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sabato 15 marzo 2008
SANZIONI SCATENATE ORMAI CHIUNQUE PUÒ MULTARE LE AUTO
Multe, valanga soffocante Sul capo di ogni romano pesano 91 euro l’anno di contravvenzioni “dubbie” ROMA - Emergenza multe nella Capitale. Nel 2006 ogni romano in media ha pagato al Comune 90,9 euro, il numero complessivo delle contravvenzioni è cresciuto del 12% e l’’incasso totale da parte del Campidoglio è stato di 239 milioni di euro. Restano, poi, i problemi legati alle “cartelle pazze”, alle assurde ipoteche sulla casa, ai fermi amministrativi sulle auto e agli ausiliari che non conoscono bene la normativa del Codice della strada. E il Giudice di Pace Alfonso Colarusso denuncia: “ Il Campidoglio è complice delle irregolarità”.
SUCCEDE A ROMA
Romapunto, una città da sfogliare
DELLA LONGA E PETRAROLI NELLE PAGINE 4 E 5
Berlusconi e Fini con Alemanno e Antoniozzi
Oggi a Corviale il Pdl firma il “Patto con Roma” ROMA - Idee concrete per Roma. Tra le priorità sicurezza, casa, periferie e infrastrutture. Sono questi alcuni dei punti sui quali oggi alle 11, a Corviale i due candidati del Pdl al Comune e alla Provincia, Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi, insieme con i due leader nazionali Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini firmeranno il “Patto con Roma” davanti alla cittadinanza per dare un segnale forte SERVIZIO A PAGINA 2 di riscatto.
Si svolta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione della testata Roma punto alla presenza del Candidato Sindaco al Comune di Roma Gianni Alemanno. Presenti anche l’on. Italo Bocchino, il senatore Mauro Cutrufo e il direttore responsabile della testata Simone Turbolente. Alemanno ha ringraziato la redazione che “ha permesso questo innovativo progetto editoriale”. “Lo scopo – ha proseguito – è quello di creare un nuovo strumento a disposizione della città, libero dai condizionamenti esterni”.
Cutrufo: «Rutelli 3 film già visto» Intervista con il candidato vicesindaco del Pdl al Comune di Roma. Espone il suo piano per la Capitale e afferma: l’emergenza rifiuti potrebbe ridurci in breve tempo nelle stesse condizioni della Campania. SERVIZIO A PAGINA 2
all’interno
SONDAGGI
CHAMPIONS LEAGUE
I romani si fidano di Alemanno
La Roma ripesca il Manchester
Secondo il sondaggio della società Ispo di Renato Mannheimer Alemanno riscontrerebbe il gradimento dei cittadini per la sua immagine di serietà e onestà. E questo particolare aspetto nello scontro elettorale con Rutelli potrebbe fare la differenza. Infatti il candidato sindaco del Pdl è accre-
Sarà ancora una volta doppia sfida tra la Roma e il Manchester in Champions League. Infatti era difficile che la squadra giallorossa non pescasse un’inglese visto che si sono qualificate in quattro. Ma l’incontro con il Manchester ha ormai il sapore di una classica nelle sfide europee. Le due squadre si sono
ditato dai cittadini con un 6 in pagella per quanto riguarda l’onestà. Un altro aspetto che emerge da un questionario di sondaggi politici è che i giovanissimi, cioè i ragazzi al “primo voto” preferiscono Alemanno al suo rivale. E il candidato del Pdl si dice certo: sarà ballottaggio. SERVIZIO A PAGINA 3
INTERVISTA
già incontrate nel girone eliminatorio. All’Olimpico fini 0-1 per gli inglesi, mentre al ritorno la Roma rischiò di vincere in più occasioni, fermandosi poi ad un pareggiocon il risultato di 1-1. Primo appuntamento all’Olimpico il primo aprile, mentre il ritorno, all’Old Trafford, SERVIZIO A PAGINA 13 sarà il 9.
Crolla Bear Stearns meno 50% Panico a Wall Sreet pag. 10
Scontri in Tibet Monaci contro Pechino pag. 9
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LA CORSA AL CAMPIDOGLIO
OCCHIELLO OCCHIELLOOCCHIELLOOC L’INTERVISTA IL CANDIDATO VICESINDACO AUGUSTUS MAUROCONUBIUM CUTRUFO ESPONE SANTETIL MATRIMONII, PIANO DI RILANCIO QUOD CATELLI PER LA LIBERE CAPITALE
«Rutelli tre è un film già visto» Per il senatore va subito fronteggiata l’emergenza ambientale, poi l’autonomia per i municipi e una ricostruzione dell’antica Roma di Alessandra Mori
Mauro Cutrufo, candidato vicesindaco Pdl
ROMA - Idee concrete per Roma, impegni con il Governo nazionale, piano di investimento per far fronte alle emergenze. Il “Patto con Roma” che verrà siglato questa mattina alle ore 11 a Corviale, è un vero e proprio documento programmatico per il governo della città e non un mero spot elettorale. I due candidati del Pdl al Comune e alla Provincia, Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi, insieme ai due leader nazionali Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, firmeranno il testo davanti alla stampa e alla cittadinanza per dare un segnale forte, di rinascita, di riscatto di una città che non può più sopportare leggi fallimentari e interventi infruttuosi. Tre impegni di investimento per l’emergenza casa, le periferie e le infrastrutture. Previsti 25mila nuovi alloggi e
ROMA - «Lo sa qual è la differenza tra noi e loro? Che noi del Pdl passeremo dagli slogan ai progetti concreti, che questa città aspetta da troppo tempo. Basta con il fallimentare “Modello Roma”. Per la città servono riforme legislative». Mauro Cutrufo, capogruppo della DCA per le autonomie al Senato e candidato alla carica di vicesindaco nel Pdl, ha le idee chiare. R u t e l l i s i p r e s e n t a c o m e u n c a n d i d at o n u o v o i n u n a c i t t à c h e d i c e d i c on o s c e r e b e n e. « Si potrebbe chiamare Rutelli tre, Rappresenta il vecchio, esattamente come Veltroni. Ha fatto la stessa trafila di Vel-
troni, comincia nel 1993 per poi ripresentarsi cinque anni dopo, promettendo che avrebbe concluso il suo ciclo, ma in realtà ha utilizzato Roma come trampolino, andando a fare il candidato premier solo dopo due anni, lasciando i romani nei guai. Ora anche Veltroni fa la stessa cosa. Questa è la novità. E poi dovrebbe imparare a conoscere Roma» Q u a l i s o n o l e s u e p r o p o s t e p e r l a C apitale? «Occorre dare una autonomia legislativa, cosa che Veltroni e Prodi non hanno fatto. E’ da vent’anni che si aspetta. I municipi devono essere resi indipendenti, come centri di spesa autonoma, proprio come i Comuni. Questa è l’essenza del progetto
allo studio con Alemanno e Antoniozzi». E per il Tu r i s m o ? «La mia idea è la ricostruzione dell’antica Roma, un luogo a parte, con aspetti ludici, che possa far rivivere architettonicamente la grandezza dell’antica Roma e attrarre i turisti e dove ad investire siano i privati». Quali le emergenze da fronteggiare subito? «Quella ambientale e il dramma dei rifiuti. Roma tra dodici mesi sarà come Napoli . Lo dice l’Università Bocconi dove, al master formativo per gli specializzandi in questo settore, si fornisce come esempio negativo il Lazio e Roma e si lanci l’allarme per la Capitale».
Tra le priorità, sicurezza, casa, periferie e infrastrutture
Oggi a Corviale la firma del “Patto con Roma” progetti per la mobilità. Poi il governo del Cavaliere si impegna a stanziare in tre anni per la riqualificazione delle periferie un miliardo e mezzo di euro, in cui è incluso un fondo sociale per l’occupazione. E ancora, nei primi 100 giorni della nuova legislatura nazionale dovrà essere approvato il decreto sulle espulsioni mai fatto dal governo Prodi e la disciplina giuridica per i cittadini comunitari in
linea con le direttive di Bruxelles. Sulla sicurezza, poi, è previsto un piano di Comune e Governo per l’espulsione di 20.000 extracomunitari che vivono a Roma e che hanno già commesso reati. L’impegno per la sicurezza è una priorità del Patto: se Alemanno diventerà sindaco verrà istituito un assessorato all’immigrazione e alla sicurezza per le politiche d’integrazione nei confronti degli immigrati che non delinquono e lavorano regolarmente. Infine l’impegno per l’efficienza delle Istituzioni, la riduzione della pressione fiscale, l’istituzione del distretto di Roma capitale che accorperà le competenze di provincia e comune, dopo una riforma costituzionale. Da Corviale parte il riscatto di Roma e dei suoi cittadini. [tt . d . l . ]
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CRONACA POLITICA Manette a 5 zingari Depredavano turisti Cinque nomadi, tutti pregiudicati tra i 16 ed i 25 anni, sono stati arrestati dai carabinieri fra San Pietro e San Lorenzo in Lucina mentre aggredivano e derubavano turisti in vacanza a Roma deprendandoli di portafogli e macchine fotografiche. La refurtiva è stata recuperata.
Rapinò e picchiò ragazzo arrestato Rom Lo ha riconosciuto il ventenne che lui aveva aggredito a dicembre assieme a due complici rubandogli poi il cellulare e il portafogli. E’ finito in manette per questo un romeno di 17 anni appartenente al campo nomadi di via Candoni: è stato portato al centro di prima accoglienza.
Cingalese affittava posti letto a clandestini Un cingalese di 26 accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è stato sorpreso e denunciato dai carabinieri mentre affittava posti letto a tre connazionali clandestini nel suo appartamento di vicolo di Grotta Perfetta. Avviate le procedure per l'espulsione dei tre.
REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
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SONDAGGI: SECONDO LA RILEVAZIONE ISPO I CITTADINI RITENGONO ALEMANNO CAPACE E AFFIDABILE
Serio e onesto: i romani ci credono Nei test Rutelli non sfonda e la forbice tra i due competitor si riduce. I ragazzi al primo voto preferiscono il Popolo della libertà di Alessandra Mori ROMA - I romani danno le pagelle e promuovono Gianni Alemanno. Il candidato del Pdl riscontra la simpatia dei cittadini per la serietà. Come nelle schede scolastiche, in un punteggio da 1 a 10, secondo il sondaggio realizzato dalla Ispo di Renato Mannheimer, Alemanno riscontra il gradimento dei cittadini per la sua immagine di serietà e onestà. Nella ricerca “di opinione a livello comunale” commissionata da An, Alemanno prende un 6,0 in onestà e Rutelli 5,8. Sempre Alemanno è al 6,1 per la serietà, mentre Rutelli è 5,7. Si tratta di un test realizzato su un campione di 1001 casi, proIl candidato del Pdl: porzionale cioè alla popolazione «Quelli che non adulta residente a Roma ( persone si ritrovano a sinistra che superano i diciassette anni) voteranno per me» per genere, età, t i t o l o d i s t u d i o, condizione occupazionale. Il periodo di rilevazione si riferisce al 6 e 7 marzo, su elaborazione dei dati Spss. Alemanno si attesta al 5,8 per affidabilità e il suo avversario al 5,6. Buono il gradimento per la simpatia: 5,7. Identico risultato, invece, otterrebbero per
“l’aspetto” capacità: entrambi al 5,9. Sempre secondo l’Ispo, il 49 per cento crede che il futuro sindaco debba essere una persona che rappresenti un cambiamento. Sondaggi, certo. Ma la forbice tra i due competitor, se si guarda bene al sondaggio Crespi- Omniroma dei giorni scorsi, si riduce, tenendo anche conto del fatto che Rutelli, secondo la fascia d’età che va dai 18 ai 24 anni, è un dejavu. Lo rivela un questionario di sondaggipoliticoelettorali.it che evidenzia un notevole distacco di preferenza a favore del centrodestra. Non a caso da giorni A-
lemanno va ripetendo che il ballottaggio è sicuro. E confermato da tutti i sondaggisti. Solo l’altro giorno il professor Piepoli ha dato per certo il superamento del primo turno da parte del candidato del Pdl. «Sono in molti, tra coloro che hanno dato il proprio consenso alla passata giunta di centrosinistra, che oggi manifestano la volontà di voltare pagina»- ha detto ieri Alemanno. Come pure è certo: «Non ci sarà alcun effetto di trascinamento dell'ex sindaco Veltroni in favore di Rutelli e del centrosinistra. I romani hanno già dimenticato Veltroni».
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SANZIONI SCATENATE
FERMI AMMINISTRATIVI E IPOTECHE SULLA CASA, IL CAMPIDOGLIO COSTRETTO AL DIETROFRONT
Per ogni romano 91 euro di multa Rispetto al 2005 il numero delle contravvenzioni è aumentato del 12% di Daniele Petraroli ROMA - Multe illegittime, contravvenzioni con dati errati, sanzioni già annullate dal giudice di pace, ausiliari del traffico che non conoscono bene le proprie competenze. Ma anche ipoteche sulla casa e fermi amministrativi ai veicoli. La situazione degli automobilisti romani continua a essere invivibile. A fronte di un traffico ormai congestionato a ogni ora del giorno e di una mancanza cronica di parcheggi, il Campidoglio negli anni ha solo aumentato esponenzialmente le persone deputate ad elevare multe. Da quando entrarono in azione gli ausiliari del traffico, era il 1999, a oggi l’unico risultato raggiunto è stato quello della moltiplicazione delle vessazioni sui contribuenti senza che siano state trovate soluzioni al traffico di Roma. Nel 2006, ultimo bilancio consuntivo disponibile, ogni romano ha dovuto pagare 90,9 euro di multe. Cifra che colloca la Città eterna al terzo posto in Italia dopo Firenze e Caserta. Rispetto al 2005, poi, il numero delle contravvenzioni è aumentato del 12% per un incasso totale da parte del Campidoglio di 239 milioni di euro. Ne consegue, inoltre, l’aumentare degli errori. Stiamo parlando delle “cartelle pazze”, vero incubo degli automobilisti romani. Nulla è cambiato con la Gerit, subentrata a fine 2006 al Monte dei Paschi nella riscossione dei tributi per conto del Campidoglio. Così nel primo trimestre dello scorso anno sono state ben 54mila le cartelle esattoriali inviate ai romani. Una valanga di richieste di pagamenti che spesso non hanno alcuna legittimità. Per esempio perché sono già state pagate (magari con un piccolo ritardo), oppure perché annullate dal prefetto o dal giudice di pace. O ancora, inviate a bambini che, ovviamente, non hanno la patente o a persone decedute da anni. E in molti casi si era arrivati al fermo amministrativo dell’auto per multe di appena 300 euro o all’ipoteca sulla casa per un debito di 1.300 euro. La cattiva gestione delle pratiche negli uffici di via Ostiense ha prima costretto il Comune, a luglio, ad innalzare i limiti per i fermi (a 500 euro) e
le ipoteche (a 10mila euro). Poi a sospendere fino al primo ottobre 2007 le multe per permettere un controllo accurato. A fine anno, poi, è dovuto intervenire addirittura il Governo inserendo un apposito comma, il 153, all’interno dell’articolo 1 della Finanziaria. La
norma, fortemente voluta dal Campidoglio preoccupato per le migliaia di romani inferociti, riguarda tutti i verbali dei vigili urbani e degli ausiliari iscritti entro il 30 settembre 2004 e prevede che chiunque abbia ricevuto la notifica di una cartella con due anni di ri-
tardo non dovrà più pagare la multa. Uno “scherzo” che ha riguardato oltre 200mila cartelle esattoriali emesse prima del 2004 e cancellate in un sol colpo sanando una situazione da paese del quarto mondo. Un paese in cui l’assessore comunale al Bilancio si permet-
te di dare consigli quantomeno “curiosi”: “A Roma è preferibile non muoversi con la macchina – le parole di Causi a luglio -. Se proprio bisogna utilizzarla non bisogna fare infrazioni. E se alla fine dovesse arrivare una multa è meglio pagarla subito”.
La sentenza
Il giudice taglia la mora ROMA - Nuova sentenza del giudice di pace contro le amministrazione inefficienti e soprattutto in favore dei romani. Lo rende noto un articolo del Messaggero. Da via Teulada arriva così un nuovo precedente giudiziario sulla questione delle multe: vengono annullati gli aumenti sulle contravvenzioni se le “maggiorazioni” sono colpa di “un ritardo dell’Amministrazione”. D’ora in poi i cittadini vessati dalle cartelle pazze avranno un’arma in più per fare ricorso. Il giudice ha dato ragione ad un ricorso, riducendo gli interessi di mora richiesti dal Campidoglio attraverso una cartella della Gerit spa. Fatta salva la somma originaria della multa, il cittadino non dovrà pagare tutti gli aumenti e il Comune dovrà pagare le spese processuali. Il motivo? “La richiesta di iscrizione a ruolo degli importi era arrivata al Campidoglio solo in prossimità della prescrizione quinquennale e questo aveva causato l’aggiunta alla sanzione di tutte le maggiorazioni e gli interessi possibili”. In questo modo le Amministrazioni efficienti incassavano meno di chi perdeva più tempo: da oggi in poi non sarà più [tt.d.l.] possibile. Il palazzo della Sta
“MIRACOLO” ELETTORALE IN VIA OSTIENSE 131
E adesso la Sta brulica di attività Le code di ore, le urla e gli spintoni sembrano un ricordo. Ma quanto durerà? di Matteo Bernabei ROMA - In campagna elettorale anche “l’inferno” cambia volto. Da due mesi infatti, l’ufficio contravvenzioni di via Ostiense 131 L, dove quotidianamente centinaia di persone si ammassavano per presentare i propri reclami, si è trasformato in un’oasi di pace. Nessuno alza la voce, i tempi di attesa per gli sportelli sono stati dimezzati e le uniche grida che si sentono sono quelle che ogni tanto si levano contro gli incolpevoli impiegati, costretti ogni giorno sorbirsi le lamentele e gli sfoghi dei
cittadini. L’ufficio è stato spostato dal quarto al primo piano, gli sportelli raddoppiati, la sala d’attesa ingrandita ed è stato elaborato un nuovo sistema di numerazione che smista le persone in sei differenti canali a seconda delle esigenze. L’attesa media per il proprio turno è di circa 25 minuti, cosa rende stupefatti alcuni dei frequentatori assidui del Centro Direzionale Argonauta come avvocati o vigili urbani. A quanto pare i miracoli esistono e a realizzarli è l’avvicinarsi delle elezioni amministrative. Due mesi fa la situa-
zione era ben diversa: una bolgia di persone che si ammassava all’ingresso, urla, spintoni e anche qualche rissa. Si attendeva per ore e c’era chi rinunciava persino a presentare reclamo per non perdere una giornata di lavoro. “Sono stata qui anche qualche mese fa, ma era molto diverso – rivela Cristiana Alfano, impiegata di 31 anni -. Ho dovuto attendere il mio turno per tre ore”. Ad alimentare il dubbio che questa sia solo una facciata costruita per il tempo necessario allo svolgimento della campagna elettorale, si aggiunge il fatto che
ai dipendenti sia stato impedito di rilasciare dichiarazioni su questo sorprendente miglioramento del servizio per ordine dei dirigenti. Uno specchietto per le allodole che però non serve risolvere le assurdità del sistema. Come quanto è accaduto alla signora Candida Capitani, pensionata di 73 anni, che dopo aver pagato una multa, se ne è vista recapitare un’altra per l’identica infrazione. E, come se non fosse abbastanza, quando è venuta a presentare reclamo ha scoperto che dovrà essere convocata di nuovo per risolvere definitivamente la questione.
