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giovedì 20 marzo 2008
FRIEDERICH VERNARELLI AVEVA UN TASSO ALCOLICO QUATTRO VOLTE SUPERIORE AL LIMITE CONSENTITO
L’incertezza della pena Per andare in carcere non basta guidare in stato d’ebbrezza a velocità folle, uccidere due ragazze senza fermarsi a soccorrerle ROMA - Emergono nuovi particolari sul tragico incidente di lunedì notte nei pressi di Castel Sant’Angelo dove hanno perso la vita due giovani turiste irlandesi, investite dal trentaduenne romano Friederich Vernarelli, risultato con i valori dell’alcool di quattro volte superiori al consentito. Manuel Riuz, 24 anni, californiano, appassionato di cinema, ieri è ripartito per gli States. Il giorno prima del ritorno in patria però si trovava sul luogo del delitto. SERVIZIO A PAGINA
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Anche l’Eliseo è per il candidato del Pdl
EMERGENZA SICUREZZA TRA CAMPI ABUSIVI, DISCARICHE E SPORCIZIA
Sarkò tifa Alemanno
Al termine della “legalità” ROMA - Sulle orme dell’illegalità pedalando tra rifiuti e insediamenti abusivi. Potrebbe essere questo il titolo di una stracittadina ciclistica di Roma. In realtà nella capitale i chilometri dedicati alle due ruote sono davvero pochi, ma lungo piste che attraversano la città è possibile scoprire ogni forma possibile di degrado. È infatti nei pressi di questi tragitti immersi
ROMA - Il partito del presidente francese Nicolas Sarkozy appoggerà Gianni Alemanno nella corsa al Campidoglio. Non una fredda dichiarazione di sostegno dalla Francia, ma una vicinanza concreta e un percorso politico-culturale che procedono in sinergia con l’Eliseo. È stato Thierry Mariani, segretario alle relazioni internazionali del partito di Sarkò, a “suggellare” l’impegno francese nei confronti
della Capitale. E, nello specifico, nei provvedimenti previsti per risolvere problemi comuni. Molti e rilevanti i temi affrontati: Roma Capitale del Mediterraneo, la capacità di innovazione e di creazione di concetti, il “capitale” dei talenti e della conoscenza. Poi, l’annuncio: Gianni Alemanno volerà presto a Parigi per incontrare il neo ministro della Regione Capitale, Christian Blanc. SERVIZIO A PAGINA 3
nel verde che emerge, in tutta la sua drammaticità, l’altra faccia della medaglia del “modello Roma”. Lo scorso agosto, sulla pista ciclabile che da ponte Marconi porta fino al lido di Ostia costeggiando tutto il corso del Tevere, perse la vita Luigi Moriccioli, aggredito per un pugno di euro da due balordi di nazionalità romena.
all’interno Borsa a picco, giù Telecom e Seat pag. 11
Tibet: Benedetto XVI condanna le violenze pag. 9
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FIGURACCIA DEL GOVERNO. SALTA L’ACCORDO?
Eur, una colata di cemento grigio
Rosso Alitalia ROMA - Il governo Prodi su Alitalia arriva al pasticcio. E adesso l’azienda rischia il commissariamento. Lo annuncia il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa. Le notizie provocano un ulteriore crollo in borsa del titolo della Compagnia di bandiera italiana che perde il 30 per cento in poche ore. Una vera e propria Caporetto governativa che rischia anche di far saltare l’accordo con Air France-Klm e il fallimento definitivo dell’Alitalia. A PAGINA
MEGA CENTRO
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Dovrebbe aprire al pubblico a fine maggio, il megacentro commerciale del Castellaccio, ma i romani guardano perplessi il maxicantiere che si staglia alla porta Sud di Roma dove la Cristoforo Colombo si immette nella Pontina. Sul piede di guerra i comitati di quartiere. A PAGINA 6
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GUIDA E ALCOL
I TESTIMONI PARLANO DI UN’ALTRA PERSONA ALL’INTERNO DELL’AUTO CHE HA FALCIATO LE DUE RAGAZZE
Oggi, forse, la decisione del Gip Per Friederich Vernarelli il pm ha richiesto la custodia in carcere, ma il giudice deve ancora decidere. Fascicolo aperto per omicidio colposo plurimo di Emanuele Cardona ROMA - Emergono nuovi particolari sul tragico incidente di lunedì notte nei pressi di Castel Sant’Angelo dove hanno perso la vita due giovani turiste irlandesi, investite dal trentaduenne romano FriederichVernarelli, risultato con i valori dell’alcool di quattro volte su-
Mercedes”. Roberto Vernarelli, il padre di Friederich, ex presidente del XVII municipio della capitale e capogruppo nello stesso Municipio del movimento politico “la Destra”, è stato intervistato dal Tg2: «Mio figlio vuole uccidersi. E’ disperato, si vuole buttare dalla finestra, lo abbiamo sedato perché non fa che piangere». «La mia spiega-
e con chi. Un classico normalissimo ragazzo anche un po’ troppo bamboccione, per certi versi». L'uomo ha detto di essere alla ricerca dei genitori delle ragazze, “perché è una tragedia grossa”. La Procura della Repubblica di Roma, che ha aperto un fascicolo d'indagine sulla morte delle due irlandesi ha ricevuto oggi il primo rapporto
mento nel carcere di Regina Coeli. La reclusione ai domiciliari ha innescato polemiche: il leader del Pd, Walter Veltroni, ha definito “inaccettabile” questo tipo di provvedimento per “uno che si divertiva a fare lo spiritoso alla guida della sua macchina” uccidendo “queste fi-
glie di un paese lontano venute in Italia per svagarsi”. L’intervento è stato però criticato da Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, che ha accusato Veltroni di fare "cassetta elettorale persino sul sangue degli innocenti”.
strade pericolose
8 morti in 20 giorni
Il corpo di una delle vittime viene portato via dal luogo dell’incidente periori al consentito. Manuel Riuz, 24 anni, californiano, appassionato di cinema, ieri è ripartito per gli States. Il giorno prima del ritorno in patria però si trovava sul luogo del delitto, a due passi dalle due ragazze investite e uccise sul Lungotevere degli Altoviti dalla Mercedes guidata dall’uomo ubriaco. Manuel aggiunge alla drammatica scena un nuovo particolare: la presenza di un passeggero a bordo della Mercedes Classe B di Friedrich Vernarelli. “Ho negli occhi questa immagine: una persona seduta al lato passeggero che scende dall'auto e si allontana a piedi. Certo, la nostra attenzione era attirata da altro: mio fratello, i miei amici ed io ci siamo preoccupati delle ragazze e abbiamo dato subito l'allarme”. Alla polizia municipale non risulta la presenza di un passeggero a bordo della vettura pirata: è esclusa sia dai vigili del XVII Gruppo, quelli che materialmente hanno fermato l'ubriaco, sia da quelli del I Gruppo, competenti per territorio in quel tratto di Lungotevere. “E comunque - dicono - la presenza di un passeggero non aggiunge né toglie niente alla responsabilità di chi guidava la
zione è sì, che abbia perso la testa – ha detto l’uomo – ma non so cosa sia successo. Normalmente è pure astemio, per cui non capisco dove abbia bevuto,
sul grave incidente. Si accinge perciò a chiedere al gip la conferma dell'arresto di Vernarelli, che e' agli arresti domiciliari e probabilmente il suo trasferi-
ROMA - L'incidente in cui hanno perso la vita le due ragazze irlandesi si verifica a soli dieci giorni da un'altra vicenda simile: la morte di Batute Oueslati, la 13enne tunisina travolta da un'auto a Tor San Lorenzo. Alla guida Monica Iacoangeli, che dopo l'urto aveva proseguito la sua corsa senza fermarsi. La donna, identificata e arrestata meno di ventiquattro ore dopo con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso, è stata scarcerata - con obbligo di firma - quattro giorni dopo. Mentre il 26 febbraio a Fiumicino, in via Montanari, era avvenuto il terribile incidente provocato da un ventenne che procedeva a forte velocità: lo scontro con una jeep aveva innescato una carambola che aveva coinvolto cinque autovetture: due donne e tre bambine erano state travolte e uccise mentre erano in attesa di prendere lo scuolabus. Quasi un anno fa aveva destato enorme scalpore la vicenda di Marko Ahmetovic, il ventiduenne di etnia rom che aveva travolto e ucciso quattro ragazzi mentre guidava ubriaco un furgoncino ad Appignano del Tronto: condannato a sei anni e sei mesi di reclusione era finito presto agli arresti domiciliari.
TANTI VIP SI SONO MESSI NEI GUAI PER AVER TRASGREDITO IL CODICE DELLA STRADA
Guida spericolata e “manette” Negli altri Paesi la giustizia è molto severa con gli ubriachi al volante ROMA - Purtroppo sta diventando normale. Per una tragica coincidenza nell’ultimo mese nella nostra regione si sono consumate tre tragedie che hanno coinvolto otto vittime innocenti, che per ironia della sorte tutte ed otto erano donne. Nell’incidente dell’altro ieri in pieno centro di Roma c’è anche l’aggravante della guida in stato di ebbrezza. Addirittura è stato riscontrato un tasso alcolico nel sangue di 2,85: quattro volte superiore al limite massimo consentito dalla legge. E al colpevole, arrestato subito dopo il fermo, sono stati
concessi gli arresti domiciliari solo quattro ore dopo, nonostante gli siano stati contestati ben quattro capi d’imputazione, i più gravi omicidio colposo plurimo ed omissione di soccorso. Cosa deve succedere in Italia perché chi commette un reato finisca in carcere? La certezza del diritto in questi casi sembra sempre di più solo ed unicamente un’utopia. Negli Stati Uniti per finire in galera basta essere trovati alla guida in stato di ebbrezza o senza patente: a questo proposito ha fatto scalpore il caso di Paris Hilton, in lacrime per
essere stata condannata a quarantacinque giorni di carcere, poi ridotti a ventidue, per aver guidato ubriaca e senza patente. Ed anche negli altri paesi europei le pene sono severe e vengono applicate. Destano ulteriore preoccupazione i dati elaborati proprio in questi giorni in un rapporto dalla polizia municipale di Roma, che evidenziano come sia in costante aumento il dato relativo alle persone multate perché trovate alla guida ubriache o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: negli ultimi due anni le multe per guida in
stato di ebbrezza sono aumentate del 43% , mentre quelle sotto l’effetto di droghe sono cresciute addirittura del 160%. Entrando nel dettaglio del rapporto, nel 2007 le vittime in seguito ad incidenti stradali sono state 185, più 22.789 feriti. Un morto ogni due giorni. Di questi 49 sono pedoni, il 26% del totale, oltre a 2.000 feriti. Una carneficina. Difficile da fermare se non ci si impegna prevenendo, quindi aumentando i controlli, ed inasprendo le pene. Chi sbaglia deve pagare. [E.C.]
