strada con la più alta incidenza di atti di criminalità della capitale. Tutto il municipio lamenta inoltre la mancanza di infrastrutture viarie adeguate. I quartieri sono ormai prigionieri del traffico, che arriverà al collasso totale con l’apertura in via di Brava di un grande centro dove, tra l’altro, troverà posto anche il terzo Ikea della capitale. Durante le giunte di centrosinistra sono stati poi mandati alla malora la maggior parte di mercati rionali della zona, ad esempio a quello di largo Pelletier deve ancora finire la ristrutturazione iniziata cinque anni fa. La popolazione del suo municipio
r i s p e t t o a l l a m e d i a d i R o m a è m o lto avanti con l’età, questo cosa comporta? Bisogna dare priorità alle politiche sociali, come è stato fato nel nostro programma. Finora è stato fato il contrario. Come opposizione avevamo chiesto, dopo la chiusura del Residence Roma, di destinare i fondi per il mantenimento di quella struttura ai servizi sociali, ma il presidente ha preferito pubblicare una testata del municipio con cui farsi pubblicità. Noi invece vogliamo togliere i fondi ad inutili quanto discutibili manifestazioni per aumentare dei fondi per l’assistenza domiciliare di anziani e diversamente abili e per i soggiorni estivi per bambini, ragazzi ed anziani. È il resto del vostro programma
Beatrice De Bono
cosa propone? L’ambiente è tra le priorità: chiusura definitiva della discarica di Malagrotta; incremento raccolta differenziata e sostituzione dei cassonetti e più pulizia per le strade. Poi c’è la sicurezza per la quale proponiamo l’introduzione del vigile di quartiere e maggior diffusione della Polizia locale, eliminazione di tutti gli insediamenti clandestini presenti sul territorio, maggiore illuminazione delle strade e l’installazione di dispositivi di sorveglianza nei punti aggregativi. [m.g.]
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L’impegno a “dover” vincere di Francesca D’Atri Non solo “si può fare”, ma si deve fare. La differenza sostanziale tra il Pd e il Pdl è nelle potenzialità che il Popolo della libertà dà al verbo dovere. E a pensarci bene, cosa Rutelli può ancora fare per Roma dopo aver mancato da sindaco tanti obiettivi importanti per la capitale? Per Sergio Marchi, candidato al Comune di Roma nella lista del Pdl al secondo posto, dopo tre mandati in Campidoglio, non ci sono dubbi: “Rutelli è debole”. Una convinzione che per l’esponente del Pdl, che ha chiuso la sua campagna elettorale al teatro Orione, trova conferma nei sondaggi divulgati negli ultimi giorni. In sala più di mille persone venute per dare il proprio sostegno al candidato sindaco Alemanno, il quale ha parlato di sicurezza, il problema dei rom, lo sfruttamento minorile, il futuro dei giovani, le pensioni, la casa e la famiglia sono problematiche che hanno occupato la campagna elettorale ma anche battaglie per le quali Alemanno si è battuto in due anni di opposizione in Campidoglio, e che adesso aspettano una soluzione. Del resto, è stato detto, “ I romani non dimenticano le malefatte di Rutelli. Lui è quello che ha inventato la Sta e gli errori del Prg sono tutti sulle sue spalle”.
VOCI DI ROMA VOX BLOG
E i privilegi delle Coop rosse ? http://ilcielosoprakabul.ilcannocchiale.it Come si conviene a un candidato alla Presidenza del Consiglio, ammesso e non concesso che così in alto ci arrivi per davvero, Walter Veltroni ha parlato in questa campagna elettorale ormai alle ultime battute di tutto o quasi tutto. È quasi paradossale pensare che un politico così vago e vuoto trovi le piazze piene in ogni benedetto luogo in cui si reca. Ma tant’è. Il buon Walter ha snocciolato almeno una decina di provvedimenti da approvare nel primo consiglio dei ministri come priorità. Al Sud ha parlato di criminalità organizzata, sicurezza sui luoghi di lavoro e carovita. Al Nord ha spostato la discussione sulle imprese, sugli sprechi della pubblica amministrazione, sui costi della politica e, udite udite, sui privilegi, sulle caste.
Non ho sentito però, da quando il Sindaco di Roma è sceso in campo contro il Pdl e Berlusconi, una sola parola detta su uno tra i tanti squallidi privilegi esistenti in Italia: quello delle Coop rosse, moderne filiali del capitalismo color rosso con esenzioni fiscali da far impallidire il Liechtenstein. Naturalmente in virtù del loro status e della loro storia lo Stato, che dovrebbe garantire uguaglianza di trattamento di fronte alla legge, scavalca la normale amministrazione e tollera di buon grado un’esenzione fiscale assai cospicua. Le altre imprese, nel frattempo, si mangiano le mani. È grave che Veltroni, tra tante sacche di feudalità nell’Italia che sperpera, si sia dimenticato tutti i favori alle cooperative. Ma non è
solo questo il punto. Il programma di Veltroni lo ha scritto Enrico Morando, un ex migliorista del Pci che, di punto in bianco, si è rifatto una verginità politica, sempre a sinistra, con la fama di “liberale” e universalmente riconosciuto come tale. Ci chiediamo in tutta franchezza che razza di liberale sia uno che sopporta queste ingiustizie a danno del contribuente e della concorrenza sul mercato, solo perché chi è avvantaggiato da questo circolo vizioso fa tanto piacere alla sua parte politica, tanto da non citarle neppure nel programma del Partito Democratico. Parte politica che, tra l’altro, con le Coop ci tresca da anni. È questa la svolta ? È questo il cambiamento ? Nutriamo dubbi.
