Russia Oggi Aprile 2013

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GIOVEDÌ 25 APRILE 2013

Il supplemento rientra nel progetto RUSSIA BEYOND THE HEADLINES, che pubblica inserti in diverse lingue, in allegato a The Daily Telegraph, The Washington Post, Le Figaro, El Paìs, Süddeutsche Zeitung, Le Soir, La Nacion L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali de

TRA NUOVE LINEE E VECCHIE TRATTE FOCUS SUI TRASPORTI FERROVIARI NELLA FEDERAZIONE Certo, l'Alta Velocità è arrivata solo nel 2009. Ma la volontà è chiara: colmare al più presto il divario con gli altri Paesi. Anche perchè una nuova era delle ferrovie significa ridurre le distanze infinite. Le infrastrutture come mezzo per l'integrazione. Per questo sono stati stanziati quaranta miliardi di euro. Nuove tecnologie e strutture all'avanguardia, senza dimenticare la storia. Come quella che, ancora oggi, è visibile dai finestrini della Transiberiana.

BIRGIT KLEBER/VISUM


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Economia

I TRENI DEL FUTURO DOPO MOLTI ANNI CON POCHI FONDI L'IMPEGNO PER COSTRUIRE ALTRE LINEE

Il programma di investimenti ammonta all’equivalente di 40 miliardi di euro per il periodo 2013-2015, metà dei quali destinati alla linea MoscaEkaterinburg. IVAN DOLZHANSKY RUSSIA OGGI

A lungo, in tutto il mondo, le ferrovie sono state considerate un mezzo di trasporto destinato a scomparire. Treni lenti, scomodi e spesso in ritardo. Ma dagli anni Duemila, nel mondo, è partita la costruzione di una serie di tratte ad alta velocità e la rete ferroviaria ha ripreso a essere competitiva. I giapponesi sono stati i primi a riconoscere la superiorità dei treni rispetto agli aerei. Nel 1964, in occasione delle Olimpiadi di Tokyo, è nata la prima linea al mondo ad alta velocità, chiamata Shinkansen (letteralmente“nuovo tronco ferroviario”, ndr), che ha battuto sul tempo il resto del mondo di un quarto di secolo. Soltanto nel 1981 infatti è comparsa la prima linea ad alta velocità in Europa. In Russia le tratte ad alta velocità sono arrivate molto più tardi rispetto all’Europa. Il primo Sapsan è stato lanciato alla fine del 2009. I moscoviti però si sono già abituati a prenderlo per andare fino a San Pietroburgo o Nizh-

nij Novgorod, mentre gli abitanti della capitale della cultura russa hanno smesso di optare per l’aereo per andare nella vicina Finlandia. Merito del superveloce“Allegro”,che evita le estenuanti procedure di controllo e le file all’aeroporto. Se nel 2010 Sapsan ha trasportato nella tratta Mosca – San

Inoltre i treni hanno iniziato a spodestare i mezzi di trasporto su strada per i viaggi in aeroporto. In Russia questi shuttle si chiamano Aeroexpress e da Mosca raggiungono tutti gli aeroporti della capitale. Nel 2012 l’Aeroexpress è comparso a Vladivostok e a Sochi e prossimamente si pensa di lanciarlo anche a San Pietroburgo e a Kazan. «Quando nel Paese ci sono molti corridoi viari intasati che collegano le città e ampliarli diventa problematico, anche se si deve pur garantire in qualche modo la mobilità della popolazione, ecco che le linee ad alta velocità conquistano spazio», racconta Martha Lawrence, esperta per i trasporti della Banca Mondiale. Detto questo e nonostante i clamorosi progetti nei treni passeggeri, le ferrovie russe, a differenza di quelle europee, trasportano per lo più merci. Secondo i dati diYuri Saakyan, direttore generale dell’Institute of Natural Monopolies Research, nell’Ue la

quota di treni merci va dal 5% al 40%, mentre nella Federazione arriva al 73%. «NelVecchio Continente i treni merci sono in prevalenza leggeri, corti e percorrono brevi tratte, mentre in Russia sono più pesanti, tre-cinque volte più lunghi e si muovono su distanze da

