Free Press Romapunto n31

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giovedì 17 aprile 2008

IL 27 E 28 APRILE I ROMANI CON IL BALLOTTAGGIO DOVRANNO SCEGLIERE IL SINDACO DELLA CAPITALE

Roma pronta a cambiare Alemanno conquista oltre il 40 per cento dei consensi, ad un passo dalla vittoria Un voto per liberarci dai ricatti

Nei Municipi va sotto ai “minisindaci”

Rutelli perde subito quasi il 17% dei voti

di Antonio Guidi Esiste, soffre di gravi difficoltà spesso evitabili, gode di conquiste tutte personali un popolo nel popolo di Roma, quello di persone con Disabilità e le loro famiglie. E’ un popolo che ha potuto esprimersi assai poco; l’Amministrazione Comunale ha incanalato, gestito, soffocato il dibattito, le idee e il dissenso. Se dobbiamo dare un giudizio su quanto ha fatto il Comune di Roma sul mondo della Disabilità abbiamo il dovere di dire che, a parte scenografia e parole, ha fatto pochissimo ma non basta: spesso far poco fa anche poco danno; questa Amministrazione che se ne andrà ha invece fatto molto, ma per proprio tornaconto. Politicamente gli ambienti vicini alla Disabilità hanno indirizzato ogni iniziativa soltanto per ampliare il suo consenso personale, coartando la voce degli altri, arrivando nel periodo elettorale a influenzare persone e Associazioni: “Se non mi voti, e controllerò, non avrai più finanziamenti…”. Questo è il messaggio che è passato infinite volte. Inoltre, gran parte del danaro riservato alla Disabilità si è perso in mille rivoli: le barriere sia architettoniche che sensoriali aumentano invece di diminuire, i servizi alla persona sono gestiti da Cooperative che servono più per offrire un lavoro che a risolvere problemi. Noi con Alemanno Sindaco vogliamo cambiare: abbattere le barriere architettoniche e sensoriali, anche con il contributo di privati si può fare; applicare concretamente il principio di Sussidiarietà, dando alle persone e alle famiglie la possibilità di spendere direttamente e scegliere i servizi migliori e non SEGUE A PAGINA 2 imposti.

Gianni Alemanno, Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

ROMA - Inutile nascondere la soddisfazione. Il successo della coalizione che sostiene Gianni Alemanno al Campidoglio costringe al ballottaggio. Lui, il candidato sindaco, che è riuscito a far ripiegare Francesco Rutelli

e la sua “Unione multicolore”, sorride e dice: «Il dato è straordinario, ora è il tempo della grande mobilitazione». Gioia, certo, per un risultato dirompente, uno tsunami che ha travolto come mai prima la Capitale. A PAGINA 5

ROMA - Francesco Rutelli il giorno dopo balbetta, traballa e straparla. È il vero sconfitto a Roma. Contava sull’”effetto vincitore”, che premia il favorito, ma ora è il perdente. Basta vedere i dati. Due anni fa l’Unione, che lo portava a queste elezioni, prese il 61,4 per cento dei voti. Oggi si è fermata al 45,7 per cento. Sono quasi 17 punti in meno, in due anni, proprio per gli incredibili errori del governo Prodi, del quale lui è stato Vice-premier. A PAGINA 4

Rutelli dopo l’esito del voto

IL PDL È IL PRIMO PARTITO DELLA CITTÀ CON IL 36,55 PER CENTO

Il Popolo romano della Libertà ROMA - Il dato è schiacciante. Il Popolo della libertà, dopo aver conquistato l’Italia alla Camera e al Senato, ha portato Rutelli al ballottaggio a Roma. Così Gianni Alemanno arriva al 40,7 per cento, contro un Rutelli poco tonico che si ferma al 45,7 per

cento. Dopo un parlamento senza sinistra radicale e una vittoria schiacciante in tutta Italia, i numeri parlano di un risultato romano ben oltre ogni aspettativa. Povero Cicciobello, torna nella città che ha amministrato (male) e prende anche lui uno

LE INDAGINI

PALERMO VIOLENZA IN CLASSE

Kristel, preso lo spacciatore

Professori vessati e picchiati

Sarebbe stata uccisa da due pasticche di ecstasy acquistate in discoteca da un giovane lecchese, Kristel Marcarini, la 19enne di Clusone morta martedì mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo dopo due giorni di coma. I Carabinieri hanno fermato M.P. - 23 anni, residente nella provincia di Lecco - che, sabato notte, aA PAGINA 10 vrebbe venduto alla ragazza la droga.

Il vicepreside in ospedale con la testa rotta, un'insegnante percossa, costretta a una settimana di malattia, e un'altra fatta cadere da un gruppo di alunni: storie di ordinaria violenza accadute nella scuola media “Verga” di Ballarò, quartiere di Palermo dove il degrado e il disagio sociale raggiungono livelli di guardia. A PAGINA 11

schiaffo incredibile. L’entourage del Pd non si aspettava la tragedia nazionale, ma tanto meno quella romana. Un successo indiscutibile quello del Popolo della libertà che diventa il primo partito della Capitale. A PAGINA

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all’interno Papa: mai più preti pedofili pag. 12 Battaglia a Gaza, otto le vittime pag. 12 Alitalia, pronti al decollo pag. 13


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giovedì 17 aprile

AL BALLOTTAGGIO

CINQUE CANDIDATI DEL PDL SOPRA AL 40 PER CENTO , NEL XX SFIORATA LA VITTORIA AL PRIMO TURNO

Tanti i municipi ancora in gioco Ballottaggio per nove minisindaci. Nel 2006 tutti alla sinistra al primo turno di Marco Guerra ROMA - L’onda lunga di Gianni Alemanno trascina il Pdl nei Municipi. I dati delle diciannove circoscrizioni in cui è suddivisa la capitale sono iniziati ad arrivare solo nella tarda mattinata di ieri, ma hanno confermato il netto trend di crescita del Popolo della Libertà emerso già alle comunali. Una crescita che riguarda tutto il territorio della città e che in ben nove municipi si è concretizzata con il raggiungimento del ballottaggio. Il peso politico di questo risultato appare ancora più sorprendente se si considera che nelle scorse amministrative del 2006, ad eccezione del XX, tutti i municipi furono conquistati dal centrosinistra al primo turno. Insomma è un avanzata notevole che caricherà di ulte-

riori obiettivi il ritorno alle urne del 27 e 28 aprile. Ma vediamo in particolare chi e dove si contenderà il titolo di minisindaco fra due settimane. In II Municipio la giovane candidata del Pdl, Sara de Angelis, si attesta al 42,17, incalzando a quattro punti di distanza il presidente uscente Guido Bottini che ottiene appena il 46,59. Ballottaggio anche in IV dove il Cristiano Bonelli del Pdl, partendo da un buon 39,84, proverà a recuperare dieci punti di distacco a Alessandro Cardente (49,1). Il secondo turno sarà poi necessario in VII per Cheren Tedesco del Pdl (37,9) e Roberto Mastrantonio del PD (49,4); e in VIII per Massimiliano Lorenzotti che con un ottimo 40,5 proverà il recupero sul candidato di centrosinistra Fabrizio Scorzoni (46,31). E ancora, in XII Pasquale Calzetta del Pdl

La festa del Pdl al Pantheon

(41,41) segue a sei punti di distacco Vicenzo Vecchio del Pd (47,8) e in XIII Il delfino di Veltroni, Paolo Orneli (49,09), è costretto al ballottaggio da Giacomo Vizzani (Pdl 39,29). L’ombra di Rutelli affossa letteralmente la candidata di centrosinistra del XVIII, Maria Giovanna Filardi, che con il 45,43 registra meno di due punti di vantaggio su Daniele Giannini del Pdl (43,6). Fermo intorno al 45% anche l’aspirante minisindaco del PD del XIX, Fabio Lazzara, pressato dal candidato Pdl, Alfredo Milioni (38,38). Dulcis in fundo, si segnala il dato del XX Municipio, che si conferma un vero e proprio serbatoi di voti per il centrodestra. Qui a guidare è il candidato del Pdl, Gianni Giacomini (47,98), inseguito a nove punti di distacco da Gaetano Rizzo.

Disabilità, un voto per liberarci dai ricatti continua dalla prima Realizzare in ogni quartiere dei centri d’accoglienza diurni che possono diventare a tempo pieno per il Dopo di Noi. Soprattutto vogliamo cambiare l’atteggiamento nei confronti di chi con la Disabilità vuol vivere e non sopravvivere, quella di potersi finalmente esprimere senza paura di rappresaglie. Cari amici, guardiamoci negli occhi, io ho vissuto questo problema fin dalla nascita e ho cercato di ridurre le mie difficoltà con l’aiuto dei miei familiari, dello Stato e anche della mia volontà; erano anni terribili, mi è stato vietato fin dal Liceo anche l’ingresso a scuola,

eppure di strada ne ho fatta; e parlando di strada, oggi non mi ritrovo più nelle strade di Roma. Una volta la mancanza di servizi era bilanciata dalla solidarietà dei Romani, adesso il traffico, la mancanza di sicurezza, tutto quello che doveva esser fatto e che non è stato fatto ha spento perfino la solidarietà! Ecco, dicevo, guardiamoci negli occhi: cosa ci ha dato il Comune di Roma? Tante promesse, qualche aiuto. Ma che aiuto! Una sorta di intervento minimo per dissetarci un giorno ma non estinguere la sete. Perché, Dio ce ne scampi! Chi viene liberato dal bisogno è libero di pensare e di scegliere e di que-

sto l’attuale Centro-Sinistra ha paura, ma è questo che chiedo a voi; cioè quello di votare per un cambiamento, sostenendo un Sindaco e una Giunta di Centro-Destra che non obbligherà più a chi ne avrà bisogno di dire: “Grazie”, quel “grazie” obbligato che l’attuale CentroSinistra ha preteso fin troppo. Anche chi forzatamente ha votato a Sinistra per il Parlamento ancora di più oggi deve essere libero di poter cambiare; con il voto al Centro-Destra, non solo si avranno risposte concrete, ma allo stesso tempo ci libereremo dall’obbligo della gratitudine e quindi del condizionamento psicologico e politico.