Il Comune fa carta straccia dell’accordo raggiunto con il difensore civico
Multe pazze: torna il fermo auto di Marco Guerra Per l’automobilista romano si profila l’ennesima beffa. Dopo lo scandalo delle “cartelle pazze” che avevano portato ai fermi amministrativi delle auto e alle ipoteche sulle case di 250mila famiglie della città, lo scorso novembre il comune di Roma, il prefetto e il vice difensore civico avevano raggiunto un accordo che prevedeva fermi amministrativi solo per importi sopra i 500 euro e le ipoteche per quelli superiori a 3000. Questa boccata di ossigeno per i cittadini taglieggiati dal caos delle multe pazze era stata preceduta da una circolare interna della Gerit – la società che gestisce i servizi di riscossione del comune – che esortava i dipendenti a “far procedere l’attivazione
COME SI VOTA A ROMA E PROVINCIA
Un ausiliario del traffico
delle procedure in parola da un semplice sollecito di pagamento al fine di scongiurare il ricorso immediato a procedure aggressive per il recupero di crediti estremamente ridotti e di favorire un clima di maggiore civiltà e serenità nel rapporto con i contribuenti”.
Un’eccezionale quanto dettagliata inchiesta del quotidiano “Il Tempo” ha però dimostrato il contrario: i fermi amministrativi dell’auto per importi inferiori a 500 euro sono proseguiti. Ma soprattutto ha scoperto che la stessa circolare così apparentemente conciliante
nel testo, celava poi nell’allegato degli importi di riferimento cose ben diverse. Nel documento venivano indicate, infatti, le seguenti procedure: per multe da 16,55 a 50 euro il sollecito di pagamento; da 50 a 500 euro, il sollecito di pagamento, il preavviso di fermo veicolo e il fermo; da 500 a 2000 euro il preavviso di fermo del veicolo o, in assenza di veicoli, il sollecito di pagamento il fermo, la diffida e l’ipoteca. Quest’ultimo procedimento si applica anche per importi fino a diecimila euro. Il patto è quindi rimasto solo sulla carta e centinaia di migliaia di famiglie continuano a trovarsi con l’auto bloccata per una multa ingiusta che andrà ad arricchire le casse del comune a fronte di servizi inesistenti.
Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco
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CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO MILANO NEGLI OCCHIELLOOCCHIELLOOC ULTIMI TEMPI PARE AUGUSTUS AVESSECONUBIUM ADERITOSANTET AD UNMATRIMONII, MOVIMENTO QUOD ULTRACATTOLICO CATELLI LIBERE
Bombe nelle Moschee, un arresto Finisce in cella l’ex terrorista di Prima Linea Roberto Sandalo L’accusa: coinvolto in attentati ai danni di centri culturali islamici di Maria Serpico MILANO - L’ex terrorista di Prima Linea Roberto Sandalo è stato arrestato a Milano con l’accusa di essere coinvolto in alcuni attentati ai danni di centri culturali islamici milanesi. Negli ultimi tempi pare che l’ex terrorista avesse aderito a un movimento ultracattolico, un’organizzazione denominata Fronte Cristiano Combattente. Il nuovo arresto è arrivato su richiesta del pm milanese Maurizio Romanelli. Roberto Sandalo negli ultimi anni si era reso noto per le sue posizioni oltranziste contro un presunto pericolo islamico. L’ex Aderente a Prima Linea fu arrestato nel
di Stefania Gretta
1980 e condannato a 11 anni e sette mesi di reclusione e nel 2002 fu nuovamente arrestato per rapina. Fu uno dei principali pentiti dell’organizzazione e con le sue rivelazioni contribuì a sgominare Prima Linea. Durante gli anni di piombo Sandalo utilizzò la sua veste di ufficiale degli alpini per procurare armamenti a Prima Linea. Negli ultimi tempi pare che l’ex terrorista avesse aderito a un movimento ultracattolico, un’organizzazione denominata Fronte Cristiano Combattente. Anche grazie alle rivelazioni di Sandalo la polizia identificò nel maggio 1980 tra i membri più importanti di Prima Linea Marco Donat Cattin, figlio di Carlo, membro
di spicco della Democrazia Cristiana e più volte ministro della Repubblica italiana. Esattamente lo stesso giorno in cui la notizia apparve sui giornali Marco Donat Cattin riuscì a scappare in Francia dove poco tempo dopo venne arrestato ed estradato nel febbraio 1981. Su di lui pendevano tra le varie accuse quella di aver partecipato attivamente all’omicidio Alessandrini. Roberto Sandalo, negli ultimi anni si era reso noto per le sue posizioni oltranziste contro un presunto pericolo islamico. L’ex Aderente a Prima Linea fu condannato a 11 anni e sette mesi di reclusione e nel 2002 fu nuovamente arrestato per rapina.