SANZIONI SCATENATE
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DALLE PROVINCE LA DENUNCIA DEL GIUDICE DI PACE ALFONSO COLARUSSO
Comune complice delle irregolarità Il sanzionamento avviene in base ad articoli diversi e scollegati a seconda di chi fa la multa di Ferdinando Calda ROMA - Ausiliari irregolari, telecamere fuori legge, uffici del Giudice di Pace sommersi da ricorsi per le contravvenzioni, multe utilizzate per far quadrare il bilancio comunale, “minacce” per riscuotere le ammende. Questo ed altro accade a Roma, dove l’80% per cento dei casi trattati dal Giudice di Pace riguardano proprio le multe che il Comune ha contestato ai cittadini, il più delle volte senza averne il diritto. “Ci sono giorni – ci spiega il giudice di Pace, Alfonso Colarusso – in cui trattiamo solo ed esclusivamente di multe”. Questo dà un’idea anche dell’immensa quantità di multe che ogni anno i cittadini romani si vedono recapitare, spesso senza sapere che avrebbero tutto il diritto di non pagarle. Può capitare che un automobilista, per non aver pagato le strisce blu, si trovi costretto a pagare 36 euro, ma che in realtà la multa prevista dal codice della strada per questo tipo di infrazioni (articolo 7) sia di 19 euro. Questo accade perchè l’ausiliare del traffico si rifà ad un altro articolo del codice della strada, il 157, che però riguarda unicamente il mancato utilizzo del disco orario. Oltre agli addetti ai parcheggi a pagamento esiste un’altra categoria di ausiliari: quelli incaricati di multare chi transita sulle corsie riservate ai mezzi pubblici o chi parcheggia sulle fermate degli autobus. Questi andrebbero scelti tra gli ispettori delle varie società di trasporto pubblico, ma sembrerebbe che spesso non sia così. Cosa più importante, tuttavia, è che questi “vigilini” hanno il potere di fare multe solo al di fuori dei centri abitati, così come previsto dall’articolo 6 del codice della strada. I cittadini romani sanno fin troppo bene quanto spesso questa norma non viene rispettata. Inoltre gli ausiliari del traffico, come anche i vigili urbani, hanno l’obbligo di contestare la multa al momento dell’infrazione, fermando l’automobilista. In realtà sono molto pochi gli automobilisti romani che sono mai stati fermati da un ausiliario dell’Atac perchè passava su una corsia dell’autobus, mentre sono molti più numerosi coloro che si sono visti recapitare la multa a casa. “Questo – ci racconta il giudice
Colarusso – è solo il 50% di tutto quello che accade quotidianamente”. E ci racconta di come le telecamere messe ai semafori per multare chi passa con il rosso siano assolutamente illegali, perchè non contemplate in alcun articolo del codice della strada. Oppure di cittadini che si sono visti recapitare cartelle esattoriali comprendenti multe già in precedenza annullate da una sentenza del Giudice di Pace. Ma anche di preavvisi di fermo del veicolo, che, di fatto, risultano essere unicamente delle minacce inattuabili. E’ il caso dell’Equitalia Gerit, che più di una volta ha inviato un preavviso di fermo del veicolo a causa di contravvenzioni non pagate, senza averne però il diritto. Infatti il fermo del veicolo è previsto solo in caso di mancato versamento
dei tributi e non per multe non pagate. Tutte queste irregolarità sono viste e approvate dal Comune di Roma. Infatti tutte le contravvenzioni emesse dagli ausiliari del traffico devono passare attraverso il controllo dei vigili urbani. Tuttavia sembra che il Comune veda nelle contravvenzioni un efficace modo per tassare ulteriormente i cittadini e far entrare altro denaro nelle casse comunali. “Addirittura - ci racconta il giudice Colarusso – in alcuni casi ci siamo trovati di fronte a multe emesse direttamente dall’ufficio entrate del Comune e non, come dovrebbe essere, dal servizio contravvenzioni”. Un’ulteriore dimostrazione che le multe vengono utilizzate per far quadrare i disastrati conti comunali.
IN CAMPIDOGLIO SISTEMI INFORMATIVI ASSOLUTAMENTE INADEGUATI
«Nessun controllo sulle multe» I cittadini non sanno come fare i ricorsi e molte volte pagano multe illegittime di Tommaso Della Longa ROMA - Le multe sono l’incubo dei cittadini romani. Strisce blu, vigilini, cartelle pazze. Abbiamo fatto il punto della situazione con l’avvocato Antonino Galletti, presidente di Azione legale. Come siamo arrivati alle “cartelle pazze”? Il problema è che il Campidoglio si è trovato a gestire una quantità infinta di multe con sistemi informativi assolutamente inadeguati. Il risultato? Vengono colpiti tutti, indistintamente. Non si fa nessun controllo sulle multe, si preferisce scatenare la valanga sui romani. Tanto poi spetta al singolo cittadino fare ricorso e chi lo fa rappresenta una percentuale minima, in confronto ad incassi enormi. Questo è un fenomeno che visto complessivamente smuove decine di milioni di euro. Chi sono i “vigilini”? Di pari passo con l’aumentare delle sanzioni sono cresciuti i
soggetti che possono firmare le multe. Dagli impiegati del Comune mandati in strada a fare multe, a quelli delle concessionarie di parcheggi, come nel caso della Sta, ai funzionari di Trambus che possono multare solamente chi occupa le corsie preferenziali. Tutto questo contribuisce a creare confusione e ad allarmare i cittadini.
Sotto i mille euro è ammessa la difesa personale in giudizio Esiste un modo per salvare i parcheggi liberi? Secondo il codice della strada, si possono fare le strisce blu, ma bisogna anche mantenere contemporaneamente zone di parcheggio libero. In percentuale Roma è in regola. Ma la norma andrebbe interpretata rispetto all’estensione del comune. Da
Il traffico in città (Foto Omniroma)
noi, l’ambito di riferimento dovrebbe essere limitato al quartiere o alla zona di residenza. Si può fare ricorso proprio partendo dal principio della garanzia di avere posti gratuiti. Cosa può fare un cittadino? Ricorrere in via gerarchica contro il prefetto oppure dal Giudice di Pace direttamente o contro l'eventuale decisione negativa del prefetto. Sotto i mille euro è
ammessa la difesa personale in giudizio. La maggiore parte dei cittadini non lo sa e quindi non lo fa. Anche perché si tratterebbe di depositare il ricorso, andare all'udienza e poi scoprire che fine ha fatto la sentenza. Un meccanismo tortuoso e complicato che porta molti cittadini da un avvocato o a pagare direttamente una multa anche illegittima.
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CRONACA
IL TRUFFATORE SI È FINTO TITOLARE DI UN’AZIENDA DI PREZIOSI
Colpo gobbo alla Fiera Oltre 4 milioni di euro in oro e gioielli il bottino di Marco Valensise ROMA - Colpo da 4 milioni di euro alla nuova Fiera di Roma. Oltre 200 chili di oro e gioielli il bottino. Giovedì pomeriggio intorno alle 17 e 30 due guardie giurate hanno consegnato i due bauli contenenti i preziosi a una persona che si è finta titolare di una ditta che ha uno stand alla fiera Orocapital. Inutile dire che subito dopo aver preso in consegna l’oro il moderno Lupin si è dileguato in tutta fretta. I due vigilantes, che lavorano per un istituto del nord Italia specializzato in consegne di materiale per le fiere, si trovavano alla nuova Fiera proprio per rifornire di materiale diversi stand. Giunti all’ultimo i due hanno trovato un uomo che si è qualificato come titolare della Raima, un’azienda di Valenza, in provincia di Alessandria, che produce gioielli. La guardia giurata si è fidata e ha consegnato all’uomo i due bauli con oltre 200 chili di gioielli senza chiedergli un documento, come prescrive il regolamento nel caso non si conosca personalmente la persona alla quale occorre consegnare la merce. Pochi minuti dopo il vigilantes ha ricevuto una telefonata dal
vero titolare della Raima che gli ha chiesto i bauli con i preziosi. La guardia giurata ha spiegato di averli già consegnati e immediato è scattato l'allarme al 113. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia di Stato del commissariato San Paolo che hanno bloccato tutte le uscite e lavorato tutta la notte per cercare di capire se i due bauli fossero ancora all'interno della Fiera. Gli inquirenti hanno visionato anche i registri dove sono segnalati tutti i pass rilasciati e i nominativi con relativi numeri di telefono di tutte le persone che hanno avuto accesso alla fiera negli ultimi giorni. Come spiegano gli investigatori, ieri pomeriggio, a poche ore dall'inaugurazione della fiera, negli stand c'era un grande via vai di gente, di espositori e vigilantes che con carrelli spostavano grandi bauli da una zona all'altra. Il moderno "Lupin" ha quindi avuto tutto il tempo per fuggire senza dare nell'occhio nonostante i grossi bauli. Gli inquirenti stanno effettuando indagini a 360 gradi. Si cercano possibili complici della persona che ha ritirato i gioielli, vagliando anche la posizione delle stesse guardie giurate che hanno effettuato la consegna che sono state interrogate per tutta la notte.
Sentenza irrevocabile
VOX BLOG Se il modello di Walter per l’Italia è quello romano… Diamo voce ai blog anche sulla carta! Da oggi selezioneremo i post di denuncia dei blogger, da quelli più ironici a quelli più indignati. Potrete segnalare anche i vostri post o quelli dei vostri amici inviando un mail a blog@puntoroma.it Noi li leggeremo e li pubblicheremo!
da: http://ilpensatore.wordpress.com/
Francesco Rutelli, attuale vice presidente del governo Prodi, candidato, ancora una volta, alla poltrona di sindaco di Roma, con lo slogan: Né quartieri alti né quartieri bassi, solo quartieri sicuri. E così i quartieri alti e i quartieri bassi ma poco sicuri hanno sentenziato: E ‘mo te sveji??
Oggi sono stato a Roma. Toccata e fuga. Impegni di famiglia. Seppur per brevissimo tempo ho goduto come sempre dello spirito dell’Urbe immortale, che non manca mai di affascinarmi e ammaliarmi. A tratti però il mio delirio onirico tra i fasti romani veniva interrotto causa manifesti elettorali. In primo piano il faccione del “cicoria”, l’altro “pupo” de Roma… si, dai… avete capito, Rutelli. Poi, a caratteri cubitali, le sue proposte per la città. Datemi il voto perché io farò di Roma… una città più pulita? più curata? più ordinata? una capitale più moderna? più umana (addirittura!)? Ho dovuto rileggere più volte quelle parole arancioni su sfondo bianco. Incredulo ho dovuto ammettere che la vista non mi faceva difetto. Da lì, la fragorosa risata. Possibile che Rutelli parli così di Roma, della città fino all’altro ieri di Veltroni? Possibile che Rutelli abbia in mente una ricostruzione di Roma? Ne parla come se negli otto anni trascorsi fossero stati sindaco prima Fini e poi Alemanno! E invece la capitale ridotta sul lastrico, tutta da risanare, non è stata governata dal centro-destra, almeno non nell’ultimo ventennio! Appare un po’ bizzarro che il primo a riconoscere l’incapacità gestionale dell’amministrazione della città da parte di Veltroni sia proprio un suo alleato del PD… e che alleato! Quindi la domanda sorge spontanea: ma il modello politico che Veltroni vuole utilizzare per governare l’Italia è lo stesso usato per Roma? No, perché allora saremmo proprio nei guai! E’ grottesco questo modo di fare politica. Da una parte può anche far sorridere. Ma più che altro inorridisce, per la continua spinta alla mistificazione. E io, molto personalmente, da gente così non vorrei nemmeno sapere amministrato il mio condominio! Comunque grazie Rutelli. Senza di te non avremmo mai capito chi è veramente Walter Veltroni. Un incompetente che ha reso Roma una città insicura, disordinata, sporca, obsoleta e perfino inumana. Non lo dico io. Lo dici tu. Altrimenti non chiederesti un voto per rifondarla.