Antonio Guidi

da domani

Le “Piazze della libertà” ROMA - Il Comitato elettorale per Alemanno sindaco organizzerà “Piazze della Libertà”, un ciclo di eventi musicali e politici in vista del ballottaggio del 27 e 28 aprile. Da domani a domenica la manifestazione si svolgerà in alcune piazze romane con spettacoli di musica pop e jazz che avranno inizio alle ore 18.30 per terminare alle ore 21.30. In particolare, verranno allestiti palchi completi di impianti audio e luci, dove si esibiranno band giovanili e artisti di strada. Di seguito si alterneranno interventi di esponenti del Popolo delle Libertà. Nello specifico domani saranno coinvolte piazza Re di Roma, piazza Talenti, piazza Ormea; sabato 19 piazza dei Gerani, piazza Bologna, Largo Appio Claudio; domenica 20 Largo San Luca, piazza del Popolo, piazza di Ponte Milvio.


AL BALLOTTAGGIO

giovedì 17 marzo

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GIANNI ALEMANNO ARRIVA AL 40,7%, RUTELLI SI FERMA AL 45,7%

Pdl primo partito della Capitale Il Popolo della libertà raggiunge il 36,55% contro il 34,02% della sinistra di Tommaso Della Longa ROMA - Il dato è schiacciante. Il Popolo della libertà, dopo aver conquistato l’Italia alla Camera e al Senato, ha portato Rutelli al ballottaggio a Roma. Così Gianni Alemanno arriva al 40,7 per cento, contro un Rutelli poco tonico che si ferma al 45,7 per cento. Dopo un parlamento senza sinistra radicale e una vittoria schiacciante in tutta Italia, i numeri parlano di un risultato romano ben oltre ogni aspettativa. Povero Cicciobello, torna nella città che ha amministrato (male) e prende anche lui uno schiaffo incredibile. L’entourage del Pd non si aspettava la tragedia nazionale, ma tanto meno quella romana. Il candidato della Destra, Francesco Storace arriva al 3.33, Luciano Ciocchetti dell’Udc il 3,25. E gli amici di Beppe Grillo, con Serenetta Monti, totalizzano un 2,66 per cento. E per i “sinistri” ormai rintronati dall’esito elettorale, un altro dato negativo: si vedono il Pdl primo partito del Campidoglio con 36,55 per cento dei voti contro il 34.02 del Pd. Se il centrodestra dovesse vincere, l’aula Giulio Cesare vedrebbe 35 eletti del Pdl, in caso di sconfitta 20. Anche nei municipi il risultato è stato importante, con alcuni territori che si sono ribellati alla gestione della sinistra portando al ballottaggio anche il voto per i minisindaci. D’altra parte l’aria di un confronto testa a testa c’era, si doveva solo aspettare i risultati. A scrutinio in corso, però, la gente aveva già capito che Roma sta cambiando. Mentre all’interno della sinistra si respirava aria di vendetta, a piazza della Ro-

REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI

La festa del Pdl al Pantheon. Sopra, Fini e Alemanno [Omniroma]

tonda al Pantheon centinaia di persone applaudivano Fini e Alemanno. Dopo poco sarebbero arrivate le prime proiezioni e la certezza di avere la vittoria al secondo turno a portata di mano. L’idea di una Roma che può

cambiare e di una politica che finalmente torna ad ascoltare i cittadini, capendone problemi e priorità. Queste le parole chiave di una campagna elettorale in nome della mobilitazione tra la gente. E così il Pdl è già pronto a dare battaglia fino all’ultimo voto per il ballottaggio. A sinistra, invece, il pieno di voti è stato già fatto. Rutelli era appoggiato dalla solita Unione prodiana che univa gli pseudo moderati con la sinistra radicale di Action e compagni, tutti uniti senza distinzioni. Questa volta il pensiero unico della coppia Rutelli-Veltroni può essere sconfitto, Cicciobello appare sempre più senza idee e senza fiato.

Provincia: si va al secondo turno Il candidato del Pdl Alfredo Antoniozzi si aggiudica il 37,1% dei voti ROMA - Anche per palazzo Valentini si è arrivati al ballottaggio. Il candidato della sinistra, Nicola Zingaretti, si ferma al 47%, mentre il candidato del Pdl, Alfredo Antoniozzi, ha raggiunto quota 37,1%. La sinistra prodiana che tanto aveva predicato di vittoria al primo turno non ha oltrepassato il 50% e si trova al secondo turno. Il centrodestra, quindi, ottiene un importante risultato che darà filo da torcere a chi pensava di avere già la vittoria in tasca. Il Popolo della libertà trionfa anche come lista, totalizzando il 37% contro il 31,7% del Partito democratico. Il malgoverno dell’ex giunta Gasbarra ha raccolto quel che aveva seminato: la Provincia di Roma, infatti, era scomparsa dallo scenario politico, facendosi sentire dai cittadini come un ente inutile e lontano dai bisogni di ogni giorno. I 120 comuni si sono così sentiti abbando-

nati a loro stessi. Scuole fatiscenti, infrastrutture mancanti, mancata promozione dell’economia: il centrodestra ha approntato la propria campagna elettorale nel nome della concretezza e del ritorno al dialogo con la gente. Così dopo il governo nazionale e il secondo turno nella Capitale, anche la battaglia per palazzo Valentini continua fino a domenica 27 e lunedì 28 aprile. Anche in questo caso la sinistra ha fatto il pieno dei voti della propria area di riferimento: il Pd si è presentato alle urne insieme alla sinistra radicale che per tanti anni ha tenuto sotto scacco l’amministrazione locale. Come non ricordare infatti il vicepresidente del consiglio provinciale e la sua conferenza stampa con gli “incappucciati” tipo Abu Ghraib. Iniziative della sinistra estrema con una provincia che così non si faceva più capire dalla gente. [t.d.l.]

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Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 - 06.42275030- fax 06.42274029.

Alfredo Antoniozzi [Omniroma]


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giovedì 17 aprile

AL BALLOTTAGGIO

DALLE URNE UNA BOCCIATURA SENZA APPELLO: È SOTTO I NUMERI DEI PARTITI DELLA SINISTRA

Rutelli, risveglio da perdente Ora straparla: è meglio che Alemanno si faccia dare subito un ministero di Giuliano D’Aria ROMA - Rutelli il giorno dopo balbetta, traballa e straparla. E’ il vero sconfitto a Roma. Contava sull’”effetto vincitore”, che premia il favorito, ma ora è il perdente. Basta vedere i dati. Due anni fa l’Unione, che lo portava a queste elezioni, prese il 61,4 per cento dei voti. Oggi si è fermata al 45,7%. Sono quasi 17 punti in meno, in due anni, proprio per gli incredibili errori del governo Prodi, del quale lui è stato Vice-premier. Un altro dato è sconcertante: in tutti i municipi Rutelli (come spieghiamo nell’articolo sotto) ha preso meno voti dei candidati della sinistra alla presidenza delle circoscrizioni. Un dato che indica chiaramente che gli elettori romani non vogliono lui, lo hanno scaricato. Vuol dire che la sua candidatura non è stata digerita a sinistra, che i romani si sono ricordati benissimo chi è Rutelli e non lo hanno votato. Il giorno dopo la nottata elettorale, quindi, lui e la sua coalizione sono allo sbando. La sinistra comunista e verde è stata cancellata dallo scenario nazionale. E ora è furiosa con il Pd di Prodi, Veltroni e Rutelli. Gli scenari del ballottaggio quindi si fanno confusi, e la stessa Regione a guida Marrazzo rischia di saltare. Pare che Marrazzo stia pensando di darsela a gambe candidandosi alle Europee del prossimo anno e lasciando la Regione Lazio senza guida. Una prospettiva buona anche per Rutelli. Che invece prova ad ostentare la sicurezza che non ha. Alza la voce minacciando Alemanno:

E Ag gli regala pane e cicoria Una delegazione di Azione giovani è entrata ieri mattina nel Comitato elettorale di Rutelli per portare al candidato sindaco della sinistra un filone di pane “gigante” e della cicoria. “ Gli portiamo pane e cicoria visto che era convinto di vincere al primo turno e probabilmente non vincerà neanche al ballottaggio”, ha detto il presidente romano di Ag, Federico Iadicicco. Rutelli teso durante lo spoglio notturno per il Comune

“Capisco che vogliono tenere su il morale, ma ad Alemanno consiglierei di farsi affidare subito il ministero di cui si parla, così risparmia un turno” dice l’ex-

ministro dei Beni culturali di Prodi. Tecniche da pugile suonato, mentre mostra i guantoni alla bilancia del peso. E Rutelli aggiunge: “Il centrodestra ha

na”. Forse dovrebbe preoccuparsi di quanti altri ne perderà a sinistra dopo lo tsunami che l’ha ridotta a un moncone alle elezioni politiche.

Dalle urne un bagno di “no” Il candidato del XV municipio prende 7,3% più di Rutelli. E così in tutta Roma ROMA - Quando lo scrutinio delle schede per il Comune è arrivato al 97 per cento, un primo confronto dei flussi elettorali all’interno dei singoli municipi della Capitale presenta non pochi elementi di preoccupazione per Francesco Rutelli. Da un’analisi tra il consenso ottenuto dal candidato dell’Unione e le percentuali di voto dei candidati di centrosinistra alla presidenza dei municipi, emerge un dato claAl municipio X moroso: Rutelli non ne supera nemmeè sotto di più di tre no uno. E in alcuni casi i distacchi sono punti, al XIII il distacco assai marcati. Gianni Alemanno, supera i tre punti invece, supera in

tutti i diciannove municipi la percentuale dei candidati alla presidenza del centrodestra. Al municipio XV il dato più eclatante: il distacco a sfavore di Rutelli rispetto al presidente è del 7,32 per cento, al municipio X Rutelli è sotto di più di tre punti, al XIII il distacco supera i tre punti, al VI è attorno al 4 per cento. Alemanno, invece, è sempre sopra i “suoi” candidati presidenti, a volte anche con margini ragguardevoli. E’ a + 4 per cento al municipio XX, +5 al centro storico, per il resto si mantiene sempre tra 1 e 3 punti percentuali. Anche se rimangono da considerare una serie di variabili legate al diverso “affollamento” di candidati sindaco ri-

spetto ai candidati alle presidenze, e anche se si volesse ritenere che la presenza della candidata sindaco al Comune della Lista Grillo (assente invece dai municipi) abbia potuto nuocere soprattutto a Rutelli, occorre altresì calcolare che i candidati alle presidenze de La Destra erano presenti in soli sei municipi su diciannove: dunque, a conti fatti, i candidati presidenti del centrodestra avrebbero dovuto fare il “pieno” superando Alemanno. Invece è successo il contrario. E questo, quando resta da scrutinare solo un pugno di schede, per la candidatura dell’ex ministro delle Politiche agricole è un segnale di grande smalto. [g.d’a.]