Vittima un sedicenne studente in un istituto per arti grafiche di Milano
MILANO - È stato perseguitato per mesi dai compagni di scuola, che l'hanno preso di mira con insulti e provocazioni, arrivando anche a bruciargli i capelli sulla fronte. Tutto perché il ragazzino, un sedicenne studente in un istituto per arti grafiche di Milano, è di origine bulgara, anche se è stato adottato da una famiglia italiana. Ora la decisione dell'adolescente di non andare più a scuola. Il ragazzino da anni vive una situazione particolarmente difficile, costretto a subire le angherie dei I compagni l'hanno compagni di classe sin da preso di mira con insulti quando frequentava le arrivando anche a scuole primarie. "Alle elebruciargli i capelli mentari -
Ancora bullismo tra i banchi Perseguitato perché bulgaro racconta il sedicenne - mi davano del ritardato perché non parlavo bene l'italiano, alla medie del gay, per il liceo artistico non ero portato e mi hanno bocciato, ora mi vessano in tutti i modi". "Sono in tre a perseguitarmi - prosegue il ragazzino - Mi hanno perfino rubato una decina di euro dalla giacca, giusto per divertirsi. Io chiedo solo di essere lasciato in pace. Ma i professori sembrano non accorgersi di nulla".
Nonostante tutto, i genitori del ragazzo non hanno intenzione di sporgere denuncia malgrado l'assenza di una presa di posizione da parte della scuola. "La preside spiega la mamma - ci ha detto che sono tutte fantasie e che mio figlio ha bisogno di una insegnante di sostegno, ma lui non è un disabile. Dopo le nostre lamentele l'unico risultato è stata una pagella coi i voti abbassati". Una ragazzina cinese di 13 anni ha tentato il suicidio buttandosi dalla finestra di una scuola media a Scandicci.La giovane, in gravi condizioni e sotto choc, è stata trasportata all'ospedale Meyer di Firenze. Secondo quanto appreso, prima di gettarsi nel vuoto avrebbe lasciato una letterina sul suo banco, poi si è buttata da una finestra precipitando da circa 10 metri di altezza.
IN ALTO ADIGE
APPRENSIONE A VARESE
NAPOLI, 91 FAMIGLIE SENZA CASA
Foto porno sulla tomba: denunciata
Scompare dopo un brutto voto
Sfollati, sesta notte in basilica
Per lo sconcerto dei parenti affranti, da mesi sulla lapide di una tomba del cimitero di un paesino di montagna altoatesino apparivano inspiegabilmente ritagli di fotografie pornografiche. Ora il mistero è finalmente stato svelato: l'autrice del gesto era una donna, sconosciute le generalità, denunciata dai carabinieri per ingiurie e vilipendio. Secondo i militari, il motivo è da attribuire a uno stato di instabilità mentale della donna. A incastrare la donna è stata la figlia del defunto che, stanca di veder apparire le foto a luci rosse sulla tomba del padre, si è appostata nel camposanto riuscendo alla fine a sorprendere l'autrice, segnalandola poi ai carabinieri che l’hanno prontamente fermata e poi denunciata per ingiurie e vilipendio.
Dal primo aprile una ragazzina di 16 anni è scomparsa dalla sua abitazione di Castellanza, nel Varesotto, insieme al suo fidanzatino. La causa della fuga potrebbe essere un brutto voto preso il giorno prima a scuola. Originaria del Marocco, la sedicenne frequenta l'istituto Dell'Acqua di Legnano. La mamma e il papà hanno lanciato un accorato appello alla figlia affinché ritorni. “Anche se hai preso un brutto voto - dicono mamma Saida e papà Hammadi - torna a casa, tutto si aggiusta”. La ragazzina quel giorno non è neppure entrata a scuola, e proprio la sua assenza aveva indotto i responsabili a chiamare casa. I genitori hanno cercato di contattarla al telefonino, che però risulta spento. Da quel momento nessun'altra notizia. Immediata la denuncia di scomparsa ai carabinieri di Legnano..
Hanno passato la sesta notte nella basilica del Carmine a Napoli le famiglie che sono state sfrattate dallo stabile dove vivevano abusivi. Ieri, secondo quanto riferito dall'amministrazione comunale di Napoli, saranno completate le operazioni di allestimento di un alloggio alternativo per 121 persone, su un totale di 348, individuato all'interno dell'ex ufficio postale di via Cupa Santa Croce nel quartiere di San Pietro a Patierno. Secondo i vigili urbani ogni giorno aumentano sempre di più; proprio come le loro precarie condizioni di vita. Acqua e cibo pare non siano sufficienti. Sono 91 i nuclei familiari e 348 le persone che vivono tra navate, scanni, lumini, candele, statue e cristi in croce: quasi la metà di loro sono bambini e una decina sono le donne in stato di gravidanza.