La modernizzazione delle stazioni del sistema ferroviario russo e un nuovo servizio di trasporto dei container collegheranno l’Italia e il porto di Trieste con Mosca" MICHELE MARIO ELIA AMMINISTRATORE DELEGATO DI RETE FERROVIARIA ITALIANA

Pietroburgo – Mosca 1.928 milioni di passeggeri, l’anno scorso sono diventati 3.053 milioni. Nel 2011 su “Allegro” hanno viaggiato 299mila passeggeri e nel 2012 sono stati 354mila. È pur vero che calcolare l’effetto reale dovuto ai Sapsan è molto complicato. «Non è possibile separare lo sviluppo autonomo delle città dall’influsso legato alla comparsa delle linee ad alta velocità. Il fatto stesso che i Sapsan si riempiono non meno dell’85% dice molto. Visto che la gente lo usa, significa che questi treni sono sintonizzati sulle loro esigenze, e il fatto che non ci siano praticamente valigie ci suggerisce che vengono utilizzati principalmente per i viaggi d’affari», spiega Andrei Rozhkov, analista del settore dei trasporti di Metropol.

quattro a sei volte superiori», afferma la Lawrence. Inoltre, i sistemi ferroviari di Russia ed Europa si distinguono anche per tecnologia e funzionalità: nella Federazione le velocità di movimento sono inferiori, poiché le linee sono seriamente sovraccariche. Per realizzare un’autentica linea ad alta velocità occorrono ulteriori investimenti che, per ora, non sono previsti. La sola linea Mosca-Ekaterinburg, che si vorrebbe ultimare per i Mondiali di calcio del 2018, costerà poco meno di 20 miliardi di euro. Il programma di investimenti delle Ferrovie russe (Rzd) ammonta a 40 miliardi di euro per il triennio 20132015, mentre solo quest’anno la Cina investirà nel settore l’equivalente di 80 miliardi.

MAX AVDEEV

E PROGETTI PER COLLEGARE TUTTO IL PAESE

Dal Forum di Merano studi e prospettive per nuovi accordi industriali Nuove tecnologie, l'esperienza di decenni di lavoro. Uno scambio di conoscenze che apre nuovi spazi commerciali tra l'Italia e la Federazione. In vista, nuove intese tra i big del settore. NINA BORISOVA RUSSI A OGGI

Si apre oggi la terza edizione del Forum di Merano, summit internazionale che chiama a raccolta i principali costruttori di infrastrutture e mezzi di trasporto. «Il Forum di Merano è un’importante occasione per spiegare a una platea qualificata l’eccellenza del sistema italiano. Illustreremo le esperienze maturate nel settore sia da Rete Ferroviaria Italiana sia da Italferr», spiega Michele Mario Elia, amminisratore delegato di Rete Ferroviaria italiana (Rfi). Tra gli organizzatori del forum vi sono anche le Ferrovie Russe (Rzd), che da tempo collaborano con FS. Tra le principali questioni che verranno affrontate, le nuove tecnologie per autostrade, ponti e cavalcavia.

«Il tema cruciale sarà la ricerca di formule per uno sviluppo innovativo, ma anche lo scambio di esperienze nella realizzazione di grandi progetti», dice Gennadi Talashkin, vice direttore generale di Rzdstroy. «In più occasioni, infatti, delegazioni di ingegneri e tecnici russi hanno visitato i nostri cantieri e i Centri tecnologici. Molti di loro, poi, hanno partecipato anche a corsi formativi organizzati dal Gruppo FS Italiane», procede Michele Mario Elia. Tra i progetti futuri da sviluppare assieme, gli intervistati indicano soprattutto i lavori per la realizzazione delle linee ferroviarie ad alta velocità nella Federazione, il cui piano è in fase di approvazione da parte del governo. In particolare l’attenzione del Gruppo FS Italiane è focalizzata sulle linee Mosca - San Pietroburgo e Mosca – Ekaterinburg. In cantiere c’è infine un nuovo servizio di trasporto dei container che collegherà l’Italia e il porto di Trieste con Mosca sia per le esportazioni di prodotti italiani sia per i traffici di containers provenienti dal Far East.