PRESENTAZIONE ALLA STAMPA
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IN REDAZIONE ALEMANNO, CUTRUFO E BOCCHINO
“Un nuovo giornale al servizio della città” Giovani, per un’informazione senza condizionamenti
Sostieni Alemanno
ROMA - Nella nostra sede di Corso Vittorio Emanuele II si è svolta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione della testata alla presenza del Candidato Sindaco al Comune di Roma Gianni Alemanno, dell’on. Italo Bocchino, del senatore Mauro Cutrufo e del direttore responsabile della testata Simone Turbolente. Italo Bocchino ha spiegato il progetto ambizioso di una free press – cioè un giornale diffuso gratuitamente – che su Roma vanta una tiratura di partenza di 50.000 copie. In questo modo si pone tra i quotidiani più diffusi nella Capitale e ambisce ad aumentare la tiratura a se-
Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000
Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 -06.42275030fax 06.42274029.
Nelle foto: in alto uno spaccato della redazione. Nella foto al centro: Bocchino spiega ai giornalisti la filosofia di “Romapunto”. Qui sopra, da sinistra, Simone Turbolente, Gianni Alemanno, Italo Bocchino.Nella foto a sinistra, Mauro Cutrufo
conda del successo che gli riconosceranno i lettori. Il direttore responsabile, Simone Turbolente, ha sottolineato come la redazione sia composta da 5 giovani redattori e molti collaboratori che setacciano la Capitale alla ricerca di notizie: sintomo questo di un modo di far informazione che cambia. Importante per Mauro Cutrufo, candidato al ruolo di Vice-Sindaco alle prossime elezioni comunali, è il ruolo delle free
press che incarnano la voce del popolo. Gianni Alemanno ha ringraziato la redazione, un misto di volontariato e professionalità che “ha permesso questo innovativo e ambizioso progetto editoriale”. “Lo scopo – ha proseguito – è quello di creare un nuovo strumento a disposizione della città che vada oltre il momento elettorale e che si ponga quindi al servizio di una informazione libera dai condizionamenti esterni”. “A Roma – conclude Alemanno – denunciamo da sempre una copertura, un velo esistente tra il Campidoglio e la vita quotidiana dei cittadini, noi vogliamo rompere questo velo. Oggi si sono aperte molte crepe e bisogna andare in fondo alla verità perché non si può fare politica senza verità".
ALEMANNO
SINDACO
ROMA CAMBIA
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ESTERI
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CONTINUA LA PROTESTA CIRCONDATI DALLE FORZE DELL’ORDINE I MONASTERI BUDDISTI DI DREPUNG, SERA E GANDEN
Scontri in Tibet Fiamme a Lhasa Monaci contro Pechino, decine di arresti nella capitale di Matteo Mariconda
volta contro il dominio cinese. Secondo quanto hanno riportato testimoni alla PECHINO - Automobili della polizia e dell’eCnn, nelle strade di Lhasa sono stati esercito sono state date alle fiamme nel splosi colpi di arma da fuoco e sparati lacentro di Lhasa dove centinaia di persone crimogeni. Nel capoluogo, un migliaio di si sono unite alla protesta dei monaci persone avevano tirato sassi contri le forbuddisti contro il controllo del governo cize dell’ordine ed i loro mezzi, e hanno danese sul Tibet. Secondo alcuni testimoni to alle fiamme negozi di proprietà di cinesarebbero sia monaci sia abitanti della si dell’etnia han. Testimoni parlano anche capitale tibetana a provocare gli incendi. di un mercato andato a fuoco nel centro L’agenzia di stampa cinese Xinhua riferidella città. Voci non confermate parlano sce anche di negozi della proclamazione deldati alle fiamme. lo stato d’emergenza nelIncendi appiccati a Cresce la tensione e la principale città del Ticrescono le violenze in dove nei giorni scorsi diversi negozi. L’appello bet, Tibet da giorni teatro migliaia di monaci di disordini in coincie laici tibetani del Dalai Lama: Pechino buddhisti denza con il 49esimo hanno dato vita a proteanniversario della riste contro “l’occupazione” eviti la forza
BREVI Iran, 43 milioni al voto Le elezioni rappresentano il primo importante test politico a 30 mesi dall'insediamento del presidente Mahmoud Ahamdinejad. Khamenei al seggio: ''Voto molto importante per il futuro del Paese''. L'astensione è l’incognita maggiore.
Condananto prete pedofilo Dovrà scontare tre anni in carcere il prete pedofilo, parroco presso la parrocchia di Riekofen condannato per aver molestato sessualmente un chierichetto. L'uomo, 40 anni, ha ammesso la propria colpevolezza per 22 capi d'accusa.
Pakistan, Bhutto prosciolto Asif Ali Zardari, vedovo dell'ex leader pachistana Benazir Bhutto uccisa in un attentato il 27 dicembre scorso, e' stato prosciolto in tribunale dall'ultima delle sette accuse di corruzione. Ora per il presidente del PPP si aprono le porte per l'elezione a primo ministro.
Darfur, firmato accordo pace Un accordo di non aggressione per porre fine agli attacchi di gruppi ribelli sui reciproci territori, tra cui la calda regione sudanese del Darfur. E' l'intesa siglata dai presidenti del Ciad Deby e del Sudan al-Bashir a Dakar, a margine del vertice dell'Oci.
cinese. Radio Free Asia, l’ emittente del governo degli Usa, ha citato testimoni secondo i quali la polizia ha impedito oggi con la forza ai monaci del monastero di Ramoche di tenere una manifestazione. Un residente ha affermato che la situazione “è molto pericolosa” e che “nelle strade tibetani combattono contro cinesi”. Altri testimoni hanno detto che il mercato di Tromisikhang, è stato dato alle fiamme
nel centro di Lhasa. Si tratta dell’ultimo episodio di una serie di proteste esplose questa settimana all’interno e all’esterno del Tibet che mirano ad attirare l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione di questo piccolo Stato oppresso dal Dragone: in particolare sperano che i riflettori accesi sulla Cina in vista dei giochi olimpici di Pechino possano spostarsi anche sulla loro causa.
L’ADDIO LA CERIMONIA È STATA OFFICIATA DAL PATRIARCA DI BABILONIA DEI CALDEI, CARDINALE EMMANUEL DELLY III
Iraq, in migliaia ai funerali di Rahho Gremita di fedeli la chiesa di Mar Adaa a Karamless per l’ultimo saluto all’arcivescovo di Luigi De Floris KARAMLESS - Una moltitudine di persone ha partecipato ai funerali di monsignor Paulus Faraj Rahho nella chiesa di Mar Adaa a Karamless, villaggio cristiano situato una trentina di chilometri a ovest di Mosul, dove l'arcivescovo caldeo rapito è stato ritrovato il cadavere. La cerimonia è stata officiata dal patriarca di Babilonia dei Caldei, cardinale Emmanuel Delly III, uno dei 23 prelati insigniti a novembre del cappello cardinalizio. Le immagini sono state trasmesse in diretta da molte televisioni irachene, mostrando svariate migliaia di fedeli, giunti da ogni parte del Paese, assiepati nella strada antistante la chiesa, che alcune ore prima della cerimonia era già colma di gente comune non meno che di autorità. All’interno, personalità politiche e religiose, cristiane e musulmane: dal ministro delle Finanze del governo autonomo curdo, Sarkis Agajan, ai più alti esponenti civili e militari della provincia settentrionale irachena di Niniveh, passando per i vescovi di tutti i riti cattoli-
ci dell’Iraq e per una nutrita delegazione di capi religiosi islamici. A colpire, però, era soprattutto la massa di fedeli raccolti all’esterno del tempio di Mar Adaa. I vertici religiosi caldei hanno ribadito che, sulla base delle informazioni ritenute più credibili, il 65enne sarebbe morto almeno quattro giorni prima del rinvenimento dei suoi
resti, e che il corpo non riporterebbe segni di colpi d’arma da fuoco. Fonti riservate interne alla Chiesa hanno inoltre fatto sapere che il cadavere di monsignor Rahho non sarebbe stato rinvenuto in un cimitero alle porte di Mosul, ma in un terreno incolto utilizzato dagli abitanti come discarica. Altri esponenti della Chiesa caldea dal
canto loro hanno accusato del rapimento di monsignor Rahho il cosiddetto Gruppo armato per la formazione di uno Stato iracheno islamico, formazione insurrezionale legata ad Al Qaeda. L’organizzazione terroristica fondata da Osama Bin Laden è sata chiamata in causa anche dal governo iracheno del premier sciita Nouri Al Maliki.
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MERCATI
Alla Fiat 500 il trofeo auto Europa 2008 Gli iscritti all’Unione Italiana Giornalisti Automotive hanno assegnato il Trofeo alla Fiat 500. Ieripresso il Centro Congressi del Lingotto, Sergio Marchionne Ad della Fiat ha ricevuto dal presidente dell'Uiga Pierluigi Bonora, il Trofeo Auto Europa 2008, che i giornalisti dell'Unione hanno assegnato alla Fiat 500.
CAROVITA
Pane alle stelle ecco gli sconti
Fino al 15 aprile i panificatori potranno applicare sconti sul prezzo di svariate tipologie di pane e, nelle ultime ore della giornata, praticare promozioni per eliminare l'invenduto. Lo hanno deciso le associazioni di categoria, che hanno così accolto l'invito del garante, Antonio Lirosi, per frenare la corsa dei prezzi.
