LR_Novembre2011

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Economia

Alla scoperta dei buddisti russi, tra radici profonde e riti antichi

Dagli scavi di Ercolano ai palazzi degli zar In mostra un pezzo di storia italiana

Il settore immobiliare cresce e punta a nuovi record

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UFFICIO STAMPA

Cultura ITAR-TASS

Società

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L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di

e

LUNEDÌ 28 NOVEMBRE 2011

Elezioni, rush finale

Il 4 dicembre si voterà per rinnovare la Duma. Con ogni probabilità, Russia Unita non avrà difficoltà a confermarsi il primo partito nel panorama politico della Federazione. Tuttavia i giochi restano aperti in merito alla sua capacità di raggiungere o meno la maggioranza assoluta dei consensi. Per quanto riguarda le altre sei formazioni in gara, invece, i sondaggi delle ultime settimane non offrono certezze: le oscillazioni tra i diversi studi sono molto ampie e l’ingresso in Parlamento per alcune di loro è considerato a rischio. SERVIZIO A PAGINE 2-3 AFP/EASTNEWS

In giro sui tetti per scoprire l’anima di San Pietroburgo

SERVIZIO A PAGINA 9

Tra pochi giorni la Russia entrerà ufficialmente a far parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Si concludono dunque positivamente otto anni di trattative, che hanno visto un susseguirsi di colpi di scena tra le due delegazioni. La Federazione era l’unico tra i grandi Paesi rimasti fuori dal Wto. La decisione, secondo gli analisti,

VITALY RASKALOV

Aumenta il numero di persone che sceglie di ammirare la seconda città della Federazione da una prospettiva differente. Si sale sui palazzi più alti e, aiutati da una guida esperta, si comincia un viaggio inebriante che porta a scoprire luoghi insoliti. Un nostro inviato ha compiuto questo percorso e ci racconta le sue emozioni.

L’ingresso nel Wto una svolta storica per la Federazione

AP

Gli ingenti investimenti in strutture ricettive e infrastrutture, pari al budget di Pechino 2008, resteranno a disposizione per la regione anche a fine manifestazione, con l’auspicio che agiscano da volano per il suo decollo definitivo. SERVIZIO A PAGINA 12

SERVIZI A PAGINA 7-8

In viaggio sulla Transiberiana

AFP/EASTNEWS

Proseguono a ritmo frenetico i lavori in vista dei Giochi invernali che si svolgeranno nella cittadina della Russia meridionale, situata sul Mar Nero, dal 7 al 23 febbraio 2014. L’obiettivo di ultimare entro la fine del prossimo anno tutti gli stadi che ospiteranno le discipline sportive sembra a portata di mano.

SUL NOSTRO SITO RUSSIAOGGI.IT Si diventa tutti una grande famiglia nel viaggio che dura giorni attraversando la Russia sulla Transiberiana, la ferrovia più lunga del mondo. Un reportage, dalla viva voce di due giovani europei, così coinvolgente che fa venire voglia di saltar subito su uno quei vagoni leggendari e partire verso Oriente. Per aprire gli occhi e lo spirito su affascinanti spettacoli naturali.

FOTOBANK

Stadi, strade e hotel così Sochi prepara le Olimpiadi del 2014

contribuirà a ridurre i dazi, rendendo più agevoli gli scambi internazionali. Anche se non è detto che i risultati saranno immediatamente visibili. Molto, infatti, dipenderà dalla capacità delle aziende locali di accettare il nuovo campo di gara internazionale.

Da Cannes i leader dei Paesi del G20 hanno chiesto al Wto di avere un ruolo più attivo nella politica commerciale mondiale


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ELEZIONI SI VOTA PER LA DUMA L’INCOGNITA RIGUARDA SOLO LE PERCENTUALI SECONDO I SONDAGGI, RUSSIA UNITA, IL PARTITO DI PUTIN E MEDVEDEV, È SENZA RIVALI

LA CITAZIONE

Andrei Isaev VICESEGRETARIO DEL CONSIGLIO GENERALE DI RUSSIA UNITA

EVGENY UTKIN RUSSIA OGGI

Tra sei giorni i russi andranno a votare per il rinnovo della Duma (Camera dei deputati). Sta così per chiudersi una campagna elettorale che, rispetto a quelle del recente passato, non ha trovato grande eco in Europa. Complice la crisi economica, che ha modificato l’ordine delle priorità. Se chiediamo a un europeo quali saranno le prossime elezioni in Russia, forse sentiremo parlare delle “elezioni di Putin” (intendendo le presidenziali dell’anno prossimo). Difficilmente farà un cenno alla votazione per la Duma, che in russo significa il luogo in cui “pensano”. Per i russi, invece, le prossime elezioni sono le più interessanti perché presentano una serie di incognite. La prima è quanti partiti entreranno in Parlamento. Quasi sicuramente ci saranno Russia Unita, il Partito comunista (Kprf) e il Partito liberal democratico (Ldpr), a rappresentare il centro, la sinistra e la destra. Quest’ultima rappresenta un forte movimento nazionalista con lo slogan“Russia per i russi”. Ma non è certa la sorte del partito Russia Giusta, attualmente in Parlamento. Dopo il licenziamento del suo leader Sergei Mironov da presidente del Consiglio della Federazione (Senato russo), questo partito ha perso risorse amministrative e appeal. La stella nascente dell’olimpo dei partiti russo, Pravoe Delo (Giusta Causa), si è spenta prima di avvicinarsi al giorno del voto. Il miliardario Mikhail Prokhorov, al momento il terzo uomo più ricco della Russia (ma era il primo due anni fa, secondo rilevazioni di Forbes) ha abbandonato il progetto di impegnarsi in politica. Altri due partiti, Yabloko (mela in russo) e i Patrioti della Russia (sono entrambi liberali di destra) non hanno una linea chiara per gli elettori e hanno poche chance di entrare in Parlamento. L’altra incognita è se il partito che si riconosce nel tandem Putin-Medvedev (appunto, Russia Unita) avrà la maggioranza in Parlamento. Nell’ultimo anno, i sondaggi lo hanno visto scendere al di sotto del 50 per cento e l’ultima rilevazione effettuata dal Centro Levada lo colloca addirittura al 45 per cento. Il partito di potere perde consenso tra pensionati e militari,

"

I partiti di opposizione vogliono trasformare l’intero sistema politico del Paese. Con queste premesse chi garantisce di poter estinguere un’ipoteca o pagare le rate di un’auto? Vedremo se Yabloko riuscirà ad aumentare i suoi consensi dopo la scissione di Pravoe Delo. Se non sarà così, diremo che il progetto liberale in Russia è fallito grazie ai liberali stessi”

Le promesse dei candidati: da case gratis, fino al raddoppio degli stipendi ma si conferma vincente tra le donne. Per la Fondazione “Opinione Pubblica”(Fop) la percentuale di simpatizzanti per Russia Unita tra uomini e donne è 36 a 64 per cento. Per il presidente di Fop, Aleksandr Oslon, questi dati sono dovuti al fatto che per le donne c’è una forte “motivazione di supporto del potere”,mentre altri osservatori ritengono che uomini e donne vivono due ruoli diversi: per le seconde è importante “conservare stabilità”, gli uomini sono più propensi al“rischio e al cambiamento”. Fop segnala che è in crescita anche il supporto tra i giovani. Il sociologo Sergei Belanovski spiega: «I giovani, soprattutto le ragazze, conoscono solo Vladimir Putin e Russia Unita». O, probabilmente, apprezzano l’uso attivo dei social network da parte del Presidente russo Dmitri Medvedev. Ma l’obiettivo del partito guidato da Medvedev (Putin risulta un po’ super partes, allargando il bacino al Fronte popolare) è di ottenere il 60 per cento dei voti, o comunque di conquistare la maggioranza assoluta. Un desiderio ragionevole per gli standard russi, ma che suonerebbe singolare per l’Europa: da diverso tempo, infatti, nel Vecchio Continente le maggioranze si costruiscono tramite alleanze tra più formazioni politiche. Tutti i partiti in competizione per la Duma presentano programmi molto ampi, al limite dell’immaginazione. Ci sono problemi con le case? Li risolvono i partiti. Yabloko propone di regalare a tutti dai 3mila ai

6mila metri quadri di terreno, per costruire casa. E si spinge anche oltre, proponendo di impiegare i “profitti derivanti da petrolio e gas” per costruire le infrastrutture come strade e fornire gratuitamente acqua, elettricità e gas. Il Ldpr vuole dare persino un ettaro di terreno, infrastrutture gratis e un credito di un milione di rubli (poco più di 24mila euro) a famiglia. A queste condizioni persino gli europei avrebbero bussato alle porte di questi partiti: ma non possano votare, quindi niente privilegi. Dopo queste promesse, l’obiettivo di Russia Unita di raddoppiare le costruzioni delle case e far scendere l’ipoteca al 6,5 per cento (adesso supera il 10) sembrano persino modeste. Tutti promettono l’aumento degli stipendi, anche del 50 per cento in tre anni (Russia Unita), o di inserire negli stipendi il 60 per cento del Pil. Sommando il costo delle promesse dei sette partiti russi, non si arriva al debito italiano ma facilmente si supera quello della Grecia. Alcuni elettori russi credono alle promesse: il 4 per cento le ritiene realizzabili in toto, il 69 in parte. Quanto basterebbe per migliorare la propria vita.

Un esponente di Russia Unita Khinshtein, il presentatore televisivo Solovev e un membro di Giusta Causa Bogdanov

I NUMERI

2.055.602 sono gli iscritti al partito Russia Unita secondo i dati rilevati l’autunno scorso

25.000.000 di rubli (equivalente a 625mila euro) è la somma massima che, secondo le legge, può essere spesa per la campagna elettorale

Tutti i partiti promettono di aumentare gli stipendi, anche del 50 % in tre anni ITAR-TASS

Ultimi giorni di campagna elettorale. Ma non sono attesi grandi colpi di scena. Uno schema che potrebbe riproporsi anche in occasione delle elezioni presidenziali.

ITAR-TASS

CORSA A SETTE MA IL RISULTATO È SCONTATO

Circa un migliaio di persone ha partecipato alla manifestazione del partito com

INTERVISTA IL PRESIDENTE DELLA COMISSIONE ELETTORALE

L’allarme brogli e il voto elettronico “Nessun rischio, sarà tutto regolare” Il dibattito sulla trasparenza delle elezioni resta acceso. Secondo Vladimir Curov, il sistema di voto elettronico adottato nella Federazione è migliore di quello americano e non vi sarebbero possibilità di brogli.

l’altro, una buona parte di queste denunce proviene da partiti che si lagnano gli uni degli altri. Noi analizziamo caso per caso e ogni volta prendiamo decisioni attenendoci strettamente alla legge.