Alla luce dei cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni la scena politica europea,

Alessandro Campi

ed italiana, quali sfide attendono la destra nata nel 1995 sulle ceneri del Movimento so-

La destra in cammino

ciale italiano? Il tragitto dal neofascismo ad una destra riformista, modernizzatrice, europea, può dirsi compiuto o c'è ancora del cammino da fare? Quali sono i caratteri che dovrebbero qualificare quella "destra nuova" di cui l'Italia, ha certamente bisogno? Il progetto del Popolo della libertà perseguito da Berlusconi e Fini segna, la fine della destra

Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà

politica in Italia o l'inizio di una nuova stagione da protagonista? Alternando storia e cronaca, valutazioni obiettive e spunti polemici, il volume di Campi delinea il profilo di una destra all'altezza delle nuove sfide politico-culturali, in grado di muoversi con un ruolo di primo piano sulla scena italiana ed europea.

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poco di cui rallegrarsi perché rispetto alle due elezioni in cui è arrivata al ballottaggio è indietro. Deve recuperare 84mila voti pari a una città media italia-

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N O V I T À : i n t u t t e l e l i br er i e


giovedì 17 aprile

AL BALLOTTAGGIO

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CORSA AL CAMPIDOGLIO UN RISULTATO DIROMPENTE DOPO TRENTACINQUE ANNI DI DOMINIO DELLA SINISTRA

«Ora è il tempo di mobilitarsi» Il candidato del Pdl, Alemanno: «Tocca ai romani infrangere gli schemi» di Alessandra Mori ROMA - Inutile nascondere la soddisfazione. Il successo della coalizione che sostiene Gianni Alemanno al Campidoglio costringe al ballottaggio. Lui, il candidato sindaco, che è riuscito a far ripiegare Francesco Rutelli e la sua “Unione multicolore”, sorride e dice: «Il dato è straordinario, ora è il tempo della grande mobilitazione». Gioia, certo, per un risultato dirompente, uno tsunami che ha travolto come mai prima la Capitale. Ma il dato che al candidato del Pdl piace sottolineare di più è un altro, perché fa parte della sua originaria scommessa: «I romani ci hanno capito, il nostro messaggio è stato percepito. Il voto è per la città, per Roma, e investe la voglia di cambiamento che è nell’aria da tempo». E il fatto che Roma si è sempre dimostrata «una città indipendente» (come Alemanno aveva precisato alla vigilia delle Politiche) è la prova del successo. Secondo punto. Il voto favorevole al Pdl evidenzia un altro fattore: che la demonizzazione dell’avversario messa in atto dalla sinistra (allude ai manifesti sulla lega

Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi durante la conferenza stampa

nemica di Roma) è «clamorosamente fallita». Ora si prosegue, spiega nella conferenza stampa mentre fa il punto della situazione con i cronisti. Come? «Con la forza del nostro programma, chiaro e preciso, spiegheremo ancora il Patto con Roma, quello firmato a Corviale, nella più abbandonata periferia, e, ancora, con trasparenza e partecipazio-

ne». L’idea che ha in mente, in fondo, è quella di sempre: una campagna elettorale partecipata, come aveva detto dall’inizio, tra la gente, tra i romani. Dalle periferie al centro a parlare con i cittadini. Per questo Alemanno apre a tutte le categorie, nessuno escluso. Anche agli elettori di sinistra «affinché si schierino dalla parte del cambiamento

per rompere con uno stanco continuismo». Così, certo che l’affluenza al prossimo ballottaggio sarà fondamentale, invita tutti i cittadini ad andare a votare. Mauro Cutrufo, indicato come vicesindaco, dice: «Sinceramente non avevo mai dubitato di questo risultato, per il semplice motivo che siamo stati chiari e trasparenti nel comunicare il

nostro progetto». Brilla anche il risultato della Provincia. Alfredo Antoniozzi ripercorre: «Ci davano per spacciati, con Zingaretti in testa e abbiano visto cosa è accaduto, la grande partecipazione al voto è un altro indice chiaro». Anche Francesco Lollobrigida, candidato vicepresidente per la Provincia, è entusiasta. Determinato e tonico Alemanno ribatte a Rutelli che lo invita a farsi affidare un ministero per risparmiare il primo turno. Gli risponde così: «Beh, ognuno ha le proprie gerarchie di valori». Non si nasconde Alemanno e chiede molti faccia a faccia, perché è giusto che i romani capiscano le differenze, tiene a precisare, «e non farli sarebbe un’offesa per i romani». «Mi rivolgerò a Mentana, Floris, Vespa per avere un confronto con Francesco Rutelli. È arrivato il momento di parlarci in faccia, i cittadini devono ascoltare le varie proposte». Poi, Alemanno porge gli auguri al Papa: «Con un sentimento di vicinanza e di gratitudine esprimo le più vive felicitazioni per l’ottantunesimo compleanno del Santo Padre»


1 - Distretto di Roma Capitale Impegno a realizzare una legge nazionale e una riforma costituzionale per la creazione di un Distretto che riassuma le competenze di Provincia e Comune con poteri legislativi straordinari. La nuova istituzione del distretto di Roma Capitale beneficerà della riforma del federalismo fiscale.

2 - Diritti del contribuente e riforma dello Statuto Allo Statuto comunale sarà aggiunto un titolo specifico dedicato alla tutela dei contribuenti (cittadini e imprese) con l'obbligo di ripristinare un rapporto equo tra pressione fiscale e qualità dei servizi erogati, di tutelare e risarcire i cittadini da disservizi e "cartelle pazze". Al difensore civico verrà affidato il compito di controllare l'applicazione di queste norme.

3 - Piano casa Costruzione di 25mila alloggi destinati alle famiglie dei lavoratori con retribuzioni medio-basse, sia attraverso l'edilizia economico-popolare, sia con la concessione a riscatto e/o in affitto con un canone compatibile con i salari degli assegnatari.

4 - Abolizione dell'Ici e diminuzione delle tasse L'Ici sulla prima casa verrà abolita. L'Irpef comunale verrà ridotta fino a un'aliquota pari allo 0.25%.

5 - Riqualificazione periferie e quartieri svantaggiati Per Roma è previsto, nell'ambito del programma nazionale di interventi sociali e di attrazione d'impresa, lo stanziamento di 1miliardo e 500milioni di euro in favore della periferia, utilizzando, oltre agli strumenti esistenti, quello innovativo della demolizione e ricostruzione.

6 - Piano straordinario per la mobilità Il piano prevede la realizzazione del 2 anello esterno del Grande Raccordo Anulare e il completamento dell'anello ferroviario, l'incremento dei parcheggi di scambio e rotazionali, la diversificazione della flotta degli autobus, l'aumento dei treni della metro, la realizzazione dei prolungamenti delle linee A e B, la costruzione della linea D e la conclusione nei tempi previsti della metro B1 e della metro C, la più grande opera pubblica pro-

grammata in Italia negli ultimi 25 anni e finanziata per l'82% dal Governo Berlusconi. Riordino della logistica per il trasporto merci per evitare il transito in città di camion e mezzi di trasporto pesanti.

7 - Ripristino della legalità in materia di espulsioni Attuare subito le procedure di espulsione dei 20mila nomadi ed immigrati che a Roma hanno violato la legge. Istituire l'Assessorato alla Sicurezza e all'Immigrazione per le politiche di controllo del territorio, di prevenzione dei reati, di accoglienza e integrazione dei lavoratori stranieri in regola.

8 - Chiusura dei campi nomadi abusivi Chiusura dei campi nomadi abusivi, controllo rigoroso ed effettivo di quelli regolari e loro progressiva eliminazione. Contrasto ad ogni forma di sfruttamento dei bambini e delle donne, con particolare riferimento alla prostituzione e all'accattonaggio minorile

9 - Legalità e decoro urbano Riforma della Polizia Municipale con la creazione di reparti specializzati nella lotta al commercio abusivo, nella prevenzione e repressione della mendicità minorile e dell'offerta di manodopera clandestina. Costituzione di nuovi presidi per ospitare i bambini sottratti all'accattonaggio. Adozione del regolamento per l'armamento. Progetti di telesorveglianza assistita e tecnologica e contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto commerciale cittadino attraverso il riciclaggio del danaro sporco.

10 - Sostegno alle famiglie Ripristino del bonus per il sostegno della natalità, libri di testo gratuiti fino ai 18 anni per le famiglie meno abbienti. Apertura di un negoziato con l'Ue per ridurre l'Iva su tutti i prodotti per l'infanzia.

11 - Asili Nido Creazione di 10mila nuovi posti per i bambini di Roma, attraverso la costruzione di nuovi asili pubblici, l'incentivazione alla creazione di asili nido aziendali e privati, accreditati e convenzionati, l'obbligo per tutte le grandi unità produttive di dotarsi di questo servizio.

12 - Qualità dell'offerta sanitaria Intesa con il Governo per la costruzione di un nuovo e moderno Policlinico Umberto I con tempi certi di realizzazione, creazione di presidi sanitari di quartiere per alleggerire il carico sugli ospedali, snellire le liste d'attesa, ottenere una sanità per tutti, ma diversificata tra prestazioni di base e di eccellenza, nel rispetto della parità tra erogatori pubblici e privati.

13 - Nuovo Piano rifiuti Scongiurare il rischio di un'emergenza rifiuti analoga a quella di Napoli, passare immediatamente alla raccolta differenziata "porta a porta" in tutta la città, realizzare subito tutti gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti di Roma. Chiudere la discarica di Malagrotta nei tempi previsti. Realizzare il quarto impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti su iniziativa dell'Ama per dare valore industriale all'azienda pubblica.

14 - Anziani e povertà Realizzazione di un piano straordinario per contrastare la povertà che colpisce 476.000 famiglie romane e per assicurare l'assistenza agli anziani, per garantire ai non autosufficienti e agli incapienti di essere assistiti e curati preferibilmente nella propria casa. Rendere protagonista di questo piano tutto il mondo dell'associazionismo e del volontariato secondo il principio della sussidiarietà.

15 - Sostegno ai giovani precari Creazione di un fondo di assistenza per i giovani precari, da cui trarre risorse per garantire gli ammortizzatori sociali durante i periodi di disoccupazione. Il fondo potrà realizzare una serie di convenzioni in favore dei precari offrendo servizi e facilitando l'accesso al credito.