ECONOMIA CRAC I VERTICI STAREBBERO PENSANDO ADDIRITTURA ALLA VENDITA
Crolla Bear Stearns È panico a Wall Street La banca ha ammesso una crisi di liquidità: il titolo perde il 50% Mattias Engelmann NEW YORKE - Panico a Wall Street per il titolo della banca Bear Stearns, che perde il 50%, dimezzando il valore in Borsa. La situazione è precipitata dopo che negli ultimi giorni erano circolate voci di possibili difficoltà per l'istituto. I vertici del gruppo erano intervenuti per fornire rassicurazioni, ma venerdì il presidente e amministratore delegato, Alan Schwartz, ha ammesso che «la situazione finanziaria si è gravemente deteriorata». Bear Stearns ha chiesto l’aiuto di JpMorgan e della Federal Reserve, che hanno Gli esperti avvertono: deciso di fornirle finanziamenti «Un grave segnale per il «non recourse back-to-back» con sistema bancario» scadenza 28 giorni, cioè denaro che il Giù le principali borse prestatore perde in caso di insolvenza di chi lo riceve. Non vi sono garanzie, ha aggiunto Schwartz, che il salvataggio permetterà all’azienda di continuare a operare regolarmente; per questo motivo, Jp Morgan sta «lavorando a stretto contatto con Bear Stearns per trovare finanziamenti permanenti o altre alter-
native per il gruppo». Che si tratti di una situazione di portata eccezionale è confermato da un altro dettaglio: e cioè che la stessa Jp Morgan si è affrettata ad assicurare i propri azionisti che il salvagente lanciato non dovrebbe aver alcun impatto significativo sulla propria situazione finanziaria. Anche se, secondo una fonte vicina ai colloqui, i vertici dei due gruppi starebbero pensando alla vendita di Bear Stearns a Jp Morgan. Secondo Carl Lantz di Credit Suisse il finanziamento concesso dimostra come «Bear Stearns non abbia il denaro sufficiente per anda-
re avanti e a livello generale non si tratta di una notizia confortante per l’intero settore bancario». «Con l’operazione odierna Bear Stearns ha di fatto ammesso di non avere mezzi finanziari. Insomma, la banca ha gravi problemi di solvibilità». I problemi di Bear Stearns sono esplosi alla metà del 2007 e sono stati scatenati dalla crisi del credito e dei mutui che ha colpito gli Stati Uniti. L’anno scorso, due fondi speculativi del valore di miliardi di dollari gestiti dal colosso sono falliti per aver scommesso sui titoli legati dai mutui subprime.
BORSA
Crollo Unicredit titoli a - 4% La leadership di John Mack alla guida di Morgan Stanley è insidiata da un gruppo di attivisti dei fondi d’investimento, che fanno capo a CtW Group e che spingono a votare contro la sua conferma ad amministratore delegato della società il prossimo 8 aprile.
LAVORO
Stipendi 2007 costi al + 2,3 % Retribuzioni di industria e servizi in aumento nel 2007: sono cresciute del 2,3% rispetto al 2006 contro un'inflazione annua dell'1,8%. Nel frattempo gli oneri sociali sono aumentati del 3,3%.
E adesso i conti
Enel, un miliardo di profitti: ora si pensi ai debiti ROMA - Un utile che sfiora i quattro miliardi di euro, con una crescita di quasi un miliardo in un solo anno, acquisizioni in Spagna e America Latina (Endesa) e Russia (Ogk-5), ma anche un indebitamento che è passato da 11,69 a 55,79 miliardi. Per l’Enel, che lo scorso anno ha fatto un salto di qualità che ha portato la società da una dimensione nazionale a essere uno dei tre grandi gruppi europei dell’elettricità, è arrivato il momento di fare una pausa, di dimagrire del peso superfluo, ma anche di irrobustire i muscoli. Così l’amministratore delegato Fulvio Conti, presentando il consuntivo 2007 e il piano industriale al 2012 alla comunità finanziaria londinese, ha annunciato che l’era delle grandi acquisizioni è finita, che si faranno cessioni di attività non strategiche per ridurre il debito, ma anche un piano di investimenti da 37 miliardi di euro entro il
2012 che farà crescere sensibilmente la capacità produttiva, soprattutto in Spagna e Russia. Il tutto mantenendo il dividendo invariato a 49 centesimi. E rassicurando i mercati, dopo le indiscrezioni (e anche qualcosa di più) sulle tensioni
che si sarebbero create con Acciona, l’altro azionista di Endesa. Ma la Borsa non ha egualmente apprezzato ed ha penalizzato il titolo con un calo del 3,34% a 6,86 euro. Mentre il cda ha fissato la data dell’assemblea che dovrà rinnovare il cda per l’11 giugno, dunque in tempo per l’insediamento del prossimo governo. «Il tempo delle grandi acquisizioni è finito, al massimo si potranno fare limitati acquisti aggiuntivi - ha detto Conti - nei prossimi cinque anni ci attendiamo di generare un cash flow di 63 miliardi di euro, con un margine operativo lordo di 74,5 miliardi. Abbiamo anche attentamente studiato un programma di cessioni, una valorizzazione delle energie rinnovabili, e stimiamo così di avere una disponibilità tra 11 e 15 miliardi di euro. Di questi, tra 8 e 12 andranno a ridurre il debito».
Emanuele Lanzara
sabato 15 marzo
CRONACA NAZIONALE CASO MORO
Andreotti, responsabilità anche straniere Nel caso Moro ci furono «corresponsabilità straniere. Del resto, da tempo la Cecoslovacchia aveva dato asilo ad autori di crimini politici». Lo ammette Giulio Andreotti a 30 anni di distanza dal sequestro del presidente della Democrazia Cristiana. «Del resto non c'era soltanto il Kgb ma c'erano intorno anche altri servizi». Tuttavia, il senatore a vita puntualizza che «tutto questo si inquadra in un mondo diverso: l'Unione sovietica non esiste più e tutto il corso della vita internazionale risente di quel giro di boa».
BRINDISI
Anziano cade in un pozzo: si salva Un anziano di 80 anni, è stato salvato dopo essere caduto in un pozzo a San Donaci, in provincia di Brindisi, grazie all'intervento dei carabinieri. L'uomo, è stato individuato all'interno di un pozzo lungo circa 20 metri, contenente poca acqua. Grazie a una fune e a una scala trovata nei pressi, è stato portato in superficie.
SUBITO RINVIO CRAC DA 14 MILIARDI, LA NUOVA UDIENZA IL 6 MAGGIO
Parmalat: al via il processo Tanzi però non è presente A deporre 33.500 risparmiatori: 56 gli imputati, 62 capi d'accusa di Michele Perrotta PARMA - Si è aperto ieri, nell'auditorium di viale Toscana a Parma, il processo sul crac da 14 miliardi di euro del colosso del latte di Collecchio, ribattezzato “il processo del secolo”. Calisto Tanzi, ex patron di Parmalat, non si è presentato in aula. Cinque i filoni d'inchiesta, allo stato separati, ma rispetto ai quali la difesa di Tanzi, ha chiesto preliminarmente l'accorpamento. L'accusa è rappresentata dal procuratore capo Gerardo Laguardia e dai pm Lucia Russo, Vincenzo Picciotti e Paola Reggiani. Sono in tutto 56 gli Il Tribunale di Parma si imputati per 62 capi d'accusa. Tra gli è riservato di decidere eccellenti, oltre a Tanzi, l'ex direttosulla riunificazione dei re finanziario Fausto Tonna, Domefiloni processuali nico Barili, Luciano Silingardi, Giovanni Tanzi per il filone Parmalat. Giampiero Fiorani per il filone Parmatour; Matteo Arpe e Cesare Geronzi per il filone relativo alle acque Ciappazzi. Fuori dal processo quanti hanno già patteggiato, ovvero i figli di Tanzi, Stefano e Francesca, Franco Gorreri ex tesoriere, Lucia-
no Del Soldato, ultimo direttore finanziario; Angelo Ugolotti, prestanome della Parmalat; Paola Visconti, nipote di Calisto e Claudio Pessina, ex contabile. Dopo mezz'ora circa di camera di consiglio il Tribunale di Parma si è riservato di decidere sulla riunificazione dei filoni processuali relativi al crac di Parmalat. Il giudice Eleonora Fiengo ha rinviato l'udienza al 6 maggio prossimo e al 13 giugno quella successiva ancora. L'udienza, invece, relativa alle acque Ciappazzi, che vede imputati, tra gli altri, l'ex ad di Capitalia Matteo Arpe e Cesare Geronzi,
Una donna di 44 anni, Angela Nichele, ha ucciso il marito Matteo Zanetti di 46, colpendolo con un'accetta alla testa. L'omicidio è avvenuto ieri notte intorno alle due nella loro casa di Rossano Veneto, a pochi kilometri da Bassano del Grappa, nel vicentino. Subito dopo la donna si è autodenunciata ai carabinieri. La donna ha spiegato di essere oggetto di continue violenze da parte del marito, che tornava spesso a casa ubriaco, e la picchiava. I due hanno avuto quattro figli.
per il quale non è stata avanzata da alcune richiesta di riunificazione, è stata fissata al 16 ottobre. Disappunto è stato manifestato dal procuratore capo di Parma, Gerardo Laguardia, che ha sottolineato che “la dottoressa Fiengo ha deciso un rinvio troppo lungo. Avrebbe potuto decidere oggi ma non l'ha fatto”. Riguardo la non presenza di Tanzi: «parteciperà attivamente al processo», ha assicurato Biancolella, avvocato dell'ex patron di Parmalat, spiegando che ieri non era presente perché non sapevano che cosa sarebbe successo.