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START UP, I TRASPORTI VANNO IN RETE

Gruzobzor.ru - Il progetto è stato realizzato allo scopo di automatizzare la ricerca sia dei carichi da trasportare, sia dei veicoli disponibili. In altre parole è una sorta di mercato dei trasporti pensato per creare un ambiente amichevole tra corrieri, spedizionieri e destinatari del carico su tutto il territorio della Federazione Russa Rejsoved - Nuova funzionalità che, grazie a un codice QR (Quick Read Code, ndr) installato a ogni fermata, permette di stabilire entro quanto tempo arriverà l’autobus o il tram Perevezi.ru - Servizio che permette di trovare un incaricato per il trasporto di qualsiasi carico lungo la destinazione necessaria. Le richieste di trasporto sono “all’asta” e gli interessati gareggiano per ottenere l’ordine. Il servizio, a detta dei suoi ideatori, permette di risparmiare in media circa il 40% per il trasporto di varie merci

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Economia

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IL COMMENTO

In campo l'Alta Velocità Aleksandr Misharin ESPERTO

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e linee ferroviarie ad alta velocità hanno dimostrato di saper assecondare le esigenze di mobilità della società contemporanea. Non a caso, per il 2025 saranno costruite linee di questo tipo per un totale 40mila metri chilometri. Buona parte del progetto sarà realizzato grazie a una partnership tra pubblico e privato. In tal caso lo Stato gioca un ruolo molto importante, visto che è egli stesso uno dei principali beneficiari. Inoltre, la realizzazione di linee ad alta velocità può essere un potente stimolo allo sviluppo dell'economia, in particolar modo attraverso le tecnologie di localizzazione e produzione: dai punti di scambio fino alla fabbricazione di componenti mobili. A tal proposito. i nostri colleghi italiani hanno una grande esperienza in materia. Siamo al lavoro su tre progetti principali: il primo è "Mosca-Ekaterinburg", che dovrebbe collegare i territori di 11 soggetti federali (1.536 chilometri); il secondo è "Centro-Sud", il più grande per estensione (1.629 chilometri), che unisce 8 soggetti federali. Infine, c'è la linea "Mosca-San Pietroburgo", sulla quale transiteranno ogni anno fino a dieci milioni di passeggeri, attraversando il territorio di sei diversi soggetti federali. Tra i benefici principali per il nostro Paese c'è sicuramente una considerevole diminuzione dei tempi di percorrenza, che permetterà ai passeggeri di risparmiare soldi e riposare di più. Inoltre ci sarà la possibilità di lavorare in zone più distanti rispetto a casa. Tutto ciò faciliterà la crescita e del mercato del lavoro e del livello dell'attività economica. Ad esempio, oggi per andare e tornare da Mosca in treno i cittadini di Tula ci impiegano cinque ore. Con la costruzione della linea ad alta velocità basterà un'ora e mezza. E non dimentichiamo i benefici per gli abitanti della capitale: oggi spendono più di due ore al giorno per andare e tornare dal luogo di lavoro. Un miglioramento dei trasporti che inciderà in maniera rilevante anche sulle condizioni di vita materiale dei cittadini. I quali avranno molto più tempo per dedicarsi alle proprie passioni e alla propria famiglia. L'autore è primo vice presidente della società Ferrovie Russe e direttore generale della società Linee ad alta velocità

Le forme di collaborazione Oliviero Baccelli ANALISTA

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CRONOLOGIA

Una storia ultracentenaria 3 APRILE 1836 • Si decide di costruire la prima ferrovia in Russia. Il 30 ottobre 1837 viene alla luce la ferrovia intitolata Tsarskoselskaya, che si snoda con una lunghezza di 27,5 chilometri e una larghezza di traccia di 1.899 millimetri