16 - Lotta all'inquinamento e tutela della salute dei cittadini Creazione di un nuovo e più efficiente sistema di monitoraggio delle varie forme di inquinamento che vengono rilevate nella città di Roma, per garantire il benessere dei cittadini anche attraverso forme attive di prevenzione e la promozione di idonei stili di vita e di comportamento.


giovedì 17 aprile

CRONACA POLITICA

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UN’ALTRA FIGURACCIA DI AMATO E DEL VIMINALE. PLICHI DI SCHEDE ROVESCIATI E CONFUSI

È ancora caos sul voto all’estero Questa volta i problemi riguardano le persone “temporaneamente” fuori dall’Italia di Daniele Petraroli ROMA - Centinaia di schede in più arrivate in forte ritardo, nessun verbale che testimoniasse la loro provenienza, nessun timbro, nessuna vidimazione. E, di conseguenza, un caos totale. È quanto successo in 60 seggi di Roma lunedì scorso. Stiamo parlando del voto degli italiani “temporaneamente all’estero” (con ogni probabilità militari e ambasciatori). Quei voti che non sono finiti a Castelnuovo di Porto (cioè nella “circoscrizione estero” che riguarda i residenti “fissi” all’estero), ma che dovevano essere aggiunti a quelli italiani. La disorganizzazione totale, però, ha generato un’enorme confusione.Ma andiamo con ordine. E facciamo l’esempio

della scuola elementare “Carriera” in via Orazio Console 35 a Tor de’ Cenci, XII municipio. I plichi, contenenti 300 schede ognuno, vengono portati dai messi comunali all’una meno dieci di lunedì. Sono tre, in quella scuola, le sezioni “fortunate” estratte dal Campidoglio che dovranno aggiungere le schede (ovviamente solo per Camera e Senato) alle urne: la 1696, la 1695 e la 1694. I messi comunali arrivano insieme alla polizia municipale e consegnano i plichi. E qui sorge il primo problema. Non c’è alcun verbale, né è arrivato qualche fonogramma dal ministero che spiegasse la questione ai presidenti e agli scrutatori. Inoltre le schede sono contenute in una semplice busta bianca che non contiene

Lo scrutinio a Roma

alcun timbro ufficiale. Anche la provenienza è misteriosa. Si dice vengano dall’Afghanistan ma nulla lo testimonia. “Il verbale arriverà”, assicura il messo comunale. Le telefonate al ministero dell’Interno confermano la storia. Ma, a quel punto, i tre presidenti fanno scelte diverse. Quello del seggio 1696 rifiuta le

schede, quelli del del 1694 e del 1695 lo accettano. E così se il primo è quello che riesce a chiudere velocemente i conteggi, gli altri due terminano i calcoli, di Camera e Senato, solo alle 2 passate di notte. I verbali, infatti, arrivano tardissimo alla 1695 e alla 1694 e, visto che le schede sono state ormai aggiunte al-

l’urna, risultano praticamente inservibili. Ma, per assurdo, è già una fortuna così. Pare, infatti, che in altri seggi questi verbali non siano mai giunti. Non solo. Aprendo i plichi trovano moltissime irregolarità. Sulle schede non c’era alcun timbro, né alcuna vidimazione degli scrutatori. Erano completamente bianche con solo la croce del voto. In pratica chiunque le avrebbe potute votare. Gli scrutatori, poi, denunciano un’altra “stranezza”. Molte schede avevano una strana consistenza, quasi fossero fotocopie o stampate dal computer. Insomma un gran caos su cui adesso, così pare, ha aperto un’inchiesta anche la Procura della Repubblica di Roma.

I RISCHI, ADESSO, SONO IL COMMISSARIAMENTO DELLA REGIONE SULLA SANITÀ E UN AUMENTO DELLE TASSE A FINE ANNO

Nuovo buco di bilancio in Regione Secondo i conti del ministero del Tesoro lo scoperto sarebbe nell’ordine dei 300 milioni di euro di Marco Valensise

Piero Marrazzo

ROMA - Nuovo spaventoso buco di bilancio per la Regione Lazio. A ennesima riprova della fallimentare gestione della giunta Marrazzo. La questione è emersa al tavolo di monitoraggio del ministero del Tesoro sui conti della sanità nel bilancio 2007. Il nuovo buco non coperto sarebbe nell’ordine dei 300 milioni di euro. Motivo per il quale non solo il Tesoro ha bloccato la erogazione di 2 miliardi rispetto ai 4,5 stanziati nell’ultima finanziaria ma si appresta anche a bocciare il piano di rientro della Regione. Cosa che potrebbe seriamente comportare il commissariamento della Regione sulla sanità, vista l’incapacità della giunta regionale di contenere la spesa sanitaria, il cui disavanzo ormai raggiunge cifre da record. Con il nuovo buco di

300 milioni il disavanzo complessivo sulla sanità nel 2007 arriva a quasi 1,8 Mld di Euro, di cui 1,465 milioni coperti con 737 milioni di maggiori tasse Irpef e Irap, 40 milioni di vendita del patrimonio Gepra, 378 milioni del fondino nazionale e 310 milioni stanziati con l’ultima finanziaria regionale. “Questo dato – ha commentato il capogruppo alla Pisana dei Socialisti Riformisti Donato Robilotta – conferma quello che avevano dichiarato i tecnici della KPMG in Consiglio Regionale, e cioè che il disavanzo della sanità nel 2007 non sarebbe stato di 1,4 miliardi come scritto nel bilancio della Regione, dagli assessori Nieri e Battaglia, bensì di almeno 1,7 miliardi. Questi dati confermano anche le preoccupazioni sui conti del 2008, per cui è alto il rischio che a fine anno ci sia un aumento delle tasse”.


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Arrestati due rapinatori I carabinieri hanno arrestato due pluripregiudicati romani ritenuti responsabili di varie rapine commesse nel centro storico di Roma. La tecnica utilizzata nei colpi era semplice: la vittima veniva scelta tra chi aveva effettuato ingenti prelievi di denaro negli istituti di credito e veniva segnalata ai complici, appostati all'esterno della filiale. A questo punto le vittime venivano pedinate con moto di grossa cilindrata e grazie ad un banale stratagemma (foratura del pneumatico, spruzzo di succo di frutta sui vestiti e altro), il malcapitato veniva distratto e rapinato della somma in suo possesso.

Pusher albanese spara al cliente Aveva acquistato della cocaina non di buona qualità e voleva spiegazioni dai suoi pusher che gli hanno teso un agguato. Questii motivi che la sera del 7 marzo avevano portato al ferimento del 52enne Pancrazio Croce. In base al racconto della vittima, il 52enne aveva acquistato della cocaina da pusher albanesi. La droga non era però di buona qualità e l'uomo aveva contattato i suoi fornitori per avere delle spiegazioni. La sera stessa aveva un appuntamento con gli spacciatori ma appena arrivato in piazza è stato ferito da colpi d'arma da fuoco. I poliziotti sono risaliti all'uomo che ha materialmente fatto fuoco, il 28enne albanese Fatjon Deneku, pregiudicato per reati relativi agli stupefacenti.

VOCI DI ROMA VOX BLOG

Home, sweet home http://calamityjane.splinder.com La mia giornata è cominciata l’altro ieri con la sensazione di essere tornata a casa. Una sensazione familiare, rassicurante, persino appagante; come se, tornando a casa, avessi trovato i miei genitori ringiovaniti e l'appartamento modernamente ristrutturato. Perché quel che è accaduto nelle elezioni politiche italiane 2008 non è soltanto un (gradito) ritorno. Per quanto ci si accontenterebbe anche solo di vederla così, come la dipingono in questo momento molti avversari politici del Cavaliere, esclusi sua grazia dal Parlamento, non si tratta semplicemente della rivincita di Berlusconi, premier per la terza volta su cinque candidature in quindici anni. Piuttosto, è come se insieme a Silvio, rientrato come meritava dalla porta, si fosse presentata un'ospite che ancora mai aveva varcato la soglia. Pensateci. Via i comunisti, fuori dal Parlamento. Via anche i socialisti, dopo un secolo di protagonismo - più o meno scissionista - sul palcoscenico politico del Paese (e sentiti ringrazia-

menti a Cuffaro se la stessa cosa non si può dire dei democristiani di Casini). Presenza di schieramenti nelle due Camere ridotta a tre, al massimo quattro gruppi (se proprio non vogliamo chiamarli partiti). Due segretari di partito che prendono atto della sconfitta e si dimettono. Il leader del principale schieramento avverso al vincitore che gli telefona immediatamente per fargli gli auguri (a dire la verità, questo era nei fatti). E ancora, e soprattutto. Esponenti storici della carriera parlamentare estromessi dai semicerchi, in una proporzione paragonabile solo al turn-over che caratterizzò il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica (do you remember la differenza tra il cosiddetto Parlamento degli inquisiti e la successiva legislatura). Per quanto facili possano apparire le ironie sulla gerontocrazia galoppante delle nuove Camere, non corrisponde al vero: molti volti ultra-noti sono ormai destinati all'oblio; corrispondentemente, si assiste a una prepotente emersione di volti nuovi. E questo accade tanto tra i vincitori

quanto tra i vinti: è molto probabile che la prossima faccia della sinistra sia quella vagamente incazzata di Flavia D'Angeli, accantonate quelle al cachemere di Bertinotti, Diliberto, Angius e co., cui i discussi quindici anni dai quali usciamo avevano regalato una visibilità e un potere forse immeritati. Insomma, al di là dello strepitoso risultato ottenuto dalla coalizione di centrodestra, è accaduto qualcos'altro, qualcosa di consistente, qualcosa di importante, qualcosa di irreversibile. La Seconda Repubblica è morta nelle urne delle elezioni politiche italiane 2008. E a seppellirla è stato Silvio Berlusconi, che aveva assistito al suo battesimo e per qualche tempo le aveva fatto da padrino; e perciò stesso, era l'unico che la conoscesse profondamente, nelle sue speranze e nei suoi limiti, e che potesse guidare senza rimorsi al suo deciso superamento; l'unico che, tra tutti gli invitati gongolanti, già ingialliti come vecchie fotografie, ha diritto a sopravviverle, guidando il Paese per cinque anni nella nuova dimora della Terza Repubblica.