Emergenza Rifiuti
VICENZA
Uccide il marito ubriaco: arrestata
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A Marigliano ferito un agente. Palermo come Napoli NAPOLI - Un agente di polizia è rimasto ferito nel corso degli scontri che si sono verificati a Marigliano tra circa 500 manifestanti e le forze dell'ordine in prossimità del luogo dove si sta realizzando un sito di stoccaggio dei rifiuti. Contusi anche alcuni manifestanti. Tutto sarebbe nato dal tentativo di un manifestante di impadronirsi della telecamera di un poliziotto della scientifica. I manifestanti hanno poi anche bloccato una strada. L'agente aggredito ha riportato una ferita alla mano: medicato e dimesso dall'ospedale di Nola, guarirà in una ventina di giorni. Leggermente ferito anche un collega. Le forze dell'ordine hanno effettuato poi una seconda operazione di alleggerimento all'ingresso del sito per consentire ai camion di entrare. Da quanto si apprende sembra che negli scontri siano rimaste contuse altre persone. Quattro manifestanti so-
no stati condotti negli uffici del commissariato di polizia di Nola. Momenti di tensione si sono registrati anche lungo l'asse mediano dove c'è stato un sit in di protesta. Qui un automobilista avrebbe tentato di forzare il blocco. Tutto
questo mentre Palermo rischia di diventare un nuovo caso Napoli. Da alcuni giorni, dopo uno sciopero dei dipendenti dell'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città e in provincia, ci sono cassonetti stracolmi ovunque, persino nei pressi dell'ospedale Civico. E, per la terza notte consecutiva, a Palermo e in alcuni centri della provincia, sono stati bruciati dai cittadini, disperati per il cattivo odore, cassonetti e gli ammassi di rifiuti che si sono formati a causa dell'interruzione della raccolta curata dal consorzio di Comuni "Coinres", che non paga gli stipendi da due mesi. I vigili del fuoco sono intervenuti a Bagheria, Misilmeri, Villabate, Santa Flavia e Palermo. E sempre in Sicilia una discarica abusiva con oltre cento tonnellate di rifiuti di vario genere, è stata scoperta nel territorio del Comune di Belpasso, in contrada Gattino.
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CRONACA NAZIONALE
IL CASO IL NUOVO APPELLO DEL GIORNALISTA PRIGIONIERO NEL SUO LETTO
Andrea Notari, ostaggio di 260 kg Il nuovo appello disperato: «Non lasciatemi morire» di Camillo Sonzoni CARPI - Dopo il primo disperato appello, Andrea Notari è di nuovo solo, ostaggio dei suoi 260 Kg e prigioniero del suo letto. «Sono abbattuto, dopo le promesse e i primi interessamenti di alcuni medici di Aosta, Reggio Emilia e Padova, non si è più fatto sentire nessuno, mi hanno abbandonato», ha spiegato il giornalista 43enne ormai stanco di lottare contro l'obesità. «Non conta più il paziente, ma i soldi - accusa - certi medici sono ormai dei businessman». Andrea da 17 anni lotta con le complicazioni di un'operazione che avrebbe dovuto risolvergli i problemi di obesità, ma fino ad oggi non ha trovato qualcuno disposto a curarlo seriamente. Per ora ha ricevuto soltanto promesse, mai mantenute. «L'ultima volta dopo l'appello si sono fatti avanti alcuni medici, ma poi quando si sono spenti i riflettori mediatici tutto è tornato a tacere - spiega Mi hanno proposto soluzioni chirurgiche, promesso ricoveri, effettuato prospetti operatori e poi ogni volta mi sono trovato di fronte a un muro, con slittamenti improvvisi». Sui motivi di questo disinteresse, Andrea non sa darsi una spiegazione. «Ma queste persone non rispondono a dei superiori? - si chiede - I giorni passano e la mia situazione peggiora continuamente». Dal Ministero della Salute non si è fatto sentire nessuno e le speranze di trovare un rimedio svaniscono di ora in ora. Per porre fine al suo calvario Andrea è disposto a tutto, nonostante le difficoltà motorie che lo costringono a letto. «Sono disposto ad andare anche all'estero, forse è meglio - dice - In Messico l'uomo più grasso al mondo, Manuel Euribe, è segui-
to da un'equipe ed è assistito quotidianamente e a me, in Italia, nessuno propone macchinari, cure o aiuti». Nel frattempo le sue condizioni fisiche e psichiche peggiorano. «Parlo con la rabbia, ma sono depresso - spiega Andrea -. Prima avevo voglia di lottare, ora non più. Quando ti danno speranze poi hai anche delle aspettative e se vengono deluse allora è la fine e si molla».Dopo 17 anni di lotta, tra il silenzio delle autorità sanitarie e la sofferenza, le speranze si scontrano con la dura realtà. «Sono in crisi, non credo più in niente, aiutatemi», dice An-
E’ morta la Lubich, amica di Wojtyla
drea, che comunque cerca di trovare conforto nel calore della gente comune, che gli scrive e lo invita a non mollare. L'indi-
rizzo e-mail per contattarlo e sostenerlo è sempre lo stesso ( andrea-notari@libero.it ), ma ora servono aiuti concreti.
E' morta Chiara Lubich, fondatrice del movimento cattolico dei "Focolari". Amica di papa Wojtyla, del quale era coetanea, ha impegnato i focolarini nel dialogo interreligioso e negli sforzi di pace. Era nata a Trento il 22 gennaio del 1920. Chiara Lubich ha vissuto un ''impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli''. Lo afferma il Papa nel telegramma di cordoglio ai focolarini.
Napolitano scrive a Mancino Il capo dello Stato chiede più rigore del Csm per evitare altri casi come Gela di Mariangela Porcaro ROMA - «Condotte del genere minano il prestigio della magistratura e la fiducia che in essa ripone il cittadino». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con una lettera inviata al vicepresidente del Csm Nicola Mancino, interviene dopo il “caso Gela“, censurando «il gravissimo ritardo verificatosi nel deposito delle motivazioni di una sentenza emessa dal Tribunale di Gela nel maggio del 2000». Mancato deposito che «ha comportato la scarcerazione di soggetti che, in primo grado, erano stati condannati a pene rilevanti Il capo dello Stato: per delitti di criminalità organizzata. «Condotte del genere A distanza di circa otto anni dalla minano il prestigio condanna -stigmatizza il capo dello della magistratura» Stato- le motiva-
di Carlo Di Maio L’AQUILA - A pochi giorni dalla Festa della donna, il sesso gentile è protagonista di una vera e propria rivoluzione. Accade il provincia di L’Aquila, le mogli chiedono il rispetto del matrimonio e della fedeltà dallo stesso derivante. Erano stanche per le continue assenze dei mariti e per il conseguente alleggerimento dei loro portafogli. Così un gruppo di donne di Pizzoli (L'Aquila) ha deciso di risolvere alla radice il problema, facendo chiudere il night club del paesino, dove
zioni non sono state ancora depositate e non è dato prevedere quando ciò avverrà». In questo quadro, il presidente Napolitano sottopone al Consiglio superiore della Magistratura «l'opportunità di invitare i capi degli uffici a esercitare con tempestività e rigore i loro poteri di vigilanza e, nello stesso tempo, l'opportunità di assumere, con la urgenza che la situazione richiede, le determinazioni procedurali e organizzative idonee a evitare il ripetersi di episodi del genere o il loro inaccettabile protrarsi». Nella lettera inviata al vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Napolitano ricorda che «i profili deontologici a carico del giudice, cui spetta redigere la motivazione, sono sottoposti al vaglio della sezione disciplinare del Csm, che ha sanzionato per due volte il magistrato e che dovrà prossimamente valutare il persistere della sua condotta omissiva».
Le donne di Pizzoli fanno chiudere un night club
La rivolta delle mogli gli uomini trascorrevano ore 'liete'. Le mogli hanno chiesto ai carabinieri che venissero messi i sigilli al club "Bocca di rosa" ed hanno fatto centro: al titolare del club mancava l'autorizzazione. I carabinieri sono intervenuti dopo "le nu-
merose lamentele ed esposti da parte delle mogli e conviventi di uomini frequentatori, ma anche di qualche uomo pentito", come recita il comunicato dei carabinieri dell'Aquila, che con l'operazione si chiusura del night sperano di
Però, «assieme a quelli disciplinari, sui quali il Consiglio ha deciso o si appresta a decidere e sui quali non intendo assolutamente interferire precisa- l'episodio presenta altri profili di rilievo, meritevoli di attenta riflessione». Infatti, «esso non è il primo nel quale il Consiglio si imbatte -osserva il Presidente della Repubblica- Condotte di simile segno, pur se non sempre accompagnate dallo stesso clamore mediatico» del caso Gela, «vengono sovente prese in considerazione dal Csm, mentre altre impongono, altrettanto spesso, l'intervento dei titolari dell'azione disciplinare o degli organi ispettivi ministeriali per accertare le ragioni dei ritardi nel deposito dei provvedimenti: ritardi che hanno condotto talora a scarcerazioni di imputati condannati per delitti che allarmano l'opinione pubblica». Questo parte del testo della lettera del Presidente a Mancino. aver riportato un pò di pace nelle case del vicino paese. Il titolare del club - un pescarese di 53 anni - è stato denunciato per apertura dell'esercizio commerciale e locale danzante in mancanza di autorizzazione. Caso non unico. Non troppo lontano altra chisura di locale, ma questa volta le motivazioni sono differenti: a Vasto (Chieti) un altro locale l'Angel Club, circolo privato con entraineuse, è stato sigillato per varie irregolarità amministrative anche se in questo caso non si è verificata la stessa sollevazione popolare delle donne del posto.
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SPORT
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OCCHIELLO OCCHIELLOOCCHIELLOOC CHAMPIONS DALL’URNA ESTRATTI I FANTASMI AUGUSTUS DELLOCONUBIUM SCORSO ANNO SANTET E DELMATRIMONII, DOLOROSO 7-1 QUOD DELL'OLD CATELLITRAFFORD LIBERE
Roma, incubo Manchester Sfida fotocopia del 2007: l’andata si giocherà allo stadio Olimpico Pizarro: «È destino, ma siamo pronti a prenderci una rivincita» di Matteo De Simone
Il capitano della Roma Francesco Totti
di Franco Del Covillo
NYON - Dall'urna la Roma ripesca un incubo. Il Manchester che l'anno scorso, sempre ai quarti di finale, eliminò i giallorossi con il doloroso 7-1 dell'Old Trafford. Per Spalletti e i suoi il pericolo numero uno si chiama Cristiano Ronaldo, il portoghese che nel 2007 fece ammattire la difesa romanista. Totti e compagni dovranno provare a riscattare la delusione della stagione scorsa. Sfida fotocopia del 2007: stesso turno, i quarti di finale, e stessa sequenza dei match, con la Roma che avrà la prima in casa. In caso di passaggio di turno in semifinale (in programma il 22-23 e il 29-30 aprile)
ci sarà la vincente di Shalke 04-Barcellona. Doni La Roma è cresciuta e può guardare con fiducia al doppio impegno contro il Manchester United nei quarti di finale di Champions League. Così il portiere giallorosso Doni subito dopo il sorteggio di Nyon. «È un’altra partita difficile, cerchiamo di vincere comunque - ha detto il brasiliano -. Possiamo fare bene in squadra ognuno di noi voleva un avversario diverso. Comunque dopo la partita di Madrid siamo più fiduciosi, abbiamo più esperienza e sappiamo che possiamo fare molto meglio». «È il destino che ci ha messo di nuovo davanti il Manchester- ha commentato Pizarro- Siamo pronti a prenderci una
rivincita». Perchè la sconfitta di Old Trafford solo per 1-0 e il pari dell’Olimpico 1-1 nella fase a gironi, con le due squadre che sono andate avanti insieme, non hanno certo fatto dimenticare quel 7-1. Per esorcizzarlo ci vuole una bella vittoria in uno scontro diretto. Uno di quelli da dentro o fuori. Magari sempre in Champions League. E nei quarti, con l’andata a Roma e il ritorno a Manchester perchè sia proprio tutto uguale. Martedì primo aprile riflettori accesi all'Olimpico, mercoledì 9, invece, tutti a Old Trafford. Q u e s t o i l t a b e l l o n e : Arsenal-Liverpool, Fenerbahce-Chelsea, Roma-Manchester United, Shalke 04Barcellona.