Nel corso delle elezioni parlamentari del 2007, osservatori sia russi che internazionali hanno registrato numerose irregolarità ai seggi. Quali misure sono state adottate per evitare che si ripetano questi episodi? Non è vero che sono state registrate numerose irregolarità. Nel 2007 la Commissione elettorale centrale russa ha esaminato 595 denunce di irregolarità legislative, pervenute da chi ha partecipato all’iter delle elezioni; di queste ne sono state accolte 63, ovvero il 10,6 per cento. Sette denunce sono state esaminate direttamente dalla Commissione Elettorale Centrale, avevano tutte a che fare con violazioni del diritto di propaganda. Fra

Negli ultimi anni l’affluenza è andata notevolmente crescendo. Come spiega questo fenomeno? La Russia è uno dei pochi Paesi europei in cui la partecipazione politica cresce. Citatemi il nome di un altra realtà in cui ad agosto, ancora prima dell’inizio della campagna elettorale, il 50 per cento della popolazione si interessa delle elezioni. Probabilmente perché le elezioni russe tradizionalmente suscitano grande interesse nel mondo … Esatto. L’elettore russo è il più acculturato, formato politicamente e interessato allo sviluppo del proprio Stato. In secondo luogo, abbiamo partiti molto attivi, sette in più rispetto ai

tempi dell’Urss. Lottano per arrivare al singolo elettore, organizzando un’attiva battaglia elettorale. Terza cosa, va riconosciuto il grande lavoro dei media russi, che in maniera professionale danno spazio alla vita politica. Da noi c’è una libertà di parola che non vedo nei Paesi dell’Europa occidentale, dove l’influenza dei direttori dei quotidiani e della censura statale ha un peso molto maggiore che in Russia. Recentemente al Dialogo di San Pietroburgo, al quale era presente Dmitri Medvedev, si è parlato di trasparenza e libertà dei media. È stato affermato che in Russia la maggioranza dei media regionali, ben l’86%, è controllata dagli organi di governo locali. Non sono d’accordo. Chi ha riportato questa cifra ha sbagliato o ha mentito spudoratamente. I nostri media sono liberi. Perfino il controllo da parte dei direttori è minimo.

Stiamo parlando di influenza indiretta... Questa non può essere quantificata in cifre. Leggete Il Barone di Münchhausen, il libro preferito di russi e tedeschi. Perché i giornalisti tedeschi non imparano il russo e non guardano la nostra televisione. Adesso abbiamo molti canali satellitari. Oltre il 40 per cento dei russi, se non di più, ha accesso ad Internet. Ecco perché sono tutte cavolate: i nostri media sono fantastici, liberi e dipingono la vita politica in maniera strepitosa. E queste informazioni raggiungono tutti gli elettori. Se così non fosse il 50 per cento della popolazione russa non si interesserebbe alle elezioni. Un nostro collega di Kaluga ha riferito con stupore che, se osserviamo con attenzione i manifesti pubblicitari, predomina in maniera molto evidente la pubblicità del partito al potere, Russia Unita. In che modo lo può dimostra-


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Le opinioni dei cittadini sul governo e il sistema elettorale

v durante la trasmissione “Il duello”

munista in piazza Pushkin a Mosca

re? Che ci mostri delle fotografie. Se serve, chiedo alle autorità di Kaluga. Mi metteranno al corrente. Può darsi che abbia confuso i manifesti pubblicitari con la pubblicità di organizzazioni sociali. Mi è capitato di mostrare i nostri poster a una giornalista straniera. Mi ha chiesto: perché avete gli stessi tre colori di Russia Unita? Non sapeva che da noi gli organi dello Stato hanno l’obbligo di utilizzare il bianco, blu e rosso.

Avete fatto il rebranding? Sì. Abbiamo reso i nostri simboli inconfondibili rispetto a quelli del partito. Per quanto riguarda i manifesti invece io stesso spesso vado in giro per la Federazione e ho visto manifesti con Zhirinovskij e Zjuganov. E il loro numero si avvicinava a quello dei manifesti di Russia Unita? Non li ho contati, ma erano tanti. In campagna elettorale

A Barnaul, capitale della regione dell’Altaj, i candidati alla Duma di Russia Unita hanno diffuso manifesti con slogan che sarebbero stati più adatti ai contendenti dell’opposizione. In uno di essi, per esempio, una signora se-

ogni partito rende conto di ciascun manifesto e noi pubblicheremo tutte le informazioni sul sito. Come si svolgeranno le prossime elezioni? In ogni elezione facciamo un passo in avanti sul fronte della trasparenza. Il conteggio dei voti viene effettuato attraverso un sistema elettronico: falsificare questi dati è praticamente impossibile.

RIA NOVOSTI

Quindi i simboli degli organi statali si confondono con quelli di partito? No. Anche quando un’organizzazione sociale introdusse il logo con il “segno di spunta” simile al nostro, abbiamo fatto i nostri “segni” più tondi.

Russia Unita e la guerra dei manifesti

LA BIOGRAFIA PROFESSIONE: PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ELETTORALE ETÀ: 58 ANNI

Vladimir Curov è nato nel 1953 a Leningrado. Negli anni Novanta ha lavorato con Vladimir Putin nel Comitato per le relazioni esterne di San Pietroburgo. Dal 2003 al

2007 è stato deputato per il Partito liberal-democratico di Russia. Quindi Putin lo ha proposto come presidente della Commissione Elettorale Centrale e nel marzo scorso è stato confermato per quattro anni. Prima delle elezioni del 2007, aveva annunciato che si sarebbe rasato la barba in caso di violazioni ai seggi. Che, a suo dire, non ci sono state.

Eppure negli Stati Uniti proprio il voto elettronico è finito sotto accusa. Noi abbiamo un sistema diverso, composto da scanner che contano le crocette sulle schede. Manipolare questo sistema non è possibile. Oltre a questo, tutti i dati vengono controllati da quattro livelli. A cura di Aleksei Knelz

ria e rispettabile pone ai passanti la seguente domanda: «Chi non ha ancora capito che i nostri villaggi sono allo stremo?». E non sono citati i motivi per cui si trovano allo stremo, dagli stipendi miseri, alla disoccupazione, all’in-

quinamento. Questo tipo di propaganda ha scatenato fortissime reazioni tra i cittadini, che sono intervenuti da più parti facendo notare che tali interrogativi dovrebbero essere rivolti proprio a Russia Unita.

L’AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA NELLA REPUBBLICA ITALIANA INFORMA


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VITA QUOTIDIANA NELLA CASA DI UNA FAMIGLIA CHE NON CRITICA IL GOVERNO, MA GUARDA AL FUTURO CON UN VELO DI DISILLUSIONE

OKSANA JUSHKO (4)

LA CLASSE MEDIA NON SOGNA PIÙ

Alcuni momenti della vita familiare di Vladimir, Nastia e del piccolo Sergei. L’uomo è l’unico in famiglia a percepire un reddito. Nastia studia per conseguire la sua seconda laurea

Ai tempi dell’Unione Sovietica, i russi confidavano nello Stato. Oggi sono loro stessi a lottare in prima persona per un posto di lavoro, per una piccola casa e per l’iscrizione all’asilo. ANDREI MOLODIH, FILIPP CIAPKOVSKI RIVISTA RUSSKIY REPORTER

Un modesto cortile interno nella città di Tomsk (Siberia, 3mila chilometri a Est di Mosca) e intorno le tipiche costruzioni in pannelli prefabbricati di cemento armato a cinque piani. I Frolov sono una tipica famiglia dell’emergente ceto medio. Vladimir ha 28 anni, sua moglie Nastia 22. Sono arrivati a Tomsk da paesi vicini. Lo stipendio iniziale di Vladimir ammontava a 250 euro (che non sono tanti neanche a Tomsk), con una clausola per il giovane ingegnere: un prestito senza interessi della durata di 25 anni per acquistare un monolocale in una nuova costruzione vicino al fiume. Ma, se verrà licenziato, dovrà restituire immediatamente il credito, comprensivo degli interessi di cui la sua azienda si è fatta carico. Così, il futuro della famiglia Frolov è quasi scritto. Tuttavia, Vladimir trova giuste queste condizioni: «Dal punto di vista del datore di lavoro la cosa è logica. Altrimenti proverebbero in tanti a procurarsi prestiti convenienti tramite l’azienda». Il vincolo non gli crea tensioni: «Può darsi che dipendiamo da loro. Ma in compenso adesso abbiamo una casa tutta nostra». Vladimir è stato fortunato. Perché la maggioranza delle giovani famiglie russe non si può permettere un prestito né dalle banche, né dal datore di lavoro. E questo spiega perchè solo il 15 per cento degli immobili residenziali venga acquistato tramite mutuo in Russia. Vladimir è l’unico in famiglia a percepire un reddito perché Nastia sta prendendo una seconda laurea (dopo quella in Psicologia) e si occupa del piccolo Sergei. Le spese per il cibo si aggirano intorno ai 150 euro al mese. «Il resto lo dobbiamo dividere tra figlio, abbigliamento, cultura e spese varie», dice Vladimir. Così il futuro è ricco di incognite: «Se l’azienda non riceve commesse o i dirigenti combinano guai, è un disastro». Per sentirsi sicuro, spiega, gli servirebbero almeno mille euro al mese. «Servirebbe una nuova politica industriale nel Paese.

Nel contratto di lavoro alcune aziende concedono un mutuo a tasso zero, che decade se licenziati Come in Germania, dove cercano di usare prevalentemente prodotti tedeschi nel ciclo produttivo», aggiungeVladimir, che vorrebbe continuare a vivere a Tomsk, sperando in una casa fuori porta e altri due figli. Nelle sue attuali condizioni però non è possibile fantasticare o sogna-

I NUMERI

8,25 per cento è il tasso di interesse della Banca Centrale (Zentrobank) russa. Un valore che incide pesantemente sull’ammontare dei mutui

500 euro - pari a 20mila rubli – è il reddito medio mensile nella regione di Tomsk