SGOMINATO ALLE PRIME LUCI DELL’ALBA UN TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI

Arresti per cocaina L’indagine ha avuto inizio verso la fine del 2005 di Oliviero Pietra ROMA - Sgominato alle prime luci dell’alba di ieri, un traffico internazionale di cocaina, quattro gli arresti. I carabinieri della compagnia di Tivoli hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Roma nei confronti di quattro persone, con l’accusa di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. L’indagine ha avuto inizio verso la fine del 2005 quando i militari, in seguito a una perquisizione nell’abitazione di S. Cesareo, hanno trovato un labo-

Un sequestro di droga [Omniroma] ratorio artigianale per la lavorazione di cocaina al cui interno erano custoditi oltre 200 litri di cocaina in soluzione liquida, da cui sarebbero stati ricavati circa 3 chili di cocaina base, nonché prodotti chimici e strumenti ar-

tigianali utilizzati nello stoccaggio della sostanza. Nella circostanza due persone sono state arrestate, una donna denunciata a piede libero, mentre una quarta persona di origine calabrese era riuscita a dileguarsi.

Dalle indagini, anche con l’ausilio di apparecchiature tecniche, oltre a rintracciare il fuggiasco, è emerso il ruolo predominante del fratello di quest’ultimo ritrovato morto durante le indagini in via Tor Cervara. Per l’omicidio, i carabinieri di Tivoli, dopo accurati accertamenti, sono riusciti ad identificare ed arrestare i responsabili. La successiva attività investigativa ha consentito di raccogliere numerose prove nei confronti di alcuni soggetti, già noti alle Forze dell’Ordine, tutti dediti all’attività di spaccio di cocaina. Dalle indagini sono emersi anche alcuni contatti con il Sud America per l’arrivo di corrieri. Nel corso dell’indagine è stato recuperato e sequestrato circa mezzo chilo di cocaina.


Committente: Comitato Elettorale Alemanno Sindaco

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CRONACA NAZIONALE

OCCHIELLO IN DISCOTECA OCCHIELLOOCCHIELLOOC L’INCHIESTA SULLA SCIATRICE AUGUSTUS DECEDUTA CONUBIUM È STATA SANTET AVVIATA MATRIMONII, DOPO IL SUO QUOD RICOVERO CATELLIIN LIBERE OSPEDALE

Kristel, arrestato lo spacciatore In manette un giovane di ventitrè anni che in un locale di Clusone le avrebbe fornito la droga, rivelatasi poi letale di Maria Serpico BERGAMO - Sarebbe stata uccisa da due pasticche di ecstasy acquistate in discoteca da un giovane lecchese, Kristel Marcarini, la 19enne di Clusone morta martedì mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo dopo due giorni di coma. I Carabinieri hanno fermato M.P. - 23 anni, residente nella provincia di Lecco - che, sabato notte, avrebbe venduto alla ragazza le micidiali pasticche all'interno della discoteca Fluid di Orio al Serio. L'inchiesta è stata avviata dopo il ricovero in ospedale della 19enne, le cui condizioni, già nella giornata di domenica, erano apparse molto gravi. Le in-

di Stefania Gretta

dagini hanno permesso ai militari di ricostruire la serata trascorsa da Kristel Marcarini insieme ad alcune amiche nel locale alle porte di Bergamo, che, peraltro, era già stato chiuso più volte dagli stessi Carabinieri in relazione ad attività di spaccio. In base alle ricostruzioni, i militari sono risaliti fino al giovane che avrebbe venduto alla 19enne due pasticche di ecstasy: su di lui pesa un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo, in quanto indagato per spaccio di stupefacenti e omicidio colposo come causa di altro reato. Il 23enne - già pregiudicato per reati legati allo spaccio di stupefacenti - al momento è rinchiuso nel car-

cere di Lecco. Per le stesse ipotesi di reato i Carabinieri hanno denunciato a piede libero un altro giovane lecchese, anche lui di 23 anni, che al momento della cessione delle due pasticche si trovava in compagnia dell'arrestato. Kristel si è spenta agli Ospedali Riuniti di Bergamo dopo un improvviso malore in discoteca ieri pomeriggio. La ragazza si era sentita male intorno alle 3 del mattino di domenica, quando ancora si trovava al Fluid di Orio al Serio (Bergamo); dopodiché si era fatta accompagnare a casa da alcuni amici. Domenica mattina la situazione è precipitata. Kristel Marcarini era un’atleta e un'abile sciatrice.

Fermato con l’odinanza l’indagato per la morte dell’ispettore Raciti

CATANIA - Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è scattata nei confronti di 13 tifosi etnei appartenenti al gruppo ultras Associazione non riconosciuta (Anr) per associazione per delinquere. Tra gli arrestati c'è anche il capo del gruppo Giovanni Rira Galvagna, di 28 anni, detto “Koala”, già indagato per gli scontri del 2 febbraio 2007 durante il derby Catania-Palermo, in cui rimase ferito mortalmente l'ispettore di polizia Filippo Raciti. L'operazione non ha nulla a che vedere però con le circostanze della morte dell'ispettore Il blitz, denominato della polizia. Il blitz è stato “No Stop” è partito denominato “No stop” perdopo i tragici episodi ché partito dopo i tragici del 2 febbraio 2007 fatti del 2 feb-

Catania, arrestati tredici ultras Tra i vari anche il “Koala” braio del 2007. Gli investigatori della Digos hanno messo sotto controllo le tifoserie più “agitate” del Catania con intercettazioni ambientali e pedinamenti. Sarebbe emerso, secondo la tesi della Procura della Repubblica, che il gruppo Anr agiva «per turbare l'ordine pubblico» e aveva come obiettivo di «compiere atti di violenza contro le forze dell'ordine». Le intercettazioni:«Noi allo stadio vinciamo sempre perché ci andiamo non vedere la

partita ma per aggredire i poliziotti». E' il “motto” di indirizzo dell'attività del gruppo ultras Anr secondo quanto emerge dalla indagini. Il provvedimento è stato notificato in carcere a due di loro che erano già detenuti per altri reati, mentre 10 sono stati arrestati a Catania e uno a Roma. Quest'ultimo, Marco Lento, originario di Lametia Terme, vive e risiede nella Capitale ma farebbe parte attiva dell'Anr spostandosi per le partite del Catania per, secondo l'accusa, prendere parte agli scontri con le forze dell'ordine. Dalle intercettazioni gli investigatori della Digos hanno raccolto anche frasi che contengono risultati come, per esempio, «2-0», ma che non si riferivano alla partita di calcio ma al numero di poliziotti feriti. Così, secondo l'accusa, per loro gli scontri con la morte di Raciti, alla quale gli indagati sono estranei, finì 1-0.

VIOLENZA SU MINORE

BABY GANG

GUARDIA DI FINANZA

Ragazzino denuncia il patrigno

Rubavano usando le stelle ninja

Sequestrate aragoste sottomisura

Per anni ha dovuto subire i maltrattamenti psicologici e fisici del patrigno ma ha deciso di dire basta e si è presentato alla polizia per raccontare la sua drammatica vicenda. Protagonista dell'episodio è un 14enne di Torino che ha chiesto aiuto agli agenti del commissariato Dora Vanchiglia che hanno arrestato l'uomo, un autista di 41 anni, con l'accusa di maltrattamento in famiglia e lesioni aggravate. Qualche giorno fa il ragazzino si è presentato in Commissariato e si è seduto in sala d'attesa per presentare la sua denuncia. Proprio mentre gli uomini del vice questore Gianmaria Sertorio stavano parlando con la madre il ragazzino è arrivato piangendo dicendo che il patrigno, per punirlo del ritardo, lo aveva preso a cinghiate e immerso nella vasca piena di acqua gelata. Arrivati nell'appartamento per arrestare l'uomo hanno trovato sul letto la cinghia che aveva usato per picchiare il 14enne.

Due distinte baby gang, composte da sei studenti di buona famiglia, sono state scoperte dai carabinieri di Torino, che hanno arrestato tre ragazzi e ne hanno denunciati altri tre. I giovani minacciavano le vittime, tutte minorenni, con coltelli, ma una banda utilizzava soprattutto due stelle rotanti in acciaio a punte, conosciute come le “stelle ninja”. Le due bande rapinavano soprattutto studenti in gita scolastica. Le due bande operavano per proprio conto, l'una all'insaputa dell'altra, ma entrambe agivano in centro: rapinavano soprattutto i ragazzi e gli studenti in gita scolastica nel capoluogo piemontese. Le ultime rapine accertate sono state compiute nei confronti di un gruppo di studenti provenienti da Modena e di una comitiva di giovani torinesi ferma davanti ad un negozio. Le due baby-gang pretendevano dalle loro vittime denaro, cellulari e iPod. Sequestrati coltelli e due stelle ninja.

Prosegue l'azione di contrasto della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Portoferraio (Livorno), che ha sequestrato 12 aragoste sottomisura, ossia che non avevano ancora raggiunto le dimensioni previste dalla legge per poter essere commercializzate; un divieto assunto in favore del ripopolamento della specie. I crostacei erano in vendita in piazza da parte di un ambulante a Campo nell'Elba e gli uomini delle Fiamme Gialle, impegnati in un'operazione di controllo, li hanno sequestrati denunciando l'autore del reato, che ora rischia l'arresto da un mese ad un anno o un'ammenda da 516 a 3.098 euro. La legge infatti proibisce «di pescare, detenere, trasportare o commercializzare crostacei sottomisura». Gli esemplari, come previsto dalla normativa comunitaria con il regolamento (ce) n. 1967/2006 del 28 gennaio 2007, debbono essere reinseriti in mare.


giovedì 17 aprile

CRONACA NAZIONALE OMICIDIO GARLASCO

La famiglia Poggi potrà rientrare nella villetta I genitori e il fratello di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella villetta di Garlasco lo scorso 13 agosto, sono rientrati a casa. L'autorizzazione è stata firmata dal pm di Vigevano Rosa Muscio, titolare delle indagini sull'omicidio, dopo che venerdì scorso il legale della famiglia, l'avvocato Gianni Tizzoni, aveva presentato l'ennesima istanza. La villetta, dal giorno dell'omicidio, era sempre rimasta sotto sequestro. L'abitazione era stata finora a disposizione dell'autorità giudiziaria e degli inquirenti, investigatori e Ris di Parma che hanno fatto numerosissimi rilievi. La famiglia di Chiara era riuscita ad entrare nella villa solo una volta a fine estate per prelevare alcuni effetti personali e fare una breve ricognizione dei luoghi dove si era consumato l'omicidio con gli investigatori.