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PECHINO 2008 DOPO LA TAPPA A SAN FRANCISCO LA TORCIA OLIMPICA TOCCA I PAESI DEL SUD AMERICA
Fiaccola in viaggio verso Buenos Aires Dalai Lama: «Abbiamo il diritto di protestare» di Stefania Gretta
limpico invitando, al termine di un incontro nella capitale cinese, i dirigenti PECHINO - Dopo aver superato le contesportivi a rassicurare gli atleti. ''Dite stazioni di San Francisco, la fiaccola oloro che, a dispetto di quanto hanno vilimpica prosegue il suo cammino verso sto e sentito, i Giochi saranno bene orBuenos Aires dove sfilerà oggi. E nonoganizzati e che ci riprenderemo da questante le manifestazioni di protesta e sta crisi''. ''Sicuro'' del successo delle Ol'annuncio del premier inglese Gordon limpiadi, soddisfato di San Francisco Brown di voler disertare la cerimonia dove ''è andata meglio'' di Parigi e Londi apertura dei Giochi, oggi il presidendra anche se ''non è stata quella festa te del Cio, Jacques Rogge, si è mostrato gioiosa che ci auguravamo'' - Rogge ha ottimista. Le Olimescluso che il timore di piadi sono ''in crisi'' nuovi incidenti possa Smantellati due gruppi ma ne usciranno in fermare la staffetta deltempo per l'inizio torcia. ''Questo sceterroristici nello Xinjiang, in la dei Giochi a Pechino nario non è in alcun il prossimo 8 agosto, in agenda'', ha Cina: volevano rapire alcuni modo ha detto il presidendetto. E anche il Dalai te del Comitato oLama ha ribadito il suo atleti durante le Olimpiadi
BREVI Sud Corea, Lee vince elezioni Il presidente Lee-Myung-bak vince le elezioni parlamentari in Corea del Sud, ma il suo partito ottiene ha una maggioranza risicata. All'assemblea unicamerale il Grand National Party (Gnp) ha un pugno di seggi: 153 sul totale di 299.Il Gnp guadagna 32 parlamentari rispetto alla legislatura precedente, il futuro cammino dell'ex sindaco decisionista di Seul non sara' facile.
Atene, incendiate auto italiane Circa 35 auto, la maggior parte delle quali di fabbricazione italiana, e un autobus della scuola italiana di Atene sono stati incendiati all'alba di giovedì in sei diversi quartieri della capitale greca. Dopo l'accaduto l'ambasciatore italiano ad Atene, Gianpaolo Scarante, si incontrerà con il segretario generale del ministero degli Esteri, Aristidis Agathoklis, con il quale ha già avuto un colloquio telefonico.
54 clandestini muiono asfissiati È di 54 morti, 37 donne e 17 uomini, il bilancio di un tragico viaggio clandestino di un centinaio di birmani a bordo di un camion frigorifero che li trasportava verso la località turistica di Phuket, un'isola thailandese. Gli immigrati sono morti asfissiati a causa del mancato azionamento del sistema di condizionamento da parte dell'autista.
sostegno alle Olimpiadi di Pechino, sottolineando che la Cina ''merita veramente'' le Olimpiadi, ''nonostante gli spiacevoli eventi in Tibet''. Il leader tibetano in esilio, durante una conferenza stampa rilasciata a Tokyo prima di partire per un ciclo di conferenze negli Stati Uniti - ''non è un viaggio politico'' ha precisato - ha ribadito la richiesta di autonomia per il Tibet e precisato che nessuno ha il diritto di ''zittire'' i manifestanti che chiedono la libertà per la sua regione. ''Non siamo
anticinesi - ha concluso - Sono veramente molto triste che il governo mi demonizzi, sono solo un uomo, non un diavolo''. Intanto sono stati smantellati due gruppi terroristici nello Xinjiang, in Cina, uno dei quali aveva intenzione di rapire alcuni atleti durante le Olimpiadi del prossimo agosto. Lo ha reso noto il portavoce del ministro della Pubblica sicurezza, Wu Heping, nel corso di una conferenza stampa a Pechino. Sono state arrestate 45 persone e sequestrati esplosivi e armi.