702 giorni sono in media necessari affinché un investitore raccolga tutti i documenti necessari per ottenere il via libera all’acquisto di un immobile residenziale

re, altrimenti troverebbe insopportabile la sua vita quotidiana. Deve tenere duro ancora per 22 anni finché non estingue il debito. Nastia non interrompe suo marito. È seduta silenziosamente accanto a lui. Poi tocca a lei raccontare la sua vita. I suoi obiettivi sono più realistici: vorrebbe mandare il figlio all’asilo nido, in modo da avere la possibilità di trovarsi un lavoro. Questo è un altro grande problema per le famiglie giovani: in tante zone sono decine di migliaia di bambini in coda per un posto all’asilo; in tutta la Russia sono un milione e mezzo, secondo stime elaborate dal Ministero della Sanità. Quando finalmente riuscirà a ottenere un posto all’asilo, Nastia vorrebbe lavorare nel settore sociale e guadagnare almeno 400 euro. Vladimir e Nastia appartengono alla nuova generazione che è abituata ad affrontare i problemi in maniera autonoma senza affidarsi alla previdenza sociale. Una buona vita significa per Nastia un viaggio a Sebastopoli dove vivono alcuni suoi parenti. E poi in Egitto per vedere le piramidi. E in Thailandia, dove al mare fa caldo. E anche in Germania perchéVladimir gliene ha parlato molto bene. E questo sarebbe tutto. Insomma, per avere una vita soddisfacente questa famiglia vuole uscire finalmente dalle quattro mura domestiche. Siccome i genitori non hanno nessuno che potrebbe badare al figlio e non si possono permettere una baby sitter, non escono quasi mai. «Si sono bruciate le polpette», Nastia esce con un’espressione colpevole dalla cucina. «Non fa niente» - la tranquillizza Vladi-

mir - «vuol dire che le mangeremo ben cotte». Da quanto tempo non vanno al ristorante? «Da nove mesi», rispondono i giovani genitori. Assunto come quadro,Vladimir fa continuamente la spola tra la zona degli uffici e il capannone della fabbrica. E dedica una parte del suo tempo lavorativo all’esecuzione degli ordini. A volte va a trovare i clienti e i fornitori, altre volte è lui stesso ad azionare la macchina. Una parte degli impianti è stata sostituita con prodotti tedeschi, come per esempio il capannone della fabbrica, in cui vengono realizzati apparecchi di precisione per oleodotti. Non è possibile ammodernare tutta la struttura per mancanza di fondi. Il pericolo più grande per la sopravvivenza dell’azienda è la mancanza di commissioni a lungo termine. Così rimane a galla grazie a lavori a breve scadenza guadagnando soprattutto con purificatori e sistemi di controllo automatici per oleodotti. Secondo Vladimir, la fabbrica avrebbe già superato il momento critico se avesse potuto chiudere due o tre contratti a lungo termine con società petrolifere o con la metropolitana di Mosca. In quel caso si starebbe abbastanza bene. Non peggio degli europei occidentali e in particolare dei tedeschi, che lo colpiscono per la loro gentilezza e il loro ottimismo riguardo il futuro. «Quante cose che il lavoratore tedesco dà per scontate: il fondo pensione aziendale, l’assicurazione sanitaria, la casa, la macchina, la palestra, la piscina. Il nostro futuro invece è incerto». Cosa succede se Vladimir ha un’incidente sul lavoro? All’improvviso s’illumina. «Non dobbiamo preoccuparci. Se succede qualcosa, un’assicurazione pagherà il mio mutuo». Certo, anche questo costa qualche rublo, ma sulla porta si ferma ancora un attimo e dice: «A dire la verità, questa è una grande fortuna per me. Probabilmente sono milioni i russi che vorrebbero contare sullo stesso sistema di protezione».

Il nodo della scarsa produttività Il modesto stipendio di Vladimir è in parte dovuto alla ridotta produttività dell’industria russa. Per fare un esempio, il dato degli Stati Uniti è quattro volte superiore. Il problema principale è costituito dalla presenza, in molti casi, di impianti produttivi risalenti addirittura agli Anni Trenta, che andrebbero ormai rottamati. Pian piano, però, iniziano a sentirsi gli effetti delle riforme. I vecchi macchinari vengono sostituiti da quelli moderni, da un’organizzazione innovativa del lavoro e da processi ideati sui migliori esempi internazionali. Tanto che negli ultimi dieci anni la produttività è

aumentata di un terzo. Nonostante tutto, ancora tre quarti delle macchine utilizzate nelle fabbriche della Federazione ha più di 15 anni. Occorrono investimenti ingenti e in questo senso è centrale il ruolo svolto dalla mano pubblica. Le aziende di Tomsk ricevono sovvenzioni dal bilancio territoriale per coprire gli interessi sui crediti, che hanno acceso per acquistare impianti più moderni. La Russia dipende fortemente dalle tecnologie provenienti dall’estero. Secondo la società d’importazione Stanko, la quota di impianti prodotti in patria ammonta solo all’1 per cento.


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L’enigma mobilità Un nuovo lavoro in un’altra città potrebbe portare più soldi e quindi alzare la qualità della vita per persone come Vladimir Frolov. Con le sue capacità avrebbe buone possibilità nella zona intorno a San Pietroburgo, che si sta sviluppando rapidamente. Invece, a causa del mutuo, è costretto a restare a Tomsk. Ostacoli come questo e anche altri di natura amministrativa impediscono lo scambio tra le regioni e una distribuzione efficace delle forze di lavoro. In Russia ogni anno solo sei persone su mille si trasferiscono in una nuova città. Una cifra quattro volte più alta negli Usa. La mancata mobilità conduce tante famiglie russe alla povertà. Senza potersi più permettere un trasloco.

Se l’antico mantra buddista risuona nel cuore della Russia Un terzo della popolazione che vive nella Repubblica autonoma della Federazione fu deportato durante il periodo del terrore stalinista. E oggi la ferita è ancora aperta.

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ANNA NEMTSOVA RUSSIA OGGI

«Che i nostri desideri si avverino! Che tutte le creature viventi siano libere e al sicuro dalle sofferenze, dai pericoli, dalle malattie e dal dolore! Che la pace e la felicità prevalgano sulla Terra!». Oltre duemila buddisti hanno ripetuto a voce alta questo mantra, inginocchiandosi sulle stuoie davanti al Golden Abode del tempio di Èlista, la capitale della Repubblica di Calmucchia, situata nel SudOvest della Federazione Russa. I fedeli hanno ripetuto le parole di questa preghiera pronunciata dal leader religioso Telo Tulku Rimpoche. In seguito la piazza è stata avvolta dal silenzio della meditazione. Scesa l’oscurità, sono state accese migliaia di candele. I monaci buddisti in visita dal Tibet, dalla Thailandia, dagli Stati Uniti e dalle altre regioni russe di tradizione buddista – Buriazia e Tuva – hanno benedetto tutti coloro che si erano radunati arrivando dall’intera Calmucchia e dalle regioni meridionali circostanti. Infine hanno liberato in cielo le candele accese che, sistemate dentro piccole lanterne, hanno illuminato il buio del cielo notturno. L’offerta della luce a Buddha è una cerimonia introdotta tra i buddisti russi per la prima volta come un evento simbolico, per celebrare l’inizio del forum internazionale intitolato“Buddi-

Nell’area la disoccupazione ammonta al 15 per cento, il doppio della media nazionale smo, filosofia della nonviolenza e della compassione”che si è svolto il mese scorso a Èlista. Malgrado le obiezioni della Cina, un gruppo di 30 monaci tibetani del monastero Gyudmed, assegnato dal Dalai Lama, è arrivato qui per benedire il più importante tempio della Repubblica di Calmucchia e le 17 sculture dei saggi buddisti tibetani custodite al suo interno. Nel corso della manifestazione celebrativa, le lanterne con le candele accese hanno tracciato una scia di luce salendo nel cielo nero. «Quella è la nostra strada bianca», ha bisbigliato qualcuno tra la folla. «Che tu abbia una strada bianca» è l’augurio più sincero che per tradizione si scambia la gente in Calmucchia. Si tratta di un auspicio modesto, tutto sommato, per questo popolo che vive in una regione infelice, in una steppa sabbiosa e piatta. Con una popolazione di oltre 300mila abitanti, la Repubblica di Calmucchia ha scelto di riportare in vita la cultura e la filosofia tradizionali del buddismo tibetano. Lareligione fu adottata nel 17esimo secolo dalle tribù Oirat

La Pagoda dei Sette giorni a Èlista è stata aperta al pubblico il 26 dicembre 2005

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I BUDDISTI NELLA FEDERAZIONE

Una Repubblica autonoma

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Il buddismo è la più importante tradizione religiosa delle Repubbliche di Calmucchia, Burizia e Tuva (queste ultime due sono in Siberia). Il buddismo è arrivato in Russia nel 17esimo secolo; nel 1764 è stato ufficialmente accolto come una delle religioni di Stato

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Secondo i dati tratti dall’ultimo censimento, oggi in Russia vivono circa 1,4 milioni di buddisti, che rappresentano l’uno per cento della popolazione

La Fenice che rinasce dalle sue ceneri

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Nel 1979 il Dalai Lama effettuò la sua prima visita in Unione Sovietica. Dopo il 1994, la guida religiosa è stata accolta con entusiasmo nelle tre Repubbliche buddiste russe. Ma dal 2004 in poi, con gli scambi commerciali più intensi con la Cina, la Russia ha smesso di concedere il visto al Dalai Lama

dalla Mongolia, per essere poi importata nell’impero russo quando gli Oirat vi migrarono nel 1609. Ma la religione fu annientata con violenza insieme a tutti i luoghi buddisti di preghiera, ai templi e alle reliquie sacre, durante le repressioni del potere stalinista degli Anni Trenta del Novecento. Così l’intera popolazione locale ha trascorso 17 anni di esilio in Siberia. E la ferita è ancora aperta. Oggi la Calmucchia è la seconda regione più povera della Federazione russa dopo l’Inguscezia, con un tasso di disoccupazione intorno al 15 per cento, sostanzialmente il doppio rispetto alla media nazionale. Così la riscoperta delle tradizioni religiose, che ora non sono più bandite in Russia, è anche un modo per fare fronte comune e provare a superare meglio le difficoltà quotidiane. Con l’approccio pacifico che da sempre contraddistingue la filosofia buddista.

I calmucchi buddisti furono soggetti a violente repressioni negli Anni Trenta, durante il periodo del terrore stalinista. Tutte le religioni furono perseguitate come volle la dottrina sovietica, ma il buddismo andò incontro a un annientamento pressoché totale. Nel 1941 tutti i monasteri e i tem-

pli buddisti furono chiusi o rasi al suolo. I membri più illustri dell’élite religiosa furono condannati a morte o scomparvero nei campi di concentramento. Una seconda ondata di repressioni arrivò nel 1943, quando circa un terzo dei calmucchi fu prelevato dalle loro case e deportato in Siberia.

CORBIS/FOTO SA

Molte imprese russe si trovano a combattere con gli stessi problemi: un circuito poco virtuoso tra tasse e interessi alti, protezionismo e corruzione. Per i tassi d’interesse alti, anche nell’azienda di Vladimir non è possibile modernizzare tutti gli impianti in tempi rapidi. Se mancano però le macchine nuove, la produzione è meno efficace. Si è costretti a prezzi sottocosto, si perdono clienti importanti e duraturi. Così le possibilità di crediti con scadenze più lunghe e tassi d’interesse più favorevoli si riducono. Il circolo si chiude. In più gli aumenti di stipendio, i costi energetici in salita, le norme ambientali sempre più severe e, non ultime, le spese pubbliche più alte, alimentano l’inflazione. Ogni rialzo di stipendi e pensioni degli impiegati statali riduce il budget della famiglia di Vladimir. Se ci fosse più concorrenza sul mercato interno, l’effetto per lo sviluppo dei prezzi sarebbe positivo e l’inflazione ridotta. Invece tante aziende sono indebolite a causa dei loro impianti produttivi obsoleti.