2001 • Viene approvato il programma di riforma strutturale del sistema ferroviario. Il provvedimento tratta di tutti gli aspetti, a partire dalle stazioni, fino alla rete dei treni ad alta velocità

17 DICEMBRE 2009 • Si svolge il viaggio inaugurale del treno ad alta velocità Sapsan, lungo il percorso da Mosca a San Pietroburgo. Oggi questo percorso richiede 3 ore e 45 minuti

L'italiana Astaldi conquista San Pietroburgo L’anello autostradale di San Pietroburgo è uno dei progetti più importanti messi in cantiere dalla Federazione, con l’obiettivo di farne un caso d’eccellenza quanto a efficienza nei trasporti e funzionalità. Per questo assume un peso rilevante che a giocare un ruolo da protagonista nella vicenda sarà Astaldi. Il general contractor italiano, che può vantare una lunga esperienza nel campo delle grandi opere, ha infatti conquistato il prestigioso appalto (dal valore stimato intorno ai 2,2 miliardi di euro) in una joint-venture paritaria con la società di costruzione turca Ic Ictas. Il contratto di costruzione assegnato alla società romana prevede la progettazione e l’esecuzione di tutte le opere necessa-

rie alla realizzazione di dodici chilometri di strade, corrispondenti alla tratta tecnicamente più complessa del collegamento. Il consorzio committente è costituito da Vtb Capital e Gazprombank, rispettivamente secondo e terzo istituto di credito più importanti nella Federazione. Per Astaldi il mercato russo non rappresenta una novità, considerato che partecipa – sempre in collaborazione con Ic Ictas - anche alla costruzione del nuovo terminal internazionale dell’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo e alle opere a esso connesse, come hotel, parcheggi auto e un Energy Center, per un valore che si aggira intorno ai 700 milioni di euro.

li interessi congiunti fra Italia e Russia nel settore dei trasporti si sono rafforzati nel periodo più difficile per l’economia italiana. Infatti, fra il 2008 e il 2012 i valori dell’interscambio commerciale fra i due Paesi hanno continuato a crescere (+8,2%) e il numero di passeggeri aerei nello stesso lasso temporale è aumentato di oltre il 50%. Le condizioni per un ulteriore sviluppo delle relazioni si basano su uno scenario politico più favorevole e su una maggior attenzione degli imprenditori italiani nei confronti di un’economia che si prevede che nel 2013 possa superare quella dell’Italia in termini nominali, divenendo così l’ottava economia al mondo. L’adesione lungamente attesa della Russia all’Organizzazione Mondiale del Commercio, perfezionata alla fine del 2012, è destinata ad attivare, come avvenuto per la Cina, un processo di chiarimento delle normative e delle procedure per gli interscambi commerciali e per gli investimenti diretti all’estero. Inoltre, nel 2012 è stata completata l’Unione Doganale tra Russia, Kazakhstan e Bielorussia, che insieme rappresentano ben l’83% del potenziale economico dell’ex Unione Sovietica, ed ha previsto l’abolizione dei controlli alle frontiere (in vigore già dal luglio 2011). In questo contesto, le politiche russe sono improntate a un rafforzamento delle infrastrutture a supporto dell’integrazione con l’Unione Europea, valorizzando in particolare i corridoi ferroviari sulle lunghe distanze in modo da costituire elementi di cerniera anche verso l’Asia, in grado di permettere sia una riduzione dei costi del trasporto sia la creazione di nuove polarità urbane attraverso anche la creazione di innovativi nodi di interscambio. La condivisione e il supporto da parte dell’Italia a questa progettualità di lungo periodo deve essere convinto, perché gli interessi economici di base fra le due nazioni sono molto complementari. L'autore è docente di Economia dei Trasporti dell'Università Bocconi e vice direttore del Certet


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Turismo

Reportage, storie, testimonianze, dirette e giude del week end

Reportage Quasi diecimila chilometri. Un percorso nella storia, dagli Zar ai resti della Rivoluzione d'Ottobre Taccuino aperto e sguardo in cerca di contraddizioni e simboli. I treni che diventano luoghi di storie comunitarie e solitudini. Un osservatorio privilegiato sulla società russa. CARLO OTTO BRAMBILLA