A BAGDHAD UN SOLDATO AMERICANO HA PERSO LA VITA IN UN ATTENTATO: DI OLTRE 4MILA IL NUMERO DI MORTI
Iraq, catturato un esponente di Al Qaida Sabar al Jughaify era un collaboratore di rilievo del leader del gruppo terroristico talebano di Luigi De Floris BAGHDAD - Le autorità irachene hanno catturato un esponente di Al Qaida, lo ha reso noto un portavoce del ministero dell'interno.Il generale Abdul Karim Khalaf ha detto che l'uomo catturato, Nazal Sabar al Jughaify, noto anche come Abu al Jarrah, era un collaboratore di rilievo del leader del gruppo di Al Qaida in Iraq, Abu Ayyub al Masri. Jughaify e' stato catturato nella provincia occidentale di Al Anbar, e dovrebbe essere portato a Baghdad opo un'acceso dibattito sulla questione Iraq al Congresso, George W. Bush difende oggi la sua politica nella regione, lasciando nelle mani del suo successore alla Casa Bianca la risoluzione del costoso e impopolare conflitto. Ma per un membro di Al Qaida preso c’è anche un morto tra le fila statunitensi. Un soldato americano è infatti morto in seguito all'esplosione di un ordigno artigianale a Baghdad. Lo rende noto il comando militare Usa precisando solo che l'attacco è avvenuto mentre il militare era di pattuglia nel centro
della città. Sale così a 4.031 il numero dei soldati americani morti in Iraq dall'inizio dell'invasione, nel marzo del 2003, secondo un conteggio non ufficiale ma attendibile. Un comunicato alla Casa Bianca rende noto che Bush accoglierà le raccomandazini del comandante Usa in Iraq, il generale David
Petraeus, secondo il quale dovrebbe arrestarsi a luglio il finora limitato ritiro dei contingenti militari statunitensi dalla regione e istituire 45 giorni di "congelamento" per stabilizzare la situazione in tema di sicurezza. Bush ha detto più volte che la sua decisione riguardo le truppe Usa in Iraq si sarebbe
basata sulle testimonianze dei suoi comandanti sul campo, e si è dichiarato contrario all'istituzione di una programmazione per fasi del ritiro. Il presidente degli Stati Uniti, secondo la nota, annuncerà anche che il servizio dei militari in Iraq e Afghanistan sarà ridotto dagli attuali 15 mesi a un anno.
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ALLA PRESIDENZA
Publitalia conferma Giuliano Andreani
ECONOMIA ENRICO LETTA «SIAMO IN UNA CRISTALLERIA E OGNI MOSSA PUÒ ROMPERE TUTTO»
Alitalia, il goveno ammette: Air France è l’unica chance Incontro a Palazzo Chigi con i sindacati: nei prossimi giorni un piano per riaprire la trattativa
Giuliano Adreani è stato confermato per 3 anni alla presidenza di Publitalia, di cui continuerà a essere anche amministratore delegato. Il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, esprime ''soddisfazione per il rinnovo. In uno scenario competitivo sempre più dinamico, Adreani ha l'esperienza e la competenza necessarie per continuare a guidare con successo la concessionaria del gruppo Mediaset''.
L’OFFENSIVA
Yahoo studia per accordo con Aol Yahoo! sta affilando le armi per fermare l'offerta da 42 mld di Microsoft. Il motore di ricerca sarebbe vicino a un accordo con Aol. L'ipotesi sarebbe quella di fondere con l'unità internet di Time Warner le proprie attività internet. Yahoo! ha allo studio una partnership con Google per la pubblicità on line.Intanto Microsoft si organizza per rispondere all'offensiva:la società sarebbe in trattative con la News Corporation di Murdoch per avanzare un'offerta congiunta su Yahoo!
PETROLIO
È ancora record: 112,20 $ il barile Nuovo record del Brent, il greggio di riferimento europeo, che al mercato di Londra ha toccato i 109,98 dollari al barile. Sul mercato di New York, nelle contrattazioni elettroniche, le quotazioni dell'oro nero viaggiano sui massimi storici a 112,20 dollari al barile dopo aver toccato ieri il picco di 112,21 dollari.
di Mattia Engelmann ROMA - Alitalia si salverà solo se raggiungerà l’accordo con Air France. Non ci saranno altre opportunità. Il governo ammette che quella di Air France è l’unica offerta sul tavolo e cerca di creare le condizioni per riaprire il tavolo con i francesi. All’incontro con i sindacati, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta sottolinea: “Siamo convinti che non si presenteranno terze occasioni”. “Mi auguro che il governo abbia sondato bene le intenzioni di Air France”. Con queste parole, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, si Dopo aver perso il sarebbe espresso il segretario generale 21% nei giorni scorsi della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, il titolo di Alitalia al tavolo con il governo sulla trattativiaggia in altalena va Alitalia. Il sindacalista ha dichiarato che la Uilt “è pronta ad assumersi responsabilità ma non è disposto a rimanere con un cerino in mano e non accetta lo scarico responsabilità dell’andamento negativo della trattativa sul sindacato”. Il leader della Cigil, Gugliemo Epifani, auspica che riprenda rapidamente il confronto con
Spinetta e al governo ha intenzione di chiedere di “definire alcuni orientamenti”. Claudio Claudiani della Fit Cisl spiega che intende “riservare le energie per facilitare il negoziato con Air France-Klm giocando un ruolo attivo nella soluzione delle criticità e consolidando, al tempo stesso, concretamente la continuità aziendale di Alitalia”. Ad assicurare che il governo “è pronto a fare la sua parte” è il ministro dei Trasporti Bianchi, il quale spiega che “cercherà di sciogliere eventuali nodi e consentire la conclusione dell’accordo” con il colosso tran-
salpino. È probabile che l’esecutivo operi semplicemente una “moral suasion”. E non è escluso si possa arrivare anche a qualche piccola apertura nel merito rispetto all’offerta di Spinetta. Dopo aver perso il 21% il titolo di Alitalia viaggia in altalena. Dal fronte politico, Silvio Berlusconi ribadisce che l’appello agli imprenditori italiani “non è solo una questione di orgoglio” perchè “di mezzo c’è l’interesse nazionale”. E, assicura, c’è “un numero enorme di imprenditori” pronto a formare una cordata che presenterà un’offerta.