Tradizione Nella regione di Calmucchia la crisi fa riscoprire radici profonde

LORI/LEGION MEDIA

Tasse e tassi un circolo vizioso

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Durante la visita del Dalai Lama fu consacrato un luogo per la costruzione di un nuovo tempio a Èlista, che è il più grande luogo di preghiera buddista d’Europa


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MERCATO IMMOBILIARE LA CRISI È ORMAI ALLE SPALLE. LA PRESSIONE DELLA DOMANDA SULL’OFFERTA STA SPINGENDO IN ALTO I PREZZI DI TUTTI I COMPARTI

SE IL REAL ESTATE TORNA A CORRERE BEN ARIS RUSSIA OGGI

Dopo una pausa di due anni, le gru sul grattacielo di 47 piani della Dom na Mosfilmovskoi sono tornate al lavoro. L’imponente edificio di vetro e acciaio è già un punto di riferimento della città, ma gli ultimi cinque piani sono rimasti troppo esposti da quando gli investitori hanno esaurito i finanziamenti sospendendo i lavori nel 2008. Durante quest’estate, però, l’economia in Russia ha vissuto un nuovo slancio e le costruzioni sono riprese. Come nella maggior parte dei Paesi occidentali, anche nella Federazione il settore immobiliare era in forte espansione prima della recessione internazionale. I prezzi aumentavano e gli agenti immobiliari investivano miliardi di euro. «La crisi è arrivata nel momento peggiore per il mercato immobiliare russo», ha commentato Darrell Stanaford, amministratore delegato della Cb Richard Ellis Russia. «Nella primavera del 2008, oltre un milione di metri quadrati adibiti a nuovi uffici sono arrivati sul mercato: è stata la più grande acquisizione mai realizzata in città. Così i prezzi sono collassati». Oggi a Mosca il surplus di spazio per gli uffici si sta assorbendo. La mancanza di offerta ha già alzato i prezzi. I costi d’affitto per immobili di prima qualità hanno superato i massimi raggiunti prima della bolla finanziaria. Stessa storia nel mercato abitativo. Dopo due anni di stagnazione, il settore si sta ora velocemente riprendendo. Il volume delle compravendite delle nuove costruzioni ha subito un’inaspettata accelerazione a luglio, aumentando del 17,6 per cento su base annuale, secondo i dati riportati dagli analisti di Alfa Bank. Intanto le banche se-

gnalano un aumento dei mutui. «Abbiamo rilevato una crescita nelle vendite a fine estate», ha affermato Pavel Kocheryozhkin, vice direttore generale diYit Moskovia. L’Agenzia statale dei finanziamenti (Aizhk) stima che il numero di mutui e prestiti per l’acquisto di immobili passerà entro il 2015 dall’attuale quota 300mila euro fino a 741mila, per arrivare a 868mila entro il 2020. Gli investimenti nel mercato immobiliare hanno quasi recuperato tutto il terreno perduto e, secondo gli esperti di Renaissance Capital, quest’anno aumenteranno del 30 per cento. Si sta formando un’altra bolla? La grande differenza tra Russia e Stati Uniti sta nel fatto che nel primo caso permane un deficit di case. «Per soddisfare la domanda esistente, le dimensioni di Mosca dovrebbero essere raddoppiate», è l’opinione di Roland Nash, analista di Verno Capital. Ad agosto il sindaco della capitale Sobyanin ha annunciato che saranno prese misure in questa direzione. L’amministrazione cittadina sta lavorando a un piano di sviluppo, che prevede lo spostamento del polo amministrativo al di fuori del centro per offrire nuovi spazi abitativi.

LO SGUARDO DELL’ESPERTO

Ancora forte incertezza per il futuro del settore Marco Marcatili ANALISTA ECONOMICO

Sulla ripresa degli investimenti immobiliari in Europa, che ha contraddistinto il 2010 e la prima parte del 2011, c’è ancora forte incertezza. Da ottobre, infatti, lo scenario macroeconomico globale risulta in parziale deterioramento e la seconda caduta recessiva rischia di vanificare il risveglio del real estate in alcuni Paesi europei. Di fatto, a beneficiare dei 26 miliardi di euro investiti nel primo trimestre del 2011 (il dato è di gran lunga superiore a quello fatto segnare nello stesso periodo dell’anno precedente) e dei circa 100 miliardi di euro (la cifra degli investimenti effettuati nel corso dell’anno) sono stati i Paesi dell’Europa Centro-Orientale. Se gli investitori avevano privilegiato nel biennio 2008-2009 e in parte anche nel 2010 alcuni mercati maturi come Regno Unito, Fran-

cia e Germania, a partire dall’inizio del 2011 sono stati la Russia e la Turchia i nuovi target della domanda d’investimento immobiliare. Proprio nella Federazione, nel biennio nero, i valori immobiliari hanno fatto registrare un calo dei prezzi oltre il 60 per cento, ma già nei primi mesi dell’anno è tornata a manifestarsi una domanda interessante, soprattutto nel comparto commerciale e direzionale. Complessivamente, la superficie destinata ai centri commerciali a livello europeo ha raggiunto, alla fine del 2010, 131,9 milioni di mq e si stima che entro la fine del 201 potranno essere ultimati altri 6,9 milioni di mq (+33 per cento rispetto al 2010). Ben oltre il 40 per cento della nuova produzione sarà localizzata sul territorio russo attraverso la realizzazione di centri commerciali. Più incertezza, invece, si riscontra sul segmento residenziale, che continua a essere contraddistinto da una forte volatilità.

Finanza, calano i tassi d’interesse E raddoppia la richiesta di mutui La tendenza crescente a richiedere finanziamenti per l’abitazione conferma il buono stato di salute dell’economia.

Alcuni dati forniti dalla Penny Lane Realty indicano che la ripresa del mercato dei mutui è stata favorita dalla riduzione dei tassi di interesse, che attualmente sono al minimo storico, vale a dire il 9,6%. In testa alla classifica di coloro che per acquistare la casa richiedono un mutuo ci sono i moscoviti. I dati del Servizio federale per l’immatricolazione statale, i dati catastali e la cartografia (Rosreestr) dicono che gli abitanti della capitale acquistano soprattutto case già esistenti: un seg-

VLADIMIR RUVINSKI RUSSIA OGGI

Il mercato russo dei mutui gode di ottima salute. Stando ai dati dell’Aizhk, nei primi nove mesi del 2011 i finanziamenti contratti per l’acquisto delle abitazioni ammontano a nove miliardi di euro: il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

mento del mercato che presenta meno rischi e permette al nuovo acquirente di entrare immediatamente in possesso della casa e trasferirvisi. Diverse ricerche dimostrano che, al di fuori di Mosca, molti russi non considerano i mutui un’opzione conveniente e per questo fanno di tutto per estinguerlo il prima possibile. Molti, inoltre, acquistano l’abitazione su carta: in questo modo riescono a spuntare prezzi dal 30 al 60 per cento più bassi, con l’aggiunta di un pagamento rateizzato.

28-300.RU

Dopo due anni di stagnazione, il settore è in ripresa. A Mosca si progettano nuovi quartieri. Il volume delle compravendite ha subito un’accelerazione a aumentando del 17,6 per cento.

I NUMERI

-60 per cento 131,9 milioni 26 miliardi è il trend negativo registrato nel biennio nero 2008-2009 in Russia per quanto riguarda i prezzi degli immobili

IN BREVE Crescono gli acquisti in Costa Azzurra

In Italia spiccano Liguria e Toscana Per quanto riguarda l’Italia, invece, la preferenza dei cittadini russi va alla Liguria, con particolare attenzione alle località marittime. Il posto d’onore spetta alla Toscana, con il lago di Garda al terzo posto. Più indietro le località turistiche del Centro e del Sud, che pagano l’inefficienza dei collegamenti aerei.

PHOTOXPRESS

ville, il 23 per cento è venuto a visitare parenti o amici, il 52 per cento ha alloggiato in albergo e il 5 per cento ha affittato un appartamento. Se nel 2009 la Costa Azzurra era stata visitata da150mila russi, l’anno successivo le presenze salivano a quota 180mila. Segno concreto di una crescente disponibilità economica da parte del ceto medio-alto e della classe più agiata russa.

REUTERS/VOSTOCK-PHOTO

Aumentano i cittadini russi che acquistano ville in Costa Azzurra. Tra il 2003 e quest’anno il numero è cresciuto di quaranta volte, passando da cinquanta a più di 2mila. Il dato emerge da uno studio condotto dal Comitato regionale per il turismo e i congressi. Tra i cittadini della Federazione che nel 2010 hanno visitato la Costa Azzurra, il 9 per cento era costituito da proprietari di

i metri quadrati destinati ai centri commerciali in Europa; entro fine anno in Russia saranno ultimati lavori per oltre 6,9 milioni

di euro sono stati investiti nel primo trimestre 2011 in campo immobiliare, considerando tutti i Paesi dell’Europa orientale


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Economia

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Accordi L’intesa sarà operativa a partire da dicembre

La Federazione entra nel Wto Nuova spinta per il commercio Dopo otto anni di trattative, è stato sancito l’ingresso dell’unica grande economia ancora mancante nell’Organizzazione modiale del commercio. ANATOLY MEDETSKY THE MOSCOW TIMES

Alla fine anche la Russia entra nel Wto. Dopo otto anni di trattative, è stato raggiunto l’accordo per l’adesione all’Organizzazione mondiale del commercio. Solo alcune formalità da osservare, poi da metà dicembre l’intesa sarà operativa. Una scelta che contribuirà a ridurre i dazi, sostenendo gli scambi internazionali in molti settori.

tenere un ribasso del costo del metano, mentre le industrie legate all’estrazione e alla distribuzione di petrolio e metano, che forniscono macchinari e attrezzature, potrebbero diventare più competitive.

Agricoltura La Russia si riserva il diritto di distribuire sussidi agli agricoltori anche dopo il suo ingresso nel Wto, ma la quantità di denaro diminuirà gradualmente a partire dal 2017.

Petrolio e metano Si prevede che la svolta avrà un impatto limitato sull’esportazione delle risorse naturali, un settore da cui il governo trae il 40 per cento delle proprie entrate. Petrolio e metano sono esenti dai dazi sull’importazione da parte di altri Paesi. In ogni caso, l’Unione Europea, desiderosa di ridurre il paralizzante controllo che Gazprom esercita sul mercato delle forniture, potrebbe tentare di ot-

Beni di consumo Stando a quanto affermato da Natalia Orlova, economista presso la Alfa Bank, l’ingresso della Russia nel Wto renderà più accessibili ai consumatori i beni di consumo provenienti dall’estero, riducendo il ricarico, che oggi va dal 30 al 40 per cento. L’economista ha però aggiunto di non prevedere un improvviso crollo dei prezzi.

Acciaio Si attende un aumento delle esportazioni di acciaio russo verso l’Unione Europea, dal momento che le attuali restrizioni in materia saranno probabilmente annullate. È quanto prevede Dmitri Smolin, ana-

lista presso la UralSib Capital. Quest’anno le imprese russe possono esportare sino a un massino di 3,3 milioni di tonnellate di acciaio. Una somma che dovrebbe crescere anche se l’abolizione dei tetti non sarà probabilmente immediata. Un’altra variabile da considerare è la congiuntura economica: se in Occidente resterà debole, anche la domanda ne risentirà.