MAX AVDEEV(2)

ANTON LANGE

RUSSIA OGGI

Non sono certo al primo viaggio in Russia, nemmeno al primo viaggio in treno, ma la Transiberiana è un’altra cosa. La Transiberiana non è solo una ferrovia, è una sorta di anima, di scheletro, di essenza della Russia profonda, zarista e staliniana, così come il Volga è l’anima della Russia europea e ortodossa. Un intero pezzo di mondo non esisterebbe senza questi 9.298 chilometri di binari. Si viaggia sulla Transiberiana sì per fare i “turisti”,ma in realtà è il viaggio che è fine a se stesso: volete vedereVladivostok o Khabarovsk, la più bella città dell’Oriente russo? O la splendida Novosibirsk, gioia per gli occhi di un architetto a cui piaccia il costruttivismo? Andateci in aereo, se non siete dei viaggiatori. La Transiberiana è fine a se stessa proprio come l’Orient Express non serve certo per andare a Istanbul. Il viaggio per il gusto di viaggiare. Il nostro, di viaggio, si è svolto quasi in contemporanea con quello di un gruppo di giornalisti“embedded”,come si direbbe oggi, con il personale delle ferrovie: consisteva nell’attraversare due continenti, da soli, usando il mezzo pubblico. Una volta, per pigrizia e stanchezza, lo confesso, abbiamo ceduto al fascino del taxi. Per certi aspetti il nostro “viaggio in seconda classe”, non certo nella prima o nella lusso del mitico Rossia (gli Espressi n° 1 e 2 che collegano Mosca a Vladivostok, ndr), sembra un po’ il “Viaggio in Seconda Classe” di Nanni Loy. Il fatto è che le nostre situazioni erano vere, reali, non provocate. Comunque, tanto per prenderne nota, il Rossia, ovvero il treno con i colori nazionali che attraversa tutto il Paese, parte alle 23.45, ora di Mosca: in genere tutti i giorni dispari (salvo a fine mese quando i dispari, 31 e 1, possono essere due di seguito), arriva a Vladivostok dopo 147 ore, attraversando due continenti, ma è come stare su una nave da crociera che non fa tappe, meglio scegliere i più lenti, e meno costosi, treni “locali”. La prima cosa che l’italiano nota nel vagone letto di seconda classe di un treno russo è che non vi è separazione tra i sessi, ci è capitato di dormire in tre, uomini, con una ragazza russa, una follia da noi, ma qui, dove il biglietto del treno è rigorosamente nominativo (riporta anche il numero del passaporto), è normale. Sul treno c’è poi una sorta di centro della vita sociale, quotidiana e notturna: è il vagone ristorante. Non tutti i russi che viaggiano se lo possono permettere, ma si socializza facilmente. E si finisce per condividere le rispettive razioni di birra e vodka, accompagnate da pesce secco e, se siete sul Bajkal, dall’Omul, il tipico pesce del lago. Calcio, letteratura, scacchi, difficilmente politica, sono gli argomenti di discussione. Quasi sempre trovate qualcuno che parla inglese o francese e volentieri si presta a fare da interprete. Non prendete la curiosità dei russi per maleducazione, o peggio per altro, a volte sono schivi, altre incredibilmente diretti: una ferroviera diciannovenne e universitaria squadrandomi dall’alto in basso mi ha chiesto direttamente come mai non fossi sposato. Una cosa impensabile da noi.