Tracollo finanza
Crisi mercati, Soros: il peggio deve ancora arrivare ROMA - La crisi della finanza è addirittura peggiore di quanto ammettano le maggiori istituzioni internazionali, ed è destinata ad aggravarsi ulteriormente. Lo ha affermato il “guru” dei mercati George Soros, nel corso di un incontro con i giornalisti a Shanghai. Soros mette in guardia dalla «spada di Damocle» costituita dal gigantesco mercato dei credit default swaps, privo di regolamentazione. E nonostante il quadro allarmante appena dipinto dal Fondo Monetario Internazionale - che nei suoi ultimi studi stima una possibilità su quattro di una recessione globale e perdite potenziali per quasi 1.000 miliardi di dollari - secondo il finanziere «la situazione è più grave di quanto ammettano o riconoscano le autorità». «Per questo - ha proseguito - penso che sia destinata ad aggravarsi, prima che si assista ad un miglioramento». Le
perdite finora riferite da banche e istituzioni finanziarie riflettono unicamente i problemi legati ai titoli più direttamente coinvolti dalla crisi innescata dai mutui subprime. «Non riflettono in alcun modo un possibile calo del valore dei prestiti detenuti dalle banche - ha proseguito Soros -. Non ab-
biamo ancora visto il pieno contraccolpo di una possibile recessione». Soros uno dei più famosi finanzieri del mondo, di origini ungheresi ma che ha fatto fortuna negli Usa, dove giunse 26enne per scappare alle persecuzioni naziste contro gli ebrei - sta girando nei maggiori poli finanziari del pianeta per promuovere il suo nuovo libro, intitolato Il nuovo paradigma dei mercati finanziari: la crisi del credito e il suo significato. Secondo il finanziere un altro fattore "distruttivo" riguarda gli hedge funds, fondi con una forte propensione speculativa e che tendono ad avvalersi degli strumenti più moderni, sofisticati e spesso rischiosi, e che ora stanno cercando di ridurre drasticamente i loro indebitamenti e di smobilitare il ricorso alla leva finanziaria. «Sono tutti impegnati in questo penoso processo di distruzione di ricchezza».
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LA PUBBLICAZIONE
Lingua italiana: esce il quarto numero di “Lid’O” Il linguaggio scritto e parlato deve tener conto delle specificità maschili e femminili? E, oltre a quelle grammaticali, quali sono le implicazioni politiche, sociali e culturali di una modalità della comunicazione rivolta o meno alla tutela del genere? La questione rappresenta il nucleo centrale del quarto numero di "Lid'O Lingua Italiana d'Oggi" (Bulzoni editore), pubblicazione di approfondimento di vari settori e aspetti dell'italiano contemporaneo diretta da Massimo Arcangeli, ordinario di Linguistica Italiana presso l'Università di Cagliari. Il tema, affrontato in maniera tecnica e argomentata da un editoriale dello stesso Arcangeli, viene sviluppato nelle sue connessioni ideologiche e culturali con la società odierna attraverso gli interventi di Barbara Pollastrini e Stefania Prestigiacomo, già titolari del dicastero per le Pari Opportunità.
CULTURASPETTACOLI L’ARTISTA NATO A BUSSOLENGO È TRA I PIÙ GRANDI ILLUSTRATORI MONDIALI PER L'INFANZIA
Montresor, la pagina bianca come un palcoscenico vuoto I suoi libri illustrati in mostra da oggi alla Sala Santa Rita di Roma di Luisa Apicella ROMA - "Per me non c’è differenza tra il teatro e un libro per bambini. La pagina bianca è come un palcoscenico vuoto che devo riempire con scene, costumi, crescendo teatrale". Così Beni Montresor, scenografo, regista e light designer, parlava della sua passione per un’attività che lo portò a figurare tra i più grandi illustratori mondiali per l'infanzia. A questa sua attività, meno nota in Italia ma parallela a quella teatrale, è dedicata la mostra "Casa di fiori, casa di
Il fumettista di Sin City per il suo esordio alla regia (The Spirit) ha coinvolto un cast stellare
Johansson, sexy infermiera per Frank Miller di Stefano Fianga ROMA - Ci voleva il fumettista di "Sin City", Frank Miller al suo esordio da regista, per riunire un cast stellare sul set di "The Spirit", ispirato al graphic novel omonimo di Will Eisner. Scarlett Johansson è Silk N. Floss, che affianca il terribile Octopus, interpretato da Samuel L. Jackson. In Rete le foto del-
l'attrice sul set vestita come una infermierina molto sexy. Nel cast del film ci sono oltre ai citati Scarlett Johansson e Samuel L. Jackson anche Paz Vega, Eva Mendes e Gabriel Macht, che vestirà i panni dell’eroe mascherato "The Spirit". Dunque sarà battaglia dura tra tre bellezze mozzafiato sul set. Dalle prime foto che circolano in Rete, Eva Mendes indossa una tuta a-
damitica nera che lascia intravedere l'abbondante décolleté. Mentre la Johansson con un rossetto fuoco sensuale è una infermiera da far girare la testa. L'uscita prevista della pellicola dei cinema è prevista per il 16 gennaio 2009, ma non si escludono sorprese dell'ultimo minuto. Fino a non molto tempo fa Miller non amava Hollywood e non gradiva vedere i suoi fu-
Nel cast, oltre alla bella Scarlett, Samuel L. Jackson, Paz Vega, Eva Mendes e Gabriel Mach metti al cinema, poi però ha cambiato idea ed ora anzi è innamorato della cinepresa. Dunque è uno dei più grandi fumettisti d'America, a portare sul grande schermo le popolari strisce di Will Eisner che hanno per protagonista un poliziotto in lotta contro la criminalità. L'uomo, interpretato sul set da Gabriel Macht, si fingerà morto (da qui il nome Spirit) per potersi muovere nell'ombra e cogliere in flagrante il suo acerrimo nemico, Octopus, malvagio al punto da uccidere tutti quelli che hanno la sfortuna di incontrarlo e animato dalla volontà di distruggere l'intera città.