BANDA DEL BUCO

Tra i malviventi anche le forze dell’ordine Due marescialli dei carabinieri, un agente di polizia e due guardie giurate sono tra le 22 persone fermate stamane dalla sezione antirapina della squadra mobile di Napoli, con l'accusa di far parte della “banda del buco” responsabile di una serie di furti e rapine - in alcuni casi portati a termine, in altri sventati dalle forze dell'ordine - ai danni di vari istituti di credito cittadini. Compito delle due guardie giurate dell'istituto di vigilanza cittadino Security Service Ciro Rea, 44 anni, e Pasquale Ventriglia, di 41 sarebbe stato fornire informazioni sulla tipologia dell'allarme installato nelle banche, sugli orari dei controlli da parte della vigilanza privata e sulle attività svolte dalle forze dell'ordine dopo i furti o tentati furti. Della banda facevano parte malviventi che scavavano a turno i cunicoli per raggiungere gli obiettivi.

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PEDOFILIA LE INDAGINI AVVIATE IN SEGUITO ALLA DENUNCIA DEI GENITORI DI UNA BAMBINA

Sesso in cambio di ricariche Arrestato 23enne casertano Adescava bambini e bambine nel negozio di fiori dei genitori di Paolo Sciacca CASERTA - Un pedofilo costringeva bambini ad atti sessuali in cambio di piccole somme di denaro o di ricariche del telefonino. A comprare i piccoli un ragazzo di venti anni che adescava bambini e bambine tra i 9 e gli 11 anni nel negozio di fiori dei genitori vicino ad un istituto scolastico di un piccolo comune montano del Casertano. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri. L'accusa contro di lui è violenza sessuale e corruzione di minori. Le indagini sono scattate dopo la denuncia dei genitori di una bambina. Il giovaDagli interrogatori è ne, che adescava le povere vittime nel emerso che al negozio di fiori dei bambini e momento sono coinvolti genitori bambine dai 9 agli 11 anni, e in camcirca nove piccoli bio di piccole somme di denaro o di ricariche telefoniche, faceva loro visionare filmini pornografici, si denudava e chiedeva loro di compiere atti sessuali, a volte costringendoli con la forza. Con queste accuse il giovane L.L., è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in car-

cere emessa dal gip del tribunale di S. Maria Capua Vetere. Le indagini, coordinate dal comandante dei carabinieri di Piedimonte Matese, capitano Salvatore Vitiello, sono scattate due mesi fa a seguito della denuncia dei genitori di una bambina, che hanno scoperto sul telefonino della figlia un messaggio di minacce a tenere segreta la cosa e nello stesso tempo un invito ad ulteriori incontri. Dagli interrogatori della bambina - condotti dai carabinieri con l'ausilio di una psicologa - sono emersi i particolari della vicenda nella quale risultano coinvolti, al

momento, nove bambini, di quinta elementare e di prima media. Oltre ad invitare di persona i bambini a trattenersi nel negozio, poco distante dall'Istituto comprensivo frequentato dalle sue vittime, il giovane fioraio inviava anche messaggi telefonici: «Sarò il vostro schiavo, sarà ancora più bello delle altre volte. Fermatevi da me ma mantenete il segreto». L'arrestato è stato chiuso nel carcere di S. Maria Capua Vetere. Le indagini continuano perché i carabinieri non escludono che altri bambini e bambine siano rimasti vittime del ventenne.

In classe

Professori picchiati in una scuola media PALERMO - Il vicepreside in ospedale con la testa rotta, un'insegnante percossa, costretta a una settimana di malattia, e un'altra fatta cadere da un gruppo di alunni: storie di ordinaria violenza accadute nella scuola media “Verga” di Ballarò, quartiere di Palermo dove il degrado e il disagio sociale raggiungono livelli di guardia. Negli ultimi giorni i docenti sono stati costretti a chiamare la polizia. «Certamente - commenta la preside dell'istituto Rosamaria Rizzo - sono accaduti diversi episodi violenti che esprimono tutti i problemi di questo quartiere e di bambini spesso lasciati soli da famiglie poco presenti o costrette a lavorare fuori casa tutto il giorno». La scuola “Verga” ospita 220 alunni e studenti di 18 etnie diverse. «La convivenza - spiega la preside - spesso non è semplice. I ragazzini litigano tra loro e quando tentiamo di dividerli subiamo le loro reazioni». Né Riz-

zo, né i docenti però hanno intenzione di gettare la spugna. «Andiamo avanti - dice - con la consapevolezza delle difficoltà che un ambiente simile crea. Cerchiamo

di fare il possibile, facciamo parte di un progetto europeo sull'integrazione, abbiamo creato una ludoteca per i più piccoli. Questi ragazzi non vanno criminalizzati perché spesso la violenza è un modo per chiedere aiuto». Sedie spaccate in testa, gomitate e spallate. Vita dura per gli insegnanti della scuola media “Giovanni Verga” del quartiere popolare di Ballarò a Palermo. A denunciare le botte sono stati la preside dell'istituto, Rosa Maria Rizzo, e il suo vice Andrea Vanella. Ma non solo loro. Il vicepreside Vanella, come ha raccontato lo stesso, è stato colpito in testa una sedia, perché tentava di dividere due ragazzini che se le davano di santa ragione. Per lui diversi punti di sutura. Pochi giorni prima l'insegnante di educazione fisica, nel tentativo di non fare uscire un'alunna dalla classe, ha ricevuto una spallata che l'ha fatta cadere a terra.


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giovedì 17 aprile

ESTERI

LA VISITA BENEDETTO XVI HA FESTEGGIATO IL SUO 81ESIMO COMPLEANNO NEGLI STATI UNITI

Papa: «Mai più preti pedofili» In agenda anche Ground Zero e Yankee Stadium di Stefania Gretta WASHINGTON - Compleanno negli Stati Uniti per Benedetto XVI, che ha festeggiato ieri il suo 81esimo compleanno. Ad accogliere il Pontefice a Washington all'aeroporto della Andrews Air Force Base c’era il presidente Usa George W. Bush accompagnato dalla first lady Laura. La giornata di Ratzinger a Washington è iniziata con una messa celebrata nella piccola cappella della nunziatura vaticana, dove il Papa alloggia. Si è trattato di una messa in famiglia, ha sottolineato l’arcivescovo Pietro Sambi, nunzio a Washington, prima del trasferimento in papamobile alla Casa Bianca, dove si svolgerà il primo appuntamento pubblico di questa visita. La cerimonia ufficiale di benvenuto alla Casa Bianca, oltre ai discorsi del presidente

BREVI Cade scuolabus: 42 morti Gravissimo incidente in India dove uno scuolabus è caduto in un canale e almeno 42 scolari hanno perso la vita. La tragedia è avvenuta nel canale di Narmada, nello stato indiano del Gujarat. "Quarantadue corpi, in gran parte di ragazzi, sono stati al momento recuperati nel canale", ha detto l'agente di polizia Amit Vishwkarama del distretto di Vadaodara, spiegando che sono stati tratti in salvo 4 bambini.

Ordigno uccide due militari Due militari della Nato hanno perso la vita e altri due sono rimasti feriti per un'esplosione nel sud dell'Afghanistan, secondo quanto riferito da una nota dell'Isaf. La maggior parte delle truppe dispiegate nel sud dell'Afghanistan provengono da Canada, Gran Bretagna, Olanda e Stati Uniti.

La Fiaccola a Islamabad Con una staffetta ridimensionata a giri di pista dentro lo stadio di Islamabad, è iniziato il periplo asiatico della fiaccola olimpica. Presenti 8.000 invitati, tra i quali Musharraf e il premier Gilani, protetti da oltre 3.000 agenti, militari e paramilitari. La fiamma è arrivata a bordo di un aereo con la fiamma disegnata sulla carlinga da Mascate a Rawalpindi, quartier generale dell'esercito pachistano.

Bush e di Benedetto XVI, prevede anche un colloquio privato nello Studio ovale. Ratzinger alloggerà fino a venerdì a Washington, poi si sposterà a New York. Uno dei momenti clou del viaggio papale sarà la visita venerdì al Palazzo di Vetro dell’Onu su invito del segretario generale, il sudcoreano Ban Ki-moon. Per la quarta volta un Papa parlerà all’assemblea delle Nazioni Unite. Prima di lui Paolo VI (4 ottobre 1965) e Giovanni Paolo II (2 ottobre 1979 e 5 ottobre 1995) ebbero modo di rivolgersi ai rappresentanti delle nazioni del mondo nella sede dell’Onu a New York. Tra gli altri appuntamenti importanti la visita a Ground Zero, nella cattedrale di san Patrizio, allo Yankee Stadium, e in un tempio ebraico, la Park East Synagogue. Intanto, sono tutti esauriti i biglietti distribuiti dall’arcidiocesi di Washington per la

messa del Papa domani nello stadio dei Nationals e per i vespri di questa sera nel santuario dell’Immacolata. Lo riporta il blog creato dal Washington Post, ‘Pope watch’, per seguire la visita del Papa negli Stati Uniti, precisando che i biglietti gratuiti sono stati distribuiti i fedeli attraverso le parrocchie ed altre organizzazioni cattoliche. «Proviamo una profonda vergogna e faremo tutto il possibile perché questi fatti non si ripeta-

no più». Benedetto XVI durante il volo ha risposto alle domande dei giornalisti affrontando i temi degli abusi sessuali perpetrati da sacerdoti, della via americana alla laicità che riconosce un ruolo pubblico alla religione, dei diritti e dei valori non negoziabili. «Ciò che è successo - ha detto il Papa - rappresenta una grande sofferenza per la Chiesa negli Stati Uniti, per la Chiesa in generale e per me personalmente».