I NUMERI

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DA LEGGERE

Appunti e cifre di un viaggio letterario "Transiberiana" La guida turistica, pubblicata nel corso del 2012, contiene informazioni utili per coloro che vogliono scoprire il Paese dal finestrino di un treno, visitando località, in molti casi, poco toccate dai grandi flussi turistici

"Tre donne sulla Transiberiana" Uno dei numerosi libri di Fiammetta Positano de Vincentiis. Racconta il viaggio di tre donne che giungono fino agli estremi confini dell’Asia, attraversando la Federazione e la Cina

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i giorni che servono per arrivare da Vladivostok - la città del profondo Oriente russo - fino a Mosca, lungo tutta la Transiberiana

9.298 chilometri è la lunghezza della Transiberiana. Tra paesaggi mozzafiato e spettacolari, la tratta ferroviaria trasporta circa 100 milioni di merci ogni anno

Quel giorno si celebrava la festa dei ferrovieri (ogni categoria sociale ha un suo giorno festivo in Russia, retaggio dei tempi sovietici), abbiamo cenato, chiacchierato e, naturalmente, bevuto. Lei è rimasta la ferroviera diciannovenne e io il giornalista cinquantenne, nulla di più, nulla di meno. E questa è una cosa che destabilizza il maschio italiano. Naturalmente lungo il percorso non sono mancati i riferimenti culturali; per me il più forte, dato che sono un occidentale, è certamente stato a Perm, ancora in Europa. A Perm, solitamente città ignorata da qualunque viaggio turistico, c’è casa Gribushin. Sarebbe servita da modello per la casa con le figure del dottor Zhivago, non a caso a pochi passi c’è il “Cafè Pasternak”. Tutti e due sulla Ulitza Lenin, certi nomi sono immutabili, e non lontani dal modernissimo edificio della Bank Rossii. Pasternak visse nella zona di Vsevolodo -Vilva, dove lavorò come impiegato in un’azienda chimica (la sua casa dopo anni di abbandono è tornata ad essere un museo). Spesso Pasternak veniva a Perm, fermandosi alcuni giorni, e iniziò a conoscere la città e le zone limitrofe molto bene, sembra infatti che Vsevolodo - Vilva sia il prototipo del villaggio di Varykino dell’opera del Nobel per la Letteratura. La casa del re del tè Gribushin: per capire cosa sia il tè per i russi basta viaggiare in treno, si beve sempre e a qualunque ora, del resto se no perché avrebbero inventato il samovar? Realizzata nel 1907 in stile eclettico, viene presa a modello da Pasternak per ambientare parte della sua storia che prosegue ininterrotta dal 1905 al 1930, dai primi moti al consolidamento della rivoluzione. David Lean ne fece un film che, probabilmente, ha influenzato la visione della Russia e in particolare della Siberia. La poesia, la bellezza del grido di Zhivago che chiama Lara Antipova: "Lara, Lara”. E, poi, l'incantevole Julie Christie, che sembra assai più siberiana di tanti russi. Tutto ciò ci ha trasmesso un'idea di nevi eterne, che è profondamente sepolta nel nostro Io. Le vere emozioni le trovate in terza classe, già… qui esiste ancora. La terza classe è una sorta di vagone dormitorio con 54 persone stipate in uno spazio che sa di umanità. Donne, vecchi, bambini. Tutti coesistono, ognuno inganna il tempo a modo suo. Evitate di giocare a scacchi con il caucasico che vi sembra un povero analfabeta, se non siete un Grande Maestro perderete, inevitabilmente. Accettate le offerte di cibo, di samogon (il superalcolico fatto in casa), di kvas (bibita di pane raffermo e frutta) d’estate, di vodka d’inverno. Anche i sapori sono forti come le emozioni. Ricordo ancora la reazione dell’amico Nicola al mio sorseggiare il kvas fresco nella torrida estate siberiana (spesso oltre 35°, con il 90 o il 100% di umidità relativa): «Bevilo tu», esclamò. Il momento più emozionante del mio viaggio è stato, al di là di ogni dubbio, quando a Novosibirsk ho visto due persone vicino al monumento ai caduti in Afghanistan spezzare il pane, versare la vodka sulla lastra di granito che riportava il nome, evidentemente, di un commilitone. Non sono stato capace di ritrarli da vicino. La Russia e la Transiberiana sono questo: emozioni forti. Emozioni per viaggiatori che non sono abituati a frequentare villaggi e resort e amano, pur tra mille difficoltà, viaggiare, viaggiare da soli.

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