CRONACA POLITICA
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OCCHIELLO IL 2 APRILE L’ESPONENTE OCCHIELLOOCCHIELLOOC DEL PDL SARÀAUGUSTUS A PARIGI PER CONUBIUM INCONTRARE SANTET IL NEOMINISTRO MATRIMONII, BLANC QUOD CATELLI LIBERE
Parigi aspetta Alemanno Incontro con Thierry Mariani, dell’Ump: il partito di Sarkò è con il candidato sindaco di Alessandra Mori ROMA - «È necessario nominare un sottosegretario di Stato per le aree urbane che possa far approvare la legge ordinaria per istituire il distretto Roma». È la proposta che Gianni Alemanno ha lancia to i n c o n tr an d o i e ri Thierry Mariani, segretario delle relazioni internazionali del partito del presidente francese Nicolas Sarkozy. Il feeling con Roma è sancito. Il partito di Sarko appoggerà Gianni Alemanno nella corsa a l C amp i d o g l i o. No n u n a fredda dichiarazione di sostegno dalla Francia, ma una vicinanza concreta e un percorso politico – culturale che procedono in sinergia con l’Eliseo. E la presenza di Thierry vuole suggellare proprio l’impegno francese nei confronti della Capitale. Nello specifico, nei provvedimenti previsti per risolvere problemi comuni. «Parigi quanto a servizi e al suo funzionamento ha fatto interessanti salti di livello nonostante i problemi delle banlieue», ha spiegato Alemanno. E Mariani ha aggiunto: «Esprimo il nostro appoggio a Gianni Alemanno per la candidatura a sindaco», ricordando anche come a Parigi la sinistra estrema sia stata esclusa dalla compagine governativa del Comune. I rapporti con l’ex sindaco Walter Veltroni e il sindaco di Parigi? «Il gemellaggio tra Roma e Parigi si è sviluppato solo con la notte bianca», ha tagliato corto Mariani. Poi, l’annuncio: Gianni Alemanno
Tibet
La Cina cambi «strada» ROMA - "Se non ci saranno sostanziali cambiamenti nell'atteggiamento del governo cinese il boicottaggio delle Olimpiadi è la soluzione". Lo ha dichiarato il candidato a sindaco del Pdl Gianni Alemanno, intervenuto a piazza Campo de' Fiori, dove si è svolta la manifestazione "Siamo tutti tibetani", organizzata da "Il Riformista" e da "Radio Radicale". Commentando la proposta lanciata nei giorni scorsi dal coordinatore del Pd, Goffredo Bettini, che aveva parlato di mandare alle Olimpiadi di Pechino solo atleti e non politici Alemanno ha aggiunto: "Io credo che il segnale debba essere molto incisivo, non possiamo limitarci a gesti simbolici, se le cose non cambiano - ha continuato - è assurdo andare a fare le Olimpiadi a Pechino".
Sostieni Alemanno
Nella foto sopra Alemanno dialoga con i partecipanti all’iniziativa a favore del Tibet. A destra il candidato sindaco del Pdl con il francese Thierry Mariani volerà a Parigi il 2 aprile per incontrare, tra gli altri, il neo ministro della Regione Capitale, Christian Blanc. Così, anche sulla scia dei successi del presidente francese, l’uomo che in Francia ha saputo dare una svolta alla destra e che è diventato un riferimen-
to per la destra italiana, si prepara un progetto di “rigore” e di rinnovamento per Roma. Intanto gli ultimi sondaggi confermano che la corsa al ballottaggio è aperta. Decisivi saranno gli indecisi, che faranno da ago della bilancia.
L’AGENDA Questi gli appuntamenti di Gianni Alemanno REGISTRATO IN DATA 11 MARZO 2008 AUT. TRIBUNALE DI ROMA 108/2008 REDAZIONE CORSO VITTORIO EMANUELE 21 ROMA DIRETTORE RESPONSABILE SIMONE TURBOLENTE EDITORE FABRIZIO DARINI SERVIZI GIORNALISTICI AGENZIA MEDIAPRESS2001 TIPOGRAFIA GRAFIC PROCESSING VIA GALILEO FERRARIS - NAPOLI
nella giornata di oggi Ore 11: Radio ti ricordi – 99 FM Il candidato sindaco a Roma del Pdl, Gianni Alemanno, interviene in diretta telefonica a Radio ti ricordi.
Ore 18: Apertura campagna elettorale Roberto Angelini – Hotel Midas Il candidato sindaco a Roma del Pdl, Gianni Alemanno, interviene, insieme a Sergio De Gregorio, all’apertura della campagna elettorale per il Comune di Roberto Angelini, presso l’Hotel Midas, Aurelia 100
Puoi sostenere il candidato sindaco al comune di Roma con la partecipazione volontaria alla struttura elettorare o con un contributo economico bonificando la somma al: "Credito Artigiano" IBAN IT48W0351203211000000090000 Intestato a "Comitato elettorale per Alemanno sindaco" Indicare nella causale "Contributo alla campagna elettorale per Alemanno sindaco 2008". Per darci il tuo aiuto volontario contattaci compilando il modulo che troverai nel sito: www.alemanno.it o rivolgendoti al comitato elettorale di via Antonio Salandra n°18, ai numeri: 06.42275029 -06.42275030fax 06.42274029.
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EMERGENZA SICUREZZA
TRENINO ADESSO VICINO ALLA FERROVIA SI VEDE QUALCHE LAMPIONE
Tor di Quinto, stazione ancora chiusa Dopo l’omicidio Reggiani resta la paura nella gente, un disagio che sembra non finire di Matteo Bernabei ROMA - Dopo l’omicidio di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto qualcosa è finalmente cambiato. Il viale che porta alla stazione, prima coperto di fango e pieno di buche, è stato asfaltato e ai bordi sono stati installati una decina di lampioni che accompagnano il percorso dei passeggeri dalla strada alla fermata del treno. Viene dunque da chiedersi se sia sempre necessario che accada qualcosa di estremamente grave perché i bisogni dei cittadini vengano soddisfatti. Si è dovuto ricredere perfino, l’allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, che insieme con i colleghi di Regione e Provincia, Marrazzo e Gasbarra, ha firmato il patto per la sicurezza che preve-
I lavori alla fermata Tor di Quinto
deva la costruzione dei cosiddetti “Villaggi della solidarietà”. Delle enormi aree con
elettricità e acqua corrente dove i rom possono vivere a spese dei cittadini romani.
Salvo, dopo l’omicidio Reggiani tuonare contro i clandestini: “In questa, come in al-
A un anno dalla morte di Vanessa Russo nulla è cambiato sulla linea B
Una metropolitana senza vigilanza di Ferdinando Calda ROMA - Dopo l’omicidio di Vanessa Russo, trafitta a un occhio con un ombrello da due rom nella metropolitana della stazione Termini, i cittadini romani hanno assistito alle solite esternazioni di solidarietà dalle amministrazioni locali. Purtroppo queste dichiarazioni di circostanza si sono rilevate solo
delle vane promesse. "E’ giusto che ci fermiamo un attimo a pensare a questa ragazza”, dichiarò il sindaco Walter Veltroni, in quei giorni impegnato in una visita in Malawi. Ai funerali di Vanessa la folla contestò duramente il sindaco di Roma e il presidente della Regione, chiedendo maggiore sicurezza. A distanza di quasi un anno qual è la situazione nella metropolitana
di Roma? Ore 19 di sera, sottopassaggio per andare a prendere la metro B alla stazione Termini. Un metronotte passeggia pigramente osservando le persone che timbrano i biglietti ai tornelli. La banchina dove Vanessa è stata colpita a morte si trova due rampe di scale più in basso. Sul marciapiede non c’è traccia di un vigilante. Salgo sul treno. Le stazioni scorrono una
In compenso fuori dalla Stazione Termini due zelanti vigili multano i motorini
Le ragazze che hanno aggredito Vanessa Russo riprese da una telecamera di sorveglianza
dopo l’altra. Ad ogni fermata mi affaccio dalle porte aperte del vagone, ma non riesco a trovare nessun addetto alla vigilanza. Scendo ad un’altra stazione e trovo la stessa scena. Nessuno sorveglia la banchina. Due piani più su una guardia giurata controlla che i passeggeri timbrino il biglietto. Ritorno a Termini. All’uscita non incontro nessun vigilante. In compenso, a via Marsala due zelanti vigili urbani stanno facendo le multe ai motorini parcheggiati fuori dalle strisce. Chapeau.
tre grandi città, c’è stato un massiccio arrivo di comunitari – il riferimento ai romeni di Veltroni –. Non di immigrati che vengono qui per campare, ma di criminali. Il 75% degli arrestati viene da un solo Paese e tutti gli episodi hanno la stessa modalità. I prefetti devono poter espellere questa gente”. Al contrario di quello che si può pensare però, i disagi per i cittadini non sono finiti. Dei lavori iniziati pochi giorni dopo l’omicidio della signora Reggiani, e che proseguiranno fino all’inizio di maggio, non se ne trova alcuna traccia nel sito della Met.Ro. Bisogna infatti recarsi sul posto per scoprire che la stazione è chiusa dal 5 novembre scorso per “lavori di ammodernamento” e che “fino a nuovo avviso” i treni non effettueranno il servizio per i passeggeri a quella fermata. Qualcosa si sta finalmente muovendo, ma quanto durerà? “Sono pessimista – racconta Luigi, che abita nelle vicinanze – purtroppo è sempre così. Tutti conoscevano la situazione di Tor di Quinto, ma è servito un brutale omicidio per cambiare le cose. Adesso l’attenzione è massima anche perché le elezioni sono vicine. È già successo nel 1997, nel 2001 e nel 2006. Pochi giorni prima sono venuti a sistemare le aiuole e le panchine divelte. Ma poi non è cambiato nulla. Il degrado è tornato, insieme agli sbandati e a improvvisati campi rom. Perché questa volta dovrebbe essere diverso?”.