stelle. I libri illustrati di Beni Montresor", da oggi al 23 maggio alla Sala Santa Rita di Roma. Mentre prosegue alla Casa dei Teatri la mostra dedicata alla sua attività teatrale (fino al 1 giugno), la rassegna alla Sala Santa Rita illustrerà un aspetto della creatività di Montresor che riscosse grande successo soprattutto negli Stati Uniti. Negli States, e in p a r t i c o l a r e a N e w Yo r k , Montresor realizzò circa trenta volumi per grandi editori quali Alfred A. Knopf e Jaqueline Kennedy Onassis e vinse prestigiosi premi dedicati all’illustrazione di libri per l’infanzia. In mostra saranno esposti disegni originali realizzati per alcune edizioni di libri pubblicati dalle più importanti case editrici di tutto il mondo, tra cui le illustrazioni dei racconti di Oscar Wilde, di Hans Christian Andersen e e per alcuni libri dello stesso Montresor. Le illustrazioni di Beni Montresor, in mostra alla Sala Santa Rita dall’11 aprile, sono caratterizzate da maturità espressiva, dall’utilizzo di scale cromatiche inconsuete e dalla padronanza della pagina, che si traduce in una composizione quasi teatrale dello spazio. Energiche e distanti dalle rassicuranti atmosfere disneyane, le scelte grafiche di Montresor sono assolutamente moderne. "Viviamo nella cultura visiva, nel culto delle immagini spiegava il grande scenografo - Una storia raccontata per immagini ha un suo proprio linguaggio, quello visivo, ed è in questo linguaggio che il picture book deve esprimersi". Per l’occasione, la casa editrice Titivillus ha pubblicato il libro "Casa di fiori casa di stelle/House of Flowers House of stars. Beni Montresor illustratore di libri per ragazzi/illustrator of Children Books", a cura di Andrea Mancini. I libri illustrati di Beni Montresor saranno in mostra da oggi al 23 maggio alla Sala Santa Rita di Roma.
venerdì 11 aprile
SPORT
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GIALLOROSSI SMALTITA L’AMAREZZA CHAMPIONS, IL CLUB PENSA AL CAMPIONATO E AL FUTURO
Roma, occhi puntati sul mercato Spalletti cerca un attaccante: Crouch è più che un’idea di Cesare Tufello ROMA - Sarà anche svanito un sogno, ma è stato bello goderselo fino in fino. La Roma che ha salutato la Champions all’Old Trafford ha lasciato una traccia importante di sé in Europa, mostrando bel gioco e spirito mai rinunciatario. Inutile stare a pensare a cosa sarebbe potuto accadere se De Rossi avesse messo dentro il penalty sullo 00, perché coi “se” e i “ma” ci si fa solo il fegato amaro. E la Roma non può permetterselo perché ora ha un altro sogno da inseguire: lo scudetto, relegato nell’immaginario a obiettivo secondario ed ora tornato ad essere quello principale. C’è poi anche la Coppa Italia, ma nessuno sembra pensarci. Sgombri nella mente dal peso della Champions, i giallorossi daranno l’ultimo assalto all’Inter, distante “solo” 4 punti, in un duello che si preannuncia affascinante. Intanto c’è il mercato, con quelle sirene spagnole che sembrano tentare Aquilani e De Rossi. Ma anche la Roma non sta a guardare. E se gli inglesi dominano in Europa e ti hanno appena fatto male, perché non rivolgersi proprio ai club d’oltremanica per rinforzarsi? Nasce così l’idea Peter Crouch (nella foto), attaccante di scorta del Liverpool, assai intenzionato a cambiare aria. Il passaggio del nazionale inglese alla corte di Spalletti è possibile per tre motivi: gli attaccanti accostati alla Roma più volte, Borriello, Crespo e Luis Fabiano sembrano destinati a prendere strade diverse da quelle che portano nella capitale. In secondo luogo lo stesso Crouch è stato molto chiaro: «In questo momento il mio unico pensiero è vincere qualcosa d`importante. Devo essere reali-
sta e ricordarmi che, se voglio giocare in Nazionale, o migliorare la mia carriera, devo giocare con regolarita. Vorrei restare a Liverpool, amo ogni cosa di questo club, ma devo pensare al meglio per me». Un certo Torres, in questo momento, gli impedirebbe tutto ciò. Punto terzo: il rinnovo del contratto propostogli non lo ha soddisfatto, e ha preso tempo per decidere. In questo scenario il passaggio di Crouch alla Roma, con la formula del prestito con diritto di riscatto per dirne una, garantirebbe a Spalletti la punta che
Ronaldinho, Inter conferma il suo interesse
sta cercando e alla società un esborso non troppo elevato. Ad ogni modo i contatti sembrano esserci, ma se ne riparlerà
tra qualche tempo, con la speranza per i tifosi giallorossi di aver già regolato i conti con l’Inter.
