giovedÌ 13 novembre 2014
Notizie e approfondimenti
L’ i n s e r to è p re p a ra to e p u b b l i c a to d a Ro s s i ys kaya G a ze t a ( R u s s i a ) e n o n co i nvo l g e l e st r u t t u re g i o r n a l i st i c h e e d e d i to r i a l i d e Il supplemento rientra nel progetto Russia Beyond the Headlines, che pubblica inserti in diverse lingue, in allegato a The Daily Telegraph, Le Figaro, El Pais
La genesi del progetto, il suo significato. E non solo. Il particolare incontra l’universale: e da un film si passa al Cinema, al suo ruolo di trasposizione della realtà. Si è sviluppata intorno a questi temi l’intervista concessa da Andrei Zvyagintsev a Rbth. Il suo Leviathan, oltre ad aver trionfato al London Film Festival, ha ricevuto all’ultimo Festival di Cannes il premio per la miglior sceneggiatura ed è stato presentato agli Oscar dalla Federazione. A proposito del suo film Leviathan, che narra la storia del cittadino americano Marvin Himeyer e del suo conflitto con la macchina statale, vorremmo chiederle: come mai questa vicenda ha suscitato il suo interesse e perché ha deciso di trasporla nella Russia contemporanea? Marvin John Himeyer, proprietario di un cementificio, aveva deciso di riscattare il laboratorio. Non aveva voluto cedere a compromessi e aveva recintato semplicemente la fabbrica con una palizzata. Sprofondato nella disperazione, è salito su un bulldozer, ha demolito gli edifici della fabbrica e poi si è suicidato. Quando nel 2008 mi hanno raccontato questa storia, mi ha stupito che potesse essere accaduta negli Stati Uniti. Quella ribellione contro un potere ingiusto, quelle condizioni di man-
Thomas Hobbes nel suo trattato Il Leviatano, idealizzando lo Stato, si fosse radicalmente sbagliato. Sulla carta si può creare un modello ideale, ma non appena entra in gioco il fattore dell’individualità, con tutti suoi limiti e difetti, ogni ideale può facilmente trasformarsi nel suo esatto opposto. Non si tratta più di un patto sociale, ma di un contratto col Diavolo. Un patto secondo il quale un uomo cede la propria libertà in cambio di un’apparente difesa sociale.
canza di diritti in cui si è ritrovato il protagonista della storia…Come aveva potuto verificarsi negli Usa, che sono ritenuti uno Stato di diritto dove ciascuno ha modo di dimostrare la propria onestà e innocenza e di aspirare a una sentenza giusta in tribunale? Forse non funziona poi tutto così bene. Questo mi ha spinto a pensare che la struttura di uno Stato in fondo è dovunque la stessa e quelle condizioni di assenza di diritti in una misura o nell’altra esistono dappertutto. Un’idea tutto sommato banale, elementare. Ho letto di recente lo straordinario interrogativo che Sant’Agostino pone a se stesso nel suo libro, la Città di Dio: «Che cosa distingue uno Stato da un’associazione di malfattori?» Entrambi sono una comunità di uomini e devono essere guidati da un leader. In ambedue i sistemi le relazioni reciproche sono già prefissate, concordate in partenza. L’unica cosa che li distingue è la presenza della legalità. E se in uno Stato la legge smette di operare, lo stesso si trasforma in un’associazione di malfattori. Se una persona può sempre contare su una difesa da parte dello Stato, se la legge agisce indipendentemente dai titoli e dai gradi e tutti sono uguali dinanzi a essa, si tratta di una forma ideale di Stato. Questo pensiero è servito a rafforzare la mia convinzione che
L’opinione attualmente diffusa è che l’Occidente sia sempre più "materialista". Cosa ne pensa? Sarebbe più facile parlare di spiritualità se nella nostra Patria funzionasse perfettamente il meccanismo della legalità. La spiritualità è una categoria metafisica, e appoggiandosi a essa, si può inventare e legittimare qualunque cosa. Ma torniamo all’idea di Stato giusto. Quando una persona è tutelata e ha un corpo sano e uno spirito sano, si percepisce in modo diverso. Se invece la tua priorità è di difenderti ogni volta che esci di casa, perché sai che la polizia non ti difenderà, non puoi certo pensare alla salute spirituale. continua a pagina 7
andreI zvyagintsev
La mia convinzione è che Thomas Hobbes, con il suo Leviatano che idealiz za lo Stato, si sia sbaglia to. Sulla carta si può creare un modello ideale, ma qu esto salta quando entra in gioco l’individualità”
in questo numero Sanzioni. Il bilancio Cosa è cambiato in questi tre mesi? Come se la passano i ristoranti italiani nella Federazione? PAGINE 2-3
Opinioni. Gas: quali sono le strategie della Federazione Gli analisti approfondiscono le mosse di Gazprom, alla luce dei recenti accordi di Bruxelles PAGINA 4
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