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LA CICLABILE CHE COSTEGGIA L’OSTIENSE È ANCORA PREDA DEL DEGRADO
Viaggio “al termine della legalità” Campi abusivi, discariche, sporcizia: non c’è pace sul luogo dell’omicidio Moriccioli di Marco Guerra
meglio sull’asfalto. Si prosegue così fino al viadotto della Roma-Fiumicino che porta la pista sull’altra sponda del fiume. Attraversando il ponte si scorgono subito diversi rom che spingono carrelli carichi di ferraglie in direzione del vicino centro di riciclaggio. Un po’ più sotto, invece, gli argini del fiume sono stati trasformati in una vera è propria discarica a cielo aperto: insomma il “paesaggio” cambia rapidamente e con esso il nostro livello di attenzione. Sulla sponda sinistra del Tevere ci “accoglie” subito il primo insediamento abusivo: un’area recintata con diverse baracche di lamiere
ROMA - Sulle orme dell’illegalità pedalando tra rifiuti e insediamenti abusivi. Potrebbe essere questo il titolo di una stracittadina ciclistica di Roma. In realtà nella capitale i chilometri dedicati alle due ruote sono davvero pochi, ma lungo piste che attraversano la città è possibile scoprire ogni forma possibile di degrado. È infatti nei pressi di questi tragitti immersi nel verde che emerge, in tutta la sua drammaticità, l’altra faccia della medaglia del “modello Roma”. Lo scorso agosto, sulla ciclabile che da Marconi porta fino al lido di Ostia costeggiando tutto il corso del Tev e r e, p e r s e l a v i t a L u i g i Moriccioli, aggredito per un pugno di euro da due balordi di nazionalità romena. A distanza di sette mesi siamo voluti tornare sui luoghi di quell’omicidio per toccare con mano la situazione.
Il nostro “viaggio al termine della legalità” è partito dal quartiere Magliana, dove la pista attraversa uno degli ultimi lembi di città prima di superare il raccordo anulare. Qui lo stato di abbandono della pista risulta meno evidente anche se in alcuni tratti la terra e la vegetazione hanno avuto la
Sulla sponda sinistra del Tevere un vero e proprio insediamento
Sopra i resti di una baraccopoli a pochi metri dal palazzo della Civiltà italiana. A destra gli argini del Tevere usati come discarica. Nella foto in alto la pista ciclabile all’altezza del viadotto della Magliana ostruita da copertoni e calcinacci. A centro pagina una della tante strade sterrate che conducono agli insediamenti abusivi
limitrofa ai piloni del viadotto. Ci lasciamo il piccolo “villaggio” alle spalle proseguiamo il tragitto che comincia a costeggiare la via Ostiense. Con la strada sulla destra e il Tevere dall’altra parte incontriamo a intervalli quasi regolari grandi cumuli di calcinacci e copertoni abbandonati. Intanto sulla sinistra si aprono le vaste aree nascoste che costeggiano il fiume, annunciate da piccoli sterrati che si aprono tra i canneti, che fanno da riparo a decine di piccoli nuclei di baracche. Lo scenario è lo stesso fino a Tor di Valle. Decidiamo così di fare retromarcia in direzione della metro Magliana. E per concludere il nostro tour decidiamo di fare un’ultima perlustrazione proprio nei dintorni della suddetta stazione della linea B, dove troviamo una casa cantoniera occupata da altri gruppi di senza fissa dimora e un nuovo insediamento abusivo poche centinaia di metri dal Palazzo della Civiltà italiana. Dall’omicidio Moriccioli nulla è cambiato.
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DISAGI IN XII MUNICIPIO
APRIRÀ A FINE MAGGIO IL MEGA CENTRO COMMERCIALE DEL CASTELLACCIO
Una colata di cemento sull’Eur di Gloria Sabatini ROMA - Dovrebbe aprire al pubblico a fine maggio, il megacentro commerciale del Castellaccio, ma i romani guardano perplessi il maxicantiere che si staglia alla porta Sud di Roma dove la Cristoforo Colombo si immette nella Pontina. Il progetto firmato dall’architetto Franco Purini prevede circa un milione di metri cubi di cemento, con vista sul Fungo e sul Palaz-
Sul piede di guerra i comitati di quartiere: «Si rischia il corto circuito del traffico» zo dello Sport, davanti alle torri del Laurentino. L’amministrazione capitolina con una delibera già targata Rutelli ha dato il via libera al colosso commerciale, ma delle infrastrutture annunciate e degli interventi urgenti sulla viabilità dell’Eur non c’è traccia. “E’ una follia, è un mostro di cui non sentiamo il bisogno”, dichiara Patrizia Stefanini che è insorta insieme a centinaia di romani del XII municipi. Il “Business Park” è nato sotto una cattiva stella, contrastato dai comitati di quartiere che temono il corto circuito del traffico e la crisi del piccolo commercio. Ma anche bersagliato dalle polemiche culturali contro la “grattacielomania” che ha sedotto il Comune di Roma senza tenere conto del tessuto urbanistico della capitale. “I grattacieli importati da Oltreoceano provocano un impatto eccessivo per un quartiere come l’Eur dall’identità molto forte – è il parere di Cristiano Rosponi, presidente della Fondazione Cesar - la scelta di rottura stravolge la monumentalità dell’E42 sintesi tra modernità e tradizione riconosciuta da tutto il mondo”. Il “distretto congressuale” secondo il progetto iniziale è diventato un agglomerato ciclopico che oltre al Centro commerciale prevede alberghi, multisale, uffici, parcheggi, alloggi. E due grattacieli destinati a snaturare la cittadella razionalista (u-
no residenziale, l’altro progettato per ospitare la nuova sede della Provincia di Roma). Ma il nervo scoperto resta quello del trasporto pubblico (finora la stazione metro meno distante è la fermata Eur-Fermi della metro B), di là da venire la tratta di tram Eur-Tor De' Cenci che avrebbe dovuto servire sia i nuovi palazzi di Tor Pagnotta e di Castellaccio. Forte il pressing dei consiglieri municipali di Alleanza nazionale per rinviare l’inaugurazione del centro commerciale fino a quando non verranno realizzate le infrastrutture per la viabilità legate all’opera. “In particolare – spiega Andrea De Priamo, primo firmatario dell’ordine del giorno approvato dal dodicesimo municipio - lo svincolo degli
Oceani, all’incrocio con la via Cristoforo Colombo, il sottopasso di via Levi che collega il Laurentino con l’Eur Castellaccio e il raddoppio di via di Decima”.
Da pochi giorni il sito del dodicesimo municipio ospita un link “speciale” per scaricare il modulo di presentazione della domanda di assunzione al centro
commerciale. Una coincidenza elettorale? Il gigante è pronto ma l’amministrazione comunale non si preoccupa dei ritardi, ferme le realizzazioni anche dei progetti già finanziati sulla carta. La grande rotatoria all’altezza dello “svincolo degli Oceani”, che su proposta di Marco Marsilio è stata finanziata nell’ultimo bilancio comunale, probabilmente non vedrà la luce prima di qualche anno. Nemmeno i piccoli imprenditori e i commercianti avranno vita facile, la grande distribuzione metterà in ginocchio viale Europa, che ha bisogno di un piano di rilancio ad hoc.
Chiusura dell’Ymca Sporting Club: decine i lavoratori sul lastrico ROMA - Decine e decine di lavoratori sul lastrico, una piccola impresa messa in ginocchio con l’addio al centro sportivo Ymca Millennium Sporting Club immerso in tre ettari di verde nel cuore dell’Eur. La struttura con sette campi da tennis, quattro di calcetto, due palestre, una piscina semi-olimpionica, un’area per l'equitazione, e un’area kids, sta scomparendo sotto le ruspe comunali: solo la piscina sopravviverà fino all’estate. Il “merito” è della delibera capitolina che ha previsto l’espropriazione
dei terreni del circolo sportivo in campo da oltre vent’anni a favore di un colossale parcheggio di scambio nell’area di proprietà di Eur spa. L’intervento del Pdl ha condotto alla costituzione di un tavolo tra Comune, Eur spa e i privati interessati per garantire al centro sportivo il trasferimento delle attività in un’area compensativa. Ma finora il Comune di Roma non ha avviato nessuna delle autorizzazioni necessarie e gli operatori dell’Ymca sono stati [g.s.] “sfrattati”.
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QUARTIERE
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PRIMO MUNICIPIO SERVE UN “PATTO” TRA RESIDENTI, COMMERCIANTI, STRANIERI E “POPOLO DELLA NOTTE”
Il fallimento della sinistra Il Centro storico è stato la prima, grande vittima del tandem Veltroni-Rutelli di Arianna Lofoco ROMA - Un Municipio, quartiere che è già la città, il primo, quello racchiuso nella cinta delle Mura Aureliane, che conta i più tradizionali rioni (Trevi, Monti, Esquilino, Celio, Campo dé Fiori, Testaccio e Trastevere). E che è stato preda per più di 20 anni di politiche di Centrosini-
Ecco perché – e questo è anche il senso delle proposte programmatiche del Pdl – serve che l’amministrazione comunale si Nelle foto il degrado, che ha cinto d’assedio il parco del Colle Oppio e il Primo Municipio
stra che l’hanno impoverito, degradato e avvilito. Chiusure di Ztl a orari improponibili, nel continuo contrasto tra residenti e visitatori. Residenti che sono stati “scacciati” da un’intera zona storica, quella nei dintorni di Piazza Vittorio, divenuta la Chinatown romana senza regole, senza guida, con i palazzi con le fondamenta marce, dove si ammassano extracomunitari di tutte le etnie che rischiano la vita, nell’incoscienza dell’amministrazione comunale, per i crolli dei palazzi. Intere zone rese insicure da una microcriminalità diffusa e aggressiva.
faccia portatrice di politiche sociali forti. Per la stipula di un “patto” di regole per il reciporoco rispetto tra residenti, opera-
tori commerciali, “popolo della notte” e stranieri. E’ un ganglio delicatissimo della vita cittadina. Una vera e propria bomba pronta a esplodere nei prossimi anni. E va disinnescata prima di tutto ridisegnando e riqualificando la dignità dei quartieri che compongono il Primo Municipio. Una strada che passa prima per il varo di un vero e proprio “Piano sicurezza” la zona di Termini e di Piazza Vittorio. E poi con una serie di interventi per la lotta all’abusivismo commerciale e al degrado dilagante. Un compito che non può certo portare avanti un’amministrazione di Centrosinistra, come quella del duo di guida-gregario Veltroni-Rutelli che in quindici anni ha contribuito a rendere l’aria irrespirabile, la strada invivibile, i rioni infrequentabili in tutto il Centro di Roma.