Aerei e treni Per i campi dell’aviazione e dei trasporti su rotaia, l’ingresso della Russia nel Wto comporterà vantaggi e svantaggi, in base al grado di apertura che sapranno mostrare le singole compagnie. Per quanto riguarda l’aviazione l’Aeroflot perderà una larga fetta delle imposte che attualmente esige dalle linee aeree europee che sorvolano la Siberia. Tali perdite saranno almeno in parte controbilanciate dalla maggiore con-

venienza nell’acquisto di nuovi velivoli e nell’assunzione di piloti, di cui anche le altre linee aeree trarranno vantaggio. I dazi di importazione per velivoli a fusoliera larga saranno ridotti, e stando ai dati raccolti da David Tarr, consulente ed ex lead economist presso la Banca mondiale, passeranno nei quattro anni successivi all’ingresso nel Wto dal 20 al 7,5 per cento. L’ingresso avrà invece un impatto minore sul trasporto ferroviario russo, che risulta sostanzialmente isolato rispetto all’Europa.

Farmaceutica Le ditte farmaceutiche estere e nazionali esultano per la svolta, che dovrebbe rendere più agevole la vendita di farmaci innovativi sul mercato domestico, facilitando anche gli investimenti. Il regime di esclusività delle informazioni – che mira a proteggere i dati sulle sperimentazioni cliniche e precliniche dei farmaci innovativi – potrà essere implementato anche all’interno della Federazione. Questa svolta permetterà alle ditte farmaceutiche straniere e nazionali di godere per sei anni di una protezione del brevetto sui farmaci in vendita sul mercato nazionale. Più tutele, dunque, per il lavoro di ricerca e sviluppo. LEGGI I COMMENTI A PAGINA 8

Ecco le tappe della lunga marcia della Federazione verso il Wto

L’INTERVISTA PREMIO PUSHKIN ALL’IMPRENDITRICE ITALIANA

Luisa Todini: “Per crescere servono progetti congiunti” Luisa Todini ha da poco ricevuto la medaglia“A.S. Pushkin”, riconoscimento riservato alle personalità russe e straniere che si sono distinte nel dare lustro all’estero alla cultura e alla civiltà del proprio Paese.

Di cosa si occupa esattamente l’ente? Il nostro scopo è favorire la reciproca comprensione e promuovere i rapporti tra Italia e Russia, attraverso un dialogo costante tra personalità di entram-

NAZIONALITÀ: ITALIANA ETÀ: 45 ANNI ATTIVITÀ: IMPRENDITRICE

Luisa Todini è presidente di Todini Costruzioni (appartenente al Gruppo Salini), di Fiec (Federazione industria europea delle costruzioni) e del Comitato Leonardo. Inoltre è membro del comitato scientifico della Fondazione Italia-Usa

EASTNEWS

Come ha accolto questo prestigioso riconoscimento? Sono molto orgogliosa: vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro come Foro di Dialogo italo-russo delle società civili, di cui sono co-presidente. Lo considero anche un premio per l’Italia.

LA SCHEDA

bi i Paesi sulle questioni di interesse comune, in particolare quelle di carattere politico, economico, sociale, religioso e culturale. Si tratta di un luogo di discussione e proposte che si riunisce più volte nel corso

dell’anno e non solo in prossimità dei vertici che coinvolgono i due governi. Come vede i rapporti economici tra i due Paesi? Molto bene. Nel 2008, prima

della crisi, l’interscambio aveva raggiunto il picco, a quota 11 miliardi di euro. Poi c’è stata la recessione, ma già nel 2010 siamo tornati a quota otto. Un dato che potrebbe essere migliorato quest’anno.

Quali sono i settori in cui ci sono i maggiori margini di crescita? La Russia è molto interessata alla tecnologia italiana e ci sono molte manifestazioni di interesse per le nostre soluzioni. Penso, per esempio, al campo delle energie rinnovabili e ai rigassificatori. Comparti in cui l’Italia ha raggiunto posizioni di eccellenza a livello mondiale. Non possiamo certo pensare di competere sul prezzo con gli asiatici. Ma i russi sono consapevoli del nostro valore quando si cercano standard elevati in termini di prodotti e di servizi. Dove sono le opportunità migliori per gli imprenditori italiani interessati alla Russia? La Federazione sta mettendo a punto un piano di profondo rinnovamento. Mosca e San Pietroburgo restano le aree più im-

portanti, ma il mio consiglio è di non trascurare anche il resto della Russia, in particolare quelle regioni, e sono numerose, che hanno messo a punto politiche di favore per attirare gli investimenti dall’estero. Moltegrandiaziendeitaliane sono da tempo in Russia, da Exor a Ferrero, da Cremonini a Buzzi Unicem, a Colussi. Mentre per le Pmi è più difficile reperire le risorse necessarie. Questo è vero, ma anche per le aziende di minori dimensioni la Federazione è ricca di opportunità. Per questo è fondamentale unire le forze e le competenze per crescere in un mercato che resta tra i più promettenti per gli anni a venire. A cura di Luigi dell’Olio


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Opinioni

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DIBATTITO LA RUSSIA E IL WTO

UN ACCORDO STORICO CHE FA DISCUTERE ANALISTA

L’OCCASIONE È RILANCIARE LE IMPRESE E GLI SCAMBI Meglio tardi che mai. È forse questo che investitori e uomini d’affari avranno pensato quando si è diffusa la notizia che la Russia aveva completato il lungo iter che precede l’ingresso nel Wto. L’appartenenza all’organizzazione non sembra però destinata a ripercuotersi significativamente, di qui a breve, sull’andamento dell’economia nazionale russa. Questo non significa che le lunghe procedure richieste dall’ingresso al Wto siano state una perdita di tempo: sotto molti punti di vista le condizioni che i negoziatori russi sono riusciti a spuntare dai loro partner commerciali favoriscono l’economia e gli scambi. E assicurano ai prodotti russi la possibilità di accedere indiscriminatamente ai mercati esteri, accordando al Paese quella condizione che nel gergo commerciale internazionale è detta “di nazione più favorita”. In più, la Russia potrà avvalersi del meccanismo previsto dal Wto per

la risoluzione delle dispute commerciali. Tuttavia, per quanto le condizioni di ingresso nel Wto siano favorevoli, non si può affermare che “tutto è bene ciò che finisce bene”. Infatti l’ingresso nell’Organizzazione mondiale del commercio non farà che confermare i problemi dell’economia russa. A meno che il governo non modifichi radicalmente quelle politiche socio-economiche che hanno reso la Federazione così debole rispetto agli altri Paesi emergenti, come appare ovvio a coloro che osservano con attenzione le realtà più elementari della vita economica russa. Per cominciare, consideriamo che la base dei beni da esportazione russi è in costante diminuzione. In un rapporto della Banca Mondiale si legge che “nel 2000 petrolio e gas rappresentavano meno della metà delle esportazioni; un altro 15 per cento derivava da altre materie prime estrattive e il 9 per cento era dovuto a beni di alta tecnologia, inerenti soprattutto all’industria militare”. In secondo luogo, l’estate scorsa il primo ministro Vladimir Putin ha affermato che la Russia sarebbe dovuta entrare a far parte del Wto per eliminare il calo dei ricavi delle esportazioni, che ammontano ogni anno a circa 2 miliardi di euro. Terzo elemento da considerare: benché il Cremlino abbia già preso posizione contro la cor-

ruzione, definendola “il nemico pubblico numero uno”, ancora non si scorge alcun indizio del fatto che questa sia realmente diminuita. In base a qualche stima, la somma delle tangenti e dei “pizzi” pagati nel Paese è superiore a tutte le entrate derivanti dalle tasse governative. La corruzione dilagante obbliga di fatto le imprese russe a sottostare a una doppia tassazione, che le rende per questo poco competitive. L’autore è un giornalista economico. Da trent’ anni si occupa di tematiche legate al Gatt/Wto e di economia internazionale

CONTINUA SUL WEB UE, UN DIRETTORIO TRA I PAESI VIRTUOSI

Andrei Nechaev ECONOMISTA

CONCORRENZA E TRIBUTI ECCO COSA CAMBIERÀ Proviamo ad analizzare i pro e i contro dell’ingresso nel Wto. Una volta entrati a farne parte, bisognerà dire addio a certe mi-

NIYAZ KARIM

Felix Gorunov

MARTE, QUEL VIAGGIO È STATO UN FALLIMENTO

LE NUOVE VIE DEL GAS TRA RUSSIA ED EUROPA

Konstantin Bogdanov

Stefano Grazioli

ECONOMISTA

ANALISTA

RICERCATORE

La situazione economica della Grecia può essere risolta solo con aiuto dell’Ue. Anche in Italia non mancano i problemi: sarebbe utile tornare alla lira? Stepan Mashagin riflette sulla situazione a livello europeo e trova una soluzione per l’Ue: creare un alleanza tra Germania, Francia e Benelux per restare a galla.

Marte non è poi così vicino. La sonda russa Phobos Grunt, che avrebbe dovuto raggiungere il “Pianeta Rosso” per una missione senza precedenti, in realtà non è riuscita a superare l’atmosfera terrestre, come ha comunicato l’Agenzia spaziale russa. A questo punto, ridotta a detrito spaziale, la sonda precipiterà a gennaio 2012.

www.russiaoggi.it/12891

www.russiaoggi.it/12892

L’autore è presidente della banca “Rossiyskaja finansovaia korporacia”. È stato ministro dell’Economia

Il bottone rosso per l’avvio di Nord Stream è stato premuto. Il grande gasdotto che porterà energia e riscaldamento al Vecchio Continente direttamente dalla Russia è stato inaugurato. In attesa della realizzazione del suo gemello, South Stream. www.russiaoggi.it/12893

Più commenti su www.russiaoggi.it

Un pedaggio per asfaltare le strade INTRODURRE TRATTI STRADALI A PAGAMENTO ALL’INTERNO DELLE GRANDI CITTÀ PUR DI TROVARE RISORSE PER ASFALTARE TUTTE LE STRADE. IL TEMA, DA TEMPO IN CIMA AL DIBATTITO PUBBLICO, CONTINUA A DIVIDERE.

Appena il 5 per cento del campione degli intervistati ritiene questa soluzione praticabile. Il 29 per cento si dice pessimista sulla sua entrata in vigore. Quasi la stessa percentuale (il 28 per cento) si oppone nettamente a questa eventualità.

LETTERE

Le regole elettorali

Non esistono prerequisiti per lo sviluppo sia della democrazia, che della competizione politica.

li o all’istituzione di barriere amministrative. I Paesi che ritengono necessaria una maggiore protezione del proprio mercato solitamente trovano un compromesso con il Wto. Un classico esempio è la Cina, che, pur essendo membro dell’organizzazione, è riuscita a mantenere quello che di fatto è un sistema, non di mercato, di formazione del corso della sua valuta nazionale. I requisiti che ci sono stati imposti nelle fasi conclusive della trattativa per l’entrata nel Wto non sono poi così severi. Per esempio, il livello massimo consentito del sostegno statale al comparto agroindustriale è più alto di quello attuale nel nostro Paese. Così come la tutela della proprietà intellettuale è necessaria per un’economia che si vuole basare sull’innovazione, la modernizzazione e la conquista dei mercati esteri con prodotti ad alto contenuto tecnologico. In ogni caso, l’obiettivo principale dell’ingresso in questa organizzazione non è certo il vantaggio materiale immediato per gli esportatori, bensì la possibilità di contribuire a elaborare le regole generali di funzionamento dell’economia mondiale e del commercio internazionale, di cui il Wto si occupa attivamente.