LA SCINTILLA L’EX-PRESIDENTE USA, JIMMY CARTER, È IN ISRAELE PER UN VIAGGIO DI STUDI

Battaglia a Gaza, almeno otto vittime I combattimenti hanno coinvolto anche tre militari israeliani e quattro militanti di Hamas di Luigi De Floris PECHINO - Tre soldati israeliani e quattro militanti di Hamas sono morti, mentre altri cinque militari e quattro miliziani sono rimasti feriti nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. La notizia è stata diffusa dall’emittente satellitare araba “Al Arabiya” e confermata anche parte di Hamas: «In combattimenti con le brigate Ezzedin al-Qassam a Shuijaiya soldati sionisti sono stati uccisi e cinque feriti», ha dichiarato da parte sua Hamas, che ha anche parlato della perdita di quattro dei suoi militanti. L'esercito israeliano per ora non ha confermato le notizie. L’ex presidente statunitense Jimmy Carter - che mardedì si è visto negare il permesso di visitare la striscia di Gaza - prevede di incontrare al Cairo due dirigenti di Hamas provenienti da Gaza. Secondo le prime informazioni, diffusesi in ambienti giornalistici a Gaza, si tratta di Mahmud aZahar e Said Siam. Ieri mattina, è giunto il necessario permesso delle autorità egiziane. Secondo fonti giornalistiche, questo incontro è stato organizzato matedì a Ramallah da Nasser Eddin a-Shaer,

un esponente islamico indipendente che nel 2006 fungeva da vicepremier nel primo governo di Hamas guidato da Ismail Haniyeh. Secondo queste fonti, Carter sperava di poter incontrare Haniyeh a Gaza. Non avendo ottenuto i permessi necessari, Carter ha elaborato con a-Shaer il progetto di organizzare al Cairo un incontro con dirigenti di Ha-

mas provenienti da Gaza. L’expresidente statunitense ha iniziato domenica in Israele un viaggio studi durante il quale visiterà diversi Paesi mediorientali. Dopodomani a Damasco è previsto un suo incontro con il leader di Hamas Khaled Meshaal. In una serie di scontri separati sono rimasti uccisi a Gaza tre soldati israeliani e cinque militanti palestine-

si, quattro di Hamas ed uno della Jihad islamica. I tre militari israeliani sono stati uccisi in uno scontro a fuoco avvenuto questa mattina presto nei pressi del confine tra Israele e la Striscia di Gaza, ha reso noto un portavoce militare specificando che i militari avevano visto un gruppo di persone armate che si avvicinavano alla barriera di confine.


giovedì 17 aprile

ECONOMIA MERCATI

Euro e petrolio: una corsa infinita

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L’AGENDA DI GOVERNO PREVEDE UNA RISOLUZIONE A BREVE TERMINE

Alitalia pronta a decollare Nuova cordata entro un mese Dopo le elezioni si potrebbe profilare una soluzione tutta italiana per l’azienda di bandiera

Ancora record per petrolio ed euro. La moneta unica europea si avvicina a quota 1,60 nei confronti del dollaro, segnando il livello record di 1,5948-50 nei confronti del biglietto verde, dopo la pubblicazione del dato sull'inflazione in Eurolandia salita a marzo del 3,6%. Il dato ha allontanato le attese del mercato di un taglio dei tassi da parte dell'Europa. Anche il prezzo del greggio continua la sua ascesa inarrestabile. L'ultimo dato sulla crescita cinese, la debolezza del dollaro e le dichiarazioni minacciose giunte dall'Iran hanno spinto i prezzi dell'oro nero scambiato al Nymex a toccare il nuovo record storico a 114,24 dollari al barile.

PIAZZA AFFARI

Tiscali fa il pieno e vola in borsa Tiscali, partita a passo veloce, accelera fino alla sospensione al rialzo a Piazza Affari e ora sale del 9,58% a 2,3 euro.Un rally sostenuto dai volumi in aumento (oltre 40 milioni di titoli passati di mano pari al 7% del capitale). La Borsa, commentano gli operatori, segue i rumors e sembra dar credito alle indiscrezioni di stampa che vedono Rupert Murdoch interessato a presentare un'offerta per l'operatore sardo.

ENERGIA

Contact center: informazione attiva È attivo da oggi il contact center del Gestore dei Servizi Elettrici (Gse), previsto dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Il centro fornirà informazioni in materia di fonti di energia rinnovabile.

di Mattia Engelmann WASHINGTON - Per Alitalia si può profilare una proposta “tutta italiana” che può portare a una soluzione che “non andrà al di là di un mese”. Lo ha affermato il leader del Pdl Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con “Porta a Porta”. Il premier in pectore ha spiegato di aver avuto contatti con molti imprenditori e che tra essi c'è anche “una società che ha anche un know how specifico, assistita da un importante istituto bancario”. Sulla vicenda, è intervenuto anche Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio secondo cui “non sono ulDopo l'incontro con teriormente rinviadecisioni diriPolice i sindacati hanno bili menti sul futuro dell'azienda” e ha chiesto di proseguire il detto che è indiconfronto con Air France spensabile un incontro urgente “con un rappresentante delegato dal leader della coalizione che ha vinto le elezioni”. Intanto, dopo l'incontro di martedì col presidente di Alitalia, Aristide Police, i sindacati hanno chiesto di proseguire il confronto con Air France e hanno detto che è "indispensabile" un intervento bipartisan per far fronte alla situazione. Poli-

ce, secondo quanto riferito dai rappresentanti dei lavoratori presenti alla riunione, ha sottolineato che i tempi sono strettissimi e che ci sono solo pochi soldi ancora in cassa. La situazione finanziaria della compagnia, sotto il pressing del rischio commissariamento, non permette "di valutare soluzioni che richiedano tempo". "Servono decisioni del governo uscente e decisioni di chi si appresta a governare, dobbiamo aspettare che arrivino", avrebbero ribadito i vertici di Alitalia. Le nove sigle sindacali in un documento unitario hanno poi ribadito la

loro disponibilità a un confronto con il vettore franco-olandese, "l'unico attuale potenziale acquirente". "In attesa della prevista convocazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta", che sta tentando la mediazione per un accordo tra i sindacati ed il gruppo francese, i sindacati hanno chiesto al governo uscente di predisporre "misure idonee" per avere più tempo. Questo significa un prestito ponte, una soluzione che difficilmente passerebbe l'esame di Buxelles e che Palazzo Chigi "non sarebbe disponibile a mettere in campo".

Eurostat

Inflazione da record, nuovo picco del carovita ROMA - Non si ferma la corsa dell'inflazione nella zona euro: a marzo, secondo i dati di Eurostat, ha raggiunto un nuovo record, attestandosi al 3,6%. Secondo l'istituto statistico europeo è il terzo rialzo consecutivo dell'anno, dopo il 3,2% di gennaio e il 3,3% di febbraio. Il dato è peggiore delle previsioni, che avevano stimato un'inflazione del 3,5%. A trascinare in alto l'indice dei prezzi sono il caro-petrolio e gli aumenti degli alimentari. Tra i generi di prima necessità, sono soprattutto latte, uova e formaggi i beni che hanno subito i maggiori rincari. Il rialzo segnalato da Eurostat appare davvero drammatico: è quasi doppio rispetto all'indice di un anno fa, quando il trend dell'aumento dei prezzi si fermava a quota 1,9%. E va anche peggio se consideriamo l'intera Unione europea, dove l'inflazione si è avvicianta ancora di

più alla soglia del 4%, arrivando al 3,8%. I prodotti alimentari a marzo hanno segnato su base annua un incremento dei prezzi del 6,2% (+0,5% rispetto a febbraio). Gli aumenti nel settore dei trasporti, invece, sono stati su base annua del 5,6% (+1,3% rispetto allo scorso febbraio), dovuti essenzial-

mente al rincaro del carburante e dei combustibili. Sono questi ultimi alla base anche dell'aumento dell'inflazione nel settore energia, che ha fatto registrare rispetto al marzo 2007 un balzo dell'11,2% (+2,3% su febbraio). "Il dato sull'inflazione ci preoccupa e non ci soddisfa per niente", ha detto Amelia Torres, portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia. La spiegazione di questo dato, ha sottolineato la portavoce, "sta ancora una volta nell'elevato livello raggiunto dai prezzi energetici e da quelli dei prodotti alimentari. Non ci fa piacere dirlo ma questi aumenti non si dovranno ripercuotere su altri fattori, come un incremento ingiustificato dei salari, per evitare spirali inflazionistiche che non andrebbero a vantaggio di nessuno e che rappresenterebbero il peggior risultato possibile".


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giovedì 17 aprile

SPETTACOLI DAL PALINSESTO I PROTAGONISTI ASSISTITI DAI DOTTORI MARCO CHISOTTI E ANTONELLO MUSSO

MUSICA

Esce “En Vivo” il nuovo cd e dvd delle Vibrazioni E' attesa per domani su etichetta Sony/Bmg l'uscita di “En Vivo”, il nuovo progetto della band milanese Le Vibrazioni, un album multi-formato, doppio cd e dvd. Tanti i contenuti extra del dvd come video e backstage, mentre un vero e proprio libro fotografico di 36 pagine completa il formato in digipack che contiene anche l'autointervista del gruppo dal titolo “Tris D'Assi”. Il doppio cd contiene una tracklist rigorosamente live, oltre al brano “Insolita”, che il frontman della band Francesco ha definito «più che una canzone è una preghiera laica di liberazione dalle paure. Una canzone con cui ci dissociamo dalla costruzione metodica dei sensi di colpa che la Chiesa pratica da millenni». Nel dvd è contenuto anche il video, diretto da Sergio Rubini per la prima volta alla macchina da presa di un videoclip musicale, insieme a quello di ''Drammaturgia'', con la partecipazione straordinaria di Paolo Bonolis, Riccardo Scamarcio e Sabrina Impacciatore.

Riparte su Italia 1 “Il Bivio” Con Ruggeri in tv c’è l’ipnosi Il cantante condurrà da solo la terza edizione del programma di Luisa Apicella ROMA - Torna “il Bivio” di Enrico Ruggeri e nella terza edizione, che condurrà da solo, in onda da questa sera per otto puntate in seconda serata su Italia 1. Ruggeri va alle radici delle storie personali con l'ipnosi regressiva ospitando anche personaggi noti come Fabrizio Corona e Marco Columbro. «Dopo aver frugato - dice Ruggeri - nel passato, presente e futuro delle persone, l'unica cosa che ci mancava era il passato remoto». Assistiti da due professionisti, i dottori Marco Chisotti e Antonello Musso, che di mestiere praticano l'ipnosi regressiva, i protagonisti delle puntate “regrediscono”,

L’Fbi negli anni ‘60 probabilmente voleva usare il filmato per incastrare i Kennedy

Marilyn: spunta un video a luci rosse di Stefano Fianga NEW YORK - Spunta un video a luci rosse di Marilyn e questa volta non si tratterebbe di un falso. Secondo quanto riportato dal New York Post un collezionista lo ha appena acquistato, per 1,5 milioni di dollari e non intendo renderlo pubblico. Il filmato sarebbe stato acquisito dall'Fbi negli

anni 60 per tentare di incastrare i Kennedy ma inutilmente perché, mentre l'identià della ragazza appare certa, l'uomo con lei non è riconoscibile. Non è la prima volta che un filmato hard di Marilyn viene alla luce, ma ogni volta i dubbi sulla veridicità sono stati maggiori delle certezze. In questo caso viso, capelli e sorriso sembrerebbero proprio quelli di Ma-

rilyn, così l'inconfondibile neo a sinistra del viso. Almeno stando a quello che dice chi avrebbe visto il video, ovvero il suo proprietario precedente e l'attuale compratore. Nessun altro ha avuto la fortuna di vedere la performance della Monroe o chi per lei, dove una giovane bionda si trova in ginocchio e si sta occupando intensamente di un uomo impossibile da i-