Cambiare fa rima con riqualificare ROMA - Laura Marsilio, 40 anni, romana, due figli di 7 e 5 anni, è candidata dal Pdl a guidare il Primo Municipio. Impegnata politicamente dall’età di 17 anni nella zona del Colle Oppio proprio grazie alla sua esperienza sul campo ha avuto modo di conoscere da vicino le problematiche del Municipio. Quali sono i problemi che l a s c i a l a p r e c e d e n t e a m m inistrazione? Per anni sono state fatti interventi “di parte”: se uno allarga i marciapiedi per favorire i pedoni, penalizza gli auto-
mobilisti. E se non si costruiscono i parcheggi, le auto finiscono sui marciapiedi. Se si permette la vendita a prezzi fuori mercato di interi pezzi di un quartiere agli stranieri, si penalizza tutta la città. A l c u n e “ z o n e a t r a f f i c o l imitato” nel centro storico hanno garantito serenità ai residenti, ma a quale prezzo? La ZTL serve a tutelare i residenti e a garantire loro tranquillità, ma questo non basta. Serve, soprattutto, far conciliare quegli stessi interessi con quelli degli operatori
commerciali e il “popolo della notte”. Bisogna essere chiari e leali con i cittadini, bisogna trovare la sintesi degli interessi. S e n z a d i m e n t i c a r e l a s i c urezza… Quartieri come l’ Esquilino e Termini per esempio si trovano in uno stato di abbandono e degrado ormai da anni, poco agibili da famiglie e bambini, poco sicuri. Mamme e bambini, poi, vanno sostenuti con i servizi pubblici. Intanto ottimizzando quello che già c’è, poi con l’apertura di più asili.
Tra i suoi progetti c’è q u e l l o d e l l a r i s i s t e m a z i one del Colle Oppio. Infatti. Va creata una parte dedicata ai bambini, bisogna riaprire la Domus Aurea, monumento di grande valore, ma attualmente chiuso ai visitatori. E dovunque messa la segnaletica turistica bilingue. Roma deve essere rivalutata in tutti i suoi aspetti: più aree verdi a portata di famiglie e bambini, più sicurezza, più tutela di grandi e piccoli monumenti storici, in unica parola cura della città, cura della nostra città. [a.l.f.]
1 - Distretto di Roma Capitale Impegno a realizzare una legge nazionale e una riforma costituzionale per la creazione di un Distretto che riassuma le competenze di Provincia e Comune con poteri legislativi straordinari. La nuova istituzione del distretto di Roma Capitale beneficerà della riforma del federalismo fiscale.
2 - Diritti del contribuente e riforma dello Statuto Allo Statuto comunale sarà aggiunto un titolo specifico dedicato alla tutela dei contribuenti (cittadini e imprese) con l'obbligo di ripristinare un rapporto equo tra pressione fiscale e qualità dei servizi erogati, di tutelare e risarcire i cittadini da disservizi e "cartelle pazze". Al difensore civico verrà affidato il compito di controllare l'applicazione di queste norme.
3 - Piano casa Costruzione di 25mila alloggi destinati alle famiglie dei lavoratori con retribuzioni medio-basse, sia attraverso l'edilizia economico-popolare, sia con la concessione a riscatto e/o in affitto con un canone compatibile con i salari degli assegnatari.
4 - Abolizione dell'Ici e diminuzione delle tasse L'Ici sulla prima casa verrà abolita. L'Irpef comunale verrà ridotta fino a un'aliquota pari allo 0.25%.
5 - Riqualificazione periferie e quartieri svantaggiati Per Roma è previsto, nell'ambito del programma nazionale di interventi sociali e di attrazione d'impresa, lo stanziamento di 1miliardo e 500milioni di euro in favore della periferia, utilizzando, oltre agli strumenti esistenti, quello innovativo della demolizione e ricostruzione.
6 - Piano straordinario per la mobilità Il piano prevede la realizzazione del 2 anello esterno del Grande Raccordo Anulare e il completamento dell'anello ferroviario, l'incremento dei parcheggi di scambio e rotazionali, la diversificazione della flotta degli autobus, l'aumento dei treni della metro, la realizzazione dei prolungamenti delle linee A e B, la costruzione della linea D e la conclusione nei tempi previsti della metro B1 e della metro C, la più grande opera pubblica pro-
grammata in Italia negli ultimi 25 anni e finanziata per l'82% dal Governo Berlusconi. Riordino della logistica per il trasporto merci per evitare il transito in città di camion e mezzi di trasporto pesanti.
7 - Ripristino della legalità in materia di espulsioni Attuare subito le procedure di espulsione dei 20mila nomadi ed immigrati che a Roma hanno violato la legge. Istituire l'Assessorato alla Sicurezza e all'Immigrazione per le politiche di controllo del territorio, di prevenzione dei reati, di accoglienza e integrazione dei lavoratori stranieri in regola.
8 - Chiusura dei campi nomadi abusivi Chiusura dei campi nomadi abusivi, controllo rigoroso ed effettivo di quelli regolari e loro progressiva eliminazione. Contrasto ad ogni forma di sfruttamento dei bambini e delle donne, con particolare riferimento alla prostituzione e all'accattonaggio minorile
9 - Legalità e decoro urbano Riforma della Polizia Municipale con la creazione di reparti specializzati nella lotta al commercio abusivo, nella prevenzione e repressione della mendicità minorile e dell'offerta di manodopera clandestina. Costituzione di nuovi presidi per ospitare i bambini sottratti all'accattonaggio. Adozione del regolamento per l'armamento. Progetti di telesorveglianza assistita e tecnologica e contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto commerciale cittadino attraverso il riciclaggio del danaro sporco.
10 - Sostegno alle famiglie Ripristino del bonus per il sostegno della natalità, libri di testo gratuiti fino ai 18 anni per le famiglie meno abbienti. Apertura di un negoziato con l'Ue per ridurre l'Iva su tutti i prodotti per l'infanzia.
11 - Asili Nido Creazione di 10mila nuovi posti per i bambini di Roma, attraverso la costruzione di nuovi asili pubblici, l'incentivazione alla creazione di asili nido aziendali e privati, accreditati e convenzionati, l'obbligo per tutte le grandi unità produttive di dotarsi di questo servizio.
12 - Qualità dell'offerta sanitaria Intesa con il Governo per la costruzione di un nuovo e moderno Policlinico Umberto I con tempi certi di realizzazione, creazione di presidi sanitari di quartiere per alleggerire il carico sugli ospedali, snellire le liste d'attesa, ottenere una sanità per tutti, ma diversificata tra prestazioni di base e di eccellenza, nel rispetto della parità tra erogatori pubblici e privati.
13 - Nuovo Piano rifiuti Scongiurare il rischio di un'emergenza rifiuti analoga a quella di Napoli, passare immediatamente alla raccolta differenziata "porta a porta" in tutta la città, realizzare subito tutti gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti di Roma. Chiudere la discarica di Malagrotta nei tempi previsti. Realizzare il quarto impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti su iniziativa dell'Ama per dare valore industriale all'azienda pubblica.
14 - Anziani e povertà Realizzazione di un piano straordinario per contrastare la povertà che colpisce 476.000 famiglie romane e per assicurare l'assistenza agli anziani, per garantire ai non autosufficienti e agli incapienti di essere assistiti e curati preferibilmente nella propria casa. Rendere protagonista di questo piano tutto il mondo dell'associazionismo e del volontariato secondo il principio della sussidiarietà.
15 - Sostegno ai giovani precari Creazione di un fondo di assistenza per i giovani precari, da cui trarre risorse per garantire gli ammortizzatori sociali durante i periodi di disoccupazione. Il fondo potrà realizzare una serie di convenzioni in favore dei precari offrendo servizi e facilitando l'accesso al credito.
16 - Lotta all'inquinamento e tutela della salute dei cittadini Creazione di un nuovo e più efficiente sistema di monitoraggio delle varie forme di inquinamento che vengono rilevate nella città di Roma, per garantire il benessere dei cittadini anche attraverso forme attive di prevenzione e la promozione di idonei stili di vita e di comportamento.
giovedì 20 marzo
ESTERI
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CRISI TIBET IL DALAI LAMA INCONTRA I RAPPRESENTANTI DI CINQUE ORGANIZZAZIONI TIBETANE A DHARAMSALA
Benedetto XVI: “Basta violenza» Il Santo Padre auspica la ripresa del dialogo di Matteo Mariconda
dei tibetani da Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio, nel nord dell’InPECHINO - Il comitato organizzatore delle dia. «Le due parti devono capire che dobOlimpiadi di Pechino conferma che la fiacbiamo vivere fianco a fianco. Dobbiamo cola olimpica verrà portata in Tibet e sarà parlarci - ha dichiarato Tenzin Taklha, a Lhasa il 20 giugno. Il Dalai Lama inconstretto collaboratore di Tenzin Gyatso tra i rappresentanti di cinque organizzasua Santità è impegnato nel dialogo con i zioni tibetane radicali a Dharamsala per, cinesi. Dobbiamo trovarci l’uno di fronte poi, rivolgere un appello alle autorità di all’altro e parlarci». Pugno duro del goverPechino a riaprire la via del dialogo. Ma la no cinese. All’indomani delle tragiche imtensione non sembra scemare. L’appello al magini pubblicate da AsiaNews sulla redialogo. Il Dalai Lama pressione cinese, il goverinvita a riprendere il no di Pechino continuaIl comitato dialogo con Pechino e sulla linea della fermezriafferma di cercare za. Il segretario del Partiorganizzatore delle una soluzione nonto Comunista del Tibet, violenta in Tibet. Lo Zhang Qingli, ha infatti Olimpiadi: la fiaccola afferma il consigliere fatto sapere che la Cina è della guida spirituale impegnata in “una lotta
verrà portata in Tibet
BREVI Gb, Genitori Maddie risarciti I genitori di Madeleine McCann, la bimba di 4 anni scomparsa in Portogallo, hanno ottenuto oggi le pubbliche scuse e un risarcimento di 550mila sterline (704mila euro) da parte dei giornali britannici del gruppo Express, accusati di aver diffuso sul loro conto notizie "false e diffamatorie".
Pakistan, il presidente è donna Eletta la prima donna presidente dell'Assemblea Nazionale della storia del Pakistan. Fahmida Mitza, al suo terzo mandato parlamentare, è stata eletta con 249 dei 327 voti della camera bassa del parlamento pachistano. La Mitza e' un esponente del Partito popolare del Pakistan dell'ex premier Benazir Bhutto, assassinata lo scorso 27 dicembre, il partito che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni del 18 febbraio scorso.