Il capitano bianconero: «Classifica serrata, tutto può accadere»
TORINO - Il Napoli è una parentesi veloce. Tre punti da prendere senza pensarci troppo, per la filosofia scelta dalla Juventus: un passo alla volta. Alex Del Piero detta il ritmo delle parole per scandire i concetti. Parla degli obiettivi, anche personali, del momento della squadra, del passato e del futuro. Non si sbilancia. Questione di stile. Si parte da Napoli, dal 3-1 del San Paolo con i due rigori dubbi al Napoli, e poi via veloci. «L’andata al San Paolo è un lontano ricordo che potrebbe essere una Alla vigilia della gara molla in piùdice il capitacon il Napoli, no- bisogna trasformarla pinturicchio riaccende in stimolo. Dobbiamo le ambizioni juventine pensare che
Juve, Del Piero guarda in alto: «Il secondo posto è possibile» ci sono in ballo tre punti contro una squadra che sta facendo benissimo. In questo momento non siamo nè troppo contenti nè troppo rilassati. I tre punti di Genova sono stati importanti ma 4 punti di vantaggio sulla Fiorentina non fanno una situazione tranquilla, tanto più con 11 partite da giocare. Gattuso dice che la Coppa Uefa è una tristezza... «Giocare la Champions League o la Coppa Uefa sono due
cose un pò diverse, non solo per la società ma per il blasone, senza nulla togliere alla Coppa Uefa». Le energie ci sono? «Spero di sì. Abbiamo solo un turno infrasettimanale. C’è la possibilità di prepararci bene. Dovremo curare ogni minimo particolare, compreso l’aspetto fisico». Se la Juve dovesse finire quarta, sarebbe una grande stagione? «Non è il momento di tirar le somme neanche su obiettivi futuri. Dobbiamo ottenere il massimo in ogni partita». Ci credete al secondo posto? «Sì, noi in sette giorni abbiamo perso 8 punti su 9 e anche l’Inter ha perso 5 punti nei confronti della Roma». Per lo scudetto Del Piero dice ancora Inter: «Il rischio di perdere lo scudetto c’è sempre, però abbiamo sempre rimarcato la forza e la rosa di questa squadra. È in una situazione di vantaggio».
SPAGNA, È WALZER DELLA PANCA
UEFA, ALLA FIORENTINA IL PSV
LAZIO, MAURI È DISPONIBILE
A rischio i tecnici delle 4 big
Evitato lo scoglio Bayern-Tony
A Udine Rossi cambia modulo
Schuster (Real Madrid) e Rijkaard (Barcellona) hanno il 50% di probabilità di restare in sella, ma comunque non è scontata la loro volontà di continuare, Koeman (Valencia) e Jimenez (Siviglia) hanno già un piede fuori. Mourinho e Laudrup in rampa di lancio. Nessuna delle quattro grandi di Spagna sa al momento quale sarà il proprio allenatore nella prossima stagione. Nessuno degli uomini in questione ha il contratto in scadenza, ma tutti sono questionati. Schuster al Real Madrid, Rijkaard al Barcellona, Koeman al Valencia, Jimenez al Siviglia. Poi c'è la quinta forza, il Getafe di Michael Laudrup, in corsa su tre fronti con il danese richiestissimo. uturo dipenderà da questi ultimi due mesi di competizioni. Ognuno ha i suoi obiettivi salva-faccia e salva-posto: la Liga per Schuster, la Champions per Rijkaard.
Coppa Uefa,il sorteggio dei quarti di finale: la prima sfida a Firenze il 3 aprile, ritorno in Olanda una settimana dopo. L'eventuale semifinale contro la vincente di Rangers-Sporting Lisbona. Sarà il Psv Eindhoven l'avversario della Fiorentina ai quarti di finale di coppa Uefa. La gara d'andata si giocherà il 3 aprile e quella di ritorno il 10. I viola giocheranno la prima in casa. La finale è in programma il 14 maggio a Manchester. Un avversario di livello, che in questa stagione ha già affrontato un'italiana (l'Inter, nella fase a gironi di Champions) ma che ha perso negli ultimi tempi i suoi uomini migliori. Nell'eventuale semifinale la Fiorentina affronterebbe la vincitrice del confronto tra Glasgow Rangers e Sporting Lisbona. La finale è in programma il 14 maggio a Manchester.
Diversi i dubbi per Delio Rossi, tecnico della Lazio per la sfida con l'Udinese. IIl tecnico sembra indirizzato verso il ritorno al sistema di gioco col trequartista, che in questo caso sarebbe Mauri: l'ex friulano ha smaltito l'affaticamento al retto femorale della coscia sinistra. Non si può escludere l'ipotesi provata nell'amichevole col Ponsacco, cioè con Vignaroli e Rocchi leggermente dietro Bianchi. Più difficile pensare a Pandev dal 1', il macedone è diffidato e mercoledì c'è il derby. Un ragionamento simile potrebbe portare Rossi a non rischiare Behrami, alle prese con un fastidio alla caviglia destra. In difesa si va verso il ritorno a destra di De Silvestri, che ha scontato la squalifica, con Siviglia-Cribari coppia centrale e Radu a sinistra. A centrocampo il rientrante (dopo la squalifica) Mudingayi è in vantaggio su Dabo.
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sabato 15 marzo
SPETTACOLI
LA NOVITÀ CON LA SPLENDIDA NANCY ANCHE LA FALCHI PER BATTERE LA CONCORRENZA DI HULK, BATMAN E INDIANA JONES
Brilli regina di “Un’Estate al mare” I cine-cocomeri sfidano i supereroi Il 28 marzo la conferenza stampa di presentazione del nuovo film dei Vanzina di Marianna Firenze ROMA - Come vogliamo chiamarlo: cine-cocomero, cine-gelato, cine-granita? Cine-cassata no, suona male. L'idea, anticipata da “Il Giornale” giovedì, rincorsa da anni e mai realizzata, è semplice: inventarsi qualcosa di popolare per non lasciare l'estate al dominio di quei due o tre filmoni hollywoodiani capaci di fare il pieno di pubblico (quest'anno Indiana Jones a fine maggio, Hulk a giugno, Batman a luglio). Ecco, allora, “Un’estate al mare” dei Vanzina, sette episodi balneari, qua e là per l'Italia, cuciti da un filo comune, che poi è il sesso da ridere, sotto il segno dell'amabile canzone portata al successo da Giuni Russo nel 1982. Ancora top secret il cast ma si sa che sono sette episodi con bellezze mozzafiato del calibro di Nancy Brilli, Anna Falchi e la bombastica Victoria Silvstedt. Uscita prevista, in centinaia di copie: venerdì 27 giugno. Insomma, l'altra faccia del cine-panettone, ma seguendo la stessa formula corale, allegra e caciarona, magari recuperando qualcosa del fortunato filone in voga sul finire degli anni Cinquanta, da Costa Azzurra a Brevi amori a Palma di Maiorca. Del resto, chi meglio dei fratelli di Sapore di mare poteva cimentarsi con la sfida lanciata nella diffidenza di molti. Stavolta i Vanzina hanno deciso di non parlare, rinviando tutto alla conferenza stampa del 28 marzo; in quell’occasione, a tre giorni dal primo ciak, saranno resi noti dettagli, sinossi, composizione definitiva delle coppie. A dirla tutta, i due avrebbero voluto affidare ogni sketch a un regista diverso, come si faceva una volta, ai tempi di papà Steno. «Invece ce lo facciamo da soli, perché non siamo riusciti a metterli d'accordo», ha confessato Carlo a Vanity Fair, con una punta di dispiacere. Naturalmente, la ricetta è la solita: bei panorami, donne formose, uomini cornificati, solleone, il sale sulla pelle, un
occhio ai dialetti per coprire aree geografiche diverse, un pizzico di commedia sociale, perché i Vanzina restano osservatori caustici e attenti anche quando la buttano in barzelletta. I due fratelli stanno dando gli
ultimi ritocchi al cast proprio in queste ore. Ma molto è già stato svelato dal sito specializzato Cinemotore. Si parte da Peschici, sul Gargano, il 31 marzo, con l'episodio Il conte di Montecristo che affianca Lino Banfi e Victoria Silv-
stedt, lui ex cameriere emigrato in Svezia e tornato ricco e spietato al paesello, appunto come Edmond Dantès, lei presunta moglie statuaria e non proprio fedele. Poi, seguendo il serrato piano di lavorazione, la troupe si trasferirà ad
Ischia, dove, sotto il titolo Extra large, il marito parassita Ezio Greggio si destreggia tra la ricca/cicciona moglie cantante d'opera e la formosa/romantica violinista Anna Falchi, riuscendo infine a farsi mollare da entrambe.