IL SONDAGGIO

Stanislav Mashagin

TITOLO: LE REGOLE PER LE ELEZIONI MESE D’USCITA: OTTOBRE 2011 PAGINA: POLITICA AUTORE: VLADIMIR RUVINSKIY

sure primitive di politica doganale - come i dazi proibitivi sull’importazione delle auto straniere - e alla regolazione amministrativa diretta degli investimenti stranieri e delle importazioni. L’impiego pluriennale di queste misure non ha impedito all’industria automobilistica nazionale di ritrovarsi in uno stato quasi comatoso, benché di volta in volta ci venisse promesso che l’istituzione di dazi di importazione sproporzionati sarebbe stata una misura temporanea. Per creare un clima favorevole agli investimenti nel Paese occorre non ridurre artificialmente la concorrenza, la cui scarsità rappresenta un grave limite per l’economia russa, bensì difendere i diritti di proprietà, l’indipendenza e la professionalità del potere giuridico; bisogna evitare di surrogare l’amministrazione tributaria con un «racket tributario», ridurre drasticamente la pressione amministrativo-burocratica che grava sul business e sui cittadini. È chiaro che in alcuni settori dell’economia russa la concorrenza con le merci di importazione sul mercato interno si farà più agguerrita: ma in compenso, quale vantaggio ne otterranno i consumatori. E non solo la popolazione, ma anche una parte dei produttori nazionali. È universalmente noto che i metodi di regolazione e difesa del mercato interno non si limitano affatto alle imposte dogana-

Serata di musica a Torino

Il documento pubblicato dal Fronte popolare e molte delle rimostranze sollevate negli ultimi mesi sarebbero sostanzialmente prive di fondamenti concreti. «L’insoddisfazione dei cittadini russi è profonda», ammettono gli estensori del programma. A loro avviso, i problemi più urgenti da combattere nella Federazione sono la povertà, il cattivo clima economico, la corruzione, l’incapacità degli amministratori nel risolvere adeguatamente i problemi della gente. Una serie di questioni irrisolte. Per risolverle occorre lavorare sodo, non limitarsi a prendere impegni verbali. Charli

plauso al direttore d’orchestra. Scene e costumi da favola! Un momento da sogno in questo nostro periodo un po’ triste. Rosalby

TITOLO: ESOTISMO E VENDETTA A TORINO MESE D’USCITA: OTTOBRE 2011 PAGINA: CULTURA AUTORE: VALENTINA BONELLI

Al teatro Regio di Torino abbiamo assistito a una splendida interpretazione del “Lago dei cigni” da parte del balletto del teatro Mariinskij di San Pietroburgo: uno spettacolo del genere ti riconcilia con il mondo. Giorgio Giordano

Una serata indimenticabile. L’emozione è stata così grande che non riesco ad esprimerla a parole. Bravissimi tutti! Un

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Viaggi

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FOCUSPICTURES

Percorsi Un tour particolare. Che, dopo aver preso tutte le precauzioni, può garantire emozioni uniche e irripetibili

A spasso sui tetti di San Pietroburgo

Una visione diversa della città emerge seguendo un tragitto che è ormai divenuto familiare per molti russi negli ultimi anni. Per godersi i monumenti della città dall’alto. PAULINA NARYCHKINA RUSSIA OGGI

A San Pietroburgo ogni persona può trovare il proprio tetto e da lì guardare la realtà circostante con meno barriere. Dmitri, la mia guida, il cosidetto roofer, ha 22 anni. Fa parte della nuova generazione, di una nuova specie: gli amanti dell’altitudine urbana. Che non è solo una disciplina. Ma una dimensione dello spirito: «Il tetto siete voi.

È il luogo dove il vostro mondo interiore può emergere. Qui, potete essere voi stessi, lontano dalle convenzioni di tutti i giorni, laggiù». Nella sua vita “laggiù” lavora in una banca. Nella nostra escursione di tre ore abbiamo scalato quattro tetti nel centro storico della città, percorrendo una superficie di appena due chilometri quadrati. Ma è come se avessimo visitato un’altra città, un altro Paese, un altro pianeta. Ogni tetto è diverso e offre un paesaggio e un’atmosfera unici. Dall’edificio sul molo del fiume Fontanka, di fronte al Circo, potete godervi la vista di un incrocio, dove le luci tortuose dei

fari delle auto e quelle delle barche sul fiume ondeggiano e si intrecciano in una danza sincronizzata. Ha un effetto ipnotico, capace di proiettarti in uno stato di meditazione.

Il senso di libertà che pervade chi sceglie un tour sui tetti si rivela contagioso. Così cresce un nuovo “sport” Nei pressi di via Mokhovaya il paesaggio è molto diverso. I numerosi camini e lucernari formano quasi una visione allucinogena. All’orizzonte, le cupole

illuminate delle grandi cattedrali sono tutte allineate, come sfere d’oro schierate sulle cime dei tetti. Guardando verso il lato opposto dell’edificio, è possibile vedere il labirinto di vicoli e dei tetri cortili interni. Dopo ci siamo recati sul tetto di una libreria abbandonata, un edificio di mattoni rossi, senza vetri alle finestre, somigliante a una bocca senza denti. A pochi minuti di distanza da lì, abbiamo visitato l’ultimo tetto su un edificio molto alla moda, tra il Museo Ermitage e il Palazzo di Marmo. E quello è stato il culmine, una vista panoramica sul fiume Neva in tutta la sua maestosità. Sulla sinistra, la

punta dell’isola Vasilievsky con le sue colonne rostrate. A destra c’è il Ponte della Trinità, con una fila di luci colorate e, di fronte, la sua guglia come una lancia puntata verso il cielo, la Fortezza di Pietro e Paolo, il simbolo della città. L’altitudine può provocare vertigini, anche per chi non ne soffre abitualmente. Una vertigine della libertà, della bellezza. Un potente sentimento misto ad adrenalina, che dà luogo a un senso di rischio e di proibito. Ma ne vale la pena. Non c’è alcuna legge che vieti di stare sui tetti. Tuttavia, questo diritto è riconosciuto esplicitamente solo ai tecnici che de-

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Uno sguardo dalla prospettiva Nevskij

Nel percorso ci sono numerose rampe di scale

Per immergersi pienamente nell’atmosfera storica di San Pietroburgo occorre alloggiare nelle vicinanze di Nevskij, la strada principale dell’ex capitale. Dal 19esimo secolo ospiti celebri della città si fermano immancabilmente all’hotel “Europa”, situato nel cuore della città. L’edificio all’incrocio delle vie Mihailovskaja e Italianskaja è di per sé un monumento storico. Già all’inizio del 19esimo secolo, al suo posto si trovano due case con camere in affitto, l’abitazione di Rogov e quella di Klee, quest’ultimo fra l’altro proprietario di un albergo e di una trattoria insieme al mercante francese Coulon, sotto l’insegna “La Russie”. Dopo un incendio che lo rese inagibile, l’albergo fu riac-

vono occuparsi di specifici lavori di restauro, ai pompieri, per causa di forza maggiore e ai residenti degli ultimi piani, che spesso assumono il ruolo di cerberi della situazione. Nonostante questo, non è difficile procurarsi una copia delle chiavi. Alcuni in cerca di emozioni forti arrivano anche a rompere serrature e sbarramenti, confidando in multe lievi. Occorre comunque ricordare che per vivere questa avventura bisogna rispettare alcune norme di sicurezza: indossare scarpe comode con suola antiscivolo, tenere le mani libere, portare in tasca una torcia e non aggrapparsi alle linee elettriche.

quistato, ricostruito dall’architetto svizzero Lyudvig Fontana che nel 1875 l’inaugurò sotto l’insegna “Europa”. Dalle prime opere di ristrutturazione le finestre dell’hotel si affacciano sul complesso architettonico più famoso della città: la piazza delle Arti, ultimata negli anni Venti del 19esimo secolo su progetto dell’architetto italiano Carlo Rossi, le cui opere realizzate a San Pietroburgo sono praticamente impossibili da ignorare. Poi, a poca distanza dall’hotel, troviamo il grandioso complesso dello Stato Maggiore, che delimita la piazza del Palazzo, sulla quale s’innalza l’opera di un altro grande italiano, il “Palazzo d’Inverno” di Francesco Bartolomeo Rastrelli, che ospita l’Ermitage.

A tavola come Dostoevskij Il tetto della Dom Vavelberg Un angolo della prospettiva Nevskij e Vladimirskij, sul lato destro. Casa numero 47. L’insegna è rimasta immutata fin da prima della Rivoluzione. Qui, come due secoli fa, c’è il ristorante Palkin, frequentato un tempo, tra gli altri, da Dostoevskij, Leskov e Cechov, Mendeleev e Tchaikovskij. Nel locale ogni aspetto è degno di interesse, dalla cucina all’arredamento. Gli splendidi lampadari, le pareti decorate da affreschi, le tovaglie di un bianco immacolato. Il nuovo Palkin è stato realizzato

La scultura della Nike sul tetto della Società del Mutuo Credito

sotto la supervisione dei restauratori dell’Ermitage. Al Palkin gli amanti della buona cucina possono gustare gli stessi piatti che ornavano le tavole nei ricevimenti mondani ai tempi della Pietroburgo imperiale. Il menù offre un’ampia scelta: dal coniglio stufato con la smetana ai cioccolatini di produzione propria, dai gamberi con avocado e caviale nero ai 120 diversi vini provenienti da Francia, Italia e Cile. Tutte le sere c’è musica dal vivo: jazz, romance russe e gitane.

VITALY RASKALOV (5)

La torre della Casa dei Cinque Angoli costruita nel 1913

Il roofer Nikita Andreev con la stella del periodo sovietico


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MOSTRE DAGLI SCAVI DI ERCOLANO ARRIVA ALL’ERMITAGE UNA SERIE DI REPERTI PER RACCONTARE LA STORIA DELL’ANTICA ROMA

ECCO AUGUSTO, L’IMPERATORE ARCHEOSTAR BRUNELLA RISPOLI RUSSIA OGGI

Reduce da un trionfale tour del Giappone, è già pronto a lasciare di nuovo Napoli alla volta di San Pietroburgo. Augusto, oltre 200 chilogrammi di marmo datati I secolo avanti Cristo, è una delle “archeostar” di una mostra tutta dedicata alle antichità di Ercolano, che l’Ermitage ospiterà a partire da dicembre fino a marzo 2012. L’evento porterà nella città degli zar trentotto reperti – statue, affreschi, iscrizioni – provenienti dall’antica Ercolano e attualmente custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. I manufatti sono originari della “Basilica”,o“Augusteum”,edificio eretto in onore degli imperatori romani dagli abitanti di Herculaneum, sepolto dall’eruzione del 79 dopo Cristo e mai

più riportato alla luce; scoperto dagli archeologi nel Settecento, ancora oggi è accessibile solo agli addetti ai lavori attraverso una fitta rete di cunicoli. Si trattava, in sostanza, di un luogo consacrato al culto dei governanti e alla venerazione del potere. «Tra le idee alla base della mostra c’è la volontà di ricostruire il processo di formazione dell’ideologia imperiale in uno spazio realizzato proprio per consacrare la magnificenza e il potere degli zar – spiega il curatore Stefano De Caro –. È un accostamento suggestivo e divertente tra due forme di potere lontanissime nel tempo, ma

simili nella forma». Un filo lungo duemila anni che unisce la capitale dell’Impero romano al Palazzo d’Inverno, sottile ma inequivocabile come la stessa etimologia della parola “zar”: dal latino“Caesar”,Cesare o, appunto, imperatore. «Per il pubblico russo si tratta di una mostra unica, data la provenienza e la novità dei manufatti», conferma la direttrice del museo di Napoli Valeria Sampaolo. Che confessa la sua speranza: «Poterli collocare in uno spazio dedicato e riportare alla luce l’antica Basilica ercolanese. Dipenderà dalla disponibilità dei fondi».