Timor Est, dimesso Ramos Horta Il presidente di Timor Est, Jose Ramos Horta, e' stato dimesso dall'ospedale di Darwin, in Australia, dove e' stato ricoverato cinque settimane fa in seguito ad un tentativo di assassinarlo. L'11 febbraio il premio Nobel per la pace era stato ferito alla schiena e al petto da colpi d'arma da fuoco in un attacco contro la sua residenza di Dili.
per la vita o la morte” col Dalai Lama. Invitando a rifuggere la violenza e ad accogliere il dialogo come unica via per risolvere le contese, il papa Benedetto XVI ha espresso “tristezza e dolore di fronte alla sofferenza di tante persone” in Tibet. Il Santo Padre ha, infatti, auspicato che venga scelta la strada del dialogo: «Con la violenza i problemi si aggravano. Dio fonte di luce dia a ciascuno il coraggio di scegliere
la via del dialogo e della tolleranza». Tutti i 42 membri del parlamento tibetano in esilio hanno partecipato ad un giorno di sciopero della fame in solidarietà con i manifestanti in Tibet. “La Cina e le sue politiche stanno massacrando il movimento tibetano”. ha dichiarato il portavoce del parlamento che ha rinnovato l’appello alla comunità internazionale affinchè affronti la crisi in Tibet.
LA DICHIARAZIONE «RIMUOVERE SADDAM HUSSEIN DAL POTERE FU LA DECISIONE GIUSTA»
Iraq, Bush difende i cinque anni di guerra Il presidente degli Stati Uniti parla nel giorno dell’anniversario: «Si può vincere» di Luigi De Floris WASHINGTON - Se l’attenzione dell’americano medio è sul rischio recessione, l’amministrazione Bush non ha intenzione di fare passare sotto silenzio il quinto anniversario dell’invasione dell’Iraq, uno dei temi forti della campagna democratica e repubblicana per la conquista della Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti, in un discorso al Pentagono, definisce “comprensibile” il dibattito sull’opportunità o meno di disimpegnarsi dell’Iraq, ma insiste nel dire che mantenere le truppe americane su quel fronte è di importanza cruciale. “Le risposte mi sono chiare”, dice il presidente nel discorso “Rimuovere Saddam Hussein dal potere fu la decisione giusta e questa e’ una battaglia che l’America puo’ e deve vincere”. Sono quasi quattromila i militari americani morti in guerra, un bilancio doloroso di cui Bush prende atto. “Nessuno mette in discussione che questa guerra abbia richiesto un costo elevato in vite umane e di risorse, ma si tratta di costi necessari se paragonati a
una vittoria strategica dei nostri nemici in Iraq”, dice il presidente. Il 19 marzo del 2003 aerei statunitensi sganciarono le prime bombe sull’Iraq per annunciare un’invasione che avrebbe rovesciato il regime tirannico di Saddam Hussein nel giro di tre settimane. Ma a cinque anni di distanza, gli stessi iracheni e le truppe statunutensi sono ogget-
ti di micidiali attacchi di bande di ribelli e militanti islamici e continuano gli scontri tra fazioni armate sunnite e sciite. “In Iraq - ha aggiunto il presidente illustrando la strategia del surge adottata l’anno scorso - siamo testimoni della prima insurrezione araba su larga scala contro Osama Bin Laden, la sua truce ideologia e la sua rete di
terrore”. Gli Stati Uniti hanno contribuito a creare i Consigli del risveglio, gruppi tribali sunniti anti al Qaeda. Il presidente non ha contestato il fatto che la guerra abbia avuto un alto costo di vite umane e finanziario, ma ha aggiunto che tali “costi sono necessari se si considera il costo che avrebbe una vittoria strategica in Iraq”.
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giovedì 20 marzo
BILANCI ISTAT
Cresce l’industria 2008,inzio positivo
ECONOMIA IL CASO IL VERTICE DELL'AZIENDA HA CONVOCATO UN NUOVO CONFRONTO CON I SINDACATI
Alitalia, il flop del Governo: ora rischio commissariamento Il titolo crolla in Borsa perdendo il 30%. Potrebbe saltare l’accordo con Air France
Il 2008 è iniziato all'insegna dell'ottimismo per le aziende italiane. Lo dicono gli ultimi dati dell'Istat. Il fatturato dell'industria italiana a gennaio è infatti salito del 6,1% rispetto a gennaio 2007, grazie all'incremento del 4,6% sul mercato interno e del 9,4% su quello estero. Rispetto a dicembre l'aumento è stato del 4,6%. In crescita a gennaio anche gli ordinativi di autoveicoli: la crescita è stata del 26,5%.
LA BUFERA
Northern Rock ne licenzia 2mila Northern Rock ha annunciato che entro il 2011 taglierà circa un terzo del suo organico attuale, fino a duemila posti di lavoro. Oltre a questo, la banca ha reso noto che adotterà criteri assai più rigidi nei prestiti immobiliari. Northern Rock, nel bel mezzo della bufera finanziaria legata al subprime, aveva ottenuto prestiti per circa 50 miliardi di dollari dalla Banca d’Inghilterra. Successivamente, era stata nazionalizzata. L’Ue, che ha già fatto sapere che la banca dovrà sostenere almeno «metà dei costi di ristrutturazione».
CAMBI
Euro in calo sul dollaro Euro in calo sul dollaro ma in rialzo sullo yen. La moneta, secondo la rilevazione della Bce, è scambiata a 1,5692 contro i 1,5771 dollari della rilevazione dei giorni scorsi. La moneta unica europea viene dunque scambiata a 156,16 yen contro i 154,42 yen precedenti, mentre viene scambiata a 0,78590 sterline contro le 0,78170 sterline precedenti.
di Mattia Engelmann ROMA - “Alitalia rischia seriamente di essere commissariata”: è stato chiaro il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa durante la riunione del Consiglio dei ministri. A riferirlo è stato il collega di governo Paolo Ferrero che, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha detto che il titolare di Via XX Settembre non esclude questa ipotesi per il futuro della compagnia di bandiera. Intanto il titolo crolla ancora in Borsa e perde il 30%. Tra i nodi trattatati durante il Consiglio dei ministri, c’è stata anche “la Spinetta: «Si è vero questione delle modalità di gestione l’accordo è in bilico, della compagnia”. A tal proposito Ferma non escludo rero ha detto che “la clausola di salnessuna ipotesi» vaguardia in favore del management Aliatalia” posto tra le condizioni dell’accordo da Air France “non è stata una bella pagina”. «Nello stesso Cdm - ha ribadito il titolare della Solidarietà Sociale - considerano la clausola su Cimoli una cosa scandalosa». Il ministro ha però aggiunto: «Penso che vada proseguita la trat-
tativa fino in fondo. Il problema non è tanto la cifra ma le garanzie sul piano occupazionale e di tenuta dell’apparato industriale di Alitalia, che non vuol dire solo Malpensa ma vuol dire Roma e Napoli». Molto duro sull’offerta di Air France, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: «Tutte le organizzazioni sindacali hanno espresso un giudizio negativo perchè ci sono parti del piano che non convincono come l’eliminazione di attività che bisognerebbe mantenere. Il perimetro dell’azienda non è affrontato correttamente e nei fatti le prospettive occupazionali sono molto incerte per migliaia di persone - ha aggiunto il lea-
der della Cgil - in modo particolare è incerta la situazione di Napoli, quella di Magliana e in buona misura anche le prospettive di Malpensa. Quindi allo stato dei fatti non c’è un giudizio positivo e spero che l’Air France possa riflettere, anche tenendo conto delle osservazioni fatte. Se bisogna fare una trattativa, che trattativa sia altrimenti tutto finisce da dove comincia». «Si è verò, l’accordo è a rischio, ma ho ancora fiducia». Il presidente di Air FranceKlm Jean-Cyril Spinetta all’indomani del primo round con i sindacati di Alitalia ha commenta così la difficile trattativa per l’acquisto della compagnia aerea.
Fibrillazioni
Borse: Europa in rosso, crollano i titoli Telecom e Seat MILANO - Frenata per le piazze finanziarie europee dopo il rally della vigilia. A dispetto della partenza in rialzo sull’onda del taglio dei tassi della Federal Reserve di 75 punti base, i listini del Vecchio Continente hanno virato in negativo con il Dj Stoxx 600, indice che fotografa l’andamento dei listini Ue, in calo dello 0,86 per cento (ore 13,34). I listini europei viaggiano in territorio negativo al giro di boa di metà seduta, pur se sopra i minimi di giornata. Il Cac40 e il Dax cedono lo 0,7%, il Ftse100 lo 0,5%. A livello settoriale forti vendite sui titoli tech e delle tlc. A Parigi tonfo per Société Générale (-6,8%) dopo che la concorrente Bpn Paribas (+5,1%) ha rinunciato all’idea di fare un’offerta. A Francoforte pesante anche Deutsche Telekom (-6,8%)sulle previsioni della propria divisione di telefonia fissa per l’esercizio in corso. A Londra scivola Hbos
(-8%) su rumours, smentiti, di problemi di liquidità. Ericsson lascia sul terreno oltre il 10% dopo che la joint venture Sony Ericsson ha previsto un rallentamento della crescita del mercato in Europa che peserà sui ricavi del primo trimestre. L’andamento sta peraltro condizionando la concorrente Nokia. Poco prima di mezzogiorno a Piazza Affari nuovo crollo per Telecom Italia, che al
giro di boa risale a -6,15% (dopo avere perso oltre il 12% ed essere stata sospesa per eccesso di ribasso) a 1,237 euro anche grazie a dichiarazioni di fiducia nei confronti del management da parte del presidente del consiglio di sorveglianze di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. Soprattutto «non sussiste alcuna ipotesi di aumento di capitale», ha dichiarato Gabriele Galateri di Genola, presidente del gruppo di tlc, smentendo i rumors circolati in Borsa. Il gruppo guidato da Franco Bernabé risente del tracollo alla Borsa di Francoforte di Deutsche Telecom. Torna sulla parità Fiat, scivolata in mattinata sotto i 13 euro in controtendenza rispetto ai principali costruttori auto tedeschi. Prosegue, invece, il tonfo per Seat Pagine Gialle dopo la diffusione martedì dei conti 2007 che hanno visto un incremento del 22% degli utili.
giovedì 20 marzo
CRONACA NAZIONALE CAMORRA
Bliz contro i casalesi: 11 arresti Blitz all'alba di ieri della Squadra Mobile di Caserta: 11 presunti appartenenti al clan dei Casalesi, gruppo Bidognetti, sono stati arrestati. Tra le persone finite in carcere vi è anche Raffaele Bidognetti, figlio del boss, Francesco, detto “Cicciotto e mezzanotte”. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di diversi episodi estortivi avvenuti nel tempo nei confronti di un noto imprenditore titolare di un complesso alberghiero situato lungo il litorale Domizio.
MAFIA
In manette il braccio destro di Lo Piccolo È finita all'alba di oggi la latitanza di Ferdinando Gallina, 31 anni, ritenuto dagli investigatori braccio destro del boss mafioso Salvatore Lo Piccolo nella Sicilia occidentale e reggente della famiglia di Carini (Palermo). L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo in una villetta nei pressi di Carini di proprietà di un agricoltore del luogo. La posizione del proprietario dell'appartamento è adesso al vaglio degli inquirenti. Gallina era ricercato dal gennaio scorso, dopo l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Palermo.