MILANO - L’Inter non si chiama fuori, anzi. L’asta che sembra stia per scatenarsi attorno a Ronaldinho acquista un altro tassello, l’Inter. Spuntato pochi giorni fa, l’interessamento dei nerazzurri sembrava non troppo veritiero, e invece sta per configurarsi davvero lo “sgarbo” ai cugini milanisti. L’ad dell’Inter, Ernesto Paolillo, stuzzicato sulla questione ha detto: «Un derby su Ronaldinho? Se lo dice Galliani...», ha detto liquidando cosi` la questione.
Ballotta: «Giocherò ancora un anno» Il 44enne portiere della Lazio accetterà il rinniovo propostogli da Lotito di Medusa Sircumgredi ROMA - Non finisce mai di stupire, e di smettere non se ne parla neppure. Marco Ballotta, sempreverde portiere laziale, a 44 anni ha tutta l’intenzione di proseguire la sua carriera: «Giocherò ancora un altro anno, mi diverto troppo e non ci penso proprio a smettere...». Il portierone biancazzurro rompe gli indugi e davanti ai bambini della scuola elementare San Francesco di Roma ritrova la parola, rivelando la sua decisione. «Se devo essere sincero - ha spiegato il giocatore ai baby interlocu«Solitamente le tori - già dieci anni fa dovevo smetdecisioni le prendo a tere. Poi ho giocato altri dieci stafine stagione, stavolta gioni, e ne sono felice perchè si è l’ho fatto prima» rivelata la scelta
di Caesar Agnascorpe MILANO - La supersfida Champions contro la Juventus è alle porte, e il capitano del Milan, Paolo Maldini, sa bene che importanza abbia. Per lui la sfida di sabato sarà la numero 43 contro la Signora. «La Juve è la Juve - dice - e assieme all’Inter è per me l’avversario di sempre. Abbiamo avuto anche il Napoli alla fine degli anni Ottanta, poi un po’ le romane, però alla fine la lotta si è sempre fatta soprattutto con la Juventus per quanto riguarda i campionati e con l’Inter per la
giusta. Ogni anno mi dico che è l’ultimo, ma poi alla fine torno sempre in porta». Ballotta, che da poco ha compiuto 44 anni è il giocatore più anziano
Il capitano del Milan apre le porte all’ucraino
Maldini: «Sheva, vieni» rivalità storica della città. Una sfida sempre affascinante, nonostante si sia ripetuta tantissime volte. Più si va avanti con la carriera e più speri di giocare questo tipo di partite». Stavolta la gara avrà un sapoer ancor più particola-
re perché vale la Champions. «In generale queste sono le partite che comunque ti danno qualcosina in più, non devi andare a cercare nel fondo del barile le emozioni, perché escono naturalmente». Anche se la Juventus è una neopro-
della serie A e della Champions League, viene incalzato dalle domande dei bambini, che tenuto conto del silenzio stampa dei calciatori laziali possono considerarsi dei fortunati, risponde col sorriso: «Di solito, mi do sempre venti giorni per decidere ma poi torno in porta. Stavolta ho fatto prima e ho deciso che continuo. Certo, anche quando sarò obbligato a smettere per me sarà triste perchè giuro mi diverto tanto ancora tanto». Con il club di Lotito Ballotta sta parlando del rinnovo per un altro anno, e il patron è entusiasta di questa cosa perchè per lui Ballotta è uno di quei giocatori da portare sempre come esempio. Alla fine con l'arrivo di Carrizo, probabilmente sarà Ballotta il suo vice, con Muslera che, forse, andrà in prestito da qualche parte, visto che di estimatori ne ha parecchi. mossa: «Sono stati bravi perché avevano una stagione difficile, neanche loro si aspettavano un cammino del genere, dovuto, devo dire, alle nostre mancanze. Sono stati bravi a crederci ». Infine una battuta sul possibile ritorno dell’ucraino Shevchenko. «Dal punto di vista dell’ambiente non esiste nessun problema, assolutamente, Sheva può tornare al Milan senza problemi. Tutti quelli che hanno dato tanto a questa squadra saranno sempre ben accetti da società e giocatori. Ma i discorsi tattici, di mercato, sono da fare con altre persone».
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Committente: Fedrazione Romana AN