Tra alcune settimane i visitatori russi potranno godere degli scavi di Ercolano AP

Trentotto pezzi di grande valore artistico esposti nella capitale culturale. Tra le opere una statua in marmo di Ottaviano Augusto. Sarà possibile ammirarli fino a marzo 2012.

Cittadini di San Pietroburgo e turisti in visita all’Ermitage potranno godersi la bellezza di pezzi da qualche anno non più visibili al pubblico italiano, se

In mostra Raffaello, Tiziano e Giotto Tra collezioni permanenti e mostre temporanee, l’arte italiana all’Ermitage occupa uno spazio significativo. Il museo ospita stabilmente una ricca collezione di reperti archeologici di epoca etrusca e romana. Della vasta se-

zione dedicata all’arte europea, la pittura italiana medievale e rinascimentale occupa trenta sale, in cui sono esposti capolavori di Leonardo da Vinci, Raffaello, Tiziano, Michelangelo. A ciò si aggiunge la serie “Capolavori dai musei

del mondo”, che periodicamente porta a San Pietroburgo pezzi eccellenti: fino al prossimo gennaio l’ospite d’onore è il Dio Padre di Giotto. Tra le mostre-evento in corso, da segnalare la pittura simbolista del 19esimo secolo.

non in minima parte, e conservati nei depositi del museo napoletano, in attesa di nuova collocazione: le statue degli imperatori, un bronzo raffigurante Agrippina – restaurato per l’occasione nel sofisticato laboratorio del museo –, le iscrizioni ornamentali, una testa di Amazzone con tracce della policromia originale. E soprattutto gli affreschi: Achille e Chirone, Marsia e Olimpo, Teseo che uccide il Minotauro, tra i pezzi più attesi e delicati che si apprestano a partire alla volta di San Pietroburgo. L’esposizione sulle antichità er-

colanesi darà la possibilità ai cittadini della Federazione russa di conoscere da vicino un sito archeologico riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. «Attualmente non sono moltissimi i russi che visitano la cittadina vesuviana, anche se si nota un crescente interesse dei tour operator che hanno compreso quanto il nostro territorio abbia da offrire nel suo complesso - conclude la direttrice degli Scavi di Ercolano Maria Paola Guidobaldi. La mostra potrà determinare un successivo incremento di visitatori di questa nazionalità».

Il romanzo Le vicende storiche della Lega Santa rivivono nella fantasia dell’autore “vagabondo”. Un viaggio tra Roma e Venezia

Tseytlin, la ricerca dell’identità e l’Italia del Rinascimento Episodi della storia si intrecciano con l’esperienza reale dall’autore, protagonista di un lungo viaggio per il mondo, fino alla scelta definitiva della Penisola.

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DA LEGGERE

Nei segreti della Laguna

NIVA MIRAKYAN RUSSIA OGGI

LORENZO MELONI

Perché uno scrittore nato a Mosca e cresciuto a New York decide di scrivere su un eroe d’armi veneziano, vissuto nel 16esimo secolo? «Sentivo una piena sintonia con Venezia, una strana, fantastica affinità, come se ci fossi nato. La trama profonda del romanzo è basata sulla paura che avevo di perdere questa armonia, questo legame familiare. Tutto il resto nel libro è solo un contorno geopolitico», dice l’autore Sergei Tseytlin. Un contorno piuttosto complesso: lo scontro fra la Repubblica Serenissima e l’Impero Ottomanno durante la guerra di Cipro

AUTORE: SERGEI TSEYTLIN TITOLO: BRAGADIN CASA EDITRICE: MARCIANUM PRESS ANNO: 2011

(1570-1571) che culminò con la battaglia di Lepanto; lo scontro fra il Cristianesimo e l’Islam. Assistiamo alla formazione della Lega Santa fra la Spagna, Venezia e lo Stato Pontificio. Appaiono le più famose figure della Venezia cinquecentesca: l’ammiraglio Sebastiano Venier, il pittore Tiziano Vecellio, la cortigiana Veronica Franco. Si sviluppa il tema dell’identità umana, l’indagine sui componenti – etici, estetici, culturali – che costituiscono la personalità dell’uomo. Le due religioni sono scandagliate e paragonate in minutissimi dettagli. La guerra è portata nell’animo del protagonista, il conflitto diventa psicologico, egli è costretto a lottare contro se stesso. «Volevo capire se la nostra identità è una manifestazione fissa, immutabile o, al contrario, se può trasformarsi secondo l’am-

ITAR-TASS

Sul sito la russa Zemfira, Cobain in gonnella alla conquista dell’Europa

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biente che ci circonda», dice Tseytlin. E i cambiamenti dell’ambiente l’autore li conosce molto bene, specialmente quelli nazionali. All’età di sette anni lasciò la Russia con i genitori per emigrare negli Stati Uniti. Crebbe in un sobborgo newyorkese. Dopo la laurea, tornò in Russia per due anni, poi ancora negli States. Nel 1998 decise di mettere radici in Italia, definitivamente. Così spiega l’attrazione fatale per la Penisola. «L’Italia mi è rimasta nel cuore. Sentivo un forte richiamo durante la mia adolescenza attraverso il cinema, la pittura e la musica italiane. Roma mi affascinava con la sua vivacità solare, con il suo marmo voluttuoso.Venezia, che ho visto solo dopo aver finito il liceo, mi intrigava già con la sua atmosfera fosca, con la sua acqua onnipresente, con il senso di essere senza terra, di essere in un certo senso sradicata».

mero

o nu m i s s o r Il p

19 Dicembre


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Sono 38 i reperti provenienti dagli scavi di Ercolano, la maggior parte dei quali attualmente custoditi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: statue, iscrizioni e affreschi ritrovati nell’Augusteum, edificato in onore degli imperatori

L’arte nel sottosuolo Il metrò è un museo

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I chilometri che separano Napoli da San Pietroburgo sono all’incirca 3.200. In genere i reperti archeologici vengono trasportati su camion, più raramente in aereo. Statue e iscrizioni godono di una speciale assicurazione - in gergo definita “da chiodo a chiodo” - che copre da qualsiasi rischio fino al momento della restituzione

AP

a cortina di ferro, la Guerra Fredda, i blocchi contrapposti. Crisi internazionali dietro l’angolo e l’incubo atomico che bussava alle porte del reale. Usa e Urss, Occidente e Oriente. Il mondo bloccato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un mondo in cui i canali di comunicazione tra le due superpotenze erano davvero pochi. Ma dove si fermano le istituzioni inizia il lavoro della cultura, dell’arte. E a mettere in contatto quei due mondi fu anche l’arte popolare per eccellenza del 20esimo secolo. Ovvero sua maestà la musica popolare nella sua più scintillante declinazione: il rock. Ed è – come sempre – tutto merito dei Beatles. Del blues acido di Back in Ussr. Certo, nei primi anni Sessanta il bacino indiavolato di Elvis aveva già fatto capolino nella Piazza Rossa. Ma fu l’effetto Fab Four a spingere numerosi artisti russi a cimentarsi con il rock. E se da un lato Melodya, la casa discografica ufficiale delle Repubbliche Sovietiche, dettava la linea, dall’altro decine di artisti cercavano di diffondere messaggi e contenuti della musica che arrivava dall’altro lato del mondo. Una lunga ballata per la libertà. E tutto partiva da Leningrado. Negli anni Settanta prima gli Acquarium, poi il post-punk dei Kino. Band messe sotto osservazione dal regime per la loro carica eversiva. Poi la Glasnost e la Perestrojka, e il rock che mette in scacco il patto diVarsavia. Gli Scorpions ricevuti al Cremlino, Brian Eno che registra gli album di Boris Grebenshchikov, la compilation Red Wave che conquista i critici e il pubblico occidentale. E negli ultimi anni il sigillo del Live 8 in Piazza Rossa e la nascita di Mtv Russia. E i Disen Gage, i Kostaven Group, i Kipelov e gli Arkona a raccontare in note la vita nella Federazione.

DA SEGUIRE Al Bolshoj ITAR-TASS

Michelangelo Merisi da Caravaggio sbarca in Russia e per tre mesi sarà il protagonista della vita culturale nella capitale. A Villa Berg il 23 novembre si è tenuto il tradizionale “Caffè con Caravaggio”.Questa volta è intervenuto il fotografo Sergei Bratkov, assieme a Olga Sviblova, la signora della fotografia di Mosca. Se di mattina si invita al caffè, di sera ci vuole un brindisi. E il 24 novembre a condurre “Aperitivo con Caravaggio” è stato Vladimir Pozner, popolarissimo anchorman e giornalista russo, chiamato a dirigere le riflessioni caravaggesche di quattro interpreti dalle più diverse sfere del sapere: Andrei Bildzho, psi-

canalista e celebre vignettista, Tatyana Tolstaya, scrittrice e conduttrice televisiva, il regista Pavel Lungin e l’artista Dmitri Gutov. Il 12 novembre La Scala di Milano è stata invitata come primo teatro straniero a solcare il palcoscenico restaurato del Teatro Bolshoj della capitale, con una coinvolgente “Messa da Requiem”. DopoVon Karajan, Claudio Abbado e Riccardo Muti, il gioiello di Giuseppe Verdi è stato diretto dalla bacchetta sapiente del maestro Daniel Barenboim. *Denezhnij Pereulok 5 è la sede dell’Ambasciata d’Italia a Mosca

“La Bella addormentata”, balletto inaugurale della stagione del Teatro Bolshoi, porta le firme di Ezio Frigerio e Franca Squarciapino

In libreria Arriva nelle librerie italiane “Il nuovo abbecedario russo” della giornalista e scrittrice Katia Metelizza, un ritratto ironico e acuto di Mosca e dei suo abitanti. Dalla A alla Zeta Segui gli argomenti su russiaoggi.it/cultura

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Molte fermate della metropolitana sono state decorate con vetrate colorate

Non solo spostamenti veloci. La metropolitana è, a tutti gli effetti, un museo del 20esimo secolo della storia russa, con un biglietto di ingresso che costa meno di un euro. ALENA LEGOSTAEVA RUSSIA OGGI