CASSAZIONE
Stop all’uso dei borsisti: è reato Stop all'uso smodato dei borsisti. Lo intima la Cassazione per confermare la condanna a due anni di reclusione, oltre alla interdizione temporanea dai pubblici uffici, nei confronti di Francesco M., presidente della Lega italiana tumori della sede provinciale di Cosenza colpevole di utilizzare nel suo studio borsisti per sbrigare “con abitualita” affari relativi all'attività privata del presidente”.
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CAMPAGNA LA RAGAZZA SCOPRÌ L’IDENTITÀ DEI BOSS. E VENEN UCCISA NEL DICEMBRE DEL ’85
Gabriella, giustizia è fatta Ergastolo confermato Gerlando Alberti jr e Giovanni Sutera condannati in Appello di Paolo Sciacca PALERMO - Ergastolo confermato per i due imputati accusati dell'omicidio di Graziella Campagna, la 17enne di Saponara (Messina) uccisa nel dicembre dell'85 dopo avere scoperto la vera identità di due boss. I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Messina hanno emesso la sentenza di secondo grado a carico di Gerlando Alberti junior e di Giovanni Sutera, confermando il carcere a vita come aveva anche chiesto il pg Marcello Minasi. Prescritto, invece, il reato per le due donne imputate, Agata Cannistrà e Franca Federico, rispettivamente titolare e impiegata nelPrescritto, il reato la lavanderia dove lavorava la giovane per le due donne uccisa. La sentenza stata accolta in imputate nell’omicidio èaula, dove c'erano tutti i familiari di della giovane Graziella Campagna, da un lungo applauso. «Ieri sera i giudici di Messina hanno restituito l'onore che era stato tolto a mia sorella Graziella...», ha detto Pietro Campagna, fratello di Graziella Campagna. «Mi ha commosso ha detto Pietro Campagna - vedere in aula tutta quella gente comune, che non si era mai vista al processo. Erano
commossi anche loro e questo mi ha dato una grande emozione. E' stata una sentenza giusta ed è stata fatta giustizia - ha aggiunto - a una ragazzina di appena diciassette anni, che è stata uccisa solo per avere scoperto qualcosa che non doveva scoprire». Pietro Campagna ha anche sentito al telefono Beppe Fiorello, l'attore che nella fiction “La vita rubata” ha interpretato proprio la parte del fratello della vittima. «Era molto contento - ha detto - finalmente è stata resa giustizia a Graziella». “Contenta” anche se «il dolore non potrà mai essere cancellato», è stata anche la madre di Gra-
ziella Campagna, che ha preferito aspettare la sentenza a casa. «E' soddisfatta - ha detto - perché finalmente ha avuto la giustizia che cercava lei, e che cercavamo tutti noi, da più di vent'anni». Adesso, secondo Pietro Campagna, «vanno cercate le responsabilità dei mandanti dell'omicidio di Graziella Campagna». «Sì - ha spiegato - se c'erano all'epica due latitanti che potevano trascorrere anni in una località come Villafranca Tirrena, è chiaro che c'erano delle coperture. E sarebbe bello se si potesse fare luce sui mandanti e che queste responsabilità venissero a galla».
La denuncia
“Uniti per i risvegli”sciopero della fame per i comatosi BARI - «Ci sentiamo abbandonati dallo Stato. Vogliamo che ai nostri cari sia data l'assistenza che spetta loro». E' la denuncia di Domenica Uva Colella, presidente dell'associazione "Uniti per i risvegli" di Bari, che opera per la diffusione e la difesa dei diritti dei post comatosi. Lei e i familiari di 11 disabili gravissimi pugliesi (tra cui due minorenni) hanno deciso uno sciopero della fame a oltranza per richiamare l'attenzione del mondo politico. L'esperienza personale della famiglia Colella è una delle tante che purtroppo hanno colpito numerose famiglie italiane. «Mio fratello Leonardo è in stato vegetativo da nove anni, ma l'unico aiuto che ci viene dato sono tre sedute di fisioterapia alle settimana da 45 minuti. E basta. Le legge numero 162 del 1998, invece, dice che ci spetterebbe ben altra assistenza. A Bari mancano persone e soldi, ma purtroppo la situazione è la stessa anche in altre zone
d'Italia», ha spiegato. Ecco perché lo sciopero della fame. E non solo: «Chiederemo ai nostri associati di fare anche lo sciopero del voto alle prossime elezioni. A noi non interessa chi è o chi sarà al governo, di destra o di sinistra. Noi vogliamo che la legge venga inserita nei programmi elettorali e che ne venga verificata l'applicazione. Finora non è stato così. Vogliamo risposte
immediate dai nostri politici e siamo pronti a rivolgerci alla magistratura». Questo gesto di protesta, comunque, vuole servire anche a tutte quelle persone che si trovano nella stessa situazione. «Attualmente questo sciopero della fame conta su 18 partecipanti, ma siamo sicuri che altri si aggiungeranno - ha detto - . Non bisogna dimenticare che in Italia ci sono 20mila casi di stato vegetativo, è diventata una vera e propria emergenza sociale. Non tutti, però, hanno il coraggio di ribellarsi e credo che questo nostro gesto possa servire anche a loro».Vorremmo istituire un centro di ricerca, un centro di risveglio ad alto livello. Personalmente ho visto che all'estero la situazione è decisamente migliore. La parola eutanasia non fa parte del vocabolario dell'associazione "Uniti per i risvegli". «Noi siamo contrari, ma è lo Stato con il suo comportamento che mette in atto un'eutanasia passiva».
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giovedì 20 marzo
CRONACA NAZIONALE
OCCHIELLO STRAGE ERBA OCCHIELLOOCCHIELLOOC IL GIP DI COMO GLI HAAUGUSTUS CONCESSO CONUBIUM I DOMICILIARI SANTET VICINO MATRIMONII, ALLO STUDIO QUOD DEL CATELLI SUO AVVOCATO LIBERE
Azouz, i vicini protestano Gli inquilini dello stabile di Lecco dove risiede il tunisino insorgono: «Proprio qui doveva venire? Adesso non saremo mai tranquilli» di Maria Serpico LECCO - Al seguito del processo per la strage di Erba (Como), in cui perse la moglie, il figlio e la suocera, il tunisino Azouz Marzouk, 27 anni, potrà assistervi nella più comoda posizione di detenuto ai domiciliari. Il Gip di Como Luciano Storaci, infatti, gli ha concesso gli arresti in un appartamento garantitogli dal suo legale, Roberto Tropenscovino, a Lecco, vicino allo studio del professionista. Azouz era nel carcere di Vigevano (Pavia) dallo scorso primo dicembre per fatti di droga. Ma pur vero che stato qualche mugugno e un’estemporanea forma di
di Stefania Gretta
protesta da parte di una inquilina che abita nello stabile di Lecco in cui e' stato posto agli arresti domiciliari Azouz Marzouk, scarcerato oggi dopo essere stato arrestato il 1/o dicembre dell’anno scorso per vicende di droga. All’arrivo di Azouz, un’inquilina dello stabile ha esclamato: “ma proprio qui doveva venire? Ora avremo sempre i carabinieri sotto casa”. Poi si è ritirata in casa dicendo che doveva prendere delle gocce per stare tranquilla. Un dirimpettaio del palazzo, abitato in passato da ferrovieri, se l’è presa con Azouz e con i suoi avvocati. Quindi il tunisino ha fatto ingresso nell’appartamento. Secondo quanto si è appreso,
uno dei residenti ha annnunciato che si farà portavoce della protesta coordinando una raccolta di firme. L’abitazione nella quale Marzouk rimarrà ai domiciliari si trova ai margini del quartiere Santo Stefano di Lecco, nei pressi della linea ferroviaria LeccoColico-Sondrio e in un complesso abitativo noto in città come “casa dei ferrovieri”. All’arrivo di Azouz Marzouk, che era accompagnato dai suoi due legali, alcuni dei residenti si sono affacciati alle finestre e qualcuno si è anche lasciato andare, appunto, a commenti di protesta. Il ventisettenne li ha solo guardati, varcando poi l’ingresso.
Imputati anche agenti Cia ed ex funzionari del Sismi
MILANO - Con una serie di eccezioni preliminari, ha preso il via di fatto, solo ieri mattina, il processo sul rapimento di Abu Omar, il procedimento che vede imputati numerosi agenti della Cia ed ex funzionari del Sismi tra i quali il generale Nicolò Pollari. Il giudice monocratico Oscar Magi ha infatti revocato la sua precedente ordinanza di sospensione dei “lavori” in attesa che la Corte costituzionale si pronunciasse sul conflitto tra poteri dello Stato sollevati sia dal governo che dalla I lavori erano stati Procura di Milano. L'arinviati il 18 giugno pertura del dibattimento del 2007. Prossima «allo Stato non pregiudiseduta il 16 Aprile ca in nessun
Abu Omar, al via il processo Nessuna nuova sospensione modo l'esito del conflitto, né crea danno ai valori coinvolti nello stesso», scrive nella sua ordinanza Magi che nella mattinata di ieri ha aperto ufficialmente i lavori del processo sospesi dal 18 giugno dello scorso anno in attesa che la Consulta si pronunci sul conflitto sollevato sia dal governo che dalla procura di Milano in relazione al segreto di Stato. Da quel giorno, però, politica e la magistratura, sembrano a-
vere trovato un accordo. Al punto da fare rivedere al giudice la sua decisione di sospendere i lavori in aula. Il primo a presentare le sue richieste in aula è stato uno dei difensori dell'ex direttore del Servizio segreto militare, l'avvocato Nicola Madia che, tra l'altro, ha chiesto che il processo sia celebrato a porte chiuse. Altra richiesta della difesaè stata quella di spostare il processo a Brescia dove i magistrati indagano sull'episodio che vede il procuratore aggiunto Armando Spataro e il giornalista Giuseppe D'Avanzo parti lese. per incidente probatorio. Diverse le valutazioni dell'accusa: nullità del procedimento. Il processo è stato quindi aggiornato al 16 aprile prossimo quando il giudice monocratico Oscar Magi risponderà a tutte le questioni con la sua ordinanza.