Oggi in tivvù
“Effetto Sabato”, riecco Galeazzi U n a n o v i t à i m p o r t a n t e n e l p a l i n s e s t o p o m e r i d i ano della prima rete Rai. Oggi, infatti, u n e s o r d i o e c c e l l e n t e : va in onda alle 14.30 su Raiuno “ E ffetto Sabato” con la conduzione di Elisa Isoardi, la partecipazione di Giampiero Galeazzi e le voci f u o r i c a m p o d e i c o n d u t t o r i d e l p r o g r a m m a r ad i o f o n i c o d i R a d i o D u e , C a t e r p i l l a r. O s p i t e n e l l a r u b r i c a “ Fe m m i n i l e s i n g o l a r e ” , M i l l y C a r l u c c i . E lisa Isoardi intervista il duo Cochi e Renato. L’ a p p u n t a m e n t o c o n l a S t o r i a d i q u e s t a s e t t i m a na sarà dedicato a Ilaria Alpi la giornalista del TG3 che insieme all'operatore Miran Hrovatin fu uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Ospite in studio per ricostruire la vicenda nella rubrica “Scatti di storia”, un collega di Ilaria, Maurizio
LO RIVELAZIONE ED ORA LA DIAVOLITA INNAMORATA SOGNA UN BIMBO DAL “GIEFFINO” TERSIGNI
Alessandro, arriva il perdono di Melita Dopo il calendario “hot” del pompiere romano, si era aperta una crisi di Valeria Ciotola ROMA - Melita Toniolo ci ripensa. Dopo essere andata su tutte le furie per il sexy calendario del fidanzato Alessandro Tersigni, la Diavolita mostra con orgoglio gli scatti osè a "Visto", commentandoli uno ad uno. Il suo mese preferito? Novembre. Guarda caso, si tratta di un primo piano. L'ex gieffina non nasconde un filo di gelosia, ma fa buon viso a cattivo gioco. Che stia cercando di riconquistare il suo Ale? Dopo la reazione negativa di Melita al calendario, i rapporti con il fidanzato si sono infatti raffreddati e la
loro relazione ha avuto una brusca battuta d'arresto. Tutto per colpa della gelosia della calda Diavolita, che non ha perdonato a Tersigni le pose bollenti, a differenza di quanto aveva fatto lui qualche tempo fa, quando la compagna mise in mostra le sue grazie senza troppi complimenti. Ora, però, la 21enne brunetta si è sbollita e afferma: "Ale è bello, e alle donne non può fregare se un uomo è fidanzato. Però lui è più importante di un calendario. Questa gelosia non ha senso". La Toniolo fa un passo indietro e ammette che la liason è in stand-by, nonostante
i due continuino a vivere insieme. Per ora, però, niente progetti: "Viviamo alla giornata", rivela lei. Poi tira fuori il pomo della discordia, quel calendario sexy che ha rischiato di mandare all'aria l'amore sbocciato nella casa del "Grande Fratello". Le sue foto preferite? Quelle in cui Ale si svela di meno. Come aprile: "E' sexy, anche se vestito - spiega -. Quando è vestito lo trovo sempre molto sexy". Soprattutto se lo guardano anche le altre. Ecco perchè non ha gradito lo scatto di Giugno, in cui Tersigni, nudo e di spalle, mostra un posteriore da dieci e lode: "E' una delle foto che mi
ha fatto infuriare di più, ma ormai sono serena - dice -. Del resto anche io avevo posato per una foto simile...". Meglio Settembre, dove Ale indossa camicia e cravatta, o Novembre, dove appare il volto in primo piano. E che dire di Gennaio/Febbraio in cui il ragazzo posa con un bimbo in braccio? "Mi ha preso un colpo - esclama Melita - Ale è stupendo quando si trova inmezzo ai bambini: sembra il papà di tutti loro. Insomma ho guardato la foto e... Non è proibito sognare, no?". E se i sogni son desideri, i conti son presto fatti: la Diavolita ha voglia di maternità!
sabato 15 marzo
CULTURA
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AL MUSEO PER RIPERCORRERE I CAMBIAMENTI VISSUTI DAL “RIONE”
Trastevere dall’800 ad oggi Magie tra le vie senza tempo Sei sezioni per un viaggio affascinante al centro dello storico quartiere capitolino di Vincenzo Striano ROMA - Un viaggio attraverso gli interventi realizzati e quelli rimasti incompiuti per ripercorrere la storia e i cambiamenti vissuti dal rione. La mostra, frutto di ricerche iconografiche, archivistiche e sui periodici dell’epoca, si articola in sei sezioni che approfondiscono: gli eventi e le modificazioni del tessuto urbano del rione; il suo patrimonio storico; la storia del Tevere; la storia dei luoghi di assistenza, formazione, reclusione e produzione del rione; i cambiamenti sociali e culturali. Oltre un secolo e mezzo di storia urbana, sociale, culturale e produttiva di un rione millenario dalla forte identità raccontato attraverso più di 400 scatti fotografici. La mostra “Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall’Ottocento ad oggi”, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, dal CROMA-Università degli Studi Roma Tre, a cura di Carlo M. Travaglini, K. Lelo, C. Mazzarelli, G. Stemperini, è ospitata dal Museo di Roma in Trastevere è sarà visitabile fino 24 marzo 2008. La sezione della mostra dedicata al Gianicolo, invece, sarà ospitata dall’American Academy in Rome fino ad oggi. La prima sezione “Eventi e modificazioni del tessuto urbano” parte dagli interventi fatti realizzare da Pio IX (anni ’60 dell’Ottocento) in risposta all’esigenza di risanamento di questo rione, passando poi per l’attuazione del Piano Regolatore del 1883 che determinò la demolizione di interi complessi per consentire la costruzione del nuovo viale del Re (l’attuale viale Trastevere). Anche la costruzione dei muraglioni del Tevere comportò la ristrutturazione o, più spesso, la demolizione di molti degli edifici che sorgevano lungo il fiume, tra cui lo splendido Teatro Politeama documentato in mostra da due rare fotografie, la Torre degli Alberteschi e la chiesa di San Salvatore, fra le più antiche del rione (documentata nel suo aspetto ottocentesco da un acquerello di Roesler Franz). Altri importanti cambiamenti seguirono al nuovo Piano Rego-
latore dei primi del Novecento, che corrisponde all’ascesa in Campidoglio di Ernesto Nathan, e a quello del 1931, approvato 9 anni dopo la marcia su Roma.Quest’ultimo portò alla costruzione dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia,
del cinema Reale, della Casa della Gioventù Italiana del Littorio e del Dopolavoro dei Monopoli di Stato. L’intervento di maggiore impatto fu però senz’altro l’apertura della galleria sotterranea al colle Gianicolo, necessaria per collegare le
nuove zone di espansione lungo via Aurelia con il centro di Roma. I nuovi progetti di risanamento, elaborati nel ’39, furono presto abbandonati con l’inizio della guerra. Guerra che portò, con il bombardamento del 15 febbraio ’44, alla distruzione di
capannoni industriali, case e alla morte di decine di persone. Finita la guerra, la costruzione di nuove abitazioni proseguì a ritmi elevatissimi e ancora oggi Trastevere conserva, nella disarmonica successione degli edifici il fascino della storia.
Museo del Corso
I 300 della Città Proibita ROMA - Da uno dei più imponenti complessi museali al mondo, la Città Proibita, trecento capolavori. Per raccontare i fasti della vita di corte e della Cina sotto il regno di Qianlong. Sovrano eclettico e illuminato, che regnò coniugando abilità militare, cultura, arte e religione... Nelle sale del museo, l’atmosfera è quella di una corte cinese d’inizio Settecento: maestosa, opulenta, raffinata. Il percorso espositivo si snoda fra le oltre trecento opere provenienti dalla Città Proibita. Arredi, vasi, dipinti, interi servizi in cloisonné, orologi da tavolo, sigilli imperiali, oggetti e paramenti cultuali: pezzi che in molti casi non hanno mai varcato i confini della Cina. Complice il sottofondo musicale realizzato ad hoc, l’allestimento riesce a produrre l’illusione di un viaggio nel tempo. Nello splendore artistico-culturale che il Paese di Mezzo raggiunse durante l’ultima dinastia Qing, sotto la guida di Qianlong (1711-1799).
LA MOSTRA LE 128 OPERE RESTERANNO ESPOSTE AL PALAZZO CHIGI FINO A MAGGIO
Il Barocco romano in mostra ad Ariccia Dipinti del Seicento e del Settecento dalla collezione di Fabrizio Lemme di Daniela Delli Colli ROMA - Nell’era dell’usa e getta si aggira inaspettato lo spirito del collezionismo. Fabrizio Lemme dona parte della sua collezione al Palazzo Chigi di Ariccia, per un totale di 128 dipinti del Seicento e Settecento romano. In mostra le opere che troveranno fissa dimora al Museo del Barocco. Al pari di illustri predecessori del collezionismo, Fabrizio Lemme e sua moglie fanno della loro vita quasi una vocazione alla raccolta d’arte. Con quella sistematicità che affonda le sue radici nel Settecento, quando
dello studio dell’antico se ne fa una disciplina e non solo una passione. E così, come si addice ai salotti letterari degni di questo nome, si riuniscono con valenti conviviali e parlano d’arte. Poi, con la consulenza di studiosi come Federico Zeri, Giuliano Briganti e Italo Faldi, fanno i loro acquisti. Ora la loro collezione conta circa trecento pezzi, di cui una parte da aprile 2007 è stata donata al Palazzo Chigi di Ariccia. Sono tutti dipinti del Seicento e del Settecento romano, la maggior parte di soggetto religioso, ma non mancano ritratti e scene allegoriche. In mostra pitto-
ri classicisti, naturalisti, alla maniera di Lanfranco, Pietro da Cortona, Bernini, Maratta, seguaci di Luti, Conca. Esponenti poi del Rococò internazionale e anticipatori del Neoclassicismo. Nomi illustri e meno noti, uno spaccato talmente approfondito della pittura romana che “non ha precedenti a Roma per consistenza e coerenza scientifica” e che porta a Palazzo Chigi, insieme alla preesistente raccolta Fagiolo, a diventare il riferimento internazionale per il Barocco romano. È importante sottolineare la futura destinazione, oltre che la provenienza di
questa raccolta, perché è proprio coerente con lo spirito dei due collezionisti. Le opere saranno infatti collocate a quadreria alla maniera dei cabinet d’amateur, come accadeva in passato. Inoltre, il museo che ne nascerà avrà la stessa radice di note gallerie e musei romani come la Pinacoteca Capitolina, le gallerie Borghese, Spada, Corsini. Pompeo Girolamo Batoni - San Bartolomeo con i simboli del martirio - olio su tela - cm 72x60. Tutte raccolte che nascono da nuclei costitutivi di collezioni private. Le opere resteranno esposte fino al 4 maggio.