Non è la prima volta che un filmato hard della Monroe viene alla luce e ogni volta i dubbi sono maggiori delle certezze dentificare perché la testa, intenzionalmente fuori campo, è tagliata. Si tratterebbe della copia di un filmato a luci rosse di Marilyn, in bianco e nero, finito in mano all'Fbi negli anni sessanta. La veridicità del video, al contrario di altri circolati in Rete in passato e sui quali i dubbi non sono mai stati dissipati, sarebbe dimostrata dal fatto che uno dei mariti dell'attrice, il giocatore di baseball Joe DiMaggio, aveva tentato senza successo di recuperarlo tra il 14 gennaio e il 27 ottobre del 1954, nei pochi mesi del matrimonio con la star hollywoodiana.

spiega Ruggeri, «fino al momento della nascita, poi cominciano a raccontare le loro vite precedenti, come sostiene chi crede a questo tipo di cose. In ogni caso la persona che hai davanti dice cose che non ha mai detto. Nel finale arriva come sempre un personaggio esterno, sconosciuto all'ospite e a me, che fa una proposta». Di tornare indietro nel tempo, arrivando a uno stato di trance come prevede questa tecnica usata in psicoterapia, Ruggeri «non ci pensa proprio. Ma mi interessa», dice il conduttore, «vederla sugli altri. Fra gli ospiti che si sottoporranno all'ipnosi regressiva c'e' anche Fabrizio Corona. Il tema della puntata saraà il problema di personaggi la cui imitazione da parte dei giovani può essere pericolosa». Nuova anche la sigla che propone il brano La terra e la luna tratto dall'ultimo album di Enrico Ruggeri Rock show, in uscita il 2 maggio con partenza del tour, che proseguirà fino a settembre, il 15 maggio da Milano. «Al di là di quello che vedi c'è sempre qualcosa», spiega Ruggeri, «è la frase con cui inizia La Terra e la luna e sono le parole che mi sono venute in mente mentre facevo la prima puntata». La struttura del programma che l'anno scorso ha avuto una media d'ascolto del 13.5% di share (il 16% nel target 15-64 anni), rimane sostanzialmente la stessa. Anche il futuro continuerà ad avere un ruolo importante con la possibilità per il protagonista di accettare o rifiutare una proposta che potrà cambiare la sua vita. E come sempre, attraverso la tecnica della docufiction verra' mostrata anche la vita vissuta dei protagonisti. Non mancherà il talk show in studio con ospiti legati al tema di ogni puntata. «Non ci saranno, dice Ruggeri, opinionisti di mestiere. Quest'anno sarò solo ma non mi preoccupa. Si tratta di aggiungere un piccolo tassello per indagare il limite fra destino e libero arbitrio. La risposta non c'è ma è bello parlarne». La prima puntata vedrà ospiti due prostitute: la madre di 48 anni e la figlia di 28, che scendono in strada per pochi euro. «L'obiettivo è cercare di fare qualcosa per toglierle dal marciapiedi. Ci sarà anche una puntata sugli extraterrestri», conclude Ruggeri, «e una con ospite una ragazza molto solare che ha un agriturismo e fa anche la pornostar, Michelle Ferrari. Come è stata la mia produzione musicale, si ride e si piange, si riflette e si discute.


giovedì 17 aprile

CULTURA

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LA MOSTRA AL COMPLESSO DEL VITTORIANO SARÀ VISITABILE FINO AL 29 GIUGNO

“L’impressionismo come vicolo cieco” L’eterna lotta di Pierre-Auguste Renoir L'esposizione annovera 130 pezzi provenienti da musei di tutto il mondo, a partire dalla National Gallery di Washington di Vincenzo Striano ROMA - “Avevo spremuto l’impressionismo quanto più potevo ed ero giunto alla conclusione che non sapevo né disegnare né dipingere”, è quanto affermava Renoir ad Ambroise Vollard. “In una parola l’impressionismo era, per quanto mi riguardava, un vicolo cieco”. C’è la piena consapevolezza di una fase artistica ormai conclusa in queste parole di Pierre-Auguste Renoir (Limoges, 1841 - Cagnes-sur-Mer, 1919). Siamo all’inizio degli anni ’80 e la svolta seguirà a breve, in concomitanza con il viaggio in Italia. Un soggiorno di qualche settimana dall’autunno del 1881 alla metà di gennaio del 1882, con tappe a Venezia, Roma, Napoli, Palermo. Un viaggio durante il quale l’artista francese riscoprirà la forma classica, con le sue linee ben definite e i colori uniformi: “Raffaello non lavorava ‘en plein air’ eppure aveva studiato gli effetti della luce del sole perché i suoi affreschi ne sono pieni. Lavorando ‘en plein air’ io ho finito per vedere solo le grandi armonie, senza più curarmi dei piccoli particolari che offuscano il sole anziché farlo splendere” scriveva a Madame Charpentier nel 1882. L’eredità di Raffaello, soprattutto attraverso gli affreschi della Farnesina, Pierre-Auguste Renoir - Il cappello appuntato - 1892 - olio su tela - cm 65x54 - Fondazione Collezione E.G. Bührle, Zurigoma anche di altri autori come Rubens e Tiziano, Fragonard e Watteau si concretizza nei grandi nudi femminili visibili in mostra: Bagnante che si asciuga la gamba destra, Bagnante di profilo, Bagnante che si asciuga il braccio destro. “Nudi che appaiono come la personificazione della eternità della natura, di un sogno dell’‘età dell’oro’, lontana dal disagio della civiltà”, scrive in catalogo Maria Teresa Benedetti. “In tal senso Renoir si rivela un singolare precursore del classicismo del nostro secolo”. La studiosa suggerisce i nomi di Matisse, De Chirico e Picasso.

Una mostra importante che, a differenza di quella del ‘99 incentrata sulla collezione del Museo Renoir di Cagnes-surMer, annovera 130 pezzi provenienti da musei di tutto il mondo, a partire dalla National Gallery of Art di Washing-

ton, con i pannelli di Fanciulla con cesto di pesci e Fanciulla con cesto di arance, fino a quella splendida miniatura con Gli ulivi a Cagnes-surMer dipinta a olio nel 1910 e appartenente alla New Art Gallery di Walsall. Tra le altre

opere in mostra, che includono sculture, disegni, litografie e una serie interessante di lettere autografe -molte delle quali scritte all’amico Claude Monet- provenienti dalla collezione del Musée des lettres et manuscrits di Parigi, anche

il Ritratto di Wagner (1882), di cui Benedetti riporta un aneddoto curioso. La mostra sarà visitabile presso il Complesso del Vittoriano, Via di San Pietro in Carcere (zona Fori Imperiali) fino al 29 giugno.

Il libro

Battaglia, la bellezza è “Incanto” ROMA - Romano Battaglia con il suo ultimo libro “Incanto”, pubblicato da Rizzoli, torna a parlare al cuore dei lettori con un libro che dimostra come quella forza invisibile, che può cambiare la vita, sia a portata di mano, purchè si sia disposti ad accoglierla. È una storia che lo stesso autore definisce ''incredibile, ma a questo mondo - afferma Battaglia - accadono anche cose impossibili''. Una storia che all'autore venne raccontata da un vecchio professore di liceo che, ''nei pomeriggi di sole - racconta - sedeva sempre su una panchina nella piazza della chiesa a leggere il giornale''. È la storia di Mariarosa, una ragazza del posto, di venticinque anni e bella, che quando passava per la strada si giravano tutti a guardarla. “Sembrava la persona piu' felice del mondo e invece soffriva di depressione profonda da quando si era separata dal marito”.

CHARLES L’AUTORE DI OLIVER TWIST VOLEVA ESSERE RICORDATO SOLO ATTRAVERSO I SUOI ROMANZI

Dickens tradito dagli eredi, polemica in Gb In occasione del bicentenario della nascita i discendenti dello scrittore vorrebbero eregere statue in suo onore di Daniela Delli Colli ROMA - È giusto costruire statue e monumenti in ricordo di Charles Dickens per il bicentenario della nascita che cadra' nel 2012? La domanda sta provocando un dibattito agitato, se non addirittura burrascoso, tra i discendenti e gli storici della letteratura dello scrittore inglese autore di capolavori ottocenteschi come ''Oliver Twist'' e ''David Copperfield''. E questo perche' una parte della famiglia Dickens, in vista delle celebrazioni dell'anniversario, ha manifestato l'intenzione di

far erigere statue a Rochester, Portsmouth e Londra, c i t t à c ar e al r om anzi er e. Queste iniziative per costruire monumenti in onore di Charles Dockens sarebbe contro la volonta' dello scrittore che aveva chiaramente espresso il desiderio di essere ricordato solo attraverso i suoi romanzi. La sola statua conosciuta di Dickens venne eretta nel 1894 a Filadelfia (Usa). Nel 1869, un anno prima della sua morta, Dickens lascio' scritto che avrebbe desiderato essere ricordato solo per i suoi libri: nessuna targa,

nessuna statua, ''nessun monumento comemmorativo''. Ora, a quasi 140 anni dalla morte, il mancato rispetto del l 'ul t i mo desiderio di Dickens sta scatenando un impressionante dibattito tra i suoi lettori fans e la famiglia, come riportano le cronache culturali dei giornali inglesi. Cercando un modo appropriato per celebrare i 200 anni dalla nascita, quattro discendenti di Dickens hanno espresso il loro sostegno alla realizzazione di una statua nella Eastgate House di Rochester, nel Kent, un edificio

che appare in molti romanzi, tra i quali ''Il Circolo Pickwick''. Il pronipote dello scrittore, Mark Charles Dickens, ha dichiarato che la statua era dovuta da tempo e ''giunge quindi con grande ritardo''. Un altro discendente, Ian Dickens, ha sottolineato che il desiderio del suo illustre antenato è stato rispettato per quasi un secolo e mezzo, ma ora intende appoggiare, come hanno fatto suo nonno Cedric e suo cugino Mark, la richiesta formale di erigere statue a Rochester, Portsmouth e Londra.


Committente: Federazione Romana AN

ROMA CAMBIA ALEMANNO SINDACO


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