BARI
PAVIA
PASQUA
Misure cautelari per due bulli
Licenziato perchè gay
12 milioni in viaggio per il ponte
Misure cautelari nei confronti di due ragazzi minorenni responsabili di lesioni personali gravi, ingiurie, percosse, minacce e molestie, con l'aggravante di aver agito in concorso in maniera continuata e per motivi abietti e futili. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei Minorenni di Bari Valeria Montaruli, su richiesta del pm della stessa Procura Caterina Lombardo Pijola, ha imposto ai due di non uscire di casa prima delle 7 e di non rientrare dopo le 20. I due giovani, durante l'intero anno scolastico, hanno aggredito in diverse occasioni un loro compagno di classe dell'Istituto Industriale 'Marconi', ritenuto più debole, costringendolo a subire violente angherie. Tra gli obblighi assegnati ai due violenti quello di frequentare con assiduità e con impegno la scuola e di seguire con diligenza un programma socio-riabilitativo con avviamento di un'attività di volontariato in favore delle fasce più deboli.
«Mi hanno licenziato perché sono gay». E' la denuncia di un 22enne di Agrigento che accusa il Policlinico di Pavia di aver troncato il rapporto, al termine di un periodo di prova al Servizio di Radiologia, per ragioni legate al suo orientamento sessuale. Il San Matteo: «Nessuna discriminazione - chiarisce il direttore generale -. E' una teoria assurda e offensiva». Il provvedimento, spiegano, è stato preso per motivi professionali. «Sono arrivato dalla Sicilia con la promessa di un lavoro, come tecnico radiologo ma dopo neanche due mesi il policlinico mi ha liquidato. Perché? Io credo sia per il mio aspetto, perché sono gay. In realtà il mio lavoro l'ho sempre fatto con scrupolo". Una motivazione che il San Matteo contesta con fermezza. Il caso del tecnico radiologo è al vaglio di una commissione allargata, di cui fa parte anche il coordinatore che ha motivato il licenziamento.
Oltre 12 milioni di veicoli in viaggio per le vacanze pasquali sulla rete di Autostrade per l'Italia; partenze e rientri concentrati tra giovedì 20 e martedì 25 marzo; i cantieri (ad eccezione di quelli di lunga durata) rimossi; potenziati i servizi di assistenza; mobilitati dalla Polizia Stradale 1.700 agenti; blocco dei veicoli pesanti secondo un calendario prestabilito. Questo il quadro della circolazione nei giorni di Pasqua. Tra le mete preferite degli italiani in viaggio, i paesi di origine, le località di villeggiatura, le città d'arte e, considerata la pasqua “bassa”, anche le stazioni sciistiche per le ultime sciate di stagione. Previsto anche l'afflusso di turisti stranieri dall'Austria, dalla Francia, dalla Slovenia e dalla Svizzera la circolazione sarà decisamente più intensa. In particolare nei seguenti giorni: per le partenze giovedì sera e venerdì; per i rientri lunedì sera e martedì mattina.
giovedì 20 marzo
CULTURA
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DA NON PERDERE IL MAESTRO SI “SCOPRE” AL PUBBLICO ATTRAVERSO VENTUNO OPERE
Arte, architettura e cinema La “ratio” romana di Moretti Il maggior esponente del razionalismo italiano, scomparso nel 1973, in mostra all’Archivio Centrale di Vincenzo Striano ROMA - Volge al termine la mostra dedicata al maggior esponente del razionalismo italiano, Luigi Moretti. L’architetto capitolino racconta se stesso in maniera postuma, selezionando le opere più significative della propria carriera. Nel centenario ritardato della nascita. Il maggior esponente del razionalismo italiano, scomparso nel 1973, è in mostra all’Archivio Centrale dello Stato, per celebrarne -con qualche ritardo- il centenario della nascita. Come il titolo della rassegna suggerisce, Moretti visto da Moretti, a presentarci le opere è lo stesso Luigi Moretti (Roma, 1907 - Capraia Isola, 1973). Recuperando, infatti, le indicazioni per la sua personale a Madrid del 1971, arricchite con disegni e fotografie depositate nel 2000 presso l’Archivio, il maestro si “scopre”, attraverso ventuno opere, in maniera integrale al pubblico, con le riflessioni sedimentate in appunti, materiali di studio, modelli, lettere, ritagli di giornale e fotografie. Attraverso questo personale merzbau è possibile ricostruire la corposa personalità dell’architetto, che è soprattutto un uomo. Il modo in cui ciascuno raccoglie, analizza, conserva e cataloga il proprio materiale quotidiano -la propria storia- diviene lo specchio del suo modo di lavorare, di vivere le relazioni, Luigi Moretti - Progetto del santuario sul lago Tiberiade Tagbha (Palestina), 1967ma soprattutto di preservare e riutilizzare la propria memoria. Partendo dalle opere giovanili, Moretti descrive la storia, il clima, le sensazioni degli edifici che dovevano essere espressione e simbolo dell’utopia fascista. È infatti l’autore del progetto per la Casa della Scherma e per il Piazzale dell’Impero al Foro Italico, la Piazza Imperiale e il Grande teatro per l’Esposizione Universale programmata per il 1942 a Roma e mai realizzata a causa della guerra. Ma, di nuovo attivo negli anni della grande ricostruzione, sperimenta sul tema dell’abitare progettando la Casa albergo in via Corridoni a Milano, la Casa della Coope-
rativa Astrea a Roma e la più volte studiata, anche dalla critica americana, Casa Il Girasole nel quartiere Parioli. È ancora nel 1958 al Villaggio Olimpico, insieme a Libera, Monaco e Luccichenti, al quartiere Incis in zona Decima. È l’autore della
Roma più bella in molti altri progetti. E poi a Washington, con il complesso Watergate. L’Archivio di Moretti, nella ricchezza dei suoi materiali, consente di affrontare studi approfonditi sulla sua opera e permette di cogliere i suoi moltepli-
ci interessi: dall’architettura alle arti figurative, dal cinema agli studi di architettura parametrica, dall’urbanistica al restauro. I quarant’anni di vita professionale sono testimonianza del personale e a volte complesso processo di gestazione
del progetto. L’attaccamento, l’amore per l’evoluzione della prima idea, con continue correzioni e riformulazioni dimostrano l’importanza del processo di ricerca e di costruzione di un nuovo linguaggio architettonico.
Arthur Clarke
Addio al papà di Odissea 2001 LONDRA - Lo scrittore inglese Arthur C. Clarke, uno dei giganti della fantascienza insieme a Isaac Asimov e Ray Bradbury, celeberrimo per il film “2001 Odissea nello Spazio” di Stanely Kubrick tratto dal suo racconto “La sentinella”, è morto nell'ospedale Apollo di Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Aveva 90 anni e dallo scorso dicembre era stato ricoverato a più riprese per complicazioni respiratorie. «Sir Arthur si è spento per una crisi cardio-respiratoria», ha annunciato il suo segretario personale, Rohan da Silva. Clarke viveva in Sri Lanka dalla metà degli anni Cinquanta. Scrittore di fantascienza tecnologica, Clarke è riesciuto mirabilmente a riversare in narrativa le idee scientifiche alla base dei suoi studi: è autore di oltre 50 libri, tradotti in 30 lingue diverse, stampati in decine di milioni di copie. Ed è anche lo studioso, il geniale ideatore dei satelliti geostazionari, il teorico degli ascensori orbitali e delle coltivazioni sottomarine.
IL LIBRO CONTIENE 25 POESIE CREATE DA 15 POETI E APPOSITAMENTE PER LE DETENUTE
“Percorsi labirintici” nelle arterie di Rebibbia Questa sera (ore 19) allo spazio Vista Arte verrà presentato il video tratto dal volume di Daniela Delli Colli ROMA - Questa sera, ore 19, presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione verrà presentato il video tratto dal libro “Percorsi labirintici” realizzato da Soqquadro con la collaborazione ed il Patrocinio del V Municipio del Comune di Roma e della struttura penitenziaria di Rebibbia Femminile. Il libro contiene 25 poesie create da 15 poeti contattati attraverso Internet ed illustrate dalle detenute di Rebibbia. Alla presentazione interverranno Marina Zatta curatrice del libro ed Angela
Scacco presidentessa onoraria dell’associazione. Il libro di poesie estrapolate da Internet ed illustrate dalle detenute del carcere femminile di Rebibbia è il proseguimento del libro “racconti d’evasione” che conteneva lo stesso meccanismo; una comunicazione, indiretta come un gioco di sponda, tra alcuni poeti rintracciati attraverso Internet e fatti evadere dalla “Rete” e le detenute del carcere femminile di Rebibbia, che hanno illustrato le poesie scritte appositamente per loro. Questa comunicazione tra diversi ma paralleli isolamenti, crea un sottile
ponte che conduce due esseri umani tra loro ignoti ad interagire e li porta, al contempo, fuori dalla loro restrittiva realtà, sia la “rete” o la “gabbia”, per reinserirli in un’altra dimensione, il libro, che li unisce in un nuovo destino comune. Così due isolamenti, attraverso un percorso tortuoso, come quello a cui i passi della vita talvolta ci conducono, divengono un insieme. Questo è ancor più rimarcato dal fatto che tutte le poesie sono state scritte appositamente per le detenute, sotto forma di lettera poetica, e da ogni testo trasuda, e fa tene-
rezza, la difficoltà di comunicare con una vita difficile e sconosciuta. Delle detenute Soqquadro ha deciso di non sapere nulla, non abbiamo chiesto le loro storie, evitando il voyeurismo del dolore. Ogni ricavato della vendita di video e libri sarà interamente destinato alle detenute partecipanti all’iniziativa.
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giovedì 20 marzo
SPETTACOLI
LA RICORRENZA RESTANO LE SUE CANZONI SENZA TEMPO E QUELL’IMMAGINE DI POETA MALEDETTO
Luigi Tenco, domani i suoi 70 anni Vita che il cantante non ha vissuto Avrebbe festeggiato il compleanno, se a Sanremo non fosse partito il colpo alla testa di Monica De Sena
te, che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte», scrisse Fabrizio de André in Preghiera in gennaio, dedicata nel 1967 all’amico scomparso. Nato a Cassine, in Piemonte, ma trapiantato in Liguria, Tenco non ha mai conosciuto suo padre, morto in circostanze mai chiarite prima della sua nascita. La sua prima band si chiama Jerry Roll Boys Jazz band, dove Bruno Lauzi suona il banjo. Ma é con il gruppo de I Cavalieri che Tenco, con lo pseudonimo di Gigi Mai, esordisce nel mondo discografico. Era molto sensibile alla bellezza femminile, cosa che gli procurò non pochi problemi. Come la rottura dell’amicizia con Paoli, a causa della sua relazione con la ex del collega, Stefania Sandrelli. Un’altra rivalità, per via di Gabriella, Luigi l’ebbe con un altro amico, il cantautore Piero Ciampi. «Una volta - ha ricordato Nanni Ricordi - mi parlò di una bellissima notte trascorsa con una donna. Mi disse che lei gli aveva sussurrato “mi piace tanto fare l’amore con té”. Lui si era risentito: devi dire mi piace fare l’amore. Non aggiungere “con te’”. Così personalizzi la cosa».