L’utilità di muoversi rapidamente nella sconfinata capitale russa, con il piacere di farlo tra luoghi che sprizzano arte da ogni poro. La metropolitana di Mosca, seconda al mondo per transiti dopo quella di Tokyo, con circa 8,5 milioni di passeggeri giornalieri (festivi esclusi), è tutto questo: ogni stazione è un concentrato unico di soluzioni pittoriche e scultoree. Con più di 80 anni di storia alle spalle, la rete metropolitana è stata scolpita nel marmo e nel granito e costruita in ferro e vetro, mettendo a nudo i gusti, le idee, i sogni, le speranze e le delusioni delle generazioni precedenti. Se i primi progetti risalgono all’inizio del Novecento, solo nel 1931 il comitato centrale del Partito comunista decideva di dare un seguito all’iniziativa. Il 15 maggio 1935, la metropolitana di Mosca spalanca le sue porte e trasporta i primi passeggeri sulle sue scale mobili e sui sedili imbottiti delle carrozze nuove. La prima linea della metro ha viaggiato da Sokolniki a Dvorets Sovetov per una lunghezza complessiva di poco più di dieci chilometri, con 13 stazioni. Oggi, la metropolitana di Mosca dispone di circa 290 chilometri di binari, distribuiti tra 12 linee e 182 stazioni di collegamento. Il piano di sviluppo della città fino al 2020 prevede la costruzione di oltre 100 chilometri di rete ferroviaria sotterranea. Le stazioni costruite prima della metà degli anni Cinquanta sono state concepite e costruite come lussuosi “Palazzi per il popolo”. Si è deciso di decorare la metro con marmi, stucchi e costoso acciaio utilizzato anche per gli aerei, in quanto, nella stima dei progettisti, il Paese non era in grado di fornire piastrelle a sufficienza per coprire l’intera rete nei tempi previsti dal rigido calendario di marcia. Gli storici dell’arte insistono sul fatto che la metropolitana sfarzosamen-

CORBIS/FOTO SA

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Tre mesi a Mosca con Caravaggio

Tutto il rock nel nome dei Beatles GIORNALISTA

Il peso medio delle statue concesse in prestito all’Ermitage ammonta a 200 chilogrammi; alcune raggiungono i 2,50 metri di altezza. Tutti i manufatti sono imballati con materiale resistente agli urti e inseriti all’interno di doppie casse di protezione. Estrema cura viene riservata agli spostamenti degli affreschi, per loro natura particolarmente fragili

DA DENEZHNIJ PEREULOK 5*

Viaggi Le stazioni sono state allestite da celebri artisti

Vladimir Zavialov

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Un archeologo sta preparando un reperto per il lungo viaggo

RED CULT

CORBIS/FOTO SA

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CURIOSITÀ DA SAPERE

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Un mosaico della stazione di Kievskaya, inaugurata negli anni ‘40

te decorata sia stata una mossa soprattutto ideologica, un modo come altri ricorrenti in quel periodo per elogiare il giovane Paese sovietico agli occhi del mondo intero. «L’architettura è stata sviluppata con gli stessi parametri sia sopra che sotto la superficie», afferma Nikolai Shumakov, architetto capo della metropolitana. Le stazioni costruite tra il 1937 e il 1955 sono tipiche del primo periodo architettonico.

I NUMERI

2,5 minuti è l’intervallo medio tra i treni. Quello minimo è di 90 secondi, nelle ore di punta. L’intervallo massimo invece raggiunge i 10 minuti nelle ore notturne

76 Il numero delle statue di bronzo collocate fra gli archi della stazione “Piazza della Rivoluzione”. Sculture che stanno a rappresentare gli eroi sovietici

153 Il numero della fermata Rimskaya, che nell’arredo richiama Roma. Nella stazione è presente una fontana progettata dagli architetti italiani Imbrighi e Quattrocchi

Tutto ciò che è stato completato in questi anni è degno di particolare attenzione. Per esempio, i soffitti delle stazioni Mayakovskaya e Novokuznetskaya sono decorati con dei mosaici dell’artista Aleksandr Deineka. La stazione di Ploshchad Revolutsii è stata decorata con 76 sculture in bronzo di lavoratori, soldati, contadini, studenti e altre persone sovietiche. Ma, in realtà i bei tempi per l’architettura russa sono finiti nel 1955, sia per la metropolitana, che in superficie, dopo l’emanazione da parte del Partito comunista di un decreto contro le “stravaganze nella progettazione e nella costruzione”. In questo periodo sono state costruite solo stazioni senza stucchi, mosaici, colonne originali o altri “ingiustificati” elementi, con lo slogan“Chilometri a spese dell’architettura”. Nel 2002, con la ricostruzione della stazione di Vorobyovy Gory, lo sviluppo della rete è entrato in una nuova fase. La banchina della stazione offre una splendida vista sul fiume Moscova, sul complesso olimpico Luzhniki e sul palazzo dell’Accademia delle Scienze. La stazione Dostoevskaya è caratterizzata da pannelli bianchi e neri dove sono raffigurati i personaggi principali dei romanzi di Dostoevskij. E lo sviluppo futuro può preannunciare un’ulteriore fase di progettazione. «Vogliamo rimuovere il più possibile le decorazioni dalle stazioni», ha detto Nikolai Shumakov aggiungendo: «Stiamo cercando di mostrare ai passeggeri la loro vera ossatura, ciò di cui la metropolitana è fatta. Ghisa e cemento sono bellissimi»


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Eventi Verso le Olimpiadi di Sochi 2014

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ALEKSANDR PETROV RUSSIA OGGI

Le Olimpiadi invernali che si terranno a Sochi nel 2014 possono aspirare, nel peggiore dei casi, al titolo di progetto più significativo nella storia della Russia contemporanea; e nel migliore possono essere considerate una delle manifestazioni più importanti e complesse dal punto di vista organizzativo nella storia del movimento olimpico. Il conto alla rovescia per l’inizio dei Giochi è già cominciato e già si delineano i tratti fondamentali del progetto. Un fattore che salta subito agli occhi - esaminando i programmi del governo russo per la preparazione della competizione a cinque cerchi - è il costo dell’operazione. Il piano iniziale prevedeva una spesa di 316,4 miliardi di rubli (circa 12 miliardi di dollari, in base al cambio del 2007), di cui 185,5 miliardi sarebbero dovuti provenire dal budget federale e il resto dal settore privato. Secondo altre stime, realizzate in seguito dalle istituzioni, la spesa complessiva si avvicinerebbe a un trilio-

ne di rubli: una cifra che porterebbe il progetto di Sochi allo stesso livello delle Olimpiadi estive di Pechino 2008, che a oggi rimangono i Giochi più costosi della storia. In verità, il Comitato olimpico internazionale insiste sul concetto che confondere il budget destinato ai giochi olimpici veri e propri (per Sochi è prevista una spesa standard che non supera i 2,5 miliardi di dollari) con altri progetti collaterali non è corretto. Se si considera la quantità di lavori che dovranno essere svol-

ITAR-TASS

Gli impianti verranno ultimati entro la fine del prossimo anno. Molte delle nuove strutture ricettive finiranno sul mercato al termine della competizione. Attenzione anche ai turisti.

AP

Effetto Giochi Hotel e strade per investire sul futuro

All’interno del cantiere per la costruzione del nuovo Parco Olimpico

AFP/EASTNEWS

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Ecco il nuovo Parco Olimpico. Tutto sarà ultimato entro il 2012

Gli investimenti previsti sono pari a 2,5 miliardi di dollari. In cantiere decine di nuove strutture ti in tempi ristretti, il costo dell’iniziativa smette di apparire eccessivo. A partire dalle strutture destinate propriamente allo svolgimento dei Giochi. Sono in tutto 11 (un complesso sciistico, una pista per bob e slitte, uno snowboard park, un palazzo del ghiaccio, un trampolino per il salto con gli sci, alcune piste da pattinaggio e campi di hockey) e saranno situate, come è d’uso nelle Olimpiadi invernali, in due villaggi sportivi. Tra l’altro, l’inedita vi-

cinanza dei due villaggi renderà unica la competizione sul Mar Nero: saranno i più compatti della storia, e i tifosi ne saranno certamente contenti. Ai turisti piacerà anche il repentino cambio di paesaggio, quando - scendendo dalle mon-

tagne - passeranno dalle temperature sottozero al mite inverno subtropicale della costa. Eppure, sembrerà strano, la costruzione degli impianti sportivi rappresenta la parte più semplice del progetto. Già nel 2012 tutte le strutture, come ha

dichiarato il vice premier della Federazione russa Dmitri Kozak, saranno consegnate e pronte per l’utilizzo. La capacità ricettiva di Sochi verrà moltiplicata grazie alla creazione di 42mila nuovi posti letto all’interno degli alberghi.

Si tratta soprattutto di hotel a tre stelle, una parte consistente dei quali dopo le Olimpiadi sarà convertita a uso abitativo e immessa sul mercato immobiliare. Investimenti che promettono di dare nuovo lustro e brio a tutta la provincia.

Calcio La massima serie riprenderà a marzo. Lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti resta il grande favorito

Stop invernale per il campionato. Zenit domina, la sorpresa è il Kuban, avanti al ricco Anzhi tra vittorie e violenze. NICOLA SELLITTI RUSSIA OGGI

La Russian Premier League si blocca per la sosta invernale tra conferme e novità. Dopo i primi due turni della seconda fase, che vede impegnate le prime otto squadre – Zenit, in testa nella prima parte, poi Cska, Dinamo, Lokomotiv, Spartak Mosca, Kuban, Rubin, Anzhi – classificatesi nel girone a sedici, il campionato ripartirà a marzo 2012,

Raccomandato da

con epilogo a maggio. Con lo Zenit di Luciano Spalletti favorito per il bis e il Cska principale avversario. E tra le inseguitrici spicca il Kuban di Krasnodar, centro amministrativo del territorio che comprende Sochi, città dei Giochi invernali del 2014. I suoi calciatori, i “cosacchi”, sono attori protagonisti di un film a metà tra favola e gangster movie. Tra esoneri e violenze. Con un presidente, Aleksander Tkachyov, Governatore della regione, più temuto che amato. E un centravanti ivoriano, Lacina Traorè, 203 centimetri e tredici reti si-

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I cosacchi del Kuban alla conquista della Premier League

Domenico Criscito indossa la maglietta dello Zenit

nora nel torneo, che a 21 anni è uno dei talenti emergenti del calcio europeo. Un puzzle assemblato dal tecnico rumeno Dan Petrescu, terzino del Foggia dei miracoli del tecnico boemo Zeman. Qualche settimana fa il capitano del Kuban, Spartak Arturovich Gogniyev, è stato malmenato nel tunnel che portava agli spogliatoi da uomini in divisa sotto gli occhi dei dirigenti avversari del Terek Grozny. E lo stesso trattamento è stato riservato al montenegrino Nikola Nikezic, che ha però accusato il suo club delle violenze subite all’inizio del 2011.

Non accettava di sciogliere in anticipo il contratto. Nikezic poi mostrava in Rete gli autoscatti con i segni della violenza subita da due energumeni e decideva di informare la Fifa prima di trovare l’accordo economico con il Kuban. Il valore complessivo della rosa del club supera di poco i ventisette milioni di euro (fonte Transfer+Markt.it), cifra non lontana dall’ingaggio annuo garantito a Samuel Eto’o dall’Anzhi del milionario Kerimov, classificatosi alle sue spalle al termine della prima fetta di campionato.

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