ROMA - Chissà come sarebbe oggi, a 70 anni, Luigi Tenco. Li avrebbe compiuti domani, 21 marzo. Ma uno sparo alla testa in una squallida camera d’albergo di Sanremo nel 1967 ha interrotto la sofferta esistenza di uno dei maggiori cantautori della musica italiana. Restano le sue canzoni senza tempo e quell’immagine di poeta maledetto che ci hanno accompagnato in questi anni. Il suo messaggio è stato raccolto dal Club a lui titolato, cui hanno partecipato i più grandi cantautori degli ultimi decenni: da Paolo Conte a Guccini, da Paoli a Lauzi, da De André a Endrigo, Gaber, Fossati e De Gregori. Una rassegna della canzone d’autore nata proprio a Sanremo, a soli cinque anni da una morte sulla cui dinamica si sono accavallati dubbi per 38 lunghi anni. Dubbi definitivamente sciolti solo dopo la riesumazione della salma, nel dicembre 2005, suffragando così la tesi del suicidio. «Signori benpensanti spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai Santi, Dio, fra le sue braccia, soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smor-
IL MUSICAL DOPO AVER VINTO IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, L’ARTISTA RIPRENDE IL SUO CAMMINO TEATRALE DAL CIAK di Medusa Sircumgredi MILANO - Giò Di Tonno si gode il suo momento d'oro. Dopo i trionfi sanremesi, il cantante torna al suo primo amore: il musical. Dal 26 al 30 marzo sarà in scena nelle doppie vesti di "Jekyll & Hyde" al "Ciak" di Milano. Presto uscirà il suo nuovo cd, "Santa Fe". Una carriera tra teatro e musica pop per Di Tonno, che racconta: «Con Sanremo è arrivata la visibilità. Ora tutti mi riconoscono. Lola? Non escludo che lavoreremo ancora assieme». Dopo il successo di "Notre Dame de Paris", nel quale interpretava il gobbo Quasimodo, Giò si trova di nuovo alle prese con un personaggio controverso, addirittura ambivalente, che lo porterà a confrontarsi con fisicità e vocalità diverse. Dalla voce pulita e ferma di Jekyll a quella più graffiata di Hyde, Di Tonno dovrà tirar fuori tutta la
Giò Di Tonno, dopo Sanremo Torna con “Jakyll & Hyde” sua versalità, giocando non solo con la voce, ma anche con personalità e fisicità completamente diverse. Il musical, portato in scena dal Teatro Stabile d'Abruzzo, e diretto da Federica Ferrauto e Valeria Bafile, sarà molte fedele all'originale che debuttò a Broadway 15 anni fa. «Solo un po' più minimalista precisa il protagonista - e con una musicalità più vicina al pop, con canzoni bellissime che alleggeriscono il linguaggio». Sul palco si alterneranno ben 40 attori, tra cui Ilaria De Angelis e Simona Molinari. E dopo il musical, per Giò è in arrivo anche
un cd, "Santa Fe", in onore della cittadina di San Filomena, vicino Pescara, dove il cantante è cresciuto. «Vincere il Festival è stato un riconoscimento dopo anni di grandi sacrifici. Il mio approccio non è cambiato: spero che tutto ciò continui anche in futuro e, per questo, lavoro come prima, anzi se possibile ancora con più impegno e determinazione. Di certo molto è cambiato: ora quando cammino per la strada la gente mi riconosce. Nella mia città, Pescara, è diventato davvero difficile passare inosservato e uscire senza essere fermato da qualcuno». Pri-
ma il Festival, ora un musical e un cd. «Come dimostrano le mie scelte, vorrei portare avanti entrambe le strade. Non credo ci siano parametri che stabiliscono quale canzone sia da musical e quali da discografia.Non capisco perchè in Italia il musical sia così sottovalutato e perchè vengano attribuite delle etichette ai personaggi. Il mio desiderio è di farmi strada sia nel teatro, sia come cantautore. Per questo, dopo l'uscita del mio cd, a ottobre ricomincerò una tournée teatrale». Giò e Lola Ponce coppia esplosiva, sia in "Notre Dame", sia sul palco dell'Ariston. «Lola ed io abbiamo un grande feeling artistico, oltre a essere amici. A livello professionale è importante stare bene insieme, quindi se ce ne sarà l'occasione, lavoreremo ancora insieme. Tra l'altro nel mio cd, ci sono anche un paio di duetti con lei, "Colpo di Fulmine" e "Come stai".
SPETTACOLI ALEX BRITTI
Il playback in tv toglie la voglia di fare dischi «Dopo il successo di La vasca (nel 2001) non volevo fare piu' dischi. Stavo male per tutto, anche per il fatto che in tv si canta in playback. Mi dicevo: Ma come, hai 30 anni, ti fai sei ore per arrivare in un camerino, cantare in playback e tornare a casa? Sei un musicista,mica una comparsa!». Cosi' Alex Britti si confessa: «Il live e' il mio pane: canto meglio quando contemporaneamente suono. All'inizio su 300 concerti all'anno 270 erano da chitarrista. Ma ora sono 10 anni che canto, saro' migliorato...». Sulla sua situazione sentimentale dice: «Ora non sono innamorato. Mi manca, ma con l'eta' sono sempre piu' esigente, mi stufo velocemente. Quando una bella donna si avvicina, non puo' dare tutto per scontato, come il fatto che debba andare con lei...». Cosa cerca Alex a 39 anni? «Un coinvolgimento bello e profondo, ma e' difficile, le donne sono impazzite. Vivono un ruolo nuovo e destabilizzante e noi non capiamo piu' cosa vuol dire essere maschi".
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NOVITÀ MUSICALI UNA È L’EX ALLIEVA DI AMICI, L’ALTRA HA PARTECIPATO A UNO MATTINA
Eleonora-Denise insieme La nuova coppia del rock Holograms sarà il nome della band, ispirato al famoso cartone animato di Luisa Apicella ROMA - Una è l'ex allieva di Amici di Maria De Filippi 5, l'altra per tre anni ha partecipato a Uno mattina. Si chiamano Holograms (ispirato al cartone animato Jem) e sono Eleonora Crupi e Denise Santoro. Le ragazze hanno pubblicato su MySpace il singolo "Nero e rosa" e stanno già preparando un disco. «Appena Eleonora termina i suoi impegni con il musical “A un passo da sogno ci metteremo a lavorare sodo”, assicura Denise. Prepotentemente sexy e con una immagine vagamente ambigua. Così appaiono E-
Il cantante romano ritirerà il 4 aprile negli Stati Uniti il prestigioso riconoscimento
Eros Ramazzotti riceve il Premio Niaf di Stefano Fianga ROMA - Eros Ramazzotti sara' insignito negli Usa del prestigioso premio al carriera della più nota organizzazione degli italoamericani, il Niaf. Il 4 aprile infatti il cantante riceverà al Westin Diplomat di Hollywood, Florida, nel corso di una Serata di Gala, il prestigioso Niaf Spe-
cial Achievement Award in the Field of Music. La National Italian American Foundation ha scelto di rendere omaggio a Ramazzotti conferendo un premio per la sua ventennale carriera durante la quale ha promosso l'immagine dell'Italia e della musica italiana nel mondo. Il Niaf Award 2008 sara' consegnato a Eros alla presenza di numerose per-
sonalità del mondo politico e culturale e dell'Ambasciatore italiano per gli Stati Uniti Giovanni Castellaneta. Eros Ramazzotti si unisce così agli altri artisti importanti che hanno ricevuto il Niaf Awards nel campo musicale: Frank Sinatra, Tony Bennett, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Henry Mancini, Perry Como, Liza Minnelli e Jon
Uscirà domani il suo cd singolo in versione ibrida remixato da Junior Vasquez, dj americano Bon Jovi. Intanto per Eros il 2008 si profila come un altro anno importante: il nuovo singolo ''Ci parliamo da grandi'' (il terzo estratto dall'album ''E2'') sara' il brano portante del nuovo film di Luca Lucini ''Amore, bugie e calcetto'' che esce in tutte le sale italiane proprio il 4 Aprile, mentre il 21 marzo sarà in vendita il cd singolo in versione ibrida, che conterrà ''Ci parliamo da grandi'', ''Terra promessa'' remixato da Junior Vasquez, uno dei piu' famosi dj americani, e la suoneria originale del nuovo singolo).
leonora e Denise negli scatti promozionali del singolo. «Ci siamo divertite molto durante gli scatti - dice Eleonora -, abbiamo cercato di ironizzare anche tra noi. Credo che in Italia ci sia una “tranquillità estetica” troppo presente da Elisa a Giorgia. Noi ci siamo chiamate Holograms non perché siamo una band tributo al cartone animato ma perché siamo rock e un pò folli come Jem». «Il progetto nasce solo cinque mesi fa - aggiunge Denise -. Durante una cena ad Eleonora e me è venuta l'idea e la voglia di far qualcosa assieme. La conosco da sei anni e siamo molto amiche». Infatti Eleonora ricorda molto bene quando ha conosciuto Denise: «Quando l'ho vista ho pensato subito Che personaggio particolare... è anche un po' pazza come me!». L'ex allieva di Amici non avrebbe mai fatto un duetto con un collega o una collega della scuola televisiva più famosa d'Italia: «Non mi accontento della popolarità dice - e sinceramente nella mia vita voglio fare solo la cantante. Io e Denise scriviamo, abbiamo delle idee e siamo sicuramente controcorrente. Ci piace distinguerci dalla massa». Anche Denise viene dalla televisione: «Ho fatto Uno mattina per tre anni. Con Eleonora Di Miele curavo la rubrica di cucina e moda. Poi ho deciso che era arrivato il momento di chiudere questa esperienza per dedicarmi anima e corpo alla musica. A settembre di quest'anno vorrei che il nostro progetto partisse e chissà magari tenteremo anche la carta del Festival di Sanremo... Intanto aspetto che Eleonora finisca il suo tour teatrale». Stanca e provata per la lunghissima tournée di “A un passo dal sogno” Eleonora ha ancora le forze per poi lavorare con Denise al prossimo disco. Le Holograms piano piano continuano a lavorare al disco: «Stiamo lavorando più o meno su una decina di pezzi di cui due sono già stati finiti. conclude Denise - Il singolo Nero e Rosa è stato scritto da me e Marialaura Canu e l'altro “A me gli occhi” è di Claudio Guidetti. Tremate tremate le sorelline selvagge del rock stanno arrivando...
ALEMANNO
SINDACO
ROMA CAMBIA